lo screening nelle donne immigrate
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Lo screening nelle donneimmigrate
A. Venturelli, C. Goldoni, D. Spettoli, M.G. Gatti
Ravenna, 23 novembre 2005
Lo screening nelle donne immigrate
• La situazione nei paesi di origine• I dati della provincia di Modena• Gli ostacoli incontrati• Interventi per migliorare
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CANCRO CERVICALE
• 80% delle morti avviene nei paesi in via di sviluppo
• In alcune di queste regioni è la prima causa di cancro nelle donne
• Rappresenta in tutto il mondo la seconda causa di cancro nelle donne
• Ogni anno vengono diagnosticati circa 500.000 nuovi casi e 250.000 donne muoiono per questa causa
Incidenza di cancro nelle donne
Paesi sviluppati
Paesi in via di sviluppo
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Mortalità per cancro nelle donne
Paesi sviluppati
Paesi in via di sviluppo
Cancro cervicale nel mondo
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Cancro cervicale nel mondo
<= 15000
<= 12000
<= 9000
<= 6000
<= 3000
No dataMin = 0
105401 Number of new cases of cervix uteri cancer
Lastavailable
EUROPENo data
Cancro cervicale in Europa
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Mortalità per cancro cervicale in Europa
CIS:12 paesi ex URSS
CSEC: 15 paesi Europa centrale e dell’Est
EU: Europa unita
Atlas of health in Europe. Geneva, WHO 2003
In quali Paesi esistono programmi nazionali per la prevenzione del cancro?
America centrale e meridionale
• Cuba• Ecuador• Peru• Venezuela• Messico• Brasile• Costa Rica• Cile• Barbados
World Health Organization. Assessment of national capacity for noncommunicable disease preventionand control. The report of a global survey. Geneva; WHO 2001
Asia e Pacifico• Mongolia• Cina• Filippine• Samoa• Fijii• Corea
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Europa centrale e orientaleEsistevano prima della disgregazione, molti paesi si stanno riorganizzando, attualmente in
•Albania. •Romania•Bulgaria•Armenia. •Georgia•Lithuania•Moldova•Serbia e Montenegro •Ucraina
In quali Paesi esistono programmi nazionali per la prevenzione del cancro?
Cervical Cancer Prevention. Report on conference proceedings. Durres, Albania 2004. PATH, 2004
AfricaNon esistono, in alcuni paesi è possibile eseguire un test di screening opportunistico:
•Botwana•Kenya•Lesotho•Sudafrica•Tanzania•Zimbabwe
In quali Paesi esistono programmi nazionali per la prevenzione del cancro?
Prevention and Control of Cervical Cancer in the East and Southern Africa Region. Summary of proceedings of regional meeting. Nairobi, Kenya 1998. PATH: 1998.
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Lo screening in altre aree del mondo
• un test per ogni donna da ripetere, nei paesi dove le risorse lo consentono, dopo 10 anni
• la percentuale della popolazione target raggiunta non è sufficiente
• nei paesi con risorse limitate si impiegano strategie per migliorare l’impatto sull’incidenza e mortalità:
- test alternativi alla citologia convenzionale
- diversi approcci nel follow up
VIA (visual inspection withacetic acid): osservazione della cervice dopo applicazione di acido acetico al 3-5%
VIAI (visual inspection with lugol iodine): osservazione della cervice dopo applicazione di liquido di Lugol
Test alternativi alla citologia convenzionale
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Le donne con test positivo devono sottoporsi a numerose visite (diagnosi, monitoraggio, trattamento, controllo post-trattamento) con possibili problemi di natura finanziaria, pratica, logistica e conseguenti perdite al follow up
• Test and treat: le donne con test positivo (VIA, VILI, HPV test) sono inviate al trattamento
• Single visit: le donne con test positivo sono trattate nella stessa seduta
questo tipo di programmi sembrano dimostrare un impatto sulla riduzione delle HSIL e sulle perdite al follow uprestano da stabilire sicurezza ed efficacia a lungo termine ed entità dell’inevitabile overtreatment
Diverse modalità di approccio allo screening e follow up
Cervical cancer screening in developings countries. Geneva; WHO 2002
Screening citologico provincia di Modena
Donne straniere residenti o domiciliate: origine geografica
MAROCCO18%
TUNISIA5%
GHANA6%
NIGERIA3%
AFRICA ALTRI PAESI6%
ALBANIA 7%POLONIA
7%
ROMANIA8%
EUROPA ALTRI10%
CINA5%
FILIPPINE5%
ASIA ALTRI7%
ARGENTINA BRASILE VENEZUELA
8%
CENTRO-SUDAMERICA ALTRI5%
9
0
20000
40000
60000
80000
100000
120000
140000
160000
INVITATE 158058 13388
PRESENTATE 96692 6949
POSITIVE 2173 228
Donne italiane Donne straniere
Screening citologico provincia di Modena
61%
2.2% 3.3%52%
Screening citologico provincia di ModenaPercentuale di adesione secondo l’area di origine
61
59,5
58,3
58,1
57,0
56,6
53,3
53,0
52,3
51,7
51,0
48,9
47,8
47,8
42,5
39,6
0 10 20 30 40 50 60 70
ITALIA
CENTRO-SUDAMERICA
CUBA
EUROPA ALTRI PAESI
ARGENTINA BRASILE VENEZUELA
GHANA
AFRICA ALTRI PAESI
MAROCCO
TUNISIA
POLONIA
NIGERIA
ASIA ALTRI PAESI
ROMANIA
ALBANIA
FILIPPINE
CINA
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Screening citologico provincia di ModenaPercentuale di positivi secondo l’area di origine
2,2
5,85,0
4,94,6
4,13,53,5
3,23,1
3,02,6
2,62,4
1,91,4
0 1 2 3 4 5 6
ITALIA
ROMANIA
CINA
CUBA
CENTRO-SUDAMERICA
POLONIA
GHANA
EUROPA ALTRI PAESI
ASIA ALTRI PAESI
NIGERIA
AFRICA ALTRI PAESI
MAROCCO
ARGENTINA BRASILE VENEZUELA
ALBANIA
TUNISIA
FILIPPINE
Barriere allo screening per le donne immigrate
• sono invitate allo screening con lettera in italiano
• sono una popolazione in movimento:– cambiano spesso domicilio– spesso non hanno il loro nome sulla
cassetta della posta (alta % inviti inesitati)
• hanno difficoltà di accesso al servizio • sono troppo occupate per dare priorità
allo screening
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Barriere allo screening per le donne immigrate
• hanno poca conoscenza del cancro cervicale• sono estranee al concetto di medicina preventiva • non conoscono l’esame e perciò:
- non ne riconoscono l’importanza- temono di sentire dolore
• hanno vergogna per la visita vaginale • dalla ricerca emerge che spesso:
- le donne africane temono che un test positivo significhi che hanno una infezione da HIV
- le donne messicane temono che il trattamento le lasci sessualmente disabili
Cosa si e’ fatto, si fa o si sta tentando di fare a
Modena,per migliorare l’adesione delle donne straniere al progetto di
screening ?
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Si sta tentando di formulare l’invito in lingua.
Speriamo di superare gli ultimi ostacoli (le stampanti di postel
leggono solo i caratteri convenzionali) per inviare alle donne extracomunitarie l’invito sia nella loro lingua (10) che in
italiano
Abbiamo promosso lo screening all’interno delle comunità
• Interventi di promozione all’interno della moschea
• Focus group (rappresentanti delle varie etnie)
• Formazione e sensibilizzazione delle mediatrici culturali
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Coinvolgiamo le donne che giungono a controllo in consultorio per qualsiasi motivo (gravidanza, IVG,
contraccezione…) eseguendo il pap test a tutte le donne non
rispondenti all’invito
Segnaliamo in cartella le donne, che pur rispondendo all’invito, non parlano, o parlano poco
l’italiano, perché in caso di paptest positivo, il contatto con la donna avvenga da subito con
l’ausilio della mediatrice culturale per agevolare l’accesso al secondo livello e al follow-up
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Abbiamo cercato di mantenere, nei centri di
prelievo più grandi, le sedute di pap test il sabato per
permettere alle donne, che non si spostano
autonomamente, di essere accompagnate dal marito
Women with positive experiences become advocates when talking to other women.
Alliance for Cervical Cancer Prevention (ACCP)www.alliance-cxca.org
Grazie per l’attenzione