le armi di gheddafi cosa fanno gli italiani in libia ovada, 6 maggio 2011
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LE ARMI DI GHEDDAFICosa fanno gli italiani
in Libia
Ovada, 6 maggio 2011
Gheddafi arriva a Roma in visita ufficiale (10 giugno 2009)
Cosa ha detto Napolitano (10 giugno 2009)
«PAROLE RESPONSABILI» - Anche Napolitano ha sottolineato che la visita di Gheddafi può «contribuire a dare il via a una nuova fase di relazioni fra i due Paesi»: «Sulle questioni africane ho ascoltato da Gheddafi parole di grande moderazione e responsabilità - ha detto -. Occorre uno sforzo congiunto Italia-Libia in particolare per la Somalia. L'obiettivo di rendere il Mediterraneo un'area di pace, stabilità e benessere è altrettanto condiviso» ha concluso, facendo esplicito riferimento alla necessità di «riconoscere le ragioni palestinesi e israeliane secondo la formula di due popoli, due Stati».
Si celebra il 1° anniversario del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica Italiana
e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista
(firmato a Bengasi il 30 agosto 2008)
Due punti qualificanti: 1.
Italia e Libia «promuoveranno la realizzazione di un sistema di controllo delle frontiere terrestri libiche, da affidare a società italiane in possesso delle competenze tecnologiche necessarie. L'Italia si è impegnata a sostenere il 50% dei costi di realizzazione di tale sistema, mentre per il restante 50% Italia e Libia chiederanno all'Unione europea di farsene carico»
Nel luglio 2008, Selex Sistemi Integrati (Finmeccanica) firma un contratto da 300M di € per un “sistema di protezione e sicurezza” da
installare nel Sud libico
2.
Il Trattato avviava anche la collaborazione nel settore della difesa, «prevedendo la finalizzazione di specifici accordi relativi allo scambio di missioni tecniche e di informazioni militari, nonché lo svolgimento di manovre congiunte. Le Parti si impegnano, altresì, ad agevolare la realizzazione di un forte e ampio partenariato industriale nel settore della difesa e delle industrie militari»
Primo risultato: la crescita dell'export militare italiano verso la
Libia
2006 2007 2008 20090
20
40
60
80
100
120
Colonna 1
Le “manovre congiunte” si effettuano con le sei motovedette italiane (classe “Bigliani”) contro
l'immigrazione
Gli acquisti libici: 10 Agusta AW109 Power (tra
2006 e 2007).Valore: 75M di €
Ammodernamento dei CH47:54M di €
2008: un ATR42 Maritime Patrol.Valore: 29,8M di €
2009: due (più altri 3) AW 139 per la Sicurezza Generale.In totale: 62,3M di €
2009: 3M di € di ricambi per Alenia Aermacchi F260W
Agosto 2010: AgustaWestland (25%), Finmeccanica (25%) e LIATEC Libyan Company for Aviation Industry (50%) inaugurano l'impianto di Abou Aisha
Amedeo CaporalettiPierfrancesco Guarguaglini
Cosa doveva fare ad Abou Aisha LIATEC, joint nata nel genn. 2006?
Assemblaggio finale per elicotteri Assistenza (ripristino, riparazione, revisione)
per AW119Ke, AW109 e AW139 Addestramento (anche a Tajura) in missione
per elicottero e aeroplano (iniziale e avanzato), addestramento di transizione, addestramento di manutenzione
Cooperazione in R&S con aziende e università locali
Contratti e affari si prospettano per ENI, Fincantieri, Intermarine, ma i maggiori
sono destinati a Finmeccanica Il fondo sovrano libico LIA Libyan Investment Authority
diviene il secondo azionista di Finmeccanica (2,01%, preceduto solo dal Ministero dell'Economia): gennaio 2011
BCL Banca Centrale Libica entra in Unicredit (ottobre 2008) e raggiunge il 4,988%. Poi rastrella sul mercato, superando il 7%: è il primo azionista di una banca che è tra le prime 15 del mondo
LIA possiede l'1% di ENI, e ha investito 500M di $ nelle aziende italiane in difficoltà tramite Mediobanca
LAFICO è azionista di FIAT e possiede il 7,5% di Juventus F.C.
Il “tesoro” libico è di Gheddafi o dei ribelli?
Si calcola che i capitali libici investiti in Occidente siano tra 60 e 80 miliardi di $
Con la risoluzione del 26.2.2011 l'ONU ha congelato soltanto i fondi attribuibili direttamente a Gheddafi e alla sua famiglia
L'industria italiana vanta un credito con la Libia i 160M di $
Il vicepresidente di Unicredit è ancora al suo posto
Il bazar militare di Gheddafi
La Libia è stata uno dei maggiori acquirenti di armi sovietiche
Gran parte dell'arsenale libico è obsolet 200 carri armati sovietici T-72 sono stati
modernizzati nel 2010 l'artiglieria è di fabbricazione occidentale,
sovietica, ceca i sistemi missilistici franco-tedeschi, sovietici,
italiani
La difesa aerea: un patchwork poco efficiente
22 MiG-17, 68 MiG-25, 90 Su-22, 8 Mirage III: in parte fuori servizio
I sistemi anti-aerei risalgono agli anni '60 e '70, e non sono stati aggiornati
Wikileaks ha riportato di colloqui Libia-USA per l'acquisto di elicotteri, sistemi terra-aria, blindati (dic. 2009)
La Gran Bretagna – dopo il rilascio dell'attentatore di Lockerbie – ha venduto armi e addestramento (forze speciali)
8 km a SE di Ras Lanuf, 6 marzo 2011
Il Sukhoi SU-24MK “Fencer”, un jet per bombardamento a bassa quota dell'era sovietica:
l'aeronautica di Gheddafi ne aveva 6 in servizio
Dopo la fine dell'embargo (2004)
2005 2006 2007 2008 2009 totale
ITALIA 72.19 59.03 108.80 250.78 343.73 834.54
Francia 14.97 56.72 93.22 111.80 276.70
UK 58.86 3.11 4.63 27.20 25.55 119.35
Germania 0.31 2.00 23.84 4.18 53.15 83.48
Malta 0.01 79.69 79.70
Belgio 0.21 0.45 22.32 23.02
Portogallo 6.88 14.52 21.40
Spagna 3.82 3.84 7.69
Cosa succede a Malta?
Ammu and fuses
Tear gas, chem weapons, radio-active
Electronic equip Militar
y planes
Small guns
TOTALE 6.101.995 9.688.033 86.416.087 278.244.867 97.955.681
Italia 1.016.948 107.726.979
Francia 2.345.007 1.045.360 10.689.216 126.177.565 7.412
UK 3.088 455.705 26.163.548 2.118.152 283.942
Germania 7.765.968 46.894.764 15.780.000
Malta 14.900 79.689.691
Belgio 651.611 17.953.442