l'altro giornale sambonifacese 09/03/2015

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SAMBONIFACESE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXX - N03 MARZO 2015 - stampato il 09/03/2015 Conto alla rovescia per l’attesissima Fiera di Lonigo, la centenaria manifestazione giunta alla 529^ edizione. Nei giorni 20- 21-22-23 marzo la città di Lonigo diventerà una grande passerella su cui sfilerà il meglio dei prodotti, delle tecnologie, delle innovazioni, delle eccellenze del territorio e dell’agricoltura. Riconfermata la collaborazione con la gemellata città di Aben- sberg che ripropone lo stand gastronomico con birra e prodotti tipici bavaresi. Come da tradizione sabato la città sarà attra- versata dalla sfilata inaugurale con la partecipazione di prestigiose carrozze d’epoca, cavalli, la Filarmonica cittadina e la banda di Abensberg oltre al momento di grande folklore creato dagli sbandieratori di Montagnana. «Un doveroso ringrazia- mento – afferma il sindaco di Lonigo, Giuseppe Boschetto - va all’Ufficio e al Comitato Fiera, alla Pro Loco di Lonigo, all’Associazione Commercianti Macchine e Attrezzi Agricoli, all’Associazione Commercianti ASCOM, all’Associazione Industriali, all’Associazione Artigiani, all’Istituto Tecnico Agrario Statale “A. Trentin”, alla Coldiretti, alle cantine Collis Wine Group, al Consorzio Tutela Vini D.O.C. e Strada del Vino “Colli Berici”, agli Istituti di Credito, a tutti gli espositori e al gruppo di lavoro organizzativo: dalla loro sinergia nasce questo importante evento».

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L'Altro Giornale Sambonifacese di Marzo 2015

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Page 1: L'ALTRO GIORNALE Sambonifacese 09/03/2015

SAMBONIFACESEPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXX - N03MARZO 2015 - stampato il 09/03/2015

Conto alla rovescia per l’attesissima Fiera di Lonigo, la centenaria manifestazione giunta alla 529^ edizione. Nei giorni 20-21-22-23 marzo la città di Lonigo diventerà una grande passerella su cui sfilerà il meglio dei prodotti, delle tecnologie, delleinnovazioni, delle eccellenze del territorio e dell’agricoltura. Riconfermata la collaborazione con la gemellata città di Aben-sberg che ripropone lo stand gastronomico con birra e prodotti tipici bavaresi. Come da tradizione sabato la città sarà attra-versata dalla sfilata inaugurale con la partecipazione di prestigiose carrozze d’epoca, cavalli, la Filarmonica cittadina e labanda di Abensberg oltre al momento di grande folklore creato dagli sbandieratori di Montagnana. «Un doveroso ringrazia-mento – afferma il sindaco di Lonigo, Giuseppe Boschetto - va all’Ufficio e al Comitato Fiera, alla Pro Loco di Lonigo,all’Associazione Commercianti Macchine e Attrezzi Agricoli, all’Associazione Commercianti ASCOM, all’AssociazioneIndustriali, all’Associazione Artigiani, all’Istituto Tecnico Agrario Statale “A. Trentin”, alla Coldiretti, alle cantine CollisWine Group, al Consorzio Tutela Vini D.O.C. e Strada del Vino “Colli Berici”, agli Istituti di Credito, a tutti gli espositori eal gruppo di lavoro organizzativo: dalla loro sinergia nasce questo importante evento».

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Tra i ricordi ovattati, maancora ben impressi nellamemoria della mia ormailontana gioventù, c’è quellosimpatico e piacevole delpostino di paese. Un uomoallegro, sempre sorridente egentile, che in sella alla suabicicletta verde chiaro dimarca Legnano, borsa dicuoio in spalla e berrettocon visiera marchiata P.T.puntuale, con ogni condi-zione atmosferica, conse-gnava personalmente amano nelle case del paese edelle contrade di campagnala posta ai residenti.Era cordiale con tutti, e pertutti aveva una battuta sim-patica e di circostanza,ricordo che talvolta appog-giava la bici sul cancello dicasa mia, chiamava pernome mio padre, del qualeera grande amico, e diceva:“Varda che to’ portà envaglia…prepara en goto” edera un momento felice perentrambi. Un momento di pausa e poiriprendeva diligentemente ilproprio lavoro pedalandotra le strade polverose epiene di buche di quei tempifischiettando una canzone.Viste così ai giorni nostri,queste scene, queste cartoli-ne di vita sembrano le sto-rielle a lieto fine della pub-blicità di una famosa marcadi biscotti. Poi è arrivato il famigeratoprogresso; man a mano colpassare degli anni tutto ècambiato, tutto è diventato

frenetico, tutti vanno dicorsa, si affannano, e nonhanno più neanche il tempoper salutarsi e scambiarequatto chiacchiere, la gentenon ha più il senso dell’ag-gregazione si comunica ora-mai solo con i telefonini edil postino arriva quandoarriva si e no quattro volte almese, in moto, di corsa, nonsuona più, infila frettolosola posta nelle apposite cas-sette incurante che tra latanta pubblicità ci possaessere una lettera a con ilsuo importante contenuto, ospesso è frequente la postadi qualche altra personavicina di casa o di numero,il che non è cosa gradita pernessuno, considerato cheesiste una legge sulla priva-cy…E, brutto fatto, che nonè colpa dei postini, sonoragazzi giovani, neo diplo-mati o addirittura laureati,che, malpagati e precari,accettano per necessità eforza di cose un lavoro chedura pochi mesi, giusto iltempo per imparare e cono-scere la gente del posto, poivengono lasciati a casa,umiliati e con l’amaro inbocca. Viene logico pensare checon il francobollo che èsempre più caro, paghiamoun servizio che non è all’al-tezza di un paese modernoquale dovrebbe essere, nonsoddisfa per niente le aspet-tative delle persone, creamalumori e lamentele tra lagente stanca di questi dis-

servizi ed allora viene spon-taneo chiedersi, ma doveandiamo a finire di questopasso? E’ possibile chesiamo ridotti in queste con-dizioni? E i nostri cari poli-tici cosa fanno? Che cosa nepensano? A questo punto atutti viene da chiedersi: “E’stato vero progresso?”. Aiposteri l’ardua sentenza.Viva l’Italia.

Sergio Mazzi

L Marzo 2015 3le vostre

Direttore Responsabile:Rosanna Pancaldi

Servizi Fotografici e consulenza GraficaMario Franchino

Società Editrice:L’Altro Giornale s.r.l

Redazione:Viale dell’Industria, 22 37029SAN PIETRO IN CARIANO (VR)

Tel. 0457152777 Fax 0456703744

[email protected]:10 euro annui

C.c postale n° 81285140intestato a L’Altro Giornale s.r.l.

Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina

Concessionaria Pubblicità:Studio Immagine

Tel. 045.7611777

Stampa:FDA EUROSTAMPA srlVia Molino Vecchio, 185

25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 09 - 03 - 2015

POSTE ITALIANE

“Bei ricordi!”Dopo la diatriba tra ilVescovo di Verona Mons.Zenti che afferma perento-riamente che la famiglia èuna sola, quella fondata sulvincolo matrimoniale tra unsolo e una sola donna aper-to alla vita, contro le affer-mazioni del Sindaco diVerona Tosi che vorrebberegolarizzare tutte le cop-pie di fatto con la motiva-zione che “bisogna dare lapossibilità a chi si vuolebene di aiutarsi” io chiedo,a nome di moltissimi altricittadini: che cosa vuoldire, signor Sindaco conquesta frase? Il cittadino è già tutelatocome individuo a norma dilegge e pertanto stabilire diaiutarlo in base al fatto chedue o più si vogliano bene edecidano di vivere insiemein una sorta di indefinibile“unione” è davveroun’idiozia. Neppure il legi-slatore se lo propone per-ché guarda ai fatti concretie non ai sentimenti. Sullabase di quale “amore” e diquale “unione”si dovrebbe-ro aiutare costoro? Ci sonovarie forme di convivenze evarie tipologie di “amore”,tutte lecite. C’è l’amorefraterno, materno, paterno,di amicizia, di parentela, disimpatia, di condivisione diideali, di gruppo, di lavoro,di appartenenza religiosa osportiva o associativa, c’èl’amore per gli animali,l’amore per i poveri, i disa-bili, i carcerati, gli emigrati

ecc. ecc. Ma al di sopra e al di fuoridi tutte queste tipologie diamore e di convivenza, esi-ste un unico amore vissutoin una maniera del tuttodiversa dall’elenco che hofatto che è l’amore coniu-gale, che si distingue datutti gli altri perché prevedeil diritto alla cessione delproprio corpo all’altro, inun vincolo di aiuto e difedeltà reciprocamenteassunto e voluto davantialla società e a Dio per tuttala vita che si chiama matri-monio, aperto alla vita e almantenimento dei figli, conprecisi diritti e doveri. […]E in base a quale grado etipologia di amore e diunione? Chi lo stabilisce?Alle volte ci si mette insie-me anche tra studenti o col-leghi di lavoro semplice-mente per dividere le spesedell’affitto in particolarisituazioni e nulla più. Tute-liamo anche questi comecoppie di fatto? Ma perfavore! Perché vi addentra-te in un vespaio illogico eimmorale del genere! E’vero che, tra tutti questi,esiste anche l’amore liberodi un uomo e di una donnache decidono di stare insie-me come marito e moglieperò senza vincolo, al difuori del matrimonio in unrapporto di convivenzaanche accettando i figli, maallora perché vogliamoobbligarli a registrarsi sevogliono vivere così? Per-

ché concedere loro deidiritti se non voglionoassumersi i loro sacrosantidoveri? Nel privato ciascu-no è libero di fare quelloche vuole, anche di viverecon uomo e uomo in unrapporto carnale contronatura, purtroppo (nonconiugale perché lo impe-disce la configurazionebiologica dei corpi che ègià di per sé eloquente), mada qui a voler legalizzareogni tipologia di rapportosotto il titolo ingannevoledi “unione” come se tuttofosse lecito purchè non lo sichiami “matrimonio” c’èuna bella differenza, e chilo fa si assume una grandis-sima responsabilità davantialla società e davanti a Dioperché libera una “valangadi perversioni” insanabili eirreversibili che danneggia-no innanzitutto l’uomo epoi la società.Se poi si pensa che ci sonodegli “orchi” a livello euro-peo e mondiale che voglio-no imporre ai bambini sindalle scuole primarie que-sto insegnamento sessualeperverso, aspettiamoci ditutto e di peggio su questanostra povera umanità cor-rotta che, rinnegando lalegge di Dio e il buon usodell’intelligenza e del pro-prio corpo, si sta autodi-struggendo. Dio lascia farema non strafare!

[email protected]

NOVITÀ

“Amore e unione di fatto”

ettere

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Marzo 2015 4DIALOGO

In Italia siamo sottoposti aduna legislazione continua. Ilpotere legislativo è deinostri eletti, ossia del Parla-mento. Il numero delle leggistatali è nell’ordine di alcu-ne decine di migliaia (ininternet non si trova unnumero preciso), senza con-tare tutte le legislazioniregionali, comunali e di entivari. Per fare un confrontocon un Paese simile alnostro, in Francia le leggisono circa settemila. Tuttiquanti noi, ed in particolarei nostri operatori economiciche devono applicare lalegge nell’immediato,siamo costretti ad operarecon un numero di leggi

molto superiore a quellodegli altri paesi. Ora accade– attenzione - che non èammessa l’ignoranza dellalegge! Le nostre leggi sonomolto spesso scritte inmodo incomprensibile; leinterpretazioni ufficiali ven-gono fornite a volte dopoanni, e quindi noi cittadinici troviamo a dover capire –dato che non è ammessaignoranza - anche se non sisa che cosa dicano, renden-do difficile se non impossi-bile il lavoro, in particolareagli operatori economici epersino alle stesse Ammini-strazioni Pubbliche. I nostripolitici il cui dovere è quel-lo legislativo, cioè di fare le

leggi, ne hanno varato unamontagna, non sanno nem-meno quante sono. Sempre inostri politici nelle lorodichiarazioni pubbliche ciraccontano di essere moltoimpegnati nello studiarenuove leggi per creare lacrescita economica, darelavoro ai giovani e miglio-rare la Pubblica Ammini-strazione. Molte personequando sentono parlare diquesto argomento si metto-no a ridere o a sorridere. Ionon so che cosa ci sia daridere o da sorridere... Cisarebbe, piuttosto, da dispe-rarsi!Distinti saluti

Alessandro Caliari

ITALIA

“Leggi e ignoranza”Cara Direttrice.Perché si spendono miliar-di di dollari per andare afare esperimenti nello spa-zio? Ma cosa cerchiamooltre i confini della terra,della nostra “non” amataterra?! Quando in questomondo abbiamo ancoramolto da scoprire … comequando Cristoforo Colom-bo credeva di essere nelleIndie e, invece, aveva sco-perto l’America. L’America con il suo veropopolo: gli Indios cherispettò nelle loro tradizio-ni e nel loro modo di vive-re; non come fecero gliInglesi e gli Irlandesi cheandarono in America echiusero nelle riserve gliIndios, i Pellerossa chevivevano liberi da veripadroni di quelle terre. Ame gli Americani non piac-ciono, l’unica guerra chehanno fatto in casa loro èstata quella di secessione,

perché loro sono e sarannosempre razzisti, anche seora hanno un presidente dicolore. Loro hanno creato il maledi tutto il mondo, soprat-tutto con la bomba atomicache hanno lanciato suHiroshima e Nagasaki econ gli esperimenti atomiciche hanno continuato sul-l’isola di Bikini in pienooceano. Loro “aiutano” chiè in guerra, ma solo dovehanno un interesse. Ancheda noi italiani che siamostati “liberati” hanno volu-to la Somalia, la Libia,l’Eritrea, dove Mussoliniaveva fatto strade e caseperché sotto c’era il petro-lio. Hanno fatto le lorobasi in Italia, così siamodiventati il loro porto sulMediterraneo, siamodiventati “americani”. Tor-nando agli esperimentinello spazio, lo sanno tuttii governanti delle grandi

potenze mondiali che ognicinque secondi muore difame un bambino? E inostri politici italiani losanno che qui, nella nostraPatria, ci sono famigliealla fame, che non hannopiù niente, alle quali è statatolta la dignità di un lavo-ro? E noi cittadini perchéci lasciamo sottomettere inquesto modo, perché inve-ce di applaudire Sanremo ela nostra astronauta nellospazio, non pensiamo aricreare un po’ di giustizia?I potenti, che credono diessere eterni, si permetto-no di trattarci come fossi-mo dei burattini nelle loromani, ci hanno tolto ungrande valore: la libertà.Per quanto mi riguarda, lavita mi ha riservato tantesofferenze, ma a nessunopermetterò di togliermi lalibertà, l’amore, l’anima.

Maria Rosa Beltramo

AMERICA

“E di tutto un po”

La sovranità popolare è labase fondante di ognidemocrazia. L'eserciziodella sovranità popolaretrova nel diritto di autode-terminazione dei popoliuna della espressioni piùalte. Questo diritto sovra-costituzionale non nego-ziabile e indisponibile èconsacrato dalla Cartadelle Nazioni Unite che loriconosce e lo difende aesempio con la Risoluzio-ne n. 2625 dell'AssembleaGenerale dell'ONU cherecita: […] ogni popolo hadiritto di determinare libe-ramente, [...] il proprio svi-luppo economico, sociale eculturale. Pochi sanno chel'autodeterminazione vene-ta, l'indipendenza veneta, èun traguardo a portata dimano, legittimo, democra-tico, pacifico. Il ConsiglioRegionale del Veneto haistituito il referendum con-sultivo sull'autodetermina-zione del Popolo Venetocon legge n. 16/2014, chesi appoggia sul dirittointernazionale, sulla Costi-tuzione Italiana (art 10:L'ordinamento giuridicoitaliano si conforma allenorme del diritto interna-zionale generalmente rico-nosciute) e sul diritto con-

suetudinario che attribui-sce al Popolo Veneto latitolarità di potersi espri-mersi oggi in consultazio-ne sull'autodeterminazionein forza del plebiscito diadesione al Regno d'Italiadel 22.10.1866. Menoconosciuto è l'art. 80 dellaCostituzione: Le Camereautorizzano con legge laratifica dei trattati interna-zionali che sono di naturapolitica,[...] o importanovariazioni del territorio[…]. Con l'esito positivo diuna consultazione in ordi-ne all'autodeterminazione,la volontà popolare è undiritto cogente (la Conven-zione di Vienna, - L.112/1974 -, all'art. 53 sta-tuisce che una normaimperativa del diritto inter-nazionale generale e adessa non è permessa alcunaderoga). I problemi delloStato italiano sono unarealtà drammatica, ingesti-bile se non con metodicoercitivi e totalitari. IlVeneto è oggi in grandeavanzo di bilancio, non hadebito pubblico e regala 30miliardi di Euro l'anno allavoragine romana. L'auto-nomia regionale non è pra-ticabile richiedendo modi-fiche Costituzionali con

maggioranza dei due terzidel parlamento, il 75%. Unnuovo Stato veneto avrà lapossibilità di gestirsi comestato sovrano al pari deglialtri Stati europei con unsistema di governo basatosul modello svizzero didemocrazia diretta che saràdecisivo per dare una svol-ta democratica e di crescitacivile del Veneto indipen-dente. La dottrina socialedella Chiesa è molto chiarasull'autodeterminazionedei Popoli, trovando que-sta fondamento su tradizio-ne cristiana e su Vangelo.Gli interventi di San Gio-vanni Paolo II alla 50°Assemblea Generale delleNazioni Unite a New Yorkdel 1995 e di papa France-sco al Parlamento Europeodi Strasburgo il 25 novem-bre 2014 si pronuncianonell'interesse della libertàdei popoli: […] Il mottodell'Unione Europea èUnità nella diversità, mal'unità non significa uni-formità politica, economi-ca, culturale, o di pensiero.[…] ritengo che l'Europasia una famiglia di popoli(www.vatican.va ewww.indipendenzavene-ta.com)

Giovanni Zordan

INDIPENDENZA VENETA

“Stato italiano drammatico”

Caro Direttore,alle solite noi comuni cit-tadini con i provvedimentiche il governo via viaprende, non riusciamo maia capire se le stalle vengo-no chiuse a buoi oramaifuggiti se non dopo decen-ni. Ora Renzi esulta perl'intesa italo-svizzera ed ilrientro, a suo dire, di unfiume di denaro. Stimainfatti eufemisticamenteche siano depositati nellebanche svizzere circa 150miliardi di euro di cittadini

italiani. A me sembra solouno spot para-elettorale sesolo penso che ai tempi diTremonti fu fatta un’ope-razione simile, stimandosempre la stessa cifradepositata nei caveau diGuglielmo Tell. Cifra cheda allora non è cambiataaffatto e fa pensare chel'operazione tremontianasia stata un flop e non sicapisce perchè ora, a con-dizioni più onerose, debbafunzionare alla grande. Fapensare altresì, e fa pensa-

re male, che in questi ottoanni trascorsi i capitalisiano continuati ad affluirein Svizzera come se nientefosse successo. In entram-bi i casi siamo in presenzadi uno zoccolo duro difuga di capitali e da esulta-re c'è ben poco. Un verostatista dovrebbe rimuove-re la causa della fuga e noncopiare provvedimenti delpassato che nulla, o benpoco, hanno portato allenostre povere casse.

Umberto Brusco

POVERA ITALIA

COMUNICATOE’ in programma nelle giornate dell’11, 18 e 25 marzo un’inizia-tiva che si svilupperà a San Bonifacio. Realizzato dai ragazzi delCo.Office, lo spazio coworking di San Bonifacio, con il patrociniodel Comune di San Bonifacio e il sostegno della locale Consultadel Lavoro, il progetto si concretizza in un percorso di formazio-ne per capire quali sono i nuovi modelli organizzativi e i nuovistrumenti che il web mette a disposizione per praticare quello cheviene definito “smart working”. Il progetto, completamente finan-ziato, si svolgerà presso Co.Office di San Bonifacio. Avrà unadurata di 12 ore ed è riservato a 15 partecipanti dell’area di SanBonifacio e territori limitrofi, in particolare occupati/e (liberi pro-fessionisti, dipendenti, imprenditori) donne disoccupate (25-34anni) e/o over40 in reinserimento lavorativo.

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I comuni dell’est veronese,capeggiati dal sindaco diSoave, Lino Gambaretto,sono riusciti a far cambiareidea alla Regione e nonsaranno più accorpati allacittà per la raccolta rifiuti.Saranno infatti creati trebacini: uno a nord dell’au-tostrada, uno a sud e lacittà da sola. «Soave insie-me a molti comuni fa parteda alcuni anni del Consor-zio Verona Due del Qua-drilatero, per la raccoltadifferenziata – affermaLino Gambaretto -. Alcunimesi fa la Regione avevadeciso di creare il bacinoVerona est dove insieme aVerona erano inclusi molticomuni come il nostro chesi serviva del Consorzio oche stavano per entrarci.Questa situazione non cipiaceva: c’era incertezzalegata al servizio e alletariffe. Così tutti insiemeabbiamo chiesto una modi-fica di assetto in regione.Per molti mesi non è suc-cesso nulla fino al 10 feb-braio quando la Giuntaregionale ha approvato lenostre richieste cioè trebacini: Verona Nord (di cuifacciamo parte con altri 57Comuni), Verona Sud (con

39 Comuni) e Città. Que-sto – aggiunge Gambaretto- comporterà un conteni-mento delle spese, anchese non so se riusciamo aquantificarlo in risparmireali di contenimento delletariffe: mettere insiemetanti comuni per un servi-zio unico porta a una ridu-zione dei costi. Inoltre oraentreranno pure Montec-chia di Corsara, San Gio-vanni Ilarione e Vestenano-va. Ringrazio il direttoredel Consorzio Verona Due,Thomas Pandian, che ci hasupportato in questi mesinei rapporti con la Regio-ne. Finalmente il territorioè riuscito a farsi sentire efar modificare una deliberaregionale a fronte di moti-vazioni oggettive e serie eil comune di Soave è statouno degli artefici di tuttociò poiché mi sono fattoportavoce di tutti i comuniinteressati. Ora – terminaGambaretto - stiamo cer-cando di capire quale par-tner privato svolgerà il ser-vizio di raccolta, di cui inquesto momento si staoccupando Serit, con laquale ci siamo sempre tro-vati bene».

M.G.M.

Più di trent'anni di Festivale non sentirli. Magari nonsi tratta di un vero e pro-prio record, ma l'esperien-za di Giorgio Lecca a San-remo è ormai un pezzo distoria della kermesse prin-cipe della musica italiana.Giorgio Lecca, direttoreartistico di Radio 80 (giàRadio San Bonifacio),oltre a raccontare il festi-val, le sue melodie e i suoiprotagonisti, è anche presi-dente ed ideatore del pre-mio “Sala stampa LucioDalla”, che radio, tv edemittenti web presentiall'Ariston assegnano aquella che reputano lamiglior canzone fra i gio-vani e fra i big. «Il premioè nato nel 2001 – spiegaGiorgio Lecca – e dà lapossibilità alle varie emit-tenti, e sopratuttto alleradio, di tributare un meri-tato riconoscimento a quel-

le canzoni che riscontranoil maggior gradimento erichieste da parte degliascoltatori durante le gior-nate del Festival. Final-mente negli ultimi anni,poi, il premio viene conse-gnato direttamente sulpalco dell'Ariston insieme

alle altre statuette, addirit-tura messo sullo stessopiano del Premio della Cri-tica Mia Martini». Que-st'anno ad aggiudicarsi ilpremio “Sala stampa LucioDalla” è stato Nek conFatti avanti amore (alsecondo posto Malika

Ayane, terzo Marco Masinindr), mentre tra i giovanil'ha spuntata Ritornerò date di Giovanni Caccamo.Se per le nuove proposte ilrisultato combacia conquello della giuria, Cacca-mo ha infatti vinto tra igiovani, così non è statoper Nek, che nella classifi-ca ufficiale del Festival si èpiazzato sul secondo gradi-no del podio davanti aMalika Ayane e alle spalledel trio vincitore Il Volo.Diversità non del tutto inu-suale, visto che il premiosala stampa spesso è finitonelle mani diverse da quel-le del vincitore di Sanre-mo. «Credo che questa siaun'ulteriore nota di meritoper il nostro riconoscimen-to – continua Lecca - chedimostra così di valorizza-re i gusti della gente e delleradio stesse che, nondimentichiamolo, tutti igiorni trasmettono e pro-muovono la grande musicaitaliana. Quest'anno, infi-ne, è stato un onore poterpremiare Nek, che è sen-z'altro il vincitore moraledel Festival».

Marzo 2015 5CRONACHE

LIBRETTO. Nuove dipendenze: decalogo per famiglieÈ stato da poco presentato a San Martino Buon Albergo l’opuscolo “Decalogo per le famiglie sulle nuove dipen-denze” rivolto ai ragazzi delle scuole medie e alle loro famiglie. Un progetto curato dall’associazione NadiaONLUS e realizzato dalla Scuola allievi agenti della Polizia di Stato diretta da Gianpaolo Trevisi che ne ha redat-to l’introduzione.È stato scritto in italiano, inglese, francese e arabo per avvicinare anche i cittadini stranieri aquesti problemi. Le dipendenze prese in esame sono abuso di utilizzo di internet, bullismo a scuola, in strada esui social network, ludopatia, alcolismo e droghe di ultima generazione. All’iniziativa hanno aderito 18 comuniveronesi: Bussolengo, Isola della Scala, Lavagno, Legnago, Negrar, Peschiera, San Bonifacio, San Giovanni Lupa-toto, San Martino Buon Albergo, Soave, Belfiore, Caldiero, Colognola, Illasi, Mezzane, Veronella, Villafranca eZevio per un bacino di 240 mila abitanti e 13 mila studenti. «Come Comune abbiamo acquistato 500 copie dellibretto da distribuire alle famiglie e da utilizzare alla scuola media – afferma il sindaco di Soave, Lino Gamba-retto -. Dal 20 aprile organizzeremo tre incontri rivolti alla popolazione su questi temi e al primo parteciperà Tre-visi che presenterà il decalogo. La Polizia Postale ci ha già mostrato i rischi ai quali i ragazzi incorrono quandodanno i loro dati a persone sconosciute nei social network.. Questa è una dipendenza molto particolare, checomincia già negli ultimi anni della primaria, perché una persona è coinvolta in un dialogo in un mondo virtua-le invece di quello reale con i compagni. Per loro è importante avere moti amici virtuali, ma è difficile che corri-sponda al vero avere migliaia di amici. Bisogna lavorare con le famiglie, oltre che con i ragazzi, e dargli deglistrumenti per affrontare questo nuovo mondo di dipendenze, che non sono solo le droghe classiche o l’alcol».

M.G.M.

ARCOLE. Potenziamento alla rete idrica e fognariaE’ partito in queste settimane il secondo stralcio dei lavori di adeguamento epotenziamento delle reti idriche e fognarie di Arcole, rispettivamente in viaMolinazzo e in via Mazzini. (il primo, dal costo di circa 40.000 euro, era termi-nato nel 2012). L’intervento prevede la sostituzione di circa 400 metri dell’ac-quedotto esistente con la posa di nuove tubature. E’ inoltre prevista la sistema-zione dei tratti stradali interessati dal cantiere. Per quanto riguarda l’adegua-mento della rete fognaria in Via Mazzini, saranno realizzati due collegamentitra le fognature esistenti per ridurre i rigurgiti in corrispondenza di alcuni allac-ciamenti privati. «Questi interventi mirano a risolvere i problemi di sottodimen-sionamento della rete acquedottistica e ad adeguare la rete fognaria mista esi-stente nel comune di Arcole – ha sottolineato il presidente di Acque Veronesi,Massimo Mariotti - In occasione di intensi eventi piovosi si manifestavanoinfatti piccoli allagamenti in superfice e possibili conseguenze di carattere igie-nico-sanitario per gli abitanti della zona». Il vicepresidente Marco Olivati: «Ilcosto complessivo dell’opera ammonta a 184.000 euro, di cui 120.000 a cari-co di Acque Veronesi e 64.000 a carico dell’amministrazione comunale. Uninvestimento importante in un momento di particolare crisi economica». Soddisfazione per l’avvio dei lavori è stata espressa dal primo cittadino, Giovan-na Negro: «L’opera si èresa necessaria per lavecchiaia degli impianti.Ringrazio la società con-sortile per l’attenzionedimostrata nei confrontidei cittadini». Il secondostralcio dei lavori termi-nerà a fine aprile.

FESTIVAL DI SANREMO. Il cantante riceve il “Sala stampa Lucio Dalla” da Giorgio Lecca

Nek fa colpoed è premiato

COMUNI EST VERONESE

Raccolta rifiutiCreati 3 bacini

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Marzo 2015 6CRONACHE

E’ stato un confronto acce-so quello che il 20 febbraioscorso ha caratterizzato ilConsiglio del Ministri.All’ordine del giorno spic-cava infatti anche il Ddlconcorrenza del Ministroper lo Sviluppo economiciFederica Guidi contenentele nuove norme guida per lavendita dei farmaci. Sulpiatto c’era la liberalizza-zione della vendita dei far-maci di fascia C con ricettaanche fuori dal canale far-macia, contro la quale neigiorni scorsi si erano aizza-ti Federfarma Verona (l’As-sociazione dei titolari difarmacia che rappresentaoggi sul territorio 221 far-macie alle quali si aggiun-gono le 14 dell’Agec) conil suo presidente MarcoBacchini e l’assessoreregionale veneto alla Sani-tà, Luca Coletto. Alla finequella norma è stata cassa-ta, come anche altre misurepreviste nelle bozze inizialidel provvedimento. Unanovità "grossa" però c'è perle farmacie: potranno infat-ti entrare nel mercato ediventare titolari di farma-

cie private anche le societàdi capitale, fino ad oggiescluse dal novero degliaventi diritto. Attualmentela titolarità delle farmacie èriservata solo a personefisiche, a società di personee a società cooperative aresponsabilità limitata. Conla proposta Guidi le farma-cie potranno essere anchedi proprietà delle società dicapitali e i soci non dovran-no più essere obbligatoria-mente farmacisti. Vieneinoltre eliminato il limitedelle 4 farmacie per societàproprio per facilitare leeconomie di scala e facili-tare l’ingresso nel settoredelle grandi società di capi-tali come gestori di catenedi farmacie.E’ preoccupato Marco Bac-chini, presidente di Feder-farma Verona. Presidente, come com-mentare queste decisioni?«Negli ultimi cinque anni ilsistema farmacie, forsel’unico in maniera cosìradicale, ha subito una seriedi interventi in nome dellaconcorrenza e delle libera-lizzazioni che hanno messo

in forte difficoltà la farma-cia stessa: apertura a livellonazionale di diversemigliaia di parafarmacie,abbassamento del numerodi abitanti per farmacia, ilcosiddetto quorum passatoda 5.000 a 3.300 con laconseguente apertura, solonella provincia di Verona di49 farmacie. Stiamo appe-na cominciando a vederegli effetti negativi di quellalenzuolata, che si ipotizzadi abbassare ulteriormenteil quorum da 3.300 a 1.500abitanti aprendo altre20.000 farmacie a livello

nazionale. Questo, tradottoin “veronese”, significa300 nuove farmacie sul ter-ritorio. Nell’arco di unquinquennio si potrebbepassare dalle attuali 235alle circa 580 farmacie sca-ligere con l’aggiunta di unatrentina di parafarma-cie…Come si può pensareche il sistema possa regge-re e che si possa migliorareil servizio soprattutto aglianziani, ai soggetti piùdeboli e ancor più nelle pic-cole realtà?».Alla fine i farmaci difascia C (barbiturici,tranquillanti, pillole anti-concezionali e molti altri)rimangono in farmacia…«Lasciando i farmaci diFascia C in farmacia ilGoverno ha tutelato il suosistema sanitario del qualele farmacie sono parte atti-va, ma restano forti daparte di Federfarma le pre-occupazioni per la possibi-le entrata dei grandi gruppicommerciali nella gestionedelle farmacie, quindi dellasalute dei cittadini. Il valo-re dell’indipendenza delfarmacista-titolare che

gestisce senza coercizioni epressioni di sorta la sua far-macia oggi non è piena-mente compreso. Le logi-che del profitto per il pro-fitto slegate dal concetto disocialità e appartenenza aduna comunità, snaturereb-bero il senso stesso dellafarmacia come presidiosocio-sanitario, riducendo-la ad un negozio come unaltro». La Corte di GiustiziaEuropea in una sentenzadel 2009 ha riconosciutocome affidare la proprie-tà della farmacia a nonfarmacisti comportereb-be una riduzione dell’in-dipendenza professionale.«Secondo la Corte, i pro-duttori e i commerciantiall’ingrosso di prodotti far-maceutici potrebbero pre-giudicare ‘l’indipendenzadei farmacisti stipendiati,

incitandoli a smerciaremedicinali il cui stoccaggionon sia più redditizio o pro-cedere a riduzione di spesedi funzionamento che pos-sono incidere sulle modali-tà di distribuzione al detta-glio di medicinali’. Credoche si debba parlare perlo-meno di ingenuità se sicrede di trasformare le far-macie in imprese commer-ciali non più dirette da pro-fessionisti, senza pensarepurtroppo al grosso rischiodel riciclaggio: le farmacieverrebbero consideratecome “lavanderie” di dena-ro sporco. Oggi ci sono2.000 piccole imprese inItalia praticamente indivi-duali che garantiscono eco-nomia ed occupazione e sivuole davvero distruggerequesto sistema mettendoloin mano al profitto e aldenaro?».

PRESIDENTE DI FEDERFARMA VERONA. Chacchierata sulle nuove norme e sugli scenari futuri

Bacchini e farmacie«C’è preoccupazione»

Marco Bacchini

Ad intervenire in merito è anche il sindaco di

Soave, Lino Gambaretto. Il suo Comune, pur

non essendo a rischio con i suoi circa 7.000

abitanti, sta dialogando con le municipalità

limitrofe per ragionare su un eventuale accor-

pamento. «Stiamo cercando di gettare le basi

per un possibile accorpamento di alcuni

Comuni del nostro territorio con meno di

5.000 abitanti. Monteforte, Montecchia,

Roncà, Cazzano sono i Comuni con i quali stia-

mo discutendo in merito, partendo da un

denominatore Comune: il vino Soave. Vedre-

mo che cosa ne uscirà e quali saranno gli svi-

luppi futuri».

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Il sindaco di Soave Lino Gambaretto si era impegnato a porta-re il Ministro dei Ceni culturali Dario Franceschini a Soave.Alla fine il Ministro non è venuto, ma il sindaco è comunqueriuscito ad ottenerne l’interessamento per la tutela del patrimo-nio storico – artistico, soprattutto le mura, che hanno urgentebisogno d’interventi di restauro.«Il Ministro Franceschini ha espresso la sua volontà di incon-trarmi a Roma al Ministero ma ha già evidenziato che il pro-blema del restauro è di tipo economico e lui non può faremolto in questo settore – afferma il primo cittadino -. Nel frat-tempo gli ho inviato una lettera, con la quale lo invito ad adot-tare un provvedimento simile a quello fatto per l’edilizia sco-lastica per cui i Comuni, proprietari degli edifici, potranno ese-guire degli interventi tramite la Regione, in deroga al patto distabilità. Questi lavori per Soave riguarderanno le scuole ele-mentari e medie. Nel decreto SalvaItalia sono concessi gliinterventi di somma urgenza, con gare d’appalto più veloci:per noi sarebbe importante sistemare porta Vicentina, cherischia di crollare a causa del fenomeno carsico nel sottosuo-lo. Nel momento in cui un pezzo di muro crollasse, perderem-mo anche un po’ della nostra storia, cultura ed economia.L’elemento più grave che ho evidenziato al Ministro – conclu-de Gambaretto - è che come sindaco ho la responsabilità delpatrimonio storico ma non ho le risorse per sistemarlo…comeavere una bomba che alla fine esploderà. Non ci sono sponsorprivati per Soave perché non ha un bacino di utenza che con-senta una visibilità come può essere invece per l’Arena diVerona. Le fondazioni bancarie ci hanno aiutato negli annipassati ma in questo momento non possono più farlo».

Il territorio di Soave èsempre stato consideratoin modo marginale dalpassaggio della linea del-l’Alta Velocità e sembraaddirittura che il nuovoprogetto non lo interesseràpiù: la linea dovrebbe pas-sare a sud di San Bonifa-cio.«Come sindaco e rappre-sentante della provincia –afferma Lino Gambaretto- ho partecipato ai primiincontri promossi dalcomune di San Bonifacio,dopo l’accelerazione deiMinisteri competenti poi-ché il progetto rientra neldecreto SalvaItalia. Nelprogetto approvato dalComitato interministerialeper la programmazioneeconomica, CIPE, si pre-vedeva una curva a nord diBelfiore che interessavaparte del comune diSoave, per poi affiancarela linea attuale.Doveva passare dietrol’abbazia di Villanova eavrebbe comportato la

demolizione di alcunisilos della cantina di SanBonifacio. Grazie all’in-tervento del prefetto diVerona, Perla Stancari,dopo aver sentito il Mini-stro dei Trasporti Mauri-zio Lupi, si sta cercando dispostare il tracciato più asud con il parere favore-vole di tutti i comuni, e staorganizzando incontri con

la parte tecnica cioè RFI ei progettisti per questocambiamento. Questonuovo progetto sarà pro-posto a giugno al CIPE emi auguro venga approva-to. A fronte di questo cambia-mento il comune di Soavenon partecipa più alle riu-nioni in materia perché ilnuovo tracciato non toc-

cherà più il nostro comunema quelli di Caldiero, Bel-fiore oltre che San Bonifa-cio. Mi auguro – concludeil sindaco - che se si deci-derà di costruire le tangen-ziali venete, la strada siaportata ad affiancamentodella linea ferroviaria percreare meno impatto pos-sibile nel territorio giàurbanizzato».

Marzo 2015 7CRONACHE

SOAVE. Un marzo di cultura, sport e tempo liberoCultura, sport, tempo libero. Per Soave quello di marzo sarà un mese ricco di appuntamenti. L’associazione“Lafogliaeilvento” organizza due serie d’incontri. Dal 10 marzo al 28 aprile avrà luogo “Corso base di astro-nomia” realizzato in collaborazione con il Circolo Astrofili Veronese. Il secondo iniziato a febbraio termineràil 27 aprile: “Serate “inutili”: per nutrire l’anima dell’uomo”. Le serate si svolgeranno nella sala conferenzedell’ex mulino alle 20.45. Domenica 15 marzo lungo Corso Vittorio Emanuele II, via Roma e Piazza Marogna,si svolgerà il tradizionale Mercatino dell'Antiquariato del Collezionismo e delle Curiosità. Per l’occasione, conpartenza alle 10.30 davanti all’ufficio turistico, le animatrici culturali ambientali di "VeronAutoctona - GruppoCTG", in collaborazione con Pro Loco Soave, Ufficio Turistico IAT Est Veronese e Strada del Vino Soave, orga-nizzano in una visita guidata alla scoperta dei palazzi e delle chiese del borgo medioevale di Soave, passeg-giando all'interno della cinta muraria del castello medioevale). Infine l’associazione AMEntelibera, in collabo-razione con Arces Ok e con il patrocinio del Comune di Soave, organizza il "3° Soaveorienteering". Si tratta diuna gara di orientamento tra le vie, i monumenti e i luoghi meno conosciuti di Soave per famiglie, bambini,ragazzi, adulti amatori e adulti agonisti. Bussola, cartina e qualche piccola conoscenza del paese di Soave ciguideranno in quest’avventura. Il ritrovo sarà alle ore 9.00 nel Parco comunale di Soave per l’iscrizione e alle9.30 inizierà la gara con partenza a gruppi. Il termine con le premiazioni è previsto per le 11.30. I partecipan-ti saranno suddivisi in categorie secondo il grado di difficoltà del percorso scelto.Per le persone con disabilità motorie sarà allestito un percorso accessibile. Infine un appuntamento con l’artesarà la “Mostra Collettiva di Pasqua” dal 27 marzo al 6 aprile nella chiesa dei Domenicani, organizzata dal-l’associazione” Soave in arte”, dove esporranno vari artisti del gruppo.

Servizi diMaria Grazia Marcazzani

FERROVIE. Il sindaco Gambaretto: «Il nuovo tracciato non toccherà più il nostro Comune»

Alta Velocità“No” a Soave

SOAVE

La Regione Veneto ha finanziato l’ufficioturistico di Soave, gestito dall’associazioneStrade del Vino, con un contribuito di25.000 euro in tre anni per la sua apertura.Ora il sindaco di Soave, Lino Gambaretto,spera che aderiscano alla convezione di par-tecipazione di gestione più comuni dell’estveronese.«Il costo annuale di gestione dell’ufficio èdi 25.000 euro e se togliamo gli 8300 regio-nali annui, il resto è a carico dei comuni cheusufruiscono del servizio – sostiene il primocittadino -. Per questo motivo ora stiamofacendo una nuova convenzione per coin-volgere più comuni del territorio nell’inizia-tiva e dividerci così le spese. Inoltre a brevesaranno collocati quattro grandi cartelli in

vari luoghi del centro storico di Soave in cuisaranno evidenziati tutti i parcheggi. In que-sto modo un turista saprà dove spostarsi incaso uno dei parcheggi sia pieno. Abbiamoinoltre spostato il parcheggio dei pullman:quello attuale servirà solo per il carico escarico mentre la sosta prolungata sarà inzona cimitero.Infine – conclude Gambaretto - è statopotenziato il cartellone touch screen davan-ti all’ufficio turistico: sono stati inseriti tuttii dati necessari al turista che arriva e troval’ufficio chiuso. A breve saranno inoltreinstallati i qr code vicino ai monumenti piùimportanti del paese:avvicinandovi lo smar-tphone si potranno ricevere automaticamen-te informazioni sulla struttura».

SOAVE / CONTRIBUTO DALLA REGIONE

Fondi all’ufficio turistico

Lino Gambaretto

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L'amministrazione comunale di Colognola a breve doteràalcuni rioni del paese di rilevatori di velocità. «La decisione –spiega il sindaco Alberto Martelletto – è stata presa in segui-to alla richiesta dei residenti in zone piuttosto trafficate.Abbiamo resistito a lungo prima di posizionare i box arancio-ni di rilevazione. Anche sulla scia delle polemiche scaturitedalla vicenda T.Red – prosegue – da cui, comunque, l’Unio-ne Comuni è uscita vedendo riconosciuta la propria correttez-za, eravamo renitenti rispetto ad apparecchiature che per qual-cuno rappresentano un deterrente verso chi preme troppo sul-l’acceleratore e per altri solo un modo per far cassa. Ma ora civediamo costretti a intervenire». I rilevatori, in tutto 8 , interesseranno via Carrozza, che portaall’incrocio delle Quattro Strade, la Strada provinciale dellaVal d’Illasi a Decima, in via Montanara e in via Cesare Batti-sti a San Zeno; la Strada provinciale 37 che ne accoglierà unoin via XXIV Maggio a Pieve, un altro in via San Nicolò aMonte e altri due a Orgnano e in via Ghiaia a San Vittore.«La scelta di ricorrere alle colonnine arancioni che non saran-no vuote ma sistematicamente conterranno le macchinetterilevatrici di velocità – aggiunge il sindaco – è stata fattatenendo conto dei numerosi incidenti accaduti negli ultimianni soprattutto lungo la SP10, da Stra' a Decima, causati dal-l'elevata velocità. Molte strade dove posizioneremo questirilevatori, sono nei centri abitati, piuttosto strette e dove vatutelato chi si muove a piedi, in bici e vi risiede. Senz'altrospiace – ritiene il primo cittadino – che per ottenere il rispet-to delle regole si debbano introdurre deterrenti e sanzioni perchi non le rispetta, ma purtroppo per troppe persone nemme-no gli incidenti sono di monito per cambiare i comportamen-ti scorretti quando si è alla guida. I cittadini dunque – conclu-de – sono avvisati: per non prendere multe è sufficiente rispet-tare le regole».

Il Consiglio comunale diColognola ai Colli ha dettosì a due protocolli d’intesaper partecipare a bandiregionali per la realizzazionedi due piste ciclabili che inparte ricadono nel territoriocomunale. Caldiero è il par-tner con cui Colognola,paese capofila, ha firmatouno dei due protocolli peruna pista che da localitàMicheline, si snoderà paral-lela alla Strada Regionale 11per poi proseguire nel terri-torio di Caldiero fino albivio con via Zovo, dove,rientrando a Colognola, siunirà con quella esistente divia Venezia e con quellaprossima di via MonteBaldo, per poi immettersinella pista di via Naronchi,proseguendo, sempre su per-corso protetto già esistente,verso il polo scolastico eanche a Pieve dove si realiz-zerà un tratto di congiunzio-ne con via XXIV Maggio e

via Pieve Vecchia. In Comu-ne stanno inoltre vedendo sesarà possibile congiungerequesta ciclabile anche con lapista di viale IV Novembre.Il primo cittadino AlbertoMartelletto è fiducioso: «E’una buona opportunità per-ché la Regione darebbe uncontributo fino al 90% dellaspesa complessiva (300 milaeuro). Abbiamo ottime pos-

sibilità di accedere al bandoperché è un progetto cheriguarda più Comuni. Lapista ha un’estensione dioltre 4 chilometri, soddisfa ilrequisito di fare da congiun-zione con la scuola e haanche una valenza turistica,portando alla chiesa romani-ca di Pieve». Del secondo protocollo ècapofila Cazzano, e sono

interessati anche Illasi eSoave. La ciclabile prevista partiràda Cazzano e arriverà aSoave, passando per un trat-to nel territorio di Cologno-la. «Il progetto, per quantoriguarda il nostro Comune,prevede una spesa di 170mila euro – ha fatto sapere ilsindaco – ed è chiaro chepoter ottenere il contributoregionale sarebbe buonacosa. L’occasione offerta da que-sto bando è appetibile ancheper molti altri Comuni equindi sapremo solo alla finedel procedimento se riusci-remo a ottenere il contribu-to». Il consigliere di mino-ranza di “Colognola pertutti” Sebastiano Tosi hainvitato a verificare la possi-bilità di congiungere lenuove piste con quelle euro-pee che passano per Colo-gnola e di mettere in sicurez-za in particolar modo i trattiche costeggiano strade chesono maggiormente fre-quentate dalle automobili.

Marzo 2015 8CRONACHE

IL REGALO. L’Als Soccorso riceve un defibrillatore dagli alpiniLa sezione degli alpini di Colognola ai Colli ha donato un defibrillatore all'associazione colognolese AlsSoccorso. «Sulla scia dell'invito lanciato dal Comune alle associazioni del territorio – ha motivato la scel-ta il capogruppo degli alpini Agostino Dal Dosso – a donare un defibrillatore alle realtà che più nehanno bisogno, anche noi alpini abbiamo deciso di fare la nostra parte, convinti che si tratti di uno stru-mento indispensabile in caso di arresto cardiaco. Abbiamo saputo che all'Als serviva un defibrillatorenuovo e lo abbiamo procurato noi. La nostra decisione ha voluto valorizzare la collaborazione che negliultimi tempi si è instaurata tra alpini e Als, sfociata in incontri di primo soccorso nella nostra baita». Laconsegna del defibrillatore è avvenuta durante una cerimonia ufficiale organizzata dalle penne nere nelparco della baita a Villaggio e molto partecipata. In rappresentanza dell'Als vi era, oltre a diversi volon-tari, la presidente Solidea Faedo che ha espresso la sua riconoscenza dicendo: «Da tempo sentivamo lanecessità di un nuovo defibrillatore perché, pur disponendo già di due apparecchi e lavorando ancheper il 118, può succedere, nelcaso di più interventi contempo-ranei, che serva il terzo. È impor-tante averlo – ha proseguitoFaedo – anche nel caso in cui unodegli altri due non dovesse fun-zionare. Per questo ringraziamogli alpini che ci hanno fornitoanche il Dae trainer, utile quandofacciamo i nostri aggiornamenti ei corsi di primo soccorso con la cit-tadinanza». Soddisfatti si sonodetti gli alpini che da sempresono impegnati in imprese solida-li nonché presenti per quantinecessitino un aiuto concreto.

Servizi diDaniela Ramafoto M.Testi

COLOGNOLA. Il Comune parteciperà ai bandi regionali per la realizzazione delle opere

Piste ciclabili:sì ai protocolli

COLOGNOLA / RILEVATORI

Attenzionealla velocità

Il monumento ai caduti di Stra' di Colognola è stato ristruttu-rato e inaugurato alla presenza del sindaco Alberto Martellet-to, del parroco don Gianni Pippa, di numerose penne nere edella cittadinanza. Il merito di averlo restituito agli antichisplendori è dell'associazione alpini di Colognola che da qual-che anno, e precisamente dai festeggiamenti effettuati in occa-sione del 150esimo dell'Unità d'Italia, si è impegnata nellacura dei monumenti delle varie frazioni del paese. Il capogrup-po Agostino dal Dosso ha spiegato che il monumento di Stra',che dal 1965 sorge sul piazzale della chiesa 'Maria Immacola-ta' lungo la Strada Regionale 11, abbisognava di una puliziagenerale dato che le pietre, a causa dello smog e dei gas di sca-rico delle auto, si erano di molto annerite. Il riordino ha riguar-dato anche la recinzione che è stata risistemata.

STRA’ / MONUMENTO AI CADUTI

All'età di 103 anni Maria Ruffo, la cittadina colognolese piùlongeva, se ne è andata lasciando in tutti quelli che la conosce-vano un caro ricordo. Originaria di Colognola, in passato, lasignora Maria ha vissuto a San Giovanni Lupatoto in unafamiglia di cui è stata a lungo la governante. Prima di cambia-re paese, è cresciuta accudendo con la madre i suoi sette fra-telli e rivelando sin da subito la sua tempra forte, capace disacrificarsi per la famiglia. Lo ha fatto in particolare mentreaspettava il rientro del padre divenuto prigioniero con CesareBattisti, suo comandante di compagnia. Maria, ospite dellacasa di riposo Fondazione monsignor Marangoni, ha trascorsoi suoi ultimi anni dedicandosi alla preghiera e ai fratelli chespesso le facevano visita per condividere insieme numerosiricordi d'infanzia.

COLOGNOLA / IL LUTTO

Alberto Martelletto

Consegna defibrillatore

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Scadrà il prossimo 30 apri-le il termine per presentarele domande di iscrizione aiservizi di Refezione Scola-stica e Trasporto Scolasticoper l’anno scolastico2015/16.I Servizi mensa e trasportosono a domanda individua-le con previsione di un cor-rispettivo di pagamentodeterminato di anno in annocon l’approvazione delpiano tariffario allegato albilancio comunale. Ledomande di iscrizione aiservizi in argomento vannocompilate sull’ appositomodulo e consegnate all’Ufficio Scuola del Comuneentro, appunto, il prossimo30 aprile. I moduli sonoreperibili presso il suddettoufficio o scaricabili diretta-mente dal sito internet delComune.Sempre sul sito del Comu-ne è possibile consultarel’informativa inerente aidue servizi. Informativache, per quanto riguarda i

trasporti scolastici, dove èspiegato come sia necessa-rio che le famiglie interes-sate a richiedere detto ser-vizio, prima della presenta-zione della domanda diiscrizione alla scuola, veri-fichino presso l’UfficioScuola l’effettiva possibili-tà di accoglimento delladomanda di trasporto, nelrispetto del vigente regola-mento e piano trasporti. Nell’informativa è spiega-to, poi, dettagliatamente ilpiano di affluenza allescuole delineato dal Comu-ne assieme alla ditta esternache avrà in gestione il servi-zio; piano che tiene contodella residenza dei ragazzi,delle possibilità di caricodei vari autobus e degliorari di percorrenza.L’ Ufficio Scuola delComune è comunque sem-pre a disposizione per even-tuali richieste di chiarimen-ti e verifica delle condizionicirca la possibilità di potergarantire i servizi.

In Consiglio comunale si ètornati a parlare del parcheg-gio dell'ospedale “Fracasto-ro”, un argomento che giàdurante la passata Ammini-strazione era stato al centrodell'attenzione. Maggioranza e minoranza sisono confrontate in vistadella necessità di approvare ilcambio di destinazione del-l'area oggi provvisoriamenteutilizzata per la sosta delleauto, cioè il parcheggio ster-rato aggiuntivo realizzatoalcuni anni fa dopo che molticittadini si lamentarono perla mancanza di posti nel par-cheggio principale dell'ospe-dale. Un'area da sei annipresa in affitto dall'Ulss, cheora vorrebbe sistemarla inmaniera definitiva utilizzan-do un finanziamento di 1milione di euro già destinato

al progetto. Nella seduta con-siliare dello scorso 13 febbra-io è stato il consigliere Fede-rico Pasetto il primo a punta-re il dito contro il progetto disistemazione che, per poterdare il via ai lavori, deveprima veder approvata dalComune la relativa confor-mazione urbanistica. «Per

come è ora – ha spiegatoPasetto -, verrebbe realizzatocon lo stesso criterio mangia-spazio del parcheggio princi-pale dove ogni due posti autoè presente un'inutile aiuoladecorativa. Così pensato, ilprogetto è un inutile spreco diterritorio». Pasetto ha poiosservato come siano quasi

158 i posti auto, nel parcheg-gio principale, persi a causadelle aiuole. Il sindaco Giampaolo Provo-li, pur ricordando che se ilparcheggio non venisse rea-lizzato si perderebbe il milio-ne di euro di finanziamento,si è trovato d'accordo con leargomentazioni di Pasetto,tanto da assicurare che «altecnico dell'Ulss verrannodate precise indicazioni perarrivare ad una diversa solu-zione da attuare sull'area delsecondo parcheggio, ancheper la presenza del metano-dotto». Sulla questione si èinfine espresso anche il con-sigliere Adriano Pimazzoni,aggiungendo che «in Com-missione urbanistica verran-no previste delle prescrizioniche il progettista dell'Ulsssarà obbligato a rispettare, trale quali la garanzia di realiz-zare anche un passaggiociclopedonale».

Marzo 2015 10CRONACHE

SAN BONIFACIO. Tutti a teatroE’ in pieno svolgimento “Tutti a Teatro”, la rassegnateatrale che da anni è organizzata dalla compagniaTeatroProva.L’edizione 2015 prevede un calendario di quattro dateche, tutti i sabati sera di marzo, porta al Teatro Cen-trale compagnie provenienti da tutto il Veneto. I primiad esibirsi sono stati gli attori della compagnia “LaMaschera” di Verona con “Favolescion”, operaambientata nel mondo delle fiabe e inserita nel pro-gramma di festeggiamenti della “Festa delle Donne”organizzata da Fidapa. La rassegna prosegue intensacon la “Colonna Infame” di Conegliano (TV) che saba-to 14 marzo proporrà “I 39 scalini”, un intrigo inter-nazionale che porterà il protagonista dello spettacoloa confrontarsi con una congrega di pericolose e spie-tate spie. Il 21 marzo sarà poi la volta proprio del“TeatroProva” con “La Grande Guerra”, spettacolomultimediale diretto da Antonella Diamante che portacon sé un messaggio profondo: far sì che la guerraviva solo a teatro. La rassegna si chiuderà all’insegnadel buonumore; gli ultimi ad esibirsi, sabato 28marzo, saranno infatti gli attori della compagnia “LaLoggia” di Padova che porteranno in scena un classi-co della commedia dell’arte: “Le baruffe chiozzote” diCarlo Goldoni, le schermaglie amorose di un gruppodi popolani in un crescendo di divertimento e allegria,con immancabile lieto fine. Tutti gli spettacoli hannoinizio alle ore 21.00. Per informazioni: www.teatro-prova.it, [email protected].

SAN BONIFACIO. Affresco di via Portone, obiettivo restauroUn'opera con più di 150 anni, un angolo di San Bonifacio che non si vuol abbandonare all'azione deltempo e delle intemperie. Parliamo dell'affresco di via Portone, per il restauro del quale, da qualchesettimana a questa parte, è scattata un'iniziativa che mira a coinvolgere tutta la cittadinanza. “Insie-me si può” lo slogan scelto per la campagna di salvaguardia dell'affresco e messa in moto per salva-guardarlo. E' l'assessore alle Attività Produttive, Gianni Storaci, a dare tutti i dettagli: «Abbiamo for-mato un comitato provvisorio che, oltre al sottoscritto, comprende Luigi Benini (presidente); CorradoBuscemi (segretario); Roberto Zantedeschi, (coordinatore generale), Simone Elettri (fotografo e cassie-re), Vincenzo Carradore (responsabile della logistica) e Irnerio De Marchi (architetto). L'obiettivo èquello di coinvolgere i bar, i negozi, i cittadini, gli amici, i simpatizzanti, per raccogliere i fondi neces-sari; poi cercheremo un esperto restauratore e via al lavoro, alla luce del sole, sotto gli occhi di tutti».L'affresco, dipinto su muro, con tutta probabilità rappresenta la fuga in Egitto della sacra famiglia edè stato realizzato con una tecnica particolare, perchè potesse resistere al freddo e all'acqua. La data-zione potrebbe risalire alla metà dell’ ‘800, opera del pittore friulano Rocco Pittaco (nato ad Udinenel 1822) che ha lasciato sue opere a Santo Stefano, Cologna, Monteforte, a San Bonifacio (villaArabbi – Cherubin) e al duomo di Verona. Secondo normativa l’affresco, situato su un edificio del cen-tro storico con grado di protezione GP4, può essere soggetto a “conservazione” previa comunicazio-ne all’Uff. Edilizia Privata del Comune;al momento non risulta che vi siano altrivincoli. «Per decenni i nostri antenatihanno alzato gli occhi su quell’affresco– conclude Storari - , e noi vogliamo cheanche i nostri figli possano continuare afarlo perchè si tratta di un patrimonio ditutti. Quando l'affresco, al termine deilavori, sarà inaugurato, prevediamouna grande cerimonia che coinvolga gliabitanti della contrada e più in genera-le tutti i sambonifacesi, che devonoessere vigili sul loro paese ed orgogliosidi quello che hanno ereditato».

Servizi diMatteo Dani

SAN BONIFACIO. In Consiglio comunale si è parlato della struttura dell’ospedale “Fracastoro”

Parcheggio:caso aperto

SAN BONIFACIO / SCUOLA

Trasportoe refezione

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Marzo 2015 11CRONACHE

SAN BONIFACIO. Il calendario delle manifestazioniCreare un calendario per coordinare le numerose manifestazioni che duran-te l'anno vengono organizzate dalle associazioni sambonifacesi. E' l'obietti-vo che Pro Loco e Comune di San Bonifacio si sono posti con l'inizio delnuovo anno. La concomitanza di eventi, la difficoltà nel reperire attrezzatu-re e il dover, a volte, condividere spazi comuni, sono alcune delle difficoltàche da anni le associazioni si trovano davanti nel momento in cui si trovanoa dover concretizzare le proprie iniziative. Per risolvere queste problemati-che molti rappresentanti delle associazioni stesse si sono ritrovati giovedì 29gennaio al Teatro Centrale all'incontro organizzato da Comune e Pro Loco eConsulta Giovanile. «Quello che proponiamo – ha esordito Paolo De Mattia,presidente Pro Loco – è la creazione di un calendario che permetta di distri-buire eventi e manifestazioni nell'arco dell'anno, evitando quindi fastidiosesovrapposizioni, e al contempo consenta ai cittadini di essere sempre infor-mati sulle iniziative organizzate sul territorio comunale. Un calendario chesarà consultabile sia in formato digitale sul sito del Comune che distribuitoe pubblicizzato in versione cartacea, cercando così di raggiungere tutti.Quello che chiediamo alle associazioni che hanno intenzione di organizza-re un evento è di mettersi in contatto con la Pro loco o con gli uffici comu-nali per poter inziare da subito a stilare il calendario». Nella compilazione del calendario e per l'assegnazione delle date verrà dataprecedenza a quelle che sono le manifestazioni storiche di San Bonifacio(Sagra di San Biagio, San Antonio, sagra della Motta ecc.), si terrà contodegli eventi organizzati dai Comuni limitrofi e si punterà a valorizzare sia ilcentro storico che le frazioni. «Il calendario – prosegue il consigliere comu-nale Luca Zaffaina – servirà anche per informare i cittadini sulle iniziative delComune. L'obiettivo è anche quello di realizzare un magazzino di attrezza-ture che possano essere messe a disposizione delle associazioni che vorran-no dar vita alle proprie ini-ziative». Durante l'incontro, infine,sono stati anche accennatealcune delle proposte chepotrebbero concretizzarsinei prossimi mesi. Dalmercatino dell'antiquariato(la seconda domenica delmese) all'aperitivo musica-le, fino alle già testate“notti bianche” organizza-te dai commercianti, chediventeranno un appunta-mento a cadenza mensile.

Da un mese o poco piùanche a San Bonifacio èattivo il servizio di Wi-Figratuito per tutti i cittadi-ni. Un’iniziativa nata dallavolontà di garantire il piùampio accesso alle nuovetecnologie dell’informa-zione e della comunicazio-ne, un vantaggio per l’in-tera cittadinanza che potràaccedere alla rete libera-mente e gratuitamente.Dieci le postazioni Wi-Fidislocate sul territoriocomunale: Piazza Costitu-zione, incrocio tra CorsoVenezia e Corso Italia,Parco dei Tigli – parcheg-gio Palù, Piazza Sant’An-tonio, zona Stazione,Parco Olivieri, PiazzaleMichelangelo (Prova),Parco don Ambrosini, par-cheggio Centro Commer-ciale e Piazza San Biagio(Prova). Per connettersi sarà suffi-ciente collegarsi col pro-prio cellulare alla rete“San Bonifacio Wi-Fi” eimmettere il proprionumero di telefono e unapassword. A questo punto il sistemaindicherà un numero ditelefono da chiamare gra-

tuitamente per effettuarel’attivazione del servizioe, a quel punto, il proprionumero di cellulare diver-rà l’ID di ogni singoloutente, da utilizzare perogni collegamento futuro.L’intervento è stato rea-

lizzato avvalendosi delfinanziamento regionaleP.O.R. Obiettivo “Compe-titività regionale e occupa-zione”, Parte F.E.S.R.“Fondo Europeo SviluppoRegionale” 2017-2013. Laspesa complessiva è statadi € 18.400 (inclusa IVA emanutenzione della reteper un anno), dei quali €15.000 derivanti dal con-tributo regionale, mentrela parte aggiuntiva di €3.400 è stata finanziatadal Comune di San Boni-facio che, con l’occasio-ne, ha potenziato ulterior-mente la rete, sfruttando icavi in fibra ottica esi-stenti. A beneficiare del serviziosaranno sia i cittadini chei visitatori di San Bonifa-cio, il Comune ha comun-que previsto azioni dicontrollo per verificareche l’accesso alla rete nonvenga fatto in manieraimpropria.

Non sono poche le tematiche chehanno accompagnato i primi mesidel 2015 a San Bonifacio; Tav, ex-ospedale e ponte della Motta sonoprobabilmente quelle che più hannofatto discutere la cittadinanza.Abbiamo incontrato il primo cittadi-no Giampaolo Provoli per fare ilpunto su di esse.Sindaco, la questione Tav ha crea-to una certa apprensione fra isambonifacesi, qual è la situazionealla luce degli incontri avuti nellescorse settimane?«Siamo lavorando sul progetto cheprevede il trasferimento del traccia-to dell'alta velocità a sud del paese,a cavallo della Porcilana. Sulla questione è stato sollecitatol'intervento del prefetto, della reteFerrovie Italiane e del consorzio diprogettazione Iricav che sta stu-diando la nuova bozza di progetto;lo stesso Ministro Lupi si è detto,come tutti noi, contrario al passag-gio delle rotaie attraverso i centridei vari paesi. Al nostro fianco ci sono anche iComuni di Belfiore, Caldiero e SanMartino Buon Albergo, cui territoriverrebbero attraversati dal nuovotracciato. Adesso si sta correndo per far si cheil nuovo progetto sia pronto e appro-vato in Regione da Cipe prima della

fine di giugno». Ultimamente si è anche tornati aparlare dell' ex-ospedale ZavariseManani...«Come già detto il Comune chiede-rà che la struttura gli venga assegna-ta in comodato d'uso gratuito. Nonverranno quindi pagati i 7 milioni e100 mila euro previsti dall'accordodi programma del 2006 per ottenerel'ospedale dalla Regione; un somma

che, oltre a non essere reperibile acausa del patto di Stabilità, è netta-mente superiore all'attuale valoredello stabile. La struttura dell'ex-ospedale e tuttala sua area ci interessano, mavogliamo evitare qualsiasi tipo dispeculazione; il recupero dell'edifi-cio è praticamente impossibile darealizzare, e anche per abbatterlosarà necessario quasi un milione dieuro, sarà quindi importante trovarel'aiuto di qualche partner privato.Vogliamo realizzare un progetto chepreveda l'ampliamento dell'areaverde del parco del Donatore e unastruttura che per la maggior partedella sua superficie, sia pensata peressere utilizzata dalla cittadinanza». Prima di concludere, molti cittadi-ni si chiedono quando si risolveràla questione relativa al ponte dellaMotta.«Il progetto, che prevede la ricollo-cazione del ponte (sollevabile trami-te sistema di martinetti idraulici ndr)e la doppia corsia di marcia, da ese-cutivo sta per diventare definitivo,allora sarà possibile dare il via albando per realizzare i lavori. Unprogetto per il quale il Comune stavalutando attentamente come e dovereperire i fondi necessari, visto che,in merito, dalla Regione non sonogiunte risposte chiarificatrici».

SAN BONIFACIO. Intervista al Sindaco. I temi? Tav, ex ospedale e ponte della Motta

Inizio caldo di 2015:Provoli fa il bilancio

SAN BONIFACIO

Wi fi gratisda un mese

Gianpaolo Provoli

Paolo De Mattia

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Si svolgerà sabato 14 marzoil carnevale notturno di Arco-le, si tratta della seconda edi-zione dopo il successo delloscorso anno. La prima edizio-ne infatti ha richiamato inpiazza molte persone e que-st'anno il carnevale sarà anco-ra più grande e coinvolgente,con una dozzina di grandicarri che, con le mascheredella tradizione veronese ealtri gruppi mascherati, sfile-ranno per le vie del centrostorico tra coriandoli e luci.Ad aprire il corteo, accompa-gnati dai tamburi, saranno lemaschere arcolesi Asparaguse Asparagina, ispirate appun-to all'asparago, il prodottoprincipe del paese. «Si trattadi maschere create lo scorsoanno dai ragazzi della scuolaelementare di Gazzolo -ricorda il Vicesindaco Ales-sandro Ceretta, ideatore eorganizzatore della manife-stazione -. Ci saranno carri datutta la provincia per quellache vogliamo sia una festaper tutti: bambini, famiglie egiovani». Conclude il Sinda-co Giovanna Negro: «Comesempre ringrazio i volontaridel Comitato Ente Fiera edella Protezione Civile. Feste

come questa sono possibilisolo grazie a queste personeche in modo gratuito mettonoa disposizione il loro tempoed esperienza, molto spessonon riuscendo a godersi lafesta perchè impegnati alavorare». Il programma ini-zierà alle ore 19.00 con lacena in maschera presso latensostruttura aperta a tutti,quindi alle ore 20.15 l'iniziodella sfilata del corteo carne-valesco e al termine presso latensostruttura la festa conti-nuerà con discoteca nel pala-tenda. Tutti gli spettacoli

L'Amministrazione Negrocala il poker. Sono ben quat-tro i cantieri in fase di con-clusione ad Arcole. Il primoè l'ampliamento del MuseoNapoleonico G. A. Antonelliche, grazie a un contributoregionale, è stato ampliatocon la realizzazione dei ser-vizi igienici, i parcheggi euna nuova sala espositivaper accogliere nuovi repertie la biblioteca napoleonica.«Si tratta di un'opera impor-tante per dare un futuro aquesta struttura che era com-pletamente fuori norma. Cisarà spazio per il territorio ela didattica in questo nuovoambiente espositivo moder-no e accogliente. Ringrazioil mio Vicesindaco Alessan-dro Ceretta e il ConsigliereClaudio Soprana che stannoseguendo quest'opera» -commenta il Sindaco Gio-vanna Negro. Conclusa la fase dei lavoriinizierà quella dell'allesti-mento che durerà alcunimesi. E' in fase conclusivaanche il restauro della fac-ciata del municipio, una

struttura che risale al perio-do fascista. Il tetto è statosistemato lo scorso anno eora è il momento della fac-ciata per ridare dignità allacasa di tutti i cittadini. Rima-ne ora l'interno che, compa-tibilmente con i fondi, verràeseguito piano per pianorendendo la strutturaall'avanguardia. Il restauroha esaltato la linea e le strut-ture tipiche dell'architetturarazionalista valorizzandocosì il centro storico arcole-se. E' quasi terminata anchela posa di un ascensore

all'interno delle scuole ele-mentari del capoluogo, unastruttura a vetri che permet-terà l'abbattimento delle bar-riere architettoniche. «Gra-zie al contributo di Carivero-na abbiamo finalmente dota-to di ascensore questa scuo-la. In questi anni inoltreabbiamo provveduto alrestauro della facciata, delpiano terra e all'adeguamen-to antisismico della strutturaoltre che all'ampliamentodello stabile stesso – aggiun-ge il vicesindaco AlessandroCeretta che detiene la delega

all'edilizia scolastica -.Altrettanto abbiamo fattoper la scuola elementare diGazzolo. Abbiamo investitomolto nelle scuole perchèsignifica investire sui nostrifigli e sul nostro futuro».Infine la posa del nuovoponte sull'Alpone, un'operamolto attesa che è ormai infase conclusiva. Il progettoha visto l'allargamento degliargini, il recupero e la valo-rizzazione della pavimenta-zione di epoca veneziana(visibile all'epoca della cele-bre battaglia), la sistemazio-ne della viabilità, la realizza-zione di parcheggi e di unpiccolo parco per la sosta.«Si tratta di un'opera impor-tantissima per la sicurezzaidraulica di tutta la zona cheinoltre valorizza un sito sto-rico importante su cui si ergel'obelisco napoleonico. Rin-grazio il Genio Civile diVerona nelle persone del-l'Ing. Anti, dell'Ing. Moscar-do e del Geom. LuiginoGonzatto per l'impegno e laprofessionalità» - concludeil Sindaco Giovanna Negro.

Marzo 2015 13CRONACHE

BELFIORE. Il 1° piano della scuola dell’infanzia sarà completato

Dopo la conclusione dei lavori al piano terra che ospita la scuola materna eil nido integrato dal novembre 2013, anche il piano 1° del nuovo edificioscolastico di Belfiore sarà completato. L'amministrazione comunale ha infat-ti approvato il progetto esecutivo, redatto dall'architetto Marzia Genesini,per il completamento del piano superiore della nuova scuola dell'infanzia,attualmente allo stato grezzo. Un iter che si conclude dopo cinque anni: nel2010 veniva approvato il progetto definitivo del 1° stralcio funzionale per larealizzazione della nuova scuola dell'infanzia, con il 2015 si renderannousufruibili anche gli spazi al 1° piano, destinati a nuova biblioteca, audito-rium e sale per le associazioni. Per fare ciò è necessario procedere con le finiture e gli impianti interni, i ser-ramenti, la scala esterna di accesso al piano 1°, il riposizionamento di quel-la antincendio, le pensiline ed i marciapiedi di raccordo ai passaggi pedo-nali esistenti. Interessante la proposta architettonica di installare davanti lepareti della biblioteca una “quinta alberata stilizzata” metallica, che richia-mi il paesaggio con gli alberi di melo di Belfiore. Ai primi di marzo il Comu-ne procederà con la gara d'appalto per l'affidamento dei lavori all'impresacostruttrice, che avrà 6 mesi per completarli e consegnare l'opera, renden-do utilizzabili biblioteca e sale pubbliche per l'autunno 2015. L'importo com-plessivo dei lavori ammonta a 938mila euro, di cui circa 720.000 per lavo-ri e 218.000 per IVA, spese tecniche, allacciamenti, prove di laboratori,imprevisti.

Graziana Tondini

UNIONE COMUNI VERONA ESTAnche per il 2015 il servizio Informagiovani dell'Unione Comuni Verona Est (Belfiore, Caldiero, Colognola aiColli, Illasi e Mezzane) organizza dei corsi di formazione dedicati in particolare ai giovani alla ricerca dilavoro o che voglio approfondire le proprie conoscenze. I corsi inizieranno nel marzo 2015, alcuni sono apagamento, altri gratuiti, finanziati dall'Unione stessa. Sono in programma i corsi di lingue straniere, coninglese, spagnolo, francese, tedesco e portoghese, inserendo per l'inglese l'insegnamento per bambini e diconversazione. Sono disponibili sia il corso base che quello intermedio, tenuti da insegnanti di madre lin-gua. Tornano i corsi di informatica, previsti in tre livelli: base, intermedio, Open Source, per acquisire leconoscenze pratiche di Windows, Internet e videoscrittura con Word. Questi corsi possono essere propedeuti-ci al conseguimento della patente europea del computer (ECDL). Per chi cerca lavoro può interessare il corsodi “tecniche di comunicazione e autopresentazione”, per potenziare le capacità di ricerca, presentarsi almeglio e di trasmettere e valorizzare le proprie competenze e risorse. Infine una novità, l'introduzioneall'astrologia. Una disciplina di discutibile approccio scientifico, ma che trova svariati appassionati. “Con lameditazione ed il metodo delle costellazioni astrologiche sarete in grado di interpretare la carta del cielo,della nascita, dell'anno nuovo e molti altri temi”, premette il corso. Per informazioni rivolgersi agli sportel-li Informagiovani disponibili in ogni comune dell'Unione. G.T.

ARCOLE. L’Amministrazione guidata dal sindaco Giovanna Negro cala il poker di lavori

Quattro cantierisono al traguardo

ARCOLE

Carnevalenotturno

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Botta e risposta tra il consigliere regionale Andrea Bassi e il sindaco di Monteforte d’Alpone, Gabriele Marini relativa-mente alla moschea che stava per essere costruita nella zona industriale di Monteforte. Di seguito il primo cittadinorisponde ad un intervento del consigliere della Lega Nord.

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LA LETTERAIl sindaco di Monteforte d’Alpone prende atto che la Lega Nord avevaragione: nel capannone in zona industriale stava sorgendo una vera epropria moschea. Finalmente ha aperto gli occhi e ha bloccato ogni ade-guamento tecnico dell’immobile. Incredibile che un’Associazione islami-ca potesse operare a sua insaputa, a patto che fosse realmente così vistoche lo stesso Marini si è pubblicamente dichiarato a favore di un centroper musulmani. Gli interventi edilizi e impiantistici, estesi a tutta l’unitàimmobiliare, comportanti la trasformazione dell’immobile ad uso reli-gioso/culturale o similare, sono irregolari. Mi chiedo ora se il sindacoGabriele Marini non sapesse di quanto stava accadendo sotto gli occhidi tutti. Che cioè sull’immobile si stavano realizzando (cito l’ordinanza n.14 affissa all’albo del Comune di Monteforte che blocca i lavori) localilavapiedi, attacchi di luce-acqua e gas, piastrellature di un locale uso cucina, strutture in carton-gesso orientate alla Mecca, e un podio in miniatura con scalini…una sorta di altare insomma. Macome è possibile questo? Come è possibile che Marini abbia incolpato la Lega di propaganda per-ché denunciava i lavori illegittimi? Se non si fossero accorte la Lega e l’opposizione di ciò che stavaaccadendo, dopo le segnalazioni degli imprenditori a mezzo stampa, quel capannone in area indu-striale si sarebbe già trasformato in moschea, con un afflusso di centinaia di islamici in una zonadeputata ad altra fruizione come accade da tempo a San Bonifacio.

Andrea BassiConsigliere regionale Lega Nord

LA RISPOSTA DEL SINDACO Non c’è all’orizzontenessuna costruzione dimoschea né a Costa-lunga, né in altra partedel territorio comuna-le. E’ stata presentata,all’ufficio tecnicocomunale, il 13 gen-naio 2015, una comu-nicazione di iniziolavori da fare all’inter-no di un capannone inzona artigianale daparte della societàARES srl con sede aSan Giovanni Ilarione,società proprietaria dell’immobile. Il 19 febbraio ilcontrollo effettuato dal settore di polizia locale haevidenziato una serie di opere realizzate che l’uffi-cio tecnico comunale ha ritenuto irregolari rispettoa quanto precedentemente comunicato dalla dittaproprietaria del capannone. Ciò ha determinatol’emissione - da parte dell’ufficio tecnico comunale-, di una ordinanza di sospensione lavori nei con-fronti della società ARES Srl. Questi sono i fatti!Non sentiamo il bisogno di ringraziare il consiglie-re regionale Andrea Bassi che, piuttosto, dovrebbespiegare che cosa faceva quando, nel 2011, a SanBonifacio è sorta un’associazione culturale islamicae al governo del comune di San Bonifacio c’eraanche la Lega Nord! Forse non lo sapeva? CaroBassi, non è certo merito della Lega Nord se ilcomune ha sospeso i lavori. Questo vale anche peri signori della Lega Nord locale, Luigi Frigotto eRoberto Costa. Per quanto riguarda l’associazione(dato che in comune non c’è nulla agli atti) quan-do verrà formalizzata una loro richiesta, una comu-nicazione o atto similare, e conosceremo quindi ilcontenuto di tale domanda, verrà esaminata dagliuffici con l’attenzione dovuta come avviene pertutte le domande che pervengono in comune,applicando quello che prevede la legge.

Gabriele MariniSindaco di Monteforte d’Alpone

MONTEFORTE. La lettera di Bassi, consigliere della Lega, e la replica del primo cittadino

Moschea bloccataIl botta e risposta

Andrea Bassi

Gabriele Marini

WEB. Monteforte in bianco e nero spopola su facebookNegli ultimi mesi una pagina facebook sta raccogliendo sempre più perso-ne e racconta con le immagini la storia di un paese: “Monteforte in biancoe nero”. A metà febbraio gli iscritti al gruppo erano 461. «L'idea di racco-gliere vecchie fotografie di Monteforte era stata discussa tra me e PaoloRosele: pensavamo a un’esposizione – racconta Lorenzo Manfro, uno deidue ideatori della pagina Facebook -. Paolo è un appassionato di fotografiae si era quindi ipotizzato di coinvolgere altri esperti di fotografia e "battere"il paese alla ricerca di vecchie foto…ma la cosa non ha avuto seguito. Il 2dicembre 2014 ho pubblicato un paio di vecchie fotografie di mio nonnonella pagina del gruppo Facebook "Sei di Monteforte"; le foto hanno riscos-so attenzione e curiosità e sono state seguite da altre foto pubblicate da altrimembri della pagina. Discutendo con Guglielmo Todeschi si è pensato didedicare una pagina ad hoc e il giorno dopo ho creato"Monteforte d'Alponein bianco e nero". Le foto vanno dai primi anni del secolo scorso agli anni‘70. Ci sono anche dei video realizzati da Sandro Brandiele e caricati dallafiglia Serena che ha intervistato il nonno, il maestro Giuseppe Crestan, piùvolte sindaco di Monteforte». M.G.M.

Poste Italiane ha comunicato l’intenzionedi chiudere 10 uffici postali in provinciadi Verona, tra cui anche quello di Costa-lunga che copre il territorio di Costalunga,Brognoligo e La Pergola per un bacino dipiù di 3.000 persone. Amministrazionecomunale, cittadini e parrocchia hannodeciso di agire. «Da pochi giorni mi è arri-vata la comunicazione che il 13 aprilechiuderà l’ufficio postale di Costalunga –afferma il sindaco di Montefrote, Gabrie-le Marini -. Quello che mi ha fatto piùarrabbiare è che la decisione sia statapresa il 26 giugno 2014, ma i Comunisiano stati avvertiti solo ora. Ho convoca-to i referenti dell’amministrazione per lefrazioni Silvio Dal Bosco e Andrea DalBosco per informarli e mi sono incontrato

con il responsabile degli uffici postalidella zona settentrionale del veroneseMaurizio Cianciarelli per cercare unasoluzione a questo problema ed evitare lachiusura. Se il problema è il costo d’affit-to dello stabile, l’amministrazione èdisposta a cedere alle Poste dei localivuoti delle ex scuole elementari di Costa-lunga. È impensabile – aggiunge il primocittadino - che l’ufficio postale di Monte-forte possa sopportare il volume di traffi-co che genera l’ufficio delle frazioni. Nelfrattempo il parroco delle frazioni, MarioCostalunga, ha indetto una raccolta firmeper evitare la chiusura dell’ufficio postale.Porterò queste firme a Roma alla sedecentrale delle Poste».

M.G.M.

COSTALUNGA/UFFICIO POSTALE A RISCHIO CHIUSURA

NOTIZIE IN BREVEDomenica 29 marzo alle 17 in sala Ermolao Barbaro a Monteforte d’Alponesi terrà un nuovo appuntamento dell’Ateneo della Pontara, questa volta ditipo medico. L’associazione veronese “Il cuore per la vita” organizza unaserata informativa sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari.

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E’ pronta ad aprire leporte a tutti i visitatori laFiera di Lonigo, giuntaquest’anno alla sua529^edizione (la trentesi-ma come Fiera Campio-naria). Oltre cinquesecoli di storia per unamanifestazione che,come da tradizione,accompagna Lonigo el’ovest vicentino verso laprimavera. Nata nel 1486da una tradizione deimonaci benedettini ediventata col passare deltempo un grande evento,la Fiera Campionaria siprepara ad accogliere lemigliaia di persone cheabitualmente si riversanolungo le vie del centrostorico e al Parco Ippo-dromo, cuore pulsante diuna manifestazione che,come sua abitudine,garantirà un mix tra pro-mozione delle attivitàeconomiche e intratteni-mento popolare. Propriola possibilità di esserevetrina per produttori edaziende del territorio èuno degli aspetti dellaFiera che da sempre stapiù a cuore al sindacoleoniceno GiuseppeBoschetto che ha manife-

stato la sua soddisfazioneper le adesioni ottenutedagli espositori e perl’organizzazione del-l’evento stesso. Sarannoquattro giorni ricchi diappuntamenti quelli inprogramma a Lonigo dal20 al 23 marzo, date disvolgimento della mani-festazione. Oltre a ditte eproduttori presenti con ilproprio stand, la Fiera siè segnalata anche in que-st'edizione per l'attenzio-ne dedicata al territorio ealle sue tipicità; il17esimo “Salone dellaMeccanizzazione Inte-grale e Sostenibilità in

Agricoltura” e la 15^ edi-zione della mostra-mer-cato “L'oro della TerraLeonicena” sono iniziati-ve che in questo sensovanno lette e che negliultimi anni hanno riscos-so parecchia attenzione. Non mancherà, poi, iltradizionale stand diAbensberg, che si preve-de affollatissimo e ingrado, ogni anno, di rin-saldare il gemellaggioesistente tra Lonigo e lacittadina bavarese. Nonun evento ad uso e consu-mo del solo territorio leo-niceno; nei giorni dellaFiera Campionaria, infat-

ti, Lonigo e i suoi cittadi-ni accolgono e si con-frontano con il grandeflusso di visitatori prove-niente, di anno in anno,dalle altre provincie,regioni e anche dall’este-ro. Un’opportunità cheLonigo è decisa a sfrutta-re al meglio, valorizzan-do anche le bellezze deisuoi edifici monumentali,del centro storico e dellesue ville venete, propo-nendosi quindi come cittàd’arte e cultura da visita-re e scoprire durante tuttol’arco dell’anno.

Matteo Dani

Lo scorso 29 gennaio ilsindaco di San GiovanniIlarione per avvicinaremaggiormente i giovanialla politica ha consegna-to personalmente ai neodiciottenni la tesseraelettorale. «Il presuppo-sto per incontrarli eradovuto al fatto che vole-vo consegnargli ufficial-mente la scheda elettora-le – afferma il sindacoEllen Cavazza -. In realtàavevo voglia di conoscer-li: ero curiosa di vedere iloro volti e volevo chiac-chierare con essi perchéla loro età e la mia non cipermette mai di vederci edi frequentare gli stessiambienti. Durante laserata abbiamo parlato,

qualcuno ha rotto ilghiaccio e mi ha fattoqualche domanda. Horaccontato la mia espe-rienza istituzionale e ivari impegni di cui mioccupo, ma che il ruolodi sindaco amo farlo conpassione. Tra le altrecose ho spiegato l‘impor-tanza di votare perché èun diritto scegliere chi cirappresenta nell’ammini-strare. È stata una bellissimaserata, ricca di emozionie anche divertente. Sonoveramente contenta che igiovani ilarionesi miabbiano fatto questosplendido regalo diincontrarmi».

M.G.M.

Dal 2 marzo anche a SanGiovanni Ilarione è iniziatala raccolta “porta a porta”. Ilmese scorso il Comune,insieme con il Consorzio diBacino Verona Due delQuadrilatero, rappresentatodal direttore ilarioense Tho-mas Pandian, ha organizzatovari incontri con la cittadi-nanza, gli agricoltori, i com-mercianti, i ristoratori e lescuole per spiegare a tutticome si svolgerà il servizio.La raccolta sarà effettuataogni lunedì e giovedì: illunedì saranno raccoltiumido, plastica e lattinementre il giovedì semprel’umido e a settimane alter-ne carta e rifiuto secco.Rimarranno le campane delvetro e l’isola ecologica orasarà aperta pure il sabatopomeriggio. A tutti i cittadi-ni è stato consegnato il kit

per la raccolta, il librettoinformativo. E’ possibileinoltre, per chi ha uno smar-tphone, scaricare l’applica-zione Rifiutility, divisa perogni comune del Consorziodove si possono trovareinformazioni sul calendario

di raccolta, l’orario dell’iso-la ecologica, ogni rifiutodove deve essere buttato e ilsignificato dei simboli diriciclo presenti nelle confe-zioni. «Quello su cui stopuntando maggiormente èl’educazione della raccolta

differenziata nelle scuole -afferma il sindaco EllenCavazza -: è importante cheanche i nostri piccoli ilario-nesi siano responsabilizzatie educati a questa nuovaregola».Maria Grazia Marcazzani

Marzo 2015 15CRONACHE

SAN GIOVANNI ILARIONE. La 14ª rassegna teatrale è iniziataDal 21 febbraio è iniziata la 14ª rassegna di commedie teatrali nel teatro parrocchiale Villa di San Gio-vannni Ilarione organizzata dalla compagnia teatrale locale "Sale e pepe". I prossimi appuntamentisaranno il 21 marzo quando andrà in scena la compagnia “Gli insoliti noti“ di Verona con “Pallottole ecornetti”, commedia inedita in Italia che ha ottenuto all’estero un grande successo, l’11 aprile con “Elgarofalo rosso”, piéce dialettale di Antonio Fogazzaro messa in scena dalla compagnia vicentina “Latrappola” per la regia di Alberto Bozzo. Infine il 24 aprile la compagnia di casa “Sale e pepe” presentala nuova opera “Che affare la casa popolare!” di Loredana Cont per la regia di Giulia Magnabosco. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 20.45.

MONTECCHIA DI CROSARAIl 21 marzo nel Centro Convegni di Montecchiadi Crosara si terrà una serata dedicata al Cente-nario della Grande Guerra. «Si tratta di unmomento celebrativo, più che commemorativo.Abbiamo avuto la possibilità di accedere almateriale multimediale, fotografico e documen-tale messo a disposizione dall'Istituto per la Sto-ria del Risorgimento Italiano e dalla Commissio-ne Culturale della Camera dei Deputati - spiegaEdoardo Casotto, uno dei collaboratori e ricerca-tori per l'evento -. Ho integrato personalmentecon altre ricerche personali il materiale fotogra-fico e audiovisivo. Sarà allestita una mostra foto-grafica su pannelli a disposizione del pubblico edelle scuole fino al 2 aprile nell'atrio del CentroConvegni di Montecchia: una sequenza di fotostoriche significative ed emozionanti. Un filmatodell'Istituto Luce servirà ai relatori della serata,accanto agli intermezzi musicali del coro TreMonti, ad introdurre varie tematiche inerentiquel periodo storico». M.G.M.

S. GIOVANNI ILARIONE. Plastica, umido e lattine il primo giorno, umido, carta e secco il secondo

“Porta a porta”lunedì e giovedì

SAN GIOVANNI ILARIONE

Scheda elettorale

ai neo diciottenni

LONIGO

Fiera Campionaria dal 20 al 23 marzo

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La tabaccheria Gobbi si trova in Piazza del Mandamento, nellazona pedonale di Cologna. «In origine era nata come tabacche-ria Roverso, dal nome della signora, vedova di guerra, cheottenne come sostegno la concessione dal Monopolio di Statonel 1922 - spiega Diego Gobbi, attuale titolare con la moglieRosa -. La signora Roverso gestiva una licenza di drogheria,con spezie, fecola, farina e davanti c’era pure un distributore dicarburanti. Noi siamo arrivati nel 1967, con mio padre Pietro, acui sono subentrato io nel 2002, ma lavoravo già in bottega -continua Diego -. Il nostro negozio è un punto di riferimento aCologna, anche geografico; sono in molti a dire: “Ci incontria-mo davanti alla tabaccheria Gobbi!” Vendiamo anche cioccola-tini e caramelle sfuse di alta gamma, per differenziarci dallagrande distribuzione e siamo ricevitoria Lotto e Superenalot-to». I punti di forza del negozio sono un servizio efficace e cor-diale: «Con le persone si instaura un rapporto umano: il clientetrova un sorriso, una parola, senza essere invadenti. Diamotante informazioni sui biglietti e abbonamenti degli autobusATV, soprattutto in periodo prescolastico. Abbiamo ancora lamentalità da vecchi bottegai, andando incontro alle difficoltàdei clienti, soprattutto anziani e stranieri che conosciamo…».Però adesso tirare avanti è davvero dura: «Ci sono difficoltàenormi con i parcheggi: da quando la piazza è pedonale, rendedifficile l’accesso alla nostra clientela che è soprattutto di pas-saggio. Servirebbe anche più animazione con serate a tema,rendere la città più viva, potremmo prolungare l’apertura se cifosse l’occasione!». Ma allora perché continuare? «E’ la botte-ga di famiglia, è la nostra tradizione, non vogliamo lasciarla,per noi è soprattutto una questione affettiva, poi economica. Emi mancherebbe moltissimo il rapporto con le persone» - con-clude Diego. Ancheda questi locali puòpartire il rilancio turi-stico e culturale “dellebasse”: sono luoghidove si respira profu-mo di storia, ancheeconomica del territo-rio. Sarebbe benenascesse un connubiofra commercianti/arti-giani e amministrazio-ni pubbliche, poiché lemanifestazioni a séstanti non portanorisultati di lungo ter-mine.

A Cologna Veneta rivive ilmito di “Carmen”. L’eroinadel romanzo di Mérimée edell’opera di Bizet è stataportata sul palco del TeatroComunale in una versione“Ballet flamenco” a curadell’Accademia del Flamen-co “Faralà” di Padova, saba-to 21 febbraio. “Carmenseduce ancora? L’astuta,sensuale, bugiarda opportu-nista eroina che agisce innome della libertà personalesenza scrupolo alcuno, ciattrae irrimediabilmente?”:questi gli interrogativi chele brave interpreti hannoposto al pubblico. Sul palcosi sono alternate quattroCarmen, quattro protagoni-ste, con personalità diverse,ma un unico fine: l’egocen-trica libertà di sfuggire allamorte, sfidandola. In un’Ac-cademia quasi tutta impron-tata al femminile sono man-cati i protagonisti maschili:don Josè molto in sordina, iltorero Escamillo addiritturaassente, ma due delle danza-trici che hanno impersonato

Carmen colmavano le lacu-ne con la loro bravura e pre-senza scenica. Una Carmen presentata inchiave “flamenca” sulla sciadella “Carmen Story” deldanzatore Antonio Gades,portata al cinema nel film diCarlos Saura. Una storiarivisitata dall’Accademiaper mettere in risalto alcuniparticolari spesso trascurati:i microcosmi dei patiboli edella criminalità legata alcontrabbando. Un omaggioall’Andalusia e ai quartieri

gitani dell’Albacin di Gra-nada o delle altre città, incui emergono i connotatifatalistici della superstizio-ne.Carmen è votata alla trage-dia, nonostante il suo carat-tere di zingara ribelle tentispavaldamente di opporsi.Sarà la gelosia, l’amore tra-dito, la furia omicida deldegradato (per amor suo)soldato don Josè a condurlaalla tragica fine. “Mentiva,signore, ha sempre mentito.Non so se nella sua vita

quella ragazza abbia maidetto la verità; ma quandoparlava, io le credevo”ammette l’amante tradito.Quando tutto ormai è com-piuto, l’Accademia Faralàsorprende con un trascinan-te finale, con tutte le Car-men sul palco a danzare peril pubblico e a rivendicare lapropria femminilità e liber-tà. Uno splendido omaggio invista della prossima Festadella donna, grazie all’im-mortalità del Teatro.

Marzo 2015 17CRONACHE

Servizi diGraziana Tondini

COLOGNA. Il Teatro Comunale ha applaudito la rappresentazione di sabato 21 febbraio

Il mito di Carmen“rivive” sul palco

COLOGNA VENETA / LA STORIA

Diego e Rosa Gobbi

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Marzo 2015 18SPORT

SPORTRUGBY. I Leoni del Nordest

giocano con passioneLealtà, rispetto per gli altri ed aggregazione, tuttoracchiuso dentro una palla ovale. Con questo spi-rito prosegue l’avventura dei “Leoni del Nordest”,progetto rugbistico nato a San Bonifacio poco piùdi dieci anni fa e ora in piena attività. Un progettoche fin dalle prime stagioni ha voluto unire sport ededucazione, rivolgendo quindi primaria attenzioneagli aspetti educativi propri del rugby, una discipli-na che sta prendendo sempre più piede, anche trai giovanissimi. Non solo sport quindi, ma una verae propria palestra di vita per accompagnare iragazzi nello sviluppo della propria personalità, iltutto senza però limitarsi alla sola attività sulcampo. Dal 2007 ad oggi, infatti, i Leoni del Nor-dest hanno effettuato più di duemila ore di inter-vento nelle scuole del territorio veronese e vicenti-no per diffondere la filosofia principe del rugby: “ilrispetto, l’avversario in campo diventa amico a finepartita”. Nel 2012 e nel 2013, poi, la soddisfazio-ne di essere riusciti ad organizzare il torneo scola-stico “mischiamoci in allegria”, che è riuscito acoinvolgere fino a 700 ragazzi delle scuole ele-mentari di quattro diversi plessi scolastici. Oggil’associazione si è ulteriormente evoluta con il tra-sferimento nell’impianto sportivo di Monticello diFara, si è ampliato il numero dei membri del comi-tato di gestione, si è creato il gruppo lavoro deno-minato “Terzo Tempo” e si è modificato il nome del-l’associazione in “ Leoni del Nordest Rugby Educa-tivo ASD” con cinque squadre in attività: Minirugby,Under 14, Under 16, Under 18 e Seniores. Untotale di 190 tesserati (150 giocatori e 40 tra geni-tori e simpatizzanti) che nelle scorse settimanehanno applaudito e partecipato ad un vero “even-to internazionale”. Il 18 febbraio, infatti, una for-mazione mista di Under 16 dei Leoni del Nord Este del West Verona Rugby Union, ha affrontato glistudenti pari età della Brighouse High School, WestYorkshire, Inghilterra, la patria del rugby. Aldilà delrisultato, che ha visto la supremazia degli ospitiinglesi, una vera e propria festa con genitori eragazzi partecipi nel sistemare il campo e nel terzotempo finale, per una giornata che rimarrà nellamemoria di tutti i presenti.

Matteo Dani

Fair play. Fair play. Eancora fair play. Il torneo“Città di Verona” compie27 anni e punta sempre dipiù sui valori dello sport.La manifestazione ideatadal Gruppo Sportivi Vete-rani Veronesi e realizzatadalla Virtusvecomp, in col-laborazione con la Delega-zione provinciale Figc(Federazione italiana giuo-co calcio) scaligera, si èpresentata ufficialmentelunedì 23 febbraio nellasede della società rossoblù,a Verona in Borgo Venezia.Sala piena di dirigenti,attenzione costante. Esopra le loro teste, c’eranoaddirittura i nomi delle 38formazioni partecipantiappesi al soffitto. Le squa-dre di esordienti (i nati nel2002 e nel 2003) si con-fronteranno dal 9 marzoall’1 giugno, il giornodella finalissima che,tempo (meterelogico) per-mettendo, si disputeràcome di consueto allo sta-dio Bentegodi di Verona.In palio ci sarà il tredicesi-mo trofeo “FernandoMaraja”, dedicato appuntoallo storico presidente deiVeterani Veronesi che tantianni fa diede il via al tor-neo. «L’importante è com-portarsi con lealtà, senzafare i furbi – ha ricordatoAdriano Zuppini, dirigentedella Virtus -. La correttez-za è fondamentale ed è labase del calcio. Vincere èsempre bello e bisognamettercela tutta per riuscir-ci. Pertanto, diamo unsegnale di gioco pulito e disportività». Alla serata erano presentipure esponenti della Fede-razione, quali il Delegatoveronese Barbara Zampinie il Segretario scaligero

Nicholas Frigo, e il Vice-presidente regionale CarloFranchi, che hanno ribadi-to il concetto. «La Figctiene molto al fair play –ha confermato Zampini -.Bisogna sempre giocare inmodo pulito e rispettandoregole, avversari e arbitri:capiamo che in certi casi ilnervosismo possa prendereil sopravvento o che cisiano partite più calde dialtre ma a volte si esagera.Il Città di Verona è un tor-neo splendido perché tra-smettere i veri valori dellosport». Le squadre che prenderan-no parte alla manifestazio-ne saranno Alba BorgoRoma, Albaronco, Ambro-siana, Ares Calcio, AudaceSme, Avesa Hsm, BorgoSan Pancrazio, Bnc Noi,Bovolone, Calcio CaldieroTerme, Casteldazzano,Castelnuovosandrà, Cava-ion, Cerea, Concordia,Dorial, Garda, Gazzolo,Golosine 2013, IntrepidaVerona, Legnago Salus,Lugagnano, Montorio,

Paluani Life, Pescantina-Settimo, Peschiera, Pove-gliano Veronese, Provese,Real Grezzanalugo, RealScaligera, San GiovanniLupatoto, San MartinoSpeme, Sambonifacese,Villafranca, Virtus, Zevio,Vigasio e Virtusvecomp. Iclub verranno suddivisi insei gironi da cinque societàciascuno e in due gironi daquattro club: accederannoal turno successivo leprime due classificate diogni raggruppamento. Legare di qualificazione(match di sola andata neicampi della squadre parte-cipanti) si svolgeranno il23 e il 30 marzo, e il 13aprile. Gli ottavi di finale (gare diandata e ritorno) avrannoluogo il 20 e il 27 aprile, iquarti (partite di andata eritorno) il 4 e l’11 maggio,le semifinali si disputeran-no in gara unica il 25 mag-gio all’Olivieri Stadium divia Sogare a Verona e lefinali, sempre in garaunica, l’1 giugno allo sta-

dio Bentegodi di Verona.«Il Città di Verona hasuperato le nozze d’argen-to: ventisette anni sonotanti e vogliamo prosegui-re su questa strada – hasottolineato il Presidentedel Gruppo Sportivi Vete-rani Veronesi PierluigiTisato -. I ragazzi sonoentusiasti di giocare alBentegodi dove passano osono passati parecchi cam-pioni. Vederli correre edivertirsi è sempre un pia-cere. Speriamo che anche nel2015 trionfi il fair play,che è diventato l’anima deltorneo». Non a caso verrà messo inpalio il tradizionale premiofair play che sarà assegna-to alla squadra che si com-porterà meglio nell’arcodell’intera manifestazione,e un riconoscimento per unallenatore che da anni sidistingue nel settore giova-nile.

Matteo Sambugaro

IL TORNEO GIOVANILE. Tra le partecipanti ci sono pure Sambonifacese, Provese e Caldiero

“Città di Verona”Fair play e calcio

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Marzo 2015 20CRONACHE

Prende il nome di “Veronella-free” la nuovarete realizzata dal comune di Veronella ade-rendo al Bando regionale “Veneto Free Wi-Fi”. Il nuovo sistema, operativo da febbraio,garantisce accesso libero e gratuito ad inter-net a tutti i cittadini di Veronella. «L'auten-ticazione dell'utente è molto semplice ebastano un paio di passaggi per registrarsiattraverso il proprio telefono cellulare, chedeve essere abilitato a connettersi a reti wi-fi – afferma il sindaco Michele Garzon -. Inquesta fase ogni cittadino può navigare 24ore su 24, 7 giorni su 7 con un limite di 2ore al giorno. Un progetto, questo – conti-nua il primo cittadino, che abbiamo decisodi realizzare al fine di garantire a tuttiun'adeguata esperienza di navigazione. Ilprogetto, finanziato con fondi regionali edeuropei, ha visto la realizzazione di unimpianto di sei hot spot che servono il cen-tro del Comune e la frazione di San Grego-

rio; in futuro, magari attingendo ad ulteriorifondi dell'Agenda Digitale del Veneto, nonsi esclude la possibilità di estendere il servi-zio anche ad altre aree». La navigazione,come da normativa e comunque nel pienorispetto delle norme sulla privacy, è gestitada un software che ne garantisce la sicurez-za.

INTERNET. Accesso gratuito e libero al web per i cittadini

Veronella-free

Tre sere completamente sold out al Teatro Nuovo diVerona consacrano il nuovo spettacolo di Teresa Manni-no, l'attrice comica siciliana e conduttrice del program-ma di Canale5 "Zelig" intitolato "Sono nata il ventitrè".Nata davvero il 23 novembre di 44 anni fa, nel suomonologo affronta temi diversi tra loro, partendo dallasua infanzia e confrontandola con quella della figlia a cuiè dedicato lo spettacolo, arrivando a parlare della pro-pria terra, dei tradimenti degli uomini e delle donne edella vita nel ventunesimo secolo toccandone tutti gliaspetti.“Sono nata il ventitrè” di cui firmi la regia è scrittoinsieme a Giovanna Donini. Avevi veramente vogliadi raccontare il tuo vissuto, la tua infanzia e com'ècambiata la società intorno a te?«Giovanna Donini è trevigiana quindi giochiamo in casaqui in Veneto con lei. Ci tenevo a raccontarmi perchè faun pò parte del cabaret. Il cabarettista racconta spessose stesso o una parte di vita, il quotidiano, quello che glisuccede. In questo caso è ancora più autobiografico per-chè riguarda la mia infanzia quindi una cosa ancora piùintima. Si è creata una confidenza bella con il pubbli-co...Vedo che la gente quando m'incontra, mi saluta e mitratta come se fossi una cugina, una parente, quindi misembra quasi normale parlargli di quando ero piccola». Sei cresciuta in una famiglia numerosa che ti haamato molto ma eri una ribelle bella tosta?«Molto numerosa? Per noi era normale che ci fossero trefigli e 22 cugini. Adesso già un figlio sembra un miraco-lo. Una famiglia allegra, divertente in cui ogni giornosuccedeva qualche episodio. Sono fortunata! Ho avutoun'infanzia felice però con qualche piccolo trauma chemi ha segnata e formata».Da bambina ti chiamavano già "la milanese" anchese l'impatto successivo con Milano ti ha procurato 7anni di psicanalisi e di lacrime?«A proposito di traumi, quello di arrivare a Milano perme è stato forte. I traumi sono sempre formativi, ti aiuta-

no a crescere e diventare più adulta e saggia, quindi benvenga il trauma milanese».Ora da figlia sei diventata anche mamma di Giuditta.Cosa ne pensi di quelle mamme che vogliono fare leamiche delle figlie?«Io sono mamma tradizionale, di quelle meridionali,superpresente. Con mia figlia ci gioco però da mamma.Questa cosa dell'amica no. Sono la mamma quindirispetto ed educazione arrivano per prime». In questo momento in quale direzione va la tua indi-gnazione?«Ci sono tante cose che m'indignano in particolare lapoca attenzione che abbiamo nei confronti del Pianeta,del nostro mondo. Tutte le altre cose sono momentaneee possono passare come quelle negative della politica.Quando la politica però fa così tanto male alla tua casache è il Pianeta, lì rimango più che indignata...ho quasipaura».Quanta invidia femminile respiri intorno a te dopoaver girato gli spot con il bellissimo Raul Bova?«Vi assicuro che sono molto più invidiata per altrecose...e ride. E' vero però che tutte mi chiedono com'èRaul Bova: pure i maschi. E' bello aver lavorato con luima non ci siamo innamorati». La tua è una comicità sociale dove parli spesso delledifferenze tra il Nord "operoso" e il Sud "filosofico".Questa rivalità contrapposta trovi che negli anni sisia un pò sgonfiata?«Secondo me la famosa linea della palma di Sasha si staspostando sempre più al Nord. Stanno andando versoNord caratteristiche che prima erano tipicamente sicilia-ne e negative. Quelle siciliane positive sono rimaste làquindi c'è ancora una differenza».Pensi sempre quello che dici e dici sempre quello chepensi. Esiste una soglia oltre cui non bisognerebbeandare dove scatta una sorta di autocensura?«Sì, l’autocensura c'è e ci deve essere. Io sono molto libe-ra quando parlo di me stessa e devo fare ridere di me.

Quando devo far ridere degli altri – e anche se non mipiace può capitare durante l'improvvisazione con il pub-blico - lì non è più comico, diventa un'offesa». Dopo "Zelig Off" e il programma per La7 "Se staserasono qui", insieme al Mago Forest hai condotto Zeligin prima serata su Canale5 ereditando lo scettro daClaudio Bisio. Ora sei ufficialmente comica e condut-trice. Ti diverte fare da collante e spalla agli altricomici?«Nell'ultima edizione ho presentato anche con JerryScotti e mi sono divertita con lui anche se con il MagoForest (Michele Foresta) siamo molto uniti. Mi piacemolto presentare, soprattutto a Zelig, perchè lì sono cre-sciuta e mi sono formata». Sul palco mostri sempre il lato Zelig e mai la Teresavera che s'arrabbia, impegnata a fianco della Legadel Filo D'Oro...Non ti senti pronta?«A me piace più il linguaggio comico, ma secondo me lagente quando viene a teatro a vedere il mio spettacolocapisce che c'è un pensiero sotto: si può mandare unmessaggio anche senza essere necessariamente esplici-ti. Riesco a comunicare di più facendo ridere».

Mannino, dall’infanzia allo spettacolo

VERONELLA. L’ex eurodeputata Moretti visita Corte GrandeDomenica 15 febbraio l'ex eurodeputata e candidata alla presidenza della Regione Veneto, Alessandra Moretti,ha fatto visita a Veronella, in particolare a due siti “sensibili” per la cittadinanza, il ponte sul Fibbio e la storicaCorte Grande. Il ponte sul Fibbio è chiuso per problemi statici da oltre un anno. L'Amministrazione comunale, con il ConsorzioAlta Pianura Veneta, sta operando per ottenere i finanziamenti necessari al ripristino. Su Corte Grande da annifanno opera di sensibilizzazione i volontari, spesso assieme all'Amministrazione, ma senza ottenere riscontrisignificativi dalla proprietà o da altre istituzioni. Ad illustrare le caratteristiche storiche e architettoniche dellaCorte, il prof. Romano Prando a nome del Comitato “Salviamo Corte Grande”: «Della Villa dei conti Serego aVeronella hanno scritto insigni storici come Giuseppe F. Viviani e Lionello Puppi. Viviani nel volume “La villa nelveronese” la descrive come la principale delle residenze Serego nella Bassa e che ancora a fine XX secolo costi-tuiva un vero e proprio feudo. Federico di Serego la considerava la sua reggia: il Sansovino e il Biadego testimo-niano delle feste e cacce date nella villa, chiamata anche “La Cuca”. Puppi nel libro “Andrea Palladio” riportaalcune referenze d’archivio che provano l’impegno dell'architetto per Federico di Serego. Infine, nel 2014 il dott.Zavatta ha indiscutibilmente dimostrato la paternità palladiana delle barchesse di Cucca: nel 1564, FedericoSerego pagò Andrea Palladio per avere rivisto il disegno della fabbrica della Cucca e nel 1565 venne stilata unalista di legnami da costruzione provenienti da Verona e qui diretti per le capriate lignee, si era arrivati al tettodelle barchesse». Barchesse che stanno crollando, come dimostrano le travi (originali del 1565) spezzate e rovinate a terra all'in-terno degli archi, come ha visto anche l'esponente politica. Da vicentina, la Moretti ha dichiarato di essere a cono-scenza dei siti palladiani. L'on.le è rimasta molto colpita per il degrado di questo importante edificio storico,impegnandosi a farsi portavoce sullo stato di emergenza anche con altri Enti preposti alla tutela, come il Palla-dio Museum e l'Istituto Ville Venete.

Graziana TondiniMichele Garzon

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21Marzo 2015

Grazie alle mie nipoti negliultimi anni ho rivisto tutti ifilmati della Disney,soprattutto le fiabe con pro-tagonista una principessa,da Biancaneve ad Elsa edAnna di Frozen. Ciò cheemerge e colpisce in questifilmati è quanto rispecchi-no il cambiamento dellasocietà ed in particolare,l’evoluzione della condi-

zione femminile. I perso-naggi femminili sono legatial loro tempo e questo cipermette di avere una car-rellata dell’evoluzionedella figura femminile. Ilmodo con cui le varie prin-cipesse affrontano la lorostoria ci racconta dei sogni,e degli ideali che venivanoproposti alle bambine delloro tempo. Le bambine

degli anni trenta sognavanocon Biancaneve (1937),soave fanciulla che dimo-strava subito le sue doti dibrava donnina di casa.Negli anni cinquanta Cene-rentola incarnava la donnabella e modesta che incantail principe azzurro con lasua bellezza. Aurora ingenua e “addor-mentata” può essere sve-gliata solo dal bacio di unprincipe. Nei decenni aseguire le varie principessesono un po’ più attive eautonome, sempre peròdipendenti da un giovanemaschio più o meno titola-to che le salva. Eccocifinalmente all’anno 2012con Merida principessa daicapelli rossi e ricci e dallapersonalità ribelle, la nuovafigura femminile stravolgetotalmente la vecchiaimmagine. Merida è unmodello di principessa che

rompe con la tradizione:ragazzina sulla soglia del-l’adolescenza interpretamagistralmente il conflittoadolescenziale fra ilmaschile e il femminile e iconflitti intergenerazionali.Sarà lei con la madre, tuttee due assieme a sanare iconflitti. Tutto il film ruota attornoal conflitto con la madre ela risoluzione di questo èlasciata all’intelligenzadelle due protagoniste. Ipersonaggi maschili nonsono belli ne arrivano a sal-vare la principessa maimpegnati a far baldoria o afar la guerra, ne escono unpo’ malconci. In Frozen, il regno deighiacci, la storia proponeper la prima volta due pro-tagoniste, le sorelle Elsa edAnna, dai caratteri lontanidall’immaginario della tipi-ca principessa.

Se già in Merida si ravvisa-va il processo di emancipa-zione femminile, Elsa eAnna rappresentano laforza e la volitività didonne che possono farcelada sole. La trama non ci racconta diuna storia d’amore, ma del-l’affetto e della solidarietàfra due sorelle molto diver-se fra loro. La morale del film riguardala “libertà” delle due prota-goniste: libere di agire peril bene degli altri, libere di

scegliere cos’è meglio perloro, libere di deciderecome orientare la propriavita. Queste caratteristicherappresentano pienamentel’ideale femminile delnostro tempo: una donnaforte, piena di vita, amantedell’avventura e liberanelle scelte d’amore.L’amore vero non è neces-sariamente quello che siriceve da un uomo, ma puòessere anche l’affetto tracoloro che si voglionobene.

Disney e l’evoluzione della donnaL’ARGOMENTO

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

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Correva l’anno 1991 quando l’Avis di San Bonifacio e di tutti i paesi dell’inter-comunale Mino Trevisoi diede vita ad un’iniziativa dedicata a raccogliere fondiper contribuire alla costruzione di un asilo nido in Brasile. In quell’occasionemolti cittadini prestarono il loro aiuto con l’acquisto di Stelle di Natale e con leofferte alle porte della Chiesa. A quel tempo in Brasile erano stato portati da SanBonifacio 110.000 dollari che hanno permesso di costruire un bellissimo asilonido…A gennaio, a distanza di 14 anni, Suor Nazareth dal Brasile ha scritto unalettera a Olivo Zampieri, presidente onorario dell’Avis San Bonifacio e dell’in-tercomunale Mino Trevisoi: «Questa lettera mi ha commosso – afferma Zampie-ri – e desidero renderla pubblica perché indirizzata a tutti i miei concittadini.Suor Nazareth ci dice che l’asilo nido che tutti noi abbiamo contribuito a realiz-zare è una struttura che funziona e produce del bene ai poveri di quella zona. Leofferte dei sambonifacesi non si sono perse, non hanno preso strane destinazio-ni: l’iniziativa AVIS è andata a buon fine ed è la dimostrazione del fatto che iltempo passa, anche noi passiamo, ma ciò che rimane è il bene che siamo riusci-ti a fare. Grazie, grazie, grazie a tutti ».

LA LETTERA

Guarulhos S.P., Gennaio 2015Stimato Olivo,parlando con Doris mi ha fatto ricordare il passato, sai! Noi siamo nonni ditanta gente qui in ‘Carmo di Cachoeira’, i nostri bambini hanno già figli. Ho un‘BLOG’, escolainfantilstellsmaris: entra e guarda le nostre iniziative. - Quanti bambini poveri ospitiamo.- Quante vite abbiamo salvato per la denutrizione- Quanti bambini sono stati salvati dall’ignoranza- Quanti bambini sono stati salvati dalla cecità, sordità perché sono stati curatiin tempo…Quanto bene ci avete fatto con le vostre donazioni. Oggi abbiamo 145 bambi-ni da assistere: per la salute, le vaccinazioni regolari, alimentazione equilibra-ta. Voglio dire anche che curiamo tutti i bambini con molto amore e affetto. Oggiabbiamo un’incontro con i responsabili del Comune che danno un contributo perotto mesi all’anno, e con l’occasione parliamo dell’alimentazione di qualità. Iquattro mesi che restano all’anno sono sostenuti con il servizio telemarketinginserito nel 2000, così facciamo vari eventi benefici, feste per la famiglia, vendi-ta prodotti vari, tombola e mercato di articoli diversi. Vorrei ringraziare insiemecon le suore, dipendenti e famiglia tutti quelli che hanno aiutato a costruire unmondo migliore in questa ‘Carma di Cachoeira, particolarmente tutti Voi italia-ni e in modo speciale Padre Gian e il Signor Olivo.

Suor Nazareth

22Spazio Donna

La Giornata internazionale della donna - comunemente definita Festadella donna - ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquistesociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e leviolenze cui sono ancora oggetto in molte parti del mondo. Questa celebra-zione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcunipaesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922, dove si svolge ancora.Nel settembre del 1944, si creò a Roma l'UDI, Unione Donne in Italia, periniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, allaSinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l'UDI a prenderel’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donnanelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviataall'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e dilavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Ita-lia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce pro-prio nei primi giorni di marzo. Nei primi anni cinquanta, anni di guerrafredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o dif-fondere Noi donne, il mensile dell'Unione Donne Italiane (UDI), divenneun gesto “atto a turbare l'ordine pubblico”, mentre tenere un banchetto perstrada diveniva “occupazione abusiva di suolo pubblico”. Nel 1959 lesenatrici Luisa Balboni, comunista, Giuseppina Palumbo e GiulianaNenni, socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la gior-nata della donna una festa nazionale, ma l'iniziativa cadde nel vuoto. Ilclima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuòa non ottenere udienza nell'opinione pubblica finché, con gli anni settanta,in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.

L'8 marzo 1972 la manifestazione della giornata della donna si tenne aRoma in piazza Campo de' Fiori: vi partecipò anche l'attrice statunitenseJane Fonda, che pronunciò un breve discorso di adesione, mentre un foltoreparto di polizia era schierato intorno alla piazza nella quale poche deci-ne di donne manifestanti inalberavano cartelli con scritte inconsuete e“scandalose”: legalizzazione dell'aborto, liberazione omosessuale, matri-monio = prostituzione legalizzata e veniva fatto circolare un volantino chechiedeva che non fossero “lo Stato e la Chiesa, ma la donna ad avere ildiritto di amministrare l'intero processo della maternità”. Quelle scrittesembrarono intollerabili, così che la polizia caricò, manganellò e disper-se le manifestanti. Con il tempo la Festa della Donna ha perso il suo signi-ficato. Quella che in origine era una giornata di lotta dal forte e durosignificato politico, è andato lentamente attenuando i suoi toni di battagliasociale, per acquisire quelli di una festosa ricorrenza, sempre più caratte-rizzata da connotati di carattere commerciale, con regali ad hoc e feste neiristoranti e nei locali, spesso rigorosamente vietate agli uomini.

La Festa della donna nella storia:da battaglia vera a consumismo«Grazie Avis San Bonifacio»

LA LETTERA DAL BRASILE

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