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Lezione 5
Confronto internazionale e sistema innovativo italiano
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… qualche idea
Fila 1
Fila 2
Fila 3
Fila 4
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Il ranking relativo alle capacità tecnologiche
paesi leaders (es. jap nei microchip, usa nel software)
paesi followers imitatori innovatori
paesi deboli o perdenti (es. Italia nella informatica)
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Misure della performance tecnologica
1. spese di R&D e intensità della R&D
2. brevetti e capitale umano
3. commercio internazionale beni ad alta tecnologia
le limitazioni di queste misure possibili misure alternative?
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1. Spese di R&D e intensità R&D
influenzano la produttività del lavoro, la ricchezza prodotta e quindi la posizione internazionale di un Paese
ha senso confrontarle per verificare se vi sia convergenza o meno tra Paesi tra loro omogenei (riferimento classico: OCSE)
Indice di convergenza
€
Ci =1
n
Ytf −Yti
Ytfi=1
n
∑
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L’impatto della R&D
Produttività totale dei fattori (Variazioni percentuali)
-1,5
-1
-0,5
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
Fonte: Commissione europea.
Italia
Unione europea
Stati Uniti
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1. Spese totali in rapporto al PIL
1986 1988 1990 1992 1994 1996
usa 2.91 2.84 2.77 2.74 2.51 2.62
jap 2.75 2.86 3.07 2.95 2.84 2.83
ue 1.93 1.96 1.99 1.92 1.87 1.84
germania 2.73 2.86 2.73 2.48 2.32 2.29
uk 2.33 2.20 2.22 2.13 2.11 1.94
francia 2.23 2.28 2.42 2.42 2.38 2.32
italia 1.13 1.22 1.30 1.20 1.06 1.03
ocse 2.35 2.33 2.38 2.23 2.12 2.17
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… un aggiornamento
2. Ta b. 1
Spesa per R&S, 2000(In % del Pil)Privata Pubblica Totale
Giappone 2.2 0.5 2.7Stati Uniti 1.8 0.7 2.5Canada 1 0.8 0.6 1.4Unione europea 2 1.0 0.7 1.7
Austria 1 0.7 0.7 1.4Belgio 2 1.3 0.5 1.8Danimarca 2 1.2 0.7 1.9Finlandia 2.4 0.9 3.3Francia 1.2 0.8 2.0Germania 1 1.7 0.8 2.5Grecia 2 0.2 0.3 0.5Irlanda 2 0.8 0.3 1.1Italia 0.5 0.5 1.1Norvegia 2 0.8 0.7 1.5Portogallo 2 0.2 0.5 0.7Olanda 2 1.0 0.7 1.7Spagna 0.5 0.4 0.9Svezia 2 2.6 0.9 3.5Regno Unito 0.9 0.5 1.4
1 2001. 2 1999. Fonte: OCSE.
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1. INVESTIMENTI IN R&S, 2001 (Milioni di dollari correnti a parità di potere di acquisto)
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1. INVESTIMENTI IN R&S, 2001 (Milioni di dollari correnti a parità di potere di acquisto)
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1. Budget pubblico per R&S: difesa, 2000
(in % della spesa totale) 0 10 20 30 40 50 60
Stati Uniti
Regno Unito
Spagna
Francia
Unione europea
Germania
Svezia
Giappone
Olanda
Finlandia
Portogallo
Italia
Grecia
Danimarca
Belgio
Austria
Irlanda
Fonte: DG Research.
(In milioni di euro correnti)
Stati Uniti 46186
Regno Unito 3340
Spagna 1264
Francia 2960
Unione europea 9180
Germania 1308
Svezia 133
Giappone 1368
Olanda 76
Finlandia 17
Portogallo 8
Italia 59
Grecia 3
Danimarca 7
Belgio 5
Austria 0.3
Irlanda 0
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1. Convergenza tecnologica tra Paesi Ocse
00,05
0,10,15
0,20,25
0,30,35
0,40,45
0,5
1991 1992 1993 1994 1995 1996
ci
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2. Brevetti pro-capite rilasciati da Us patent office
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… un aggiornamento sui brevetti
Quote di brevetti depositati all'Ufficio
Europeo per paese
(%)
0 10 20 30 40 50
UE
Stati Uniti
Germania
Giappone
Francia
Regno Unito
Italia
Spagna
Fonte: DG Research, 2001.
Quote di brevetti depositati negli Stati Uniti
per paese
(%)
0 10 20 30 40 50 60
Stati Uniti
Giappone
UE
Germania
Regno Unito
Francia
Italia
Spagna
Fonte: DG Research.2001
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2. Indicatori riferiti al capitale umano
Numero di ricercatori, 1999 (Per mille appartenenti alla forza lavoro)
0 2 4 6 8 10 12
Italia
Spagna
Unione europea
Regno Unito
Francia
Germania
Stati Uniti
Giappone
Fonte: DG Research.
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2. Convergenza tecnologica tra Paesi Ocse (brevetti)
00,1
0,20,3
0,40,5
0,60,7
0,80,9
'63-'68 '69-'74 '75-'80 '81-'85 '86-'90
ci
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2. Indicatori di investimento nazionale nell’istruzione
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3. Specializzazione tecnologica
Fatti salienti nel periodo 1963-1990 declino usa in alcuni settori (es. elett. consumo,
veicoli a motorie), crescita in altri (materiali, tecnologie militari, etc)
crescita jap elett. consumo, motoveicoli, beni capitali, declino nella chimica
eu stabile nella chimica, rafforz nelle tecnologie militari, declino nella elettronica
italia: vantaggio comparato nella chimica, nel macchinario e nei motoveicoli
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3. Specializzazione tecnologica
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… un aggiornamento
Quote di esportazioni hi-tech
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
Unione europea Stati Uniti Nic asiatici
Fonte: OCSE.
1980 1998
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Due modelli diversi ma non antitetici
Sistema innovativo basato sul network di piccole imprese (es. settori tradizionali localizzati in distretti)
Sistema innovativo basato sulla R&D delle imprese di grandi dimensioni (sia private che pubbliche)
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Note sul sistema Italia
industrializzazione recente mancanza di una tradizione di R&D industriale condizioni di sostanziale follower tecnologico all’inizio degli anni
‘50 forte sviluppo negli anni ‘60 e ‘70 sostanziale dualismo in termini di sviluppo forte propensione alla esportazione ma bassa propensione alla
internazionalizzazione produttiva
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Spese R&D in percentuale PIL
1955 ‘63-’64 ‘70-’80 ‘85-’87 1991 ‘94-’95 1996 1997 1998
italia .2 .6 .8 1.2 1.3 1.1 1.0 1.05 1.1
Germania .6 .3 2.3 2.7 2.6 2.3 2.3 2.3 2.4
Francia .8 1.9 1.8 2.3 2.4 2.4 2.3 2.3 nd
UK 1.6 2.3 2.2 2.2 2.1 2.1 2.2 2.1 nd
Usa 3.0 3.4 2.3 2.5 2.8 2.8 2.6 2.6 2.6
Giappone nd 1.4 2.0 2.8 3.0 2.9 2.8 nd nd
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Caratteristiche dell’innovazione in Italia
classe addetti
imprese innovatrici sul totale
imprese con R&D sul totale
addetti alle imprese innovatrici sul totale
fatturato delle imprese innovatrici sul totale
20-29 25.9 11.7 27.5 29.1
50-99 40.8 23.4 41.6 43.0
100-199 48.0 33.3 48.7 47.8
200-499 58.5 47.5 59.8 67.3
500-999 74.0 61.0 74.5 79.1
1000 e oltre 84.3 78.5 91.5 95.9
totale 33.1 18.5 61.5 70.7
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Fonti della innovazione nei diversi settori in Italia
totale auto chimica elettronica meccanica farmaceutica
imprese affiliate
3.1 2.6 2.7 2.5 3.9 2.8
joint-venture 2.8 2.9 2.4 3 2.5 3
fornitori 3.3 3.5 2.8 2.6 3.4 2.8
clienti 3.1 3.1 3.4 3.7 3.5 1.6
istituti ric. pubb.
2.9 2.9 2.4 2.3 3 3.8
reverse enginner.
3.6 3.9 3.5 3.7 3.8 3.4
media totale 3.1 3.1 2.9 2.9 3.3 2.9
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Fonti della innovazione nei diversi settori in Europa
totale auto chimica elettronica meccanica farmaceutica
imprese affiliate
1.03 1.31 1.19 1.32 0.74 1.18
joint-venture 1.04 0.9 1.21 0.93 1.08 1.07
fornitori .97 1.03 1 1.31 1 0.96
clienti 1 .97 1 .92 .94 1.63
istituti ric. pubb.
1.1 1.03 1.25 1.35 1.03 1.03
reverse engineer.
.92 .90 .97 .92 .92 .97
media totale 1.01 1.01 1.09 1.09 .95 1.09
NOTA:un rapporto superiore a 1 indica una maggiore rilevanza del fattore in Europa rispetto alla Italia
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Distribuzione delle spese innovative (anni ‘90-’92)
classe addetti
RD brevetti e licenze
progettazione produzione marketing investimenti totale
20-49 14.9 1.5 9.4 7.7 1.9 64.6 100
50-99 16.3 1.3 8.4 8.5 1.7 63.8 100
100-199
19.8 1.7 12.8 9 2.2 54.5 100
200-499
27.6 2.2 9.1 9.6 2.2 49.3 100
500-999
26 1.6 13.4 8.1 1.3 49.6 100
1000 e oltre
46.7 .8 4.8 5.7 1.2 40.8 100
totale 35.8 1.2 7.4 6.9 1.5 47.2 100
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Fonti dell’innovazione (valori da 1 a 6)
classe RD Design Proposte interne
Acquisto tecnologia
Materie prime
Beni Intermedi Nuovi macchinari
Competenze del personale
20-99 1.7 2.8 2 0.3 1.2 0.8 4 1
100-499 2.8 3.5 2.9 0.7 1.2 0.8 4.1 1.4
500 e > 3.9 4.2 3.5 1.5 1.2 0.9 3.9 1.7
totale 2.1 3.1 2.3 0.5 1.2 .8 4 1.2
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Il sistema innovativo italiano
1. Network di piccole imprese
2. Imprese produttrici beni capitali
3. Imprese settori tradizionali elementi fondamentali punti di forza punti di debolezza
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Politiche in favore della innovazione
Legge Sabatini (1965, estesa nel 1976,agevola l’acquisto dei macchinari, anche in leasing)
Legge 317 del 1991: promozione dello sviluppo e della competitività delle PMI
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Il sistema RD su larga scala
forte ritardo in termini aggregati rispetto ad altri paesi europei (vedi invest. in RD)
quota sul mercato mondiale dei prodotti ad alta tecnologia in costante diminuzione (dal 4.5% degli anni ’70 al 2.7% degli anni ‘90)
poche grandi imprese operanti su scala internazionale
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Il sistema della ricerca pubblica in Italia
le Università c/o i dipartimenti il cnr il resto del network:
enea (nuove tecnologie) asi (agenzia italiana per lo spazio) infn (istituto nazionale fisica nucleare) iss (istituto superiore sanità)
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Innovazione nei sistemi produttivi locali
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Il punto di partenza
Il modello delle “Tre Italie” (Bagnasco) I corollari del modello
L’origine del processo di sviluppo è interna L’innovazione ha una spiegazione “endogena” (fattori
direttamente ascrivibili ad un sistema regionale) Questi fattori (know-how, strutture sociali, capacità
imprenditoriali) sono sostanzialmente immobili e hanno rendimenti differenti
La loro presenza influenza la capacità di attrazione nei confronti dei fattori mobili (capitale e lavoro)
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Alcune prime conseguenze
Se le risorse endogene sono centrali per lo sviluppo… Non si può pensare di svilupparle con
interventi dall’esterno (es. politica economica per lo sviluppo del Sud)
Vanno accuratamente “classate” Vanno sviluppate con pazienza
“ammortizzandole” con le risorse esogene Le misure di politica regionale sono molto più
articolate e complesse
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Le due opzioni dei sistemi locali
Attrarre risorse
dall’esterno
Sviluppare
le risorse locali