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Prospetto Fondi e Impieghi
La situazione ottimale si ha quando i tre saldi tendono a zero: in tal caso, oltre a non esservi risorse in eccesso o deficit finanziari da coprire vi è equilibrio fra fonti e usi correnti e tra fonti e usi non correnti con il conseguente rispetto del principio di omogeneità
Prospetto Fonti e Impieghi
Per redigere il prospetto fonti e impieghi di un dato anno si necessita di almeno 3 documenti: • il conto economico relativo all'anno; • lo stato patrimoniale dell'anno; • lo stato patrimoniale dell'anno precedente.
Un esempio
VOCE 2007 2008 Valore Impiego / Fonte
Corrente / Non corrente
Accantonamenti 600 400Macchinari 1500 1300Rimanenze 250 300Debiti medio/lungo termine 2000 1800Debiti v/fornitori 300 400Debiti v/Soci 500 300Crediti a breve 650 550Crediti v/clienti 200 300
Un esempio
VOCE 2007 2008 Valore Impiego / Fonte
Corrente / Non corrente
Accantonamenti 600 400 400 FMacchinari 1500 1300 200 F NCRimanenze 250 300 50 I CDebiti medio/lungo termine 2000 1800 200 I NCDebiti v/fornitori 300 400 100 F CDebiti v/Soci 500 300 200 I NCCrediti a breve 650 550 100 F CCrediti v/clienti 200 300 100 I C
La scelta delle fonti di finanziamento
L’impresa, nello scegliere la sua struttura finanziaria nel rispetto degli equilibri di gestione e dei criteri elencati, può ricorrere a:
Capitale proprio Capitale di terzi
•Più rischioso; •Legato ad investimenti di lungo periodo-strutturali; •Il costo si calcola in termini di costo-opportunità.
•Meno rischioso; •Il costo si calcola sulla base del tasso di interesse; •Riguarda sia investimenti a lungo che a breve nel rispetto della omogeneità.
La leva finanziaria
Il rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi dipende dal costo che le due fonti di finanziamento hanno.
Se l’impresa trova conveniente indebitarsi, sfrutta quello che viene definito il meccanismo della leva finanziaria.
La leva finanziaria consiste nel ricorso alle fonti di terzi maggiore rispetto al capitale proprio:
ROI>i
Riclassificazione
La struttura del patrimonio La situazione finanziaria La formazione del reddito d’esercizio
È l’aggregazione o disaggregazione delle poste del bilancio per renderle omogenee secondo il criterio scelto, per meglio analizzare l’oggetto dell’analisi:
Stato Patrimoniale riclassificato (criterio della liquidità ed esigibilità crescente)
ATTIVO PASSIVO Attivo Immobilizzato Patrimonio Netto
(o Capitale proprio) - immob. immateriali
Passività consolidate
- immob. materiali - immob. finanziarie
Passività correnti Totale immobilizzazioni nette Attivo circolante - Disponibilità (Rimanenze) - Liquidità differite - Liquidità immediate Totale attivo circolante (corrente)
Totale Attivo(Capitale Investito) Totale Passivo (Capitale Investito)
Richiamo ai principali indici di redditività
La redditività si calcola rapportando valori espressivi del reddito aziendale a misure del capitale impiegato.
ROI (return on investiment) = Reddito
operativo / capitale investito ROS (return on sales) = Reddito operativo /
ricavi di vendita ROE (return on equity) = Reddito netto /
capitale netto
28/04/2017 Lezione numero 1 20
IL ROI
REDDITO OPERATIVO
RICAVI X RICAVI
CAPITALE INVESTITO
La scomposizione del ROI
28/04/2017 Lezione numero 1 21
ROI
Tasso di rotazione
del capitale
Ricavi di vendita
Redditività del
venduto (ROS)
Capitale investito
Capitale circolante
Capitale immobilizzato
più
Scorte
Partite Finanziarie commerciali
Liquidità
Reddito operativo
Ricavi di vendita
Ricavi
meno
Costo del venduto
Costo di produzione
Spese di vendita
Noli e trasporto
Spese amm.ve
L’albero del ROI
28/04/2017 Lezione numero 1 22
IL ROE
R.O.
C. I. X C.I.
C.N. R.A.I
R.O. X
INCIDENZA DELLA GESTIONE
OPERATIVA
AGGIUSTAMENTO ALL’UTILE
OPERATIVO
INDICE DI INDEBITAMENTO
(1 – t)
POLITICA FISCALE
X
INCIDENZA DELLA GESTIONE EXTRA-OPERATIVA
LE FORZE CHE ALIMENTANO IL ROE:
La scomposizione del ROE e la Leva Finanziaria
28/04/2017 Lezione numero 1 23
Parametri di confronto
ROI
ROE Tasso di rendimento del denaro free-risk
Costo medio del denaro
28/04/2017 Lezione numero 1 24
Un esempio
Azienda Alfa Azienda Beta Azienda Gamma
Capitale di terzi 0 4.000 1.000
Capitale proprio 5.000 1.000 4.000
Capitale investito 5.000 5.000 5.000
Reddito operativo 1.000 1.000 1.000
Reddito lordo 1.000 600 900
Reddito netto 600 360 540
i= 10%
t= 40%
28/04/2017 Lezione numero 1 25
Azienda Alfa Azienda Beta Azienda Gamma
ROI 20% 20% 20%
ROE 12% 36% 13,50%
Soluzione
In condizioni di leva favorevole, un maggiore indebitamento influenza positivamente anche la redditività del capitale proprio
28/04/2017 Lezione numero 1 26
se il leverage assume valore pari a 1 significa che l'azienda non ha fatto ricorso a capitale di terzi (non ha debiti); se il leverage assume valori compresi fra 1 e 2 significa che il capitale proprio è maggiore del capitale di terzi; se il leverage assume valori superiori a 2 significa che il capitale di terzi è maggiore del capitale proprio.
Azienda
Alfa Azienda
Beta Azienda Gamma
Rapporto indebitamento 1 5 1,25
Il rapporto di indebitamento o leverage
Leverage = Capitale investito Capitale proprio
28/04/2017 Lezione numero 1 27
I° INDICE DI COPERTURA DEL CAPITALE FISSO:
Mezzi propri
Capitale fisso
MARGINE DI STRUTTURA: Mezzi propri – Impieghi fissi
II° INDICE DI COPERTURA DEL CAPITALE FISSO:
Mezzi propri + Debiti consolidati
Capitale fisso
Indicatori di natura patrimoniale (la solvibilità)
28/04/2017 Lezione numero 1 28
INDICE DI SOLIDITA’ PATRIMONIALE:
Capitale netto
Debiti a breve / medio/ lungo termine
INDICE DI IMMOBILIZZO STRUTTURA PATRIMONIALE:
Attivo Immobilizzato Capitale Investito
GRADO CONSOLIDAMENTO DEBITORIA:
Deb. Lungo termine
Capitale di Terzi
INDICE DI RIGIDITA’:
Attivo immobilizzato
Attivo Circolante
Indicatori di natura patrimoniale (la solidità)
28/04/2017 Lezione numero 1 29
INDICE DI LIQUIDITA’ IMMEDIATA:
Cassa + attività finanz. facilmente liquidabili
Passività correnti
INDICE DI LIQUIDITA’ DIFFERITA:
Cassa + att. finan. facil. liquid. + cred. comm.
Passività correnti
INDICE DI LIQUIDITA’ CORRENTE:
Attività correnti
Passività correnti
MARGINE DI TESORERIA: Attività liquide + Attività a liquidità differita – Passività correnti
Indicatori di natura finanziaria (la liquidità)
GRADO DI INDEBITAMENTO:
Capitale di Terzi
Capitale Investito
28/04/2017 Lezione numero 1 30
INDICE DI LIQ. IMMEDIATA:
Cassa + attività finanz. facilmente liquidabili
Passività correnti
INDICE DI LIQ. DIFFERITA:
Cassa + att. finan. facil. liquid. + cred. comm.
Passività correnti
INDICE DI LIQUIDITA’ CORRENTE:
Attività correnti
Passività correnti
Indici di liquidità
28/04/2017 Lezione numero 1 31
Indici di economicità (esempi)
Acquisto di materie
Totale costi operativi INCIDENZA MATERIE PRIME
Totale costo del personale
Totale costi operativi INCIDENZA COSTO DEL PERSONALE
Oneri finanziari
Ricavi di vendita INCIDENZA ONERI FINANZIARI
N.B. – gli indici di economicità possono essere costruiti in molteplici modi (ad esempio in rapporto ai costi totali o ai soli costi operativi). Il criterio di calcolo dipende dalle finalità conoscitive dell’analista.
ANALISI COSTI-VOLUMI-RISULTATI (Break Even Analysis)
PROFITTO = RICAVI - COSTI
L’analisi del punto del punto di pareggio è un valido strumento di supporto alle decisioni aziendali.
L’impresa effettua una previsione sulle vendite future e stima il profitto
ricercato:
ANALISI COSTI-VOLUMI-RISULTATI (Break Even Analysis)
in corrispondenza del quale
Individuare il punto di pareggio
CT = RT
La BEA costituisce uno strumento decisionale che pone in relazione prezzi, costi, ricavi e volumi di
produzione. In tal modo l’impresa tenta di individuare la quantità di produzione che uguaglia
costi e ricavi.
QUANTITA’ OBIETTIVO
ANALISI COSTI-VOLUMI-RISULTATI(Break Even Analysis)
2. METODO GRAFICO
B.E.P.
volume delle vendite
cost
i e ri
cavi
RT
CT
q*
(Punto di equilibrio)
0
CF
Metodo Grafico
CV
Il grado di leva operativa
è rappresentato, nel grafico esaminato, dall’angolo formato dall’’incrocio tra la retta dei ricavi e quella dei costi (indicato da 1- α) ed è calcolato come il rapporto tra la variazione percentuale del reddito operativo e la variazione percentuale delle vendite:
G.L.O.= Δ % reddito operativo Δ % vendite
Essa è una misura della relazione tra variazione del reddito e variazione della produzione (indicata dalla variazione delle vendite); il grado di leva operativa, pertanto, è legato alla struttura dei costi e, in particolare, all’incidenza dei costi fissi. Un’azienda con elevati costi fissi, infatti, avrà un elevato grado di leva operativa poiché il reddito operativo crescerà in maniera maggiore (e con esso, si ipotizza, la quantità venduta) rispetto ad un’azienda che abbia maggiori costi variabili.
Analisi costi-volumi-risultati (Break-even point)
CF
CF
RT RT
CV
CV
CT CT
Costi fissi minori
Costi fissi maggiori
bep
bep
Esempio
Prendiamo l’esempio di un impianto usato dalla società Zeta Spa per produrre il prodotto “a”. Il costo dell’impianto è di 100.000,00 €. Supponete che ogni singolo prodotto “a” si venda a 75,00 €, e che il costo variabile unitario sia di 22,00 €.
L’ambito pratico:
Dunque i nostri dati sono: p=75; cv= 22; CF=100.000 q=? Svolgimento: RT=CT p*q=CF+cv*q 75q=100.000+22q 75q-22q=100.000 q(75-22)=100.000 q=100.000/53=1886,79 circa 1887 unità