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Direzione Generale per i Paesi dell’Africa Sub-sahariana Uff. IV Maggio 2009 M O Z A M B I C O

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Direzione Generale per i Paesi

dell’Africa Sub-sahariana Uff. IV

Maggio 2009

M O Z A M B I C O

INDICE STRUTTURA ISTITUZIONALE E POPOLAZIONE........................................................ 3

...10

PR

...21

D

CENNI STORICI......................................ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

ECONOMIA............................................................................................................................. 5 Privatizzazioni.............................................................................................................................Commercio estero ..........................................................................................................................10 Investimenti esteri e opportunità d’investimento...........................................................................11 Rapporti con le istituzioni finanziarie internazionali e situazione debitoria..................................12

INCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI....................................................... 15

FONTE DATI: EIU SE NON DIVERSAMENTE INDICATO; .......................................... 16

POLITICA ESTERA............................................................................................................. 17

RELAZIONI CON L’UNIONE EUROPEA ....................................................................... 20

RAPPORTI BILATERALI................................................................................................... 21 Relazioni politiche e incontri bilaterali.......................................................................................Relazioni economiche e commerciali ............................................................................................22 Relazioni finanziarie e debito bilaterale.........................................................................................23 Relazioni culturali, scientifiche e tecnologiche .............................................................................24 La Comunità italiana in Mozambico e questioni migratorie..........................................................26 Cooperazione allo sviluppo............................................................................................................28

ATI STATISTICI BILATERALI...................................................................................... 28

STRUTTURA ISTITUZIONALE E POPOLAZIONE

Struttura istituzionale e dati di base Superficie: 799.380 kmq. Capitale: Maputo. Principali città: Oltre alla capitale, Beira, Nampula, Nacala, Quelimane. Nome Ufficiale: Repubblica del Mozambico. Forma di Governo: Repubblica. Capo di Stato e di Governo: Presidente Armando Emilio GUEBUZA (dal 2 febbraio 2005). Primo Ministro: Luisa Diogo (17 febbraio 2004). Ministro degli Esteri: Oldemiro BALOI Sistema Legislativo: unicamerale, Assemblea della Repubblica (Assembleia da Republica). Le

ultime elezioni legislative e presidenziali si sono tenute l’1 e 2 dicembre 2004, mentre le elezioni municipali si sono svolte il 19 novembre 2008. Le prossime elezioni legislative e presidenziali sono previste nel dicembre 2009.

Sistema Legale: basato sul diritto portoghese, sul sistema di consuetudini locali tradizionali. Suffragio: universale a partire dal compimento del 18° anno di età. Partecipazione a Organizzazioni Internazionali: ONU, Banca Mondiale, FAO, FMI, OIL, OMC, OMI, OMS,

Commonwealth, UA, SADC, COMESA, PALOP, CPLC, Conferenza Islamica, IOR-ARC.

Popolazione ed indicatori sociali Popolazione: 21,4 milioni (2009) Tasso di crescita: 2,4% (2009) Aspettativa di vita alla nascita: 42,5 anni Gruppi etnici: Gruppi indigeni africani 99,5% (Macua 47,3%, Tsonga 23,3%, Malawiani

12%, Shona 11,3%); Europei 0,2%, Euro-Africani 0,2%, Asiatici ed Afro-asiatici 0,1%.

Religioni: Cristiani 30% (Cattolici, Luterani, Evangelici), Musulmani 30%, il resto

pratica culti tradizionali. Lingue: Portoghese (ufficiale ma parlato da circa il 30% della popolazione) e

lingue locali: Macua, Shangana, Ndau, Tsonga, Ronga, Sena, Makonde. Partiti Politici principali: FRELIMO - Fronte per la Liberazione del Mozambico (Frente de

Libertaçao de Moçambique) Armando Emilio Guebuza Presidente;. Partito al potere con maggioranza assoluta in Parlamento (160 seggi su 250); RENAMO/UE -Resistenza Nazionale Mozambicana/Unione Elettorale (Resistencia Nacional Moçambicana/Uniao Eleitoral) [Afonso DHLAKAMA, Presidente] con 90 seggi; Esistono numerosi altri partiti minori

Gruppi politici di pressione: Istituto per la Pace e la Democrazia (Instituto para Paz e Democracia) o

IPADE [Raul DOMINGOS, Presidente]; Etica [Abdul CARIMO Issa, Presidente]; Movimento per la Pace e la Cittadinanza (Movimento para Paz e Cidadania); Lega mozambicana dei Diritti Umani (Liga Moçambicana dos Direitos Humanos) o LDH]; Diritti Umani e Sviluppo (Direitos Humanos e Desenvolvimento) o DHD.

Il Mozambico confina a nord con la Tanzania, a ovest con il Malawi, lo Zambia e lo Zimbabwe, a sud-ovest con il Sudafrica e lo Swaziland, a est con l'oceano Indiano. Il territorio si estende per una superficie di 799.380 km2 (98% di terra ferma e 2% di corsi d’acqua). I fiumi principali sono: lo Zambezi, il Limpopo, l’Incomàti, il Save, il Púnguè, il Ligonha, il Lúrio e il Rovuma. La montagna più alta è il Monte Binga (2.436 m), situato nella provincia di Manica. Il clima è di tipo tropicale. Le temperature rimangono elevate anche durante la stagione più fredda, ovvero tra aprile e settembre. La stagione delle piogge va da dicembre a marzo e le precipitazioni maggiori si registrano nel Nord del Paese SUDDIVISIONE AMMINISTRATIVA In termini amministrativi, la Repubblica del Mozambico è suddivisa in 11 (undici) Province tra le quali la città di Maputo che ha lo status di Provincia. Le province si ripartiscono in 128 (centoventotto) Distretti. Questi ultimi si suddividono in circoscrizioni amministrative denominate Postos Administrativos, a loro volta composti da Localidades, livello più basso dell’organizzazione territoriale dello Stato Centrale. Le undici province sono:

• Cabo Delgado • Manica • Niassa • Inhambane • Nampula • Gaza • Zambézia • Provincia di Maputo • Tete • Città di Maputo • Sofala

Alle suddivisioni amministrative di cui sopra si aggiungono 43 Municipalità, create a partire dal 1998 grazie ad un processo di decentralizzazione che ha ricevuto un significativo impulso nel 2008, quando sono stati creati 10 (dieci) nuovi Municipi, uno in ciascuna provincia, eccezion fatta per la provincia di Maputo.

Gli Organi Locali dello Stato sono nominati dall’autorità centrale, diversamente da quanto avviene nel caso dei governi municipali che vengono eletti dai cittadini residenti. I poteri decisionali degli Organi Locali dello Stato in merito all’allocazione delle risorse rimangono limitati, anche se si assiste ad un aumento nel volume dei trasferimenti. A livello distrettuale esistono Consigli Consultivi Locali, istituiti a partire dal 2006, a cui è stato riconosciuto un ruolo crescente nella pianificazione e gestione finanziaria nell’ambito territoriale di competenza.

Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (INE), nel 2009 si registra una popolazione di 21,350 milioni d’abitanti. Nonostante l’esistenza di alcuni centri urbani di rilievo (Maputo, Beira e Nampula), la maggior parte della popolazione abita in piccoli agglomerati rurali, lontani dalle principali vie di comunicazione, in gran parte precarie. La densità demografica è di 27 abitanti per km2. Il tasso di crescita naturale è del 2,4% ed il tasso globale di fecondità, vale a dire il numero di figli per donna in età fertile, è di 5,1.La popolazione urbana ammonta a circa un terzo di quella complessiva, facendo del Mozambico uno dei paesi meno urbanizzati del mondo. Stime recenti di UN-HABITAT e di altre organizzazioni internazionali ritengono comunque che nel 2050 il tasso di urbanizzazione del Mozambico supererà quello medio registrato in Africa sub-sahariana, attestandosi attorno al 60%. Secondo l’ultimo censimento della popolazione, realizzato dall’INE nel 1997, le principali religioni praticate sono: cattolica (24%) e musulmana (18%).

ECONOMIA

Al momento dell’indipendenza il Paese poteva contare su un’economia incentrata sull’agricoltura ed uno sviluppo industriale minimo, una situazione poi aggravata dalle distruzioni apportate dalla guerra civile alle scarse infrastrutture esistenti. Dalla fine della guerra civile nel 1992 il Mozambico ha avviato un percorso di crescita particolarmente virtuoso con una crescita media del 7% ed una sostenuta stabilità macroeconomica e politica. La crescita economica è stata guidata soprattutto da ingenti investimenti esteri destinati a finanziare progetti di grandi dimensioni e dall’aiuto allo sviluppo. Anche l’apparato produttivo del Paese si è evoluto e, mentre in passato l’economia era esclusivamente agricola, oggi la crescita mozambicana è trainata dall’industria, in particolare da quella estrattiva, del cemento, delle costruzioni e dell’alluminio. La quota di PIL generata dal settore industriale è sensibilmente cresciuta passando dal 16% (1996) al 26% mentre quella dei servizi rappresenta il 46% del PIL. Inoltre, a dimostrazione della crescita economica, si prevede un aumento del PIL intorno al 6,5% ed un tasso di inflazione stabile sotto il 10% o in calo.

Tra gli investimenti degni di nota effettuati negli ultimi anni va citata la costruzione della Mozal (un’acciaieria realizzata con capitali sudafricani e australiani, grazie alla quale il Mozambico è divenuto uno dei più importanti esportatori mondiali di alluminio), l’acquisto, da parte delle Autorità mozambicane, della Centrale Idroelettrica di Cahora Bassa (in passato per l’85% di proprietà portoghese) e la costruzione dell’impianto per l’estrazione di titanio di Moma, realizzato da una società irlandese (investimento di circa 500 milioni di dollari).

La spettacolare crescita non può tuttavia far dimenticare i problemi del Paese: l’elevato tasso di povertà, sebbene in calo rispetto al valore di 69,4% nel 1997, affligge circa la metà della popolazione, ed il forte divario nello sviluppo socio economico esistente fra il dinamico sud del Paese, ed in particolare l’area metropolitana di Maputo, e l’arretrato centro nord. Un ulteriore fattore di squilibrio deriva dall’impiego del 78,5% della popolazione nel settore agricolo, settore che permane estremamente arretrato e registra tassi di crescita molto modesti, vanificati dall’incremento demografico.

Ulteriori problemi sono rappresentati da un esteso burocratismo, dall’impatto di alcune malattie (soprattutto malaria o HIV), dal basso livello dei consumi e dalla ridotta dimensione del mercato domestico, dalla bassissima base fiscale e dalla carenza di infrastrutture, soprattutto per quanto concerne i trasporti o la fornitura di acqua (solo il 64% degli abitanti delle aree urbane ed il 27% di quelli delle aree rurali ha accesso all’acqua potabile). PIL 234,9 (MT milioni 2008)a PIL crescita reale 6,5 (%, 2008)a PIL pro capite 469 (US$, 2008)a Principali prodotti Agricoltura: mais, manioca, cotone, canna da zucchero, anacardio;

Allevamento: galline, bovini, suini, uova, latte; Pesca: gamberetti, pesci, crostacei;

Industria: generi alimentari, bevande e tabacco; minerali non metallici; prodotti metallurgici, equipaggiamento e materiale per trasporto; tessile, abbigliamento e cuoio.

Risorse minerarie Alluminio, carbone, titanio, tantalio, grafite, oro, marmo, Energia Gas naturale, energia elettrica Inflazione annuale 10,4 (2008)a Tasso d’interesse 20,81 (%, MAIBOR 12 mesi, 2008)b

Esportazioni, f.o.b. 2.511 (US$ milioni, 2008)a Importazioni, c.i.f 3.633 (US$ milioni, 2008)a Tasso di cambio medio 24,2 MT/US$, 35,6 MT/Euro, 2008c

Debito estero 3.660 (US$ milioni, Dic. 2007)d

L’economia mozambicana si concentra in alcuni settori particolari, quali le materie prime, l’agricoltura e l’energia. Negli ultimi anni, l’espansione economica del Mozambico è stata guidata da due megaprogetti: l’investimento nella fonderia di alluminio del Mozal e il gasdotto che trasferisce in Sud Africa il gas naturale prodotto nei pozzi di Temane e di Pande. Il completamento di questi due progetti ha consolidato il tasso di crescita, mantenendolo costante all’8,2% nel 2004, al 7,7% nel 2005 ed al 8.5% nel 2006. Il Governo sta sostenendo una seconda generazione di mega-progetti, quali la miniera di carbone di Moatize, il raddoppio dell’esportazione di gas attraverso il gasdotto Sasol e la costruzione di un secondo oleodotto verso il Sud Africa.

Nel 2008 gli investimenti diretti (FDI) nel settore minerario hanno registrato una forte crescita, per un ammontare di circa US$217 milioni, accreditando un’importanza strategica al settore. Questo è avvenuto grazie ad alcune riforme sviluppate sotto la guida della Banca Mondiale. Il settore agricolo contribuisce al 22% del PIL e occupa il 70% della forza lavoro, benché la porzione di popolazione residente nelle zone rurali abbia registrato una lieve riduzione negli ultimi anni. Per il 2008 ed il 2009 è previsto un aumento delle esportazioni del settore, soprattutto per quanto riguarda il tabacco e lo zucchero, mentre è in ripresa la produzione di anacardi.

Il settore dei servizi (trasporti, comunicazioni), che rappresenta circa il 43% del PIL, presenta a sua volta buone dinamiche anche a fronte dei notevoli investimenti che vi vengono effettuati (strade, porti, telecomunicazioni, aeroporti). La crescita del settore è stata nel 2008, del 5% circa.

7. Crescita settori principali (% annua)

2006 2007 2008

Agricoltura 10.0 9.0 8.5

Industria 7.0 10.0 9.0

Servizi 8.5 4.2 4.2

In forte crescita sono gli investimenti per il settore dei biocarburanti, nel quale sono previsti grandi investimenti:

1) della joint-venture Odeveza per la produzione di biocombustibili dalla jatropha nelle province di Manica e Sofala (US$150 milioni);

2) dell’italiana Moncada Energy – in joint-venture con la compagnia petrolifera mozambicana Petromoc – (US$15 milioni);

3) dell’inglese Principal Energy per la produzione di etanolo dalla canna da zucchero nella provincia di Manica (US$280 milioni).

Al fine di coordinare i progetti e attirare finanziamenti internazionali nel settore, la sociaetà statunitense Ecoenergy sta inoltre sviluppando una strategia nazionale per i biocombustibili, mentre il Governo sta sviluppando una nuova legge sul biocarburante per facilitare gli investimenti nel settore.

Riduzione della povertà

Il Governo aveva presentato nel Marzo 2005 il proprio ambizioso programma (PQG, Piano Quinquennale del Governo), delineando un quadro di riforme finalizzato alla riduzione della povertà assoluta nel Paese. Questo programma è ancora oggi il punto di riferimento per i documenti di programmazione finanziaria. Il documento enfatizza la necessità di rafforzare l’economia di mercato, promuovere lo sviluppo della piccola e media impresa, sviluppare la formazione professionale, accelerare la riforma del sistema giudiziario e lo sviluppo rurale realizzando una profonda riforma del sistema delle autonomie locali.

La politica del Governo è ulteriormente delineata nel Piano Nazionale di Riduzione della Povertà Assoluta (PARPA II), valido per il quadriennio 2006-2009. Il Governo si è impegnato in sede ONU per raggiungere gli Obiettivi del Millenio (Millenium Development Goals - MDG), definendo obiettivi specifici da raggiungere entro il 2015. Gli obiettivi nazionali ed internazionali assunti dal Governo ed i relativi programmi presuppongono una visione molto ampia del concetto di sviluppo di un paese, non ridotto alle grandi variabili macroeconomiche. Per questo motivo, come si puo’ vedere dalla figura di seguito allegata, la spesa pubblica si concentra molto sui settori prioritari, quali quello dell’educazione, della salute e della governance.

Distribuzione della spesa per settori 2009

Istruzione18%

Sanitá12%

Settori non prioritari39%

Infrastrutture19%Agricoltura e Sviluppo

Rurale4%

Governance7%

Altri Settori Prioritari1%

La situazione attuale I timori maggiori sono legati ai possibili impatti della crisi finanziaria sul sistema bancario ed economico del Mozambico ed alla fluttuazione del tasso di cambio, che condiziona fortemente il valore dei donativi e dei crediti internazionali al Paese.

Nel 2008, nonostante il consistente aumento dei prezzi del petrolio e dei beni alimentari, il Paese ha mostrato una crescita del PIL intorno al 6.5%, trainata dall’industria di trasformazione (8%), dal settore dei trasporti, delle comunicazioni (8%) e da quello agricolo (7.2%). Secondo il Governo, l’inflazione si è mantenuta stabile sotto il 10%, mentre le stime del Fondo Monetario riferiscono un dato che si colloca invece appena sopra tale percentuale. Corrette al ribasso, le previsioni per il 2009 prevedono una crescita del PIL superiore al 5% e un tasso di inflazione in calo (influenzato dalla riduzione del prezzo del petrolio).

2008 2009

PIL nominale (miliardi MT) 234.9 266.5

Crescita reale del PIL (%) 6.5 6.2

Inflazione (media annuale) 10.4 7.1

Indebitamento netto (%PIL) - 4.5 - 5.4

Fonte: FMI, Republic of Mozambique, Staff Report for the Third Review Under the Policy Support Instrument, Dicembre 2008.

Il FMI segue da vicino la situazione macroeconomica del Paese e fino al 2010 continuerà a fornire assistenza tecnica all’interno del programma di Policy Support Instrument (PSI). Gli obiettivi principali di tale programma rimangono il consolidamento della stabilità macroeconomica a fronte dell’aumento degli aiuti internazionali ed il rafforzamento della politica fiscale.

L’attenzione del Fondo è ora rivolta ai possibili effetti della recente crisi finanziaria internazionale, esercizio rivolto all’analisi dei potenziali meccanismi di trasmissione della crisi all’interno del Paese, fra gli altri la dipendenza dagli aiuti internazionali, il flusso di capitali esteri e il ruolo delle banche internazionali nell’economia. Il FMI ha mostrato una salda fiducia nella struttura del paese e non si attende al momento un forte impatto negativo della crisi, invitando dunque i Paesi donatori a mantenere la fiducia e a continuare a sostenere il forte processo di crescita.

L’obiettivo principale della Banca centrale del Mozambico per il 2009 è quello di controllare la crescita dell’offerta di moneta e di mantenere stabile il tasso di cambio con il dollaro, in modo da contenere il tasso di inflazione al di sotto del 10%. In questa prospettiva, il cambio con il dollaro si è mantenuto stabile nel corso del 2008, registrando un forte apprezzamento all’inizio del 2009, giungendo ad un valore di 27 MT. Il cambio con le valute europee, nonostante la consistente svalutazione del secondo semestre dell’anno passato, ha recuperato solo in parte i valori stabili precedenti alla crisi.

Bilancio di Previsione per il 2009 La Legge di Bilancio per il 2009 è stata approvata dall’Assemblea della Repubblica nel Dicembre 2008. Nella sua formulazione definitiva essa è coerente con il Documento di Programmazione Economico e Finanziaria 2009-2011 approvato nel Settembre 2008 (CFMP 2009-2010). Le differenze tra i documenti sono dovute in gran parte all’aumento dei donativi per progetti e alle spese di investimento.

Elementi centrali della politica fiscale sono l’aumento della spesa e l’aumento del deficit pubblico. La spesa è aumentata del 26% fra il 2007 e il 2008, con una crescita costante rispetto agli anni passati. In linea con le indicazioni del FMI, sono in forte crescita il deficit pubblico al netto degli aiuti e il saldo negativo delle partite correnti. Questi saldi negativi sono compensati dai prestiti e donativi internazionali, che nel 2008 hanno finanziato metà della spesa pubblica.

2008 2009 2009

In milioni di Meticais Legge di Bilancio CFMP/DPEF Legge di Bilancio

Totale delle entrate 90,196.8 90,468.1 98,142

Risorse Interne 41,236.1 45,246.2 46,506

% PIB 17.3% 17.7% --

Entrate Tributarie 38,815.9 44,527.0 46,216

Credito Interno 2,420.2 719.6 290

Risorse Esterne 48,960.8 45,221.9 51,635

% PIB 20.5% 17.7% --

Donativi 32,951.8 30,742.9 36,671

Crediti 6,009.0 14,479.0 14,964

Totale della Spesa 90,196.8 90,468.1 98,142

Spesa Ricorrente 38,080.6 41,773.3 43,550

% PIB 15.9% 16.4% 17.4%

Salari 18,093.3 20,588.4 21,572

Beni e Servizi 8,166.9 8,921.6 9,086

Servizio del debito 1,651.0 2,147.3 1,391

Trasferimenti Correnti 7,022.0 8,084.5 7,747

Sussidi alle imprese 422.7 471.3 430

Altre spese correnti 2,327.3 1,273.6 3,321

Sepse di Capitale 385.5 274.5 444

Spesa di Investimento 44,846.5 41,438.8 47,452

% PIB 18.8% 16.2% --

Componente Interna 11,603.2 13,005.8 13,446

Componente Externa 33,243.3 28,433.1 34,006

Donativi 25,335.3 21,577.2 --

Crediti 7,908.0 6,855.8 --

Operazioni Finanziarie 7,269. 7 7,255.9 6,694

% PIB 3.0% 2.8% --

Attive 5,387.1 5,084.2 5,033

Passive 1,882.6 2,171.7 1,661 Quadro sanitario

Tasso di prevalenza HIV/AIDS 16,0 (%, popolazione adulta 15-49 anni, 2007) Tasso di mortalità per Malaria 232/100.000 (2007) Speranza di vita alla nascita 48,2 (anni, 2009) Tasso di natalità 39,0 (%, 2009) Tasso di mortalità 15,4 (%, 2009) Tasso di mortalità infantile 96,2 (per 1000, 2009) Fonte: a/: INE (Agenda Estatística 2009) Il Piano Strategico del Settore Sanitario (PESS), considera come obiettivi prioritari nell’area strategica sanitaria:

• il miglioramento dell’accesso e della qualità del servizio sanitario pubblico primario (con particolare attenzione alla salute materno infantile);

• la riduzione dell’incidenza delle grandi malattie endemiche (malaria, tubercolosi e lebbra nonché HIV/AIDS).

Per il raggiungimento di tali obiettivi è in corso una politica d’espansione della rete sanitaria pubblica, di sviluppo delle risorse umane e di perfezionamento della pianificazione e dei metodi di

gestione di questo importante settore. Si registrano una serie d’importanti miglioramenti, anche se rimangono elevate le preoccupazioni riguardanti la diffusione delle principali malattie infettive. Tra gli obiettivi principali delle politiche del Governo rientra anche la tutela della salute infantile e la riduzione del tasso di mortalità. Secondo l’INE, la mortalità infantile nel 2009 sara’ di 96,2 su 1.000 nati.

Privatizzazioni Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 è stato intrapreso uno specifico programma di privatizzazione delle maggiori imprese statali attraverso l’alienazione di un migliaio di imprese nazionalizzate dopo l’indipendenza e di apertura dell’economia domestica ai mercati internazionali. Tale programma ha determinato un sensibile miglioramento della produttività, favorendo il flusso di investimenti dall’estero. La World Bank ha studiato l’impatto del programma di privatizzazioni, evidenziandone alcuni importanti risultati: aumento del numero di imprese ex-statali attive; aumento del 30% delle loro vendite; aumenti dei salari con incrementi vicini al 60%.

Nonostante questi risultati, il piano ha raggiunto solo in parte i tre obiettivi posti dal Governo (aumentare l’efficienza produttiva e la competitività delle imprese; introdurre tecniche moderne di gestione imprenditoriale; attrarre investimenti esteri diretti). In quanto, se ha portato la stabilizzazione dei grandi aggregati macroeconomici e finanziari, non ha portato ad un’equa distribuzione della ricchezza, lasciando irrisolto il problema della povertà estrema, e ha causato la fuoriuscita dei funzionari statali preparati verso le aziende private, penalizzando la già bassa qualità dei servizi pubblici.

Gli ostacoli allo sviluppo dell’impresa privata sono ancora rilevanti. Secondo le analisi di consulenti internazionali ed esperti locali, la persistente presenza di barriere tariffarie e non tariffarie al commercio, la difficoltà di accesso al credito ed al finanziamento per le PMI, l’insufficiente livello di infrastrutture di base, soprattutto nelle aree centro-settentrionali del paese, la progressiva perdita di importanza del settore agro-industriale nel tessuto economico del Paese e, infine, la mancanza di una riforma del sistema giudiziario, costituiscono i maggiori impedimenti ad uno sviluppo dell’impresa privata in Mozambico.

Politica monetaria La Banca Centrale, anche per il 2009, è intenzionata a controllare la crescita dell’offerta di moneta e volta a mantenere il tasso di cambio con il dollaro in modo da contenere il tasso d’inflazione al di sotto del 10% ( il cambio USD/metical si è mantenuto stabile nonostante la crisi finanziaria dell’ultimo quadrimestre del 2008), spinto in alto dalla crescita dei prezzi petroliferi e dei beni alimentari. Nell’ultimo biennio tale obiettivo è stato sostanzialmente raggiunto; nel corso del 2007 le pressioni inflazionistiche sono sensibilmente aumentate, soprattutto nella seconda parte dell’anno, a causa del forte incremento delle quotazioni petrolifere internazionali cui si aggiungono i fattori climatici e stagionali; tuttavia il tasso d’inflazione al consumo è stato pari all’8,2% in media annuale, con una forte flessione rispetto al 13,2 del 2006.

Commercio estero

L’attuale legge commerciale risale ai principi del codice commerciale coloniale portoghese del 1888 ed è inadeguata a risolvere le attuali problematiche commerciali. La maggior parte delle dispute fra mozambicani è risolta privatamente o resta irrisolta.

Le partite correnti del Mozambico sono da diversi anni in negativo (ad eccezione del 2006, che ha visto registrare un avanzo del 19,7% in rapporto al PIL favorito dal forte incremento delle esportazioni di alluminio dall’impianto della Mozal). La causa principale del deficit resta il disavanzo mercantile del Paese determinato dall’aumento dei prezzi del petrolio e dall’elevato livello delle importazioni necessarie per la realizzazione delle opere infrastrutturali di ammodernamento dell’economia.

I prodotti agricoli (anacardi, cotone e tabacco) ed ittici (gamberetti) hanno dominato tradizionalmente le esportazioni del Mozambico: ancora nel 2001 le esportazioni di gamberetti costituivano la principale fonte di profitto per il Paese (circa il 71% sul totale dell’export). Nel corso degli ultimi anni le esportazioni del Paese sono invece cresciute grazie alle esportazioni di alluminio ed altri metalli base (oltre il 60% dell’export), di gas naturale ed elettricità. Tale crescita è stata favorita dai grandi progetti di investimento che dalla fine degli anni ‘90 hanno avuto delle notevoli ricadute sull’economia del Paese, tra i quali la fonderia di alluminio di Maputo, Mozal e la costruzione del gasdotto dalle provincia mozambicana di Inhambane al Sud Africa. Tali progetti hanno peraltro accresciuto anche la domanda di importazioni generando il conseguente disavanzo nella bilancia commerciale.

La collocazione geografica del Paese e l’estrema debolezza del suo sistema economico rendono il Mozambico fortemente dipendente dal vicino Sud Africa, suo principale Paese fornitore (da esso provengono il 45,4% delle importazioni ed il 18% delle esportazioni ed investitore (1,35 miliardi di dollari investiti tra il 1990 ed il 2002).

La creazione della “Mozal” (al 4% del Governo Mozambicano), fabbrica di alluminio con capitali australiani (BHP Billiton), giapponesi (Mitsubishi) e sud africani (Industrial Development Corporation), in una zona franca vicino a Maputo, ha fatto del Mozambico uno dei principali Paesi produttori ed esportatori di alluminio. Dai Paesi Bassi passano le gran parte delle esportazioni di alluminio che vengono distribuite sui mercati dell’Unione Europea. Per questo motivo i Paesi Bassi figurano nelle statistiche mozambicane tra i principali acquirenti del Mozambico. La bauxite necessaria per la produzione di alluminio proviene dall’Australia.

Grazie all’istituzione dell’area di libero scambio (FTA) della SADC, a partire dal primo gennaio 2008 la maggior parte (85%) delle merci prodotte negli altri Paesi membri può ora entrare in Mozambico senza dazi doganali. Per quanto concerne le merci provenienti dal Sud Africa vengono tuttavia spesso applicate tariffe più elevate.

Le procedure di sdoganamento sono lente e burocratiche e costituiscono delle barriere non tariffarie. Le nuove regolamentazioni introdotte nel 1998 su pressioni della WB hanno creato ritardi e problemi di applicazione. E’ in corso un progetto di informatizzazione delle dogane che mostra la sua efficienza solo nei punti di maggiore transito della frontiera. Importatori ed esportatori devono essere registrati (procedura abbastanza semplice) ed ottenere una licenza presso la Direzione Nazionale per il Commercio e presso il Ministero dell’Industria e del Commercio.

Per quanto riguarda le norme sulla protezione della Proprietà Intellettuale, la normativa vigente garantisce la protezione di brevetti, marchi commerciali e diritti di proprietà industriale tramite registrazione presso il Departemento de Propriedade Industrial. Non si registrano casi particolari di violazione delle norme sulla tutela della proprietà industriale, ma l’inefficienza del sistema giudiziario rende a volte problematica la loro applicazione. La burocrazia rallenta le attività imprenditoriali ed anche la corruzione è alta nonostante gli sforzi del governo di combatterla.

Investimenti esteri e opportunità d’investimento Gli investimenti esteri rappresentano uno dei fattori che contribuiscono attivamente alla crescita economica del Monzambico grazie anche alla consolidata stabilità politico-istituzionale del Paese. Il flusso di investimenti esteri è stato impiegato per la realizzazione di importanti progetti di investimento, in particolare, la produzione di alluminio della Mozal e la costruzione di gasdotto di Temane. Nel medio periodo l’economia del Paese dovrebbe continuare a beneficare della seconda generazione di nuovi grandi investimenti, quale il progetto di estrazione di titanio di Moma (provincia di Nampula), lo sfruttamento del bacino carbonifero di Moatize (provincia di Tete) e il raddoppio del gasdotto di Temane.

L’attrazione di notevoli quantità di capitali esteri nel Paese deriva anche da un atteggiamento positivo ed aperto delle autorità monzambicane nei riguardi degli investitori stranieri; infatti, il

Governo, per attrarre investimenti esteri, ha creato il Centro Promozione degli Investimenti (CPI che nel 2004 ha promosso a Maputo il Business Forum in Southern Africa, progetto realizzato nell’ambito del programma dell’UE PROINVEST e co-finanziato dall’Italia tramite ICE) e il Centro di Promozione dell’Agricoltura (CEPAGRI), che stanno offrendo una buona assistenza ai nuovi investitori stranieri. Inoltre sono stati previsti una serie di incentivi fiscali che variano a seconda della regione destinataria. La Legge sugli Investimenti del 1993, poi riformata, ha istituito unità o complessi industriali che, qualora offrano più di 500 posti di lavoro ed esportino almeno l’85% dell’output, possono operare in Zone Franche Industriali (ZFI), godendo dell’esenzione dai diritti doganali per l’importazione di materiale necessario alla produzione e beneficiando dell’esenzione dall’Imposta sul Valore Aggiunto e dalle imposte dirette per le società. La Legge sugli investimenti prevede la possibilità di creare Zone Economiche Speciali (ZEE) per sviluppare aree geografiche specifiche, indicate per legge. In queste ZEE si beneficia dell’esenzione totale da imposizioni doganali e fiscali, di un regime cambiario libero, di un regime speciale per lavoro e migrazione. L’unica ZEE è al momento la Valle del Fiume Zambesi, prevista fino al 2025.

Viene garantito agli investitori stranieri il rimpatrio dei profitti e del capitale secondo una procedura che prevede l’emissione di un certificato da parte della Banca Centrale.

Rapporti con le istituzioni finanziarie internazionali e situazione debitoria

Il Fondo Monetario Internazionale considera il Mozambico una success story, un giudizio che influisce positivamente sul comportamento dei potenziali investitori migliorando il rating del Paese sui mercati internazionali. Parimenti, la promozione del FMI è necessaria al Mozambico per la riduzione del suo debito estero. Quota nel FMI: 113,6 milioni di SDR1 - 0,05% sul totale del Fondo. Rappresentato nel Comitato Esecutivo dalla Sierra Leone; Accordo in corso: nessuno; Debito in essere al 30.04.2008: SDR 9.74 milioni Le ultime consultazioni ex art. IV dell’Accordo di adesione2 con il Mozambico si sono svolte nel giugno 2007. Nel corso della medesima riunione, il Consiglio Esecutivo ha anche approvato la 6a e ultima revisione dell'accordo di 'Poverty Reduction and Growth Facility' (PRGF)3 – accordato nel luglio 2004 per un ammontare di SDR 11,36 milioni (USD 17,1 milioni) - ed ha accettato la richiesta delle Autorita' mozambicane di avviare un Programma triennale sulla base di un 'Policy Support Instrument' (PSI)4. Il suddetto programma si pone l’obiettivo di sostenere le Autorità locali nel consolidamento della stabilità macroeconomica del Mozambico ed il raggiungimento di una crescita economica sostenibile attraverso il perseguimento di politiche macroeconomiche prudenti e la promozione di riforme strutturali. A gennaio 2009 il Consiglio Esecutivo ha approvato la terza revisione del predetto programma triennale. Il programma con il Fondo rimane ‘on track’ e sono stati rispettati tutti i criteri quantitativi e di ‘assessment’.

1 1 USD = 1 SDR 0,660425 (18.05.2009) 2 L'art. IV e' il principale strumento attraverso il quale si esercita la funzione di sorveglianza del FMI. L'articolo stabilisce, infatti, che il FMI debba tenere periodiche consultazioni bilaterali con i Paesi membri, nell'ambito delle quali uno Staff di esperti ha il compito di visitare il Paese e di redigere un rapporto (Staff Report), che costituisce la base per le discussioni in seno al Consiglio Esecutivo. 3 La PRGF e' lo strumento utilizzato dal FMI per fornire assistenza finanziaria ai Paesi a basso reddito. Si tratta di prestiti a tassi altamente agevolati rivolti a paesi con problemi prolungati di bilancia dei pagamenti, la cui concessione e' legata all'avvio di un programmi con una forte enfasi sulla riduzione della poverta'. 4 Il PSI e' uno strumento di assistenza tecnica privo di un pacchetto di assistenza finanziaria. L'obiettivo del PSI consiste nel segnalare ai donatori bilaterali e multilaterali ed ai mercati finanziari l'approvazione del Consiglio Esecutivo del FMI in merito alle politiche economiche dei Paesi in questione.

Il Gruppo della Banca Mondiale è attivo nel Paese sin dal 1984 e l’assistenza si è focalizzata negli anni 80 a sostegno dei programmi delle Autorità per stabilizzare l’economia, nei primi anni 90 a favore della ricostruzione del Paese a seguito della guerra e successivamente su una strategia di sostegno complessivo al programma economico del Governo. L’attuale strategia della BM nel Paese prevede una stretta collaborazione con il Governo, partners locali e società civile. Il 30 maggio 2007 il Consiglio Esecutivo della BM ha approvato la 'Country Partnership Strategy' (CPS) del Mozambico per il periodo 2007-2011. Si stima che nel periodo considerato dalla CPS la BM fornirà al Mozambico assistenza finanziaria per USD 155 milioni annui. In linea con l' 'Action Plan for the Reduction of Absolute Poverty' (PARPA II), gli obiettivi principali della CPS sono il consolidamento della 'governance' e della trasparenza, il miglioramento della fornitura dei servizi sociali di base, la promozione della crescita del settore privato attraverso il consolidamento del clima economico. La strategia della BM indica inoltre l'esigenza di favorire una maggiore cooperazione regionale, nonché un maggiore coordinamento fra i donatori.

Situazione debitoria. L’enorme debito estero accumulato dal Mozambico a partire dagli anni Ottanta –per un ammontare complessivo di circa 7 miliardi di dollari nel 2000 – cominciò a ridursi drasticamente dal 2001 con il raggiungimento del “completion point” del Piano d’azione previsto dall’iniziativa “HIPC-rafforzata”5. Il buon risultato raggiunto consentì al Paese di essere selezionato per la Multilateral Debt Relief Iniziative, l’iniziativa di cancellazione dei debiti contratti con gli organismi multilaterali (in particolare Banca Mondiale, Fondo Monetario e Banca Africana di Sviluppo) lanciata dal G8 di Gleanegles. Il Fondo Monetario ha effettuato la cancellazione nel giugno 2006. In conseguenza di ciò il Paese ha ottenuto la cancellazione del debito da parte dei creditori ufficiali del Club di Parigi ed ha negoziato ulteriori riduzioni con alcuni creditori bilaterali (Russia, Portogallo, Brasile, Regno Unito, Germania, Francia), apportando sostanziali miglioramenti agli indicatori finanziari di sostenibilità.

Club di Parigi - Accordo bilaterale- Cancellazioni debitorie.Il Mozambico ha fatto ricorso otto volte al Club di Parigi per ristrutturare il proprio debito estero. L’ultima Intesa multilaterale, firmata il 17.11.2001, riguarda la cancellazione finale del debito del Mozambico nel quadro dell’“Iniziativa HIPC (“Heavily Indebted Poor Countries”) rafforzata”, avendo il Paese raggiunto il “completion point”. L’Accordo bilaterale, applicativo della suddetta Intesa, è stato firmato l’11 giugno 2002 in occasione della visita in Italia del Presidente del Mozambico, Joaquim Chissano. Con tale Accordo l’Italia ha cancellato l’intero debito mozambicano, ivi compreso il debito originato da crediti di aiuto “post cut-off date” , per un ammontare complessivo di Euro 557,30 milioni (circa USD 525 milioni , pari al 12,7% del totale dei crediti italiani nei confronti dei Paesi HIPC), di cui Euro 556,47 milioni per crediti commerciali e Euro 827.559 per crediti di aiuto. Il Paese aveva inoltre già

5 L’"Iniziativa HIPC rafforzata" comprende i seguenti passaggi: a) il Paese debitore adotta un programma di aggiustamento ("adjustment program"), sostenuto dal FMI e

dalla Banca Mondiale, al fine di raggiungere la stabilità economica e promuovere uno sviluppo auto-sostenibile;

b) dopo un periodo massimo di circa tre anni ed a seguito di una valutazione finale negativa dei parametri di sostenibilità del debito estero, FMI e Banca Mondiale dichiarano l'eleggibilità del Paese all'Iniziativa (raggiungimento del "decision point");

c) il Paese adotta e mette in atto un Programma nazionale di Riduzione della Povertà, con il supporto finanziario delle IFI, oltre che del Club di Parigi. I Paesi HIPC firmano a Parigi le prime Intese multilaterali di cancellazione debitoria (c.d. "interim debt relief"), cui fanno seguito i relativi Accordi bilaterali applicativi;

d) entro un triennio, ove il debitore abbia attuato con successo il suo PRSP, FMI e Banca Mondiale dichiarano raggiunto il “completion point”, a partire dal quale il Paese potrebbe usufruire – con apposita Intesa multilaterale al Club di Parigi e successivo Accordo bilaterale applicativo – della formale cancellazione del rimanente debito eleggibile.

beneficiato, nel 1995, della cancellazione di USD 180 milioni di debito da crediti di aiuto accordata dall’Italia in via bilaterale ai sensi della Legge 106/91 .

Il Mozambico, avendo raggiunto il “completion point”, rientra altresì tra i Paesi beneficiari dell’Iniziativa G-8 per la cancellazione del 100% del debito dei Paesi HIPC verso il Fondo Monetario, la Banca Mondiale e il Fondo Africano di Sviluppo (MDRI – Multilateral Debt Relief Initiative) .

L’importo oggetto di cancellazione nei confronti del Mozambico ammonta a circa USD 120 milioni da parte del FMI, USD 1,3 miliardi (su un periodo di 40 anni) da parte della Banca Mondiale e USD 547,7 milioni circa da parte della Banca Africana di Sviluppo.

Sostegno diretto al bilancio. Il Mozambico è stato tra i primi paesi a beneficiare, a partire dal 2000, del sostegno diretto al bilancio – l’Italia ha aderito a tale meccanismo nel 2003. Allo stato attuale 19 Paesi partecipano al programma di appoggio diretto al Bilancio dello Stato in Mozambico – tra essi la Commissione Europea, La Banca Mondiale e la Banca Africana di Sviluppo – fornendo, con 627 milioni di dollari erogati nel 2008 e circa 774 impegnati per il 2009, il 50% delle risorse che finanziano la spesa pubblica.

PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI In milioni di dollari USA se non diversamente indicato

2004 2005 2006 2007 2008

PIL (FMI) 6.000 6.800 7.310 8.069 9.788

Variazione reale del PIL (FMI) 7,9% 8,4% 8,7%

7% 6,5%

Composizione del PIL

Industria 29%

Servizi 47%

Agricoltura 23%

Industria 29,8% Servizi 47,9%

Agricoltura 22,3%

Industria 29,5% Servizi 47,7%

Agricoltura 22,8%

Industria 30,2% Servizi 46,7%

Agricoltura 23,1%

Industria 30,7% Servizi 45,9%

Agricoltura 23,4%

Reddito pro capite in USD 237 290 332 364 414

Inflazione (FMI) 12,7% 7,2% 13,2% 8,2% 10,1%

Riserve nette 960 943

1.229 s. 1.300 p.

1.354 p.

Tasso di cambio (MT/$) 22,5750 23,0750 25,4000 25,8000

Bilancia dei pagamenti (FMI) 213 - 57 139 s. 74 p. 54 p.

Bilancia partite correnti (FMI)

- 507

- 749

- 660

-768 - 1.330

Bilancia commerciale (FMI) - 531 - 721

- 487 s.

- 539 p. - 732 p.

Esportazioni (FMI) 1.504 1.745 2.391 s. 2.580 p. 2.542 p.

Importazioni (FMI) 2.035 2.467 2.914 2.878 s. 3.119 p. 3.275 p.

Principali esportazioni

1. Alluminio 2. Elettricità 3.Gamberi

1. Alluminio

1. Alluminio; 2. Elettricità; 3. Gamberi; 4. cotone

1. Alluminio 2. Gas

naturale 3. crostacei 4. cotone 5. tabacco 6. zucchero

1 .Alluminio 61,7% 2. Elettricità 8,9% 3. Gamberetti 4,5% 4. Cotone 2,3%

Principali importazioni

1. Prodotti petroliferi 2. elettricità

n.d.

n.d.

1. macchinari meccanici ed elettrici

2. veicoli 3. prodotti

petroliferi 4. ferro 5. cereali (in

particolare riso e grano)

n .d.

Principali Paesi fornitori

1. Sud Africa 2. Paesi Bassi 3. Portogallo 4. India 5. Stati Uniti 6. Cina

1. Sud Africa 2. Paesi Bassi 3. Portogallo 4. India 4- Stati Uniti 5. Cina

1.Sud Africa 2.Paesi Bassi 3. Portogallo 4. India 5. Cina 6. Stati Uniti

1. Sud Africa 2. Australia; 3. Cina; 4. Portogallo; 5. Stati Uniti 6. India

n.d.

Principali Paesi clienti

1. Paesi Bassi 2. Sud Africa 3. Malawi 4. Portogallo 5. Zimbabwe 6. India

1. Paesi Bassi 2.Sudafrica 3.Zimbabwe 4. Malawi 5. Cina 6. Spagna

1. Paesi Bassi 2. Sud Africa 3. Zimbabwe 4. Svizzera 5. Spagna 6. Cina

1. Italia 2. Belgio 3. Sud Africa 4. Spagna

n.d.

Debito estero (FMI) 5.448 4.719 4.637 (WB)

4.631 3.265(WB)

4.400 n.d n.d.

Aiuto Pubblico allo Sviluppo (OCSE) 1.234,94 1.276,56 1.610,95 n. d. n.d.

Fonte Dati: EIU se non diversamente indicato;

POLITICA ESTERA

Sui principali temi internazionali, la politica mozambicana tende a riferirsi alla solidarietà africana nei consessi continentale (UA) e regionale (SADC), come nel caso della sua posizione sulla riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Le necessità di sviluppo economico interno condiziona la politica estera in quanto il Paese non può fare a meno dell’aiuto economico dei Paesi industrializzati. Ciò detto, a causa del ridotto peso economico e geopolitico del Paese, il respiro della politica estera mozambicana è essenzialmente limitato all’area dell’Africa australe ed alla sua Organizzazione Regionale (SADC).

Il Mozambico, con l’approccio pragmatico del Paese che necessita di appoggio per il suo sviluppo, intrattiene buoni rapporti con tutti i maggiori partner internazionali: Unione Europea, Stati Uniti, Giappone e Cina. Ha aderito al Commonwealth britannico, migliorando i rapporti con i Paesi anglofoni confinanti, e alla Comunità dei Paesi di lingua portoghese. Mantiene positivi rapporti anche con i Paesi Islamici e ha aderito all’Organizzazione della Conferenza Islamica.

L’atteggiamento dei donatori nei confronti del Mozambico è molto positivo. Il modo con cui il Paese è stato governato in questi ultimi anni ha destato generale apprezzamento ed è stato indicato quale esempio virtuoso a cui riferirsi per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo economico e sociale. Una prova tangibile di tale apprezzamento è stata data dalla concessione alle Autorità mozambicane, da parte dei Paesi donatori, dello strumento del supporto diretto al Bilancio dello Stato.

Oltre ai donatori internazionali un ruolo di particolare peso per Maputo è rivestito dal Sud Africa, in particolare sul piano economico in quanto è origine della metà delle sue importazioni e destinazione di un quarto delle sue esportazioni. La crisi economica in Zimbabwe ha determinato una drastica riduzione del traffico di merci fra i due Paesi ed è all’origine di un ingente flusso di immigrati zimbabwani in Mozambico.

Maputo è un convinto sostenitore del NEPAD (New Partnership for Africa’s Development) iniziativa lanciata dal G8 e fatta propria dall’Unione Africana volta alla creazione di un fondo con finanziamenti pubblici e privati per sostenere lo sviluppo del continente africano (il G8 chiede in cambio buon governo e rispetto dei diritti umani). In tale ambito il Paese può offrire opportunità nei settori dell’energia (costruzione di almeno 5 nuove dighe ai confini di Malawi, Zambia e Zimbabwe per la gestione delle acque anche a beneficio dei Paesi limitrofi); dell’agricoltura (principalmente riso, ora quasi totalmente importato dai Paesi del Sud-est asiatico); del turismo e delle infrastrutture viarie (il ponte sul fiume Zambesi, a cui l’Italia contribuisce con 20 milioni di euro, ed il ponte sul fiume Rovuma ai confini con la Tanzania).

Principali partner internazionali

- Germania

La Germania ha impegnato, dal 1998 ad oggi, 800 milioni di euro a favore del Mozambico. Per il biennio 2005-2006, i fondi tedeschi impegnati sono stati pari a 68,5 milioni di euro. I rapporti politici sono in via di consolidamento, il Presidente Koehler si è recato in visita in Mozambico nell’estate 2007 mentre il Presidente Guebuza si è recato in visita in Germania nel novembre 2007.

-Norvegia

La Norvegia partecipa con importi considerevoli all’aiuto al bilancio e si è di recente impegnata a donare 50 milioni di USD all’anno per il quadriennio 2006-2009.

- Regno Unito

Il Regno Unito rappresenta tradizionalmente uno dei maggiori investitori nel Paese e svolge anche un’importante azione di cooperazione allo sviluppo collocandosi al primo posto tra i sostenitori

bilaterali del bilancio mozambicano. Quanto ai rapporti politici con Londra, questi sono favoriti anche dalle numerose visite bilaterali (da ultimo, Gordon Brown si è recato in visita nel Paese nel maggio 2006 e Guebuza a Londra nel 2007).

- Francia

La Francia è presente in Mozambico principalmente attraverso la sua cooperazione allo sviluppo (2,42 milioni di euro erogati nel 2006). Nel luglio 2006 il Presidente Guebuza si è recato in visita a Parigi.

- Portogallo

Il Portogallo mantiene legami culturali, commerciali e politici e rappresenta per Maputo un importante investitore.

- Brasile

Il Brasile, anche nel quadro della sua politica di maggiore impegno nel continente africano, sta rafforzando la propria presenza in Mozambico, suo partner nella CPLP (Comunita' dei Paesi di Lingua Portoghese). Svolge nel Paese una consistente cooperazione allo sviluppo, soprattutto nei settori sanitario e della pubblica istruzione. Vi è anche una certa presenza di tecnici brasiliani in alcuni Ministeri locali, come quello dell'Economia e della Pianificazione. Imprese brasiliane sono stabilmente attive in Mozambico. Il Presidente Guebuza si è recato in visita in Brasile e nell’ottobre del 2008 il Presidente brasiliano Lula ha ricambiato la visita recandosi a Maputo per la seconda volta in cinque anni.

- Sudafrica

Il Sudafrica è il principale partner economico e commerciale del Mozambico, che rappresenta una sorta di Paese satellite di Pretoria. Secondo stime dell’Alto Commissariato sudafricano, sarebbero quattro milioni (tra regolari e clandestini) i cittadini mozambicani che attualmente vivono e lavorano in Sud Africa. Inoltre, quasi il 30% delle importazioni mozambicane proviene dal Sud Africa. Anche il flusso degli investimenti diretti sudafricani in Mozambico è importante per il Paese. Si pensi ad esempio alla grande fabbrica di alluminio Mozal, alle porte di Maputo – con capitale non solo sudafricano ma anche australiano –, al progetto per lo sfruttamento delle sabbie pesanti, nel sud del Paese, e al gasdotto della Sasol (del costo di un miliardo e quattrocentomilioni di dollari). Anche sul piano degli approvvigionamenti energetici, il Sudafrica è strettamente legato al Mozambico. L'energia di Cahora Bassa viene esportata principalmente in Sudafrica (che a sua volta rifornisce la città di Maputo) ed il gas mozambicano è convogliato verso le raffinerie della provincia sudafricana di Mpumalanga.

-Stati Uniti

Per gli Stati Uniti il Mozambico, tradizionalmente uno dei migliori allievi delle Istituzioni Finanziarie Internazionali ed una “success story” della cooperazione internazionale, rappresenta un punto di riferimento nel continente africano. Nel corso degli ultimi anni Washington ha rappresentato uno dei più importanti donatori nel Paese. Gli Stati Uniti sono impegnati principalmente nei settori sanitario e dello sviluppo rurale, ma il maggiore progetto finanziato negli ultimi anni è stato quello della riabilitazione della ferrovia del Limpopo, conclusa nel 2004, per un valore di 55 milioni di dollari. Il Mozambico è anche tra i Paesi scelti quali beneficiari del Millennium Challenge Account, con una programmazione di interventi per 500 milioni di dollari nei prossimi 5 anni nel nord del Paese. Gli USA finanziano, inoltre, alcuni programmi di addestramento delle Forze Armate mozambicane, in funzione della loro partecipazione a missioni di pace.

- India

La presenza indiana in Mozambico è strettamente connessa al tessuto commerciale e finanziario del Paese. La comunità indiana in Mozambico è tra le più antiche ed integrate; si tratta in buona parte di doppi cittadini, che mantengono una identità ben distinta da quella della popolazione africana. Gli indiani operano soprattutto come cambiavalute, commercianti all'ingrosso e al dettaglio. La “Tata” è presente nel settore automobilistico e recentemente, un consorzio indiano si è aggiudicato i lavori per la riabilitazione della linea ferroviaria Beira- Moatize. L’azione di New Delhi nel Paese tende a rafforzarsi. L’India punta ora anche alla cooperazione allo sviluppo (in particolare nell’agricoltura).

-Cina

Nel corso degli ultimi anni è andata aumentando la presenza in Mozambico della Cina che nutre verso il Paese un forte interesse commerciale. Nel febbraio 2007 lo stesso Presidente Hu Jintao ha effettuato una visita in Mozambico prevalentemente incentrata sulle tematiche commerciali. Alcune ditte di costruzioni cinesi si sono di recente aggiudicate importanti contratti (tra gli altri, quelli per la costruzione del nuovo Ministero degli esteri, del palazzo del Parlamento, del centro conferenze Chissano e quello per la costruzione del ponte sul fiume Rovuma). Di recente, è stato firmato un importante accordo commerciale tra la cinese Geocapital e un consorzio di imprese mozambicane per la creazione di una società finanziaria per lo sviluppo della Valle dello Zambesi. La Cina ha così posto le basi per controllare l'economia della regione potenzialmente più prospera del Mozambico, rimasta indietro nello sviluppo a causa dei danni prodotti dalla guerra civile, ma con grandi potenzialità. Sebbene l'interscambio commerciale sia ancora poco significativo (100 milioni di USD in tutto), vi è un crescente dinamismo delle esportazioni cinesi (da 10 a 60 milioni di USD negli ultimi cinque anni). All'espansione delle relazioni commerciali corrisponde un attivismo politico-diplomatico da entrambe le parti, con una intensità di visite e incontri non paragonabile a quella di alcun altro partner internazionale.

- Giappone

Il Giappone ha aperto solo nel 2000 un'Ambasciata. La cooperazione allo sviluppo giapponese è piuttosto intensa (in media 20 milioni di dollari all'anno, ossia poco meno dell'Italia). I maggiori progetti finanziati finora sono stati nel settore dell'educazione, dell'irrigazione rurale e nel dragaggio del porto di Beira.

- Paesi Arabi

Il Mozambico intrattiene buoni rapporti anche con i Paesi arabi, da cui provengono ingenti fondi privati (Aga Khan), stante la componente islamica presente nel Nord del Paese.

RELAZIONI CON L’UNIONE EUROPEA

L'Unione Europea appoggia la transizione politica e socioeconomica del Paese che è stata sinora considerata internazionalmente un successo. I Capi Missione dell’UE intrattengono con le autorità mozambicane regolari riunioni di dialogo politico.

Nel giugno 2005, nel corso della sua visita in Mozambico, il Presidente della Commissione Europea Barroso ha elogiato Guebuza per il suo impegno e per l’accento che il programma del suo governo pone sulla lotta alla povertà; secondo Barroso, il Mozambico risulta essere uno dei paesi che meglio hanno saputo utilizzare i fondi messi a disposizione nel quadro FED e nel quale si sta realizzando uno dei migliori esempi di coordinamento degli aiuti. Nel corso della visita è stato firmato un accordo a valere sui fondi resi disponibili dopo la mid term review (45 milioni di Euro per la sicurezza alimentare): si tratta di un commodity aid per i Ministeri dell’Agricoltura e dell’Industria, realizzato attraverso una forma particolare di budget support.

Sul piano dell’aiuto allo sviluppo, i fondi allocati dal 9° FED (2001-2007) ammontavano a 349 milioni di Euro - di cui 274 per aiuti programmabili e 75 per aiuti non programmabili - indicativamente così ripartiti: 45-55% per il supporto macroeconomico; 20-25% destinato ai trasporti; 10-15% per interventi nell’ambito della “good governance”, della lotta all’ HIV/AIDS e della “capacity building” a beneficio della società civile; 5-15% da destinare all’agricoltura ed alla sicurezza alimentare.

Il 10° FED (2008-2013) prevede uno stanziamento di 421 milioni di euro, di cui 303 di supporto generale al bilancio per aiutare il governo mozambicano ad accelerare l’implementazione del PARPA entro un contesto di stabilità macroeconomica, migliorando la gestione della finanza pubblica e della fornitura dei servizi sociali, conservando la governance ed il dialogo politico.

L’UE ha inoltre approvato il più importante sostegno al Bilancio dello Stato, per un importo pari a USD 168 milioni in quattro anni. Si situa nel quadro dell’iniziativa attuata da un gruppo composto da tutti i principali donatori internazionali fra cui l’Italia che sostengono lo sviluppo del Mozambico con un finanziamento diretto al bilancio statale (Budget Support). Nel marzo 2004 si è concluso il Memorandum of Understanding che l’UE, la Banca Mondiale e 14 Paesi donatori, tra cui l’Italia, hanno sottoscritto all’inizio di aprile. Va poi sottolineato che il Mozambico ha partecipato alle negoziazioni per la conclusione di un Accordo di Partenariato Economico (APE) fra l’UE e l’Africa australe (SADC), dimostrandosi particolarmente attivo nel cercare di raggiungere un Accordo definitivo nonostante godesse già di condizioni di favore di accesso al mercato europeo in quanto parte dei Paesi LDC (Least Developed Contries). Per il momento Maputo ha firmato con l’UE un APE provvisorio, mentre continuano i negoziati per pervenire all’Accordo definitivo UE-SADC che dovrebbe fissare il regime commerciale fra le due Organizzazioni6.

6 Si ricorda che gli Accordi APE, negoziati fra l’UE ed Organizzazioni regionali dell’Africa, dei Carabi e del Pacifico (ACP), dovranno sostituire il regime commerciale previsto dalla Convenzione di Cotonou. Tale regime concedeva difatti ai Paesi ACP, un trattamento tariffario di favore che era incompatibile con le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio – OMC. Al momento non si è ancora riusciti a concludere un accordo APE con la SADC e con le Organizzazioni africane perché tale Accordo dovrebbe prevedere l’apertura dei mercati africani alle merci europee, in modo da essere compatibile con la regolamentazione dell’OMC. Tale apertura è ovviamente rifiutata dai Paesi africani che temono che l’apertura dei propri mercati danneggi le industrie nazionali.

RAPPORTI BILATERALI

Relazioni politiche e incontri bilaterali Fra l'Italia ed il Mozambico si sono instaurati rapporti intensi sin dall’epoca dell’indipendenza del Paese. Per un certo periodo, a cavallo fra gli anni ‘80 e ‘90, l’Italia è stato il primo Paese donatore in Mozambico e ad oggi ha erogato oltre 700 milioni di euro in aiuti. I negoziati per l’Accordo di pace che chiuse nel 1992 la guerra civile ha consentito all’Italia (Governo e Comunità di S. Egidio) di svolgere un ruolo chiave, ampiamente riconosciutoci. Le celebrazioni per i 10 e i 15 anni dalla firma dell’Accordo di Pace sono state festeggiate con manifestazioni sia a Maputo che a Roma.

Sono stati stabiliti contatti interparlamentari per sviluppare ulteriormente i rapporti con l’Italia. In Mozambico esiste un “Gruppo Parlamentare di Amicizia Italia-Mozambico”.

Il Mozambico ha sempre assicurato all’Italia il suo appoggio nelle varie sedi internazionali ed ha assicurato il suo sostegno alla candidatura italiana per un seggio non permanente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il biennio 2007-2009.

Le relazioni bilaterali si sono ulteriormente rafforzate negli ultimi anni, manifestazione della volontà di dare pieno significato al considerevole patrimonio che l’Italia ha investito nel Paese in termini sia politici che economici.

Alcuni incontri bilaterali:

• Luglio 2003: il Sottosegretario Sen. Mantica si è recato a Maputo per incontrare il Segretario Generale del Frelimo, Guebuza, e il Presidente della Renano, Dhlakama, in occasione della sua visita per il vertice dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione Africana;

• Febbraio 2004: Dhlakama ha effettuato una visita a Roma. In tale occasione il “leader” della RENAMO ha chiesto l’intervento dell’Italia e dell’Unione Europea per garantire il trasparente svolgimento delle prossime elezioni presidenziali;

• Aprile 2004: il Presidente della Repubblica Chissano ha partecipato al “Forum Roma Africa” organizzato dal Comune di Roma;

• Maggio 2004: il Ministro degli Esteri Santos Simao è venuto a Roma ed ha incontrato Il Vice Presidente Fini, il Senatore Mantica, il Presidente Casini e l’On. Selva;

• Maggio 2005: il Ministro degli Esteri del nuovo Governo Guebuza, Signora Alcinda de Abreu è venuta a Roma e si è incontrata con l’On. Ministro;

• Luglio 2005: il Vice Ministro per le Attività Produttive, On. A. Urso ha effettuato una visita in Mozambico a capo di una delegazione di funzionari del MAP, dell’ICE e della SACE ha preso parte ad un seminario sulle opportunità di investimento e attività commerciali. Nel corso della visita l’On.le Urso ha incontrato il Primo Ministro mozambicano Luisa Diogo e i Ministri dell’Industria e Commercio, dell’Agricoltura e del Turismo.

• 2007: l’allora Ministro degli Esteri D’Alema si reca in visita nel Paese;

• Novembre 2007: il Presidente Guebuza è venuto in visita in Italia, in in occasione dei 15 anni dalla firma degli Accordi di Roma;

• Luglio 2008: Sottosegretario del Ministero per le Attività Produttive, On. Urso, si è recato in visita nel Paese;

• Ottobre 2008: il Ministro per l’Energia Namburete ha effettuato una visita in Italia.

L’ottimo livello delle relazioni bilaterali si è estrinsecato anche in un’attiva presenza nel Paese di alcuni enti locali italiani (in particolare la Provincia autonoma di Trento, la Regione Emilia Romagna e il Comune di Roma) che hanno stretto, grazie all’attuazione di progetti di cooperazione decentrata, solide relazioni con il Mozambico.

Relazioni economiche e commerciali

Rapporti Commerciali A partire dal 2001, l’interscambio bilaterale presenta per l’Italia un crescente saldo negativo: da meno 24,6 milioni nel 2002 a meno 394 milioni nel 2007. La causa principale di tale dinamica è l’elevata crescita delle importazioni di alluminio dalla nuova impresa MOZAL, creata con fondi australiani, giapponesi, sudafricani e per il 4% mozambicani. Secondo i dati ISTAT, le esportazioni italiane sono aumentate del 36,4%, rispetto al valore dell’anno precedente, per un totale di 32,2 milioni di euro, mentre le importazioni, in valore assoluto di livello molto superiore alle esportazioni, pari a 427,2 milioni di euro, hanno registrato un incremento del 26,3%. Le importazioni italiane dal Mozambico sono quasi mono-prodotto, incentrate sugli acquisti di alluminio che, nei primi sei mesi del 2008, sono diminuiti del 29% rispetto al periodo gennaio-giugno 2007, dopo gli incrementi esponenziali registrati negli anni precedenti a partire dall’entrata in funzione della fonderia Mozal. Sempre nel primo semestre 2008, la seconda categoria merceologica per importanza delle importazioni italiane dal Mozambico è stata quella delle pietre ornamentali, i cui acquisti sono aumentati di circa il 68% rispetto al valore dei primi sei mesi del 2007. Le esportazioni italiane verso il Mozambico sono modeste: principalmente macchine ed apparecchiature per l’industria, attrezzature per telecomunicazioni, concimi, autoveicoli per il trasporto di merci e per usi speciali, cicli e motocicli, apparecchi e materiali del genio civile e per costruzioni

Accordi bilaterali in materia economica

Malgrado l’interscambio sia relativamente modesto – 460 milioni di euro nel 2007, le relazioni commerciali ed imprenditoriali con il Mozambico hanno acquisito spessore soprattutto a seguito della conclusione dell’Accordo per la promozione e la protezione degli investimenti, firmato il 17 novembre 2003, e dell’Accordo per evitare la doppia imposizione, entrato in vigore il 6 agosto 2004. Nel secondo semestre 2008 sono state realizzate due iniziative promozionali di grande impatto che hanno contribuito a proiettare il nostro sistema imprenditoriale su un nuovo livello di relazioni economiche bilaterali con il Mozambico: 1) a luglio una missione di imprese italiane guidata dal Sottosegretario al Commercio Internazionale Adolfo Urso e composta da un nutrito gruppo di imprese italiane interessate a conoscere le opportunità d’affari presenti in Mozambico; 2) la partecipazione italiana con 27 imprese, nella prima settimana di settembre 2008, alla fiera FACIM, principale borsa d’affari e vetrina espositiva del Mozambico che si tiene annualmente a Maputo. Importante segnalare, inoltre, il seminario organizzato, nel luglio 2008, da SIMEST a Maputo, in collaborazione con il Ministero dei Trasporti mozambicano, circa le possibilità aperte dallo sviluppo di un sistema di trasporti pubblici con mezzi alimentati a gas naturale. Infine si menziona la futura collaborazione nel settore della fornitura ed elaborazione di dati satellitari fra la ACS (Advanced Computer System), azienda romana attiva nel settore delle tecnologie ed elaborazione di dati satellitari, e gli enti governativi mozambicani, nonchè l’attiva

presenza della compagnia aerea Meridiana nella realizzazione di un progetto che vede l’istituzione di un futuro collegamento aereo fra Maputo e Roma e la creazione di un polo turistico a Pemba (nel Nord del Paese). Prospettive future Dati i bassi livelli di reddito e di sviluppo, il Mozambico va più opportunamente inquadrato in un’ottica di proiezione imprenditoriale di medio-lungo periodo. Le principali opportunità per le imprese italiane potrebbero sussistere nel comparto di macchinari e basi strumentali, qualora il ritmo di sviluppo degli investimenti nel settore manifatturiero e nelle infrastrutture di base del Paese dovesse continuare. Particolarmente interessante potrebbe rivelarsi il comparto dei macchinari agricoli in virtù di processi di privatizzazione e di modernizzazione in corso e della rilocalizzazione di molti produttori agricoli trasferiti dal vicino Zimbabwe. Prospettive positive si registrano anche nel settore della formazione, con particolare riguardo alle forniture di apparecchiature tecniche per centri di formazione e laboratori negli atenei mozambicani. Esistono poi opportunità di commesse assegnate tramite gare internazionali aperte, associate ai progetti finanziati dalla Banca Mondiale, dall’African Development Bank ed in generale dalle agenzie dei paesi donatori. Buone occasioni sono offerte dalla produzione agroalimentare, dalla produzione di beni di consumo e dall’industria leggera e tessile (grazie al trattamento preferenziale nel mercato USA col Programma AGOA). Altresì il turismo rappresenta uno dei settori più dinamici e promettenti anche grazie alle politiche di sviluppo governative.

Nel Paese si segnalano per le imprese italiane possibilità di investimento non solo nel settore energetico, ma anche in quello della trasformazione primaria dei prodotti agricoli (come produzione di concentrati di frutta), nell’agro-zootecnico (in particolare nell’allevamento di bovini da macello e nella produzione di latte), in quello forestale, nel legno, e nel turismo, che sembra offrire buone opportunità. In ultimo, si menzionano altre due aree cruciali: quella dei grandi progetti di riabilitazione e ristrutturazione di infrastrutture varie (ad esempio si ricorda l’ingente contributo di 20 milioni di euro che l’Italia ha devoluto per la costruzione del ponte sul fiume Zambesi) e quello delle risorse minerarie, specialmente gas naturale, carbone e idrocarburi.

Relazioni finanziarie e debito bilaterale Il debito estero nei confronti dell’Italia, pari a 524 milioni di dollari, è stato interamente rimesso con l’ Accordo bilaterale firmato a Roma nel giugno 2002 che prevede la riallocazione dei fondi liberati per il finanziamento di 66 iniziative nei settori ritenuti prioritari della sanità, della giustizia e dell’educazione in linea con quanto previsto dal PARPA.

SACE Le condizioni di assicurabilità si configurano come segue: il Paese è posto in 6^ categoria di rischio OCSE (su sette); è prevista la chiusura per il rischio sovrano e l’apertura per i rischi bancario e corporate, per operazioni di durata massima di 5 anni e nell’ambito di un “plafond” di 50 milioni di Euro.Al 31 dicembre 2008 le garanzie deliberate da SACE (capitale e interessi) sono pari a 14,8 milioni di Euro. Le garanzie perfezionate in quota capitale sono pari a 10,4 milioni di euro.

SIMEST – FONDO DI VENTURE CAPITAL. Il Mozambico è eleggibile al nuovo Fondo Unico di “Venture Capital , gestito per conto del Ministero dello Sviluppo Economico da SIMEST (Società italiana per le imprese all'estero) e FINEST (Società finanziaria per gli imprenditori del Triveneto). Si tratta di un fondo pubblico finalizzato a supportare gli investimenti delle imprese italiane in aree considerate strategiche per il 'sistema Italia'. Attraverso il Fondo Unico e' possibile finanziare l'acquisizione di quote di capitale di rischio di società, partecipate da imprese italiane. L'intervento del Fondo si aggiunge alla normale quota di partecipazione di SIMEST sulla base della L. 100/90. Fermo resta l’obbligo a medio termine di riacquistare la quota SIMEST, reintegrando così il Fondo rotativo. Non risultano recenti iniziative di SIMEST nel Paese.

Relazioni culturali, scientifiche e tecnologiche Istituti di cultura ed eventi culturali. In Mozambico non opera un Istituto Italiano di Cultura. L’attività di promozione culturale è pertanto curata dall’Ambasciata d’Italia a Maputo. Azione culturale italiana (2008-2009) (Cinema) Si segnala il IV Festival Internazionale della Musica, organizzato dall’Associazione Culturale mozambicana Kulungwana, il cui programma ha avuto come protagonisti gli autori italiani sia nel campo dell’opera - con esecuzioni di Verdi, Puccini, Giordano e Leoncavallo - sia in quello della musica classica - con brani di Albinoni, Vivaldi, Donizetti, Rota e Respighi (aprile 2009). (Musica) Dal 10 all’11 ottobre 2008 si è tenuta la IV edizione del Festival jazz “Italia – Mozambico”, un appuntamento tradizionale che è ormai divenuto uno degli eventi culturali più attesi nel panorama musicale di Maputo. Come noto, il Festival Jazz “Italia Mozambico” si inserisce nel quadro delle manifestazioni celebrative degli Accordi di pace siglati il 4 Ottobre ‘92 a Roma. Il grande successo conferma la validità della manifestazione, molto attesa dalla comunità italiana (a cui l’iniziativa è dedicata) ed assai apprezzata dalla Comunità internazionale e locale, e della formula prescelta - imperniata sullo scambio culturale attraverso il linguaggio universale della musica. Della rilevanza ormai assunta dall’evento è indice significativo l’ampio risalto offerto dagli organi di informazione locali, con numerosi articoli sui giornali più importanti e servizi su televisione di Stato ("TVM"), televisioni private e radio. (Musica) Concerto di Eugenio Bennato e “Le voci dell'Africa” (dicembre 2008). Il cantautore italiano, esperto in raffinate ricerche musicali che vanno dal recupero di antiche musiche popolari all’esplorazione delle affinità con altre culture mediterranee ed esotiche, si è esibito con i suoi musicisti italiani e tre artisti africani integrati nel suo gruppo musicale come “As voces da Africa”. Il concerto ha voluto così offrire al pubblico, oltre a un’esecuzione di grande pregio, una performance incentrata su una sapiente contaminazione di elementi musicali provenienti da varie culture, diverse tra loro, ma portatrici di forti elementi di comune civiltà. (Cinema) Degna di particolare menzione la partecipazione italiana alla terza edizione del festival del film documentario “Dockanema”, in occasione della quale l’Italia ha proposto quattro documentari. La presenza italiana al “Dockanema” si inserisce nel quadro dei positivi rapporti che si sono sviluppati sul piano bilaterale nel settore della cinematografia: in particolare, la visita a Maputo di una delegazione dell’Associazione dei Documentaristi Italiani (“DOC.IT”) e i successivi incontri con i cineasti mozambicani realizzati a cura dell’Ambasciata, hanno consentito di approfondire le prospettive di cooperazione tra Mozambico e Italia nel settore e di avviare un progetto con la Cineteca Nazionale di Roma/Centro sperimentale di Cinematografia per la digitalizzazione delle pellicole di alcuni importanti documentari mozambicani conservate nell’archivio nazionale (settembre 2008). (Cinema) Tra le principali manifestazioni curate dall’Ambasciata, ha registrato un importante successo di pubblico il Festival del Cinema italiano, che ha proposto al pubblico locale alcune produzioni più recenti del panorama cinematografico italiano (16-21 marzo 2009). Manifestazioni di rilievo in previsione.Tra le manifestazioni in previsione si segnalano il concerto dei Radiodervish (giugno) e la partecipazione alla IV Edizione del Festival del Film documentario “Dockanema” (settembre) Diffusione della lingua italiana. Diffusione dell’italiano a livello accademico con indicazione del numero dei lettori inviati dal MAE e sedi operative, indicazione del numero dei lettori locali e relativi finanziamenti. Nel Paese, per il cui sviluppo economico l’Italia ha svolto e svolge un ruolo importante, la diffusione della nostra lingua è alquanto limitata.I corsi di lingua, a cura della locale

scuola italiana e del Coascit, sono al momento limitati agli studenti mozambicani destinatari di borse di studio concesse dalla Cooperazione allo Sviluppo. Lettori di ruolo: 1, che opera Presso l’Università di Maputo in cui è stato istituito un lettorato dall’anno accademico 1997-98. Nell’anno accademico 2008 si sono iscritti circa 70 nuovi studenti. Contributi per cattedre: nel 2009 è stato rinnovato il contributo all’ All’Università E. Mondlane di Inambab Contributi per la formazione: all’Università E. Mondlane di Inambab nel 2008 è stato assegnato e un contributo per la formazione docenti. Scuole italiane. A Maputo funziona la scuola primaria italiana "Giovanni Falcone" non paritaria frequentata da 16 alunni. Gli alunni, tutti italiani, sono figli di tecnici e di altri lavoratori italiani temporaneamente residenti. Per l'esercizio finanziario 2008 il MAE ha concesso un contributo di € 5.000 sul cap.2619/1. Cooperazione interuniversitaria. Risultano attualmente in vigore 15 Accordi Interuniversitari tra 3 Università mozambicane (UEM, USTM e Università Pedagogica) e 14 Atenei italiani per le scienze agrarie e forestali, l’economia, la storia, la biologia, le scienze sociali, giuridiche e politiche).Si segnalano poi 2 Accordi intergovernativi sulla Cooperazione Universitaria. Criticità.Si riscontra una fragilità istituzionale delle Università mozambicane, assenza di forme di comunicazione efficiente tra Italia e Mozambico, scarsa informazione in Italia sulle potenzialità offerte dai Centri di ricerca mozambicani, incapacità delle Università italiane a reperire fonti di finanziamento alternative ai fondi della DGCS, scarsa collaborazione fra Università europee, scarso coordinamento tra le Università italiane. Proposte: sono auspicabili l’identificazione di aree di ricerca e di collaborazione scientifica di comune interesse ai rispettivi sistemi produttivi, con il coinvolgimento delle Istituzioni rappresentative del mondo imprenditoriale. Studenti iscritti presso università italiane. Nell’a.a. 2008-2009 risultano 36 iscritti mozambicani

Accordo di cooperazione culturale scientifica e tecnologica. Le relazioni culturali sono state rilanciate con la firma di un Accordo di cooperazione culturale scientifica e tecnologica in occasione della visita dell’On. Ministro del luglio 2007 che rappresenta lo strumento principale per intraprendere iniziative bilaterali programmatiche nei settori dell’ambiente, delle scienze agrarie, delle scienze di base, delle scienze della salute, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Esso prevede la possibilità di effettuare scambi di docenti ricercatori e studenti, mediante l’erogazione di borse di studio, favorisce l’insegnamento della lingua e della letteratura nelle scuole de nelle università delle parti e promuove le collaborazioni nel settore delle arti musicali, visive, teatrali e cinematografiche.

Collaborazione Interuniversitaria. Da un’indagine CONICS (Consorzio Interuniversitario per la Cooperazione allo Sviluppo) del 2005 risultano tredici accordi stipulati tra Università italiane e Atenei mozambicani: Università di Firenze - Università Eduardo Mondlane di Maputo, nel settore delle Scienze agrarie e veterinarie; Università di Perugia - Università Eduardo Mondlane di Maputo (convenzione per scambio studenti nel settore delle Scienze agrarie e veterinarie); Università di Sassari - Università Eduardo Mondlane di Maputo (cinque accordi nel settore medico); Politecnico di Torino - Instituto Nacional de Planeamento Físico de Maputo (Lettera d’intenti); Università di Trento - Università di San Tommaso del Mozambico (due accordi, nei settori dell’Ingegneria e delle Scienze giuridiche, politiche, economiche e statistiche);

Università di Udine - Università Eduardo Mondlane di Maputo (tre accordi).

L’Ambasciata d’Italia ha inoltre dato informativa di una convenzione di cooperazione culturale e scientifica tra l’Università di Pisa e l’Università Eduardo Mondlane di Maputo e di due accordi di collaborazione scientifica che l’Università di Roma La Sapienza e il “Consorzio Ventuno” della Regione Sardegna hanno firmato con il Centro di Biotecnologia dell’Università Eduardo Mondlane.

Nel 2007 è stato stipulato un accordo di cooperazione scientifica e culturale triennale tra l’Università di Verona e l’Università Eduardo Mondlane di Maputo, in particolare nel settore della Medicina, con la previsione altresì di scambi di studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo.

Diffusione della lingua italiana. Nel Paese, per il cui sviluppo economico l’Italia ha svolto e svolge un ruolo importante, la diffusione della nostra lingua è alquanto limitata. Si registra tuttavia interesse da parte degli studenti. Presso l’Università di Maputo E. Mondlane è stato istituito un lettorato dall’anno accademico 1997-98 e vi opera attualmente un lettore di ruolo inviato dal MAE che collabora attivamente con l’Ambasciata per l’organizzazione di manifestazioni culturali. Per l’anno accademico 2008-2009 sono state previste 30 borse di studio a favore di studenti mozambicani per corsi brevi di lingua o di altro genere.

Festival italiano. Per il 2009, l’Ambasciata d’Italia a Maputo, in collaborazione con l’ufficio ICE di Johannesburg, propone l’organizzazione di un Festival italiano 2009 in Mozambico, concepito quale “contenitore” di iniziative promozionali – il Festival include una mostra di prodotti di eccellenza del made in Italy, una manifestazione eno-gastronomica di prodotti agro-alimentari italiani, insieme ad eventi culturali e performance artistiche del nostro paese. L’iniziativa serve a supportare ed a consolidare gli sforzi promozionali finora compiuti sul mercato, al fine di creare una sempre maggiore attenzione dei consumatori mozambicani all’offerta di eccellenza del settore produttivo italiano e di favorire opportunità di collaborazione da parte delle imprese italiane nell’ambito dell’ampio spettro di settori di potenziale sviluppo dell’economia del Mozambico.

La Comunità italiana in Mozambico e questioni migratorie Le prime notizie riguardanti i cittadini italiani emigrati in Mozambico risalgono alla metà del secolo XIX. Si trattava di commercianti, carpentieri, agronomi, ingegneri e imprenditori che si sono stabiliti soprattutto nella parte meridionale del Paese. Nel 1942 ebbe luogo, nelle coste mozambicane, il siluramento della nave britannica Nova Scotia, che trasportava dall’Eritrea 769 prigionieri di guerra italiani diretti verso i campi di prigionia in Sudafrica. Si salvarono solo 119 italiani, i quali si stabilirono nella colonia portoghese. Alla fine della seconda guerra mondiale ebbe inizio una consistente emigrazione di missionari italiani (missionari della Consolata nel 1942, comboniani nel 1946 e padri dehoniani e cappuccini nel 1947). Alcuni di essi si impegnarono fortemente nel processo di decolonizzazione e parteciparono attivamente alla promozione dei primi progetti associativi e sociali, come la costituzione dell’ Uniao Geral das Cooperativas. Alla fine degli anni ‘70, dopo l’indipendenza (1975), cominciò una discreta emigrazione di tecnici italiani, che si impegnarono nella costruzione della nuova nazione. La presenza della Cooperazione italiana, particolarmente attiva in Mozambico soprattutto dagli anni ‘80, ha prodotto un certo incremento del numero di connazionali residenti. Alla data del 31 dicembre 2008 i connazionali residenti stabilmente in Mozambico ammontano a 665 persone. Di questi, circa tre quarti sono religiosi, mentre il resto è costituito da persone impegnate a vario titolo in progetti di cooperazione (esperti DGCS, cooperanti e volontari delle ONG). Infine c’è una minima parte di piccoli imprenditori e commercianti che si sono stabiliti in loco da alcuni decenni. Questi ultimi si sono pienamente integrati nella società e partecipano

attivamente allo sviluppo economico e sociale del Paese. A tale cifra vanno aggiunti altri 300 italiani non residenti ma presenti nel Paese a vario titolo.

Principali problematiche ed aspettative della comunità italiana. La comunità italiana residente in Mozambico è costretta a fronteggiare una situazione sanitaria decisamente precaria, data l'insufficienza e l’inadeguatezza delle strutture locali. Gli interventi sanitari di maggiore delicatezza devono, quindi, essere necessariamente effettuati nel vicino Sudafrica.

In generale, la comunità italiana deve fronteggiare le difficoltà tipiche del contesto africano: assenza di infrastrutture adeguate, corruzione, lentezze burocratiche, micro-criminalità, inefficienza generale del sistema economico, spazi limitati per la società civile, assenza di una classe media. Voto all’estero. In occasione delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008 si è riscontrata una altissima partecipazione al voto, con una percentuale dell'81,5% di buste restituite rispetto ai plichi inviati. Associazioni. Va segnalata la presenza ormai consolidata di due associazioni, legalmente riconosciute, ossia l'ASCIT, che gestisce asilo nido e scuola materna, e la scuola elementare "Giovanni Falcone", operanti su un unico progetto formativo che, pur con notevoli difficoltà finanziarie, svolgono il proprio lavoro dando il loro apporto all'insegnamento, all’educazione, e alla preparazione culturale per i figli degli italiani e di origine italiana con doppia cittadinanza qui residenti.

Assistenza diretta (cap 3121). Nel 2009 sono stati concessi circa 15.000 Euro per l'assistenza diretta ai connazionali indigenti.

Visti. I visti rilasciati a cittadini mozambicani nel 2008 sono stati 691, a fronte dei 757 rilasciati nel 2007(-9%).

Questioni migratorie. La comunità mozambicana legalmente soggiornante nel nostro Paese è costituita, al 30 giugno 2008, da 219 persone (di cui 19 minorenni). Secondo i dati del Ministero della Giustizia aggiornati al 31 dicembre 2008, vi è solo un cittadino mozambicano detenuto nelle carceri italiane. Nel 2008 sono stati rintracciati in posizione irregolare nel territorio italiano 4 cittadini del Mozambico (di cui 3 regolarmente rimpatriati). Il Mozambico non è un Paese di origine o transito di significativi flussi d’immigrazione clandestina verso l’Italia. A valere sull’ultimo Decreto Flussi, sono state presentate da cittadini mozambicani - alla data del 18.2.2009 - n.17 domande per lavoro subordinato non stagionale.

Cooperazione allo sviluppo (in attesa contributo DGCS)

DATI STATISTICI BILATERALI

2002 2003 2004 2005 2006 2007Esportazioni italiane 18,7 22,8 21,1 19,2 23,7 32,3 Variazione % 6,9 21,8 -7,3 -9,0 23,4 36,3Importazioni italiane 43,3 98,9 170,3 186,7 338,1 427,2 Variazione % 6,9 128,4 72,2 9,6 81,1 26,4Totale 62,0 121,7 212,4 205,9 361,8 459,5Saldo -24,6 -76,1 -149,1 -167,5 -314,4 -394,9

INTERSCAMBIO COMMERCIALE

Fonte: ISTAT; milioni di euro

-500,0

-400,0

-300,0

-200,0

-100,0

0,0

100,0

200,0

300,0

400,0

500,0

600,0

2002 2003 2004 2005 2006 2007

Esportazioni italiane Importazioni italiane Totale S

PRINCIPALI ESPORTAZIONI E IMPORTAZIONI ITALIANE (2007)

ESPORTAZIONI IMPORTAZIONI 1. rotaie ed altri elementi per strade ferrate in ghisa, ferro o acciaio 1. alluminio

2. macchine ed apparecchi per l’industria alimentare 2. pietre, sabbia e ghiaia 3. parti, pezzi staccati ed accessori degli autoveicoli per il trasporto di merci e passeggeri e autoveicoli speciali

3. ghisa speculare, ferro

4. attrezzature per telecomunicazioni 4. semi e frutta oleosi

5. articoli tessili usati 5. cuoio e pelli greggi

6. preparazioni o conserve di legumi, radici e tuberi 6. crostacei, molluschi e invertebrati acquatici, anche sgusciati, freschi, refrigerati e congelati

INCIDENZA INTERSCAMBIO SUL COMMERCIO ESTERO ITALIANO (2007)

Esportazioni verso Mozambico sul totale delle esportazioni italiane 0,009%

Importazioni da Mozambico sul totale delle importazioni italiane 0,116 %

Fonte: ISTAT

QUOTE DI MERCATO (2007)

PRINCIPALI FORNITORI % su import PRINCIPALI ACQUIRENTI % su export

1. Sud Africa 38,13% 1.Italia 19,21%

2. Australia 5,93% 2. Belgio 18,27%

3. Cina 4,82% 3. Spagna 12,34%

4. Portogallo 3,70% 4. Sud Africa 12,16%

5. Stati Uniti 3,46% 5. Regno Unito 7,23%

6. India 3,13% 6. Cina 4,07%

9.. Italia 1,31% 7. Zimbabwe 3,42%

Fonte: EIU

INVESTIMENTI DIRETTI NEI DUE PAESI (anno 2005-2006, in migliaia di Euro)

Da Italia verso Mozambico Importo % tot Dal Mozambico verso l’Italia Importo % tot

2005 6.420 2005 87

2006 6.464 2006 87

Fonte: Banca d’Italia

SACE (2008– milioni di Euro) Categoria di rischio 6/7

(Chiusura per rischio sovrano; apertura per rischio bancario e corporate. Plafond paese: 50 mln di euro per massimo 5 anni)

Garanzie deliberate (capitale e interessi) (a) 13

Indennizzi erogati da recuperare (b) /

Esposizione complessiva (a+b) 13

Fonte: Sace