lisbona, una melodia di ombre e luci...mercoledÌ 25 febbraio 2009 31 viaggi...

1
MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2009 31 Viaggi [email protected] Pagina a cura di Luigi Alfieri Hanno collaborato: Mara Varoli e Francesca Avanzini SPICY WELLNESS/2 Valdaora (BZ) Al Mirabell si erge il tempio dell’Ayur- veda. Il massaggio ayurvedico alla schiena con impacco allo zenzero al- levia le contratture muscolari. Info: www.mirabell.it SPICY WELLNESS/1 Marlengo (BZ) L 'Hotel Oberwirt dona dolcissime sensazioni alla vaniglia. Un bagno di bellezza al gusto vanigliato e poi una maschera a base di vaniglia. Info: www.romantikhotels.com/Marling SPICY WELLNESS/3 Merano (BZ) Al Vitalhotel Verdinserhof gli impac- chi al corpo si basano sul calore e su sostanze pregiate che rafforzano i tessuti, stimola l’irrorazione sangui- gna. Info: www.hotel-verdinserhof.it Alta Val Pusteria Bad Moos Una Spa? No, un centro di salute Carlo Brugnoli II Bad Moos a Sesto, il paese delle Tre Cime di Lavaredo, si trova nella parte più orientale dell'Alto Adige, immersa nel salubre clima alpino del parco na- turale delle Dolomiti di Sesto, alle por- te della romantica Val Fiscalina. Come si raggiunge Dal Brennero: uscita dall'autostrada del Brennero al casello di Bressanone-Val Pusteria e proseguire lungo la Val Pusteria in di- rezione Brunico/Dobbiaco/San Can- dido. A San Candido girare a destra per Sesto e dopo 10 chilometri si arriva alla frazione di Moso. Di nuovo a destra per la Val Fiscalina e dopo circa 800 metri si raggiunge lo «Sport & Kurhotel Bad Moos». Da Bolzano: 40 chilometri dopo Bol- zano uscire dall'autostrada al casello di Bressanone-Val Pusteria. Prosegui- re come sopra indicato dal Brennero. Non immaginate la classica Spa o un centro benessere «classico». Centro per la salute è la definizione corretta per questo piccolo paradiso incastonato fra le montagne dell'alta Val Pusteria. Lo Sport & Kurhotel Bad Moos è infatti uno dei pochi hotel in Alto Adige a disporre da oltre due decenni di una licenza per effettuare cure termali con assistenza medica. Un'accogliente atmosfera alleggia nel- l'hotel, che offre camere arredate con gusto ed eleganza, un centro per la sa- lute, appunto, all'avanguardia e squi- siti piaceri per il palato nelle tradizio- nali stuben del XIV e del XVII secolo. Per godere appieno un periodo di relax e disintossicazione, basta sffidarsi alle cure del qualificato team dell'albergo. Insomma, non solo una vacanza al- l'insegna della natura dell'Alto Adige ma anche un vero e proprio tuffo nel benessere. L'azione dell'acqua, termale e non, i trattamenti wellness e la natura circo- stante garantiscono il massimo del be- nessere. Assistiti da personale medico, si può godere dei benefici effetti delle Reportage dal Portogallo Il sole nel suo continuo movimento cambia il volto della capitale secondo disegni sempre nuovi Lisbona, una melodia di ombre e luci Una città sempre in bilico tra il retrò e il super moderno Mariachiara Illica Magrini U na decadenza dall’aria ro- mantica, capace di rivivere seguendo inedite linee. Colori e scenari di un im- maginario retrò che improvvisamen- te diventa glamour, pescando dal pas- sato solo i pezzi migliori. E se aveva ragione Pessoa quando diceva che Li- sbona «vista da lontano appare come fosse un sogno», è vero anche che tra le sue strade si respira oggi aria di fre- netica veglia. Città vintage per vocazione, la capi- tale lusitana corteggia nuovi stili ri- proponendosi come laboratorio arti- stico e culturale che muove fantasie nella sua incantevole luce. Una ten- denza che si assapora senza sforzo tra le vie del quartiere Santos, ex zona in- dustriale ribattezzata Design District, che ora vive del fermento di atelier e spazi espositivi smanioso di diventare il centro alternativo della città. La vo- glia di restyling non risparmia nem- meno le vetrine della tradizionale zo- na del Chiado, dove antico e nuovo si combinano in un’atmosfera unica. Come quella che si respira in rua An- chieta varcando la soglia di «A vida portoguesa», una bottega che ripro- pone profumi e oggetti, alimentari e cancelleria di un passato tutto lusi- tano che rivive oggi grazie ad un’idea della giornalista Catarina Portas. Rie- dizioni di merce fuori produzione e non solo, perché il progetto si nutre di un’approfondita ricerca sui simboli commerciali di una cultura nazionale che appartiene all’immaginario di in- tere generazioni. «Un vero e proprio omaggio al Por- togallo» come lo definisce Sandrine Dinis, mentre si muove sorridente dietro il solenne bancone in legno. «Si strizza l’occhio al fascino del pas- sato, ma - ci tiene a precisare - non si tratta di nostalgia, quanto di una di- chiarazione d’amore all’identità por- toghese». Superando le antiche botteghe arti- giane di sartoria e il caffè «A brasi- leira» - amato da Fernando Pessoa e meta di intellettuali del 900 - ci si può perdere nella Baixa, dominata dall’imponente ascensore in ferro battuto «Elevador de Santa Justa» realizzata nel 1902 dall’allievo di Eif- fel, Mésnier du Ponsand. Qui, i colori caldi di una moda sorpassata quanto irresistibile si ritrovano in un altro negozio che ha l’aria di un vero e pro- prio progetto di riscoperta: «A Outra face de la lua» in rua de Assunçao. Un negozio di abbigliamento vintage, ma anche un caffè in cui ci si può acco- modare circondati da oggetti, abiti e accessori da provare e acquistare tra tappezzerie in stile e pacchianerie an- ni 60. Pare si tratti di un altro «de- lirio» da febbre del vintage che ha col- pito anche la vetrinista Carla Bel- chior, madrina e titolare del locale. Idee che diventano spazi e progetti che uniscono spirito creativo e anima del commercio, per così dire. Anche salendo al Barrio alto, i piccoli labo- ratori che si affacciano su rua da Rosa sembrano parlare soprattutto di que- sto: di ricerca e spunti inediti per nuove forme. Come succede tra gli ambienti di «Fabrico infinito»: altro atelier-nego- zio-caffè di rua Dom Pedro, dove il materiale di scarto viene reinventato in accattivanti oggetti di design eco-friendly tra le mani dell’artista brasiliana Marcela Bunken. E se le giornate a Lisbona sono fatte di im- magini e fantasie risvegliate, le sue notti sono pronte a distillarle in un’inebriante confusione di sguardi e locali. Di strade che si riempiono, e di musica che anima l’intricato saliscen- di del Barrio Alto accendendo di una nuova luce i suoi muri scalcinati, op- pure attraversando in un sussulto le zone del Belém. La frenesia dei locali più trendy non confonde però le dolci note del Fado, che ancora racconta di amori e nostalgie da inseguire sulle sette colline di questa città contrad- dittoria, per poi scendere fino alle sponde del fiume Tago. E’ una melo- dia che appartiene agli scenari, come il tintinnio dei pittoreschi tram che li percorrono, come la luce che - all’alba di ogni giorno - torna ad addolcire i tetti disordinati del quartiere di Al- fama, dove regnano toni arabeggianti e la saggezza dei pescatori che da sempre l’hanno abitato. Alfama è co- me un piccolo paese dentro la città in cui, si dice, «ogni cosa che comincia entro i suoi confini è destinata a re- starci». E come nel resto della città, i colori e le ombre qui diventano ritmo pronto a perdersi poi verso Oriente, nel cielo senza costrizioni della zona expo che si affaccia sul Tago. Nel Parque de las Naciones, scenario dell’expo 2008, i rimandi alle nostal- gie trascorse hanno ceduto il passo a linee del tutto rinnovate: il ritmo è quello scandito dallo shopping, dalla funivia che segue lo scorrere del fiu- me e dai movimenti fluidi che si ri- trovano visitando lo spettacolare Oceanarium. Ma chissà? Forse le sug- gestioni hi-tech stanno solo attenden- do di ispirare nuove note malinconi- che, o sguardi ancora una volta so- gnanti. NOTIZIE UTILI Come arrivare La compagnia Tap Por- tugal effettua voli giornalieri da Milano Malpensa e Linate, Roma, Bologna e Venezia con destinazione Lisbona e Porto. (www.flytap.com) Dormire/mangiare Primo design hotel nel cuore del della Lisbona moderna (Saldanha), il Fontana Park hotel na- sce dalla rivisitazione di una ex fab- brica del 1908 da parte dell’architetto portoghese Francisco Aires Mateus. Interni curati dal designer Nini Andra- de Silva. (www.fontanaparkho- tel.com). Per una cena tradizionale ad- dolcita da uno spettacolo di fado nel suggestivo quartiere di Alfama: risto- rante Bacalhau de Molho (Beco dos Armazéns dos Linho, 2, Alfama) Muoversi in citta' Per attraversare i quartieri storici non c'è nulla di meglio dei tram, icone indiscusse di Lisbona. Le linee 28, 25, 15 e 12 offrono gli iti- nerari migliori anche per uno sguardo turistico. Info: www.visitlisboa.com Lisbona Immagini che testimoniano l'eterno ondeggiare della città tra antico e moderno e tra luci e ombre. Sesto Gli impianti di risalita nella località Bad Moos. sorgenti minerali curative, approfitta- re dell'ampia offerta beauty per coc- colarvi e percorrere la via più semplice per rimanere in perfetta forma. In de- finitiva, un tocco in più di naturalezza: ci si rinforza con un bagno allo zolfo, di fango o di fieno oppure alle mele. Ci si rilassa con un bagno ai petali di rosa, al latte e al miele. Per il viso ci sono a disposizione trattamenti rigeneranti mentre per il corpo si usano fango e massaggi speciali con pietre basaltiche, olio di enotera, arnica oppure iperico. Il Bad Moos Saunarium, il percorso Kneipp Sulfurea, il bagno turco allo zolfo e infine la piscina coperta all'o- zono completano il programma tutto salute e benessere. Piscina coperta ma anche esterna per cui ci si può im- mergere, con una temperatura esterna anche di qualche grado sotto lo zero, in acqua riscaldata a 30 gradi e rilassarsi con un piacevole idromassaggio. Del resto, qui è tutto pensato per coc- colare il cliente che non è semplice- mente tale ma viene accolto e trattato come un vero e proprio «paziente» in cerca di salute del corpo e della mente. E' la filosofia da sempre seguita dal proprietario, altoatesino doc e cultore delle tradizioni del luogo. Altro punto d'eccellenza del Bad Moos è la gastronomia. Le specialità sono i piatti tipici altoatesini rivisitati secon- do i dettami della cucina moderna. Immancabili anche le pietanze dai sa- pori mediterranei innaffiate dagli ec- cellenti vini dell'Alto Adige. Da non dimenticare l'aspetto sportivo con una notevole varietà di scelta per quanto riguarda le piste. Candida neve farinosa, sole splendente e lo scenario spettacolare delle Dolomiti: per gli amanti degli sport invernali Sesto è davvero un paradiso, luogo ideale dove ricaricare di energia corpo e spirito. Nel raggio di 10 chilometri, gli appas- sionati di sci alpino e di fondo trovano le condizioni ideali per praticare i loro sport preferiti: hanno infatti a dispo- sizione 53 chilometri di piste prepa- rate al top, 33 impianti moderni di risalita e condizioni di innevamento ideale. E al Bad Moos, il divertimento sulla neve inizia proprio davanti all'hotel. Insomma, appagamento assicurato per gli appassionati dei paesaggi alpini e delle discese mozzafiato sulle piste «rosse» e «nere» che qui davvero ab- bondano.

Upload: others

Post on 12-Aug-2020

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Lisbona, una melodia di ombre e luci...MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2009 31 Viaggi viaggi@gazzettadiparma.net Pagina a cura di Luigi Alfieri Hanno collaborato: Mara Varoli e Francesca Avanzini

MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2009 31

Viaggi [email protected] a cura di Luigi Alfieri

Hanno collaborato: Mara Varoli e Francesca Avanzini

SPICY WELLNESS/2Valdaora (BZ)Al Mirabell si erge il tempio dell’Ayur -veda. Il massaggio ayurvedico allaschiena con impacco allo zenzero al-levia le contratture muscolari. Info:www.mirabell.it

SPICY WELLNESS/1Marlengo (BZ)L'Hotel Oberwirt dona dolcissimesensazioni alla vaniglia. Un bagno dibellezza al gusto vanigliato e poi unamaschera a base di vaniglia. Info:www.romantikhotels.com/Marling

SPICY WELLNESS/3Merano (BZ)Al Vitalhotel Verdinserhof gli impac-chi al corpo si basano sul calore e susostanze pregiate che rafforzano itessuti, stimola l’irrorazione sangui-gna. Info: www.hotel-verdinserhof.it

Alta Val Pusteria Bad Moos

Una Spa? No, un centro di saluteCarlo Brugnoli

II Bad Moos a Sesto, il paese delle TreCime di Lavaredo, si trova nella partepiù orientale dell'Alto Adige, immersanel salubre clima alpino del parco na-turale delle Dolomiti di Sesto, alle por-te della romantica Val Fiscalina.

Come si raggiunge Dal Brennero:uscita dall'autostrada del Brennero alcasello di Bressanone-Val Pusteria eproseguire lungo la Val Pusteria in di-rezione Brunico/Dobbiaco/San Can-dido. A San Candido girare a destra perSesto e dopo 10 chilometri si arriva allafrazione di Moso. Di nuovo a destra perla Val Fiscalina e dopo circa 800 metrisi raggiunge lo «Sport & Kurhotel BadMoos».Da Bolzano: 40 chilometri dopo Bol-zano uscire dall'autostrada al casellodi Bressanone-Val Pusteria. Prosegui-re come sopra indicato dal Brennero.Non immaginate la classica Spa o uncentro benessere «classico». Centro

per la salute è la definizione corretta perquesto piccolo paradiso incastonato frale montagne dell'alta Val Pusteria.Lo Sport & Kurhotel Bad Moos è infattiuno dei pochi hotel in Alto Adige adisporre da oltre due decenni di unalicenza per effettuare cure termali conassistenza medica.Un'accogliente atmosfera alleggia nel-l'hotel, che offre camere arredate congusto ed eleganza, un centro per la sa-lute, appunto, all'avanguardia e squi-siti piaceri per il palato nelle tradizio-nali stuben del XIV e del XVII secolo.Per godere appieno un periodo di relaxe disintossicazione, basta sffidarsi allecure del qualificato team dell'albergo.Insomma, non solo una vacanza al-l'insegna della natura dell'Alto Adigema anche un vero e proprio tuffo nelbenessere.L'azione dell'acqua, termale e non, itrattamenti wellness e la natura circo-stante garantiscono il massimo del be-nessere. Assistiti da personale medico,si può godere dei benefici effetti delle

Reportage dal Portogallo Il sole nel suo continuo movimento cambia il volto della capitale secondo disegni sempre nuovi

Lisbona,una melodiadi ombree luciUna città sempre in bilicotra il retrò e il super moderno

Mariachiara Illica Magrini

Una decadenza dall’aria ro-mantica, capace di rivivereseguendo inedite linee.Colori e scenari di un im-

maginario retrò che improvvisamen-te diventa glamour, pescando dal pas-sato solo i pezzi migliori. E se avevaragione Pessoa quando diceva che Li-sbona «vista da lontano appare comefosse un sogno», è vero anche che trale sue strade si respira oggi aria di fre-netica veglia.

Città vintage per vocazione, la capi-tale lusitana corteggia nuovi stili ri-proponendosi come laboratorio arti-stico e culturale che muove fantasienella sua incantevole luce. Una ten-denza che si assapora senza sforzo trale vie del quartiere Santos, ex zona in-dustriale ribattezzata Design District,che ora vive del fermento di atelier espazi espositivi smanioso di diventareil centro alternativo della città. La vo-glia di restyling non risparmia nem-meno le vetrine della tradizionale zo-na del Chiado, dove antico e nuovo sicombinano in un’atmosfera unica.Come quella che si respira in rua An-chieta varcando la soglia di «A vidaportoguesa», una bottega che ripro-pone profumi e oggetti, alimentari ecancelleria di un passato tutto lusi-tano che rivive oggi grazie ad un’ideadella giornalista Catarina Portas. Rie-

dizioni di merce fuori produzione enon solo, perché il progetto si nutre diun’approfondita ricerca sui simbolicommerciali di una cultura nazionaleche appartiene all’immaginario di in-tere generazioni.«Un vero e proprio omaggio al Por-togallo» come lo definisce SandrineDinis, mentre si muove sorridentedietro il solenne bancone in legno.«Si strizza l’occhio al fascino del pas-sato, ma - ci tiene a precisare - non sitratta di nostalgia, quanto di una di-chiarazione d’amore all’identità por-toghese».

Superando le antiche botteghe arti -giane di sartoria e il caffè «A brasi-leira» - amato da Fernando Pessoa emeta di intellettuali del 900 - ci si puòperdere nella Baixa, dominatadall’imponente ascensore in ferrobattuto «Elevador de Santa Justa»realizzata nel 1902 dall’allievo di Eif-fel, Mésnier du Ponsand. Qui, i coloricaldi di una moda sorpassata quantoirresistibile si ritrovano in un altronegozio che ha l’aria di un vero e pro-prio progetto di riscoperta: «A Outraface de la lua» in rua de Assunçao. Unnegozio di abbigliamento vintage, maanche un caffè in cui ci si può acco-modare circondati da oggetti, abiti eaccessori da provare e acquistare tratappezzerie in stile e pacchianerie an-ni 60. Pare si tratti di un altro «de-lirio» da febbre del vintage che ha col-

pito anche la vetrinista Carla Bel-chior, madrina e titolare del locale.Idee che diventano spazi e progettiche uniscono spirito creativo e animadel commercio, per così dire. Anchesalendo al Barrio alto, i piccoli labo-ratori che si affacciano su rua da Rosasembrano parlare soprattutto di que-sto: di ricerca e spunti inediti pernuove forme.

Come succede tra gli ambienti di«Fabrico infinito»: altro atelier-nego-zio-caffè di rua Dom Pedro, dove ilmateriale di scarto viene reinventatoin accattivanti oggetti di design

eco-friendly tra le mani dell’artistabrasiliana Marcela Bunken. E se legiornate a Lisbona sono fatte di im-magini e fantasie risvegliate, le suenotti sono pronte a distillarle inun’inebriante confusione di sguardi elocali. Di strade che si riempiono, e dimusica che anima l’intricato saliscen-di del Barrio Alto accendendo di unanuova luce i suoi muri scalcinati, op-pure attraversando in un sussulto lezone del Belém. La frenesia dei localipiù trendy non confonde però le dolcinote del Fado, che ancora racconta diamori e nostalgie da inseguire sullesette colline di questa città contrad-

dittoria, per poi scendere fino allesponde del fiume Tago. E’ una melo-dia che appartiene agli scenari, comeil tintinnio dei pittoreschi tram che lipercorrono, come la luce che - all’albadi ogni giorno - torna ad addolcire itetti disordinati del quartiere di Al-fama, dove regnano toni arabeggiantie la saggezza dei pescatori che dasempre l’hanno abitato. Alfama è co-me un piccolo paese dentro la città incui, si dice, «ogni cosa che cominciaentro i suoi confini è destinata a re-starci». E come nel resto della città, icolori e le ombre qui diventano ritmopronto a perdersi poi verso Oriente,

nel cielo senza costrizioni della zonaexpo che si affaccia sul Tago.

Nel Parque de las Naciones, scenariodell’expo 2008, i rimandi alle nostal-gie trascorse hanno ceduto il passo alinee del tutto rinnovate: il ritmo èquello scandito dallo shopping, dallafunivia che segue lo scorrere del fiu-me e dai movimenti fluidi che si ri-trovano visitando lo spettacolareOceanarium. Ma chissà? Forse le sug-gestioni hi-tech stanno solo attenden-do di ispirare nuove note malinconi-che, o sguardi ancora una volta so-gnanti. �

NOTIZIE UTILI

Come arrivare La compagnia Tap Por-tugal effettua voli giornalieri da MilanoMalpensa e Linate, Roma, Bologna eVenezia con destinazione Lisbona ePorto. (www.flytap.com)

Dormire/mangiare Primo design hotelnel cuore del della Lisbona moderna(Saldanha), il Fontana Park hotel na-sce dalla rivisitazione di una ex fab-brica del 1908 da parte dell’architettoportoghese Francisco Aires Mateus.Interni curati dal designer Nini Andra-de Silva. (www.fontanaparkho-tel.com). Per una cena tradizionale ad-dolcita da uno spettacolo di fado nelsuggestivo quartiere di Alfama: risto-rante Bacalhau de Molho (Beco dosArmazéns dos Linho, 2, Alfama)

Muoversi in citta' Per attraversare iquartieri storici non c'è nulla di megliodei tram, icone indiscusse di Lisbona.Le linee 28, 25, 15 e 12 offrono gli iti-nerari migliori anche per uno sguardoturistico. Info: www.visitlisboa.com

Lisbona Immagini che testimoniano l'eterno ondeggiare della città tra antico e moderno e tra luci e ombre.

Sesto Gli impianti di risalita nella località Bad Moos.

sorgenti minerali curative, approfitta-re dell'ampia offerta beauty per coc-colarvi e percorrere la via più sempliceper rimanere in perfetta forma. In de-finitiva, un tocco in più di naturalezza:ci si rinforza con un bagno allo zolfo, difango o di fieno oppure alle mele. Ci sirilassa con un bagno ai petali di rosa, allatte e al miele. Per il viso ci sono adisposizione trattamenti rigenerantimentre per il corpo si usano fango emassaggi speciali con pietre basaltiche,olio di enotera, arnica oppure iperico.

Il Bad Moos Saunarium, il percorsoKneipp Sulfurea, il bagno turco allozolfo e infine la piscina coperta all'o-zono completano il programma tuttosalute e benessere. Piscina coperta maanche esterna per cui ci si può im-mergere, con una temperatura esternaanche di qualche grado sotto lo zero, inacqua riscaldata a 30 gradi e rilassarsicon un piacevole idromassaggio.Del resto, qui è tutto pensato per coc-colare il cliente che non è semplice-mente tale ma viene accolto e trattatocome un vero e proprio «paziente» incerca di salute del corpo e della mente.E' la filosofia da sempre seguita dalproprietario, altoatesino doc e cultoredelle tradizioni del luogo.

Altro punto d'eccellenzadel Bad Moosè la gastronomia. Le specialità sono ipiatti tipici altoatesini rivisitati secon-do i dettami della cucina moderna.Immancabili anche le pietanze dai sa-pori mediterranei innaffiate dagli ec-cellenti vini dell'Alto Adige.Da non dimenticare l'aspetto sportivocon una notevole varietà di scelta perquanto riguarda le piste. Candida nevefarinosa, sole splendente e lo scenariospettacolare delle Dolomiti: per gliamanti degli sport invernali Sesto èdavvero un paradiso, luogo ideale dovericaricare di energia corpo e spirito.

Nel raggio di 10 chilometri, gli appas-sionati di sci alpino e di fondo trovanole condizioni ideali per praticare i lorosport preferiti: hanno infatti a dispo-sizione 53 chilometri di piste prepa-rate al top, 33 impianti moderni dirisalita e condizioni di innevamentoideale.

E al Bad Moos, il divertimento sullaneve inizia proprio davanti all'hotel.Insomma, appagamento assicuratoper gli appassionati dei paesaggi alpinie delle discese mozzafiato sulle piste«rosse» e «nere» che qui davvero ab-bondano. �