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MORTI BIANCHE A pagina otto A pagina otto a pagina sette I migranti eritrei, che arrivavano a Siracusa, potevano contare su una cellula che, dietro compenso in denaro, li rifocillavano e ga- rantivano loro il trasferimento in altre città italiane oppure nei pa- esi del Nord dell’Europa. Ognuno dei migranti pagava dai 200 ai 400 euro in prima istanza per il trasferimento a Roma o a Milano. Qui venivano presi in consegna da altre cellule, che, dietro il paga- mento di somme variabili tra i 2 mila e i 2 mila e 500 euro. FONDATO NEL 1987 DA GIUSEPPE BIANCA www.libertasicilia.com e mail [email protected] QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA D I SIRACUSA Il ministro Bray si concentra sul nuovo consiglio d’amministrazione Camilleri all’Inda Confermato il comitato scientifico S i va a passi svelti verso la celebrazione del centena- rio dell’Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa. Il Ministro Bray ha confermato la nomina di tutto il comitato scientifico che è di primissimo ordine ed è propedeutico per la costituzione del nuovo consiglio d’amministrazione. “Con la nomina del comitato scientifico per le celebrazioni del centenario dell’Inda si concre- tizza l’impegno del Governo per l’istituto Nazionale del Dramma Antico”. In questi termini si è espressa l’onorevole Sofia Amoddio . A pagina tre SABATO 17 MARZO 2012 • ANNO XXV • N. 64 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • 0,50 GIOVEDÌ 30 GENNAIO 2014 • ANNO XXVII • N. 22 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • 0,50 Rapinarono un uomo Il Pm chiede 6 anni di carcere CRONACA i A pagina sei Scoppia il caso dei lavoratori del Carrefour ECONOMIA A pagina cinque I segretari delle organizzazio- ni dei metalmeccanici hanno chiesto al prefetto di Siracusa di convocare un incontro per porre all’attenzione il problema delle morti bianche. “22 maggio 2013 – 28 Genna- io 2014: due date luttuose per il mondo del lavoro per il polo industriale e per l'intera comu- nità - è scritto in un documento congiunto - 2 incidenti mortali che hanno colpito 2 operai della zona industriale e hanno scon- volto gli affetti e la vita di due famiglie. I famigliari di Ganci e tutti Noi aspettiamo ancora, da quel tragico 22 Maggio, di co- noscere le cause dell'incidente, ma da ieri un altro incidente sul lavoro ripropone per tutti l'esi- genza di una riflessione ”. Chiesto incontro al Prefetto Cronaca La tratta delle vite umane La flotta “verde” della Marina Militare CRONACA

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Page 1: Libertà 30-01-14

MORTI BIANCHE

A pagina ottoA pagina otto a pagina sette

I migranti eritrei, che arrivavano a Siracusa, potevano contare su una cellula che, dietro compenso in denaro, li rifocillavano e ga-rantivano loro il trasferimento in altre città italiane oppure nei pa-esi del Nord dell’Europa. Ognuno dei migranti pagava dai 200 ai 400 euro in prima istanza per il trasferimento a Roma o a Milano. Qui venivano presi in consegna da altre cellule, che, dietro il paga-mento di somme variabili tra i 2 mila e i 2 mila e 500 euro.

FOND

ATO

NEL 1

987 D

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ANCA

www.libertasicilia.com e mail [email protected] DELLA PROVINCIA DI SIRACUSAQUOTIDIANO DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA

Il ministro Bray si concentra sul nuovo consiglio d’amministrazione

Camilleri all’IndaConfermato il comitato scientifico

Si va a passi svelti verso la celebrazione del centena-rio dell’Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa. Il Ministro Bray ha confermato la nomina di tutto il comitato scientifico che è di primissimo ordine ed è propedeutico per la costituzione del nuovo consiglio d’amministrazione.“Con la nomina del comitato scientifico per le celebrazioni del centenario dell’Inda si concre-tizza l’impegno del Governo per l’istituto Nazionale del Dramma Antico”. In questi termini si è espressa l’onorevole Sofia Amoddio .

A pagina tre

SABATO 17 MARZO 2012 • ANNO XXV • N. 64 • DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • € 0,50GIOVEDÌ 30 GENNAIO 2014 • ANNO XXVII • N. 22 • DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • € 0,50

Rapinarono un uomoIl Pm chiede

6 anni di carcere

CRONACA

i A pagina sei

Scoppia il casodei lavoratoridel Carrefour

ECONOMIA

A pagina cinque

I segretari delle organizzazio-ni dei metalmeccanici hanno chiesto al prefetto di Siracusa di convocare un incontro per porre all’attenzione il problema delle morti bianche. “22 maggio 2013 – 28 Genna-io 2014: due date luttuose per il mondo del lavoro per il polo industriale e per l'intera comu-nità - è scritto in un documento congiunto - 2 incidenti mortali che hanno colpito 2 operai della zona industriale e hanno scon-volto gli affetti e la vita di due famiglie. I famigliari di Ganci e tutti Noi aspettiamo ancora, da quel tragico 22 Maggio, di co-noscere le cause dell'incidente, ma da ieri un altro incidente sul lavoro ripropone per tutti l'esi-genza di una riflessione ”.

Chiestoincontroal Prefetto

Cronaca

La tratta dellevite umaneLa flotta

“verde”della Marina

Militare

CRONACA

Page 2: Libertà 30-01-14

2 30 GENNAIO 2014, GIOVEDÌ

di Arturo Messina

Che bravi i due pianisti con un solo pianoforte di domeni-ca scorsa! E che interessante e nello stesso tempo impe-gnativo programma hanno offerto ai buongustai della musica cameristica siracu-sani accorsi così numerosi ad ascoltarli, ad ammirarli, da non lasciare che pochi posti vuoti nel pur ampio salone Carabelli, noto a tutti i Siracusani d’una certa età con il nome di “Cinema Lux” che, oltre cinquant’anni ad-dietro, era frequentato da tutti gli Ortigiani, ovvero dai siracusani quasi tutti doc, abitatori “d’’u scogghiu”, perché vi si faceva soprat-tutto il cinema ma anche il teatro amatoriale!Per andarci un numero così rilevante di ascoltatori c’è stato sicuramente un motivo: quello che già a Siracusa - come i due stessi concertisti hanno affermato nell’intervista volentieri concessami per la pagina culturale del quotidiano Libertà- alcuni anni addietro vi si sono esibiti con la più calorosa accoglienza, con il più lusinghiero successo, ospiti della stessa Associa-zione Siracusana Amici della Musica, che con questo loro concerto ha inaugurato la sua cinquantunesima stagione concertistica e che speriamo presto possa trovare ancor più degna sede al teatro co-munale, quando - alle calen-de greche?- sarà finalmente inaugurato. Bravi quei due giovani pianisti non solo per la loro non comune tecnica e la loro non comune sensibi-lità interpretativa, ma anche per l’amalgama straordina-ria e la perfetta intesa, già di per se stesse da ammirare, da stupire e ammirare in due artisti di nascita … bipolare e aggiungerei antitetica. Infatti uno, Sergio Marchegiani è del Nord, di Alessandria, il che addurrebbe a dedurne una temperatura, pardon! un temperamento”frenante”; l’altro, Marco Schiavo, è di Avellino, il che sarebbe come dire di…”chistu è ’u paese d’’o sole!...” della re-gione campana, napoletana e quindi capace si esprimersi al pianoforte veramente con… “anima e core”, come ogni napoletano verace.Molto probabilmente è per questo che l’Alessandrino- nato qualche anno prima

Che bel piano a 4 mani!

di Luca - per la assoluta completezza della struttura artistica unificata, integrata, ha scelto di costituire la base, ovvero la prima delle due arpe incrociare, per agevolare lo sviluppo della piena padronanza dell’intera gamma pianistica…Del resto, mentre è da una diecina d’anni che il Me-ridione e il Settentrione stentano ad integrarsi, a interizzarsi mettendo in-sieme ciascuno la propria potenzialità sociale, cultu-rale economica caratteriale e artistica, il proprio talento, i due pianisti hanno saputo costituire un tutt’uno per-fetto mettendo insieme il proprio talento artistico, fondendosi ed interizzandosi a vicenda in un Duo tra i più singolari e apprezzati nel campo della concertistica di musica da camera !!! Marco Schiavo ci riporta al vecchio detto:”Canta, Napoli!”, anzi nel suo caso, essendo egli di Avellino, della provincia campana, quindi napoletano, bisogna aggiungere: “Canta, Napoli, suonando!” perché. dei due, è quello che bril-lantemente canta suonando nella parte più alta della tastiera e quindi nella parte che rappresenta le voci, mentre Sergio Marchegiani rappresenta la parte di base dell’assieme, del grandio-so e meraviglioso edificio musicale, del grattacielo concertistico … Del resto, egli non è, dei due ottimi,

aitanti e simpatici pianisti, il più … solido cronologica-mente? Marco ha studiato al conservatorio di Avellino e come napoletano ha impres-so l’intensità e la travolgente energia del temperamento che si respira nell’aria della sua … caliente terra, mentre Sergio Marchegiani, che proviene da Alessandria e da Milano, ha dimostrato quel senso di compostezza, di posatezza, di equilibrio che caratterizza i settentrionali.Anche la scelta del pro-gramma ha messo in luce la straordinaria sinergia e l’assoluto affiatamento che hanno raggiunto attraverso i quasi dieci anni della co-stituzione del loro Duo; non solo, ma anche attraverso la sempre crescente padronan-za tecnica e interpretativa

che li ha sempre più distinto nei brani che spesso hanno eseguito esibendosi nei tanti concerti, sia in Italia che in Europa, ( tra cui alla Sala Grande della Philarmonie di Vienna) e in America ( alla Carnegie Hal di New York).Questa volta essi hanno iniziato con le “Variazioni sopra un tema originale in Si maggiore, op. post. 82 D 968 a”, di Franz Schubert, che ha suscitato subito l’interesse più vivo degli ascoltatori per l’andamento che hanno saputo conferire a quella “an-tologia musicale sintetica” che già di per sé si diffonde dalla stessa partitura, così ricca di momenti brevi ma intensamente carichi delle più diverse visioni emotive che la contraddistinguono. Ad accrescere l’interesse

e l’ammirazione hanno aggiunto la vibranti “Sei Variazioni in Re maggiore sul Lied <Ich denke dich” WoO 74” di Ludovigh Van Beethoven, di grande effetto emotivo sia per la fantastica creatività che l’intensità delle palpitazioni così stra-ordinaria nell’esprimere la successione d’idee musi-cali così sorprendente. Un sorprendente senso di “po-polarità d’élite libertaria” hanno saputo sottolineare ritornando a Schubert a sua volta con “Variazioni sopra un Lied francese”, soprattutto quando il som-mo compositore rievoca musicalmente l’atmosfera rivoluzionaria storica. La rossiniana Ouverture da “Il Barbiere di Siviglia”, con cui hanno concluso la pri-ma parte del loro stupendo concerto ha suscitato il più vivo entusiasmo dell’udito-rio che non ha risparmiato i suoi più calorosi e meritati applausi. Applausi che si sono raddoppiati in intensità e calore quando i due baldi e meravigliosi concertisti, dopo d’avere eseguito alcuni Walzer di J. Brahms e due tra i più meravigliosi Valzer di Grieg, hanno concluso in bellezza con la famosissima e spassosissima Ouverture a “La gazza Ladra” di Gio-acchino Rossini, che hanno mandato in visibilio tutti gli ascoltatori, che non si sono potuti astenire dal chieder loro il bis per ben due volte!

Dopo l’AGIMU anche l’ASAM ha inaugurato la sua nuova stagione di concerti, che è la cinquantunesima dalla sua fondazione

SIRACUSAe-mail [email protected] Cronaca di Siracusa online nel mondo 30 GENNAIO 2014 GIOVEDÌ 3

Camilleri presidentedel comitato IndaAdesso si attende solo la nomina del consiglio d’amministra-zione per entrare nel vivo del centenario dell’istitutoSi va a passi svelti verso la celebrazio-ne del centenario dell’Istituto nazio-nale del dramma antico di Siracusa. Il Ministro Bray ha confermato la nomi-na di tutto il comitato scientifico che è di primissimo ordine ed è propedeutico per la costituzione del nuovo consiglio d’amministrazione.“Con la nomina del comitato scientifico per le celebrazio-ni del centenario dell’Inda si concre-tizza l’impegno del Governo per l’isti-tuto Nazionale del Dramma Antico”. In questi termini si è espressa l’onorevole Sofia Amoddio del Partito Democratico, membro della Com-missione Giustizia della Camera dei De-putati e della giunta per le Autorizzazioni a Procedere. “Questo passo in avanti è senza dubbio il merito di un impe-gno costante che ho portato avanti dal primo giorno della mia attività parla-mentare - continua la Amoddio - attraverso interrogazioni, solle-citi, ordini del giorno e progetti di legge”.“Il comitato scientifi-co - prosegue la par-lamentare siracusana - , che sarà presieduto da Andrea Camil-leri e che vede, tra gli altri, personalità della cultura e dello spettacolo del calibro di Giuseppe Tor-natore, Pietrangelo Buttafuoco, Rosetta Loy, Walter Pagliaro, Antonio Sellerio ed

Antico attraverso un adeguato program-ma di celebrazioni

Anna Beltrametti avrà come obbiettivi primari la promozio-

ne, valorizzazione e diffusione in Italia e all'estero dell'atti-

vità del centenario dell'Istituto Nazio-nale del Dramma

In foto, lo scrittore Andrea Camilleri..

La conferma avuta nelle scorse ore dal Ministero dei Beni culturali

Esempio di finanziamento per Aygo Edition 1.0 3P € 7.950. Prezzo promozionale chiavi in mano (esclusi I.P.T. e Contributo Pneumatici Fuori Uso PFU ex DM n. 82/2011 di E 5,40 + IVA). Anticipo € 2.910.23 rate da € 96,08. TAN (fisso) 0%. TAEG 5,71%. Rata finale € 3.180. Durata di finanziamento 24 mesi. Spese d’istruttoria € 350. Spese d’incasso € 3,50 per ogni rata. Imposta di bollo € 16. Importo totale finanziato e totale da rimborsare € 5.390 (oltre spese incasso rata e imposta di bollo). Protezione Persona, copertura Incendio e Furto e garanzie accessorie GAP e Kasko disponibile su richiesta. Salvo approvazione Toyota Financial Services. SECCI disponibile in concessionaria. Immagine vettura indicativa. Valori massimi: consumo combinato 22,2 km/i, emissione CO2 104 g/km.

e di manifestazioni culturali”.“Ai componenti del comitato ed al per-sonale destinato al suo funzionamento – continua l’onore-voleAmoddio - non spetterà alcun com-penso o rimborso spese”. “Questo comitato – prosegue l’ono-revole Amoddio – rappresenta un buon punto di partenza per il futuro dell’In-da”. “Mi auguro che queste personalità, molte delle quali rappresentano l’ec-cellenza siciliana, siano capaci di im-primere una svolta alla situazione della fondazione e che lavorino con intelli-genza per recuperare il tempo perso nel-la promozione del centenario”. Ades-so – conclude l’On Amoddio – non ci resta che attendere la nomina del Con-siglio d’Ammini-strazione e succes-sivamente la scelta del nuovo Sovrin-tendente”.

R.L.

Page 3: Libertà 30-01-14

4 30 GENNAIO 2014 GIOVEDÌ 30 GENNAIO 2014 GIOVEDÌ 5

In foto, il pomodorino Igp di Pachinio.

Pomodorino, vino e pescesiglata una partnershipE sarà proprio il pomodoro Igp di Pachino tra i primi prodotti di eccellenza a entrare nel paniere di «Il Buongusto Siciliano»

I gioielli alimentari della Sicilia sud Orientale, tra narrazione e accoglienza

Ci sarà un po' di Siracusa tra i prodotti del Nordest, ma Pachino punta forte all'espansione del proprio «oro rosso». Sabato, durante il convegno «Pomodoro-vinopesce - I gioielli alimentari della Sicilia sud Orientale, tra narrazione e accoglienza» tenu-tosi a Marzamemi, è stata siglata una partnership tra alcuni brand dell’agroalimentare siciliano e la rete di imprese «il Buongusto Veneto». E sarà proprio il pomo-doro Igp di Pachino tra i primi prodotti di eccellenza a entrare nel paniere di «Il Buongusto Siciliano», raggruppamento di imprese che, con altre sezioni re-gionali del brand, confluirà presto nel progetto a respiro nazionale «Il Buongusto italiano». In Veneto questa iniziativa ha preso il via da quasi due anni per mettere insieme i prodotti di ec-cellenza di ogni regione e puntare alla loro commercializzazione e internazionalizzazione: «Il mer-cato oggi - ha spiegato Giancarlo Taglia, manager della rete - chie-de sempre più delle condizioni che da sole le piccole aziende non possono garantire sia in termini di marketing, sia di visibilità e commercializzazione. Allo stes-so tempo l’Italia rappresenta un brand di sicuro impatto in tutto il mondo rispetto all’enogastro-nomia in particolare. Per questo abbiamo studiato una formula che preveda un potenziamento dei singoli attraverso azioni di marketing di gruppo». Nel 2013 la rete «Il Buongusto Veneto» ha sviluppato numerose azioni di promozione attraverso la presenza dei prodotti del paniere nei corner dedicati all’interno di punti della Grande distribuzione organizzata veneta, da cui a fine aprile si ripartirà con un’offerta allargata che comprenderà anche prodotti ittici e agroalimentari siciliani. «Una bella sfida - ha rilanciato Taglia - a cui però crediamo fortemente. Siamo molto sod-disfatti di aver trovato anche in Sicilia partner d’eccellenza come il pomodoro Igp di Pachino con cui lavorare in vista di molti e ambiziosi traguardi: oltre alle iniziative all’interno della Gdo, infatti, sono allo studio diversi progetti per la partecipazione congiunta alle fiere di settore

La Finanziaria impugnataCommercianti preoccupatiIn Sicilia il tasso di disoccupazione sfiora il 19% che arriva al 51,3% per i giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni

Caso Carrefour: chiestol’intervento del Prefetto

In foto, il sindaco di Canicattini, Paolo Amenta.

Associazioni di categoria contro l'impugnativa della Legge Finanziaria della Re-gione Sicilia. "La finanziaria regionale conteneva pochi articoli in favore del mondo produttivo e dello sviluppo. E quel che c'era è stato impu-gnato dal Commissario dello Stato con la conseguenza di un danno incalcolabile per le imprese". E' quanto denuncia il tavolo regionale per la cre-scita e lo sviluppo, che riuni-sce 11 associazioni di catego-ria (Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confar-tigianato, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria e Legacoop). "Il segnale che ne deriva - di-cono all'unanimità i compo-nenti del Tavolo - è uno solo: ancora una volta le imprese vengono penalizzate con il ri-schio che vengano fatte scap-pare le aziende già operanti nell'isola e bloccati gli investi-menti futuri". La situazione economica è, in-fatti, disastrosa. A dirlo sono i numeri. In Sicilia il tasso di disoccupazione sfiora il 19% che arriva al 51,3% per i gio-vani di età compresa tra i 15 e i 34 anni. Nel 2012 il Pil regionale è sceso del 2,7%. I prestiti bancari sono diminuiti dello 0,8% ed è in aumento il numero di imprese non in gra-do di onorare i prestiti". Questa mattina si terra' un incontro a Palazzo Chigi per esaminare la situazione dopo l' impugnativa da parte del com-missario dello Stato. " L'impugnativa del Commis-sario dello Stato ha di fatto comportato conseguenze inac-cettabili: i conflitti tra Stato e Regione non possono passare sopra il cadavere delle nostre imprese. La misura è colma e non tiene conto delle esigenze del debole tessuto produttivo siciliano - dicono le associazio-ni - Bisogna far arrivare que-sto grido di allarme al governo nazionale affinché intervenga con una misura straordinaria per evitare che si verifichino ancora delle situazioni in cui le imprese vengano per l'enne-sima volta massacrate".

R.L.

Sulla vicenda Carrefour, nuo-vamente esplosa a causa della decisione dell’impresa di ven-dere il sito di contrada Fusco, è stato chiesto un intervento da parte del prefetto di Siracusa.“L’anno scorso Carrefour aveva garantito che, riaprendo l’iper-mercato, avrebbe assicurato stabilità occupazionale a tutti i lavoratori assorbiti, che, fra le altre cose, avevano rinunciato ai contratti full time”. Lo dichiara l’onorevoleVincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Pro-grammazione’ all’Assemblea regionale siciliana.“Oggi, a meno di 12 mesi da quell’accordo, apprendiamo che, a quanto pare, Carrefour avrebbe deciso di cedere ad altro soggetto la gestione dell’iper-mercato del centro commerciale “I Papiri” di contrada Pantanelli. Non è possibile che, in maniera così veloce e unilaterale, si de-cida di non mantenere un impe-gno e un accordo sottoscritto. Per questo motivo, ha conclu-

ECONOMIA

Associazioni di categoria contro l'impugnativa della Legge Finanziaria della Regione Sicilia

come Cibus di Parma, a cui stiamo lavorando con altre aziende del territorio».

E proprio il consorzio Igp Pomo-doro di Pachino punta ad allar-gare la sua area di promozione e

valorizzazione garantendo inoltre una corretta informazione che si trasformi in tutela del prodotto.

In foto, il centro commerciale Carrefour.

Centro commercialee metodo MarchionneE’durata poco meno di un anno la gestione Carrefour, il centro commerciale di contrada fusco, che ha deciso di lasciare per la seconda volta la filiera alimen-tare. Il colosso francese della grande distribuzione lo ha annunciato ai sindacati. Non c’è pace per il centinaio di impiegati, il timore fondato di un futuro senza cer-tezze. Entro marzo, ai francesi subentrerà la Cames srl, socie-tà dei fratelli Cambria che con il marchio “Spaccio Alimenta-re” rappresenta una importante realtà siciliana. Preoccupati i sindacati perchè la soluzione studiata da Carrefour non tutela per nulla i dipendenti e perpetua quello che può essere definito “metodo Marchionne”, spaurac-chio per il mercato del lavoro italiano secondo le sigle di ca-tegoria. “I francesi ipotizzano una cessione del ramo d’azien-

ECONOMIA

da, proprio come fatto in prece-denza con Aligroup”, spiega Ste-fano Gugliotta, segretario della

so l’On. Vinciullo, chiedo che si apra immediatamente un tavolo di concertazione presso la Prefet-tura al fine di scongiurare il licen-ziamento dei lavoratori e trovare,

da subito, una eventuale solu-zione che preveda precisi im-pegni da chi dovrebbe assorbi-re l’attività, garantendo il posto di lavoro ai dipendenti.

Filcams Cgil. “Ma per evitare di essere richiamati in causa, come quando il gruppo catane-se è uscito di scena costringen-do di fatto Carrefour a ritorna-re, questa volta hanno studiato la creazione di una new co a cui cedere l’ipermercato uscendo definitivamente da questo pun-to vendita”. L’ipotesi è stata illustrata pochi giorni fa ai sin-dacati. Chiare anche le tempi-stiche: operazione da chiudere entro il 28 febbraio. Una fretta a sorpresa, “se si pensa che solo a dicembre con Carrefour sono stati firmati contratti di solida-rietà del 44%. Intanto la new co ha già fatto sapere di non essere intenzionata a proseguire con questi contratti”, la Cames ha avviato le pratiche per dimi-nuire di ulteriori mille metri lo spazio espositivo e di vendita. Il che significherebbe possibili licenziamenti.

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Al via ieri mattina a Siracusa presso l’Istituto Supe-riore Internazionale di Scienze Criminali la seconda fase del programma di formazione in favore dei Ministeri della Giustizia e dell’Interno del Bahrain. A dare ai partecipanti il benvenuto all’Isti-tuto Superiore Inter-nazionale di Scienze Criminali, il presi-dente dell’Isisc Che-rif Bassiouni. “Pro-gramma di assistenza tecnica a sostegno della magistratura e del settore giustizia in Bahrain sulla pro-tezione internaziona-le dei diritti umani e il rafforzamento delle capacità di indagine e di perseguimento dei crimini della procura generale” il lungo tema della seconda fase del programma di formazione che si

6 30 GENNAIO 2014 GIOVEDÌ

Autosport S.r.l. C.da Targia 18 Siracusa Tel.0931 759918 autosport.toyota.it

30 GENNAIO 2014 GIOVEDÌ 7

Traffico di vite umaneCoinvolte undici personeI migranti eritrei che giungevano a Siracusa venivano presi in consegna da una cellula, che li spediva al Nord

RAV4 2WD 2.0 D-4D 124CV. Prezzo promozionale chiavi in mano (esclusa I.P.T. E Contributo Pneumatici Fuori Uso, PFU, ex DM n. 82/2011 E 5,40 + IVA) con il contributo dei Concessionari Toyota aderenti all'iniziativa. Offerta valida anche senza rottamazione o permuta. La versione raffigurata del modello RAV4 è puramente indicativa. Offerta valida fino al 31/01/2014. Valori massimi: consumo combinato 13.9 km/l, emissioni CO2 176 g/km

Rapinarono un giovane: il Pmchiede 6 anni di carcereCostrinsero la vittima ad aprire un cassetto dal quale hanno prele-vato la somma di ottanta euro prima di fuggire su un’automobile

In foto, Melake Anderbhan e Angosom Resom.

Imputati alla sbarra sono due giovani siracusani arrestati in dicembre scorso E’ scattata all’alba di ieri l’operazione denominata “Tesse”

Nella notte tra il 10 e l’11 di-cembre scorso due giovani han-no aspettato che un loro coetaneo facesse rientro presso la sua abi-tazione dopo una giornata di la-voro e, mentre era ancora intento a girare la chiave nella porta di ingresso, lo hanno colpito con un forte pugno al volto.Caduto a terra, hanno continuato a colpirlo con calci e pugni sino a quando, dopo averlo costret-to ad entrare in casa e legato ai polsi con la cintura sfilatagli dai pantaloni, gli hanno intimato a mezzo minaccia di un coltello trovato in cucina di consegnare loro la somma di tremila euro, ritenuta un lascito di un parente del giovane da poco deceduto. Alle risposte negative della vitti-ma ignara di dove fossero i soldi, uno dei due arrestati ha distolto il coltello dalla gola e lo ha uti-lizzato per forzare un piccolo comò, prelevando dall’interno la somma di ottanta euro in piccoli tagli. I malviventi si sono quindi dati alla fuga a bordo di un’auto. Malgrado fosse ridotto male, il malcapitato ha avuto la forza di avvertire i carabinieri, che dopo brevi ricerche, sono riusciti a rin-tracciare e ad arrestare i presunti autori del pestaggio. Dopo l’arresto, il processo per direttissima, che si sta celebran-do dinanzi al Tribunale penale di Siracusa. Imputati alla sbar-ra sono i siracusani Giuseppe Dugo, 21enne, e Armando Regi-na, 22enne, (difesi dagli avvocati Junio Celesti e Francesco Fidu-cia,) entrambi con precedenti, i quali sono accusati di rapina aggravata in concorso. Il pro-cesso si è incanalato verso il rito abbreviato condizionato. Nella precedente udienza, c’è stata, quindi, l’escussione della vitti-ma dell’aggressione, il quale, tra tante contraddizioni non ha sapu-to confermare le accuse precise che aveva fatto in prima istanza agli investigatori.La vittima in quella circostanza aveva fornito agli investigatori alcuni dettagli che si sono rive-lati fondamentali per l’imme-diato rintraccio dei due presunti autori della rapina, bloccati poco dopo l’aggressione nei pressi di un chiosco di panini. Parte della somma è stata rinvenuta addos-

I migranti eritrei, che arrivavano a Siracusa, poteva-no contare su una cellula che, dietro compenso in dena-ro, li rifocillavano e garantivano loro il trasferimento in altre città italiane oppure nei paesi del Nord dell’Europa.Ognuno dei migran-ti pagava dai 200 ai 400 euro in prima istanza per il trasfe-rimento a Roma o a Milano. Qui veniva-no presi in consegna da altre cellule, che, dietro il pagamento di somme variabili tra i 2 mila e i 2 mila e 500 euro li desti-navano in Svezia, Francia, Svizzera o Regno Unito. Il traffico di immigra-ti è stato scoperto dai poliziotti della squadra mobile di Siracusa, che dalla scorsa primavera, a seguito dei continui sbarchi che avveni-vano in provincia di Siracusa, hanno puntato i riflettori su alcune persone che avrebbero organiz-zato le operazioni di accoglienza e di successivo trasporto dei migranti. L’ope-razione, denominata “Tesse”, è scattata questa mattina con il coordinamento della Procura di-strettuale antimafia di Catania. L’ordi-nanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del tribunale di Catania a carico di undici in-dagati, due dei quali Melake Anderbhan di 25 anni e Ango-som Resom di 32, sarebbero le cellu-le che operavano a Siracusa, i quali si trovano adesso agli arresti domiciliari, mentre gli altri han-

no il solo obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, tre, infine, sono tut-tora ricercati. L’ope-razione è stata ese-guita, oltre che dai poliziotti della mo-

bile aretusea, anche da operatori del ser-vizio centrale opera-tivo e della squadra mobile di Catania. Gli indagati devono rispondere del reato di associazione per

delinquere finalizza-ta alla permanenza irregolare sul terri-torio italiano ed eu-ropeo di immigrati clandestini.Le indagini scatta-no nella primavera

dello scorso anno quando i poliziotti, in servizio di vigi-lanza nei vari centri di accoglienza de-gli immigrati, han-no constatato uno strano fenomeno di

Programma di assistenza tecnicaper la Giustizia del Bahrain

ISISC

so ai due e restituita al giovane che medicato presso l’Ospedale Umberto I è stato giudicato gua-ribile in otto giorni salvo com-plicazioni, a seguito dei traumi e contusioni riportati al volto e sul corpo. I due imputati, invece, hanno sempre rigettato le accuse raccontando una versione diver-

sa dei fatti. In particolare hanno riferito di un credito che avreb-bero dovuto riscuotere dalla vitti-ma dell’aggressione e che avreb-bero fatto di tutto per entrarne in possesso.A conclusione della sua requisitoria, il pubblico mini-stero, Magda Guarnaccia, ha

invocato per i due imputati la condanna a 6 anni ciascuno di reclusione. Tocca adesso alla difesa esporre le proprie arrin-ghe non prima di avere sentito i verbalizzanti. La sentenza po-trebbe arrivare già in occasione della prossima udienza, fissata per l’11 febbraio prossimo.

persone che, con la scusa di accusare malori, si recavano presso l’ospedale di Siracusa dove, però, erano prelevati dai due loro connazio-nali eritrei, di stanza nel capoluogo, che, previo pagamento della somma pattu-ita, acquistavano il biglietto del treno e consentivano loro di andare alle de-stinazioni preferite. Dalle successive intercettazioni, gli investigatori sono riusciti a ricostruire la trama ordita dal-le cellule a Siracusa ma prim’ancora nei paesi d’origine e successivamente a Roma e Milano.Dalle intercetta-zioni telefoniche, effettuate dagli in-vestigatori, emerge un chiaro segnale di soddisfazione da parte di uno degli indagati che dice all’interlocutore di insistere nell’affare perché sarebbe riu-scito a guadagnare anche 2 mila euro al giorno se solo fosse riuscito a inviargli nuovi “clienti” che manifestavano l’im-tenzione di recarsi in Nord Europa e quin-di di spendere soldi.

R.L.

In foto, Giuseppe Dugo e Armando Regina.

concluderà il 16 febbraio. Vi partecipano 19 giudici e pubblici ministeri e una delegazione di 19 ufficiali di polizia del Bahrain. La prima parte del corso si terrà a Siracusa, mentre la

seconda fase prevede una serie di incontri e visite di studio, nell’ambito dei quali la delegazione dei Giudici si recherà dap-prima a Strasburgo per visitare la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e il Consiglio d’Europa, e successivamente a Ber-lino per visitare la Corte Regionale e l’Ordine degli Avvocati. Gli uffi-ciali di polizia visiteranno invece il Primo Reparto

Mobile della Polizia a Roma, quindi parteciperanno ad incontri organizzati dal Ministero degli Interni spagnolo a Madrid.

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8 30 GENNAIO 2014 GIOVEDÌ

In foto, la miscela di biodiesel utilizzata su nave Foscari.

L’eco flotta della Marina Militare va a green dieselIl gasolio navale verde è una miscela formulata con Eni, contenente il 50% di F76 e il 50% di frazione bio di seconda generazione

Ieri mattina la conclusione della sperimentazione di un biocombustibile per navi

Si è conclusa ad Augusta la sperimentazione di un biocom-bustibile a base di Green Diesel sul pattugliatore d’altura Foscari della Marina Militare italiana.Il gasolio navale verde è una miscela formulata dalla Marina Militare con Eni, contenente il 50% di F76 e il 50% di frazione bio di seconda generazione, otte-nuta da feedstock non in compe-tizione col mercato alimentare. L'elevato contenuto di biocom-bustibile di nuova generazione è un risultato di eccellenza per il trasporto marittimo in generale. La produzione del gasolio nava-le verde avverrá in Italia, nella bio- raffineria di Porto Marghera - VE - a partire da marzo 2014.I risultati delle prove sono elo-quenti: il passaggio da un com-bustibile all'altro è avvenuto senza alcuna variazione delle prestazioni e dei parametri ter-modinamici dei motori di pro-pulsione e dei generatori. La riduzione misurata delle emis-sioni di anidride carbonica e di emissioni inquinanti è in linea con le attese. Il nuovo prodotto è compatibile con le macchine e con i circuiti esistenti senza ap-portare alcuna modifica e senza adottare particolari accorgimen-ti.Il contrammiraglio Mario Cul-casi, comandante delle Forze da Pattugliamento per la Sorve-glianza e la Difesa Costiera, ha evidenziato come “il passaggio al combustibile navale verde è stato trasparente, impercettibi-le, lo scenario a bordo non è per niente cambiato”.La Marina Militare italiana è la prima in Europa a sperimentare operativamente il green diesel, in anticipo anche rispetto alla scadenza europea che prevede l’uso del 10% di frazione bio entro il 2020.Ha condiviso la soddisfazio-ne per il buon esito delle prove anche tutto il personale tecnico dell’Eni cha assistito e suppor-tato le prove e che ha commen-tato: “la sperimentazione di que-sto green diesel da parte della Marina Militare è un banco di prova di assoluta eccellenza, in quanto la quota bio utilizzata per la formulazione del combustibi-le ha toccato il 50%”.Navi militari eco-efficienti per-metteranno in futuro di ridurre il

I familiari di Ganci e tutti Noi aspettiamo an-cora, da quel tragico 22 maggio, di conoscere le cause dell'incidente, ma da ieri un altro inci-dente sul lavoro ripropone per tutti l'esigenza di una riflessione autocritica e di un radicale cam-biamento nel modo di affrontare il tema della sicurezza sul lavoro.Di fronte all'ennesimo incidente mortale sul la-voro nessuno di Noi può pensare di limitarsi ad esprimere la doverosa solidarietà e vicinanza alla famiglia e ai suoi colleghi di lavoro; al sin-dacato e ai rappresentanti del sistema delle im-prese, in primo luogo, ma anche alle istituzioni e alla politica, spetta di affrontare con lucidità e determinazione le cause di tanti, troppi, inci-denti nell'area industriale che quotidianamente mettono a repentaglio l'incolumità, la salute e la serenità dei lavoratori e dell'intera comunità.La magistratura ha l'onere di indagare per ac-certare eventuali responsabilità, Noi abbiamo il compito di accertarne le cause, per evitare che si ripetano.Noi pensiamo che nessun incidente avviene per caso, tanto meno un incidente mortale. Da que-sto presupposto vorremmo avviare una rifles-sione comune con Confindustria e con le grandi

CRONACA

Morte bianca ad Augusta: il sindacatochiede un incontro in Prefettura

consumo di derivati petroliferi, contribuendo al raggiungimento degli impegni assunti dall'Italia

e dall'Unione Europea in campo internazionale sul contenimen-to delle emissioni di inquinan-

ti atmosferici e di gas serra, in accordo con le linee guida della Strategia Energetica Nazionale.

Imprese del territorio, per affrontare il tema degli appalti, dell'eccessivo ricorso al subappalto, delle modalità con cui vengono qualificate le imprese alle quali si affidano gli appalti. Vogliamo discute-re degli appalti affidati al massimo ribasso che poi vengono subappaltati, una pratica che, per creare profitto alle imprese, scarica tutto il costo sulla pel-le dei lavoratori, provocando un effetto finale de-vastante: meno salario e meno diritti, a partire dal diritto alla sicurezza e alla salute.Con gli Industriali vogliamo quindi condividere un sistema di regole che garantisca la crescita di una imprenditoria sana, che consideri prioritaria la si-curezza dei lavoratori e del territorio, che consideri un valore la formazione e la stabilizzazione dei pro-pri dipendenti. Con loro vogliamo discutere anche degli orari di lavoro imposti nelle attività di manu-tenzione e del rispetto dei diritti contrattuali. Non riteniamo tollerabile il ricorso continuo ai contratti a tempo determinato, le retribuzioni a paga globale a fronte di orari di lavoro insostenibili, il ricorso massiccio ai pensionati, a scapito dei giovani che aspettano di essere immessi nel mondo del lavoro.Riteniamo quindi non rinviabile l'avvio di questo confronto che, così come è avvenuto a Gela, vor-remmo si svolgesse in Prefettura, nella sede istitu-

Città. Ricorredomanila memorialiturgica diS. GiovanniBoscoGrande apostolo dei giovani e della gio-ventù in genere, San Giovanni Bosco fu loro padre e la loro stessa guida alla salvezza con il metodo della persua-sione, della religiosità autentica, dell’amore teso sempre a prevenire anziché a reprimere. Sul modello di San Francesco di Sales, che prese ad esempio ed imitazione il metodo educativo di San Gio-vanni Bosco e apostoli-co si ispira ad un uma-nesimo cristiano che attinge motivazioni ed energie alle fonti della sapienza evangelica. San Giovanni Bosco fondò i Salesiani, la Pia Unione dei cooperatori salesiani e, insieme a santa Maria Mazzarel-lo, le Figlie di Maria Ausiliatrice. Tra i più bei frutti della sua pedagogia, san Do-menico Savio, quindi-cenne, che aveva capito la sua lezione: “Noi, qui, alla scuola di Don Bosco, facciamo con-sistere la santità nello stare molto allegri e nell’adempimento per-fetto dei nostri doveri”. Giovanni Bosco fu proclamato Santo alla chiusura dell’anno del-la Redenzione, il gior-no di Pasqua del 1934. Il 31 gennaio 1988 Gio-vanni Paolo Secondo dichiarò San Giovanni Bosco, Padre e Mae-stro dei giovani e della gioventù, “stabilendo che con tale titolo egli sia onorato e invocato, specialmente da quanti si riconoscono suoi fi-gli spirituali”. San Giovani Bosco de-tiene il patronato del-le categorie elencate di seguito: Educatori, Scolari, Giovani, Stu-denti, Editori.

vita di Quartiere

Città: Convenzione fra l’ASP ed il comune per i centri anziani

Gli aventi titolo a frequentare queste strutture per la socializzazioneavranno diritto ad un percorso agevolato nella presentazione delle istanze

Gli anziani che in-tendono iscriversi o rinnovare l’iscrizio-ne ad uno dei sette Centri sociali che in-sistono sul territorio comunale avranno un percorso agevola-to nell’acquisizione della certificazione medica da presentare che attesti l’idonei-tà a svolgere attività sociali e relazionali in comunità. Ad age-volare il percorso è una convenzione tra il Comune di Siracusa e l’Azienda sanitaria provinciale che è stata sottoscritta nella sede della direzione gene-rale dal commissario straordinario Mario Zappia e dall’assesso-re comunale alle Po-litiche sociali e della Famiglia Emanuele Schiavo, presenti il direttore del Distretto sanitario di Siracusa Antonino Micale e il referente aziendale per la 328 Salvatore

Navanteri.“Ogni forma di par-tecipazione ed incen-tivazione dei rapporti di collaborazione, me-diante azioni sinergi-che, tra Enti locali ed Istituzioni – sottoli-neano il commissario straordinario Mario Zappia e l’assessore Emanuele Schiavo – è considerata mo-dello positivo di rete territoriale, piena ap-plicazione del prin-cipio di sussidiarietà così come previsto anche dalla legge 328 del 2000”. L’Asp di Siracusa metterà a di-sposizione la compe-tenza e professionalità di un medico per le prestazioni di visite finalizzate esclusiva-mente al rilascio del certificato medico ad un costo di 5 euro, in-feriore rispetto all’at-tuale, con un percorso assolutamente agevo-lato. Le viste medi-che, infatti, saranno

effettuate nella sede di ogni Centro interessa-to, con cadenza perio-dica subordinata alla previa comunicazio-ne del numero delle richieste da parte del responsabile dell’Uf-ficio amministrativo e ad una adeguata ed opportuna calendariz-zazione degli incon-tri. La convenzione ha durata triennale. La senilità non può essere definita con precisione poiché questo concetto non ha lo stesso significato in tutte le società. In molte parti del mon-do, gli individui ven-gono considerati an-ziani in seguito a certi cambiamenti nella loro attività o nel loro ruolo sociale, come ad esempio quando diventano nonni, o quando per l'avanza-re dell'età si trovano costretti a svolgere mansioni diverse e/o a diminuire i ritmi di

lavoro. Tendenzial-mente si crede che a 65 anni cominci la vecchiaia perché i la-voratori cominciano a ritirarsi dal lavoro percependo una pen-sione. Nel mondo, il numero degli ultra-sessantacinquenni è in forte aumento; per lo più questa crescita è concentrata nei pa-esi in via di sviluppo. Essa è sicuramente anche simbolo positi-vo sulla qualità della vita dei cittadini, ma contemporaneamente crea una serie di esi-genze e problemi da affrontare per evita-re gravi conseguenze socio-economiche in prospettiva futura. Durante la vecchia-ia l'intero organismo diventa più debole e meno efficiente rispet-to alla giovinezza: le ossa diminuiscono di dimensioni e densi-tà, la pelle perde di elasticità, diventando

più rugosa, e si assot-tiglia; i capelli si dira-dano e imbiancano; le capacità escretorie dei reni diventano infe-riori; il gusto, l'udito, la vista possono peg-giorare; l'indurimento delle arterie e il depo-sito di grassi nei vasi sanguigni rende più difficile la circolazio-ne sanguigna; la ferti-lità, soprattutto quella femminile, decresce. Nessun Paese dell’Eu-ropa Occidentale ha un tasso di nascite per donna che corrispon-da al livello minimo di mantenimento della popolazione (2,1 figli per donna) indicato dai demografi. L’Ita-lia, se non fosse per le nascite registrate negli ospedali dei figli d’immigrati residenti ma non cittadini ita-liani, si avvierebbe a diventare il Paese del mondo con il minor numero di nati con un tasso di 1,2.

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Sarà presentato nel pomeriggio di oggi, giovedì 30 gennaio, alle 17,30, alla Sala “Giovanna Salvo” al primo piano di via Santi Coronati, il libro dal titolo “Grandi Illusioni” ragionando sull’Italia di Giuliano Amato e Andrea Graziosi, edito dalla casa editrice “Il Mulino”. All’introduzione di Annamaria Reale, segui-ranno le relazioni di Andrea Graziosi docente all’Università “Federico II” di Napoli, di Salva-tore Adorno, Roberto Fai e Melania Nucifora, docenti all’Università di Catania. Giuliano Amato (Torino, 13 maggio 1938) è un noto politico, giurista e docente italiano, presidente del Consiglio dei ministri dal 1992 al 1993 e dal 2000 al 2001. Giurista costituzionalista, membro dell'Asso-ciazione Italiana dei Costituzionalisti, docente universitario. Un tempo esponente del Partito Socialista Ita-liano, ha aderito poi all'Ulivo e infine al Partito Democratico. Negli anni ottanta il giornalista Eugenio Scalfari trovò per lui il soprannome dottor Sottile, con doppio riferimento al suo acume politico e alla gracilità fisica. Il 2 giugno 2008 ha pubblicamente annunciato il suo allontanamento definitivo dalla politica italiana. Nel 2009 è nominato presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani. Nel febbraio 2010 viene nominato maggior consulente in Italia per la Deutsche Bank. Nel giugno 2010 diviene presidente onorario della Fondazione "Ildebrando Imberciadori", istituzione impegnata nella ricerca storica e dedicata al noto studioso toscano. Il 21 febbraio 2012 è stato designato presidente della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa. Andrea Graziosi (Roma, 19 gennaio 1954) è uno storico e docente universitario italiano specializzato in sovietologia. Nel 1977 si laurea con lode in economia presso l’Università di Napoli "Federico II". Dal 2000 è professore ordinario di Storia con-temporanea all'Università di Napoli "Federico II". Dal 1995 è professore associato al Centre d’Etudes du monde russe presso l'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi.A partire dal 2008 è fellow all'Harvard Ukrai-nian Research Institute e dal 2009 del Davis Center for Russian Studies dell'Università di Harvard. Dal 2007 al 2011 è stato presidente della Sis-sco (Società Italiana per lo studio della storia contemporanea). Attualmente è Presidente del Gev (Gruppo esperti di valutazione) dell'Area 11 (Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche) come “Alto esperto di valu-tazione” dell'Anvur, agenzia dipendente dal Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca.

Ortigia: Questo pomeriggio“Grandi illusioni”

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Cassibile: “Quella via a Carmelo”A margine dell’intitolazione a una vittima della “Strage del bar Moka”

Alla presenza dei familiari, il sindaco Giancarlo Garoz-

zo ha intitolato una strada di Cassibile a “Carmelo Zaccarel-lo, vittima della ma-fia”. La nuova strada è la prima traversa a de-stra della via Callisto Calcagno. Nel corso della breve cerimo-nia, il Sindaco ha ri-cordato la figura del giovane, ucciso, ol-tre venticinque anni oro sono, vale a dire il 10 novembre 1988 all’interno del bar “Moka” di via Roma, in Ortigia, che gesti-va insieme al padre, nel corso di un con-flitto a fuoco tra ban-de rivali durante la guerra di mafia che insanguinò la cit-tà per diversi anni. “Con questo atto la città vuole onorare la memoria di Zaccarel-lo e di tutte le vittime della mafia - ha detto testualmente il sinda-co di Siracusa dottor Giancarlo Garozzo - ma anche ricorda-re che l’attenzione su questo fenomeno deve sempre rimane-re alta. Disgraziata-mente Carmelo Zac-carello si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, e per questo la sua vita si è interrotta prema-turamente. Ma il suo nome, adesso, resterà nella memoria dei si-racusani”. Ha poi preso la paro-la Giuseppe Privizzi-ni, componente della Consulta Comunale Giovanile che ha let-to due brevi messag-gi di Domenico Di Stefano indirizzati al padre della vittima e al giovane ucciso. Di Stefano, adesso in pensione, all’epo-ca era professore al Liceo Scientifico Ei-naudi, e a lui si deve l’intitolazione della sala docenti dell’Isti-tuto a Carmelo Mac-carello. Alla cerimonia ha partecipato, tra gli altri, il presidente della Circoscrizione di Cassibile, Paolo Romano.

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Ortigia. L’ambascatrice del Pakistan al “Vermexio”Il vice Sindaco, Francesco Ita-lia, ha ricevuto alla Sala Verde di Palazzo Vermexio l’ambasciatore pakistano Tehmina Janjua in vi-sita di cortesia in città. Nel corso dell’incontro il diplomatico ha vo-luto conoscere la situazione attua-le della popolazione pakistana in città, con riferimento particolare all’emergenza sbarchi e ringrazia-to la città di Siracusa per quanto fatto nei mesi scorsi. La Janjua si è inoltre dichiarata disponibile per tutte le esigenze future che do-vessero riguardare i connazionali presenti in città. Prima della foto di rito, l’ambasciatore Tehmina Janjua ha firmato il registro degli ospiti illustri della città e ricevuto dal vice Sindaco una pubblicazio-ne su Ortigia. Il Pakistan è il sesto paese più popoloso nel mondo, con

del Pakistan, soprattutto nei paesi occidentali, il che ha portato a una scarsità d'investimenti stranieri di-retti nella nazione. Occorre però tenere conto che lo stato economico del Pakistan è migliorato negli ul-timi anni, in parallelo a un grande miglioramento nella sua posizione nel mercato dei cambi: più preci-samente, l'attivo della bilancia dei pagamenti e la rapida crescita del-le sue riserve monetarie. Inoltre, il ridursi della tensione con l'India e il processo di pace in corso danno nuove speranze per la prosperità e stabilità dell'Asia meridionale. Vi-sta di Karachi, capitale finanziaria e maggiore città del Pakistan. L'eco-nomia pakistana, che si pensava es-sere altamente vulnerabile agli choc esterni e interni, si è dimostrata ina-spettatamente forte.

una serie di sfide sui fronti politi-co ed economico. Storicamente, il

confronto con la vicina India è ri-sultato in una percezione negativa

Ricevuta dal vicesindaco Francesco Italia che la ha donato una pubblicazione sul centro storico

Nelle foto, due momenti dell’evento.

Belvedere: Visita guidata all’EurialoOrganizzata dall’associazione culturale ARKAIOS per promuovere la conoscenza dei siti siracusani

Evento annotato fra gli appuntamenti escursionistici per la data del 2 marzo prossimoIn agenda per la data di domenica 2 marzo con inizio per le 10:00 – visita guidata al ca-stello Eurialo promos-sa dall’associazione culturale “Arkaios”. ll Castello Eurialo rap-presenta il culmine della fortificazione del-la città di Siracusa il cui nome pare alluda a quello greco di Euryelo (testa di chiodo). Volu-to da Dionisio I, tiranno di Siracusa, sorge sul punto più alto (120 m s.l.m.) della terrazza del quartiere Epipoli a circa 7 km da Siracusa, in di-rezione della frazione di Belvedere. Per raffor-zare la difesa della cit-tà, oltre a costruire nuo-ve navi ed ampliare gli arsenali, Dionisio de-cise di fortificare l'Epi-poli (città alta) che, du-rante l'assedio Ateniese di qualche anno prima, aveva rappresentato il punto debole del siste-ma difensivo. Ai lavori parteciparono 60 mila uomini, che costruiro-no in 20 giorni un muro lungo 5 mila metri, a difesa della parte Nord dell'Epipoli; il resto venne poi edificato nei successivi 6 anni. L'edi-

ficazione di questa im-ponente opera militare risale fu costruita tra il 402 e il 397 a.C. con lo scopo di proteggere la città da eventuali ope-razioni militari di asse-dio o attacco. L'entrata del Castello è protetta da tre fossati. Seguen-do questo percorso tro-viamo un recinto e il mastio, che ha forma trapezoidale, difeso da cinque grandi torri. Al di là del mastio vi è un grande recinto dove era presente la porta d'ingresso al castello

aperta su un muro spes-so circa 5 m. Tutta la costruzione presentava degli elementi strate-gici che servivano per cogliere di sorpresa gli eventuali assalito-ri come, ad esempio, l'intricato sussegursi di gallerie che dava la possibilità di spostare le truppe da un punto all'altro della fortezza senza essere visti o la "porta ad invito" (ope-ra a tenaglia), posta nel tratto nord delle mura, dove chi avesse tenta-to l'ingresso si sarebbe

trovato circondato sotto l'attacco delle milizie del castello. All'interno della costruzione si di-spongono anche i vari ambienti di servizio per i soldati come le cucine gli alloggi i magazzini le cisterne ecc. L'entra-ta di questo castello è protetta da 3 fossati. Il primo, oggi interrato, è lungo 6 m. e profondo 4 m.; il secondo, a 86 m. dal primo, è lungo circa 50 m., largo 22 m. e profondo 7 m.; il terzo fossato è largo 17 m., profondo 9 m. e lungo 80 m.. Quest'ul-timo fossato era il più importante, in quanto collegava tutto l'appa-rato di difesa della for-tezza. A Nord è sbarra-to da un muro, a Sud vi sono 3 grandi pilastri che sostenevano il pon-te levatoio. Le 5 torri che notiamo dopo il terzo fossato servivano per ospitare le baliste, che, situate più in alto di quelle dei nemici, potevano colpire senza essere da queste dan-neggiate. Dietro queste torri si apre un gande cortile, che ha ospitato, in periodo bizantino, le caserme dei soldati; al

centro del cortile vi era-no le cisterne. Dall'altro lato del castello, il siste-ma difensivo era costi-tuito da due muri posti davanti alle porte di accesso, che impediva-no gli attacchi in massa del nemico. Tutta que-sta struttura a forma di imbuto permetteva una più facile difesa. All'in-terno del castello, tutto un susseguirsi di galle-rie dava la possibilità di spostare le truppe da un punto all'altro della for-tezza senza essere visti, al fine di accerchiare facilmente il nemico. è il più grande castello risalente all'epoca gre-ca che sia giunto fino ai nostri giorni, oltre che uno dei più importanti monumenti greci della Sicilia. I castelli, si sa, nascono per la guerra, e non appena se ne pre-senta l'occasione ven-gono rasi al suolo du-rante o dopo una guerra.A dispetto di ciò, grazie al fatto che una parte cospicua di questo edi-ficio è stata scavato di-rettamente nella roccia viva, è giunta fino a noi una parte consistente delle strutture di questo particolare castello.

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Caso marò, Barroso: «No alla pena di morteLa decisione dell’India avrà un impatto Il n. 1 della Commissione europea avvisa New Delhi. Poi loda l’Italia per gli sforzi nei conti, anche se il Paese resta «fragile»«L’Unione europea è contraria alla pena di morte in qualunque situazione» ed è convinta che «qualunque decisione» dell’India sul caso dei due marò «avrà un impatto su tutta la Ue»: questa è la posizione del presidente della Commissione José Manuel Bar-roso al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio Enrico Letta e 5 ministri del governo. Ogni decisione sul caso dei due militari italiani sotto processo in India «può avere un impatto sulle relazioni complessive fra l’Unione europea e l’India e deve essere valutata con attenzione». Di conseguenza, l’Ue , che ricorda di essere «impegnata a combattere la pirateria», «continua a seguire caso molto da vicino». Da parte sua Letta ha ribadito: «Vogliamo che la vicenda si concluda presto».LA PRESIDENZA ITALIANA - Il semestre di presidenza ita-liana dell’Unione europea, nella seconda parte del 2014, è «ancora più importante» del solito perché coincide con «un momento di transizione per le istituzioni» ed «è importante che l’Italia la gestisca senza che si interrompa il lavoro su alcuni temi europei importanti» come l’Unione bancaria e il patto per la crescita e l’occupazione.I CONTI PUBBLICI - Riguardo al risanamento dei conti pubblici, Barroso riconosce che l’Italia «ha compiuto notevoli sforzi per uscire dalla procedura di deficit eccessivo nel 2013 e questo è stato il più

importante risultato per ristabilire la fiducia e ridurre gli spread». Il presidente della Commissione ha anche aggiunto che «il successo dell’Italia dipende dalla riduzione del debito».LE - Anche perché, «nonostante inizi l’anno senza emergenze finanziarie, le sfide per l’Italia restano: il debito alto è ancora lì e la competitività è bassa, è ancora un Paese vulnerabile e fragile e non c’è motivo di com-piacersi, l’aggiustamento strutturale deve proseguire». Il paese non deve

«crogiolarsi sugli allori» e fare «in fretta sul percorso di riforme» per trovare la «stabilità strutturale» necessaria a inviare messaggi chiari e di fiducia agli investitori e ai mercati. «I dubbi negativi sull’Italia persistono, di investitori e cittadini», e per questo «l’Italia deve raggiungere la stabilità strut-turale con misure a lungo termine perché gli altri partner ritrovino la fiducia». Inoltre l’Ue avvisa di attendere le stime di fine febbraio sulla «clausola» degli investimenti.

Il monumento all’insaputa del sindacoPer due mesi nessuno si è accorto che non c’erano autorizzazioniA Roma puoi fare di tutto. Anche issare un tuo monumento di tre metri per tre, due tonnellate di acciaio, e piazzarlo in una delle aree più tutelate d’Italia: di fronte alla cavea del Circo Massimo, sullo sfondo delle rovine del Palatino, delle residenze di Augusto, Tibe-rio e Domiziano. Tanto nessuno controllerà le autorizzazioni e i permessi. Non arriverà né un vigile urbano, né un funzionario della sovrintendenza comunale (peraltro vacante da ben sette lunghissimi mesi, ed ecco i frutti) o statale a capire cosa sia accaduto.Siamo nella notte tra il 24 e il 25 novembre 2013, ore 3. Dopo numerosi sopralluoghi (indistur-

bati anche quelli) l’artista romano Francesco Visalli arriva con un camion, devia il traffico con l’aiuto di collaboratori armati di segna-letica stradale e apposite luci, e pianta nell’aiuola di fronte al Circo Massimo il suo monolite «Place de la Concorde» che si colloca - dice l’autore - in un più vasto progetto «Inside Mondriaan». Il rinvio al grande artista olandese celebre nel mondo dell’arte e della pubblicità per il minimalismo geometrico dei suoi riquadri in cui il bianco si alterna al grigio e ai colori primari, è evidente. Racconta la curatri-ce dell’artista, Valeria Arnaldi: «Quella notte ridevamo tutti, sem-brava una scena di “Amici miei”

Lily, 24 anni, schiacciata dagli elefantiLa sua famiglia la chiamava “fearless”. Senza paura. Lily Glidden, 24 anni, newyorkese, laureata in Biologia nel 2012 e appassionata di scienze natu-rali, non aveva paura di nien-te, meno che mai degli animali selvatici. Il suo coraggio però questa volta le è costato la vita: il suo corpo è stato ritrovato in Thailandia dai ranger del Kaeng Krachan National Park, duecen-to chilometri a sud ovest di Ban-gkok . Lily sarebbe stata aggre-dita e schiacciata da uno o più elefanti. Vicino al suo cadavere la polizia thailandese ha trovato una videocamera con numerose immagini e filmati di animali, serpenti, uccelli, lucertole.LA PASSIONE - Originaria di Freeville, New York, Lily ha dedicato tutta la vita agli ani-mali selvatici, la sua passione. La sua famiglia ha spiegato che non era mai stata imprudente né avventata. «Lily aveva una grande esperienza dei pericoli della vita selvatica e aveva af-frontato rischi anche maggiori». In passato Lily aveva girato il mondo, per studiare i cobra a Hong Kong, spiare la fauna nel-la pianura di Serengeti, “con-tare” nei censimenti i lupi sel-vatici in Messico, esplorare le riserve naturali. Probabilmente la morte della ragazza è dovu-ta al suo tentativo di “catturare” qualche immagine di una man-dria di elefanti di passaggio: il Kaeng Krachan National Park è rinomato per la presenza dei pachidermi.

12 30 GENNAIO 2014, GIOVEDÌ

di Monicelli». Da quel giorno la scultura-installazione resta al suo posto. Nessuna ispezione. Nessun interrogativo. Sul un sito è apparso un intervento molto polemico sulla qualità della scultura e sulla scarsa notorietà dell’artista: «Come ha fatto Visalli a installare un’opera permanente laddove ogni artista del mondo sognerebbe di instal-larla e avendo un curriculum molto distante dagli artisti più grandi del mondo?» Lunedì notte, un servizio sul Tg. Di lì è partita la caccia alla storia, e al perché. Visalli, che ha investito 23 mila euro nell’impre-sa, ha emesso una nota intitolata: «Monumento al Circo Massimo all’insaputa del sindaco».

Nasce Fiat Chrysler AutomobilesSede legale in Olanda, fisco in Gran Bretagna

Elkann: «È un nuovo capitolo della nostra storia». La nuova società sarà quotata a New York e Milano

Si chiama Fiat Ch-rysler Automobi-les il gruppo nato dall’integrazione di Torino e Detroit. La sede legale sarà in Olanda, secondo un modello già speri-mentato con Cnh e la residenza fiscale a Londra (quest’ul-tima scelta annun-ciata ma non ancora definita). Il gruppo comunque continue-rà a pagare le tasse nei paesi dove ope-ra, ma Londra offre indiscussi vantaggi per il pagamento dei dividendi. Il settimo costruttore mondiale sarà poi quotato alla borsa di New York e avrà un secondo listino a Milano . A Wall Street il debutto potrebbe avvenire entro ottobre «Ci stiamo lavorando» ha detto Marchionne nella conference call con gli analisti. La neonata società ha anche un logo inedito con l’acronimo Fca.

Ci mancava pure la ghigliottina... O la «tagliola», come la chiamano i grillini. I quali ieri, scandendo con questo termine un’altra giornata di passione per il go-verno di Enrico Letta, hanno riportato in auge un vecchio ar-nese del Parlamento. La ghigliottina, ap-punto. Il metaforico strumento, spesso brandito e però mai utilizzato, con cui il presidente della Camera può decidere di tagliare la testa (e dunque la lingua) ai deputati, per mettere fine all’ostruzioni-smo e scongiurare la decadenza di un provvedimento. Lau-ra Boldrini, dopo ore di autentico tormento,

Imu-Bankitalia a rischio caos Corsa per salvare il decreto

Presentato a poche ore dalla diffusione dei conti : il titolo a Piazza Affari è stato sospeso per eccesso di ribasso e poi riam-messo alle contratta-zioni, ma continua a perdere.Il consiglio d’ammi-nistrazione ha dato il via libera alla costi-tuzione Fiat Group Automobiles N.V. che diventerà la hol-ding del gruppo. Un giorno storico lo de-finisce l’amministra-tore delegato Sergio Marchionne- «il più importante della mia carriera»- sottoline-ando che «l’adozione di una governance internazionale e le previste quotazio-ni, miglioreranno l’accesso ai mercati globali con evidenti vantaggi finanziari». «La nascita di Fiat Chrysler Automobi-les segna l’inizio di un nuovo capitolo della nostra storia». Così il presidente

Fiat, John Elkann. «Ora possiamo dire di essere riusciti a creare basi solide per un costruttore di auto globale con un baga-glio di esperienze e di competenze allo stesso livello della migliore concorren-za». Per quanto riguarda agli azionisti, la pro-posta del cda prevede che ricevano un’azio-ne FCA di nuova emissione per ogni azione Fiat posseduta e che le azioni ordi-narie di FCA siano quotate al New York Stock Exchange con un’ulteriore quota-zione sul Mercato Te-lematico Azionario di Milano.A livello operativo non cambierà molto, almeno stando agli annunci: «L’attuale organizzazione in quattro region ope-rative continuerà ad essere l’asse portante della nuova socie-tà. Tutte le attività

che confluiranno in FCA proseguiranno la propria missione, compresi natural-mente gli impianti produttivi in Italia e nel resto del mondo, e non ci sarà nessun impatto sui livelli occupazionali». Ai primi di maggio poi è confermato l’arrivo di un nuovo piano strategico nel quale saranno svelati i pro-getti da assegnare agli impianti italiani.Da Detroit arriva la Chrysler annuncia un rifinanziamento da 2,7 miliardi di dollari in obbligazioni «se-nior garantite». Verrà avviato poi il pro-cesso per il colloca-mento sul mercato di finanziamenti senior garantiti fino a 2 mi-liardi di dollari. Con il ricavato, il costrut-tore di Detroit intende rimborsare il prestito obbligazionario non convertibile emesso a favore del Veba trust il 10 giugno 2009.

ha deciso di non farvi ricorso, deludendo parecchio il fronte governativo. Ma sta-notte finisce il tempo per convertire in legge il decreto Imu-Banki-talia, su cui il governo ha chiesto e ottenuto la fiducia in entrambi i rami del Parlamento. Su quel testo i partiti si vanno scontrando da settimane e i Cinque-stelle, che vogliono scorporare le norme sull’Imu da quelle su Bankitalia, hanno sca-tenato la guerriglia. Ma poiché il governo ritiene «impraticabi-le» l’idea di dividere il decreto, la più affi-lata delle lame potreb-be inesorabilmente scattare: troncando il «filibustering» gril-lino, spazzando via

gli ordini del giorno e consentendo il via libera al decreto che scongiura il paga-mento della seconda rata Imu. LA TAGLIOLA - La votazione finale è slittata a oggi. Per tutto il giorno il tema ha tenuto banco e in-fiammato due riunioni dei capigruppo finite senza accordo. E in entrambi i vertici la questione politica si è intrecciata con il fattore umano. «Non voglio essere il pri-mo presidente della Camera che ricorre alla ghigliottina nella storia della Repubbli-ca», ha detto ai presi-denti dei gruppi Laura Boldrini, che dietro le porte ben chiuse del suo ufficio ha media-

Molise, 6 mila euro per orzo, acqua e caffèIndagato l’ex presidente del Consiglio regionaleSeimila euro per be-vande, cialde di caffè, orzo e acqua: era un tipo generoso, l’ex pre-sidente del Consiglio regionale del Molise, Michele Picciano, in-dagato per peculato e abuso d’ufficio dalla procura di Campo-basso. Nel periodo in cui è stato al vertice di Palazzo Moffa, tra il giugno del 2009 e il dicembre del 2011, l’esponente politico dell’allora Pdl, secon-do la ricostruzione fatta dal sostituto pro-curatore Fabio Papa, si è appropriato di ingenti somme di denaro e ha speso i soldi pubblici utilizzando carte di credito di rappresen-tanza e istituzionali, per circa 75 mila euro, facendone un uso «di-rettamente e indiret-tamente personale». Nelle carte dell’indagi-ne ci sono lunghissime e dettagliate liste di pranzi a ristorante, più di 60, e di acquisti di ogni genere. Piccia-no era stato assolto a giugno dell’anno scorso dai giudici del

tribunale di Campo-basso dall’accusa di concussione. Secondo l’accusa della Procura, sei anni prima, quando era assessore regiona-le, avrebbe concesso 75 borse di studio da 8.600 euro di sei mesi rinnovabili cercando in cambio un appog-gio per la campagna elettorale del 2006. Ma il tribunale lo ha assolto perché «il fatto non sussiste». Impu-tato anche per voto di scambio, era stato assolto perché il reato era prescritto.L’elenco delle spese folli del politico, giu-stificate come spese istituzionali e quindi messe sul libro paga del Consiglio regio-nale, è incredibile: nel 2009, per un buffet organizzato per gli auguri di Natale, ha speso quasi 5 mila euro. L’anno dopo, sempre in occasione del Natale, i buffet di auguri diventano tre: uno per i consiglieri regionali, uno per i dipendenti e uno per i giornalisti.

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to, implorato e anche alzato la voce, pur di non forzare la mano: «Faccio appello alla responsabilità di tutti, non costringetemi a interrompere la di-scussione in maniera traumatica... Non l’ho fatto e non lo voglio fare. Ma se non si evita di fare ricorso a tutti gli strumenti del regolamento per ostacolare il provvedi-mento, sarò costretta a interrompere il dibat-tito». E ancora, chia-mando in soccorso l’opinione pubblica: «Non credo che potrà comprendere un simi-le atteggiamento su un tema così rilevante per la collettività». C’è ancora una manciata di ore, per discutere e per litigare. E poi, se il M5S non deporrà le sue armi, la «taglio-la» scatterà. In caso contrario il decreto sarà carta straccia e i proprietari di immobi-

li pagheranno l’Imu. Dario Franceschini è uscito furibondo dalla riunione dei capigrup-po: «Sono stupefatto dell’ostruzionismo di M5S, se il decreto non sarà convertito milio-ni di italiani dovranno pagare la seconda rata». Uno «stupo-re» che, secondo i «dem», nasce anche dall’atteggiamento della presidenza.DI CHI E’ LA COL-PA?- Se per Palazzo Chigi è colpa dei Cinquestelle, per i Cinquestelle è colpa di Palazzo Chigi: «Se gli italiani paghe-ranno l’Imu sarà per l’incompetenza del governo». Un rim-pallo di responsabilità destinato a continuare anche oggi, in un incrocio di accuse reciproche, sospetti e illazioni. Perché la Boldrini ha temporeg-giato, dando ancora tempo all’Aula? Nel

Pd, che premeva per il voto finale, gira una interpretazione maliziosa: «Sel le avrà chiesto di tene-re aperto il decreto finché non abbassano lo sbarramento della legge elettorale per i piccoli partiti». E i Cinquestelle, con maggior perfidia: «La Boldrini è sotto ricatto di Letta... Se scatta la tagliola siamo in una completa dittatura». La presidente ha con-cesso altro tempo all’esame del testo, fino alle 22 di ieri. E oggi si va avan-ti, termine ultimo la mezzanotte. Ma se il braccio di ferro non si sblocca, Boldrini dovrà decidere: en-trare nella storia della Repubblica come il primo presidente che ha ordinato la ghi-gliottina, o spedire al macero un decreto che Sel, il suo partito, non ha mai digerito.

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Città: Un’area a verdeda dedicare a Mario Francese

“L’Amministrazione comunale sposa la proposta formulata da “Assostampa”per l’intitolazione di un giardino al giornalista siracusano ucciso nel 79 da “Cosa nostra”.

Realizzare un giardino, un’area a verde attrezzata, da dedicare alla memoria di Mario Francese, il cronista siracusano de “Il Giornale di Sicilia” ucciso in un ag-guato mafioso davanti casa a Palermo la sera del 26 gennaio 1979. La proposta formulata già lo scorso anno dall’Asso-stampa - e sulla quale prese posizione favorevolmen-te anche la Circoscrizione Acradina - è stata rilancia-ta stamane dal segretario provinciale Aldo Mantineo nel corso della cerimonia per ricordare il cronista a 35 anni dalla sua uccisione svoltasi in largo Leonardo da Vinci dove si trova posi-zionata la lapide che ricor-da Mario Francese. Oltre a Maria Francese, sorella del cronista, ad al-cuni familiari e ad una rappresentanza di giorna-listi siracusani, tra i qua-li il consigliere nazionale dell’Ordine Santo Gallo, alla breve cerimonia - cul-minata con la deposizione di un omaggio floreale ed un momento di preghiera – hanno preso parte anche il sindaco Giancarlo Garozzo e l’assessore comunale alla cultura, lavori pubblici ed

istruzione Alessio Lo Giu-dice. Dai due amministra-tori è giunta l’assicurazio-ne che il Comune metterà in campo, assieme all’As-sostampa, ogni utile azione per riuscire a realizzare il “Giardino Mario France-se”. In tal senso si prove-rà a verificare la fattibilità dell’intervento in un’area nei pressi dell’Istituto com-prensivo “Elio Vittorini”. La speranza manifestata dal sindaco Garozzo è che già dal prossimo anno il momento di commemora-zione di Mario Francese possa svolgersi nel nuovo “Giardino”. L’assessore Lo Giudice ha poi sollecitato l’avvio di una serie di iniziative che coinvolgano le scuole della città nel nome e nell’esem-pio di Mario Francese. In conclusione i giornalisti siracusani hanno donato a Maria Francese una targa nella quale viene definita “tenace custode dei valori della legalità nel nome di Mario”. Mario Francese nasce a Siracusa il 6 febbraio del 1925. Terzo di quattro figli, irre-quieto per natura, ultimato il ginnasio nella sua città,

decide di comune accordo con la famiglia di trasferir-si a Palermo, da una zia, sorella della madre, per completare gli studi liceali e poi iscriversi all'univer-sità. A 15 anni dimostra già grande personalità facendo la sua prima grande scelta, segue l'istinto. Consegui-ta la maturità classica si iscrive alla facoltà di inge-gneria, ma lontano da casa, sente il bisogno di rendersi economicamente indipen-dente. Negli anni Cinquanta en-tra come telescriventista all'agenzia Ansa, ma è sprecato per quel lavoro e lo capiscono ben pre-sto dandogli spazio come giornalista, con la promes-sa di assumerlo dopo qual-che tempo nell'organico redazionale. Un impegno non mantenu-to e di cui si duole molto. Ma all'Ansa Mario France-se può dare sfogo alla sua grande passione di scrivere e nonostante ufficialmente sia solo un telescriventista, ormai contagiato dal tar-lo della notizia, comincia il suo sogno di lavorare per un giornale diventan-do corrispondente de «La

Sicilia» di Catania, per il quale scriveva di cronaca nera e giudiziaria. Cerca una sistemazione migliore e dal primo gennaio 1957 entra alla Regione come «cottimista». E anche qui «sbatte» nel mestiere: vie-ne nominato capo ufficio stampa all'assessorato ai Lavori pubblici. Dall'otto-bre 1958 l'assunzione alla Regione diventa definitiva. Raggiunta la «sistemazio-ne» economica, decide che è il momento di mettere su famiglia e il 30 ottobre del 1958 si sposa a Campofio-rito, nel Corleonese, con Maria Sagona. Dall'unio-ne nasceranno quattro fi-gli maschi. Ma preparare comunicati stampa per i giornali gli sta stretto. Con l'Ansa il rapporto si riduce sempre più, fino al febbraio del 1960, quando si licen-zia. Con la Sicilia continua la collaborazione fino a quan-do, alla fine degli anni Cin-quanta Girolamo Ardizzo-ne lo chiamò al Giornale di Sicilia. Dopo qualche tempo gli fu affidata la cronaca giu-diziaria e in questo settore si lanciò con tutta la sua generosa passione diven-tando in breve tempo una delle firme più apprezzate e uno dei più esperti conosci-tori delle vicende mafiose. Nel 1968 fu posto davanti all'out-out: la Regione o il Giornale di Sicilia. E non ebbe dubbi: scelse di restare in trincea, diventan-do nel frattempo giornali-sta professionista. Da quel momento, dalla strage di Ciaculli all'omi-cidio del colonnello Rus-so, non c'è stata vicenda giudiziaria di cui non si sia occupato, cercando una «lettura» diversa e più ap-profondita del fenomeno mafia. Il suo è stato un raro esempio in Sicilia di «gior-nalismo investigativo». Fu l'unico giornalista a in-tervistare la moglie di Totò Riina, Ninetta Bagarella. Il primo a capire, scavando negli intrighi della costru-zione della diga Garcia, l'evoluzione strategica e i nuovi interessi della mafia corleonese. Non a caso par-lò, unico a quei tempi, del-la frattura nella «commis-sione mafiosa» tra liggiani e «guanti di velluto», l'ala moderata. E Cosa nostra non l'ha per-donato, fulminandolo la sera del 26 gennaio 1979 davanti casa, mentre stava rientrando dopo una dura giornata di lavoro.

In foto, La lapide posata in piazzetta Leonardo Da Vinci a ricordo di Mario Francese.

SPORT Siracusa 30 GENNAIO 2013,GIOVEDÌ 15

Accantonati definitiva-mente i sogni di prima-to, ormai legati agli im-probabili crolli verticali di Tiger ed FC Acireale, vediamo quel che resta di una stagione iniziata male e che, raddrizzata, seppur tardivamente sul finire del girone di an-data, aveva alimentato qualche sogno rivelatosi purtroppo impossibile. Resta però qualcosa di un tentativo, quello ope-rato da patròn Curufo, sicuramente apprezzabi-le, di ridare alla città una squadra di calcio venuta a mancare sul più bello della gestione Salvol-di. Fra le cose da salva-re, quella sicuramente più importante è che il Siracusa, piaccia o non piaccia , resta agganciato alle squadre di testa che

Lombardo, Liistro, Brancato, Scarano, Figura, Palmiteri e Lentini i golden boys

Siracusa, un tesoretto in cassaforte

accederanno alla lotteria dei play-off. Deve solo superare il momento dif-ficile dovuto agli infortu-ni in serie che lo hanno privato dell’esperto Vi-sone per qualche turno e di Palmiteri e Carbonaro per almeno tre settimane , e tentare di arrivare al rush finale a pieno orga-

nico per tentare la strada della promozione, seppur passando dalla porta di servizio. Ma quel che co-munque resterà di questa stagione è invece la cre-scita dei giovani , un pa-trimonio che il Siracusa deve tentare a tutti i costi di non disperdere. Ra-gazzi come Lombardo,

Basket A1/F. Ancora una pesante sconfitta per le ragazze di mister CoppaFinisce con il punteg-gio di 72-50 la quarta gara del girone di ri-torno del campionato femminile di A1 tra Fila San Martino e Trogylos Priolo. Per le biancoverdi, quin-di, sfuma la possibi-lità di agganciare pro-prio le padovane in classifica che, adesso, portano a quattro i punti di distanza. Partita per certi versi simile alle precedenti, con le solite ed evi-denti lacune tecniche di alcune. Coach Cop-pa ha schierato il con-sueto quintetto inizia-le composto da Eric, Bonfiglio, Milazzo, Donvito e Delcheva. Di contro, il tecnico delle padovane Abi-gnente, ha mandato in campo Correal, Pego-raro, Stoppa, Sandri e Rasheed. L’ame-ricana Bailey, parti-ta dalla panchina, è risultata la migliore

marcatrice della gara con 18 punti segnati. Per le biancoverdi, invece, le migliori sono state Marija Eric con 16 punti e Valen-tina Donvito con 14.Gara in salita sin dai primi minuti di gio-co, con il Fila che ha chiuso il primo quar-to con il punteggio di 27-15. Prima dell’in-tervallo lungo, poi, il tabellone ha segnato il parziale di 41-24. Al rientro in campo nulla è cambiato e San Martino ha po-tuto gestire la gara chiudendo la terza frazione di gioco per 58-36 e la quarta con il risultato finale di 72-50.Amarezza palpabile nel breve commen-to di coach Santino Coppa a fine gara. “Nulla da dire, non siamo riusciti a gio-care da squadra, ha detto il tecnico delle

priolesi. Purtroppo, per colpa dei noti problemi avuti ad inizio stagione, non abbiamo potuto la-vorare sull’aspetto corale del gioco e, ancora oggi, alcune delle mie giocatrici si intestardiscono a fare tutto da sole. Non va bene, dob-biamo lavorare su questo, dobbiamo di-ventare una squadra perché, nonostante i buoni propositi e la buona volontà di tutte, non lo siamo ancora. I problemi tecnici rimangono e non li abbiamo an-cora risolti. L’innesto di Ballardini richie-de ulteriore tempo perché acquisti la migliore condizione fisica e spero che, con l’arrivo di una nuova pivot stranie-ra, potremo sistema-re qualcosa almeno in quel reparto”.

Liistro , Brancato, Fi-gura, Lentini, Chiariel-lo e Scarano, insie-me agli altri che fino a questo momento non hanno avuto l’oppor-tunità di dimostrare il loro valore, costitui-scono la riserva aurea sulla quale la società deve puntare se vuole davvero avere un futu-ro. Di questa stagione, ancora peraltro in pieno svolgimento, e quin-di suscettibile di altre svolte positive, ci sono elementi come Frittitta e Palmiteri che si se-gnalano fra i migliori in ruoli particolarmente ricercati come quelli del reparto avanzato , senza dimenticare il recu-pero di elementi come Federico Bufalino, tor-nato alla forma che lo

aveva visto primeggia-re in tornei di categorie superiori. Tutto questo dev’essere messo in cassaforte e gelosamen-te custodito, insieme alle nuove esperienze maturate dal presidente Cutrufo che gli permet-teranno di lavorare ora anche al rafforzamento della società e alla scel-ta degli elementi di cui circondarsi oltre al ben noto Antonello Liuzzo, il cui contributo in chia-ve di saggezza e di buo-ni consigli si comincia a vedere. Se poi oltre a questi aspetti positivi in proiezione futura arrive-ranno anche passi avanti in chiave di attualità, si potrà parlare di stagione salvata in extremis, ma, tutto sommato, salvata. Armando Galea

Pallamano A2/F.Sconfitta con onore per le avolesi Hybla Mayor

In occasione della quarta giornata di ri-torno le giovanissi-me dell'Hybla Mayor vendono cara la pelle al "Di Pasquale" nei confronti dell'esperta formazione messine-se. Ottimo il primo tempo che le vede chiudere la frazione con solo due reti di

distacco. La ripresa non smen-tisce le doti combat-tive di Di Grandi e compagne che rie-scono a contenere in parte la forza pro-pulsiva delle cugine dello Stretto, ceden-do alla fine la posta in palio con un di-gnitoso 18 a 23.

Fra gli aspetti positivi anche i tanti giovani che si son messi in luce

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