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Giornale Il prof. Francesco Parisi è preside da ventisei anni, precisamente dal 1985. Nei primi cinque anni ha lavorato al Nord, in seguito ha ottenuto il trasferimento presso la scuola media di Furnari e infi- ne, quest’anno, è stato preside incaricato anche nella nostra scuo- la. Ancor prima di fare il dirigente scolastico insegnava lettere, poi dei suoi colleghi l’hanno convinto a sostenere il concorso per diventare preside. Il suo primo incarico è stato in una scuola in provincia di Milano. Stare insieme agli alunni e contribuire alla loro formazione sono gli aspetti positivi della sua professione. L’aspetto negativo per lui è fare un lavoro molto impegnativo, soprattutto in quest’anno scolastico, in cui si è ritrovato a dirigere due istituti comprensivi abbastanza ampi. Il nostro Dirigente è entusiasta per la ricchezza dei sussidi didatti- ci della nostra scuola; soprattutto per quanto riguarda le LIM (pre- senti in quasi tutte le classi), la palestra, la biblioteca, l’aula d’in- formatica, il laboratorio artistico; aggiunge che gli piacerebbe avere anche un laboratorio musicale. I suoi rapporti con gli alun- ni sono ottimi: è autorevole ma non autoritario. I suoi programmi televisivi preferiti sono “Anno Zero”, “Ballarò” e “Sette e Mezzo”. L’ultimo libro che ha letto è “Lettera a una pro- fessoressa”. Ama le lasagne, il suo hobby è il giardinaggio, la sua squadra del cuore è il Milan. Non gli piace viaggiare perché in questi venti anni ha viaggiato abbastanza. Gli piace molto la musi- ca classica. Ama citare spesso un motto: “Chiunque può essere un barbaro; ci vuole uno sforzo terribile per rimanere un uomo civi- le”. Dal prossimo anno sarà in pensione: a lui i nostri più cari ed affet- tuosi auguri per una lunghissima e serena pensione. LA SCUOLA CHE SI RINNOVA - ANNO I, N. 5 Alunni redazione Pon Giornalismo : Domenica Aliquò, Carmelo Calabrò, Nicholas Calabrò, Alberto Calderone, Anna Caliri, Provvidenza Catena, Santi Costantino, Mariachiara Crisafulli, Erselda Duli, Carmelo Fazio, Carmen Foti, Santino Isgrò, Vanessa Lo Monaco, Martina Mazzeo, Benedetta Perdichizzi, Carmen Quattrocchi, Nadia Russo, Lucrezia Scalisi, Martina Vella, Alessandra Villa. Alunni redazione Repubblica@scuola : Melania Abbate, Mara Accetta, Carmen Aliquò, Domenico Bianco, Rosaria Calarco, Sara Cappellano, Santi Costantino, Mariachiara Crisafulli, Carmelo Fazio, Rosario Fazio, Francesco Foti, Giulia Fugazzotto, Cosima Genovese, Ilaria Grasso, Santino Isgrò, Vanessa Lo Monaco, Anna Maria Lo Presti, Samuele Recupero. Docenti redattori : prof.sse Angela Conti e Michaela Munafò. Tutor Pon : prof.sse A. Conti e M.Triolo. Esperto Esterno : prof. Rinaldo Anastasi. dell’Istituto Comprensivo 2 “Ugo Stampato in proprio Maggio 2011 Sono oramai trentacinque i miei anni di insegnamento. Trentacinque anni in cui ho conosciuto tantissime scuole e mol- tissimi alunni. E non è ancora finita! Conoscerò i volti di tanti nuovi alunni, tante cose ancora devo fare, ma ora a voi, ragazzi del Pon, voglio dire grazie! Grazie per l’amore per il giornalismo che avete condiviso con me, con i vostri docenti e con i responsabili del proget- to; grazie per aver sopportato le lunghe attività redazionali; grazie per tutti i momenti passati insieme: per quelli seri, per quelli allegri, per quelli... . Ma gra- zie soprattutto per i vostri occhi sorri- denti e onesti e pieni di vita e di spe- ranza. Dal profondo del mio cuore auguro a tutti che le strade che percorre- rete siano quelle che con forza avrete voluto imbocca- re, senza alcuna costrizio- ne.Ci vuole coraggio a fare delle scelte e ci vuole coraggio a raggiungere le mete prefissate senza calpestare gli altri; ma sono sicuro che ciascuno di voi non si perderà e cercherà di dare in ogni campo il meglio di sé. Fate ogni cosa con pas- sione e sarete ripagati anche per le even- tuali sconfitte. Fate tutto con passione perché questo è il segreto del benessere. Con vero affetto! Prof. Rinaldo Anastasi Unione Europea Fondo Sociale Europeo Il nostro Dirigente Scolastico La Redazione L A R E D A Z I O N E Direttore responsabile: prof. Francesco Parisi Direttore responsabile: prof. Francesco Parisi Foscolo” di Barcellona P.G. Attività scolastiche Pag. 2 Il Pon Pagg. 8, 9, 10 Ai ragazzi del corso Pon di Giornalismo Cultura Pag. 3 Visite istruttive Pag. 6 La scuola Pagg. 4, 5 e 7

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GGiioorrnnaallee

Il prof. Francesco Parisi è preside da ventisei anni, precisamentedal 1985. Nei primi cinque anni ha lavorato al Nord, in seguito haottenuto il trasferimento presso la scuola media di Furnari e infi-ne, quest’anno, è stato preside incaricato anche nella nostra scuo-la. Ancor prima di fare il dirigente scolastico insegnava lettere, poidei suoi colleghi l’hanno convinto a sostenere il concorso perdiventare preside. Il suo primo incarico è stato in una scuola inprovincia di Milano. Stare insieme agli alunni e contribuire allaloro formazione sono gli aspetti positivi della sua professione.L’aspetto negativo per lui è fare un lavoro molto impegnativo,soprattutto in quest’anno scolastico, in cui si è ritrovato a dirigeredue istituti comprensivi abbastanza ampi. Il nostro Dirigente è entusiasta per la ricchezza dei sussidi didatti-ci della nostra scuola; soprattutto per quanto riguarda le LIM (pre-senti in quasi tutte le classi), la palestra, la biblioteca, l’aula d’in-formatica, il laboratorio artistico; aggiunge che gli piacerebbeavere anche un laboratorio musicale. I suoi rapporti con gli alun-ni sono ottimi: è autorevole ma non autoritario. I suoi programmi televisivi preferiti sono “Anno Zero”, “Ballarò”e “Sette e Mezzo”. L’ultimo libro che ha letto è “Lettera a una pro-fessoressa”. Ama le lasagne, il suo hobby è il giardinaggio, la suasquadra del cuore è il Milan. Non gli piace viaggiare perché inquesti venti anni ha viaggiato abbastanza. Gli piace molto la musi-ca classica. Ama citare spesso un motto: “Chiunque può essere unbarbaro; ci vuole uno sforzo terribile per rimanere un uomo civi-le”. Dal prossimo anno sarà in pensione: a lui i nostri più cari ed affet-tuosi auguri per una lunghissima e serena pensione.

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Alunni redazione Pon Giornalismo:Domenica Aliquò, Carmelo Calabrò, NicholasCalabrò, Alberto Calderone, Anna Caliri,Provvidenza Catena, Santi Costantino,Mariachiara Crisafulli, Erselda Duli, CarmeloFazio, Carmen Foti, Santino Isgrò, Vanessa LoMonaco, Martina Mazzeo, Benedetta

Perdichizzi, Carmen Quattrocchi, Nadia Russo,Lucrezia Scalisi, Martina Vella, AlessandraVilla.Alunni redazione Repubblica@scuola:Melania Abbate, Mara Accetta, CarmenAliquò, Domenico Bianco, Rosaria Calarco,Sara Cappellano, Santi Costantino, MariachiaraCrisafulli, Carmelo Fazio, Rosario Fazio,

Francesco Foti, Giulia Fugazzotto, CosimaGenovese, Ilaria Grasso, Santino Isgrò,Vanessa Lo Monaco, Anna Maria Lo Presti,Samuele Recupero. Docenti redattori: prof.sseAngela Conti e Michaela Munafò. Tutor Pon:prof.sse A. Conti e M.Triolo. Esperto Esterno: prof. Rinaldo Anastasi.

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Sono oramai trentacinque i miei anni diinsegnamento. Trentacinque anni in cuiho conosciuto tantissime scuole e mol-tissimi alunni. E non è ancora finita!Conoscerò i volti di tanti nuovi alunni,tante cose ancora devo fare, ma ora avoi, ragazzi del Pon, voglio dire grazie!Grazie per l’amore per il giornalismoche avete condiviso con me, con i vostridocenti e con i responsabili del proget-to; grazie per aver sopportato le lungheattività redazionali; grazie per tutti imomenti passati insieme: per quelli seri,per quelli allegri, per quelli... . Ma gra-zie soprattutto per i vostri occhi sorri-denti e onesti e pieni di vita e di spe-ranza. Dal profondo del mio cuoreauguro a tutti che le strade che percorre-

rete sianoquelle checon forzaa v r e t ev o l u t oimbocca-re, senzaa l c u n acostrizio-n e . C i

vuole coraggio a fare delle scelte e civuole coraggio a raggiungere le meteprefissate senza calpestare gli altri; masono sicuro che ciascuno di voi non siperderà e cercherà di dare in ogni campoil meglio di sé. Fate ogni cosa con pas-sione e sarete ripagati anche per le even-tuali sconfitte. Fate tutto con passioneperché questo è il segreto del benessere.Con vero affetto!

Prof. Rinaldo Anastasi

Unione EuropeaFondo Sociale Europeo

Il nostro Dirigente ScolasticoLa Redazione

L A R E D A Z I O N E

Direttore responsabile: prof. Francesco ParisiDirettore responsabile: prof. Francesco ParisiFFoossccoolloo”” ddii BBaarrcceelllloonnaa PP..GG..

Attività scolastiche

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Il Pon

Pagg. 8, 9, 10

Ai ragazzi del corso Pon di Giornalismo

Cultura

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Visite istruttive

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La scuola

Pagg. 4, 5 e 7

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Giorno 30 aprile 2011

Terzo posto al campionatoregionale di pesist ica

Ottimo terzo posto dei ragazzi allenati dalla prof.ssa Di Bartola

Carmelo Calabrò, Nicholas Calabrò, Santi Costantino

PROGETTI ED EVENTI SCOLASTICI

Cosa sono i progetti PonVanessa Lo MonacoLucrezia Scalisi

La nostra scuola, nel corrente anno scola-stico, sta realizzando Pon di didattica,informatica, inglese, attività creative,giornalismo e scienze. Si tratta dei seguenti progetti: “Dal di-sagio alla socialità”, un percorso diapprofondimento di 30 ore, destinato aidocenti della scuola e finalizzato alla pro-mozione di adeguate strategie educativeper coinvolgere tutti gli alunni in campoemotivo-comportamentale per il supera-mento dei conflitti; “Con un tocco dimouse”, corso per le competenze digita-li di base; “Listening and speaking”, pro-getto per favorire l’acquisizione di com-

petenze nelle lingue straniere; “Creo,dunque sono!”, percorso per lo sviluppodella competenze in campo metacogniti-vo e motivazionale con attività creativetecnico-pratiche; “Piccoli giornalisti cre-scono”, attività redazionale per potenzia-re le capacità in lingua madre e redazio-nali attraverso la pratica giornalistica;“Occhio al microcosmo”, attività diosservazione del mondo circostante persviluppare abilità scientifico-tecnologi-che; “Geni matematici”, attività rivoltaalle eccellenze in campo logico-matema-tico per partecipare alle gare nazionali diGiochi Matematici.

I Pon dell’anno scolastico 2010/2011

I Pon, programmi operativi nazionali,sono strumenti finanziari gestiti dallaCommissione europea per realizzare lacoesione economica e sociale di tutte leregioni dell'Unione e ridurre il divario traquelle più avanzate e quelle in ritardo disviluppo. Si tratta dunque di un vastopiano di sostegno finanziario allo svilup-po del sistema di istruzione e formazionedelle regioni del Mezzogiorno, Calabria,Campania, Puglia e Sicilia, che ha comeobiettivi specifici di grande rilievo quellodi migliorare le scuole, la qualità l’effica-cia e l’efficienza del servizio, promuove-re il successo scolastico, le pari opportu-nità e l’inclusione sociale, migliorare isistemi di apprendimento durante tuttol’arco della vita, potenziare gli ambientiper l’apprendimento. Le scuole, per accedere ai finanziamenti,elaborano un Piano (insieme di Progetti)che viene valutato dall'Autorità diGestione dei PON. A seguito di specificaautorizzazione ciascuna scuola avvia leprocedure per la realizzazione del PianoIntegrato di Istituto.Fra le procedure anche quella del recluta-mento di esperti che sappiano portareavanti un lavoro con studenti e docenti etrasmettere loro conoscenze, competenzee capacità specifiche in vari campi: infor-matica, inglese, italiano, storia patria,didattica, metodologia... .

Antonino Brigandì, Antonio Calabrò,Carmelo Calabrò, Mario Valenti eSimone Scilipoti, giorno 30/04/2011, sisono aggiudicati il terzo posto al campio-nato regionale di pesistica presso la pale-

Carmelo Calabrò, Antonio Calabrò, Simone Scilipoti

stra dell’Istituto “Pio La Torre” diPalermo. Grande è stata la soddisfazionedei ragazzi allenati dalla prof.ssaDomenica Di Bartola. La gara era compo-

sta da tre prove: sollevamento di bilancie-re da 10 Kg, due prove di lancio dellapalla medica da 3 Kg e due prove delsalto triplo da fermo. La squadradell’Istituto Comprensivo “Foscolo” haeseguito correttamente tutte le provedando prova di un’ottima preparazione.

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Domenica Aliquò

Il giocoliereAlberto Calderone, Santi Costantino

LA PAGINA DELLA CULTURA

C'era una volta un re, che proteggevachiunque desse prova d'ingegno e opero-sità. Un giorno, un giocoliere gli chiese il per-messo di eseguire in sua presenza un eser-cizio di destrezza e il re lo esaudì.Il giocoliere si presentò con una scodellapiena di piselli sgusciati e ammollati nel-l'acqua e con un lungo ago, sottile e dallapunta affilatissima. Si mise a lanciare ipiselli uno dopo l'altro e con moltadestrezza riuscì ad infilarli tutti nell'ago. - Amico mio – chiese il re – quanto tempoti ci è voluto per imparare codesto eserci-zio? - Vent'anni, Maestà - rispose il giocolierelusingato. E il re: - Ti ricompenserò ditanta fatica!E gli regalò un grande sacco pieno dipiselli. Il re con ragione aveva pensatoche un sacco pieno di piselli sarebbe statopiù che sufficiente per ricompensare untalento sprecato, senza alcun vantaggioper il pubblico bene.

Un sant’uomo, un giorno, preso da gran-de curiosità, chiese a Dio di poter visitarel’inferno e il paradiso. Dio lo condussedavanti a due porte chiuse e spalancò laprima. Al centro della stanza spiccava unatavola rotonda e al centro della tavola unpentolone da cui emanava un profumodelizioso. Ma le persone sedute intornoalla tavola erano ridotte a scheletri.Ciascuna di esse aveva un mestolo attac-cato al braccio, lo tuffava nel recipienteper raccogliere il cibo e però poi nonriusciva a portarlo alla bocca perché ilmanico del mestolo era più lungo delbraccio. Che supplizio atroce, pensò il sant’uomo,compatendo gli affamati. -Hai appena visto l’inferno, disse Dio espalancò la seconda porta, quella delparadiso. C’era una tavola rotonda al centro dellastanza anche lì. Al centro della tavola unpentolone da cui emanava lo stesso profu-mo. E le persone sedute intorno alla tavo-la avevano un mestolo attaccato al brac-cio che nessuna di esse sarebbe riuscitamai ad avvicinare alla bocca. Eppureerano ben pasciute. - Non capisco, sbottòil sant’uomo. - È semplice – rispose Dio- All’inferno gli uomini muoiono di fameperché non pensano che a se stessi. Inparadiso, invece, stanno tutti in saluteperché ognuno mangia dal mestolo deglialtri.

Tre brevi raccontiA cura dei ragazzi del Pon intitolato “Piccoli giornalisti crescono”

Libera interpretazione e trascrizione di un articolo di M. Gramellini, di un racconto di G. Rodari e di un altro ancora di L. Morselli

Un signore una mattina andò in bagno pertagliarsi la barba e nel guardarsi allo spec-chio gridò: - Aiuto! Il mio naso! Il miopovero naso! Aiutatemi!Il suo naso non c'era più! Era scappato enon si trovava più sulla sua faccia. Erascappato sulla piazza e si avviava versouna nave che stava per salpare. Il padronecominciò a corrergli dietro urlando. Ementre urlava si teneva un fazzolettodavanti alla faccia. Non fece in tempo araggiungerlo, perché il naso, steso sull'ac-

qua un mantello,cominciò a navi-gare. E navigava,navigava. E nelfrattempo pensa-va: - Finalmentemi sono liberatodi quello spor-caccione! Nunccià facevacchiù! Chi l'a-vrebbe detto: unnaso siciliano! Il signore, dispe-rato, ritornò acasa. Un pescato-re un giorno

pescò quel naso e lo mise in vendita. Lovide la serva di quel signore e lo compròper il suo padrone che era tanto triste. Ilnaso non si ribellò neanche quando ilpadrone lo prese nelle mani e gli chiese: -Ma perché sei scappato? Cosa ti avevofatto? Il naso lo guardò di traverso erispose: - Senti, benedetto uomo, nonmetterti mai più le dita nel naso! O alme-no, se proprio lo devi fare da sporcaccio-ne quale sei, tagliati le unghie!

Erselda Duli, Mariachiara Crisafulli

Benvenuti in paradiso

Il naso birichino

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REDAZIONI

L’Istituto Comprensivo “Foscolo” di Barcellona pozzo di Gotto ha par-tecipato al progetto Repubblica@scuola ed ha pubblicato on line ben 160articoli. Il progetto didattico Repubblic@scuola è ideato dal quotidianola Repubblica e da Kataweb per avvicinare i ragazzi al mondo delle noti-zie e delle teconologie dell'informazione e per contribuire a sviluppare leloro capacità critiche e il loro senso di appartenenza ad una comunità,affermando l'utilità didattica del quotidiano. Repubblic@scuola coniugadue media importanti: la carta stampata e Internet.

La Redazione del Giornale ScolasticoWeb dell’Istituto Comprensivo“Foscolo”, nell’ambito del PremioNazionale Scolastico “Giornalista per 1Giorno”, organizzato dall’AssociazioneNazionale Giornalismo ScolasticoAlboscuole.it, ha ottenuto il riconosci-mento di Diploma di Gran Merito peressersi distinta nell’attività giornalisticaon-line nell’anno scolastico 2010/2011.Ha contribuito al riconoscimento l’attivi-

Premio nazionale “Giornalista per 1 giorno”

Progetto Repubblic@scuola

Mara Accetta, Ilaria Grasso, Anna Maria Lo Presti

Sara Cappellano, Mariachiara Crisafulli, Carmelo Fazio, Vanessa Lo Monaco, Samuele Recupero

tà giornalistica on-line realizzata nell’am-bito del Progetto Repubblica@Scuola nelcorso del corrente anno scolastico. Il diploma è stato accolto con grande sod-disfazione, anche perché viene a corona-mento di una notevole attività avviatadell’Istituto con la partecipazione di unfolto gruppo di ragazzi, che nel giornalehanno trovato nuove motivazioni cultura-li e tecniche, che contribuiranno non pocoalla loro formazione di uomini e cittadinidel domani. Tali attività proseguirannoanche negli anni a venire

Diploma di gran merito

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Il 25 maggio a Palermo, presso Villa Malfitano, la ScuolaSecondaria di Primo Grado “Foscolo” è stata premiata nell’am-bito del settimo concorso regionale “Crescere mangiando il pro-dotto della tua terra”. Gli alunni hanno ricevuto una targa conmenzione speciale per il tabloid sugli agrumi “Foscolonews spe-ciale”, elaborato nell’ambito del Progetto di Educazione allaSalute ”Buono a sapersi”, coordinato dalla docente di Scienze,prof.ssa Carmen Bisignani. Grande la soddisfazione di alunni edocenti che hanno partecipato al Progetto. Gli alunni e la prof.ssa coordinatrice sono stati premiati per l’e-laborato più originale.Il prodotto del loro lavoro si è concretizzato in un tabloid di duepagine, interamente a colori, realizzato con tecniche giornalisti-che di tipo professionale.Il giornale è un’edizione speciale di “FoscoloNews” è si caratte-rizza per il formato che misura 17 x 11 pollici, ovvero 431,8 mm× 279,4 mm.Il tabloid è più piccolo dei giornali formato lenzuolo o broads-heet. Quasi tutti i giornali hanno recentemente adottato questoformato.

Elaborato più originale

Al 7° concorso regionale “Crescere mangiando”

Importante riconoscimento per la “Foscolo”

Carmen Aliquò, Giulia Fugazzotto, Ilaria Grasso

All’istituto Comprensivo “Foscolo” di Barcellona Pozzo diGotto esistono più redazioni giornalistiche. Quest’anno oltrealla redazione tradizionale, coordinata dalle prof.sse AngelaConti e Michaela Munafò, si è aggiunta quella del corso Pon, che sitenuto per cinquanta ore dal mese di gennaio al mese di maggio. Inoltre,le attività giornalistiche si sono ampliate con la pubblicazione deltabloid a cura della prof.ssa Carmen Bisignani. L’attività di informazione arricchisce senz’altro la scuola. Noi abbiamoprovato ad elencare i motivi per cui il giornale è importante: perché èun modo diverso di fare lezione; perché è un metodo didattico diver-tente; perché è una valida risorsa per la comunicazione interna dell’i-stituto; perché è uno strumento di accoglienza e di orientamento; per-ché agevola i flussi di comunicazione del sistema scolastico; perchéfacilita l’erogazione del servizio formativo; perché è un potente stru-mento di comunicazione con l’esterno; perché cura le pubbliche rela-zioni della scuola; perché rende partecipi gli alunni alla definizione deicontenuti; perché cura i rapporti con gli enti del territorio e con gli altrimezzi di informazione; perché rende più visibile l’immagine dell’isti-tuto; perché comunica aspetti del territorio di cui i media tradizionalinon si occupano; perché è uno strumento di autovalutazione; perchéè un’occasione per lo sviluppo degli apprendimenti trasversali; perchéè un’occasione per fare lettura testuale dei quotidiani; perché è un’oc-casione per fare cultura della comunicazione.

Le Redazioni della “Foscolo”Melania Abbate, Mara Accetta, Anna Maria Lo Presti

Domenico Bianco, Rosaria Calarco

REDAZIONI

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VISITE ISTRUTTIVEVenerdì 20 maggio 2011

D. Aliquò, C. Calabrò, N. Calabrò, A. Calderone, A. Caliri, P. Catena

Un’interessante giornata di scuola

S. Isgrò, V. Lo Monaco, M. Mazzeo, B. Perdichizzi

Visita alla Redazione di Rtp

C. Quattrocchi, N. Russo, L.Scalisi, M. Vella, A. Villa

Venerdì 20 maggio 2011, gli alunnidell’Istituto Comprensivo “Foscolo”,accompagnati dalle docenti Angela Conti,Michaela Munafò e Maria Triolo, sono

andati in visita istruttiva alla RadioTelevisione Peloritana ed alla “Gazzettadel Sud” di Messina. A Rtp sono statiaccolti da Vincenzo Trifirò, responsabile

del palinsesto, che ha risposto gentilmen-te alle domande dei ragazzi. Ha fatto poivisitare gli studi di Rtp. In una stanza si

svolgevano tante trasmissioni, dallo sportalla salute. Il sig. Trifirò ha spiegato comesi muovono, come fanno i programmi,

come li registrano e come li mandano inonda. Alla fine della visita a Rtp gli alun-ni della “Foscolo” sono andati alla reda-zione della “Gazzetta del Sud”, dove liattendeva Maurizio Novarese.

Rtp, Radio Televisione Peloritana, hacominciato le sue trasmissioni nel 1976.Dispone di due canali: Rtp 1, leader aMessina e presente in Calabria, ed Rtp 2,presente a Messina. È l'unica emittentecertificata da Auditel nel territorio messi-nese. Punto di forza dell'emittente è l'in-formazione con quattro edizioni giorna-liere di telegiornali. Particolare attenzioneè dedicata allo sport, in special modo alcalcio e alla pallacanestro. Oltre alla tra-smissione di eventi sportivi, vengono rea-lizzati programmi e rubriche sugli eventidella settimana sportiva. Il palinsesto ècompletato da rubriche di attualità e cul-turali dedicate alla medicina, ai libri ed alterritorio.

Visita al giornale di Messina

Maurizio Novarese, responsabile proto,ha spiegato tutto il percorso per arrivarealla impacchettatura del giornale e hafatto visitare il locale dove si stampa ilgiornale e la sala della rotativa. Si lavoradalle ore 16:00 fino a mezzanotte. I com-

piti dei giornalisti sono divisi: c’è chi sioccupa di sport, chi di cultura, chi di cro-naca, di economia, di spettacoli, ecc.ecc..Una cosa che ha colpito i visitatori sonostate le stanze dove ci sono tantissimicomputer potentissimi. Ovviamente il

lavoro di questi dipendenti è molto diffi-cile, ma loro lo fanno con passione e conentusiasmo perché è soddisfacente vedereil proprio nome sopra un giornale che èconosciuto in tutta la Sicilia, in Calabriaed anche nelle città più importanti comeMilano e Roma. In un altro locale c’è larotativa che stampa il giornale.

La “Gazzetta del Sud” è un quotidianolocale del Meridione con sede a Messina.È, per importanza e diffusione, il terzoquotidiano in Sicilia (dopo il “Giornale diSicilia” di Palermo e “La Sicilia” diCatania) e il primo in Calabria.Il quotidiano è stato fondato a Messinanel 1952 dal cavaliere del lavoro UbertoBonino, industriale e politico.Dal 1968 è direttore l'ex senatoreAntonino Calarco. Esce quotidianamentenelle 5 edizioni: Messina: ReggioCalabria; Cosenza; Catanzaro-Crotone-Lamezia-Vibo; Catania-Ragusa-Siracusa:copre dunque l'informazione locale dellaSicilia e della Calabria.La Gazzetta ha un ufficio di corrispon-denza a Roma ed è in vendita in tutte leedicole della Calabria e della Sicilia, ma èreperibile anche in alcune edicole diRoma e di Milano. Dall'autunno 2006 il giornale è statomodificato nella sua impostazione graficae impaginazione, diventando interamentea colori ed in formato tabloid.

E. Duli, C. Fazio, C. Foti

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LA PAGINA DELLA SCUOLA

Il duomo di MessinaProvvidenza Catena, Mariachiara Crisafulli

Diario della gita nelle MarcheMara Accetta

Siamo partiti il 2 maggio 2011, alle ore6:00 con l’autobus, per incominciare ilnostro viaggio d’istruzione. Sono statibellissimi i posti che abbiamo visitato enon è mancato il divertimento. Per arriva-re a Pesaro, nelle Marche, dove avevamo

Al ritorno dalla visita a Rtp ed allaGazzetta del Sud i ragazzi della“Foscolo” si sono fermati in piazzaDuomo, a Messina, ed hanno visitato lachiesa dedicata alla Madonna dellaLettera. Il Duomo di Messina costituisceuno dei più preziosi beni artistici presentinella Città dello Stretto.Risale al 1120, fu costruito per volere delre normanno Ruggero II. La facciata dellaCattedrale conserva nella parte inferiorel'antica struttura normanna. Il campanile èstato costruito dopo il terremoto del 1908,su progetto dell'architetto Valenti, e inau-

gurato nel 1933. Ha un'altezza di 60 metrisu una base quadrata di metri 9,60 di lato.La torre quadrangolare è divisa in quattroordini ciascuno delimitato da un cornicio-ne, termina con una cornice merlata, rag-giunge 48 metri di altezza. Il Campaniledella Cattedrale di Messina racchiude alsuo interno il complesso meccanismo delpiù grande orologio meccanico-astrono-mico che esista al mondo. Fu costruitodalla ditta Fratelli Ungerer di Strasburgoper volere dell'arcivescovo Paino. Nell'a-bside centrale della chiesa sorge l'altarededicato alla Madonna della Lettera.

Dal 2 al 6 maggio 2011

Cinque giorni da ricordare

prenotato l’hotel, ci sono volute 14 ore diviaggio. Quando siamo arrivati ci siamostati sistemati nelle stanze. Il mattinoseguente ci siamo messi in viaggio esiamo andati a Frasassi per visitare leGrotte: sono stupende! Nel pomeriggio

siamo andati a Recanati dove abbiamovisitato la casa del famoso poeta GiacomoLeopardi. Il 4 maggio, abbiamo visitatoGradara, in particolare il suo palazzo, enel pomeriggio siamo andati a Urbino. Ilgiorno successivo siamo stati tutta la gior-

nata a Mirabilandia: parco divertimenti diRavenna, in Emilia Romagna. L’ultimogiorno abbiamo visitato Pesaro e subitodopo ci siamo rimessi in viaggio per ritor-nare a casa. E’ stata una gita stupenda: ciè servita, a tutti, come insegnamento.

Continuare a dire bugie , per poi…?Per soffrire in segreto. Per piangeresenza nessun conforto. No, basta!!Rifiutare la verità non serve a niente.Il tempo migliora le cose, distrugge ildolore: “CAZZATE”! Non smettomai di sperare che quel telefonosquilli, che io risponda e mi sentadire: “Sono qui piccola mia, non tipreoccupare, non ti lascerò mai più”!Ma so che non succederà mai. So chenon avrò mai un padre. Ma di quelliveri, quelli che ti fanno le romanzine,quelli che ti danno un bacio sullafronte ogni volta che escono da casa,quelli che ti stanno accanto quandohai anche solo una semplice influen-za. Sì, proprio uno di quelli. Vorreiper una volta tanto finirla di fardiventare gonfi e rossi questi occhi.Vorrei per una volta smetterla dicontinuare a versare lacrime senzaaverne riscontro. Vorrei solo essere,almeno per un po’, felice. Non credodi chiedere tanto, solo un pizzico diquesta “felicità”, che dicono essereuna sensazione fantastica.

Vorrei avere un padre!

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I CONTENUTI DEL CORSO

LEZIONI DI GIORNALISMO

Il quotidiano scolastico è caratterizzatodalla varietà non solo di articoli e autori,ma di argomenti, di linguaggi, di destina-tari. Vi si alterano cronache, interviste, servizispeciali, inchieste, commenti, recensioni,rubriche di esperti. Gli argomenti trattati vanno dagli avveni-menti scolastici e del territorio alla cultu-ra, dai fatti di interesse locale all’econo-mia, dalla politica allo sport e agli spetta-coli. Ogni argomento ha un suo linguaggio. Ladistribuzione e la collocazione delle noti-zie nelle diverse pagine, la lunghezzadegli articoli, i titoli sono scelti in funzio-ne del consumo agevole del giornale enon seguono l’impaginazione tradizio-nale.Importante è il riferimento a fatti e notizielocali, in quanto il giornale scolastico nonpuò ridursi ad una “copia” delle testatenazionali.

Martina Mazzeo, Santi Costantino,Santino Isgrò, Carmen Foti

Il quotidiano scolastico

A partire da un dossier di documenti, aseconda dell’argomento e delle scelte dichi scrive, si possono progettare essen-zialmente due tipi di articoli: quelli diopinione e quelli culturali o specialistici.Il lavoro di progettazione non differisceda quello che è alla base di ogni testodocumento e, in particolare, del saggiobreve. Del resto, molti articoli compostiinizialmente sulle pagine di giornali,inserti, riviste vengono pubblicati in volu-me. Nella stesura di un articolo di giornalebisogna tener conto che ci si rivolge a unpubblico generico, non a specialisti. In unarticolo di opinione si esprime la tesi conla massima chiarezza; la si sostiene conpochi argomenti, ma ben documentati; sicerca di prevedere e smontare le obiezio-ni che potrebbero essere fatte; la parteinformativa deve essere completa, masintetica. Negli articoli culturali o specia-

listici si può trattare l’argomento in modomeno approfondito di quanto è richiestoin un saggio; si forniscono solo le infor-mazioni più importanti senza pedanterie;si può rendere più interessante il pezzocon riferimenti all’attualità (un episodiorecente, una mostra, un film). Oltre a sele-zionare con cura le informazioni, bisognaprestare molta attenzione allo stile pre-sentando le informazioni in modo chiaro,piacevole, conciso.

L’articolo di opinione e l’articolo culturale

Carmelo Fazio, Benedetta Perdichizzi

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Una delle caratteristiche che colpiscono maggiormente nel linguaggio dei giornali èl’impiego massiccio di termini stranieri e di parole nuove o neologismi.L’uso di termini stranieri si spiega con la mancanza di parole italiane equivalenti,come avviene nel caso di termini come software, hardware, baseball, cricket, e con ilprestigio che viene da termini poco conosciuti, che danno più smalto agli articoli.Numerose sono anche le espressioni nuove riprese da altri campi o coniate diretta-mente dal giornale. Per far questo si usano i meccanismi della derivazione, medianteprefissi e suffissi, e della composizione. Molto diffusi i prefissi come “super”, “mega”,“maxi”, “mini”, da cui formazioni come “superminimi”, “maxiconferenza”, “minista-dio”. Mediante suffissi si ottengono derivati come “patentato”, “diportismo” (naviga-zione da diporto), “malavitoso” (detto di cosa o persona che appartiene al mondo dellamalavita). Mediante composizione di due o più parole si ottengono espressioni come“esentasse”, “auto-bomba”, e così via.Tutti questi termini servono per esprimere concetti in modo rapido e stringato.Rispondono perciò a criteri di economia e brevità. Spesso, però, si propongono anchedi “far effetto” sul lettore, per la loro apparenza ricercata e brillante.

Parole straniere e neologismiNadia Russo, Carmen Quattrocchi e Alberto Calderone

Il prof. Rinaldo Anastasi con una corsista al computer

Lo stile degli articoliCarmen Quattrocchi,

Alessandra VillaLa principale tendenza è quella del rispar-mio, della brevità, dell’essenzialità.Bisogna preferire frasi brevi (non più didue, tre righe), con poche subordinate eun uso attento degli incisi. Spessissimo lefrasi si presentano senza verbo, specie neititoli; sono inoltre lineari, con una dispo-sizione delle parole nell’ordine più natu-rale possibile (soggetto, predicato, com-plemento). La punteggiatura è precisa edattenta ed insieme alla divisione in capo-versi facilita la comprensibilità dell’arti-colo; permette, inoltre, di cogliere lastruttura delle frasi e l’organizzazionedelle idee. Si aiuta il lettore a seguire ilfilo del discorso andando a capo ognivolta che si introduce un nuovo aspettodell’argomento. Non si usa mai la primapersona; l’unica eccezione sono le lettereaperte ed i diari di particolari avveni-menti. Il registro deve essere medio-for-male, evitando sia espressioni troppo spe-cialistiche sia forme colloquiali e gergali.È possibile usare parole straniere ormai

entrate nell’uso, evitando quelle noncomprensibili al lettore medio. I numeri siscrivono in cifre se complessi (796), inlettere se semplici (quattro, mille). Gliaggettivi vanno utilizzati con parsimonia.Quando si devono riportare molti datinumerici e bene presentali in un riquadroa parte per non appesantire il testo.

Il linguaggio dei giornali

Nadia Russo, Lucrezia ScalisiIl linguaggio del giornale è una “miscela”di diverse varietà: da un lato, utilizza l’i-taliano di ogni giorno, dall’altro viimmette parole e modi di dire attinti daipiù diversi settori.Si ha dunque una situazione simile a quel-la che si incontra nella pubblicità, connumerosi termini provenienti dalle scien-ze, dalle arti e da altri campi del sapere.Questo perché il giornale si occupa deifatti più diversi e vari: in buona sostanzadi tutto ciò che fa notizia.

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Martina Vella

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L A F O RM A D E G L I A R T I C O L I

L’articolo di cronaca

Spesso si usano delle abbreviazioni: adesempio “tele” per televisione, “frigo”per frigorifero, “polstrada” per poliziastradale. Nella frase vengono frequente-mente tagliati elementi che di solito sonoconsiderati essenziali: articoli(“Carabiniere uccide rapinatore”, invecedi “Un carabiniere uccide un rapinatore”),preposizioni (“I verdi assaltano le naviEdison”, invece di “I verdi assaltano lenavi della Edison”), nomi (“I mondiali”,invece di “I campionati mondiali”).Questo stile rapido ed essenziale è dettostile telegrafico.Spessissimo, specie nei titoli, le frasi sipresentano senza verbo (frasi nominali),così come, in vari casi, sono piuttostobrevi ed affiancate le une alle altre. inrapida successione: “Colpi di pistola inmezzo alla gente, gomme che fischiava-no, bambini che urlavano. La sparatoria èavvenuta in pieno centro, ieri a mezzo-giorno, in via Casati”.

C. Quattrocchi, N. Russo

Organizzaz ionedel la f raseAlessandra Villa

Direttore ResponsabileProf. Francesco Parisi

EditoreIstituto Comprensivo n. 2“Foscolo” di BarcellonaPozzo di Gotto (ME)

Docenti redattoriprof.ssa Angela Conti,

prof.ssa Michaela Munafò eprof.ssa Maria Triolo

Esperto Esternoprof. Rinaldo Anastasi

RedazioneAlunni dell’IC 2 “Foscolo di

Barcellona P.G.

Numero chiuso il 20/5/2011

La cronaca è un articolo che riferisce un avvenimento. Ha un’or-ganizzazione fissa, che può essere così schematizzata: un prolo-go o un esordio, in cui si anticipano gli elementi più importantidel fatto (ad esempio, le conseguenze di un incidente); uno svol-gimento (la narrazione del fatto in dettaglio, in ordine cronolo-gico); un epilogo (la conclusione del fatto e le sue eventuali con-seguenze).Nell’esempio di sopra: nell’esordio vengono anticipati elementirelativi alla conclusione dell’avvenimento. Si comincia perciòdal fondo, per poi tornare, nello svolgimento, all’inizio del fatto.Questo ordine di narrazione è detto “a piramide rovesciata”.

Per quel che riguarda la forma degli arti-coli è bene tenere in considerazione alme-no le seguenti regole. L’apostrofo in fin di riga, checché se necontinui a dire, è corretto! I nomi stranie-ri non hanno plurale. Po’ è la formaabbreviata del termine poco. E’ erratoscriverlo con l’accento, in quanto il segnografico per indicarne l’abbreviazione èl’apostrofo. Altre parole che si scrivonocon lo stesso segno grafico sono gli impe-rativi da’ per dai, di’ per dici, fa’ per fai,sta’ per stai, va’ per vai, il sostantivo el’avverbio mo’ per modo, be’ per bene, eto’ per togli nel significato di “prendi”.Fanno eccezione i sostantivi piè per piedee fé per fede, che si troncano con l’accen-to e non con l’apostrofo.“Su qui e qua l’accento non ci va, su lì elà l’accento ci sta”, si dice. Vanno accen-tati i seguenti monosillabi: dà ed è verbi;dì nome (“giorno”); là, lì e sì avverbi; nécongiunzione; tè e piè nomi. Senza accen-to da e di preposizioni; e e che congiun-zioni; la articolo; te, me, li e si pronomi;ne particella pronominale ed avverbio; secongiunzione; blu e tre aggettivi; qua,qui, no e su avverbi; sa, so, sta, sto, fa e fuverbi; fra, tra e su preposizioni. Con l’ac-

cento pure i monosillabi già, ciò, può, più,giù e ché abbreviazione di perché. Tale equale non si apostrofano mai: tal è; qual è.L’avverbio non “cammina” sempre incompagnia e non sta mai da solo e nellecontrapposizioni, quando non accompa-gna il nome o il verbo anche nel secondotermine, viene “supplito” da no. Gli arti-coli vanno firmati prima con il nome poicon il cognome.