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Management della complessità
MANAGEMENT DELLA COMPLESSITÀ:
principi e modelli
Prof. Alberto F. De Toni
Ministero dello sviluppo economico, Eur - Roma
15 novembre 2010
ciclo di seminari "Complexity education"
A.F. De Toni
AGENDA
2
PRINCIPI DELLA COMPLESSITÁ
MANAGEMENT DELLA COMPLESSITÁ
INTRODUZIONE ALLA COMPLESSITÁ
CONCLUSIONI
MODELLO DELL’ORLO DEL CAOS
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A.F. De Toni
PROVOCAZIONI DAL MEDIOEVO
“Nel mezzo del cammin
di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita”
MEZZO DI CAMMIN DI NOSTRA VITA = ACCUMULO DI CONOSCENZA
(Dante Alighieri, La Divina Commedia, Inferno, 1306)
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A.F. De Toni
PROVOCAZIONI DAL 2000
“Ho la sensazione di trovarmiseduto davanti a un falò dacampo, a tarda notte, mentrele braci si esaurisconolentamente.
Riesco a sentire i rumori che nascono dove finisce la luce,appena fuori dalla mia portata visiva, ma non so chi liproduce, né cosa significano”.
Il CEO di un’azienda globale di FORTUNE 100, gennaio 2000
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A.F. De Toni
VIVIAMO IN TEMPI ESPONENZIALI
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A.F. De Toni
“Quando la vita scorreva lentacome un pigro fiume, lacomplessità esisteva, ma nonveniva percepita.
Oggi tutti se la sentonoaddosso, perché il ritmo si èfatto serrato come un torrentevorticoso ...”
Ernesto Illy, 2005
LA COMPLESSITÀ È SEMPRE ESISTITA
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A.F. De Toni
L’APPARENZA INGANNA
Cre
scit
a
Tempo
T0 T0 + ΔT
Esponenziale
Lineare
ERRORE
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A.F. De Toni
VERSO LA TEORIA DELLA COMPLESSITÀ
TERMODINAMICA
DELL’EQUILIBRIO
TERMODINAMICA DEL
NON-EQUILIBRIO
TEORIA DEI
SISTEMI
CIBERNETICA
METEOROLOGIA
TEORIA DEL
CAOS
TEORIA DELLA
RELATIVITÁ
MECCANICA
QUANTISITCA
TEORIA DELLE
CATASTROFI
SCIENZA
CLASSICA
TEORIA DELLA
COMPLESSITÁ
FOURIER 1811
NEWTON 1686
EINSTEIN 1905HEISENBERG
ONSAGER 1931
PRIGOGINE 1967
DE BROGLIE
1924- 1925
CLAUSIUS 1865
ANDERSON 1972
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A.F. De Toni
COMPLICATO versus COMPLESSO
cum plexumcum plicum
analitico sistemico
spiegato nelle sue pieghe
compreso nel suo insieme
COMPLICATO COMPLESSO
ETIMOLOGIA
APPROCCIO
SOLUZIONE
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A.F. De Toni
LA SCALA DEI PROBLEMI
2. RELAZIONI
POCHE MOLTE MOLTISSIME
MOLTE
LINEARI E
NON-
LINEARI
LINEARI
POCHE
ANALITICO SISTEMICO
4. APPROCCIO RISOLUTIVO
3. C
AR
AT
TERISTIC
HE D
ELLE RELA
ZION
I1
. VA
RIA
BIL
I
SEMPLICE
COMPLICATO
COMPLESSO
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A.F. De Toni
SISTEMI COMPLESSI ADATTIVI (CAS)
SISTEMA
COMPLESSO
CONNESSIONI ELEMENTI
costituito da
molti diversi molte non-lineari
SISTEMA
COMPLESSO
CONNESSIONI ELEMENTI
costituito da
molti diversi molte non-lineari
SISTEMA
COMPLESSO
CONNESSIONI ELEMENTI
costituito da
molti diversi molte non-lineari
SISTEMA
COMPLESSO
CONNESSIONI ELEMENTI
costituito da
molti diversi molte non-lineari
t
t0
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A.F. De Toni
IL CONCETTO DI BIFORCAZIONE
SISTEMA APERTO
− equilibrio− determinismo− linearità− reversibilità− ordine
− non-equilibrio− casualità− non-linearità − irreversibilità− disordine
PUNTO DI DISCONTINUITÀ
soluzione multiplasoluzione unica
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A.F. De Toni
BIFORCAZIONI SUCCESSIVE
Oggi… rami di continuità via via più corti e più frequenti…
PERIODO DISTABILITÀ
PERIODO DI STABILITÀ
PERIODO DI STABILITÀ
TEMPOIN
STA
BIL
ITÀ
CR
ITIC
A
INST
AB
ILIT
À C
RIT
ICA
INST
AB
ILIT
À C
RIT
ICA
CA
MP
O D
EI P
OSS
IBIL
I STA
TI S
TAB
ILI
B1
B2
B2
B3
B3
STATI METASTABILI
STATI INSTABILI
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A.F. De Toni
AGENDA
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PRINCIPI DELLA COMPLESSITÁ
MANAGEMENT DELLA COMPLESSITÁ
INTRODUZIONE ALLA COMPLESSITÁ
CONCLUSIONI
MODELLO DELL’ORLO DEL CAOS
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A.F. De Toni
PRINCIPIO 1 – EMERGENZA DAL BASSO
«L’emergenza, in tutta la sua infinita varietà, è ilmistero più affascinante della scienza» Philip Anderson
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A.F. De Toni
CHIUSI SI MUORE
Sistemi termodinamicamente chiusi: aumentano ildisordine (entropia) muoiono
Sistemi termodinamicamente aperti: costruzione di ordine vivono ed evolvono scambiando energia e materia conl’ambiente
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A.F. De Toni
L’EMERGENZA DI NUOVE STRUTTURE
INTERAZIONI LOCALI• Retroazione positiva• Cooperazione e competizione
STRUTTURA GLOBALE EMERGENTE
Sistemi termodinamicamente aperti ma organizzativamente chiusi
Comparsa spontanea di ordine e nuove strutture
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A.F. De Toni
L’OROLOGIO DELLA VITA
La storia della vita sulla terra in un giorno
PRODUZIONE Italia, 2007
GENERE Documentario
DURATA 90 minuti
REGIARAI – Ulisse il piacere della
scoperta
CAST -
LA VITA COME EMERGENZA DAL BASSO
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A.F. De Toni
LO STATO LIQUIDO COME PROPRIETÀ EMERGENTE
STATO LIQUIDOSTATO GASSOSO
H2 e O2
a temperatura ambiente
H2
O2
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H2
O2O2
H2
H2O
a temperatura ambiente
A.F. De Toni
SINCRONIZZAZIONE: EMERGENZA IN RELAZIONE AL TEMPO
“Al cuore dell’universo c’é un battito continuo e insistente: il suono dei cicli sincronizzati. Pervade la natura ad ogni scala, dal nucleo al cosmo … questa sincronia appare spontaneamente, come se la natura avesse un misterioso desiderio d’ordine”.
Premessa al libro “SYNC: The Emerging Science of Spontaneous Order” (2003)
STEVEN STROGATZ
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A.F. De Toni
LA SINCRONIZZAZIONE NEL MONDO FISICO
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A.F. De Toni
LA SINCRONIZZAZIONE NEL MONDO BIOLOGICO
“Circa vent’anni fa, vidi, o miparve di vedere, lucciolelampeggiare all’unisono. Nonriuscivo a credere ai mieiocchi, perché una taleevenienza tra quegli insetti écertamente contraria a tuttele leggi naturali”.
Philip Laurent, Science (1917)
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A.F. De Toni
PRINCIPIO 2 - ORLO DEL CAOS
DISORDINE
DIS
TR
UZ
ION
E E
CR
EA
ZIO
NE
ORDINE
stasi
ordine
complessità
chaos
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A.F. De Toni
STATO CRITICO COME ORLO DEL CAOS
Fonte: Bak (1987)
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A.F. De Toni
JURASSIC PARK
Spielberg fa suo l'affascinante romanzo di
Crichton
PRODUZIONE USA, 1993
GENERE Fantastico
DURATA 126 minuti
REGIA Steven Spielberg
CAST
Sam Neill, Jeff Goldblum,
Laura Dern, Richard
Attenborough, Arianna
Richards, Joseph Mazzello,
Bob Peck, Samuel L.
Jackson
A LEZIONE DA JURASSIC PARK
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A.F. De Toni
DISTRUZIONE E CREAZIONE
RELIGIONE
La trinità indù: Brama (creatore), Shiva
(distruttore) e Visnù (arbitro), che si occupa di
mettere in equilibrio distruzione e creazione
ARTE
Ogni atto di creazione è prima di tutto un atto
di distruzione (Picasso, 1973)
ECONOMIA
Distruzione creatrice come caratteristica
fondamentale del capitalismo (Schumpeter,
1938)
VITA
Orlo del caos: tra uno stagnante status quo e
l’anarchia della perpetua distruzione
(Waldrop, 1992)
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A.F. De Toni
IN EQUILIBRIO DINAMICO ALL’ORLO DEL CAOS
Due pericoli minacciano costantemente il mondo:ordine e disordine
Paul Valery (1943)
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A.F. De Toni
UN CAMBIAMENTO CULTURALE
Accettare il disordine, necessario per la creazioneAccettare la presenza di concetti inconciliabili(ad esempio efficienza e ridondanza)
dalla cultura dell’or alla cultura dell’and(Amietta, 1991)
… complessità significa la fine del “bianco o nero”, del “sei con me o contro di me”,“io sono nel vero e tu nel falso”, “angelo o dèmone”, “dannati o eletti”, “generalistao specialista”, “formazione o addestramento”.Significa, in coincidenza con la fine della cultura dell’or, il principio della culturadell’and …
(P. L. Amietta, 1991)
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A.F. De Toni
PER DIRLA CON BORGES
Quando troviun bivio, imboccalo
Jorge Luis Borges (1899 – 1986)
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A.F. De Toni
PRINCIPIO 3 - PRINCIPIO OLOGRAMMATICO
la parte è nel tutto, il tutto è nella parte (Morin, 1990)
rapporto stretto sistema/ambiente (Prigogine, 1981)
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A.F. De Toni
OLOGRAMMA
Da «holos» (intero) e «gramma» (trasferimento) (Gábor, 1947)
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LA GEOMETRIA FRATTALE
Il Merletto di Koch (1904)
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A.F. De Toni
IL TRIANGOLO DI SIERPINSKI (1915)
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LA VALLE DELLE PROBOSCIDI
La valle delle proboscidi è il frattale più famoso (Mandelbrot, 1982)
Zfuturo = Z2attuale+ costante
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FRATTALI NEL MONDO NATURALE
FIOCCO DI NEVE FULMINE COSTA FRASTAGLIATA
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Frattali nel mondo vegetale
CAULIFLOWER ROMANESCO
CACTUS SPIRALIFORME
RAMO DI FELCE
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A.F. De Toni
FRATTALI NEL MONDO ANIMALE
CORALLO CONCHIGLIA NAUTILUS ALBERO BRONCHIALE
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FRATTALI SECONDO ESCHER
Maurits Cornelis Escher (1898 – 1972)
Circle Limit IV 1960Smaller and Smaller 1956
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A.F. De Toni
ARCHITETTURA FRATTALE
Design: Toyo Ito, Cecil Balmond (2002)
UTILIZZO DEI FRATTALI COME UNO STRUMENTO DI DESIGN
Serpentine Pavillion, Londres
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A.F. De Toni
PRINCIPIO 4 - IMPOSSIBILITÀ DELLA PREVISIONE
«Predire è difficile, soprattutto il futuro»
Niels Bohr
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A.F. De Toni
LO SPAZIO DELLE POSSIBILITÀ
SISTEMA
ORDINATO CAOTICAMENTE ORDINATO DISORDINATO
STATO prevedibile imprevedibile imprevedibile
STRUTTURA prevedibile prevedibile imprevedibile
CA
RAT
TER
ISTI
CH
E
PRESENTE ordinato orlo del caos disordine
FUTURO prevedibile possibile imprevedibileTEM
PO
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A.F. De Toni
PRINCIPIO 5 - POTERE DELLE CONNESSIONI
1. il tutto è > della somma delle parti (Kauffman, 1987)
2. da parti semplici a strutture complesse (Kauffman, 1987)
In definitiva nei sistemi complessi le connessioni sono:
• numerose • potenti
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A.F. De Toni
TUTTO È IN RELAZIONE
Nessuna cosa esiste mai interamente da sola; ogni cosa è in relazione con ogni altra cosa
Buddha (558 a.C. - 478 a.C.)
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A.F. De Toni
PRINCIPIO 6 - CAUSALITÀ CIRCOLARE
• causa effetto:- introdotto da Aristotele (324 a.C.). Causa: efficiente, materiale, formale, finale- fatto proprio dalla scienza classica- Kant (1804) lo considera una delle 12 categorie mentali dell’essere umano
• complessità:
CIRCOLI VIRTUOSI E VIZIOSI
CAUSA EFFETTO
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ESEMPI DI CAUSALITÀ CIRCOLARE
Drawing HandsEscher (1948)
Uovo o gallina?
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PRINCIPIO 7 - APPRENDIMENTO TRY & LEARN
«Il pensiero successivo è immancabilmente più saggio»Euripide
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A.F. De Toni
CLASSI DI APPRENDIMENTO
APPRENDIMENTO
Per esplorazione:
MODELLI NUOVI
Per sfruttamento:
MODELLI ESISTENTI-
+
Deriva dall’azione (Piaget, 1990) e procede per tentativi (Bateson, 1990)
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A.F. De Toni
L’EVOLUZIONE È STORIA
L’evoluzione classica è NECESSITÀ
L’evoluzione complessa è STORIA
Noi uomini sapienti sapienti, esseridotati di autocoscienza e libero arbitrio,occhio attraverso cui il cosmo haimparato a osservare se stesso, nonsiamo intrusi, ma neppure eravamoattesi alla reception del Grand HotelUniverso. Siamo il frutto della storia.Non della necessità.
(Greco, 1999)
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AGENDA
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PRINCIPI DELLA COMPLESSITÁ
MANAGEMENT DELLA COMPLESSITÁ
INTRODUZIONE ALLA COMPLESSITÁ
CONCLUSIONI
MODELLO DELL’ORLO DEL CAOS
A.F. De Toni
PRINCIPI DELLA TEORIA
DELLA COMPLESSITÀ
PRINCIPI DEL MANAGEMENT
DELLA COMPLESSITÀ
1 EMERGENZA AUTO-ORGANIZZAZIONE
2 ORLO DEL CAOS DISORGANIZZAZIONE CREATIVA
3 PRINCIPIO OLOGRAMMATICO CONDIVISIONE
4 IMPOSSIBILITÀ DELLA PREVISIONE FLESSIBILITÀ STRATEGICA
5 POTERE DELLE CONNESSIONI NETWORK ORGANIZATION
6 CIRCOLARITÀ CAUSALE CIRCOLI VIRTUOSI E VIZIOSI
7 TRY & LEARN LEARNING ORGANIZATION
DALLA TEORIA AL MANAGEMENT DELLA COMPLESSITÀ
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A.F. De Toni
«Le strategie top-down non vincono. Sperimentare,imparare velocemente, cogliere l’attimo del successo:ecco l’approccio migliore»
Steve Miller, top manager della Shell
PRINCIPIO 1 - AUTO-ORGANIZZAZIONE
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A.F. De Toni
COMPETIZIONE E COOPERAZIONE SECONDO NASH
Russel Crowe
in
A beautiful mind
(2001)
Film dedicato alla vita
del matematico e
premio Nobel John
Forbes Nash jr.
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A.F. De Toni
TRAFALGAR SQUARE: UN MONUMENTO ALL’AUTORGANIZZAZIONE
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A.F. De Toni
INTE
GR
AZI
ON
E
DIFFERENZIAZIONE
SEMPLICITÁ
ORGANIZZATA
COMPLESSITÁ
ORGANIZZATA
SEMPLICITÁ
CAOTICA
COMPLESSITÁ
CAOTICA
AUTO-ORGANIZZAZIONE: COMPLESSITÀ ORGANIZZATA
Gharajedaghi (1999, pg. 93)
ALTA(ordine)
BASSA(caos)
BASSA(semplice)
ALTA(complessa)
AUTO-ORGANIZZAZIONE
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A.F. De Toni
L’ORGANIZZAZIONE CIRCOLARE
Eliminazione della metafora verticale.
Trade-off tra struttura top-down e bottom-up.
Importanza dei middle-manager. Fonte: Mintzberg (2001)
LE ORGANIZZAZIONI HANNO CENTRI E PERIFERIE
Clienti
Middle-management
Impiegati di front-line
Top-management
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A.F. De Toni
L’ORGANIZZAZIONE OLOGRAFICA
L’organizzazione deve saperrispondere alla varietàdell’ambiente esterno attraversoun’eguale varietà interna.Favorire la multifunzionalità
attraverso il job enlargement edil job enrichment.
Il principio burocratico dei compiti ben definiti ostacola l’auto-organizzazione.
VARIETÀ NECESSARIA
SPECIFICITÀ CRITICA MINIMA
RIDONDANZA DI FUNZIONI
APPRENDIMENTO DELL’APPRENDIMENTO
AUTO-ORGANIZZAZIONE
APERTURA
MULTFUNZIONALITÀ
TRY & LEARN
La capacità auto-regolativa e di controllo di un sistema dipende dallasua capacità di attivare processi di apprendimento.
ORGANIZZAZIONE OLOGRAFICA
Adattato da: Morgan (1986)
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A.F. De Toni
L’ORGANIZZAZIONE CELLULARE
Ogni cellula è una unità autonoma costituita da 12-15 professionisti.
Ogni cellula si auto-organizza al suo interno in risposta alle contingenze.
Ogni cellula può essere configurata come centro di responsabilità economica
L’organizzazione cellulare si avvale dell’effetto small world:
• La distanza media tra due nodi qualsiasi della rete diminuisce.
• Tale configurazione favorisce la condivisione (delle informazioni, delle idee, dei valori, ecc.).
Adattato da Miles and Snow (1997)
Cellula
Organizzazione
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A.F. De Toni
L’ORGANIZZAZIONE OLONICA
Sistema di imprese o unità aziendali indipendenti (oloni)
capaci liberamente di integrarsi, attivando una azienda
virtuale.
Imprese connesse in senso orizzontale, senza controllo
centrale (auto-organizzazione).
McHugh, Merli, Wheeler (1996)
Nakane, Hall (1991), Caruso (2000)
Oloni indipendenti, ma
cooperanti (interdipendenza).
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A.F. De Toni
PRINCIPI E MODELLI ORGANIZZATIVI NON GERARCHICI
MODELLI
ORGANIZZATIVI
AREE
ORGANIZZATIVEPRINCIPI ORGANIZZATIVI
Progettazione
strutturaSTRUTTURA
MECCANICA
STRUTTURA
ORGANICA
Coordinamento
del lavoro
DIFFERENZIAZIONE
COMPETENZE
INTEGRAZIONE
COMPETENZE
Processi
decisionaliACCENTRAMENTO DECENTRAMENTO
Sistemi
di controllo
STANDARDIZZA-
ZIONE
(procedure)
ADATTAMENTO
RECIPROCO
(valori)
RICONFIGURAZIONE
RIDONDANZA
CONDIVISIONE
INTERCONNESSIONE
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(De Toni, Comello, Ioan, in via di pubblicazione)
A.F. De Toni
L’AUTO-ORGANIZZAZIONE: UN FUTURO AFFASCINANTE
Apertura
termodinamica
CONFINI DEL
SISTEMA
Chiusura
organizzazionale
Emergenza
Interazioni locali
Co-evoluzione
AMBIENTE
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(De Toni, Comello, Ioan, in via di pubblicazione)
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A.F. De Toni
L’AUTO-ORGANIZZAZIONE RICHIEDE ENERGIA
L’auto-organizzazione non ha luogo
se non vi è un flusso continuo di
energia all’interno del sistema. [...]
Il livello di sforzo delle
organizzazioni muta se i manager le
spingono verso nuove attività,
portano nuove sfide e obiettivi
all’attenzione dei membri, formano
e rompono connessioni all’interno e
all’esterno.Anderson (1999)
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A.F. De Toni
L’AUTO-ORGANIZZAZIONE È DUPLICAZIONE DI POTERE
Il potere è come la conoscenza. Può
essere duplicato.
La concettualizzazione del potere
come entità a somma non-zero è il
passo critico per giungere a capire
l’essenza dell’empowerment e il
management dei sistemi “a molte
menti”.
L’empowerment non è dunque
abdicazione di potere, né condivisione
di potere. È duplicazione di potere.
Gharajedaghi (1999)
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A.F. De Toni
PRINCIPIO 2 - DISORGANIZZAZIONE CREATIVA
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A.F. De Toni
DENTRO LA CORRENTE DELLA MUTAZIONE
Ognuno di noi sta dovestanno tutti, nell’unico luogoche c’è, dentro la correntedella mutazione, dove ciòche ci è noto lo chiamiamociviltà, e quel che ancora nonha nome, barbarie.
ALESSANDRO BARICCO
“I barbari”
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A.F. De Toni
SURFARE SULLA CORRENTE DELLA MUTAZIONE (1/3)
Non c’è civiltà da una parte e barbarie dall’altra.
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A.F. De Toni
Bisogna essere capaci di decidere che parte delvecchio mondo portare nel nuovo mondo didomani.
SURFARE SULLA CORRENTE DELLA MUTAZIONE (2/3)
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A.F. De Toni
SURFARE SULLA CORRENTE DELLA MUTAZIONE (3/3)
Quello che sarà salvato non sarà ciò che abbiamoprotetto e nascosto, ma ciò che abbiamo lasciatomutare, così che possa ritornare se stesso inun’altra forma.
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A.F. De Toni
PRINCIPIO 3 - CONDIVISIONE
TEAM/NETWORK
VISIONE
CONDIVISIONE
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A.F. De Toni
OGNI MALEDETTA DOMENICA
Un film sportivo, aggressivo e spettacolare
firmato da Oliver Stone
PRODUZIONE USA, 2000
GENERE Drammatico
DURATA 150 minuti
REGIA Oliver Stone
CAST
Cameron Diaz, Charlton
Heston, Matthew Modine, Al
Pacino, Dennis Quaid,
Jamie Foxx, James Woods,
John C. McGinley, Aaron
Eckhart
UNO PER TUTTI E TUTTI PER UNO
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A.F. De Toni
PRINCIPIO 4 - FLESSIBILITÀ STRATEGICA
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A.F. De Toni
AVVICINAMENTO
AGGUATO
BALZO
IL FUTURO ARRIVA COME UN GATTO
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A.F. De Toni
LE COSE CHE POSSONO ACCADERE … ACCADONO SEMPRE PRIMA!
1865 Jules Verne, Libro Dalla Terra alla Luna
1902 George Méliès, film Viaggio sulla luna
20 LUGLIO 1969 Missione Apollo 11“Fatto”
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A.F. De Toni
COGLIERE I SEGNALI DEBOLI
I colori vividi e le forti pennellate disturbano il quadro esottolineano la lotta tra la terra e il cielo.I corvi, simbolo di morte, si staccano dalle nuvoletemporalesche e discendono verso il grano.Poco dopo averlo terminato Van Gogh si recò in uncampo di grano e pose fine alla sua vita con un colpo dipistola.
Vicent van Gogh, Campo di grano con corvi (1890)73
A.F. De Toni
COGLIERE I SEGNALI DEBOLI: CONTACT
CONTACT
Jodie Foster è un'astronoma, una donna discienza. Matthew McConaughey è un teologo,un uomo di fede. Rappresentano gli antipodi esi trovano ad essere protagonisti dell'inizio delpiù grande viaggio dell'umanità.
PRODUZIONE USA, 1997
GENERE Drammatico Fantascienza
DURATA 153 minuti
REGIA Robert Zemeckis
CAST
Jodie Foster
Matthew McConaughey
James Woods
Tom Skerritt
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A.F. De Toni
STRATEGIA DELIBERATA ED EMERGENTE
STRATEGIAIRREALIZZATA
STRATEGIAREALIZZATA
Mintzberg e Waters (1985)
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A.F. De Toni
PRINCIPIO 5 - NETWORK ORGANIZATION
rete esterna con
• fornitori
• clienti
• imprese
• sistemi bancari e finanziari
• centri di ricerca e università
• pubblica amministrazione
• associazioni di categoria e sindacati
• istituzioni socio-culturali
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A.F. De Toni
NETWORK, MERCATO E GERARCHIA
MECCANISMI DI COORDINAMENTO
Formali Informali
GERARCHIA
MERCATO
NETWORK
PR
OP
RIE
TÀ
Co
nce
ntr
ata
Dis
trib
uit
a
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A.F. De Toni
DAL CASTELLO ALLA RETE
CASTELLO RETE
dalla cultura del possesso alla cultura del presidio
dal coordinamento formaleal coordinamento
informale
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PRINCIPIO 6 - CIRCOLI VIRTUOSI E VIZIOSI
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A.F. De Toni
FENOMENI DI CIRCOLARITÀ
I circoli si auto-sostengono …
attenzione ai circoli viziosi
favorire i circoli virtuosi
I circoli sono frequenti nella storia
• ESEMPIO: TASTIERA QWERTY • ESEMPIO: VHS
• ESEMPIO: L’OROLOGIO
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L’OROLOGIO ANTIORARIO CON 24 ORE
Paolo Uccello
Quadrante di orologio
1443
Santa Maria del Fiore, Firenze
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PRINCIPIO 7 - LEARNING ORGANIZATION
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A.F. De Toni
CLASSI DI ORIENTAMENTO RICHIESTE AI MANAGER
(Adattato da: Gharajedaghi, 1999, p.116)
ALTAPROBLEM SOLVING
(orientamento scientifico)
EXPLORATION
(orientamento esplorativo)
BASSAEXECUTION
(orientamento esecutivo)
PROBLEM SETTING
(orientamento creativo)
BASSA ALTA
TENDENZA A TROVARE DIFFERENZE
TEN
DEN
ZA A
TR
OV
AR
E SI
MIL
AR
ITÀ
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AGENDA
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PRINCIPI DELLA COMPLESSITÁ
MANAGEMENT DELLA COMPLESSITÁ
INTRODUZIONE ALLA COMPLESSITÁ
CONCLUSIONI
MODELLO DELL’ORLO DEL CAOS
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A.F. De Toni
In un universo di ordine puro, non si darebbe innovazione, creazione, evoluzione. Non si darebbe esistenza vivente né umana.
Allo stesso modo, nessuna esistenza sarebbe possibile nel puro disordine, poiché non ci sarebbe alcun elemento di stabilità sul quale fondare un’organizzazione.
(Edgar Morin, 1993)
NELL’UNIVERSO, TRA ORDINE E DISORDINE
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A.F. De Toni
MODELLO DELL’ORLO DEL CAOS
Immaginare il futuro
Distruzione creativa
(+)Creazione nuovi contesti
CAPACITÀ CREATIVA
LevaAZIONE
STATO
Organizzare il presente
Eccellenza operativa
(+)
CAPACITÀ RELAZIONALE
LevaAZIONE
STATO
Condivisione per migliorare
il contesto
ORIENTAMENTO IMPRENDITORIALE ORIENTAMENTO MANAGERIALE
DISORDINE ORDINE
OBIETTIVOOBIETTIVO
Circolo della creazione Circolo della condivisione
EFFETTO EFFETTO
ContinuitàDiscontinuità
INNOVAZIONE MIGLIORAMENTO CONTINUO
(De Toni, Barbaro, 2010)
12/11/2010
44
A.F. De Toni
Alberto Alessi (2005)
Noi siamo un'azienda borderline, il nostrodestino è quello di lavorare il più vicino allalinea di confine tra il mondo del possibile edel non-possibile.
AZIENDE BORDERLINE
87
A.F. De Toni
ANALOGIA IDRAULICA ALL’ORLO DEL CAOS
Circolo della condivisione
Circolo della creazione
ORLO DEL CAOS
ORDINE
DISORDINE
ORDINE PERFETTO
ORDINE CAOTICO
DISORDINE CAOTICO DISINTEGRAZIONE
VITA
FOSSILIZZAZIONE
Continuità
Discontinuità
88
(Adattato da De Toni, Barbaro, 2010)
12/11/2010
45
A.F. De Toni
PERCORSO CREATIVO E PERCORSO EFFICIENTE
DISCONTINUITÀ
CONTINUITÀ
Eccellenza operativa
Distruzione creativa
involuzione (declino)
evoluzione (sviluppo)
equilibrio dinamico all’orlo del caos disequilibrio
percorso creativo
percorso efficiente
VITA
89
(Adattato da De Toni, Barbaro, 2010)
A.F. De Toni
PERCORSO VERSO L’AREA DELLO SVILUPPO
CO
NT
INU
ITÁ
DISCONTINUITÁequilibrio dinamico all’orlo del caos
disequilibrio
Morte per disintegrazione
Morte per fossilizzazione
A
90
(Adattato da De Toni, Barbaro, 2010)
12/11/2010
46
A.F. De Toni
EVOLUZIONE NEL TEMPO
Morte per fossilizzazione
CO
NTI
NU
ITÁ
DISCONTINUITÁ
B
t0
Morte per disintegrazione
AA
CO
NTI
NU
ITÁ
DISCONTINUITÁ
BI
t1
Morte per fossilizzazione
Morte per disintegrazione
A
CO
NTI
NU
ITÁ
DISCONTINUITÁ
BII
t2
CMorte per fossilizzazione
Morte per disintegrazione
At0: sviluppo
t1: morte per fossilizzazione
t2: non esiste più
AA
Bt0: incertezza
t1: incertezza
t2: morte per disintegrazione
Ct0: non esiste
t1: non esiste
t2: sviluppo
91
(Adattato da De Toni, Barbaro, 2010)
A.F. De Toni
MODELLO MANAGERIALE CLASSICO VERSUS COMPLESSO
MODELLO MANAGERIALE
CLASSICO COMPLESSO
CA
RA
TT
ER
IST
ICH
E
Ambiente prevalentemente stabile prevalentemente turbolento
Studio del futuro basato su proiezioni di serie storiche basato su megatrend
Generazione di nuove strategiedall’alto, favorendo intese,
ordine, armonia
anche dal basso, accettando
conflitti, disordine, disarmonia
Natura dell’organizzazione a una mente a molte menti
Gestione prevalenteorganizzata sulla base
di principi e regole
auto-organizzata sulla base
di una visione condivisa
Ruolo prevalente dei manager pianificazione e controllo creazione e presidio del contesto
Orientamento prevalente del
personalesvolgimento di compiti
assunzione di responsabilità
(intra-imprenditorialità)
Processi decisionali iter determinato iter indeterminato
Sovra-sistema d’impresa sistema industriale eco-sistema
Interazione con il contesto adattamento co-evoluzione
Successo equilibrio e stabilità non equilibrio e cambiamento
OBIETTIVOSTABILITÀ
(ridurre la complessità)
ELASTICITÀ
(assorbire la complessità)
De Toni, Barbaro, 2010, pg. 183
12/11/2010
47
A.F. De Toni
AGENDA
93
PRINCIPI DELLA COMPLESSITÁ
MANAGEMENT DELLA COMPLESSITÁ
INTRODUZIONE ALLA COMPLESSITÁ
CONCLUSIONI
MODELLO DELL’ORLO DEL CAOS
A.F. De Toni
IL FASCINO DEL CAMBIAMENTO
Solo il cambiamento è eterno, perpetuo, immortale
94
Arthur Schopenhauer
12/11/2010
48
A.F. De Toni
…cambiare il flusso del cambiamento
CAPACITÀ RELAZIONALE
95
Immaginare il futuro
Distruzione creativa
(+)Creazione
nuovi contesti
CAPACITÀ CREATIVA
Leva AZIONE
STATO
Organizzare il presente
Eccellenza operativa
(+)
LevaAZIONE
STATO
Condivisione per migliorare
il contesto
OBIETTIVOOBIETTIVO
Circolo della creazione Circolo della condivisione
EFFETTO EFFETTO
ContinuitàDiscontinuità
INNOVAZIONE MIGLIORAMENTO CONTINUO
NUOVI MODELLI MANAGERIALI PER …
…stare nel flusso del cambiamento
A.F. De Toni
ALLA RICERCA DEL NUOVO E DELL’IMPROBABILE
Dimentichiamo l’equilibrio, che si trova solo nelle cose morte.
La vita è alla ricerca continua del nuovo e dell’improbabile, unico modo per sopravvivere.
Un messaggio coraggioso ma realistico che deve diventare la bussola dei manager del futuro.
Ernesto Illy (2005)
96
12/11/2010
49
A.F. De Toni
PER APPROFONDIMENTI SULLA COMPLESSITÀ:
… Ai saggi
che sanno vivere
all’orlo del caos.
Dedicato…
2005
97
A.F. De Toni
PER APPROFONDIMENTI SULLA VIA OCCIDENTALE E ORIENTALE ALLA COMPLESSITÀ:
… Ai viaggiatoriche sempre ricomincianoil viaggio.
Dedicato…
2007
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12/11/2010
50
A.F. De Toni
PER APPROFONDIMENTI SULL’ECONOMIA COMPLESSA
… Agli uomini agenti del proprio futuro.
Dedicato…
2009
99
A.F. De Toni
PER APPROFONDIMENTI SUL MANAGEMENT COMPLESSO
… Ai visionariche si realizzano nel creare.
Dedicato…
2010
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12/11/2010
51
A.F. De Toni
PER APPROFONDIMENTI SULL’AUTO-ORGANIZZAZIONE
Dedicato…
In pubblicazione nel 2011
… Agli uomini aperti all’emergenza del divenire.
Marsilio Editore
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A.F. De Toni
PER CONTATTI
Prof. Alberto F. De [email protected]/detoni
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