le brecce - numero 12 speciale - giugno 2010

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Notiziario periodico a cura del Movimento per Chiesanuova anno 5 - numero speciale - giugno2010 notizie da Chiesanuova www.movimentochiesanuova.it [email protected] Le BRECCE Notizie da Chiesanuova La redazione di questo numero è stata curata da: Ceregioli Piergiovanni, Coppari Maria Luisa, Lattanzi Roberto, Marchionne Fabio, Marini Claudio, Marini Marco, Ortolani Fabrizio, Palmieri Camilla, Palmieri Fernando, Pannelli Lauretta, Pierucci Moris, Rango Tullio, Rango Romina, Sparvoli Matteo, Tobaldi Giuseppe. Si ringraziano: Studio Conti, Osimo, per l'impaginazione del giornale e Artelito, Castelraimondo, per la stampa. In questo numero D opo aver gustato gli umori settembrini delle sta- gioni fredde, ed esserci cullati in un istante di ve- lata riflessione primaverile, ci ritroviamo ora nel tempo di una fiduciosa vitalità. I profumi di rose e gelsomino, le ore calde e più dense di luce, le notti fresche e leggere... ogni frammento di realtà si scompone e ricompone nell'immagine di una quotidia- nità giocosa, allegra. Tuttavia, non sono unicamente le qualità di questi mesi intrisi di colori vivaci a riportarci con la mente a suoni di festa. E nulla di diverso potremmo fare se non festeggiare il tempo trascorso insieme a chi, per buona parte di quel tempo, ha saputo portare un po' di questa robusta alle- gria nella vita di tutti i giorni, segnandone alcuni momenti preziosi e ricordandoci il gusto di gesti antichi e ricchi di significato. In una piccola realtà, impastata di terra e quieto vivere, trovano spazio anime semplici, concrete, operose. Attra- verso l'uso misurato di ironia e saggezza, di simpatia e “serietà”, ne abbiamo conosciuta una speciale, di anima. Di anno in anno ha sancito un accordo forte e silenzioso con le nostre abitudini, con il nostro “essere comunità”. Non possiamo perciò che essere grati a chi con tanto af- fetto ed umiltà, ha saputo regalarci momenti di condivi- sione autentica e partecipazione festosa. Parliamo ovviamente del nostro “Don”, e della sua pre- senza costante e sicura nella nostra quotidianità. Ecco dunque che a Te, Don Guido – guida vera e carisma- tica – va il nostro ringraziamento sincero, per tutto quello che sei stato, sei e continuerai ad essere per noi e con noi. Queste pagine sono perciò il nostro “grazie”, l'abbraccio sincero e sentito di tutta la tua (e nostra) comunità, non- ché la voce di chi, più di altri, ha avuto modo di conoscerti e condividere con te una pagina più o meno lunga della propria Storia. Don Guido, un pastore che ha amato il suo gregge profondamente 2 Un sorriso dal cielo 3 Don Guido e i ragazzi del catechismo 4-5 Auguri, auguri... e ancora auguri 6-7 Don Guido e l'Associazione Musicale Banda "Città di Treia" 8

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Le Brecce Notizie da Chiesanuova Numero 12 - Giugno 2010 Speciale 50° anniversario di Sacerdozio di Don Guido Bibini

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1 | NUMERO SPECIALE Notiziario periodico a cura del Movimento per Chiesanuova

anno 5 - numero speciale - giugno2010

notizie da Chiesanuova

www.movimentochiesanuova.it

[email protected]

Le BRECCENotizie da ChiesanuovaLa redazione di questo numero è stata curata da:Ceregioli Piergiovanni, Coppari Maria Luisa, Lattanzi Roberto, Marchionne Fabio, Marini Claudio, Marini Marco, Ortolani Fabrizio, Palmieri Camilla, Palmieri Fernando, Pannelli Lauretta, Pierucci Moris, Rango Tullio, Rango Romina, Sparvoli Matteo, Tobaldi Giuseppe.Si ringraziano: Studio Conti, Osimo, per l'impaginazione del giornale e Artelito, Castelraimondo, per la stampa.

In questonumero

Dopo aver gustato gli umori settembrini delle sta-

gioni fredde, ed esserci cullati in un istante di ve-

lata riflessione primaverile, ci ritroviamo ora nel tempo di

una fiduciosa vitalità.

I profumi di rose e gelsomino, le ore calde e più dense di

luce, le notti fresche e leggere... ogni frammento di realtà

si scompone e ricompone nell'immagine di una quotidia-

nità giocosa, allegra.

Tuttavia, non sono unicamente le qualità di questi mesi

intrisi di colori vivaci a riportarci con la mente a suoni di

festa.

E nulla di diverso potremmo fare se non festeggiare il

tempo trascorso insieme a chi, per buona parte di quel

tempo, ha saputo portare un po' di questa robusta alle-

gria nella vita di tutti i giorni, segnandone alcuni momenti

preziosi e ricordandoci il gusto di gesti antichi e ricchi di

significato.

In una piccola realtà, impastata di terra e quieto vivere,

trovano spazio anime semplici, concrete, operose. Attra-

verso l'uso misurato di ironia e saggezza, di simpatia e

“serietà”, ne abbiamo conosciuta una speciale, di anima.

Di anno in anno ha sancito un accordo forte e silenzioso

con le nostre abitudini, con il nostro “essere comunità”.

Non possiamo perciò che essere grati a chi con tanto af-

fetto ed umiltà, ha saputo regalarci momenti di condivi-

sione autentica e partecipazione festosa.

Parliamo ovviamente del nostro “Don”, e della sua pre-

senza costante e sicura nella nostra quotidianità.

Ecco dunque che a Te, Don Guido – guida vera e carisma-

tica – va il nostro ringraziamento sincero, per tutto quello

che sei stato, sei e continuerai ad essere per noi e con noi.

Queste pagine sono perciò il nostro “grazie”, l'abbraccio

sincero e sentito di tutta la tua (e nostra) comunità, non-

ché la voce di chi, più di altri, ha avuto modo di conoscerti

e condividere con te una pagina più o meno lunga della

propria Storia.

Don Guido, un pastore che ha

amato il suo gregge

profondamente 2

Un sorriso dal cielo 3

Don Guido e i ragazzi

del catechismo 4-5

Auguri, auguri... e ancora

auguri 6-7

Don Guido e l'Associazione

Musicale Banda

"Città di Treia" 8

NUMERO SPECIALE | 2

Don Guido,un pastore che ha amato il suo gregge profondamente

M ancava una settimana esatta al Na-tale, ma per mamma Elena era già

festa: stringeva forte il suo piccolo, quasi a volerlo proteggere dai rigori dell’inverno incipiente. Anche papà Antonio guardava ammirato il neonato della famiglia Bibini. Eppure sotto quel clima di gioia autenti-ca si nascondeva un piccolo disaccordo: il nome da dare al bambino. Per Elena non c’erano dubbi, il piccolo si sarebbe chiamato Franco, ma Antonio preferiva Guido. Alla fine la spuntò il papà, perché a registrare l’atto di nascita in Co-mune andò lui. Elena dovette accontentarsi di un secondo nome, ma non si diede per vinta e continuò a chiamarlo così, contagiando, nell’abitudine, tutto il parentado.In quella casa, nella campagna maceratese, nacque Don Guido il 18 dicem-bre 1933, sotto il pontificato di Pio XI, quando in Italia regnava Vittorio Ema-nuele III, per grazia di Dio e per volontà della nazione (così almeno si diceva all’epoca).Con i suoi genitori il nostro parroco non visse moltis-simo, data la giovane età che aveva quando entrò in seminario, ma di loro ha spesso parlato narrando degli aneddoti eloquenti. Di mamma Elena raccontava, con tenerezza, quando sottraeva un po’ di latte ai vitelli-ni per nutrire i suoi figli, noncurante delle lamentele del marito, che non si capacitava di come i suoi piccoli bovini non crescessero abbastanza. Di papà Antonio, con commozione, ha spesso ricordato le serate pas-sate davanti al caminetto per cercare di capire qual-cosa in più della matematica; serate che diedero i loro frutti, perché l’esame di quinta elementare andò bene e, in quel periodo, Don Guido maturò la propria vo-cazione. Il suo parroco, Don Costantino, aveva avuto l’intuito giusto e seppe leggere nell’animo semplice di questo bambino la chiamata del Signore. Quando ebbe l’occasione ne parlò anche ai genitori, con tatto e delicatezza. Il babbo Antonio aveva un fratello prete, che sicuramente esercitò un’influenza positiva su Don Guido, quindi non si scompose di fronte al desiderio espresso dal figlio. Mamma Elena, invece, non riusciva ad accettare l’idea di un figlio prete. Dirà molti anni dopo Don Guido: «Aveva paura di perdermi, invece ancora oggi sono il figlio che la va a trovare più spes-so». Fatto sta che il suo Franco seguì la propria strada ed entrò in seminario. In quegli anni il tirocinio per la formazione sacerdotale era assai rigido, ma Don Guido non lasciò certo fuori dalla porta la sua spon-taneità e la sua vivacità, tanto da essere chiamato “il rivoluzionario”. Quante volte ha allegramente raccontato di quel giorno in cui, assenti i superiori, si mise alla guida del furgone che usavano per caricare la spesa e, fatto salire un gruppetto, cominciò a girovagare, davanti agli sguardi divertiti, più che spaventati, dei suoi compagni.Passarono gli anni e, tra entusiasmi e momenti di crisi, arrivò il tempo dell’or-

dinazione sacerdotale, ricevuta dalle mani del vescovo Silvio Cassulo, il 2 aprile 1960. Il primo incarico, come vice-parroco, nel-la parrocchia di San Giorgio, nel centro di Macerata, all’ombra della Madonna del-la Salute, tanto cara ai maceratesi. Due anni e mezzo, poi lo stesso incarico al Sacro Cuore, una parrocchia più grande e all’epoca in espansione. Vice-parroco in-

sieme a lui, uno degli amici più cari, Don Francesco Cocilova, con il quale non si ritrovava solo davanti all’altare, ma anche nel tempo libero, al campetto da tennis, in pantaloni corti. E la gente, scandalizzata, telefonava in curia per esprimere il proprio disappunto: erano altri tempi!Passarono sette anni e arrivò il primo incarico importante: non più vice, ma parroco. Monsignor Tonini pensò per lui alla parrocchia del Colle, a Tolentino. La sua nuova cura non era una metropoli e così Don Guido poteva dedicare gran parte della giornata all’oratorio di San Francesco, nel centro di Tolentino,

svolgendo il suo ministero tra i giovani. La parrocchia, dicevamo, non era molto grande e, data la penuria di sacerdoti, il nuovo vescovo Tarcisio Carboni, quando vi si recò per una visita pastorale, gli chiese: “Ma che cosa fai tu qui?!” aprendo le porte alla prospettiva di un nuovo incarico. Erano passati altri sette anni e in diocesi alcune parrocchie erano in attesa di un pasto-re. Tra queste Chiesanuova, il suo destino, anzi la sua sposa, dato che il sacerdote è sposo della Chiesa e, in particolare, un parroco è sposo della sua parrocchia. Nel febbraio 1978 la cancelleria vescovile registrò la nomina e l’ingresso di Don Guido nella parrocchia dei Santi Vito e Patrizio, ma al di là di questo freddo detta-glio burocratico, da quella data Don Guido fece piano piano il suo ingresso nei cuori dei suoi parrocchiani. Il primo impatto non fu facilissimo, anche perché succe-deva ad un parroco nativo di Chiesanuova, conosciuto da tutti, da sempre. Ma lui, con umiltà, con simpatia, ha conquistato l’affetto di tutti e oggi continuamente benedice la Provvidenza per il bene, la premura e l’ami-cizia che gli esprimono i suoi fedeli.A Chiesanuova ha trovato la sua nuova famiglia, Gina e Mario, oltre a tante persone che collaborano nelle diverse attività pastorali. In questi trentadue anni, Don Guido ha mantenuto in vita le principali tradizioni della parrocchia, ha inaugurato la festa del patrono San Vito

e incoraggiato la formazione del gruppo di preghiera di Padre Pio, il frate santo che aveva confortato Don Antonio De Mattia nella costruzione della nuova chiesa. Tra le iniziative che ha condotto, ricordiamo il forte impulso dato al coro parrocchiale, che per tanti anni ha diretto e accompagnato, suo-nando l’organo. Ricordiamo anche le significative modifiche che ha apporta-to alla chiesa, per renderla più spaziosa, il restauro delle pitture che il tempo stava sbiadendo e, soprattutto l’opera che manterrà il suo nome sempre vivo a Chiesanuova: la costruzione dell’oratorio.

Musulmani e Cristiani a confronto

“A quanti hanno a cuore conoscere, comprendere, accogliere l’altro”. Don Guido ha dedicato questo libro affinché ognuno possa valutare la fede cristiana a confronto con quella musulmana. L’unica via da percorrere è il dialogo perché musulmani, cristiani ed ebrei sono tutti figli di Abramo, geneticamente fratelli, voci diverse dello stesso Dio. La lettura di questo testo è utile per riscoprire ciò che unisce e per conoscere e rispettare ciò che rende diversi.

Ma lo sapete che il nostro Don Guido è anche un apprezzato scrittore?

Testimoni di Geova e Cristiani a confronto

“A quanti intendono rendere ragione della propria fede” è dedicato questo testo, distribuito alle famiglie nella Pasqua del 2009, come edizione aggiornata della prima, uscita nel 1978.È il confronto tra la nostra dottrina e quella dei Testimoni di Geova: possiamo controbattere le loro tesi attraverso una più precisa e profonda conoscenza della Parola di Dio, che la Chiesa ha il compito infallibile di interpretare, offrendo una credibile e gioiosa testimonianza di vita cristiana.

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Ma lo sapete che il nostro Don Guido è anche un apprezzato scrittore?

Vita da… prete “Vita da… crocifisso”

È il regalo che Don Guido ha fatto alle famiglie nel Natale del 2007 ed è caratterizzato da uso sapiente di poesia e prosa per raccontare la vita del sacerdote:“A molti resta incomprensibile cosa significhi esser da Dio chiamato, o capire come uno possa superar le difficoltà ed esser a Dio donato.In realtà, il prete ha dal Signore grazie divine messe a disposizioneper vincere gli ostacoli umani e aderire alla perpetua consacrazione […]Il prete è a disposizione di tutti, notte e dì, sospinto dal santo ideale.Alla propria umana parentela non bada, ma solo a quella spirituale […]La chiesa non è del parroco, ma dei parrocchiani che Dio invita. Non fatevi pregar. Fate sempre opere buone finché siete in vita”.

Il “giornale della salvezza”Radici ebraico-cristiane

“A quanti hanno a cuore conoscere, meditare, praticare il progetto di salvezza di Dio” è dedicata l’ultima fatica letteraria di Don Guido, che permette di approfondire la nostra conoscenza della Bibbia, per una fede più matura e responsabile. La Bibbia è un libro destinato a tutti gli uomini: è la Parola del Padre ai figli e un continuo messaggio di amore. La lettura del libro ci permette di ripercorrere, attraverso gli episodi e i personaggi dell’Antico e Nuovo Testamento, il disegno di Dio che vuole la salvezza degli uomini di tutti i tempi e la loro autentica felicità.

Mezzo secolo di servizio pastorale, diciottomiladuecentocinquanta giorni, due terzi dei quali

vissuti a Chiesanuova. Quando il vescovo Tarcisio scelse per Don Guido questa nuova famiglia,

scelse per lui la missione di tutta una vita. Ed oggi i suoi fedeli lo considerano proprio uno di famiglia.

La sua bontà lo contraddistingue agli occhi di chi ha avuto modo di conoscerlo, le sue battute sono

ormai proverbiali tra i parrocchiani, la sua umiltà è ben nota ai collaboratori, sui quali non cerca mai

di imporsi. In più di trent’anni, Don Guido ha visto crescere una generazione: quanti bambini ha

seguito dai banchi di catechismo all’età adulta, quando hanno a loro volta accompagnato i propri

figli alla catechesi del sabato pomeriggio. Veder maturare una generazione significa, però, anche

doverne salutare un’altra che si spegne. Quante persone, che ora non ci sono più, ha conosciuto Don

Guido in questi anni! Anch’essi, dal cielo, avrebbero un pensiero grato da rivolgere al loro parroco,

che li ha accompagnati in vita ed ha pregato per loro. Farne un elenco sarebbe semplicemente

impossibile, ma ci sono un paio di persone che in questa ricorrenza non possiamo non citare: Gina

e Mario (nella foto insieme a Gabriele). Vent’anni di vita in comune – Don Guido stesso ha detto di

aver trascorso più tempo con loro che con i suoi genitori – la medesima premura per la cura della

chiesa, la preparazione degli eventi, la condivisione di gioie e preoccupazioni. Noi tutti gioiamo con

il caro Don Guido, ma nessuno oggi sarebbe così felice e sinceramente commosso come loro, nel

vederlo raggiungere questo significativo traguardo. Ci sembra di intravedere Mario, attivo come

sempre, dare un contributo materiale per l’organizzazione di questa giornata in suo onore, e ci pare

di scorgere Gina, affaccendata, come al solito, per la miglior riuscita della festa.

Pertanto, in questa giornata estiva, in mezzo a tanta gente riunita dal comune affetto per Don

Guido, lo sguardo si muove spontaneamente e, dopo essersi posato sulle persone circostanti, sale

verso il cielo. Allora i nostri occhi non possono fare a meno di immaginare i volti sorridenti di Gina e

Mario che, insieme a noi, dicono: auguri Don Guido!

Il 50° Anniversario di Sacerdozio di Don Guido: un anno veramente speciale

Nel 2010 si celebra anche il IV centenario della morte di Padre Matteo Ricci, il gesuita maceratese dotato di vasta cultura e profonda fede, missionario in Cina, dove è riuscito a creare un ponte tra Occidente e Oriente.Papa Benedetto XVI ha indetto da giugno 2009 fino a giugno 2010 un Anno Sacerdotale, con lo scopo di “far percepire sempre più l’importanza del ruolo e della missione del sacerdote nella Chiesa e nella società contemporanea”.

Il Santo Padre ha anche richiamato i sacerdoti a seguire l’esempio di San Giovanni Maria Vianney (immagine a lato), il patrono di tutti i parroci del mondo:

«Cari sacerdoti, Cristo conta su di voi. Sull’esempio del Santo Curato d’Ars, lasciatevi conquistare da Lui e sarete anche voi, nel mondo di oggi, messaggeri di speranza, di riconciliazione, di pace!»

Citiamo alcuni dei pensieri di Giovanni Maria Vianney, il Santo Curato d’Ars:“Il Sacerdozio è l’amore del cuore di Gesù”“Non si può amare Dio senza testimoniarglielo con le nostre opere”“Il prete non è prete per sé, lo è per voi”“Un buon pastore è il più grande tesoro che il buon Dio possa accordare ad una parrocchia e uno dei doni più preziosi della misericordia divina”

Un sorriso dal cielo

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Caro Don Guido, abbiamo saputo che il 20 Giugno festeggerai il tuo cinquantesimo anniversario di sacerdozio.Noi ragazzi della quarta elementare abbiamo deciso di scriverti questa lettera per farti tanti auguri e per dirti che sei importante per tutti noi.Infatti hai un compito molto speciale: quello di insegnarci la Parola di Dio.Quando arriviamo in chiesa, tu sei sempre lì che aspetti noi bambini e doni un sorriso a tutte le persone.Sei simpatico (quando fai delle battute ci fai ridere da matti!),

generoso, buono, gentile, sempre disponibile con tutti e molto ironico, specialmente quando scherzi con il tuo occhio chiuso. Inoltre, spieghi bene il Vangelo, ci vieni sempre a trovare a casa per benedirci nel nome di Dio e ti fermi sempre a scambiare quattro chiacchiere con noi. E per fortuna che sei molto paziente, altrimenti non ce l’avresti mai fatta con tutte quelle persone (compresi noi) che si vogliono confessare perché hanno fatto degli sbagli inutili.Tutti sanno che le tue Messe sono molto divertenti, specialmente quelle d’estate: infatti ci fai tanto ridere perché tu hai caldo e accendi il ventilatore, ma le signore

che vanno a leggere le letture lo trovano fastidioso e fanno un sacco di smorfie buffe, dopodiché chiedi di spegnerlo a noi chierichetti.Forse però questa Messa la fai un po’ troppo corta, ma a noi va bene così perché altrimenti diventa noiosa. Quando poi è finita vai sempre di fretta per andare a giocare a carte. Infatti, quando andiamo con i nostri nonni al circolo, ti troviamo sempre lì che giochi, ma non sappiamo se vinci o perdi.Speriamo che non ti offenderai, ma dobbiamo riconoscere che hai un difetto: d’inverno non accendi i termosifoni e noi sentiamo tutti freddo e poi d’estate accendi i ventilatori. Ma quanto sei caloroso?Inoltre, ti vogliamo dare un consiglio: sia a pranzo che a cena devi mangiare di meno!Per concludere vogliamo dirti che in nessun posto si trova un prete come te. Ma, a proposito, noi siamo molto curiosi: come mai hai deciso di fare il parroco?Comunque sei veramente il miglior sacerdote del mondo! Ci siamo affezionati a te e con la tua simpatia ci hai conquistato.Non andartene mai perché ci mancheresti tanto e saremmo tutti tristi! Ti vogliamo tanto bene e pregheremo sempre per te!

I ragazzi della 4° elementare

Il nostro parroco Don Guido è, per noi, il prete più bravo del mondo!Quest’anno compie 50 anni di sacerdozio, 32 dei quali trascorsi qui a Chiesanuova.Fisicamente non è molto alto, ha gli occhi chiari e un simpatico “tic” all’occhio che sembra faccia l’occhiolino. È buffo e, visto che è grassottello, è ancora più buffo.Noi gli vogliamo tanto bene perché è allegro, educato, divertente, molto simpatico e buono.Ma lo apprezziamo anche perché è disponibile (dice sempre di sì a tutto quello che gli chiediamo), aperto con la gente e soprattutto perché è una persona semplice.È il prete più bravo e più veloce a dire la Messa; infatti, in chiesa vengono molte persone di Appignano, Grottaccia e Treia. A noi piace molto perché durante la predica fa delle battute che ci fanno divertire ma, allo stesso tempo, ci fa capire bene la Parola di Dio e l’importanza della nostra religione. Dopo la Messa, va al circolo perché ama giocare a carte (specialmente a briscola) con i suoi amici.Ricordiamo un giorno in cui a Messa non c’erano chierichetti che al momento della consacrazione suonassero la campanella; allora Don Guido ha esclamato: “Nessuno suona la campanella?”.E tutti sono scoppiati a ridere. Ci ha fatto ridere anche il giorno di Natale quando le persone, entrando in chiesa, facevano sbattere le porte e lui si arrabbiava.A volte è capitato che venisse a pranzo a casa di uno di noi. Don Guido mangiava di buon gusto tutto quello che si preparava per lui e mai una volta ha detto che qualcosa non gli piaceva.Abbiamo saputo che il 20 Giugno farà una grande festa per tutti i suoi parrocchiani. Noi non mancheremo e ci auguriamo che sia una bella festa piena di persone.Noi tutti, ragazzi e ragazze della Pre-Cresima, gli facciamo tanti tanti auguroni, sperando che non se ne vada mai da Chiesanuova!

I ragazzi della Pre-Cresima

Don Guidoe i ragazzi del

catechismo

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5 | NUMERO SPECIALE

Ringrazio Don Guido per tutto quello che fa per la nostra parrocchia, per la gioia che dà a noi ragazzi e alle nostre famiglie, per aver fatto costruire l’oratorio dove noi possiamo stare insieme e divertirci. Vorrei augurargli di stare con noi ancora per molto tempo!

Don Guido è un parroco molto simpatico e con lui stiamo bene perché scherza sempre. Gli voglio regalare una promessa: “Cercherò di prepararmi il meglio possibile per la Prima Comunione!”.

Don Guido ha chiesto al Vescovo di mandarlo in pensione, ma lui gli ha risposto che doveva resistere ancora per qualche anno. Di questo sono molto contenta!

Don Guido ha qualche difetto: ha un occhio chiuso e suda anche quando è freddo. Ma a me Don Guido piace così!

Don Guido anche se a volte “ti intrecci” durante la Messa, sei comunque un ottimo parroco! Quando predichi fai tante mosse buffe con le mani e a me fai tanto ridere soprattutto quando racconti le barzellette. Insomma Don Guido: sei proprio simpatico!

I ragazzi della 3° elementare

Lo vuoi un consiglio spassionato:Attento a quel curato!

In altro posto non si trova,un prete come a Chiesanuova.

Don Guido è il nome di questo curato,da tutto il paese molto amato.

Se il perché voi vi chiedete,abbiate pazienza e capirete!

Prima di tutto è conosciutocome il prete più veloce in assoluto;

in mezz’ora la Messa è fatta: “Andate in pace!”.Sarà per questo che alla gente piace!?

Da vero innovatorein chiesa ha messo il condizionatore.

Ma per i suoi calori sembra non bastaree d’estate anche il ventilatore fa girare.

Ma attenzione! Posizionato a sinistra e un po’ stortoperché sia sempre a favore del riporto!

Se sei un tipo che non va mai di frettaper favore, il nostro consiglio ora accetta:non indugiare in chiesa a Messa conclusa

perché rischi di trovar la porta chiusa.Don Guido spegne tutto e a razzo parte

per andare al circolo a giocare a carte.

Chi si ferma fuori dalla chiesa a chiacchieraredalla canonica rapido lo vede sbucare:con passo svelto sorpassa la vecchiettaper andarsi a fare una bella briscoletta!

Quando poi è tardi e la partita ha concluso:“Vado a chiudere un occhio, che l’altro è già chiuso”.

È questa la sua battuta più popolarecon la quale ama tutti salutare.

Infine è delle catechiste la disperazioneche a lui ricorrono per ottener dei bimbi l’attenzione:

“Chiamo Don Guido se non fate i buoni!”.Ma arriva lui e li ribattezza con strani nomi:

“Chi sei Pasqualina o Genoveffa?”.E capiscon subito che si tratta di una beffa!

Se ne inventa davvero delle bellee fa ridere tutti a crepapelle!

Don Guido fin’ora ci ha permesso di scherzare,ma ora una cosa importante dobbiamo fare:

dobbiamo dirgli grazie veramenteper la fiducia che ripone nella gentee perché, lasciandoci ampia libertà,

ha fatto crescere la nostra comunità.

Dal primo giorno che è arrivatoil cuore di tutti ha conquistato,

non imponendo la sua opinione,ma mettendo al primo posto le persone

e se un giorno se ne andràa tutti noi di certo mancherà.

E ora speriamo che Sua Eccellenzaci perdoni l’impudenza

se solo per oggi e con tutto il cuorefacciam Don Guido Monsignore!

D ono del Signore, O peratore di pace, N asce a Macerata con il nome

di Franco.

G uida spirituale, U omo di fede, I spirato da Dio, D iscepolo di Gesù, O rientato verso la strada

maestra.

B ussola per il paradiso,I ntelligente,B ravo,I ntellettuale,N on si lamenta mai del freddo,I mpavido.

I ragazzi della Cresima

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Mi è stato chiesto di scrivere una battuta per Don Guido giubilato, come il cuore “mi detta”.Leggo dall’annuario diocesano il numero 33 di nascita; anche un altro Signore aveva nella sua carta di identità 33, ma era la conclusione del suo cammino di redenzione per tutti noi. È giusto che là dove Lui termina, cominci il sacerdozio dell’uomo. Don Guido ha fatto la “sua Pasqua” a favore dei fedeli e la sua bonarietà ha vinto: oggi tutti sono qui a dirgli grazie per la sua fraterna compagnia, così lunga e sincera. Ha insegnato e servito, ha organizzato e costruito con i “mattoni” e con i “Sacramenti”. Quante realtà, dove Dio ha potuto risplendere e donare festa!Leggo 1960: in pieno boom economico, Don Guido sceglie di darsi totalmente ad “un’altra economia”; i coraggiosi sono così, non si piegano al vento che tira ma scelgono nella verità. “SS. Vito e Patrizio”: sì un patrizio, un nobile è stato Don Guido, è il cuore che ci fa grandi! E nobili ha voluto

considerare i suoi fedeli nel suo lungo lavoro pastorale, anche nella partitella a carte.“Via dei Caduti 14”: anche nella Via Crucis ci sono 14 stazioni, come nel lavoro pastorale del prete ma dopo la fatica segreta e le lacrime nascoste, note a Chi tutto sa, c’è la Risurrezione.Ringraziate, voi di questa parrocchia, perché Don Guido vi ha costituiti il nuovo popolo, la Chiesa-Nuova, che il Maestro chiede ai suoi amici e testimoni. Un fraterno saluto!

Don Giuseppe, S. Maria in Selva

Caro Don Guido, ho accolto con gioia la richiesta dei tuoi parrocchiani di partecipare

ai festeggiamenti per il tuo 50° di sacerdozio. Cosa posso dirti se non grazie per la tua testimonianza di fedeltà ma soprattutto di allegria. “Dall’alto” dei miei undici anni di ordinazione, comincio infatti ad intuire che non è facile arrivare al traguardo da te raggiunto, con la stessa gioia e lo stesso entusiasmo di cinquant’anni prima, cosa che invece contemplo in te e che dà speranza anche al mio ministero. Con grande affetto ti auguro tanta salute e ancora molti anni di fecondo apostolato!

Don Andrea, Tolentino

La Confraternita del SS. Sacramento di Chiesanuova ringrazia vivamente il parroco Don Guido per i suoi 32 anni di sacerdozio nella nostra parrocchia, per l’impegno, l’enorme disponibilità e la dedizione verso tutti i parrocchiani. La Confraternita coglie anche l’occasione per fare gli auguri a Don Guido per i suoi 50 anni di Sacerdozio, con la speranza che ne seguano altrettanti.

Gianni Leonori, Confraternita del SS. Sacramento

Caro Don Guido, ogni mese, nell’ultima domenica, hai un appuntamento fisso con noi, al quale non manchi mai. Qualche volta ci guidi tu nella preghiera, in altre occasioni esponi Gesù sull’altare e ti siedi in mezzo a noi, confortandoci con la tua semplice presenza. Fin dagli anni Ottanta, da quando, insieme con Italo Bambozzi, desti vita al gruppo di preghiera di Padre Pio, hai sempre tenuto fede a questo impegno. Il nostro grazie non può che essere grande come la perseveranza che hai avuto negli anni, spontaneo come la tua simpatia, sincero come la preghiera che ogni volta rivolgiamo al Signore per te. In questa circostanza speciale innalziamo a Dio una supplica ancora più fervente: ti affidiamo a Maria, che tu preghi sempre con noi, mediante il Rosario, e invochiamo la benedizione di San Pio da Pietrelcina su di te e sul tuo ministero sacerdotale. Auguri vivissimi!

Quinto Rapaccini, Gruppo di Preghiera Padre Pio

Caro Don Guido, vogliamo ringraziare il Signore per il grande dono che ci ha voluto fare, mettendo a disposizione della nostra parrocchia un sacerdote come te. Poi vogliamo ringraziarti perché hai saputo rispondere prontamente e con umiltà alla Sua chiamata, ripetendo il tuo “Eccomi” proprio come Maria. Vogliamo farti i nostri più cari e sinceri auguri! Non hai mai smesso di prenderti cura di noi, consigliandoci, sostenendoci nei momenti più duri, rallegrandoti con noi in quelli felici. Grazie di cuore per la tua attiva partecipazione alla vita parrocchiale, per la tua dedizione e per quei piccoli e grandi progetti che hai saputo realizzare con tenacia e pazienza. Grazie Don Guido, per tutto quello che fino ad ora ci hai regalato e per quanto ancora continuerai a donarci.Siamo orgogliosi che tu sia il nostro parroco, la nostra guida, il nostro amico e fratello!

Anita Ippoliti, Gruppo del Rosario Perpetuo

NUMERO SPECIALE | 6

Don Guido Carissimo,sono molto felice di unirmi a coloro che hanno preparato la grande festa in occasione del tuo cinquantesimo di Sacerdozio.Tutti ti hanno accolto con sincerità e cordialità per il tuo ministero sacerdotale. Felicitazioni e auguri per tanti anni ancora…

Don Euro

Ad multos annos carissimo Don Guido! Ti auguro di iniziare un altro ciclo di servizio nella parrocchia di Chiesanuova, perché ti vogliamo tutti bene ed anche perché non ci sono ricambi!?!Il nostro Vescovo dove può trovare un altro parroco vulcanico come te e “con un occhio sempre vigile”? Un parroco che ha sempre amato la sua parrocchia (famiglie, giovani, bambini, anziani, malati). Un parroco che si è preoccupato di non far mancare nulla alla sua comunità attraverso la liturgia, la catechesi, la benedizione delle famiglie. Un parroco che ha dotato la sua parrocchia di un moderno oratorio, centro di animazione e di divertimento. Un parroco vigile sulla sua parrocchia che ha sempre invitato alla lettura e allo studio della Parola di Dio, anche con la pubblicazione di alcuni libri. Ha cercato il collegamento tra parrocchia e famiglie attraverso un giornalino.Un uomo polivalente come scrittore, giornalista, musicista e umorista.La diocesi e la nostra vicaria sono orgogliose di un presbitero come te!

Don Vittorio, Treia

Ho conosciuto Don Guido da quando è venuto a Chiesanuova come parroco, così siamo diventati confinanti. Abbiamo fatto pellegrinaggi, ore di preghiera insieme e ci siamo spesso aiutati nelle necessità parrocchiali. La generosità e la disponibilità di Don Guido mi hanno sempre colpito: quando gli chiedi un favore, non ti dice mai no… vi pare poco? Se lo ha fatto con me, certamente lo fa sempre con Dio e… per 50 anni, senza contare il Seminario! Mi sembra veramente una bella esistenza da festeggiare ed imitare!

Don Giovanni, Grottaccia

Carissimo Don Guido, partecipo alla gioia della tua famiglia parrocchiale per il tuo giubileo sacerdotale, riconoscente al Signore per il lungo e gioioso ministero che ti ha donato. Ti auguro di continuare a seminare la Parola di Dio con quella nota gioiosa che ti ha sempre contraddistinto e sostenuto in questi cinquant’anni di presbiterato. Ad multos annos!

Don Gianni, Appignano

“Il Sacerdozio è l’amore del cuore di Gesù”. Questa frase del Santo Curato d’Ars, credo sia il manifesto tangibile del ministero sacerdotale, vissuto per 50 anni, dal nostro fratello Don Guido. Infatti, nella sua lunga missione affidatagli dal buon Dio, Don Guido ha manifestato, con gesti concreti, tutto quell’amore che un pastore è chiamato a donare. Il suo stare vicino alla gente, con animo generoso e spirito di semplicità, è stata la carta vincente per far breccia nel cuore dei suoi parrocchiani. Ha saputo leggere i segni dei tempi, è stato attento ai bisogni del popolo di Dio; ha guidato il suo gregge come un padre, collaborando e fidandosi dei suoi figli. Ora che sono frate e sacerdote, sento un legame particolare con Don Guido poiché ci lega quella comunione presbiterale che ci rende fratelli in Cristo. Cerco di imparare, per il mio ministero, il suo contatto veramente umano e gioviale con la gente. Grazie Don Guido per la grande testimonianza che ci hai donato! Il mio più grande

augurio è quello di vederti sempre sorridente e mansueto, come il buon pastore, per manifestare a tutti la bellezza di essere prete a servizio della Chiesa di Dio.

Padre Luciano e i frati del SS. Crocifisso di Treia

Festeggiare i 50 anni di Sacerdozio, in una comunità dove si è prestato servizio per tanti anni, è certamente una grande festa: è il caso di Don Guido, attorniato dall’affetto e dalla riconoscenza dei suoi parrocchiani. Proverbiale è il suo modo di dire “vado a chiudere un occhio” dopo aver pranzato, perché un occhio gli si chiude da solo e l’altro, invece, lo deve chiudere lui. Tra le sue doti spicca quella di scrittore: ha scritto diversi libri, ha uno stile semplice e comprensibile per tutti, con chiari riferimenti alle fonti e ai documenti

per dare risposte certe a tanti quesiti. Penso che i parrocchiani abbiano saputo apprezzarlo. Un’altra caratteristica è la sua disponibilità quando viene chiamato per qualche servizio pastorale, anche fuori della sua parrocchia e in orari a volte alquanto scomodi. Da parte mia sento il dovere di ringraziarlo e vorrei augurargli ancora tanti anni di salute per continuare il suo ministero. Prego il Signore per lui in questa bellissima festa e, insieme con lui, ringrazio il Signore con la speranza che, anche nella comunità di Chiesanuova, nascano delle vocazioni a totale servizio del popolo santo di Dio.Tanti auguri Don Guido e, con un forte abbraccio, ti saluto di cuore dicendoti ancora… grazie!!!

Don Natale… anche a Pasqua… ma sempre a Passo di Treia!

Auguri, Auguri e… ancora Auguri!

Sua Santità Benedetto XVIdi cuore imparte l’implorata

Benedizione Apostolica a

Don Guido Bibini,

Parroco della Parrocchia dei Santi Vito e Patriziodi Chiesanuova di Treia (Macerata)

nel 50° Anniversario di Ordinazione Sacerdotalee volentieri la estende a quanti si uniscono a lui

nel rendimento di grazia al Signore peril dono del Sacerdozio e per il bene da lui compiuto

nel suo lungo e zelante ministero pastorale,2 Aprile 1960 - 2010.

I messaggi di

augurio sono

stati ridotti

esclusivamente per

motivi di spazio.

Questa edizione

speciale di Le

Brecce è stata

realizzata in

collaborazione

con il Gruppo

Catechisti.

Il Movimento

per Chiesanuova

ringrazia anche

tutti i soggetti

che hanno

preziosamente

apportato un

contribuito ai

contenuti del

giornale.

7 | NUMERO SPECIALE

Carissimi concittadini,ho sempre pensato che l’affrontare la vita con il sorriso doni una marcia in più alle persone. Non è sempre facile, certo, soprattutto nei momenti di difficoltà. Per alcuni però appare naturale, tanto da contagiare con condivisa naturalezza ogni momento di incontro o di confronto. Ebbene, non si può certo dire che Don Guido non sia tra questi. Con la sua spigliatezza e la sua disponibilità che lo porta a essere sempre tra la gente e per la gente, grazie a una parola di conforto, di incoraggiamento e, perché no, una partita a carte. Un sacerdote che davvero ha fatto della risata non un effimero gesto di scherno ma un concreto antidoto ai mali dell’anima. Non credo che al suo arrivo nella parrocchia di Chiesanuova immaginasse, dopo trentadue anni di prezioso “servizio”, di festeggiare insieme a noi cinquanta anni di sacerdozio. Conoscendo la sua asincera umiltà, credo che se fosse stato chiamato a trasferirsi altrove avrebbe scherzato dicendo “me ne vado come sono arrivato, alla chetichella, in fondo siamo tutti come soldati”. Il pensiero va dunque a chi lo ha preceduto, il caro Don Euro, ma in particolare a Sua Eccellenza Monsignor Tarcisio Carboni che con la sua benedizione ha permesso che il percorso spirituale di Don Guido giungesse fino a noi. L’opera di Don Guido continua oggi, e lo farà in futuro, insieme all’attuale Vescovo della nostra Diocesi, Monsignor Claudio Giuliodori, in un paese sviluppatosi ampiamente dagli anni settanta, che trova nella sua Chiesa e nell’Oratorio i punti cardine della propria fede e del suo tessuto sociale. La più sentita stima e i migliori auguri per questo prestigioso traguardo raggiunto vanno perciò all’amico Don Guido, con la certezza che quando ci incontreremo di nuovo saprà ancora una volta sorprendermi col suo sorriso.Cordialmente,

Il Sindaco, Luigi Santalucia

Caro Don Guido, sono tante le parole che vorremmo dirti per questa festa così speciale ma la prima è un sentito ed affettuoso… grazie!!! Grazie per l’amore che hai sempre dimostrato per i bambini e i ragazzi, per la disponibilità e il sostegno a tante nostre iniziative. Grazie anche di essere il nostro tipografo ufficiale! Quante volte, in questi anni, abbiamo suonato il tuo campanello e ci hai accolto con un sorriso o una battuta scherzosa! Con il tuo appoggio e la tua guida, ci siamo impegnati a far conoscere la Parola di Dio, anche attraverso gesti di amicizia e condivisione. Ed ecco allora l’apertura e la chiusura del catechismo, i momenti di festa all’oratorio, fino al carnevale dei bambini, in cui ti sei lasciato simpaticamente coinvolgere perfino nel gioco della mummia! Con affetto e gratitudine vogliamo dire… grazie Signore per averci dato Don Guido e ci auguriamo che continui ad essere, ancora per molto tempo, “profumo di Cristo” in mezzo a tutti noi!

Gruppo Catechisti

Don Guido ha sognato, voluto e realizzato il nostro oratorio, il più bello del mondo! Ci sono voluti lunghi anni di sacrifici e l’aiuto di tutti coloro che hanno contribuito, chi con soldi chi con il lavoro, ma di certo la figura del nostro parroco è stata determinante.Grazie Don Guido perché ci hai dato fiducia e ci hai messo in mano un’intera struttura; non è stato così facile purtroppo farla funzionare. La storia di questi anni ci dice che vuoi i giovani e i bambini dentro l’oratorio; è chiaro che li vorresti un po’ di più in chiesa, ma saperli dentro l’oratorio è già un piccolo traguardo. Anche giocando, i bambini possono essere richiamati e indirizzati ad avere un comportamento cristiano. Grazie a te, Don Guido, e al nostro lavoro (siamo affiancati da splendidi ragazzi!) l’oratorio è apprezzato e desiderato da tutti i paesi limitrofi. Siamo diventati un piccolo esempio da seguire e così senza volerlo abbiamo fatto il bene di altri bambini.Noi ti auguriamo un futuro sereno affinché tu possa godere quanto di buono hai fatto per tutti noi!

Il Comitato per l’Oratorio e tutti i ragazzi di Chiesanuova

Noi del circolo “Quelli di… una certa età” e le nostre famiglie vogliamo congratularci sentitamente con Don Guido e cogliere l’occasione per ringraziarlo della dedizione che ha sempre dimostrato e continua a dimostrare. Don Guido è una persona semplice, “uno di noi”, che si rende sempre disponibile a dispensare consigli e aiutare chi ha bisogno, riuscendo ad essere vicino a tutti i suoi parrocchiani. Con noi “di una certa età” si intrattiene spesso a fare conversazione e non disdegna nemmeno una partitina a “scopone scientifico”! Al nostro parroco, quindi, vogliamo augurare ancora tanti anni felici e pieni di soddisfazioni, circondato dall’affetto dei suoi parrocchiani.

Circolo “Quelli di… una certa età”

Grazie Signore per averci dato Don Guido! Quando penso a lui, rivedo gran parte della mia

vita con i suoi momenti più o meno belli. Poco dopo sposati, io e mia moglie ci presentammo a Don Guido e trovammo ad accoglierci una famiglia: c’erano infatti Mario e Gina che aiutavano e “proteggevano” quest’uomo di Dio. Poi il Battesimo del nostro primo figlio a cui ne seguiranno altri tre, il corso per fidanzati, l’impegno per il catechismo, il gruppo giovani, il mese di Maggio, il gruppo famiglie, l’addio ai nostri genitori, l’aiuto a distribuire l’Eucarestia. Una vita come dicevo, ma dopo la dipartita di Gina e Mario, l’uomo di Dio è rimasto solo, più solo... I giudizi a volte espressi su di lui non sono stati teneri: Don Guido, uomo con tanti pregi e difetti, un uomo appunto, ma speciale perché è colui di cui Dio si è servito per essere

presente tra noi. Grazie per il tuo continuo sostegno al Movimento per la Vita. Don Guido, troppo poco ti abbiamo detto… ti vogliamo bene!

Renzo Mazzieri, Movimento per la Vita

L’Associazione Volontari della Sofferenza si impegna per la rivalutazione del malato e dell’anziano: soffrire “con Cristo” fa sì che la malattia e il dolore non vengano sprecati ma valorizzati. Il nostro parroco Don Guido ci ha accolto ben volentieri ed è sempre disponibile a visitare i malati della parrocchia. Nei nostri incontri diocesani ci fa sentire a nostro agio, mettendoci a disposizione chiesa e oratorio, secondo le esigenze del gruppo. Non manca mai la nostra preghiera per la sua salute e per il ministero che svolge. I nostri più cari auguri per il 50° anno dell’Ordinazione Sacerdotale! Ben 32 anni li ha trascorsi guidando la nostra parrocchia per il bene spirituale di tutti. Don Guido, portaci tutti a Cristo e la Regina della Pace che veneriamo, ti faccia gustare la dolcezza della sua carezza materna. Che Dio ti conservi, per il bene nostro, il più a lungo possibile!

Iscritti e simpatizzanti del Centro Volontari della Sofferenza

Carissimo Don Guido, ti giungano i più sentiti auguri di ogni bene per questa tua meritata festa.Ti vediamo e ci preoccupiamo dei tuoi malanni: non è più il fare di sempre, ma non cala la stima per questo; tu sai che puoi contare su di noi, sui tanti parrocchiani che ti amano e ti rispettano. Ti prendiamo nei momenti impensati, anche scomodi a volte ma il tuo sorriso si affaccia alla finestra prima di te, poi dici: «Chi è che me vole!?». A volte già basta per incoraggiarci! Hai sempre trovato un momento per tutti, anche per me e quelle storie di vite strapazzate di cui mi occupo. Hai battezzato i nostri bambini e con lo stesso amore hai accompagnato nell’ultimo viaggio i nostri cari, come uno che ama la sua gente e ne è parte integrante. Gente che come vedi non dimentica! Devi sapere che hai un parente in ognuno di noi: una sorella, un fratello e tanti nipoti, i nostri piccoli che a Messa a volte si fanno sentire ma sono il fermento della nostra meravigliosa comunità che continua la sua storia. Coraggio Don Guido, la strada è ancora lunga ma non sarai solo, siamo la tua gente e ti vogliamo un mondo di bene, cammineremo ancora insieme finché Dio vorrà!

Angela Dea, Associazione “Il Lume”

Tanti auguri dalla società sportiva ASD Chiesanuova Calcio a Don Guido che con la sua passione e il suo apporto, sia materiale che spirituale, ha contribuito allo splendido risultato che la società ha ottenuto: la vittoria del campionato di Prima Categoria e quindi il passaggio a quello di Promozione. Come non ricordarsi quando, il 25 aprile 2009, al termine della partita contro il Camerino, Don Guido suonava le campane a festa per la vittoria del campionato, fra la gioia e lo stupore di tutti i tifosi. Dobbiamo dunque essere orgogliosi del nostro parroco anche perché ha saputo unire tutte le forze di una piccola frazione; ha contribuito a far sì che questa nostra società sportiva riuscisse ad accedere al livello più alto mai raggiunto da formazioni di Treia.Grazie Don Guido e… forza Chiesanuova!

Tullio Rango, ASD Chiesanuova Calcio

Ringrazio Don Guido perché è stata la prima persona che mi ha salutato quando sono arrivato qui in Italia. Sono sedici anni ormai che vivo nella casa dietro alla chiesa. Don Guido mi ha portato sempre rispetto. Colgo l’occasione per ringraziare due persone che non ci sono più: Mario e Gina. Devo molto a tutta questa famiglia. Tanti auguri Don Guido: tu per me sei come un fratello!

Amid

Il nostro parroco Don Guido è molto paziente: avere a che fare con tante persone diverse tra loro è difficile! Ma io non l’ho mai visto arrabbiato, mai sentito litigare o dire male di qualcuno. È una persona molto educata, sa capire la gente ed è soprattutto rispettoso. Avrà anche qualche difetto, ma i pregi sono più importanti. Per noi è proprio un buon parroco! – Maria MontecchiariHo perso un Guido e ho trovato

un altro Guido. Il primo Guido è mio marito morto diversi anni fa. A lui sono stata molto legata. Il secondo Guido è il nostro parroco, che stimo e rispetto. Da quando mio marito ci ha lasciato, ho iniziato a dedicarmi alla parrocchia, facendo le pulizie della chiesa con altre signore, che ringrazio. Faccio questo servizio con molto piacere e, in questo modo, mi tengo impegnata e mi sento ancora utile. – Maria ColombriniFacciamo i nostri migliori auguri a Don Guido, sperando di averlo con noi ancora per molti anni!

Maria & Maria, “le gemelle Kessler”

NUMERO SPECIALE | 8

Don Guidoe l'Associazione Banda

Musicale “Città di Treia”

«Che facciamo quest’anno a Pasquetta?»

La domanda risuona tra le stanze della sala prove, raccolta velocemente dal presidente che esclama: «Si va da Don Guido a Chiesanuova! Non possiamo mancare!». E naturalmente, quasi senza accorgersene, si susseguono tutta una serie di ricordi simpatici accaduti negli ultimi venti anni, perché sole o pioggia la processione esce comunque.

Passano le stagioni ma il rituale è sempre lo stesso: la mattina presto,

la città è svegliata dal rumore chiassoso e lieto degli ambulanti che iniziano a tirar fuori la loro mercanzia; le signore del luogo vestite a festa, si muovono verso la chiesa, con passo frettoloso, lanciando veloci occhiate verso le bancarelle, in modo apparentemente distratto, in realtà con la sapiente capacità di memorizzare quello che poi sarà oggetto di

serrata trattativa, senza lasciarsi tentare neppure dai richiami dei venditori; la processione prima di tutto poi verrà il tempo con calma per godere della fiera, tornando a casa con buste colorate piene d’ogni bene.

Tra tutto questo movimento spuntano i musicisti, con

l’immancabile divisa blu e lo strumento al seguito che si dirigono verso la canonica, dove è disponibile una stanza, fortunosamente salvata dalla pesca di beneficenza, che ogni anno è sempre più grande.

All’improvviso arriva Don Guido, che da perfetto cerimoniere controlla ed osserva ogni cosa, viene verso la banda che si sta disponendo in ordine, intrattenendosi con i più grandi, ormai avvezzi ai suoi modi: «Allora, – rivolgendosi al maestro – dopo la recita del Gloria attaccate con un pezzo, e mi raccomando che non sia troppo acuto che così cantiamo meglio perché, come dice Sant’Agostino, chi canta prega due volte!». Una delle caratteristiche del nostro parroco, neanche troppo nascosta, è proprio quella di porsi intrepido a capo dei suoi fedeli nel cantare in modo fermo e deciso durante l’incedere del corteo, con un effetto scenico e sonoro di tutto rispetto.

È impossibile sostenere che qualcuno non si possa accorgere di quello che sta succedendo, restando magari a casa a dormire.

In ogni processione che si rispetti vi sono vari momenti che si alternano: la preghiera, le riflessioni, le testimonianze, l’accompagnamento musicale. Ciascun sacerdote scandisce e regola il tempo secondo propri criteri; a Chiesanuova, senza ombra di dubbio, il canto è l’elemento preponderante, poi viene tutto il resto o, per meglio dire, la musica è

intervallata solo dalla benedizione dei campi, rigorosamente effettuata ai quattro cantoni del paese. I quattro angoli meritano tutti egual rispetto e quando si è partiti nulla può fermare Don Guido, neppure la neve, anche perché, se qualche zona rimane fuori poi «quelli chi li sente?».

Tra un “Canto per Cristo” ed un “Vergin Santa”, la processione si muove così per le vie del paese verso la chiesa, luogo da dove è partita, ricordando il simbolo cristiano della coincidenza tra inizio e fine, offrendo così a Dio il nostro territorio e chiedendone la protezione, attraverso San Vincenzo.

Da questo semplice e fondamentale gesto, ogni anno si rinnova l’amicizia con la Banda Musicale “Città di Treia”, un cammino comune che dura da sempre e che mai si è interrotto.

La banda non è mai mancata agli appuntamenti fondamentali che hanno contrassegnato la comunità locale, dall’apertura dell’oratorio all’inaugurazione della nuova piazza, trovando sempre un ambiente familiare. Questa vicinanza ha avuto positivi risvolti concreti: molti giovani e promettenti musicisti provengono infatti proprio da Chiesanuova e sono il futuro della nostra associazione.

I musicisti più grandi ricordano con affetto che proprio nei momenti più difficili della vita della nostra associazione, Don Guido è stato supporto, guida e discreto consigliere, permettendoci di esibirci in passato anche in formazione ridotta, restando insensibile ad altre sollecitazioni; è sempre stato evidente che ciò che conta è prima di tutto l’amicizia, sostenendo per quanto possibile le persone e le associazioni che si hanno intorno.

Questa disponibilità d’animo si è fortemente riverberata sul territorio, un’operosità che non si è limitata alla musica ma che ha investito fortemente molti altri campi. Discretamente, ma in modo deciso, ha proseguito la sua attività di studioso in maniera competente ed originale; è un pastore di anime che ha sempre a cuore il suo gregge e cerca di educarlo in tutti i modi possibili.

Probabilmente molti lo apprezzano per aver costruito l’oratorio, sulla scia del suo predecessore Don Antonio de Mattia che costruì la chiesa; a noi piace considerarlo un grande “costruttore di uomini”, un amico, una persona su cui poter contare.

Associazione Banda Musicale Città di Treia

Ehi…

un momento!

Vi stavate dimenticando di me!

Anch’io voglio fare tanti auguri a Don Guido

per i suoi 50 anni di sacerdozio

e ringraziarlo… mi piace molto stare nel

suo giardino e correre nel prato

dell’oratorio insieme ai bambini

che giocano!

SPILLO