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L’importazione comunitaria e nazionale di legno e prodotti derivati soggetti all’UE Timber Regulation Sebastiano Cerullo (Federlegno Arredo) Angelo Mariano (Conlegno)

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L’importazione comunitaria e nazionale di legno e prodotti derivati soggetti all’UE Timber Regulation

Sebastiano Cerullo (Federlegno Arredo)

Angelo Mariano (Conlegno)

Argomenti trattati

• Norme di contrasto al commercio di legno illegale

• Rischio di illegalità e relativa valutazione

• Importazione comunitaria e nazionale di prodotti regolamentati dall’EUTR

• Possibili sviluppi futuri

Norme di contrasto al commercio di legno illegale

Strumenti legislativi vigenti: • Unione europea: EUTR (Timber Regulation) • USA: Lacey Act • Australia: Illegal Logging Prohibition Act 2012 and Prohibition Regulation • Giappone: Clean Wood Act • Malesia: Import legality Regulation (VPA-FLEGT) • Indonesia: Decree on the Import Requirement of Forestry Products • Corea del Sud: Act on the Sustainable Use of Wood

Strumenti legislativi in via di definizione: • Vietnam: specifiche nell’ambito dell’accordo FLEGT • China: legge sull’obbligatorietà della due diligence

Introducono l’obbligo per gli importatori di verificare che legno e derivati siano conformi alla legislazione applicabile nei paesi di provenienza, predisponendo adeguati sistemi di Due Diligence.

N.B.: I suddetti paesi effettuano circa il 90% delle importazioni globali… https://www.forest-trends.org/publications/regulating-trade-illegal-timber/

Importazione e rischio di illegalità

Nel suo complesso, l’UE importa legno e derivati regolamentati dall’EUTR per un valore di 25,7 miliardi € (dati 2016 ).

Essendo grandi importatori, Unione europea, USA, Australia, Cina, India e Giappone risultano particolarmente esposti al rischio di immettere legno illegale nelle proprie filiere produttive e commerciali.

Le maggiori Organizzazioni internazionali di settore stimano che la quota di legno illegale, prodotto in violazione delle norme vigenti nei paesi di produzione, rappresenti fino al 30% del mercato globale e che il relativo controvalore annuo superi i 100 miliardi €.

Import degli Stati membri in milioni €

Pur non essendo un parametro espressamente elaborato per il settore forestale, l’indice di corruzione percepita (CPI) di Transparency international rappresenta un riferimento oggettivo per la determinazione del «rischio paese».

Il CPI è disponibile per 180 Stati a cui vengono attribuiti valori variabili da 0 (altamente corrotti) a 100 (non corrotti).

Definizione del rischio

N.B.: L’Italia nel 2017, si è collocata al 54° posto della classifica con CPI pari a 50: generalmente considerato valore soglia dell’illegalità.

Le norme di contrasto al legno illegale si basano, oltre che sulla valutazione del rischio intrinseco del prodotto da importare (specie, complessità della catena di produzione, ecc.), anche su quello relativo all’affidabilità del paese di provenienza.

C P I 2017

L’importazione di prodotti regolamentati

Ai fini dell’importazione, l’EUTR regolamenta legno e prodotti derivati provenienti da paesi extracomunitari (segati, pannelli, mobili, paste di cellulosa, articoli in carta o cartone, ecc.).

Le eccezioni più significative riguardano sedie, strumenti musicali, libri stampati ed altri lavori di editoria, di cui la Commissione europea sta attualmente valutando l’inclusione.

Per agevolarne l’analisi, i dati di importazione sono stati raggruppati in 3 macro-categorie settoriali (Legno, Mobili e Carta) e in due classi di rischio definite in base alla provenienza da paesi con CPI maggiore o minore di 50.

Dati Eurostat 2016 - Elaborazioni Centro Studi Federlegno Arredo Eventi Spa

Da Paesi con

CPI > 50

(milioni €)

%

Da Paesi con

CPI < 50

(milioni €)

%

LEGNO 3 081 31 6 775 69

MOBILI 209 6 3 417 94

CARTA 5 742 47 6 438 53

TOTALE 9 032 35 16 630 65

Importazioni dell’UE 28 Da Paesi con

CPI > 50

(milioni €)

%

Da Paesi con

CPI < 50

(milioni €)

%

LEGNO 181 25 535 75

MOBILI 9 7 120 93

CARTA 875 48 960 52

TOTALE 1 065 40 1 615 60

Importazioni dell’Italia

L’importazione comunitaria di prodotti regolamentati dall’EUTR

Circa il 65% dei prodotti soggetti all’EUTR proviene da paesi con CPI < 50

Con un controvalore di 26 miliardi € nel 2016, l’UE è uno dei maggiori importatori mondiali di legno e derivati. Dal 2010 al 2016 le importazioni sono aumentate del 5,6%. Nel 2016 si è registrata una flessione dell’1,1% rispetto al 2015.

Dati Eurostat 2016 - Elaborazioni Centro Studi Federlegno Arredo Eventi Spa

Importazione italiana di prodotti regolamentati dall’EUTR

Con un controvalore di 2,7 miliardi €, il nostro paese effettua l’11,3 % delle importazioni comunitarie complessive (legno, mobili e carta). L’import italiano appare comunque in calo: 10,1% dal 2010 al 2016; 8,3% dal 2015 e il 2016

Dati Eurostat 2016 - Elaborazioni Centro Studi Federlegno Arredo Eventi Spa

Importazione italiana di prodotti regolamentati dall’EUTR

Se si considerano le importazioni complessive (legno, mobili e carta), l’Italia si colloca al terzo posto nell’UE, dopo Regno Unito (1°) e Germania (2°).

La classifica cambia se si analizzano distintamente i tre settori di riferimento.

4 ITALIA

3 ITALIA

6 ITALIA

• L’entrata in vigore dei VPA FLEGT, attualmente in via di: attuazione (Cameroon, Repubblica Centrafricana, Ghana, Indonesia, Liberia e Congo), negoziazione (Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Guyana, Honduras, Laos, Malesia, Tailandia e Vietnam) o pre-negoziazione (Myanmar, Filippine, Cambogia), ridurrà considerevolmente il rischio di importazione di legno illegale nell’UE.

• L’applicazione dell’EUTR ai prodotti attualmente esclusi (libri, strumenti musicali, ecc.) comporterebbe il coinvolgimento di molti «nuovi» operatori che non conoscono la normativa e la necessità di capillari campagne di informazione e formazione.

• L’attuazione di norme basate sulla Due Diligence, in vari paesi terzi, determinerà - per gli esportatori comunitari del settore - la necessità di fornire regolari prove di legalità dei propri prodotti, aumentando la cogenza della tracciabilità degli approvvigionamenti.

• Particolarmente problematici per l’esportazione potrebbero risultare gli stessi prodotti complessi (mobili ed altri manufatti in legno o carta) che attualmente creano difficoltà agli operatori EUTR in termini di Due diligence. Ciò rappresenta una nuova sfida per il «made in Italy»…

Possibili sviluppi futuri