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> NOTIZIE > APPROFONDIMENTI > OPPORTUNITA’ PER L’ESPORTAZIONE LODI NEWS per l’esportazione, NUMERO 19 - Marzo 2009 Reg. Trib. Lodi N. 06/2007 del 22-08-07 - Direttore Resp.: Fabio Milella Consorzio Lodi Export - Via Haussmann 11/15 - 26900 Lodi Tel. 0371 - 4505264 - www.lodiexport.it - E-mail: [email protected] N WS Come tutti i Paesi industrializzati, l’Italia sta subendo un grande contraccolpo economico a causa della crisi finanziaria internazionale, i cui effetti si sono progressivamente diffusi sulle principali economie mondiali, determinando un rapido rallentamento del commercio mondiale di manufatti, dopo un avvio del 2008 a ritmi ancora sostenuti. Il triennio 2008-2010 potrebbe così chiudersi con una crescita degli scambi internazionali di manufatti attorno al 3,5% medio annuo, dato più che dimezzato rispetto a quello del triennio precedente (7,5%). In questo scenario, l’economia mondiale eviterà una recessione globale se continuerà ad essere sostenuta dall’apporto della domanda proveniente dai Paesi emergenti. Il traino dei Paesi emergenti Il peso dei Paesi emergenti negli ultimi anni non è aumentato solo dal lato delle esportazioni, sebbene il fenomeno della concorrenza portata dai PVS ai produttori tradizionali sia quello più spesso citato, ma anche dal lato della domanda, grazie alla crescita del loro export sui mercati maturi, sia di manufatti, sia di materie prime. Attualmente, è possibile supporre una maggiore tenuta per i Paesi esportatori di materie prime, che sembrano essere riusciti a sviluppare in modo più o meno omogeneo molti segmenti delle proprie economie, anche in virtù degli investimenti avviati negli anni di elevate quotazioni delle commodity; i Paesi che esportano prevalentemente manufatti, invece, presentano situazioni abbastanza Commercio estero: essere pronti alla ripresa diversificate, con quelli più vicini all’Italia che potrebbero risentire maggiormente delle difficoltà dell’Europa Occidentale, soprattutto per via della loro specializzazione nei settori dei mezzi di trasporto e in quelli dei beni intermedi e strumentali, cioè i comparti al momento più colpiti dalle caratteristiche della crisi. I Paesi più lontani, invece, appaiono maggiormente al riparo dal rischio di contaminazione, soprattutto in virtù del loro elevato grado di integrazione economica che è andato crescendo velocemente negli ultimi anni, rendendoli meno sensibili alla domanda dei mercati maturi, in particolare quelli del NAFTA. Dinamica per settori La composizione e la dinamica settoriali della domanda nelle diverse aree porteranno a un andamento degli scambi internazionali decisamente penalizzante per i beni destinati al comparto edilizio e per quelli strumentali. Anche alcuni beni intermedi, date le politiche di approvvigionamento estremamente prudenziali delle imprese, potrebbero denotare delle difficoltà, sebbene sul piano strutturale siano meno dinamici del complesso dei manufatti. Prospettive più brillanti potrebbero invece riguardare il settore alimentare (tipicamente anticiclico) ed il sistema moda, grazie alla progressiva apertura dei mercati emergenti agli scambi esteri, mentre elettronica e farmaceutica continueranno ad essere sostenute rispettivamente dall’incrollabile domanda di prodotti di consumo e dagli scambi intra-industriali tra pochi Paesi europei, tra cui l’Italia, e l’America Settentrionale. Una maggior articolazione della domanda nei Paesi emergenti rispetto al passato potrebbe favorire anche il comparto dei mezzi di trasporto, sul quale grava però l’incognita della crisi che sta coinvolgendo tutti i produttori mondiali. Le imprese italiane In termini geografici, l’evoluzione attesa per gli scambi mondiali proporrà come maggiori opportunità di sviluppo quelle presenti sui mercati più distanti e a maggior rischio, dove la competitività dell’industria italiana è ostacolata da una strutturale scarsità di risorse finanziarie (date le dimensioni prevalentemente ridotte delle nostre imprese) da destinare allo sviluppo di azioni commerciali articolate nel tempo e al sostegno di operazioni di internazionalizzazione complesse, quali la costruzione di reti distributive e di assistenza qualificata. Pertanto, oggi diviene ancor più vitale il fatto di garantire ad esse tutti gli strumenti, commerciali, finanziari, assicurativi, necessari per trasformare le difficoltà attuali in opportunità per il futuro, puntando senza dubbio ad un maggior radicamento nei cosiddetti Paesi BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), senza comunque venir meno al tenace presidio dei mercati dell’UE, che restano fondamentali per la nostra economia. Fonte: “Evoluzione del commercio con l’estero per aree e settori”, Rapporto Ice-Prometeia, dicembre 2008.

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In questo scenario, l’economia mondiale eviterà una recessione globale se continuerà ad essere sostenuta dall’apporto della domanda proveniente dai Paesi emergenti. Il triennio 2008-2010 potrebbe così chiudersi con una crescita degli scambi internazionali di manufatti attorno al 3,5% medio annuo, dato più che dimezzato rispetto a quello del triennio precedente (7,5%). > NOTIZIE > APPROFONDIMENTI > OPPORTUNITA’ PER L’ESPORTAZIONE

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> NOTIZIE> APPROFONDIMENTI> OPPORTUNITA’

PER L’ESPORTAZIONE

LODI NEWS per l’esportazione, NUMERO 19 - Marzo 2009Reg. Trib. Lodi N. 06/2007 del 22-08-07 - Direttore Resp.: Fabio Milella

Consorzio Lodi Export - Via Haussmann 11/15 - 26900 LodiTel. 0371 - 4505264 - www.lodiexport.it - E-mail: [email protected]

N WSCome tutti i Paesi industrializzati, l’Italia sta subendo un grande contraccolpo economico a causa della crisi finanziaria internazionale, i cui effetti si sono progressivamente diffusi sulle principali economie mondiali, determinando un rapido rallentamento del commercio mondiale di manufatti, dopo un avvio del 2008 a ritmi ancora sostenuti.Il triennio 2008-2010 potrebbe così chiudersi con una crescita degli scambi internazionali di manufatti attorno al 3,5% medio annuo, dato più che dimezzato rispetto a quello del triennio precedente (7,5%).In questo scenario, l’economia mondiale eviterà una recessione globale se continuerà ad essere sostenuta dall’apporto della domanda proveniente dai Paesi emergenti.

Il traino dei Paesi emergenti

Il peso dei Paesi emergenti negli ultimi anni non è aumentato solo dal lato delle esportazioni, sebbene il fenomeno della concorrenza portata dai PVS ai produttori tradizionali sia quello più spesso citato, ma anche dal lato della domanda, grazie alla crescita del loro export sui mercati maturi, sia di manufatti, sia di materie prime. Attualmente, è possibile supporre una maggiore tenuta per i Paesi esportatori di materie prime, che sembrano essere riusciti a sviluppare in modo più o meno omogeneo molti segmenti delle proprie economie, anche in virtù degli investimenti avviati negli anni di elevate quotazioni delle commodity; i Paesi che esportano prevalentemente manufatti, invece, presentano situazioni abbastanza

Commercio estero: essere pronti alla ripresadiversificate, con quelli più vicini all’Italia che potrebbero risentire maggiormente delle difficoltà dell’Europa Occidentale, soprattutto per via della loro specializzazione nei settori dei mezzi di trasporto e in quelli dei beni intermedi e strumentali, cioè i comparti al momento più colpiti dalle caratteristiche della crisi.I Paesi più lontani, invece, appaiono maggiormente al riparo dal rischio di contaminazione, soprattutto in virtù del loro elevato grado di integrazione economica che è andato crescendo velocemente negli ultimi anni, rendendoli meno sensibili alla domanda dei mercati maturi, in particolare quelli del NAFTA.

Dinamica per settori

La composizione e la dinamica settoriali della domanda nelle diverse aree porteranno a un andamento degli scambi internazionali decisamente penalizzante per i beni destinati al comparto edilizio e per quelli strumentali.Anche alcuni beni intermedi, date le politiche di approvvigionamento estremamente prudenziali delle imprese, potrebbero denotare delle difficoltà, sebbene sul piano strutturale siano meno dinamici del complesso dei manufatti.Prospettive più brillanti potrebbero invece riguardare il settore alimentare (tipicamente anticiclico) ed il sistema moda, grazie alla progressiva apertura dei mercati emergenti agli scambi esteri, mentre elettronica e farmaceutica continueranno ad essere sostenute rispettivamente dall’incrollabile domanda di prodotti di consumo e dagli scambi

intra-industriali tra pochi Paesi europei, tra cui l’Italia, e l’America Settentrionale.Una maggior articolazione della domanda nei Paesi emergenti rispetto al passato potrebbe favorire anche il comparto dei mezzi di trasporto, sul quale grava però l’incognita della crisi che sta coinvolgendo tutti i produttori mondiali.

Le imprese italiane

In termini geografici, l’evoluzione attesa per gli scambi mondiali proporrà come maggiori opportunità di sviluppo quelle presenti sui mercati più distanti e a maggior rischio, dove la competitività dell’industria italiana è ostacolata da una strutturale scarsità di risorse finanziarie (date le dimensioni prevalentemente ridotte delle nostre imprese) da destinare allo sviluppo di azioni commerciali articolate nel tempo e al sostegno di operazioni di internazionalizzazione complesse, quali la costruzione di reti distributive e di assistenza qualificata.Pertanto, oggi diviene ancor più vitale il fatto di garantire ad esse tutti gli strumenti, commerciali, finanziari, assicurativi, necessari per trasformare le difficoltà attuali in opportunità per il futuro, puntando senza dubbio ad un maggior radicamento nei cosiddetti Paesi BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), senza comunque venir meno al tenace presidio dei mercati dell’UE, che restano fondamentali per la nostra economia.

Fonte: “Evoluzione del commercio con l’estero per aree e settori”, Rapporto Ice-Prometeia, dicembre 2008.

devono operare al fine di alimentare e promuovere organicamente gli sforzi dell’industria, soprattutto quella piccola e media, il “motore che alimenta tutti i comparti del sistema”.Su questo versante, nonostante sia associata a Lodi Export da poco più di un anno, Caribul è profondamente coinvolta nell’attività consortile: “Sin qui, ho partecipato ad una interessante missione imprenditoriale in Repubblica Ceca, ho beneficiato di abbattimenti sui costi relativi alla partecipazione a fiere internazionali, in Italia e all’estero, e tendo ad avvalermi

regolarmente dei servizi di consulenza offerti dal Consorzio.”

Contatti:

CARIBUL SrlVia Marconi, 226866 Castiraga Vidardo (LO)Tel.: 0371 - 217078Fax: 0371 - 217079http://www.caribul.comE - mail: [email protected]

Flessibilità, innovazione e apertura ai mercati sono le parole d’ordine dell’amministratore delegato di Caribul, nonché Consigliere di Lodi

Export, Stefano Rozza: “Siamo riusciti a creare una piccola realtà che dispone di tutti i servizi in grado di supportare qualsiasi richiesta. Non ci limitiamo ad offrire un prodotto ai nostri clienti; siamo in grado di consigliarli, assisterli nella progettazione, creare campionature e, grazie al nostro laboratorio interno, effettuare test e prove dinamiche.”In questo modo, Caribul è diventata nel tempo una realtà capace di confrontarsi con successo con

strutture molto più grandi, di avanzare sui mercati esteri e di proporsi come partner di multinazionali: “Il mondo industriale della meccanica soffre per l’altalenanza del mercato e l’attacco dei Paesi emergenti. Dobbiamo però sfruttare le nostre capacità di innovare e creare nuovi prodotti e opportunità.”Per poter competere efficacemente sui mercati, specie quelli più complessi, è altresì fondamentale il supporto della rete degli enti, delle associazioni e delle istituzioni, che

La sfida contro le vibrazioni passa da innovazione e internazionalizzazione

Attiva da oltre venticinque anni a Castiraga Vidardo, Caribul progetta e costruisce antivibranti in gomma, metallici, a molla, smorzatori e cabine di insonorizzazione.L’azienda è strutturata in tre divisioni principali: industriale, navale/ferroviaria ed antisismica, in base agli ambiti di applicazione dei prodotti.

All’interno della prima, vengono compiuti tutti gli studi e la produzione di supporti antivibranti o pannelli fonoassorbenti atti all’isolamento

di vibrazione e rumore generato da macchinari di ogni tipo; la seconda segue principalmente le problematiche relative all’isolamento di impianti o macchinari montati a bordo di navi o mezzi ferroviari; la divisione antisismica, infine, si occupa di garantire l’isolamento dalle vibrazioni e dagli urti, sia per gli impianti e le apparecchiature che per gli edifici, specialmente se strategici e di notevole importanza.

Grazie ad una struttura snella e all’elevato know-how, ogni divisione è in grado di offrire prodotti standard o personalizzati, prodotti speciali, analisi vibrazionali e fonometriche, ingegnerizzazione e realizzazione di soluzioni specifiche. Vengono tra l’altro utilizzati software di dinamica che permettono di eseguire simulazioni per lo studio dei casi, senza la necessità di campionature in scala, e fornire così risposte esaustive già in fase di ingegnerizzazione con il cliente.

ASSOCIATO

Nell’ambito del proprio programma di attività, Camera di Commercio di Lodi, Consorzio Lodi Export ed Assolodi, in collaborazione con ICE – Ufficio di Zagabria, propongono la partecipazione ad una missione imprenditoriale a Zagabria rivolta ai settori dell’agroalimentare e della meccanica, dal 12 al 14 maggio 2009.L’iniziativa mira a sostenere le PMI del territorio nella ricerca di nuove opportunità commerciali, facilitando il contatto tra operatori attraverso la realizzazione di incontri d’affari mirati.

La selezione degli interlocutori croati (min. 4/5 incontri) sarà effettuata sulla base delle richieste espresse dalle aziende aderenti e mirerà a creare i presupposti per l’avvio di concrete collaborazioni.Oltre che per ricercare nuova clientela, la missione può essere utile anche per acquisire direttamente informazioni sul mercato, visitare clienti ed agenti, valutare la presenza della concorrenza presso la grande distribuzione e i negozi specializzati, reperire subfornitori e acquisire o cedere tecnologie, brevetti ecc.

Programma della missione

Martedì 12 maggio•Partenza da Lodi alle ore 8.00. Arrivo a Zagabria nel pomeriggio e sistemazione in albergo.

Incontri d’affari in Croazia: 12 – 14 maggio 2009Mercoledì 13 maggio•Incontri d’affari.Giovedì 14 maggio•Incontri d’affari in mattinata. Nel pomeriggio, rientro in

Italia.

Costi di partecipazione

A ciascuna impresa partecipante é richiesta una quota di adesione pari a € 1.950,00 + IVA, di cui € 1.500,00 saranno rimborsati in base al Bando Voucher per la partecipazione a missioni economiche all’estero 2009, promosso da Regione Lombardia e Sistema Camerale Lombardo.A tal fine, le aziende dovranno avanzare la richiesta di contributo (voucher), tramite l’apposita procedura on line (http://89.96.190.11/), secondo le modalità che saranno comunicate dal Consorzio. Il voucher sarà liquidato dalla Camera di Commercio di competenza al termine dell’iniziativa, dietro presentazione della fattura quietanzata e sulla base del regolare espletamento di tutti gli altri adempimenti stabiliti dalla normativa.La quota di partecipazione include, in particolare, i seguenti servizi:

viaggio A/R con autobus e •autista privato;alloggio in camera singola;•ricerca e selezione di partner •locali e predisposizione di un’agenda personalizzata di

incontri B2B;traduzione del materiale di •presentazione aziendale;affitto sale incontri;•assistenza tecnica fornita da •personale qualificato per tutta la permanenza in Croazia;interpretariato durante gli •incontri commerciali.

La quota non include: vitto, extra, eventuali spostamenti per incontri con le controparti presso le loro sedi.Su richiesta, un funzionario di Lodi Export può rappresentare una o più ditte aderenti, a costi da concordare.

Modalità di adesione

Le aziende interessate dovranno inviare al Consorzio, entro il 27 marzo 2009, la scheda di adesione all’iniziativa, che può essere liberamente richiesta presso gli uffici di Lodi Export, oltre a company profile in lingua inglese e catalogo aziendale.

Contatti:

Lodi ExportVia Haussmann, 11/15LodiTel.: 0371/4505264Fax: 0371/[email protected]

Nel quadro del master in commercio estero 2009, Lodi Export organizza i seguenti incontri di approfondimento aree Paese

CROAZIA, SLOVENIA, ROMANIA

mercoledì 25 marzo, ore 15.00 – 18.00, presso Camera di Commercio di Lodi (Sala Consiglio)

FOCUS FEDERAZIONE RUSSAmercoledì 22 aprile, ore 15.00 – 18.00, presso Ass. Industriali del Lodigiano

(Sala Convegni)

Relatore sarà l’Avvocato Giacinto Tommasini, di Alegal, Studio Legale Internazionale con competenza specialistica sui mercati dell’est Europa e della Russia.

Di seguito, indichiamo i principali punti oggetto della trattazione, segnalando che al termine è previsto uno spazio per richieste specifiche da parte dei presenti.

Parte prima - Introduzione al Paese.Geografia e dati basilari.•

Parte seconda -Dati macroeconomici.

Principali dati •macroeconomici e regime fiscale.Opportunità commerciali.•Strategie di ingresso.•Paesi investitori.•

Parte terza - Il diritto societario.Il diritto societario: tipologie •societarie.Le società commerciali: •caratteristiche, iscrizioni e adempimenti.

Parte quarta - Il sistema del lavoro.Indicazioni circa il costo del •lavoro.Struttura del costo di lavoro.•Diritti e obblighi delle parti.•

La partecipazione, comprensiva della relativa documentazione, è gratuita per le aziende associate; per le aziende

non associate è prevista una quota di adesione di 60 euro + IVA per singoloincontro; in caso di partecipazione a entrambi i moduli, la quota è ridotta a 100 euro + IVA. Il pagamento dovrà essere effettuato entro il 23 marzo, riferendosi alle coordinate bancarie che saranno comunicate dagli uffici delConsorzio.

Le aziende interessate possono contattare gli uffici del Consorzio allo 0371-4505264 o alla seguente e-mail: [email protected].

Lodi, 1° aprileIncontri d’affari con

operatori egiziani settori meccanica / edilizia

Adesioni aperte fino ad esaurimento posti. Per informazioni, contattare gli uffici del Consorzio.

Contatti:

Lodi ExportVia Haussmann, 11/15 - LodiTel.: 0371/4505264Fax: 0371/[email protected]

Partecipazione collettiva a Tuttofood: Milano, 10 – 13 giugno 2009In collaborazione con Provincia e Camera di Commercio di Lodi.

Trent’anni di sviluppo.

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