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ATTIVITA’ DI RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE IN MATERIA DI FONDI STRUTTURALI
Docente: LUCIA BARONE Data: 3 Giugno 2015
Regione Siciliana Assessorato Regionale dell'Istruzione e
della Formazione Professionale
Atto Aggiuntivo Convenzione tra la Regione Siciliana e FormezPA del 24 marzo 2012 POR FSE 2007- 2013 – Regione Siciliana Asse VII – Capacità Istituzionale
L’ACCORDO DI PARTENARIATO 2014- 2020
I documenti programmatici
Position Paper
Quadro Strategico Comune
Accordo di Partenariato
Programmi Operativi
Il Position Paper illustra le sfide specifiche per singolo paese e presenta i pareri
preliminari dei Servizi della Commissione sulle principali priorità di finanziamento in
Italia per favorire una spesa pubblica volta a promuovere la crescita. L’invito è quello
di ottimizzare l'utilizzo dei Fondi QSC stabilendo un forte legame con le riforme atte
a promuovere produttività e competitività.
Il punto di partenza delle considerazioni della Commissione è la valutazione dei
progressi compiuti dall’Italia verso i propri obiettivi legati alla Strategia Europa
2020 come da Documento di Lavoro dei Servizi della Commissione sul Programma
Nazionale di Riforma 2012 e Programma di Stabilità, unitamente alle
raccomandazioni specifiche per paese rivolte dal Consiglio del 10 luglio 2012, e
alle specifiche sfide, per singolo paese, in termini di sviluppo.
I documenti chiave: Il Position Paper Italia
I documenti chiave: il Quadro Strategico Comune)
Quadro StrategicoComune
(artt. 10-12 RRDC)
Il QSC definisce gli elementi per unadirezione strategica chiara del processo diprogrammazione e per il coordinamentosettoriale e territoriale degli interventidell'Unione nel quadro dei Fondi del QSC edelle altre politiche, in linea con gli obiettividella strategia Europa 2020 (allegato 1 delRegolamento disposizioni comuni 1303/13).
I documenti chiave: l’Accordo di Partenariato e i PO
Accordo dipartenariato
(artt. 13–17 RRDC)
Trasferisce le disposizioni del QSC nel contestonazionale e stabilisce gli impegni per raggiungere gliobiettivi dell'Unione attraverso la programmazione deiFondi del QSC. Viene preparato dallo Stato Membrocon la partecipazione dei partner in base al sistemadella governance a più livelli
Programma(artt. 26–31 RRDC)
Definisce le priorità, gli obiettivi specifici e le dotazioni finanziarie dei Fondi del QSC e il corrispondente cofinanziamento nazionale. Comprende le modalità per garantire l'attuazione coordinata dei Fondi del QSC
Position Paper
• Inviato con nota Ares (2012) 1326063 - 09/11/2012
Quadro Strategico Comune
• Adottato il 17 dicembre 2013
Accordo di Partenariato
• Adottato il 29 ottobre 2014
Programmi operativi • In corso di adozione
Il percorso per l’avvio della Programmazione 2014 - 2020Quadro
Strategico
Comune
Accordo di
Partenariato
Programmi
Operativi
Dialogo
informale
CE - Italia
Avvio del dialogo informale CE – Italia (gennaio 2013)
Confronto con la CE su bozza preliminare di alcune sezioni dell’AdP
(Aprile 2013, dicembre 2013)
Osservazioni della CE
Con l’approvazione dei Regolamenti prende avvio il negoziato formale CE-Italia
Negoziato
formale
CE - Italia Osservazioni della CE (negoziato lug-set 2014)
L’Italia trasmette formalmente in CE l’AdP il 22/04/14
Decisione Comunitaria di approvazione dell’AdP (29/10/14)
Trasmissione PO alla CE (entro il 22 luglio 2014)
La Commissione europea adotta l’Accordo di Partenariato Italiano
http://www.dps.gov.it/it/AccordoPartenariato
La proposta strategica dell’AdP in sintesi
Rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese attraverso sviluppo di innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione.
Ampliare la partecipazione al mercato del lavoro per i diversi target di popolazione e per i gruppi svantaggiati; promuovere l’occupazione giovanile, dando attuazione all’iniziativa
europea per l’occupazione giovanile (YEI), migliorare la qualità del capitale umano, anche in chiave di accrescimento della capacità competitiva del sistema
Accrescere la coesione sociale, contrastando la povertà con misure attive e riconducendo in un quadro più organico gli interventi nel campo delle politiche sociali a livello territoriale
Valorizzare i beni culturali e ambientali, anche in chiave economica
Crescita e cittadinanza nelle Aree interne e nelle Città (affondo strategico sulla dimensione urbana e valorizzazione del ruolo delle Città nella politica di coesione, come richiesto dai
regolamenti)
Il confronto partenariale per la definizione dell’AdP
Da gennaio ad aprile 2013, sulla base degli indirizzi definiti dal documento «Metodi ed obiettivi», le amministrazioni centrali interessate per materia, le Regioni, le associazioni degli enti locali e gli altri rappresentanti del partenariato istituzionale, il partenariato economico-
sociale «rilevante» partecipano al confronto tecnico-istituzionale volto a orientare la redazione dell’AdP attraverso la costituzione di 4 Tavoli «Missioni».
TAVOLO A
«Lavoro, competitività dei
sistemi produttivi e
innovazione»
TAVOLO B
«Valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente»
TAVOLO C
«Qualità della vita e inclusione
sociale»
TAVOLO D
«Istruzione formazione e competenze»
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Regione Siciliana Assessorato Regionale dell'Istruzione e
della Formazione Professionale
•OT: Da 1 a 10TAVOLO A
Lavoro, competitività dei sistemi produttivi e innovazione
•OT: 2 – 4 – 5 – 6 -7TAVOLO B
Valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente
•OT: 2 – 6 – 7 - 8- 9 -10TAVOLO C
Qualità della vita e inclusione sociale
•OT: 1 – 2 – 9 – 10TAVOLO D
Istruzione formazione e competenze
Missioni e Obiettivi Tematici collegatiSezione 1B dell’Accordo di Partenariato 2014 - 2020
Obiettivo Tematico
Priorità d’investimento
Risultato atteso
Azioni
Il lavoro partenariale ha definito per ciascun OT i RA e le azioni da intraprendere nell’ambito dell’AdP
Per ogni Tavolo ci sono stati 4 cicli di riunioni, incontri partenariali e audizioni, per la selezione di risultati e azioni
per gli 11 Obiettivi Tematici individuati dal regolamento comunitario. Alla fine del negoziato con la CE e con
l’approvazione dell’AdP, si è giunti alla definizione di:
73 Risultati
336 Azioni
Obiettivi Tematici – Risultati Attesi - Azioni
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Regione Siciliana Assessorato Regionale dell'Istruzione e
della Formazione Professionale
I Risultati e le azioni sono stati indicati per ciascun fondo SIE
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L’Accordo di Programma oltre a specificare il Fondo elettivo di Finanziamento dell’azione,
indica se l’azione viene potenzialmente attuata nei POR/PSR oppure assegnata in via esclusiva o in
coordinamento con i PON
Regione Siciliana Assessorato Regionale dell'Istruzione e
della Formazione Professionale
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ITALIA– Allocazione delle risorse comunitarie per Obiettivo tematico e per Fondo (milioni di euro)
Concentrazione tematica FESR e FSE
5
5
5
25
60 POR
39 POR (FESR, FSE)
3 Plurifondo(Calabria, Molise, Puglia)
21 PSR FEASR
14 PON
11 PON (FESR. FSE)
2 Programmi FEASR
1 Programma FEAMP
I Programmi regionali e nazionali
I Programmi Nazionali FESR, FSE
I PON che coprono tutte le categorie di regioni:
1. PON «Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento”, in attuazione di risultati dell’OT10 e OT11 (FSE e FESR, plurifondo)
2. PON “Sistemi di politiche attive per l’occupazione”, in attuazione di risultati dell’OT8 e OT11 (FSE, monofondo)
3. PON “Inclusione”, in attuazione di risultati dell’OT9 e OT11 (FSE, monofondo)
4. PON “Città Metropolitane”, in attuazione dell’Agenda urbana per quanto riguarda le 14 città metropolitane (FESR e FSE, plurifondo)
5. PON “Governance e Capacità Istituzionale", in attuazione di risultati dell’OT11 e a supporto di altri risultati di diversi OT (FESR e FSE, plurifondo)
6. PON “Iniziativa Occupazione Giovani” (FSE, monofondo)
I Programmi Nazionali FESR, FSE
Programmi Nazionali che operano nelle regioni in transizione e meno sviluppate:
1. PON“Ricerca e innovazione”(FESR e FSE, plurifondo)
2. PON“Imprese e Competitività”(FESR, monofondo)
I Programmi Nazionali FESR, FSE
Programmi Nazionali per le sole regioni meno sviluppate:
1. PON “Infrastrutture e reti” (FESR, monofondo)
2. PON “Cultura” (FESR, monofondo)
3. PON “Legalità” (FESR e FSE, plurifondo)
I Programmi Nazionali FESR, FSE
Per quanto riguarda i POR, essi sono previsti in tutte le Regioni e Provincie autonome a valere sul FESR e FSE. I Programmi regionali sono tutti monofondo, ad eccezione delle Regioni Calabria, Molise e Puglia, per le quali i Programmi sono plurifondo.
Per quanto riguarda i PSR (Programmi di Sviluppo Rurale) essi sono previsti in tutte le Regioni e Province autonome a valere sul FEASR. Sono previsti due Programmi nazionali a valere sul FEASR:
1. Rete Rurale nazionale;
2. Gestione del rischio, infrastrutture irrigue e biodiversità animale.
E’ previsto un Programma nazionale a valere sul FEAMP
Condizionalità ex ante (art. 19 e All. XI)
Le condizionalità ex ante definiscono un insieme di condizioni alle quali i Paesi
membri devono conformare le proprie istituzioni per perseguire ciascuna priorità.
Le condizionalità ex ante garantiscono l'esistenza dei prerequisiti necessari per un
uso efficace ed efficiente del sostegno dell'Unione.
Vanno soddisfatte al momento dell'adozione del Programma o entro la fine del
2016.
La Commissione può sospendere i pagamenti in attesa che la condizionalità sia
soddisfatta.
Le condizionalità ex-ante nell’AdP
Per quanto riguarda le condizionalità ex ante tematiche FESR, FSE, FEASR e
FEAMP, 20 risultano soddisfatte, 5 parzialmente soddisfatte e 5 non sono
soddisfatte.
Per le condizionalità ex ante generali 4 risultano soddisfatte e 3 parzialmente
soddisfatte.
Le condizionalità ex-ante nell’AdP
Per quanto riguarda le condizionalità ex ante tematiche nell’AdP sono descritte nella sezione 2 e dettagliate nella «TAVOLA 11A – valutazione sintetica del soddisfacimento delle condizionalità ex ante tematiche applicabili a livello di accordo di partenariato»
Le condizionalità ex ante generali sono invece dettagliate nella «TAVOLA 11B –valutazione sintetica del soddisfacimento delle condizionalità ex ante generali applicabili a livello di accordo di partenariato (che ricadono sotto la responsabilità del livello nazionale)»
Le condizionalità ex-ante nell’AdP
Elenco delle condizionalità ex-ante generali “non soddisfatte” o “parzialmente soddisfatte”
TAVOLA 13 – condizionalità ex ante generali applicabili a livello nazionale che risultano “non soddisfatte” o “parzialmente soddisfatte”
Elenco delle condizionalità ex ante tematiche “non soddisfatte” o “parzialmente soddisfatte”
TAVOLA 14 – condizionalità ex ante tematiche applicabili a livello nazionale che risultano “non soddisfatte” o “parzialmente soddisfatte”
• una programmazione per «risultati attesi e azioni» più trasparente everificabile nell’attuazione
• Piani nazionali di settore per soddisfare le «condizionalità ex ante» (es:Ricerca e innovazione, Crescita digitale, Trasporti, Inclusione sociale)
• Piani di Rafforzamento Amministravo (PRA) per 21 Regioni eamministrazioni centrali
• Agenzia per la Coesione con funzione di supporto all’attuazione e dimonitoraggio permanente
• task force specifiche su alcuni programmi36
Regione Siciliana Assessorato Regionale dell'Istruzione e
della Formazione Professionale
Le risposte messe in campo dall’Accordo