lettura di chomsky

Upload: plinski1999

Post on 04-Apr-2018

221 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

  • 7/30/2019 lettura di chomsky

    1/3

    CULTURA

    LETTURE/ Stupirsi di fatti semplici, la lezione del"terzo Chomsky"

    Andrea Moro, Giovanni Gobber

    sabato 15 settembre 2012

    Oggi, in occasione dellinaugurazione dellanno accademico 2012-13, la Scuola Superiore Universitaria IUSS diPavia ospita Noam Chomsky, linguista, scienziato, docente al Massachusetts Institute of Technology(Mit) diBoston, oltre che politologo e sociologo di fama mondiale. Chomsky terr una prolusione dal titolo Languageand limits of understanding. Proponiamo un articolo di Giovanni Gobber e (dalle ore 10) il saluto che Andrea

    Moro, professore ordinario di linguistica generale nello Iuss e allievo di Chomsky, rivolger al maestro.La figura e la riflessione di Noam Avram Chomsky (Philadelphia, 1928) ha segnato lo sviluppo della linguisticanel secondo Novecento e ha inciso profondamente anche nel riorientamento generale delle scienze umane, nonpi ridotte a scienze del comportamento. I suoi primi lavori risalgono agli anni cinquanta; lopera pi nota,

    Syntactic structures, esce nel 1957; tuttavia, la pi importante The logical structure of linguistic theory, del1955, ma pubblicata solo nel 1975. In questi contributi il compito della sua indagine di mostrare "come lacomplessit delle lingue naturali, in apparenza cos straordinaria (formidabile), si possa analizzare incomponenti semplici; cio che questa complessit il risultato di unapplicazione ripetuta di princip in s deltutto semplici che riguardano la costruzione delle frasi" (The logical structure of linguistic theory, p. 57). Inseguito, vengono a caratterizzare la sua ricerca (Cartesian Linguistics, 1970)una serie di domande sul rapporto

    fra lingua e mente umana: come si spiega la capacit di un parlante di intuire la correttezza di una frase? Come siacquisisce questo sesto senso per la struttura? Come mai tutte le lingue presentano aspetti comuni?Per rispondere a queste domande, si avanza lipotesi dellesistenza di un organo mentale prepostoallacquisizione di qualsiasi lingua: un bambino, nei primi anni di vita, esposto a una serie di stimoli cheattivano una capacit innata di riconoscere e di produrre espressioni ben formate (well-formed) e diriconoscere e scartare quelle mal formate. A questo organo mentale si d il nome di grammatica. Essocostituisce una realt non osservabile che responsabile della produzione dei dati osservabili (le frasi concrete). un organo mentale che non si pu descrivere, perch nascosto allosservazione; tuttavia, si pu costruireunipotesi sul suo funzionamento. Emerge cos una seconda valenza di grammatica: un modello, cio unaspiegazione del funzionamento dellorgano mentale preposto allacquisizione della lingua; in altre parole, lagrammatica una descrizione esplicita della competenza implicita che ogni essere umano acquisisce nei primianni di vita. Chiariamo la differenza tra questi usi di esplicito e di implicito: per un parlante italianolespressione *Il maestro signor il dentista studio suo in entra non fa parte delle frasi corrette (applicando ilmedesimo ordine degli elementi in ungherese, si ottiene per una frase corretta che corrisponde a il signormaestro entra nello studio del dentista: A tanr r a fogorvas szobjba megy). Egli peraltro non sa rendereragione di questo suo giudizio: la sua conoscenza intuitiva. Per rendere ragione della sua capacit, bisognacostruire una teoria che mostri come organizzata la struttura in generale e come si manifesti in italiano.Lintuizione della struttura detta grammaticalit. Nella teoria della grammatica questa conoscenza implicita sostituita da una descrizione esplicita della struttura, cio da una generazione. Cos intesa, la grammaticagenerativa fa parte di un complesso tentativo di spiegare il programma genetico che permette al bambino diinterpretare certi suoni come esperienza linguistica e di costruirsi un sistema di regole e di principi sulla base diquesta esperienza.La grammatica ha valenza sia universale sia particolare: essa ha anche il compito di spiegare (= di esplicitare lastruttura di) somiglianze e differenze tra lingue. Si tratta di mostrare quali aspetti siano comuni alla struttura ditutte le lingue e quali fattori siano responsabili delle differenze entro le strutture. Una versione dellimpianto digrammatiche generative si basa sulla distinzione diprincipe parametri(Lectures on government and binding,1981). Non lultima versione (dato che nel programma generativo la fase di verifica produce continue modifiche

    del modello), ma qui utile perch ci aiuta a comprendere lo spirito della Universal Grammar di Chomsky. Inquesto modello, si diconoprincipi requisiti obbligatori che una qualsiasi lingua deve soddisfare. I princip sonogli stessi in tutte le lingue; a variare sono i modi in cui i princip si manifestano. Questo consente di rappresentarenella teoria le variazioni sintattiche fra le lingue.Tutte le frasi di tutte le lingue hanno una struttura quasi il principio dei princip: senza di esso, il parlante

  • 7/30/2019 lettura di chomsky

    2/3

    non pu distinguere le frasi corrette da quelle scorrette. Il principio della struttura permette di introdurre lanozione di sintagma e rende ragione delle componenti elementari della grammaticalit.

    A loro volta, i parametri sono grandezze che, a seconda della lingua, ricevono valori diversi. Per esempio, Pro-drop un parametro che riguarda lomissione del pronome soggetto. Per il francese, linglese e il tedesco vi siattribuisce un valore negativo (non consentita lomissione); lingue come litaliano, lungherese, il russoconsentono invece il Pro-drop.

    Altro principio, forse meno evidente, lendocentricit di tutti i sintagmi (dove sintagma, allincirca, indica unaparola o un gruppo di parole che svolgono una data funzione sintattica). Esso afferma che ognisintagmaSXdeve avere una testa Xdello stesso tipo (nella terminologia della grammatica generativa testa dallinglese head indica lelemento caratteristico di un sintagma: per esempio, il nome libro il nucleo di unsintagma nominale come tutti i nostri libri di linguistica). In simboli: XP X, dove X un elemento

    dellinsieme formato daN, V, P(nome, verbo, preposizione) ed eventuali altri simboli, che stanno ciascuno peruna categoria lessicale (cio il carattere generico comune a una classe di parole).Il principio di endocentricit mette in luce un altro aspetto fondamentale della struttura sintagmatica: ognisintagma parte da una categoria lessicale che trasferisce, cio proietta le proprie caratteristiche su un livellosuperiore, dal quale essa domina altri elementi; la proiezione pu salire fino a un ulteriore livello, da cui la testadomina tutti gli elementi ai quali ha trasferito le sue propriet: questo livello coincide con la categoria delsintagma. Per esempio, il sintagma nominale ha una struttura articolata in tre livelli, o barre:

    N la testa del sintagma (per esempio, sono le informazioni categoriali rappresentate da un nomecome gatto). Compl il complemento diN: corrisponde, per esempio, a un attributo (nuovo in libro nuovo) o aun sintagma preposizionale (di fisica in libro di fisica).N'(Ncon una barra) il dominio diNed costituito dallatesta con il suo complemento (libro di fisica oppure libro nuovo). AN' si applicaSpec (specificatore) che

    corrisponde a categorie come larticolo o il dimostrativo. N''(Ncon due barre) la proiezione massima di Necostituisce un sintagma nominale (questo libro di fisica).Abbiamo cos illustrato il principio di proiezione lessicale, per il quale la struttura sintattica il risultato dellaproiezione del lessico ai diversi livelli superiori, che sono livelli di astrazione crescente:SN(sintagma nominale,cio N) una categoria meno concreta di Ne questa meno concreta di N, la quale, a sua volta, menoconcreta del singolo lessema libro.La sintassi nel suo complesso concepita come un livello intermedio fra laforma fonetica e quella che Chomskychiamaforma logica. Questultima il livello che permette di collegare una frase al significato: linterfaccia conil sistema logico-concettuale. La forma logica rappresenta quegli aspetti del significato che sono determinati dallastruttura sintattica: per esempio,Luigi saluta la signora con il ventaglio pu avere un sintagma verbale salutacon il ventaglio (Luigi agita un ventaglio per salutare) oppure un sintagma nominale la signora con ilventaglio (che Luigi saluta agitando le mani). I due significati sono determinati grazie a due strutture diverse, cheper si manifestano nella medesima successione di elementi. La forma logica riceve le due strutture dalla sintassie le fa interfacciare con due interpretazioni diverse del sistema logico-concettuale.

    A sua volta, la forma fonetica linterfaccia con il suono (cio permette di interpretare un fenomeno fisico-acustico come una struttura fonologica che realizza morfemi). Forma fonetica e forma logica sono due interfaccecon moduli esterni alla grammatica (la percezione fisico-acustica e il sistema logico-concettuale). La sintassi lunico livello che non ha interfacce e rappresenta il legame tra forma fonetica e forma logica. In altre parole: lagrammatica il complesso dispositivo che media fra il suono e il senso.Una presentazione dettagliata della grammatica generativa non qui possibile, sia per la notevole complessit delmodello e dei formalismi in esso impiegati, sia perch il programma di ricerca in continua evoluzione,conformemente ai requisiti di una scienza empirica, per la quale la fase della verifica la sede in cui si presentanonuovi problemi che richiedono soluzione, con la conseguente necessit di revisione del modello esplicativo.La Universal Grammar, sviluppata a partire dalle grandi intuizioni di Noam Chomsky, una proposta teoricache pu suscitare perplessit e riserve, che si pu criticare o respingere, ma che non si pu ignorare n rifiutare in

    via preconcetta.

    (Giovanni Gobber)Quando per la prima volta da ragazzo rivelai ai miei amici che mi interessava il pensiero di Noam Chomsky unodi loro mi chiese a quale dei due Chomsky mi riferissi. S, perch limpatto del pensiero di Noam Chomsky sullacultura contemporanea era ed enorme in almeno due filoni distinti: quello dellanalisi dei fenomeni storici,politici e sociali e quello dei fenomeni linguistici. In particolare, per quanto riguarda gli studi sul linguaggio,

  • 7/30/2019 lettura di chomsky

    3/3

    senza le intuizioni maturate da Chomsky negli anni 50 non ci sarebbero n lo studio moderno delle neuroscienzedel linguaggio, del quale il neonato centro di Neurolinguistica (NeTS) qui allo Iuss di Pavia un esempio chiaro,n la teoria dellinformazione digitale.Daltronde, come rivela lArts and Humanities citation index della Thomson Reuters Corporation, il suo nome stato il pi citato al mondo per un lungo periodo certamente per tutti gli anni 80 e oltre e uno tra i dieci picitati del Novecento, appena dopo Freud e prima di Hegel.Ovviamente non caddi nella trappola e cap che si trattava della stessa persona, ma quando nel 1988 a ventiseianni lo incontrai tra i banchi da studente dellMit mi resi conto direttamente della profonda ignoranza che miaveva portato a pensare a due Chomsky.Bastava, infatti, pochissima esperienza per arrivare a concludere che non esistevano affatto due Chomsky, neesistevano tre. Mancava alla rassegna un Chomsky che hanno conosciuto tutti quelli che come me hanno avuto la

    fortuna di essere suoi studenti a vario titolo (e qui, in questa sala intendo, ci sono rappresentate almeno tregenerazioni).Il terzo Chomsky il Chomsky che si prende a cuore lintelligenza e i limiti di ciascuno studente e lo spinge a

    valorizzarsi al massimo, in totale libert, fuori dagli schemi didattici formali; il Chomsky che, ponendo lapropria esperienza al servizio dello studente che ha di fronte, lo tratta alla pari (senza risparmiare discussionianche forti); il Chomsky che parole sue ti porta a capire il valore educativo dello stupirsi di fatti semplici,perche solo questo il modo per formulare nuove domande. Domande che hanno per Chomsky da sempre alcentro il mistero dell'uomo e della libert.Ecco perch accanto al politologo e allo scienziato del linguaggio, Noam , per molti di noi, semplicemente unMaestro.

    Our ignorance can be divided into problems and mysteries. When we face a problem, we may not know itssolution, but we have insight, increasing knowledge, and an inkling of what we are looking for. When we face a

    mystery, however, we can only stare in wonder and bewilderment, not knowing what an explanation wouldeven look like. (Noam Chomsky)

    (Andrea Moro)

    Riproduzione riservata.