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Entro il 2018, il 20% di tutti i contenuti sarà autorizzato da software automatizzati. Big data, algoritmi, intelligenza artificiale, machine learning sono indispensabili per non perdere competitività, ideare nuovi prodotti e servizi, con un ritorno certo dell'investimento I Lucia Gabriela Benenati Cosìcambiano le aziende rare i robot, determinare il contenuto di marketing più adeguato a ogni utente, a sovraintendere a intere attività: uno studio di Data & Society hadimostrato che è un algoritmo a condizionare i rendimenti e le gratificazioni degli autisti di Uber (vedere anche l'articolo successivo). «Gli algoritmi sono alla basedell'intel- ligenza artificiale di oggi, ma se guardiamo indietro ci accorgiamo che la nostra vita è statatoccata da uno degli algoritmi più noti dell'ottimizzazione, l'algoritmo del simplesso ideato da George Dantzig in- torno alla fine degli anni Cinquanta, che ha permesso di rendere la programma- zione lineare molto popolare nella riso- luzione di problemi aziendali. Una famosa marca di biscotti per bambini lo ha adotta- to per trovare la ricetta ottimale che risol- vesseil problema della dieta (un problema di ottimizzazione lineare in cui i vincoli B ENVENUTI NELL'ALGO-ECONOMY. Gli algoritmi, figli della cultura araba, eredi diretti dell'informati- ca di oggi, sono diventati un ingranaggio fondamentale in qualsiasi settore e sono capaci di dare nuova forma al business: prendono decisioni, definiscono proces- si aziendali, forniscono servizi al cliente. Gartner, multinazionale leader mondiale nella consulenzastrategica,ha previsto che l'aumento del commercio algoritmico cambierà per sempre il modo di lavorare: entro il 2018, il 20% di tutti i contenuti saràautorizzato dasoftware automatiz- zati; più di 3 milioni di lavoratori a livello globale saranno super- visionati da capiofficina auto- matizzati; metà delle aziende in rapida crescitaavràpiù macchi- ne intelligenti che dipendenti. Entro il 2020, agenti software autonomi parteciperanno al 5% di tutte le operazioni economiche, grazie anche all'introduzione dei bitcoin; gli agenti in- telligenti faciliteranno il 40% delle transa- zioni mobili e inizierà l'era post app, do- ve gli algoritmi nel cloud ci guideranno attraverso le attività quotidiane senza la necessità di singole applicazioni. Gli al- goritmi, insomma, sono e sarannosempre più il carburante per le imprese, capaci di mettere in contatto domanda e offerta meglio di qualsiasiintermediario (di case, automezzi, credito),suggerire le riparazio- ni da fare nella fase di produzione di una trivella, indicare la rotta mi- gliore a un aereo, decidere in pochi minuti se una persona può avere un mutuo oppu- re no. Soprattutto, in grado di ottimizzare le filiere di forni- tura, guidare le auto, monito- Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 26-28,30 SUPERFICIE : 360 % PERIODICITÀ : Mensile DIFFUSIONE : (83196) AUTORE : N.D. 1 dicembre 2017

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Page 1: Lucia Gabriela Benenati Cosìcambianoleaziendeautonomi parteciperanno al 5% di tutte le operazioni economiche, grazie anche all'introduzione dei bitcoin; gli agenti in-telligenti faciliteranno

Entro il 2018, il 20% di tutti i contenuti sarà autorizzato da software automatizzati. Big data, algoritmi,intelligenza artificiale, machine learning sono indispensabili per non perdere competitività, ideare

nuovi prodotti e servizi, con un ritorno certo dell'investimento I Lucia Gabriela Benenati

Cosìcambiano le azienderare i robot, determinare il contenuto dimarketing più adeguato a ogni utente, asovraintendere a intere attività: uno studiodi Data & Society hadimostrato che è unalgoritmo a condizionare i rendimenti e legratificazioni degli autisti di Uber (vedereanche l'articolo successivo).

«Gli algoritmi sono allabasedell'intel-ligenza artificiale di oggi, maseguardiamoindietro ci accorgiamo che la nostra vitaè statatoccata da uno degli algoritmi piùnoti dell'ottimizzazione, l'algoritmo delsimplesso ideato da George Dantzig in-torno alla fine degli anni Cinquanta, cheha permesso di rendere la programma-zione lineare molto popolare nella riso-luzione di problemi aziendali. Una famosamarca di biscotti per bambini lo ha adotta-to per trovare la ricetta ottimale che risol-vesseil problema della dieta (un problemadi ottimizzazione lineare in cui i vincoli

BENVENUTI NELL'ALGO-ECONOMY.

Gli algoritmi, figli della culturaaraba, eredi diretti dell'informati-

ca di oggi, sono diventati un ingranaggiofondamentale in qualsiasi settore e sonocapaci di dare nuova forma al business:prendono decisioni, definiscono proces-si aziendali, forniscono servizi al cliente.Gartner, multinazionale leader mondialenella consulenzastrategica,ha previsto chel'aumento del commercio algoritmicocambierà per sempre il modo di lavorare:entro il 2018, il 20% di tutti i contenutisaràautorizzato dasoftware automatiz-zati; più di 3 milioni di lavoratoria livello globale saranno super-visionati da capiofficina auto-matizzati; metà delle aziende inrapida crescitaavràpiù macchi-ne intelligenti che dipendenti.Entro il 2020, agenti software

autonomi parteciperanno al 5% di tuttele operazioni economiche, grazie ancheall'introduzione dei bitcoin; gli agenti in-telligenti faciliteranno il 40% delle transa-zioni mobili e inizierà l'era post app, do-ve gli algoritmi nel cloud ci guiderannoattraverso le attività quotidiane senza lanecessità di singole applicazioni. Gli al-goritmi, insomma, sono e sarannosemprepiù il carburante per le imprese, capacidimettere in contatto domanda e offertameglio di qualsiasiintermediario (di case,automezzi, credito),suggerire le riparazio-

ni da fare nella fase di produzione diuna trivella, indicare la rotta mi-

gliore a un aereo, decidere inpochi minuti seuna personapuò avere un mutuo oppu-re no. Soprattutto, in grado diottimizzare le filiere di forni-

tura, guidare le auto, monito-

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Copertina

sonodettati dalcontenuto mi-nimo e massimodi ingredientie sostanzenutritive). E moltidi noi hanno usufruito di que-staottimizzazione nella crescitatra i 6 mesi e i 2 anni», raccontaEmanuele Borgonovo, direttore delbachelor in economics,managamentandcomputer sciencedellaBocconi. Altri al-goritmi famosi sono Quick Sort, MergeSorte,Heap Sort, chepermettono di cer-care velocementetra quantità enormi didati, o l'algoritmo di Dijkstra per i grafi,algoritmi di compressionee decompres-sione dei dati. Gli algoritmi di revenuemanagement,invece,sonoin gradodi cal-colare il tempo ottimale durante il qualeun prodotto può rimanere in venditaa un determinato prezzo.

Tutto sembrapossibileallama-no matematica invisibile e allasuacapacitàdi trovarechiavi di letturainedite tra informazioni già cono-sciutema «chesfuggono all'occhioumano. Così,per esempio,si posso-no renderepiù efficienti le metodologiedi produzione, evitando gli sprechie au-mentando i guadagni»,sottolinea CarloVercellis, professoreordinario di ricercaoperativaal Politecnico di Milano, do-ve tiene i corsidi metodi di ottimizzazio-ne edi businessintelligence,e responsabilescientifico dell 'Osservatorio digitaledel Politecnico di Milano. Sebbenegli al-goritmi esistanoda sempre,quella a cuiassistiamoè unadelle più grandi accelera-zioni nell'intera storiadi questosettore.Lavelocità di progressionenelle innovazioninegli ultimi 50 anni è pari a quella degliultimi 150 e nei prossimi5 anni avremoinnovazioni a un tassoancora superiorea quelle degli ultimi 5.

«Le impresesi sono innamorate de-gli algoritmi quando lo tsunamibig dataè arrivato anche in Italia»,secondoVer-cellis. «Da allora, il valore del mercatoanalyticscontinua a crescerea ritmi ele-vati e quest'annoha superato1 miliardodi euro. E il segnaleche legrandi impreseormai conoscono le opportunità offertedai big data e hanno una strategia datadriven orientata agli aspetti predittivi eall'automatizzazione di processie servi-zi. Big data,algoritmi, intelligenza arti-ficiale, machine learning, deep learning,

reti neurali sono indispensa-bili per non perdere capaci-tà competitiva: le impreseche

negli anni scorsihanno saputoapprofittarne,affiancandoall'in-

novazionetecnologicaun modelloper governareil cambiamento,si trovanoprocessipiù efficienti, nuovi prodotti eservizi con un ritorno dell'investimentocerto e misurabile».

C'è l'high performing computing al-la basedei successiesplorativiin giro per

il mondo di Eni, tra cui la scoperta delmaxigiacimento di gasdi Zohr, in Egitto.«Sonosistemisofisticatibasatisucomplessialgoritmi sviluppati in Eni checonsento-no di focalizzare,dai dati acquisiti, le im-magini tridimensionali ad altarisoluzio-ne della struttura del sottosuolo,in areesiaterrestri siamarine»,chiarisce NicolaBienati, senior research& developmentproject leaderdi Eni. La petroliferaBp sistaconcentrando sul concetto di capacitàumane aumentate: il Bp well adviser ••

Nuove soluzioni e risorse per il businessAlgoritmi di raccolta dati migliorano i risultati delle aziende e il modo in cui si prendono

decisioni. È la visione di Mauro Meanti, ad di Avanade, leader mondiale nellafornitura di servizi digitali innovativi, soluzioni business ed esperienze

incentrate sul design. Laurea in matematica, vanta una solida esperienzanel settore dell'informatica e delle nuove tecnologie.Domanda. Gli algoritmi sono alla base dei più grandi casi di successo.Google docet: come stanno modificando il business?Risposta. Dati, algoritmi e tecnologia da soli non creano nulla. Ma se

un'azienda ha una strategia chiara, possono trasformarla e generareenorme valore. Gli algoritmi permettono di scoprire, comprendere e

innescare cambiamenti comportamentali nei clienti, possono anche aiutare leaziende a trovare in modo analitico nuove aree di business. L'era degli algoritmi segnala fine degli esperti e il predominio della statistica verso la pratica.D. Quali sono i settori in cui gli algoritmi saranno sempre più necessari, anzi indispensabiliper il successo di un'azienda?R. Gli algoritmi di apprendimento automatico saranno sempre più richiesti in settoricome il turismo, i servizi di ospitalità e di ristorazione, la produzione manifatturiera,l'agricoltura, i trasporti e la distribuzione, il commercio al dettaglio e l'assistenzasanitaria. Molti tipi di attività nei settori industriali hanno il potenziale tecnico peressere automatizzati. È importante capire che l'automazione non dipenderà solo dallafattibilità tecnica ma da altri quattro fattori: i costi di sviluppo dell'automazione, il costodel lavoro che può essere sostituito dall'automazione, i benefici dell'automazione al dilà della sostituzione del costo del lavoro (per esempio, migliore accuratezza) e, ultimoma più importante di tutti, l'impatto normativo e sociale del cambiamento.D. Come si muovono le aziende italiane in questa prospettiva?R. In Italia come negli paesi industriali ci sono diversi gradi di maturità. Quasi tutte leaziende usano i dati per creare diagrammi e grafici che rappresentano lo stato delleloro attività; un sottoinsieme di queste li usa per predire lo stato futuro e per prenderedecisioni che lo possano influenzare, ricavando così un valore quantificabile e duraturodai loro dati. Alcune aziende riescono a sfruttare gli algoritmi per estrarre valori inattesidai loro dati, spesso incrociando quelli aziendali con quelli pubblici, riuscendo così aentrare in aree di attività diverse. Avanade, attraverso la padronanza della tecnologia,la comprensione dei metodi analitici e l'esperienza delle proprie persone, aiuta leaziende a ricavare un valore misurabile dai dati aziendali esistenti.D. Che cosa si può fare per dare maggiore impulso all'innovazione?R. C'è un divario tra l'aspirazione a innovare dei manager e la capacità di esecuzionedei sistemi aziendali. Strutture e processi organizzativi non bastano. Il cambiamentoavviene spesso quando le strutture aziendali a contatto con i clienti definiscono il tipodi innovazione che serve. (Lucia Gabriela Benenati)

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Algoritmi per le stelle di una giovane italianaGuardate le stelle e non i vostri piedi: nelle parole di Stephen Hawking c'è ilsenso della vita di Camilla Pacifici, proclamata tra i cinque migliori ricercatoriitaliani under 40 in Nord America e insignita a Washington del prestigioso premiointernazionale Issnaf, la fondazione che riunisce oltre 4mila fra docenti e ricercatoriitaliani in Usa e Canada. Monzese, classe 1984, oggi lavora allo Space TelescopeScience Institute di Baltimora, centro che incanala l'eccellenza nella ricercaastronomica e le migliori tecnologie per la progettazione di innovativi osservatorispaziali. «Qui assemblano il nuovo telescopio spaziale James Webb; dopo il suolancio, che dovrebbe avvenire nella primavera del 2019, potrò analizzare i datiche ci invierà», racconta la giovane scienziata. Laurea magistrale in astrofisica allaBicocca, dottorato a Parigi, specializzazione all'istituto Max Planck di astronomiaa Heidelberg, ha viaggiato fra l'Europa e l'Asia (con un impiego a Seul) primadi approdare negli Stati Uniti (la prima volta al Goddard Space Flight Center diGreenbelt, nel Maryland). «Per molti anni ho sviluppato modelli algoritmici perinterpretare la luce che proviene dalle galassie, confrontandola con i 3 miliardidi esempi contenuti nelle nostre biblioteche. Osserviamo le galassie a diverselunghezze d'onda, dall'ultravioletto all'infrarosso, ognuna delle quali ci dàinformazioni diverse su come sono fatte. Per esempio, nell'ultravioletto si vedonole stelle giovani. Se invece si guarda nel vicino infrarosso, si vedono soprattuttostelle che stanno lentamente morendo, quindi vediamo il passato. Se si vede nellontano infrarosso si osserva la polvere», spiega. Ciò che la rende particolamenteorgogliosa è un codice statistico per interpretare i cambiamenti delle galassie cheaveva messo a punto durante il dottorato: «Adesso risulta utile nei nostri studi. Èuna vittoria personale». (Lucia Gabriela Benenati)

• raccogliei dati sulletrivellazioni e creaavvisiper gli ingegneri, in modo cheag-giustino i parametridellaperforazioneperrimanere nelle zoneottimali e ridurre gliincidenti. E un sistemaalgoritmico cheautoapprende.LasocietàcinesePing AnInsurance, secondadelpaeseper capita-lizzazione,ha adottato un sistemadi ri-conoscimento faccialedi chi richiede unfinanziamento: rispostain 3 minuti. Nellasocietà Infosys è in corso un processoper automatizzarevarie funzioni: system

administration,It administration,verifica.«Questisonosoloalcuni deisettori in

cui gli algoritmi si rivelano decisivi. C'èl'algoritmo di intelligenza artificiale cheprevedei consumi d'energia,quello cheaiutaa prevederele sentenzedei giudici(negli Usa), quello per trovare il partnergiusto.Twitter ha sborsato150milioni didollari per Magic pony, un algoritmoche migliora video e immagini. E Goo-gle,con Deepmind, intende sviluppareun algoritmo chemigliori lapreparazione

alla radioterapiaper i pazienti con tumo-ri nelle areetesta-collo»,elencaFederi-co Barilli, segretariogeneraledi ItaliaStartup, associazioneitalianadi neoim-prese.«Degli algoritmi beneficeranno ilmarketing,l'Iot e l'Iop, lalogica distribu-tiva, l'healthcare,per esempio,per deter-minare la quantità giusta di medicinali».In Italia,l'areadi maggioreinteresseper leimpreseè quelladegli algoritmi predittivi,previsioni sull'evoluzione del mercato esullestrategie.«Sonoancoraindietro, in-vece,gli strumenti di prescriptive,capacidi proporre soluzioni sullabasedelleana-lisi svolte,e ancoradi più gli automatedanalytics,in grado di avviareautonoma-mente l'azionepropostasecondoil risul-tato delle analisi»,precisaVercellis.Fidarsidi big datae algoritmi,però,conviene.«Leaziende che hanno avviato dei progettihanno riscontrato soprattutto il miglio-ramento dell'engagementcon il cliente(70%),l'incremento delle vendite (68%),la riduzione del time to market (68%),l'ampliamento dell'offerta di nuovi pro-dotti e servizi e l'ottimizzazione dell'of-ferta attualeperaumentarei margini (64%ciascuno),lariduzione dei costi(57%)e laricerca di nuovi mercati (41%)». ••

Dove le macchine siedono in cdaNessuna macchina era mai stata eletta nel board di un'azienda. Ma tra i membri delconsiglio di amministrazione della Deep Knowledge Ventures, un'azienda di HongKong che si occupa di biotecnologie, medicina rigenerativa e ricerca farmaceutica,da pochi mesi siede anche un algoritmo. Si chiama Vital, acronimo di Validatinginvestment tool for advancing life sciences, ed è un programma di intelligenzaartificiale in grado di prevedere il successo degli investimenti. Compito di Vital èanalizzare le scelte del board di umani e fare proposte alternative, se lo ritieneopportuno. Il voto dell'algoritmo ha lo stessopeso di quello degli altri cinque membridel cda e secondo i suoi creatori è particolarmente decisivo nelle scelte di investimento,grazie all'elaborazione e all'incrocio di dati finanziari e medici. Un'analisi che riescea fare in maniera approfondita, su una mole enorme di big data e alla velocità cheun umano non riuscirà mai a raggiungere. Entrato in azione da pochi mesi, ha giàapprovato due investimenti.

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Copertina

L'algoritmo J;che h a i rovato - -

un tesoroCon l'ausilio di;tecnologie. . Uj-

eTelaborazioné di grandi' masse • .elidati e stata possibile -

peri tecnici delt'EoàJa^cpperta ^ )dei giacimento di Zohr,

. at largò dell'Egitto, il più.granS^... ;;v; *- dei Medtofanep;iina rrcsììezza . 1. »

stimata in 850 miliardi di metri ; *cubi di gas, equivalenz a 5,5, ; i % *

miliardi di barili di '

|

...

Sele grandi aziendehanno com-presoappieno il valore degli algoritmi ela pubblica armninistrazione sia lavoran-do allasuadigitalizzazionecon un grup-po capitanatodaDiego Piacentini, topmanager di Amazon, le piccole e me-die imprese non sono ancoraabbastanzastrutturateo non hanno risorsesufficienti.Tuttavia,«sonoormai molte le piattafor-me online chemettono a disposizioneli-

brerie di codice permachine learning inunalogica di open access.Bastauna sem-plicericerca online, con una chiavetipo websitesmachine learning,per trovareun lungo elencodisiti in cui le principali azien-de,università e centri di ri-cercamettono a disposizionedi tutti codici con algoritmidi machine learning e dati su

cui sperimentaregli algoritmi»,suggeri-sceBorgonovo. Ci sono poi aziendediconsulenzapronte a costruirel'algoritmogiusto per ogni esigenza.Come Nuna-tac. «Siamoartigiani dell'analisidel datoal servizio delle aziende.Lavoriamo perle banche,le assicurazioni,l'automotive,l'editoria, le telco, il farmaceutico»,spie-gail ceo Alberto Saccardi. C'è ancheSoft strategy,chehasviluppatol'uso deglialgoritmi nellapredictivemaintenance.«Ilprogetto prevedel'applicazionedi algorit-mi previsionali sui dati di telediagnosticadei macchinari. Lo scopo è passareallamanutenzionesubasepredittiva,calcolan-do laprobabilitàdi rotture conalgoritmi»,spiegal'executivepartnerAntonio Mar-chese.Target researchlavoraneiserviziavanzatidi analisidei dati a supporto delmarketing. Il fondatore Luca Molteni:«Le nostre analisi sono tesea prevenirel'abbandono dei clienti. Ma svolgiamoancheanalisipredittive,soprattuttoper laprevenzionedei guasti».

Se le aziende strutturano al-goritmi per risolvere problemi

attuali, colossi come Googlepuntano perfino a capireco-me funzionano i meccanismibiologici, persvilupparenuo-

vi farmaci e progettaremate-riali innovativi. H

Surf e yacht costruiti con il d o u d e la stampa 3dSi legge come si scrive, Ocore. «Perché significa cuore in sici-liano. E perché in questo progetto ci abbiamo davvero messoil cuore», spiega Daniele Cevola (a destra), architetto navale,fondatore, insieme con Francesco Belvisi (a sinistra) e Mari-ga Perlongo (entrambi ingegneri), della startup palermitanache sta costruendo la prima barca a vela da competizione

stampata in 3d. «Portiamo avanti la tradizione siciliana dellacostruzione di barche ma con la progettazione in doud euna tecnologia di stampa robotica che consente di ottenerestrutture di grandi dimensioni al contempo leggere», chia-risce Cevola. I tre giovani imprenditori hanno sviluppato ebrevettato un sistema di deposizione del materiale che, conun algoritmo ispirato ai frattali, e utilizzando polimeri rin-forzati con fibre di carbonio, permette di costruire strutturepiù forti e durevoli. «Si possono realizzare tavole da surf maanche strutture di grandi yacht senza modelli e stampi», pre-cisa Cevola. La nautica è l'ambito scelto dai tre giovani male applicazioni spaziano in tutti quei settori che richiedonoil massimo di prestazioni e leggerezza. Ocore ha trionfato alPni, il premio nazionale per l'innovazione, promosso dalla retenazionale degli incubatori di impresa universitari (PniCube),con la copartecipazione di FsItaliane. La barca a vela di Ocoresarà pronta nel 2018 e nel 2019 parteciperà a una regatatransoceanica, la Mini Transat. (Lucia Gabriela Benenati)

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