libertango booklet

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Libretto del doppio CD LIBERTANGO di Maurizio Greco

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Page 1: Libertango booklet
Page 2: Libertango booklet

C. ORFFda Carmina buranaO Fortuna

O Fortuna,velut lunastatu variabilis, semper crescisaut decrescis;vita detestabilisnunc obduratet tunc curatludo mentis aciem,egestatem,potestatemdissolvit ut glaciem.sors immaniset inanis,rota tu volubilis,status malus,

CD 1

I. CLAUDERInno a Partinico Testo di Angelo Vitale

Stu paisi chi dorme ‘nta na chiana di suliun liuni aggiuccatu chi la guarda cu lu mari sutta l’occhiRit. Partinico, Partinico, ora isati torna ranni, torna ranni comu ‘na stiddadai, dai, dai... pi ‘sta genti di Partinico.Nicu ti ficiru ‘nta lu voscucriscisti sarvaggiu quintu quarteri di Palermu.Rit. Partinico, Partinico, ora isati...lupa nun fusti ma arrusicata di tanti lupiora isati comu na stidda supra la to chianaabbivirala di luci e “torna ranni”.Rit. Partinico, Partinico, ora isati...

vana salussemper dissolubilis,obumbrataet velatamihi quoque niteris;nunc per ludumdorsum nudumfero tui sceleris.sors salutiset virtutismihi nunc contraria,est affectuset defectussemper in angaria.hac in horasine moracorde pulsum tangite;quod per sortemsternit fortem,mecum omnes plangite!

Page 3: Libertango booklet

P. MASCAGNIda Cavalleria rusticanaRegina coeli

Inneggiamo, il Signor non è morto,ei fulgente ha dischiuso l’avel,inneggiamo al Signore risorto,oggi asceso alla gloria del ciel...

Page 4: Libertango booklet

G. VERDIda La TraviataBrindisi

Libiam ne’ lieti caliciChe la bellezza infiora,E la fuggevol oraS’inebri a volutta’.Libiam ne’ dolci fremitiChe suscita l’amore,Poiche’ quell’occhio al core Onnipotente va.Libiamo, amor fra i caliciPiu’ caldi baci avra’.Libiamo, amor fra i caliciPiu’ caldi baci avra’.Tra voi sapro’ dividereIl tempo mio giocondo;Tutto e’ follia nel mondoCio’ che non e’ piacer.Godiam, fugace e rapidoE’ il gaudio dell’amore;E’ un fior che nasce e muore,Ne’ piu’ si puo’ goder.Godiam c’invita un fervido

Accento lusinghier.Godiam la tazza e il canticoLa notte abbella e il riso;In questo paradisoNe scopra il nuovo di’.La vita e’ nel tripudio.Quando non s’ami ancora.Nol dite a chi l’ignora.E’ il mio destin cosi’Godiam la tazza e il canticoLa notte abbella e il riso;In questo paradisoNe scopra il nuovo di’.

Page 5: Libertango booklet

G. PUCCINIDa ToscaVissi d’arte

Vissi d’arte, vissi d’amore,non feci mai male ad anima viva!Con man furtiva quante miserie conobbi, aiutai.Sempre con fé sincerala mia preghieraai santi tabernacoli salì,sempre con fè sincera diedi fiori agli altar.Nell’ora del doloreperché, perché, Signore,perché me ne rimuneri cosí?Diedi gioiellidella Madonna al manto,e diedi il cantoagli astri, al ciel, che ne ridean piú belli.Nell’ora del dolorperché, perché, Signor,preché me ne remuneri cosí?

Page 6: Libertango booklet

G. PUCCINIda Madama ButterflyTu, tu...piccolo Iddio

Tu? tu? tu? tu ? tu ? tu ? tu ?Piccolo Iddio ! Amore, amore mio,fior di gigli e di rose.Non saperlo mai per te, per i tuoi puri occhi, muor Butterfly!Perché tu possa andar di là dal maresenza che ti rimorda ai dì maturi,il materno abbandono.O a me, sceso dal trono dell’alto Paradiso,guarda ben fiso, fiso di tua madre la faccia,che ten resti una traccia,guarda ben! Amore, addio!Addio, piccolo amore! Vá, gioca, gioca!

Page 7: Libertango booklet
Page 8: Libertango booklet

N. ROTAdal film Il PadrinoAntico canto siciliano

Mi votu e mi rivotu suspirannu passu sula la nuttata senza sonnu E li billizzi to’ vaiu cuntimplannu mi passa la nuttata sinu a ‘gghiornu.Pi tia nun pozzu un’ura ripusari, paci nun n’avi occhiu, sì afflittu cori. Mi votu e mi rivotu suspirannu, passu sula la nuttata senza sonnu: E li billizzi to’ vaiu cuntimplannu, mi passa la nuttata sinu a ‘gghiornu... mi passa la nuttata sinu a ‘gghiornu...

CD 2

N. ROTAdal film Il PadrinoBrucia la luna ‘n cielu

Brucia la luna `n cielu e iu bruciu d’amuriFocu ca si cunsumacomu lu me cori. L’anima chianci ‘ddulurata; nun si da paci, ma chi mala nuttata.Lu tempu passa,Ma non agghiorna.Nun c’è mai suli,s’idda nun torna... Bruscia la terra mia e abbruscia lu me cori.Chi siti r’acqua iddae iu siti r’amuri.A cu’ la cantu,la me canzuni,si nun c’è nuddu chi s’affaccia a stu’ barcuni.

Page 9: Libertango booklet
Page 10: Libertango booklet

G. PUCCINIda Manon LescautSola, perduta, abbandonata

Sola... perduta, abbandonata...In landa desolata! Orror!Intorno a me s’oscura il ciel...Ahimé, son sola!E nel profondoDeserto io cado, strazio crudel, ah!Sola, abbandonata,io la deserta donna!Ah! Non voglio morir!...Tutto dunque è finito!Terra di pace mi sembrava questa...Ah! Mia beltá funestaire novelle accende...Strappar da lui mi si volea; or tuttoil mio passato orribile risorge,e vivo innanzi al guardo mio si posa.Ah! di sangue s’è macchiato!...Ah! Tutto è finito! Asil di pace ora la tomba invoco...No...non voglio morir!...Amore, aita!

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G. PUCCINIda TurandotNessun dorma

Nessun dorma! Nessun dorma!Tu pure, o Principessa,nella tua fredda stanzaguardi le stelle che tremanod’amore e di speranza!Ma il mio mistero è chiuso in me,il nome mio nessun saprà!No, no, sulla tua bocca lo diró,quando la luce splenderá!Ed il mio bacio scioglierá Il silenzio che ti fa mia!Dilegua, o notte! Tramontate, stelle!Tramontate, stelle! All’alba vincerò!Vincerò! Vincerò!

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...intanto De Sanctis diceva: “Dov’è ineguaglianza, la libertà può trovarsi scritta nelle leggi...; non è libero il contadino che dipende dal proprietario, non è libero il cliente che resta sottomesso al patrono, non è libero l’uomo della gleba assoggettato al lavoro incessante dei campi”. Libero è il musicista che vive sviscerando i canoni universali della musica, riuscendo a rielaborarli sempre e solo con la incommensurabile libertà della propria potenza creativa. Libertà è il prodotto assoluto levatosi dal suono euritmico di una fisarmonica, di un pianoforte e un violoncello...di una chitarra con le percussioni, distesi a tappeto per abili prilli di tango! Libertà è l’avvicendamento, ora il curioso sus-seguirsi dei brani di questo astruso lavoro, frutto di una convergenza realizzatasi tra l’incredibile, vitale cultura d’una porzione di popolo del nostro pianeta e la coscienza antica delle radici di una comunità, della sua piccola, grande terra, intrisa di valori forti e fieri, di importanti tradizioni, di straordinarie, remote radici: il tango argentino, un Festival e Partinico, piccolo centro della provincia di Palermo! Libertà è sogno cosmopolita di co-loro che da Stati diversi hanno voluto aggregarsi per un fine comune che ha visto amal-gamare indipendenza e partecipazione assieme, creatività e abili esperienze. Quanto creato da una intuitiva idea d’ El Greco: lui, malinconico ed innamorato, incarnatosi nella vita come nell’arte quale ideale puro di musicista appassionato. Il trascorso musicale di un evento qui adesso racchiuso, divenuto anima elitaria o popolare, autentica e ance-strale, stemperatasi tra memoria personale, storica e sociale che ha visto “nostalgie di vite non vissute”, vite che hanno saputo identificare la Partinico contemporanea a una infaticabile riscossa umana e culturale. Bene sappiamo come la musica, nei suoi vari aspetti, è forse fra tutte le arti quella che meglio sa coniugare la sintesi fra le raffinatezze tecniche raggiunte nei secoli precedenti e il calore dei sentimenti, diventando il linguag-gio più spontaneo, cosmopolita, sempre nuovo, nel comune coinvolgimento all’azione. Libertà è perciò quella ascritta nelle ineguaglianze di queste musiche, regola asservita dello spirito anticonformista. Una volontà intrepida, dunque, a dover arricchire ed ornare questo planning discografico di un accenno al canto d’opera di Verdi, giusta conclusione romantica di un lungo processo di evoluzione del melodramma, iniziata da un Rossini qui rappresentato con la sinfonia del Guglielmo Tell. Una sorta di valore educativo che, grazie alla sua immediatezza, è posto quasi a confronto verso la praticabilissima popo-larità di melos celebri di Tanturi e Trailo, di Joves e De caro, di Scarpino e di J. De Dios. Poi l’accenno del canto puro di Franz Schubert, proprio come estremo simbolo di un romanticismo assurtosi a linguaggio personale, per rendere gli impulsi dell’anima che realizza proprio nel sogno dell’ Ave Maria serenità e aspirazione d’una vita ultraterrena. E ancora, un mirabile Chopin che con le note di un solo notturno quasi si pone a sfida di una magica, incantata “Campanella”, risveglio dopo una fosca quiete con trilli cristallini resisi utili per abili possibili acrobazie di danza. Una attenzione particolare inoltre alla musica di Puccini, tra i musicisti del nostro tempo il più gradito alle folle, che a ottanta anni dalla morte continua ad esercitare suggestioni ineffabili. Impressioni che proven-gono dal suo messaggio umano così mirabilmente indirizzato a chi ogni volta lo ascolta, facendolo inconsapevolmente identificare coi suoi personaggi e con i sentimenti che essi rappresentano.

Page 15: Libertango booklet

Partinico che si fa immagine delle note di Manon; che come quando canta “sola, perduta, abbandonata, ahimé! Son sola” allora prende coscienza della propria condi-zione. E’ la moderna percezione di un deserto non solo puramente fisico ma “interio-re”: è il deserto che circonda l’io, un deserto dove ciascuno è solo, metaforicamente trafitto da un raggio di sole. Bagliore d’una musica non a caso inserita in un contesto così variegato, quasi a far rivivere Manon annichilita dai patimenti, nella solitudine materiale e spirituale della terra di confino, che rivede, come in un incubo, il proprio passato erigersi minaccioso, dando sfogo alla sua angoscia nel terrore della morte imminente. Un senso senza confronti, una commozione che imbeve voci e strumenti di una tensione insistente, lenta e penetrante ch’è trasformata dal motivo dominante, legato all’immagine dell’orizzonte sconfinato, luogo, per antonomasia, di incontri ir-reali, come Partinico, di un sospirato riscatto. E’ la prodigiosa catarsi di una terra pron-ta a rifiorire per mezzo della grande musica, ad opera di un virtuoso talento, quanto si rivela in questo incomparabile percorso, incontro metonimico e suggestivo d’una sorprendente polimorfa realtà. Protagonista indiscusso alla fine il tango, il ballo del Rio della Plata, delle città di Buenos Aires e Montevideo. “Libertango” divenuto asso-luto “target import” della magica terra di Sicilia, soprattutto nell’omaggio immancabile a Astor Piazzolla, anche qui filo conduttore dell’intero lavoro. Un intreccio di armonie che ripercorre antiche, prodigiose complessità tinte di mistero, di conflitti e armonie, tristezza e allegria, comunicazione e solitudine, inquietudine e ricerca. Non ha voluto mancare Ingvo Clauder, compositore del Liechtenstein, che ha omaggiato Partinico componendole un inno, musicando un testo in vernacolo del giornalista Angelo Vitale qui messo ad apertura quasi a rappresentare un alto, civico gonfalone. E nei motivi di Albeniz come di Ginastera, di Rodriguez e di Ravel, di Mascagni come di Rota fascinosamente sedotti dal nostalgico, passionale volto di Sicilia, passaggi musicali più intimi. Retaggio di un passato di incomparabile eleganza e sensibilità artistica: per l’esecuzione di tenere melodie dal vago sapore popolare, fatte di sonorità profonde e dolci, di intensità e seduzione, di arcano e di melanconia, d’intrigo e sensualità. Quel-lo che sprigionerà nelle “suggestioni” di chi ascoltandolo avrà propizia l’opportunità di cogliere e di vedere! Domenico Sodano

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Almatrio chitarra, violino, bandoneon CD1 - 5,6,7,8 CD2 - 3,4,5,6

Fanie Antonelou soprano CD1 - 1,3,4,9

Petros Bakalakos pianoforte CD1 - 9

Ingvo Clauder pianoforte CD1 - 1,3,4

El Greco fisarmonica CD1 - 1,2,3,4,10,11,14,15,16 CD2 - 1,2,9,10,12,13,15,16

Katiuska Falbo voce recitante CD1 - 2

Claudia Fröschle pianoforte CD1 - 10,11,14 CD2 - 12,13,15,16

Raul Ernesto Funes chitarra CD1 - 12,13 CD2 - 14

Margrét Hrafnsdóttir soprano CD1 - 1,3,4,10,11 CD2 - 1,2,15,16

Oliver Kern pianoforte CD2 - 7,8

Vjaceslav Kiselev violoncello CD1 - 1,10,11,14 CD2 - 12,13,15,16

Marta Klimasara percussioni CD2 - 11

Nastasja Knittel soprano CD1 - 1,3,4,9

Patrizia Piras soprano CD1 - 1,3,4,9

Jürgen Spitschka percussioni CD2 - 11

Ting Wang percussioni CD1 - 1,3,4,10,11 CD2 - 15,16

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CD 1

1. I. CLAUDERInno a Partinico

2. Si cunta e si raccunta..

3. C. ORFFda Carmina buranaO fortuna

4. P. MASCAGNIda Cavalleria rusticanaRegina coeli

9. G. VERDIda La TraviataBrindisi

10. G. PUCCINIda ToscaVissi d’arte

11. G. PUCCINIda Madama ButterflyTu,tu.. piccolo Iddio

12. I. ALBENIZAsturias

CD 2

1. N. ROTAdal Film Il PadrinoBrucia la luna n’cielu

2. N. ROTA dal Film Il PadrinoAntico canto siciliano

3. J. DE CARO Tierra querida

4. SCARPINO - CALD.Canaro en Paris

9. F. SCHUBERTAve Maria

10. M. RAVELBolero

11. A. PIAZZOLLALibertango (per Marimba)

12. A. PIAZZOLLAAmelitango

5. A. PIAZZOLLALibertango(per Trio)

6. R. TANTURIMozo Guapo

7. A. TROILO La Trampera

8. M. JOVÉSLoca

13. A. GINASTERAdalla Sonata Op. 47Finale

14. M. RODRIGUEZLa Cumparsita

15. A. PIAZZOLLALibertango(per Fisarmonica)

16. G. ROSSINIGuglielmo Tell (Sinf.)Andante-Allegro

5. J. DE DIOS FILIBERTO Quejas de bandoneon

6. J. PAGE - R. PLANTStairway to heaven

7. F. CHOPINNotturno Op.9/2 in Mi bemolle Maggiore

8. LISZT - PAGANINILa Campanella

13. A. PIAZZOLLAMilonga del Angel

14. A. PIAZZOLLALa muerte del Angel

15. G. PUCCINIda Manon LescautSola, perduta, abbandonata

16. G. PUCCINIda TurandotNessun dorma

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A tutti gli artisti il più affettuoso ringraziamento per la sensibilità e l’amicizia dimostrate.

Grazie anche a:

Angelo Vitale e Ingvo Clauder per aver composto l’ “Inno a Partinico”

Othi e Christiane Cesare e Costantino Talamo

i ragazzi, le famiglie e tutte le persone che hanno reso possibilela realizzazione del“Festival Internazionale del Tango argentino 2006”

Mario VirgaClaudio Cassarà e Gaspare Bianco

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Gli artisti

Almatrio (Argentina)

Fanie Antonelou (Grecia)

Petros Bakalakos (Grecia)

Ingvo Clauder (Liechtenstein)

El Greco (Italia)

Katiuska Falbo (Italia)

Claudia Fröschle (Germania)

Raul Ernesto Funes (Argentina)

Margrét Hrafnsdóttir (Islanda)

Oliver Kern (Germania)

Vjaceslav Kiselev (Russia)

Marta Klimasara (Polonia)

Nastasja Knittel (Germania)

Patrizia Piras (Germania)

Jürgen Spitschka (Germania)

Ting Wang (Cina)

Tutti i concerti sono stati registrati dal vivo dalla casa discografica OTHIs Medien Verlag di Ebersbach (Germania) in occasione del “Festival Internazionale del Tango argentino ” svoltosi a Partinico (Italia) dal 19 al 27 agosto 2006.

Arrangiamenti musicali El Greco www.mauriziogreco.com

Registrazione OTHIs Tonstudio www.othis.de (Ebersbach/Germania)

Produzione e Regia Otheinrich Clauder (VDT)

Digital Mastering Thomas Oswald

Grafica Studiomeda www.studiomeda.it

Fotografia © Mario Virga www.mariovirga.com Studiomeda

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