“le 48 leggi del potere”

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12/02/12 10:59 Le 48 leggi del potere! Pagina 1 di 12 http://www.emidiolupo.it/sviluppo-personale/13.html Le 48 leggi del potere! Qualcuno è attratto dal potere ma, dopo averlo conquistato con grande abilità, lo per- de per qualche errore imperdonabile. Altri - sulla strada del potere - si spingono oltre le proprie possibilità: vanno troppo avanti. O - spesso - rimangono troppo indietro e perdono perché osano troppo poco. E poi ci sono quelli che sanno cavalcare il potere e riescono a utilizzarlo senza sbagliare una mossa: ogni loro gesto, con istintiva intel- ligenza, è in armonia con le 48 leggi che lo governano. Scrittori e filosofi si sono inter- rogati lungamente sulle leggi che reggono il potere. Hanno cercato di far affiorare - dai successi e dalle sconfitte di chi ci ha preceduto - indicazioni che possano guidarci nel nostro quotidiano. Le 48 Leggi del Potere Legge 1 Mai oscurare il Capo. Comportatevi sempre in modo che il vostro capo si senta superiore a chi lo circonda. Per compiacerlo e far su di lui buona impressione, non dovete eccedere nel mostrare capacità e talento. In questo modo rischiate di ottenere il contrario: ispirare timore e insicurezza. Fate sì che i superiori appaiano più brillanti di quanto sono in realtà e raggiungerete il potere. Legge 2 Non fidatevi troppo degli amici, imparate ad approfittare dei nemici. Diffidate degli amici: vi tradiranno più facilmente perché rosi dall’invidia. Essi diven- teranno individui tormentati e tirannici. Fate riferimento a un nemico di un tempo, sarà nei vostri confronti più leale di un amico, perché deve dare maggiore prova di se. Infatti, avete più da temere dagli amici che dai nemici. Se non avete nemici, fate in modo da procurarvene. Legge 3 Mascherate le vostre intenzioni. Lasciate gli altri all’oscuro, celando sempre lo scopo delle vostre azioni. Chi ignora gli obiettivi di un altro non sarà in grado di preparare una valida difesa. Occorre condur-

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Le 48 leggi del potere!

Qualcuno è attratto dal potere ma, dopo averlo conquistato con grande abilità, lo per-de per qualche errore imperdonabile. Altri - sulla strada del potere - si spingono oltrele proprie possibilità: vanno troppo avanti. O - spesso - rimangono troppo indietro eperdono perché osano troppo poco. E poi ci sono quelli che sanno cavalcare il poteree riescono a utilizzarlo senza sbagliare una mossa: ogni loro gesto, con istintiva intel-ligenza, è in armonia con le 48 leggi che lo governano. Scrittori e filosofi si sono inter-rogati lungamente sulle leggi che reggono il potere. Hanno cercato di far affiorare -dai successi e dalle sconfitte di chi ci ha preceduto - indicazioni che possano guidarcinel nostro quotidiano.

Le 48 Leggi del Potere

Legge 1

Mai oscurare il Capo.

Comportatevi sempre in modo che il vostro capo si senta superiore a chi lo circonda.Per compiacerlo e far su di lui buona impressione, non dovete eccedere nel mostrarecapacità e talento. In questo modo rischiate di ottenere il contrario: ispirare timore einsicurezza. Fate sì che i superiori appaiano più brillanti di quanto sono in realtà eraggiungerete il potere.

Legge 2Non fidatevi troppo degli amici, imparate ad approfittare dei nemici.

Diffidate degli amici: vi tradiranno più facilmente perché rosi dall’invidia. Essi diven-teranno individui tormentati e tirannici. Fate riferimento a un nemico di un tempo,sarà nei vostri confronti più leale di un amico, perché deve dare maggiore prova dise. Infatti, avete più da temere dagli amici che dai nemici. Se non avete nemici, fate inmodo da procurarvene.

Legge 3Mascherate le vostre intenzioni.

Lasciate gli altri all’oscuro, celando sempre lo scopo delle vostre azioni. Chi ignora gliobiettivi di un altro non sarà in grado di preparare una valida difesa. Occorre condur-

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re l’avversario verso la strada sbagliata, avvolgerlo in una densa nube di fumo chemascheri le vostre manovre e, nel momento in cui se ne accorgerà, sarà troppo

Legge 4

Dite sempre meno del necessario

Quando si cerca di impressionare gli interlocutori con le parole, si rischia di apparirebanali e si riduce il controllo. Anche se dovete comunicare qualcosa di assolutamenteordinario, sembrerà un argomento interessante se reso vago, con finale aperto e leg-germente criptico. Più parlate, maggiore è il rischio di dire sciocchezze.

Legge 5Difendete strenuamente la vostra reputazione.

La reputazione di un individuo è il pilastro del suo potere personale. Facendo leva sudi essa si intimoriscono gli interlocutori e si ottiene successo. Giocarsela rende vulne-rabili e attaccabili da più parti. Bisogna rendere inattaccabile la propria reputazione,rimanere all’erta e neutralizzare le minacce potenziali prima che si manifestino. Nelfrattempo occorre studiare come annientare i nemici mettendo in discussione la loroimmagine e poi farsi da parte, lasciando che sia l’opinione pubblica a screditarli.

Legge 6Attirate l’attenzione a qualunque costo.Tutto si giudica dall’apparenza; ciò che non si vede non conta. Non bisogna confon-dersi tra la folla o finire nell’oblio, ma rendersi visibili, a qualunque costo. Calamitatedominando la massa mediocre e manifestando un aspetto fra il brillante e il misterio-so.

Legge 7

Fate sì che gli altri lavorino per voi attribuendovi il merito del loro operato.

Usate la saggezza, la conoscenza e l’impegno degli altri per favorire la vostra causa.Non solo tale collaborazione vi farà risparmiare tempo ed energia ma vi forniràun’aura quasi divina di efficienza e rapidità. Alla lunga, i collaboratori saranno di-menticati e solo voi ricordati. Non fate quello che gli altri possono fare al posto vo-stro.

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Legge 8Fate sì che gli altri vengano a voi, usando un’esca se necessarioQuando forzate le altre persone ad agire, siete voi ad avere il controllo. E’ sempre me-glio far venire a voi l’avversario inducendolo ad abbandonare i suoi piani strada fa-cendo: adescatelo con promesse allettanti, quindi attaccatelo. Siete voi a possedere lecarte e a condurre il gioco.

Legge 9Vincete attraverso le azioni, mai con il ragionamento.Ogni trionfo momentaneo che si pensa di avere ottenuto attraverso il ragionamento, èin realtà una vittoria di Pirro. Il risentimento e il disagio che ne scaturiranno sarannopiù forti e dureranno più di qualsiasi altro momentaneo mutamento d’opinione. E’meglio che gli altri condividano le vostre idee per mezze delle vostre azioni, senzache diciate una parola. Dimostrate, non spiegate

Legge 10Evitate ogni contagio: rifuggite dagli infelici e dagli sfortunati.Si può morire per l’infelicità di qualcun altro; gli stati emotivi sono contagiosi quantole malattie. Potreste credere di stare aiutando l’uomo che affoga ma state solo precipi-tando nel vostro disastro. Gli sfortunati talvolta attirano la sfortuna su se stessi; l’atti-reranno anche su di voi. Associatevi alle persone felici e fortunate.

Legge 11Rendete le persone dipendenti.Per mantenere la propria indipendenza si deve sempre essere necessari e richiesti.Quanto più gli altri si fideranno di voi, tanto più sarete liberi. Bisogna rendere le per-sone dipendenti in nome della loro felicità e prosperità e non si dovrà temere più nul-la. Non dovete mai insegnare loro quanto occorre a renderle indipendenti.

Legge 12Per disarmare la vostra vittima usate un misurato grado di onestà e di generosità.

Una mossa sincera e onesta coprirà dozzine di mosse disoneste. Le offerte spontaneedi onestà e generosità abbassano la guardia anche delle persone più sospettose. Unavolta che l’onestà mirata avrà praticato una crepa nella loro armatura, si può ingan-narle e manipolarle a volontà. Un regalo al momento giusto, come un cavallo di Tro-ia, servirà allo stesso scopo.

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Legge 13Quando chiedete aiuto, fate leva sul tornaconto della gente, mai sulla compassioneo sul senso di gratitudine.Se avete bisogno dell’aiuto di qualcuno, non cercate di ricordargli la vostra passatadisponibilità e i vostri meriti acquisiti. Troverà certamente un modo per ignorarvi.Mettete invece in luce qualcosa nella vostra richiesta o nella vostra alleanza con luiche possa tornare a suo vantaggio ed evidenziatela spropositatamente. Vi risponderàcon entusiasmo se vedrà che ci guadagnerà qualcosa.

Legge 14Atteggiatevi ad amico, agite come una spia.Conoscere l’avversario è fondamentale. Usate delle spie per raccogliere valide infor-mazioni che vi porranno in posizione di vantaggio. Ancor meglio siate voi stessi laspia. Nei rapporti sociali, imparate ad indagare. Ponete domande indirette che indu-cano la gente a rivelare le proprie debolezze e intenzioni. Non c’è situazione che nonpossa essere strumentalizzata per effettuare un’abile azione di spionaggio.

Legge 15Annientate completamente il nemico.Tutti i grandi condottieri, dai tempi di Mosè, hanno saputo che un nemico in difficol-tà deve essere annientato completamente. Talvolta, l’hanno imparato a loro spese. Seun tizzone viene lasciato acceso, alla fine il fuoco divamperà. C’è più da perdere la-sciando le cose a metà che procedendo a una totale distruzione: il nemico recupereràle energie e cercherà la vendetta. Distruggetelo, non solo nel corpo a corpo, ma nellospirito.

Legge 16Usate l’assenza per guadagnare rispetto e stima.Un eccesso di presenzialismo può far scendere le vostre quotazioni: più vi fate vederee più si parla di voi, più correte il rischio di apparire banale. Se vi siete già affermatoin un gruppo, una sparizione temporanea farà notizia e accrescerà l’ammirazione at-torno alla vostra persona. Dovete imparare quando è il momento di andarvene. Crea-tevi credito, centellinando la vostra presenza.

Legge 17Tenete gli altri nell’incertezza: createvi una fama di imprevedibilità.Gli esseri umani sono creature abitudinarie con un insaziabile bisogno di avere fami-

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liarità con le azioni degli altri. La vostra prevedibilità dà loro un senso di controllo.Rovesciate la situazione: siate volutamente imprevedibili. Un comportamento appa-rentemente senza coerenza nè scopo li sconcerterà e si esauriranno nel tentativo dicomprendere le vostre mosse. Portata all’estremo, questa strategia intimorisce e terro-rizza.

Legge18Non costruite fortezze per proteggervi: l’isolamento è pericoloso.Il mondo è pieno di pericoli, i nemici si annidano ovunque e ognuno deve protegger-si. Una fortezza sembra il luogo più sicuro. Ma l’isolamento vi espone ad un maggiornumero di pericoli di quanti non vi consenta di evitare. Meglio confondersi in mezzoalla gente, trovare alleati, mimetizzarsi. La folla vi farà da scudo contro i nemici.

Legge 19Accertatevi di con chi avete a che fare: non offendete la persona sbagliata.Ci sono tipi diversi di persone al mondo e voi non potete essere mai sicuri che tuttereagiranno nello stesso modo alle vostre strategie. Ingannate o imponete la vostra su-periorità tattica a certe persone, e queste passeranno il resto della loro vita a cercarevendetta. Esistono lupi in veste di agnelli. Pertanto, scegliete attentamente i vostri av-versari e le vostre vittime - mai offendere o ingannare la persona sbagliata.

Legge 20Non prendete posizione.

E’ folle colui che si affretta a prendere posizione. Non compromettetevi con alcunafazione o alcuna causa, ma state solo dalla vostra parte. Mantenendo la vostra indi-pendenza, diventate padroni

Legge 21Fingetevi sciocchi per mettere nel sacco gli ingenui.

Giocate la parte del finto tonto. A nessuno piace sembrare più sciocco degli altri. Fin-getevi ingenui per mettere nel sacco i veri ingenui. Giocate il ruolo del finto tonto per-mettendo agli interlocutori di confidare nella propria sagacia; convinti di questo, noncomprenderanno il vostro vero scopo.

Legge 22Sappiatevi arrendere: trasformate la debolezza in un punto di forza.

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Nel momento in cui si è deboli, mai battersi solo per amor di firma, ma adottare latecnica della resa. Arrendersi significa disporre del tempo necessario per un recupe-ro. Tempo che disturba e impensierisce chi sta vincendo, tempo utile in attesa del de-clino del suo potere. Non bisogna mai dare al vincente la soddisfazione di lottare e dicausare una disfatta definitiva; prima di tutto arrendetevi. Perciò porgete l’altraguancia, cosa che lo farà infuriare e lo sconvolgerà: questo significa rendere la resauno strumento di potere.

Legge 23Concentrate le vostre forze.Preservate le vostre forze ed energie per concentrarle su un punto focale. E’ possibilericavare più risorse trovando un ricco filone e sfruttandolo a fondo, piuttosto che svo-lazzare da un punto all’altro di un giacimento poco profondo, perchè l’intensità pre-vale sempre sull’estensività. Una volta trovata una sorgente di potere utile, occorreindividuare un referente, una mucca da cui mungere per lungo tempo tutto il latteche può essere ricavato.

Legge 24Siate un perfetto cortigiano.Il perfetto cortigiano prospera in un mondo in cui tutto ruota intorno al potere e allaabilità politica. Egli impara a destreggiarsi con maestria nell’arte della mistificazione,sa adulare, cedere ai superiori e gestire il suo potere sugli altri con modi graziosi etrasversali. Bisogna imparare ad applicare le leggi che reggono le capacità del corti-giano e non ci saranno limiti al successo nella grande corte della vita.

Legge 25Ricreate la vostra immagine.Non bisogna subire il ruolo che la società tende ad attribuire. Ricreare una nuovaidentità significa ricostruire se stessi, una persona capace di accentrare l’attenzione eche annoia mai l’interlocutore. Siate padroni della vostra immagine piuttosto che la-sciare siano gli altri a definire i vostri spazi. Questo richiede che nei gesti e nelle scel-te pubbliche vengano adottati accorgimenti plateali: il potere personale ne trarrà en-fasi e la vostra personalità si manifesterà nella vostra interezza.

Legge 26Preservate pulite le vostre mani.

Mostratevi come un modello di civiltà e di efficienza: le vostre mani non devono mai

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apparire macchiate da errori o impegnate in azioni riprovevoli. Occorre mantenerequesta apparente superiorità utilizzando gli altri come inconsapevoli pedine e scher-mo per celare il proprio coinvolgimento personale.

Legge 27Sfruttate il bisogno di credere degli altri per crearvi un seguito carismatico.L’uomo ha un profondo bisogno di credere in qualcosa. Diventate il punto focale diquesto desiderio dando agli altri una causa, una nuova fede da seguire. Rimanete sulvago con le parole, ma siate prodighi di promesse, insistendo sul valore della razio-nalità e del pensiero conseguente. Date ai vostri nuovi discepoli rituali da seguire,chiedete che facciano sacrifici in vostro nome. In assenza di una religione organizzatao di grandi cause, questo sistema fideistico vi conferirà un potere inaspettato.

Legge 28Entrate in azione con audacia.Se siete insicuri sulla linea di condotta da adottare, astenetevi. I dubbi e le esitazioniinfluirebbero negativamente sulle vostre azioni. L’insicurezza è pericolosa. Meglioagire con baldanza. Qualsiasi errore generato dall’audacia può essere facilmente cor-retto da una maggiore audacia. L’audacia suscita ammirazione. L’insicurezza nonporta onore.

Legge 29Pianificate tutto dall’inizio alla fine.Il risultato è tutto. Pianificate tutto per realizzarlo, prendendo in considerazione tuttele conseguenze, tutti gli ostacoli, tutti i giochi del destino che potrebbero impedirvi diottenerlo, vanificando i vostri sforzi e attribuendo la gloria agli altri. Se pianificatetutto, dall’inizio alla fine, non sarete travolti dalle circostanze e saprete quando è ilmomento di fermarsi. Guidate abilmente la fortuna e contribuite a determinare il fu-turo, pensando a tutto con anticipo.

Legge 30Dissimulate la fatica.Le vostre azioni sembrino sempre naturali e spontanee. Dissimulate la fatica e la pra-tica che avrete dovuto fare e così pure la furbizia e i trucchi. Quando agite, siate natu-rali, come se poteste fare molto di più. Non cedete alla tentazione di rivelare quantoavete lavorato duro - può solo far nascere degli interrogativi. Non insegnate a nessu-no i vostri trucchi, per non rischiare che vengano usati contro di voi.

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Legge 31Controllate le alternative: obbligate gli altri a giocare con le carte che avete servito.I migliori inganni sono quelli in cui sembra si lasci la scelta agli altri: le vittime sonoconvinte di avere il controllo della situazione, mentre in realtà sono burattini al vo-stro comando. Date agli altri alternative che si risolvano tutte a vostro favore. Induce-teli a scegliere il minore di due mali che servono entrambi al vostro scopo. Inchioda-teli tra i corni del dilemma: qualsiasi cosa scelgano, non avranno scampo.

Legge 32Solleticate la fantasia degli altriSpesso si cerca di sfuggire alla realtà perché è squallida e spiacevole. Non appellatevimai alla verità o alla realtà a meno che non siate disposti ad affrontare l’ira scatenatadel disincanto. La vita è così dura e deludente che coloro che sono capaci di creare so-gni e illusioni sono come oasi nel deserto: attraggono gente da ogni dove. Grande po-tere deriva dalla capacità di solleticare la fantasia delle masse.

Legge 33Trovate il punto debole di ciascunoOgni individuo ha un punto debole, un punto di minore resistenza. Questo debole èsolitamente un’insicurezza, un’emozione o un bisogno incontrollabile, ma può ancheessere un piccolo piacere segreto. Comunque sia, una volta trovato, sarà la molla sucui potrete agire per far muovere gli altri a vostro piacimento.

Legge 34Siate regali: agite da re e sarete trattati come tali.Il modo in cui ci si comporta può spesso influenzare il modo in cui si viene trattati: alungo andare, chi appare modesto e ordinario perde il rispetto degli altri. Il re, infatti,rispetta se stesso e ispira negli altri lo stesso sentimento. Chi agisce da re, sicuro delproprio potere, appare come destinato a portare la corona.

Legge 35

Imparate a gestire il tempo.

Non mostrate mai fretta - la fretta tradisce mancanza di controllo di sè e del tempo.Apparite sempre pazienti, come se sapeste che tutto verrà a voi a tempo debito. Cer-cate il momento giusto; cercate di cogliere lo spirito del tempo, le tendenze che vi per-metteranno di acquisire il potere. Imparate ad aspettare quando i tempi non sono ma-

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turi e a colpire con decisione quando arriva il momento.

Legge 36Disprezzate ciò che non potete avere: l’indifferenza è la migliore vendetta.Riconoscere il problema equivale a conferirgli esistenza e credibilità. Più si dedica at-tenzione all’avversario più lo si rende forte. Un piccolo errore peggiora e diventa piùevidente nel momento stesso in cui si tenta di porvi rimedio. Talvolta, è più opportu-no fare finta di nulla. Se c’è qualcosa che si vuole e non si può avere, meglio è far mo-stra di disprezzarla. meno interesse si mostra, più si è superiori.

Legge 37Create spettacoli avvincenti.Forte immaginazione e grandi gesti simbolici creano un’aurea di potere cui nessuno èin grado di resistere. Inscenate, per chi vi circonda, spettacoli ricchi di stimoli visivi edi simboli suggestivi che conferiscano enfasi alla vostra presenza. Abbagliato dalleapparenze, nessuno noterà ciò che state veramente facendo.

Legge 38Pensate come volete ma comportatevi come gli altri.Se ostentiamo il nostro anticonformismo, facendo sfoggio di idee non convenzionali edi comportamenti poco ortodossi, gli altri penseranno che stiamo soltanto cercandodi attrarre la loro attenzione e che pecchiamo di superbia e troveranno il modo di far-cela pagare per averli fatti sentire inferiori. E’ opportuno condividere l’eccentricitàsolo con gli amici più tolleranti e con coloro che sono in grado, senza alcun dubbio, diapprezzare la nostra singolarità.

Legge 39Agitate le acque per catturare i pesci.

Rabbia ed emotività sono strategicamente controproducenti, per cui bisogna restaresempre calmi e obiettivi. Per acquisire un punto di vantaggio sull’avversario fate sìche sia questi ad irritarsi mentre voi mantenete saldi i vostri nervi. Per sbilanciarel’avversario è bene individuare i punti deboli che toccano la sua vanità, in modo dainnervosirlo e tirare le fila di conseguenza.

Legge 40Disdegnate le offerte gratuite.

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Ciò che è offerto gratuitamente è pericoloso: può implicare un secondo fine o trasfor-marsi in un debito. Ciò che vale è monetizzabile. Pagando di tasca propria si evita ilpeso della gratitudine, la colpa e l’inganno. E’ spesso più saggio pagare il prezzo do-vuto, poiché non esistono scorciatoie sulla strada dell’eccellenza. Bisogna manifestaremagnanimità usando il proprio denaro, perché la generosità è un segno e una calami-ta che attrae il potere.

Legge 41

Evitate di indossare gli abiti di qualcun altro.

Ciò che viene prima sembra sempre migliore e più originale di ciò che segue. Chi suc-cede a un grande uomo o ha un genitore importante avrà come compito quello disforzarsi almeno il doppio di chi lo ha preceduto, per tentare di oscurarne la fama.Non bisogna seguire le orme di chi ci ha preceduto o si finirà per vivere una vita chenon ci appartiene; occorre ricreare un’identità propria e cambiare il corso della pro-pria vita. Distruggete l’ombra incombente di vostro padre, disperdetene l’eredità econquistate il potere percorrendo le vostre strade.

Legge 42

Colpite il pastore e le pecore scapperanno.

I guai sono spesso di un singolo individuo con una forte personalità: il provocatore,arrogante e subalterno, colui che avvelena i rapporti. Se si concede spazio a tale indi-viduo. Altri soccomberanno sotto la sua nefasta influenza. Non permettete che il dan-no che sa provocare, si moltiplichi; non tentate di appianare la situazione; è irrecupe-rabile. Un simile soggetto deve essere neutralizzato e messo al bando. Fermate il malealla radice – il pastore – e le pecore scapperanno.

Legge 43

Toccate il cuore e la mente delle persone.

La coercizione genera una reazione che a lungo andare finisce per ripercuotersi con-tro di voi. Dovete invece sedurre gli altri inducendoli a desiderare di procedere nellavostra direzione. La persona che avete conquistato diviene così una fedele pedina nel-le vostre mani. Per sedurre occorre saper agire sulla psicologia e sulle debolezze diciascuno. Ammorbidite dunque chi oppone resistenza lavorando sulle sue emozioni,

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ciascuno. Ammorbidite dunque chi oppone resistenza lavorando sulle sue emozioni,giocando con ciò che ha di più caro e con ciò che teme. Ignorate i cuori e le menti de-gli altri e questi finiranno per odiarvi.

Legge 44

Disarmate ed irritate con l’effetto specchio.

Lo specchio riflette la realtà ma è anche lo strumento ideale per ordire un inganno:quando fungete da specchio per i vostri nemici, riproducendo con assoluta precisionele loro azioni, essi non riescono più a decifrare la vostra strategia. L’Effetto Specchiorifà loro il verso e li umilia, spingendoli a reagire in modo spropositato. Reggendouno specchio di fronte alla loro psiche, li seducete illudendoli di condividerne i valo-ri; mettendo uno specchio davanti alle loro azioni, date loro una sana lezione. Pochisanno resistere al potere dell’Effetto Specchio.

Legge 45

Predicate la necessità del cambiamento, ma non introducete troppe innovazionitutte insieme.

In teoria tutti comprendono la necessità di cambiare ma poi, nelle ita di ogni giorno,gli esseri umani si dimostrano creature fortemente abitudinarie. Un eccesso di inno-vazione può rivelarsi traumatico e condurre alla rivolta. Se avete assunto da poco unaposizione di potere oppure siete un outsider che cerca di guadagnarsi il sostegno ne-cessario per raggiungerla, mostrate chiaramente che tenete in grande considerazioneil vecchio modo di fare le cose. Se il cambiamento è davvero essenziale, fate in modoche appaia come un intervento discreto il cui scopo è unicamente perfezionare l’ap-proccio in uso nel passato.

Legge 46

Non mostratevi mai troppo perfetti

Apparire migliori degli altri è sempre pericoloso, ma la cosa più rischiosa in assolutoè dare l’impressione di non avere difetti o debolezze. L’invidia crea nemici silenziosi.L’uomo intelligente, quindi, di tanto in tanto mostra di avere dei limiti e ammette diindulgere in qualche vizio innocente, così da allontanare l’invidia e apparire più uma-no ed accessibile. Solo gli dei e i morti possono permettersi di sembrare perfetti impu-nemente.

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Legge 47

Non superate l’obiettivo che vi eravate prefissi: nella vittoria, imparate quando è ilmomento di fermarsi.

Il momento della vittoria è spesso quello del maggior pericolo. Nell’impeto della con-quista, arroganza e presunzione possono spingervi al di là dell’obiettivo che vi erava-te prefissi e, andando troppo oltre, vi fate più nemici di quante riusciate a sconfigge-re. Non lasciate che il successo vi dia alla testa. Nulla può sostituire la strategia eun’accurate pianificazione. Datevi un punto di arrivo e, una volta raggiuntolo, ferma-tevi.

Legge 48

Spogliatevi di qualunque forma

Assumendo una forma, rendendo visibile il vostro piano, vi esponete agli attacchiesterni. Anziché darvi una fisionomia che permetta al vostro nemico di afferrarvi,mantenetevi flessibili e in movimento. Accettate il fatto che nulla è certo e nessunalegge è immutabile. Il miglior modo di proteggervi è essere fluidi e privi di una for-ma propria come l’acqua; non scommettete mai sulla stabilità o su un ordine duratu-ro. Tutto cambia.