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Le nuove Indicazioni per il curricolo del primo ciclo Sergio Cicatelli Roma, 20 ottobre 2007

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Page 1: Le nuove Indicazioni per il curricolo del primo ciclo Sergio Cicatelli Roma, 20 ottobre 2007

Le nuove Indicazioni per il curricolo del primo ciclo

Sergio Cicatelli

Roma, 20 ottobre 2007

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Il programma del ministro Fioroni Audizione del 29-6-2006

No a una riforma di sistema e ad una logica abrogativa Attivare processi di trasformazione condivisi Il metodo del cacciavite Elevare l’obbligo Istruzione tecnica e professionale in una sola area

Nota di indirizzo 31-8-2006 Valorizzare l’autonomia Rivedere le Indicazioni nazionali Istruzione obbligatoria a 16 anni

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L’anno ponte 2006-07 (Nota di indirizzo 31-8-07)

Nonostante l’impegno che sarà posto per il completamento del disegno riformatore, un certa provvisorietà è destinata a perdurare perché, in tempi di grande cambiamento, va ripensato il modo stesso di realizzare le riforme, che non vanno intese come qualcosa di rigidamente e minuziosamente definito, da applicare e destinato a regolamentare per lungo tempo il sistema, ma come quadro generale di linee guida che richiedono una interpretazione intelligente e consentono una continua adattabilità.

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L’anno ponte 2006-07 (Nota di indirizzo 31-8-07)

Si svilupperà un forte impegno per giungere in tempi ragionevoli alla revisione della attuali Indicazioni Nazionali e al completamento di quanto previsto.

I documenti programmatici allegati al DLgs 59/04, per sua stessa affermazione, sono da considerarsi un “assetto pedagogico, didattico ed organizzativo transitorio”, in attesa dell’emanazione dei relativi regolamenti, ed è intenzione di questo Ministero procedere prossimamente ad una profonda revisione di tale impianto, dando così compimento alla “definizione dei curricoli” prevista dall’art. 8 del DPR 275/99.

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L’anno ponte 2006-07 (Nota di indirizzo 31-8-07)

L’autonomia scolastica, la più importante riforma degli ultimi anni, ha in sé tutte le potenzialità necessarie allo sviluppo comunitario della scuola, ma in questi anni non ha esplicato appieno tutte le potenzialità tanto che sono apparse ridondanti le meticolose prescrizioni organizzative e didattiche contenute negli allegati al DLgs 59/04, quando non addirittura in contrasto con le previsioni del DPR 275/99 (art. 8) in merito alle “regole” di costruzione del curricolo di scuola.

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L’anno ponte 2006-07 (Nota di indirizzo 31-8-07)

Le impostazioni metodologiche e didattiche non possono essere prescritte centralisticamente, ma è evidente che le diverse scelte possibili, e che attengono al campo della libertà didattica e della ricerca, devono essere orientate a promuovere le competenze chiave proprie della scuola dell’apprendimento. Non è pertanto vincolante l’adozione di una particolare forma progettuale rispetto ad altre possibili e diverse, ma è vincolante che le progettazioni dei percorsi didattici siano orientate a sviluppare le competenze fondamentali.

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L’anno ponte 2006-07 (Nota di indirizzo 31-8-07)

L’attestazione dei traguardi intermedi via via raggiunti negli apprendimenti sarà affidata a sobrie schede di valutazione.

Altre eventuali forme di documentazione dei processi formativi (dossier, cartelle, portfolio, ecc.) saranno rimesse alla piena autonomia delle scuole, segnalando il loro carattere prettamente formativo e didattico, di supporto ai processi di apprendimento degli allievi, essendo esclusa tassativamente ogni loro funzione di certificazione, attestazione, valutazione.

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L’anno ponte 2006-07 (Nota di indirizzo 31-8-07)

L’anno scolastico 2006-07 si presenta dunque come un anno-ponte verso nuove Indicazioni curricolari, di cui dovrà essere ridotta la mole, proprio per non mortificare l’autonomia delle istituzioni scolastiche, concentrando l’intervento centrale sull’individuazione di traguardi essenziali prescrittivi per ogni ciclo scolastico e definendo gli standard relativi alle competenze da certificare.

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Il cacciavite di Fioroni

Lo smontaggio della riforma Moratti Il decreto milleproroghe (L 228/06 e L 40/07)

DLgs 76/05 (diritto-dovere) DLgs 77/05 (alternanza) DLgs 226/05 (2° ciclo) DLgs 227/05 (formazione docenti)

DM 4018/06 Sospensione DM 775/06 (sperimentazione 2° ciclo)

Accordo 17-7-06 Disapplicazione tutor e anticipi

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Il cacciavite di Fioroni

Gli interventi della finanziaria 2007 Obbligo di istruzione (c. 622) Sezioni primavera (c. 630) IFTS (c. 631)

DL 7/07 = Legge 40/07 Licei, Tecnici, Professionali Alle Regioni solo i CFP Poli tecnico-professionali

Nuove Indicazioni

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Le nuove Indicazioni per il curricolo Perché nuove Indicazioni?

Nel metodo, perché le precedenti erano provvisorie Nel merito, perché le precedenti erano prolisse

Una Commissione nazionale Presidente Mauro Ceruti – Coordinatore Italo Fiorin

Un Gruppo tecnico Coordinatore Italo Fiorin Infanzia – Primaria – Secondaria 1° grado

Cultura Scuola Persona (3 aprile 2007)

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Le nuove Indicazioni per il curricolo Allegate al DM 31-7-2007

Considerata l’urgenza di superare il carattere transitorio delle Indicazioni nazionali allegate al DLgs 59/04, anche alla luce delle osservazioni formulate da parte delle scuole che hanno evidenziato l’opportunità di tale revisione complessiva,

Considerata l’opportunità che siano fornite alle istituzioni scolastiche autonome, già a partire dal prossimo anno scolastico, Indicazioni per la elaborazione dei curricoli per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, sulle quali attivare una fase di interlocuzione, ascolto e approfondimento con il mondo della scuola, al fine di validarne i contenuti con le esperienze maturate sul campo,

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DM 31 luglio 2007

Attuazione graduale Biennio di sperimentazione 2007-2009 2007-08: compatibilmente con il POF vigente Resta fermo il quadro orario del DLgs 59/04

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Le Indicazioni per il curricolo

Provvisorietà Quali tempi e spazi effettivi di sperimentazione

Semplificazione ed essenzializzazione Indicazioni non più nazionali Obiettivi di apprendimento non più specifici Obiettivi solo per 3ª e 5ª primaria e 3ª secondaria I gr.

Il ritorno del curricolo Sparisce il PSP ma la personalizzazione non è vietata

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Le Indicazioni per il curricolo

La struttura: quattro parti Cornice culturale: Cultura Scuola Persona L’organizzazione del curricolo La scuola dell’infanzia La scuola del 1° ciclo (primaria e sec. I gr. insieme)

Campi di esperienza, discipline e aree disciplinari

Non esistono “educazioni”

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Cultura Scuola Persona

Uno scenario di complessità La scuola è solo una delle esperienze di formazione

Centralità della persona Lo studente è al centro in tutti i suoi aspetti

Nuova cittadinanza Scuola come comunità educante

Nuovo umanesimo Fare sintesi tra ambiti scientifici e culture diverse

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L’organizzazione del curricolo Indicazioni

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi di apprendimento

POF Curricolo

Campi di esperienza e discipline

Uno sviluppo sostanzialmente lineare in un contesto che vorrebbe essere di complessità

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La scuola dell’infanzia

Dai 3 ai 6 anni, senza anticipi (ma ci sono le sezioni primavera)

Sistema pubblico integrato Promuove lo sviluppo di

Identità Autonomia Competenza Cittadinanza

Bambini – Famiglie – Ambiente d’apprendimento

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I campi di esperienza nella scuola dell’infanzia Orientamenti 1991

a) Il corpo e il movimento

b) I discorsi e le parole

c) Lo spazio, l’ordine, la misura

d) Le cose, il tempo e la natura

e) Messaggi, forme e media

f) Il sé e l’altro

Indicazioni 2007 Il sé e l’altro Il corpo in movimento Linguaggi, creatività,

espressione I discorsi e le parole La conoscenza del

mondo

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La scuola del primo ciclo

Unitarietà del primo ciclo Discipline e aree disciplinari

Linguistico-artistico-espressiva Storico-geografica Matematico-scientifico-tecnologica

Traguardi a fine primaria e fine sec. I grado Obiettivi di apprendimento al termine della

terza e quinta primaria e della terza sec. I gr.

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze Che cos’è un traguardo?

Il traguardo è un traguardare (guardare oltre) È un traguardo di tappa in una corsa più lunga

Per lo sviluppo e non per l’acquisizione delle competenze (concezione dinamica)

Traguardi (= passaggi intermedi) per lo sviluppo (= nel quadro di un processo continuo) di competenze (= da perfezionare altrove e all’infinito)

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Diverse combinazioni degli stessi ingredienti Berlinguer

Conoscenze, competenze, capacità Moratti

Capacità, conoscenze, abilità, competenze Fioroni

Conoscenze, abilità, competenze

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Conoscenze

Le conoscenze «indicano il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono l'insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche».

Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli, 2006,

citato nel Regolamento dell’obbligo (DM 139/07)

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Abilità

Le abilità «indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti)».

Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli, 2006,citato nel DM 139/07, Regolamento dell’obbligo

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Competenze

«La competenza è il sicuro possesso di abilità non semplicemente ripetitive riferite ad un compito; è uno dei requisiti del pensiero maturo e della professionalità».

(Laeng, 2003).

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Competenze (concezione strumentale)

«Un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze di base da fornire lungo tutto l'arco della vita: competenze in materia di tecnologia dell'informazione, lingue straniere, cultura tecnologica, imprenditorialità e competenze sociali».

Consiglio europeo di Lisbona 2000

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Competenze (concezione applicativa)

La competenza è «la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite dalla persona che sta apprendendo».

MPI, Il curricolo della scuola di base, 2001

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Competenze (concezione operativa)

«Le competenze sono l'insieme delle buone capacità potenziali portate al miglior compimento nelle particolari situazioni date: ovvero indicano quello che siamo effettivamente in grado di fare, pensare e agire, adesso, nell'unità della nostra persona, dinanzi all'unità complessa dei problemi e delle situazioni di un certo tipo (professionali e non professionali) che siamo chiamati ad affrontare e risolvere in un determinato contesto».

Raccomandazioni per la scuola primaria, 2003

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Competenze (concezione personale-evolutiva) «Entro il termine di ciascun periodo didattico

la scuola viene impegnata ad organizzare attività educative e didattiche unitarie che hanno lo scopo di aiutare l'alunno a trasformare in competenze personali le conoscenze ed abilità previste per ogni disciplina».

DLgs 59/04, Indicazioni nazionali

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Competenze (concezione funzionale)

La competenza è «una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini adeguate per affrontare una situazione particolare. Le "competenze chiave" sono quelle che contribuiscono alla realizzazione personale, all'inclusione sociale, alla cittadinanza attiva e all'occupazione».

Raccomandazione del Parlamento europeo, 2006

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Competenze (concezione ecologico-etica) Le competenze «indicano la comprovata

capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia».

Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli (EQF), 2006,citato nel Regolamento dell’obbligo (DM 139/07)

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Competenze chiave (Commissione europea)1. comunicazione nella madrelingua2. comunicazione nelle lingue straniere3. competenza matematica e competenze di base in

scienza e tecnologia4. competenza digitale5. imparare a imparare6. competenze interpersonali, interculturali e sociali e

competenza civica7. imprenditorialità8. espressione culturale

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Le competenze nel Regolamento dell’obbligo (DM 139/07) quattro assi culturali strategici:

asse dei linguaggi asse matematico asse scientifico-tecnologico asse storico-sociale

sette competenze trasversali: imparare ad imparare elaborare progetti comunicare collaborare e partecipare risolvere problemi individuare collegamenti e relazioni acquisire ed interpretare l'informazione

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Indicazioni per il curricolo (scuola del primo ciclo) «Le competenze sviluppate nell'ambito delle singole

discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l'esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell'ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.» (p. 43)

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Indicazioni per il curricolo (scuola del primo ciclo) «Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie

adottate per superarle, prendere atto degli errori commessi, ma anche comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza, sono tutte competenze necessarie a rendere l'alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capaci di sviluppare autonomia nello studio.» (pp. 45-46)

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In sintesi

Nelle Indicazioni manca una definizione di competenza, ma la si dà per acquisita

Competenze disciplinari Competenze generali o trasversali

Dal paradigma comportamentista a quello costruttivista