linguistica educativalingueletteratureculturestraniere.uniroma3.it/bacheca/ebonvino/wp... ·...

70

Upload: trinhquynh

Post on 19-Jan-2019

218 views

Category:

Documents


1 download

TRANSCRIPT

Linguistica educativa

“Settore delle scienze del linguaggio che ha per oggetto la lingua considerata in funzione all’apprendimento linguistico”

Attenzione all’oggetto lingua Oggetto di insgenamento

L1, L2

Vari livelli della lingua

“Che cosa” > L’oggetto Livello fonetico e fonologico

Ascolto /Parlato

Il Grammatica e competenza metalinguistica

Il lessico

Linguaggi specialistici

La lettura

I testi

La pragmatica

La variazione linguisticaUn’educazione linguistica completa comprende la sensibilizzazione al tema della variazione > punta infatti all’uso della lingua in tutta la varietà delle sue funzioni

Diacronica

Diatopica

Diastratica

Diafasica

Diamesica

Per capire una lingua bisogna conoscere, tra le altre cose, il sistema di relazioni tra suono e significato proprio di quella lingua

La fonetica è lo studio dei suoni nella loro fisicità Che cosa sono i suoni? Come si propagano? Come vengono

percepiti?

La fonologia ha invece lo scopo di studiare le proprietà dei sistemi di suoni che i parlanti devono apprendere e interiorizzare per capire/parlare una lingua.

I suoni hanno una funzione nella trasmissione del significato

Che ogni lingua abbia un sistema suo proprio

Che oltre a quello fonetico ci sia un aspetto mentale dei suoni

Quando interessano gli aspetti fonetici? Per la pronuncia

Ma anche per l’ascolto

Come viene prodotto un suono

Come si presenta il linguaggio cui siamo quotidianamente esposti?

Discorso: un insieme di parole separate

Parola: insieme di suoni

Difficoltà di segmentare una parola in un discorso/ suoni poco isolabili/ grande varietà individuale

Tuttavia il cervello umano riesce ad orientarsi e riconduce ad unità questo caos apparente

Se le parole fossero blocchi insegmentabili, gli uomini dovrebbero essere in grado di distinguere un numero altissimo di parole.

Ogni lingua possiede un numero limitato di unità che combinandosi compongono un numero illimitato di parole

a – i – r – t

Sebbene il linguaggio sia caratterizzato da un flusso continuo i parlanti segmentano questo flusso in unità discrete.

Alla nascita l’orecchio umano è aperto a tutte le lingue del mondo

Crescere ed aumentare la competenza linguistica in una data L1 comporta una drastica riduzione di tale apertura

Possiamo distinguere nel caso dell’ascolto due azioni: Percepire

Comprendere

Caratteristiche del testo orale Fonetiche

Velocità di eloquio (da 165 a 180 parole al minuto) Velocità di comprensione(da 5 a 12 sillabe al secondo) Pause

Caratteristiche morfosintattiche Frammentarietà Ordine

Caratteristiche testuali e discorsive Genere (scritto + difficile) Tipologie testuali (narrativo + facile) Argomento e contenuti semantici Durata Variabili contestuali

Aspetti fonologici In L1 completamente trascurati

Diglossia (competenza in due varietà sociolinguisticamente differenziate)

In L2 assume maggiore importanza

Transfer fonetico-fonologico

Valore distintivo

Diversità fra sistemi fonetico/fonologici Differenze fra sistema fonologico di L1 e L2

Transfer fonetico/fonologico da L1

Transfer da altre L2

Tabella p. 111

Concludendo Importanza dell’orale

Importanza per l’ascolto e per il parlato

DefinizioneAmpia: “descrizione ragionata di un

sistema linguistico”Ristretta – prospettiva volume:

riguardante 2 livelli di analisi Morfologia (studio delle forme)+Sintassi (studio delle connessioni)

La grammatica è composta da una serie di regole che descrivono il sistema specifico di una lingua

RegoleTendenziali Assolute

Il soggetto si colloca in genere in forma preverbale

Irene mangia la pizza

Irene salta

È arrivata Irene

Sono stato io

Il participio passato dei verbi con ausiliare essere accorda in genere e numero con il soggetto

Irene è andata al mare

Irene ha mangiato la torta

RegoleRegolative Costitutive

Come dovrebbe essere Lingua come è usata

Esempi1. I pompieri mettono il telo su cui il signor Verdi dovrà saltare per

salvarsi la vita

2. C’è un primo piano verso un angolo del tetto che sta andando a fuoco la casa

3. Il signor Blu va a bussare al signor Rossi che però anche lui continua a dormire

4. I quattro pompieri con il telone si spostano sotto l’appartamento del signor Rossi il quale non vuole saltare dalla finestra.

5. I pompieri cercano di salvare il signor Rossi e lo invitano a fare la stessa cosa che però ha paura anche lui.

6. I pompieri chiedono di nuovo al signor Verdi di buttarsi che decide finalmente di buttarsi.

Regole della relativa Il pronome relativo assume il caso necessario per la

posizione sintattiche che ricopre nella relativa (no 2)

Il pronome relativo segue immediatamente il suo antecedente (no in 5 e 6)

Il costituente esplicitato dal pronome relativo non può essere espresso nuovamente da un secondo costituente nella frase relativa (no 3 e 5)

la persona che gli ho detto questo> la persona a cui ho detto questo/ alla quale ho detto questo

Come facciamo a stabilire le regole se i dati sono variabili?

Come vanno spiegati e giustificati gli errori?

Fare tabella pronomi personali in italiano

Pronomi per. Soggetto Complemento

Tonici Atoni

1 Io Me Mi

2 Tu Te Ti

3 Egli/EllaEsso/EssaLui/Lei

Lui/Lei Gli/Le

1 Noi Noi Ci

2 Voi Voi Vi

3 Essi/EsseLoro

Loro LoroGli

Dieci tesi - GISCEL http://www.giscel.it/?q=content/dieci-tesi-

leducazione-linguistica-democratica

“Pensare che lo studio di una regola grammaticale ne agevoli il rispetto effettivo è come pensare che chi conosce meglio l’anatomia delle gambe corre più svelto”

Quale lingua descrivere?

Quale grammatica insegnare e perché?

Dovrebbe descrivere l’intero DIASISTEMA

Oppure selezionare una varietà?

Perché insegnare la grammatica? Raggiungimento di una migliore competenza

linguistico-comunicativa Implicita e procedurale

Costruire frasi e testi corretti e appropriati

L1 e L2

Migliore competenza metalinguistica Esplicita e dichiarativa

Descrivere il funzionamento della lingua

L1?

Terminologia comune

Classe plurilingue

Una competenza dichiarativa non sviluppa direttamente la competenza procedurale

ma può potenziarla (favorendo i meccanismi come il noticing)

Competenza metalinguistica deve essere intesa come acquisizione di uno strumento osservativo che possa essere applicato quanto più possibile a tutte le lingue conosciute

Quale grammatica insegnare? Terminologia coerente, esplicita e rigorosa

Potente: spiegare con minor numero di concetti

Aspetti relativi alla struttura sintagmatica e gerarchica delle costruzioni e dell’organizzazione in costituenti

Grammatica valenziale che descrive la sintassi a partire dal sistema di valenze proiettato dal verbo

Strumento descrittivo

Normativo in relazione alla varietà di lingua

La vecchia pedagogia linguistica era imitativa, prescrittiva ed esclusiva. Diceva: «Devi dire sempre e solo così. Il resto è errore». La nuova educazione linguistica (più ardua) dice: «Puoi dire così, e anche così e anche questo che pare errore o stranezza può dirsi e si dice; e questo è il risultato che ottieni nel dire così o così». La vecchia didattica linguistica era dittatoriale. Ma la nuova non è affatto anarchica: ha una regola fondamentale e una bussola; e la bussola è la funzionalità comunicativa di un testo parlato o scritto e delle sue parti a seconda degli interlocutori reali cui effettivamente lo si vuole destinare, ciò che implica il contemporaneo e parimenti adeguato rispetto sia per le parlate locali, di raggio più modesto, sia per le parlate di più larga

circolazione.

Lessico Insieme delle parole esistenti in una lingua

Oggi si tende a sottolineare la centralità del lessico soprattutto in ambiti della SLA

“excusatio non petita spiegabile forse come reazione a negazionidel ruolo del lessico nel linguaggio o a tentativi di una messa traparentesi dei lessemi nelle analisi ispirate a posizioni teorichenelle quali si è potuto credere che in re i lessemi siano una speciedi materiale inerte, un riempitivo di moduli sintatticiindipendenti”

De Mauro, 2008:27 “Le parole come semi” in Barni, Troncarelli e Bagna

Lessico e apprendimenti – Milano: Franco Angeli

34Elisabetta Bonvino Università degli studi Roma Tre

Apprendere l’uso di parole per capire e farsi capire è la porta di ingresso nel mondo di una singola lingua (De

Mauro, 2008: 28)

Centralità ma in stretta correlazione con le altre dimensioni della lingua

35Elisabetta Bonvino Università degli studi Roma Tre

Infatti apprendere una parola significa anche imparare a intenderne e a usarne: Fonologia Forma orale (e scritta) Morfologia (flessione, composizione, ecc. )

Il significato almeno un gruppo di sensi che si correlano Il significato referenziale, metaforico, affettivo (connotazione) Le relazioni lessicali (sinonimia, antinomia, iponimia) Le collocazioni privilegiate (pioggia torrenziale, indire sciopero, ecc.) Sintassi Pragmatica

Elisabetta Bonvino Università degli studi Roma Tre 36

Vari modi di conoscere una parola Capirla vs usarla

Lessico attivo vs passivo

potenziale e reale

conoscenza e controllo

Distinzione valida sia in L1 che in L2

Non è una distinzione netta

C’è osmosi

Continuum

Elisabetta Bonvino Università degli studi Roma Tre 37

Vari modi di conoscere una parola Conoscenza scritta o orale

Conoscenza esatta o approssimativa

Conoscenza dichiarativa o procedurale

Elisabetta Bonvino Università degli studi Roma Tre 38

Vaghezza L’indeterminatezza semantica o vaghezza viene considerata una

delle proprietà semiotiche più rilevanti delle lingue naturali vaghezza intrinseca

proprietà di avere un significato aperto ed estendibile (“somiglianze di famiglia” di Wittgenstein)

vaghezza in senso largo ogni qual volta nel discorso non sia possibile determinare se un segno si applica o meno ad un referente, quando cioè il parlante non sa e soprattutto non ritiene rilevante trovare il lessema più appropriato a designare un oggetto o un processo.

Ci si accontenta di approssimarsi al significato

Elisabetta Bonvino Università degli studi Roma Tre 39

Approssimazione nel parlato Ah, comment est-ce qu’on l’appelle cette

accordéoniste ?… Ah, ça me reviendra peut-être, son nom […] - - Ça y est, mon nom, mon nom, il me revient : Yvette Corner ()

…poi torna sempre ‘sta mosca ‘sta zanzara quello che sia

sarà mille lire cinquemila lire diecimila lire una cosa del genere la quota di adesione all'associazione

Elisabetta Bonvino Università degli studi Roma Tre 40

… e nella comprensione? Quando ce ne accorgiamo?

Traduzione

In L1

In L2

Elisabetta Bonvino Università degli studi Roma Tre 41

Queste distinzioni sono particolarmente rilevanti nell’ambito dell’intercomprensione

L’intercomprensione è uno dei tanti modi per promuovere il plurilinguismo

Elisabetta Bonvino Università degli studi Roma Tre 42

Approcci plurali CARAP/ FREPA(2007: 3) Approcci didattici che propongono attività di

insegnamento/apprendimento che coinvolgono allo stesso tempo piùvarietà linguistiche e culturali.

Gli approcci plurali seguono quattro direzioni che non sono sempre comuni ma nemmeno in contrasto: la sensibilizzazione alle lingue (éveil aux langues) l’approccio interculturale Content and Language Integrated Learning (CLIL) l’intercomprensione

Approcci analoghi In ambiente tedesco Tertiärsprachen (tedesco dopo l’inglese) In U.S.A. Italian and French for Spanish Speakers

43Elisabetta Bonvino Università degli studi Roma Tre

Obiettivi dell’educazione linguistica In genere si apprende una lingua per poter comunicare

direttamente con i parlanti di quella lingua o per usarla come lingua veicolare.

Che cosa permette la comunicazione diretta?

44Elisabetta Bonvino Università degli studi Roma Tre

Lessico Si dice generalmente che

Grammatica più sistematica

Lessico asistematico acquisito tramite memorizzazione

Lessico e grammatica sono separati

Oggi la tendenza è opposta:

Lessico = sistema dotato di un’organizzazione interna

Apprendimento non prevede solo una meccanica memorizzazione dell’associazione tra forme e significati > regole e strutture

Che cosa bisogna sapere sul lessico? Le proprietà delle parole e il tipo di informazioni che

contengono

Quali sono le strutture che caratterizzano l’organizzazione del lessico

Aspetti dell’acquisizione del lessico

Spunti per l’organizzazione didattica del lessico

Tipo di informazioni-significato Lessicale

Definiscono enti

Collegato con la realtà extralinguistica

parole contenuto (cane)

Denotativo oggettivo/ referenziale

proprietà di una parola di indicare o riferirsi ad una classe di oggetti collegati con la realtà esterna

Gatto: felino domestico di piccole dimensioni

Quadro

Madre

Grammaticale Categorie generali e ripetute

Esprimono i rapporti interni al sistema e alla struttura dei segni

parole funzione (di)

Connotativo non oggettivo ma

socialmente condiviso

indica l’atteggiamento del parlante

Gatto: agile, indipendente

Crosta

Mamma

Tipo di informazioni-significato Collocazionale: significato che la parola assume in

combinazione con determinate parole ………… battente / pioggia battente

Azionale: il modo in cui una parola presenta la situazione che descrive

Dormire/ amare: processo

Addormentarsi/innamorarsi: inizio di un processo (incoativo)

Proprietà Foniche e grafiche

Morfologiche bell-issim-a

Sintattiche

Classe di parola (nome - aggettivo - avverbio)

Strutture del lessico: relazioniSintagmatiche Paradigmatiche

Rapporto fra due o più parole combinate fra loro a formare unità linguistiche complesse (sintagmi, frasi, testi)

Rapporti in presentia

Il rapporto esistente fra parole che sono in alternativa in uno stesso contesto

Rapporti in absentia

ASSE SINTAGMATICO

ASSE

PARADIGMATICO

Relazione paradigmaticaGerarchiche o di inclusione Sullo stesso piano

Iperonima / iponimia

albero / pino

veicolo/ macchina

Olonimia/ meronimia

bicicletta/ pedale

Sinonimia

Intero/sano/ integro

Rotto/ fracassato/ frantumato/ infranto/ sfasciato/ spaccato

Opposizione

Antonimi: lungo/corto

Complementari: vero/falso

Conversi: padre/figlio

Relazione sintagmatica Le relazioni sintagmatiche si caratterizzano per il tipo

di restrizioni sulla combinazione delle parole.

3 tipi di restrizioni

Concettuali Idee verdi danzano furiosamente

Lessicali basate su solidarietà semantica calzava una cravatta blu

Lessicali basate su solidarietà consolidata con l’uso Essere in ansia / * essere in angoscia

Relazione sintagmatica Oltre alle 3 restrizioni, 2 criteri

1. Possibilità di calcolare il significato di una combinazione di parole a partire dai membri che la compongono

2. Sostituibilità paradigmatica e autonomia sintattica dei singoli membri

4 principali tipi di combinazioni di parole:

1. Combinazioni libere

2. Combinazioni ristrette

3. Collocazioni

4. Espressioni idiomatiche

Combinazioni ristrette Tutte le combinazioni sono soggette in genere almeno

ad una restrizione concettuale

Significato composizionale (= può essere ricostruito da quello delle singole parole che la compongono)

Sostituibilità paradigmatica ridotta

I membri sono autonomi dal p.d.v. sintattico

Le collocazioni Frequente co-occorrenza di due parole in una lingua

Le collocazioni sono un tipo di combinazione ristretta

Restrizione lessicale, per cui la scelta di una specifica parola (il collocato) per esprimere un determinato significato, è condizionata da una seconda parola (la base) alla quale questo significato è riferito

I membri non sono liberamente sostituibili ma sintatticamente autonomi

prendere tempo / vecchio porco

Espressioni idiomatiche Il significato non è composizionale

E’ costruito sul blocco secondo procedimenti (ad es. la similitudine)

Alzare il gomito

Lessico e apprendimento Apprendere il lessico è complesso

Lessico attivo vs passivo Conoscenza ricettiva vs produttiva

Sviluppo nell’apprendimento dell’informazione lessicale

semantica e fonologia > sintassi > morfologia

L’importanza del LESSICO

“Quando si viaggia non ci si porta dietro la grammatica quanto piuttosto un dizionario”

SEQUENZE DI APPRENDIMENTO Le regolarità con cui si impara una L2.

Per quanto riguarda le parole la variabilità è enorme.

Criteri interni e esterni al lessico.

Criteri esterni Utilità

Disponibilità

Preferenza

Interni Formali:

Pronunciabilità

Somiglianza

Corrispondenza suono grafia

Lunghezza ?

Morfologia (complessità può aiutare o complicare)

Interni Semantici

Polisemia

Chiarezza

Idiomaticità

Opacità

specificità

Contrastività con L1 > pp. 73 - 74

Errori lessicali più problematici Maria parla con la spezzata voce

Il sorella di mia madre è inglesa

Ci troviamo in libreria alle sei

Oggi mangiamo in cantina

Insegnamento del lessico Apprendimento poco prevedibile

Lessico quantitativo

Lessico qualitativo

Lessico quantitativo Famiglie di parole

Vocabolario di una persona adulta in L1: 20.000 famiglie di parole

Un bambino 4.000/5.000

Quante parole servono? Dipende

Per l’ItalianoDe Mauro

(Lessico

di frequenza

dell’italiano parlato

Fine scuola obbligo

7.000 parole

NOMI

VERBI

AGGETTIVI

di base ampiezza es.

fondamentale 2.000 Frutta, movimento, ricco, scivolare, volentieri

di alto uso ca. 2.750 Barzelletta, concepire, quintale, talvolta

di alta disponibilità

ca. 2.300 Fiducioso, lontananza, lampadina,

ricapitolando Dal punto di vista quantitativo, un apprendente

dovrebbe aspirare ad imparare almeno 2000/3000 parole tra le più frequenti

Dal punto di vista qualitativo, dovrebbe apprenderle con le loro proprietà fondamentali: formali, sintattiche e semantiche

Approccio lessicale Lewis

Impianto comunicativo (ne parleremo)

Grammatica appresa insieme al lessico

Il lessico non viene appreso in maniera lineare ma reticolare

Chunks