legge regionale concernente interventi in materia...
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LEGGE REGIONALE CONCERNENTE "INTERVENTI IN MATERIA DI OBESITÀ INFANTILE E GIOVANILE". APPROVAZIONE.
PRESIDENTE
Punto numero 3: proposta di legge numero 40, Relatore il Consigliere Parpiglia. Prego, collega Parpiglia.
CONSIGLIERE PARPIGLIA
Grazie, Presidente. La proposta di legge numero 40, di iniziativa dei Consiglieri Frattura e Lattanzio,
concernente: "Interventi in materia di obesità infantile e giovanile" deve vederci impegnati in prima linea.
Parlare oggi di bambini e giovani obesi o in sovrappeso comporta uno sforzo importante nel verificare con
accuratezza tutte le variabili di un problema che investe tutti i Paesi industrializzati del mondo e non solo.
L'Italia non fa eccezione all'espansione pericolosa di un fenomeno che evidenzia connotati esclusivamente
negativi.
Secondo i dati più recenti, il problema riguarda oltre due bambini su cinque in Italia, con un incremento
preoccupante del 2 percento nonostante le campagne di sensibilizzazione promosse nelle scuole. Come è
possibile che il tam tam mediatico, che da alcuni anni si è propagato diffusamente, non porti a risultati concreti?
Facciamo abbastanza per risolvere la questione in Italia? E in Molise?
Sono tutte domande che ci mettono di fronte al primo, vero, problema da affrontare: quello della presa di
coscienza dell'emergenza obesità da parte dei genitori.
Chi oggi propone questa legge parte a mio avviso giustamente proprio dal coinvolgimento delle famiglie. Come
genitori, sappiamo bene quanto le nostre indicazioni siano essenziali per dare ai nostri figli l'esempio migliore da
seguire. Il problema è che, poi, quando in ballo ci sono temi importanti quali l'alimentazione e il movimento
fisico, ci lasciamo andare anche noi ad una condotta probabilmente superficiale che non tiene nel debito conto
quanto gli stessi siano decisivi nella crescita fisica ed emotiva dei nostri ragazzi.
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Nella scala dei primi responsabili, ci sono dunque le persone che più di tutte le altre sono investite in questo
delicato compito: gli educatori. In tal senso, gli errori commessi sono tanti. Potrei citare decine di esempi.
Abituare i figli già in giovane età a non variare l'alimentazione, limitandosi alla somministrazione di cibi grassi o
zuccheri, è colpa abbastanza grave. Offrire sempre le stesse pietanze ai bambini, ecco questa è un'altra cosa da
evitare, così come, per converso, bisogna lavorare partendo dai genitori, affinché i ragazzi compensino gli
eventuali squilibri alimentari con una costante e corretta attività fisica.
Questa legge tiene in grande considerazione le dinamiche legate al movimento. L'obesità si combatte a casa e a
scuola se i genitori e gli insegnanti sono in grado di educare al movimento. Sappiamo tutti che lo stile di vita è
importante non solo in fase adulta, ma anche e soprattutto fra i giovani. Lo sport aiuta a crescere, a distrarre dalle
cattive abitudini alimentari, e non solo da quelle, ed è un antidoto di quella sedentarietà che tante volte
compromette lo sviluppo psicomotorio dei ragazzi.
La letteratura scientifica punta tutto sugli interventi preventivi. Modificare la storia naturale dell'obesità è
possibile se si interviene subito, dai primi anni di vita. I vantaggi dei bambini che vivono le loro giornate in
maniera corretta rispetto a quelli che si lasciano andare, a causa di genitori poco attenti, sono evidenti per la
salute e per la qualità di vita sociale e psicofisica.
Tra i documenti che lo attestano e che rivoluzionano la mentalità di chi è deputato ad accompagnare la crescita
dei giovani, c'è la Carta di Toronto del 2010 che impegna in modo serio gli operatori incaricati di promuovere
l'attività psicomotoria. Attività fisica e alimentazione sono pilastri essenziali anche della programmazione
dell'Unione Europea la cui strategia risulta oggi largamente orientata alle fasce socio-economiche più basse e ai
bambini, incentrando i suoi cardini sulla promozione dell'attività psicomotoria.
Per quanto riguarda il movimento, in particolare, nel luglio del 2007 è stato istituito il “Libro Bianco sullo Sport”
che rappresenta il principale contributo della Commissione europea al tema dello sport e al suo ruolo nella
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quotidianità dei cittadini europei. Esso afferma l'importanza che lo sport può avere sull'insieme delle politiche
europee. Questo non è che un esempio di come, su scala continentale e mondiale, si sia ormai entrati nell'ottica
di fornire ai Governi nazionali gli strumenti per combattere la lotta alla sedentarietà.
Ne scaturisce la necessità di muoversi in maniera organica e concreta anche a livello regionale.
Nell'orientamento che prosegue alla proposta di una legge al passo con i tempi che cambiano, c'è la
consapevolezza di una realtà preoccupante: che l'emergenza obesità ha raggiunto livelli drammatici, tali da
gravare in modo incisivo anche sui bilanci della sanità nazionale.
Come si evince da quanto esposto, anche noi Amministratori molisani abbiamo una grossa responsabilità nei
confronti delle future generazioni di adulti. Dobbiamo infatti incidere, per quanto possibile e di nostra
competenza, sui fattori socio-ambientali che minacciano la crescita dei nostri ragazzi.
La Regione Molise, già per il triennio 2008/2010, richiamava nel Piano sanitario la disciplina dei disturbi del
comportamento alimentare nell'ambito degli atti normativi per la tutela della salute mentale.
Nel Piano si promuovono l'incremento e lo sviluppo dei servizi per il trattamento dei disturbi del comportamento
alimentare, con attuazione e implementazione degli interventi sulla prevenzione e cura dell'obesità e gestione
integrata del diabete.
Su queste basi, adesso la Regione assume espressamente l'impegno di rafforzare l'azione di prevenzione e cura
dell'obesità, definendone le metodologie.
Nel provvedimento in esame viene riconosciuto alto valore alle scuole all'aperto e alle numerose strutture
scolastico-ricreative in grado di favorire il benessere psicofisico auspicato.
In terzo luogo, viene prevista l'istituzione della Commissione regionale per l'obesità infantile e giovanile e del
Registro regionale. Si tratta di elementi utili di raccordo dell'impianto normativo.
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L'articolo 5 prevede poi l'istituzione, presso l'Assessorato regionale alla Sanità, dell'Osservatorio regionale
sull'obesità infantile e giovanile con compiti, tra gli altri, di monitoraggio e raccolta dati.
Sul piano mediatico, la campagna di sensibilizzazione prevede la “Settimana dell'alimentazione Moli-sana”, da
svolgersi con cadenza annuale alfine di creare un punto di incontro e di riflessione sul tema della salute e sulle
corrette abitudini alimentari.
L'opera di divulgazione del messaggio insito nella legge consta di due ulteriori strumenti di lavoro: il Piano
regionale triennale di prevenzione e contrasto all'obesità infantile e giovanile, utile a definire le linee
programmatiche di azione e gli obiettivi specifici, e la previsione di ulteriori campagne informative rivolte ai
bambini e agli adolescenti, mediante l'uso di messaggi chiari e semplici, parlando insomma nella stessa lingua
dei ragazzi.
Completano l'articolato normativo gli articoli relativi ai contributi regionali, generalmente cumulabili con quelli
previsti da altre normative statali, comunitarie o regionali e quelle che fissano le norme finanziarie.
Una proposta di legge che, a mio avviso, centra l'obiettivo citato nella premessa e che dà il giusto risalto e peso
all'attività fisica e allo sport, temi che, come sapete - e ne parliamo diffusamente anche nella Giornata dello sport
regionale - conosco a fondo e mi sono particolarmente cari. Grazie.
(Alle ore 18:02 la presidenza viene assunta dal Vicepresidente Cavaliere)
VICEPRESIDENTE CAVALIERE
Grazie, collega Parpiglia. Do comunicazione all'Aula che, sul testo, sono pervenuti due emendamenti a firma del
Consigliere Lattanzio e tre emendamenti a firma dei Consiglieri Federico e Manzo, che sono in distribuzione in
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questo momento. Ha chiesto la parola la collega Lattanzio, ne ha facoltà. Successivamente, ha chiesto la parola
la collega Fusco Perrella. Grazie.
CONSIGLIERE LATTANZIO
Grazie, Presidente. Voglio ringraziare il collega Carmelo Parpiglia per la puntuale relazione, ricca anche di
spunti significativi, integrativi al disegno normativo. E altresì colgo l'occasione per ringraziare i membri
Commissari della Quarta Commissione, ed in particolar modo il Presidente della Giunta regionale, Commissario
ad acta alla Sanità, per aver condiviso e lavorato insieme alla mia persona su questo importante disegno di legge,
che, specifico ai colleghi Consiglieri e a tutta l'Aula, è già un disegno di legge mutuato da altre Regioni, in fase
di elaborazione e di studio per l'approvazione anche nei territori confinanti la Regione Molise.
La presente proposta di legge affronta l'emergenza dell'obesità infantile e giovanile, considerata dagli esperti in
materia come una tra le più grandi emergenze sanitarie dei paesi industrializzati di tutto il globo. Sovrappeso ed
obesità sono definiti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come condizioni di anomalo o eccessivo
accumulo di grasso corporeo che presenta un rischio per la salute. Secondo la scienza medica, il 70/80 per cento
degli adolescenti obesi diventerà un adulto obeso. Dal 2000, la richiamata OMS ha inserito nella definizione
anche la correlazione con le più alte percentuali di mortalità e morbilità. Fattori biologici, psicologici e socio-
ambientali sono da considerare come tra le principali cause agenti.
La letteratura scientifica evidenzia l'importanza degli interventi preventivi e la loro idoneità a modificare la
storia naturale dell'obesità con innegabili vantaggi per la salute e per la qualità di vita sociale e psico-fisica dei
destinatari. La prevalenza dell'obesità ha difatti raggiunto livelli tali da gravare in modo incisivo sui bilanci della
sanità nazionale e regionale, sia per i costi diretti che per quelli indiretti. Lo studio internazionale HBSC rileva
che la percentuale di sovrappeso trova una diversa distribuzione nelle regioni italiane, con un andamento
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crescente del fenomeno passando dal nord al sud. Solo in tre regioni il dato medio è inferiore a quello
internazionale del 14 per cento ed è la Campania (32 per cento) a presentare la percentuale più elevata. Il Molise
si attesta con una percentuale molto alta:
- quindicenni: maschi 32 per cento e femmine 21 per cento;
- undicenni: maschi 31 per cento e femmine 17 per cento;
- tredicenni: maschi 27 per cento e femmine 17 per cento,
con punte maggiorate rispetto alla media nazionale.
Anche l'Unione Europea è attivamente impegnata nella lotta contro l'obesità e la specifica Commissione, con
apposita strategia, contempla aspetti sanitari connessi all'alimentazione, al sovrappeso e all'obesità. La strategia
richiamata, recentemente sottoposta ad una valutazione esterna ed indipendente, risulta oggi orientata alle fasce
socio-economiche più basse ed ai bambini, nonché maggiormente incentrata sulla promozione dell'attività fisica.
Si rappresenta inoltre che la Comunità Europea è intervenuta sul tema della promozione dell'attività fisica più
volte con specifici atti, di cui alcuni si richiamano nella premessa de qua. Il primo documento di interesse risulta
essere il Libro Verde "Promuovere le diete sane e l'attività fisica: una dimensione europea nella prevenzione di
sovrappeso, obesità e malattie croniche", pubblicato nel 2005, che contiene l'analisi dei costi di salute ed
economici in Europa. Tra il 2007 e il 200 sono stati elaborati altri quattro documenti coordinati e
complementari: nel maggio 2007 il Libro Bianco, nel luglio 2007 il Libro Bianco sullo Sport e nell'ottobre 2007
la descrizione numero 1350/2007/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, con istituzione del secondo
Programma d'azione comunitario in materia di salute… non riesco a concentrarmi, c'è una confusione... ma non
importa.
Per quanto concerne la normativa italiana, il legislatore risulta ancora inadempiente, pur non essendo mancati
disegni di legge in materia. Il più recente, presentato da Ignazio Marino, è del 15 marzo 2013, che presenta, tra
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gli spunti più significativi, il riferimento alla costituzione di una rete regionale e di un fondo nazionale per la
cura e la riabilitazione degli obesi. Con decreto ministeriale 26 aprile 2007, è stata istituita presso il Ministero
della Salute la Piattaforma nazionale su alimentazione, attività fisica e tabagismo, con il precipuo compito di
formulare proposte e attuare iniziative coerenti con il Programma “Guadagnare Salute”. La lacuna della
normativa nazionale è stata in parte segnata e sanata dall'intervento delle Regioni dotatesi di autonomi atti
normativi; quello relativo alla Regione Molise è stato già citato dal collega Parpiglia.
Quindi, alla luce di questa breve illustrazione, trova anche ragione ed indirizzo normativo, con congrua copertura
del dettato di diritto internazionale, comunitario e nazionale, la proposta di legge che mi vede prima firmataria,
unitamente al Presidente della Regione Molise.
Chiedo, quindi, a tutti di condividere questo testo. Ho predisposto un emendamento integrativo e chiedo,
insomma, che nella discussione possano venir fuori anche ulteriori spunti migliorativi del disegno originario di
base. Grazie a tutti.
(Alle ore 18:11 la Presidenza viene assunta nuovamente dal Presidente Cotugno)
PRESIDENTE
Grazie, collega Lattanzio. Mi chiedeva la parola, sulla discussione generale, la collega Fusco.
CONSIGLIERE FUSCO PERRELLA
Allora, signor Presidente del Consiglio, signor Presidente della Giunta, sarò molto breve, una relazione sintetica,
però ho un punto di domanda molto importante. Dipende un po'... ci vuole una risposta da parte del Presidente su
questo punto di domanda, dopodiché, visto che siamo favorevoli, votiamo favorevolmente. Però c'è un punto di
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domanda che alla fine io porrò al Presidente, ma anche ai Consiglieri della Quarta Commissione, che
all'unanimità, hanno approvato questa proposta di legge.
Come il Relatore e la collega hanno anzidetto, l'obesità è un problema importante, rappresenta una questione che
merita grande attenzione, non in una operazione di facciata, ma in un'operazione seria, responsabile, di un
intervento serio e responsabile da parte di questa Assise, ma soprattutto da parte di tutti i Consiglieri e del
Presidente della Giunta, se al punto di domanda può dare una risposta concreta. Il punto di domanda è
sicuramente il finanziamento a questa legge, la norma finanziaria, che poi, alla fine, vedremo insieme.
Allora, di questa materia, da lungo tempo, si sono occupate le organizzazioni nazionali, il Ministero della Salute
e anche, prima, l'Organizzazione Mondiale della Salute e l'Associazione nazionale pediatria. Dobbiamo dire che
con l'attuale Ministro abbiamo fatto una conquista, quella del riconoscimento dei LEA per quanto riguarda
questo settore e, soprattutto, di riconoscimento di collocare questa materia in un settore integrato, cioè socio-
sanitario. C'è una parte del sociale nel quale devono intervenire i finanziamenti del Ministero delle Politiche
Sociali, una parte sanitaria, per la quale deve intervenire il Fondo sanitario nazionale.
L'obesità è un tema di duplice valenza e rilevanza: la valenza di tipo sociale e culturale e ancora di più lo è nella
nostra Regione, laddove l'obesità è una delle... chiamiamola patologia, molto diffusa, soprattutto
nell'adolescenza. L'obesità, quindi, comporta oggi, Presidente - poi sarà il punto di domanda - costi sanitari
enormi a carico delle Regioni, a carico dell'individuo e a carico anche della famiglia, perché fino a ieri non c'è
stata una risposta concreta da parte anche del Ministero della Salute.
Nel maggio del 2017, il Ministero della Salute ha certificato, nel rapporto "OKkio alla salute", un'indagine che
ha coinvolto 48 mila genitori e 48 mila bambini in 2.600 classi del territorio nazionale. Emerge un dato
veramente preoccupante: il 21,3 dei bambini partecipanti è in sovrappeso e il 9,3 risulta obeso.
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Riguardo alla variabilità regionale, si confermano prevalentemente più elevate al sud e al centro, con un gap tra
le regioni dove negli anni, per interventi fatti specifici nelle regioni, soprattutto che non sono nel Piano di
rientro, c'è stata una diminuzione per le attività che sono state svolte sia nel settore culturale che nel settore
sociale, che nel settore scolastico, che nel settore sanitario. In particolare, l'indagine coordinata dall'Istituto
Superiore della Sanità… questi sono dati sui quali, poi, va costruito il futuro… il 12 per cento dei ragazzi obesi,
fra i 6 e i 10 anni, il 9,3 nel 2016, e bambini in sovrappeso che dal 23,2 sono scesi, nonostante l'intervento,
soltanto al 21,3. E questo, è un dato che ci fa capire che molta attenzione non viene data a questa patologia,
perché è una patologia e, soprattutto, non viene fatta attenzione sull'eccesso ponderale dei bambini e degli
adolescenti, che è del 40 per cento.
C'è, quindi, questa diffusione, e la diffusione è strettamente collegata all'alimentazione, al tipo di alimentazione.
Nel sud prevalgono degli alimenti che dovrebbero essere proibiti, soprattutto nell'età della crescita, se presi in
abbondanza o presi in una razione che non è adatta. Soprattutto nel Mezzogiorno si pratica poca attività fisica, e
l'attività fisica accompagna... anzi, favorisce la diminuzione dell'obesità se legata a una buona alimentazione, se
legata a un buon uso... a una buona educazione familiare e a una buona educazione scolastica, cominciando dalle
mense e finendo anche alla cura della persona, che è molto importante.
È un contesto problematico, è un contesto che è stato affrontato, che deve essere ancora affrontato, perché le
persone in sovrappeso corrono dei rischi che conosciamo: il diabete, l'asma, l'ipertensione e le malattie
cardiovascolari. Tutto questo pesa come conseguenza sulla Sanità e soprattutto pesa laddove c'è ancora in vigore
il Piano di rientro, come nella nostra regione, se non si interviene in maniera coerente, in maniera fattiva, in
maniera partecipata e con finanziamenti adeguati.
Parliamo, quindi, di un problema concreto che necessita di un intervento dell'Istituzione, che non è la semplice
approvazione della proposta di legge, perché, poi, se non c'è la norma finanziaria adeguata, diventa una legge
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manifesto. Se attraverso questa legge non si possono attuare tutti gli interventi regionali dell'articolo 2, che io
leggo con attenzione, e sono tanti… Presidente, la prego, perché è a firma sua la legge. Le voglio dire che cosa è
stato previsto nell'articolo 2 e quale norma finanziaria è prevista nel triennio: 30 mila euro. Allora, noi con 30
mila euro, Presidente, dovremmo realizzare:
- l'ideazione e la realizzazione di scuole all'aperto, le colonie marine e montane, le colonie diurne permanenti e
l'attività all'esterno delle aule scolastiche, per un contatto materiale con la natura;
- la sperimentazione di colture a scopo didattico, al fine di produrre gli effetti del godimento della comunanza
diretta con i prodotti della terra;
- campagne informative di sensibilizzazione relative ai danni causati da diete ad elevata densità energetica e con
presenza marginale di frutta e di verdura;
- programmi di educazione nutrizionale rivolti ai minori, ai genitori, agli insegnanti, agli adolescenti, ai soggetti
pubblici e privati, al settore agricolo, alimentare, agroalimentare, del commercio, dell'assistenza sociale, della
cultura e dei mezzi di comunicazione;
- le attività di associazione di volontariato operanti nel territorio regionale con le medesime finalità di cui alla
presente legge;
- iniziative finalizzate a migliorare il livello quantitativo dell'alimentazione nelle mense scolastiche, nei
distributori automatici e nei servizi di ristorazione nelle strutture sanitarie e di accoglienza destinate ai bambini e
ai ragazzi;
- la formazione integrata del personale scolastico e socio-sanitario al fine di garantire adeguate competenze in
materia e diffondere buone prassi con possibile intervento di supporto personalizzato;
- pratiche ed eventi sportivi;
- la creazione e l'allestimento di ambienti favorevoli all'attività fisica;
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- il pendolarismo attivo;
- programmi di educazione dei bambini e degli adolescenti;
- consumo consapevole con l'ideazione di corsi di acquisto guidati in collaborazione con le famiglie e scelte
alimentari adeguate e anche con la collaborazione delle associazioni dei consumatori;
- il partenariato con soggetti pubblici e privati, operanti nei settori interessati, avente specifiche competenze in
materia, in sinergia con gli Istituti scolastici, universitari e ricerca.
Il punto di domanda, che non è una cosa... è una cosa molto sostanziale, è un fatto molto sostanziale, c'è una
copertura finanziaria di 30 mila euro, che è stata rinvenuta nel capitolo di spesa 34.100, rubricato il capitolo
“Spesa corrente indistinta per il funzionamento del Servizio sanitario, copertura garantita per il triennio
2017/2019”. Io mi chiedo: basteranno per tutti gli interventi previsti dall'articolo 2 della legge, che diventano
interventi da attivare sul territorio, perché è la legge lo stabilisce? Bastano le 30 mila euro per garantire tutto
quello che contiene e la molteplicità degli interventi della proposta di legge? È un punto di domanda serio e io ho
tentato anche… abbiamo tentato anche di trovare in Bilancio, Presidente, in qualche capitolo di Bilancio delle
somme, però noi non ci siamo riusciti perché non è nostra competenza. Però, se si rinvengono in Bilancio
maggiori risorse, veramente, oggi, non approviamo una 'legge manifesto', ma approviamo una legge per la quale
si possono praticamente attuare tutti gli interventi previsti dagli articoli 1 e 2 della stessa.
PRESIDENTE
Grazie, collega Fusco. La parola alla collega Manzo.
CONSIGLIERE MANZO
Grazie, Presidente. Sarò veramente breve nel mio intervento. Colleghi, Presidente del Consiglio, Presidente della
Regione, ovviamente, alla luce dell'aumento delle malattie croniche non trasmissibili legati a una cattiva
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alimentazione, non potevamo che accogliere favorevolmente la proposta di legge discussa in Quarta
Commissione, tant'è che ormai anche l'OCSE, in uno studio che ha presentato, diffuso a fine giugno di
quest'anno, ha evidenziato, purtroppo, quella dell'obesità è una malattia in costante aumento anche in Italia,
anche se il nostro paese, fortunatamente, si presenta in una media più bassa rispetto a quella dei 35 paesi OCSE.
Tuttavia, si evidenzia, andando nello specifico dei dati distribuiti all'Istituto superiore di Sanità, come il
problema sia in costante aumento, soprattutto nel sud Italia è in constante aumento. Per cui, ecco, nell'accogliere,
ribadisco, favorevolmente questa proposta di legge, abbiamo espresso parere favorevole anche in Commissione,
riservandoci però di approfondire la parte della norma finanziaria. Sono 30 mila euro per 3 anni, quindi 30, 60,
90 mila euro in totale per diversi interventi che, comunque, verranno presentati attraverso un Piano triennale,
sottoposti anche alla Commissione. Quello che però noi... sul quale eravamo particolarmente perplessi è il fatto
che i fondi desinati alla proposta di legge, in qualche modo, intervengono nel capitolo della spesa corrente
indistinta per il funzionamento del Servizio sanitario, tutto ciò con un documento a firma della Dottoressa Lolita
Gallo. Per cui ci chiedevamo se c'era anche la necessità di avere un parere dal Commissario ad acta della sanità,
e questo era il nostro unico dubbio. Abbiamo anche presentato degli emendamenti che, insomma, ho avuto modo
di approfondire e guardare anche con la Consigliera firmataria del testo di legge, e sono sicura che andando
avanti con il dibattito troveremo comunque un accordo all'unanimità per l'approvazione del testo. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, collega Manzo. La parola al collega Di Nunzio. Prego.
CONSIGLIERE DI NUNZIO
Sì. Grazie, Presidente. Il problema dell'obesità, soprattutto quella infantile, è sempre più rilevante. Negli ultimi
40 anni questa malattia - perché di patologia si tratta - è letteralmente esplosa nel mondo, con conseguenze
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(anche economiche) forse anche più rimarchevoli rispetto a qualsiasi altra epidemia. Le persone obese corrono
maggiori rischi di malattie gravi e la loro aspettativa di vita è più bassa rispetto al resto della popolazione.
Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità sono circa 2 miliardi le persone in sovrappeso e, di
queste, circa 600 milioni sono obese.
Sempre secondo le indagini recenti dell'Associazione europea per gli studi sull'obesità, il Molise ha il maggior
tasso di obesi in Italia, e questo rende la salute dei molisani maggiormente vulnerabile e in un costante stato di
rischio. L'obesità infantile, in particolare, rappresenta un fattore di rischio evolutivo di obesità in età adulta.
Maggiore per il soggetto è, infatti, il pericolo di insorgenza di gravi patologie croniche quali diabete, malattie
cardiovascolari e tumori: le ripercussioni economiche, quindi, sul sistema sanitario sono e potrebbero essere
enormi.
A parte i casi in cui l'obesità è legata a fattori di carattere genetico, ereditario o ormonale, in genere essa è
causata da uno stile di vita errato: eccessiva o cattiva alimentazione e vita sedentaria.
La legge che oggi andremo ad approvare ha come principale obiettivo quello di monitorare costantemente il
problema dell'obesità, fornendo dati quanto più attendibili all'Amministrazione sanitaria, al fine di strutturare in
modo adeguato un'azione efficace di prevenzione del problema.
Secondo i responsabili dell'Istituto superiore della Sanità è necessario che scuole e centri giovanili promuovano
degli stili di vita sani basati su una corretta alimentazione e sulla attività fisica.
Di solito, i bambini mangiano poca frutta e verdura e non seguono una dieta bilanciata: gli studi dimostrano che
l'8 per cento dei bambini non fa colazione o assume troppi o troppo pochi carboidrati e proteine. Gli spuntini
durante gli intervalli sono spesso abbondanti e nelle pause pomeridiane il 36 per cento dei bimbi ha l'abitudine di
bere succhi di frutta e altre bevande zuccherate o gassate. Molti ragazzi praticano attività fisica nell'orario
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scolastico o almeno un giorno a settimana, ma solo un bambino su quattro percorre il tratto casa-scuola a piedi o
in bicicletta; parte del tempo libero dei giovani viene trascorso davanti la televisione o tra videogiochi e cellulari.
Per queste ragioni, la proposta di legge intende promuovere la cultura della salute e dell'igiene infantile già a
partire dalle scuole. Da un'analisi della letteratura esistente, gli interventi maggiormente efficaci, realizzati in
ambito scolastico, sono quelli articolati su più componenti:
- educazione alimentare;
- percorso di educazione al gusto;
- promozione dell'attività fisica con “laboratori motori”;
- riduzione dei comportamenti sedentari;
- terapie comportamentali;
- formazione degli insegnanti;
- miglioramenti a livello organizzativo interno, quali merende e pasti salutari venduti negli spacci o serviti nelle
mense e spazi fruibili per muoversi spontaneamente nelle pause e per la pratica di attività motoria strutturata (mi
riferisco, naturalmente, anche alle ore di educazione fisica, e in taluni distretti scolastici del nord questo è già
praticato). Risulta fondamentale il coinvolgimento familiare in modo da sensibilizzare e coinvolgere attivamente
i genitori. Allo stesso modo bisogna fornire al bambino interventi preventivi che coinvolgano tutti gli ambiti in
cui egli si trova ad agire, creando una rete sinergica di privati, famiglie, scuole, parrocchie, palestre, eccetera.
La proposta di legge racchiude in sé queste convinzioni, fornendo agli operatori un utile strumento di intervento
ma anche un dispositivo di tutela dei minori a rischio. In particolare, gli articoli 3, 4, 5 e 6 vanno nella direzione
della triplice azione operativa “Osservazione-Prevenzione-Educazione”, istituendo rispettivamente la
Commissione regionale per l'obesità infantile all'articolo 3, il Registro regionale dell'obesità infantile e giovanile
all'articolo 4, l'Osservatorio regionale sull'obesità all'articolo 5 e la Settimana dell'alimentazione Moli-sana nel
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mese di ottobre all'articolo 6. Dunque, una legge snella ed operativa, in grado di fornire agli operatori strumenti
efficaci di intervento, con l'auspicio di abbandonare al solo ricordo il triste primato di regione più obesa di Italia.
Per queste ragioni annuncio il mio voto favorevole e ringrazio i firmatari, la collega Lattanzio e il Presidente
Frattura. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie al collega. La parola al Consigliere Iorio. Prego.
CONSIGLIERE IORIO
Presidente, aggiungo anche le mie considerazioni sull'importanza di questa legge, perché in definitiva si tratta di
un problema, abbiamo sentito, ascoltato e sappiamo, mondiale, nazionale, ma soprattutto quello che ci riguarda e
ci interessa molto di più è che il Molise primeggia in questa patologia, il che apre un problema che riguarda
proprio il territorio molisano, al di là di tutti gli interventi che già le leggi nazionali e le iniziative dei Ministeri
consentono. E, quindi, ritengo che sia un atto importante. Sono solidale e d'accordo con quelli che hanno
lavorato per l'approvazione e anche l'accelerazione della discussione di questa legge, ma resto fortemente
perplesso sul fatto che il rischio sarebbe quello di rendere il tutto vano, se non dai malevoli che avrebbero vita
facile a ridicolizzare lo stesso Consiglio regionale, se riteniamo che la dotazione finanziaria sia sufficiente a fare
in modo che il Molise risponda in maniera straordinaria rispetto a questo, che è un problema serio e
straordinario.
Io non parlo dell'obesità adulta, perché se no farei interessi privati in atti di ufficio; parlo soprattutto dell'obesità
infantile che è un problema, e quello che mi tocca ancora di più è la considerazione che questo problema
riguarda, al di là dell'immaginario che potrebbe fare intendere cose diverse, le società più deboli, più povere e si
capisce perché. Perché a volte, quando non si ha la possibilità di seguire con attenzione, di prescrivere diete
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costose, di aiutarsi con altri sistemi per la ginnastica, cioè seguire i propri figli con un dispendio che molte
famiglie non si possono consentire, alla fine il problema dell'obesità è un problema serio, è molto serio.
Per cui io voterò a favore di tutti gli articoli di questa legge, con l'eccezione della norma finanziaria, perché
ritengo che sia, dal mio punto di vista, non solo insufficiente, non solo potrebbe in qualche modo
nell'immaginario collettivo farci apparire come persone che vogliono, diceva bene anche il Consigliere Fusco,
fare una legge manifesto, però poi vorrei ma non posso, insomma ecco, questo sarebbe il problema.
Poi c'è un problema anche di specifiche competenze, proprio perché si tratta di materia sanitaria e il capitolo
individuato è un capitolo del Fondo sanitario nazionale, il 34100 è il capitolo della sanità e non so se noi
abbiamo questa opportunità, altrimenti ne verrebbe da fare una variazione di questa impostazione in aumento,
sapendo che il capitolo ha una capienza abbastanza notevole e sostanziosa, ma credo che la prudenza che è stata
messa nell'individuare i 30 mila euro è stata proprio quella di non suscitare l'interesse intorno ad una cifra che
potrebbe apparire minimale, quindi passare anche inosservata.
Io non credo che sarà così, per cui chiedo che, premessa l'approvazione di tutti gli articoli, sulla norma
finanziaria ci sia una sospensione della discussione per individuare anche un percorso con fondi regionali,
all'interno del Fondo sociale, all'interno delle disponibilità di altri capitoli di Bilancio, in modo da rendere
sostanzioso questo intervento e dire che stiamo lavorando effettivamente per questo problema e non solo per far
dire che l'abbiamo fatto. Senza trascurare che se avessimo questa possibilità di variare la norma finanziaria,
potremmo anche scongiurare l'ipotesi che questa legge faccia la fine delle altre leggi in materia sanitaria e cioè di
competenza di questo Consiglio in questa materia.
Quindi la proposta sarebbe di variare la norma finanziaria, ricercando i capitoli di Bilancio della Regione,
individuando anche solo per i primi tre anni anche all'interno dei fondi europei, o comunque di disponibilità
della Giunta regionale, l'FSC o qualsiasi altra formula si voglia trovare, ma dare a questa legge la possibilità di
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incidere, ecco, in maniera che si dica che la Regione ha fatto qualcosa, lo ha fatto perché è visibile questo
qualcosa, che partono delle campagne di informazione, che la formazione professionale si occupi di questo, che
ci siano progetti della sanità sperimentali in questo settore, cioè, voglio dire, un pacchetto sostanzioso, che in
qualche modo renda comprensibile il lavoro che è stato fatto e lo rende anche dignitoso e responsabile.
Quindi, voto favorevolissimo, non favorevole, su tutto quello che c'è scritto ad eccezione, con queste
motivazioni, sulla norma finanziaria.
PRESIDENTE
Grazie, collega Iorio, ci sono altri interventi sulla discussione generale? Prego, Presidente.
PRESIDENTE DELLA GIUNTA DI LAURA FRATTURA
Comprendo le preoccupazioni espresse dal Consigliere Fusco e dal Presidente Iorio, ritengo fondamentale però
approvare la legge e garantire alla legge una iniziale prima copertura con i 30 mila euro, proprio per garantire i
LEA, visto che anche questo rientra tra i LEA. Mi spiace l'assenza del Presidente Niro, altrimenti avremmo
potuto affrontare anche su questo tema alcune sue preoccupazioni.
Condividiamo la legge, stanziamo questi primi 30 mila euro per attivare il contrasto all'obesità infantile e
giovanile e sono convinto che, così come abbiamo fatto per tutte le altre discipline di nuova inclusione nei LEA
e di vecchia, chiaramente, inclusione, sono convinto riusciremo a dare contezza agli obiettivi che con la legge ci
siamo dati.
Quindi, pur comprendendo le preoccupazioni, esorterei l'Aula a esprimersi favorevolmente, impegnando l'Aula
anche per il prosieguo, eventualmente, a rintracciare ulteriori risorse per garantire la copertura dei servizi per i
quali oggi mi auguro approveremo la legge.
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PRESIDENTE
Grazie, Presidente.
Passiamo alla votazione dell'articolo 1. C'è un emendamento, l'emendamento numero 1.
(Intervento fuori microfono)
PRESIDENTE
Prego, per dichiarazione di voto.
(Intervento fuori microfono)
PRESIDENTE
Prego.
CONSIGLIERE FUSCO PERRELLA
Va bene, la faccio per dichiarazione di voto. Allora, se è possibile avere una piccola sospensione, vorremmo
preparare un ordine del giorno perché siamo più seri se prepariamo un ordine del giorno.
Accogliamo quello che ha detto il Presidente della Giunta, quindi inviteremo il Presidente della Giunta a operare
così come ha detto su questa materia, su questa legge. Poi, se non siete d'accordo, il nostro voto sulla norma
finanziaria è no, è negativo. Ci dispiace perché è stata approvata all'unanimità la legge in Commissione, c'era
solo questo punto da specificare. Dobbiamo soltanto scriverlo, ma proprio il tempo materiale per scriverlo
insieme.
PRESIDENTE
Cinque minuti di sospensione del Consiglio per concordare eventualmente un ordine del giorno collegato.
(Il Consiglio è sospeso alle ore 18:46)
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RIPRESA DEL CONSIGLIO
- ORE 19:10 -
PRESIDENTE
Invito i Consiglieri a riprendere posto in Aula, riprendiamo i lavori del Consiglio.
Comunico all'Aula che è arrivato un ordine del giorno collegato all'approvazione della proposta di legge numero
40 che recita:
"Vista la proposta di legge numero 40;
atteso che dal dibattito è emersa l'esigenza di dotare di interventi ivi previsti di maggiore consistenza finanziaria,
giacché l'obesità infantile del Molise costituisce un fenomeno di particolare rilievo;
IMPEGNA
la Giunta regionale ad adoperarsi per il reperimento di maggiori risorse da destinare all'attuazione della legge in
premessa negli Esercizi finanziari successivi al 2017".
L'ordine del giorno è a firma dei Consiglieri Ciocca, Fusco Perrella, Di Laura Frattura, Di Nunzio, Iorio,
Cotugno, Manzo, Federico, Ioffredi, Lattanzio, Parpiglia e Micone.
Mettiamo ai voti allora l'ordine del giorno appena letto.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
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(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Proposta di legge numero 40 concernente: "Interventi in materia di obesità infantile e giovanile". Articolo 1.
Risulta un emendamento all'emendamento numero 1, a firma del Consigliere Lattanzio.
Se non ci sono interventi, metto ai voti l'emendamento numero 1.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Articolo 1, così come emendato.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
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PRESIDENTE
Articolo 2. Non ci sono emendamenti. Metto in votazione l'articolo 2.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Articolo 3. Risulta presentato un emendamento, a firma del Consigliere Lattanzio. Metto ai voti l'emendamento
numero 2.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Articolo 3 così come emendato.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
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(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Articolo 4. C'è un emendamento a firma dei Consiglieri Manzo e Federico, contraddistinto con il numero 3.
Metto ai voti l'emendamento numero 3.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Articolo 4 così come emendato.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
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PRESIDENTE
Articolo 5. C'è un emendamento a firma dei Consiglieri Manzo e Federico, contraddistinto con il numero 4.
Metto ai voti l'emendamento numero 4.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Articolo 5 così come emendato.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Chiedo scusa, c'è un altro emendamento all'articolo 5, quindi ripetiamo la votazione di due emendamenti
all'articolo 5. Emendamento numero 4, a firma dei Consiglieri Manzo e Federico.
Favorevoli?
Contrari?
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Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Emendamento numero 5, a firma dei Consiglieri Manzo e Federico, relativamente sempre all'articolo 5.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Metto ai voti l'articolo 5 così come emendato.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
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PRESIDENTE
Articolo 6.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Articolo 7.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Articolo 8.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
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(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Articolo 9.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Articolo 10.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Articolo 11.
Favorevoli?
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Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Articolo 12.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)
PRESIDENTE
Metto ai voti l'intero testo della legge della proposta di legge numero 40 così come emendata. Dichiarazioni di
voto ce ne sono? No, allora metto ai voti l'intero testo così come emendato.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva all'unanimità)