mappe mentali e mappe concettuali
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La formazione dei concetti in ogni individuo risponde ad un complesso processo che si articola secondo un modello a rete in cui ogni concetto...TRANSCRIPT
FIADELCorso di Aggiornamento per insegnanti della
Scuola dell’Infanzia
MAPPE MENTALIe
MAPPE CONCETTUALI
A cura di Marco Raffaelli
San Benedetto del TrontoSettembre 2009
edizioni anicia
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Alla fine degli anni '60 Toni Buzan ha semplificato e
divulgato le idee di Novak con le sue mind maps (mappe mentali).
La mappa mentale serve per presentare in modo sintetico
e sinottico una struttura di pensiero anche complessa (un libro, un
film, un progetto, un problema).
E' utile per organizzare e comunicare le idee, strutturare le
informazioni, sviluppare piani, supportare e facilitare il pensiero
creativo, il problem solving, le decisioni.
Mappe mentali - Mappe concettuali
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La mappa concettuale è una
tecnica grafica usata per
rappresentare la conoscenza
attraverso la strutturazione di una
rete di concetti, interconnessa e
correlata (struttura reticolare,
modello connessionista).
La mappa concettuale può
partire da più argomenti
principali, in una struttura a
rete anche tridimensionale
La mappa mentale è una
tecnica grafica che serve a
rappresentare i concetti
correlati ad un concetto
centrale (struttura radiale,
modello
associazionista).
La mappa mentale parte
da un concetto centrale da
cui deriva gli altri concetti.
mappa mentale
mappa concettuale
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Alla fine degli anni sessanta il ricercatore inglese Tony Buzan ha presentato
una modalità orientata più all’evocatività che non all’espressività:
le mappe mentali.
Questa tecnica fa leva soprattutto sulle capacità creative personali e di
gruppo, sulle risorse mentali inconsce, sulle sinestesie create con colori e
immagini, sui processi che spontaneamente ristrutturano le informazioni e che
ogni volta lasciano aperta più di una chiave interpretativa.
Il modello di riferimento per la realizzazione di una mappa mentale è
associazionista: la sua costruzione procede con la libera associazione
mentale, iniziando dall'elemento centrale, agganciando progressivamente
nuovi elementi verso l'esterno della struttura oppure ristrutturando
dinamicamente quelli già inseriti.
Mappe mentali
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Secondo l’impostazione originale di Tony Buzan, una mappa mentale è
caratterizzata innanzitutto da una struttura gerarchico-associativa: a
partire dal centro, le relazioni tra gli elementi concettuali possono essere
solo di due tipi:
1. gerarchiche (dette anche
rami): permettono la creazione
di strutture nelle quali ciascun
nodo concettuale possiede un
solo antecedente
2. associative (dette anche
associazioni): permettono di
integrare la tassonomia
gerarchica e di creare
legami trasversali
Struttura delle mappe mentali
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Altra caratteristica per questo tipo di mappe è la geometria radiale: una mappa
mentale possiede sempre un centro o comunque un elemento principale che,
al contempo, funge da snodo e da riferimento per l’intero schema.
La lettura in alcuni casi avviene percorrendo le direttrici gerarchiche, in altri
secondo ideali livelli concentrici, riferiti all’intera mappa oppure localmente ad un
certo ramo.
Le caratteristiche sopra indicate riguardano essenzialmente la struttura della
mappa e permettono di ricondurre il modello di Buzan a quello più generale
delle mappe concettuali.
Struttura delle mappe mentali
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A fare concretamente la differenza per le mappe mentali è l'impiego
sistematico di elementi evocativi che, attraverso la libera associazione
mentale, possono stimolare il processo creativo e la memorizzazione.
In particolare:
• l’uso di immagini accattivanti, simpatiche, divertenti,
grottesche, assurde, tridimensionali, dissonanti o stridenti,
che richiamino alla mente idee e suggestioni
• l'impiego di colori vivaci o contrastanti, che attirino
l'attenzione, oppure gamme di tonalità, che diano un senso di
armonia alla rappresentazione l'uso di singole parole chiave per
sintetizzare i concetti.
Struttura delle mappe mentali
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Negli anni '60 Joseph D. Novak della Cornell University, muovendo
dalle teorie di David Ausubel, ha elaborato la metodologia delle
concept maps, come integrazione di nuove idee entro strutture
cognitive preesistenti, basandosi sulle proprietà associative del
pensiero, le stesse che ispirano la struttura ipertestuale.
Lo strumento "mappa concettuale"
"costringe" chi la prepara a riflettere sulle
proprie conoscenze, a correlare le idee e i
dati a disposizione, a sforzarsi di essere
preciso e chiaro nella comunicazione.
Mappe concettuali
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Mappe concettuali
il metodo infatti non richiede di ricorrere a regole predefinite - come capita
invece per diagrammi di flusso, istogrammi e altri sistemi di rappresentazione,
ma consente di individuare ed esplicitare gradualmente il proprio percorso
formale di organizzazione delle informazioni, in funzione del progressivo
decantarsi e dispiegarsi dell'impianto concettuale e delle sue connessioni.
Il valore di una mappa concettuale di per sé non va
quindi misurato in riferimento al prodotto finale, ma
agli aspetti di rappresentazione dinamica del processo
cognitivo che lo ha reso possibile“.
A proposito di mappe concettuali dice Marco Guastavigna:
"la specificità formativa di una mappa risiede nel chiarimento e nella
costruzione progressiva di un ragionamento:
Esempi di mappe concettuali
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Le mappe mentali e le mappe concettuali
sono strumenti che ci aiutano ad organizzare le nostre idee,
a trovare le parole chiave,
a sviluppare le associazioni fra idee diverse e
le relazioni fra idee simili,
ad usare la memoria visiva e cognitiva con
l'uso di colori, simboli, icone, frecce, evidenziatori di testi,
a partire da un'idea centrale per svilupparla in più direzioni.
Le mappe ci permettono
di vedere con una sola
occhiata tutto l'insieme e
anche i particolari.
CONCLUSIONE
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