la voce dei biologi, n.19 - aprile 2016

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LA VOCE DEI BIOLOGI ANNO III, N.19 APRILE 2016 COMMISSIONE GIOVANI BIOLOGI

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Mensile di informazione e divulgazione scientifica a cura della Commissione Giovani Biologi - Cosenza.

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Page 1: La Voce dei Biologi, N.19 - Aprile 2016

LA VOCE DEIBIOLOGI

ANNO III, N.19APRILE 2016

C O M M I S S I O N E G I O V A N I B I O L O G I

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LA VOCEDEI

BIOLOGI

La voce dei biologi

Aprile 2016anno iii, n.19

direttore e responsabile scientificodott. giovanni misasi

Articoli a cura di Amalia cosentinoRossella Lo TufoRoberto TerenzioMaria Tigani

Revisione a cura digiovanna basile

[email protected]

Progetto graficoFrancesca Gallo

[email protected]

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Come alimentarsi in presenza diritenzione idrica?

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Doping: Integratori alimentari enecessaria corretta alimentazione

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EFSA: in olio di palma sostanzecancerogene

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Facciate vegetali 13

Il piatto della salute:mensa sana in corpo sano

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La comunicazione motivante 19

LA VOCE DEI BIOLOGI

A P R I L E 2 0 1 6

Tutela della salute14

L'educazione alimentaredell''anziano

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N U T R I Z I O N E

A M B I E N T E

E V E N T I

Convegno Pianeta Acqua 21

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COME ALIMENTARSI IN PRESENZA DI RITENZIONEIDRICA?

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Molto utili sono anche i probiotici chetroviamo nello yogurt, per ridurre il gonfiore eper riequilibrare la flora batterica intestinale, inmodo da espellere più facilmente le tossine.L'acqua deve diventare una fedele compagna ecome tale va portata sempre con sé. Unacorretta idratazione è infatti una delle soluzionipiù semplici ed efficaci per aumentare ladiuresi e permettere quindi l'eliminazione deiliquidi e delle tossine metaboliche. Bisognapertanto sforzarsi di consumare almeno unpaio di litri di acqua oligominerale al giorno.Inoltre, piuttosto che affaticarsi con esercizipesantissimi in palestra, in questi casi è piùindicata una sana e tranquilla passeggiata. Unadieta ad alto contenuto di scorie (fibraalimentare) aumenta la motilità intestinale edallontana il pericolo di stitichezza, un disturboche ostacola il deflusso venoso a livelloaddominale. Molto importante è avere cura diassumere abbastanza potassio, perché propriola carenza di questo minerale può favorire laritenzione idrica. Nella nostra alimentazionedevono perciò trovare spazio anche le banane,le mandorle, le patate e il succo di prugna.Infine, tra gli alimenti sconsigliatiannoveriamo: il sale e i prodotti conservatisotto sale o trasformati che per il contenuto disodio sono i principali alleati della ritenzioneidrica, alcune bevande alcoliche e non (comearanciate, bibite, cola, succhi di frutta, birra,caffè zuccherato, tè ecc. ) che oltre a fornireacqua apportano anche altre sostanze checontengono calorie (zuccheri, alcol) o che sonofarmacologicamente attive (ad es. la caffeina).

In medicina il termine "ritenzione idrica"viene utilizzato per indicare la tendenza atrattenere liquidi nell'organismo. Il ristagnodi questi fluidi è generalmente superiorenelle zone predisposte all'accumulo di grasso(addome, cosce e glutei) e colpisce inprevalenza le donne. All'origine delproblema possono esistere gravi patologiecome disfunzioni cardiache o renali,infiammazioni severe e reazioni allergiche.Spesso però il principale responsabile dellaritenzione idrica è uno stile di vita sbagliato,la cui semplice correzione può apportarenotevoli benefici. Il segno principale dellaritenzione idrica è l'edema, una condizionein cui l'accumulo di liquidi nei tessuti necausa un anomalo rigonfiamento. In assenzadi patologie importanti, il maggioreresponsabile della diminuzione della diuresie della ritenzione idrica è il sovrappeso. Percombattere la ritenzione idrica bisogna: 1. DEPURARE IL FEGATO2. ELIMINARE I LIQUIDI3. RISOLVERE LA STIPSI E’ possibile depurare il fegato naturalmentecon gli alimenti detox come ad esempio lafrutta. Frutti di bosco, anguria, ananas sonoimportanti perché riescono a migliorare lacircolazione sanguigna grazie all’azione delleantocianine, sostanze di cui questi frutti sonoabbondanti. Da non dimenticare ilpomodoro, il sedano e il limone che hannoazione purificante e antiossidante. Peresempio sarebbe un vero toccasana, appenasvegli, bere un bicchiere di acqua tiepida conil succo di limone.

Dott.ssa Rossella Lo Tufo Biologo Nutrizionista

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EFSA: IN OLIO DI PALMASOSTANZE

CANCEROGENEa cura di Giulia Floris

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L'olio di palma, utilizzato innumerosi alimenti, contiene sostanzetossiche, anche cancerogene,pericolose soprattutto per i bambini.Dopo tante prese di posizionecontrastanti, petizioni contro questograsso vegetale di originetropicale e campagne in sua difesa,arriva il verdetto dell'Efsa. Perl'agenzia europea per la sicurezzadegli alimenti con sede a Parma, "icontaminanti da processo a base diglicerolo presenti nell'olio di palma,ma anche in altri oli vegetali, nellemargarine e in alcuni prodottialimentari trasformati, danno adito apotenziali problemi di salute", inparticolare nei bambini.

Sostanze pericolose-L'Efsa ha valutato i rischi per lasalute pubblica derivanti da tresostanze (glicidil esteri degli acidigrassi (Ge), 3-onocloropropandiolo(3-Mcpd), e 2- monocloropropandiolo (2-Mcpd)e i corrispondenti esteri degli acidi grassi ) che si formano durante lelavorazioni alimentari, in particolarequando gli oli vegetali vengonoraffinati ad alte temperature (circa200 gradi).I più elevati livelli di queste sostanzesono stati rinvenuti in oli di palma egrassi di palma, seguiti da altri oli egrassi.

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Rischi soprattutto per i bambini

Il gruppo di esperti scientificidell'EFSA sui contaminanti nellacatena alimentare (CONTAM) haespresso una preoccupazioneparticolare per i bambini.Secondo la dottoressa Helle Knutsenche presiede il gruppo, infatti, "cisono evidenze sufficienti che ilglicidolo sia genotossico ecancerogeno" e l’esposizione a questesostanze in bambini che consumino "esclusivamente alimenti per lattanticostituisce motivo di particolarepreoccupazione, in quanto è fino adieci volte quella che sarebberoconsiderata di lieve preoccupazioneper la salute pubblica".Per i consumatori di tre anni di età eoltre, margarine e 'dolci e torte' sonorisultati essere le principali fonti diesposizione a tutte le sostanze.

Livelli dimezzati tra il 2010 e 2015

La disamina del gruppo ha messoanche in luce che i livelli di GE neglioli e grassi di palma si sonodimezzati tra il 2010 e il 2015, graziealle misure volontarie adottate daiproduttori, aspetto che hacontribuito a un calo importantedell'esposizione dei consumatori aqueste sostanze.Il gruppo scientifico ha inoltreespresso una serie diraccomandazioni affinché siconducano ulteriori ricerche percolmare le lacune nei dati emigliorare le conoscenze sullatossicità di queste sostanze e suglieffetti sulla salute dei consumatoritramite l'alimentazione.

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FACCIATE VEGETALI:BENEFICI E

INNOVAZIONE Fonte AZero

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Lo sviluppo urbano, nel corso dei secoli,ha modificato radicalmente l’immaginedella città, soprattutto per ciò checoncerne l’ambiente metropolitano, inun approccio funzionalista legato alogiche di sviluppo economico chehanno eliso dal contesto urbano buonaparte del verde che ne punteggiava iltessuto. Ma in questi ultimi anni, infunzione di una pulsione socio-culturalelegata ai temi della sostenibilità edell’ambiente in genere, si assiste alproliferare di soluzioni architettoniche divario genere che integrano apparativegetali nei sistemi di chiusura tantoquanto nelle partizioni tra ambientiinterni e tra spazi esterni. Non si trattachiaramente di una rinnovata tensioneverso la natura quanto di una ritrovataconsapevolezza dei benefici che l’usodella vegetazione può indurre. Lacontaminazione tra organico einorganico è quanto mai oggi fonte diinteresse per i ricercatori e presagita,come spesso accade, nellecinematografia da fantascientificherappresentazioni in cui forme biologicheispirate alla natura fungono da sistema didifesa (o anti-effrazione) essendointegrate ai rivestimenti degli edifici.

Tale ibridazione rappresenta unatendenza che interessa trasversalmente ilmondo del design: dalla progettazione dioggetti a quella di edifici, l’integrazionedi apparati vegetali evoca e simboleggiaun rinnovato approccio alla concezionemateriale dei manufatti, nella direzionedi una migliore integrazione con ledinamiche eco-logiche. In tal senso lericerche sulla sostenibilità hannocondotto verso un modello dicostruzione che va a sostituire quelloprettamente “consumistico” in cuil’edificio è luogo di trasformazione diaria, energia, acqua e materie prime,mediante un meccanismo che lasciaspesso risorse inutilizzate, in scarti (ariaviziata, calore disperso, acqua di scarico,rifiuti…): l’ecocompatibilità sollecita,infatti, un rinnovato rapporto traarchitettura e natura, nel quale l’edificiosostituisce al consumo l’utilizzo dellerisorse impiegate e, in quest’ottica,instaura relazioni complesse conl’ambiente circostante, con particolareattenzione ai cicli dell’aria, dell’acqua edell’energia in genere.

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TUTELA DELLA SALUTE

A cura della dott.ssa Maria Tigani

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L’art.32 della Costituzione dice:” LaRepubblica tutela la salute comefondamentale diritto dell’individuo einteresse della collettività, e garantiscecure gratuite per gli indigenti”.Come ben sappiamo, le azioniantropiche effettuate negli anni ad es.la cementificazione delle coste,l’assenza di manutenzione delterritorio hanno alterato il naturaleequilibrio del nostro territorio; lesuccessive conseguenze di questeazioni hanno portato ad alterazionifisiche, chimiche e biologichedell’ambiente che si ripercuotono siasulle risorse vitali (acqua), che sullestesse opere fatte dall’uomo perrendere migliori le sue condizioni disussistenza.E’ sufficiente guardarci intorno: l’ariainquinata a causa di emissioni dianidride carbonica, agenti tossiciprovenienti da discariche abusive,rifiuti abbandonati nei fiumi e mari,amianto riversato sulle nostre coste,siti fortemente inquinati, radiazionielettromagnetiche.

Siamo circondati da un ambientecontaminato, ormai saturo di agentinocivi che aggrediscono la nostrasalute in modo silente, provocandomalattie incurabili.E la tutela della salute?L’amianto è una grave emergenzaambientale molto estesa nel nostroterritorio rappresentando unaminaccia per la salute e l’ambiente.L’amianto, sostanza di naturaminerale a base di silicio in grado diformare fibre molto flessibiliresistenti al calore e chimicamenteinerti, è stato usato nell’industria(come materia prima per produrremanufatti), edilizia (serbatoi, forni,stufe) e trasporti (freni, frizioni).La pericolosità dell’amianto, banditonel 1992, sta nell’usura per cui unmanufatto oggi avrebbe minimovent’anni. Trascorso così tantotempo e con l’aggravarsidell’inquinamento atmosferico sonosorti i primi problemi relativamentea questo tipo di manufatti.

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Infatti le piogge tendono a disgregarela matrice cementizia dell’impastocemento- amianto, la sua continuaerosione aumenta la porosità dellelastre e le fibre di amianto, prima beninglobate nel cemento, si disperdononell’ambiente diventando minacciaper la salute dell’uomo. E’ dannoso seinalato: le sue fibre sono cosi sottiliche l’organismo non riesce a smaltirledepositandosi all’interno del nostroorganismo anche per 20/40 anni,negli alveoli polmonari sviluppandoforme di tumore dell’apparatorespiratorio incurabile. La leggenazionale 257/1992 (divieto dicommercializzare amianto) è statarecepita dalla Regione Calabria conl’emanazione della legge 27/04/2011n.14 “interventi urgenti per lasalvaguardia della salute dei cittadini:norme relative all’eliminazione deirischi derivanti dall’esposizione a siti emanufatti contenenti amianto”,

legge però che ha molti ritardinell’applicazione poiché anche ilPRAC (piano regionale amiantoCalabria) che racchiude le proceduredi bonifica sul territorio, sarebbe giàdovuto essere stato approvato.Ritardi seguiti da ritardi, ma unpiccolo segnale da parte della nostraRegione si inizia a intravedere, vistoche recentemente è stato completatoil telerilevamento dell’amianto suicomuni calabresi. Confidiamo inuna maggiore sensibilizzazione delleistituzioni verso il problemaamianto affinchè si possa andareverso l’unica direzione dellasalvaguardia della salute e ilrisanamento dell’ambientemediante la bonifica dell’amianto.

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L'EDUCAZIONEALIMENTARE

DELL'ANZIANO

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Domenica 10 aprile alle ore 17.30, nella Sala Convegni dell'Utl ai Portici delle Teresiane,l'Università del Tempo Libero "San Francesco d'Assisi"", con Alia Fastigia, insiemeall'Associazione Biologi Senza Frontiere, ha organizzato un evento dal titolo: "La fragilitànell'anziano, come prevenire?". L'incontro rientra nel progetto "Educazione alimentare", che vede attivamente impegnatil'Università del Tempo Libero e Alia Fastigia, sodalizi fasanesi attentissimi alla "Salute delpiatto".La serata è stata dedicata al socio e docente di fisarmonica dell'Utl Stefano Pistoia,scomparso prematuramente il 7 aprile. In apertura dell’incontro i saluti della presidentedell'Utl Palmina Cannone, del presidente di Alia Fastigia Domenico De Mattia e di unrappresentante dell’associazione dei Biologi senza Frontiere. Gli interventi sono stati a cura del dott. Claudio Pecorella, del dott. Domenico De Mattia edel dott. Claudio Minzera (biologi nutrizionisti) sulle tematiche: La fragilità nell'anziano,Il monitoraggio della composizione corporeaLe strategie di prevenzione. Durante l’evento sono state effettuate ai partecipanti delle misurazioni e valutazionigratuite sulla composizione corporea e sulla funzionalità del movimento.La serata si è conclusa con una degustazione di olio extra vergine di oliva e vini delterritorio, offerti dalla cooperativa Upal di Cisternino, che ha partecipato attivamenteall'incontro con l'intervento del dott. Francesco Soleti il quale ha supervisionato ledegustazioni.

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IL PIATTO DELLASALUTE

MENSA SANA PER UNCORPO SANO

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Giovedì 14 Aprile 2016, presso il Teatro dei Ragazzi dell’ Istituto Scolastico di SpezzanoPiccolo, si è svolta la presentazione del progetto di Educazione Alimentare “ Il Piatto dellaSalute. Mensa sana per un corpo sano”. Il progetto nasce per volontà dell’ AssociazioneScientifica Biologi senza Frontiere con l’obiettivo di realizzare un’ampia azione disensibilizzazione e informazione diretta ai bambini, con l’intento di coinvolgere le famiglie,per orientare verso l’acquisizione di abitudini alimentari corrette. L’incontro informativo èstato dunque pensato per portare a conoscenza dei bambini, dei genitori e dei docenti leregole per una sana e corretta alimentazione. Hanno aperto l’incontro l’assessore alla culturadel comune di Spezzano Piccolo la Dott.ssa Francesca Scarcelli, in rappresentanza delsindaco Stefania Rota e la dirigente scolastica dell’ Istituto Comprensivo Celico - SpezzanoPiccolo, Dott.ssa Adele Zinno che ha accolto con grande entusiasmo il progetto per ilsecondo anno consecutivo. Ad illustrare il progetto la Dott.ssa Amalia Cosentino, Biologa eConsigliere Comunale, che ha evidenziato l’importante ruolo delle Istituzioni nellapromozione di percorsi di Educazione Alimentare, ponendo particolare attenzione sullavoro congiunto di scuola, istituzioni e famiglia e, sugli obiettivi che il progetto si ponenella prevenzione del sovrappeso e dell’obesità infantile. La Dott.ssa Maria Rosaria Silvestri,Biologa Nutrizionista, ha illustrato le cause e le conseguenze legate all’obesità infantileriportando i dati epidemiologici forniti dall’ OMS e dal sistema di monitoraggio Okkio allaSalute relativi alle fasce d’età comprese tra gli 8 e i 9 anni, soffermando l’attenzione sullemisure preventive che possono essere messe in atto. Infine la dott.ssa Federica Filice,Biologa Nutrizionista, ha illustrato i principi nutritivi e la relativa piramide alimentareevidenziando l’importanza della scelta di alimenti di stagione e della corretta suddivisionedei pasti durante la giornata cercando di dare utili consigli ai genitori presenti. Leconclusioni sono state affidate al Dott. Giovanni Misasi, Componente del ConsiglioNazionale dei Biologi, che ha evidenziato l’importanza di una corretta divulgazione esensibilizzazione attraverso la scuola e il fondamentale ruolo di una efficace azionepreventiva e di una adeguata Educazione Alimentare affinché i giovani diventinoprotagonisti di scelte alimentari consapevoli.

A cura della dott.ssa Amalia Cosentino

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Si è svolto su iniziativa dell'associazione "Io partecipiamo" al museo del Presente aRende, un dibattito pubblico sul tema "Costruire la città dell'area urbana". Dopo larelazione introduttiva del Presidente Associazione "Io partecipiamo" Piero Minutolo e isaluti del sindaco di Rende, Marcello Manna, sono intervenuti nel dibattito AmerigoCastiglione del "Cantiere civico intercomunale per la grande Cosenza", i consiglieriregionali Carlo Guccione e Fausto Orsomarso, il Senatore Francesco Molinari,Domenico Passarelli, Matteo Olivito, Franco Petramala, Stefania Rota, sindaco diSpezzano Piccolo e Pietro Caracciolo, sindaco di Montalto. Hanno aderito all'iniziativa il"Cantiere civico intercomunale per la grande Cosenza", i movimenti "Presila Unita","Terra libera", I Verdi, "Europei per Cosenza", "Altroconsumo", il Comitato "DifesaConsumatori", l'associazione scientifica "Biologi senza frontiere" e l'Anmil (Associazionenazionale invalidi del lavoro). «L'area urbana cosentina – afferma in una nota ilpresidente dell'associazione Piero Minutolo – si è sviluppata in modo imponentenell'arco dell'ultimo quarantennio, rispondendo a una serie di dinamiche che ne hannofatto un centro nevralgico e sede di importanti attività economiche e funzioni. Sedepolitico-amministrativa, di servizi, dell'università e della cultura, quest'area ha vistoprogressivamente venire meno ogni sorta di discontinuità nel suo tessuto urbano. Allaluce di questa realtà occorre pensare, con il concorso dei Comuni interessati, a unaprogrammazione a medio termine del territorio e dei servizi individuando un'ipotesi disviluppo sostenibile lungo le direttrici Montalto-Piano lago-Serre-Presila fino allependici della catena paolana. Le dinamiche e i desiderata di questa grande area cheinteragisce quotidianamente con la città capoluogo (più di 30 Comuni con unapopolazione complessiva superiore a 200.000 abitanti) potranno interpretarsicompiutamente e trasformarsi in una incisiva azione di governo soltanto se si sapràconsegnare le urgenze dell'oggi ed il progetto condiviso del domani ad una nuova entitàpolitico-amministrativa.

«ECCO PERCHÉCONVIENE LA CITTÀ

UNICA»FONTE Corriere della Calabria

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Se il Referendum costituzionale di ottobre cancellerà le Province, Cosenza non sarà piùcittà capoluogo e farà fatica, con meno di 70.000 abitanti, a competere con la cittàmetropolitana di Reggio Calabria e con realtà urbane importanti come Lamezia Termee Rossano-Corigliano per l'acquisizione di finanziamenti statali ed europei». E ancora: «Èindispensabile, pertanto, realizzare al più presto la città dell'area urbana cominciandodalla fusione di Cosenza e Rende che, insieme, supereranno i 100.000 abitanti.Al fine di far sopravvivere alla fusione le identità di ciascuno, il nostro progetto prevedela realizzazione di un nuovo Ente locale articolato in un consiglio comunale con compitidi programmazione del territorio e dei servizi, delle attività culturali, delleinfrastrutture, degli insediamenti produttivi e delle iniziative di sostegno al turismo edin tanti Municipi quanti saranno i Comuni aderenti alla fusione, dotati anch'essi diorgani eletti a suffragio universale cui affidare la gestione della quotidianità(manutenzione scuole, verde e strade, gestione servizi sociali, beni culturali e impiantisportivi, manifestazioni sportive e del tempo libero ecc.) e delle iniziative rivolte allaconservazione e valorizzazione dei centri di interesse e delle tradizioni culturali dellecomunità originarie. Si ritiene, pertanto, appropriata e da rilanciare la propostadell'associazione "Io partecipiamo" tendente a ottenere la costituzione di una consultaintercomunale rappresentativa delle due assemblee elettive, dell'Unical, degli ordiniprofessionali, delle forze sociali e produttive, di movimenti e associazioni culturali e delvolontariato che abbia come ragione sociale la promozione di iniziative dicoinvolgimento e sensibilizzazione dei cittadini nonchè l'individuazione di percorsi,procedimenti e tempi certi per la realizzazione del Comune unico. Poiché il tema dellafusione dei comuni non riguarda soltanto le aree urbane di Cosenza, Rossano-Corigliano e i Comuni della Presila (dei quali si condivide il cammino iniziato) ma tantialtri Enti locali, non è sufficiente, ancorché apprezzabile, l'abolizione del quorum inprecedenza previsto per dichiarare valido il Referendum consultivo. È necessario eurgente adottare una legge regionale organica contenente un Piano di riordinoistituzionale e territoriale rivolta a ridurre il numero dei comuni per poterne, poi,aumentare il peso e la capacità di risposta attribuendo ad essi, in via esclusiva, gran partedelle competenze espletate attualmente dalla Regione. Affinché essa possa produrre glieffetti attesi sarà necessario prevedere: l'intervento diretto dei cittadini nei casi di inerziadei consigli comunali (presentazione di un numero di firme pari al 10 % degli iscrittinelle liste elettorali di ciascuno dei comuni interessati alla fusione per poter richiederealla Regione l'indizione del Referendum consultivo); gli adempimenti da effettuare perla realizzazione del nuovo Comune nei casi in cui il procedimento venga aperto suiniziativa degli elettori); contributi regionali straordinari aggiuntivi di quelli statali(diversificati in base al numero degli abitanti) da assegnare, per almeno cinque anniconsecutivi, ai nuovi comuni derivanti da fusione; esenzione dal pagamento del 30%dell'addizionale regionale, per cinque anni consecutivi, ai cittadini residenti nei nuovicomuni nati da fusione».

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