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LE VITAMINE Prof. Paolo Polidori Università di Camerino

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Page 1: LE VITAMINE Prof. Paolo Polidori Università di Camerino

LE VITAMINE

Prof. Paolo Polidori

Università di Camerino

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VITAMINE

• Il nome deriva dal fatto che i ricercatori le hanno individuate come ammine necessarie per la vita.

• Le malattie da deficienze vitaminiche sono note da tempo: pellagra, beriberi, scorbuto sono nomi tristemente famosi.

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VITAMINE IDROSOLUBILI

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VITAMINA C

La sua deficienza è causa dello scorbuto, da qui il nome di acido ascorbico.

La maggior parte degli animali è in grado di sintetizzare ascorbato a partire da D-glucosio; tra le specie che non hanno questa capacità, si annoverano tutti i primati, tra cui l’uomo.

L’ascorbato è parte di un complesso sistema di protezione (insieme alla Vit. E) contro i radicali liberi che si formano nell’organismo.

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BIOTINA – Vitamina H

Vitamina idrosolubile individuata nel 1942.

Necessaria per reazioni di carbossilazione, la deficienza è molto rara, esistono molte fonti alimentari ricche di biotina: fegato, rosso d’uovo, soia, lievito, ecc.

La biotina non assorbita viene escreta con le feci.

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NIACINA

La scoperta delle relazioni tra niacina e pellagra è stata una pietra miliare nella storia della medicina e alimentazione.

Per questa ragione la niacina è chiamata anche Vitamina PP (Preveniente la Pellagra).

Sia gli animali che le piante sono capaci di sintetizzare niacina a partire da altri precursori, fra cui l’aminoacido essenziale triptofano.

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TIAMINA

La malattia beriberi (neuropatia con edema) è causata da deficienza di tiamina; nel 1911 fu scoperto il principio anti-beriberi in estratti di crusca di riso, e fu chiamato Vitamina B1 o tiamina.

Il Food and Nutrition Board (1998) propone un’assunzione di tiamina pari a 1.2 mg/d per i maschi e 1.1 mg/d per le femmine.

La tiamina in eccesso è eliminata dal rene con facilità.

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PANTOTENATO

Il pantotenato fa parte sia del coenzima A sia della preoteina trasportatrice di acili, è coinvolto nella biosintesi e nella degradazione degli acidi grassi e del colesterolo.

La deficienza di pantotenato nell’uomo è rara, esistono molte sorgenti alimentari: fegato, rene, lievito, torlo d’uovo, verdure, ecc.

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RIBOFLAVINA – VIT. B2

Dà luogo a formazione di coenzimi flavinici, il FAD (flavina adenina dinucleotide) e lo FMN (flavina mononucleotide), importantissime nelle reazioni di ossidoriduzione.

E’ difficile rinvenire carenze singole della vitamina, solitamente fanno parte di un quadro di deficienze polivitaminiche.

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VITAMINA B6

Indica una famiglia di composti tra loro simili: piridossina, piridossale e piridossammina.

La deficienza è rara perché ne esistono abbondanti depositi nell’organismo ed è ben rappresentata in molti alimenti: verdure, legumi, prodotti di origine animale, ecc.

L’importanza è legata a quella dei suoi coenzimi, che prendono parte al metabolismo degli aminoacidi e del glicogeno.

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FOLATO

I depositi nell’organismo sono modesti e la disponibilità degli alimenti limitata; è quindi facile rinvenire deficienze, secondarie a numerose malattie, specialmente intestinali. Il fabbisogno di folato aumenta molto durante la gravidanza.

Il folato è presente negli alimenti soprattutto come poliglutammato.

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VITAMINA B12

Composto organico idrosolubile, prodotto dai batteri, unica molecola di interesse biologico che contenga cobalto.

Vitamina scoperta grazie ai tentativi di curare l’anemia perniciosa. Il fabbisogno è modesto, poiché ne esistono notevoli depositi epatici. Diverso è il caso se si hanno deficit di assorbimento, in quanto si perde sia la vitamina alimentare che quella secreta con la bile.

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VITAMINE LIPOSOLUBILI

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VITAMINA A

Richiesta per la formazione del pigmento fotosensibile della retina, rodopsina, indispensabile per il processo visivo.

Attività vitaminica A è posseduta da molti carotenoidi, tipo - carotene, che si possono convertire in retinolo o retinale.

La carenza di vitamina A provoca cecità notturna e alterazioni della cornea dalle quali può scaturire cecità.

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VITAMINA D

Sostanza liposolubile che previene e cura il rachitismo. Il ruolo è connesso con il metabolismo del calcio, facendo aumentare l’efficienza dell’assorbimento di questo metallo nell’intestino tenue. La carenza provoca nell’adulto osteomalacia, cioè perdita di calcio dal tessuto osseo. Il rachitismo è invece dovuto a carenze di vitamina D in età giovanile. Non c’è alcuna evidenza circa il rapporto tra carenza di Vitamina D e comparsa in età senile di osteoporosi, correlata con la perdita di sostanza ossea.

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VITAMINA E

Scoperta nel 1922, chiamata tocoferolo, capace di ridare la fertilità. Possiede attività antiossidante, proteggendo le membrane biologiche dai danni causati dai radicali liberi. La Vit. E entra a far parte di un certo numero di fattori alimentari antiossidanti come il selenio, la Vit. C, ecc.

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VITAMINA K

Prende il nome dal fatto di essere un fattore necessario per la coagulazione (Koagulation) del sangue. La sua carenza provoca una sindrome emorragica.

Le sorgenti di Vit. K sono almeno due: una parte viene ingerita con gli alimenti, una parte è sintetizzata dalla flora batterica intestinale.

Esistono 3 molecole ad attività vitaminica K:

Fillochinone (Vit K1), Menachinone (Vit.K2) e Menadione (Vit. K3)

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SOSTANZE VITAMINO-SIMILI

Sostanze la cui collocazione nell’ambito delle vitamine è oggetto di discussione, in quanto per alcune è attiva una sintesi endogena ed è difficile mettere in rilievo sindromi da deficienza.

E’ possibile che tali molecole siano essenziali in alcune particolari condizioni fisiologiche (essenzialità condizionata).

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COLINA

Ammina quaternaria presente nei fosfolipidi (fosfatidilcolina) e nell’acetilcolina, un neurotrasmettitore.

La sua presenza nei cibi è ubiquitaria, come fosfatidilcolina o lecitina nei lipidi delle membrane biologiche. La lecitina è anche usata come additivo alimentare.

La sua mancanza provoca degenerazione grassa del fegato, per questo è detta fattore lipotropo.

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INOSITOLO

Come la colina, è presente nei fosfolipidi; ampiamente distribuito negli alimenti, è rara una sua carenza.

Svolge azione di gestione del segnale ormonale, e in alcuni animali (non uomo) ha un ruolo lipotropo.

Nei casi di diabete si registrano alterazioni del metabolismo dell’inositolo, come nei casi di malattie renali.

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CARNITINA

Gli alimenti di origine animale sono ricchi di carnitina, contrariamente ai vegetali. Viene facilmente assorbita (circa il 70%) dall’organismo umano.

Molecola coinvolta nel metabolismo degli acidi grassi; la deficienza può verificarsi in pazienti emodializzati o in neonati prematuri.

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TAURINA

Isolata dalla bile bovina (da qui il nome), prende parte alla costituzione dei sali biliari e agisce quale osmoregolatore cellulare.

L’uomo e altri animali (soprattutto il gatto) non sono abili a sintetizzare taurina, che è presente nei prodotti di origina animale ma non nei vegetali.

Viene escreta per via renale, è uno degli aminoacidi più abbondanti nelle urine, in quanto non viene riassorbita dal rene.

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CAROTENOIDI

Molecole biologicamente interessanti, si rinvengono in molti organismi, dai batteri all’uomo, ne esistono oltre 600, circa 50 di loro sono precursori della Vit. A.

Non sono tossici anche se assunti in dosi massicce, anche perché i fenomeni di tossicità (alterazioni pigmentazione) cessano con la sospensione dell’assunzione.