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Centro Estivo 2016 L’armadio di Ford

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Centro Estivo 2016

L’armadio di Ford

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L’evoluzione della moda e dell’abbigliamento come filo

conduttore del progetto.

Il centro estivo costituisce un’occasione preziosa di incontro, socializzazione e crescita; i ragazzi, infatti, si trovano a contatto, oltre che con loro pari, anche con adulti che non sono né genitori né insegnanti né allenatori e da questo possono nascere relazioni e modelli di comportamento inediti. Terminato il periodo scolastico, i ragazzi dispongono di tempo realmente libero – da compiti, da allenamenti, da impegni – che può quindi essere organizzato in base alle loro esigenze e modulato nel rispetto alle loro necessità: non ci sono orari obbligatori da rispettare e materie da svolgere, ma scoperte da fare, attività da costruire e momenti da definire e ridefinire.

Il modello di centro estivo al quale ci ispiriamo vuole infatti rispondere ai bisogni fondamentali dei

bambini e dei ragazzi: divertimento, buon cibo, ritmi di vita adeguati, relazioni

positive con adulti e compagni, attività individuale e di gruppo, riposo. Di seguito descriveremo in modo dettagliato il nostro progetto, a partire dai principi e dai valori di base nei quali ci riconosciamo.

Il tema chiave scelto per il Centro Estivo 2016 di Soliera Volley 150 è Vestiti di ieri, oggi e do-

mani: come cambia la moda nel tempo? Una frase di Virginia Woolf esprime bene il nostro

punto di partenza “Per quanto sembrino cose di secondaria importanza, la missione degli abiti non è soltanto quella di tenerci caldo. Essi cambiano l’aspetto del mondo ai nostri occhi e cambiano noi agli occhi del mondo”.

Il modo di vestirsi è solo apparentemente un argomento frivolo e leggero: dietro ad esso si nasconde una complessità che ha a che fare, ad esempio, con i temi dell’identità personale e di gruppo, con l’ecologia e il rispetto per l’ambiente, con gli aspetti caratteristici del territorio, con la differenziazione di genere e di ruolo, con i rapporti di potere e molto altro ancora.

Ci è sembrato, dunque, un tema ricchissimo di spunti e di occasioni per riflettere assieme ai ragazzi.

Abbiamo individuato, infatti, quattro percorsi principali, ma abbigliamento e moda potranno essere anche oggetto di attività e momenti di gioco improvvisati sulla base degli eventi quotidiani e dei partecipanti al campo estivo, che di solito cambiano di settimana in settimana.

L’armadio di Ford.

Nei viaggi nel tempo e nello spazio che proporremo ai ragazzi, abbiamo deciso di farci accompagna-

re da Ford – impersonato da Eugenio Bundone, capo educatore del camp – un viaggiatore fan-

tastico ispirato al famoso autostoppista spaziale Ford Perfect, protagonista della Guida Galattica

per Autostoppisti di Douglas Adams. Ford, che da tanti anni viaggia nello spazio a bordo della sua astronave, decide di far ritorno sulla terra dopo che nell'ultimo dei suoi viaggi ha smarrito tutti i suoi vestiti. Avendo dimenticato usi e costumi del nostro pianeta, rimane confuso e perplesso di fronte ai tanti modi di vestire che incontra, anche nello stesso luogo.

Per questo chiede aiuto ai bambini e insieme a loro impara a conoscere i molteplici costumi che ca-ratterizzano le diverse regioni del mondo. India, Lapponia, Messico... Ma non solo: l'astronave di Ford è stata progettata per spostarsi non soltanto nello spazio, ma anche nel tempo! In compagnia

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dei bambini scoprirà come si vestivano i cortigiani rinascimentali, o le rockstar degli anni '80... e li ca-tapulterà anche nel futuro, quando i progressi della scienza permetteranno agli uomini di sbarazzarsi dei pesanti maglioni invernali in virtù di abiti termoregolanti: insomma, spazio alla fantasia.

Utilizzando un vecchio armadio pieno di stoffe, vestiti, cappelli e altro, il nostro personaggio gui-

da accoglierà ogni mattina i bambini, proponendo le diverse attività; nel corso della giornata, ovvia-mente, il team di educatori stimolerà riflessioni e racconti sul tema della giornata da parte dei ragazzi.

I partecipanti, fin dai primi giorni, avranno a disposizione alcune macchine fotografiche ed una videocamera da utilizzare liberamente per documentare i vari momenti della giornata e della settimana; il materiale raccolto permetterà la creazione di un book, da distribuire anche su cd.

Durante lo spettacolo finale, i bambini presenteranno il frutto delle attività e anche delle

riflessioni condotte nel corso delle settimane, indossando i costumi delle culture e delle epoche che hanno imparato a conoscere, ed eventualmente gli abiti che loro stessi hanno prodotto o modificato. Descriviamo di seguito i quattro percorsi individuati per trattare il tema .

1. Vestiamo il futuro

Temi. Questo primo percorso ci permetterà di riflettere, in modo particolare, sui temi

dell’ambiente, dell’ecologia ed anche della tecnologia. Come immaginiamo il futuro e, in

particolare, l’ambiente nel quale abiteremo? Saranno possibili viaggi nello spazio e su altri pianeti? A partire da queste domande e dalle risposte dei ragazzi, sarà possibile scoprire come l’abbigliamento, il “coprirsi”, sia nato innanzi tutto come risposta dell’uomo al proprio ambiente e, in particolare, al

clima. In fondo, anche il primo “abito” che indossiamo, la nostra pelle, si è diversificata ed ha assunto colori diversi proprio per adattarsi all’ambiente. Successivamente, la riflessione toccherà anche il tema del rispetto dell’ambiente: come le nostre scelte attuali possono influenzare il clima e l’ambiente futuro? Infine, affronteremo il tema della tecnologia e della scoperta scientifica; i viaggi nello spazio sono già possibili e si prevede che presto lo saranno anche per scopo turistico: come immaginiamo l’abbigliamento su una stazione di villeggiatura nello spazio? E se si arrivasse a sbarcare su altri pianeti?

Attività.

1. Laboratorio di costume. In base ad alcune indicazioni fornite dagli educatori o, meglio

ancora, emerse dalla discussione, i bambini dovranno inventarsi un abbigliamento del futuro idoneo alle situazioni proposte (cambiamenti climatici, viaggi spaziali, ecc). Non si tratterà solo di immaginare, ma di realizzare concretamente alcuni costumi, da utilizzare poi per lo spettacolo finale. In queste attività coinvolgeremo Alice Trentini, una sarta di scena con grande esperienza nella conduzione di laboratori per ragazzi e, se disponibili, anche genitori e nonni.

Parole chiave: creatività, libera espressione, clima, rispetto per l’ambiente, futuro.

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2. Siamo tutti uguali… ma uguali a chi ? Identità,

identificazione e differenza.

Temi. In questo secondo percorso, utilizzeremo l’abbigliamento e la moda per affrontare i temi

dell’identità e della differenza, sia a livello individuale sia a livello di gruppo. L’abbigliamento, da

sempre, può essere utilizzato per sottolineare sia l’unicità e la particolarità di un ruolo, una funzione, uno status individuale, sia l’appartenenza ad un gruppo, ad una classe, ad un genere. Seppure molto piccoli, i bambini e i ragazzi sperimentano quotidianamente gli effetti di queste premesse: è necessario essere diversi ma, contemporaneamente, anche essere uguali; bisogna distinguersi dagli altri e, al tempo stesso, identificarsi con il gruppo.

Considerata la complessità dell’argomento, abbiamo deciso di sviluppare il tema della divisa,

elemento che sul lato interno marca l’uguaglianza tra membri di uno stesso gruppo e, su quello esterno, la differenza rispetto agli altri gruppi. Prenderemo spunto dalle esperienze quotidiane dei

ragazzi, in particolare le attività sportive di squadra: il 2016 è l’anno degli Europei di calcio e delle Olimpiadi, dunque gli spunti non mancheranno anche per chi non pratica nessuno sport. Gli educatori solleciteranno il racconto di esperienze personali da parte dei ragazzi, aiutandoli ad identificare le diverse funzioni dell’abbigliamento nella loro vita quotidiana e nei diversi momenti della giornata.

Attività. Per questo percorso abbiamo definito tre specifiche attività.

1. La prima è un laboratorio manuale: tutti i bambini saranno invitati, il giorno precedente, a

vestirsi con maglietta e pantaloncini di un unico colore, in modo da essere tutti uguali; con l’utilizzo di materiali forniti (colori, carta, stoffe, ecc) dovranno trasformare l’abbigliamento di un compagno in modo da renderlo unico e originale, utilizzando fantasia e sviluppando il concetto di identità.

2. La seconda attività sarà “la giornata fuori moda”, giornata in cui inviteremo i ragazzi a

vestirsi utilizzando abiti vecchi oppure strani o, in generale, ritenuti non alla moda: nel pomeriggio, con una passeggiata in centro a Soliera, verificheremo le reazioni dei solieresi.

3. Infine, giovedì 30 giugno sarà una giornata in cui i temi della divisa, del gruppo e

dell’accoglienza saranno vissuti in modo molto speciale. La sera del 30 giugno, infatti, il

Festival Arti Vive di Soliera ospiterà la Banda Rulli Frulli. Come si legge sul sito, si tratta

di

“un progetto sperimentale di musica, integrazione e riutilizzo creativo dei materiali di recupero; un percorso di crescita nei confronti dell’altro, nel rispetto delle diverse capacità. ‘La banda è la banda’. Non ci sono solisti, non ci sono elementi che spiccano rispetto ad altri ma si è tutti uguali e ognuno dà il proprio contributo col massimo del proprio impegno. Il numero dei suoi partecipanti è sempre in costante crescita, arrivando oggi a contare ben 70 membri tra bambine, bambini, adolescenti e giovani, abili e diversamente abili”.

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Abbiamo così deciso di invitare i componenti più giovani della banda (fino ai 12 anni) a trascorrere la giornata del 30 giugno assieme a noi: Federico Alberghini, il direttore, ha accettato l’invito a nome del gruppo. Assieme a Sara Setti, che nella Banda Rulli Frulli segue i più piccoli, progetteremo in modo dettagliato la giornata; indicativamente, il programma prevedrà: mattina in piscina, con giochi e attività per conoscerci, pranzo insieme, primo pomeriggio di relax, poi i ragazzi del Centro Estivo accompagneranno i Rulli Frulli in piazza a Soliera ed assisteranno alle prove dello spettacolo. Per chi vorrà, concluderemo tutti insieme la giornata assistendo al concerto della Banda.

Parole chiave: identità, diversità, confronto, accoglienza, scoperta.

3. Il giro del mondo in ottanta vestiti

Temi. Il terzo percorso avrà come filo conduttore un viaggio in alcuni luoghi lontani della Terra, alla

scoperta di come a modi diversi di vestirsi corrispondano anche modi diversi di vivere: cultura e condizioni ambientali condizionano la scelta degli abiti. Rifletteremo sul fatto che non è però necessario viaggiare per scoprire vestiti e mode diverse: anche a Soliera esistono diverse

comunità di persone provenienti, ad esempio, da India, Pakistan e paesi del Nord Africa e, con

tutta probabilità, tutti i ragazzi del Centro Estivo hanno avuto almeno un compagno di classe di origine straniera.

Partendo, quindi, dall’esperienza quotidiana, ci interrogheremo sulla diversità culturale, sulla tolleranza e sull’arricchimento reciproco che può nascere dall’accoglienza dell’altro. In secondo

luogo, come già accennato al punto 1, approfondiremo il tema della pelle come primo vestito che indossiamo e come prima indicazione rispetto alle nostre origini e alla nostra storia. La presenza al campo estivo di ragazzi di origine straniera potrà essere l’occasione per approfondire in modo particolare l’abbigliamento tipico del paese di provenienza.

Attività. Proporremo:

1. durante una caccia al tesoro i bambini troveranno tessuti, colori o immagini che evocano i

costumi caratteristici delle culture che hanno imparato a conoscere: dovranno poi associarli alla corrispondente regione del mondo, aiutandosi con un planisfero che verrà loro fornito.

2. laboratorio di body painting e trucco.

3. In accordo con l’assessora Patrizia Natali – che ci fornirà i nomi dei referenti delle associazioni solieresi Il Lume, Associazione Culturale Marocchina, Comunità culturale Indiana di Soliera, Associazione delle Donne Indiane del Punjab – vorremmo organizzare una presentazione/atelier di abbigliamento tipico dei Paesi rappresentati, da concludere con un

pranzo o una merenda etnica, a base di specialità di questi Paesi.

Parole chiave: curiosità, corpo, espressione, multiculturalità, narrazione.

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4. La moda nella storia, la storia nella moda

Temi. L’ultimo percorso proposto si svilupperà come viaggio nel tempo passato, per osservare e scoprire come vestivano i nostri antenati più remoti, a partire, ad esempio, dai Greci e dai Romani. Sarà l’occasione per riflettere su quanto ci sia di uguale e quanto di diverso nel vestito e nelle sue funzioni rispetto al passato: la moda è sempre esistita o è un fenomeno moderno? Uomini e donne si

sono sempre vestiti in modo diverso? Quali materiali si usavano e con che tecniche di tessitura? In

questo percorso ci faremo aiutare anche da miti, fiabe e racconti nei quali siano presenti indizi sulla

storia dell’abbigliamento. Ci concentreremo, poi, sulla nascita del teatro e sui costumi di scena,

con l’aiuto, anche in questo caso, della sarta di scena Alice Trentini.

Attività. Le attività principali saranno:

1. il laboratorio teatrale, con l’allestimento di una piccola rappresentazione da mettere in

scena.

2. dal filo al vestito : la riflessione sui materiali e sulle diverse tecniche di tessitura utilizzate

nel passato fornirà l'occasione per scoprire una pratica antichissima come la bachicoltura,

grazie alla partecipazione di un bachicoltore presso la piscina Miami.

3. i vestiti come simbolo di un'epoca: gli educatori guideranno i bambini in un percorso che

permetterà loro di imparare a conoscere gli abiti più iconici e rappresentativi del passato. Dalla toga romana alle parrucche settecentesche, fino ad arrivare ai pantaloni a zampa d'elefante... Abiti che oggi possono sembrarci quasi buffi, ma che hanno indubbiamente segnato la storia. I bambini potranno poi divertirsi a mescolare tutti questi stili, servendosi di manichini e sagome di cartone, per creare combinazioni inedite: cosa accadrebbe se un

bardo medievale indossasse una giacca in pelle? Quale potrebbe essere la sua storia?

Uscite a tema.

1. Castello di Gropparello (Pc) : secondo la modalità del gioco di ruolo i bambini, dopo aver indossato armature e costumi medievali, saranno i protagonisti di fantastiche avventure nel bosco del Castello, dove dovranno sconfiggere Orchi e Streghe, e gareggeranno in un torneo medievale.

2. Come vengono realizzati gli abiti che indossiamo? Quanto tempo è necessario per cucire una semplice t-shirt? Che cosa è cambiato nel processo di produzione dei vestiti rispetto al passato? Queste sono solo alcune delle domande che troveranno risposta durante una visita che stiamo organizzando presso una azienda di abbigliamento delle Terre d’Argine. La visita sarà anche la perfetta occasione per imparare a conoscere uno dei settori industriali storicamente più attivi nel nostro territorio.

Parole chiave: rappresentazione, maschere, manualità, favole, invenzione.

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Altre uscite e attività

Attività Destinazione

Free climbing Arrampicate presso palestra CAI di Carpi Parco Avventura Albering e altro ai laghi di Campogalliano Tendata 2016 Notte in tenda sotto le stelle presso il Miami Canoa Laghetti di Campogalliano

Attività in collaborazione con altri Centri Estivi

Con il Centro Estivo di Arci abbiamo programmato due giornate di gemellaggio, caratterizzate da due laboratori inerenti il tema conduttore scelto: noi offriremo presso la piscina Miami un laboratorio di costume, Arci – che ha scelto il tema della tecnologia – ricambierà offrendo a noi un

laboratorio tecnologico. Siamo in contatto con il Centro Estivo di Sozzigalli per organizzare, come lo scorso anno, alcune attività insieme.

La giornata tipo

La giornata tipo del Centro Estivo di Soliera Volley 150 è strutturata in modo da dedicare la mattina

ad attività sportive e ludiche, approfittando della piscina e dei campi da green e beach volley:

in relazione alle condizioni atmosferiche, potranno essere organizzate anche una caccia al tesoro o giochi di società al coperto. Siamo convinti che il gioco sia uno strumento essenziale di crescita tramite l’accettazione delle regole, l’allenamento all’autocontrollo, lo sviluppo psicologico e motorio.

Al pranzo verrà dedicata la giusta attenzione, grazie anche alla presenza contemporanea degli educatori della mattina e di quelli del pomeriggio. Dopo pranzo, bambini e ragazzi avranno un

momento di tempo libero che potranno dedicare al riposo o al gioco libero. Nel pomeriggio

troveranno posto i laboratori manuali ed espressivi e, due o tre volte la settimana, verrà dedicata

circa un’ora all’esecuzione dei compiti delle vacanze, con il supporto degli educatori. Altro

momento caratterizzante saranno le merende, a base di frutta e verdura di stagione, pane e

marmellata e altri prodotti, quando possibile provenienti da agricoltura bio.

Il team di educatori ed i collaboratori

Il nostro team è costituito da educatori professionali che coordineranno gli assistenti: questi saranno presenti al Camp in numero sufficiente a garantire un rapporto minimo tra ragazzi ed educatori pari a 10:1; al momento del pranzo – indicativamente tra le 13 e le 14 – saranno presenti sia gli educatori della mattina sia quelli del pomeriggio, in modo da valorizzare il momento del pasto e gestire agevolmente uscite ed ingressi di chi, tra i ragazzi, è presente solo part time. Il gruppo degli

assistenti è costituito in gran parte da giovani universitari solieresi con esperienza

nell’animazione giovanile.

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Il team degli educatori sarà affiancato dal gruppo dei collaboratori addetti agli aspetti amministrativi ed organizzativi del Centro Estivo: in particolare, per i pagamenti delle rette settimanali e dei buoni pasto, il personale della segreteria di Soliera Volley 150 sarà presente presso il centro Miami ogni venerdì dalle 7.45 alle 8.30 e dalle 17.30 alle 18.30.

Fasce orarie e tariffe

Siamo attrezzati per accogliere i ragazzi a partire dalle 7.45 del mattino e fino alle 18.30

nel pomeriggio, con possibilità di scegliere tra full e part time, in particolare:

mattino corto (7.45-12.30) 45,00

mattino lungo (7.45-14) 50,00

pomeriggio (14-18.30) 45,00

full time (7.45-18.30) 60,00

I pasti non sono compresi nella tariffa e saranno forniti al costo di 6 euro ognuno. Anche

quest’anno, verranno forniti dall’azienda solierese Mani in Pasta.

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Allegato A – Curricula Operatori Campo Gioco

Eugenio Bundone (capo educatore)

Informazioni Personali

Nome/ Cognome Eugenio Bundone

Indirizzo Via Beghetto 17, Carpi (MO)

Telefono +39 3401505695

e-mail [email protected]

Data di nascita 17/05/1988

Esperienza Professionale

Date Da ottobre 2007

Lavoro o posizione ricoperti

Educatore psicomotricista presso scuole dell’infanzia, Educatore centri estivi, Educatore Multi sport Aut Aut, Istruttore minibasket, responsabile centro estivo

Datore di lavoro UISP Modena, Asd Hakuna Matata, Polisportiva Cognentese, Soliera Volley 150, Champions Camp uisp.

Tipo di attività o settore Scolastico, ricreativo, sportivo

Istruzione e Formazione

Date Da ottobre 2006

Titolo di studio Laureando in scienze motorie

Nome e tipo d'organizzazione

Università degli studi di Bologna facoltà di Scienze Motorie

Attestato Attestato Psicomotricista asd Hakuna Matata, Attestato corso educatori di attività motorie e Gioco Sport nella Scuola Primaria CONI

Nome e tipo d'organizzazione

Asd Hakuna Matata

tirocinio e test;

CONI Comitato Provinciale Modena.

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Assistenti

Ludovica Perillo

Informazioni personali Ludovica Perillo nata a Modena il 22/03/1997

Istruzione Liceo Fanti indirizzo delle scienze umane opz. economico sociale, 5° superiore

Esperienze professionali in am-bito socio-educativo

Gennaio 2014 - Stage presso l’asilo nido di Soliera Gennaio/Febbraio 2015 - Stage presso la scuola materna di Soliera Giugno-Settembre 2015 – Aiutante nel Centro Estivo di Soliera Volley 150 presso piscina Miami

Ilaria Turci

Informazioni personali Ilaria Turci Nata a Carpi il 01/05/1994

Istruzione Diploma di maturità conseguito nel 2013 presso il Liceo Man-fredo Fanti di Carpi con votazione 100/100. Attualmente iscritta alla facoltà di Lettere presso Università di Bologna.

Esperienze professionali in am-bito socio-educativo

Educatrice presso il Centro estivo di Soliera Volley 150 nelle estati 2014 e 2015. Negli anni 2015-2016 ho aiutato nei compiti bambini delle scuo-le elementari e medie in modo continuativo.

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Alessia Morselli

Informazioni personali

Alessia Morselli Nata a Carpi il 05/01/1996

Istruzione Licenza medie conseguita nel 2010 presso scuole medie A. Sassi di Soliera. Attualmente iscritta alla classe 5° superiore presso liceo Fanti di Carpi.

Esperienze professionali in am-bito socio-educativo

Dal 3 al 15 Febbraio 2014, tirocinio presso la Scuola d’Infanzia Bixio di Soliera. Educatrice al Centro Estivo Soliera volley 150 anni 2014 e 2015. In possesso di attestato educatrice centro estivo CSI 2016 di Reggio Emilia.

Michela Barchi

Informazioni personali

Barchi Michela Nata a Carpi l’ 11/01/1997

Istruzione 2002/2007: scuola elementare G. Garibaldi a Soliera 2007/2010: scuola media Sassi a Soliera 2010/2016: Liceo linguistico M. Fanti a Carpi

Esperienze professionali in am-bito socio-educativo

Partecipazione come aiutante nel Centro Estivo della Soliera Volley 150 nella stagione estiva del 2014 e del 2015. Partecipazione al campo di formazione della Protezione Civile tramite il Progetto di Volontariato proposto nelle scuole superio-ri di Carpi nell’anno scolastico 2014/2015.

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Canzone dell’infanzia

Quando il bambino era bambino, se ne andava a braccia appese, voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente

e questa pozza il mare.

Quando il bambino era bambino, non sapeva d’essere un bambino, per lui tutto aveva un’anima e tutte le anime erano un tutt’uno.

Quando il bambino era bambino, su niente aveva un’opinione, non aveva abitudini, sedeva spesso a gambe incrociate

e di colpo sgusciava via, aveva un vortice tra i capelli e non faceva facce da fotografo.

Quando il bambino era bambino, era l’epoca di queste domande: perché io sono io, e perché non sei tu?

perché sono qui, e perché non sono lì?

quando comincia il tempo, e dove finisce lo spazio?

la vita sotto il sole è forse solo un sogno?

non è solo l’apparenza di un mondo davanti al mondo

quello che vedo, sento e odoro?

c’è veramente il male e gente veramente cattiva?

come può essere che io, che sono io, non c’ero prima di diventare, e che, una volta, io, che sono io, non sarò più quello che sono?

Quando il bambino era bambino, si strozzava con gli spinaci, i piselli, il riso al latte, e con il cavolfiore bollito, e adesso mangia tutto questo, e non solo per necessità.

Quando il bambino era bambino, una volta si svegliò in un letto sconosciuto, e adesso questo gli succede sempre. Molte persone gli sembravan belle, e adesso questo gli succede solo in qualche raro caso di fortuna.

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Si immaginava chiaramente il Paradiso, e adesso riesce appena a sospettarlo, non riusciva a immaginarsi il nulla, e oggi trema alla sua idea.

Quando il bambino era bambino, giocava con entusiasmo, e, adesso, è tutto immerso nella cosa come allora, soltanto quando questa cosa è il suo lavoro.

Quando il bambino era bambino, per nutrirsi gli bastavano pane e mela, ed è ancora così.

Quando il bambino era bambino, le bacche gli cadevano in mano come solo le bacche sanno cadere, ed è ancora così, le noci fresche gli raspavano la lingua, ed è ancora così, a ogni monte, sentiva nostalgia per una montagna ancora più alta, e in ogni città, sentiva nostalgia d’una città ancora più grande, e questo è ancora così, sulla cima di un albero prendeva le ciliegie tutto euforico, com’è ancora oggi, aveva timore davanti a ogni estraneo, e continua ad averlo, aspettava la prima neve, e continua ad aspettarla.

Quando il bambino era bambino, lanciava contro l’albero un bastone come fosse una lancia, che ancora continua a vibrare.

(Peter Handke – 1987, Incipit del film ‘Il cielo sopra Berlino’ di Wim Wenders)