linguistica del testo ext ocr

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l lettori che desiderano informazioni sui volumi pubblicati dalla casa editrice possono rivolgersi direttamente a: Carocci editore Corso Vittorio Emanuele Il, 22 9 00186 Roma TE L. 06 42 81 84 17 FAX 06 42 74 79 31 Visitateci sul sito Internet: http://www.carocci.it T Angela Ferrari Linguistica del testo Principi, fenomeni, strutture L arocci editore

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  • l lettori che desiderano informazioni sui volumi pubblicati dalla casa editrice possono rivolgersi direttamente a: Carocci editore Corso Vittorio Emanuele Il, 22 9 00186 Roma TE L. 06 42 81 84 17 FAX 06 42 7 4 79 31

    Visitateci sul sito Internet: http:/ /www.ca rocci.it

    T Angela Ferrari

    Linguistica del testo Principi, fenomeni, strutture

    @ Larocci editore

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    t edizione, marzo 2014 copyright 2014 by Carocci editore S.p.A., Roma

    Realizzazione editoriale: Fregi e Majuscole, Torino

    Finito di stampare nel marzo 2014 da Eurolit, Roma

    ISBN 9 78-88-430-7198-2

    Riproduzione vietata ai sensi di legge (art.171 della legge 22 aprile 19 41, n. 633)

    Senza regolare autorizzazione, vietato riprodurre questo volume anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, com presa la fotocopia, anche per uso interno o didattico.

    Indice

    Introduzione 13 Bibliografia 15

    Parte prima Fondamenti

    t. l confini deLLa disciplina 19 r. Dallo studio della langue allo studio della parole 19

    1.1. Il punto di vista di Ferdinand de Saussure l 1.2. Le discipline centrate sul testo

    2.. Analisi conversazionale, linguistica del testo, analisi del discorso 21 2.1. L'analisi conversazionale nella sua versione standard l 2.2. La linguistica del testo: primi appunti l 2.3. L'analisi d el discorso

    2. I.

    2..

    3

    3 I.

    2..

    3

    Bibliografia 26

    La Linguistica del testo dai suoi inizi a oggi 27 La (breve) fase sintattico-lessicale 27 Dall'approccio sintattico-lessicale a quello semantico: le "grammatiche del testo" 28 2.1. La struttura delle grammatiche del testo l 2.2. I concetti di coerenza e di coesione l 2.3. L'atteggiamento e i metodi

    Forza e limiti delle grammatiche del testo 32 Bibliografia 34

    Testo, discorso, Linguistica del testo 35 Testo e discorso 35 1.1. Il testo in senso tecnico l 1.2. La concezione larga e la concezione stretta di linguistica del testo

    Lingua e testo 38 2.1. Decodifica e inferenza l 2.2. La codifica di valori testuali l 2.3. Le sorgenti della codifica testuale

    Testo e grammatica della frase 42 3.1. Due sistemi di costruzione linguistica l 3.2. Influenza vicendevole

    Bibliografia 44

    7

  • Linguistica del testo

    4 I.

    2.

    3

    4

    S 6.

    5

    Parte seconda Sistemazioni

    La struttura del testo: una prima sistemazione 49 La sostanza del testo: contenuti espliciti e contenuti impliciti 49 L'organizzazione del testo: la sua articolazione in unit gerarchicamente ordinate 50 L'organizzazione del testo: le relazioni tra le unit del testo 51 Le propriet semantiche fondamentali del testo: unitariet, continuit, progressione 52 Dall'unitariet e dalla continuit del testo alla sua architettura Due variabili fondamentali: tipi di testo, variet linguistiche Bibliografia 54

    La sostanza semantica del testo 55

    53 53

    I. n contesto 55

    2.

    3

    4

    S

    6. I.

    2.

    8

    1.1. Lo sfondo cognitivo e il contesto (in senso stretto) l 1.2. La selezione (dinamica) del contesto

    Significato esplicito e significati impliciti 59 2.1. Contesto e significato esplicito l 2.2. Contesto e significati impliciti l 2.3. Due tipi di significato implicito

    Le presupposizioni 63 3.1. Le presupposizioni nel testo l 3.2. Le funzioni testuali delle presupposizioni l 3-3- Gli attivatori linguistici delle presupposizioni

    Le implicature 68 4.1. Le implicature conversazionali secondo Grice l 4.2. Le implicature nel testo l 43 Le funzioni testuali delle implicature

    Contenuti espliciti e contenuti impliciti: la fisionomia semantica del testo 75 p. I contenuti impliciti nel testo l 5.2. Utilit e insidie dei contenuti impliciti

    Bibliografia 79

    Le unit del testo 81 L'unit comunicativa e l'enun

  • Linguistica del testo

    4

    5

    ne l 35 La relazione di opposizione l 3.6. La relazione di concessione (argomentativa) l 37 La relazione di aggiunta l 3.8. La relazione di rettifica l 39 La relazione di specificazione e la relazione di generalizzazione l 3.10. La relazione di commento i 3.11. La relazione di background l 3.12. La relazione di alternativa l 3-13. Le relazioni di dispositio

    L'architettura logica del testo: l'organizzazione degli enunciati 160 4.1. Gerarchie tra enunciati l 4-2. Raggruppamenti e gerarchie di enunciati

    L'architettura logica del testo: la configurazione delle unit informative interne all'enunciato 168 5.1. La selezione delle relazioni logiche in primo piano l p. Le relazioni logiche di sfondo l 53 Gerarchie logiche indotte dalla forma linguistica

    Bibliografia 176

    10. La dimensione referenziale del testo 179 I. Collegamenti referenziali 179

    2.

    3

    4

    5

    1.1. Collegamenti referenziali e pseudoreferenziali l 1.2. Collegamenti referenziali diretti e associativi l q. Collegamenti referenziali anaforici e cataforici

    Anafora, espressioni anaforiche 186 2.1. Tipi di espressioni anaforiche l 2.2. li caso della ripetizione l 2.3. Anafora empatica

    Catafora, espressioni cataforiche 202 3.1. Relazioni cataforiche l 3.2. Tipi di espressioni cataforiche

    La continuit e l'unitariet referenziali: le catene anaforiche 206 4.1. Catene anaforiche (e cataforiche) l 4.2. lnterazioni con l'organizzazione logica

    L'architettura referenziale del testo: la progressione del topic (o tematica) 213 5.1. Il ropic (o tema) l 5.2. Tipi di progressione del ropic (o tematica) l 5-3- Progressione del topic principale e sussidiaria l 5-4- Topic globali

    Bibliografia 229

    11. La dimensione enunciativa del testo 233 1. Il discorso riportato 233

    1.1. Il discorso diretto l 1.2. Il discorso indiretto l 1.3. Il discorso indiretto libero

    2. Strutture linguistiche polifoniche (secondo Ducrot) 241 2.1. Le strutture concessive l 2.2. Gli enunciati ironici l 2.3. La negazione l 2.4. La presupposizione

    3 La deissi 247 3.1. Deissi personale, spaziale, temporale e sociale l 3.2. Deissi testuale

    Bibliografia 253

    T l

    Parte quarta Variazioni

    Indice

    12. Tipi di testo 257 1. Le tipologie dei testi 257

    2.

    3

    4

    5

    6.

    1.1. Pi tipologie possibili l 1.2. La tipologia funzionale "classica"

    Il testo narrativo, con attenzione alle forme verbali 260 2.1. Aspetti generali l 2.2. La scelta delle forme verbali

    Il testo espositivo, con attenzione alla punteggiatura 268 3.1. Aspetti generali l 3.2. La scelta della punteggiatura

    Il testo argomentativo, con attenzione alle espressioni connettive 277 4.1. Aspetti generali l 4.2. La scelta dei nomi e dei verbi per indicare la motivazione e la consecuzione

    Il testo descrittivo, con attenzione alle strutture sintattico-informative 287 s.r. Aspetti generali l 5.2. La scelta delle strutture sintattico-informative

    Il testo prescrittivo, con attenzione all'espressione della richiesta 296 6.1. Aspetti generali l 6.2. L'espressione della richiesta

    Bibliografia 305

    13. Per concludere. Linguistica del testo e variazione Linguistica 309 I. La lingua dei newsgroup 310

    I.I. La lingua della rete l 1.2. l newsgroup: considerazioni generali l 1.3. Caratteristiche sintattiche e interpuntive l 1.4. Sintassi e punteggiatura alla luce della testualit

    Bibliografia 316

    w ll

    ..

  • b

    4 La struttura del testo: una prima sistemazione

    li testo l'unit fondamentale della comunicazione linguistica. Esso si definisce per la sua natura funzionale - persegue uno scopo comunicativo globale - e per la sua sostanza. A differenza della frase, il testo non un'unit sintattica, d:finibile in termini formali: il testo prima di tutto un'unit di significato, un'unit fondamentalmente semantica o, in altri termini, concettuale. Esso possiede una strutturazione, che si riflette tipicamente sulla sua superficie linguistica. In questo capitolo, proporremo un primo elenco informale degli ingredienti del testo, vale a dire degli elementi, dei fenomeni e delle strutture che permet-tono da una parte di capire che cosa sia un testo in generale e dall'altra di de-scrivere e spiegare natura e forma di testi particolari. Gli aspetti che saranno menzionati e tratteggiati saranno ripresi a uno a uno nei capitoli successivi, dove saranno esemplificati, precisati, giustificati.

    t. La sostanza del testo: contenuti espliciti e contenuti impliciti

    La sostanza del testo dunque semantica: essa va cio vista come un insieme di concetti di vario tipo e variamente collegati, che rappresentano globalmente un "pezzo di mondo" (reale, immaginario, desiderato, preteso, temuto, negato, concreto, astratto ecc.) e che, sempre globalmente, sono stati prodotti e riuniti al fine di raggiungere un particolare obiettivo comunicativo: far sapere qualcosa, far fare qualcosa, spiegare qualcosa, proibire qualcosa, suscitare emozioni ecc. Come abbiamo gi visto, il contenuto semantico del testo proviene in parte Decodifica dalla decodifica del materiale linguistico e in parte dall'inferenza, vale a di- e inferenza re da un ragionamento naturale che fa interagire contenuti veicolati tramite la lingua con vari tipi di contenuti di origine extralinguistica. L'inferenza permette anzitutto di precisare e completare significati linguistici espliciti, come quando una frase quale Aprila! viene interpretata come una richiesta rivolta al destinatario di togliere il tappo di una particolare bottiglia che si trova nella situazione fisica di enunciazione. In secondo luogo, l'inferenza pu creare contenuti ex novo, come quando un'asserzione quale Che freddo che fo viene impiegata per chiedere di chiudere una finestra determinata: in questo secondo caso il contenuto costruito inferenzialmente implicito. Da

    49

  • Unit comunicativa

    Unit informativa

    Linguistica del testo

    un punto di vista semantico, un testo intreccia dunque caratteristicamente contenuti veicolati esplicitamente e contenuti veicolati implicitamente. I contenuti impliciti che nascono dal processo inferenziale sono parte integrante del contenuto del testo, all'interno del quale svolgono funzioni fondamentali.

    2. L'organizzazione del testo: La sua articolazione in unit gerarchicamente ordinate

    Il contenuto semantico del testo un'entit strutturata: pi precisamente, esso si articola in unit gerarchicamente organizzate e collegate, a vari livelli e in varie dimensioni, da una complessa rete di relazioni semantiche. L'unit fondamentale del testo l'unit comunicativa: essa si caratterizza per il fatto di essere il risultato di un'azione comunicativa provvista di una funzione illocutiva (asserzione, richiesta ecc., nel senso inteso da John Austin e John Searle) e di una funzione di composizione testuale che si definisce rispetto al cotesto, cio al suo intorno linguistico: conclusione, motivazione, esemplificazione, riformulazione ecc. Vediamo, per esempio, il seguente testo :

    ( r ) La sua [del conte Andrea Sperelli-Fieschi d'Ugenta] adolescenza, nutrita di studi i vari i e profondi, parve prodigiosa. Egli altern, fino ai vent'anni, le lunghe letture coi lunghi viaggi in compagnia del padre e pot compiere la sua straordinaria educazione estetica sotto la cura paterna senza restrizioni e costrizioni di pedagoghi. (G. D'Annunzio, Il piacere)

    Esso si articola in due unit comunicative separate dal punto; la seconda ha una funzione illocutiva di asserzione - pi precisamente, di una (micro )narrazionee, rispetto all'unit precedente, essa ha una funzione testuale di motivazione. L'unit comunicativa l'unit fondamentale del testo perch necessaria e sufficiente affinch esso esista: ci significa che, bench sia prototipicamente costituito da pi unit comunicative, ci possono essere testi composti da una sola unit comunicativa, per esempio da una richiesta come Aprila! o da un'insegna quale Coif/ur. Come si vedr pi avanti, l'unit comunicativa pu avere forme linguistiche molto diverse, che vanno dalla semplice parola a frasi ampie e complesse. A un livello inferiore, l'unit comunicativa pu facoltativamente articolarsi in unit informative la cui funzione sta sostanzialmente nel raggruppare, dividere e gerarchizzare il suo contenuto semantico. Consideriamo il seguente testo:

    (2) I grassi vegetali si identificano come i grassi "buoni': Eppure sotto questa etichetta si nasconde una trappola: se sono idrogenati, questi grassi, che si ottengono a partire da oli vegetali, fanno alzare il colesterolo pi del burro. ("Starbene': agosto 2012)

    Esso formato da tre unit comunicative separate da un segno di punteggiatura forte, il punto dapprima e i due punti in seguito. Mentre le due prime

    50

    4. La struttura del testo: una prima sistemazione

    unit non hanno una strutturazione interna in unit informative, l'ultima unit comunicativa - quella che segue i due punti - si articola invece in tre unit informative: una in primo piano, veicolata dalla reggente, e due subalterne. Di queste, la prima (la subordinata condizionale) delimita il quadro in cui va considerata la reggente e la seconda (la relativa appositiva) specifica la provenienza dei grassi idrogenati, confermando cos l'idea di "trappola". A un livello superiore, le unit comunicative si raggruppano, sempre facoltativamente, in "movimenti testuali", vale a dire in sequenze di unit comunicative riunite da una funzione illocutiva e testuale globale.

    3 L'organizzazione del testo: Le relazioni tra Le unit del testo

    Le unit del testo, a qualunque livello gerarchico si situino, sono collegate da una rete di relazioni, che possono valere anche a distanza. Tali relazioni appartengono (almeno) a tre piani semantici diversi: il piano logico, il piano referenziale, il piano enunciativo. Il piano logico concerne la "logica" in base alla quale si collegano le diverse Piano logico unit. Nell'esempio (3), che ripropone l'inizio dell'esempio (2) ,

    (3) I grassi vegetali si identificano come i grassi "buoni". Eppure sotto questa etichetta si nasconde una trappola [ ... ].

    le due unit comunicative intrattengono una relazione logica di concessione segnalata dal connettivo eppure. Il piano referenziale concerne il collegamento delle unit riguardo al "pezzo Piano referenziale di mondo" che esse via via evocano. Si prenda il seguente caso:

    (4) Prima di suonare il campanello della porta di servizio la nonna cavava dal seno un fazzoletto, lo umettava di saliva, trovava sempre qualche baffo di sporco sul mio viso. [soggetto sottinteso] Mi toglieva la polvere dalle scarpe, mi faceva soffiare il naso. (V Prato lini, Cronaca fomiliare)

    Le due unit comunicative si connettono dal punto di vista referenziale in quanto la seconda unit evoca, attraverso il soggetto sottinteso, la nonna di cui gi si parlava in precedenza e, attraverso i pronomi mi, il protagonista, al quale nella prima unit si fa riferimento con l'aggettivo possessivo mio. Quanto al piano enunciativo, esso rende conto dei diversi punti di vista o di- Piano enunciativo scorsi che si alternano all'interno del testo. Nel seguente brano, per esempio, il punto di vista del narratore (nelle brevi parti sottolineate) lascia spazio al punto di vista del protagonista, come mostra la forma linguistica della narra-zione improntata lessicalmente e sintatticamente al parlato:

    (s) Poi il Gran Lombardo raccont di s, veniva da Messina, dove si era fatto visitare da uno specialista per una sua speciale malattia dei reni, e tornava a casa, a

    51

  • Unitariet, continuit, progressione

    Linguistica del testo

    Leonforte, era di Leonforte, su nel Val Demona tra Enna e Nicosia, era un padrone di terre con tre belle figlie femmine, cos disse, tre belle figlie femmine, e aveva un cavallo sul quale andava per le sue terre, e allora credeva, tanto quel cavallo era alto e fiero, credeva di essere un re, ma non gli pareva che tutto fosse l, credersi un re quando montava a cavallo [ ... l. (E. V ittorini, Conversazione in Sicilia)

    4. Le propriet semantiche fondamentali del testo: unitariet, continuit, progressione

    Una sequenza di unit comunicative che forma un testo caratterizzata dalle propriet semantiche fondamentali di unitariet, continuit e progressione. Si ha unitariet quando il contenuto del testo pu essere ricondotto, attraverso operazioni cognitive di cancellazione, astrazione e condensazione a uno o pi nuclei semantici di cui esso l'espansione. Si ha continuit se ogni unit comunicativa si collega in qualche modo al cotesto precedente, immediato o lontano. Si ha progressione se ogni unit comunicativa contribuisce a modificare, al limite anche annullando, o ad arricchire quanto stato comunicato in precedenza. Unitariet, continuit e progressione si manifestano in una e/o nell'altra dimensione semantica di strutturazione del testo (referenziale, logica ecc.), dove acquistano una loro specificit. Si ragioni, a modo di illustrazione, sulla propriet della continuit. Nella dimensione referenziale, la continuit si attua mediante la riproposizione, diretta o indiretta, di uno o pi referenti gi evocati dal cotesto. Cos, nel seguente caso:

    (6) [soggetto sottinteso: Federico Moreaul Attravers un'anticamera, poi un altro locale, poi un grande salone con finestre alte e un camino monumentale, sormontato da una pendola a forma di sfera e da due mostruosi vasi di porcellana dentro i quali, come cespugli d'oro, si ergevano due mazzi di supporti per candele. Alle pareti erano appesi alcuni quadri alla maniera dello Spagnoletto [ ... ]. Federico, senza accorgersene, sorrideva di piacere. [soggetto sottinteso: Federico Moreau l Arriv alla fine in un ambiente ovale, rivestito di legno di rosa e stipato di mobili piccoli e graziosi, che prendeva luce da un'unica vetrata aperta sul giardino. La signora Dambreuse sedeva accanto al fuoco, e una dozzina di persone facevano cerchio attorno a lei. Con una parola gentile, [soggetto sottinteso: la signora Dambreuse l fece cenno a Federico di sedersi, senza mostrarsi sorpresa, per, di non aver )Q visto per tanto tempo. (G. Flaubert, L 'educazione sentimentale)

    la chiara continuit referenziale del testo data anzitutto dal permanere del protagonista, Federico Moreau, nella maggior parte delle unit comunicative e dalla continuazione del suo movimento: attraverso e arrivo. Vi poi il legame dei luoghi: la seconda unit comunicativa del primo capoverso nomina le pareti che si collegano, grazie a una relazione parte-tutto, al grande salone evocato e descritto nell'unit precedente. E ancora, verso la fine, si pu osservare il permanere della signora Dambreuse.

    52

    T 4. La struttura del testo: una prima sistemazione

    5 Dall'unitariet e dalla continuit del testo alla sua architettura

    Le propriet dell'unitariet e della continuit fanno della sostanza semantica del testo una materia omogenea. A un livello di analisi ulteriore, tale materia si plasma in una vera e propria "architettura", composta da "mattoni" di varie grandezze distribuiti secondo specifiche disposizioni. Uscendo dalla metafora, i mattoni coincidono con le unit testuali in cui il contenuto semantico del testo viene segmentato e l'architettura con le gerarchie che vengono attribuite alle diverse unit del testo. Per esempio, la seguente sequenza, concettualmente unitaria e continua

    ( 7) Maria, che di solito una persona gradevole, in questo periodo insopportabile. Meglio non invitarla.

    si articola in due unit comunicative separate dal punto e caratterizzate da una relazione di conseguenza. La prima unit si compone di due unit informative, una collocata in primo piano (Maria in questo periodo e insopportabile) e l'altra sullo sfondo ([Maria] di solito e una persona gradevole). Dato il suo rilievo informativo, la prima unit a fungere da premessa della consecuzione: Maria [ ... ] in questo periodo e insopportabile meglio non invitar/a. Mantenendo la stessa materia semantica, la scelta di un'architettura al posto di un'altra pu produrre sequenze testuali incoerenti, come si verificherebbe se scegliessimo di invertire le gerarchie del testo e producessimo (8):

    ( 8) Maria, che in questo periodo insopportabile, di solito una persona gradevole. #Meglio non invitarla.

    Questo testo non coerente perch, mettendo in primo piano il contenuto Maria [ .. . ] di solito e una persona gradevole, comunica una relazione di conseguenza concettualmente inaccettabile: fa discendere il consiglio di non invitarla da una premessa (Maria e una persona gradevole) che condurrebbe piuttosto a una conclusione positiva (invitiamo/a!).

    6. Due variabili fondamentali: tipi di testo, variet linguistiche

    Architettura del testo

    Come noto, esistono diverse tipologie di testo, che si differenziano in fun- Tipi di testo zio ne del criterio classificatorio adottato: funzione illocutiva (testi informa-tivi, argomentativi, prescrittivi ecc.), grado di costrizione/libert interpre-tativa imposta al destinatario (testi molto vincolanti, poco vincolanti ecc.), capacit cognitive sottese alla produzione (elaborazione libera, a partire da altri testi ecc.) . Qualunque sia la classificazione prescelta, facile osservare come il passaggio da un tipo all'altro incida sull'architettura semantica del testo e sulla sua manifestazione linguistica. Cos, per esempio, un testo de-scrittivo favorir la dimensione referenziale a scapito di quella logica: pi che

    53

  • Variet linguistiche

    Linguistica del testo

    da relazioni quali la motivazione, la conclusione, la riformulazione ecc., la sua architettura si definir cio in base alla distribuzione e alla connessione dei vari elementi che costituiscono l'entit descritta; in un testo narrativo saranno privilegiate le relazioni denotative - temporali, spaziali - tra processi; in un testo argomentativo verranno messi in primo piano atti di composizione testuale come la motivazione, la conclusione, la concessione, l'illustrazione ecc. Passando alla lingua, basti pensare a come essa muti in un testo informativo in funzione della sua destinazione: specialistica, divulgativa, didattica. Nel primo caso, il lessico tecnico, i passaggi logici impliciti, la sintassi strettamente verbale e compatta; nel secondo caso, il lessico comune o, se tecnico, esplicitamente definito, l'architettura logica pi distesa ed esplicita, la sintassi pi variata e movimentata; il testo didattico sintatticamente pi semplice e ripetitivo, gli snodi logici sono massimamente espliciti. Al di l della variazione tipologica, ha chiaramente un'incidenza sull'architettura del testo, sulla sua coerenza e sulla sua coesione anche la variet linguistica intesa in senso sociolinguistico. Basti pensare alle differenze che caratterizzano un testo informativo redatto da uno scrittore colto e un testo in italiano popolare, elaborato da chi non avvezzo alla scrittura. E si pensi ancora alle differenze che caratterizzano le variazioni sull'asse diamesico: dallo scritto controllato al parlato conversazionale, passando per la lingua mediata dalla rete. Ognuna di queste variet ha caratteristiche specifiche, che, oltre a interessare la grammatica in senso stretto, investono il testo nei suoi aspetti semantici e linguistici. Per quanto riguarda la coerenza, si pensi per esempio alla diversa quantit di implicito che caratterizza la scrittura offline e l'orale spontaneo; all'importanza e alla ricchezza delle relazioni illocutive (domanda-risposta ecc.) nel parlato conversazionale e alla loro fondamentale monotonia nella scrittura; infine, alla povert della punteggiatura "strutturante" nella lingua mediata dalla rete. In relazione a tutte queste differenze testuali - legate al tipo di testo e alla variazione linguistica -, ci che importa osservare che gli strumenti di analisi offerti dalla linguistica del testo consentono di "vederle", di descriverle e di spiegarle. Oltre a definire le caratteristiche del testo come tipo di unit linguistico-comunicativa, tali strumenti permettono dunque di cogliere anche l'infinito paradigma delle sue possibili manifestazioni.

    Bibliografia

    AUSTIN J. L. (1962), How to Do Things with Words, Clarendon Press, Oxford. BEAUGRANDE R.-A. DE, DRESSLER W. (1984), Introduzione alfa linguistica testuale, il Mulino, Bologna (ed. or. Einfohrung in die Textlinguistik, Niemeyer, Tbingen 1981 ) . CONTE M.-E. ( 1977 ) , La linguistica testuale, Feltrinelli, Milano. SEARLE J. R. (1969 ) , Speech Acts: An Essay in the Philosophy oJLanguage, Cambridge University Press, Cambridge.

    54

    5 La sostanza semantica del testo

    Il testo un'entit di natura semantica, il cui contenuto il risultato di due operazioni di carattere fondamentalmente diverso: la decodifica e l'inferenza. La decodifica quell'operazione per cui un destinatario competente associa alle strutture linguistiche che danno forma al testo dei significati convenzionalmente iscritti in esse. L'inferenza, come afferma Prandi ( 200 6, p. 223), una forma di ragionamento naturale che, da una costellazione di premesse ritenute vere, conduce verso una conseguenza a sua volta ritenuta vera o probabile. L'inferenza non una strategia linguistica [ ... ],bens una strategia cognitiva pi generale. per esempio grazie all'inferenza che, data la domanda Vieni al cinema anche tu stasera?, interpretiamo la risposta (1) come volta a significare No, io non vengo al cinema:

    ( r ) Sono molto stanca.

    L'inferenza si appoggia a informazioni contestuali, che fanno parte cio di un insieme di informazioni a cui diamo il nome di "contesto". Qualunque sia l'atto comunicativo considerato, esso non pu essere interpretato in modo definitivo senza far ricorso al contesto, il quale svolge un insieme di funzioni fondamentali, preziose per cogliere i contenuti del testo.

    1. IL contesto

    Vediamo ora che cosa si debba intendere pi precisamente per contesto, in linea con il punto di vista di Sperber e Wilson (1993) e Ducrot (1995).

    1.1. Lo sfondo cognitivo e il contesto (in senso stretto) Ogni atto linguistico Sfondo cognitivo comunicativo si iscrive all'interno di uno sfondo cognitivo costituito dalle conoscenze potenzialmente disponibili per gli interlocutori. Tali conoscenze possono provenire da tre sorgenti diverse: dalla situazione fisica in cui avvie-ne l'enunciazione; dal cotesto, vale a dire dall'insieme di contenuti veicolati linguisticamente; dall'enciclopedia mentale, cio dall'insieme di conoscen-ze, dalle pi generali alle pi specifiche, che conserviamo nella nostra me-

    55

  • 9 La dimensione Logica del testo

    Nel capitolo 7 abbiamo visto che le relazioni logiche che organizzano il contenuto semantico del testo si distinguono in tre tipi: relazioni di composizione testuale, relazioni illocutive e relazioni tra gli eventi, o processi, evocati dal testo. Data la loro importanza per il testo scritto, ci occuperemo in questo capitolo delle prime e delle terze : ne proporremo una tipologia semantica, un'esemplificazione e una descrizione linguistica. Vedremo poi come esse interagiscono con l 'articolazione del testo in unit gerarchiche per dare luogo a diversi tipi di architettura logica. Come gi stato detto, i dispositivi di coesione logica del testo pi rappresentativi sono i connettivi, con una definizione approfondita dei quali apriamo questo capitolo.

    1. l connettivi

    Nell 'accezione pi corrente (cfr. Ferrari, 2010 ) , il termine "connettivo" in- La classe dica ciascuna delle forme linguistiche morfologicamente invariabili (con- dei con n ettivi giunzioni, locuzioni ecc.) che segnalano le relazioni logiche che vigono tra processi o tra unit di composizione testuale. Sono per esempio connettivi le forme sottolineate nel seguente testo :

    ( r ) L'ho stretta forte a me. Ho cercato in seguito di spiegarle tutto con calma: ma non servito a nulla, perch si era intestardita aveva deciso di non capire.

    In questa prospettiva, non vanno dunque considerati connettivi quegli elementi grammaticali che instaurano un legame linguistico ma non indicano relazioni logiche, come per esempio gli introduttori delle subordinate completive o delle subordinate relative :

    (2) Ho deciso che non la vedr pi. (3 ) Ho deciso di non vederla pi. (4) Gli studenti ai quali non stata mandata la lettera devono presentarsi al pi presto in segreteria.

    131

  • Espress ion i u sate come con n ettiv i

    Li ngu i stica del testo

    Non vanno considerate connettivi neanche quelle preposizioni che indicano relazioni che valgono tra oggetti, animali o persone :

    ( s) Il nostro istituto subito dopo l' incrocio.

    Affinch una preposizione sia un connettivo, deve segnalare relazioni tra eventi, come in ( 6) , o tra unit di composizione testuale :

    ( 6) Dopo il pressante invito di Romano Prodi ai ministri a rendere concreto e visibile il senso della sobriet nella vita pubblica [ . . . ] , l'anima popolare e investigatrice

    ha prepotentemente preso piede. (''la Repubblic', 7 giugno 2.oo6)

    1.1. Le forme dei connettivi Dal punto di vista morfologico, i connettivi appartengono a classi diverse : . . . , a) possono essere congiunzioni o locuzioni congiuntive subordmantl (perche, mentre, anche se, quando, a meno che ecc.) :

    ( 7) Ci sar anche lei, a meno che non abbia deciso di rinunciare.

    b) possono essere congiunzioni coordinanti (e, o, ma ecc.) :

    ( 8) Ci sar forse anche lei, ma, conoscendola, non aprir bocca.

    c) possono far parte dell 'ampia classe degli avverbiai o ?ei .sintagi no

    minali e preposizionali con funzione avverbiale (infottz, qumdz, tuttavz, per esempio, dunque, di conseguenza, insomma, in ogni caso, tutto sommato, czononostante, in particolare, cioe ecc.) :

    (9 ) Ti consiglio di parlarle o di scriverle o di telefonarle, oppure di invitarla. Insom

    ma, l' importante che tu faccia qualcosa. ( ro) Sono gi le tre. Quindi non verr pi.

    d) possono essere preposizioni o locuzioni preposizionali :

    (u ) Non stato facile consegnare in tempo, soprattutto a causa della sua assenza.

    Va osservato che ci sono espressioni che non sono intrinsecamente connettivi, ma che, collocate in certe posizioni sintattico-informative, funzionano come tali. Una di queste il sintagma preposizionale per questo. Per poter funzionare come connettivo con valore consecutivo - avvicinandosi semanticamente a di conseguenza - esso deve manifestarsi in modo sintatticaente e prosodicamente slegato rispetto alla proposizione sulla quale opera, oo che nello scritto assicurato alla posizione incipitaria assoluta :

    ( 12.) in vacanza ancora a lungo ; per questo, meglio cercare una soluzione da soli.

    132

    g. La d i mens ione logica del testo

    Negli altri casi, per questo tende a mantenere il suo valore denotativo. Ci particolarmente chiaro quando esso coincide con il fuoco sintattico-intonativo della proposizione in cui compare, il che nello scritto si verifica tipicamente quando occupa la posizione conclusiva dell 'enunciato senza soluzione di continuit interpuntiva e prosodica (r3) o, ancora, quando il fuoco di una costruzione scissa ( 14):

    ( r3 ) in vacanza; non risponde al telefono per questo. ( r4) in vacanza; per questo che non risponde.

    La prova che negli esempi (13) e (14) per questo non funziona come connettivo consiste, per esempio, nella sua compatibilit con il consecutivo quindi:

    (rs) in vacanza ; quindi, non risponde al telefono per questo. (r6) in vacanza; quindi, per questo che non risponde.

    Data la loro variabilit morfologica, pur esprimendo connessioni logiche interne al testo, non sono connettivi in senso stretto neppure verbi come conseguire o sintagmi nominali quali la conseguenza:

    ( 17) I suoi genitori l'hanno sempre tenuta al riparo da ogni realt sconveniente. Ne consegue [La conseguenza ] che, malgrado l'et, rimasta immatura.

    La variet della morfologia dei connettivi si riflette nella variet degli ele- Elementi con n essi menti sintattici che possono legare : sintagmi, frasi subordinate con le loro reggenti, frasi coordinate, gruppi di frasi. Dal punto di vista semantico-testuale, essi possono legare proposizioni all ' interno di un'unit informativa:

    (r8) l l Non so cosa fare. l l El l insopportabile s; al tempo stesso simpatica. lUI l l EL

    Unit informative all ' interno di enunciati :

    ( 19 ) l l Non so cosa fare. l l El l Anche se si sforza IUisfondo rimane insopportabile. l urprimo piano //El

    Enunciati con enunciati :

    ( 2.0 ) l l insopportabile. l l El Ciononostante le voglio bene. l l EL

    Enunciati con movimenti testuali, come in (21) , dove tuttavia connette attraverso la relazione di concessione l'enunciato che lo accoglie con il movimento testuale espresso dal capoverso precedente :

    133

  • I struzio n i pove re

    I struzio n i (p i) r icche

    Li n guistica de l testo

    (2.1 ) Con la marcia su Roma, e grazie alla connivenza del re Vittorio Emanuele I I I, si realizza l'affermazione politica del fascismo (3 1 ottobre 192.2.) , visto con benevolenza anche dai democratici che lo consideravano come un momentaneo "retour l' ordre". Durer invece un ventenni o, abolendo la vita democratica e parlamentare, i sindacati, la libert di espressione [ . .. ] . Il fascismo fu tuttavia una dittatura atipica, per la mancanza di un'ideologia rigorosa, e perci con una scarsa costrizione intellettuale, finch almeno non venivano messi in forse i fondamenti della "rivoluzione fascist'. (Segre, 1998, pp. 2.1-2.)

    1.2. IL significato dei connettivi Il significato del connettivo pu essere visto come un' istruzione offerta al destinatario per individuare la relazione logica che occorre introdurre nel testo : relazione di tempo, di fine, di opposizione ecc. fra eventi ; relazione di esemplificazione, di motivazione, di riformulazione ecc. fra unit di composizione testuale. Tale istruzione pu essere povera, e ritrovarsi arricchita per inferenza a partire dal significato degli elementi connessi e dal contesto. Il caso pi rappresentativo a questo riguardo quello del connettivo e. Pur indicando lessicalmente una semplice relazione di aggiunta, esso pu essere impiegato per attivare un ampio paradigma di relazioni logiche, come per esempio quella di causa (n) o di concessione tra eventi (2.3):

    (n) Sono arrivato in ritardo s:_ non sono potuto entrare. ( 2. 3) Ha studiato molto s:_ ha bocciato un'altra volta gli esami.

    Lo stesso fenomeno caratterizza anche il connettivo perch, che pu indicare una relazione di causa (2.4), di motivo (2.5 ) o di fine (2.6) tra eventi :

    ( 2.4) Ho una frattura scomposta perch sono caduto malamente. (2.5) Non ci vado perch non mi piace. (2.6) Torno a telefonargli perch le cose possano chiarirsi.

    Oppure una relazione di composizione testuale come quella di motivazione :

    (2.7) Che ore sono ? Perch il mio orologio si fermato.

    Qui infatti, la (pseudo ) subordinata forma un enunciato autonomo, la cui asserzione volta a giustificare l 'atto di domanda eseguito in precedenza attraverso la frase interrogativa. Molto spesso l ' istruzione semantica offerta dal connettivo tuttavia ricca. Data una classe di connettivi che indicano la stessa relazione logica, si pu infatti osservare come ognuno di essi possa aggiungere dei tratti semantici specifici. Cos, per esempio, rispetto a perch, il connettivo siccome qualifica la causa o il motivo come cognitivamente attivi (cfr. capp. 7

    134

    g. La d i mens ione logica del testo

    e ro ), cio come gi presenti all ' attenzione del destinatario nel momento dell ' interpretazione. Lo conferma il fatto che non si pu rispondere a una domanda che verta sulla causa o sulla ragione con un enunciato inaugurato da siccome:

    (2.8) A Come mai non venuto ? B #Siccome ammalato.

    Con perch lo scambio invece del tutto adeguato :

    ( 2.9) A Come mai non venuto ? B Perch ammalato.

    Il connettivo perch tende a essere utilizzato per esprimere cause o motivi non noti, anche se in particolari sequenze accetta altres di introdurre fatti gi presenti all 'attenzione; in particolare quando la causa o il motivo vengono indicati esplicitamente nel cotesto immediato :

    ( 30) una situazione nuova; e perch una situazione nuova, meglio essere cauti.

    Un altro caso di variazione, seppure minima, tra connettivi della stessa classe semantica illustrato da quindi e dunque. Questi due avverbi sono spesso interscambiabili perch esprimono entrambi una relazione di consecuzione inferenziale, che pu essere di tipo deduttivo ( 3 1 ) o induttivo (32.):

    ( 3 1 ) La pioggia stata terribile. Dunque/Quindi la diga ha ceduto. (32.) La macchina era distrutta. Quindi/Dunque l'incidente deve essere stato terribile.

    Sullo sfondo di questo parallelismo semantico si iscrive tuttavia una differenza significativa. Quindi preferisce accompagnare conseguenze nuove a cui conferisce un'apertura cataforica; dunque pi adatto a sottolineare anaforicamente i l carattere logico del ragionamento su cui poggia la conseguenza. Questo spiega perch dunque, meglio di quindi, pu facilmente assumere un valore riformulativo

    (33 ) I metodi della botanica, dunque/vale a dire della scienza che studia e classifica il regno vegetale, ultimamente sono molto cambiati.

    oppure segnalare il ritorno a un tema trattato in precedenza e abbandonato a causa di una digressione :

    (34) Ma torniamo al tema principale del dibattito. Stavo dunque dicendo che [ . .. ] .

    135

  • Ma n ifestazion i de i con n ettiv i

    Li ngu istica del testo

    Si noti che l ' istruzione semantica offerta dal connettivo pu variare in modo sistematico e controllato anche in funzione del tipo di manifestazione linguistica. Lo illustra il caso del connettivo di concessione anche se. Quando esso si manifesta all ' interno di una frase complessa standard, il contenuto della reggente resta vero malgrado la subordinata evochi un potenziale controargomento (per l ' italiano, cfr. Mazzoleni, 1 990 ; 1 99 1 ) . Cos, per esempio, se si dice

    ( 3 5 ) Matteo in ottima salute anche se fuma. ( 36 ) Anche se fuma, Matteo in ottima salute.

    si intende sempre che, anche se in generale se qualcuno fuma non in ottima salute, nel caso di Matteo ci non vale : Matteo fuma e (nonostante ci) in ottima salute. Ora, quando si fa precedere la subordinata concessiva da un punto fermo, si pu ottenere un movimento argomentativo che affievolisce - fino ad annullarla - la verit della reggente. Lo mostra l 'esempio (37 ), dove, dopo aver espresso una richiesta, il locutore torna sulle sue parole per annullarle :

    (37) Ci devi andare subito. Anche se in fin dei conti non poi cos importante. Aspetta pure.

    Una sequenza come questa possibile solo se la subordinata concessiva separata dalla reggente da una soluzione di continuit netta, resa nello scritto attraverso il punto. Infatti, gli esempi (38) e ( 39 ) sono semanticamente contraddittori :

    (38) Anche se in fine dei conti non cos importante, ci devi andare subito. #Aspetta pure. ( 39 ) Ci devi andare subito anche se in fin dei conti non cos importante. #Aspetta pure.

    Solo la soluzione di continuit prosodico-interpuntiva permette al locutore di tornare su quanto ha detto con un'enunciazione nuova che ne modalizza o addirittura annulla il contenuto.

    2. Le relazioni logiche tra eventi: una tipologia

    Le relazioni logiche tra eventi (o, in altri termini, processi) sono state elencate da Prandi (20o6) , a cui la tipologia qui proposta si riferisce sia per le distinzioni sia per l 'esemplificazione. Le differenze riscontrabili, relative ai raggruppamenti e alle estensioni di alcune relazioni, sono da imputare al diverso angolo di osservazione. Mentre per Prandi contano solo le distinzioni concettuali prelinguistiche, qui - dato che si tratta di offrire strumenti per l'analisi semantica dei

    g. La d i mens ione logica de l testo

    testi - si tenuto conto anche del flltro linguistico : ci sono relazioni concettuali che la lingua rende pi o meno pertinenti, o pi o meno distinte.

    2.1. La relazione di opposizione La relazione di opposizione (oppositiva) presenta due eventi dati come reali come opposti. Essa segnalata rappresentativamente dai connettivi ma e mentre (o anche al contrario, invece ecc. ) :

    ( 40 ) Maria ha studiato, ma Licia non ha fatto niente. ( 41) Maria ha studiato musica, mentre Luca far l'ingegnere.

    Un tipo particolare di relazione di opposizione costituito dalla relazione di sostituzione :

    (42) Giorgio non uno sciatore, ma [bens] un ciclista.

    Nella sua manifestazione pi tipica, l 'evento che entra in una relazione di sostituzione negato. La sostituzione ha infatti un valore fondamentalmente dialogico : si evoca un punto di vista attribuito o attribuibile all ' interlocutore o a una terza persona, lo si refuta e si comunica il punto di vista considerato come corretto.

    2.2. La relazione di tempo La relazione di tempo (o temporale) situa un Contemporane it evento nel tempo rispetto a un secondo evento. Tra i due eventi ci pu essere contemporaneit, anteriorit, posteriorit. In un periodo con subordinata esplicita, i connettivi che segnalano la contemporaneit sono tipicamente quando, mentre, come, nel momento in cui, al tempo in cui (pi raramente allorch, allorquando) ecc. :

    (43) Compro il giornale quando torno da scuola. (44) Mentre ero in giardino, ho visto passare i tuoi compagni di scuola.

    Se si opta per le forme implicite, si ha per esempio l' infinito accompagnato da una preposizione (o locuzione preposizionale) oppure il gerundio presente :

    (45) Nell'arrivare a casa, ho trovato la porta aperta. (46) Arrivando a casa, ho trovato la porta aperta.

    La contemporaneit - che pu avere sempre un valore sia puntuale che iterativo - pu essere espressa anche da due frasi giustapposte ( 4 7) o da una coordinazione ( 48):

    (47) Paolo leggeva. Intanto Maria ascoltava musica. ( 48) Paolo leggeva Maria ascoltava musica.

    137

  • Ante rio rit

    Poste rio rit

    Causa

    Li nguistica Qel testo

    Quanto all 'anteriorit, quando la subordinata esplicita, il connettivo pi tipico prima che:

    ( 49) Prima che arrivi l'inverno devo controllare il mio equipaggiamento da sci.

    Si pu decidere di evidenziare il punto finale dell 'evento precedente utilizzando espressioni come jnch,Jno a quando ecc . :

    ( so) Insister finch non mi ricever.

    Se si sceglie una subordinata implicita, si ricorre al connettivo prima di accompagnato dall ' infinito presente :

    ( sr) Prima di partire devo salutare i nonni.

    La posteriorit, da parte sua, caratteristicamente espressa da una subordinata esplicita introdotta da dopo che o da una subordinata implicita costituita da un infinito passato preceduto da dopo o da una volta eon il participio passato :

    ( 52) Ci rivedremo dopo che avr terminato la mia relazione. ( 5 3 ) Alberto ripartito dopo aver salutato i vecchi amici. ( 54) Una volta finito il compito puoi uscire.

    Le relazioni di successione temporale possono essere espresse da sequenze di frasi coordinate o giustapposte, senza connettivo o accompagnate da avverbi quali poi, prima ecc.

    2.3. La relazione di causa e la relazione di motivo La relazione di causa (o causale) riguarda eventi reali del mondo fenomenico : Un evento anteriore - la causaprovoca il verificarsi di un evento successivo - l'effetto (Prandi, 2006, p. 235 ) :

    ( s s) Il ghiaccio s i sciolto perch ha soffiato i l fohn.

    Quando la causa espressa da una subordinata esplicita, i connettivi pi tipid sono perch, poich, giacch, siccome, dato che, per il fatto che, dal momento che, in quanto ecc. Se si sceglie la forma implicita della subordinata, si seleziona la preposizione per e l ' infinito passato :

    ( s6 ) Si raffreddato p.g aver preso un acquazzone.

    La relazione di causa pu essere espressa anche grazie alla giustapposizione di due frasi indipendenti, rticolate dal punto o dai due punti ( 57) , oppure da una coordinazione asindetica ( 58) :

    138

    g. La d i mens ione logica del testo

    ( 57) La strada allagata: c' stato un nubifragio. ( s8) La strada allagata, piovuto molto.

    Si parla di relazione di motivo quando a essere provocata un'azione voluta, Motivo compiuta e controllata da un essere umano :

    ( 59 ) Giovanni rientrato dal giro in bici perch piover. ( 6o) Maria uscita perch aveva finito i compiti.

    Per quanto riguarda la sua espressione linguistica, la relazione di motivo sfrutta gli stessi costrutti e connettivi usati per esprimere la relazione causale.

    2.4. La relazione di conseguenza La relazione di conseguenza (o consecutiva) espressa tipicamente con un costrutto consecutivo correlativo esplicito o implicito :

    ( 6r ) nevicato talmente a lungo che il tetto crollato. ( 62) Ho corso tanto da non aver pi fiato.

    In questa forma, la relazione di causa a conseguenza si manifesta quando una propriet dell 'evento che funge da causa raggiunge un' intensit-soglia che provoca l 'effetto. Diversamente da Prandi (wo6, pp. 23 6 e 254), consideriamo che si ha una relazione di conseguenza anche in assenza di un' intensificazione, cio in casi come i seguenti :

    ( 63) Ci ho mandato anche lui, di modo che non ci saranno problemi. (64) Non ha visto l'ostacolo ed scivolato malamente.

    La relazione di conseguenza si d quando il connettivo marca l 'effetto o quando, in assenza di connettivi, l 'espressione della conseguenza segue l' espressione della causa. All ' interno di un testo, diremo dunque che gli eventi evocati da ( 65 ) sono articolati da una relazione di causa e quelli denotati da ( 66) sono collegati da una relazione di conseguenza :

    ( 6s ) Sono caduto, non ho visto l'ostacolo. ( 66) Non ho visto l'ostacolo, sono caduto.

    2.5. La relazione di fine Nella relazione di fine il motivo dell'azione si colloca nel futuro e coincide con un' intenzione dell 'agente ( ivi, p. 237 ) :

    ( 67) Giovanni si alzato presto per prendere il treno.

    139

  • Concess ione d i retta

    Concess ione i n d i retta

    Li ngu i stica de l testo

    Dal punto di vista concettuale, si tratta dunque di una particolare relazione di motivo. Quando prende la forma di un costrutto con una subordinata esplicita, gli introduttori della finale sono tipicamente perch e affinch:

    ( 68) Gli scriver una e-mail perch mi raggiunga al pi presto.

    L'espressione implicita vuole l ' infinito presente preceduto da per o da locuzioni quali al fine di, allo scopo di, nell'intento di:

    ( 69 ) Ho ceduto su alcuni punti al fine di evitare discussioni inutili.

    Si pu esprimere una relazione di fine anche attraverso la giustapposizione, sfruttando i nomi che indicano progetti, intenzioni o desideri :

    ( 70) Pietro voleva diventare interprete. Con questo obiettivo si iscritto all'universit. ( 7 1 ) Pietro voleva diventare interprete. Con questo sogno si iscritto all'universit.

    2.6. La relazione di concessione La connessione di concessione (o concessiva) concettualmente complessa (Mazzoleni, 1 990 ; 1 99 1 ; Ferrari, Zampese, woo, pp. 216-9 ). Fondamentalmente, essa introduce un'opposizione tra due eventi, che si risolve a favore di uno dei due mantenendo tuttavia l 'esistenza dell 'altro. Chi dica

    ( 72) Anche se mangia molto, magro come uno stuzzicadenti.

    considera che siano veri entrambi i fatti evocati, ma che il secondo prevale sul primo. Gli eventi legati da una relazione di concessione possono opporsi in modo diretto o indiretto. Nel primo caso, l 'evento vincente nega direttamente la conclusione associata all 'altro evento. cos in (72) , in cui e magro come uno stuzzicadenti nega ci che normalmente ci si aspetta da chi mangia molto, cio che sia piuttosto grasso, o comunque certamente non magro come uno stuzzicadenti. Quando l 'opposizione indiretta, a essere in contrasto sono le conclusioni implicite associate ai due eventi legati da una relazione concessiva, come in :

    (73) Dice che, anche se rumoroso, l'appartamento molto luminoso ; e che vorrebbe comprarlo.

    Le due propriet attribuite all ' appartamento attivano due conseguenze opposte, vale a dire non lo compra e lo compra, la seconda delle quali vince sulla prima senza negar che essa sia comunque vera. Come si pu vedere, la concessione sfrutta associazioni tra eventi che fanno parte delle nostre

    140

    g. La d i m e ns ione logica de l testo

    conoscenze enciclopediche : di solito, mangiare molto equivale a ingrassare ; di solito, qualora si voglia affittare o comprare un appartamento, la rumorosit una propriet ritenuta negativa e la spaziosit una propriet ritenuta positiva. Tali associazioni possono tuttavia essere attivate anche dall 'enunciazione stessa e accolte, almeno temporaneamente, dall ' interlo cutore per salvaguardare la pertinenza del legame concessivo. Si pensi a un enunciato quale ( 74) , che suggerisce come in quella circostanza particolare studiare a memoria ed essere promossi siano incompatibili ; il che potrebbe essere vero nel caso in cui l ' insegnante sia particolarmente allergico a chi mostra di sapere la lezione a memoria (a prescindere dal grado della sua comprensione) :

    (74) Anche se ha studiato a memoria, stato promosso.

    La relazione di concessione pu essere espressa da una frase complessa con subordinata introdotta da bench, malgrado, anche se, sebbene ecc. ; da un costrutto coordinato da ma (75 ) oppure da e, nel qual caso la seconda frase contiene tipicamente avverbi con valore concessivo ( 76 ) :

    ( 7 5 ) stanca, ma sta ancora lavorando. ( 76) stanca 5;. [ciononostante] sta ancora lavorando.

    Avverbi come ciononostante, tuttavia, nondimeno, comunque ecc. permettono di esprimere la relazione di concessione anche attraverso la giustapposizione di due frasi autonome :

    ( 77) stanca. Tuttavia sta ancora lavorando.

    La relazione di concessione pu essere ulteriormente precisata. Accanto a costrutti concessivi che descrivono dati di fatto - come quelli visti finora - ce ne sono altri che hanno una componente condizionale :

    (78) Non riuscirebbe a capire neanche se studiasse di pi.

    E costrutti cosiddetti "globali", che comunicano che l 'evento vincente lo qualunque sia la circostanza alla quale si possa pensare :

    ( 79) Qualsiasi cosa faccia, non va mai bene. (8o) Sia che dorma tanto sia che dorma poco, sono sempre stanco.

    2.7. La relazione di condizione Si ha una relazione di condizione (o condizionale o ipotetica) quando la causa o il motivo non sono dati di fatto, ma ipotesi.

    141

  • G rado d i rea l izzabi lit dell'i potesi

    Lingu i stica del testo

    La manifestazione pi caratteristica della relazione condizionale la frase complessa con subordinata ipotetica, le cui forme verbali indicano il grao di realizzabilit che si attribuisce all'ipotesi. Nel caso in cui subordinata e reggente siano all' indicativo, come in

    (81) Se Giorgio viene, incontrer Sofia.

    il parlante suggerisce che l ' ipotesi abbia una forte possibilit di realizzazione ; in effetti, la seguente sequenza del tutto naturale :

    ( 82.) Credo che Giorgio verr. Se viene, incontrer Sofia.

    Quando la subordinata al congiuntivo imperfetto e la reggente al condizionale semplice, all ' ipotesi viene attribuito invece un grado basso di realizzabilit :

    (83) Se Giorgio fosse pronto, faremmo in tempo a passare da Piero.

    Infatti, mentre l'esempio (84) naturale, l 'esempio (8s) suona pi strano :

    (84) Temo che Giorgio sia in ritardo. Se fosse pronto, faremmo in tempo a passare da Piero. (8s) Credo proprio che Giorgio sia pronto. #Se fosse pronto, faremmo in tempo a passare da Piero.

    Nel caso in cui la subordinata sia al congiuntivo piuccheperfetto e la reggente al condizionale composto o semplice, l ' ipotesi tende a essere presentata come irreale :

    ( 86) Se la casa fosse stata venduta, l'atto sarebbe stato trascritto. ( 87) Se Giorgio avesse preso il treno delle due, a quest'ora sarebbe gi a casa.

    Le indicazioni sulla realizzazione delle ipotesi sopra illustrate possono subire variazioni in funzione del contesto. Cos, per esempio, in (88) il congiuntivo piuccheperfetto esprime una possibilit :

    (88) Se la casa fosse stata venduta, l'atto sarebbe stato trascritto. Andiamo a controllare al catasto.

    O ancora, in ( 89 ) si ricorre al costrutto condizionale anche se si sa che la condizione realizzata; si tratta di una strategia retorica per formulare un' ipotesi sul comportamento di Giorgio :

    ( 89) Giorgio rimasto. E s rimasto, vuol dire che disposto ad affrontare apertamente il problema.

    142

    g. La d i m ens ione logica de l testo

    Un caso ancora pi chiaro di sfruttamento della relazione condizionale per compiere un atto di doppia affermazione dato dal seguente esempio :

    (9o) Se alla Scala danno La Traviata, a Siena c' il Palio.

    Un costrutto come il seguente

    (9 1 ) Se tu sai giocare a tennis, io sono Federer.

    invece un caso di doppia negazione : ci si basa sulla palese falsit della reggente per refutare la verit del contenuto della subordinata. Come osserva Prandi (wo6) , a cui - si gi visto - si rif strettamente la classificazione delle relazioni tra eventi, dal punto di vista logico la relazione condizionale non si pronuncia nel caso in cui l' ipotesi sia falsa. Colui che afferma

    (92) Se grandina, il raccolto andr perduto.

    a rigore non esclude che, se non grandinasse, il raccolto potrebbe andar perso per altre ragioni:

    (93 ) Se grandina, il raccolto andr perduto, ma a pensarci bene potrebbe rovinarlo anche la siccit.

    Nella realt della comunicazione linguistica, il costrutto condizionale viene tuttavia tipicamente interpretato come se implicasse che

    (94) Se non grandina, il raccolto non andr perduto.

    vale a dire come se fosse un cosiddetto "bicondizionale" :

    ( 9 5 ) Il raccolto andr perduto solo s e grandina.

    Si tratta di un' inferenza che nasce dalla pertinentizzazione stessa dell' impiego del costrutto condizionale : Che senso ha dire a un figlio "Se finisci i compiti ti lascio andare al cinem', se poi il permesso viene accordato anche se i compiti non sono finiti? (Prandi, 2006, p. 2.52.) . Come gi osservato, la restituzione linguistica pi caratteristica della relazione condizionale ricorre alla frase complessa con subordinata ipotetica, introdotta da se, ma anche - con microvariazioni semantiche interessanti (Visconti, 2.000) - da a meno che, a patto che, a condizione che ecc. In certe condizioni, si possono usare anche costrutti coordinativi come :

    (96) Tu paghi e io non ti denuncio.

    143

  • Li ngu i stica de l testo

    (97) O paghi o ti denuncio.

    Vi poi la possibilit della giustapposizione, come in (98) , che pu coinvolgere anche intere sequenze di enunciati :

    (98) Non paghi ? Ti denuncio.

    2.8. La relazione di comparazione e La relazione di esclusione Alle relazioni tra eventi pi caratteristiche e diffuse - proposte nei punti precedenti - se ne possono aggiungere altre. Tra queste vi per esempio la relazione di comparazione :

    (99 ) Costruire una casa nuova costa meno che riattare una casa vecchia.

    Un evento pu essere paragonato anche a un'aspettativa :

    ( roo) Questo posto pi bello di quanto (non) mi aspettassi.

    La relazione di esclusione illustrata dal seguente esempio :

    ( ror ) Anna partita senza avvisare nessuno.

    Essa opera su una copresenza supposta o attesa, che nega.

    3. Le relazioni Logiche di composizione testuale: una tipologia

    Mentre le relazioni viste nel paragrafo precedente riguardano il modo in cui si collegano gli eventi nel mondo reale o in mondi supposti, le relazioni che verranno elencate ora concernono la maniera in cui il locutore organizza il pensiero e la sua comunicazione all ' interno del testo. La loro sistemazione e la loro illustrazione si fonda sui contributi di Ferrari e Zampese (w o o) , Ferrari (wos ) , Mann e Thompson ( r988) . Da notare che alcune relazioni di composizione testuale possono "servirsi" delle relazioni tra eventi. per esempio cos per quanto riguarda la motivazione che si pu fondare sulla connessione causale, come nel seguente caso :

    ( ro2) Credo proprio che si sia rotto una gamba. caduto malissimo.

    Quando, come in ( 103 ) , non ci sono segnali linguistici espliciti che indirizzano l ' interpretazione nel senso di una descrizione di eventi o al contrario di un' argomentazione, decide l 'obiettivo globale del testo o il tipo a cui appartiene :

    ( ro3 ) Si rotto una gamba. caduto malissimo.

    144

    g. La d i m ens ione logica de l testo

    Se si sta descrivendo, come potrebbe suggerire un inizio quale successa una cosa spiacevole, emerge una relazione causale tra eventi; se si sta ipotizzando qualcosa, come in ( ro2) o si sta argomentando, si piuttosto di fronte a una relazione di motivazione. Discriminante per la scelta , poi, naturalmente la presenza di determinati connettivi. Se il secondo enunciato per esempio accompagnato da un'espressione con valore inferenziale come in fotti, saremo di fronte a un movimento di composizione testuale :

    (ro4) Si rotto una gamba. Infatti caduto malissimo.

    3.1. La relazione di consecuzione Si ha una relazione di consecuzione quando un'affermazione, un' ipotesi, un giudizio risultano da quanto precede grazie a un' inferenza, vale a dire una forma di ragionamento naturale che, da una costellazione di premesse ritenute vere, conduce verso una conseguenza a sua volta ritenuta vera o probabile (Prandi, 2006, p. 223 ) . Nell 'esempio (ws) infatti, costruito attorno a una relazione di consecuzione, i l giudizio espresso dall 'enunciato E2 si appoggia infatti a un ragionamento tra le cui premesse trova posto il contenuto dell'enunciato E r : essi sapevano come evitare gli omicidi ma non hanno reagito ; in generale vale che chi pu evitare qualcosa di portata penale ma non lo fa viene considerato complice morale ; dunque, essi vanno considerati complici morali :

    ( ros ) Il Sapevano come evitare gli omicidi, ma non hanno reagito. Il El Dunque sono complici morali. Il H

    L' inferenza che caratterizza la relazione di consecuzione pu essere una vera Di mostrazione e propria dimostrazione, vale a dire un movimento logico legato a specifiche operazioni deduttive universalmente valide, come in :

    ( ro6) Tutti gli uomini sono mortali. Socrate un uomo. Quindi Socrate mortale.

    Nella comunicazione ordinaria, essa tende tuttavia ad avere un valore (pi Va lore conti ngente o meno) contingente. chiaro per esempio che il ragionamento sotteso alla sequenza

    ( 107) Sono le otto e mezza, quindi non viene pi.

    legato a una persona e a una situazione molto particolari. Non si pu certamente dire che esso si fonda sulla premessa universale In generale se qualcuno non e arrivato entro le otto e mezza, non arriva piu. Le premesse coinvolte nell ' inferenza consecutiva possono essere complesse, Com p less it sono spesso in parte implicite e possono essere ricostruite solo in modo so m- delle p remesse mario. Si pensi a un esempio, pur relativamente semplice, come il seguente :

    145

  • Esp ressione della consecuzion e

    Linguistica de l testo

    (ro8) Se la TV o i giornali o il videoregistratore permettono a molta gente di essere nella corrente della storia, della politica, della cultura, dall'altro isolano le persone che non sentono pi il bisogno di interagire realmente con altre per condividere opinioni, creare cultura, far parte della storia intervenendo nella realt. Il risultato potrebbe essere una maggiore passivit delle persone riguardo a tutto ci che concerne le scelte collettive e un maggior senso di frustrazione. (Ferrari, Zampese, woo, p. 293 )

    Non facile capire qui su quale associazione si fondi la seconda parte della consecuzione, e cio il maggior senso di frustrazione. E infatti l 'autore si sente obbligato a esplicitarla :

    (109 ) Un maggior senso di frustrazione perch si vanno deteriorando i luoghi in cui si elaborano collettivamente idee e azioni tese a concretizzare ideali, a correggere la realt.

    L'esempio (w8) mostra esplicitamente (il risultato potrebbe essere) che la conclusione pu essere un' ipotesi, una speculazione. Ci vale anche per le premesse esplicite e implicite. Quando ci marcato in modo esplicito, si ha una relazione di consecuzione ipotetica :

    ( uo) Supponiamo che fosse successo a te. Sono sicuro che ti saresti comportato nello stesso identico modo.

    La relazione di consecuzione testuale pu essere espressa tramite un costrutto con subordinata consecutiva, introdotta per esempio da sicch, cosicch, tanto che, di modo che, al punto di ecc. Essa dispone inoltre di un ampio paradigma di connettivi, che possono essere inseriti in una frase autonoma o in una frase coordinata : quindi, dunque, di conseguenza, percio, cosi, allo-ra, pertanto ecc. :

    (ui) Quando ci si accanisce intorno a un'espressione che non viene, vuol dire che l' idea non c'. Allora bisogna lasciare la pagina, deporre la penna e ritornare onestamente all' idea, e leggere e rileggere, e meditare e rimeditare. ( ivi, p. 29I) (u2) Forse sto per dire una grandiosa banalit: noi oggi siamo tutti di fronte a un pianeta fatto di crolli ideologici, politici, etici e perci alla ricerca di un senso. Abbiamo l'impressione di essere piombati in un nuovo Medioevo. ( ivi, p. 293 )

    La relazione di consecuzione pu essere indicata anche da sintagmi preposizionali (per questo, per questa ragione, a causa di cio, di qui ecc.) e da forme verbali (ne consegue che, da ciO discende che, chiara conseguenza di cio il fotto che ecc.) che funzionano come connettivi. Si pu poi ricorrere a forme di connessione pi originali e pi specificamente legate a contenuti particolari :

    146

    g. La d imensione logica de l testo

    (I I 3 ) Poich in fondo lo stile non che ritmo, diciamo che a dare una certa cadenza al ritmo appunto la punteggiatura. Morale : se vogliamo controllare il ritmo, lo stile, non abbiamo che da controllare la punteggiatura. (ibid.)

    La relazione di consecuzione pu anche non essere segnalata esplicitamente, ed essere ricostruita a partire da contenuti di due frasi giustapposte o da una coordinazione articolata da e.

    3.2. La relazione di motivazione Anche la relazione di motivazione si definisce attraverso un collegamento inferenziale, come illustrano gli esempi (n4) e (ns):

    (II4) L'espressione latino volgare ormai accettata negli studi, anche perch proprio dalle classi popolari, in et imperiale, part la spinta decisiva per il mutamento linguistico che port alla nascita delle lingue romanze. (D'Achille, 2.00I, p. ro) (us) La lezione non stata assimilata. Prova ne il fatto che nel test sono ricomparsi gli stessi errori.

    Quando si sceglie il formato linguistico della giustapposizione sintattica, a Motivazione distinguere consecuzione e motivazione l'ordine degli elementi connessi. e consecuzione Nel primo caso viene dapprima la premessa e poi la conclusione (n6 ) ; nel secondo succede il contrario (II?):

    (u6) tardi. Non arriva pi. (u7) Non arriva pi. tardi.

    Quando si opta per la frase complessa, decide la semantica dd connettivo. Vi motivazione quando, come in (n4) o in (n8) , esso una congiunzione o una locuzione congiuntiva di causa ; vi consecuzione quando compare una congiunzione o locuzione congiuntiva di tipo consecutivo (n9 ) :

    ( u8) Visto che stato malato a lungo, dovr studiare pi degli altri. (u9) stato malato a lungo, di modo che dovr studiare pi degli altri.

    All' interno di un movimento testuale, consecuzione e motivazione possono combinarsi ed esplicitare in vari modi gli ingredienti dell' inferenza. Nell'esempio

    ( 120 ) L'economia dipende dalla stabilit politica. Quindi l'economia di quel paese va sicuramente male, visto che vi sono continue crisi di governo.

    abbiamo dapprima una premessa di carattere generale, seguita dalla consecuzione (quindi), che motivata dall 'evocazione della premessa pi specifica. Nella riformulazione

    147

  • Esp ress ione della m otivazione

    Li ngu i stica de l testo

    ( n 1 ) L'economia di quel paese va sicuramente male, visto che l'economia dipende dalla stabilit politica e che in quel paese vi sono continue crisi di governo.

    l' ipotesi iniziale legata con una relazione di motivazione alle due pre

    messe, che stanno tra di esse in una relazione di aggiunta. Dal canto suo, la

    versione

    ( 122) Siccome in quel paese vi sono continue crisi di governo, la sua economia va sicuramente male. noto infatti che l'economia dipende dalla stabilit politica.

    presenta dapprima la premessa pi specifica, che lega alla conclusione con

    una relazione di motivazione ; segue una seconda motivazione che evoca la

    premessa di carattere pi generale.

    La relazione di motivazione pu essere espressa dalla classe delle congiunzio-

    ni causali, come illustrano (II4) e (II8) qui sopra, o l'esempio seguente in cui

    perch preceduto da un punto fermo :

    ( 123 ) Quando ci si accanisce, e spesso inutilmente, intorno a un'espressione che

    non viene, che cosa significa? Significa semplicemente questo: che l ' idea non c '.

    Perch quando questa c ', gi netta e ben stagliata nella nostra testa, essa trascina

    immancabilmente la parola sulla pagina. (Ferrari, Zampese, woo, p. 296)

    Per introdurre una motivazione, si possono utilizzare anche connettivi specializzati come infatti e difatti:

    ( 1 24) solo dal 1987 che forme diverse di "contaminazione" e di prodotti disco

    grafici sincretici vengono associati al termine "World Musi c". quell' anno infatti

    che rappresentanti di etichette musicali indipendenti si incontrano in un pub di

    Londra per discutere come promuovere alcune delle proprie registrazioni. ( ivi,

    p. 299 )

    Oppure espressioni come il fotto che, ora, prova ne sia, causa ne e, la ragione, basti pensare che ecc. :

    (ns) Quando Oreste partiva divertito per questo mondo magico della sua terra, io

    restavo sul molo bench mi sforzassi di andargli dietro. Il fatto che Oreste ha sem

    pre convissuto bene con il magico e il fabuloso, mentre io avevo qualche difficolt a

    !asciarmi andare. ( ivi, p. 297)

    (n6) Di storie analoghe, ce ne sono tante. Lo mostra un censimento che la Regione

    Lombardia fa regolarmente negli istituti sui bambini in attesa di essere affidati o

    adottati. ( ivi, p. 296)

    Quando la motivazione molto ampia e complessa, si pu optare per la sua

    148

    g. La d i mens ione logica de l testo

    indicazione attraverso interi enunciati, quali Ora mi spiego, Il ragionamento e questo, Ora dimostro il perch ecc. La motivazione frequentemente espressa anche attraverso giustapposizioni non marcate da nessuna espressione esplicita, o dai due punti :

    (n7) L'educazione musicale si rivela un antidoto prezioso contro le insidie e gli abusi di una impostazione intellettualistica della scuola attraverso la musica bambini e giovani possono finalmente mettersi in gioco con i propri vissuti, facendo interagire emozioni, sentimenti e affetti. ( ivi, p. 298)

    3-J. La relazione di illustrazione e la relazione di esemplificazione Si ha una I llustrazione relazione di illustrazione quando un contenuto, tipicamente concreto, viene proposto per rendere pi comprensibile e chiara una precedente asserzione, come in :

    ( n8) Attraverso il lavoro di gruppo egli non solo conosceva bene i singoli allievi, ma si preparava a guidarli con intuito e decisione inflessibile a prendere la loro strada: per uno lui si configurava come dialettologo, per un altro linguista, per un altro ancora critico letterario, lo studioso di stilistica. ( ivi, p. 321 ) ( 129) L'operazione ha visto impegnato un numero impressionante di uomini: dall'esercito alla protezione civile.

    In assenza di specifici connettivi, il discrimine tra motivazione e illustrazione I llustrazione non sempre facile da tracciare. Decide il contenuto dell 'asserzione princi- vs motivazione pale, che si presta a una motivazione soprattutto quando il grado di certezza non assoluto, quando vi una valutazione soggettiva o quando in gioco un movimento argomentativo. Cos, mentre l 'esempio (130) certamente costruito attorno a una relazione di motivazione

    ( 1 30) Contrariamente a quanto si sostiene nel volume, i paesi industrializzati non hanno del cosiddetto "Terzo mondo" una rappresentazione che possa essere definita positiva: si pensi appunto a "Terzo mondo", a "paesi sottosviluppati" ecc.

    la versione (13 1 ) si fonda piuttosto su una relazione di illustrazione :

    ( 1 3 1 ) Il cosiddetto "Terzo mondo" ci viene rappresentato quasi sempre nei rapporti di inferiorit con la nostra realt di paesi industrializzati: si pensi appunto a "Terzo mondo", a "paesi sottosviluppati" ecc.

    Come mostrano gli esempi (128 ) , (129) e (13 1 ) , l ' illustrazione caratteristicamente introdotta dai due punti. Ma sono correnti anche espressioni linguistiche, tipicamente non specializzate. Nel caso seguente, abbiamo si pensi e si vuole che:

    149

  • Esem p lificazione

    Espressione dell'esemplificazione

    Linguistica de l testo

    ( 1 32.) Una catacresi pu essere rivitalizzata all ' interno di una determinata corrente

    letteraria (si pensi ai racconti fantastici in cui i denti del pettine mordono, il cane

    del fucile abbaia, lo zoccolo delle pareti scalcia) e persino in convenzioni letterarie,

    mode e atteggiamenti. Si vuole che nell' Inghilterra vittoriana le persone molto per

    bene fossero disturbate dalla vista delle gambe "nude" del tavolo . . . (Ferrari, Zampese,

    2.ooo, p. 32. 1 )

    Quando si illustra scegliendo una persona, un oggetto, un fatto ecc. che

    vengono esplicitamente - tramite un connettivo o altro - evocati come rap

    presentanti di un paradigma, si ha una relazione di esemplificazione (cfr.

    Manzotti, 1 99 3) :

    ( 1 3 3 ) Le bottiglie d i plastica possono essere riciclate in diversi modi. Dopo un processo semplice che elimina i materiali estranei, esse possono per esempio essere utilizzate per realizzare panchine per giardini e cartelli stradali.

    L'esemplificazione suggerisce che altri elementi dello stesso tipo potrebbero altrettanto bene svolgere il ruolo testuale dell'entit prescelta. Cos, per esempio, la sequenza ( 1 34) indica che l 'asciugacapelli non che uno tra gli oggetti che l ' interlocutore potrebbe offrire come regalo :

    ( 134) Falle un regalo utile: offrile ad esempio un asciugacapelli.

    L'entit che funge da esempio viene considerata come particolarmente rappresentativa dell' insieme di oggetti implicitamente suggeriti, restringendo ne cos l 'estensione. Dicendo

    ( 1 3 5 ) Regalale qualcosa che le piace: prendile ad esempio un libro di viaggi.

    il locutore tende a indirizzare la scelta del regalo verso i libri, o magari i dischi; verso insomma qualcosa la cui fruizione sia intellettuale, escludendo cos verosimilmente vestiti o profumi. Come mostrano gli esempi proposti finora, il connettivo che per eccellenza segnala la relazione di esemplificazione per/ad esempio. A esso si aggiungono altre espressioni che appartengono alla famiglia semantica di per esempio: esemplificando, esemplare, un esempio e ecc . :

    ( 1 36 ) Questi microcongegni sono capaci di decidere autonomamente richieste e ri

    fiuti del corpo. Esemplare a questo riguardo il fatto che sappiano decidere quando

    l'organismo ha bisogno di insulina. (Ferrari, Zampese, 2.000, p. 303 )

    L'esemplificazione pu essere veicolata anche grazie a un ampio paradigma di

    espressioni non specifiche, che funzionano tuttavia solo in contesti particolari :

    150

    g. La d imensione logica de l testo

    ( 1 37) Ci vorrebbe qualcuno che se ne intende: come Federico/che so, Federico/mag;lli Federico/qualcuno come Federico/si potrebbe pensare a un tipo come Federico/poniamo, Federico.

    La relazione di esemplificazione si combina volentieri con le altre relazioni logiche ; nel caso seguente si tratta della consecuzione :

    ( 1 38) Non mi pare che sia stata molto corretta. Ti suggerirei quindi per esempio di non invitarla.

    In casi come questi, il contenuto esemplificato rimane implicito, e pu essere facilmente ricostruito a partire dal contesto : per quanto riguarda ( 1 38) sar qualcosa come darle un segnale di scontentezza. In ( 1 39) l 'esemplificazione al servizio di una relazione di concessione :

    ( 1 39 ) Anche se per esempio oggi arrivato in ritardo, di solito Paolo un collega affidabile.

    Qui l 'esempio suggerisce che a Paolo si possono certamente contestare alcuni comportamenti non proprio ligi al dovere, ma che comunque in generale si pu contare sulla sua affidabilit.

    3.4. La relazione di riformulazione Si ha una relazione di riformulazione quando uno "stesso contenuto" viene espresso in altre parole, come in :

    (140) Un tempo l ' insegnante non si accontentava di chiedere operazioni aritmetiche e risultato, ma pretendeva che a lato della soluzione fosse svolto un ragionamento che spiegasse, passo per passo, il procedimento seguito ; esigeva, cio, che si fornissero delle ragioni per quello che si stava facendo. ( ivi, p. 3 12.)

    L'equivalenza semantica tra elemento riformulato ed elemento riformulante un'equivalenza di massima, che pu anche andare oltre il significato linguistico, e investire il valore comunicativo delle espressioni:

    ( 141) Il 2. 7 gennaio, cio ieri, mi finalmente arrivata la comunicazione del rettorato. (142.) Ieri ho passato un pomeriggio faticoso con Michela, cio con una delle persone pi critiche della nostra cerchia di amici.

    Sempre in linea di massima, si possono distinguere tre sottotipi di riformu- Espa n sione , !azione. Anzitutto quella per espansione, che si realizza prototipicamente riduzione, quando a un termine segue la sua definizione : va riazion e

    ( 143 ) I l successo interessa in particolare i sistemi multimediali, vale a dire quei sistemi capaci di trattare informazioni di tipo diverso (scrittura, immagine, fm ecc.) .

    151

  • ............ --------------------

    Esp ress ione della riformulazione

    Li ngui sti ca de l testo

    In secondo luogo la riformulazione per riduzione, che alla definizione accosta il termine definito :

    (144) In questa poesia si riscontrano a tre riprese versi che terminano con la stessa parola, cio delle epifore.

    Infine la riformulazione per variazione, esemplificata dall 'enunciato ( 140 ) .

    La relazione di riassunto pu essere considerata come un tipo particolare di

    riformulazione per riduzione :

    ( 145) Aveva la testa in fiamme, il petto oppresso, le ossa rotte ; aveva insomma un gran febbrone.

    Nel seguente caso, abbiamo dapprima una relazione di riformulazione per variazione - tra EI da una parte, E2. ed E3 dall'altra - e poi una relazione di riformulazione per riduzione, o riassunto - tra E4 e quanto precede :

    ( 146) l l La punteggiatura ha una funzione di servizio d'ordine nella gestazione delle

    idee e nel loro travaso sulla pagina. l l E l Essa disciplina il flusso dei pensieri che in noi

    battono e premono e incalzano e vorrebbero uscire tutti insieme. l l E2 Essa impedisce

    loro di schizzare disordinatamente sulla pagina. l l EJ La punteggiatura in sostanza

    una forma di primo intervento della ragione sull'espressione. l l E4 (Ferrari, Zampese, :woo, p. 3 1 3 )

    La presenza di una riformulazione pu essere indicata da diversi connettivi,

    quali cioe, ossia, vale a dire, ovvero, dunque, la congiunzione o ecc. ; alcuni sono

    specializzati per .la riformulazione riassuntiva: in breve, in sostanza, insomma ecc. Si possono usare anche espressioni non strettamente connettive quali in

    termini piU/meno tecnici, per essere piu espliciti, detto altrimenti, si intende dire

    che ecc. :

    ( 147) L'esperienza aveva insegnato a Caio che nessuna riforma era possibile se contro lo strapotere della classe aristocratica non si coalizzavano tutte le forze animate dal desiderio di contrastarla. In altre parole Caio aveva capito che contro i senatori doveva avere l'appoggio anche dei cavalieri. ( ivi, p. 3 1 5 )

    3.5. L a relazione d i opposizione Si ha una relazione di opposizione testuale quando si accostano definizioni, idee o punti di vista che sono in contrasto alla luce di una particolare spiegazione o argomentazione, come in :

    ( 148) Per razza si intende una categoria di individui che presentano in comune alcune caratteristiche fisiche trasissibili per eredit, come la statura media, il colore della pelle, degli occhi o dei capelli. Per popolo invece si intende un gruppo di individui

    152

    g. La d i m e ns ione logica de l testo

    che, pur appartenendo a razze differenti, sono accomunati dai medesimi elementi culturali (lingua, religione, tradizione, organizzazione sociale ecc.) . (ivi, p. 3 r r ) ( 149) l politica, i l verosimile ha del tutto soppiantato i l vero e i l pettegolezzo padrone mcontrastato. Prima si cercava la notizia, adesso ci si accontenta del "si dice", del "forse", del "probabile". (ibid.)

    L'opposizione presuppone sempre che i contenuti posti in relazione abbiano qualoa in comune che giustifichi il loro confronto : per esempio, in (148) i termmi razza e popolo operano classificazioni all ' interno del genere umano e sono spesso confusi; in (149) si parla dell 'atteggiamento dei politici, confrontando quello attuale con quello passato. L

    .a relazion di opposizione pu essere marcata da connettivi quali al contra

    ro, cnranamente, viceversa, invece, all'opposto ecc., oppure da espressioni lmgmsnche non specializzate per l'opposizione, come la correlazione da una parte . . . dall'altra, diversamente, ben diversa ecc.:

    ( 150) Da una parte molto sicura di s ; dall 'altra si lascia intimidire in maniera impressionante. ( 1 5 1 ) L'evoluzione biologica si muove lentamente, privilegiando mutazioni rispetto ad altre nell 'arco dei secoli. Ben diversa l 'evoluzione sociale, sovente rapida e imprevedibile.

    L'opposizione pu essere espressa anche da elementi subordinanti quali mentre, dove, laddove ecc.:

    (152) Mentre i dialetti mediani e (alto) meridionali sono parlati nelle zone anticamente occupate dalle popolazioni italiche, quelli meridionali estremi caratterizzano aree di influenza greca. (D'Achille, :wo1 , p. 24)

    Ma pu anche essere espressa da un uso peculiare del costrutto condizionale, dett "biaffeativ" in uanto viene sfruttato comunicativamente non per espnmere un Ipotesi bensi per effettuare una doppia affermazione :

    ( 1 53 )"

    Se vero che in generale una persona molto sicura, devi ammettere che quando c e lm non apre mai bocca.

    Esp ress ione dell'o pposizione

    Un caso particolare della relazione di opposizione costituito dalla relazione Sostituzione di sostituzione, la quale pu essere veicolata dalla correlazione tra la negazio-ne non e il connettivo ma:

    ( 154) Anche la prima importante scuola poetica italiana non fior in Toscana, ma in Sicilia, alla corte itinerante di Federico n di Svevia, nella prima met del Duecento. (ibid.)

    153

  • Esp ress ione della concess ione

    Li ngu i stica del testo

    La sostituzione pu manifestarsi anche senza negazione esplicita, come in :

    ( 1 5 5 ) Non posso crederci. Anzich essere prudente, Mario si buttato a capofitto nel progetto.

    Costrutti come questi indicano che l'evento sostituito atteso, preferito o preferibile all'evento che si realizza : in ( 1 5 5) sarebbe stato meglio se Mario fosse stato pi prudente. Oltre che con il connettivo anzich, questo tipo di sostituzione pu essere segnalata dalle locuzioni subordinanti invece di/che, piuttosto che! di, in luogo di, al posto di, !ungi da ecc., oppure dai connettivi non subordinanti invece e piuttosto, da soli o in combinazione con altre espressioni come quando o e:

    ( 1 56 ) Ha detto di non averlo mai visto, quando invece sono grandi amici. ( 157 ) Doveva venire e invece non si fatto vivo. Sono proprio arrabbiata.

    3.6. La relazione di concessione (argomentativa) Oltre a cogliere una relazione descrittiva tra eventi (cfr. supra, par. 2.6), la relazione di concessione anche una relazione di composizione testuale di carattere (contro ) argomentativo. In questo caso, il locutore esprime un' ipotesi, un giudizio ecc. presentandolo come valido sullo sfondo di un'argomentazione alternativa di cui concede la plausibilit, giudicandola tuttavia come errata nel caso specifico. Nel seguen-te esempio

    ( 1 5 8) Questo libro, ora che pronto per andare alle stampe, vorrei ritoccarlo, modificarlo, allargarlo. Bisogna tuttavia accettare l' idea che ogni libro non rappresenta che la fotografia di un momento del cammino del pensiero. (Ferrari, Zampese, 2000, p. 309)

    il locutore afferma che se si ascoltasse, rimetterebbe le mani al suo libro modificandolo, ampliandolo ecc. ; egli ritiene tuttavia che un tale comportamento, peraltro plausibile, nello specifico non abbia ragione di essere, e che si debba anche essere capaci di accettare l ' inevitabile provvisoriet di ogni scritto. La relazione di concessione argomentativa pu essere indicata da un ampio paradigma di espressioni non subordinanti come eppure, tuttavia, nondimeno, ciononostante, nonostante cio, malgrado cio, comunque, lo stesso, se( n) nonch ecc. :

    ( 1 59 ) Gli psicologi non posseggono ancora vere e proprie teorie coerenti sui processi soggiacenti all'apprendimento di una lingua da parte dei bambini. Essi hanno comunque formulato ipotesi interessanti, che saranno sicuramente integrate nelle teorie future. (ibid.) -( 1 60) Riguardo a Socrate, ci sono le testimonianze di Senofonte, di Platone e alcuni

    154

    g. La d imensione logica de l testo

    commenti "per sentito dire" di Aristotele ; sennonch il ritratto !asciatoci da Senofonte risulta completamente diverso da quello di Platone, e dove c ' coincidenza tra le due versioni perch il primo ha copiato dal secondo. (ibid.)

    Alla stessa stregua di quella descrittiva, la concessione argomentativa pu essere espressa anche con costrutti con subordinata, come in ( 161), o con il costrutto coordinato da ma ( 162):

    ( 16 1 ) Anche se le possibilit di vittoria sono minime, io ci provo lo stesso. ( 1 62) Le possibilit di vittoria sono certo minime, ma io ci provo lo stesso.

    Anche la concessione argomentativa pu essere diretta, nel qual caso il secondo connesso nega esplicitamente la conclusione associata al primo come in ( 16 1) e ( 1 62), oppure indiretta, el qual caso essa articola due argomenti che portano a conclusioni opposte. E cos nell 'enunciazione ( I 63), che il locutore pu utilizzare per giustificare perch ha bocciato lo studente :

    ( 16 3) Ha studiato molto, ma tutto a memoria.

    S.ad una seqenza cncessiva non contiene tracce linguistiche di soggettlVlta, d1 valutaziOne o d1 presa di posizione, non facile decidere se si tratti di un movimento descrittivo o argomentativo. In generale il contesto a stabilirlo. Va tuttavia osservato che nel caso in cui la concessione sia indiretta - cio quando oppone due propriet che portano ad altrettante conclusioni incompatibili - emerge pi facilmente una lettura argomentativa, come mostra ( 163) .

    3.7. La relazione di aggiunta La relazione di aggiunta vige tra contenuti accostati l 'uno all'altro e posti sullo stesso piano, come in :

    ( 164) L'italiano presenta molti aspetti flessivi, in genere ereditati dal latino, ma anche varie caratteristiche sconosciute al latino, di tipo isolante. (D'Achille, 2001, p. 1 2)

    Due contenuti collegati da aggiunta intrattengono con il cotesto la stessa relazione logica che svolgono insieme. Si consideri il seguente esempio :

    (165) Negli Stati Uniti ogni anno 26 mila bambini si feriscono cadendo dal carrello dei supermercati. La ragione ? I carrelli sono costruiti male: le ruote piccole offrono una base d'appoggio insufficiente, e il carrello, troppo in alto, sbilancia il centro di gravit. Senza contare i genitori distratti, che spesso lasciano i piccoli incustoditi. (Ferrari, Zampese, 2000, p. 3 1 8 )

    Il contenuto Senza contare i genitori distratti, che spesso lasciano i piccoli incu-

    155

  • Li ngu i stica de l testo

    stoditi intrattiene con il primo enunciato una relazione di motivazione, cos come il contenuto I carrelli sono costruiti male ecc., a cui si aggiunge. Nel seguente caso, i contenuti legati da aggiunta stanno in una relazione di opposizione con il primo enunciato :

    ( 166 ) Sono soprattutto le ragazze che scrivono e ci parlano delle loro difficolt. I maschi, loro, sono pi timidi, introversi, molto pi inclini alla rimozione. E poi hanno il calcetto. (ibid.)

    Aggi u nta e relazi on i Se due contenuti sono collegati da una relazione tra eventi (di causa, di tem-tra eventi po, di fine ecc.) non reinterpretabile in chiave testuale, dal punto di vista

    della composizione del testo si considera che le unit che li evocano siano collegate da una relazione di aggiunta. Cos, nel testo

    ( 1 67) l l Che cos' successo ? l l El inciampata inaspettatamente. l l El caduta lunga distesa. l l EJ

    la risposta costruita per aggiunta : si aggiunge un terzo enunciato evocando la conseguenza dell 'evento descritto dal secondo. N ella riformulazione ( 1 6 8 ), la risposta coincide invece con un singolo enunciato che evoca due eventi che stanno in una relazione di causa a effetto :

    ( 1 68) l l Che cos' successo ? l l El inciampata inaspettatamente ed caduta lunga distesa. l l E>

    Il riscontro interpretativo della diversa articolazione testuale di ( 1 67) e ( 1 68) consiste in una diversa focalizzazione dei due eventi, che nel primo caso sono maggiormente e autonomamente valorizzati dal punto di vista comunicativo.

    Aggi u nta e relazio n i Vi una relazione di aggiunta anche tra enunciati i l cui collegamento si basa refe renzial i soprattutto su connessioni di tipo referenziale, come nel seguente testo de

    scrittivo :

    ( 1 6 9 ) La foglia ad ago lunga e sottile e senza nervature. Ha un rivestimento piuttosto duro e pu essere danneggiata soltanto piegandola. Al centro la foglia attraversata da una specie di tubo. (Ferrari, Zampese, 2000, p. 406) La relazione di aggiunta da una parte accetta molto volentieri di non essere marcata da nessun elemento linguistico, dall 'altra essa pu essere indicata da espressioni molto varie, che la colorano di differenti sfumature semantiche. Cos, per esempio, nel caso ( 170) il connettivo addirittura presenta l' elemento aggiunto come pi rilevante da un punto di vista argomentativo dell ' elemento a cui si aggancia :

    t'

    l 1

    g. La d i m ens ione logica de l testo

    ( 170) Alcuni hanno cominciato a urlare slogan di protesta ; altri, addirittura, hanno scavalcato la recinzione e hanno tentato di entrare nell 'ambasciata.

    3.8 . . L relaz one di rettifica Con la relazione di rettifica (o revisione) viene ndrmenswnata la validit di un contenuto. La revisione pu manifestarsi come n vero e proprio annullamento di quanto si asserito in precedenza, come m (171), o quale semplice modalizzazione, esemplificata in (172):

    ( 1_71 ) La festa non stata un granch. Anzi, a essere sinceri, stata un vero e proprio disastro.

    ( 172) Ti prometto che non sbaglier. Insomma, star pi attento.

    La rettifica un movimento testuale tipico del parlato. Nello scritto, essa oggetto di una scelta retorica che consente di dire nel contempo due cose non del tutto compatibili, o in ogni caso di dire di pi, come in (173), dove il negar a posteriori l 'uso della parola permette di dare maggiore forza al gesto compmto :

    ( 173 ) In queste ore di dibattito elettorale sulla famiglia, Walter Bevilacqua un uomo che con il suo gesto [la rinuncia a un trapianto di reni in favore di qualcun altro J_ ha dato la definizione che pi mi piace di