le relazioni sociali

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Le relazioni sociali

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Le relazioni sociali. Lo studio delle relazioni sociali ha origine nell’eredità di Kurt Lewin secondo cui le relazioni non possono essere studiate a partire dagli individui, ma dall’interazione fra: • le proprietà dei partner • le proprietà della situazione (fisica e sociale). - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Le relazioni sociali

Le relazioni sociali

Page 2: Le relazioni sociali

Lo studio delle relazioni sociali ha origine nell’eredità di Kurt Lewin

secondo cui le relazioni non possono essere studiate a partire dagli individui, ma

dall’interazione fra:

• le proprietà dei partner • le proprietà della situazione

(fisica e sociale)

Page 3: Le relazioni sociali

Questi formano un sistema interdipendente nel quale un

cambiamento che si riflette su tutte le parti che compongono il

sistema

Page 4: Le relazioni sociali

Teoria dell’interdipendenza Scopo è individuare i fattori causali e i processi che

spiegano la regolarità delle interazione.. Significa considerare le caratteristiche di ciascun

partner (la loro personalità) Quelle comuni (es. somiglianza di atteggiamenti) Ambiente sociale (rete di rapporti in cui la relazione si

inserisce) Ambiente fisico

GLI EVENTI CHE SI VERIFICANO NELLA INTERAZIONE FORMANO UN PROCESSO CIRCOLARE CHE MODIFICA TUTTI GLI ELEMENTI FACENDO EVOLVERE LA RELAZIONE E LE PERSONE CHE VI PARTECIPANO.

Page 5: Le relazioni sociali

UNA RELAZIONE E’ SIGNIFICATIVA

Quando si basa su una forte interdipendenza tra i partner

Page 6: Le relazioni sociali

Tipologie di relazioni:

Elaborazione di tassonomie per classificare le tipologie di relazioni.

Contributo principale quello di elaborare scale per quantificare i diversi tipi di sentimenti

Rubin (1973) elaborazione della:• Liking scale (grado di piacevolezza attribuito al partner)“Questa è la persona che vorrei essere” “Questa è una delle

persone più piacevoli”• Love scale: Attaccamento (presenza fisica) Prendersi cura (interesse e desiderio di aiutare il partner) Intimità (contatto stretto e confidenziale in un clima di

fiducia)

Page 7: Le relazioni sociali

Le ricerche hanno evidenziato:

• Differenze di genere: le donne ottengono punteggi superiori

agli uomini sulle dimensioni relative all’attaccamento e al

prendersi cura• Correlazione positiva tra i punteggi della Love

Scale eindicatori di comunicazione non verbale (es.

durata contattovisivo)

Page 8: Le relazioni sociali

Sternberg e Barnes (1988) “Il Triangolo dell’Amore” :

L’amore ha tre componenti :Componente emotiva: intimità (comprensione,

complicità) Componente motivazionale: passione

(attrazione,desiderio sessuale, sensazione di essere

innamorati) Componente cognitiva: livello di

impegno/decisione verso il partner

Page 9: Le relazioni sociali

Le tre componenti entrano in diversa misura:• nei diversi tipi di relazione• nelle diverse fasi della relazione

Page 10: Le relazioni sociali

Aspetti innovativi:

Secondo Hazan e Shaver gli stili di relazione degli adulti sono connessi con il legame di attaccamento che i soggetti hanno stabilito con le figure adulte (genitori)

• bambini che hanno sviluppato un attaccamento sicuro =

adulti fiduciosi, in grado di stabilire rapporti significativi,

pronti all’impegno, alla accettazione della dipendenza

reciproca e non preoccupati per il futuro

Page 11: Le relazioni sociali

bambini che hanno sviluppato un attaccamento avoidant =distaccati, insofferenti rispetto alle relazioni troppo

strette e allapossibilità di dipendenza• bambini che hanno sviluppato un attaccamento

ambivalente(ansioso, insicuro) = preoccupati di non essere amati,

incerti,ansiosi e desiderosi di fondersi con il partnerCritiche al modello di Hazan e Shaver (1987; 1990)Davvero questi stili sono stabili nel corso della vita?

Page 12: Le relazioni sociali

La formazione delle relazioniLa formazione delle relazioni è influenzata da

condizioni fisiche e sociali:a) Prossimità: la vicinanza crea occasioni di

contatto cheaumentano la familiarità tra le personeb) Somiglianza: la percezione di somiglianza

aumenta l’attrazione tra le personeEsempio: Legge di attrazione di Byrne (1971):- più il partner è percepito come avente opinioni

simili,maggiore è l’attrazione verso di esso. La

condivisione delleopinioni rende gli altri attraenti.- la percezione di somiglianza di personalità

rende gli altriminacciosi e non è associata all’attrazione

Page 13: Le relazioni sociali

c) Bellezza fisica, gioca un ruolo importante nell’avvio delle relazioni. Le persone più piacevoli sul piano fisico sono meno sole, più popolari

Page 14: Le relazioni sociali

Stabilità e soddisfazione nelle relazioni Modello economico del comportamento

umanoUn individuo rimane in una relazione con un

partner finché questi gli assicura il massimo dei benefici al minimo costo.

Teoria dello scambioUn individuo sta in una relazione finché ne è

soddisfatto dato che i benefici che ne trae superano i costi che comporta e quando non ne è più soddisfatto esce dalla relazione.

Tre fattori influenzano la soddisfazione: profitti, alternative, investimenti

Page 15: Le relazioni sociali

La soddisfazione è influenzata da:

• Profitti (materiali o simbolici) = valutazione dei costi –

Benefici. Benefici (posizione sociale,carattere…)Costi (assenza,tradimenti)La valutazione dei benefici e dei costi riguarda

le norme sociali o le aspettative personali)• Valutazione delle alternative = altri

partner o rimanere soli(influenzata dalla autostima dei soggetti)• Investimento = tempo, sforzo e risorse

poste nella relazione

Page 16: Le relazioni sociali

Critiche:

• Non considera le differenze individuali nell’impegnarsi in una relazione o nella capacità di tollerare la solitudine

• Modello economico di difficile applicazione ad un fenomeno complesso come le relazioni umane

• Le emozioni e i comportamenti impulsivi quale posizione

occupano?

Page 17: Le relazioni sociali

Teoria dell’Equità (Walster, Walster e Berscheid, 1978):

• In una relazione soddisfacente un individuo e il proprio partner ricevono benefici commisurati ai costi;

• Rischi possono verificarsi quando un individuo percepisce uno squilibrio (un partner riceve di più e uno di meno)

Page 18: Le relazioni sociali

Critiche alla teoria di scambio e alla teoria dell’equità

:• Si fondano su un ragionamento di tipo

“problem solving”• Sottovalutano il ruolo degli obiettivi, delle

aspettative e dell’evolve di essi nel tempo• Sottovalutano il ruolo di pressioni sociali,

resistenza al cambiamento e delle abitudini• Non sono in grado di elaborare un quadro

teorico generale che spieghi le cause• Si riferiscono a culture individualistiche

(occidentali)

Page 19: Le relazioni sociali

Comunicazione Perché è importante studiare la comunicazione?• Molti dei fenomeni sociali ( stereotipi,

pregiudizi) si originano nel corso di interazioni comunicative fra le persone nei gruppi

Comunicazione:• processo dinamico e circolare• richiede la condivisione di codici astratti (il

linguaggio) e di segnali non verbali

Page 20: Le relazioni sociali

Modelli teorici

Messaggio

Emittente Ricevente

C o d i f i c a D e c o d i f i c a

Canale

Canale

Disturbi

(Modello “ Matematico “- Shannon e Weaver)

Page 21: Le relazioni sociali

La comunicazione è un fenomeno intenzionale?

Due scuole di pensiero:1) La comunicazione è sempre un fenomeno

intenzionale con scopi strumentali: indurre una risposta negli altri

Esempio: Miller e Steinberg (1975): intenzione di comunicare

e influenzare sono sinonimi2) La comunicazione va oltre l’intenzionalità di chi

lo attua• Modello pragmatico della comunicazione

(Watzlavick et al. 1976): ogni comportamento in una interazione fornisce informazione sull’ambiente e sulla relazione fra gli attori

• Shannon e Weaver: comunicazione = tutti i processi attraverso i quali una mente ne influenza un’altra (linguaggio scritto, parlato, teatro..)

Page 22: Le relazioni sociali

comunicazione“Pragmatica della comunicazione umana”

Processo interattivo tra 2 o più persone in un dato contesto

…comprende tutte quelle operazioni con le quali le persone si influenzano

reciprocamente…in modo più o meno consapevole!

Page 23: Le relazioni sociali

comunicazione“Pragmatica della comunicazione umana”: Parole Configurazioni di parole (sintassi) Significati (semantica)

Non-verbale

Contesto

Tutto il comportamento è comunicazione Tutta la comunicazione (compreso il

contesto) influenza il comportamento奔 COMUNICAZIONE E’ COMPORTAMENTO

InflessioniIntonazioniGestiPosturaEspressioni facciali ecc.

Page 24: Le relazioni sociali

I cinque assiomi della comunicazione

. 1. L’impossibilità di non comunicare.Il comportamento è comunicazione; non è possibile non avere un comportamento, quindi è impossibile non comunicare.2. Livelli comunicativi di contenuto e di relazione.Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto (una notizia, una informazione, un dato…) e di relazione (un comando, un’istruzione, un avvenimento…) di modo che il secondo classifica il primo. 3. La punteggiatura della sequenza di eventi.La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti (se si prende in considerazione il punto di vista dell’uno o quello dell’altro; es.: <<Lo picchio sempre perché lui si ubriaca>> - <<Bevo per dimenticare di avere una maglie isterica>>).4. Comunicazione numerica e analogica.Il linguaggio digitale (digitale, verbale) ha una sintassi logica assai complessa e di estrema efficacia, ma manca di una semantica adeguata nel settore della relazione, ; il linguaggio analogico (il linguaggio non verbale) invece non ha alcuna sintassi adeguata per definire in un modo che non sia ambiguo la natura delle relazioni.5. Interazione complementare e simmetrica.Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari, a seconda che siano basati sull’uguaglianza o sulla differenza (da una parte rapporti paritetici, paritari, democratici, dall’altra rapporti fondati sulla autorità/subordinazione).

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La pragmatica della Comunicazione

Palo Alto – Watzlawick

“Ci troviamo in presenza di un processo di Comunicazione tutte le volte che un comportamento di una persona o di un animalesi impone all’attenzione di un’altra personao animale”

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NON SI PUO’NON COMUNICAREIl comportamento non ha un suo opposto.

"L’uomo che guarda fisso davanti a sé mentre fa colazione in una tavola calda affollata , o il passeggero d’aereo che siede con gli occhi chiusi, stanno entrambi comunicando che non vogliono parlare con nessuno né vogliono si rivolga loro la parola, e i vicini di solito afferrano il messaggio e rispondono lasciandoli in pace”

Page 27: Le relazioni sociali

. Tutti gli scambi comunicativi sono simmetricio complementari a seconda che siano basati

sull’uguaglianza o sulla differenza

Lo scambio èSimmetrico se vi è equilibrio tra i parlanti.

Se le due parti assumono posizioni comunicative complementari uno dei due tende alla

supremazia (one-up) e l’altro alla sottomissione (one-down)

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CONTENUTO E RELAZIONERecano lo stesso tipo di contenuto (aspetto di notizia), ma esprimono una qualità differente di relazione (aspetto di comando)

È importante togliere la frizione gradatamente e dolcemente.

Togli di colpo la frizione e rovinerai la trasmissione in un momento!

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PUNTEGGIATURA

Il diverso modo di “scandire” una stessa sequenza di eventi è alla radice di molti conflitti comunicativi e di incomprensioni

Se la comunicazione è un processo circolare, sono gli interlocutori che attribuiscono valore di inizio a un punto qualunque del processo

comunicativoLa scelta può non coincidere

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Moglie Marito

... lei brontola …

… lui si chiude in se stesso …

CONFLITTUALITÀ

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Gli esseri umani comunicano sia con il modulo digitale sia con quello

analogico

Il primo è di tipo astratto, il rapporto tra il segno e l’oggetto è arbitrario (linguaggi verbali);

il secondo è di tipo intuitivo, il rapporto fra oggetto e segno è dettato dalla somiglianza (linguaggi non verbali)

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TIPO DI COMUNICAZIONE PERSONALE, OGGETTIVA, DESCRITTIVOCOME COMUNICACOME ASCOLTAEMOZIONI?

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“La comunicazione non verbale lascia filtrare contenuti profondi e

parla come il linguaggio non sa parlare”

(G. Gulotta, 1991)

Page 34: Le relazioni sociali

APPARE FONDAMENTALE “COME LO DICI”

E NON “COSA DICI”

Albert Mehrabian

Page 35: Le relazioni sociali

Discrepanza tra aspetto verbale, aspetto vocale e linguaggio del corpo

Page 36: Le relazioni sociali

Comunicazione non verbale

a) Segnali paralinguisticib) Espressioni del voltoc) Comportamento spaziale

Page 37: Le relazioni sociali

a) Segnali paralinguistici

Sono quelli che produciamo con la voce nel pronunciare le parole

Essi riguardano la qualità della voce

• Tono, intensità, sottolineature =informazioni su sesso, età• Vocalizzi, colpi di tosse, riso, pianto = informazioni su stati

d’animo regolano i turni di parola

Page 38: Le relazioni sociali

Mentre parliamo, adattiamo costantemente il tono della voce, l’intensità dell’emissione sonora

e il ritmo delle parole in relazione ai diversi contenuti che

esprimiamo

Page 39: Le relazioni sociali

b) Espressioni del volto espressione di emozioni e atteggiamenti verso gli

altri

Esistono regole culturali per il controllo delle espressioni

Esempio : Regole che sanciscono la durata del contatto visivo: più ilpartner è intimo maggiore è la durata dello sguardo

6 emozioni fondamentali (Ekman,1982):

felicità, sorpresa, tristezza, rabbia,disgusto, paura.

Associate a espressioniuniversalmente riconoscibili e

indipendenti dalla cultura

Page 40: Le relazioni sociali

c) Comportamento spaziale

– posizione del corpo, contatto fisico, gesti– comunicazione più primitiva e precede l’apprendimento del linguaggio

Page 41: Le relazioni sociali

CONTATTO VISIVO

Espressione del viso

Page 42: Le relazioni sociali

I comportamenti spaziali riguardano la posizione del corpo, i gesti, il contatto fisico tra i parlanti.

Alcune ricerche dimostrano che l’assenza del contatto tattile nella prima infanzia provoca ritardi nello sviluppo intellettuale e psicologico. • Fattori culturali• Differenze di status• Differenze di genere

Culture di contatto = stile di comunicazione tattile e olfattive Culture non di contatto = stile di comunicazione visiva• Differenze di status È più probabile che persone di status superiore sfiorino quelle di status inferiore• Differenze di genere È più probabile che un uomo sfiori una donna del contrario

Page 43: Le relazioni sociali

Con il termine “prossemica” si intende quell’insieme di regole e strategie comportamentali in base alle quali gli individui agiscono e gestiscono lo

spazio che li circonda quando si trovano in presenza dei propri simili

Page 44: Le relazioni sociali

Secondo Hall (1966) “La Dimensione Nascosta”ci sono 4 zone di distanza progressiva aseconda del livello di intimità:

• zona intima: occupata tra persone in relazione molto stretta•zona personale: distanza tra due interlocutori•zona sociale: occupata da un gruppo di persone checomunicano•zona pubblica: separa un interlocutore dal suo pubblico

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Le distanze prossemiche possono inoltre essere influenzate dallo stato d’animo momentaneo di un individuo (quando siamo nervosi ad esempio, tolleriamo meno la violazione del nostro spazio), ma anche dalla propria storia personale (chi ha subito violenze è particolarmente sensibile all’invadenza del proprio spazio prossemico). Il sesso è un altro componente capace di influenzare le distanze prossemiche: le donne in linea di massima gradiscono maggiormente, se messe a confronto con gli uomini, un avvicinamento frontale, non apprezzando invece gli avvicinamenti laterali.

Page 47: Le relazioni sociali

Gesti: simboli che si esprimono nello spazio discorsivo comuneaglii interlocutori.

Argyle (1975) distingue tra:

• Gesti illusori e altri segnali correlati al linguaggio (indice che indica la direzione)

• Segni convenzionali e linguaggio dei segni (pollice verso l’alto)

• Movimenti che esprimono stati emotivi e atteggiamentiinterpersonali (sfregarsi le mani)

• Movimenti che esprimono la personalità e lo stile personale

• Movimenti usati come rituali e nelle cerimonie (stingersi la mano destra quando ci si presenta).

Page 48: Le relazioni sociali

PRESA SALDA

Pugno chiuso(convinzione, determinazione)

Page 49: Le relazioni sociali

PRESA DI PRECISIONE

Accostamento di pollice ed indice(punto in discussione)

Page 50: Le relazioni sociali

COLPI SIMBOLICI

Colpire con l’indice(attacco verbale)

Page 51: Le relazioni sociali

COLPI SIMBOLICI

Spingere i palmi in avanti (disapprovazione, rifiuto)

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GESTI CON LE MANI APERTE

Palmi alzati(appoggio, comprensione)

Page 53: Le relazioni sociali

Il comportamento non verbale

• Funzione chiarificatrice: riduce l’ambiguità del linguaggio• Fornisce informazioni sugli stati d’animo e sugliatteggiamenti degli interlocutori• Definisce il tipo di relazione che intercorre fra i parlanti:grado di intimità• Regola l’avvicendarsi dei turni di parola• Permette agli individui di presentare se stessi

Page 54: Le relazioni sociali

La comunicazione cooperativa

Conversazione come azione cooperativa nella quale gli attori sociali riconoscono almeno uno scopo comune o insieme di scopi comuniLa comunicazione è coordinata da regole implicitamentericonosciute dai partecipanti che se ne servono per interpretare l’interazione e il contenuto della comunicazione.

Page 55: Le relazioni sociali

4 regole…

Massima di Quantità: Soddisfare la richiesta di informazioni in modo adeguato agli scopi della conversazione, Non fornire un contributo più informativo

del necessario.

Massima di Qualità: Non dire ciò che si crede falso,Non dire ciò per cui non si hanno prove adeguate

Massima di Relazione: Essere pertinenti.

Massima di Modo: Evitare espressioni oscure e le ambiguità,Essere brevi,Essere ordinati nell’esposizione.

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Approccio psico-socio-pragmatico della comunicazione(Ghiglione, 2000)

Modello della comunicazione si basa su due principi fondamentali:

1) Interazione comunicativa come una situazione in cui gli interlocutori stabiliscono un contratto fondato su regole

2) Il contratto si stabilisce sulla base di una posta in gioco: non esiste una comunicazione senza scopi

Page 57: Le relazioni sociali

Le regole del contratto sono schematizzate in:

• Principio di pertinenza: è il riconoscimento dellecompetenze necessarie per lo svolgimento dello scambiocomunicativo

• Principio di coerenza: gli attori sociali riconoscono difunzionare secondo regole simili

• Principio di reciprocità: gli interlocutori si riconoscono avicenda il diritto di entrare in comunicazione

• Principio di influenza: lo scambio comunicativo è portatore di poste in gioco e costruzione della realtà.

Page 58: Le relazioni sociali

Conclusioni:

La comunicazione presuppone la presenza di una certacompetenza comunicativa perché:

È un’attività sociale congiunta e coordinata Implica sia l’acquisizione del linguaggio sia le competenze necessarie per usarlo:- norme che regolano le espressioni verbali e non verbali- regole che governano l’interazione Implica la gestione del controllo Implica l’uso di risorse disponibili Implica il mantenimento dell’equilibrio fra i vari sistemi coinvolti

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Il linguaggio e i processi psicosociali

Modello della modulazione del messaggio (MMM)I messaggi linguistici non possono essere comprese se non all’interno della relazione nella quale nascono.