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L'evento "Tolfa, in fiore" in calendario per il prossimo 10 e 11 giugno presso la Villa comunale - Parco Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, si inserisce a pieno titolo nella programmazione estiva annualmente predisposta per coniugare svago e divertimento con riflessioni culturali e laboratori di sperimentazioni artistiche.

La manifestazione, curata dalla società Genomega, leader nella comunicazione del florovivaismo culturale proietterà i visitatori in un tour virtuale intorno al mondo per scoprire, ammirare e conoscere le infinite varietà di piante alcune delle quali presentate per la prima volta.

I visitatori potranno trovare idee e suggerimenti per tecniche di coltivazione e per migliorare l'aspetto di giardini e balconi privati.

Sarà anche una ulteriore occasione per la città di Tolfa di presentare il suo territorio che offre ben 1000 specie vegetali delle circa 6000 presenti a livello nazionale e 50 specie di orchidee spontanee tra le più belle in Italia.

Un evento dunque da non perdere per esperti e neofiti e per tutti gli amanti della natura e del bello.

Il Sindaco di Tolfa

Dott. Luigi Landi

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INDICE COME INSERIRE UNA CLEMATIDE NEL NOSTRO SPAZIO……………….PAG.5

IL CETRIOLO PER PREVENIRE L’OSTEOPOROSI………………………… PAG.8

IL CAVIALE DI LIMONE, UN’ESPLOSIONE DI SAPORE……………………PAG.10

IL CRESCIONE, L’ ANTIDEPRESSIVO NATURALE…………………………PAG.12

PORTARE ALL’APERTO LE ORCHIDEE: CONSIGLI E SEGRETI ………...PAG.14

L’ORTICA , UN PORTENTOSO COSMETICO…………………………………PAG.16

COME MOLTIPLICARE I GERANI PER TALEA……………………………….PAG.17

DIFESE IMMUNITARIE PIU’ FORTI CON IL POMODORO……………….….PAG.19

IPOMEA: RAMPICANTE A CRESCITA RAPIDA………………………………PAG.20

SCONFIGGERE L’ASTENIA CON IL ROSMARINO…..……………………….PAG.21

LE PIANTE CONTRO LE ZANZARE…………………………………………….PAG.22

SCONFIGGERE L’ARTRITE CON LA CANNELLA……………………………PAG.23

CASSETTA FIORITA SUL DAVANZALE TUTTA L’ESTATE………………....PAG.24

COMBATTERE L'INSONNIA CON LA SALVIA………………………………...PAG.26

IL CARCIOFO, NEMICO DEL COLESTEROLO………………………………..PAG.27

DIMAGRIRE E DEPURARSI CON IL FINOCCHIO………………………..…..PAG.28

LA MELISSA PER COMBATTERE ANSIA E STRESS………………………..PAG.29

ESPOSITORI………………………..……………………………………………...PAG.30

ORGANIZZAZIONE & PARTNERS……………………………………………...PAG.33

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Il genere delle Clematis è annoverabile tra quelli meno conosciuti quando si pensa ad arredare uno spazio verde e per questo anche meno impiegato, ma laddove viene piantata con cognizione corretta delle sue caratteristiche dà esaltanti soddisfazioni.

Vogliamo di seguito contribuire con questo nostro articolo, ad una più profonda conoscenza di questo genere di rampicanti, permettendo di apprezzarne le peculiarità nel loro insieme. Se ci apprestiamo a comporre uno spazio verde, sia un piccolo che un grande giardino, un terrazzo o un balcone, ci accorgiamo ben presto che avremo necessità di utilizzare un rampicante per ricoprire: un vecchio angolo di muro, una recinzione del giardino, per ombreggiare (un patio) od ornare un treillage. In tutti questi casi, ci troveremo di fronte alla domanda: quale rampicante utilizzare e come?

Molti rampicanti più noti hanno dei limiti al loro impiego, ad esempio: non è possibile coltivare la Bouganvillea in montagna, a causa del clima rigido invernale; la Wisteria è sconsigliata per la coltivazione in vaso e fiorisce una sola volta, la Vite Canadese è molto attraente con il fogliame rosso in autunno, ma non è adatta a convivere con altre piante e tantomeno in vaso; E così via per altri rampicanti, potremmo trovare delle difficoltà ad adattarli ai nostri spazi o più semplicemente dei limiti (o per la mancanza di fioritura o la lentezza nella crescita, ecc.), ecco quindi che in molti casi la Clematis viene a sostituire o ad integrare quelle piante.

Le Clematis si arrampicano ai supporti o sui rami di altre piante con degli esili ma saldi viticci senza danneggiarle.

Il nostro consiglio è di usarle sia in abbinamento che isolate, per un treillage, un obelisco isolato, su di una recinzione o parete, laddove non è richiesto un effetto coprente totale, sia con delle rose, creando con queste delle nuance di colore molto apprezzate (es. una rosa gialla con Clem. blu o viola scuro) Mentre, in situazioni ventose, spazi elevati da ricoprire e/o se c’è necessità

di mantenere anche in inverno una copertura verde, potremo coltivare le clematis con altri rampicanti più coprenti: es. Trachelospermum Jasminoides (falso gelsomino), Lonicera (Caprifoglio), Solanum Jasminoides e Crispum, ecc. donando ai sempreverdi l’effetto cromatico dei fiori. In tutti questi casi, la pratica di posizionare dinanzi ai fusti delle Clematis altre piante per ombreggiarne la base, darà, oltre alla funzionalità vitale, un effetto di completezza del nostro spazio verde, specie nelle posizioni più assolate.

Coltivazione delle clematis nel nostro clima italiano Tutta la letteratura sulla coltivazione delle clematis è originaria dei paesi del nord Europa (prevalentemente Gran Bretagna, Germania,

Come inserire una Clematide nel nostro spazio verde verde

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Olanda), queste fonti d’informazioni utili per i climi

continentali, non si adattano altrettanto bene al nostro clima mediterraneo, che negli ultimi anni è influenzato anche da cambiamenti atmosferici significativi, per cui mentre restano adottate le indicazioni ufficiali (RHS), siamo sempre più portati a dover distinguere le singole esposizioni, non solo come altitudine ma soprattutto da un soleggiamento mattutino o pomeridiano, un balcone da un terrazzo aperto, un giardino da un cortile. Per ogni tipologia di clima ed esposizione possiamo sicuramente trovare delle cultivar idonee, ma è estremamente necessario che venga in precedenza stabilito dove andrà piantata e non il contrario.

Le Clematis sono dei rampicanti ad eccezione delle C. Erbacee, C. Heracleifolia, C. Integrifolia e C. Recta, costituiscono un genere così vario che annovera più di 300 specie ed oltre 1.500 cultivar, dalle più note C. Sempreverdi con fioriture profumate agli Ibridi a grandi fiori in una vasta gamma di forme e colori, alle Alpine, Montane, Viticella, Erbacee, Texensis,Tangutica ed infine un gruppo misto definito altre specie .

Possono essere coltivate in terra e/o in vasi, essere sempreverdi, a foglia caduca, profumate e non, con fioriture copiose a piccoli o grandi fiori anche oltre 20 cm di diametro. Nel loro insieme possiamo dire che fioriscono durante tutto l’anno, da Dicembre-Gennaio con la C. Winter Beauty fino ad ottobre con le varie Tangutica.

Grazie alla loro versatilità, possono essere utilizzate in diverse condizioni di clima e di esposizione. Essendo di provenienza continentale sopportano il freddo estremo (-25°C), cosa non accettabile dalla maggior parte delle piante ma anche il soleggiamento estivo in aree marittime, come nel Salento o in Sicilia. Non richiedono un terreno particolare purché sia drenante, si lasciano potare con estrema facilità, operazione necessaria per una fioritura abbondante e ripetuta, ma diversa tra le varie specie, ognuna appartiene ad un gruppo di potatura, i gruppi sono 3. Gruppo 1): Appartengono a questo gruppo le C. Sempreverdi, C. Alpina e C. Montana che non richiedono potatura, essa va effettuata, solo se necessaria per riordino, sulle cime dopo la fioritura;

Gruppo 2): Ibridi a grandi fiori, potare in febbraio a circa 50 cm dalla base tutti i fusti sopra le gemme ascellari; Gruppo 3): Potatura tra 10 e 30 cm. (a partire dalla base) sempre a fine inverno, in particolare: C. Erbacee, tagliare a 10 cm, C. Viticella a 25/30 cm, C. Tangutica 25/30 cm, C. Vitalba a 25 cm, C. Texensis a 25/30 cm. La potatura drastica sopra evidenziata non pregiudica il tempo necessario della pianta per raggiungere l’altezza propria di ciascuna

cultivar, cosa che avviene in marzo alla ripresa vegetativa nel giro di poche settimane, con una crescita che in quel periodo va dai 10 ai 15 cm al giorno. Un aspetto importante è senza dubbio l’attenzione che va messa al

momento dell’acquisto, in

quanto pur essendo delle piante di facile coltivazione, il successo dipende soprattutto dall’età della

clematis che deve essere almeno di 2/3 anni, facilmente riconoscibile dal numero e dalla consistenza dei fusti lignificati alla base e da un consistente apparato radicale ospitato in capienti contenitori Consigliamo, come del resto andrebbe sempre fatto, di rivolgersi a specialisti affidabili, diffidando di costi d’acquisto troppo bassi Dal sito vivaioleclematis.com di Vivaio Le Clematis di Daniela di Stefano

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Diminuisce i livelli di colesterolo Protegge il cuore Abbassa il rischio d’incorrere in malattie cardiache quasi del 30% Aiuta il sistema immunitario Essendo ricco di vitamica C contrasta i malanni stagionali

E’ dietetico Innesca nel nostro organismo la produzione di un amminoacido Antiossidante il licopene contenuto contrasta la degenerazione delle cellule Previene l’osteoporosi Grazie al licopene rallenta la demineralizzazione articolare Favorisce la digestione Il contenuto elevato di acqua e di fibra alimentare sono molto efficaci nel liberare il corpo dalle tossine Combatte il diabete Il Succo di cetriolo contiene un ormone che è necessario da parte delle cellule del pancreas per produrre insulina

IL CETRIOLO PER PREVENIRE L’OSTEOPOROSI

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ll finger lime, meglio conosciuto come il “caviale di

limone” per via delle perle che

contiene, è un agrume proveniente dall’Australia che veniva consumato dagli Aborigeni ben 60,000 anni fa.

Prodotto incluso nell’Arca del

Gusto di Slow Food, prestigiosa fondazione per la biodiversità, il finger lime è un agrume di forma allungata, di lunghezza di circa 8 cm e contiene piccoli chicchi simili a perle (di qui il nome “caviale di

limone”) che cresce sulla costa nord-orientale del New South Wales e in parte del Queensland. In cucina si fa uso sia in piatti di pesce crudo che per la preparazione di dolci: masticando i chicchi essi esplodono dando in questo modo una gradevole consistenza che amplifica il gusto ed il profumo prorompente che si sprigiona. Non a caso chef stellati usano il finger lime per rendere ancora più raffinati i loro sofisticati piatti.

Coltivare il finger lime

Il finger lime non è noto in Italia se non da pochissimo tempo. Esso può essere coltivato in pieno campo ma anche in vaso: i suoi frutti possono colorare giardini, terrazze e balconi, con tonalità che variano dal giallo al verde fino al rosa e rosso. Il colore dipende in gran parte dall’esposizione solare e dalle temperature: al sud, per esempio, la buccia assume colori più intensi e la polpa ha tonalità più brillanti

Una caratteristica di questo agrume è quella di risentire molto delle gelate invernali, ragion per cui nelle regioni del centro-nord va tenuto rigorosamente riparato dal freddo. I vasi vanno tenuti con le piante in locali non riscaldati e ben luminosi, preferibilmente in una veranda esposta a Sud. La chioma del limone va riparata con del tessuto non tessuto e il vaso coperto con

del materiale isolante; per la protezione delle radici si ricorre allo spargimento sulla terra della pacciame. La specie Citrus australasica fiorisce 2 – 3 volte a partire dal mese di marzo, mentre quella Citrus faustrime la fa ripetutamente da marzo a novembre.

Nel periodo di fioritura ricordate la pianta va irrigata abbondantemente e fertilizzata con prodotti ricchi di potassio per facilitare la formazione dei frutti. I fiori non sono delicati quanto quelli dell’arancio e

del limone comune e il passaggio da fiore a frutto è molto rapido: bastano pochi giorni per vedere trasformato un fiore screziato di rosa in un piccolo finger lime.

I fiori non sono delicati come quelli dell’arancio e del

limone comune e il passaggio da fiore a frutto è molto rapido: bastano pochi giorni per vedere trasformato un fiore screziato di rosa in un piccolo finger lime.

Il caviale di limone, un’esplosione di sapore

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Antitumorale Contiene i fitonutrienti utili nella prevenzione del tumore al seno Antiossidante Contiene beta-carotene, i folati, le vitamine, la luteina e la zeaxantina utili per contrastare i radicali liberi Fa bene alla tiroide Consumato crudo o cotto al vapore

Antidepressivo Ricco di folati i quali prevengono stati depressivi

Effetti benefici per embrione I folati minimizzano il rischio di difetti al tubo neurale

Previene la cataratta La vitamina C previene l’insorgenza della cataratta Fa bene alle ossa

Grazie alla vitamina K che contiene Apparato Respiratorio Ha proprietà espettoranti, antivirali, antipiretiche Anoressia Contiene composti stimolanti per l’appetito come in particolare, lo zinco e la gluconasturtiina Pelle Le sue foglie applicate sulle ferite favoriscono la guarigione e le proteggono dalle infezioni.

IL CRESCIONE, L’ ANTIDEPRESSIVO NATURALE

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Le orchidee gradiscono molto il trasferimento estivo all’aperto solo se i vasi sono

posti in penombra e le foglie vengono regolarmente nebulizzate. Temono soprattutto sole e siccità. La maggior parte delle orchidee vendute come piante d’appartamento sono coltivate

in serra ma originarie di zone tropicali o subtropicali, oppure sono ibridi ottenuti in vivaio con particolari tecniche di fecondazione incrociata tra specie e generi diversi. Per questo motivo sono soggette per lo più ad alterazioni provocate da condizioni di temperatura, luce e umidità non favorevoli al loro armonico sviluppo.

Dall’autunno alla primavera,

quando le piante sono in casa, è possibile tenere sotto controllo questi fattori, mentre durante la stagione estiva è più complicato. In estate poi, come tante piante

d’appartamento, le orchidee

possono essere spostate all’aperto, anzi se ne giovano, ma solo a determinate condizioni.

All’aperto e all’ombra Le orchidee possono restare all’aperto solo se poste

all’ombra. Al massimo devono

ricevere il sole esclusivamente nelle prime ore del mattino (dalle 8 alle 11) e al tramonto; occorre mettere le piante a terra e appoggiarvi accanto delle tavole di legno o, in alternativa, un cannicciato in modo da ombreggiare le orchidee quando il sole è allo zenit.

E’ bene sistemare le piante sopra a un sottovaso più grande del diametro del vaso riempito di argilla espansa da mantenere costantemente umida.

L’esposizione

Se il balcone o il terrazzo è esposto a sud, non esistono le condizioni ottimali per la vita di queste piante: elevata irradiazione solare e scarsa umidità, infatti, non favoriscono la ripresa delle orchidee.

In questo caso, se non è possibile ombreggiare lo spazio esterno con una tenda, è consigliabile mantenere le piante in casa, lontano dalle finestre.

Portare all’aperto le orchidee

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In questo modo possiamo garantire per tutto il periodo estivo nebulizzazioni costanti eseguite con acqua non calcarea.

Quali problemi Luce

Nei mesi invernali, se manca la luce, le orchidee possono manifestare danni come la formazione di germogli deboli e sottili, la mancata formazione della gemma fiorale e l’accartocciamento

delle foglie. A tutti questi sintomi si può rimediare utilizzando illuminazione artificiale: si dovrebbero alternare 12 ore di luce con 12 ore di buio. Se l’illuminazione è eccessiva ed è accompagnata da elevate temperature e umidità ambientale scarsa, le piante possono soffrire di ingiallimento e appassimento delle foglie, comparsa di una colorazione rossastra o biancastra nelle foglie e deformazione dei fiori. Acqua

L’eccessiva annaffiatura eseguita con acqua ricca di cloro e troppo fredda, abbinata all’eccessiva umidità,

può portare all’ingiallimento

fogliare e alla fuoriuscita delle radici dal vaso. Temperatura

Basse temperature (intorno ai 4°C) per lunghi periodi possono portare alla comparsa di colorazione rossastra nel fogliame più giovane e l’imbrunimento alla

base dei fiori.

Oltre 30.000 specie spontanee

La famiglia delle orchidee comprende più di 30.000 specie diverse che si possono trovare in ogni luogo del mondo.

La maggior parte sono originarie della fascia tropicale, in Italia esistono circa 85 specie spontanee distribuite nelle zone umide sia di montagna che in prossimità delle coste.

Molte specie, rare e in via di estinzione sono protette dalla raccolta indiscriminata. Le orchidee hanno habitat differenti; la maggior parte sono epifite e vivono su rami e tronchi di altre piante o su rocce; altre specie sono terrestri e vivono in piena terra, mentre altre ancora sono sotterranee e semi/acquatiche.

Le orchidee sono quasi tutte piante allogame (cioè a impollinazione incrociata), per cui in natura mettono in atto tutta una serie di stratagemmi per favorire il contatto del polline con gli insetti: è per questo motivo che molte specie hanno un aspetto che ricorda le femmine di certi insetti. Alcune specie, poi, emanano odori caratteristici che richiamano i maschi e hanno il polline ricoperto da una sostanza vischiosa cosicché aderisca al loro corpo.

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Efficace nella cura delle infezioni urinarie Combatte l’ipertensione Il suo succo è diuretico Ottimo per l’ipertrofia prostatica inibisce l'azione della 5-alfa-reduttasi e quindi contrasta l’ingrossamento della prostata

Combatte l’artrite reumatoide Antianemica il ferro e la clorofilla contenute stimolano la produzione dei globuli rossi e combattono l’anemia Proprietà vaso costrittive Efficace nel trattamento delle ulcere Astringente Contrasta colite e diarrea ripristinando l’attività intestinale Ipoglicemizzante Le foglie di ortica fanno abbassare il livello di zuccheri nel sangue Dermopurificante I flavonoidi che l’ortica contiene normalizza l’eccesso di sebo presente su viso e cute; particolarmente efficace nel trattamento di acme e eczema

L’ORTICA , UN PORTENTOSO COSMETICO

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Presenti da nord a sud nei vasi di ogni davanzale, i gerani (genere Pelargonium) sono tra i fiori più apprezzati dell'estate perché belli e facili da mantenere. Giugno è il momento di preparare le talee che saranno pronte per fiorire l'anno prossimo.

I pelargoni, conosciuti meglio come “gerani”, sono piante

perenni sempreverdi nelle zone di origine (Sud Africa) che nei nostri climi si adattano bene a vivere in vaso e sono coltivate come piante annuali. Se ben concimati e bagnati garantiscono fioriture abbondanti e ininterrotte per tutta l’estate, fino all’autunno. I

fiori diversi a seconda delle specie e della varietà possono essere singoli o doppi, di colore e dimensione diversi: dal rosso, al rosa al bianco.

Dalla seconda metà di giugno oppure nel mese di settembre è possibile riprodurre per talea le piante adulte, con buona possibilità di riuscita. In tal

modo si ottengono piante identiche alla pianta madre: stesso colore dei fiori, medesima forma delle foglie e struttura.

Come si fa? 1. Scegliere un ramo ben sviluppato di una pianta sana. Prelevare 15 cm della parte apicale del ramo usando una cesoia oppure un coltello ben affilato. 2. Eliminare le foglie più vicine alla base della talea; lasciare solo quelle terminali.

3. Preparare una miscela composta da tre parti di sabbia, due di torba e una di terriccio universale. Riempire vasetti di 5 cm di diametro. 4. Posizionare una talea per ogni vasetto. La talea deve affondare nel terreno per 2 nodi (il punto d’inserzione di foglia e fusto).

Bagnare.

5. Le irrigazioni successive devono essere effettuate con parsimonia per evitare la marcescenza al fusto. Posizionare all’aperto all’ombra. 6. Dopo 2 mesi spunteranno nuove foglie. È il segnale dell’avvenuta

radicazione; le talee sono pronte ad essere trapiantate.

E dopo? Ogni talea darà origine a una pianta identica alla madre.

I nuovi esemplari ottenuti dovranno passare tutto l’inverno al riparo dal gelo (con una temperatura non inferiore a 5°C.). Continuare le irrigazioni durante tutto il periodo invernale.

Regole di coltivazione L’esposizione migliore per

garantire la fioritura dei gerani è quella di nord-est: le piante potranno beneficiare del sole della

Come moltiplicare i gerani per talea verde

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mattina senza essere colpite dall’irraggiamento nel

pomeriggio.

In generale devono prendere il sole almeno per mezza giornata. Anche se sono abituate a temperature elevate, durante i mesi di luglio e agosto, nelle ore centrali della giornata (12 – 15), le piante devono essere protette dall’eccessiva

insolazione soprattutto se sono coltivate in vaso sul terrazzo. In questo modo le piante, meno stressate, produrranno una maggior quantità di fiori.

Le specie più diffuse Pelargonium x hortorum.

Chiamato geranio zonale, è una pianta cespugliosa a fusti eretti con foglie tondeggianti

di colore verde e una zonatura di colore contrastante. I fiori variano dal bianco, al rosa, al rosso. Tra le varietà più note: “Appleblossom

Rosebud”; “Happy Thought” e

“Mrs. Henry Cox”. Pelargonium macranthum.

Ha portamento eretto e raggiunge l’altezza massima

di 60 cm, è una specie più delicata rispetto a quella zonale. Le foglie sono tondeggianti di colore interamente verde.

I fiori imbutiformi, di colore che va dal bianco al rosso a tutte le tonalità di rosa, hanno petali increspati. Tra le varietà segnaliamo “Carisbrooke”, “Grand Slam” e

“Fringed Ashram”.

Pelargonium x peltatum.

Chiamato geranio edera o parigino. È una specie ricadente ideale per la coltivazione in vaso e in paniere sospeso. Le foglie di colore verde brillante assomigliano all’edera. I fiori stellati sono riuniti in ombrelle e sono portati su steli sottili. Sono disponibili molti ibridi in colori diversi dal porpora scuro al rosa. Tra le varietà: “Apricot

Queen”, “Mexican

Beauty”, “Rouletta”.

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Diminuisce i livelli di colesterolo Protegge il cuore Abbassa il rischio d’incorrere in malattie cardiache quasi del 30% Aiuta il sistema immunitario Essendo ricco di vitamica C contrasta i malanni stagionali

E’ dietetico Innesca nel nostro organismo la produzione di un amminoacido Antiossidante Il licopene contenuto contrasta la degenerazione delle cellule Previene l’osteoporosi Grazie al licopene rallenta la demineralizzazione articolare Proprietà diuretiche Grazie all’elevato contenuto di acqua Previene il cancro Il licopene contrasta il cancro alla prostata e del colon Proprietà digestive Come tutte le verdure i pomodori contengono fibre che aiutano il transito intestinale e anche chi soffre di stipsi.

DIFESE IMMUNITARIE PIU’ FORTI CON IL POMODORO

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Le ipomee, note anche come campanelle, sono piante rampicanti, annuali e capaci di regalare enormi soddisfazioni perché crescono rapidamente e fioriscono da luglio fino ai primi freddi Le Ipomee sono tra le piante rampicanti da fiore più classiche per dare tocco di colore al terrazzo. Sono piante facili, note come campanelle rampicanti, annuali e capaci di regalare enormi soddisfazioni perché crescono rapidamente e fioriscono da luglio fino ai primi freddi. I fiori sono chiamati anche “gloria del

mattino” perché si schiudono nelle prime ore della giornata per richiudersi a sera.

Le Ipomee si seminano a primavera e la fase più difficoltosa della coltivazione è quella iniziale in cui lo sviluppo è a rischio a causa della delicatezza delle piantine; ma crescono velocemente fino a raggiungere un’altezza di

circa 3 metri e si ricoprono di

fiori, aprendone di nuovi ogni giorno.

Essendo piante molto duttili si possono mettere a dimora nelle classiche fioriere, con i graticci per permettere alle piante di arrampicarsi, oppure in basket sospesi per usarle come ricadenti.

I contenitori giusti Come tutti i rampicanti in vaso, le dimensioni del contenitore influiscono sulla crescita della pianta e sul suo rigoglio. Se i contenitori sono troppo piccoli, infatti, potranno inibirne la crescita e incidere sulla taglia raggiunta dalla pianta.

È importante fornire all’ipomea fin dalla messa a

dimora, gli appigli su cui possa svilupparsi. In mancanza di questi, infatti, la pianta si avvolge intorno a quello che trova, sia esso un sostegno inanimato che un’altra pianta. I suoi tralci vanno subito perché altrimenti si rischia di non controllarne lo sviluppo. Per avere un’ipomea

rampicante di dimensioni

soddisfacenti, il contenitore dovrebbe essere di almeno 60 cm di lato e profondo 60 cm con tutori alti almeno 150 cm. Mettere le Ipomee a dimora direttamente in un vaso con il graticcio incorporato su un lato o provvedere a fissare al muro dei tasselli cui legare una rete di cavetti: su questa rete si arrampicherà la pianta.

Per farla fiorire

L’Ipomea ha necessità di un

irraggiamento solare diretto per crescere vigorosa e fiorire copiosamente, quindi il contenitore deve essere esposto al sole diretto. D’estate il vaso si scalda

molto più velocemente e in misura maggiore della piena terra, quindi occorre ombreggiarlo nelle ore centrali della giornata circondandolo da vasi più piccoli. fioritura si concimi con moderazione, ogni 2 settimane modificando l’equilibrio a favore dei fiori e

non della vegetazione. Vanno annaffiate abbondantemente perché il terreno nel vaso esposto al sole diretto si asciuga molto rapidamente.

Ipomea, rampicante a crescita rapida

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Antispastico e antidolorifico Cura le piaghe da decubito Ottimo tonico Combatte efficacemente l’astenia Antisettico Antiparassitario Antibatterico

Antinfiammatorio Antiossidanti e antimutagene Per la presenza dell'acido rosmarinico. Digestivo e carminativo Favorisce l'espulsione dei gas gastrointestinali Cura affezioni reumatiche Combatte depressione e esaurimento nervoso Allevia sintomi cefalea Ottimo diuretico Indicato in caso di insufficienza renale Fa bene al fegato Attiva la funzionalità del fegato e l'escrezione della bile

SCONFIGGERE L’ASTENIA CON IL ROSMARINO

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Alcune piante contengono oli essenziali e altre sostanze che risultano repellenti per gli insetti, soprattutto le zanzare. Per un risultato efficace è necessario realizzare una barriera costituita da più piante... Scopriamo quali sono da preferire a tale scopo

Geranio odoroso

Pelargonium graveolens è una pianta ornamentale con foglie profumate il cui aroma agisce come repellente. Basta acquistare in vivaio le piante già adulte e rinvasarle in cassette o ciotole da porre all’aperto sul terrazzo o sul

balcone. In erboristeria è possibile acquistare l’olio

essenziale che si estrae, per distillazione, da fiori, foglie e fusto di Pelargonium graveolens e che possiede un aroma repellente per mosche e zanzare: quattro o cinque gocce unite a 100 ml di olio di mandorle, compongono una miscela che può essere spalmata sulla pelle prima di sostare sul terrazzo.

Citronella

È una pianta erbacea perenne e sempreverde che appartiene al genere Cymbopogon. Ha foglie lunghe di colore verde ntenso che tendono a ricadere verso l’esterno,

adatta alla coltivazione in vaso. Le varietà più indicate per essere utilizzate come piante antizanzare sono Cymbopogon nardus, C. citratus o C. winterianus, le cui foglie emanano un odore sgradito agli insetti. Rosmarino e lavanda

Chi ha un balcone ben esposto al sole, per tenere lontane le zanzare può coltivare in grossi vasi Rosmarinus officinalis e Lavandula hydrida detta anche “lavandino”. Oltre a tenere lontane le zanzare si avrà una scorta di foglie aromatiche e di fiorellini decorativi.

Anche spray

Per tenere lontane le zanzare dalle finestre preparare un insetticida da spruzzare a base naturale utilizzando i fiori di crisantemo, dai quali si estrae la piretrina. Prelevare 50 grammi di fiori e lasciarli macerare per una settimana in 150 ml di alcool a 95°. Filtrare e aggiungere 100 ml di acqua distillata. Conservare in un contenitore vuoto che abbia il getto di uscita spray e utilizzare al bisogno. Non usare sulla pelle, ma solo in ambienti esterni. Se si spruzza in casa, dopo occorre aerare l’ambiente prima di

soggiornarvi.

Quando ormai hanno punto Per alleviare il prurito si possono le foglie di menta stropicciate sulla pelle che donano un’immediata

sensazione di freschezza e calmano il prurito. Per attenuare un eventuale gonfiore si può schiacciare una cipolla fresca e porre la polpa sulla pelle tra due garze

Le piante contro le zanzare

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Alcune proprietà benefiche della cannella

Regola gli zuccheri nel sangue Una dose giornaliera di 6g riduce la glicemia nei casi di diabete di tipo 2 Antibatterico naturale Inibisce la crescita di batteri e funghi come la Candida o quelli responsabili di focolai di malattie di origine alimentare Riduce il dolore artritico In combinazione con il miele

Previene il cancro Riduce la proliferazione delle cellule tumorali Favorisce l'intestino È una buona fonte di fibre, calcio, ferro e manganese

Allevia i dolori mestruali È un’alleata per combattere l’infertilità La cinnamaldeide contenuta aumenta l’ormone progesterone e diminuisce la produzione del testosterone

Migliora la memoria Agisce come stimolante cognitivo Rimedio naturale contro il mal di gola In infusione in acqua calda con pepe macinato

SCONFIGGERE L’ARTRITE CON LA CANNELLA

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Ecco come preparare passo dopo passo una cassetta di fiori annuali colorata e rigogliosa fino a settembre. Riuscirà a stupire con poca manutenzione: acqua ed esposizione in pieno sole. Gerani e petunie sono i preferiti da molti per abbellire balconi e terrazzi perché belli, ricchi di fiori tutta l’estate e

bisognosi di pochissime cure. Tuttavia si tratta di una scelta molto banale. In realtà esistono soluzioni alternative, altrettanto pregevoli e facili da mantenere, con il vantaggio di essere originali e di stupire con fiori diversi ogni giorno fino all’arrivo dei primi freddi

autunnali.

Ecco quindi come preparare la classica cassetta rettangolare con specie annuali diverse e originali, fiorite, compatibili per quanto riguarda esigenze ambientali e cure colturali. Il risultato è garantito.

Che cosa acquistare

Cassetta in plastica (lunga 50 cm, profonda 25 cm)

Terriccio universale Dipladenia Dimorfoteca Petunie Verbena Bacopa Plumbago

1 – Il terriccio

Sul fondo va garantito un modesto strato di drenaggio, mediante la posa di argilla espansa: mancando questo, le radici potrebbero velocemente marcire, compromettendo lo sviluppo vegetativo e la formazione dei fiori. La cassetta va successivamente riempita per circa due terzi del suo spessore con un substrato fertile, organico, soffice, acquistato tal quale, oppure ottenuto mescolando terriccio universale setacciato (due terzi) e sabbia di fiume (un terzo). Nel terriccio si può inglobare un fertilizzante chimico in granuli, ricco di fosforo e di potassio in dosaggio di circa 2-3 grammi di prodotto per litro di substrato.

2 – Inserire le piante

Come prima pianta è consigliabile inserire nella cassetta quella a maggior sviluppo, ovvero la dipladenia, che tenderà a divenire predominante sulle altre. La pianta va ben fissata sul fondo, onde evitare che possa, inclinandosi, coprire troppo quelle vicino.

La seconda specie da collocare è la dimorfoteca, che, dopo essere stata svasata, va sottoposta a leggero accorciamento delle radici, cresciute troppo vigorose nel contenitore di partenza.

Sul davanzale una cassetta fiorita tutta l’estate

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Poi va inserita accanto alla dipladenia. Lo sviluppo verticale darà, insieme alla dipladenia, il giusto volume in altezza alla composizione. Successivamente si prepara la petunia bianca, svasandola con attenzione, vista la grande delicatezza dei fiori e delle foglie. Va posta sul margine sinistro della cassetta, al fine di evitare che gli steli con i fiori vengano ombreggiati o sovrastati dalle parti aeree delle altre piante.

Man mano che le piante trovano la giusta collocazione, si inserisce un poco di terriccio, al fine di ben stabilizzarle. Centralmente si inseriscono le due specie più tipicamente ricadenti, verbena e bacopa, facendo in modo che non siano troppo addossate a quelle già presenti, pena la riduzione di fioritura.

Dapprima si inserisce la verbena.

Successivamente si colloca la bacopa, più robusta come portamento e consistenza degli steli rispetto alla verbena.

All’estremità opposta rispetto

a quella bianca, si pone la petunia blu. Da ultimo si inserisce il plumbago blu. 3- Completare la cassetta Dopo aver messo a dimora tutte le piante, si deve provvedere ad aggiungere substrato quanto basta per colmare eventuali spazi rimasti vuoti, facendo attenzione a non rovinare gli steli, le foglie ed i fiori, soprattutto quelli delle specie più delicate. Successivamente si dovrà premere delicatamente il terriccio attorno alla base delle piante, senza schiacciarlo troppo vigorosamente. Al termine del lavoro, il livello del substrato deve trovarsi all’incirca un centimetro al di

sotto dell’orlo del vaso.

Subito dopo la messa a dimora, per favorire la radicazione delle piante, la composizione va irrigata piuttosto abbondantemente, fino a quando il terriccio risulti ben bagnato nei primi 7-8 centimetri.

Al sole con terriccio sempre fresco Per alcuni giorni la cassetta va tenuta in luogo semiombreggiato, per favorire il pieno attecchimento delle singole piante. Dopo circa una settimana va trasferita in posizione pienamente luminosa, necessaria affinché tutte le piante possano produrre regolarmente fiori e mantenere vigorosa la propria vegetazione. Per il mantenimento vanno usati quantitativi ridotti di acqua, ma comunque in grado di mantenere il terriccio sempre leggermente inumidito nei primi centimetri, da distribuire sempre sulla superficie del substrato e mai sulle parti aeree, per evitare di rovinare i fiori. Ogni 10-15 giorni è opportuno aggiungere all’acqua di irrigazione

un’adeguata quantità di

concime liquido specifico per piante annuali fiorite.

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Cicatrizzante e antisettica Cura le piaghe da decubito Regolare il ciclo mestruale Grazie al contenuto di sostanze estrogeno simili Cura infiammazioni cavo orale Possiede un effetto tonico e antinfiammatorio sulle gengive

Combatte l’insonnia Depura il fegato Migliora le sue secrezioni biliari Ottimo antisudorifero Si utilizza la tintura madre o l’estratto fluido Utile per curare l’asma Ha un effetto balsamico Combatte lo stress Grazie alla sua attività nervina e stimolante surrenalica Utile per il tremore degli arti Utilizzato come infuso Rafforzare la libido femminile Protegge gli abiti dalle tarme Ottimo deodorante per la casa Utilizzata in cosmesi

COMBATTERE L’INSONNIA CON LA SALVIA

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Effetti diuretici Aiuta a purificare l’organismo Ricco di antiossidanti Combattono i radicali liberi Purifica la pelle Ideale per combattere brufoli e impurità

Contrasta la glicemia ricco di inulina, una fibra solubile utile ad abbassare i livelli di glicemia

Fa bene al fegato La cinarina stimola la rigenerazione delle cellule epatiche

Previene malattie del cuore Contiene acido clorogenico che previene malattie arteriosclerotiche e cardiovascolari Proprietà fitoterapiche Le sue foglie sono impiegate per estratti idroalcolici, estratti secchi e tisane

Combatte la stipsi Stimolando la produzione di bile è particolarmente adatto a chi ha problemi di stipsi persistente Combatte il colesterolo Previene infarto cardiaco e ictus rigenerando il fegato

IL CARCIOFO, NEMICO DEL COLESTEROLO

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Depura l'organismo L’elevato contenuto di acqua e l’abbondanza di potassio favoriscono la diuresi, il trascurabile contenuto di sodio favorisce la ritenzione idrica Indicato nelle diete dimagranti Il finocchio oltre ad avere un basso contenuto calorico dà senso di sazietà Riduce il colesterolo cattivo Ricco di fibre insolubili costituiscono un valido contributo per abbassare il livello di colesterolo cattivo nel sangue

Contrasta le infezioni In particolare è efficacissimo per le infezioni delle vie urinarie come la cistite Stimola il sistema immunitario Attiva e rafforza le difese immunitarie del nostro organismo Contrasta l'anemia Grazie alla presenza di ferro ed istidina che il finocchio contiene Combatte le coliche Svolge una potente azione antispasmodica

DIMAGRIRE E DEPURARSI CON IL FINOCCHIO

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Calma stati ansiosi ed agitazione Grazie alla presenza dell’olio essenziale (0,5%) che agisce come calmante sul sistema nervoso Contrasta efficacemente l’insonnia Effetto ascrivibile all’azione rilassante sul sistema nervoso dell’olio essenziale contenuto Calma la tosse La melissa svolge un’azione sedativa per la tosse

Allevia i dolori mestruali e mal di testa o cefalee Viene impiegata contro la dismenorrea (mestruazioni dolorose), per le sue proprietà antispastiche. Antidolorifico per il mal di testa e cefalee Agisce su due fronti: come calmante sul sistema nervoso alleviando la tensione, e come rilassante su quello muscolare. Contrasta colite, gonfiore e disturbi gastrointestinali La melissa è notoriamente una pianta con proprietà carminativa e antispasmodica a livello intestinale. Combatte la ritenzione idrica E’ un buon diuretico

LA MELISSA PER COMBATTERE ANSIA E STRESS

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ESPOSITORI

Sono presenti espositori italiani vivaisti specializzati con un’offerta che spazia in tutti i

settori del mondo vegetale con piante particolari o di nuova introduzione, antiche e nuove cultivar .

Agriflor

Peperoncini piccanti, piante aromatiche ed erbacee perenni.

Cipriani Piante

Piante acidofile, rose brevettate, piante da bilbo come amarillis e lilium asiatici e glicini

Cottage Garden Beatrice

Collezione erbacee annuali e perenni e piante mellifere orto e giardino

Da Lux Recycle

Creazione oggetti d’arte con materiali di reciclo.

Donati Giuseppe

Piante acquatiche e bulbi di scilla marittima

Gaetano Palisano

Produzione Cactus e succulente da collezione.

Garden Goji

Produzione di piante di Chitalpa, Mirto, Goji rosso e giallo, Guava, Asimina triloba, Melograno, Sorbo, Gelso, Equiseto Hyemale, Giunco, Hybiscus Mosquito, Rose Mutabilis, Fejoa, Ipomea, Gaura, Duranta e fioriture

Il Fiore all’occhiello di Marzia Milano

Specie botaniche di Pelargoni, varietà del ‘700 e dell’800, varietà profumate e da

collezione. G. Maderense

Il Floricoltore Di Dal Col Nerina

Stephanotis, nemesie, elicrisium, passiflore, verbene e margherite

Il Giardino delle Aromatiche

Piante aromatiche

Il Giardino Malandrino

Alberi, piante forestali e manutenzione di giardini e terrazze

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Il Vicolo delle Coccole

Cappelli e vestitini artigianali

InnBamboo

Foulard in Fibra di Bamboo

La Valle dell’Eden

Produzione cactacee e succulente da collezione da talea

Lavanda di Sonia

Produzione e trasformazione di lavanda: cosmetici di alta erboristeria con olio essenziale di lavanda. Specialità alimentari e ceramiche profumate.

Mario Garden Service

Servizi di gestione, manutenzione, progettazione e realizzazione giardini, potature alberi, siepi, cespugli e sarchiature aiuole. Progettazione e impianti di irrigazione automatici.

Mastertec

Attrezzi per il giardinaggio e piccola agricoltura: attrezzi per la potatura e l’irrigazione,

trappole biologiche per la cattura degli insetti infestanti, accessori per i decespugliatori.

Olio di Neem

Vendita di prodotti e servizi antiparassitari eseguiti con sostanze naturali, principalmente con Olio di neem, potente insetticida naturale anche in uso vivaistico e per la lotta alle zanzare

Pepeleu Bonsai di Giuseppe Tarsia

Produzione e vendita di bonsai

Regina Park

Produzione di piante in vaso per il Garden ed il paesaggio. Erbacee perenni, graminacee, tappezzanti, e mediterranee.

Richiamo Vegetale

Progettazione e creazione microgiardini

Rosso Tiziano

Rose antiche da talea direttamente dalle piante madri del roseto della stessa azienda, oltre 400 varietà di rose da collezione, rare e non esistenti in Italia, oltre 40 rose ritrovate e rimesse in mercato.

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Tamoflor

Piante ornamentali: Bouganvilee, callistemon, Hibertia Scandens ed altre piante australiane.Agrumi rari e particolari

Viterterra

Arredo di giardino: vasi in terracotta, orci, lampade, lampadari e bassorilievi.

Vivaio la ginestra Di Maria Rosaria Cappiello

Piante mediterranee e sub tropicali, thunbergia grandiflora, dombeya wallichii, thunbergia erecta, mandevilla laxa, gelsomino officinalis, hibiscus, juanulloa mexicana, alocasia, filodendro, felci in varieta, begonie in varieta, papiro siracusano, Ipomea, Ipomea, clerodendrum bungei, abutilon, farfugium japonicum

Vivaio Le Clematis di Daniela Di Stefano

Specialista italiano in riproduzione e coltivazione di Clematidi riconosciuto dall’INTERNATIONAL CLEMATIS SOCIETY

Vivaio Tara

Ortensie da collezione (hydrangee) e piante rare

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