lat_ambr_splendor paternae gloriae

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2001/02 5ª mat A - LATINO SANT'AMBROGIO, Hymni, II (In aurora) Splendor paternae gloriae, Splendore di gloria paterna, de luce lucem proferens che effondi luce da luce, lux lucis et fons luminis, Luce di luce e sorgente di luce, 4 dies dierum inluminans, Giorno che illumini i giorni, verusque sol inlabere, o Sole vero, irràdiati micans nitore perpeti, brilla di chiarità perenne, iubarque sancti spiritus fulgore di Spirito Santo 8 infunde nostris sensibus. riversati nelle nostre membra. Votis vocemus et patrem, Con preghiere anche il Padre invochiamo, patrem perennis gloriae, padre di eterna gloria, patrem potentis gratiae: il Padre, potente di grazia; 12 culpam releget lubricam, che allontani la viscida colpa, informet actus strenuos, ci plasmi sulle azioni dei forti, dentem retundat invidi, smussi il dente dell'Invidioso, casus secundet asperos, renda propizi i casi avversi, 16 donet gerendi gratiam. ci doni di vivere in grazia; Mentem gubernet et regat Guidi e sorregga l'anima casto, fideli corpore; in corpo casto e fedele; fides calore ferveat, arda la fede di solo calore, 20 fraudis venena nesciat. Non conosca il veleno dell'inganno. Christusque nobis sit cibus Il Cristo ci sia cibo, potusque noster sit fides: nostra bevanda sia la fede; laeti bibamus sobriam lieti la sobria ebbrezza 24 ebrietatem spiritus. beviamo dello spirito. Laetus dies hic transeat, Lieto trascorra questo giorno: pudor sit ut diluculum, il pudore sia quasi un'alba, fides velut meridies, la fede come meriggio, l'anima 28 crepusculum mens nesciat. non conosca crepuscolo. Aurora cursus provehit, Ecco l'aurora avanza: aurora totus prodeat, si sveli il Tutto-Aurora; in patre totus filius tutto nel Padre è il Figlio, 32 et totus in verbo pater. tutto nel Verbo è il Padre. ________________________________________________ L’inno è destinato alla prima officiatura del giorno, che si celebra al cospetto del sole che nasce; è uno dei momenti più intensi della laus diurna, alla quale Ambrogio invitava. L’attacco dell’inno è carico di splendore; ogni parola delle prime due strofe risplende. L’irrompere del sole sulla scena del mondo è visto come il segno emozionante e sempre nuovo dell’origine eterna di Cristo, e al tempo stesso della sua funzione di salvatore in un universo che, senza di lui, sarebbe solo tenebra e tristezza. Ma proprio perché egli è lux lucis, la contemplazione di Cristo arriva naturalmente a includere il Padre e il suo disegno di salvezza a favore dell’uomo. 3. lux lucis: Il Credo niceno (dal Concilio di Nicea, convocato dall’imperatore Costantino nel 325 d.C.) aveva reso popolare l’espressione lumen de lumine. 4. dies: in Ambrogio, dies per eccellenza è Cristo. 5. inlabere: < illabor, eris, illapsus sum, illabi; usato da Verg., Aen., 3, 89 in riferimento ad Apollo. 6. perpeti: < perpes, -etis non è classico, ma usato da Prudenzio. 7. iubar: sfolgorio incandescente; non comune ma usato da Verg., Aen., 4, 129. 9. votis vocemus: invocare con preghiere; cfr Verg., Aen ., 1, 290. 12. lubricam: (scivolosa) viscida. 15. secundet: rendere propizio; cfr Verg., Georg., 4, 397. 23-4. sobriam ebrietatem: è un tema ricorrente nell’opera e nella dottrina spirituale di Ambrogio.

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2001/02 5ª mat A - LATINO SANT'AMBROGIO, Hymni, II (In aurora)

Splendor paternae gloriae, Splendore di gloria paterna, de luce lucem proferens che effondi luce da luce, lux lucis et fons luminis, Luce di luce e sorgente di luce, 4 dies dierum inluminans, Giorno che illumini i giorni,

verusque sol inlabere, o Sole vero, irràdiati micans nitore perpeti, brilla di chiarità perenne, iubarque sancti spiritus fulgore di Spirito Santo 8 infunde nostris sensibus. riversati nelle nostre membra.

Votis vocemus et patrem, Con preghiere anche il Padre invochiamo, patrem perennis gloriae, padre di eterna gloria, patrem potentis gratiae: il Padre, potente di grazia;

12 culpam releget lubricam, che allontani la viscida colpa,

informet actus strenuos, ci plasmi sulle azioni dei forti, dentem retundat invidi, smussi il dente dell'Invidioso, casus secundet asperos, renda propizi i casi avversi,

16 donet gerendi gratiam. ci doni di vivere in grazia;

Mentem gubernet et regat Guidi e sorregga l'anima casto, fideli corpore; in corpo casto e fedele; fides calore ferveat, arda la fede di solo calore,

20 fraudis venena nesciat. Non conosca il veleno dell'inganno.

Christusque nobis sit cibus Il Cristo ci sia cibo, potusque noster sit fides: nostra bevanda sia la fede; laeti bibamus sobriam lieti la sobria ebbrezza

24 ebrietatem spiritus. beviamo dello spirito.

Laetus dies hic transeat, Lieto trascorra questo giorno: pudor sit ut diluculum, il pudore sia quasi un'alba, fides velut meridies, la fede come meriggio, l'anima

28 crepusculum mens nesciat. non conosca crepuscolo.

Aurora cursus provehit, Ecco l'aurora avanza: aurora totus prodeat, si sveli il Tutto-Aurora; in patre totus filius tutto nel Padre è il Figlio,

32 et totus in verbo pater. tutto nel Verbo è il Padre. ________________________________________________ L’inno è destinato alla prima officiatura del giorno, che si celebra al cospetto del sole che nasce; è uno dei momenti più intensi della laus diurna, alla quale Ambrogio invitava. L’attacco dell’inno è carico di splendore; ogni parola delle prime due strofe risplende. L’irrompere del sole sulla scena del mondo è visto come il segno emozionante e sempre nuovo dell’origine eterna di Cristo, e al tempo stesso della sua funzione di salvatore in un universo che, senza di lui, sarebbe solo tenebra e tristezza. Ma proprio perché egli è lux lucis, la contemplazione di Cristo arriva naturalmente a includere il Padre e il suo disegno di salvezza a favore dell’uomo.

3. lux lucis: Il Credo niceno (dal Concilio di Nicea, convocato dall’imperatore Costantino nel 325 d.C.) aveva reso popolare l’espressione lumen de lumine.

4. dies: in Ambrogio, dies per eccellenza è Cristo. 5. inlabere: < illabor, eris, illapsus sum, illabi; usato da Verg., Aen., 3, 89 in riferimento ad

Apollo. 6. perpeti: < perpes, -etis non è classico, ma usato da Prudenzio. 7. iubar: sfolgorio incandescente; non comune ma usato da Verg., Aen., 4, 129. 9. votis vocemus: invocare con preghiere; cfr Verg., Aen ., 1, 290. 12. lubricam: (scivolosa) viscida. 15. secundet: rendere propizio; cfr Verg., Georg., 4, 397. 23-4. sobriam ebrietatem: è un tema ricorrente nell’opera e nella dottrina spirituale di Ambrogio.