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> NOTIZIE > APPROFONDIMENTI > OPPORTUNITA’ PER L’ESPORTAZIONE LODI NEWS per l’esportazione, NUMERO 26 - Novembre 2009 Reg. Trib. Lodi N. 06/2007 del 22-08-07 - Direttore Resp.: Fabio Milella Consorzio Lodi Export - Via Haussmann 11/15 - 26900 Lodi Tel. 0371 - 4505264 - www.lodiexport.it - E-mail: [email protected] N WS IV Forum Federexport: il consorzio, motore dell’internazionalizzazione Centoventi consorzi associati per un totale di più di 4.500 imprese, con un effetto volano da uno a tre sui contributi ricevuti. Questi alcuni dei numeri emersi nella due giorni di dibattito e di incontri d’affari – oltre 400 – realizzati tra i consorzi e il sistema camerale, organizzata da Federexport a Salerno, in concomitanza con la XVIII Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’estero. «L’indagine 2008 sui consorzi export italiani – ha rimarcato nel corso dei lavori Gianfredo Comazzi, Presidente Federexport - rivela che le PMI dei settori tradizionali del nostro manifatturiero sono riuscite ad incrementare la qualità dei prodotti e a migliorare le performance sui mercati esteri proprio grazie alla rete dei consorzi.» Il consorzio infatti assiste il mondo imprenditoriale nella battaglia competitiva globale, con un effetto moltiplicatore sulle potenzialità delle singole imprese. «Il nostro sistema, però - ha osservato sempre Comazzi -, in questi anni ha sofferto di una poca omogenea applicazione del federalismo che ha distorto la concorrenza sul territorio, penalizzando i consorzi di una regione rispetto a un’altra. Per questo serve maggior coordinamento.» Il paradosso è che spesso si trovano ad essere svantaggiati proprio i consorzi che sono ubicati nelle aree economicamente più produttive del Paese (come la Lombardia). In questo contesto, è emersa la proposta di dare vita ad un tavolo per l’agroalimentare all’interno della Federazione, a cui Lodi Export ha già aderito, che si propone di dare impulso alla cooperazione interconsortile su specifiche iniziative (fiere, missioni, incontri con delegazioni straniere), così da cercare il più possibile di superare, almeno nella fase operativa, le incertezze e le contraddizioni della fase normativa. Intervenendo al dibattito, il viceministro dello Sviluppo Economico con delega al commercio estero Adolfo Urso, ha voluto ribadire come i consorzi continuino a fornire un apporto concreto a sostegno delle PMI nei loro progetti di internazionalizzazione: «I consorzi per l’export hanno svolto un ruolo fondamentale in questi mesi: l’aggregazione imprenditoriale finalizzata alla promozione sui mercati esteri registratasi in regioni come Puglia, Campania ha sottolineato - ha rappresentato la chiave di successo del nostro Sistema Paese che ha saputo reagire meglio di altri alla crisi economico-finanziaria internazionale.» Un tema su cui ha insistito, sia pur da una prospettiva diversa, anche Giuseppe Morandini, Presidente della Piccola Industria di Confindustria, che in particolare ha puntato l’attenzione contro quei fattori che pregiudicano la competitività delle piccole imprese sui mercati, come il carico fiscale eccessivo, i costi di una burocrazia lenta e inefficiente e le incertezze troppo spesso manifestate dal governo in tema di politica economica (vedasi abolizione dell’IRAP), evidenziando come, nonostante tutto ciò, siano ancora le PMI e le loro produzioni di qualità a rappresentare la principale spinta del Paese e la primaria fonte di rilancio per il Made in Italy, in un periodo di crisi diffusa.

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mercati esteri registratasi in regioni come Puglia, Campania – ha sottolineato - ha rappresentato la chiave di successo del nostro Sistema Paese che ha saputo reagire meglio di altri alla crisi economico-finanziaria internazionale.» a fornire un apporto concreto a sostegno delle PMI nei loro progetti di internazionalizzazione: «I consorzi per l’export hanno svolto un ruolo fondamentale in questi mesi: l’aggregazione imprenditoriale finalizzata alla promozione sui PER L’ESPORTAZIONE

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> NOTIZIE> APPROFONDIMENTI> OPPORTUNITA’

PER L’ESPORTAZIONE

LODI NEWS per l’esportazione, NUMERO 26 - Novembre 2009Reg. Trib. Lodi N. 06/2007 del 22-08-07 - Direttore Resp.: Fabio Milella

Consorzio Lodi Export - Via Haussmann 11/15 - 26900 LodiTel. 0371 - 4505264 - www.lodiexport.it - E-mail: [email protected]

N WSIV Forum Federexport: il consorzio, motore dell’internazionalizzazione

Centoventi consorzi associati per un totale di più di 4.500 imprese, con un effetto volano da uno a tre sui contributi ricevuti.Questi alcuni dei numeri emersi nella due giorni di dibattito e di incontri d’affari – oltre 400 – realizzati tra

i consorzi e il sistema camerale, organizzata da Federexport a Salerno, in concomitanza con la XVIII Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’estero.

«L’indagine 2008 sui consorzi export italiani – ha rimarcato nel corso dei lavori Gianfredo Comazzi, Presidente Federexport - rivela che le PMI dei settori tradizionali del nostro manifatturiero sono riuscite ad incrementare la qualità dei prodotti

e a migliorare le performance sui mercati esteri proprio grazie alla rete dei consorzi.»Il consorzio infatti assiste il mondo imprenditoriale nella battaglia competitiva globale, con un effetto

moltiplicatore sulle potenzialità delle singole imprese.«Il nostro sistema, però - ha osservato sempre Comazzi -, in questi anni ha sofferto di una poca omogenea applicazione del federalismo che ha distorto la concorrenza sul territorio,

penalizzando i consorzi di una regione rispetto a un’altra. Per questo serve maggior coordinamento.»Il paradosso è che spesso si trovano ad essere svantaggiati proprio i consorzi che sono ubicati nelle aree economicamente più produttive del Paese (come la Lombardia).

In questo contesto, è emersa la proposta di dare vita ad un tavolo per l’agroalimentare all’interno della Federazione, a cui Lodi Export ha già aderito, che si propone di dare impulso alla cooperazione interconsortile su specifiche iniziative (fiere, missioni, incontri con delegazioni straniere), così da cercare il più possibile di superare, almeno nella fase operativa, le incertezze e le contraddizioni della fase normativa.

Intervenendo al dibattito, il viceministro dello Sviluppo Economico con delega al commercio estero Adolfo Urso, ha voluto ribadire come i consorzi continuino

a fornire un apporto concreto a sostegno delle PMI nei loro progetti di internazionalizzazione: «I consorzi per l’export hanno svolto un ruolo fondamentale in questi mesi: l’aggregazione imprenditoriale finalizzata alla promozione sui

mercati esteri registratasi in regioni come Puglia, Campania – ha sottolineato - ha rappresentato la chiave di successo del nostro Sistema Paese che ha saputo reagire meglio di altri alla crisi economico-finanziaria internazionale.»

Un tema su cui ha insistito, sia pur da una prospettiva diversa, anche Giuseppe Morandini, Presidente della Piccola Industria di Confindustria, che in particolare ha puntato l’attenzione contro quei fattori che pregiudicano la competitività delle piccole imprese sui mercati, come il carico fiscale eccessivo, i costi di una burocrazia lenta e inefficiente e le incertezze troppo spesso manifestate dal governo in tema di politica economica (vedasi abolizione dell’IRAP), evidenziando come, nonostante tutto ciò, siano ancora le PMI e le loro produzioni di qualità a rappresentare la principale spinta del Paese e la primaria fonte di rilancio per il Made in Italy, in un periodo di crisi diffusa.

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h t t p : / / w w w. a g e n z i a d o g a n e . i t /w p s / w c m / c o n n e c t / e d / S e r v i z i /Servizio+Telematico+Doganale+-+E.D.I./ Ricordiamo infine che Lodi Export, oltre ad essere sempre a disposizione per eventuali chiarimenti in merito, ha attivato da tempo un servizio per la compilazione e l’invio telematico delle dichiarazioni intrastat, a costi altamente competitivi (maggiori informazioni possono essere richieste allo 0371-4505264; [email protected]).

Fonti: AICE, Federexport

Novità sulle dichiarazioni INTRASTATdal 2010A partire dal 2010 entreranno in vigore alcune importanti novità relative agli obblighi inerenti gli elenchi intrastat, ovvero i modelli da presentare all’Agenzia delle Dogane per riepilogare, ai fini fiscali e statistici, gli scambi intracomunitari effettuati (cessioni ed acquisti).Sono, infatti, in corso di pubblicazione le norme di recepimento della Direttiva comunitaria 2006/112/CE, le quali:

estendono l’obbligo della •presentazione degli elenchi INTRA anche alle prestazioni di servizio effettuate in ambito comunitario; rendono obbligatoria la •presentazione per via esclusivamente telematica delle dichiarazioni INTRA riferite a periodi decorrenti dal 2010 (anche se non riepilogano prestazioni di servizio); eliminano la cadenza di •presentazione annuale; stabiliscono nuove soglie per •determinare la periodicità di presentazione mensile/trimestrale; introducono nuove modalità •per il cambio di periodicità.

Le modifiche introdotte dalla direttiva non riguardano gli elenchi con periodo di riferimento 2009 e cioè:

elenchi annuali 2009 •(scadenza 31 gennaio 2010 per presentazione cartacea/floppy e 5 febbraio 2010 per presentazione telematica); elenchi trimestrali 4° trimestre •

2009 (scadenza 31 gennaio 2010 per presentazione cartacea/floppy e 5 febbraio 2010 per presentazione telematica); elenchi mensili dicembre 2009 •(scadenza 20 gennaio 2010 per presentazione cartacea/floppy e 25 gennaio 2010 per presentazione telematica).

Vista l’imminenza della prima scadenza per l’obbligatorietà della trasmissione telematica (elenchi mensili relativi a gennaio 2010), qualora l’azienda non usufruisca ancora del servizio telematico doganale, è opportuno consulti il seguente indirizzo per raccogliere tutte le informazioni del caso:

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Molino Pagani: dal 1803 tradizione e qualitàIn un vasto panorama composto da più di 300 realtà che operano nel settore della lavorazione del grano, spicca il gruppo Molino Pagani Spa.«I nostri clienti sono sparsi in tutto

il Paese - afferma il suo presidente GianBattista Pagani, coadiuvato dai figli Giuseppe e Davide - e vanno dalla grande industria all’artigiano.»La storia di Molino Pagani è lunga più di 200 anni. Quali sono state le tappe fondamentali di quest’azienda e dove l’hanno portata?«Dal 1803 la mia famiglia lavora grano per farne farina. Mio nonno nel 1920 ha trasformato il molino da realtà artigianale in piccola industria, introducendo i primi laminatoi per sostituire le macine e i silos. Nel 1950, mio padre espanse ulteriormente l’azienda fino ad arrivare a me e agli anni ’90, periodo in cui si è raggiunta elevata automazione e avanzamento

tecnologico. Dal 2006, con l’entrata in funzione del nuovo stabilimento, produciamo 500 tonnellate di prodotto al giorno e siamo tra le più importanti realtà italiane che si occupano della macinazione del grano tenero. E la nostra crescita non accenna ad arrestarsi. Nel 2002 abbiamo acquisito Molino Bona a

Redavalle, un investimento che pochi, soprattutto nel nostro settore, sarebbero in grado di permettersi.»I vostri prodotti sono caratterizzati da un elevato indice di qualità.

Gli ingredienti che utilizzate sono effettivamente in grado di garantire al pane un ottimo sapore, morbidezza e durata nel tempo?«Dalla miscela di diversi tipi di grano “top” otteniamo farine differenti adatte a usi variegati. Dalla preparazione del pane al panettone, i nostri prodotti non

vengono mai mischiati con additivi, a differenza di quanto accade all’estero per esempio, e si adattano perfettamente alla lievitazione lunga. La nostra è un’azienda storica che, da sempre, fa della qualità uno dei suoi punti di forza.»Avete altri “plus”?«Non va trascurata la nostra particolare attenzione al rispetto delle norme igieniche (che seguono la metodica dell’Hazard Analysis and Critical Control Points), della sicurezza sul lavoro e verso la certificazione ISO 9001-2000 di tutta la nostra azienda.

L’80% dei molini in Italia, infatti, non è in regola con le leggi vigenti e questo, spesso, non assicura la genuinità del prodotto e la sicurezza sul lavoro.»Molino Pagani propone ai panificatori

farine selezionate, la cui naturalità è un elemento imprescindibile. Questa tendenza in quali prodotti trova espressione?«Sicuramente nella vasta gamma di differenti tipi di farine, che rappresenta il nostro core business, ma anche nei mix pronti per la panificazione. Questi rientrano nel programma Ecogran, che produce anche semilavorati, frutto di un’accurata attività di “ricerca e sviluppo” ma privi di qualsiasi Ogm. È una linea dedicata alle singole lavorazioni di nicchia come, per esempio, il pane arabo e multicereali e altri, nonché farine finalizzate per la pizza e per la sfoglia, che permette ai panificatori di lavorare con tempi ridotti e che ha consentito di differenziarci, sin dal 1994, dai nostri competitor.»

(basato su un’intervista apparsa su “Libero Stile”)

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Controversie commerciali internazionali: le possibilità offerte da arbitrato e ADR

Il nuovo regolamento anti-contraffazione: inasprimento delle norme a tutela del “Made in Italy”

I rapporti contrattuali delle imprese italiane che si trovano ad operare con aziende straniere si caratterizzano per avere dei momenti di collegamento (luogo di esecuzione, legge applicabile, lingua ecc.) con ordinamenti di altri Paesi. Ciò rende necessaria una particolare attenzione sia alla redazione ed esecuzione dei contratti, sia alla gestione delle relative controversie.Nell’ambito del commercio internazionale, gli strumenti alternativi di risoluzione delle liti acquistano un valore aggiunto, in quanto, oltre ai noti vantaggi (rapidità, economicità, prosecuzione dei rapporti, soluzioni alternative ecc.), consentono di

superare preventivamente, già in sede contrattuale, tutta una serie di problemi che altrimenti si proporrebbero (individuazione del giudice che ha giurisdizione sulla controversia, legge applicabile ecc.).Per questo, Camera di Commercio di Lodi e Lodi Export, in collaborazione con Isdaci (Istituto Scientifico per l’Arbitrato e il Diritto Commerciale), organizzano un incontro di approfondimento sul tema, nella giornata di lunedì 30 novembre, dalle 14.30 alle 17.00, presso CCIAA di Lodi.L’evento intende costituire per le imprese che operano all’estero

l’occasione di manifestare le loro esigenze e di ricevere indicazioni utili circa l’individuazione e la corretta attuazione di strumenti di risoluzione delle controversie convenzionali ed alternativi al giudizio ordinario (c.d. ADR).Al termine dell’incontro, verrà dato spazio ai quesiti posti dai partecipanti, con particolare riguardo alle domande precedentemente formulate all’atto dell’iscrizione all’evento.Per maggiori informazioni e adesioni, si prega di rivolgersi agli uffici del Consorzio (tel.: 0371-4505264; e-mail: [email protected]).

Alla luce del decreto n. 135 del 25 settembre 2009 (si vedano in merito i numeri 24 e 25 di Lodi News per l’Esportazione, oltre alla circolare n. 157) il seminario, in programma giovedì 10 dicembre dalle 14,30 alle 17,30 presso l’Ente camerale, analizza concretamente le regole doganali per determinare l’origine della merce e individuare così l’esatto “Made in” di un prodotto.

In particolare, saranno sviluppati i seguenti temi:

“Made in” e regole di origine •non preferenziale;la legislazione comunitaria;•la normativa nazionale •in materia di origine e di “Made in” e la relativa prassi doganale;le indicazioni di origine all’atto •

dell’importazione;l’introduzione del reato di •falsa o fallace indicazione di origine;l’evoluzione della normativa e •le modifiche intervenute.

Per maggiori informazioni e adesioni, si prega di rivolgersi agli uffici del Consorzio (tel.: 0371-4505264; e-mail: [email protected]).

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il lavoro, lo sviluppo e la passione di chi li sostiene

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