l’articolo illustra la progettazione architettonica e

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27 REALIZZAZIONI 6 COSTRUZIONI METALLICHE NOV DIC 16 Quando nel 2003 il Gruppo Azimut-Benetti, leader mondiale nella costruzione di imbarcazioni da diporto, ha rilevato le aree ed i fab- bricati dello storico Cantiere Navale Orlando, fondato a Livorno nel 1866, con il trasferimento di tutta la produzione dei grandi yacht in metallo da 45 a 65 metri sviluppati dalla Divisione Benetti (marchio storico della cantieristica Viareggina), ha iniziato ad adeguare i luoghi e le infrastrutture alle esigenze produttive della cantieristica moder- na, senza mai dimenticare l’importanza di ogni intervento dal punto di vista del rapporto con il porto e con la città. L’evoluzione del mercato della nautica da diporto negli ultimi anni richiede imbarcazioni sempre più grandi, così l’azienda dopo avere acquisito importanti commesse per yacht di oltre 100 m, nel 2013 ha deciso di costruire un complesso dedicato alla costruzione di queste imbarcazioni, ormai denominate nel gergo nautico Giga Yachts. I nuovi capannoni (figura 1) sono sorti nell’area precedentemente occupata da officine storiche ormai in disuso da anni denominata EX- ONAV, proprio al confine con la città, rivolto verso l’asse prospettico costituito dal bellissimo lungomare di Livorno chiamato viale Italia. Sono stati realizzati complessivamente 14.000 m 2 di nuovi fabbricati ed è stata riqualificata la prima campata delle vecchie officine EX- ONAV che ha una superficie di circa 1.400 m 2 . I nuovi edifici (figure 2 e 3) sono composti da due capannoni affiancati, ciascuno di 30 m di larghezza, 30 m di altezza e 130 m di lunghezza, e da due palazzine che ospitano impianti, magazzini, officine, falegnamerie, spogliatoi, uffici di produzione e servizi. I fabbricati sono stati realizzati in tempi rapidissimi per consentire l’i- nizio dei lavori di assemblaggio e allestimento delle nuove imbarca- zioni. I montaggi delle strutture metalliche sono iniziati a fine aprile 2015 e i due capannoni con annesse palazzine sono stati consegnati a fine gennaio 2016. IL PROGETTO ARCHITETTONICO: IL CANTIERE E LA CITTà Il progetto si è da subito caratterizzato come un’importante sfida dal punto di vista architettonico e strutturale, considerati i grandi volumi in gioco, la vicinanza con il centro della città e l’inevitabile importante impatto dal punto di vista del paesaggio urbano e della costa (figura 4). Chi progetta edifici di queste dimensioni ha una grande responsabili- L’articolo illustra la progettazione architettonica e strutturale e la realizzazione di nuovi capannoni del Gruppo Azimut-Be- netti a Livorno, per la produzione di grandi yacht (Giga-yacht) The article deals with the architectural and structural design as well as the construction and erection of new structures in Livorno, owned by Azimut-Benetti Group, for the construction of big length yachts (Giga-yachts) Le infrastrutture per la costruzione di giga yachts a Livorno Structures for the construction of giga-yachts in Livorno Alberto Iacomussi

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Page 1: l’articolo illustra la progettazione architettonica e

27

REA

LIZZ

AZIO

NI

6 cOstRuZIONI mEtALLIchE NOv dIc 16

Quando nel 2003 il Gruppo Azimut-Benetti, leader mondiale nella

costruzione di imbarcazioni da diporto, ha rilevato le aree ed i fab-

bricati dello storico Cantiere Navale Orlando, fondato a Livorno nel

1866, con il trasferimento di tutta la produzione dei grandi yacht in

metallo da 45 a 65 metri sviluppati dalla Divisione Benetti (marchio

storico della cantieristica Viareggina), ha iniziato ad adeguare i luoghi

e le infrastrutture alle esigenze produttive della cantieristica moder-

na, senza mai dimenticare l’importanza di ogni intervento dal punto

di vista del rapporto con il porto e con la città.

L’evoluzione del mercato della nautica da diporto negli ultimi anni

richiede imbarcazioni sempre più grandi, così l’azienda dopo avere

acquisito importanti commesse per yacht di oltre 100 m, nel 2013 ha

deciso di costruire un complesso dedicato alla costruzione di queste

imbarcazioni, ormai denominate nel gergo nautico Giga Yachts.

I nuovi capannoni (figura 1) sono sorti nell’area precedentemente

occupata da officine storiche ormai in disuso da anni denominata EX-

ONAV, proprio al confine con la città, rivolto verso l’asse prospettico

costituito dal bellissimo lungomare di Livorno chiamato viale Italia.

Sono stati realizzati complessivamente 14.000 m2 di nuovi fabbricati

ed è stata riqualificata la prima campata delle vecchie officine EX-

ONAV che ha una superficie di circa 1.400 m2. I nuovi edifici (figure 2

e 3) sono composti da due capannoni affiancati, ciascuno di 30 m di

larghezza, 30 m di altezza e 130 m di lunghezza, e da due palazzine

che ospitano impianti, magazzini, officine, falegnamerie, spogliatoi,

uffici di produzione e servizi.

I fabbricati sono stati realizzati in tempi rapidissimi per consentire l’i-

nizio dei lavori di assemblaggio e allestimento delle nuove imbarca-

zioni. I montaggi delle strutture metalliche sono iniziati a fine aprile

2015 e i due capannoni con annesse palazzine sono stati consegnati

a fine gennaio 2016.

Il progetto archItettonIco: Il cantIere e la cIttà

Il progetto si è da subito caratterizzato come un’importante sfida

dal punto di vista architettonico e strutturale, considerati i grandi

volumi in gioco, la vicinanza con il centro della città e l’inevitabile

importante impatto dal punto di vista del paesaggio urbano e della

costa (figura 4).

Chi progetta edifici di queste dimensioni ha una grande responsabili-

l’articolo illustra la progettazione architettonica e strutturale

e la realizzazione di nuovi capannoni del gruppo azimut-Be-

netti a livorno, per la produzione di grandi yacht (giga-yacht)

The article deals with the architectural and structural design

as well as the construction and erection of new structures in

Livorno, owned by Azimut-Benetti Group, for the construction

of big length yachts (Giga-yachts)

Le infrastrutture per la costruzione di giga yachts a Livorno

Structures for the construction of giga-yachts in Livorno

Alberto Iacomussi

Page 2: l’articolo illustra la progettazione architettonica e

Fig. 2 - Planimetria

Fig. 3 - Sezione trasversale

28 6 costruzioni metalliche nov dic 16

tà nei confronti della collettività perché il co-

struito modificherà l’ambiente con inevitabili

ripercussioni anche sulla vita degli abitanti di

quei luoghi.

Esiste infatti una profonda differenza tra un

semplice oggetto e un edificio: il primo, se

non funziona o non è ben progettato, non

avrà successo e sarà utilizzato da poche per-

sone, nessuno infatti è costretto ad acqui-

starlo. Una brutta o inadeguata architettura

invece per sua natura sarà “subita” anche da

chi non l’ha voluta. Se l’edificio è importante

dal punto di vista volumetrico e se è posto

lungo una via di intenso transito, l’impatto

del nuovo progetto nella percezione della

collettività è davvero grande.

Per questo motivo abbiamo cercato di avvi-

cinarci al progetto non con l’architettura ma

con la sensibilità che deve precederla.

I nuovi fabbricati sono fondali di importanti

assi viari, scenari che sono in grado di riquali-

ficare l’immagine della città e allo stesso tem-

po sono l’affaccio della fabbrica intesa come

grande contenitore delle attività produttive

verso l’abitato. Il costruito ha il compito di

mediare tra la scala urbana di un quartiere

con edifici di altezza modesta e la scala del

cantiere che contiene navi grandi come con-

domini di 9 piani, tentando di cucire mondi

diversi fortemente connessi dalla vita quoti-

diana del lavoro: la città e la fabbrica.

La Benetti si è imposta nel mondo della can-

Page 3: l’articolo illustra la progettazione architettonica e

Fig. 1 - 2 - Viste aeree

1

2

296 costruzioni metalliche nov dic 16

Page 4: l’articolo illustra la progettazione architettonica e

Fig. 6 - Bassi fabbricati lato città

Fig. 5 - Prospetto sud verso Viale Italia

30 6 costruzioni metalliche nov dic 16

preziosite da un trama dinamica e variegata

realizzata con l’alternanza ritmata dei moduli

e dei materiali che formano una “pelle” con

trasparenze diffuse (figura 5) e che cercano di

trasmettere alla città ed ai clienti l’immagine

di un cantiere in crescita e attento all’evolu-

zione tecnologica. I tagli di luce orizzontali

inoltre smaterializzano le facciate creando

un’apparente leggerezza per aiutare ad inte-

grare gli edifici con il contesto che li circonda.

Sulla facciata longitudinale che fronteggia

la città e nella prospettiva dal lungo mare è

stato realizzato un grande taglio di luce ver-

ticale che pare “aprire” il fabbricato come un

se fosse un “cassetto”, per permettere ai Livor-

nesi di intuire ed intravedere ciò che accade

all’interno dello stabilimento.

Su questo fronte l’altezza del capannone è

mitigata dai volumi della palazzina servizi e

dalla campata della vecchia officina riqualifi-

cata (figura 6), che si differenziano per colore

e disegno di facciata. I prospetti della palaz-

zina sono in lamiera di colore grigio silver e

sono caratterizzati da linee orizzontali costi-

tuite dall’alternarsi dei materiali opachi e tra-

sparenti (figura 7).

Nella facciata della palazzina verso la città

è ritagliata un’ampia vetrata (figura 8) per

mettere in contatto visivo le persone che

lavorano nel cantiere con il resto della città.

Si affacciano su questa parete trasparente il

locale ristoro, l’ingresso degli spogliatoi e gli

uffici di produzione.

Le facciate verso mare sono caratterizzate da

portali gemelli che incorniciano i portoni a

impacchettamento verticale che come dei

sipari si alzano per consentire l’ingresso e l’u-

scita dei grandi yacht (figure 9 e 10).

Particolare attenzione è stata posta all’illumi-

nazione naturale e alle prestazioni dell’invo-

lucro finalizzate al risparmio energetico, in

tieristica mondiale d’alta gamma per la qua-

lità, l’eleganza, la raffinatezza e la tecnologia

dei suoi prodotti. I nuovi edifici devono con-

tribuire per la loro parte a rispecchiare l’im-

magine dell’azienda e comunicare al mondo

esterno i valori della società.

Il colore delle lamiere azzurro come il mare

e come il cielo è ripreso da quello degli altri

capannoni già esistenti: i nuovi fabbricati si

differenziano per la purezza dei volumi, per

le linee tese e nette associate a superfici im-

Page 5: l’articolo illustra la progettazione architettonica e

Fig. 7 - Palazzina lato Viale Italia. Fig. 8 - Vetrata lato città

7 8

Fig. 9 - Dettaglio portone lato mare. Fig. 10 - Prospetto fronte mare

9 10

316 costruzioni metalliche nov dic 16

una tipologia strutturale in acciaio e una in

calcestruzzo prefabbricato.

Già dalle prime verifiche è però subito

emerso che il calcestruzzo sarebbe stato

poco competitivo per una molteplicità di

motivi:

- l’altezza della costruzione, superiore alle

soluzioni standard di solito previste, co-

stringeva a effettuare trasporti ecceziona-

li o giunti in opera;

- lo schema a mensola del prefabbricato

sarebbe stato molto impegnativo per le

strutture di fondazione a causa dell’in-

gente massa degli elementi in calcestruz-

zo distribuite a grandi altezze;

- le pannellature in calcestruzzo a vista

poste fronte mare, oltre a essere meno

prestazionali dal punto di vista termico,

avrebbero anche determinato problemi

di durabilità nel tempo;

- a livello architettonico sarebbe stato più

difficile donare al fabbricato quella legge-

rezza data dalle trasparenze diffuse della

pelle esterna.

L’acciaio inoltre possiede i requisiti di leg-

gerezza e flessibilità in funzione di eventuali

quanto è previsto un sistema di riscaldamen-

to per garantire la temperatura necessaria

alle fasi di lavorazione di verniciatura e stuc-

catura (figura 11).

Gli evacuatori di fumo e calore in copertura

contribuiscono all’illuminazione zenitale e

funzionano anche per l’aerazione giornaliera

(figura 12).

perché una soluzIone dI accIaIo

Per capire quale fosse il migliore materiale

da costruzione da utilizzare per quest’opera

è stata effettuata un’analisi comparata tra

Page 6: l’articolo illustra la progettazione architettonica e

Fig. 11 - Vista interna capannone B. Fig. 12 - Impianti a parete

11 12

Fig. 13 - Bassi fabbricati lato città

32 6 costruzioni metalliche nov dic 16

sono in grado di assorbire le azioni orizzonta-

li trasversali. Sono opportunamente nervati

al fine di limitare i fenomeni di instabilità di

anima e piattabande. Anch’essi sono stati ot-

timizzati con un’analisi comparata di diverse

sezioni composte alla ricerca della geometria

ottimale e arrivando a definire l’altezza mas-

sima di anima oltre alla quale i fenomeni di

instabilità avrebbero penalizzato il peso della

sezione.

La tipologia a portali, che sono arrivati in can-

tiere già verniciati con apposito ciclo di fini-

tura, adatto per la classe di corrosività C4, ga-

rantisce un’eccezionale rapidità realizzativa

riducendo l’impatto dei montaggi in cantiere

e limitando le lavorazioni in officina alle sole

saldature tra i piatti, effettuate in automatico

mediante saldatrici a filo continuo. Sono stati

utilizzati tutti cordoni d’angolo continui op-

portunamente dimensionati per ottimizzar-

ne le quantità analizzandone anche il com-

portamento a fatica per la presenza dei due

carro ponti.

Il primo portale ha architrave rettilinea e por-

ta appesa la struttura del vano tecnico del

grande portone in doppio telo ad impac-

chettamento verticale (figure 15 e 16).

In senso longitudinale sono state inserite

una serie di travi reticolari orizzontali dispo-

ste su 4 livelli ad interasse di circa 6,00 m con

la tripla funzione di blocco dell’instabilità

flesso-torsionale dei pilastri, di appoggio per

i montanti di baraccatura e di trasmissione

dei vincoli orizzontali della controventatura

future modifiche della struttura, importanti

per la Committenza.

l’ottImIzzazIone strutturale del

progetto

Una volta scelta la soluzione in acciaio, si è

dovuto operare alla ricerca del migliore sche-

ma statico. Sono stati comparati tre modelli

strutturali differenti: colonne reticolari con

baionetta singola e reticolare di copertura,

portali reticolari e portali ad anima piena. Le

prime due soluzioni sono state abbandonate

a favore dell’ultima.

La scelta è stata effettuata analizzando tut-

ti gli aspetti inerenti i costi di produzione, i

tempi e i costi di cantiere, gli ingombri, la fa-

cilità realizzativa e l’attitudine del main frame

a resistere alle forti sollecitazioni laterali do-

vute al vento mantenendo livelli deformativi

compatibili ed accettabili.

La struttura dell’edificio principale è carat-

terizzata da 17 doppi portali in acciaio con

passo di 8,00 m. che reggono le vie di corsa

laterali longitudinali predisposte per due car-

roponti da 40 t (figura 13).

I portali hanno sezione piena a doppio T e

Page 7: l’articolo illustra la progettazione architettonica e

Fig. 14 - Modello di calcolo

Fig. 15 - Fronte mare in fase di montaggio. Fig. 16 - Schema strutturale primi portali fronte mare

15 16

336 costruzioni metalliche nov dic 16

metrica delle rigidezze e migliorando anche

il comportamento sismico dell’edificio.

I lati in adiacenza con le palazzine servizi

sono interessati anche dalla presenza di pro-

fili longitudinali disposti alle quote dei due

solai di servizio della palazzina stessa e reg-

genti solai in lamiera grecata con getto colla-

borante e piolature sulle travi sottostanti. Tali

solai si inseriscono nello spazio all’interno

dell’ingombro dei pilastri e procedono ver-

so l’interno del capannone a sbalzo per 1,50

m generando due balconate longitudinali

interne.

La baraccatura è costituita da elementi ver-

ticali con schema Gerber che si estendono

dal basamento fino ad un’altezza di 30,00 m

formando un parapetto intorno al perimetro

della copertura. I pannelli di tamponamento

sono disposti orizzontalmente e insistono su

luci di 4,00 m. In copertura gli arcarecci sca-

tolari sono previsti su 4 appoggi: 2 sui portali

e 2 tramite saette diagonali a 2,00 m dall’ap-

poggio sui portali e sorreggono i pannelli

di copertura orditi trasversalmente su luce

di 3,40 m circa e i telaietti di supporto degli

evacuatori di fumo. Le saette diagonali in au-

silio agli arcarecci svolgono anche funzione

stabilizzante per le travi dei portali (figura 17).

La parete di divisione tra i due capannoni è

costituita da un pannello sandwich disposto

verticale longitudinale.

Le strutture secondarie sono zincate e sono

state realizzate con il metodo del “taglia e

fora” riducendo ulteriormente l’impatto delle

lavorazioni effettuate da operatori in officina

poiché caratterizzate da processi automatici

elaborati da macchine a controllo numerico.

Per resistere alle azioni orizzontali in senso

longitudinale sono stati previsti due campi

controventanti di parete verticali costituiti da

elementi reticolari disposti a K sul primo livel-

lo e a croce sui livelli superiori con scansione

determinata dalla presenza delle reticolari

orizzontali longitudinali. L’ultimo di questi

piani controventanti longitudinali si integra

con la via di corsa del carroponte fungendo

da blocco all’instabilità di quest’ultima e da

sostegno di una passerella di servizio al car-

roponte stesso.

La trave che funge da via di corsa per i car-

roponti è costituita da un profilato standard

HEA650 in semplice appoggio su mensole

aggettanti dalle colonne con rotaia costituita

da un quadro pieno di acciaio 60x60 mm sal-

dato in continuo. Le verifiche delle parti in-

teressate dal passaggio dei carroponti sono

state condotte anche nei confronti della fati-

ca secondo Eurocodice 3 EN 1993-1-9.

Il fabbricato non presenta giunti di dilatazio-

ne per tutta la sua lunghezza.

L’opportuna disposizione delle controven-

tature è studiata al fine di limitare gli effetti

delle dilatazioni termiche sul complesso ga-

rantendo una distribuzione regolare e sim-

Page 8: l’articolo illustra la progettazione architettonica e

Fig. 17 - Vista in pianta e prospetto del modello di calcolo

34 6 costruzioni metalliche nov dic 16

zione possibile per ogni dettaglio.

La progettazione esecutiva e costruttiva si è

sviluppata successivamente all’aggiudicazio-

ne dell’appalto durante lo svolgimento dei

lavori. Questa condizione particolare, da un

lato ha notevolmente condizionato la proget-

tazione, che inevitabilmente ha dovuto tener

conto di aspetti legati ad un appalto ormai

avviato, dall’altro ha consentito però di svilup-

pare un progetto “integrale” avvalendoci non

solo della professionalità dei nostri consulenti

ma anche delle preziose competenze della

carpenteria (MBM), dell’impresa costruttrice

(CLC) e dei loro fornitori e progettisti.

“La qualità non è mai casuale; è sempre il risulta-

to di uno sforzo intelligente” (John Ruskin).

Fotografie gentilmente concesse da: Flavio Mi-

nuti (C.L.C. Soc. Coop.) (figure 7, 9 e 10), Marco

Fulvi (SCOVAVENTO s.a.s.) (figure 1, 4 e 15), Ema-

nuele Chionetti (IPE Progetti srl) (figura 8).

Ing. Alberto Iacomussi

IPE Progetti srl, Torino

in verticale ed ancorato direttamente alle re-

ticolari orizzontali stabilizzanti e ad un’orditu-

ra secondaria di traverse.

La facciata trasversale opposta ai grandi por-

toni di ciascun capannone è caratterizzata

da due profili continui verticali che dividono

la parete in tre campi equivalenti. Anche su

questo lato sono previste le reticolari orizzon-

tali che riprendono la scansione delle pareti

longitudinali e sorreggono la struttura secon-

daria della baraccatura. Centralmente è pre-

vista una controventatura semplice verticale

a X.

Su uno dei due lati lunghi è presente un’area

a tutta altezza tamponata con lastre in poli-

carbonato continue ordite verticalmente,

con montanti in policarbonato a passo 600

mm poggianti su un’orditura secondaria e

sulle traverse reticolari disposte a passo 1,50

m. In sommità la facciata in policarbonato ri-

svolta su una falda anch’essa in policarbonato

disposta in contropendenza rispetto alla fal-

da naturale e sorretta da un apposito telaio

montato sugli arcarecci.

Nelle figure da 18 a 22 alcune immagini rela-

tive al montaggio delle strutture e ad alcuni

dettagli costruttivi.

la progettazIone Integrata: pre-

supposto per la qualItà

Il faticoso percorso che parte dalle idee, si tra-

duce in calcoli e disegni mediante software

e carta, e arriva fino alla realizzazione degli

edifici, parte dal confronto tra Committenza,

Progettisti, Normative e Autorità locali e pro-

segue con l’impresa.

In questo caso come Progettisti incaricati del

progetto architettonico, strutturale e di coor-

dinamento impiantistico abbiamo avuto la

fortuna di poter partecipare a tutto l’iter che è

partito dalla progettazione preliminare e che

è proseguito con quelle definitiva, esecutiva e

costruttiva, fino alla direzione lavori.

Questa condizione privilegiata ci ha permes-

so di rispettare le tempistiche particolarmen-

te ristrette e ci ha consentito di effettuare un

controllo sul progetto continuativo, attento

ed immediato alla ricerca della migliore solu-

Page 9: l’articolo illustra la progettazione architettonica e

18 19

20 21

Fig. 18 - Montaggi primo tronco delle colonne. Fig. 19 - Dettaglio montaggio secondo tronco delle colonne. Fig. 20 - Verifica coppia di serraggio Fig. 21 - Dettaglio giunto controvento. Fig. 22 - Dettaglio giunto di colmo

22

356 costruzioni metalliche nov dic 16

Page 10: l’articolo illustra la progettazione architettonica e

credIts

progetto: Nuovo polo per costruzione Giga Yachts a Livorno

committente: Azimut-Benetti S.p.A

responsabile dei lavori: Gennaro Candida De Matteo

rappresentanti della committenza con delega: Roberto Alberghi,

Andrea Ferrucci, Stefano Dell’Amico

Impresa generale: Cooperativa Lavoratori delle Costruzioni – So-

cietà Cooperativa (Livorno)

Impresa realizzatrice delle strutture in acciaio e dei rivestimenti

metallici: M.B.M SpA (Caselle di Sommacampagna (VR))

Impresa realizzazione impianti termo fluidici: Martelli Ter-

moidraulica S.r.l. (Livorno)

Impresa realizzazione impianti elettrici: LU.MAR IMPIANTI SRL

(Livorno)

progetto architettonico preliminare definitivo ed esecutivo:

Alberto Iacomussi con Mariateresa La Ferla - IPE Progetti srl (Torino)

progetto strutturale preliminare definitivo ed esecutivo: Al-

berto Iacomussi - IPE Progetti srl (Torino)

progetto costruttivo opere in acciaio: IPE Progetti srl (Torino)

progetto definitivo impianti termo fluidici: Massimo Ciprandi

(Torino)

progetto definitivo impianti elettrici: Bruno Marcon (Torino)

progetto esecutivo impianti termo fluidici: Luciano Bertacca

(Viareggio)

progetto esecutivo impianti elettrici: Luciano Bertacca (Viareggio)

progetto prevenzione incendi: Giorgio Girivetto (Borgaro To-

rinese)

Valutazioni acustiche: Alessia Griginis - Onleco srl (Torino)

direzione lavori generale: Alberto Iacomussi - IPE Progetti srl

(Torino)

direzione lavori strutture: Alberto Iacomussi - IPE Progetti srl

(Torino)

direttore operativo impianti termo fluidici: Massimo Ciprandi

(Torino)

direttore operativo impianti elettrici: Bruno Marcon (Torino)

coordinatore in fase di progetto e esecuzione della sicurezza:

Francesco Verdesca - studio SGRO srl (Viareggio)

scheda progetto

tipologia: Capannone industriale.

2 navate principali senza giunti strutturali

2 palazzine servizi adiacenti

dimensioni blocco principale: Lunghezza = 130 m

Larghezza = 2 x 30 m; Altezza = 30 m

normative utilizzate: DM 14 gennaio 2008 e Circolare esplicativa

Verifiche a fatica: Eurocodice 3 EN1993-1-9

carico vento: DT207/2008

Verifiche vie di corsa: Eurocodice 3 EN1993-6

Conforme a UNI EN 1090 – Classe di esecuzione EXC2

sisma; Terreno: TIPO C

Categoria topografica: T1

Latitudine: 43.5501

Longitudine: 10.3209

Fattore di struttura: q = 1

carichi principali:

Vento massimo trasversale: 1271 N/m2

Vento massima aspirazione copertura: 1130 N/m2

Vento massima pressione interna: 960 N/m2

2 carroponti per navata Q_utile = 40 t/cad Classe HC2 - S3

materiali: Struttura principale S355 J0 UNI EN10025

Bulloni zincati a caldo EN14399-4-HV classe 10.9 precaricati per

la composizione dei portali

Bulloni zincati a caldo EN15048 SB classe 8.8 per tutte le altre

giunzioni

Verniciatura: classe di corrosività C4 secondo UNI EN ISO 12944-2

Sabbiatura SA 2,5

Applicazione di zincante epossidico grey, spessore film secco

50 micron (Jotun Barrier)

Applicazione di intermedio epossidico, spessore film secco 130

micron (Jotun Penguard Express)

Applicazione di finitura poliuretanica, spessore film secco 60

micron (Jotun Hardtop XP)

Totale spessore 240 micron

quantità: Acciaio S355 J0; 1.240 t

Pannelli Sandwich copertura: 6.200 m2

Pareti laterali: 7.500 m2

Pannelli Sandwich parete divisoria interna: 3.200 m2

data inizio: 21/10/2014

Inizio montaggi: 30/04/2015

Fine montaggi strutture metalliche: 15/07/2015

Fine tamponamenti: 30/08/2015

durata montaggi acciaio: 3 mesi

Fine lavori capannoni e palazzine: 20/01/2015

36 6 costruzioni metalliche nov dic 16