liceo classico scientifico “isaac newton” · introducono allo studio dell’evoluzione e della...
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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D01
Rev. 1 01.09.2011
Documento PIANO DI LAVORO DI DIPARTIMENTO
Dipartimento SCIENZE
Anno scolastico 2018/2019
Coordinatore Nepote Silvia
Docenti ACTIS ALESINA Loris
GAGLIARDI Paola
MARCHISIO Marco
SPERA Maria Piera
TUBINO Donatella
Data ottobre 2018
INDICE ARGOMENTI
Sommario 1. PREMESSA................................................................................................................................ 42
2. FINALITA’ E OBIETTIVI – INDICAZIONI MINISTERIALI ............................................... 44
SCIENZE .............................................................................. Errore. Il segnalibro non è definito.
PROFILO GENERALE E COMPETENZE ..................... Errore. Il segnalibro non è definito. OBIETTIVI SPECIFICI PER IL LICEO SCIENTIFICO Errore. Il segnalibro non è definito. OBIETTIVI SPECIFICI PER IL LICEO CLASSICO e MUSICALEErrore. Il segnalibro non è
definito. 3. CONTENUTI ............................................................................................................................. 52
SCIENZE .............................................................................. Errore. Il segnalibro non è definito.
Classe prima ..................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito. Classe seconda .................................................................. Errore. Il segnalibro non è definito. Classe terza ....................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
Classe quarta .................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito. Classe quinta ..................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
4. OBIETTIVI ................................................................................................................................ 55
SCIENZE .............................................................................. Errore. Il segnalibro non è definito.
Classe prima ..................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito. Classe seconda .................................................................. Errore. Il segnalibro non è definito.
Classe terza ....................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito. Classe quarta .................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito. Classe quinta ..................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
5. METODI E STRUMENTI DIDATTICI .................................................................................... 57
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA ........................................................................... 58
Premessa ........................................................................................................................................ 58 Per la valutazione delle prove scritte: ............................................................................................ 58
Per la valutazione delle interrogazioni: ......................................................................................... 59 Valutazioni comuni ........................................................................................................................ 60
1. PREMESSA
L’offerta formativa del Liceo Newton presenta sei percorsi di studio: tre opzioni di Liceo Scientifico, due di Liceo Classico ed una del Liceo Musicale.
Liceo Scientifico
Materie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5°anno
Scienze 2 2 3 3 3
Liceo Scientifico (opzione Doppia Lingua)
Materie 1° anno 2° anno 3° anno 3° anno 5°anno
Scienze 2 2 3 3 3
Liceo scientifico delle Scienze Applicate
Materie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5°anno
Scienze 3 4 5 5 5
Liceo Classico
Materie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5°anno
Scienze 2 2 2 2 2
Liceo Classico della Comunicazione
Materie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5°anno
Scienze 2 2 2 2 2
Liceo Musicale
Materie 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5°anno
Scienze 2 2 0 0 0
Il quadro successivo riassume e definisce le classi presenti per l’anno scolastico in corso e l’indirizzo di appartenenza.
Quadro riassuntivo a. s. 2018-2019
Le sezioni C, D, E, F e la 3°L (articolata) sono ad indirizzo Liceo Scientifico di Ordinamento.
La quinta D è ad indirizzo Liceo Scientifico di Ordinamento opzione Doppia Lingua.
Le sezioni G, H, I e la 1°, 2° e 3°L (articolate) sono ad indirizzo Liceo Scientifico delle Scienze Applicate
La 1°M rappresenta il Liceo Musicale
Per quanto riguarda il liceo classico, la sezione A è ad indirizzo Liceo Classico della Comunicazione, mentre la sezione B, la 1°e la 2°L (articolate) sono ad indirizzo Liceo Classico di Ordinamento
2. FINALITA’ E OBIETTIVI – INDICAZIONI MINISTERIALI
Il profilo educativo, culturale e professionale dello studente liceale
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una
comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale,
creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca
conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore,
all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte
personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico dei licei …”).
Si riportano di seguito le indicazioni ministeriali (D.P.R. 15 marzo 2010) relative alle finalità e agli
obiettivi specifici di scienze (per il Liceo Scientifico, per il Liceo Classico e per il Liceo Musicale).
SCIENZE PROFILO GENERALE E COMPETENZE
Al termine del percorso liceale lo studente possiede le conoscenze disciplinari fondamentali e le
metodologie tipiche delle scienze della natura, in particolare delle scienze della Terra, della chimica e
della biologia. Queste diverse aree disciplinari sono caratterizzate da concetti e da metodi di indagine
propri, ma si basano tutte sulla stessa strategia dell’indagine scientifica che fa riferimento anche alla
dimensione di «osservazione e sperimentazione». L’acquisizione di questo metodo, secondo le
particolari declinazioni che esso ha nei vari ambiti, unitamente al possesso dei contenuti disciplinari
fondamentali, costituisce l’aspetto formativo e orientativo dell’apprendimento/ insegnamento delle
scienze. Questo è il contributo specifico che il sapere scientifico può dare all’acquisizione di “strumenti
culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà”.
Lo studente acquisisce la consapevolezza critica dei rapporti tra lo sviluppo delle conoscenze
all’interno delle aree disciplinari oggetto di studio e il contesto storico, filosofico e tecnologico, nonché
dei nessi reciproci e con l’ambito scientifico più in generale.
In tale contesto riveste un’importanza fondamentale la dimensione sperimentale, dimensione
costitutiva di tali discipline e come tale da tenere sempre presente. Il laboratorio è uno dei momenti più
significativi in cui essa si esprime, in quanto circostanza privilegiata del “fare scienza” attraverso
l’organizzazione e l’esecuzione di attività sperimentali, che possono comunque utilmente svolgersi
anche in classe o sul campo. Si individuerà quindi un nucleo essenziale di attività particolarmente
significative da svolgersi lungo l’arco dell’anno, come esemplificazione del metodo proprio delle
discipline. Tale dimensione rimane comunque un aspetto irrinunciabile della formazione scientifica e
una guida per tutto il percorso formativo, anche quando non siano possibili attività sperimentali in
senso stretto, ad esempio attraverso la presentazione, discussione ed elaborazione di dati sperimentali,
l’utilizzo di filmati, simulazioni, modelli ed esperimenti virtuali, la presentazione – anche attraverso
brani originali di scienziati – di esperimenti cruciali nello sviluppo del sapere scientifico.
L’esperimento è infatti un momento irrinunciabile della formazione scientifica e va pertanto promosso
in tutti gli anni di studio e in tutti gli ambiti disciplinari, perché educa lo studente a porre domande, a
raccogliere dati e a interpretarli, acquisendo man mano gli atteggiamenti tipici dell’indagine scientifica.
Le tappe di un percorso di apprendimento delle scienze non seguono una logica lineare, ma piuttosto
ricorsiva. Così, a livello liceale, accanto a temi e argomenti nuovi si possono approfondire concetti già
acquisiti negli anni precedenti, introducendo nuove chiavi interpretative. In termini metodologici, da
un approccio iniziale di tipo prevalentemente fenomenologico e descrittivo si può passare a un
approccio che ponga l’attenzione sui principi, sui modelli, sulla formalizzazione, sulle relazioni tra i
vari fattori coinvolti uno stesso fenomeno e tra fenomeni differenti. Al termine del percorso lo studente
avrà perciò acquisito le seguenti competenze: sapere effettuare connessioni logiche, riconoscere o
stabilire relazioni, classificare, formulare ipotesi in base ai dati forniti, trarre conclusioni basate sui
risultati ottenuti e sulle ipotesi verificate, risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi
specifici, applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale, anche per porsi in modo critico e
consapevole di fronte ai problemi di attualità di carattere scientifico e tecnologico della società
moderna.
L’apprendimento disciplinare segue quindi una scansione ispirata a criteri di gradualità, di ricorsività,
di connessione tra i vari temi e argomenti trattati, di sinergia tra le discipline che formano il corso di
scienze le quali, pur nel pieno rispetto della loro specificità, sono sviluppate in modo armonico e
coordinato. Si cercherà il raccordo anche con gli altri ambiti disciplinari, in particolare con fisica e
matematica. La scansione indicata corrisponde allo sviluppo storico e concettuale delle singole
discipline, sia in senso temporale, sia per i loro nessi con tutta la realtà culturale, sociale, economica e
tecnologica dei periodi in cui si sono sviluppate. Tali nessi andranno opportunamente evidenziati,
attraverso la sottolineatura delle reciproche influenze tra i vari ambiti del pensiero e della cultura,
particolarmente significative per questi indirizzi di studio.
Approfondimenti di carattere disciplinare e multidisciplinare, scientifico e tecnologico, avranno anche
valore orientativo al proseguimento degli studi. In questo contesto è auspicabile coinvolgere
soprattutto gli studenti degli ultimi due anni, stabilire un raccordo con gli insegnamenti di fisica,
matematica, storia e filosofia, e attivare, ove possibile, collaborazioni con università, enti di ricerca,
musei della scienza e mondo del lavoro.
OBIETTIVI SPECIFICI PER IL LICEO SCIENTIFICO
PRIMO BIENNIO
Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico e osservativo-descrittivo. Per le scienze
della Terra si completano e approfondiscono contenuti già in precedenza acquisiti, ampliando in
particolare il quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allo studio geomorfologico di
strutture che costituiscono la superficie della Terra (fiumi, laghi,ghiacciai, mari eccetera).
Per la biologia i contenuti si riferiscono all’osservazione delle caratteristiche degli organismi viventi,
con particolare riguardo alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme con cui si
manifestano (biodiversità). Perciò si utilizzano le tecniche sperimentali di base in campo biologico e
l’osservazione microscopica. La varietà dei viventi e la complessità delle loro strutture e funzioni
introducono allo studio dell’evoluzione e della sistematica, della genetica mendeliana e dei rapporti
organismi-ambiente, nella prospettiva della valorizzazione e mantenimento della biodiversità.
Lo studio della chimica comprende l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il
loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita
quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; il modello particellare
della materia; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e
composte) e le relative definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton, la
formula chimica e i suoi significati, una prima classificazione degli elementi (sistema periodico di
Mendeleev).
Fatti salvi i contenuti di scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe e sviluppati in
modo coordinato con i percorsi di Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti
secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei alla classe, al contesto anche territoriale, alla
fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate.
SECONDO BIENNIO
Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari,
introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri
delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni.
Biologia
Si pone l’accento soprattutto sulla complessità dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle relazioni che si
stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi molecolari dei fenomeni
stessi (struttura e funzione del DNA, sintesi delle proteine, codice genetico). Lo studio riguarda la
forma e le funzioni degli organismi (microrganismi, vegetali e animali, uomo compreso), trattandone
gli aspetti anatomici (soprattutto con riferimento al corpo umano) e le funzioni metaboliche di base.
Vengono inoltre considerate le strutture e le funzioni della vita di relazione, la riproduzione e lo
sviluppo, con riferimento anche agli aspetti di educazione alla salute.
Chimica
Si riprende la classificazione dei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura. Si
introducono lo studio della struttura della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e
proprietà gli aspetti quantitativi delle trasformazioni (stechiometria), la struttura atomica e i modelli
atomici, il sistema periodico, le proprietà periodiche e i legami chimici. Si introducono i concetti basilari
della chimica organica (caratteristiche dell’atomo di carbonio, legami, catene, gruppi funzionali e classi
di composti ecc.). Si studiano inoltre gli scambi energetici associati alle trasformazioni chimiche e se ne
introducono i fondamenti degli aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli equilibri, anche in
soluzione (reazioni acido-base e ossidoriduzioni), e a cenni di elettrochimica. Adeguato spazio si darà
agli aspetti quantitativi e quindi ai calcoli relativi e alle applicazioni.
Scienze della Terra
Si introducono, soprattutto in connessione con le realtà locali e in modo coordinato con la chimica e la
fisica, cenni di mineralogia, di petrologia (le rocce) e fenomeni come il vulcanesimo, la sismicità e
l’orogenesi, esaminando le trasformazioni ad essi collegate.
I contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più
idonei, secondo quanto indicato per il I biennio.
QUINTO ANNO
Chimica - Biologia
Nel quinto anno è previsto l’approfondimento della chimica organica. Il percorso di chimica e quello di
biologia si intrecciano poi nella biochimica, relativamente alla struttura e alla funzione di molecole di
interesse biologico, ponendo l’accento sui processi biologici/biochimici nelle situazioni della realtà
odierna e in relazione a temi di attualità in particolare quelli legati all’ingegneria genetica e alle sue
applicazioni.
Scienze della Terra
Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della tettonica globale, con particolare
attenzione a identificare le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse
organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera).
Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti e/o su temi scelti ad esempio tra
quelli legati all’ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle condizioni di equilibrio dei
sistemi ambientali (cicli biogeochimici), o su altri temi, anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli
anni precedenti.
Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo con i corsi di fisica, matematica,
storia e filosofia. Il raccordo con il corso di fisica, in particolare, favorirà l’acquisizione da parte dello
studente di linguaggi e strumenti complementari che gli consentiranno di affrontare con maggiore
dimestichezza problemi complessi e interdisciplinari.
La dimensione sperimentale, infine, potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi
non solo nei laboratori didattici della scuola, ma anche presso laboratori di università ed enti di ricerca,
aderendo anche a progetti di orientamento.
Queste linee guida proposte con l’introduzione della riforma, sono state integrate da un documento
preparato durante lo scorso anno scolastico da una Commissione di studio debitamente costituita, che
specifica in maniera più dettagliata il programma di Scienze proposto per il quinto anno del Liceo
scientifico (opzione Scienze applicate)
Si riporta stralcio del Documento sovraccitato:
durante il secondo incontro nazionale del progetto LS-OSA lab tenuto a Torino, gruppi di lavoro
formati da docenti delle scuole polo e docenti dell'Università Roma Tre,
sotto la supervisione e con la consulenza di questi ultimi, hanno elaborato i percorsi curriculari
del V anno per le discipline di Fisica e di Scienze.
I percorsi curriculari sono strutturati in moduli didattici ciascuno dei quali articolato in unità.
Per Scienze i moduli sono tre e precisamente: "Il binomio struttura/funzione nella chimica organica e
biologica.
Biochimica e metabolismi", composto dalle unità didattiche "La Chimica del Carbonio",
"Stereoisomeria: relazione tra struttura e attività", "Principali gruppi funzionali e loro reattività", "Le
biomolecole: struttura, caratteristiche chimico-fisiche e reattività", "Metabolismo energetico"; il
modulo "Le applicazioni dei processi biologici", composto dalla unità didattica "Genetica dei
microrganismi e tecnologia del DNA ricombinante", e il modulo "Il Pianeta Terra come sistema
integrato", composto dalle unità didattiche "Il pianeta come sistema integrato di biosfera, litosfera,
idrosfera, criosfera e atmosfera" e "I modelli della tettonica globale".
OBIETTIVI SPECIFICI PER LICEO CLASSICO
PRIMO BIENNIO
Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su osservazione-descrizione.
Si introduce, in termini operativi e come premessa agli sviluppi successivi, il metodo sperimentale nei
suoi aspetti essenziali, con particolare attenzione all’uso delle unità di misura e ai criteri per la raccolta
e la registrazione dei dati. Per le scienze della Terra si completano e approfondiscono contenuti già in
precedenza acquisiti, ampliando in particolare il quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi
allo studio geomorfologico di strutture che costituiscono la superficie della Terra (fiumi, laghi,ghiacciai,
mari eccetera).
Per la biologia i contenuti si riferiscono all’osservazione delle caratteristiche degli organismi viventi,
con particolare riguardo alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme con cui si
manifestano (biodiversità). Perciò si utilizzano le tecniche sperimentali di base in campo biologico e
l’osservazione microscopica. La varietà dei viventi e la complessità delle loro strutture e funzioni
introducono allo studio dell’evoluzione e della sistematica, della genetica mendeliana e dei rapporti
organismi-ambiente, nella prospettiva della valorizzazione e mantenimento della biodiversità.
Lo studio della chimica comprende l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il
loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita
quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; la classificazione della
materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative definizioni
operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton, la formula chimica e i suoi significati,
una prima classificazione degli elementi (sistema periodico di Mendeleev).
Fatti salvi i contenuti di scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe e sviluppati in
modo coordinato con i percorsi di Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti
secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei alla classe, al contesto anche territoriale, alla
fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate.
SECONDO BIENNIO
Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari,
introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri
delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni.
Biologia
Si pone l’accento soprattutto sulla complessità dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle relazioni che si
stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi molecolari dei fenomeni
stessi (struttura e funzioni del DNA, sintesi delle proteine, codice genetico). Lo studio riguarda la
forma e le funzioni degli organismi (microrganismi, vegetali e animali, uomo compreso), trattandone
aspetti anatomici e fisiologici e, soprattutto con riferimento al corpo umano, ponendo attenzione agli
aspetti di educazione alla salute.
Chimica
Si riprende la classificazione dei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura. Si
introducono lo studio della struttura della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e
proprietà gli aspetti quantitativi delle trasformazioni (stechiometria), la struttura atomica e i modelli
atomici, il sistema periodico, le proprietà periodiche e i legami chimici. Si introducono i concetti basilari
della chimica organica (caratteristiche dell’atomo di carbonio, legami, catene, gruppi funzionali e classi
di composti ecc.). Si studiano inoltre gli scambi energetici associati alle trasformazioni chimiche e se ne
introducono i fondamenti degli aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli equilibri, anche in
soluzione (reazioni acido-base e ossidoriduzioni).
Scienze della Terra
Si introducono, soprattutto in connessione con le realtà locali e in modo coordinato con la chimica e la
fisica, cenni di mineralogia e di petrologia (le rocce).
I contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più
idonei, secondo quanto indicato per il I biennio.
QUINTO ANNO
Chimica - Biologia
Nel quinto anno il percorso di chimica e quello di biologia si intrecciano nella biochimica,
relativamente alla struttura e alla funzione di molecole di interesse biologico, ponendo l’accento sui
processi biologici/biochimici nelle situazioni della realtà odierna e in relazione a temi di attualità in
particolare quelli legati all’ingegneria genetica e alle sue applicazioni.
Scienze della Terra
Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della tettonica globale, con particolare
attenzione a identificare le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse
organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera).
Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti e/o su temi scelti ad esempio tra
quelli legati all’ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle condizioni di equilibrio dei
sistemi ambientali (cicli biogeochimici) o su altri temi, anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli
anni precedenti.
Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo con i corsi di fisica, matematica,
storia e filosofia.
OBIETTIVI SPECIFICI per il LICEO MUSICALE
PRIMO BIENNIO
Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su osservazione-
descrizione.
Tale approccio va rispettato perché è adeguato alle capacità di comprensione degli studenti.
Si potranno inoltre realizzare, come opportuna introduzione pratica ai metodi dell’indagine
scientifica, alcune attività sperimentali significative, quali ad esempio, osservazioni microscopiche
dei viventi, esplorazioni di tipo geologico sul campo e osservazione di reazioni chimiche
fondamentali.
Per le scienze della Terra si completano e approfondiscono contenuti già in precedenza acquisiti,
ampliando in particolare il quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allo studio di
strutture e fenomeni che avvengono alla superficie della Terra, approfondendo in particolare quelli
presenti nella realtà locale che costituiscono la superficie della Terra (fiumi, laghi, ghiacciai, mari
eccetera) e di fenomeni quali terremoti, vulcani ecc., con riferimento alle trasformazioni che
frequentemente avvengono alla superficie del nostro pianeta.
Per la biologia si riprendono aspetti di carattere osservativo riferiti ai viventi, facendo riferimento in
particolare alla loro varietà di forme (biodiversità), ai loro diversi ambienti, alla complessità della
loro costituzione (la cellula, con cenni anche alle basi molecolari del suo funzionamento – per
esempio, struttura e funzione del DNA), alle relazioni tra gli organismi (evoluzione, genetica
mendeliana) e tra organismi e ambiente (ecologia). Vengono infine introdotti i principi e gli
elementi essenziali della anatomia e fisiologia del corpo umano, ponendo particolare attenzione
agli aspetti di educazione alla salute.
I contenuti di chimica comprendono l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici
(il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita
quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; la classificazione
della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative
definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton; la formula chimica e il
suo significato; la classificazione degli elementi secondo Mendeleev; la struttura dell’atomo e i
legami chimici; i concetti di base della chimica organica e i principali composti organici, anche in
relazione ai contenuti previsti per la biologia.
Fatti salvi gli elementi di Scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe, anche in
rapporto con lo studio della Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo
le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei alla classe, al contesto anche territoriale, alla
fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate
Piano di Lavoro di Dipartimento
3. CONTENUTI
Vengono riportati i contenuti suddivisi per classi e per materie.
Nell’articolare l’attività didattica, il docente delle singole classi potrà eventualmente considerare una diversa organizzazione temporale, e operare secondo la pianificazione didattica conseguente.
Le programmazioni individuali dei singoli docenti hanno, quindi, questo documento come cornice di riferimento e quadro ideale, all'interno del quale organizzare il lavoro nelle singole classi, anche alla luce della loro natura e delle conseguenti scelte del docente.
SCIENZE Classe prima
Per il Liceo Scientifico di ordinamento, il Liceo Classico ed il Liceo Musicale:
elementi di chimica: la materia, i modelli atomici, i legami chimici, la nomenclatura;
elementi di scienze della Terra: astronomia e idrosfera
Per il Liceo Scientifico ad indirizzo scienze applicate:
elementi di Chimica: la materia, i modelli atomici, i legami chimici, la nomenclatura;
elementi di Scienze della Terra: astronomia e idrosfera
elementi di Biologia: comparsa evoluzione della vita sulla Terra, sistematica e citologia
In riferimento ai contenuti specifici, si rimanda ad ogni singolo docente la facoltà e la libertà
didattica di distinguere quelli indispensabili da quelli che si può pensare di trattare in classi
particolarmente attive.
Non si prevedono sostanziali variazioni di programma nei diversi indirizzi, compatibilmente con il
fatto che il liceo scientifico ad indirizzo scienze applicate consente, in ragione del maggior numero
di moduli orari settimanali, un più ampio approfondimento dei concetti affrontati. Nel liceo
scientifico di ordinamento e nel liceo classico, al contrario, risulteranno più limitate le possibilità di
approfondimento, a causa del più ridotto orario di lezione nel quinquennio.
Piano di Lavoro di Dipartimento
Classe seconda
Per il Liceo Scientifico di ordinamento e il Liceo Classico:
elementi di Chimica: la materia, i modelli atomici, i legami chimici, meccanismi di
reazione, la Tavola periodica;
elementi di Biologia: comparsa evoluzione della vita sulla Terra, sistematica e citologia
Per il Liceo Scientifico ad indirizzo scienze applicate:
elementi di Chimica: la materia, i modelli atomici, i legami chimici, la nomenclatura,
meccanismi di reazione, la Tavola periodica;
elementi di Scienze della Terra: astronomia e idrosfera
elementi di Biologia: comparsa evoluzione della vita sulla Terra, sistematica e citologia
Per il Liceo Musicale:
elementi di Chimica: la materia, i modelli atomici, i legami chimici, la nomenclatura, meccanismi di reazione, la Tavola periodica;
elementi di Scienze della Terra: litosfera e dinamica endogena: vulcani e terremoti
elementi di Biologia: comparsa evoluzione della vita sulla Terra, citologia cenni di anatomia umana
In riferimento ai contenuti specifici, si rimanda ad ogni singolo docente la facoltà e la libertà
didattica di distinguere quelli indispensabili da quelli che si può pensare di trattare in classi
particolarmente attive.
Non si prevedono sostanziali variazioni di programma nei diversi indirizzi, compatibilmente con il
fatto che il liceo scientifico ad indirizzo scienze applicate consente, in ragione del maggior numero
di moduli orari settimanali, un più ampio approfondimento dei concetti affrontati. Nel liceo
scientifico di ordinamento e nel liceo classico, al contrario, risulteranno più limitate le possibilità di
approfondimento, a causa del più ridotto orario di lezione nel quinquennio.
Classe terza
Per il liceo Classico:
argomenti di Chimica: la materia, i modelli atomici, i legami chimici, meccanismi di reazione, la Tavola periodica
elementi di Biologia: genetica.
Per il liceo Scientifico:
elementi di Chimica: le soluzioni, concentrazioni ed effetti, le reazioni chimiche
elementi di Scienze della Terra: minerali e rocce
elementi di Biologia: genetica e anatomia umana
Piano di Lavoro di Dipartimento
Per il liceo Scientifico ad indirizzo scienze applicate:
elementi di Chimica: le soluzioni, concentrazioni ed effetti, le reazioni chimiche, equilibri in soluzione acquosa, pH e ossidoriduzioni, elettrochimica, la chimica nucleare
elementi di Scienze della Terra: minerali e rocce
elementi di Biologia: genetica, istologia e anatomia umana
In riferimento ai contenuti specifici, si rimanda ad ogni singolo docente la facoltà e la libertà didattica di distinguere quelli indispensabili da quelli che si può pensare di trattare in classi particolarmente attive.
Non si prevedono sostanziali variazioni di programma nei diversi indirizzi, compatibilmente con il fatto che il liceo scientifico ad indirizzo scienze applicate consente, in ragione del maggior numero di moduli orari settimanali, un più ampio approfondimento dei concetti affrontati. Nel liceo scientifico di ordinamento e nel liceo classico, al contrario, risulteranno più limitate le possibilità di approfondimento, a causa del ridotto orario di lezione nel quinquennio.
Classe quarta
Per il liceo Classico:
elementi di Chimica: le soluzioni, concentrazioni ed effetti, pH e ossidoriduzioni, la chimica
nucleare
elementi di Scienze della Terra: struttura interna della Terra fenomeni sismici e vulcanici
elementi di Biologia: anatomia umana
Per il liceo Scientifico:
elementi di Chimica: equilibri in soluzione acquosa, pH e ossidoriduzioni, elettrochimica
elementi di Scienze della Terra: struttura interna della Terra fenomeni sismici e vulcanici
elementi di Biologia: anatomia umana
Per il liceo Scientifico ad indirizzo scienze applicate:
elementi di Chimica: chimica organica
elementi di Scienze della Terra: struttura interna della Terra fenomeni sismici e vulcanici
elementi di Biologia: anatomia e fisiologia umana (cenni sulle principali patologie)
In riferimento ai contenuti specifici, si rimanda ad ogni singolo docente la facoltà e la libertà didattica di distinguere quelli indispensabili da quelli che si può pensare di trattare in classi particolarmente attive.
Non si prevedono sostanziali variazioni di programma nei diversi indirizzi, compatibilmente con il fatto che il liceo scientifico ad indirizzo scienze applicate consente, in ragione del maggior numero di moduli orari settimanali, un più ampio approfondimento dei concetti affrontati. Nel liceo scientifico di ordinamento e nel liceo classico, al contrario, risulteranno più limitate le possibilità di approfondimento, a causa del più ridotto orario di lezione nel quinquennio.
Piano di Lavoro di Dipartimento
Classe quinta
Per il liceo Classico:
elementi di Chimica: equilibri in soluzione acquosa, pH elettrochimica, chimica organica,
biomolecole
elementi di Scienze della Terra: dinamica endogena
elementi di Biologia: virus e batteri, biotecnologie
Per il liceo Scientifico di ordinamento:
elementi di Chimica: chimica organica, biomolecole
elementi di Scienze della Terra: dinamica endogena
elementi di Biologia: virus e batteri, biotecnologie
Per il liceo Scientifico ad indirizzo scienze applicate:
elementi di Chimica: biomolecole e metabolismo
elementi di Scienze della Terra: dinamica endogena e atmosfera
elementi di Biologia: genetica di virus e batteri, biotecnologie
In riferimento ai contenuti specifici, si rimanda ad ogni singolo docente la facoltà e la libertà didattica di distinguere quelli indispensabili da quelli che si può pensare di trattare in classi particolarmente attive.
Non si prevedono sostanziali variazioni di programma nei diversi indirizzi, compatibilmente con il fatto che il liceo scientifico ad indirizzo scienze applicate consente, in ragione del maggior numero di moduli orari settimanali, un più ampio approfondimento dei concetti affrontati. Nel liceo scientifico di ordinamento e nel liceo classico, al contrario, risulteranno più limitate le possibilità di approfondimento, a causa del più ridotto orario di lezione nel quinquennio.
4. OBIETTIVI
SCIENZE Classe prima
Obiettivi:
Si considerano obiettivi minimi di apprendimento, in relazione agli argomenti del programma che verranno affrontati, quelli descritti in corrispondenza della valutazione sei della griglia di valutazione adottata dal Dipartimento “Conoscenze adeguate, pur con qualche imprecisione; padronanza nel calcolo, anche con qualche lentezza e capacità di gestire e organizzare procedure se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.”
Si considera obiettivo d’eccellenza, in relazione agli argomenti del programma affrontati, quello della completa e esaustiva rielaborazione dei contenuti, anche in riferimento a temi interdisciplinari.
Piano di Lavoro di Dipartimento
Classe seconda
Obiettivi:
Si considerano obiettivi minimi di apprendimento, in relazione agli argomenti del programma che verranno affrontati, quelli descritti in corrispondenza della valutazione sei della griglia di valutazione adottata dal Dipartimento “Conoscenze adeguate, pur con qualche imprecisione; padronanza nel calcolo, anche con qualche lentezza e capacità di gestire e organizzare procedure se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.”
Si considera obiettivo d’eccellenza, in relazione agli argomenti del programma affrontati, quello della completa e esaustiva rielaborazione dei contenuti, anche in riferimento a temi interdisciplinari.
Classe terza
Obiettivi:
Si considerano obiettivi minimi di apprendimento, in relazione agli argomenti del programma che verranno affrontati, quelli descritti in corrispondenza della valutazione sei della griglia di valutazione adottata dal Dipartimento “Conoscenze adeguate, pur con qualche imprecisione; padronanza nel calcolo, anche con qualche lentezza e capacità di gestire e organizzare procedure se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.”
Si considera obiettivo d’eccellenza, in relazione agli argomenti del programma affrontati, quello della completa e esaustiva rielaborazione dei contenuti, anche in riferimento a temi interdisciplinari.
Classe quarta
Obiettivi:
Si considerano obiettivi minimi di apprendimento, in relazione agli argomenti del programma che verranno affrontati, quelli descritti in corrispondenza della valutazione sei della griglia di valutazione adottata dal Dipartimento “Conoscenze adeguate, pur con qualche imprecisione; padronanza nel calcolo, anche con qualche lentezza e capacità di gestire e organizzare procedure se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.”
Si considera obiettivo d’eccellenza, in relazione agli argomenti del programma affrontati, quello della completa e esaustiva rielaborazione dei contenuti, anche in riferimento a temi interdisciplinari.
Classe quinta
Obiettivi:
Si considerano obiettivi minimi di apprendimento, in relazione agli argomenti del programma che verranno affrontati, quelli descritti in corrispondenza della valutazione sei della griglia di valutazione adottata dal Dipartimento “Conoscenze adeguate, pur con qualche imprecisione; padronanza nel calcolo, anche con qualche lentezza e capacità di gestire e organizzare procedure se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.”
Si considera obiettivo d’eccellenza, in relazione agli argomenti del programma affrontati, quello della completa e esaustiva rielaborazione dei contenuti, anche in riferimento a temi interdisciplinari.
Piano di Lavoro di Dipartimento
PERCORSI CLIL
Vista la normativa vigente che prevede l’introduzione di una lingua veicolare comunitaria per l’insegnamento di alcune discipline, fra cui scienze naturali, data la disponibilità di un insegnante del dipartimento a svolgere data attività, in alcune classi quinte saranno svolti uno o più moduli in inglese.
5. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che:
lo svolgimento del programma sarà distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti.
le singole unità didattiche verranno esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico.
quanto spiegato in classe dovrà poi essere rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi.
si potranno affiancare al libro di testo fotocopie preparate dal docente ed eventuali altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.
Il docente avrà cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Ove necessario apporterà modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere che terranno conto delle specifiche esigenze della classe.
…..
Riepilogando, le modalità di lavoro che si intendono utilizzare sono:
lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero/sostegno
Gli strumenti di lavoro sono:
libro di testo dispense o fotocopie (eventualmente)
Piano di Lavoro di Dipartimento
sussidi audiovisivi sussidi informatici laboratorio
In particolare, per l’attività di recupero sono previsti:
corsi di recupero in itinere E’, inoltre, prevista un’attività di approfondimento:
corso pomeridiano di preparazione ai test d’ingresso per le facoltà scientifiche a numero chiuso
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
Premessa La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si valuteranno negli allievi:
la conoscenza degli argomenti trattati
l’uso del lessico specifico e l’esposizione
l’applicazione delle conoscenze
la comprensione e la rielaborazione delle conoscenze
Elemento essenziale sarà il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti.
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Saranno previsti perciò test a risposta multipla, relazioni scritte, compiti scritti tradizionali, prove orali, prove pluridisciplinari.
Sarà garantito lo svolgimento delle prove orali per tutti quegli studenti che, eventualmente, dovessero evidenziare un profitto insufficiente nelle prove scritte.
Ad ogni studente saranno attribuite non meno di due valutazioni (tra prove scritte e/o orali) per ogni periodo didattico (primo periodo/secondo periodo).
Per la valutazione delle prove scritte: In ogni verifica scritta verranno indicati i criteri di attribuzione del punteggio (in genere collegato a correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, nonché alle caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura)). Il punteggio verrà poi trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel
Piano di Lavoro di Dipartimento
caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso viene comunicato e formalizzato alla riconsegna della prova. Sarà assegnata la sufficienza ai compiti correttamente svolti al 60% e il punteggio varierà dal 2(due) al 10 (dieci). L’assegnazione del voto minimo 1 sarà applicata solo nel caso di compito consegnato in bianco.
Per la valutazione delle interrogazioni: Per la valutazione delle interrogazioni ci si atterrà allo schema seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori.
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello Descrittore Voto/10
Gravemente insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di avviare procedure e calcoli; linguaggio ed esposizione inadeguati.
1-3
Decisamente insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di gestire procedure e calcoli; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
3-4
Insufficiente Conoscenze frammentarie, non strutturate, confuse; modesta capacità di gestire procedure e calcoli; difficoltà nello stabilire collegamenti fra contenuti; linguaggio non del tutto adeguato.
4-5
Non del tutto sufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nello sviluppo e controllo dei calcoli; applicazione di regole in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, non sempre adeguato.
5-6
Sufficiente
Conoscenze adeguate, pur con qualche imprecisione; padronanza nel calcolo, anche con qualche lentezza e capacità di gestire e organizzare procedure se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze omogenee e ben consolidate; padronanza del calcolo, capacità di previsione e controllo; capacità di collegamenti e di applicazione delle regole; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio adeguato e preciso.
6-7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità nel calcolo; autonomia di collegamenti e di ragionamento e capacità di analisi; riconoscimento di schemi, adeguamento di procedure esistenti; individuazione di semplici strategie di risoluzione e loro formalizzazione; buona proprietà di linguaggio.
7-8
Piano di Lavoro di Dipartimento
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità ed eleganza nel calcolo, possesso di dispositivi di controllo e di adeguamento delle procedure; capacità di costruire proprie strategie di risoluzione; linguaggio sintetico ed essenziale.
8-9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; padronanza e eleganza nelle tecniche di calcolo; disinvoltura nel costruire proprie strategie di risoluzione, capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi in forma originale e convincente.
9-10
In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
Valutazioni comuni Sulla base delle indicazioni del RAV, vengono proposti test d’ingresso nelle classi terze, comuni in base agli indirizzi di studio. Possono essere svolte prove comuni, concordate fra i docenti, relative ai singoli indirizzi (liceo classico, liceo scientifico di ordinamento, liceo scientifico opzione scienze applicate), nelle classi seconde e quarte al termine dell’anno scolastico.