l'illuminismo nella letteratura italiana
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ILLUMINISMO«Dopo abbiamo avuto l'illuminismo, abbiamo cominciato a ragionare;
anche se con poco coraggio, il nostro cervello lo sappiamo anche usare.»
[Umberto Galimberti]
•Empirismo
•Razionalismo
L'esaltazione della ragione umana come strumento d'indagine e di conoscenza della realtà sensibile
•Dopo la Rivoluzione francese
•Felicità, uguaglianza, libertà, fraternità
L’attenzione per i problemi politico-giuridici
•“Uso pubblico" della ragione
•Allargamento del pubblico e legame con borghesia
La concezione dell’intellettuale e della
cultura
•Filosofica, monista, legata all’ateismo
•…o meccanicismo
Concetto di materialismo
•Ostacolo ricerca felicità
•Ateismo o deismo?
Il rapporto con la fede
•Progressivismo, quindi ottimismo
•Pessimismo per il passato
Il rapporto con la storia
•Cosmopolitismo
•Individualismo
Concezione dell’uomo
Le caratteristiche principali dell’illuminismo sono:
Tra i principali esponenti dell’illuminismo nella letteratura italiana troviamo:
• Carlo Goldoni;• Vittorio Amedeo Alfieri;• Giuseppe Parini.
Carlo Goldoni• Nato a Venezia 1707 da famiglia borghese.• studia a Perugia (Gesuiti) fino al 1721, quando segue una compagnia di comici.• Studia diritto a Pavia fino al 1725.• Crisi depressiva nel 1727.• Lavora nell’amministrazione giudiziaria fino al 1729.• Si laurea in legge a Padova nel 1731, lo stesso anno in cui muore il padre.• A Verona nel 1734 incontra Giuseppe Imer (capocomico S.Samuele).• Nel 1736 sposa Nicoletta Connio.• Dirige il teatro di S.Giovanni, rappresentando proprie commedie.• Fugge a Pisa nel 1745 per debiti, ed esercita la professione di avvocato.• Incontra Medebach nel 1747 che gli offre un contratto per un’intensa produzione di commedie.• Si trasferisce a Parigi nel 1762, ma ne rimane deluso, qui rimarrà fino al 1770.• Versailles (1765), Parigi (1770), Versailles (1775).• Si trasferisce definitivamente a Parigi nel 1780, dove compone Memoires.• Muore il 6 febbraio 1793
Aderenza alla realtà
• Allargamento del pubblico • Iniziale esaltazione dei
valori borghesi
Critica sociale
Spirito riformatore
• Riforma della commedia
• Fallimento utopia borghese• Critica all’ozio dei nobili• Rivalutazione nel popolo
LA RIFORMA DELLA
COMMEDIA
Nasce nella Venezia del XVIII secolo
Un ambiente aperto al dinamismo sociale e alla concretezza delle
classi produttive
Si sviluppa
A partire dalla Commedia dell’Arte
Guardando a due modelli di riferimento:
il Teatro e il Mondo
Con un impianto realistico, con
personaggi a tutto tondo, i “caratteri”
Analizza la realtà del tempo
Coglie i vizi e le virtù di ogni classe sociale
Goldoni riformatore di teatro
Analisi realtà del tempo
L’ideologia
Coglie i vizi e le virtù di ogni classe sociale
Sottolinea i limiti di un ceto popolare ignorante
e bisognoso di guida
Tuttavia rivaluterà il popolo come
portatore di energia, vitalità e
valori sani
Manifesta uno sguardo più benevolo nei
confronti dei vizi della borghesia
Ma si dimostra portata all’avarizia
e al conservatorismo
Quindi mutamento
ideologico, in favore del popolo
Prende di mira la vuota e inutile
superbia della nobiltà
Ben delineato ne “
La locandiera”
Le commedie
1° fase(1730-1738)
Periodo di apprendistato
Accetta strutture
tradizionali
Si rifà a testi già esistenti
il Belisario (tragicommedia
1734)
2° fase(1738-1748)
Vecchia struttura ma
parte del protagonista
scritta per intero
Responsabilità creativa
dell’autore
Compromesso tra controllo
dell’autore e vivacità della
commedia dell’Arte
Momolo cortesan (1738)
3° fase(1748-1753)
La riforma e la collaborazione con il teatro S.
Samuele
Rappresentazione realismo
mondo popolare e vita quotidiana
Cambiamento dell’ideologia in favore dei ceti
popolari e a discapito della
borghesia
La vedova scaltra (1748), Il teatro
comico, La bottega del caffè
(1750), La locandiera (1752)
4° fase(1753-1762)
Facili successi e nuove
sperimentazioni
Disarmonia tra personaggi e
ambiente sociale
Delusione davanti ai valori
borghesi
Realismo: caratteri individuali e
conflitti di classe
Il campiello (1756), I rusteghi (1760), Le baruffe chiozzotte (1762)
5° fase (1762-1793)
In Francia
Il distacco e la malinconia
Il ventaglio (1765), Il burbero
benefico (1771)
La locandiera (1752)
Progetto audace e scarso successo nel pubblico
Ambiguità di Mirandolina Presunta immoralità Valore negativo dei
protagonisti
Consapevolezza del fallimento storico della borghesia
Moralità al contrarioValore esemplare negativo
Cavaliere
“presunzione avvilita”
Mirandolina
“brutalità donne nel burlarsi dei miserabili”
Mémoires
• Riflessione su sé stesso.• Profonda consapevolezza culturale e ideologica.• Dialogo con il pubblico.• Produzione autobiografica divisa in tre parti.• La vita e il teatro: il destino di Goldoni.• La vita come una commedia: piccole e grandi
avventure.• Ironia e distacco priva di toni confidenziali e intimi o
aspri e tragici
Vittorio Amedeo Alfieri• Nasce ad Asti il 16 gennaio 1749, da una ricca famiglia nobile• Frequenta l’Accademia Reale di Torino fino al 1766.• Comincia una prima stagione di viaggi in Italia e all’estero fino al 1768.• Riprende a viaggiare nel 1769.• A Torino compone la sua prima opera nel 1773 e fonda un’Accademia anticonformista; lo stesso anno si lega a Gabriella Falletti.• Compone la sua prima tragedia nel 1774, e continua a scriverne fino al 1782.• Nel 1776 si reca in Toscana per perfezionare la lingua e incontra la contessa d’Albany.• Si trasferisce a Firenze nel 1778, dopo aver rinunciato al patrimonio.• Si trasferisce a Roma nel 1781, ma lascia la città per lo scandalo suscitato dalla sua relazione clandestina.• Compone le sue ultime tragedie dal 1783 al 1787.• Vive con la contessa tra Parigi e l’Aslazia, ma si allontana dalla Francia a causa della piega radicale che assume la Rivoluzione francese• Trascorre a Firenze gli ultimi cinque anni di vita, e si dedica alla stesura della Vita.• Muore a Firenze l’8 ottobre 1803
Individualismo
• Eroismo tragico
• Scontro titanico
Sentimento
rivoluzionario
• Critica all’autoritarismo civile e religioso
• Critica astratta alle classi sociali
• Critica alle realtà politiche
Puramente letterario e intellettual
e
L’ideologia
Individualismo
Affermazione dell’io
Ripresa modelli classici
Nuova concez
ione intellettualeScrittura com
e antitesi
irriducibile al pote
re
Critica alla
tirannide
Scontro
titanico
Nella critica delle diverse classi sociali
L’ostilità verso la borghesia
rivoluzionaria
Soggettività e autobiografismo nelle
Rime
TitanismoScontro titanico tra tiranno e l’oppositore
Consapevolezza della certa sconfitta
Ma volto a far emergere il secondo per il suo coraggio
Di natura eroica e individuale
Impone condizione eterna della tirannide
Le Rime
Punti in comune
Sonetto come forma privilegiata
Paesaggio con funzione di interiorità
Linguaggio e stile tesi ed essenziali
• Soggettività e tendenze autobiografiche• Rapporto con Petrarca:
Poeta-Eroe
Il teatroLa tarda commedia: il risentimento
reazionario e il moralismoCentralità tragedia
Temperamento volto
alla teatralizzazi
one dei conflitti
interiori e alla
radicalizzazione
Sfida: creare in Italia una tradizione
tragica
Metodo di
composizione:
“ideare, stender
e, verseggi
are”
Innalzamento operato
dalla metrica e lo stile
Azione bloccata verso la catarsi conclusiva
Ideologia: contrappos
izioni elementari
Espressione privilegiata
della personalità alfieriana
Le tragedieFilippo
• Il tiranno e la virtù eroica• Il dissidio interiore della virtù e la sua impotenza
Polinice e Antigone
• L’affermazione dell’io e la purezza inerme degli ideali
Agamennone e Oreste
• Eroismo e insensatezza
Virginia
• Tragedia della libertà
La congiura de’ Pazzi
• Il declino dei moderni
Timoleone
• Tirannia e libertà
Maria Stuarda
• La crudeltà e l’inettitudine
Ottavia
• Fragilità della virtù
Meope e Saul e la Mirra• Il tirannicidio virtuoso• L’influenza della compostezza neoclassica
Algide
• La dimensione problematica del potere
Senso del dovere, anche a discapito delle proprie intenzioni• D
avid: eroismo generoso e fedeltà verso il re.
• Micol: ma non disposta a contrastare la volontà del padre.
• Gionata: rinuncia in suo favore alla successione al trono
Tra desiderio di affermazione e bisogno di aiuto
Difficile rapporto con David:•
Ambivalenza psicologica
Titanismo in Saul:• D
issidio interiore
• Confronto risolutivo con la morte
Saul
Conflitto all’interno della protagonista:• C
erca inizialmente di reprimere una parte di sé, colpevole e inaccettabile
Espressione dell’incupirsi affettivo e ideologico dell’autore:• I
ndividuo in preda a lacerazioni interiori
Tragedia costruita sul non-detto
Innocente dissimulazione ma empia confessione:• M
orte come esclusione sociale
Mirra
La Vita• Genere autobiografico (1790)• Motivi: privati + studio dell’uomo attraverso l’analisi di sé stesso.• Diviso in due parti: 1. In quattro “epoche” (Puerizia, Adolescenza, Giovinezza, Virilità).2. “Continuazione quarta epoca”.a. Reminescenze dell’infanzia e primi sintomi di inclinazioni naturali.b. Un’ insoddisfacente formazione umana e culturale.c. Una stagione di viaggid. L’attività letteraria• Tema principale: rievocazione tappe nel diventare scrittore• Letteratura come vera identità, come pratica di una libertà solitaria e
aristocratica• L’esaltazione della natura e il rapporto preromantico con il paesaggio
naturale• Naturalezza e cura della scrittura.• Stile medio, sostenuto e sorvegliato
Giuseppe Parini• Nasce a Bosisio (Como) il 23 maggio 1729 da una famiglia di piccoli commercianti.• Si trasferisce a Milano nel 1739 e prosegue gli studi.• Pubblica la sua prima opera nel 1752• Nel 1753 entra nell’accademia dei Trasformati.• Diventa sacerdote nel 1754.• Precettore presso i duchi Serbelloni, e continua a pubblicare altre opere.• Precettore di Carlo Imbonati dal 1762 al 1768, intanto comincia la scrittura de “Il Giorno”.• Diventa poeta ufficiale del Teatro Regio nel 1765.• Nominato professore presso le scuole Palatine.• Compone diverse Odi, trattando di diversi temi.• L’ultima stagione creativa si sviluppa tre il 1787 al 1795, lavorando ancora al “Giorno” e ad altre odi.• Viene nominato sovrintendente delle Scuole comunali di Brera nel 1791.•Collabora alla Municipalità rivoluzionaria nel 1796.•Muore a Milano il 15 agosto del 1799,
Critica alla
nobiltà
• Visione utilitaristica
• Critica parassitismo
Sostiene l’eguaglianz
a, la tolleranza e l’umanitaris
mo
Era difensore
della fisiocrazi
a
• La ricchezza di uno Stato è data dall’agricoltura.
• la concezione della vita agreste come valore morale.
L’ideologiaModerazione
Atteggiamento ambivalente
Critica alla nobiltàVecchie strutture sociali operano il
rinnovamento
Perdere i propri vizi affinché diventi meritevole dei privilegi che ha ereditato
Non comprensione dell’importanza della borghesia nell’ottica di un rinnovamento
Trasformazione i contenuti conservando le strutture
Trasformazioni strutture produttive
Non stravolgere ma modernizzare
Contro il pragmatismo e l’utilitarismo illuministico
Utilità + bellezza
Le Odi
1°fase(1757-1770)
Temi sociali e civili
Esaltazione vita agreste
Contrapposizione tra città e campagna
La salubrità dell’aria (1759), L’ipostura
(1761)
2°fase(1777-1785)
Temi civili con funzione sociale della
cultura e dell’ educazione
Prospettiva individuale sostituisce
quella collettiva
La recita de’ versi (1783), La caduta (1785)
3°fase(1787-1795)
Ripiego malinconico e nostalgico sui temi
dell’interiorità esistenziale
Tema amoroso come movente del rimpianto per la vita che trascorre
Disillusione per rivolgimenti della
Rivoluzione francese
Il pericolo (1787), Alla Musa (1795)
• Rinnovamento materia trattata ma forme sono debitrici della tradizione arcaica• Un desiderio di concretezza e un impulso polemico nuovi
• Improvviso cambiamento ideologico da parte dell’autore, riscontrabile anche nel Giorno
Il GiornoPersonaggi
Giovin Signore
Vita dedita a frivolezze e divertimenti
Contraddizione con eroico
Non dotato di interiorità né di capacità di azione
Narratore (Precettore)
Critica indiretta e ironica ai costumi nobiliari
Attraverso la retorica dello straniamento
Personaggi secondari
Privi di spessore psicologico o di personalità
Dama come corrispettivo femminile
Spazio
Descrittivo
Interni
Novità e originalità
Gerarchia
Esterni
Tempo
Innaturalità e parodia
Troppi eventi in una sola giornata
Giornate impossibili come stile di vita
Criterio organizzativo
Titolo e sottotitoli
La poetica e lo stile
•Altezza registro stilistico + contenuti banali•Ridicolizzare attraverso l’esagerazione ma ironia non immediata•Meccanismo antifrastico
La retorica dello straniamento
• Poesia didascalica, satirica e polemica• Endecasillabo sciolto: non per tradizione ma per moda• Registro eroico e soggetti inadeguati sullo stesso piano• Stile raffinatissimo (morfologia, lessico, costruzioni sintattiche e
figure retoriche)
Metrica e stile
• Funzione: bravura letteraria e nobilitazione• Conferire serietà a dati irrilevanti (origine della cipria, gioco
tric-trac, origini e sviluppi del canapè)• Favola del piacere: disuguaglianza tra uomini e classi sociali
Favole mitologiche
Il cambiamento ideologico nel GiornoPrimo progetto
Tre poemetti tra loro collegati (Il mattino, il Mezzogiorno, la Sera)
Avverte una possibile alternativa sociale
Il progetto di riforme austriaco e la crisi dell’aristocrazia dopo la Rivoluzione francese
Toni meno impegnati in senso civile, prevalenza del sarcasmo
Cambiamento ideologia e poetica
Secondo progetto
Poema unitario suddiviso in quattro parti (Il mattino, il Meriggio, il Vespro e la Notte)
Rappresentazione meno contrastata e radicale corrispondente a una visione più sfumata dei rapporti sociali
Settori disponibili alla collaborazione e classe nobiliare sull’orlo dell’estinzione
Ricerca di equilibrio e decoro, temi individuali e privati, ironia distaccata e dolente
Cambiamento ideologia e poetica
L ’ i l l u m i n i s m o i t a l i a n o a tt r a v e r s o i s u o i t r e p i ù g r a n d i r a p p r e s e n t a n ti
d i V i v i a n a D i V u o l o