laurea triennale in scienze motorie
TRANSCRIPT
TTD SPORT NATATORI
Prof. Giovanni Melchiorri
ANNO ACCADEMICO 2019-2020
LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE MOTORIE
STRUTTURA DEL CORSO
COORDINATORE : PROF. GIOVANNI MELCHIORRI
RESPONSABILE : PROF.SSA TAMARA TRIOSSI
INTERVERRANNO PER LE LEZIONI
PROF. MARCO LANCISSI, PREPARATORE ATLETICO SQUADRA NAZIONALE ITALIANA DI NUOTO
PROF. GIUSEPPE ANDREANA, RESPONSABILE SETTORE SALVAMENTO DELLA
FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO
PROF. VALERIO VIERO, FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO SETTORE PALLANUOTO
COADIUVANO PER LE LEZIONI
DANIELE BIANCHI e FEDERICO PACE, CULTORI DELLA MATERIA
STRUTTURA DEL CORSO
5 LEZIONI TEORICHE IN AULA DI 2 ORE 8 LEZIONI PRATICHE IN PISCINA DI 2 ORE TOTALE 30 ORE 2 LEZIONI PRATICCHE IN PALESTRA DI 2 ORE
GRUPPO 1: dalla lettera A alla lettera L GRUPPO 2: dalla lettera L alla lettera Z
LE LEZIONI PRATICHE SONO IMPORTANTISSIME PER CHI VUOLE CONSEGUIRE L’IDONEITÀ PER IL BREVETTO DI ISTRUTTORE DI NUOTO FIN.
PER CONSEGUIRE IL BREVETTO FIN È NECESSARIO: 1. FREQUENTARE L’ 80 % DELLE LEZIONI 2. SUPERARE LE IDONEITÀ PRATICHE 3. SUPERARE L’ESAME CON 24/30 (I LIVELLO) E 27/30 (II LIVELLO)
PER SOSTENERE L’ESAME È NECESSARIO RAGGIUNGERE IL 60% DELLE PRESENZE (NUMERO MINIMO DI 18 ORE)
STRUTTURA DEL CORSO
Gli studenti che avranno frequentato le lezioni pratiche con profitto e superato l’esame con voto superiore o uguale a 24 /30 saranno idonei per la richiesta alla
Federazione Italiana Nuoto del Brevetto di Istruttore di primo Livello
Gli studenti che avranno frequentato le lezioni pratiche con profitto e superato l’esame con voto superiore o uguale a 27 /30 saranno idonei per la richiesta alla
Federazione Italiana Nuoto del Brevetto di Istruttore di secondo Livello
La richiesta al comitato regionale della Federazione Italiana Nuoto è subordinato al rilascio di certificazione da parte del docente di riferimento.
La richiesta deve essere consegnata al comitato regionale laziale della FIN.
LIBRI CONSIGLIATI
Bissig M. e Grobil C. Mondo nuoto. Imparare a nuotare, migliorare la tecnica del nuoto. CALZETTI E MARIUCCI EDITORI, 2008
Consilman J. E Counsilman B.E. La nuova scienza del nuoto. ZANICHELLI EDITORE, 2004
IN AGGIUNTA Materiale didattico fornito dai docenti
Melchiorri G., Campagna A. L’ allenamento fisico del pallanuotista. CALZETTI E MARIUCCI EDITORI, 2016
SU DIDATTICA WEB E INVIATO AI RAPPRESENTANTI
Struttura della lezione
PRESENTAZIONE DEGLI ELEMENTI DI CHIMICA E FISICA DELL’ ACQUA
NECESSARI PER LO STUDIO DELLA FISIOLOGIA DEGLI SPORT NATATORI
PROPRIETÀ DELL’ACQUA
1. GALLEGGIAMENTO - Forza diretta verso l’alto in senso contrario alla forza di gravità - La spinta ricevuta da un corpo verso l’alto è pari al volume di liquido spostato
SIGNIFICATO PRATICO Il soggetto ha una sensazione di relativa assenza di peso Alleggerimento delle tensioni articolari Facilitazione al movimento L’ OPERATORE HA UN MIGLIORE “ACCESSO AL SOGGETTO”
RAPPORTO PESO CORPOREO TERRESTRE E IN ACQUA
LIVELLO DI IMMERSIONE % DEL PESO TERRESTRE
CAVIGLIE 95 %
COSCIA ( metà della coscia) 70-80 %
BACINO ( creste iliache) 60 %
OMBELICO 50 %
PETTO (capezzoli) 30-40%
SPALLE 20 %
COLLO 7 %
1. GALLEGGIAMENTO
PROPRIETÀ DELL’ACQUA
TESTA E COLLO: 8 %
AVAMBRACCIO: 1,6 %
MANO: 0,6 %
BRACCIO: 2,7 %
GAMBA: 4,5 %
COSCIA: 9,7 %
PIEDE: 1,4 %
ARTO SUPERIORE 5 %
ARTO INFERIORE 15,6 %
PESO DEI SEGMENTI CORPOREI (Dempster 1955)
TRONCO: 50 %
PESO DEI SEGMENTI CORPOREI PER UN UOMO DI 70 kg
SEGMENTI CORPOREI
PESO TERRESTRE PESO IN ACQUA
ARTO SUPERIORE 3,5 kg circa 350 gr
TRONCO 35 kg circa 3500 gr
ARTO INFERIORE 11 kg circa 1100 gr
ASSE DI SIMMETRIA DEL CORPO IMMERSO
S.I.
F.G.
ASSE DI SIMMETRIA DEL CORPO IMMERSO
F.G.
S.I.
METACENTRO
Il METACENTRO e rappresentato dal punto d’intersezione della linea
d’azione della spinta di galleggiamento con l’asse di
simmetria del corpo immerso
E il punto teorico intorno al quale si muovono baricentro e centro di
gravita della parte immersa sotto l’azione di forza di gravita e della
spinta di galleggiamento
2. CENTRO DI GALLEGIAMENTO
È il punto di riferimento sul quale agiscono le forze verticali della spinta di galleggiamento (spinta idrostatica) Per l’equilibrio la forza di gravità e la spinta idrostatica oltre ad essere di pari entità devono essere colineari
PROPRIETÀ DELL’ACQUA
TEORIA DEL METACENTRO Il principio metacentrico caratterizza il movimento in acqua, che non presenta un’adeguata resistenza capace di restituire una forza di verso opposto Il movimento ha come unico appoggio il metacentro e si compie grazie alla continua rotazione attorno ad esso
3. PRESSIONE IDROSTATICA
- Pressione esercitata sui corpi immersi in acqua (Legge di Pascal) - La pressione è uguale su tutte le superfici del corpo - All’aumentare della densità dell’acqua e della profondità di immersione corrisponde un aumento della pressione idrostatica
SIGNIFICATO PRATICO Effetto favorente il ritorno venoso, induce bradicardia Esercizi svolti in superficie sono più agevoli
PROPRIETÀ DELL’ACQUA
18,9 mmHg
88,9 mmHg
18,9 mmHg
88,9 mmHg
LEGGE DI PASCAL
PROPRIETA’ FISICHE DELL’ACQUA
4. VISCOSITÀ
- Attrito che si manifesta tra le molecole del liquido e che provoca la resistenza al flusso - La resistenza è proporzionale alla velocità di movimento attraverso il liquido
SIGNIFICATO PRATICO La viscosita dell’acqua genera una resistenza a tutti i movimento attivi Aumentando l’area della superficie che si muove nell’acqua si aumenta la resistenza
PROPRIETÀ DELL’ACQUA
PROPRIETÀ DELL’ACQUA
5. DENSITÀ
- Rapporto tra la massa di un corpo e il suo volume - L’ acqua è circa 800 volte più densa dell’aria
SIGNIFICATO PRATICO La viscosita dell’acqua genera una resistenza a tutti i movimento attivi Resistenza dalle 6 alle 12 volte superiore a quella dell’ aria
PROPRIETÀ DELL’ACQUA
6. TENSIONE SUPERFICIALE
- La superficie di un liquido agisce come una membrana - La resistenza della tensione superficiale è proporzionale alle dimensioni dell’oggetto che si muove attraverso la superficie del fluido - La forza di attrazione delle molecole superficiali è parallela alla superficie stessa
SIGNIFICATO PRATICO Un’estremita che si muove attraverso la superficie compie più lavoro rispetto allo stesso movimento eseguito sott’acqua Utilizzando “apparecchiature” sulla superficie dell’acqua si ha un aumento della resistenza
7. MECCANICA DEI FLUIDI
Comprende l’insieme delle proprietà fisiche e delle caratteristiche di un fluido in movimento
MOTO DI FLUSSO FLUSSO
LAMINARE:
Le molecole si muovono
parallelamente
Movimento lento
FLUSSO TURBOLENTO:
Le molecole non
si muovono parallelamente
Movimento
veloce
TRASCINAMENTO:
Effetto cumulativo di turbolenza e
viscosità del fluido
PROPRIETÀ DELL’ACQUA
RESISTENZA
SIGNIFICATO PRATICO All’aumentare della velocita di movimento attraverso l’acqua aumenta la resistenza al moto Aumentando il movimento dell’acqua intorno al soggetto il paziente deve aumentare il proprio impegno fisico per mantenere inalterata la posizione L’utilizzo di un attrezzo ( guanti, palette, stivaletti) provoca un aumento del trascinamento e della resistenza che si oppone al movimento del soggetto
8. TERMODINAMICA
- La temperatura dell’acqua esercita un effetto sul corpo e quindi sulle prestazioni
- Le differenze di temperatura tra un corpo immerso e l’acqua vanno
incontro a compensazione
SIGNIFICATO PRATICO Dispersione termica 25 volte maggiore rispetto all’aria ambiente La trasmissione di calore aumenta con l’aumentare della velocita di movimento
PROPRIETÀ DELL’ACQUA
BENEFICI DELL’IMMERSIONE
SUI SISTEMI:
VASCOLARE RESPIRATORIO MUSCOLO-SCHELETRICO NERVOSO
ATTRAVERSO: RIDUZIONE DEL TONO MUSCOLARE AUMENTO DELLA SOGLIA DEL DOLORE RIDUZIONE DEL CARICO ARTICOLARE MIGLIORAMENTO DEL RITORNO VENOSO STIMOLAZIONE ESTEROCETTIVA
CONTROINDICAZIONI
FERITE NON PERFETTAMENTE CICATRIZZATE TROMBOSI VENOSA PROFONDA CARDIOPATIE GRAVI MALATTIE INFETTIVE IN GENERE E INFEZIONI CUTANEE FOBIA DELL’ACQUA ALLERGIE CONCLAMATE AL CLORO
PROPULSIONE IN ACQUA
1- RESISTENZA 2- TERZA LEGGE DELLA DINAMICA DI NEWTON ( PRINCIPIO AZIONE - REAZIONE) 3- EFFETTO BERNOULLI (EFFETTO SOSTENTAMENTO) 4- TRASFERIMENTO DELL’INERZIA
PROPULSIONE IN ACQUA
TERZA LEGGE DELLA DINAMICA DI NEWTON ( PRINCIPIO AZIONE - REAZIONE)
La terza legge della dinamica, o principio di azione e reazione, stabilisce che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
PROPULSIONE
EFFETTO BERNOULLI (EFFETTO SOSTENTAMENTO)
In un fluido ideale su cui non viene applicato un lavoro, per ogni incremento della velocità di deriva si ha simultaneamente una diminuzione della pressione o un cambiamento nell'energia potenziale del fluido, non
necessariamente gravitazionale.
PROPULSIONE
MAGGIORE È LA VELOCITÀ DI UN FLUIDO E MINORE È LA SUA
PRESSIONE
EFFETTO BERNOULLI (EFFETTO SOSTENTAMENTO)
TRASFERIMENTO DELL’INERZIA
Il principio di inerzia (o prima legge di Newton) afferma che un corpo permane nel suo stato di quiete, di moto rettilineo uniforme
o di rotazione uniforme attorno ad un asse, a meno che non intervenga una forza esterna a modificare tale stato.
PROPULSIONE
CARATTERISTICO CICLO ATTIVAZIONE – RILASCIAMENTO MUSCOLARE
“CURVE DI FORZA” ALLARGATA - FORTEMENTE ASIMMETRICA
ISOTONIA
IDRODINAMICA
% DEL RANGE DI MOVIMENTO
FORZA
MUSCOLARE
ELEMENTI DI FISIOLOGIA
L’ obiettivo fondamentale del nuotatore è quello di coprire la distanza di gara nel minor tempo possibile, cioè di sviluppare la massima velocità media per quella distanza. La velocità che egli può sviluppare dipende, come nelle altre forme di locomozione umana, dal seguente rapporto: potenza sviluppata dal nuotatore velocita’ = ——————————————– costo energetico della nuotata Se la potenza erogata viene espressa in energia al secondo ed il costo energetico in energia per metro percorso, il loro rapporto esprime la velocità in metri al secondo. Secondo questa semplice formula, per aumentare la velocità del nuotatore è necessario incrementare la potenza sviluppata e/o diminuire il costo energetico della sua nuotata.
ELEMENTI DI FISIOLOGIA
IL NUOTO E’ LA FORMA DI LOCOMOZIONE UMANA PIU’ LENTA. QUESTO DIPENDE ESSENZIALMENTE DAL FATTO CHE LA RESISTENZA CHE SI OPPONE AL MOVIMENTO E’ CIRCA 800 VOLTE SUPERIORE IN ACQUA CHE IN ARIA DAL MOMENTO CHE LA DENSITA’ DELL’ ACQUA E’ ALTRETTANTE VOLTE MAGGIORE DI QUELLA DELL’ ARIA (998.2 CONTRO 1.205 kg/m3).
L’ ESERCIZIO FISICO IN ACQUA NEI “NON ATLETI” PUO’ NON ESSERE DURATURO COME VORREMMO IN CONSIDERAZIONE DEL RENDIMENTO ENERGETICO GLOBALE DEL NUOTO CHE E’ NOTEVOLMENTE INFERIORE A QUELLO DELLE ALTRE FORME DI LOCOMOZIONE COME LA MARCIA, LA CORSA O IL CICLISMO. ESSO AMMONTA AL MASSIMO AL 10 % CONTRO IL 25 % O PIU’ DELLE ALTRE MODALITA’DI SPOSTAMENTO.
Da considerare
IL COSTO ENERGETICO DEL NUOTO PUO’ ESSERE ESPRESSO IN KJ-KCAL PER METRO PERCORSO (KJ/m). ESSO E’ RELATIVAMENTE COSTANTE SINO A VELOCITA’ DI CIRCA 1 m/s PER AUMENTARE IN MODO ESPONENZIALE CON L’ AUMENTO DELLA VELOCITA’. ESISTE UNA NOTEVOLE VARIABILITA’ INDIVIDUALE DEL COSTO ENERGETICO DEL NUOTO: A SECONDA DEL LIVELLO TECNICO DEL NUOTATORE ESSO PUO VARIARE ANCHE DEL 260 %. NATURALMENTE, I NUOTATORI DOTATI DI MIGLIORE TECNICA HANNO UN COSTO ENERGETICO PIU’ BASSO.
Costo Energetico
IL COSTO ENERGETICO E’ LEGATO AL FATTO CHE L’ ACQUA NON OFFRE UN PUNTO DI APPOGGIO FISSO SU CUI LA MANO E L’ AVAMBRACCIO, ALL’ INIZIO
DELLA BRACCIATA, POSSANO ESERCITARE LA PRESA PER SPINGERE IL CORPO IN AVANTI.
UNA PARTE DEL LAVORO VIENE SEMPLICEMENTE SPRECATA PER SPINGERE
L’ ACQUA VERSO I PIEDI. IL RAPPORTO FRA IL LAVORO SVILUPPATO PER VINCERE LA RESISTENZA DELL’
ACQUA ALL’ AVANZAMENTO ED IL LAVORO TOTALE (CIOE’ LA SOMMA DI QUELLO PER VINCERE LA RESISTENZA PIU’ QUELLO“SPRECATO”PER
SPOSTARE ACQUA ALL’ INDIETRO) SI CHIAMA EFFICIENZA DI PROPULSIONE (EP).
I nuotatori di alto livello hanno valori di EP nell’ ordine di 0.4 – 0.6 . Solo la metà, circa, del lavoro esterno effettuato dal nuotatore
è realmente efficace per spingere in avanti il corpo. Questo spiega il fatto che il rendimento energetico globale del nuoto
è notevolmente inferiore a quello di altre forme di locomozione.
Costo Energetico