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Nord-Ovest (Valle d’Aosta - Piemonte - Liguria ) p. 65 Nord-Est (Lombardia - Trentino Alto Adige - Friuli ) p. 66 Centro-Nord Regioni adriatiche (Veneto - Emilia Romagna - Marche ) p. 67 Regioni centrali e tirreniche (Umbria - Toscana - Lazio ) p. 68 Centro-Sud (Abruzzo - Molise - Campania ) p. 69 Il Sud (Calabria - Puglia - Basilicata ) p. 70 Le isole (Sicilia - Sardegna ) p. 71 64 Magica Italia - Dossier La cucina tipica regione per regione La varietà gastronomica italiana è grandissima ed è ovviamente impossibile presentare tutti i piatti tipici. Sono state selezionate alcune eccellenze regionali (molte delle quali presenti nel poster Sapori d’Italia) per dare una panoramica ragionata, per quanto sommaria, delle peculiarità regione per regione. Natale e Capodanno: i piatti della tradizione p. 72 Il Presepe e i mercatini di Natale p. 73 Il Carnevale: le maschere e i dolci tipici p. 74 Il Carnevale in Sardegna: La Sartiglia p. 75 La Pasqua a tavola p. 76 Un’eccellenza tutta italiana: il gelato artigianale p. 77 Le feste tra cucina e tradizioni In queste pagine presentiamo i piatti tipici delle principali feste italiane, quelli che si trovano su ogni tavola, ma anche alcuni piatti particolari, caratteristici di alcune regioni che però sono conosciuti e apprezzati in tutta Italia. Calendimaggio - Luminara - Infiorata p. 78 Palio - Regata storica - La partita a scacchi di Marostica p. 79 Eventi da non perdere In Italia da maggio a settembre? Ecco le manifestazioni da non perdere! Bomarzo - S.Galgano - Cuma - Il balcone di Giulietta p. 80 Le pagine di Magica Italia Dossier sono scaricabili in formato PDF all’indirizzo: www.elionline.com/resources/magicaitalia Luoghi “magici” in Italia

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Nord-Ovest (Valle d’Aosta - Piemonte - Liguria) p. 65Nord-Est (Lombardia - Trentino Alto Adige - Friuli) p. 66Centro-Nord Regioni adriatiche (Veneto - Emilia Romagna - Marche) p. 67Regioni centrali e tirreniche (Umbria - Toscana - Lazio) p. 68Centro-Sud (Abruzzo - Molise - Campania) p. 69Il Sud (Calabria - Puglia - Basilicata) p. 70Le isole (Sicilia - Sardegna) p. 71

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Magica Italia - DossierLa cucina tipica regione per regione

La varietà gastronomica italiana è grandissima ed è ovviamente impossibile presentare tutti i piatti tipici.Sono state selezionate alcune eccellenze regionali (molte delle quali presenti nel poster Sapori d’Italia)per dare una panoramica ragionata, per quanto sommaria, delle peculiarità regione per regione.

Natale e Capodanno: i piatti della tradizione p. 72 Il Presepe e i mercatini di Natale p. 73Il Carnevale: le maschere e i dolci tipici p. 74Il Carnevale in Sardegna: La Sartiglia p. 75La Pasqua a tavola p. 76Un’eccellenza tutta italiana: il gelato artigianale p. 77

Le feste tra cucina e tradizioniIn queste pagine presentiamo i piatti tipici delle principali feste italiane, quelli che si trovano su ognitavola, ma anche alcuni piatti particolari, caratteristici di alcune regioni che però sono conosciuti eapprezzati in tutta Italia.

Calendimaggio - Luminara - Infiorata p. 78Palio - Regata storica - La partita a scacchi di Marostica p. 79

Eventi da non perdereIn Italia da maggio a settembre? Ecco le manifestazioni da non perdere!

Bomarzo - S.Galgano - Cuma - Il balcone di Giulietta p. 80

Le pagine di Magica Italia Dossier sono scaricabili in formato PDF all’indirizzo:www.elionline.com/resources/magicaitalia

Luoghi “magici” in Italia

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La cucina tipica regione per regione

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La fonduta è unapreparazione a base difontina, un formaggiotipico di questa regione. Questo formaggio viene fuso in una casseruola esi mangia immergendo dei pezzi di pane con unaforchetta nel composto caldo.

La bagna caoda (salsacalda) è una salsapreparata con acciughe,latte, aglio, olio e burroed utilizzata come intingolo per le verdure freschedella stagione autunnale. Va servita e mantenutacalda durante il pasto. Per questo il recipiente per labagna cauda ha un fornello sotto.

Il gianduiotto è cioccolatino a forma di barcarovesciata composto con cioccolata gianduia: vieneottenuto impastando il cacao e lo zucchero con lafamosa nocciola tonda delle Langhe, famosa per lasua qualità.

I savoiardi sono biscotti dolci e leggeri dallaconsistenza molto friabile e spugnosa. Furonocreati nel tardo XV secolo presso la corte dei Duchidi Savoia in omaggio ad una visita del re di Francia.I savoiardi sono conosciuti in tutte le regioni italianeche hanno subito l'influenza dei Savoia. Per questosono diffusissimi in Sardegna con il nome anche di“pistoccus” o “pistoccheddus”, e tuttora fanno partedella tradizione dolciariaartigianale sarda. I savoiardisono uno degli ingredientiprincipali per il tiramisù.

Piemonte

Le trenette al pesto (oanche linguine alpesto) sono un tipo dipasta tipica della cucina ligure, lunga quanto lospaghetto ma di sezione ellittica, condite con ilpesto, una salsa molto profumata a base dibasilico fresco, olio di oliva, aglio, pinoli eparmigiano. Diventa una salsa dal colore verdebrillante, molto cremosa e dal gusto intenso.

Liguria

Valle d’Aosta

Fonduta Gianduiotto e nocciole

Bagna caoda

Trenette al pesto

Savoiardi

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Lo Strudel di mele è un dolceripieno di mele, mescolatele con lozucchero, cannella, uva passa e la scorzagrattugiata del limone.La pasta che lo avvolge è sottile e morbida,preparata con farina, burro fuso, 1 uovo, acqua eun pizzico di sale. Il dolce si cuoce in forno e sigusta tiepido o freddo, coperto di zucchero a velo.

Friuli Venezia Giulia

Cotoletta alla milaneseLa cotoletta è una fettadi carne di vitello conl’osso (una costoletta),impanata nel pane secco e fritta nel burro. Ne esistono due versioni: una più alta, in cui lacarne resta morbida, e una più sottile, che richiedela battitura della carne prima dell’impanatura, piùcroccante.

Risotto allo zafferanoÈ un risotto dal caratteristico colore giallo acceso,preparato con un soffritto di cipolla e burro, in cui siaggiunge il riso portato a cottura con brodobollente e zafferano. Il risotto è insaporito conparmigiano e mantecato con burro. A volte si serve con l’ossobuco.

LombardiaCanederliTipiche della cucina Tirolese eTrentina, sono palline di pane farcite con speck oformaggio cotte nel brodo di carne, simili aglignocchi, ma molto più grandi. È un piattosostanzioso che si mangia nel brodo caldo.

Trentino Alto Adige

La cucina tipica regione per regione

Cotoletta alla milanese

Strudel di mele

Canederli

Risotto allo zafferano con ossobuco

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Risi e bisiRisi e bisi è un piatto antico, cheveniva offerto dal Doge diVenezia a tutti i membri delgoverno per la festa dellaRepubblica, un po’ minestra, unpo’ risotto, comprende il riso,cereale di buon augurio, e i piselli(in veneto bisi) frutto della primavera.

PolentaLa polenta è un piatto tipico del nord, èfatta con farina di mais gettata apioggia nell’acqua bollente e mescolatafino a che si addensa. Può essere giallooro, giallo scuro o bianca (tipica delveneto), densa da tagliare col coltello ocremosa, si può tagliare a fette e grigliareo friggere. Viene condita con formaggiofuso, funghi o con sughi di carne o pesce.

VincisgrassiSono una variante delle lasagne al forno.Solitamente conditi con ragù ebesciamella, ne esistono versioni inbianco, con salsiccia, funghi, piselli e prosciutto.

Olive all’ascolanaSono olive farcite e fritte in olio dioliva. Si utilizzano le olive dolci etenere della zona di AscoliPiceno, che sono grandi e ricchedi polpa. Vengono denocciolatetagliando a spirale con un coltellola polpa senza romperla.Vengono poi farcite delicatamente con un ripieno abase di carne, uovo, parmigiano grattugiato e mollicadi pane, ricomponendo l’oliva intorno alla pallina diripieno. Le palline passano in farina, uovo epangrattato e vengono fritte e servite calde.

Emilia Romagna Veneto

Parmigiano reggiano eprosciutto crudo di ParmaSono prodotti tipici dellaregione, conosciuti in tutto ilmondo. Il parmigiano è unformaggio a pasta dura moltoricco e saporito, vienestagionato per almeno 24mesi, ma anche per 36-40mesi o più. Si utilizza a scaglieo grattugiato. Una forma diParmigiano reggiano pesacirca 39 kg e per produrloservono 550 litri di latte. Per il prosciutto di Parma viene usato poco saledurante la lunga stagionatura, e questo gli conferisce iltipico un sapore dolce.

PiadinaÈ una sfoglia di pastella fatta con farina, acqua estrutto, con l’aggiunta di un pizzico di sale ebicarbonato. Viene stesa in forma circolare e cotta

velocemente dalle dueparti. Si può farcire intanti modi, con formaggimorbidi, erbe e salumi,ma soprattutto conprosciutto crudo diParma.

Tortellini bolognesiSi tratta di una pasta all’uovo ripiena tipica dellacucina Bolognese. La forma ricorda un piccoloanello (imitazione dell’ombelico di venere) ed ilripieno è un misto di varie carni con prosciutto,mortadella, uovo, parmigiano e noce moscata.Vengono preferibilmente serviti in brodo.

La cucina tipica regione per regione

Marche

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Piadina al prosciutto

Tortellini in brodo

Risi e bisi

Polenta

Olive all’ascolana

Vincisgrassi

Prosciutto di Parma e Parmigiano

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Gli strangozzi (chiamati anchestringozzi o strozzapreti) sonodelle fettuccine fatte in casa,realizzate con un impasto senza uova, a base difarina di semola, farina di grano, olio e acqua.Spesso vengono conditi olio extravergine di olivaumbro e tartufo nero di Norcia.

Bucatini alla amatricianaI bucatini sono un tipo di pasta lunga simili a deigrossi spaghetti forati, tipici della città di Roma.L’amatriciana, condimento della città di Amatrice –provincia di Rieti – è preparata con guanciale(pancetta) di maiale, pomodori pelati, peperoncinoe pecorino di Amatrice – più delicato emeno salato di quello romano.

SaltinboccaSono fettine di vitello arricchite da prosciuttocrudo e salvia, semplicemente cucinate inpadella con una noce di burro.

Lazio

La ribollita è una zuppa di verdure concarote, patate, sedano, pomodoro ecipolle in cui gli ingredienti fondamentalisono cavolo nero e cavolo verza, bietole efagioli. Viene bollita fino a cottura, poi sifrulla una parte della zuppa, si mescolaquesta crema alla zuppa rimanente e si fabollire di nuovo. Si serve alternata agrosse fette di pane casereccio.

La bistecca alla fiorentina è un taglio di carne di vitellone con nelmezzo l’osso a forma di "T" – in inglese infatti è chiamata T-bone steaked è uno dei piatti più conosciuti della cucina toscana. Si tratta di untaglio alto circa 5-6 cm, del peso di 1 kg o 1,5 kg, e si cuoce al sanguesulla brace o sulla griglia.

Il cacciucco è una zuppa di pesce tipica di Livorno. Si fa con del pescepoco pregiato, ottenendo un brodo saporito, a cui si aggiungonoseppie, polpo e cozze. È insaporita con olio, aglio, peperoncino epomodoro e servita con fette di pane abbrustolite e strofinate con aglio.

Toscana

Umbria

La cucina tipica regione per regione

Bucatini alla amatriciana

Saltinbocca

Strangozzi al tartufo

Fiorentina

Cacciucco

Ribollita

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ArrosticiniSono degli spiedini di circa 25-30 cm di carne dipecora, tagliata in piccoli cubetti di 1 cm per lato.La cottura avviene su braciere di piccoledimensioni. Vengono profumati con rosmarinoimbevuto in olio e pepe.

ConfettiAntichissimi dolci di tradizione italiana, sonomandorle coperte da un sottile strato di glassa dizucchero. Si usano per festeggiare ogni ricorrenza:sono bianchi per il matrimonio, rosa o azzurri per lanascita, rossi per la laurea, oro o argento peranniversari di nozze…

I calcioni sono fagottini di pasta fritti, farciti con unripieno a base di ricotta, prosciutto e formaggio.

PizzaL’impasto, preparato con farina,acqua e lievito, viene lavorato dinuovo dopo la lievitazione e poi steso e condito coningredienti vari. La più famosa è la Pizza Margherita,creata nel 1889 per la Regina Margherita di Savoia. Ètricolore, condita con pomodoro, mozzarella ebasilico.

Impepata di cozzeLe cozze ben pulite vannomesse in una pentolacoperta con olio d’oliva eaglio, fino a che il calorenon le fa aprire. Siaggiungono vino bianco euna abbondante macinata ilpepe. Cuociono ancora 3-4 minuti e si servono caldecon il sugo di cottura e crostini di pane tostati obruschette.

SfogliatelleDolce delizioso ed elaboratoche nasce dalla pazienza dellesuore, che hanno per moltotempo mantenuto la ricettasegreta. L’impasto dellasfogliatella prevede farina, acqua, strutto emiele e viene lavorato fino a che la pasta diventasottilissima. Viene poi arrotolato, riempito di ricotta,zucchero, frutta candita, essenza di limone e dicannella e cotto in forno.Il Babà già nell’800 segnava la pasticceria del Regnodelle due Sicilie. La pasta del babà lievita tre volte finoa raggiungere una consistenza soffice e perfetta. Siserve imbevuto di acqua zucchero e Rum, o limoncello.

Molise

matrimonio laurea nascita

50 anni matrimoniofidanzamento

25 anni matrimonio

CampaniaPizza

Calcioni

Babà e sfogliatella

Impepata di cozze

La cucina tipica regione per regione

Arrosticini

Abruzzo

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CalabriaNdujaLa nduja è un salame morbido, spalmabile, piccan-tissimo. È fatta con carne di maiale, un po’ di grasso,e molto peperoncino piccante. Ha un colore rossovivo e una consistenza che neanche dopo la stagio-natura diventa dura. Si usa anche per condire primipiatti.

Le cipolle di TropeaSi distinguono per il loro sapore dolce, dovuto alle sta-bili e favorevoli condizioni climatiche in vengono colti-vate. Sono un prodotto I.G.P., molto adatte per insa-porire salse e sughi.Fanno parte di molti piatti tipici della cucina calabre-se, tra cui i “Cannarruozzi incipuddrati”cioè i “Ditalini con salsa di cipolle”, con-diti con salsa di pomodoro a cui si aggiun-gono le cipolle appassite, si amalgama iltutto con peperoncino rosso piccante apezzetti, e si completa il piatto con la ricot-ta salata calabrese, che è a pasta dura e sigrattugia come un formaggio.

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PugliaLàgane e ceciSi tratta delle fettuccine prepara-te con un impasto di farina digrano duro, acqua e sale cheverrà successivamente stesoin una sfoglia sottile da taglia-re in striscioline di circa 1 cm dilarghezza. Queste fettuccineverranno unite ad un soffrittodi olio, aglio e pomodoro alquale verranno aggiunti i ceciprecedentemente lessati.

BasilicataOrecchietteSono un formato di pasta abase di farina di semola,rotondo e concavo. Sonofatte tutte a mano, con ilcentro più sottile del bordo econ la superficie ruvida, e conle dimensioni di circa 3/4 diun dito pollice.Ogni condimento si adattabene alle orecchiette, per laloro forma particolare e lasuperficie rugosa, ma l’accompagnamento perfettoper le orecchiette sono da sempre le cime di rapa.

Taralli e friselleI taralli sono croccanti anelli di pasta non lievitata abase di farina, acqua, olio d’oliva, vino bianco esale, talvolta conl’aggiunta di speziecome il finocchietto eil peperoncino. Per lacroccantezza e lafriabilità, il gusto e ladimensione ridotta,sono ideali perspuntini e aperitivi.

Le friselle sono in grossi taralli prodotti con farina digrano duro, che vengono tagliati a metà in sensoorizzontale e poi infornati per tostarli. Si condisconocon pomodoro, aglio, olio e sale, ma anche confiletti di alici sott’olio, origano e basilico; possonoessere servite come antipasto oppure, in dosi piùconsistenti, come primo o secondo piatto.

La cucina tipica regione per regione

Orecchiette con cime di rapa

Làgane e ceci

Nduja

Pasta con cipolle di Tropea

Friselle

Taralli

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Arancini di riso Sono dei piccoli timballi di riso ripienie fritti, adatti ad essere consumatisia come spuntino che come antipasto, primo piatto oaddirittura piatto unico. In Sicilia si trovano ovunque e inogni momento, sempre caldi e fragranti nelle moltefriggitorie: di città in città spesso cambiano forma edimensioni (ovali, tondi, a pera…). Si possono trovarearancini al ragù, al prosciutto, al formaggio, alla ricotta espinaci... e così via!

Caponata, parmigiana, pasta alla NormaLe melanzane entrano in molti piatti fomosi della cucinasiciliana. Sempre rigorosamente fritte, vanno sullapasta con pomodoro, basilico e ricotta salata nella“pasta alla Norma”, al forno in strati alternati da pomo-doro, parmigiano e formaggio nella“Parmigiana di melanzane”, e infinein agrodolce con cipolle, pomodoro,sedano, olive, capperi, zucchero eaceto nella “caponata”.

CassataÈ un dolce sontuoso ed elaborata, lasua origine è araba. È un Pan di Spagnaripieno di ricotta impastata con zucchero e pezzettidi cioccolato, coperto di pasta reale colorata e deco-rato con frutta candita e glassa reale. Richiede moltaabilità, soprattutto per le elaborate decorazioni.

I cannoli sono paste croccanti ripiene di freschissimacrema di ricotta. La pasta dei cannoli è fatta con fari-na, strutto, zucchero, uova, cacao amaro e Marsalasecco. Vengono fritti e poi riempiti di crema di ricottadi pecora mescolata a zucchero, cannella, cioccolato agocce. La decorazione è diversa da luogo a luogo, ciliegiecandite, scorze di arancia candite, cioccolato, pistacchi…

La granita è un dolce molto rinfrescante preparato conacqua, zucchero e un succo di frutta o altro ingrediente(oltre alla frutta sono più diffusi limone, arancia, pistac-chio, caffè o cacao). Si serve in bicchieri di vetro o di pla-stica trasparenti, nella versione da passeggio. La briosciasiciliana preparata con pasta lievitata all’uovo farcita conla granita era ed è la colazione tipica dei siciliani, special-mente in estate e nelle zone costiere.

Sicilia

Pane carasauÈ un tipico pane sardo molto sottile e croccantediffuso in tutta la Sardegna, conosciuto con ilnome italiano di carta musica.

MalloreddusChiamati anche gnocchetti sardi, sono la piùclassica delle paste sarde. Hanno la forma diconchiglie rigate lunghe da circa 2 cm in su, e sonfatti di farina di semola eacqua. Spesso si condisconocon ragù, anche di cinghiale.

Sardegna

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La cucina tipica regione per regione

Parmigiana

Malloreddus

Cannoli

Brioscia con granitaGranita al caffè

Pasta alla norma

Pane carasau

Cassata

Caponata

Arancini di riso

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Le feste di Natale cominciano con la Cena della Vigilia, la sera del 24 dicembre – abase di pesce - e prosegue con il pranzo di Natale, che è ricco e varia da regione aregione, ma si conclude con gli stessi dolci che si mangiano poi per tutto il periodonatalizio, fino all’Epifania (6 gennaio). La sera del 31 dicembre è tradizione mangiarelenticchie, uva e frutta secca per avere fortuna nel nuovo anno.

Il menù della Cena della Vigilia di Nataleè per tradizione a base di pesce. Il piùrituale di tutti i pesci è il capitone, cioèl’anguilla, il “pesce serpente”. Consumareil capitone – in umido, arrostito, allo spie-do o fritto – simboleggia la sconfitta del“maligno”.

Capitone (in umido) Capitone (allo spiedo)

Nasce a Siena, e haorigini medievali. È fatto con miele,farina, frutta candita efrutta secca, zenzero,noce moscata ecannella.

È un dolce natalizio abruzzesea base di uova, burro fuso,farina, fecola di patate e farinadi mandorle. Ha una caratteristica forma acupola e dopo la cottura vienecoperto di cioccolato fuso.

Lenticchie Uva e melagrana

Questi tre dolci sono in tutte le tavole a Natale. Panettone ePandoro sono dolci a base di farina, zucchero, latte e uovache lievitano molto a lungo. Il Panettone tradizionale nascea Milano, ha nell’impasto uvetta e canditi. Il Pandoro nasce a Verona ed è più semplice, soffice ecoperto di zucchero a velo.

Pandoro (Veneto) Panettone (Lombardia)

Torrone

Il Cenone del 31 dicembre è spesso molto riccoma comprende sempre le lenticchie, che insiemeall’uva e alla frutta secca sono simbolo di abbon-danza. Le lenticchie – ottime quelle di Castelluccio(Umbria) – sono accompagnate da fette di zampo-ne e cotechino.

Il torrone è un dolce a base di miele e zucchero, albumi d’uo-vo, mandorle o noci e nocciole, può comprendere canditi,pistacchi, cioccolato, essere duro o morbido, bianco o al cioc-colato, al rum o al caffè, le varianti possono essere infinite.

Parrozzo (Abruzzo) Panforte (Toscana)

Le feste tra cucina e tradizioniNATALE E CAPODANNO: I PIATTI DELLA TRADIZIONE

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In tutte le case a Natale c’è una rappresentazione della natività,piccola, simbolica, o più grande e complessa. Ma il presepepuò essere anche grandioso, con effetti speciali come fuocoacceso, acqua che scorre, giorno e notte che si alternano…Soprattutto Napoli vanta una tradizione di presepi artistici, moltiartigiani producono le statuine del presepe e nel quartiere diSan Gregorio Armeno si possono trovare statuine dipersonaggi famosi (Pavarotti, Obama, la regina Elisabetta II, calciatorie cantanti famosi…) che molto mettono insieme ai pastori nel presepe. Molto viva è anche la tradizione dei presepi viventi, con persone,animali e un bambino nato da pochi mesi.

I MERCATINI DI NATALEI mercatini di Natale sono diffusi in Italia e molto frequentati, pieni di bancarelli di dolci e di prodotti dell’artigianato locale.Souvenir natalizi, candele e prodotti naturali, maglioni, sciarpe, guanti e cappelli, angeli in vetro soffiato, fiori scolpiti nellegno, centrotavola, lanterne… si trova sempre il regalo giusto. E per i golosi miele, confettura, e ogni tipo di torrone!

Centinaia di bancarelle ricche di dolci egiochi affollano le strade delle cittadineanche il 13 dicembre, il giorno di SantaLucia, la santa della luce. Nelle case silasciano biscotti, caffè e carote allafinestra per attirare l'asinello di SantaLucia, che in questa notte si fermadavanti alle case lasciando doni incambio per i bambini.

IL PRESEPE

Le feste tra cucina e tradizioni

Uno dei dolci tradizionali prepa-rati per Santa Lucia: le focaccinecon uvetta e zafferano.

I personaggi creati a San Gregorio ArmenoUn presepe vivente

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IL CARNEVALE: LE MASCHERE E I DOLCI TIPICI

Tutti i dolci di Carnevale sono fritti, si preparano frittelle dimele, ravioli fritti, e altri dolci spesso simili pur avendonomi diversi da regione a regione. Ad esempio lacicerchiata, tipica dell’Umbra, ma anche delle Marche,è molto simile agli struffoli napoletani. Si tratta di pastatagliata in pezzi piccoli come ceci e fritti, legati poi conmiele liquido, confettini di zucchero, mandorle.Tipicamente marchigiani sono gli arancini, in cui la

pasta si cosparge di zucchero e scorza di agrumigrattugiata. Le zeppole calabresi o pugliesi sono similialle graffe napoletane, e a volte si arricchiscono dicrema. Le castagnole romagnole o le fritole venete efriulane invece si coprono solo di zucchero a velo, cosìcome le chiacchiere o frappe, dall’impasto leggero.Ricchissimo è il krapfen, ripieno tradizionalmente dimarmellata, ma anche di crema o cioccolato.

Cicerchiata Zeppole, graffe Arancini

Meneghino

Stenterello

Rugantino Pulcinella

Frappe, chiacchiere Fritole, castagnole Krapfen

Gianduia

Balanzone

Sono le protagoniste del carnevale italiano. Vengono dalla Commedia dell’Arte, una forma di teatro comico nata inItalia nel 1500. Era formata da personaggi tipici come l’avaro, il servo, il medico, la cameriera… Da questi personaggisono nate le maschere italiane: Pantalone (l’avaro), Arlecchino (il servo), Balanzone (il medico), Colombina (lacameriera). Ogni maschera è tipica di una città italiana.

Colombina

Arlecchino Brighella

Pantalone

Le feste tra cucina e tradizioni

Torino Milano

Bergamo

Venezia

Bologna

Firenze

Roma

Napoli

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IL CARNEVALE IN SARDEGNA: LA SARTIGLIAIn Sardegna, ad Oristano, l’ultimo giorno di Carnevale è dedicato alla Sartiglia:una gara a cavallo.I cavalieri sono vestiti con antichi costumi tradizionali e il loro viso è copertoda una maschera di legno. È una festa legata alla sorte e ad antichi riti agrari con cui i popoli chiedevanola fertilità della terra e l'abbondanza del raccolto. Il Signore della Festa è unuomo della comunità scelto per le sue doti di forza fisica e integrità morale,che diventa “su Cumponidori”. Né femmina né maschio, “su Cumponidori” nasce durante una vestizionerituale eseguita da ragazze che indossano costumi antichi. Porta unamaschera androgina e dal momento della vestizione fino a quello dellasvestizione è una divinità della sorte e della fertilità, non può posare i piedi aterra e può toccare solo gli oggetti rituali. Cavalca davanti al suo lungo corteodi assistenti mascherati, e benedicela folla e la terra. La gara si corre acavallo cercando di infilare con laspada delle stelle forate, sospese inaria. Più stelle verranno conquistatedai cavalieri mascherati, piùabbondante sarà il raccolto. Durantela Sartiglia alcuni cavalieri siesibiscono in spettacolari acrobazieequestri.

Le feste tra cucina e tradizioni

Acrobazie equestri

Personaggi del corteo

La stella forata

Su Cumponidori galoppa verso la stella

La vestizione

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Di cioccolato fondente, al latte, alle nocciole, in tutte le varianti possibili, decoratoo avvolto in carta coloratissima l’uovo di cioccolata in Italia si regala ai bambinie contiene una sorpresa o un piccolo gioco. Si mangia insieme alla colomba,che con l’uovo di Pasqua fa parte della tradizione gastronomica pasqualedell’Italia intera e si trova su tutte le tavole da nord a sud, insieme all’agnello.

LA PASQUA A TAVOLA

Le origini della colomba vanno ricercate verso la metà delVI secolo quando, durante l’assedio di Pavia da parte diRe Alboino, egli si vide offrire un dolce a forma di colom-ba in segno di pace. La colomba è un dolce simile alpanettone, ma con unaspetto decisamentelegato alla Pasqua dicui è uno dei simboli: èun morbido dolce lievi-tato, con canditi e unacroccante ricopertura diglassa di zucchero emandorle.

La torta Pasqualina - LiguriaÈ una torta salata ripiena di spinaci o erbette,ricotta e uova, racchiusa in sfoglie di pastasottili: è l’ideale per essere gustata nelle gitefuori porta del giorno di Pasquetta (Lunedìdell’Angelo), perché si prepara in preceden-za, e può essere mangiata fredda. È uno deipiatti simbolo della cucina ligure, ma è diffu-sa e apprezzata in tutta Italia. Le sue originisono molto antiche, veniva preparata nel1400, e già allora era strettamente legata alperiodo pasquale, da cui prende il nome.

L’agnello non manca mai nella tavola del pranzo diPasqua, perché ha un valore simbolico, rappresen-ta per la religione cristiana la vittima sacrificale,cioè il Cristo che a Pasqua muore per l’umanità.Preparato in moltis-sime varianti regio-nali, l’agnello si puòcuocere al forno oservire solo lecostolette cotte allabrace, alla griglia oimpanate e fritte.

Casatiello e Pastiera - CampaniaIl casatiello è una saporitissimatorta salata tipica della Campaniae in particolare della zona diNapoli, che viene preparata nelperiodo pasquale. Viene decora-to con uova trattenute da striscedi impasto disposte a croce. Haun abbondante ripieno di for-maggio, salame e pancetta. È unpiatto sostanzioso ottimo sia caldo che freddo eideale da servire durante le scampagnate pasquali.

La pastiera è una torta di pasta frolla ripiena di unimpasto formato da ricotta, grano bollito, uova,spezie e canditi. La frolla della pastiera è croccan-te, mentre il suo ripieno è morbido di un colore gial-lo oro molto intenso, il profumo è di cannella eacqua di fiori d’arancio. Questo dolce anticamen-te si preparava per cele-brare l’arrivo della prima-vera; nel tempo è diven-tato un dolce pasquale.

Le feste tra cucina e tradizioni

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La Pasqua segna per gli italiani l’inizio della stagioneprimaverile e la ripresa del consumo – che non siinterrompe mai del tutto durante l’anno - di un alimentostraordinario, il gelato. È italiana - o meglio siciliana -l’origine del gelato, e dalla seconda metà del 1600 partì lasua diffusione anche all’estero. A Parigi aprì nel 1686 ilCafè Procope, l’unico a servire gelati, granite e sorbetti.Diventò il più famoso punto d' incontro francese. Maall’estero il gelato non fa parte della cultura alimentarecome lo è di quella italiana.

L’Italia è l'unica nazione al mondo dove il gelato artigianalecopre il 55% del mercato, le gelaterie artigianali sonopresenti in ogni paesino, e ci sono ancora i carrettini digelato con cui nel passato i gelatai giravano di piazza inpiazza. Il gelato artigianale è fatto con materie prime fresche di altaqualità ed è prodotto da chi lo vende. Oltre a latte, zuccheroe panna può comprendere uova, cacao, caffè, frutta frescao frutta secca (nocciola, pistacchio, mandorla,noce, pinoli). Il gelato artigianale di frutta, (ilsorbetto) e le granite sono senza latte e panna.

Per gli italiani il gelato in coppasi consuma al tavolo, e puòscegliere tra infinite variazioni:coppa al caffè, alla frutta mista,coppa amaretto, affogati (alcaffè, al cioccolato, alrhum…), banana split,mangia e bevi…Il gelato da passeggio si consumain coppetta, cono a cialda, oppurebrioche, tipica della Sicilia ma diffusain tutta Italia. La creatività italiana nelgelato inventa nuovi gusti esperimenta nuovi combinazioni disapori, sempre alla ricercadell’eccellenza. Curiosamente, ilgusto “Tuttifrutti” molto diffusoall’estero come tipicamente italiano,in Italia non esiste affatto!

UN’ECCELLENZA TUTTA ITALIANA: IL GELATO ARTIGIANALE

Le feste tra cucina e tradizioni

Affogato Banana split Mangia e bevi

Coppa amaretto Coppa alla frutta mista Coppa after eight

BriocheCialdaCoppa Monte Bianco 77

Un gelataio ambulante oggi

Un carretto del gelato del passato

I nostri gelati

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Ad Assisi, in Umbria, si tiene ogni primo giovedì,venerdì e sabato dopo il 1º maggio una festa cheha origini medievali, la festa del Calendimaggio.Con questa festa si salutava l'arrivo dellaprimavera cantando e ballando per le vie. A questosi aggiungevano sfide tra la “Parte de sopra” e quella “desotto” della città. Oggi l’antica rivalità si è trasformata in unaserie di gare, in cui le due parti si affrontano con prove diabilità spettacolari, giochi medievali, serenate con strumentid’epoca, cori, spettacoli popolari con scene di vitamedievale e scherzi. La parte della città che vince elegge“Madonna Primavera” tra le sue ragazze.

La tradizione delle decorazioni con i fiorinasce a Roma nella prima metà del XVIIsecolo come espressione della festabarocca. La prima infiorata per lafestività del Corpus Domini risale al 1778.Da allora le località in cui si allestisconoinfiorate per il Corpus Domini sonomolte, specialmente nell'Italia centrale,le più note sono a Genzano e Spello. Quiogni anno, da oltre due secoli, siprepara nel mese di giugno unimmenso tappeto floreale che siestende, articolandosi in vari quadri, percirca 2000 mq sulla via centrale. Per larealizzazione dei quadri disegnati sullastrada servono circa 350.000 fiori; ipetali vengono usati dagli infioratori cosìcome i colori di una tavolozza dai pittori.

Si svolge a Pisa la sera del 16 giugno di ogni anno, vigilia di San Ranieri, patronodella città. Circa 100.000 lumini vengono messi su telai in legno che disegnano leforme architettoniche di chiese, palazzi e torri lungo il fiume Arno. Vengono usati

speciali lumini che hanno una fiammaparticolarmente luminosa e resistente alvento. Anche la Torre Pendente è illuminatacon grandi padelle ad olio. Dopol’accensione, per effetto del riflesso delle lucitremule nelle acque del fiume, dove vengonolasciati lumi galleggianti, e con lospegnimento dell’illuminazione pubblica eprivata l’evento offre al visitatore unasuggestione unica, dal sapore antico.

LUMINARA

CALENDIMAGGIO

Eventi da non perdere

INFIORATA

L’Infiorata di Genzano

Gli Infioratori

Pisa illuminata solo dai lumini,

la sera di San Ranieri

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Ogni anno il 2 luglio ed il 16 agosto, le 17 contrade della città di Siena siaffrontano in una spettacolare corsa di cavalli - 3 volte il perimetro di Piazza delCampo. Lo scopo della corsa è la vittoria per il premio(un drappo di seta) ma soprattutto per il prestigiodella contrada. Ogni contrada di Siena ha la suachiesa, il suo museo e la sua bandiera con stemmaaraldico. Ci sono contrade rivali e contrade amiche,contrade che hanno vinto di più e “nonne” (contradeche non vincono da molti anni). Il Palio vienepreparato tutto l’anno e la partecipazione è vivissimae corale. Ogni contrada sceglie il suo fantino, ma ilcavallo viene abbinato per sorteggio. Se durante lagara un fantino cade il cavallo può vincere lo stesso: èil cavallo a vincere e non il suo cavaliere. La contradavincente festeggia per giorni tra sfilate e banchetti.

PALIO DI SIENA

Marostica è un piccolo paese in provincia di Vicenza, nel Veneto. Lapiazza del paese è una grande scacchiera su cui oggi si giocano partitecon gli scacchi viventi. Questa tradizione risale al 1454: due nobiliguerrieri – Rinaldo d'Angarano e Vieri da Vallonara – erano innamoratidi Lionora, figlia del Castellano di Marostica e per lei si sfidarono a

duello. Ma il Castellano proibì lo scontro e decise cheLionora avrebbe sposato il vincitore di una partita algioco degli scacchi. E così ancora oggi il secondovenerdì, sabato e domenica di settembre tutto si ripetecome la prima volta, con dame, cavalieri, popolani,nobili e la scacchiera con i suoi personaggi viventi –cavalli compresi – per un totale di 350 figuranti incostume d'epoca. Lo spettacolo dura circa 2 ore e lapartita, proposta dal locale Circolo Scacchistico, deveavere precisi requisiti: avere un minimo di 16 e unmassimo di 20 mosse, durare circa 30 minuti edessere molto spettacolare.

LA PARTITA CON GLI SCACCHI VIVENTI

La Regata Storica si tiene la primadomenica di settembre nel CanalGrande e ricorda l’accoglienza fatta nel1489 a Caterina Cornaro, regina diCipro, che rinunciò al trono in favore diVenezia. La regata è spettacolare ecomincia con la sfilata di barcheantiche e molto ricche con equipaggi incostumi d’epoca. Poi i più bravi marinaidi Venezia mostrano la loro abilità indiverse gare.

REGATA STORICA DI VENEZIA

Eventi da non perdere

La gara

La partita a scacchi

Gli scacchi viventi

Il Bucintoro La regata nel Canal Grande

Piazza del Campo

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Questo luogo assurdo e bizzarro si trova nel Lazio, inprovincia di Viterbo. È un mondo fatto di creature spaventose: elefantiguerrieri, draghi cinesi, case sbilenche, divinitàmisteriose… Queste sculture mostruose e affascinanti sonosparse in un labirinto magico e impossibile.

IL SACRO BOSCO DI BOMARZO

Forse la leggenda di re Artù e della spada Excaliburviene dall’Italia? In questa chiesa a cielo aperto inprovincia di Siena c’è un’antica spada conficcata inuna roccia. La leggenda di Artù è contemporaneaall’epoca di Galgano, un giovane dissoluto vissutonel XII secolo. La leggenda dice che quando decisedi convertirsi conficcò la sua spada nella roccia, ed èlì da allora.

L’ABBAZIA DI SAN GALGANO E LA SPADA NELLA ROCCIA

A Cuma in Campania c’è una galleria scavata nellacollina di tufo che risale all'epoca pre-romana: è ritenutala dimora della Sibilla Cumana. È un luogo denso difascino, a 5 chilometri dalla Solfatara di Pozzuoli, nellaregione vulcanica dei Campi Flegrei. Qui la terra fumaperché nel suolo ci sono profonde fessure da cuirisalgono gas a temperatura altissima che a contatto conl'aria più fredda condensano formando le “fumarole”. Gliantichi consideravano questi luoghi l’ingresso degli Inferi.

L’ANTRO DELLA SIBILLA E I CAMPI FLEGREI

A Verona esistono davvero Palazzo Cappelletti oCapuleti e il palazzo dei Montecchi, le due famiglieprotagoniste del “Romeo and Juliet” di Shakespeare. Il balcone di casa Capuleti è diventato “il balcone diGiulietta”. Gli innamorati di tutto il mondo vengono alasciare firme, biglietti e lettere a Giulietta e a toccare lasua statua in bronzo per avere fortuna in amore. Alle lettere, scritte in tutte le linguerispondono davvero le“segretarie di Giulietta”,cercando di dare conforto ouna soluzione ai problemidi cuore!

Luoghi “magici” d’Italia

IL BALCONE DI GIULIETTA

Il parco di Bomarzo

Solfatara di Pozzuoli

Messaggi per Giulietta

Antro della Sibilla

Ciao amici! Sono invacanza a Verona!Ora devo andare...Buone vacanze!

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