le imprese che esportano, un esempio per tutti · e senso di responsabilità meritano una classe...
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di Francesco Chiappetta
La crescita delle esportazioni che è stata rilevata
nei giorni scorsi (+12%) apre una luce di speranza
per le imprese italiane: il Made in Italy è una risor-
sa fondamentale della nostra economia, in grado di
trainare con l'export l'intero sistema – Paese, grazie
ad un circolo virtuoso che concatena l'aumento del-
la produzione delle aziende esportatrici all'incre-
mento dell'occupazione e dei consumi interni.
I settori principalmente interessati sono le "quattro
A": Arredamento, Alimentare, Automazione,
Abbigliamento, ma esistono nicchie di mercato
promettenti anche in altri settori: ad esempio, i can-
tieri nautici, eccellenza a livello mondiale negli
yacht. Sono aziende che investono in R&S, che
non si rivolgono alla "finanza creativa", che sono
guidate da imprenditori responsabili nei confronti
delle loro aziende, dei loro dipendenti e del territo-
rio in cui operano.
Da loro dovrebbero prendere esempio non solo gli
avventurieri che acquistano a debito imprese che
non sanno gestire, solo per ricavarne plusvalenze
finanziarie e i faccendieri che si rivolgono alla po-
litica per ottenere fondi agevolati per costruire sta-
bilimenti che esisteranno solo sulla carta. Ma so-
prattutto devono prendere esempio tutti gli ammi-
nistratori della res publica, locale e centrale che
non sono riusciti a fare un doveroso passo indietro,
rinunciando ai loro innumerevoli privilegi, mentre
l'aumento della pressione fiscale ha ridotto pesan-
temente il tenore di vita dei cittadini.
I nostri imprenditori, con il loro coraggio, impegno
e senso di responsabilità meritano una classe politi-
ca migliore: più attenta ai bisogni del Paese, più
onesta, che sia davvero al servizio dei cittadini. E'
ora di un rinnovamento, e questo è il mio augurio
per il 2013.
Anno 6 - N. 26
20 dicembre 2012
EDITORIALEEDITORIALEEDITORIALEEDITORIALE
E-Magazine di Creatività e Tecnologia per la Comunicazione d’Impresa
Direttore responsabile Francesco Chiappetta
INDICEINDICEINDICEINDICE
Le imprese che esportano,
un esempio per tutti
POLITICA - Presentato a Roma il progetto “Ripartiamo da Roma”
SMART CITY - Gli Stati Generali dell’Innovazione: una agenda per Roma Smart City
BRAND - Ferrarini, da produttore ad ambasciatore del territorio
Sentieri Digitali 6/12/2012 2
di Marilena Giordano
Si è tenuta oggi a Roma, nella prestigiosa e sugge-
stiva cornice della Biblioteca Agostiniana, la pre-
sentazione del progetto "Ripartiamo da Roma",
alla presenza dell'on. Franco Frattini, ex ministro
degli Esteri, e del Sindaco di Roma Capitale, Gian-
ni Alemanno. Ne sono promotori un gruppo di
giovani romani, impegnati, oltre che nella loro pro-
fessione, anche nel sociale, che vogliono partecipa-
re al cambiamento e al rinnovamento che sono di-
venuti ormai ineludibili per il nostro Paese.
Un nuovo modo di fare politica, che parte dal terri-
torio e non dalle ideologie, che guarda all'impegno
sociale quale modo per rappresentare il proprio
senso religioso, e alla partecipazione attiva come
espressione del proprio senso civico.
Il progetto è stato presentato da Andrea Chiappet-
ta, Presidente dell'associazione culturale "Giovani
per Roma", che da cinque anni opera sviluppando
percorsi culturali per i giovani, organizzando inte-
ressanti giornate di studio nelle università, con e-
sponenti di spicco della vita politica ed economica
nazionale. Alla sua presentazione, istituzionale e
altamente professionale, si è affiancata la testimo-
nianza di Filippo Macchini, che ha rappresentato
con entusiasmo e passione il desiderio dei giovani
di costruire il loro futuro mettendo in campo le loro
energie e la loro creatività.
L'iniziativa ha ricevuto il plauso di Franco Fratti-
ni, che ha apprezzato molto l'obiettivo di mettere al
centro dell'attenzione le esigenze concrete dei citta-
dini, riportando la politica verso un significato di
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POLITICAPOLITICAPOLITICAPOLITICA
www.ripartiamodaroma.it
Presentato a Roma il progetto
“Ripartiamo da Roma”
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servizio pubblico, allontana dosi dalla degenerazio-
ne in cui è caduta in questi anni.
Gianni Alemanno, Sindaco di Roma Capitale, ha
evidenziato nel suo intervento il valore dell'iniziati-
va, definendola una "contestazione propositiva",
rimarcando quanto sia encomiabile un movimento
giovanile che sia pacato, civile, costruttivo. In tota-
le contrapposizione con la carica distruttiva della
maggior parte dei giovani che oggi partecipano alla
vita politica aderendo ad ideologie estreme, che li
istigano a comportamenti violenti e distruttivi.
I giovani “vivono” su internet, e quindi il web è al
centro delle loro iniziative, presentate con compe-
tenza e chiarezza da Fabio Palombi. "Ripartiamo
da Roma" è un portale di contatto con il cittadino
che invita ad una partecipazione attiva, diventando
volontario quale referente del proprio quartiere,
raccogliendo i desideri e le necessità degli abitanti;
oppure, più semplicemente, segnalando criticità a
livello locale o proposte di miglioramento. Sul sito
www.ripartiamodaroma.it chiunque può partecipa-
re: saranno i giovani volontari a gestire le segnala-
zioni e i messaggi, per mettere in luce le richieste
ricevute evitando che l'anonimato del web induca
alla presentazione di materiale offensivo da parte
del pubblico.
Ma oggi Internet, specialmente per i giovani, è in
versione mobile, da smartphone: e i promotori di
Ripartiamo da Roma ne hanno tenuto conto, realiz-
zando una App (da scaricare gratuitamente in ver-
sione iPhone ed Android), mediante cui si può in-
viare un contenuto testuale o multimediale su pro-
poste o miglioramenti o altre segnalazioni.
Tutti sul web, allora, per ripartire da Roma con
questo gruppo di giovani entusiasti ed impegnati
nel realizzare una politica locale al servizio del cit-
tadino.
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www.ripartiamodaroma.it
POLITICAPOLITICAPOLITICAPOLITICA
Presentato a Roma il progetto
“Ripartiamo da Roma”
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SOLIDARIETA’SOLIDARIETA’SOLIDARIETA’SOLIDARIETA’
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di Anna Giannetti
L’Associazione Stati Generali dell’Innovazione ha
promosso l’iniziativa Roma Smart City, inaugura-
ta con un evento pubblico il 26 settembre 2012 al
Parco Regionale dell’Appia Antica, insieme a Fo-
rumPA, Università La Sapienza, AIF Lazio, Nuova
Ecologia, ReteCamere, Biennale Spazio Pubblico,
Ordine Architetti, Transition Town, Urban Expe-
rience, UnaCittà ed altre associazioni attive sul ter-
ritorio.
L’iniziativa nasceva con l’intento di creare una
piattaforma di aggregazione, un vero e proprio hub
di conoscenze, competenze ed esperienze, che pos-
sa fungere da cassa di risonanza per le molteplici
iniziative in corso su questo fronte, per le esperien-
ze già realizzate negli anni, e per tutti gli stakehol-
der principali della città metropolitana
(associazioni sociali, culturali, professionali, im-
prenditoriali, professionisti, scuole, università, cen-
tri di ricerca, imprese, ordini professionali), portan-
doli a condividere un metodo di lavoro e di proget-
tazione partecipata della città.
Sulla base delle esperienze migliori, come quella di
Genova, la Agenda per Roma Smart City è stata
definita in modo collaborativo, attraverso un ap-
proccio Wiki, dai promotori del progetto, con
l’intento di creare un soggetto attivo e partecipati-
vo che possa diventare, per la propria caratteristica
di pluralità, diversificazione e interdisciplinarietà,
un valido interlocutore delle istituzioni locali, pun-
to di riferimento per proposte e attività sul territo-
rio. Genova Smart City è infatti la best practice
nazionale più avanzata che può essere presa a mo-
dello, almeno in fase iniziale, la cui forza di impat-
to è nel rapporto virtuoso tra l’Ufficio Smart City
del Comune di Genova e un'associazione di stake-
holder, appositamente costituita, che ha interessi
concreti per la realizzazione della città intelligente
e che garantisce competenze tecnologiche e un'ana-
loga associazione che rappresenterà tutti gli inte-
ressi diffusi della cittadinanza.
I quattro assi principali di intervento su cui si è ini-
ziata ad articolare la piattaforma di Roma Smart
City sono:
1) sostenibilità e resilienza : ovvero
un’integrazione equilibrata fra periferie e centro; il
decongestionamento del flusso della mobilità pri-
vata a favore di una mobilità pubblica e verde, non
più da intendersi come “tempo morto”, bensì come
momento di scambio e produzione; un aumento
dell’efficienza energetica attraverso un programma
di riqualificazione del patrimonio edilizio; un pro-
gramma di rinaturalizzazione degli spazi urbani
con riduzione del consumo di suolo; una program-
mazione efficiente per la manutenzione urbana e
l’adattamento ai cambiamenti climatici nel segno
dell’Agenda 21 e del Patto dei Sindaci; una gestio-
ne flessibile del tempo attraverso la nascita di for-
me sempre più evolute di co-working e telelavoro,
favorendo la creazione di centri di telelavoro e
piazze telematiche in ogni quartiere e comune della
città metropolitana e con la spinta creativa e inno-
vativa d’iniziative imprenditoriali, valorizzando la
ricchezza di competenze di università, centri di ri-
cerca, organizzazioni sociali, imprese ICT.
2) apertura e trasparenza; ovvero una costante
trasparenza decisionale per gli atti, le decisioni e le
iniziative che riguardano la cittadinanza con l'aper-
tura di tutti i dati secondo lo schema dell’Open Go-
vernment e degli Open Data, o come nelle iniziati-
ve di Open Bilancio e Open Municipio http://
www.openmunicipio.it/, con un "empowerment"
di tutti i cittadini a partecipare alla cosa pubblica
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SMART CITYSMART CITYSMART CITYSMART CITY
Gli Stati Generali dell’Innovazione:
una agenda per Roma Smart City
Sentieri Digitali 6/12/2012 6
con iniziative di sensibilizzazione, divulgazione,
alfabetizzazione e formazione in grado di stimolare
la diffusione virale di una cultura della partecipa-
zione.
3) partecipazione e collaborazione; ovvero la cre-
azione di spazi, azioni e processi attraverso cui i
cittadini possano creare, sostenere e sviluppare par-
ticolari ambienti e reti sociali, con progetti di social
networking territoriale che possano promuovere le
più diverse aggregazioni: giovanili, come quelle
connesse al sistema scolastico, o come nel caso del
progetto "Città delle bambine e dei bambini";
l’iniziativa del Comune di Roma denominata la
“Casa dei Nonni”, condominio costruito per creare
spazi di vita adeguati agli anziani; il progetto
“Corviale Domani” che dovrebbe rendere il tetto
del Serpentone lungo un chilometro il primo espe-
rimento di Roof top lab, trasformando una enorme
ma inutile terrazza con orti in comune o urbani;
laboratori scientifici e di didattica, all’insegna del
risparmio energetico e di coltivazioni
d’avanguardia, come sta avvenendo a New York;.
Inoltre si dovrà procedere alla mappatura delle as-
sociazioni e delle diverse realtà operanti nei territo-
ri, con la valorizzazione dei modelli di partecipa-
zione ed esperienze come La Biennale dello Spazio
Pubblico http://www.biennalespaziopubblico.it/, la
piattaforma wiki di Spazio Pubblico http://
stage.spaziopubblico.it/wiki/Pagina_principale, la
R i g e n e r a z i o n e u r b a n a h t t p : / /
stage.spaziopubblico.it/wiki/Rigenerazione_urbana
o i format ludico-partecipativi di Urban Experience
http://www.urbanexperience.it/format, così come il
ripensamento del rapporto tra generazioni e ildialo-
go intergenerazionale, sempre più necessario alla
luce dei cambiamenti demografici.
4) connettività e creatività; una Roma Smart, ca-
ratterizzata da una connettività estesa e flessibile,
dotata di infrastrutture di comunicazione efficienti
che favoriscano l’accrescimento dell’ offerta cultu-
rale, la dinamica imprenditoriale e innovativa e
dove i nuovi talenti possano sviluppare nuove ap-
plicazioni tecnologiche con cantieri di produzione
creativa e incubatori di giovani imprese innovative.
Nell’evento del 26 settembre, scorso, sono state
presentate numerose esperienze sul territorio, e si è
proceduto al censimento e alla raccolta di altre e-
sperienze rilevanti nell’area metropolitana e alla
individuazione delle migliori best practice.
Nella recente riunione del 14 dicembre si è deciso
di procedere a creare una iniziativa più ampia, che
sia in grado di favorire una maggiore convergenza
di tutte le componenti presenti della società civile
con l’ottica di sviluppare un gruppo coeso con una
piattaforma articolata di persone, professionisti,
reti sociali, reti di imprese, reti di università e cen-
tri di ricerca con saperi, pratiche, conoscenze, com-
petenze e azioni già in corso nel territorio metropo-
litano che possa essere un punto di riferimento per
tutti i protagonisti e i decisori politici che si pro-
porranno per il governo dell’area metropolitana.
I temi affrontati sono stati quelli maggiormente in
linea con gli obiettivi che il Governo e il Paese si
sta dando nell’attuazione della Agenda Digitale
Italiana, con particolare riferimento alle infrastrut-
ture di connessione, considerate da tutti i compo-
nenti del gruppo come essenziali per qualsiasi svi-
luppo in senso “intelligente” dei territori, e alla ap-
plicazione dei metodi di trasparenza decisionale e
al metodo partecipativo, attraverso le iniziative ed
esperienze di Open Bilancio/Open Municipio.
Inoltre si è cercato di dare evidenza alla natura pe-
culiare di Roma, principale area metropolitana del
Lazio con la proposta di costituire un piano regola-
tore generale della comunità intelligente di Roma
città metropolitana e dei suoi centri abitati
(quartieri e comuni).
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SMART CITYSMART CITYSMART CITYSMART CITY
Gli Stati Generali dell’Innovazione:
una agenda per Roma Smart City
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di Anna Giannetti
Il marchio Ferrarini è noto nella gastronomia quale
produttore di salumi, in particolare il prosciutto
cotto, di alta qualità. Un leader del mercato che dal
1956 si è guadagnato la stima dei consumatori ita-
liani ed europei lavorando con passione ed impe-
gno. La filosofia aziendale dimostra un forte lega-
me con il territorio, come recita il claim di presen-
tazione aziendale:
"Quando i sapori mantengono il carattere sem-
plice e genuino delle loro origini, allora c'è a-
more, passione, visione e fiducia nel futuro."
Il territorio è Reggio Emilia, a metà strada tra
Parma e Modena, due "capitali" dell'allevamento e
trasformazione dei suini, oltre che culla di altre
eccellenze dell'agroalimentare, note in tutto il mon-
do: il Prosciutto di Parma, l'Aceto Balsamico, il
Parmigiano Reggiano. Prodotti universalmente no-
ti, che hanno generato una filiera agroalimentare
altamente specializzata e produttiva, fonte di be-
nessere per un'ampia area geografica. Dove si pro-
ducono anche altri beni (ad esempio Sassuolo, fa-
mosa per le ceramiche) ma in cui è centrale la pro-
duzione agroalimentare: dolci, olio, vino, salumi
vari…
Le imprese migliori, in ogni settore sono quelle
che innovano, che si evolvono. Nascono da un'in-
tuizione. Diventano famose con una gamma ristret-
ta di prodotti di alta qualità, ben riconoscibili dal
consumatore. Successivamente diversificano con
altri prodotti, sfruttando per essi il brand già ap-
prezzato sul mercato. E poi, spetta alla genialità
dell'imprenditore progettare i passi successivi.
E questa è la storia di Ferrarini. Nasce nel 1956,
nella storica villa di Rivaltella, lanciando un pro-
sciutto cotto il cui "segreto" è nella ricetta di
cottura: una lentissima cottura a vapore in una sa-
lamoia di 21 erbe aromatiche, che donano al pro-
sciutto un una fragranza dolcemente aromatizzata
che lo rende unico tra i concorrenti. Ancora oggi si
produce così, rifiutando nettamente il ricorso alle
"scorciatoie" di altri marchi, quali il glutine, i poli-
fosfati e le proteine del latte, sostanze aggiunte per
migliorare materie prime di qualità a volte imba-
razzante.
Successivamente, Ferrarini ha ampliato la sua
offerta, mettendo sul mercato prosciutto di Parma,
Parmigiano Reggiano, Aceto Balsamico e vini.
Tutti prodotti orgogliosamente DOP (DOC i vini),
che hanno consentito all'azienda di aumentare il
fatturato e di renderlo più stabile rispetto alle oscil-
lazioni di mercato a cui è sottoposta un'impresa
monoprodotto.
E oggi, il passo successivo: per sfruttare l'interesse
dei consumatori verso i prodotti di antica tradizio-
ne legati intensamente ad un territorio, Ferrarini ne
diventa ambasciatore, presentandoli - integrati nel-
la sua offerta commerciale - in nuovi punti vendita
che l’azienda sta aprendo nei luoghi più prestigiosi
d'Italia. A Roma, è stato aperto recentemente un
negozio a Via della Scrofa, nel cuore del centro
storico, presentato così:
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BRANDBRANDBRANDBRAND
www.ferrarini.it www.ferrarinishop.it
Ferrarini, da produttore ad
ambasciatore del territorio
Sentieri Digitali 6/12/2012 8
“Le nostre specialità take
away, i nostri prodotti: pane,
salumi, tradizione, degusta-
zione, tutti i sapori della no-
stra terra.”
Una vetrina che consente di as-
saggiare ed acquistare i prodotti
aziendali oltre ad altri dell'area
di Reggio Emilia, favorendo la
conoscenza della filiera enoga-
stronomica locale e, di riflesso
l'intera economia locale. E’ la
naturale estensione del progetto
I sapori della nostra terra:
(www.isaporidellanostraterra.it)
realizzato con The Blog Tv nel
2010, che si proponeva quale
mappa delle eccellenze dell'a-
groalimentare italiano; con la
partecipazione degli utenti, si
era costruita la "memoria" dei
sapori locali: aromi, prodotti,
tradizioni e luoghi rielaborati in
itinerari enogastronomici.
Il negozio è un vero e proprio
flagstore, come nella moda: un
luogo dove i consumatori italia-
ni, ma anche i turisti stranieri,
molto frequenti in zona per la
vicinanza con punti di interesse
turistico, entrano in contatto con
il brand e se lo ricordano nei
loro acquisti futuri.
Tale fidelizzazione si propaga
ora a tutti i prodotti del terri-
torio, presentati con orgoglio e
passione, con un'azione di co-
marketing molto efficace. Infat-
ti, se da una parte Ferrarini be-
neficia della descrizione della
sua zona natale, con le sue tradi-
zioni ed eccellenze, è anche ve-
ro che molti prodotti con una
minore forza di mercato (si pen-
si ad alcuni dolci o ad altri salu-
mi meno famosi) non avrebbero
altrimenti possibilità di essere
mostrati al pubblico in un conte-
sto così esclusivo. Un beneficio
per entrambi, una strategia win-
win sotto l'egida della territoria-
lità e del gusto.
(Continua da pagina 7)
Ferrarini, da produttore
ad ambasciatore del territorio
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n. 538 del 4 dicembre 2007
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