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1 1.3 SITUAZIONE ESTERNA 1.3.1 Il Territorio L’Istituto Comprensivo N. 6 di Verona “Chievo – Bassona – Borgo Nuovo” si è formato attraverso due successivi accorpamenti: nell’anno scolastico 19992000 dall’ unione della scuola secondaria di primo grado “Fainelli – Gandhi” con le scuole primarie “Camozzini” e “Dall’ Oca Bianca” , nell’ anno scolastico 2006–2007 dall’unione della scuola dell’ infanzia “Rodari” e della scuola primaria “Vilio” da un’ ulteriore aggregazione prevista dal nuovo piano di assetto scolastico del Comune di Verona. Il nuovo Istituto Comprensivo ha assunto una denominazione che, oltre al numero 6, indica nel suo nome gli estremi della copertura territoriale: esso raccoglie, a vasto raggio, l’ utenza dei quartieri Borgo Nuovo, Chievo e Bassona, in pratica la zona SudOvest della città di Verona. Il nostro Istituto è stato pensato per far sì che l’alunno/a venga seguito/a con continuità in gran parte dell’arco di formazione personale, dalla più tenera infanzia alla preadolescenza. Fra gli obiettivi di questa organizzazione: a. garantire un’ efficace continuità educativa, b. permettere un’organizzazione più flessibile, c. porre le basi per rapporti scuola – famiglie e scuola – territorio più integrati e duraturi; d. realizzare il coordinamento dell’attività educativa e didattica di tutti gli insegnanti promuovendo un processo formativo unitario, attraverso la ricerca e il confronto di obiettivi, metodologie, valutazioni; e. concordare e condividere i saperi minimi irrinunciabili per ogni disciplina, svilupparne un’articolazione in percorsi verticali, nel rispetto dei personali stili di insegnamento, per favorire una reale continuità educativa; f. promuovere percorsi educativi articolati fra conoscenze e competenze “il sapere e il saper fare”, in rapporto equilibrato, per promuovere un’autentica formazione; g. costruire curricoli che presentino le caratteristiche di essenzialità, di progressività, di flessibilità e di ricerca, facendo leva sia sulle risorse professionali dei docenti che sulla fattiva collaborazione delle famiglie; h. incrementare la validità dell’operato didattico attraverso il sistema valutativo, affidato ai docenti, e la valutazione di sistema sugli apprendimenti. L’obiettivo è quello di rendere la scuola un cantiere educativo stabile, che diventa scuola della comunità, punto d’ incontro e scambio felice delle più svariate potenzialità.

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1.3  SITUAZIONE  ESTERNA  

 

1.3.1  Il  Territorio  

L’Istituto  Comprensivo  N.  6  di  Verona  “Chievo  –  Bassona  –  Borgo  Nuovo”  si  è  formato  attraverso  due  successivi  accorpamenti:  nell’anno  scolastico  1999-­‐2000  dall’  unione  della  scuola  secondaria  di  primo  grado  “Fainelli  –  Gandhi”  con   le  scuole  primarie  “Camozzini”  e  “Dall’  Oca  Bianca”   ,  nell’  anno  scolastico  2006–2007  dall’unione  della  scuola  dell’  infanzia  “Rodari”  e  della  scuola  primaria  “Vilio”  da  un’  ulteriore  aggregazione  prevista  dal  nuovo  piano  di  assetto  scolastico  del  Comune  di  Verona.   Il   nuovo   Istituto   Comprensivo   ha   assunto   una   denominazione   che,   oltre   al   numero   6,  indica  nel  suo  nome  gli  estremi  della  copertura  territoriale:  esso  raccoglie,  a  vasto  raggio,  l’  utenza  dei  quartieri  Borgo  Nuovo,  Chievo  e  Bassona,  in  pratica  la  zona  Sud-­‐Ovest  della  città  di  Verona.  

 Il  nostro  Istituto  è  stato  pensato  per  far  sì  che  l’alunno/a  venga  seguito/a  con  continuità  in  gran  parte  dell’arco  di  formazione  personale,  dalla  più  tenera  infanzia  alla  preadolescenza.  

  Fra  gli  obiettivi  di  questa  organizzazione:  

a. garantire  un’  efficace  continuità  educativa,  

b. permettere  un’organizzazione  più  flessibile,  

c. porre  le  basi  per  rapporti  scuola  –  famiglie  e  scuola  –  territorio  più  integrati  e  duraturi;  

d. realizzare   il   coordinamento   dell’attività   educativa   e   didattica   di   tutti   gli   insegnanti  promuovendo   un   processo   formativo   unitario,   attraverso   la   ricerca   e   il   confronto   di  obiettivi,  metodologie,  valutazioni;  

e. concordare   e   condividere   i   saperi  minimi   irrinunciabili   per   ogni   disciplina,     svilupparne  un’articolazione   in  percorsi  verticali,  nel   rispetto  dei  personali   stili  di   insegnamento,  per  favorire  una  reale  continuità  educativa;  

f. promuovere  percorsi  educativi  articolati  fra  conoscenze  e  competenze  “il  sapere  e  il  saper  fare”,  in  rapporto  equilibrato,  per  promuovere  un’autentica  formazione;  

g. costruire   curricoli   che   presentino   le   caratteristiche   di   essenzialità,   di   progressività,   di  flessibilità   e   di   ricerca,   facendo   leva   sia   sulle   risorse   professionali   dei   docenti   che   sulla  fattiva  collaborazione  delle  famiglie;  

h. incrementare   la  validità  dell’operato  didattico  attraverso   il   sistema  valutativo,  affidato  ai  docenti,  e  la  valutazione  di  sistema  sugli  apprendimenti.  

 

L’obiettivo   è  quello  di   rendere   la   scuola  un     cantiere   educativo   stabile,   che  diventa     scuola  della  comunità,  punto  d’  incontro  e  scambio  felice  delle  più  svariate  potenzialità.  

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Grazie  a  questa   caratteristica  di   stabilità  e  di  unicità   territoriale,   l’esperienza  umana  e   culturale  delle   giovani   e   dei   giovani,   anche   nel   nuovo   scenario   pluri-­‐culturale,   può   sperimentare  l’educazione  alla  cittadinanza  vera,  radicale,  perché  condivisa  fin  dai  primi  passi.  

 

 

1.3.2  Il  Contesto  Territoriale  

Chievo    

Territorio:   dal   nucleo   originario   intorno   alla   piazza,   si   è   avuta   una   espansione   verso  Boscomantico,  con  insediamenti  misti,  residenziali  e  rurali.  Nuove  abitazioni  anche  verso  Via  Fava,  in  espansione  e  in  Via  Puglie.  Zone  verdi:  villa  Pullè,  pista  ciclabile  lungo  il  Canale  Camuzzoni.  

Utenza:   nelle   prime   due   zone   di   più   vecchio   inurbamento   c’è   una   prevalenza   di   famiglie   ben  radicate   con   legami   famigliari   presenti   nel  medesimo   territorio.   Nella   zona   più   recente   abitano  famiglie   provenienti   da   altri   quartieri;   sono   presenti   anche   alcune   famiglie   di   origine   straniera,  ben  integrate.  

Altre   agenzie   educative:   associazioni   sportive,   Parrocchia,   Comitato   Sagra,   Centro   anziani  protagonisti,  Tempo  famiglie.  

Strutture   scolastiche:   Scuola   primaria   “G.   C.   Camozzini”,Scuola   secondaria   di   primo   grado   “V.  Fainelli-­‐Gandhi”,  inoltre  scuola  dell’  infanzia  “Angelica”;  scuola  dell’  infanzia,  primaria  e  Centro  di  Formazione  Professionale  “Don  A.  Provolo”;  Istituto  Professionale  Servizi  Alberghieri  “A.  Berti”.  

Bassona  

Territorio:   inizialmente   diviso   fra   zona   agricola   e   area   industriale,   oggi   è   prevalentemente  residenziale,   pur   con   una   presenza   di   aree   destinate   ad   attività   economiche.   L’edilizia   è   in  moderata,   ma   continua   espansione.   Ci   sono   aree   verdi,   un   parco   giochi   e   un   campo   sportivo  comunale.  

Utenza:  è  presente  un  numero  notevole  di   famiglie  originarie  del   luogo;   i  nuovi   insediamenti,   in  prevalenza   famiglie   giovani,   sono   ben   integrati.  Modesta   è   la   presenza  di   famiglie   di   immigrati,  anche  queste  ben  inserite.  

Altre  agenzie  educative:  Comitato  di  Quartiere,  Comitato  Carnevale  e  Sagra,  Circolo  “Noi–genitori  per  la  comunità,  Parrocchia,  Società  sportive.  

Strutture  scolastiche:  Scuola  dell’  infanzia  “G.  Rodari”,  Scuola  primaria  “M.  Vilio”.  

Borgo  Nuovo  

Territorio:  si  può  dire  pienamente  riqualificato,  dopo  anni  di  abbandono,  sia  dal  punto  di  vista    edilizio   che   dal   punto   di   vista   sociale   grazie   ad   un   importante   intervento   da   parte   del   Comune  (Borgo  Nuovo  si  diventa).  Sono  già  stati  realizzati  nuovi  insediamenti  abitativi,  ristrutturazioni  e  bonifiche,   teleriscaldamento,  piste   ciclabili,   aree  verdi,   il   rifacimento  della  Chiesa  Parrocchiale   e  del  Centro  annesso.  Utenza:  di   tipologia  diversificata,  è  molto  attenta  e  partecipe  alle   iniziative  per   il  miglioramento  della   qualità   della   vita   nel   quartiere.   Discreto   il   numero   di   famiglie   di   origine   straniera,   ben  integrate.  

Altre   agenzie   educative:   “La   Cittadella   delle   associazioni”,   12   associazioni   benefiche,   Centro  ragazzi  –  Borgo  Nuovo  si  diventa,  Comitato  per  il  Carnevale,  Centro  Lettura,  Centro  Aperto,  Centro  Diurno,  Associazioni  Sportive.  

Strutture   scolastiche:   Scuola   Primaria   “A.   Dall’   Oca   Bianca”,   Scuola   secondaria   di   primo   grado  “Fainelli-­‐Gandhi”,  inoltre  scuole  dell’  infanzia  “Suore  Dimesse”  e  “A.  Dall’  Oca  Bianca”  (comunale),  Istituto    Superiore  Statale  “M.  Sanmicheli”.    

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1.3.3  Le  collaborazioni  

La    scuola  si  avvale  poi  della  collaborazione  dei  seguenti  Enti:    

III  Circoscrizione  Ovest,  che  propone,  sostiene,  organizza  attività  culturali,  educative  e  didattiche  

USSL  20  :  C.e.r.r.i.s.,  Servizi  Sociali  e  Centri  Diurni  per  la  prevenzione  del  disagio  giovanile  e  per  il  recupero  di  ragazzi  con  difficoltà;  

Sportello  d’ascolto  per  il  bullismo  presso  l’UST  di  Verona,  che  opera  in  sostegno  di  alunni,  genitori  e  scuola  per  la  prevenzione  del  bullismo;  

Assessorato   all’Istruzione   del   Comune   di   Verona,   che   organizza   visite   a   industrie,   laboratori  artigianali  e  ambienti  naturali;  

A.m.i.a.   che  organizza  visite  ai  propri   impianti,   interventi  di   esperti   a   scuola  e  propone  concorsi  con  lo  scopo  di  creare  nei  ragazzi  una  coscienza  ecologica;  

Corpo  dei  Vigili  Urbani  che,  a  richiesta,  mediante  interventi  specifici,  offre  un’utile  collaborazione  per  l’insegnamento  dell’Educazione  Stradale;  

Ente  Lirico   "Arena  di  Verona",   che  offre   la  possibilità  di   assistere  a   concerti   e   scoprire   "luoghi   e  segreti"  degli  spettacoli  lirici;  

A.i.d.a.   (Associazione   Italiana  Diffusione  Artistica),  per  assistere  e   fare  spettacoli   teatrali   rivolti  al  mondo  dei  ragazzi  e  fatti  dagli  stessi  ragazzi;    

Musei  di  Verona  (Museo  di  Storia  Naturale,  Museo  di  Castelvecchio,  Museo  Archeologico,  Palazzo  Forti,   Comitato   per   la   Celebrazione   di   San   Zeno)   che   offrono   la   possibilità   di   effettuare   visite  guidate  e  percorsi  didattici  particolarmente  curati  ed  accattivanti  per  i  ragazzi;  

C.R.I  che  tiene  per  le  classi  corsi  di  "Primo  Soccorso";    

CESTIM,  associazione  per  l’integrazione  degli  alunni  stranieri;    

Fondazione  ANT  Italia  Onlus,  che  offre  interventi  nelle  classi  sull’alimentazione  per  la  prevenzione  dei  tumori;  

Lingue  senza  Frontiere,  che  organizza  campus  estivi  nelle  lingue  comunitarie.  

Vengono  presi  in  considerazione  fattivamente  i  rapporti  in  rete  con  le  altre  scuole  del  territorio  e  con   agenzie   educative   e   culturali   anche   attraverso   le   Figure   Strumentali   preposte   ad   aree  specifiche  d’intervento.  

 

1.4  SITUAZIONE  INTERNA  

1.4.1  Alunne  ed  Alunni  

Scuola             Numero  classi/sezioni       Numero  alunni  

• Scuola  infanzia  G.  RODARI              3            71  • Totale  scuola  infanzia              3            79  • Scuola  primaria  G.C.  CAMOZZINI         10         195  • Scuola  primaria  A.  DALL’OCA  BIANCA       10           183  • Scuola  primaria  M.VILIO              5         112  

 Totale  scuola  primaria           25         490        

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• Scuola  secondaria  1^  grado    FAINELLI-­‐GANDHI     12          255          

Totale  scuola  secondaria  13,271  

Totale                 40          826  

 

1.4.2  Il  personale  

 

Qualifica                       Numero  

• Dirigente  scolastica                          

• Docenti  Scuola  infanzia  G.  RODARI                   9  

               Totale  docenti  scuola  infanzia                   9  

• Docenti  Scuola  primaria  G.C.  CAMOZZINI                                      21  • Docenti  Scuola  primaria  A.  DALL’OCA  BIANCA                                    23  • Docenti  Scuola  primaria  M.VILIO                                        11  

             Totale  docenti  scuola  primaria                                        51*  

• Scuola  secondaria  1^  grado  V.  FAINELLI-­‐GANDHI                                    41  

                           Totale  docenti  scuola  secondaria                                        33*  

• Totale  docenti                                                                                                                                                                                                                                                                                    92*    

• Direttrice  dei  servizi  (DSGA)      

• Personale  Amministrativo                     6  • Personale  utilizzato                       3  • Personale  ausiliario  Scuola  infanzia  G.  RODARI               2  • Personale  ausiliario  Scuola  primaria  G.C.  CAMOZZINI             3  • Personale  ausiliario  Scuola  primaria  A.  DALL’OCA  BIANCA           5  • Personale  ausiliario  Scuola  primaria  M.VILIO               3  • Personale  ausiliario  Scuola  secondaria  1^  grado  V.  FAINELLI           5  

Totale  personale  ausiliario                                          18  

Totale  personale                                        121  

 

*  Alcune/i  insegnanti  e  ausiliari/ie  lavorano  in  due  sedi,  per  cui  il  numero  totale  non  corrisponde  alla  somma  dei  parziali    

 

1.5  IDENTITA’  DELL’ISTITUTO  

 

1.5.1  I  nostri  principi  

L’Istituto  Comprensivo  n°6  basa  la  propria  azione  formativa  sui  seguenti  principi:    

La  creazione  di  un  ambiente  sereno  che  favorisca  l’integrazione  di  tutti  gli  alunni  all’interno  della  scuola.  

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La  formazione  di  cittadini  responsabili  e  rispettosi  degli  altri  e  dell’ambiente  che  li  circonda  sulla  base  dei  postulati  espressi  nei  seguenti  documenti:  

• Costituzione   Italiana  art.  34   “la   scuola  è  aperta  a   tutti   [...]   I   capaci   e  meritevoli,   anche   se  privi  di  mezzi,  hanno  diritto  di  raggiungere  i  gradi  più  alti  degli  studi.”  

• Dichiarazione   universale   dei   diritti   dell’uomo   art.26   comma   2   “L’istruzione   deve   essere  indirizzata  al  pieno  sviluppo  della  personalità  umana  ed  al  rafforzamento  del  rispetto  dei  diritti  dell’uomo  e  delle   libertà   fondamentali.  Essa  deve  promuovere   la   comprensione,   la  tolleranza,  l’amicizia  fra  tutte  le  nazioni,  i  gruppi  razziali  e  religiosi  [...].  

• Carta   dei   diritti   dei   bambini   dalla   Convenzione   ONU   del   1989   “Il   bambino   ha   diritto  all’istruzione   [...]”   “L’educazione   del   bambino   deve   :   sviluppare   tutte   le   sue   capacità,  rispettare  i  diritti  umani  e  le  libertà;  rispettare  i  genitori,  la  lingua  e  la  cultura  del  Paese  in  cui   egli   vive;   preparare   il   bambino   ad   andare   d’accordo   con   tutti;   rispettare   l’ambiente  naturale.”  “I  genitori  devono  curare  l’educazione  e  lo  sviluppo  del  bambino.  Lo  Stato  li  deve  aiutare   rendendo   più   facile   il   loro   compito.   “   Il   bambino   ha   diritto   di   esprimersi  liberamente  con  la  parola,  con  lo  scritto,  il  disegno,  la  stampa.”    

 

1.5.2  La  nostra  mission  

Il   nostro   istituto   pone   al   centro   dell’azione   educativa:   garantire   l’acquisizione   dei   saperi  fondamentali,  rendendo  gli  alunni  consapevoli  della  profonda  gratificazione  che  deriva  in  ognuno  dal  sapere  e  dal  saper   fare,  educare  a  servirsi  degli   strumenti  di  conoscenza  (laboratori)  e  delle  occasioni  di  esperienza(strutture  a  disposizione);    

• stimolare  negli  alunni  la  capacità  critica  come  conoscenza  attiva  del  mondo  esterno;  • far  acquisire  agli  alunni  una  sempre  maggiore  consapevolezza  di  se  stessi;  • promuovere  lo  „star  bene‟  dell’alunno  nella  scuola-­‐comunità  educante;  • educare   a   valori   come:   “il   rispetto   di   sé,   degli   altri   e   dell’ambiente”   e   “accettazione   ed  

integrazione  delle  diversità”;  • sviluppare   l’autostima   in   un’ottica   focalizzata   all’orientamento   al   fine   di   una   migliore  

percezione   di   sé,   dei   propri   bisogni,   dei   propri   limiti   e   delle   proprie   possibilità   e  potenzialità;  favorire  la  formazione  del  senso  di  cittadinanza.    

 

 

 

2  SCELTE  ORGANIZZATIVO-­‐DIDATTICHE  COMUNI  AI  TRE  ORDINI  DI  SCUOLA  

Come   già   accennato,   la   struttura   “verticalizzata”   dell’   Istituto   Comprensivo,   oltre   che   obiettivi  comuni,  offre  concretamente  occasioni  molteplici  di  operare  scelte  comuni.  

Più   specificamente,   tali   scelte   si   concretizzano   in   specifici   percorsi   che,   appunto,   si   sviluppano  nell’arco  di   tempo   che   va  dalla   Scuola   dell’infanzia   alla   Secondaria   di   primo   grado,   con   tempi   e  modalità   adeguate   alle   esigenze   e   alle   possibilità   delle   varie   età.   Ecco   le   attività   da  definirsi   sia  progettuali  sia  laboratoriali:  

• Progetto  accoglienza/continuità  • Progetto  accoglienza  e  inserimento  alunne/i  alloglotte/i  • Progetto  educazione  interculturale  • Progetto  educazione  alla  convivenza  • Progetto  educazione  alla  pace  • Piano  uscite  didattiche  e  viaggi  d’  istruzione  • Progetto  iniziative  educative  su  e  per  il  territorio  

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• Progetto  genitori  e  iniziative  connesse  • Progetto  star  bene  a  scuola  

 

2.1  CRITERI  DI  VALUTAZIONE  

La  valutazione  è  intesa  come  un’azione  continua,  che  si  svolge  per  l’intero  percorso  scolastico,  con  strumenti  diversi  a  seconda  del  fine  e  dell’obiettivo  da  valutare.  

Prove   oggettive,   dati   delle   osservazioni   sistematiche,   risultati   dei   test   ed   altre   strategie   di  sperimentata   efficacia   contribuiscono   ad   attivare   la   valutazione   formativa   di   processo   e   a  supportare  la  valutazione  sommativa  finale.    

Essa  è  legata  alla  programmazione  ed  è  improntata  a  criteri  di  oggettività,  condivisione  dei  criteri  fra  insegnanti,  chiarezza  nel  messaggio  ad  alunni  e  famiglie.  

Più  precisamente,   la  valutazione  d’ingresso  ha   lo  scopo  di   individuare   le  condizioni   iniziali  degli  alunni  in  rapporto  alle  abilità  di  base  previste  dalla  programmazione  sia  del  Consiglio  di  classe  o  team   che   dei   singoli   docenti;   la   valutazione   formativa   serve,   invece,   a   conoscere,   nel   corso  dell’anno,  le  competenze  raggiunte  dagli  alunni-­‐  per  l’attuazione  di  quanto  programmato  e  per  un  eventuale  recupero  tempestivo-­‐;  la  valutazione  sommativa  finale  valuta  il  grado  di  maturazione  e  di  competenza  raggiunto  relativamente  agli  obiettivi  educativi  e  didattici  edi  progressi  compiuti  nell’evoluzione  personale.  

Alcuni  momenti  importanti  di  valutazione  sono:  

• la   valutazione   analitica   quadrimestrale,   fatta   da   ciascun   insegnante,   e   la   valutazione  globale,  fatta  collegialmente  

• inoltre,   alle   risorse   valutative   di   routine   di   cui   si   è   appena   detto,   anche   quest’anno   si  aggiungeranno  quelle  per   la  Valutazione  del   Servizio  Scolastico   (INValSI).  Tale   iniziativa,  estesa   a   livello   nazionale,   prevede   la   somministrazione   di   prove   nelle   classi   II   e   V   della  scuola  primaria,  e  nelle  classi  I  della  scuola  secondaria  di  primo  grado,  per  le  discipline  di  Italiano,   Matematica.   Ciò   consente   di   avere   un   fattivo   ed   attendibile   riscontro   della  situazione   dell’Istituto   a   livello   di   apprendimento   e   di   competenze   degli   alunni,  messa   a  confronto   con   quella   delle   altre   Scuole   del   Veneto   e   d’Italia.   Da   qui   lo   stimolo   per  convalidare,  integrare  o  modificare  le  nostre  proposte  didattiche.    

 

2.2  L’INTEGRAZIONE  DEGLI  ALUNNI  CON  HANDICAP  

L’inserimento   degli   alunni   portatori   di   handicap   nelle   classi,   con   riferimento   alla   normativa  vigente,  è  finalizzato  alla  piena  integrazione  di  ognuno;  offrendo  ad  essi  ogni  possibile  opportunità  formativa,  la  scuola  si  propone  alcuni  obiettivi  irrinunciabili,  come  i  seguenti:  

• raggiungimento  dell’autonomia,  • raggiungimento  della  conoscenza  di  sé,  • raggiungimento  della  capacità  di  rapportarsi  positivamente  con  gli  altri,  • conquista  di  strumenti  operativi  di  base  linguistici  e  metodologici,  • raggiungimento  del  pieno  sviluppo  delle  proprie  potenzialità.  

Tali  obiettivi  saranno  perseguiti  con  percorsi  didattici  e  strategie  metodologiche  particolari.  

Inoltre,   l’integrazione   degli   alunni   portatori   di   handicap   impegna   docenti,   alunni   e   genitori   nel  difficile  percorso  di  accettazione  della  diversità  e  rappresenta  un  importante  momento  di  crescita  personale  e  sociale  per  ogni  componente  della  comunità  scolastica.  

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Per   ciascun   alunno   diversamente   abile   la   scuola,   in   collaborazione   con   la   famiglia   e   con   gli  specialisti   del   servizio   territoriale   di   Neuropsichiatria   Infantile,   predispone   un   apposito   “piano  educativo  individualizzato”.  

Per   favorire   l’integrazione,   la   scuola   si   avvale   di   insegnanti   statali   specializzati   (i   cosiddetti  docenti   di   “sostegno”)   e,   se   necessario,   di   personale   assistenziale.   L’insegnante   di   sostegno   è  assegnato   alle   classi   che   comprendono   alunni   con   certificazione   specifica;   il   suo   intervento  didattico  è  rivolto  anche  a  migliorare  le  relazioni  fra  tutti  gli  alunni  e  la  ricaduta  del  suo  operato  si  articola   in   tutte   le  discipline.   In  ogni  caso,   le  attività  di   integrazione  riguardano   tutta   la  classe  o  tutto  il  gruppo  in  cui  è  inserito  l’alunno  con  handicap;  le  attività  specifiche  sono  previste  nel  piano  educativo  individuale.  

Nell’Istituto  funziona  un  apposito  gruppo  di  lavoro,  coordinato  da  un  docente  referente,  formato  dai   docenti   delle   classi   e   da   quelli   di   sostegno,   che   si   riunisce   periodicamente   con   lo   scopo   di  programmare,  monitorare  e  migliorare  l’efficacia  dell’intervento  di  inserimento/integrazione.  

 

2.2.1  L’integrazione  degli  alunni  con  difficoltà  di  apprendimento  (DSA)  

La   dislessia   riguarda   in   Italia   circa   il   4%  della   popolazione   scolastica.  Molto   spesso   però   non   è  riconosciuta  o  la  diagnosi  avviene  solo  tardivamente.  I  bambini  dislessici,  perciò,  vengono  a  lungo  considerati   dai   loro   genitori   e   a   volte   anche   dagli   insegnanti   come   svogliati,   pigri,   se   non  addirittura,  poco  intelligenti.  

Negli   ultimi   anni,   però,   l’attenzione   al   problema   è   cresciuta   notevolmente   e   forme   di  collaborazione  fra  scuola,  professionisti  e  genitori  si  vanno  sempre  più  affermando.  

Il  Parlamento  ha  promulgato  la  legge  n.170  del  8  ottobre  2010  relativa  a  “Nuove  norme  in  materia  di   disturbi   specifici   di   apprendimento   in   ambito   scolastico”   finalizzata   a   garantire   il   successo  scolastico  anche  a  questi  bambini,  legge  che  integra  la  normativa  già  esistente.  

La   legge   ribadisce   la   necessità   di   individuare   precocemente   i   bambini   con   difficoltà   di  apprendimento   nella   letto-­‐scrittura   ,   di   avviare   gli   stessi,   in   accordo   con   la   famiglia,   ai   servizi  socio-­‐sanitari   per   una   eventuale   diagnosi   ,   di   adottare   misure   compensative   e   dispensative  nell’attività  didattica  con  bambini/ragazzi  con  diagnosi  di  DSA  e  prevede  percorsi  di   formazione  per  dirigenti  e  insegnanti.  

La   nostra   scuola   già   da   due   anni   aderisce   al   Progetto   “La   scuola   fa   bene   a   tutti”   attuato   in  collaborazione  con  l’AID  /Associazione  Italiana  Dislessia).  

Le  attività  progettuali  focalizzano  l’attenzione  sull’apprendimento  delle  attività  di  base  nel  primo  anno  della   scuola  primaria   con   la   finalità   di   far   acquisire   agli   insegnanti   di   classe   la   capacità  di  individuare   precocemente   i   bambini   che   presentano   difficoltà   di   apprendimento   fornendo   loro  approcci  metodologici  didattici  più   idonei  e  adeguati  ai  bisogni  di  apprendimento  degli  allievi.  A  tal  fine  nei  mesi  di  gennaio  e  maggio  gli   insegnanti  già  formati,  sottopongono  gli  alunni  di  classe  prima  a  screening  specifici.  

Per  quanto   riguarda  gli   alunni   con  Deficit  dell’attenzione  e   iperattività,   il  nostro   Istituto   segue   i  protocolli   del  Ministero  dell’Istruzione   (prot.   4089  del   15/06/2010)   e   le   indicazioni   dell’USL  di  riferimento.  

2.2.2  Preveniamo  il  disagio  coltiviamo  le  eccellenze  

All’interno   dell’Istituto   è   previsto   un   concreto   impegno   programmatico,   basato   su   una   attenta  lettura  del  grado  di  inclusività  della  scuola  e  su  obiettivi  di  miglioramento,  da  perseguire  nel  senso  della   trasversalità   delle   prassi   di   inclusione   negli   ambiti   dell’insegnamento   curricolare,   della  gestione   delle   classi,   dell’organizzazione   dei   tempi   e   degli   spazi   scolastici,   delle   relazioni   tra  docenti,  alunni  e  famiglie.    

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Vengono   stabiliti   criteri   e  procedure  di  utilizzo   “funzionale”  delle   risorse  professionali   presenti,  privilegiando,   rispetto   a   una   logica  meramente   quantitativa   di   distribuzione   degli   organici,   una  logica   “qualitativa”,   sulla   base   di   un   progetto   di   inclusione   condiviso   con   famiglie   e   servizi  sociosanitari   che   recuperi   l’aspetto   “pedagogico”   del   percorso   di   apprendimento   e   l’ambito  specifico  di  competenza  della  scuola.  

Un’attenzione   particolare   viene   data     alla   rilevazione   delle   eccellenze   all’interno   dell’istituto   e  all’attuazione  di  percorsi  ad  hoc  finalizzati  alla  loro  implementazione.  

 

Al  fine  di  assolvere  all’impegno  programmatico  per  l’inclusione  assume  fondamentale  importanza  la  partecipazione  ad  azioni  di  formazione  e/o  di  prevenzione  concordate  a  livello  territoriale.  

 

2.3  ATTIVITA’  ALTERNATIVE  ALLA  RELIGIONE  CATTOLICA  

La  scuola  garantisce  la  possibilità  di  scegliere  attività  alternative  con  docenti  della  scuola,  

uscita  anticipata  o  entrata  posticipata.    

 

2.4  ACCOGLIENZA  ED  INSERIMENTO  SCOLASTICO  DI  ALUNNI  STRANIERI  

Nel   nostro   Istituto,   come   in   molti   altri,   si   osserva   il   continuo   incremento   di   iscrizioni   di  alunni/alunne   provenienti   da   diversi   paesi;   si   è   quindi   provveduto   ad   attivare   una   serie   di  iniziative   per   realizzare   l’insegnamento   dell’italiano-­‐   alfabetizzazione-­‐,   oltre   che   un’adeguata  accoglienza   e   una   progressiva   integrazione   degli   alunni/alunne   in   questione.   I   docenti,   in  relazione   al   livello   di   competenza   dei   singoli   alunni   stranieri,   definiscono   il   necessario  adattamento  dei  programmi  di  insegnamento  per  la  facilitazione  dell’apprendimento  della  lingua  italiana   come   L2.Per   l’attuazione   di   questo   impegno   didattico,   si   utilizzeranno   di   preferenza   le  risorse  professionali  dell’Istituto  (DPR.394/99  cap.  VII).   Inoltre,  potranno  essere  istituiti  corsi  di  prima  alfabetizzazione  per  gli  alunni  con  nessuna  o  scarsa  conoscenza  della  lingua  italiana;  in  tal  caso,  se   indispensabile,  si  richiederanno  eventuali   interventi  esterni  che  affianchino  il   lavoro  dei  docenti.  

 

2.5  ATTIVITA’  DIDATTICHE  NELLA  SCUOLA  DELL’INFANZIA:  

ORGANIZZAZIONE  E  OFFERTA  FORMATIVA  

I  bambini  sono  suddivisi  in  3  sezioni:  

• una  sezione  di  bambini/e  di  età  omogenea  (3  anni)  di  25  alunni  • una  sezione  di  bambini/e  di  età  omogenea  (4  anni)  di  24  alunni  • una  sezione  di  bambini  di  età  eterogenea  (4/5  anni)  di  14  alunni  

Nelle  sezioni  operano  6  insegnanti  +  1  insegnante  di  IRC  

 

2.5.1  Finalità  della  scuola  dell’Infanzia  

La   scuola   dell'infanzia   è   un   ambiente   educativo   di   esperienze   concrete   e   di   apprendimenti  riflessivi   che   integra,   in   un   processo   unitario,   le   differenti   forme   del   fare,   del   pensare,   del  comunicare  e  del  conferire  senso  da  parte  dei  bambini.  

Nel  fare  ciò  si  considerano  elementi  fondamentali  del  suo  operare:  

• il  rafforzamento  dell'identità  personale  • la  conquista  dell'autonomia  

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• lo  sviluppo  delle  competenze  

Essa   raggiunge   questi   obiettivi   generali   del   processo   formativo   collocandoli   all'interno   di   un  progetto  articolato  e  unitario,  che  riconosce  sul  piano  educativo  la  priorità  del  ruolo  della  famiglia  e  l'importanza  del  territorio  di  appartenenza  con  le  sue  risorse  sociali  e  culturali.  

 

2.5.2  Obiettivi  specifici  di  apprendimento  

Il   percorso   educativo   della   scuola   dell'infanzia   utilizza   gli   obiettivi   specifici   di   apprendimento  all'interno  dei  campi  esperienziali,  indicati  di  seguito,  per  trasformare  le  capacità  del  bambino  in  competenze.  

 

CAMPI  ESPERENZIALI  

Corpo,  movimento,  salute  

• Discorsi  e  parole-­‐  Fruizione  e  produzione  di  messaggi  • Lo  spazio,  l'ordine  e  la  misura  • Le  cose,  il  tempo  e  la  natura  • Messaggi,  forme  e  media  • Il  se'  e  l'altro  • IRC/  Attività  alternative  

 

ATTIVITA'  DI  LABORATORIO  

La  scuola  dell'infanzia  è  strutturata  per  tutti  i/le  bambini/e  con  laboratori  e  spazi  ben  definiti.  In  tali  spazi  è  possibile  svolgere  attività  quali:  

• Manipolazione    • Pittura  • Costruzioni  • Drammatizzazione  • Lettura  • Scoperta  di  elementi  naturali  • Musica  • Motoria  • Biblioteca  • Logica/matematica  

 

2.5.3  L'azione  didattica  

Le  insegnanti  della  scuola  dell'Infanzia  durante  l'anno  scolastico,  si  incontrano  periodicamente  in  team  per  organizzare  attività,  attraverso  programmazioni  su  progetti  multiamo,  articolare  gruppi  misti  per  età  (sezione)  e  per  gruppi  omogenei  (intersezione).  

Le   docenti,   per   favorire   il   processo   di   apprendimento,   fanno   riferimento   ai   seguenti   principi   e  strategie  educative:  

• la  motivazione  ed  il  principio  del  piacere  • l'esplorazione  e  la  ricerca  • l'agire,  il  rappresentare,  il  rielaborare  • la  predisposizione  di  un  ambiente  scolastico  ricco  di  offerte,  proposte,  messaggi  e  stimoli  

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Gli  interventi  educativi  verranno  effettuati  attraverso:  

• attività  di  tipo  collettivo  • attività  di  piccolo  e  grande  gruppo  • attività  di  intersezione  • attività  individuale  

Durante   l'anno   scolastico   si   eseguono   periodiche   verifiche   sia   dei   progetti   didattici,   sia   degli  apprendimenti,   attraverso   l'osservazione   occasionale   e   sistematica   del   comportamento   dei  bambini  e  delle  loro  produzioni.  

 

2.5.4  Organizzazione  delle  attività  

8.00/10.00   10.00/12.00   13.30/15.30  

Attività  di  sezione   Attività  di  intersezione   Attività   di   intersezione   per  gruppi  di  età  omogenea  

 

La  compresenza  giornaliera  (2.30  h)  permette  la  realizzazione  dei  laboratori  per  età.  

In   presenza   di   alunni   con   svantaggi   socio/culturali   o   provenienti   da   altri   Paesi   le   insegnanti  elaborano  percorsi  individuali  con  il  supporto  di  mediatori  o  volontari.    

 

2.5.5  Competenze  in  uscita  

A  conclusione  del  percorso  educativo-­‐scolastico  nella  scuola  dell'Infanzia  il  bambino  sarà  in  grado  di:  

• condividere  socialmente  il  gioco  • gestire  ruoli  e  regole  complesse  • affrontare  e  risolvere  conflitti  • riflettere  sulle  esperienze  vissute  attraverso  l'esplorazione,  l'analisi  e  il  confronto  • sviluppare  l'abitudine  a  fare  domande  e  acquisire  il  "gusto"  di  imparare  

 

2.6  ATTIVITA’  DIDATTICHE  NELLASCUOLA  PRIMARIA  

2.6.1  La  programmazione  dell’intervento  formativo  

Con  l’entrata  in  vigore  del  Decreto  Leg.  53/03,  la  scuola  primaria  è  articolata  in  un  primo  anno  di  raccordo  con   la   scuola  d’Infanzia,   esteso  al   raggiungimento  della   strumentalità  di  base,  e   in  due  periodi   didattici   biennali.   Inoltre,   il   passaggio   alla   scuola   secondaria   avverrà   in   seguito   a  valutazione  positiva  al  termine  del  secondo  biennio.  Il  tempo  scuola  offerto  dall’IC6  si  articola  nel  seguente   modo:   tempo   pieno   a   40   ore   settimanali   (8-­‐16)   ,   tempo   modulare   a   29/30   ore  settimanali  con  rientri  pomeridiani.  

La  programmazione  dell’intervento  educativo  tiene  conto  in  primo  luogo  delle  esigenze  formative  degli  alunni  che,  nella  scuola  primaria,  fanno  riferimento  alla  necessità  di:  

• acquisire  l’alfabetizzazione  di  base;  • sviluppare  rapporti  e  relazioni  interpersonali  adeguati;  • integrare   il   curricolo   tradizionale   con   attività   che   promuovano   la   pratica   di   linguaggi  

diversi  • disporre  di  adeguati  momenti  e  spazi  dedicati  all’attività  fisica,  motoria  e  sportiva;  • disporre  di  momenti  specifici  per  l’attività  individualizzata  e  di  recupero;    

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•  praticare  un  primo  approccio  significativo  alle  nuove  tecnologie  informatiche;  • entrare  in  contatto  con  una  seconda  lingua;  • proporre  l’attuazione  del  metodo  di  studio  applicato  in  maniera  trasversale.    

Nelle   tre   scuole   elementari,   “Camozzini”   ,   “Dall’Oca   Bianca”   e   "Vilio"   le   attività   didattiche   sono  organizzate  in  modo  da  riservare  a  ciascuna  disciplina  di  insegnamento  un  tempo  adeguato.  

Inoltre,  esse  possono  essere  organizzate  e  svolte  con  modalità  diverse,  allo  scopo  di  rendere  più  efficace  l’intervento  formativo:  

• “lezione”  collettiva  a  livello  di  classe  • attività  in  piccolo  gruppo  • attività  per  gruppi  formati  da  alunni  di  classi  diverse  (classi  aperte);  • interventi  individualizzati  

Per   gli   alunni   che,   nello   svolgimento   di   tali   attività,   vivono   una   situazione   di   particolare  svantaggio,  si  provvede  alla  stesura  di  piani  personalizzati,  che  presuppongono,  al  termine,  prove  di  verifica  differenziate.  

Per  tutte  le  scuole  Primarie  il  CURRICOLO  OBBLIGATORIO  si  completa  con  le    

ATTIVITA’  AGGIUNTIVE    

(99  ORE  ANNUE)  

LABORATORIO  delle  ATTIVITA’  ESPRESSIVE   Possibilità  di  esprimersi  con  linguaggi  non  verbali  in  contesti  particolarmente  significativi  

LABORATORIO  LARSA   Recupero  della  strumentalità  di  base.    Sviluppo  delle  potenzialità  e  degli  apprendimenti  

METODO  di  STUDIO   Strategie  cognitive  e  organizzative  per  acquisire  una  tecnica  nello  studio  delle  discipline  

 

Monte  ore   CLASSI  PRIME   I  BIENNIO   II  BIENNIO  

66  ore   Lab.    

attività  espressive  

Lab.    

attività  espressive  

 

33  ore   Laboratorio  LARSA     Laboratorio  LARSA   Laboratorio  LARSA  

33  ore       Lab.  

attività  espressive  

33  ore       Metodo  di  Studio  

 

Le  attività  previste,  per  un  monte  ore  annuo  di  99,  potranno  essere  ripartite:  

• settimanalmente  (3  ore  alla  settimana)  • a  pacchetti  da  utilizzarsi  nei  momenti  individuati  dal  piano  annuale  delle  attività  

La  personalizzazione  dell’itinerario  formativo  avviene,  inoltre,  attraverso  

• l’articolazione   flessibile  del  gruppo  classe,   con   formazione  di  gruppi  di  alunni,  adottando  criteri  anche  diversi  (gruppi  omogenei,  eterogenei,  spontanei);  

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• l’integrazione   degli   alunni   con   difficoltà   e   l’organizzazione   di   iniziative   di   recupero   e   di  sostegno  nel  quadro  complessivo  della   flessibilità  del  gruppo  classe,   con   l’individuazione  delle  forme  migliori  per  rendere  effettivi  i  diritti  formativi  degli  allievi  svantaggiati;  

• pronta  accoglienza  degli  alunni  stranieri    

 

2.7  ATTIVITA’  DIDATTICHE  NELLA  SCUOLA  SECONDARIA  DI  PRIMO  GRADO  

La  scuola  secondaria  di  primo  grado  è  strutturata  in  un  biennio  e  in  un  anno-­‐  il  terzo-­‐  definito  “  di  orientamento”-­‐  al  termine  del  quale  gli  studenti  devono  sostenere  un  Esame  di  Stato.  

Attraverso   le   discipline   di   studio   ed   in   ogni   momento   di   vita   scolastica,   anche   ricreativo,   si  perseguiranno  gli  obiettivi  didattici  che  prevedono:  

• la  crescita  delle  capacità  di  autonomia  di  studio  e  di  lavoro  • il  rafforzamento  di  positive  interazioni  sociali  • la  conoscenza  culturale  e  scientifica  della  realtà  contemporanea  • l’alfabetizzazione  e  l’approfondimento  delle  tecniche  informatiche  • l’acquisizione  di  consapevolezze  e  di  strumentalità  adeguate  in  vista  delle  successive  scelte  

scolastiche.  

L'organizzazione  della  scuola  secondaria  di  1°  grado  prevede  le  seguenti  strutturazioni  orarie:  

• 30  ore  settimanali  dal  lunedì  al  sabato  (8-­‐13)  • 30  ore  settimanali  dal  lunedì  al  venerdì  (con  tre  rientri  e  servizio  mensa  con  sorveglianza  

da  parte  di  un  operatore  esterno  previo  contributo  delle  famiglie)    

Le  classi  presenti  quest'anno  nella  scuola  sono  12.  

 

2.7.1  Metodologia  e  didattica  delle  attività  

Con  il  termine  “metodo”  si  intende  la  progettazione,  la  costruzione  e  la  realizzazione  di  occasioni  ed  esperienze  di  apprendimento  che  tengano  conto  de:  

• la  situazione  di  partenza  dell’alunno;  • l’atteggiamento  personale;  • gli  stili  cognitivi  individuali;  • i  contenuti  e  gli  obiettivi  fissati  dai  programmi;  • le  risorse  strumentali  (materiale,  documentazione,  spazio,  ambiente,  mezzi).  

Le   varie   esperienze   educative   si   attuano   sempre   attraverso   un’organizzazione   didattica  diversificata,  in  relazione  allo  sviluppo  della  personalità  dell’allievo,  alle  modalità  dell’operare  dei  vari  docenti  e  alle  varie  situazioni  in  divenire,  sia  a  livello  ambientale  che  umano.  

Essa   si   sviluppa   nell’arco   del   triennio   curando   la   dimensione   sistemica   delle   discipline,  sviluppando   competenze   e   conoscenze   corrispondenti   alla   Programmazione   prevista   e   alle  attitudini   degli   allievi,   considerando   le   opzioni   delle   famiglie,   personalizzando   il   Piano   secondo  obiettivi   specifici;   la   descrizione   e   la   documentazione   dei   suoi   percorsi   (   anche   attraverso   il  tutoraggio   -­‐ancora   in   fase   di   ricerca   e   di   studio-­‐   )   porterà   a   conseguire   i   traguardi   previsti   dal  PECUP  (  Profilo  Educativo,  Culturale  e  Professionale  dello  Studente  ).  

I  percorsi  di  lavoro  dei  docenti  si  avvarranno  di  metodologie  in  parte  largamente  sperimentate  e,  progressivamente,   anche   innovative,   specialmente   per   quello   che   riguarda   la   didattica  laboratoriale.  Una  buona  parte  della  struttura  didattica  si  baserà  sulla  lezione  frontale,  sul  lavoro  a   gruppi  misti   o   di   livello,   sull’attività   di   classi   aperte,   sui   percorsi   fortemente   individualizzati,  oltre  che,  come  si  è  detto,  sui  laboratori.  

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2.7.2  Consolidamento,  recupero  e  sviluppo  

La  progettazione  curriculare  prevede,  al  suo  interno,  attività  didattiche  di  consolidamento  rivolte  all’intera  classe  o  a  piccoli  gruppi,  per  far  acquisire  con  sicurezza  le  competenze.  

Si  svolge  inoltre,  regolarmente,  attività  di  recupero  delle  carenze  degli  alunni  alla  fine  di  ogni  unità  didattica.  

Le   attività   di   sviluppo   sono,   infine,   previste   come  momento  di   ricerca   ed   approfondimento,   per  quegli  alunni  che  manifestino  particolari  attitudini  ed  interessi.  

 

2.7.3  Orientamento  

In   tutto   l'arco  dei   tre  anni   le  attività   scolastiche,  pur  nella   loro  variegata  molteplicità,  dovranno  confermare   il   loro   valore   formativo-­‐   orientativo;   supporti   didattici   e   veri   e   propri   Progetti  verranno   predisposti   ed   aggiornati   a   livello   d'Istituto   per   offrire   ai   ragazzi   tutte   le   opportunità  mirate   al   raggiungimento   della   capacità   di   costruire   il   proprio   cammino   con   la   consapevolezza  delle  proprie  potenzialità.  

 

2.7.4  Convivenza  civile  

Diverse   attività   interdisciplinari   e   progetti   (quali   l’Educazione   all’affettività,   all’Interculturalità,  all’Accoglienza,   alla   Diversità,   l’Educazione   alla   Pace,   l’Educazione   stradale,   il   percorso   di  Orientamento  e  tutto  l’indirizzo  di  Programmazione  d’Istituto  volto  al  rispetto  di  sé  e  dell’altro  )  contribuiscono  efficacemente  a  caratterizzare  l’intero  operato  educativo  come  esercizio  convinto  alla  Convivenza  Civile.  

 

2.8  ARRICCHIMENTO  DELL’OFFERTA  FORMATIVA  

All'interno  dell'Istituto  Comprensivo  le  attività  curricolari  si  integrano  da  diversi  anni  con  progetti  di  particolare   rilevanza.  Essi  offrono   la  possibilità  di   incontro  con  persone,  ambienti  e   linguaggi  nuovi  costituendo  occasioni  formative  uniche  ed  aprendosi  al  territorio  e  alle  sue  risorse.  Alcuni  sono  comuni  a  tutte  le  Scuole  Primarie  dell’Istituto,  altri  sono  differenziati  per  plesso  e/o  per  ciclo.  

Alla  formazione  contribuiscono  inoltre  le  uscite  sul  territorio,  le  visite  d’istruzione,  la  fruizione  di  spettacoli  teatrali  e   la  partecipazione  ai  concorsi  che  ciascun  team  docente  programma  ad  inizio  anno  scolastico  per  le  proprie  classi.  Ogni  progetto,  accompagnato  da  una  scheda  completa  nella  declinazione  degli  obiettivi,  nella  metodologia,  nella  documentazione  e  verifica,  è  parte  integrante  del  Piano  dell’Offerta  Formativa.  

 

2.9  RAPPORTI  CON  I  GENITORI  

La  partecipazione  e  la  collaborazione  scuola-­‐famiglia  è  fondata  sul  rispetto  dei  ruoli  e  sulla  fiducia  reciproca.  Esse  trovano  la  loro  prima  realizzazione  nelle  occasioni  di  colloquio  con  gli  insegnanti,  formalizzate  dalla  SCUOLA  DELL’INFANZIA  in  colloqui  assembleari  e  individuali  concordati  con  le  insegnanti;   dalla   SCUOLA   PRIMARIA   nei   colloqui   bimestrali   e   nelle   assemblee   di   classe   e   nella  SCUOLA  SECONDARIA  DI  PRIMO  GRADO  in  due  momenti:  

• nei  colloqui  generali  pomeridiani  in  3  incontri  distribuiti  nell’anno,  • nell’ora   di   colloquio   che   ogni   insegnante   fissa   settimanalmente,   in   orario   antimeridiano,  

nei  primi  15  giorni  del  mese.    

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Inoltre   si   prevede  di   incontrare   i   genitori   ogniqualvolta,   da  una  delle   due  parti,   se   ne   ravvisi   la  necessità.  

Ai  genitori  viene  offerta  la  possibilità  di  partecipare  ad  incontri  pomeridiani  o  serali  con  esperti  di  Orientamento  e  di  Educazione  all’affettività;  essi  possono  anche  svolgere,  come  di  legge,  regolari    

Assemblee   per   discutere   o   prendere   decisioni   su   problemi   che   possano   sorgere   nell’ambito  scolastico.  

Quale  emanazione  dei  rapporti  tra  il  nostro  istituto  e  le  famiglie  degli  alunni  e  gli  alunni  stessi  è  stato   formalizzato   il   “PATTO   EDUCATIVO   DI   CORRESPONSABILITA”   che   verrà   consegnato   e  firmato  da  ogni  contraente  all’inizio  dell’anno  scolastico.    

 

PATTO  EDUCATIVO  DI  CORRESPONSABILITA’  

E’  la  dichiarazione,  esplicita,  partecipata  e  vincolante  con  la  sua  sottoscrizione,  attraverso  la  quale  si   stabiliscono   le   priorità   educative,   i   reciproci   rapporti,   i   diritti   e   doveri   che   intercorrono   tra  l’Istituzione   scolastica,   la   famiglia   e   l’alunno/a.   Ciascuno   secondo   i   propri   ruoli   ele   proprie  responsabilità.  

L’alunno/a  si  impegna  a:  

• frequentare  tutte  le  attività  didattiche  con  regolarità,  partecipare  attivamente  al  percorso  scolastico,  essere  fornito  del  materiale  necessario  alle   lezioni,  applicarsi  con  serietà  nello  studio  e  nei  compiti  a  casa,  sfruttando  tutti  i  vantaggi  e  le  opportunità  offerte  dalla  scuola;  

• rispettare  il  regolamento  d’Istituto,  arrivare  puntuale  a  scuola,  utilizzare  correttamente  le  strutture   e   gli   strumenti   della   scuola   senza   danneggiarli,   comportarsi   con   rispetto,  disponibilità  e  collaborazione  nei  confronti  degli  insegnanti,  dei  compagni  e  del  personale  della  scuola  

La  scuola  si  impegna  a:  

• offrire  un  ambiente  sereno,  sicuro,  e  ben  organizzato;  • elaborare   una   programmazione   didattico-­‐educativa   che   armonizzi   il   progetto   formativo  

della   scuola   con   la   fisionomia   delle   singole   classi   e   sia   coerente   con   la   specificità   delle  discipline  e  con  gli  orientamenti  e  le  scelte  individuali  operate;  

• esplicitare  gli  obiettivi,  le  strategie,  gli  strumenti  di  verifica,  i  criteri  di  valutazione  relativi  a  tutti  i  curricoli  di  studio;  

• informare   tempestivamente   dei   progressi   e   dei   risultati   di   ogni   alunno,   nonché   di  eventuali  problemi  comportamentali  o  inerenti  il  percorso  di  apprendimento;  

I  genitori  si  impegnano  a:  

• conoscere  l’offerta  formativa  ed  esprimere  pareri  e  proposte;  • collaborare  con  la  scuola  per  il  raggiungimento  degli  obiettivi  didattici  ed  educativi;  • rispettare   a   far   rispettare   dal/dalla   proprio/a   figlio/a   le   regole   dell’Istituto,   consapevoli  

delle  proprie  responsabilità  educative;  • favorire  l’autonomia  e  il  senso  di  responsabilità  del  proprio/a  figlio/a    • educare   al   rispetto   ed   alla   cura   della   persona   sia   nell’igiene   che   nell’abbigliamento,  

decoroso  e  adeguato  all’ambiente  scolastico.  • contribuire   con   le   proprie   competenze,   professionalità,   e   con   i   propri   mezzi   al  

raggiungimento  di  tali  obiettivi.    

2.10    Patto  Educativo  di  Corresponsabilità  territoriale  

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Nel   corso   dello   scorso   anno   scolastico   è   stato   messo   a   punto   con   le   diverse   agenzie   che  convergono  a  livello  educativo  nel  territorio  dell’IC6  e  i  genitori  un  manifesto  educativo  finalizzato  alla  stipula  di  un  Patto Educativo di Corresponsabilità territoriale.

   

MANIFESTO  EDUCATIVO    

Diritti  e  doveri  nel  campo  dell’istruzione  e  della  formazione    

La  realtà  scolastica  dell’IC  6  offre  ai  cittadini  la  possibilità  concreta  di  percorsi  educativi  e  formativi  dalla  scuola  dell’infanzia  alla  scuola  secondaria  di  primo  grado.    

Alla  base  delle  specifiche  scelte  educative,  organizzative  e  operative  di  ciascuna  istituzione  scolastica  ci  sono  valori  condivisi:    

a)  la  scuola  promuove  la  conoscenza  e  l’integrazione  tra  tutti  i  bambini/ragazzi  e  bambine/ragazze,  il  superamento  dei  pregiudizi  e  la  crescita  comune  dei  giovani,  evitando  divisioni  e  discriminazioni;    

b)  i  processi  di  insegnamento,  adeguati  all’età  e  agli  indirizzi  di  studio,  sono  attivati  nel  rispetto  delle  scelte  valoriali,  religiose,  culturali  delle  famiglie  e  dei  giovani  stessi,  sulla  base  di  proposte  educative  e  didattiche  coerenti  e  funzionali  alla  realizzazione  delle  Indicazioni  fornite  dal  Ministero  dell’Istituzione,  dell’Università  e  della  Ricerca.    

L’istituzione  scolastica  si  impegna  a  presentare  alle  famiglie  e  agli  allievi  il  Piano  dell’offerta  formativa  e  il  Patto  educativo  di  corresponsabilità  territoriale,  allo  scopo  di  informare  circa  le  scelte  educative,  didattiche,  metodologiche  e  organizzative  della  scuola,  inserita  in  un  contesto  ambientale  ben  determinato  che  condivide  uno  stile  educativo  e  si  impegna  a  promuoverlo  e  a  diffonderlo  nelle  specifiche  situazioni  di  vita  quotidiana.    

La  responsabilità  e  il  compito  educativo  dei  bambini/ragazzi  e  delle  bambine/ragazze  ,  dei  giovani    sono  prerogativa  in  primis  della  famiglia,  e  poi  delle  altre  istituzioni  presenti  nel  territorio:  la  scuola,  le  Parrocchie,  il  Comune  con  l’Assessorato  all’Istruzione  e  la  Circoscrizione,  l’ASL  locale  e  dai  vari  Enti  e  dalle  molte  Associazioni  Sportive  e  di  volontariato  che  animano  la  vita  dell’intera  Comunità.  Le  azioni  di  tutte  queste  realtà  sono  legate  da  fili  rossi,  impercettibili  quanto  solidi,  che  le  collegano  sulla  base  di  “Nodi  valoriali”  da  cui  essi  si  dipanano.  

la  Comunità  territoriale:  

a)  è  uno  spazio  collettivo  che  appartiene  a  tutti  gli  abitanti  residenti,  che  hanno  il  diritto  di  trovare  le  condizioni  sociali,  economiche  culturali,  educative  e  formative  necessarie  perché  venga  rispettata  la  dignità  di  tutti  e  di  ciascuno  e  garantita  la  qualità  della  vita.    

b)    è  unita  da  un  dovere  di  mutua  solidarietà  che  sta  alla  base  dello  sviluppo  e  della  qualità  dei  servizi  pubblici.    

c)    attraverso  le  istituzioni  preposte  al  compito,  garantisce  il  diritto  all’istruzione  dei  bambini,  dei  ragazzi  e  dei  giovani  in  età  scolare,  incoraggia  molto  la  formazione  per  gli  adulti  e  contribuisce  ad  innalzare  il  livello  culturale  della  cittadinanza;    

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d)  mette  a  disposizione  di  tutti,  con  pari  condizioni  di  accesso,  spazi  e  centri  scolastici,  educativi  sportivi,  culturali,  sociali,  in  un  contesto  di  coesione  sociale  fondato  sul  rispetto  e  sulla  condivisione  dei  valori  democratici.    

d)    si  fa  carico  delle  azioni  di  prevenzione  di  ogni  forma  di  dipendenza  e  di  atti  di  violenza  fisica  e  psicologica,  di  manifestazioni  e  atteggiamenti  di  bullismo  tra  i  giovani,  anche  ricorrendo  ad  iniziative  di  controllo  del  territorio,  di  informazione  verso  i  giovani  e  le  loro  famiglie,  di  attività  socializzanti  e  promozionali  verso  il  tempo  libero  e  la  loro  partecipazione  alla  vita  della  Comunità.    

e)si  impegna  anche  a  facilitare  lo  scambio  di  informazioni  tra  cittadini  autoctoni  e  immigrati,  incoraggiando  la  reciproca  conoscenza  personale  e  delle  rispettive  culture;  il  valore  dell’accoglienza,  dell’integrazione  sono  alla  base  delle  azioni  di  sviluppo  della  Comunità  stessa,  in  relazione  ai  bisogni  e  alle  necessità  di  tutti  i  cittadini.    

Le  Istituzioni,  gli  Enti  e  le  Associazioni,  pubbliche  e  private,  che  si  riconoscono  nei  valori  espressi  nel  Patto  educativo  di  corresponsabilità,  si  impegnano  a:    

1.  accogliere  nei  loro  Statuti  e/o  regolamenti  interni  il  principio  della  corresponsabilità  educativa,  in  accordo  con  le  Istituzioni,  gli  Enti  e  le  Associazioni  che  sottoscrivono  il  Patto  educativo  di  corresponsabilità  a  livello  territoriale;    

2.  applicare  coerentemente  tale  principio  nelle  attività  aventi  scopi  educativi  e  formativi;    

3.  informare  gli  altri  Enti  e/o  Istituzioni  firmatarie  del  Patto  Educativo  di  corresponsabilità  territoriale  su  eventuali  comportamenti  e/o  condotte  disciplinari  di  giovani  che  li  frequentano;    

4.  progettare  e/o  organizzare  iniziative  interistituzionali  aventi  carattere  di  prevenzione  di  comportamenti  riprovevoli  e  di  promozione  di  situazioni  positive  per  i  giovani  stessi  sul  paino  sociale,  ludico,  culturale,  sportivo,  ecc.;    

5.  coinvolgere  responsabilmente  i  genitori  dei  ragazzi  e/o  dei  giovani  che  assumono  atteggiamenti  violenti  verso  se  stessi  e  gli  altri  compagni,  oppure  che  si  rendano  responsabili  di  danni  all’arredo  e  alle  strutture  ed  attrezzature  di  scuole,  palestre,  impianti  sportivi  e  dell’arredo  urbano;    

6.  promuovere  iniziative  di  coinvolgimento  dei  ragazzi  e  dei  giovani  stessi  in  ricerche  e/o  indagini  circa  le  problematiche  esistenziali  dei  giovani  delle  Comunità  territoriali  ;  oppure  promuovere  concorsi  e/o  iniziative  perché  i  giovani  del  territorio  possano  esprimere  le  loro  attese,  le  loro  prospettive,  i  loro  sogni,  la  loro  rabbia  e  insoddisfazione  verso  aspetti  della  vita  quotidiana  nel  contesto  territoriale;    

7.  offrire  ai  giovani  le  opportunità  e  le  occasioni  perché  possano  diventare  protagonisti  di  loro  scelte  e/o  azioni  in  relazione  al  contesto  territoriale  (es.  progetti,  rappresentazioni,  concerti  musicali,  produzione  di  CD  o  DVD).    

Ai  responsabili  delle  varie  Istituzioni  ,  degli  Enti  e  delle  Associazioni  presenti  nel  gruppo  di  confronto  si  chiede,  coerentemente  con  quanto  indicato  nel  Patto  Educativo  di  Corresponsabilità  di:    

a)  concordare  a  livello  territoriale  gli  orari  per  iniziative  di  carattere  ludico  sportivo  allo  scopo  di  evitare  sovrapposizioni  e  soprattutto  per  offrire  nell’arco  della  settimana  e  nei  vari  periodi  dell’anno  scolastico  e  solare  una  distribuzione  più  funzionale  al  coinvolgimento  e  alla  

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partecipazione  dei  giovani.  Sarebbe  auspicabile  la  progettazione  di  territorio  delle  opportunità  formative  in  campo  sportivo;    

b)  farsi  promotori  di  iniziative  formative  per  la  produzione  di  giornali  scolastici  e/o  parrocchiali  e/o  di  gruppi  sportivi  e  di  volontariato  con  l’obiettivo  di  diffondere  il  più  possibile  le  notizie  relative  alla  vita  dei  giovani  presenti  sul  territorio;    

c)  avviare  una  programmazione  territoriale  sugli  eventi  e  sulle  manifestazioni  tese  a  coinvolgere  i  giovani  in  esperienze  positive  sul  piano  della  solidarietà  e  del  volontariato.    

 

 

3.  LE  SCELTE  ORGANIZZATIVE  DELL’ISTITUTO  

3.1  ANALISI  DELLE  RISORSE  DISPONIBILI    

3.1.1.  Organigramma  e  organizzazione  

Nel  nostro  Istituto,  come  ovunque,  alcune  scelte  organizzative  sono  d’obbligo,  altra  scaturiscono  dall’intento  di  ottimizzare  le  risorse  e  le  competenze,  al  fine  di  migliorare  l’  offerta  formativa  in  un  clima  di  scambio  e  di  collaborazione.  

 

3.2  IL  CONSIGLIO  D’ISTITUTO  

Composto   dai   rappresentanti   dei   genitori,   degli   insegnanti   e   del   personale   amministrativo   e  ausiliario   e   dal   Dirigente   Scolastico,   è   presieduto   da   un   genitore.   Decide   relativamente  all’organizzazione  scolastica  e  alla  gestione  economica.    

 

3.3  LA  GIUNTA    

(Emanazione   del   CI)   Presieduta   dal   DS,   composta   da   due   genitori   uno   dei   quali   può   essere   il  Presidente  del  CI,  dal  DSGA,  da  un  docente  e  da  un  ATA,  prepara  il  lavoro  del  CI.  

 

3.4  IL  DIRIGENTE  SCOLASTICO  

Favorisce   il   buon   funzionamento   della   scuola   governando   e   dirigendo   le   varie   attività.   E‟  affiancato   dai   collaboratori   per   lo   svolgimento   delle   proprie   funzioni   organizzative   ed  amministrative.    

Dall’   Art.   25   §2   del   D.Lgs.   165/01   “Il   Dirigente   Scolastico   assicura   la   gestione   unitaria  dell’istruzione,   ne   ha   la   legale   rappresentanza   è   responsabile   della   gestione   delle   risorse  finanziarie   e   strumentali   e   dei   risultati   del   servizio.   Nel   rispetto   delle   competenze   degli   organi  collegiali   scolastici,   spettano   al   Dirigente   Scolastico   autonomi   poteri   di   direzione,   di  coordinamento   e   di   valorizzazione   delle   risorse   umane.In   particolare   il   dirigente   scolastico  organizza  l’attività  scolastica  secondo  criteri  di  efficienza  e  di  efficacia  formative  ed  è  titolare  delle  relazioni  sindacali”  

 

3.5  I  COLLABORATORI  DEL  DIRIGENTE  SCOLASTICO  

Nel  coordinamento  dell’organizzazione  didattica.  Dall’  Art.  25  §5  del  D.Lgs.  165/01  “Nello    

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svolgimento   delle   proprie   funzioni   il   dirigente   può   avvalersi   di   docenti   da   lui   individuati  (massimo  2)  ai  quali  possono  essere  delegati  specifici  compiti  …”  

 

3.6  IL  COLLEGIO  DOCENTI    

Organo  di  indirizzo  e  di  verifica  del  POF,  composto  dal  dirigente  scolastico  e  da  tutti  gli  insegnanti  della  scuola.  Come  emanazione  del  Collegio  vengono  nominati:  COMMISSIONI  UNITARIE,  GRUPPI  DI   LAVORO,   DOCENTI   con   funzioni   strumentali,   DOCENTI   REFERENTI   con   incarichi   aggiuntivi  funzionali  alle  attività  del  piano.  Viene  nominato  anche  il  COMITATO  DI  VALUTAZIONE.    

 

3.7  STAFF  DI  DIREZIONE  

E’  composto  dal  dirigente  scolastico  e  dai  collaboratori.  

Concorda  azioni  finalizzate  al  miglioramento  dell’organizzazione,  della  comunicazione,  dell’azione  educativa   e   didattica.   Predispone   materiali   di   analisi   e   discussione   per   consentire   agli   organi  collegiali  di  operare  il  monitoraggio  e  la  revisione  in  itinere  del  Piano  dell’Offerta  Formativa  

 

3.8  DOCENTI  CON  FUNZIONI  STRUMENTALI  

Sono   incaricati   delle   singole   funzioni,   del   coordinamento   interno   e   di   quello   di   eventuali  Commissioni,  nominate  dal  Collegio  Docenti,  che  operino  nell’area  di  referenza.  Collaborano  con  le  Agenzie  esterne.  Nell’anno  in  corso,  il  Collegio  ha  individuato  le  seguenti  Funzioni  Strumentali:  

A) HANDICAP   collabora   con   gli   insegnanti   di   sostegno,   con   il   personale   USSL.   Coordina  accoglienza  ed  orientamento.  

B)  DSA  collabora  con  gli  insegnanti  che  hanno  in  classe  alunni  diagnosticati,  con  il  personale  USSL.    Coordina  gli  screening,  la  stesura  dei  PDP  e  i  corsi  di  aggiornamento  specifici.  

C) DISAGIO/ECCELLENZE  D) INTEGRAZIONE  ALUNNI  ALLOGLOTTI  E  ROM  coordina  il  lavoro  su  alunni  non  italiani,  ne  

monitora  le  esigenze,  cura  i  contatti  con  le  famiglie  e  le  agenzie  esterne    E) CONTINUITA’   propone   e   coordina   percorsi   educativo-­‐didattici   finalizzati   all’accoglienza,  

alla  continuità  ad  all’orientamento  nei  vari  stadi  del  percorso  scolastico  F) POF  aggiorna  forma  e  contenuti  del  POF,  ne  coordina  le  attività,  cura  lo  studio  sui  curricoli  

in  verticale  ed  il  collegamento  Scuola  primaria-­‐  Scuola  Secondaria.  

3.9  DOCENTI  RESPONSABILI  

Sono  incaricati  della  gestione  e  del  coordinamento  dei  vari  Progetti  d’Istituto.  

 

3.10  I  CONSIGLI  NEI  TRE  ORDINI  DI  SCUOLA    

SCUOLA  DELL’INFANZIA  

CONSIGLIO   D’INTERSEZIONE   Composti  dai   docenti   della   scuola   e   da   un  rappresentante   dei   genitori   eletto   per  sezione,   presieduti   dal   Dirigente  Scolastico  o  da  un  suo  delegato;  si  riunisce  fino   a   40   ore   annuali   ed   ha   il   compito   di  formulare   proposte   sul   piano   educativo  didattico   e   di   agevolare   i   rapporti   fra  docenti,  famiglie  ed  alunni    

CONSIGLIO   D’INTERSEZIONE   TECNICO  (SOLI   DOCENTI)Coordinamento   didattico  

 

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e  dei  rapporti  interdisciplinari    

 

SCUOLA  PRIMARIA     CONSIGLI  D’INTERCLASSE  DI  SCUOLA  

Composti   dai   docenti   delle   singole   scuole  e  da  un  rappresentante  dei  genitori  eletto  per   classe,   presieduti   dal   Dirigente  Scolastico;   si   riuniscono   quattro   volte  l’anno   ed   hanno   il   compito   di   formulare  proposte   sul   piano   educativo   didattico   e  di   agevolare   i   rapporti   fra   docenti,  famiglie  ed  alunni.    

CONSIGLIO   D’INTERCLASSE   TECNICO   DI  SCUOLA   (SOLI   DOCENTI)Coordinamento  didattico  e  dei  rapporti  interdisciplinari    

COLLEGIO  DOCENTI  ELEMENTARI  

TEAM  DI  MODULO  

 

TEAM  INTEGRATI    

GRUPPI  DI  PROGETTO  

SCUOLA  SECONDARIA   DI  PRIMO  GRADO  

CONSIGLI   DI   CLASSE     Costituiti   da  Dirigente   Scolastico,   dai   docenti   e   da  quattro   rappresentanti   eletti   dai   genitori,  si   riunisce   mensilmente.   Si   svolge   con   la  presenza   dei   soli   docenti   e   del   Dirigente  Scolastico   per   il   coordinamento   didattico  dei   rapporti   interdisciplinari   e   per  valutare  periodicamente  ed  a  fine  anno  gli  alunni.    

Inoltre,   formula,   propone   ed   organizza   le  iniziative   didattiche   e   le   valuta   in   itinere,  sempre  adattandole  alle  situazioni  ed  alle  necessità  dei  singoli  alunni.    

COLLEGIO  DOCENTI  SCUOLA  MEDIA  

GRUPPI   DI   LAVORO   PER  AREAGRUPPI  DI  PROGETTO  

 

3.11  LE  COMMISSIONI  

Per  poter   realizzare   in  modo  adeguato   la  propria  proposta   formativa,   l’Istituto   attua  una   forma  organizzativa  basata  sul  funzionamento  di  commissioni  e  gruppi  di  lavoro.  

I   gruppi   hanno   il   compito   di   formulare   proposte,   elaborare   progetti   didattici   e   verificarne  l’efficacia,   realizzare   momenti   di   coordinamento   anche   con   il   territorio,   valorizzare   le   risorse  professionali  ed  umane  presenti  nella  scuola,  favorendo  processi  decisionali  che  coinvolgono  tutti  i  docenti.    

 

3.12  GRUPPI  DI  LAVORO  

Nell’Istituto  operano  anche  Gruppi  di   lavoro,  Coordinati  dalle  Funzioni  strumentali,   che  ne  sono  responsabili:  

• Gruppo  di  lavoro  di  ricerca/azione:  le  competenze  di  base  • Gruppo  di  lavoro  di  ricerca/azione:  il  curricolo  in  verticale  di  storia  • Gruppo  di  lavoro  sull’avviamento  al  metodo  di  studio  • Gruppo  di  lavoro  collegato  alla  funzione  strumentale  POF  

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• Gruppo  di  lavoro  collegato  alla  funzione  strumentale  intercultura  • Gruppo  di  lavoro  collegato  alla  funzione  strumentale  Handicap  e  disagio  

 

 

3.13  IL  COMITATO  DIVALUTAZIONE  DEGLI  INSEGNANTI    

Organo  elettivo  formato  dal  Dirigente  Scolastico  e  da  docenti;  valuta  il  servizio  del  docente,  su    

sua  richiesta  ed,  obbligatoriamente,  l’anno  di  prova.  

 

3.14LA  SEGRETERIA    

3.14.1Direttore  dei  servizi  generali  e  amministrativi  

Dall’Art.  25  §5  del  D.Lgs.  165/01:   il  dirigente  scolastico  “…  è  coadiuvato  dal  direttore  dei  servizi  generali  e  amministrativi,  che  sovrintende,  con  autonomia  operativa,  nell’ambito  delle  direttive  di  massima   impartite   e   degli   obiettivi   assegnati,   ai   servizi   amministrativi   ed   ai   servizi   generali  dell’istituzione  scolastica,  coordinando  il  relativo  personale”.  Quindi  il  DSGA  sovrintende  ai  servizi  generali,   amministrativo   –   contabili;   organizza   l’   attività   del   personale   ATA,   nell’ambito   delle  direttive   del   Dirigente   Scolastico;   istruisce,   predispone   e   formalizza   gli   atti   amministrativo  contabili.  E‟  funzionario  delegato,  ufficiale  rogante  e  consegnatario  dei  beni  mobili.  

3.14.2  Assistenti  amministrativi  

Hanno   competenza   di   gestione   nelle   loro   aree   di   servizio   che,   nel   nostro   Istituto,   sono  sostanzialmente:  contabilità,  personale  dipendente,  didattica;  ne  curano,  con  autonomia  operativa  e   responsabilità   diretta,   l’   aspetto   organizzativo   e   amministrativo   seguendone   l’   andamento;  forniscono  tutte  le  informazioni  richieste  a  coloro  che  ne  abbiano  titolo.  

3.14.3  Collaboratori  scolastici  

Garantiscono   l’   apertura   degli   edifici   scolastici;   la   pulizia,   la   custodia   e   la   vigilanza   degli   spazi  scolastici   e   degli   arredi;   l’   accoglienza   e   la   sorveglianza   nei   confronti   degli   alunni   in   momenti  specifici;   la   collaborazione   con   insegnanti   e   segreteria.   Accolgono   le   persone   che   entrano   nelle  scuole   e   danno   loro   le   prime   informazioni.   Prestano   ausilio   materiale   agli   alunni   portatori   di  handicap.  

SEGRETERIA  

via  Puglie  7/e  -­‐37138  Verona  

tel:  045  565602  fax  045  472033mail:  [email protected]  

AREA  DOCENTI  

Orari  di  apertura  

AREA  ALUNNI  

Orari  di  apertura  

Dal  Lunedì  al  Venerdì  ore  8.00  –  13.30   Dal  Lunedì  al  Venerdì  ore  8.00  –  9.00  

 ore  12.30  –  13.30  

  Mercoledì  ore  14.30  –  15.30  

  Sabato  ore8.00  –10.00    

 

 

 

 

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3.15.RISORSE  FINANZIARIE  

Tipo   Erogato  da   Finalità  

Finanziamento   per   la  Attuazione   del   Piano  dell’offerta   formativa  (POF)  

Ministero,   in   base   al  numero   degli   alunni   e  degli  insegnanti  

Finanziare   attività   che   arricchiscono  l’offerta   formativa;   tali   attività   possono  essere   fatte   in   orario   scolastico   od  extrascolastico,   dagli   insegnanti   della  scuola   o   con   interventi   di   esperti   esterni;  un   capitolo   di   queste   entrate   viene   ad  essere   utilizzato   per   la   formazione   del  personale    

Fondo   dell’   Istituzione  Scolastica  

Ministero,   in   base   al  numero   degli   insegnanti  e  ATA  

Finanziare   progetti   e   attività   didattiche  anche  con  compensi  al  personale  

Fondo   per   il  Funzionamento  

Ministero   assegnato   in  base   al   numero   delle  classi  e  ai  tempi-­‐scuola  

Acquistare   materiali   necessari   per   il  funzionamento  della  scuola    

Legge  23/96  

Legge  448/27  

Comune  di  VR   Per  la  Scuola  Primaria:  spese  di  cancelleria  e   per   funzionamento   ufficio,   materiale   di  pulizia,   assistenza   scolastica,   oneri  finanziari,   facile   consumo,   spese   postali,  materiali  scolastici  e  sussidi.  

Altro   3^  Circoscrizione,  

Famiglie,  

Finanziare  progetti  didattici  

Attività  integrative    

 

ISTITUTO  COMPRENSIVO  N.6  

"CHIEVO-­‐  BASSONA-­‐  BORGO  NUOVO  

 

REGOLAMENTO  DOCENTI  DELL'ISTITUTO  

 

1.   I   docenti   devono   essere   a   scuola  5  minuti   prima  dell'inizio  del   loro   orario  di   servizio   (art.29  comma  5).  

In  caso  di  legittimo  impedimento  a  presentarsi  al  lavoro  devono:  

a.   comunicare   l'assenza   tempestivamente   e   comunque   non   oltre   l'inizio   dell'orario   delle   lezioni  (art.17  comma  10).  

b.   recapitare   o   spedire   a   mezzo   raccomandata   A/R   il   certificato   medico   entro   5   giorni   (art.17  comma  11)  

L'istituzione  scolastica,  oppure  l'amministrazione  di  appartenenza  o  di  servizio  può  disporre,  sin  dal  primo  giorno,  il  controllo  della  malattia(art.17  comma  12).  

La  segreteria,  passati  3  giorni  da  quello  in  cui  si  è  verificata  l'assenza,  se  non  ha  ricevuto  quanto  previsto   dai   succitati   articoli   del   CCNL,   provvederà   come   suo   obbligo   a   comunicare   alla  DPT  di  Verona  l'accaduto  per  i  provvedimenti  conseguenti.  

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2.   l'insegnante   della   prima   ora   deve   accogliere   gli   alunni   all'entrata   al   suono   della   prima  campanella  (7.55),  accompagnarli  con  ordine  nelle  rispettive  classi  ed  iniziare  la  lezione  al  suono  della   seconda   campanella   (8.00).   Al   termine   delle   lezioni   i   docenti   devono   accompagnare   con  ordine  gli  alunni  all'esterno  della  scuola.    

2   bis.   I   docenti   di   scuola   primaria   si   dovranno   assicurare   della   presenza   dei   genitori   o   di   altre  persone  delegate  al  ritiro  dei  bambini.  Solo   in  caso  di  richiesta  scritta  della   famiglia  gli  alunni/e  potranno  uscire  autonomamente  dalla  scuola.  

2  tris.  I  docenti  della  scuola  dell'infanzia  al  termine  delle  lezioni  affideranno  l'alunno  ai  genitori  in  classe.    

3.   Gli   insegnanti   della   prima   ora   controllano   la   regolarità   delle   giustificazioni   e   annotano   sul  registro   di   classe   le   assenze.   Ripetute   assenze   e   ritardi   vanno   segnalati   alla   famiglia   e,   se  persistono,  al  capo  di  istituto.  

4.  Prima  dell'inizio  dell'orario  di  servizio,  gli  insegnanti  sono  tenuti  a  prendere  visione  del  librone  contenente   le   circolari   e   la   sostituzione   dei   colleghi   assenti.   Tutte   le   circolari   devono   essere  firmate  per  presa  visione.  

5.  L'insegnante  coordinatore  di  team  e  di  classe  deve  verificare  che  le  comunicazioni  alle  famiglie  vengano  puntualmente  date  e  firmate.  

6.  Il  cambio  dell'ora  deve  avvenire  in  modo  sollecito  da  parte  di  tutti  i  docenti.  

7.   Durante   le   lezioni   gli   insegnanti   non   devono   allontanarsi   dalla   classe,   in   caso   di   necessità  devono  chiedere  la  collaborazione  alla  sorveglianza  al  personale  ausiliario.  

7   bis.   Gli   insegnanti   che   necessitano   di   materiale   didattico   durante   l'ora   di   lezione   devono  rivolgersi  al  personale  collaboratore  scolastico.  

8.   Gli   alunni   non   devono   essere   allontanati   per  motivi   disciplinari   dall'aula.   Eventuali   problemi  vanno  segnalati  alla  D.S.  o  ai  suoi  collaboratori.  

9.I  trasferimenti  delle  singole  classi  in  palestra,  in  mensa  o  nelle  aule  speciali  devono  avvenire  con    

l'accompagnamento  dell'insegnante  o  del  personale  ausiliario.  

10.  Durante  l'intervallo  e  la  pausa  mensa  gli  insegnanti  devono  vigilare  con  attenzione  gli  alunni,  distribuendo   la   loro  presenza   in  modo  da  avere   il   controllo  di   tutti   gli   spazi  utilizzati.  Eventuali  infortuni   vanno   prontamente   segnalati   con   l'apposito   modulo   di   dichiarazione   firmato  dall'insegnante  che  sorveglia  e  da  chi  ha  potuto  vedere  quanto  successo.  

11.  I  docenti  devono  tenere  aggiornato  il  registro  di  classe  e  il  registro  personale  che  in  qualsiasi  momento  può  essere  controllato  dalla  D.S.    

12.  In  caso  di  assenza  di  un  docente  durante  la  mensa  e  la  ricreazione  gli  alunni  senza  insegnante  saranno  sorvegliati  dai  docenti  in  servizio.  

13.  ai  docenti  è  vietato:  

• fumare  in  tutti  i  luoghi  della  scuola  (legge  16/01/2003  n°3)  • usare  il  telefono  cellulare  durante  le  attività  didattiche  e  le  riunioni  degli  organi  collegiali.  

 

La  Dirigente  Scolastica  

Mariangela  Persona  

 

 

 

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REGOLAMENTO  PER  UNA  SERENA  CONVIVENZA  SCUOLA  DELL'INFANZIA  "RODARI"  

Per  il  buon  funzionamento  dell'attività  giornaliera  è  necessario  osservare  le  seguenti  regole:  

1. La   scuola   non   è   responsabile   degli   alunni   oltre   l'orario   delle   lezioni,   si   raccomanda   di  attenersi  all'orario  di  entrata  e  uscita.  

2. Ad  ogni  ritardo  i  genitori  dovranno  firmare  un  modulo  prestampato  e  dopo  tre  ritardi  ci  sarà  un  richiamo  da  parte  della  Dirigente  Scolastica.  

3. Durante  le  assemblee,  i  colloqui  o  le  riunioni  i  bambini  non  possono  rimanere  incustoditi  sia  negli  spazi  interni  che  esterni  dell'edificio  scolastico.  

4. Per   motivi   di   sicurezza   i/le   bambini/e   sono   consegnanti   esclusivamente   ai   genitori   e   a  persone  adulte  con  autorizzazione  scritta  da  parte  del  genitore  e  conosciute  dall'insegnante  (non  è  possibile  affidare  i  bambini  /e  a  minorenni).  

5. Le  assenze  devono  essere  comunicate  telefonicamente  alle  insegnanti  di  sezione.  Per  assenze  di   malattia   superiori   a   5   giorni   (compresi   sabato   e   la   domenica)   occorre   presentare   il  certificato  medico  il  giorno  stesso  del  rientro.  

6. Le  assenze  per  motivi  di  famiglia,  oltre  i  5  giorni,  devono  essere  comunicate  anticipatamente  alle  insegnanti  per  iscritto.  

7. Qualora   i/le   bambini/e   accusassero   malori   a   scuola   i   genitori   saranno   tempestivamente  informati  telefonicamente.  

8. Coloro   che   usufruiscono   del   servizio   di   trasporto,   in   caso   di   assenza   del   bambino/a,   sono  tenuti   ad   avvisare   l'autista   telefonicamente   (presso   la   scuola   è   possibile   avere   il   recapito  telefonico).  

La  Dirigente  Scolastica  

Mariangela  Persona  

REGOLAMENTO  PER  UNA  SERENA  CONVIVENZA  SCUOLA  "CAMOZZINI",  "DALL'OCA  BIANCA"  E  "VILIO"  

Al   fine   di   favorire   una   serena   convivenza,   una   fattiva   collaborazione   tra   scuola   e   famiglia   e  l'acquisizione  di  una  autonomia  responsabile:  

1. Si   raccomanda   il   rispetto   dell'orario   di   entrata   e   uscita   dalla   scuola.   Ripetuti   ritardi  saranno  riferiti  al  Dirigente  Scolastico  che  provvederà  a  richiamare  la  famiglia.  

2. Durante   le  assemblee,   i   colloqui  o   le   riunioni   i  bambini  non  potranno  sostare   incustoditi  negli  spazi  interni  alla  scuola.  

3. I  bambini,  all'uscita  dalla  scuola  saranno  consegnati  esclusivamente  ai  genitori  o  ad  altre  persone  adulte  segnalate  dalla  famiglia.  Nel  caso  in  cui  un  bambino  faccia  ritorno  da  solo  a  casa,  deve  essere  presentata  richiesta  scritta  sul  libretto  personale.  

4. L'assenza   anche   di   un   solo   giorno   deve   essere   giustificata   dalla   famiglia   sul   libretto  personale.   Entrate   posticipate   e   uscite   anticipate   devono   essere   richieste   sul   libretto  personale  e  autorizzate  con  firma  dell'insegnante.  

5. Per  assenze  per  malattia  superiori  a  5  giorni  (compreso  il  sabato  e  la  domenica),  i  bambini  possono  essere  riammessi  solo  con  presentazione  del  certificato  medico.  

6. In   caso   di   malessere   o   infortunio   a   scuola,   la   famiglia   sarà   avvisata   telefonicamente;  pertanto   risulta   di   primaria   importanza   che   sul   libretto   personale   siano   riportati   tutti   i  numeri  telefonici  della  famiglia.  

7. Essendo   la  mensa   scolastica   non   obbligatoria,   i   bambini   possono   uscire   per   pranzo   alle  12.30  e  fare  rientro  a  scuola  alle  13.30.  

8. Le  richieste  di  diete  particolari  devono  essere  accompagnate  da  certificato  medico,  mentre  quelle  per  motivi  etico-­‐religiosi  da  richiesta  scritta  dalla  famiglia.  

9. I/le  bambini/e  non  devono  portare  a  scuola:  • telefono  cellulare  

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• I-­‐Pod,  MP3,  giochi  elettronici  • Le/gli  insegnanti  ritireranno  tali  oggetti  e  li  riconsegneranno  ai  genitori.  

10. Durante  la  permanenza  a  scuola  è  richiesto  un  abbigliamento  idoneo  e  decoroso.  11. Inviti,  regalino  dolci  per  festeggiare  i  compleanni  è  bene  rimangano  fuori  dalla  scuola.  Solo  

in  qualche  occasione  (es.  Carnevale,  festa  di  fine  anno…),  previo  permesso  della  Dirigente  Scolastica,  sarà  possibile  portare  a  scuola  alimenti  che  dovranno  però  essere  confezionati  e  indicare  la  data  di  scadenza.  

12. L'entrata   dei   genitori   a   scuola   è   consentita   solo   nei   momenti   previsti   dal   calendario  scolastico;  per  particolari  esigenze  si  invita  a  farne  richiesta  sul  libretto  personale.  

13. Non   è   consentito   portare  materiale   scolastico   o   altro   durante   la   lezione,   né   chiedere,   al  personale  ausiliario,  di  poter  entrare  a  scuola  oltre  l'orario  di  lezione  per  prelevare  oggetti  o  materiale  dimenticato.  

La  Dirigente  Scolastica  

                    Mariangela  Persona  

 

 

REGOLAMENTO  PER  UNA  SERENA  CONVIVENZA  SCUOLA  "FAINELLI-­‐GANDHI"  

1. Alunne   ed   alunni,   raccolti   per   classe,   devono   aspettare   l'insegnante   della   prima   ora   nel  cortile   davanti   alle   scale;   entreranno   a   scuola   quando   saranno   chiamati   dall'insegnante  incaricato.  

2. La  stessa  regola  si  applica  alla  fine  dell'intervallo  mattutino.  3. Nell'atrio  e  lungo  le  scale  ci  si  mette  in  fila  e  si  tiene  un  comportamento  corretto.  4. Lo  spazio  dell'intervallo  è:  

-­‐   in   caso  di  bel   tempo  nella   cavea  e  nel  prato  posteriore   (Fainelli),   nel   cortile  posteriore  (Gandhi).  -­‐   in   caso   di   brutto   tempo:   in   atrio   le   classi   1^   e   2^;   al   piano   le   classi   3^   (Fainelli),   nel  corridoi  antistante  le  aule  (Gandhi).  

5. Durante  l'intervallo  mattutino  e  nel  dopo-­‐mensa:  -­‐  non  si  gioca  a  calcio  né  con  il  pallone  né  con  altri  oggetti  che  lo  sostituiscano.  -­‐  non  si  spingono  i  compagni.  -­‐  non  si  entra  nei  bagni  con  cibi  e  bevande.  -­‐  si  gettano  i  rifiuti  negli  appositi  contenitori.  

6. E'  vietato  l'uso  di  petardi  davanti  al  cancello  della  scuola.  7.  A  scuola  non  è  consentito  l'uso  di:  

-­‐  telefono  cellulare  -­‐  I-­‐Pod,  MP3,  giochi  elettronici  Le/gli  insegnanti  ritireranno  tali  oggetti  e  li  riconsegneranno  ai  genitori.  

8. Alunne  e  alunni  non  devono  fermarsi  davanti  alle  scale,  davanti  al  cancello,  nel  parcheggio  delle  auto,  nel  prato  sovrastante  il  parcheggio  (Fainelli)  

9. E'  vietato  farsi  portare  a  scuola  materiale  dimenticato  a  casa.  10. E'  vietato  prelevare  panini  dalla  mensa  durante  l'intervallo.  11. In   mensa   si   deve   tenere   un   comportamento   adeguato,   senza   imbrattare,   sprecare,  

disturbare.  

La  Dirigente  Scolastica  

Mariangela  Persona  

 

 

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Provvedimenti disciplinari

Scuola Secondaria di 1° grado "FAINELLI - GANDHI"

MANCANZE DISCIPLINARI RELATIVE A: PROCEDIMENTO e PROVVEDIMENTO ORGANO COMPETENTE

DOVERI SCOLASTICI

Abbigliamento inadeguato - Richiamo orale Singolo Docente - Colloquio con famiglia

Uso del telefono cellulare - Ritiro immediato Singolo Docente - Avviso e restituzione alla famiglia

Assenze frequenti / immotivate - Dopo tre mancanze: accertamento telefonico Singolo docente

Assenze strategiche - Dopo tre mancanze successive: richiesta di colloquio con Coordinatore del Consiglio di classe

Ritardi frequenti famiglia tramite lettera (*) Consiglio di classe

- Dopo tre mancanze successive: richiamo ufficiale scritto del

Dirigente Scolastico

- Dirigente scolastico su richiesta del Consiglio di classe - Ricorso agli organi competenti (servizi sociali, .…)

Falsificazione di firme, valutazioni ecc. - Accertamento telefonico immediato Singolo docente - Successiva sospensione di un giorno Consiglio di classe

5 Mancato rispetto degli impegni richiesti: - Richiamo orale o scritto del singolo docente (**) Singolo docente portare il materiale, restituire le verifiche, - Giustificazione orale firme previste, ecc. - Compito aggiuntivo

Ripetuta mancata esecuzione di compiti o studio - Comunicazione scritta alla famiglia Singolo docente

- Se perdura l’atteggiamento: convocazione famiglia (* / **)

COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DEGLI ADULTI E DELLE STRUTTURE

Non osservanza norme di sicurezza, regolamenti,

- Richiamo orale Singolo docente

disposizioni ( uscire dalla classe senza permesso,

- Richiamo scritto e convocazione della famiglia (* / **)

entrare nelle altre aule, rifiutarsi di consegnare il - Intervento educativo diario, ecc.

Danni a strutture - Segnalazione alla famiglia e risarcimento Consiglio di classe Dirigente Scolastico

Accertata sottrazione di materiale - Segnalazione alla famiglia e risarcimento Consiglio di classe didattico/scolastico Dirigente Scolastico

Mancanza di rispetto, insulti e minacce - Convocazione del Consiglio di classe e Consiglio di classe sospensione fino a 15 giorni Dirigente Scolastico

COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DEI COMPAGNI

Spingersi, correre, sgambettarsi, infastidire i - Richiamo orale e intervento educativo Singolo docente compagni, ecc.

Aggressività fisica - Convocazione del Consiglio di classe e Consiglio di classe sospensione fino a 15 giorni Dirigente Scolastico

Sottrazione di materiale, oggetti personali - Segnalazione alla famiglia, restituzione o risarcimento Singolo docente

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Insulti, parolacce, bestemmie - Richiamo scritto (**) Singolo docente - Se perdura l’atteggiamento: convocazione della famiglia e Consiglio di classe intervento educativo Dirigente Scolastico - Eventuale sospensione

Minacce e ricatti (bullismo) - Richiamo scritto e convocazione della famiglia (* / **) Singolo docente - Se perdura l’atteggiamento: convocazione del Consiglio di Consiglio di classe classe e sospensione fino a 15 giorni Dirigente Scolastico

(*) I colloqui con le famiglie devono essere segnalati sul registro personale del docente

(**) I richiami scritti e/o le convocazioni delle famiglie devono essere segnalati sul registro di classe

 

   

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INDICE  

1.3  Situazione  esterna  1  

1.3.1  Il  territorio  1  

1.3.2  Il  contesto  territoriale  2  

1.3.3  Le  collaborazioni  3  

1.4  Situazione  interna  3  

1.4.1  Alunne  ed  alunni  3  

1.4.2  Il  personale  4  

1.5  Identità  dell’Istituto  4  

1.5.1  I  principi  4  

1.5.2  La  nostra  mission  5  

2.  Scelte  organizzativo-­‐didattiche  comuni  ai  tre  ordini  di  scuola  5  

2.1  Criteri  di  valutazione  5  

2.2  L’integrazione  degli  alunni  con  handicap  6  

 2.2.1  L’integrazione  degli  alunni  con  difficoltà  di  apprendimento7  

2.2.2  Preveniamo  il  disagio  coltiviamo  le  eccellenze  7  

2.3  Attività  alternative  alla  religione  cattolica  8  

2.4  Accoglienza  ed  inserimento  scolastico  di  alunni  stranieri  8  

2.5  Attività  didattiche  nella  scuola  dell’infanzia,  organizzazione  e  offerta  formativa  8  

2.5.1  Finalità  della  scuola  dell’infanzia  8  

2.5.2  Obiettivi  specifici  di  apprendimento  9  

2.5.3  L’azione  didattica  9  

2.5.4  Organizzazione  delle  attività  10  

2.5.5  Competenze  in  uscita  10  

2.6  Attività  didattiche  nella  scuola  primaria  10  

2.6.1  La  programmazione  dell’intervento  educativo  10  

2.7  Attività  didattiche  nella  scuola  secondaria  di  primo  grado  12  

2.7.1  Metodologia  e  didattica  delle  attività  12  

2.7.2  Consolidamento,  recupero  e  sviluppo  13  

2.7.3  Orientamento  13  

2.7.4  Convivenza  civile  13  

2.8  Arricchimento  dell’offerta  formativa  13  

2.9  Rapporti  con  i  genitori  13  

Patto  educativo  di  corresponsabilità  14  

2.10    Patto  Educativo  di  Corresponsabilità  territoriale  14  

Manifesto  educativo  15  

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3.  Le  scelte  organizzative  dell’istituto  17  

3.1  Analisi  delle  risorse  disponibili  17  

3.1.1  Organigramma  e  organizzazione  17  

3.2  Il  consiglio  d’istituto  17  

3.3  La  giunta  17  

3.4  Il  dirigente  scolastico  17  

3.5  I  collaboratori  del  dirigente  scolastico  17  

3.6  Il  collegio  docenti  18  

3.7  Staff  di  direzione  18  

3.8  Docenti  con  funzione  strumentale  18  

3.9  Docenti  responsabili  18  

3.10  I  Consigli  nei  tre  ordini  di  scuola  18    

3.11  I  gruppi  di  lavoro  19  

3.12  Le  commissioni  19  

3.13  Il  comitato  di  valutazione  degli  insegnanti  20  

3.14  La  Segreteria  20  

3.14.1  La  segreteria  20  

3.14.1  Direttore  dei  servizi  generali  e  amministrativi  20  

3.14.2  Assistenti  amministrativi  20  

3.14.3  Collaboratori  scolastici  20  

3.15.  Risorse  finanziarie  20  

REGOLAMENTI:  

-­‐  Regolamento  docenti  dell'istituto  21  

-­‐  Regolamento  scuola  dell’infanzia  “Rodari”  23  

-­‐  Regolamento  scuole  "Camozzini",  "Dall'Oca  Bianca"  e  "Vilio"  23  

-­‐  Regolamento  scuole  “Fainelli”  e  “Gandhi”  24  

-­‐  Interventi  disciplinari  25