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www.mastermeeting.it M.C. Colaiacovo PARK HOTEL AI CAPPUCCINI UN’OFFERTA ANCORA PIÙ ESCLUSIVA FS Italiane FRECCIAROSSA COMFORT AD ALTA VELOCITÀ Cinzia Alliata Bronner ALLIATA BRONNER SPA MI ISPIRO ALLA NATURA Roberto E. Wirth HASSLER ROMA L’OSPITALITÀ CHE FA LA DIFFERENZA Communication Agency Int. srl Anno XVIII - N.5/2012 Sped. in A.P. 45% Art. 2 Comma 20 Lett. B Legge 23/12/96 N. 662 - Filiale di Milano Prezzo di copertina E 2,00 MAGAZINE DI OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO Un anno difficile, ma ce la faremo EZIO INDIANI HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA TROPHY HOTEL Il lusso non perde colpi... CONVEGNI DIFFUSI Un’alternativa ecosostenibile per il Mice GOURMET EXPERIENCE Quando il ristorante d’hotel fa tendenza VIAGGI La Cina Coloniale

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magazie di opinione sul mondo del turismo

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M.C. ColaiacovoPARK HOTEL AI CAPPUCCINIUN’OFFERTA ANCORAPIÙ ESCLUSIVA

FS ItalianeFRECCIAROSSACOMFORTAD ALTA VELOCITÀ

Cinzia Alliata BronnerALLIATA BRONNER SPAMI ISPIROALLA NATURA

Roberto E. WirthHASSLER ROMAL’OSPITALITÀCHE FA LA DIFFERENZA

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Un anno difficile,ma ce la faremo

EZIO INDIANIHOTEL PRINCIPE DI SAVOIA

TROPHY HOTELIl lusso non perde colpi...CONVEGNI DIFFUSIUn’alternativa ecosostenibileper il MiceGOURMET EXPERIENCEQuando il ristorante d’hotel fa tendenzaVIAGGILa Cina Coloniale

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INDICE INSERZIONISTI

4 5 2012 | www.mastermeeting.it

Acaya Golf Resort - Lecce Congress manager: Antonella Perrone tel. 0832 861385 pag. 54

Banca Popolare di Puglia e BasilicataAltamura (Ba) Divisione Commerciale: tel. 080 8710262 pag. 83

Blastness srl - La Spezia Presidente: Andrea Delfini tel. 0187 599737 pag. 171

Borgo Egnazia Hotel Ville Spa GolfSavelletri di Fasano (Br) Direttore Commerciale: Cristiano Cabutti tel. 080 2255000 II cop.

BTC 2012 - Rimini www.btc.it pag. 10

Capovaticano Resort Thalasso & SpaRicadi (Vv) Direttore: Carmine Aiezza tel. 0963 3665760 pag. 5

Crowne Plaza Stabiae Sorrento CoastCastellamare di Stabia (Na) Sales & Marketing Manager: Antonino Russo tel. 081 3946700 pag. 173

Determan S.a.S. - Roma Direttore Commerciale: Gianluca Delle Chiaie www.determan.it pag. 181

G. Novaro & C. srl - Imperia Titolare: Giorgio Novaro tel. 0183 272195 pag. 12

Grand Hotel Bristol - Stresa (Vb) Direttore: Antonio Zacchera tel. 0323 32601www.zaccherahotels.com pag. 9

Grand Hotel Dino - Baveno (Vb) Direttore: Andrea Zacchera tel. 0323 922201www.zaccherahotels.com pag. 9

Grand Hotel Tiziano e dei Congressi - Lecce Direttore Marketing: Viviana De Rinaldis tel. 0832 272111 pag. 177

Grand Visconti Palace - Milano Direttore: Claudio Gnoni tel. 02 540341 pag. 85

Hhonors Hilton Worldwide Ufficio Vendite Italia: tel. 02 69833000hhonors.com/italia IV cop.

Hotel Baia Taormina - Taormina Riviera (Me) Sales Manager: Roberta Moschella tel. 0942 756292 pag. 86

Hotel Caesius Thermae & Spa ResortBardolino (Vr) General Manager: Giacomo Sarnataro www.hotelcaesiusterme.com pag. 151

Hotel Corte Valier - Lazise (Vr) General Manager: Domenico Esposito tel. 045 6471210 pag. 175

Hotel Federico II - Jesi (An) Direttore: Andrea Ferrari Acciajoli tel. 0731 211079 pag. 141

Hotel Parchi del Garda - Lazise (Vr) Responsabile Eventi: Cristina Bussola tel. 045 6499611 pag. 179

Hotel Savoy Palace - Gardone Riviera (Bs) Titolare: Silvia Dalla Bona tel. 0365 290588www.savoypalace.it pag. 223

Hotel Simplon - Baveno (Vb) Direttore: Massimo Zacchera tel. 0323 924112www.zaccherahotels.com pag. 9

Hotel Splendid - Baveno (Vb) Direttore: Raffaele Zacchera tel. 0323 924583www.zaccherahotels.com pag. 9

Masseria Traetta - Ostuni (Br) Direttore: Giuseppe Primicerio www.masseriatraetta.com pag. 191

MIL Marketing Incentive Leisure - Milano CEO: Milena Mineo tel. 02 8051822 pag. 167

Nero Hotel Group Amministratore delegato: Gianluca Giglio www.nerohotelgroup.com pag. 165

Palacongressi di Rimini - Rimini Direttore: Stefania Agostini tel. 0541 711500 pag. 53

Park Hotel ai Cappuccini - Gubbio (Pg) Direttore: Maria Carmela Colaiacovo tel. 075 9234 pag. 117

Pedersoli - Assago (Mi) Titolare: Martino Pedersoli tel. 02 48844854www.pedersoli.com pag. 47

RomaEnergie - Roma Amministratore: Roberto Amiconi tel. 800 226600 pag. 227

Rome Marriott Park Hotel - Roma Ufficio Sales: tel. 06 65882700 pag. 149

San Paolo Palace Hotel - Palermo Direttore: Marcello Pizzuto tel. 091 6211112 pag. 199

Santa Monica S.p.a. - Misano Adriatico (Rn) Resp. Ufficio Commerciale: Andrea Albani tel 0541 618535 pag. 51

Sky TV Numero verde 800 232828www.hotel.sky.it pag. 169

Starhotels - Firenze Corporate Event Department: tel. 055 3692282-232-366 pag. 7

TrenitaliaGruppo Ferrovie dello Stato Italiane www.trenitalia.com pag. 3

Villa d'Este - Cernobbio (Co) Direttore generale: Danilo Zucchetti tel. 031 3481www.villadeste.it III cop.

Villa Sofia Hotel - Gardone Riviera (Bs) Titolare: Silvia Dalla Bona tel. 0365 22729www.savoypalace.it pag. 223

CAPOVATICANO RESORT THALASSO & SPAUna cornice d’eccezione per soggiorni ed eventi indimenticabili• Un suggestivo sea-side resort 4 stelle, dal design contemporaneo e minimalista, incorniciato dall’incantevole paesaggio

della costa calabrese.• 121 stanze, suddivise tra Classic, Superior e Junior Suite (con vista mozzafiato sul vulcano Stromboli e sulle isole Eolie),

in cui eleganza e raffinatezza si fondono alle più moderne esigenze di ospitalità.• Una ristorazione gourmand con 2 ristoranti, di cui uno a bordo mare, che celebrano e reinterpretano gli autentici sapori

della cucina mediterranea.• Integrato all’hotel l’Istituto Thalassa sea&spa, un’oasi di puro benessere con una vasta gamma di trattamenti innovativi

per un’indimenticabile esperienza multisensoriale.• 3 Sale meeting dotate di tutte le più moderne attrezzature tecnologiche, con una capienza massima fino a 180 persone.

MGallery: una collezione esclusiva di hotel unici, in cui ogni soggiorno è ricco di emozione e scoperta.MGallery in Italia: Capo Vaticano (VV), Castellaneta Marina (TA), Firenze, Lecce, Milano, Napoli, Venezia.

Località Tono, Frazione San Nicolò – 89865 Ricadi (VV) – ItaliaTel.: +39 0963 66 57 60 – Fax: +39 0963 66 32 66 – E-mail: [email protected] – mgallery.com

6 5 2012 | www.mastermeeting.it

Focus Bari, Molfetta, Trani

72 Bari si ripensa smart city del futuro

Selected by MM

78 Palace Hotel Bari

80 CDS Hotels

82 Molfetta. Ospitalità raffinata al Resort Bufi

84 Trani. A Palazzo San Giorgioeventi high profile con vista sul porto

Gourmet Experience

87 Camera con gusto

Un tavolo al...

98 Ristorante Cucina San Francesco.Cappuccini Resort

100 Ristorante Basilico. Embassy&Boston

102 Ristorante Lord Byron.Excelsior Palace Hotel

104 Ristorante Lunasia. Green Park Resort

106 Ristorante Imàgo. Hotel Hassler

108 Minerva Roof Garden.Grand Hotel de la Minerve

110 All’Acquacotta.Terme di Saturnia Spa & Golf Resort

112 Quartopiano Suite Restaurant. SGR

114 Restaurant Roof Garden Altavilla.Risorgimento Resort

116 Ristorante Il Magiono. Hotel Mulino Grande

Dedicato all’event manager

118 City card. Un’opportunità per il Mice

Mice Destination

122 Principato di Monaco.Dove l’unione fa la forza

4 Indice inserzionisti

11 Gli argomenti del mese

Cover story

14 Ezio Indiani.Un anno difficile, ma ce la faremo.

L’inchiesta

18 Italo e Frecciarossa. La sfida corre sui binaria colpi di servizi e tariffe

La parola alle aziende

26 la velocità fa bene alle aziende

Scenari del turismo

32 Trophy Hotel. Il lusso non perde colpi...

38 Convegni diffusi

44 Veneto. Nice to meet you!

48 Un business center chiamato Rimini

Speciale

SOMMARIO

55 Le terre di Arezzo.Lungo i sentieri della bellezza

Selected by MM

66 Arezzo Park Hotel

68 Arezzo Fiere e Congressi

69 Agriturismo La Collina delle Stelle

70 Graziella Patio Hotel

71 Centro Convegni Sant’Agostino

MICE man

Un sErvIzIo pErsonalIzzato, davvEro sUpErAvete bisogno di un aiuto per organizzare meeting o convegni straordinari? Basta una chiamata e lo staff di esperti starhotels è subito al vostro fianco per stupirvi con competenza, professionalità e cortesia. 22 prestigiosi Starhotels in Italia, Parigi e New York; 144 sale riunioni fino a 600 posti in plenaria, con tecnologie di ultima generazione per meeting e convegni di successo. Una ristorazione super trasformerà ogni evento in un’esperienza imbattibile.

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SOMMARIO

8 5 2012 | www.mastermeeting.it

194 Du lac et Du Parc Grand Resort

196 Grand Hotel Excelsior Vittoria

198 Grand Hotel del Mare

200 Grand Hotel Savoia

202 Move Hotel

204 Hotel Parchi del Garda

206 Park Hotel ai Cappuccini

208 Pullman Timi Ama

212 La Venaria Reale

214 Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa

216 Rome CavalieriWaldorf Astoria Hotels & Resorts

Servizi

220 Blastness. Massimizzare Roi e fatturatonei luxury hotel

224 Determan. L’igienizzazione nei grandi alberghi

226 Frecciarossa. Comfort ad alta velocità

Le vie dell’incentive

Vetrine

240 Libri

242 Indirizzi

Trend

126 Natura. Da nicchia dorata a compartodi primo piano

130 Vacanze brevi e con un occhio al portafogli

Donne al top

134 Cinzia Alliata Bronner. Mi ispiro alla natura

I grandi protagonisti dell’ospitalità

138 Roberto E. Wirth.L’ospitalità che fa la differenza

People

142 Le “roi” Bruno Borghesi

Risorsa Uomo

146 Droga in ufficio

Una metafora per crescere

148 Un unico popolo indigeno

Il parere del legale

150 Clienti fracassoni

Finance Confidential

152 Mercato immobiliare. Cogliere le opportunità

Case History

154 My Meeting.XXXV Congresso di Chirurgia Vertebrale

Around the world

156 Madeira. La più vicina delle isole lontane

Sai l’ultima?

162 Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità

180 Mario Ferraro al Conrad Dubai

Le location di MM

182 Atahotel Expo Fiera

184 Aqualux Spa Suite & Terme

186 Baia Flaminia Resort

188 Grand Hotel di Como

190 Hotel Cruise Como

192 Sheraton Diana Majestic

228 La Cina coloniale

La mia città. I luoghi dell’anima

236 Charlotte Link. Oltre le apparenze

Inside the character

238 Loredana Limone

GLI EVENTI

LA FIERA DEGLI EVENTI

GLI ARGOMENTI DEL MESE

5 2012 | www.mastermeeting.it 11

Dal 1860 Olio Novaro, l’Olio di famigliaG. Novaro & C. srl - Via XXV Aprile, 77 - 18100 Imperia

tel. 0183 272195 - fax 0183 766106 - [email protected]

DAL 1860 LA RICERCA DELLA QUALITÀSULLE MIGLIORI TAVOLE ITALIANE

GLI ARGOMENTI DEL MESE

5 2012 | www.mastermeeting.it 13

32

875538

18

118

Terre di Arezzo.Lungo i sentieri della bellezza

Un territorio a misura d’uomo, capace di svelare ap-pieno quell’antico carattere toscano che, qui, sem-bra essere rimasto lo stesso da millenni. Arezzo eprovincia regalano un mix di bellezze senza egualitra natura, arte, storia, buona cucina e un’offertaricettiva di livello e variegata: dalle sale capienti eall’avanguardia del nuovissimo Arezzo Fiere e Con-gressi ai complessi di pregio storico e architettoni-co come il Centro Convegni Sant’Agostino a Corto-na o Villa La Mausolea, nella verde valle del Casen-tino, la scelta è davvero ampia e include anche sediper eventi non convenzionali come antiche filandeo ex monasteri.

Alta Velocità: la sfida corre sui binaria colpi di servizi e tariffe

Secondo un’indagine di Cisalpina research su 500aziende italiane, i travel manager dichiarano dipreferire l’Alta Velocità all’aereo. Corre dunque, trai vettori, la sfida a colpi di tariffe e benefit, con un98% degli intervistati che si dichiara soddisfatto delservizio Trenitalia. Tuttavia, l’attuale offerta, orien-tata su standard sempre più elevati, sembra con-fondere le aziende che faticano ad adattarsi in tem-po reale alle trasformazioni del mercato, a fronte diun settore che si sta evolvendo, invece, molto rapi-damente.

Trophy hotelIl lusso non perde colpi...

Nel turismo c’è un settore che non patisce la crisi.È quello dei trophy hotel, strutture ricettive di al-tissimo livello, solitamente situate all’interno diedifici di particolare rilievo storico ed architettoni-co. A certificare lo stato di buona salute del com-parto è una recente analisi effettuata da JonesLang LaSalle secondo la quale, negli ultimi diecianni il volume di transazioni alberghiere superioria dieci milioni di euro avrebbe raggiunto circa 4,6miliardi, di cui oltre 1,7 miliardi investiti nei trophyhotel. E sono proprio gli alberghi trofeo a consegui-re in media anche i più elevati livelli di ricavo me-dio per camera venduta.

Camera con gustoDa servizio a indirizzo gourmet, fucina di talenti etendenze. È così che molti ristoranti d’alberghi sisono evoluti nel corso degli anni, diventando sem-pre più punti di riferimento d’eccellenza anche perla clientela esterna. Ed è qui che oggi nascono i gu-ru della cucina, da Thierry Marx, lo chef alchimistadel Sur Mesure del Mandarin Oriental di Parigi aGordon Ramsay, con decine di ristoranti in giro peril mondo e oggi impegnato a conquistare i palatipiù raffinati del Forte Village. È insomma, in hotelcome questi che ci si deve recare per vivere unagourmet experience senza compromessi. Nel servi-zio, le scelte di Master Meeting.

Convegni diffusiSe, fino a ieri, la formula dell’albergo diffuso ha in-teressato quasi esclusivamente il turismo leisure,oggi comincia a farsi notare un’apertura anche alMice. Si tratta di iniziative ancora non strutturate,che partono “dal basso”, dall’intraprendenza di al-cuni imprenditori dell’AD, che hanno compreso co-me anche un convegno, uscendo dalle pareti deitradizionali hotel dai grandi numeri, possa trasfor-marsi in una esperienza con valore aggiunto per ipartecipanti e in un’opportunità di ripresa econo-mica per i centri storici delle città. Ecco le propo-ste più interessanti in Italia.

City card, un’opportunità per il MiceNate per offrire agevolazioni a turisti in visita allecittà, le city card sono sempre di più e, finalmentedeclinate anche in base alle necessità dei viaggia-tori business. L’ultima tendenza è infatti quella diriconoscere sconti particolari sull’acquisto delletessere agli organizzatori congressuali e meetingplanner che portano i propri eventi nelle città chele offrono. Tra le city card turisticamente più appe-tibili in Italia c’è la FCB Congress Card di Firenzeche, ai delegati di un congresso, offre sconti specia-li per l’ingresso a musei, siti culturali, locali, nego-zi, centri benessere, campi da golf, visite guidate etrasporti.

COVER STORY

14 5 2012 | www.mastermeeting.it

deralberghi, hanno registratoun trend decisamente negativocon previsioni per l’estate pocorassicuranti, a conferma dellacrisi economica che sta met-

tendo in ginocchio l’Eurolandiae non solo. Di contro, l’attualeMinistro dello sviluppo e delleinfrastrutture, Corrado Passe-ra, ma anche Mario Draghi,Presidente della Banca Centra-le Europea, prevedono, per ilnostro Paese, una, sia pur leg-gera ripresa entro la fine del-l’anno. Abbiamo chiesto un pa-rere a Ezio Indiani (foto a sini-stra), General Manager dellostorico Hotel Principe di Savo-ia di Milano, con alle spalle,una lunga esperienza nell’ho-tellerie di lusso internazionale.Quali scenari reali si pro-spettano per il turismo ita-liano nei prossimi mesi?«Il 2012 si sta rivelando pertutti un anno molto difficile.Per quanto ci riguarda, i primiquattro mesi sono stati fatico-si: anche se per differenti ra-gioni, abbiamo sofferto rispet-to agli anni precedenti. La ra-gione principale è la crisi chesta colpendo l’Europa e, piùche altrove, l’Italia, dove lacontrazione della domanda èancor più preoccupante. Pren-diamo la settimana della moda,ad esempio. Si tratta di unevento molto importante perMilano, ma la richiesta a feb-braio è stata decisamente infe-riore rispetto a quella del 2011e del 2010. L’unico periodo fie-

EZIO INDIANI, GENERAL MANAGER DELLO STORICO HOTEL PRINCIPE DI SAVOIADI MILANO, PARLA DELLA CRISI CHE HA INTACCATO ANCHE IL DORATO MONDODELL’HOTELLERIE DI LUSSO, E DELLE STRATEGIE MESSE IN ATTO PERCONTRASTARLA. AUSPICANDO UNA MIGLIORE GOVERNANCE PER IL TURISMOLinda Smiderle Barattieri

Siamo in recessione su tut-ti i fronti, turismo incluso.I dati relativi alle festivitàdi Pasqua e ai ponti del 25

aprile, secondo le stime di Fe-

Un anno difficile,MA CE LA FAREMO

COVER STORY

5 2012 | www.mastermeeting.it 15

strutture ricettive. Quantoincide tale decisione sulsegmento dell’hotellerie dilusso?«Moltissimo e in senso negati-vo, ma incide su tutte le cate-gorie d’alberghi, non solo sulsegmento del lusso. Premettoche la classificazione degli al-berghi non è una difficoltà uni-camente italiana: ho lavoratoin diversi paesi d’Europa e micapita di confrontarmi con al-cuni colleghi che gestiscono al-berghi di prestigio all’estero eil problema risulta essere co-mune a tutti. Classificare gli al-berghi solo in base a un crite-rio di uniformità è difficile. InItalia, con 19 regioni e 19 leggi

diverse sul turismo, la gestionediventa molto complessa ed èparticolarmente difficile trova-re il consenso generale anchesulle indicazioni che il governopropone. Occorrerebbe snellirela burocrazia e tutta la norma-tiva che disciplina il comparto:abbiamo bisogno di una gover-nance che consideri l’applica-zione di un Codice del Turismovalido su tutto il territorio na-zionale. È impensabile chel’operatore turistico debba oc-cuparsi delle mille regole regio-nali: il mondo corre veloce, tut-to è a portata di click e quelloche si deve garantire, se si vuo-le essere efficienti sul mercato,è la certezza e la semplicità dinorme omogenee in tutto ilPaese».Quali debolezze ha l’Italiarispetto a una Francia o unaSpagna, mercati turisticiche sembrano superare ilnostro anche in contesto dicrisi generalizzata?«Francia e Spagna hanno unaidentità chiara, forte, ed en-trambe promuovono le loro de-stinazioni in modo unitario. So-

ristico in cui abbiamo lavoratomolto bene è stato durante ilSalone del mobile, dal 17 al 22aprile, mentre la prima decadedel mese, a causa delle festivi-tà pasquali, ha visto una dimi-nuzione significativa della do-manda negli alberghi di lussomilanesi con un calo di presen-ze del 15-20%. Purtroppo, no-nostante azioni promozionalimirate, i periodi festivi a Mila-no, non hanno portano il flus-so turistico sperato e i prossi-mi mesi non sembrano pro-mettere niente di buono. A lu-glio inizierà il Ramadam e nonpotremo contare sul mercatomedio orientale e musulmano.Mi auguro di cuore che Passe-ra e Draghi abbiano ragione eche, nell’ultimo quadrimestredell’anno, inizi la sia pur mini-ma ripresa indicata. Attual-mente, però, non vedo segnalimolto incoraggianti».Il ministero del turismo delprecedente governo Berlu-sconi aveva cercato di isti-tuire un Codice del Turismounivoco valido per tutto ilsettore e per tutto il Paesema è stato bocciato dallaCorte Costituzionale che,accogliendo alcune istanze,ha recentemente abrogato19 articoli, tra cui quelli inmateria di classificazione estandard qualitativi delle

Milano. Principe di Savoia.Qui sopra, l’ingresso principale.In basso, living room dell’Imperial suite

COVER STORY

16 5 2012 | www.mastermeeting.it

tervenire e promuovere le ec-cellenze regionali».Quali strategie sta metten-do in atto il Principe di Sa-voia per contrastare le in-certezze del momento?«Sono le stesse applicate datutti gli altri alberghi del grup-po Dorchester Collection. Stia-mo lavorando in maniera pres-sante sui mercati emergenti, inparticolare Cina, India e Brasi-le. I risultati sono ottimi e cosìfacendo, abbiamo sopperito al-la contrazione della domandada parte della clientela europeae italiana in particolare. Stiamolavorando intensamente anchesulle nuove tecniche di venditacapitalizzando sulla plurienna-le esperienza del nostro Reve-nue Management. Inoltre, stia-mo potenziando le iniziative diweb marketing sui migliori mo-tori di ricerca e in particolarein quelle nazioni che rappre-sentano i segmenti di mercatocon più alto potenziale per lanostra struttura. La Compagniacontinua ad investire in modomassiccio sulla formazione e lo

In senso orario: Ezio Indiani in compagnia del Dalai Lama, dell’attoreDustin Hoffman, del premio Nobel Rita Levi Montalcini,dell’attore Sylvester Stallone, del chitarrista dei Rolling StonesKeith Richards. In basso, la piscina della Presidential suite

no più flessibili e dinamichenel proporre nuove iniziativeper la promozione del territo-rio e delle sue bellezze artisti-che, culturali e paesaggistiche.In entrambi i paesi, il Ministrodel Turismo è garante di unamassiccia promozione naziona-le sui mercati mondiali a cui siaggiungono le varie promozio-ni locali che ogni specifica areapromuove».A suo avviso, quali misuredovrebbe adottare l’attualeGoverno per dare una manoconcreata al comparto?«Potrebbe prendere comeesempio le iniziative di succes-so degli altri paesi europei, ri-proponendo un Ministero delTurismo con poteri d’interven-to strategici e composto dauno staff di professionisti con

una formazione ed esperienzaspecifica nelle varie aree delturismo, tecnici in grado di in-dicare con chiarezza e determi-nazione la strada da seguireper raggiungere importantiobiettivi di crescita per tutto ilcomparto turistico, settore cherappresenta una delle più im-portanti risorse economichedell’Italia. Un problema urgen-te da risolvere è, per esempio,la promozione del sistema Pae-se: una nazione leader per il tu-rismo come la nostra non puòpresentarsi sul mercato globalecosì frazionata. Per poter avereun presenza significativa e rap-presentativa in un contesto in-ternazionale e attirare nuoviflussi di visitatori, dobbiamopresentarci con una forte iden-tità nazionale e proporre, inprimis, la “destinazione Italia”.Le amministrazioni locali,sull’onda di una promozionenazionale, dovrebbero poi in-

Gli highlights del Principe di Savoia•Le suite: una superba selezione, dalla Presidenziale – con 500metri quadrati dotati di piscina privata, sauna, bagno turco, ter-razza, cucina privata e tre camere da letto (con possibilità diunirsi al piano di sotto con altre 12 camere) – alle 4 ImperialSuite di 250 metri quadrati ciascuna, alle 9 Principe Suite edinfine le numerose camere Deluxe.

•La nuova ed elegante lobby, Il Salone, e il bar Principe: trendye dall’atmosfera esclusiva con lounge music.

• Il ristorante gourmet, Acanto, con cucina a vista e servizio im-peccabile.

•Le sale: contesti di charme che si prestano a fare da cornice adeventi unici.

COVER STORY

5 2012 | www.mastermeeting.it 17

se relative alla partecipazioni afiere e riunioni. I roadshow fi-nanziari, un segmento impor-tante per la città di Milano, conla recente crisi economica so-no pressoché scomparsi e mol-te aziende, che vedevano l’al-bergo come location ideale peri loro eventi, hanno ridotto no-tevolmente le spese per i mo-menti di aggregazione, come lecene pre natalizie o le festeaziendali».Dopo la recente ristruttura-zione che ha coinvolto risto-rante, cucine, bar, lobby,aree comuni e molte dellecamere, oggi, qual è il puntodi forza del Principe?«Dopo 4 anni di lavori e 60 mi-lioni di euro per riqualificare ilPrincipe, oggi ho la fortuna didirigere il più bello ed esclusi-vo hotel di Milano. Il Principeha delle caratteristiche uniche

– dalla suite (con piscina priva-ta) più grande d’Italia, al fit-ness centre che regala unaspettacolare vista sulla città,alla straordinaria offerta di sui-te – che ne fanno la meta abi-tuale di tanti personaggi notidel jet set, della politica e dellospettacolo».Progetti futuri?«Abbiamo iniziato il restylingdel business centre come purela creazione di una nuova areadedicata a showroom e nego-zio del prestigiosissimo brandStefano Ricci. In collaborazio-ne con Fendi Casa, stiamo lan-ciando il nuovo “ChampgneBar” nel nostro meravigliosogiardino antistante l’albergo.Infine, per garantire un servi-zio sempre all’avanguardia,stiamo installando una nuovarete di cablaggio di ultima ge-nerazione». �

sviluppo di tutto il personale,che di fatto è il nostro punto diforza, l’elemento che ci per-mette di distinguerci dalla con-correnza e di offrire alla nostraclientela un servizio semprepiù personalizzato ed efficien-te. La qualità dell’albergo, ingenerale, dopo gli interventi diriqualificazione degli ultimi treanni, è decisamente alta, e aquesta si aggiunge un persona-le altamente motivato e predi-sposto a un servizio d’eccellen-za. I nostri piani di sviluppo delpersonale sono rivolti a 360gradi dalle posizioni più umili aquelle più prestigiose e il no-stro obiettivo ultimo è fare inmodo che ogni dipendete del-l’albergo possa essere, di fron-te al cliente, il general managerstesso».Quale segmento dell’hotelsta risentendo maggiormen-te della crisi?«Il congressuale, in considera-zione del fatto che molte com-pagnie, principalmente euro-pee, stanno riducendo i lorocosti tagliando parte delle spe-

Lo Champagne Bar in giardinoarredato da Fendi

L’ INCHIESTA

18 5 2012 | www.mastermeeting.it

LA SFIDA CORRE SUI BINARI A COLPI DI SERVIZIE TARIFFE MA, SECONDO UN’INDAGINE DI CISALPINARESEARCH SU 500 AZIENDE ITALIANE, L’OFFERTADEI VETTORI ORIENTATA SU STANDARD DI SERVIZIOSEMPRE PIÙ ELEVATI DISORIENTA I TRAVEL MANAGERSEMPRE PIÙ ATTENTI AL CONTROLLO DELLE SPESETiCo

&FRECCIAROSSAITALO

Le aziende faticano a stareal passo con l’evoluzionedell’offerta che sta interes-sando il trasporto ferrovia-

rio. C’è un contrasto tra leaspettative dei vettori, orientatisu standard di servizio semprepiù elevati, e quelle dei travelmanager per i quali l’elementodiscriminante resta ancora einevitabilmente la necessità dicontrollare la spesa. Questa lafotografia scattata a marzo, allavigilia del debutto di Italo diNTV, da Cisalpina Research, il

nuovo centro studi creato daCisalpina Tours che ha condot-to la ricerca Un nuovo modoper viaggiare in treno su uncampione di oltre 500 aziendeitaliane di medie e grandi di-mensioni. Obiettivo, valutarecome le aziende stanno affron-tando la nuova offerta deglioperatori ferroviari e l’impattoche hanno avuto le recenti no-vità, in termini di tariffe e classidi servizi, sulle politiche di mo-bilità aziendale. Ne è emerso unquadro di grande incertezza.

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I managerpreferiscono l’AltaVelocità all’aereo manon conosconoancora tutte le novitàtariffarie e di servizioUna prima panoramica delloscenario in cui si muove la ri-cerca, conferma quanto già co-municato dai principali vettorinazionali nel corso dell’ultimotriennio: in primis, il prosegui-re del trend positivo della spe-sa per i viaggi in treno (se nel

2009 tale voce di spesa rappre-sentava il 5,9% del volume tota-le delle spese di viaggio, nel2011 l’incidenza è stata del7,9%), specie nella tratta Mila-no-Roma, che ha registrato dal2009 al 2011 una crescita com-plessiva del 28,7%. È innegabi-le, quindi, che l’avvento dell’Al-ta Velocità abbia rappresentatoil fattore decisivo dell’incre-mento della quota di mercatodel treno, tanto che un terzodegli intervistati (35%) dichiara

di aver completamente sosti-tuito l’aereo con l’Alta Velocitànella travel policy aziendale,quando la tratta lo consentiva.Tuttavia, malgrado il 98% deimanager si dichiari pienamenteo mediamente soddisfatto delservizio Trenitalia per l’Alta Ve-locità, quella che emerge è unasituazione ancora confusa cir-ca le recenti novità tariffarie edi servizio, con una difficoltàda parte delle aziende ad adat-tarsi in tempo reale alle trasfor-

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mazioni del mercato, a frontedi un settore che invece evolvemolto rapidamente. Alla do-manda “Ha compreso le diffe-renze tra le diverse classi intermini di servizio?”, oltre lametà dei travel manager inter-vistati ha infatti rivelato di nonessersi ancora compiutamenteconfrontato con questo tema.Nello specifico, il 33% dei ma-nager non è ancora a cono-scenza della nuova offerta deivettori e il 25% ha dichiarato diconoscerla ma di non averlacompresa fino in fondo. Per-mangono perplessità anchesull’utilità della ripartizione delservizio in fasce intermedie neitreni ad Alta Velocità: il 59% de-gli intervistati la ritiene, infatti,poco o per niente importante.Emerge di conseguenza unquadro di grande incertezza cir-ca l’impatto che le nuove classidi servizio potranno avere sulletravel policy aziendali: la metàdei travel manager (49%) di-chiara di non aver ancora adat-tato alle nuove condizioni tarif-farie la propria policy, mentreil 37% di loro intende concen-trarsi per il momento su

un’unica classe. Solo il 15% sidice pronto a prevedere nellapropria politica di viaggio unuso flessibile delle classi, percogliere pienamente le oppor-tunità offerte dalla nuova seg-mentazione. Anche relativa-mente alla domanda “Cosa siaspetta dalla concorrenza ge-nerata da NTV sulle tratte diAlta Velocità?” il 74% degli in-tervistati si focalizza sul van-taggio economico, mentre il re-stante 26% si esprime in termi-ni di vantaggi per le aziende(14%) e per il viaggiatore (12%).Appare evidente, dunque, la di-screpanza di obiettivi e aspet-tative tra gli operatori e leaziende. A fronte di vettori chespingono su livelli del serviziosempre più elevati, con conse-guente aumento del costo me-dio del biglietto ferroviario, laprincipale aspettativa dei pro-fessionisti dei viaggi aziendalirimane quella del prezzo, dun-que la speranza che da un regi-me concorrenziale le aziendepossano trarre in primo luogomaggiori possibilità di rispar-mio. D’altronde, l’esigenza im-prescindibile delle aziende di �

Frecciarossa: a bordo c’è chi navigain internet e chi preferiscerilassarsi godendosi il paesaggio

Frecciarossa alla stazione di Milano

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ottenere saving significativi èdimostrata dalla flessionedell’uso della prima classe – undecremento del 13,9% nel trien-nio – e dalla corrispondente“riscoperta” della seconda clas-se (alla quale, a onor del vero,si associano livelli di serviziopiù alti spetto al passato). Que-sto gap tra le aspettative sulrapporto prezzo/qualità, rispec-chia evidentemente focus estrategie che rispondono a logi-che differenti. Se è vero che leevoluzioni dell’offerta impatta-no in maniera diretta sui pianiaziendali, è altrettanto veroche conoscere il punto di vistadei professionisti della mobili-tà aziendale può indirizzare ivettori verso lo studio di politi-che che vadano incontro allerichieste delle aziende, costan-temente alla ricerca di unaconvergenza tra le esigenze diqualità del servizio e di control-lo della spesa.

La rispostadi TrenitaliaTrenitalia (vedi pag. 226), dadiversi anni, adegua la propriaofferta, sia di prodotto che disoluzioni commerciali, alle esi-genze dei vari segmenti di mer-cato. Per quanto concerne ilCorporate Travel, l’approcciosi è evoluto in coerenza con losviluppo del prodotto Alta Ve-locità e Frecce. Attualmentesono disponibili, attraverso icanali di vendita più apprezzatidalle aziende (sia intermediatiche diretti), alcune formuleche consentono di ricevere i bi-glietti elettronici direttamentesul proprio cellulare e/o e-mail,offrendo così la massima flessi-bilità e una fruibilità immedia-ta, funzionale alle esigenze,spesso dell’ultimo minuto, tipi-

che del viaggiatore d’affari.L’azienda che entra in partner-ship con Trenitalia, sia attra-verso il canale diretto che quel-lo indiretto, può usufruire an-che di strumenti di gestione emonitoraggio dei propri acqui-sti, quali statistiche, report ana-litici, applicazione della pro-pria travel policy. Attraverso laprofessionalità del personaledelle biglietterie e di quello ap-partenente alla rete delle oltre

5000 agenzie di viaggio partner,grazie alle informazioni dispo-nibili sia sul sito fsitaliane.it siaal call center, il cliente può ot-tenere velocemente tutte le in-formazioni relative sia ai pro-dotti sia alle tariffe. In aggiun-ta, tutte le aziende che hannoconsolidati rapporti commer-ciali con Trenitalia, hanno a lo-ro disposizione personale spe-cializzato e dedicato in gradodi fornire oltre alle informazio-

Italo: l’alta velocità corre sui binari, accorcia le distanze e avvicina gli italiani

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ni base, suggerimenti, consigli,notizie. Come, ad esempio, ivantaggi legati all’ecosostenibi-lità del viaggio in treno rispettoad altri mezzi, informazioni uti-li alla stesura dei bilanci socia-li, oppure la proposta di combi-nazioni di viaggio con partner aprezzi convenienti. Un altroesempio concreto di prodottomolto apprezzato e fonte dipreziose informazioni è Viag-giatreno/Prontotreno, un pro-

gramma accessibile sulla reteinternet sia dai pc che in moda-lità mobile che fornisce in mo-do dettagliato, trasparente edattendibile tutte le informazio-ni sull’andamento di ognunodei circa 8000 treni che Treni-talia fa circolare giornalmente.Attraverso questo prodotto èpossibile monitorare l’anda-mento del proprio viaggio conaggiornamenti ogni pochissimiminuti, verificare le coinciden-

ze e le condizioni meteo nellacittà di destinazione.

L’offerta di ItaloNon sono passati neppure duemesi dall’esordio di Italo, il pri-mo treno europeo che ha rottoil monopolio pubblico sull’altavelocità, e gli impegni previstida Ntv per il potenziamento diofferta e frequenze di treni sul-la tratta Milano-Bologna-Firen-ze-Roma-Napoli inaugurata il �

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28 aprile scorso, sono stati ri-spettati, almeno fino ad oggi,arrivando così a 5 partenze edarrivi giornalieri per ogni dire-zione, per un totale complessi-vo di 10 viaggi al giorno. Il pia-no di lancio di Italo prevedeche nei prossimi mesi l’offertaaumenti gradualmente per arri-vare a regime, a termine 2012,quando l’intera flotta di 25 tre-ni sarà disponibile, a 50 viaggigiornalieri, 9 città collegate(comprese Salerno-Padova-Ve-nezia e Torino) e 12 stazioni. Ledestinazioni saranno servite da25 treni Alstom da 460 posti,dotati di tre differenti classi(Smart, Prima e Club) corri-spondenti all’acquisto di tre ti-pi diversi di offerte (base, eco-nomy e low-cost). Gli obiettivi

sono alti e i vertici della socie-tà contano di raggiungerli intempi brevi: «load factor del30% entro fine maggio», avevadichiarato l’amministratore de-legato della società NTV, Giu-seppe Sciarrone, in occasionedel primo viaggio di Italo, «epoi gradualmente crescere-mo», aveva aggiunto. L’investi-mento complessivo per l’azien-da guidata da Luca Cordero diMontezemolo è di un miliardodi euro, mentre sono stati as-sunti a tempo indeterminato1040 giovani sotto i 40 anni. Maquali i vantaggi dalla concor-renza? Trenitalia rilancia, mo-strando tariffe più basse a pari-tà di tratta. Ma il servizio forni-to è diverso, a partire dagli op-tional. Grazie alle tecnologie di

ultima generazione i viaggiatoridi Italo possono rimanere sem-pre collegati al mondo della re-te anche in viaggio, potendo la-vorare, guardare un film, con-nettersi sui social network osemplicemente navigare nelmondo del web. Sfruttando latecnologia satellitare, integratacon la connessione telefonicaUMTS, sarà possibile restareconnessi in rete, gratuitamen-te, con il proprio PC, telefono otablet in tutti gli ambienti deltreno mediante tecnologia wi-fi. La navigazione è garantitaanche alla velocità di 300 km/hed in presenza di ostacoli, adeccezione della lunga galleriatra Bologna e Firenze. Oltre al-la possibilità di navigare in re-te, sarà possibile vedere i film

Stazione Tiburtina: l’accoglienza in Casa Italo

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del circuito “Medusa” nell’ap-posita Carrozza cinema e vede-re in diretta SKY TG24; sfoglia-re i quotidiani Corriere dellaSera e Gazzetta dello Sport. Edinoltre previsioni meteo, linkalle principali sezioni di italo-treno.it e link ai principali ser-vizi di “Italo no stress” per pre-notare comodamente dal trenouna macchina a noleggio, con osenza conducente oppure unadelle proposte di viaggio del si-to Italotour, sviluppato in par-tnership con Alpitour. Per la ri-storazione a bordo, NTV hascelto di affidarsi ad Eatitaly,grande marchio della gastrono-mia italiana, che ha sviluppatoin esclusiva i menu da servirenella Italobox, confezione chesi ispira al Bento giapponese,

direttamente al posto e nei soliambienti Prima e Club. A pran-zo, tra le ore 12.30 e le 14.30 e acena, tra le ore 19.30 e le 21.30,i viaggiatori potranno sceglieretra i 3 menù “Gustoso”, “Orto”e “Tagliere” Inoltre sui treniNO Stop Roma-Milano sarannodisponibili, fino alle ore 10 an-che gli Italosnack “Colazione”e “Merenda”, mentre per i viag-giatori dell’ambiente Smartnon è previsto il servizio di ri-storazione, ma sono disponibilii distributori automatici disnack e bevande. Molto aggres-siva la strategia di Italo sulletariffe. In attesa della partenzadei treni no stop Milano-Roma,prevista a settembre, viaggiarecon Italo da Milano Rogoredo aRoma Tiburtina (tre ore e 11minuti), passando per Firenzee Bologna, costerà 45 euro conla low cost (smart). Con la ta-riffa economy si viaggerà inve-ce da Roma a Napoli a 32 euro(in Smart); a 43 euro (in Prima)e a 59 euro (in Club). Con la ta-riffa base, che permette massi-ma flessibilità, si spenderàsempre sulla stessa tratta, 43euro in Smart, 59 euro in primae a 68 in Club mentre con lalow cost (smart) raggiungereNapoli da Roma costerà soltan-to 20 euro. Per Milano i bigliet-ti in tariffa Economy varieran-no da 65 a 118 euro e in tariffabase da 88 euro a 130 euro. Inoccasione del lancio, la “Car-rozza cinema” sarà offerta allo

stesso prezzo delle altre poltro-ne “Smart” e nel “Salotto Club”si pagheranno quattro posti alprezzo di tre. Inoltre, il pro-gramma “fedeltà” contemplapromozioni e accumuli di pun-ti. Sono previsti anche rimborsida 30 a 70 euro al mese per chispende ogni mese fra 150 e 350euro in biglietti. Sciarrone haricordato che gli investimentidi Ntv ammontano a 1 miliardoe 100 milioni di euro di cui il50% per l’acquisto da Alstomdei 25 treni Tgv che arriveran-no entro l’anno e, precisamen-te, le prime due coppie di ‘Ita-lo’ il 28 aprile sulla tratta Napo-li-Roma-Firenze-Bologna-Mila-no per arrivare a 9 coppie il 26maggio, quando aprirà anche lastazione di Roma Ostiense e,ad 11 coppie, il 30 giugno. Poi,il 26 agosto sarà aperta la trattafino a Salerno e si aggiungeran-no 3 coppie di treni Da settem-bre sarà operativa la no-stopRoma-Milano e da fine ottobreci sarà l’apertura della trattaper Padova e Venezia per laquale si aggiungeranno tre cop-pie di treni. Si completerà l’8dicembre con Torino. Sciarro-ne ha sottolineato che NuovoTrasporto Viaggiatori (Ntv) am-bisce al raggiungimento di 8-9milioni di passeggeri in tre an-ni. «Stimiamo», ha detto l’ad,«il break-even a fine 2014, inizidel 2015». Per quest’anno, inve-ce, si calcolano 1,6 milioni diviaggiatori. �

Italo: profuma ancora di nuovo, l’interno della carrozza di Prima classe

LA PAROLA ALLE AZIENDE

26 5 2012 | www.mastermeeting.it

RACCONTA L’AUTOREVOLE ECONOMIST CHE SPESSO LE AZIENDE NON SEGUONOI TEMPI DEL MERCATO, A CAUSA DEI LORO TROPPO LENTI TEMPI DECISIONALI.MA UN’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CHE NON STA AL PASSOCON IL CONTESTO TECNOLOGICO, ECONOMICO E SOCIALE DEL BUSINESS DI OGGINON RIESCE A SOPRAVVIVEREDante Daverio

La velocita’fa bene alle aziende

Una recentissima ricercarealizzata dall’autorevolesettimanale Economist lodice senza mezzi termini:

molto spesso quando le azien-de non tengono il passo con itempi del mercato la colpaprincipale va ricercata nella ec-cessiva lentezza dei processidecisionali. Oggi, che in ogni ti-

pei, la metà dei quali a livello ditop management. All’interno diquesta analisi molto approfon-dita e che ha richiesto diversimesi di lavoro, è stata quindimisurata la capacità delleaziende di reagire al ritmo ser-rato dei cambiamenti e allanuova complessità dei contestie sono infine anche state forni-te agli addetti ai lavori (lettoridel settimanale, ndr) alcuneraccomandazioni su come mi-gliorare i tempi decisionali peruna più efficace operatività.

Perché si fa faticaa trasformarele informazioniin decisioniLa prima importante notazioneche si evince dal lavoro di ri-cerca è che tra i top managernon manca la consapevolezzache i ritmi dell’ambiente nelquale le aziende operano han-

LA PAROLA ALLE AZIENDE

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po di business, in quello turisti-co come in quello finanziariotout court, il contesto globalecon il quale ci si raffronta quo-tidianamente, e che comprendeaspetti tecnologici, economici,sociali, di competizione inter-nazionale e di abitudini neiconsumi, si modifica semprepiù rapidamente, un’aziendache ha poca comunicazione trale varie funzioni interne e, so-prattutto, troppa rigidità neiruoli diventa troppo lenta equindi a rischio fallimento. Èquesto il sunto dell’analisi cheemerge dallo studio intitolato“Game Changer - How compa-nies are responding to a fast-changing business environ-ment”, che è stato commissio-nato all’Economist da ProgressSoftware Corporation, societàche produce soluzioni softwareper le aziende, e che ha coin-volto circa 400 dirigenti euro-

PER VELOCIZZARE LE DECISIONI AZIENDALIÈ FONDAMENTALE REPERIRE LE INFORMA-ZIONI, CHE LE DEVONO DETERMINARE, DAIGIUSTI INTERLOCUTORI: IN PRIMIS DAICLIENTI E POI DAI DIPENDENTI CHE OPERA-NO IN “IN PRIMA LINEA”

Per il 79% dei manager,un’azienda deve essere prontaa reagire alle nuove situazioni

Il giusto coordinamentodelle funzioni aziendaliè fondamentale peril 34% degli intervistati

LA PAROLA ALLE AZIENDE

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UN’AZIENDA CHE HA POCA COMUNICAZIO-NE TRA LE VARIE FUNZIONI INTERNE ETROPPA RIGIDITÀ NEI RUOLI DIVENTA LEN-TA E QUINDI A RISCHIO FALLIMENTO

essi di mercato, di business odi circostanze, sono invece au-mentati. Ed è soltanto il 39%dei dirigenti che pensa di averpreso le giuste decisioni riguar-do a come e quando rispondereai cambiamenti in atto. L’anali-si degli esperti dell’Economistha poi cercato di affrontare ilperché tante aziende, che nonhanno problemi a raccogliereinformazioni, dati e analisi peravere indicazioni su quale dire-zione prendere, faticano invece

no subìto una decisa accelera-zione negli ultimi cinque anni.A pensarla così è ben il 75% de-gli intervistati, mentre addirit-tura il 79% di essi è consapevo-le dell’importanza di una pron-ta reazione dell’azienda allenuove situazioni. Certo, poi ar-rivano le cattive notizie, datedal fatto che quasi la metà de-gli intervistati, il 48%, ammetteche i tempi decisionali impie-gati dalla propria azienda perreagire ai cambiamenti, siano

poi a trasformare le informa-zioni in decisioni, quando è ilmomento di farlo. Il motivo piùimportante, quello cioè indivi-duato dal 35% degli intervistati,risiede nella mancanza di risor-se: rispondere a una situazionenuova significa introdurre nuo-ve procedure, nuove tecnolo-gie, nuovi servizi. Vuol dire in-somma fare un investimentoper il quale, anche se è ritenutonecessario per restare compe-titivi, troppo spesso non si rie-scono a reperire le risorse ade-guate. Altrettanto importante,secondo il 34% dei manager, èperò un fattore più immateria-le, ossia la mancanza di coordi-namento fra le varie funzioniaziendali: le informazioni nonvengono condivise a sufficien-za e le indicazioni che potreb-

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bero essere utili ai dirigenti perprendere le decisioni più effi-caci non arrivano al giusto de-stinatario. Spesso, inoltre, glistessi dirigenti (25%) sottoli-neano come i procedimenti de-cisionali all’interno delle azien-de siano troppo burocratici.

Come renderepiù veloci i processidecisionali e diprocedura anti-crisiper il businessCome migliorare allora questasituazione? Il primo passo, se-condo i manager intervistati,per velocizzare e rendere piùefficaci le decisioni aziendali èreperire le informazioni che ledevono determinare dai giustiinterlocutori: in primis daiclienti (per il 61%) e quindi dai

dipendenti che operano “in pri-ma linea” e che hanno l’oppor-tunità di interagire con loro peravere feedback e indicazionisulle situazioni che rendononecessarie risposte aziendali.Non vanno trascurati partner(33%), fornitori (29%) e media(25%), che possono avere unavisione più allargata del merca-to. Importantissimo poi però èl’aspetto legato all’organizza-zione interna di una società.A questo livello, allora, per ren-dere i tempi più rapidi occor-re facilitare il flusso di infor-mazioni tra tutti i reparti e lefunzioni aziendali, opinioneespressa dal 42% dei dirigenti,e introdurre sistemi organizza-tivi meno piramidali o centra-lizzati, ma più orizzontali, concapacità e responsabilità deci-

sionali decentrate, secondo il36%.

La realtà italianavista da duetop managerFin qui gli spunti presi dall’ana-lisi dell’Economist e dalle opi-nioni dei manager internazio-nali che hanno partecipato al-l’iniziativa. Occorre però conte-stualizzare meglio nella realtàaziendale italiana questo tipodi processi e di informazionirelative al futuro andamentodel business. È per questoquindi che ci siamo rivolti adue manager di casa nostra,due profondi conoscitori dellerealtà imprenditoriali del Paesein quanto esperti di credito e difinanza, per affondare meglio ilcolpo sulle problematiche del- �

L’organizzazione dei processi aziendali si fonda suun’ottima gestione dei sistemi tecnologici

6 STEP PER AVERE UNA MARCIA IN PIÙPer rispondere con la giusta velocità ai cambiamenti del mercato,un’azienda deve:1 rivedere le strategie aziendali ogni qualvolta c’è un cambiamen-

to invece che a scadenze fisse2 raccogliere più informazioni possibili e da più fonti, per

costruire un quadro completo della nuova situazione3 assicurare ai manager l’autonomia necessaria per prendere

velocemente le decisioni tramite un’organizzazione orizzontalee decentralizzata.

4 creare una cultura aziendale che favorisca il cambiamento5 avere il coraggio di sperimentare, seguire l’istinto, fare errori,

riprovare.6 stabilire una leadership basata sulla fiducia, sul dialogo onesto,

aperto e collaborativo con i propri dipendenti

LA PAROLA ALLE AZIENDE

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vità di azione aiuta a cogliere,in una fase di limitate opportu-nità di mercato, le reali occa-sioni prima di altri competitore a dare la possibilità di valu-tarle in termini di impatto stra-tegico e di economicità.Troppa rigidità nei ruoliaziendali è una delle moti-vazioni, secondo l’Econo-mist, che rendono lente epoco competitive le aziende.La sua esperienza di mana-ger conferma questa vision?«Innanzitutto dipende dal con-testo e dal tipo di decisione. Dicerto l’abitudine a decidere stavenendo sempre meno in parti-colare nelle multinazionali do-ve si creano complesse struttu-re decisionali, i livelli piramida-li infiniti ovvero comitati conlivelli crescenti di dettaglio,che spesso hanno propriol’obiettivo di decidere di nondecidere, ovvero di rendere piùostico e demotivante l’attuazio-ne di proposte che vengono intempi di crisi sempre più vistecon diffidenza. In aggiunta aciò, bisogna sottolineare comenelle grandi multinazionali, ledecisioni nei fatti vengono pre-se a livello di headquarter e leregion spesso ratificano deci-sioni prese da altro manage-ment o pongono le questioni al-

lo stivale. Davide Rigamonti(foto), direttore commercialedivisione Carte di Credito diDeutsche Bank è il primoesperto di realtà aziendale checi ha risposto. «Seguire i tempidel mercato per un’azienda èfondamentale, oltre che sinoni-mo di successo: sono assoluta-mente d’accordo con i risultatidi questa ricerca. E per diversimotivi. Innanzitutto in una re-altà economica molto più dina-mica e guidata da tempi “tec-nologici”, come quella attuale,il time to market è diventatouna condizione sine qua nonper presidiare il mercato, oltreche un fattore critico di suc-cesso. In aggiunta la tempesti-

lo stesso head office per otte-nerne un feedback».Allora, da manager “esper-to”, Davide Rigamonti qualeconsiglio darebbe a un gio-vane collega che volesse es-sere rapido “di testa” peradeguarsi alla velocità delmercato?«Prima di prendere decisioni, ènecessario vedere ogni tema daangolazioni opposte, tentandonon tanto di trovare confermealla propria tesi quanto contro-argomentazioni tali da raffor-zarla oppure da aumentare ilsenso critico e di conseguenzala bontà delle scelte. Ma nonbisogna lasciarsi condizionaretotalmente dalle idee degli al-tri, bensì cercare di trovaresempre una soluzione autono-ma, anche se non si ricopre unruolo decisionale, perché que-sto aiuta a testare la propriaabilità. Da ultimo, da buon ita-liano, non dimenticherei mail’istinto, che spesso irrazional-mente porta a scegliere la stra-da e le soluzioni migliori».Pietro Giuliani (foto a de-stra), Presidente e amministra-tore delegato di Azimut è da an-ni un manager al top della fi-nanza italiana. Anche a lui ab-biamo chiesto di commentare irisultati della ricerca. «Seguire itempi del mercato per un’azien-

La rigidità dei ruoli fa male alleaziende: essere veloci e flessibili

vuol dire essere competitivi

LA PAROLA ALLE AZIENDE

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da è fondamentale: rapidità eflessibilità sono elementi im-prescindibili per poter compe-tere nel mercato attuale. Ri-spetto a qualche tempo fa oggiè molto più facile ottenere in-formazioni ma è fondamentaleper un’azienda saperle trasfor-mare velocemente in decisioni.Per quanto riguarda invece latroppa rigidità nei ruoli azien-dali, l’esperienza spesso dimo-stra come le strutture manage-riali siano poco utili e anzichéagevolare la crescita la contra-stino. Noi siamo oggi un grup-po internazionale con team inTurchia, Cina, Svizzera, Mona-co, Irlanda e Lussemburgo, e

di rispondere velocemente cre-ando dei prodotti che il merca-to richiede. Siamo stati i primi,ad esempio, a lanciare in Euro-pa il fondo Renminbi Opportu-nities, permettendo agli investi-tori europei di cogliere le op-portunità legate alla crescitadella Cina e della sua moneta, ea novembre scorso, in occasio-ne della campagna a sostegnodel debito pubblico italiano, insoli 10 giorni abbiamo riqualifi-cato il nostro Fondo Solidityche investe al 100% in Titoli diStato italiani».In conclusione allora, PietroGiuliani, da manager “di lun-go corso”, quale consigliodarebbe a un giovane collegache volesse essere rapido“di testa” per adeguarsi allavelocità del mercato?«Consiglierei di avere il corag-gio di sperimentare e cambiare.Incapperà, come è normale, inerrori ma non deve scoraggiar-si. L’esperienza è fatta dagli er-rori commessi nel passato». �

siamo dotati di una organizza-zione flessibile e snella che cipermette di rispondere a una si-tuazione nuova in tempi rapidi.Grazie a queste caratteristichesiamo in grado di anticipare itempi e di offrire ai nostri clien-ti soluzioni innovative oppure

lo, solitamente, situate ancheall’interno di edifici esclusivi edi particolare rilievo storico edarchitettonico. Si tratta di im-mobili dal valore inestimabilecon una forte carica simbolica,in quanto si identificano con lacittà in cui si trovano. Un im-mobile trofeo ha infatti una ri-levanza storico-architettonicadocumentabile e rappresentaun’icona a livello mondiale, oalmeno nazionale. Ebbene è as-sodato oramai che la crisi cheha toccato negli ultimi anni

praticamente tutto il mercatoalberghiero – anche se più a li-vello di tariffe in ribasso che dipresenze effettive mai mancate– non ha mai riguardato i gran-di hotel di pregio. Lo certificaun’analisi effettuata dalla so-cietà di consulenza professio-nale e finanziaria, specializzatain servizi immobiliari, JonesLang LaSalle e secondo la qua-le, tra il 2000 e il 2011 (ovveronel mercato turistico degli ulti-mi dieci anni), il volume ditransazioni alberghiere supe-

SCENARI DEL TURISMO

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LA CRISI, CHE HA TOCCATO NEGLI ULTIMI ANNI IL MERCATO ALBERGHIERO, NON HA SCALFITOI GRANDI HOTEL DI PREGIO. CHE CONTINUANO A REGISTRARE IL PIÙ ELEVATO LIVELLODI “AVERAGE DAILY RATE”, CON UNA CRESCITA, NELL’ULTIMO DECENNIO, PARI AL 30%Davide Deponti

Tutti concentrati, da trop-po tempo oramai, sullacrisi, economica e socialeche investe il mondo occi-

dentale, e sulle ricette da segui-re per superarla e dimenticarla.C’è tuttavia un settore, postoall’interno del più grande com-parto del turismo, riguardantesia i business travel sia i viaggileisure, che, di questo periododi difficoltà, non ha risentito. Èquello dei cosiddetti trophy ho-tel – alberghi “trofeo” –: strut-ture recettive di altissimo livel-

Trophy hotelIl lussonon perde colpi...

Il rigoglioso giardino dell’hotel Villa San Michele, sui colli di Fiesole

SCENARI DEL TURISMO

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Villa d’Este, sul Lago di Como,o Villa San Michele a Fiesole.Durante il periodo 2001-2011, ilcampione selezionato di trophyhotel ha registrato un tasso dioccupazione in linea con gli al-berghi di qualità e il ricavo me-dio per camera venduta ha evi-denziato una crescita del 30%circa. I migliori nel loro trenddi crescita sono stati gli alber-ghi più moderni, come i mila-nesi Bulgari e Park Hyatt.Nella capitale invece il tassomedio di occupazione è legger-mente superiore e, durante ilperiodo analizzato, i trophy ho-tel di Roma hanno registratoun ricavo medio per camerasuperiore proprio al 30%. Perquanto riguarda invece il Rev-Par – ricavo medio per cameradisponibile, dato dai ricavi to-tali diviso il numero delle ca-mere – nei dieci anni studiatida Jones Lang LaSalle si evi-denzia una crescita del 40 percento. Per quanto riguarda unalocation particolare come Ve-nezia, l’occupazione media an-nua è leggermente inferiore aquella degli alberghi di livelloinferiore, mentre superiore èinvece il dato dell’adr che, ne-

gli ultimi dieci anni, si è atte-stato in media oltre il 24% ri-spetto al dato del mercato turi-stico nel suo insieme. Firenze èinvece la città dove si trovano itrophy hotel che si distinguonoin termini di ricavo medio ca-mera. La conclusione dalla ri-cerca è che negli ultimi anni èstato registrato un discreto nu-mero di transazioni nei trophyhotel: certo è che però si trattasempre di un mercato di nic-chia le cui molto positive per-formance non saranno certo ingrado di risollevare le sorti ditutto il comparto italiano dellarecettività che, nel 2012 avrà,secondo le previsioni degli stu-diosi di settore, transazioni nel-l’alto di gamma per 300 milioni.

Investimentiche paganoVolendo andare più nello speci-fico dell’ultimo anno, sempregrazie all’analisi effettuata dal-la società di consulenza JonesLang LaSalle, possiamo vederecome il 2011, nonostante l’in-certezza legata alla crisi del-l’euro che ha caratterizzato ilsecondo semestre dell’anno, sisia dimostrato un anno intenso �

riori a dieci milioni di euro haraggiunto circa 4,6 miliardi, dicui oltre 1,7 miliardi investiti introphy hotel. E sono proprio glihotel trofeo le strutture checonseguono in media i più ele-vati livelli di “average daily ra-te”, ossia ricavo medio per ca-mera venduta.Bisogna a questo punto peròfare un passo indietro e capirequali sono i criteri che JonesLang LaSalle utilizza per indivi-duare i trophy hotel. Il primostep è quello di focalizzarsi sul-le caratteristiche di unicità, va-lore architettonico e artistico:per questo motivo fanno partedella categoria gli alberghi mi-lanesi Grand Hotel et de Milane Four Seasons, quelli romaniSt. Regis, Hassler e Hotel deRussie, e i resort unici come

Villa d’Este a Cernobbio è un trophy hotel che ospita spesso anche vertici politici e finanziari internazionali

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di attività sia da parte degli in-vestitori che degli operatori al-berghieri nell’area EMEA (Eu-ropa, Medio Oriente ed Africa).Tanto è vero che alla fine del-l’anno il volume complessivo diinvestimenti si è attestato a⇔8,1 miliardi, registrando unincremento del 5% rispetto alvolume del 2010. Roberto Ga-lano, Executive Vice Presidentdi Jones Lang LaSalle Hotels,ha a questo proposito dichiara-to che: «nel 2011 abbiamo assi-stito ad una strategia di “flightto quality” per la quale i trophyasset nelle principali città han-no raggiunto prezzi record, am-pliando il differenziale di prez-zo tra asset primari e seconda-ri. I principali trophy hotel so-no stati acquisiti da investitoriMedio Orientali ed Asiatici,principalmente rappresentatida high-net-worth individual

(HNWI) e fondi sovrani, nono-stante l’elevato prezzo per ca-mera pagato ed i bassi rendi-menti associati a tali investi-menti. La crescita degli introitialberghieri nel 2011 è stata no-tevole, tuttavia è da segnalareche molto spesso tale crescitasi paragona a delle performan-ce molto basse, rappresentati-ve degli anni di crisi. In moltimercati il ricavo medio per ca-mera disponibile è ben al disotto dei livelli conseguiti pri-ma della crisi del 2008 e 2009».È insomma un segmento quellodei trophy hotel che attira l’at-

tenzione internazionale ma cheresta comunque dominato daimprenditori italiani. Negli ulti-mi dieci anni, infatti, l’attivitàdi investimento in trophy hotelè stata dominata per il 45% deivolumi dagli investitori nazio-nali, seguiti da quelli di originestatunitense (23%), come igruppi Orient-Express – cheoggi possiede in Italia sei strut-ture dopo che nel 2010 ha ac-quisito il Grand Hotel Timeo &Villa Sant’Andrea a Taorminaper circa 81 milioni di euro – oColony Capital, investitori asia-tici (14%) ed europei (13%). Per

L’elegante Spa e La Royal Imperial Suite del resort Imperial di New Delhi

Soggiorno in suite e breakfast “en plein air” al resort Villa San Michele di Fiesole

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quel che riguarda la tipologiadi investitori, i più attivi sonostati gli operatori alberghieri(30%). Questo è il motivo percui il 48% degli investimenti so-no stati transati con un con-tratto di management, mentreun ulteriore 48% è stato offertosul mercato libero da vincolicontrattuali. In termini di loca-tion, si registra il maggior volu-me di investimenti nella città diMilano (49%). Allo stesso tem-po dall’analisi emerge che i re-sort rappresentano il 35% degliinvestimenti complessivi, con-fermando l’attrattività del set-tore nonostante la volatilità ela stagionalità che tipicamentecaratterizza la domanda vacan-ziera. I trophy hotel sono gene-ralmente investimenti di lungoperiodo e i pochi dati disponi-bili suggeriscono che questi in-vestimenti possono generareun importante apprezzamentodel capitale. Il Four Seasons diMilano, venduto quattro voltein dieci anni, sembrerebbe con-fermare questa ipotesi: dal1996 al 2006 il valore dell’alber-go ha registrato una crescitamedia annua del 12%.

Strategia di successoInsomma, il lusso non perdecolpi e gli hotel trofeo sonosempre un buon affare. Ma co-sa ne pensano gli addetti ai la-vori? Il primo “superesperto” alquale abbiamo chiesto lumi èun manager davvero bravo (co-me dimostra la sua carriera, in-nanzitutto, ndr) e specializzatonella gestione di alberghi dipregio, e non solo. Stiamo par-lando di Luca Finardi, GeneralManager del Grand Hotel Ti-meo di Taormina e Area Mana-ger Sicily del gruppo OrientExpress, al quale abbiamo in-

di hotel di pregio situati instrutture esclusive. «Innanzi-tutto devo dire che non si devegiustificare», racconta Finardi, �

nanzitutto domandato perchéla crisi che ha toccato negli ul-timi anni il mercato alberghie-ro non ha invece colpito i gran-

Villa d’Este a Cernobbio: lo splendido giardino ottocentesco e, sotto,la sala Canova, sontuoso spazio per eventi di alto profilo

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«il fatto che questi hotel d’elitenon conoscano crisi solo con ilfatto che l’intero settore lussonon abbia perso colpi in questianni di crisi. Grazie alla miaesperienza personale al Timeoinfatti, voglio sottolineare co-me ci siano ben altre tre moti-vazioni fondamentali alle spal-le di questo successo dei tro-phy hotel. Il primo riguarda lavoglia di investire nel proprioprogetto nonostante tutto: noicome catena Orient Express loabbiamo fatto fin dal 2008, pri-mo anno di recessione, svilup-pando con grandi investimentinelle strutture di alto livellouna reazione inversa nel mer-cato che ci ha premiato e cipremia. Di questi investimentifanno parte proprio le acquisi-zioni di due hotel in Sicilia, trai quali il Grand Hotel Timeo, ela grande ristrutturazione di

un’altra location unica, quale ilCipriani di Venezia. La secondaragione del successo, nostroma non solo, è quella di averepuntato fortemente sulla co-municazione, sia a livello istitu-zionale che di pubbliche rela-zioni verso il pubblico. E infinec’è la formazione: è fondamen-tale per alzare il livello del ser-vizio curare e sviluppare al me-glio le capacità dei propri col-laboratori. Insomma a pagare èsempre la qualità del livello diospitalità e per alzarla al massi-mo bisogna attuare una strate-gia che paga. Come quella deli-neata lungo questi tre punti. In-fine c’è un’ultima notazione dafare: riguarda il fatto che chisceglie di soggiornare in un ho-tel trofeo lo fa non solo per“provare” proprio questa quali-tà di accoglienza ma anche per-ché vuole vivere quella che è“l’esperienza” legata allo starein un particolare luogo». Ab-biamo chiesto poi a Luce Finar-di, se oggi per una catena o un

privato, è ancora un investi-mento rilevare la proprietà diun trophy hotel. «Certo sembrascontato dire che acquisire unastruttura di pregio già di suc-cesso è molto più semplice chefar “crescere” un hotel fino afarlo diventare d’elite. In realtà,credo che la verità stia nelmezzo. L’esempio del fatto chenon sempre serve un lungo per-corso è il Four Season di Firen-ze, che in soli tre o quattro annidi attività è diventato una strut-tura “mito” partendo da zero. Ilsegreto è creare una strategiache permetta a un albergo didiventare esso stesso destina-zione, indipendentemente dallacittà o località nella quale sitrova». E per il futuro del setto-re alberghiero? «Non ho ricetteparticolari», svela il direttoredel Grand Hotel Timeo di Taor-mina, perché sono convintoche in questo caso il futuro siadavvero difficile da determina-re. In primo luogo perché oggiil mercato, anche quello di lus-

Tre scatti del Four Season di Milano. Ex antico convento, oggi trophy hotelcontemporaneo

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so, lavora tantissimo sul lastminute. Poi perché i clienti ap-profittano sempre di più deglistrumenti velocissimi e imme-diati di internet, oltre che diquelli più interattivi come i so-cial network. Quel che è certoperò è che il mercato alber-ghiero è destinato a risalire, siacome presenza che come livel-lo dei profitti. La crisi oggisembra alle spalle nei paesitraino dell’economia mondialecome gli Stati Uniti e la speran-za è che nei prossimi due o treanni anche l’Europa ricomincia crescere. La morale è semprela stessa: non è difficile rag-giungere il successo grazie allaqualità e agli investimenti: ildifficile è mantenerlo a lungo ecostante».

Lusso e tradizioneDiverso, ma per certi versicomplementare il pensiero diun altro importante addetto ailavori al quale abbiamo chiestolumi. Si tratta di Roberto Wirth,Presidente e Direttore Genera-le dello storico Hotel Hasslerdi Roma (vedi pag. 138). «Sesono convinto che la crisi cheha toccato negli ultimi anni ilmercato alberghiero non ri-guarda i grandi hotel di pregioe le location di lusso? Certo,ma il motivo, a mio avviso, varicercato, per quanto ci riguar-da, nel fatto che l’Hassler non èmai stato un hotel che ha avutocome target i grandi convegni e

conferenze, ma più vocato adospitare piccoli gruppi Vip, bo-ard meetings e personalità dialto livello, come capi di stato.È per questo perciò che l’HotelHassler non è stato colpito nelsuo core business, che è sem-pre il luxury meeting marketper piccoli gruppi. Cerchiamodi garantire la massima riserva-tezza, un’atmosfera privata esicura per i nostri prestigiosiospiti. Parlando più in genera-le, invece, posso rispondereche il luxury meeting market èun marcato che è molto sensi-bile alle fluttuazioni dei prezzie nel quale si trova sempreun’alta competitività. È quindinecessario, per noi come pergli altri attori del settore, sicu-ramente puntare a continuare amigliorare la nostra offerta, mamai a discapito della qualitàper cui siamo riconosciuti». Al-l’esperto manager del trophy

hotel della capitale abbiamoanche chiesto quali previsionisi sente di fare sul futuro delturismo in Italia: sarà semprepiù legato ai soggiorni busi-ness, a quelli di pregio o a chealtro? «Stiamo parlando», spie-ga Wirth, «di un mercato seg-mentato, nel quale, ad esem-pio, i soggiorni business e lei-sure rimangono distinti secon-do le città italiane che si pren-dono in considerazione. È, amio avviso, un mercato che ri-marrà in crescita per gli anni avenire. Il potenziale dell’Italianon è ancora esaurito, e ci so-no i nuovi mercati dell’Asia edel Medio Oriente che lo stan-no ancora scoprendo per lacultura, la gastronomia, ed il“made in italy” d’eccellenza.Senza dimenticare che i princi-pali mercati occidentali attualisono ancora ben lontano dal-l’essere saturi». �

In cima alla mitica scalinata di Trinità dei Monti si trova l’hotel Hassler,di proprietà di Robert Wirth (nella foto a sinistra)

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CONVEGNIDIFFUSI

Piccoli convegni, consigli di amministrazione, corsi e incentivetrovano negli alberghi diffusi location originali e affascinanti. Ma soprattuttosostenibili per l’ambiente e l’economia locale

tunità di ripresa economica pe-ri centri storici delle città e leattività commerciali presentinel territorio.

Un’esperienzaautentica«Aziende e organizzatori dieventi e congressi stanno giàmostrando il loro interesse pergli alberghi diffusi», ci ha dettoGiancarlo Dall’Ara, presiden-te dell’Associazione NazionaleAlberghi Diffusi. «In effetti gliAD sono una scelta estrema-mente valida per piccoli conve-gni, consigli di amministrazio-ne, corsi e incentive, specie perchi voglia puntare sulla formu-la del biocongresso, visto l’im-patto contenuto sul territorio el’ambiente. Ragionando poi dalpunto di vista della domanda èevidente che molti congressi-sti, che viaggiano tutto l’annoper lavoro, volentieri soggior-nerebbero in una struttura di-versa dall’albergo tradizionaleo dal palazzo dei convegni. Unaproposta non standard comequella degli AD punta, fermi re-stando tutti i servizi alberghie-ri, sull’autenticità dell’esperien-za. Le nostre strutture, infatti,permettono di organizzare unconvegno in un luogo che è sta-to fatto per i residenti, non peri turisti». L’associazione, cheancora non ha strutturatoun’offerta per il Mice, si sta ac-corgendo dell’opportunità e sista muovendo in questa dire-zione. Intanto ci pensano i sin-

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Che l’idea di cancellare iconfini tradizionali di unalbergo, lasciando intattoil servizio e la qualità

dell’accoglienza, fosse genialece ne eravamo già accorti. E,con noi, tutti quei turisti, italia-ni e stranieri, che negli ultimi14 anni (nel 1998 è stato rico-nosciuto in modo formale ilprimo AD) hanno sperimentatol’esperienza unica di soggiorna-re in una delle case sparse neicentri storici, o magari in unadelle stanze di un castello e deisuoi annessi disseminati per lacampagna, convertite in alber-go diffuso. Quest’anno, ad ulte-riore conferma del successodella formula ideata da Gian-carlo Dall’Ara e condivisa or-mai in tutta Italia da 56 alber-ghi, apre a Salamanca, in Spa-gna, il primo albergo diffusofuori dai confini del nostroPaese. Ma se fino ad oggi que-sta formula ha interessato qua-si esclusivamente il turismo lei-sure, cominciano a farsi notarealcune esperienze di aperturaal Mice. Si tratta di una propo-sta ancora non strutturata, cheparte “dal basso”, dall’intra-prendenza e dalla lungimiranzadi alcuni di questi imprenditoridell’AD, che hanno compresocome anche un convegno o unmeeting, uscendo dalle paretidei tradizionali hotel dai grandinumeri o dei palacongressi,possano trasformarsi in unaesperienza di viaggio autentica-per i partecipanti e nell’oppor- �

LA FORMULA TUTTA ITALIANA DELL’ALBERGODIFFUSO PUÒ RAPPRESENTARE UN’ALTERNATIVAINTERESSANTE, ECOLOGICA E SOSTENIBILEALLE SOLUZIONI PIÙ TRADIZIONALI PER IL MICE.PER FAR RIVIVERE I CENTRI STORICI E DARE NUOVOSLANCIO ALL’IMPRENDITORIA LOCALETesto e foto di Barbara Ainis

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diffusi vuol dire anche coinvol-gere e valorizzare il territorio,le amministrazioni locali e lepiccole o medie imprese esi-stenti. In quest’ottica si inseri-sce l’idea di “convegno diffuso”proposta da Mauro Orsi, presi-dente di Ospitalità Bologna(www.bolognaitaly.it), nonchéproprietario dei Bologna ArtHotels. Con l’espressione con-vegno diffuso in questo caso-non ci si riferisce alla formuladegli alberghi diffusi declinataal business, ma si intende unarete di proposte e servizi checonsente di rispondere a tuttele esigenze di chi organizza unconvegno o un meeting e cerchiun’alternativa agli hotel busi-ness e ai centri congressi dellaperiferia. «Si tratta di un modoper far rivivere il centro storico[di Bologna innanzi tutto, maora pure anche altre localitàemiliane, ndr.], valorizzare l’esi-stente e favorire le imprese delterritorio: quelle dell’ospitalità,ma anche negozi, ristoranti, lo-cation, servizi di trasporto, ser-vizi per il divertimento e l’in-trattenimento per i partecipantial convegno». Il tutto propostoattraverso un sito e un softwarenel quale un consorzio di ope-ratori attivi nel settore del-l’ospitalità di alto livello offreun’ampia varietà di servizi.Pur essendo diverse, le due ac-

goli alberghi. Almeno quelliche possono contare su strut-ture adeguate. Non sono pochi,infatti, gli alberghi diffusi dota-ti di sale per meeting e piccoliconvegni (con tutto l’equipag-giamento tecnologico del ca-so), ottimi ristoranti di gastro-nomia locale e persino centribenessere perfettamente at-trezzati. Il tutto, naturalmente,sparso per gli edifici dei centristorici o tra le case rurali di unborgo di campagna. «Il limite,spesso è rappresentato dal nu-mero delle stanze, ma anche inquesto caso si possono trovaresoluzioni in perfetta sintoniacon la filosofia dell’albergo dif-fuso», continua Dall’Ara. «Adesempio, quando nella stessacittà esiste più di un albergodiffuso, si possono mettere in-sieme arrivando a offrire unasoluzione adeguata alle esigen-ze di ospitalità, incontro e in-trattenimento degli organizza-tori dell’evento. Anche l’assen-za di sale convegno sufficiente-mente grandi può essere risoltain perfetta logica diffusa, utiliz-zando piccoli teatri, piccolimusei o sale dell’amministra-zione».

Due modi per direConvegno DiffusoOrganizzare un meeting o unconvegno in uno o più alberghi

cezioni di convegno diffuso,quella degli AD e quella bolo-gnese, possono convivere inperfetta armonia visto che en-trambe tendono a valorizzareciò che è già esistente, a far ri-vivere i centri storici e le attivi-tà commerciali tradizionali, adoffrire soluzioni originali e au-tentiche per l’organizzazione dimeeting e convegni. Si tratta,come già detto, di un’alternati-va alle più classiche proposteMice, non in contrapposizione,ma bensì ad integrazione di unpanorama articolato e competi-tivo al servizio del business.«La proposta standard ha ungrande ruolo per il mondodell’ospitalità diffusa, perchéinvita e sprona gli alberghi dif-fusi all’innovazione», concludeGiancarlo Dall’Ara. «Noi pure,d’altro canto, possiamo avereun ruolo altrettanto importan-te: invitare le strutture stan-dard a cercare una maggiorecaratterizzazione e non dimen-ticare l’importanza del saporelocale dell’ospitalità».

Gli alberghi diffusiper il MiceAlcuni AD già oggi sono in gra-do di ospitare meeting, conve-gni, corsi e progetti di teambuilding. Questi alberghi pos-sono ospitare un numero con-sistente di partecipanti (si par-la sempre di eventi di piccole omedie dimensioni), offrendouna raffinata accoglienza in ap-partamenti e stanze “diffuse”,eccellenti ristoranti, centri be-nessere di alto livello e saleconvegno prestigiose e tecno-logicamente attrezzate. Eccoalcune delle proposte più inte-ressanti per l’organizzazione diconvegni e meeting in un alber-go diffuso in Italia.

Borghi di campagna, antiche case nei centri storici o perfino castelli con i loro annessi.Gli alberghi diffusi non si rivolgono solo al turismo leisure, ma anche e sempre di piùa quello Mice. Unico limite: il numero delle stanze disponibili, generalmente contenuto

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URBINO RESORTUrbino Resort (www.urbinoresort.it) è un alber-go diffuso realizzato in un antico borgo contadi-no settecentesco, ai piedi di Urbino.�Immerso inuna tenuta biologica di 360 ettari, l’albergo sipresta a ospitare convegni, meeting, eventi azien-dali e culturali. Oltre alle case sparse per la cam-pagna, che possono ospitare fino a 85 persone in32 tra stanze e suite, questo albergo offre un cen-tro benessere, due ristoranti, un organic bar difronte alla piscina e una sala polivalente per 100posti attrezzata per meeting e convegni.

LA CASELLALa Casella Resort (www.lacasella.it) da molti an-ni opera nel settore Mice come partner di tantesocietà di formazione. L’albergo diffuso si trovanei pressi di Fabro, in Umbria, immerso nella Valdi Chiana romana, con 3mila ettari di bosco la-sciato intatto, e offre sale meeting, club house,ristorante, centro benessere, tennis, centro ippi-co, sala biliardo il tutto orientato ai principi delturismo sostenibile. Qui i partecipanti a un mee-ting, a un incentive o a un corso vivono un’espe-rienza di tranquillità e silenzio, lontano dalle di-strazioni (non c’è campo per i cellulari, né televi-sione nelle stanze), ma collegati al mondo e allarete nelle camere (con cavo) come nelle parti co-muni (wi-fi).

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CASTELLO DI MONTIGNANOIl Castello di Montignano (www.montignano.com), su una collina nei pressi di Massa Martana,in Umbria, ospita meeting, eventi, piccole e gran-di convention. L’albergo diffuso, a soli 50 minutidal casello di Roma Nord, accoglie fino a 44 ospi-ti in 18 camere e appartamenti, nel castello e ne-gli annessi. Oltre al ristorante e alla SPA, il ca-stello dispone di cinque sale meeting attrezzate:l’elegante struttura nel parco piscina, in grado diospitare fino a 250 persone, la sala camino ed ilsalone imperiale, situati al primo e secondo pia-no del Castello, ideali per piccoli meeting, wor-kshop o presentazioni di prodotti; la sala dell’ar-co, situata al piano terra, e la sala con volta abotte con una capienza fino a 60 persone in con-ferenza plenaria.

ROBUR MARSORUML’albergo diffuso RoburMarsorum (www.robur-marsorum.com) si trova nel borgo antico di Ro-vere, del quale ha recuperato con grande cura 2stanze e 16 appartamenti dislocati per il centrostorico, tutti con panorami mozzafiato sul GranSasso e sul massiccio del Sirente-Velino. Al ri-spetto per l’antico si affiancano il comfort piùmoderno e tutti i servizi di un albergo di catego-ria. L’albergo può ospitare meeting e piccoli con-vegni, contando su una sala conferenze attrezza-ta da 30-40 posti e una sala comune entrambenell’edificio principale.

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SEXTANTIOSextantio (www.sextantio.it), nel piccolo e anti-co borgo di Santo Stefano di Sessanio in provin-cia de L’Aquila, è il primo degli alberghi diffusirealizzati dall’imprenditore italo-svedese DanieleKilghren. L’albergo offre al mondo Mice la possi-bilità di creare eventi in ambienti unici, dove siconservano tutti i segni del passato, dai pavimen-ti in legno di recupero, alle tracce della sedimen-tazione del tempo sulle spesse mura in pietra.L’antico Opificio offre una sala multifunzionaleper 70 partecipanti, completa delle più moderneattrezzature e servizi, mentrela sala Le Carceri ècomposta da due livelli per ospitare meeting tipoboard e dare servizi esclusivi e riservati. L’alber-go diffuso accoglie gli ospiti in 28 magnifiche ca-mere, ma il progetto di recupero del borgo ha fat-to rivivere antiche botteghe e laboratori artigiani,oltre alla tradizione gastronomica delle monta-gne abruzzesi conservata nel ristorante Sotto gliArchi. L’unicità del progetto ha portato clienti co-me Honda, Trudy, Roche, Telecom Italia, Opel.

CASTELLO DI CASIGLIANOIl Castello di Casigliano (www.castellodicasiglia-no.com), a pochi chilometri da Todi,dispone di 7case e appartamenti, per un totale di 28 posti let-to, sparsi per il borgo di Casigliano, oltre ad unasuite all’interno del maniero. Per l’organizzazionedi meeting e convegni, può contare su diverse ti-pologie di sale attrezzate, adatte per riunioni da10 a 200 persone, garantisce in tutto il castello laconnessione wi-fi e offre una eccellente propostagastronomica nel ristorante situato nelle antichecantine del castello.

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te. All’interno di ogni Conven-tion Bureau convivono pubbli-co e privato, diversi interlocu-tori tesi allo stesso obiettivo,quello di avere una voce unica,

personale ed autorevole in oc-casione di Fiere in grado di ri-spondere alla richiesta di orga-nizzatori di meeting, incentive,congressi, eventi.

Le sette Province del Veneto riunite in un Network rispondonoalla richiesta della Meeting Industry con un prodottonuovo, flessibile, di alto profilo qualitativo per il congressualee il post congress, puntando sul More...Luciana Sidari

VENETO...NICE TO MEET YOU!

Il logo Venice Region Con-vention Bureau Network de-scrive la volontà ed il meto-do usati dalla Regione Vene-

to che ha co-finanziato un pro-getto di eccellenza, supportan-do, accompagnando le 7 Pro-vince del Veneto durante il per-corso costitutivo dei 7 Conven-tion Bureau. Con una deliberaregionale sono state incaricatele Province alla raccolta ed in-serimento dati inviati dallestrutture e dagli operatori ed èstato prodotto un database di320 aderenti rispondenti ai pa-rametri richiesti. È stato chiarofin da subito che ogni Conven-tion Bureau sarebbe stato unastruttura di autogoverno di tut-te le presenze ricettive e chequeste, insieme a società di ser-vizi avrebbero avuto il compitodi offrire qualità, in un’ottica diintegrazione, di sistema, di re-

Mice and MoreMossi dallo stesso obiettivo, glioperatori veneti, oltre che pre-sentare i plus già ampiamentericonosciuti in termini di quali-tà e ricchezza dell’offerta per larichiesta del mercato Mice so-no stati invitati a valorizzare edoffrire il More, il di più, l’oltre,per attirare eventi ed incentivedi altissimo livello, per la rea-lizzazione dei quali si ragiona,ci si organizza in ottica di siste-ma integrato.Con tale formula, vengono sot-tolineate tutte le meravigliedella Regione e tutti gli ambiticon le loro macro e microesclusività, pur riconoscendo aVenezia e alla sua regione unamatrice comune, culturale, sto-rica, artistica.

La riscopertadelle proprieeccellenzeOgni Provincia ha fatto un per-corso di riscoperta, quasi di rie-same e di autovalutazione, met-tendo in luce i propri punti diforza, le eccellenze, cercandodi individuare la propria veravocazione e ponendo quasi unacandidatura esclusiva ed identi-ficativa per il settore Mice:• Belluno ha individuato nelleDolomiti, nel suo storico le-game con Venezia e nel gla-mour di Cortina i punti di ec-cellenza.

• Padova ha sottolineato il pe-so, il ruolo che hanno avuto ehanno l’Università del Bo e lefacoltà scientifiche e quindila capacità di attrarre mee-ting e congressi medici.

• Rovigo ha lanciato l’offertadei “Green Meeting” che sipossono ambientare nel Pole-sine

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delle sette destinazioni, non at-traverso impersonali dati stati-stici ma attraverso la visionedelle eccellenze territoriali, vi-ste nella prospettiva del Mice edel More, che può acquisire va-lore aggiunto anche attraversouna visione di collaborazione eintegrazione tra le Province inun’ottica di network.Le sette destinazioni contanosu una campagna di comunica-zione cartacea e web sulleprincipali testate di settore,sulla realizzazione di una bro-chure di presentazione e sullapartecipazione alle più impor-tanti fiere o workshop di setto-re in Italia e all’estero, per farconoscere le eccellenze che in-teressano agli organizzatoricongressuali.

Lo sviluppocondivisodel ProgettoAd un organismo tecnico, Ve-neto Promozione S.c.p.A., èstato affidato il compito di in-dividuare iniziative regionali fi-nalizzate all’incentivazione delSistema Congressuale Venetoper la promozione, valorizza-zione ed internazionalizzazionedel settore Mice. Questa sceltaè stata conseguenza naturale,infatti Veneto Promozione pos-siede un know how ereditatodal Centro Estero delle Cameredi Commercio del Veneto. Ilmetodo e le indicazioni datedalla Regione e attuate da que-sto “braccio operativo” sonostati chiari, hanno puntato suuna omogenea valorizzazione

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• Venezia si è servita della me-tafora dell’acqua intesa comeelemento di integrazione trale offerte del centro storico equelle del territorio provin-ciale, in un’ottica di destagio-nalizzazione.

• Verona e Lago di Garda siriconosce come snodo tranord e sud, offre eccellenzepaesaggistiche, enogastrono-miche, culturali.

www.infodolomiti.it

www.padovaconvention.it

www.polesineterratraduefiumi.it

www.marcatreviso.it

www.welcome2venicecb.it

www.vicenzacb.com

www.conventionbureau.biz

• Vicenza sottolinea le sue tan-te sfaccettature: la città diPalladio, dei distretti indu-striali conosciuti in tutto ilmondo, dell’Altopiano deiSette Comuni.

• Treviso si presenta comeGiardino di Venezia ma anchecon il Club di prodotto “Tre-viso provincia dello sport” econ le sue eccellenze enoga-stronomiche e culturali. �

Anche

è LinoVivoUPTOWN PALACE

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per chi vuole fare meeting e bu-siness nella Riviera di Rimini.

Destinazione RivieraSono molteplici le caratteristi-che che possono rendere la Ri-viera di Rimini una destinazio-ne congressuale di appeal. Anzitutto la posizione geografica,che la colloca a poche centina-ia di chilometri dalle più notecittà d’arte italiane, con due ae-roporti internazionali nel rag-gio di 100 chilometri: quello diRimini, distante pochi minutidalle sedi congressuali e quellodi Bologna, raggiungibile in tre-no o in navetta. Poi il suo terri-torio disteso fra mare e collina,ricco di storia e di un patrimo-nio artistico e naturalistico checomprende tra l’altro uno stra-ordinario sito archeologico delII secolo d.c. nel centro storico

di Rimini la “Domus del chirur-go”, monumenti romani e capo-lavori rinascimentali, borghi ecastelli medievali, vie del vinoe percorsi gastronomici, inoltreun’importante offerta alber-ghiera e straordinarie opportu-nità per il tempo libero e il di-vertimento. E tutto ciò si ac-compagna a un sistema con-gressuale che, proprio sotto laregia di Convention Bureaudella Riviera di Rimini, garanti-sce standard qualitativi di altoprofilo e un’offerta di sedi eservizi qualificati. Ne fannoparte 2 palacongressi, altri 5centri congressi, 57 sedi con-gressuali, 27 dimore storiche etante altre location non con-venzionali adatte ad ospitareeventi, convention, gala dinner,vernissage, presentazioni. Danon dimenticare inoltre il quar-

Grazie a un binomio vincente, quello tra il Convention Bureaudella Riviera e il futuristico Palacongressi, Rimini si accredita a diventarecapitale della meeting industry oltre che del divertimentoDario Donadei

Un business centerchiamato Rimini

Nell’importante processodi destagionalizzazioneturistica della Riviera èancora Rimini a fare la

parte del leone con una formu-la che ha tutti gli ingredientiper rivelarsi vincente. Stiamoparlando di un vero binomio dieccellenza turistica che unisceun prodotto assolutamenteall’avanguardia come il Pala-congressi (www.riminipalacon-gressi.it) e un convention bure-au altamente professionale co-me il CBRR (www.riminicon-vention.it). Quest’ultimo – unasocietà del Gruppo Rimini Fie-ra che opera nella meeting in-dustry dal 1994, promuovendoil territorio della Provincia diRimini come destinazione con-gressuale in ambito nazionale einternazionale – è da quasi ven-t’anni il punto di riferimento

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Lo staff del Convention Bureau della Riviera di Rimini

tazione di agevolazioni e offer-te speciali, alla messa in con-tatto diretto con le diverse pro-fessionalità locali che operanonel settore meeting; dalla pro-posta di serate a tema e tourparticolari verso le eccellenzedel territorio alla gestione pro-prio del Palacongressi e deglispazi del quartiere fieristico inoccasione di eventi congres-suali.

Dentroil PalacongressiProprio l’avveniristico Palacon-gressi si configura oggi nellasua unicità architettonica estrutturale per essere una loca-tion tra le più grandi di tuttaEuropa che opera all’insegna

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professionisti del conventionbureau riminese? Fornendo in-nanzitutto un’articolata serie diservizi agli operatori di settore:dal coordinamento del sistemacongressuale di tutta la Provin-cia di Rimini alla fornitura (informa gratuita) di assistenza econsulenza organizzativa; dallapreparazione di candidaturepersonalizzate secondo le esi-genze del planner alla selezio-ne e alla verifica della disponi-bilità nelle strutture congres-suali e alberghiere più idonee;dal controllo qualità sulle variecomponenti dell’offerta busi-ness all’organizzazione di edu-cational e site inspection; dallaformulazione di preventivi pre-liminari, tramite anche la valu- �

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tiere fieristico, fra i più impor-tanti nel panorama nazionale,che offre una molteplicità disoluzioni adeguate a ospitareanche eventi congressuali digrandi dimensioni.

Professionistidi qualitàA questo sistema congressualeunico si aggiungono i serviziforniti dal CBRR che sono ingrado di guidare il cliente inogni fase di organizzazione del-l’evento, dalla candidatura allasua chiusura, nell’ambito di unpercorso di assistenza e consu-lenza gratuito. Il motivo è sem-plice: la mission del conven-tion bureau è quella di portareogni iniziativa al successo, ri-ducendone al minimo le pro-blematiche e ottimizzandonetempi, risorse e risultati. Perriuscire in questo intento vasottolineato come il CBRRmetta a disposizione di ognimeeting planner il propriocompleto e affidabile staff, unteam che è composto da un di-rettore generale e da venti di-pendenti altamente qualificati,che nel 2011 ha curato con suc-cesso ben 76 eventi che hannogarantito alla Riviera oltre 1milione e 120 mila presenze. Inche modo opera la squadra di

Qui sopra, Rimini. Ponte di Tiberio. In basso, Palacongressi, la sala Anfiteatro

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del rispetto dell’ambiente, del-l’innovazione e della flessibili-tà. Costruito al centro della cit-tà e collegato al mare e al cen-tro storico attraverso un siste-ma di percorsi pedonali e cicla-bili immersi nel verde, il Pala-congressi è stato progettato daVolkwin Marg dello StudioGMP di Amburgo, una tra le 15maggiori firme globali del -l’architettura contemporaneamondiale. Sono poi i suoi nu-meri a stupire: un’area com-plessiva di 38.000 metri quadra-ti, una superficie calpestabiledi 29.000, un’area espositiva to-tale di 11.000 metri quadrati eben 39 sale per meeting di di-verse dimensioni. La capienzamassima della struttura è di9.000 posti, mentre quella dellasala principale è di 4.700 dele-gati. In essa la ristorazione ègarantita fino a 3.500 posti se-duti al tavolo e a 5.000 in piedia buffet. Esiste poi anche unaSala Anfiteatro che può conte-nere fino a 1.540 ospiti. Gli in-gressi al Palacongressi sono 3;i parcheggi sotterranei conten-gono fino a 500 automobili,mentre sono 10 gli spazi di so-sta per bus. Una regia generalecollega e coordina tutte le salefra loro e accoglie contributiprovenienti dall’esterno attra-verso linee dedicate (ADSL,ISDN, fibra ottica e satellite)consentendo anche di gestirel’impianto di videoconferenzain connessione con altri siti

esterni o con una qualsiasi sor-gente di segnale video. Nonmanca una copertura totale diaccesso alla rete internet consistema wi-fi e un collegamen-to di spedizione dati versol’esterno alla velocità di 100megabyte, grazie a una tecno-logia che prevede la possibilitàdi configurare reti virtuali in-terne gestibili dai singoli eventiper organizzare anche modernisistemi di comunicazione diret-ta tra chi ascolta e il relatore.Ipertecnologia, dunque, ma co-niugata con un forte legame alterritorio evocato dai nomi del-le sale: Castel Sismondo, Tem-pio Malatestiano, Antico Anfi-teatro, Palazzo dell’Arengo,Ponte di Tiberio, Darsena...

Marketinge web serviceNon bisogna dimenticare poiche il Convention Bureau della

Riviera di Rimini si occupa an-che dei servizi di comunicazio-ne e marketing che possonosemplificare il lavoro dei mee-ting planner, per mezzo di pro-poste di visibilità e di strumen-ti pensati proprio per valorizza-re l’ampia rete di relazioni chelo stesso CBRR ha sviluppatonegli anni a livello territoriale.Fanno parte di questo venta-glio diversi tipo di iniziative dicomunicazione, delle vere eproprie “advertising & marke-ting opportunities” che i clientidimostrano di apprezzare parti-colarmente per la promozionedel proprio evento. Si tratta, adesempio, delle news pubblicatenell’home page dei siti web diCBRR (www.riminiconven-tion.it) e del Palacongressi diRimini (www.riminipalacon-gressi.it) che annunciano e de-scrivono l’iniziativa che sta perpartire. E ancora si tratta dellaredazione e veicolazione di co-municati stampa, come puredella raccolta di una rassegnastampa. A chi lo desidera vienefornito inoltre il supporto perla realizzazione di progetti dimedia relation, dalla pianifica-zione di inserzioni sulle testatedella provincia, ad affissioni,

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Palacongressi. Sopra, la sala Piazza. Sotto, esterno

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presso terme e centri benesse-re, e ancora della fornitura dimateriale turistico informativoper i congressisti (come guidetematiche, mappe della città edagenda degli eventi).

Plus digitalie di ospitalitàSempre per facilitare al massi-mo la fruibilità del territorio daparte degli ospiti di un con-gresso CBRR ha ideato “RIMI-NI.ID - Carta d’Identità dellaDestinazione”, un documentointerattivo di informazioni ge-nerali sulla città e la Riviera diRimini, reso disponibile in for-mato digitale e distribuibile at-traverso invio massivo di e-mail. A partire da quest’anno, èinoltre possibile per i clientidel nuovo Palacongressi, usu-fruire di proposte personalizza-te per la promozione dell’even-to attraverso spazi pubblicitaridedicati. Queste nuove possibi-lità si aggiungono al sofisticatosistema di digital signage, unaserie di monitor diffusi neglispazi comuni della strutturautili a veicolare messaggi pro-mozionali. Per piccoli e medieventi inoltre, il bureau propo-ne in periodi particolari e inconcomitanza di altri svolgi-menti, tariffe vantaggiose perspazi e sale allestite con tecno-logie d’avanguardia. Grazie allacollaborazione con il Consor-zio AIA Palas, (www.aiapalas.it) partner ufficiale del Pala-congressi, nonché marchio diqualità dell’ospitalità rimineserivolta alla meeting industry,possono essere realizzati, inperiodi di bassa occupazione,pacchetti comprensivi dell’uti-lizzo di sale al Palacongressi eospitalità alberghiera a tariffemolto competitive. �

servizi radiofonici, fotografici especiali video di approfondi-mento. Restando a livello inter-net il CBRR offre la possibilitàdi ospitare banner promoziona-li nei propri siti e riserva spazioal racconto degli eventi neipropri strumenti di comunica-zione, dalla newsletter al maga-zine periodico Modus Operan-di. È inoltre possibile per ilmeeting planner far attivare alconvention bureau elaborazio-ni di customer satisfaction, ov-vero strumenti di indagine perrilevare il grado di soddisfazio-ne dei partecipanti all’evento.

Sostenibilitàe territorioÈ anche a disposizione dell’or-ganizzatore la possibilità di ot-tenere la certificazione greendell’evento attraverso EventiSostenibili, il progetto di Re-sponsabilità Sociale d’Impresae comunicazione ambientaleper promotori e organizzatoridi eventi, nato con l’obiettivodi ridurre gli impatti ambientalicorrelabili ad un evento, mi-gliorandone il livello di sosteni-bilità certificando i risultati

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strumenti di comunicazione.Grazie a un modello d’impresache opera a 360 gradi, il CBRR,nell’ambito dell’accoglienza eospitalità dei delegati, perquanto riguarda i trasporti, puòfare attivare “travel ticket urba-ni”, servizi personalizzati conTrenitalia per spostamenti digrandi numeri di persone, ser-vizi navetta da e per gli aero-porti della Provincia e della Re-gione, info-desk presso aero-porti e stazioni, accordi con laCooperativa Taxi locale per ta-riffe agevolate, noleggio auto aquotazioni di favore, servizio dinoleggio Luxury Car e bikesharing. Non manca poi l’aspet-to – sempre in primo piano – divalorizzazione del territorio:CBRR propone ai chi partecipaa un evento in loco visite cultu-rali guidate ai monumenti stori-ci della città e dell’entroterra,così come itinerari personaliz-zati di shopping con assistentein accordo con Downtown Ri-mini, il Comitato di Commer-cianti di Qualità del CentroStorico, o presso gli outlet lo-cali. E sempre il conventionbureau si può occupare dellaricerca di prodotti enogastro-nomici (grazie alla partnershipcol Consorzio Strada dei Vini edei Sapori dei Colli di Rimini) oartistici locali, utili per gliomaggi ai relatori o ai parteci-panti, come pure dell’attivazio-ne di pacchetti per trattamenti

Rimini. Sopra, piazza Tre Martini. In basso, il Faro

9000 posti in 39 sale.Una grande sala da 4700 posti.500 posti auto.Supporti tecnologici di ultima generazione.Grande attenzione all’impatto ambientale e alla gestione delle risorse energetiche.

Più uno staff di professionistial vostro fianco.

Più l’accoglienza di un territorio da sempre conosciuto per la sua ospitalità.

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SPECIALESPECIALE

Chiesa di Santa Maria della Pieve

“la più interna dell’intera Etru-ria”. Sorta su una modesta altu-ra, tra le colline di San Pietro edi San Donato, è al centro diquattro stupende vallate, in unterritorio che abbraccia 39 co-muni: le Terre di Arezzo. Dal

Valdarno alla Valdichiana, dallaValtiberina al Casentino. È per-correndo queste vallate, attra-versando le strade del vino e isentieri dei sapori, che si svelatutta l’autenticità di questa por-zione di Toscana. La più orienta-

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Incontrarsi nel cuore d’Italia, in un territorio accessibilee, per certi versi, ancora poco conosciuto. E scoprire che lì,dove arte, storia, cultura e natura sono di casa,fare business è anche più belloTesto di Cristina Piccinotti con la collaborazione di Provincia di Arezzo Servizio TurismoFoto di Enrico Caracciolo e Archivio APT di Arezzo

Lungo i sentieridella bellezza

Lungo i sentieridella bellezza

Una città straordinaria-mente antica, addirit-tura più vecchia diAlessandria d’Egitto.

Secondo le fonti, la città diArezzo era una delle dodici lu-cumonie e – scrisse Strabone –

luoghi sono nati molti perso-naggi illustri: Francesco Petrar-ca, Pietro Aretino, MichelangeloBuonarroti, Masaccio, GiorgioVasari, Piero della Francesca.Questi ultimi due, in particolare,hanno lasciato un segno indele-bile della loro presenza conopere di incalcolabile valore arti-stico. È una ricchezza artisticainestimabile, che si cela nellepiazze, nei loggiati, dietro aiportoni di antichi palazzi nobi-liari, nelle chiese, negli antichiborghi e nei numerosi reperti ar-cheologici di epoca etrusca rin-

venuti in tutta la zona di Arezzoe della sua provincia. È un alonedi mistero, quello che ancoracirconda la grande civiltà etru-sca che occupò in passato leTerre di Arezzo.Lungo la strada regionale 71, laUmbro-Casentinese, partendoda Cortona, passando per Ca-stiglion Fiorentino, Arezzo, Pie-ve a Socana, nel comune di Ca-stel Focognano, terminando aPartina, nel comune di Bibbie-na, parte un itinerario alla sco-perta della storia di questa civil-tà. Di cui la Chimera ne è il sim-

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le. Un territorio così autentico, ecosì fortemente evocativo, ca-pace di svelare appieno quel-l’antico carattere toscano che,qui, sembra essere rimasto lostesso da millenni. Tra i comunipiù noti della provincia di Arez-zo, Montevarchi, Cortona, SanGiovanni Valdarno, Sansepol-cro, Castiglion Fiorentino, Bib-biena, Terranuova Bracciolini eBucine sono anche i più popolo-si. Da sempre al centro di pas-saggi obbligati – l’Emilia Roma-gna verso il nord-est, il Lazio el’Umbria verso il sud – in questi

Arezzo. Piazza Grande. Il rinascimentale loggiato progettato nel 1573 d.C. da Giorgio Vasari,lo stile medioevale delle case-torre e quello gotico-rinascimentale del Palazzodella Fraternita dei Laici, ne fanno una delle piazze più ricche di monumenti d’Italia

bolo, unanimemente ricono-sciuto. Oggi conservata al Mu-seo Archeologico Nazionale diFirenze, la statua in bronzo, rin-venuta il 15 novembre 1553 adArezzo durante la costruzionedelle fortificazioni medicee, nel-la periferia cittadina, risale adun periodo compreso tra l’ulti-mo quarto del V e i primi de-cenni del IV secolo a.C. La Chi-

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Ha inizio a Cortona – che gliEtruschi chiamavano “Curtun”– l’itinerario alla scoperta dellamagia della civiltà etrusca.Bronzetti, vasi, piccole urne ci-nerarie e oreficerie provenientiin particolare dal Tumulo II delSodo sono esposti a PalazzoCasali, che ospita il museo. Al-tri rinvenimenti interessanti so-no un lampadario in bronzo delIV secolo a.C., e la Tabula Cor-tonensis, risalente al III-II seco-lo a.C., che rappresenta il terzotesto più lungo in lingua etru-sca fin’ora ritrovato e interpre-tato: si tratta di una vendita diterreni tra famiglie del territoriodi Cortona, a testimonianzadella fiorente attività agricola e

MAGIA DI UN POPOLO

Gli Etruschi in Terra di Arezzo la strada regionale 71, si giungea Castiglion Fiorentino, una cit-tà che fino a qualche tempo fa

si pensava fosse di origine me-dievale (X-XI sec.). Solo in se-guito ai recenti scavi, è stata ri-conosciuta come un notevolecentro etrusco, formatosi tra lafine del VII e inizio del VI seco-lo a.C. Alcuni grossi blocchi dipietra arenaria della cinta mu-raria etrusca che in origine cin-geva la città antica sono ancoravisibili, oggi, nei pressi dellaPorta Fiorentina, nel Casserettoe nella cripta della chiesa diSant’Angelo al Cassero.Da Castiglion Fiorentino, l’iti-nerario conduce ad Arezzo. Lacittà conserva le sue testimo-

commerciale dell’agro-cortone-se. La nascita di Cortona comeinsediamento è attestata giàdall’VIII-VII secolo a.C., ma so-lo nel V-IV secolo a.C. vennecinta da mura possenti. ComeCortona, e la sua piana sotto-stante, dovevano apparire aiviaggiatori etruschi, non è diffi-cile da immaginare. Nulla didiverso dalla vista che, ancoraoggi, si può godere arrivandoda Perugia, Chiusi o Arezzo: daun lato, la città dei “vivi”, diste-sa lungo le pendici del MonteSant’Egidio; dall’altro, la cittàdei “morti”, con le sue necro-poli e i tumuli a valle, nellapianura del Clanis. Ed è all’in-crocio di queste tre grandi di-rettrici che sono situati i MeloniI, II e il Melone di Camucia, tu-muli caratteristici per la loroconformazione semisferica da-tabili fra il primo e il secondoquarto del VI secolo a.C., sim-boli di una ricca e potente ari-stocrazia etrusca che si insediòa Cortona e detenne il poteregià dal VI secolo a.C. Di note-vole importanza sono anche leTanelle, tombe più tarde, chedal II secolo a.C. sono presenzeinamovibili della zona.Lasciata Cortona, sempre lungo

Qui sopra, l’Anfiteatro romano di Arezzo. In basso, a sin. la chiesadi S. Maria Nuova a Cortona. A destra, la Torre del Cassero a Castiglion Fiorentino.Nell’altra pag. la Pieve a Socana in Casentino

mera di Arezzo, di cui una repli-ca in bronzo campeggia fuorida Porta San Lorentino, al tem-po in cui fu trovata finì nellostudio del Granduca di ToscanaCosimo I de’ Medici che la volleper la sua collezione.

Lasciti di un fiorentepassatoCamminando tra le vie degli an-

tichi borghi aretini, la sensazio-ne è che qui, davvero, il temposi sia fermato. Le facciate in pie-tra dei palazzi, nude, spoglie eimponenti; le torri medioevalidella Piazza centrale, dettaGrande; il maestoso LoggiatoVasariano, con le sue vetrine e icaffè; il Palazzo della Fraternitàdei Laici, mirabile sintesi di goti-co e rinascimentale, sulla cui

facciata cinquecentesca si puòammirare l’orologio opera di Fe-lice da Fossato (1552). È curiosoe complesso il suo meccanismo:il quadrante, infatti, oltre alleore, mostra anche il moto delSole e le fasi della Luna. Insiemeai 12 numeri romani sono ripor-tati, su un cerchio interno, 29numeri arabi, coincidenti coigiorni del mese lunare. Su un

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nianze archeologiche nel Mu-seo Archeologico NazionaleGaio Cilnio Mecenate, postoall’interno dell’ex monasterodei monaci Olivetani di SanBernardo, e costruito sui restidell’Anfiteatro Romano (primametà II sec. d.C.). Il cratere atti-co a figure rosse di Euphronios(500 a.C.) e l’anfora del pittoredi Meidias, una collezione dioreficerie provenienti dai sepol-creti della città, in particolaredalla necropoli di Poggio delSole, una lastra decorativa poli-croma del frontone di un tem-pio scoperto in città in piazzaSan Jacopo, busti fittili e testeche ritraggono personaggi ma-schili, femminili e volti di bam-bini provenienti dalla città, in-sieme al santuario di Castelsec-co, nei pressi di Arezzo, sonogli oggetti più significativi dellapresenza etrusca nella città. Enel sottosagrato della chiesa diSan Francesco, famosa per il ci-clo la Leggenda della Vera Cro-ce affrescato da Piero dellaFrancesca, sono visibili traccedi strutture riferibili a una realtàpluri-stratigrafica a partire dalVI secolo a.C. Salendo verso lacollina, in piazzetta San Nicco-lò, recenti scavi hanno portatoalla luce i resti della cinta mu-raria etrusca che circondava la

città, oltre all’identificazione diun luogo di culto. Poco oltre,tra i due colli di San Pietro e diSan Donato, dove oggi s’incon-trano il Duomo e la FortezzaMedicea, si trovava l’antica cit-tà etrusca. Ed è qui che, tutt’og-gi, sono ben visibili lungo lastrada che costeggia la Fortezzai resti di una struttura templaredel II secolo a.C.Termina a San Cornelio-Castel-secco la storia degli Etruschinelle Terre di Arezzo: sulla col-lina che dominava la via chedalla città di Arezzo portavaverso la Valtiberina, si scorgeancora un teatro-tempio che,sebbene di origini più antiche,ha visto la sua massima fre-quentazione nel II secolo a.C. Ilritrovamento di terrecotte raffi-guranti bambini in fasce, oggiesposti al Museo ArcheologicoNazionale di Arezzo, lascianopensare che il luogo fu anchesede di un culto dedicato aqualche divinità protettrice del-la maternità.Lasciata Arezzo, si va in dire-zione Pieve a Socana, nel co-mune di Castel Focognano, inCasentino, a pochi chilometridalla riva destra dell’Arno. Nel-la parte absidale della pieve ro-manica di Sant’Antonino è visi-bile una grande ara etrusca con

frequentazione a partire dal Vsecolo fino al I secolo a.C. Il si-to si trova all’incrocio di dueprobabili direttrici di accesso inCasentino, quella da Arezzo equella dal Valdarno inferiore.Gli scavi hanno portato alla lu-ce una gradinata di accesso altempio con orientamento oppo-sto a quello della pieve, co-m’era d’uso fare per i templi pa-gani, dove l’altare era esternoall’edificio sacro. Il sito è unachiara testimonianza di religio-sità etrusca, strettamente legataad altri luoghi di culto della val-le come quello del Monte Falte-rona e la sua stipe votiva, in al-to Casentino.Da Pieve a Socana a Partina,nel comune di Bibbiena, per vi-sitare il Museo Archeologicocomprensoriale del Casentino,dov’è possibile percorrere unviaggio dalla preistoria alla ci-viltà etrusca fino a quella roma-na, tutto illustrato con repertiche sono stati rinvenuti nel cor-so del tempo in Casentino.

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rali, tanto piccolo e a misurad’uomo.

Un territorio a misurad’uomo e d’ospitalitàNelle Terre di Arezzo il fascinodell’antico incontra servizi mo-derni e un’ospitalità di alto livel-lo. Qui, come recita il pay-offscelto da Arezzo Convention &Visitors Bureau; la bellezza sidà convegno da secoli. Ed èdavvero così, perché per gli are-tini l’accoglienza è un’arte. È un“saperci fare” privo di eccessi eartifici. È una qualità innata, chevive e si alimenta di cose sem-plici e autentiche, che scaturiscespontaneamente da quello chequesti luoghi offrono: storia,cultura, bellezze artistiche e na-

Arezzo. Campanile del Duomo e statua di Francesco Petrarca

Chiesa di Santa Maria in Gradi. La Madonnadella Misericordia di Andrea della Robbia

Pieve di Santa Maria Assunta

disco in rame, invece, sono trac-ciate le figure geometriche cor-rispondenti alle varie posizionidella Luna (terzili, quartili e se-stili). Due sfere di metallo soprail disco ed una terza esternarappresentano, rispettivamente,la terra al centro (secondo il si-stema tolemaico ancora in augeal tempo della costruzionedell’orologio), la luna, metàbianca e metà nera, e il sole.Sono, questi, solo alcuni dei la-sciti di un fiorente passato. E,insieme, i simboli di quello spiri-to fiero e orgoglioso che con-traddistingue gli aretini. Padronidi un territorio come pochi altrice ne sono in Italia, così autenti-co e naturalmente bello, cosìricco di storia e di bellezze natu-

turali, aria pulita, una cucinapovera ma figlia di una campa-gna generosa. È un territorio amisura d’uomo, quello aretino,facilmente raggiungibile e, altempo stesso, lontano dalle rot-te tradizionali, più battute etrafficate.Soggiornare nelle Terre di Arez-zo, nelle dimore nobiliari deisuoi centri storici o nelle struttu-re alberghiere più grandi realiz-zate appena fuori quelli che fu-rono i perimetri segnati dalleantiche mura difensive, così co-me organizzare un evento pergustare e godere delle eccellen-

Sport e TurismoIl binomio si sposa nelle Terre di ArezzoNell’ambito dei grandi eventi volti a valorizzare il territorio e afare incoming, Arezzo Convention & Visitors Bureau punta sullosport con il progetto denominato “Arezzo Terra di Sport”.L’obiettivo primario è la candidatura della destinazione a meta dieventi sportivi. Coinvolgendo sia gli atleti professionisti, sia tutticoloro che praticano discipline a livello amatoriale e che amanoil contatto con la natura. «Nel territorio aretino», dice l’assessoreMezzetti Panozzi, «ci sono 900 impianti sportivi di vario tipo,quindi una grande potenzialità, e centri congressuali di ottimo li-vello che possono ospitare congressi o assemblee delle varie fe-derazioni sportive. Il lavoro dell’Arezzo Convention & VisitorsBureau sarà quello di creare una vera e propria “filiera” dellosport, ponendosi come interlocutore privilegiato delle federazio-ni sportive per l’organizzazione di eventi, campionati nazionali,corsi di formazione per dirigenti e arbitri e per le assemblee ed icongressi ad essi collegati». Un progetto pilota che sta coinvol-gendo tutto il tessuto economico aretino – strutture alberghiere,ristoranti, negozi, agenzie di viaggio – e sta portando gli operato-ri di diversi settori a consorziarsi e a fare sistema.

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pista ciclo-pedonale priva di di-slivelli che costeggia il CanaleMaestro della Chiana, nel trattoche da Arezzo arriva a Chiusi.Perché, nelle Terre di Arezzo,anche la natura è un tesoro diinestimabile valore: il millenariomanto verde del Parco Naziona-le delle Foreste Casentinesi –che si estende nel versante to-scano dei comuni casentinesi diPoppi, Bibbiena, Chiusi dellaVerna, Pratovecchio, Stia e diquelli mugellani di San Goden-zo e Londa – ne fanno una dellearee forestali più pregiate d’Eu-ropa. Custoditi al suo interno, ilSantuario della Verna e l’Eremodi Camaldoli, e un tratto dellarigogliosa Riserva Naturale Inte-grale di Sasso Fratino. Ma dopouna giornata di lavoro, anchelasciarsi tentare dalle numeroseopportunità di shopping nei ne-gozi di moda e artigianato, ne-gli outlet delle grande firme (co-me negli spacci di Prada a Mon-tevarchi e al Valdichiana OutletVillage a Foiano della Chiana), onelle botteghe di panni antichi,ferro battuto, ceramiche... così

come abbandonarsi ai piaceridella cucina tradizionale, gu-stando piatti della tradizione ac-compagnati da un buon vino(sono otto le denominazioni diorigine controllata riconosciutenella zona. I wine-tour sono cu-rati dall’associazione Strada delVino di Arezzo). Qui si può.

Per congressichiavi in manoLa provincia di Arezzo conta suuna variegata offerta di sedicongressuali. Dalle sale capientie all’avanguardia del nuovissimoArezzo Fiere e Congressi ai com-plessi di pregio storico e archi-tettonico come il Centro Conve-gni Sant’Agostino a Cortona eVilla La Mausolea, nella verdevalle del Casentino. E poiun’ampia selezione di alberghicongressuali, teatri, dimore sto-riche e sedi non convenzionali didiversa capienza, tipologia edambientazione, dove i valori del-la tradizione sono continuamen-te a servizio della modernità edell’efficienza. Costituito all’in-terno dell’Agenzia per il Turismo �

ze del territorio, per lasciarsi se-durre dai paesaggi, dai profumi,dai sapori è un’occasione per vi-vere momenti ad alto contenu-to esperienziale. Una conven-tion in un’antica fattoria, in unafilanda, in un ex monastero; uncongresso organizzato in con-comitanza con appuntamenti diprestigio come Cortonantiqua-ria o tornei medievali come laGiostra del Saracino a fare dacornice; e ancora un incentivesulla via degli Etruschi o fra al-cuni dei borghi più belli d’Italiao una pedalata nella natura lun-go il Sentiero della Bonifica, una

Piazza VasariAntologia di stili architettonici ad ArezzoÈ una delle piazze più ricche di monumenti d’Italia. La distinguo-no dalle altre la forma trapezoidale e la leggera inclinatura. Il suovero patrimonio è la varietà di stili architettonici: quello medio -evale delle due torri, quello rinascimentale dell’imponente Log-

giato Vasariano, e la sintesi di architettura gotica e rinascimentaledel Palazzo della Fraternità dei Laici. Detta anche Piazza Grande,qui il penultimo sabato di giugno e la prima domenica di settem-bre, vanno in scena la Giostra del Saracino, torneo cavallerescodi origini medievali e, ogni prima domenica del mese ed il sabatoprecedente, la grande Fiera Antiquaria. Un’occasione per guarda-re, se del caso comprare, ma nella quale non si può non “mer-canteggiare” il prezzo, un’arte finissima e praticata da secoli daibancherellai aretini.

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di Arezzo, con il supporto istitu-zionale della Provincia di Arezzo,Arezzo Convention & VisitorsBureau è il soggetto che si occu-pa di sviluppare il prodotto Micedella provincia di Arezzo, di va-lorizzare e coordinare l’offerta diservizi per il settore e di pro-muovere il territorio provincialein ambito nazionale ed interna-zionale come destinazione percongressi ed eventi aggregativi,al fine di incrementarne la do-manda. È il punto di riferimentoper chi vuole organizzare quiun evento di qualsiasi tipologia,proponendosi alla domanda co-me consulente super partes intutte le fasi, dalla progettazionealle gestione delle relazioni conil territorio, dall’individuazione

delle sedi più adatte al coordi-namento degli aspetti logistici.Arezzo Convention & VisitorsBureau è partner di molteagenzie e realtà del territorioche possono organizzare eventi“chiavi in mano”.

Arte ad ArezzoI gioiellidella ValtiberinaÈ un patrimonio artistico di in-calcolabile valore. È custoditonegli affreschi di Piero DellaFrancesca, nel Duomo di Arez-zo, nell’abside della Pieve diSanta Maria, nella croce dipintadi Cimabue. Un itinerario perandare alla scoperta delle operedi Piero della Francesca parte daValtiberina, tocca le località di

Sansepolcro, dove l’artista nac-que nel 1412 circa, e Monter-chi, borgo natìo della madre,giungendo fino nel cuore diArezzo.A Sansepolcro, nel Museo Ci-vico, si possono contemplare ilPolittico della Misericordia (del1445), raffigurante la Madonnadella Misericordia che accogliesotto il suo manto, come in ungrande tabernacolo, la comuni-tà dei committenti e dei devoti,divisi tra uomini, a sinistra, edonne, a destra. E la Resurrezio-ne, un grande affresco conside-rato la più pura forma di espres-sione umana e spirituale dellarinascita di Cristo, in cui il Salva-tore è ritratto forte, imperioso esolenne, e l’alba rappresentatasullo sfondo, cioè l’inizio di unnuovo giorno, simboleggia l’al-ba della vita.Lasciata Sansepolcro, l’itinera-rio continua a Monterchi, inVal Cerfone, il borgo adagiatosu una collina al confine conl’Umbria. Qui Piero realizzò perl’antica chiesa di Santa Maria,

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a Momentana, l’affresco dellaMadonna del Parto. Un’operadi grande sacralità e monu-mentalità in cui la Vergine inattesa, con il ventre gonfio el’espressione divina e insiemeumana, è affiancata da due an-geli che, sollevando con le ma-ni le cortine della tenda, la pre-sentano in abito azzurro e ca-miciola bianca.L’itinerario nella terra di Pierotermina ad Arezzo, nella cele-bre Basilica di San Francesco. Li-neare e semplice nelle sue lineearchitettoniche, spoglia ed es-senziale negli ornamenti. Nuda,come imponeva lo stile france-scano goticizzante. La chiesa –riedificata tra il 1318 e il 1377,ma originaria del duecento –ospita nella sua cappella mag-giore, di patronato della fami-glia Bacci, la Leggenda della Ve- �

Cortona, Piazza della Repubblica, tra edifici medievaliqui domina imponente con la sua torre e la scalinata il Palazzo Comunale

Il Ponte medioevale a Loro Ciuffenna. A destra, dall’alto Castello dei Conti Guidia Poppi e uno scorcio di Anghiari, che fu teatro della battaglia tra fiorentinie milanesi immortalata da Leonardo e da Rubens

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nia. L’opera di bonifica della Valdi Chiana ha visto coinvolti in-gegneri, matematici, idraulici,cartografi, agronomi e architet-ti: da Leonardo da Vinci all’are-tino Vittorio Fossombroni. Unintervento iniziato con i Medicie portato avanti dagli Asburgo.Con la realizzazione del CanaleMaestro il risultato, dopo secolidi palude, è che la Val di Chianaè oggi una tra le valli più fertilidella nostra penisola: 185 kmqdi estensione, di cui 80 sottrattiall’acqua e difesi da 630 km diarginature.

Lungo il Canale Maestrodella ChianaIl percorsoIl sentiero della bonifica del Ca-nale Maestro della Chiana, cheunisce Arezzo con Chiusi, correlungo un percorso di circa 60

chilometri, attrezzato e protet-to, da percorrere in bici o a pie-di. Dalle zone circostanti il Lagodi Chiusi, alle acque del Lago diMontepulciano, si trovano luo-ghi di grande fascino e interes-se per naturalisti e birdwat-chers. Percorsi circa 15 chilome-tri lungo gli argini del CanaleMaestro, si apre l’ampia e sola-re Val di Chiana. Poco dopo ilchilometro 20 il sentiero lambi-sce il Callone di Valiano, un’im-portante opera settecentescadestinata alla regolazione delflusso delle acque provenientidai laghi di Chiusi e Montepul-ciano. Mentre, poco prima delchilometro 35 nei pressi dellaBotte allo Strozzo – ingegnosa

Arezzo. Pieve di S. Eugenia

Una tipica casa colonica in Valdarno

Il Palazzo Comunale di Monte San Savino

ra Croce. Raccontata così comePiero della Francesca la vollerappresentare. Utilizzando, an-che qui, la luce per bucare lascena. I lavori di decorazione,iniziati nel 1447 per mano diBicci di Lorenzo, furono termi-nati nel 1466 da Piero, che ese-guì tutte le quindici scene tra-endo il soggetto dalla LegendaAurea di Jacopo da Varazze,scritta nel XIII secolo. E nellaCattedrale di Arezzo, un altrocapolavoro dell’artista: è laMaddalena, ritratta con losguardo basso e profondo, leguance rosate, in abito verde emantello bianco e rosso. Qui lu-ce e colori ne fanno un’opera digrande espressività e perfezionestilistica.

Il sentiero della bonificaIn biciclettanelle terre del ClanisDa immensa palude a percorsociclabile. In un viaggio per sco-prire, col passo lento delle dueruote, il fascino delle terre delClanis. Tra canali, chiuse e galle-rie che un tempo servirono aprosciugare la Val di Chiana eche oggi rappresentano un veroe proprio museo a cielo aperto.Il viaggio ideale per sportivi eper appassionati di turismoslow. Alla scoperta di un territo-rio, tra Siena e Arezzo, che l’in-gegno umano ha sottratto al-l’acqua. Lungo un tracciato no-bile disegnato dall’uomo e damadre natura in perfetta sinto-

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circa 60 chilometri alle spalle ilviaggio volge al termine, chiu-dendosi nei pressi dell’operaidraulica più imponente, laChiusa dei Monaci, già esisten-te nel 1115. (Per saperne di più:www.sentierodellabonifica.it)

I Saporidella Val di ChianaL’opera di bonifica della Val diChiana ha trasformato la palu-de in una terra fertile. Olio ex-travergine di oliva e vini DOCsono i protagonisti di itinerarilungo le Strade del vino “Terredi Arezzo” e di “Cortona”. Perleggere questo territorio non sipuò prescindere dalle D.O.C.Cortona, Valdichiana e Vin San-to del Chianti Colli Aretini Oc-chio di Pernice, ma i riflettoripuntano anche sulle D.O.C.G.:il Chianti Colli Aretini. Notevoleè la produzione di frutta, in par-ticolare della mela rugginosa,caratterizzata da speciale sapidi-tà, consistenza ed elevata con-servabilità. E poi il miele dellaVal di Chiana – millefiori, d’aca-

cia, castagno, corbezzolo, medi-ca, lupinella e girasole – e, na-turalmente, sua signora la chia-nina, una delle razze bovine piùpregiate da cui si ricava la leg-gendaria fiorentina. Il cosiddet-to quinto quarto, invece, è l’in-grediente principe di saporitetrippe al sugo e dei grifi (muset-ti di vitello) in umido. I piatti cheparlano la lingua antica dei mer-cati. Tra le razze bovine piùgrandi del mondo, il gigantebianco chianino trae il suo no-me da questa antica terra. E inun territorio così autentico, an-che la pasta si prepara secondouna ricetta particolare: i pici, in-fatti, sono spaghetti fatti a ma-no, generalmente conditi consughi di cacciagione e fatti solocon farina e acqua. Tra i piattitipici della città di Arezzo: la ri-bollita, nella variante con cavolonero, e la zuppa del Tarlati, ilvescovo ghibellino che nel ’300fu nominato signore della cittàe che, di ritorno da Avignone,introdusse questa zuppa che so-miglia alla soupe à la reine. �

Piatto di pasta lavorata a mano

opera idraulica dove le acquedell’Allacciante delle Chianacceincrocia in sopraelevata il Cana-le Maestro per confluire nell’Al-lacciante di sinistra – inizia iltratto aretino del Sentiero dellaBonifica. Cortona, visibile sullecolline a oriente e tappa fonda-mentale del “viaggio etrusco”,non si trova propriamente sulSentiero della Bonifica ma i piùsportivi possono raggiungerlacon una deviazione di circa 12chilometri e dopo un’impegna-tiva salita finale. Sfiorato dallaciclabile è Foiano della Chiana,luogo in cui si celebra il Carne-vale più antico d’Italia, docu-mentato già dal 1539. In prossi-mità del chilometro 49 il sentie-ro tocca il casello idraulico diFrassineto. Volendo da qui sipossono raggiungere anche lemonumentali fattorie di Font’aRonco e Frassineto. Il tratto fi-nale del viaggio lungo il CanaleMaestro della Chiana transitatra i frutteti e i vigneti di Civitel-la in Val di Chiana, offrendo lavista su importanti manufattid’immissione costruiti in epocaottocentesca per convogliare leacque dei canali laterali nel Ca-nale Maestro. Da qui il tourconduce ad Arezzo, rendeomaggio al Ponte alla Nave, giàdescritto nella mappa di Leo-nardo da Vinci del 1502, e con

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te di aria condizionata, connes-sione internet e TV LCD satelli-tare, si dividono in Classic, Su-perior e Executive, con l’aggiun-ta di due splendide Junior Suitese di due Suites di alta concezio-ne, confortevoli e spaziose, do-ve materiali, cromatismi, formee luci sono tutti in sinergia per ilmassimo comfort.L’Arezzo Park Hotel fa parte, in-sieme al Porto Ercole Resort &Spa, della “A Point Hotels Re-sorts”, una società creata dallaHolding Alliata Bronner, uno dei

più noti studi di progettazionearchitettonica, strutturale e im-piantistica di Roma. È nel 2009che la Holding decide di lanciar-si in una nuova grande avventu-ra, quella alberghiera appunto,creando queste due locationuniche, entrambe caratterizzateda uno stile inconfondibile,creativo e funzionale, estetica-mente all’avanguardia.L’hotel, anche per la sua posi-zione, è estremamente adattoal turismo business, ma è moltoversatile anche ad altre tipolo-gie di clientela, grazie alla pisci-na esterna e interna, al centrobenessere e al centro congressi,oltre ad una offerta gourmetgustosa e ricercata. «Arezzo», ciconferma l’architetto Cinzia Al-liata Bronner «è stata scelta co-me location ideale tra nord esud. E’ una struttura in cui ab-biamo dato pieno sfogo all’es-senza strutturale architettonicapura. Vetro, colore, luce. Ognisala è pensata nel dettaglio,ogni scelta può essere conside-

Un hotel design. Questoil modo migliore perriassumere l’essenzadell’Arezzo Park Hotel,

distante appena dieci minuti inauto dal centro di una delle piùbelle e caratteristiche città to-scane. Un ambiente surreale escenografico, dove la conven-zionale disposizione degli arredie la caratterizzazione delle spazivengono riproposte in manieramoderna e dove la parola d’or-dine è seduzione. Le 122 came-re, tutte ultra-design e attrezza-

Arezzo Park HotelSpazi luminosi e funzionali, adatti sia al turismo businessche a quello leisure, in uno stile unico e metropolitanodi grande accoglienza

AREZZO PARK HOTELAutostrada A1 uscita Arezzo - Loc. Battifolle 36/t - 52100 ArezzoTel. 0575 96041 - fax 0575 9604404www.arezzoparkhotel.com - [email protected]

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rata un prototipo, una sorta dilaboratorio creativo di design acielo aperto e alla portata ditutti. Nei nostri alberghi – conti-nua la Alliata – ogni soluzione èstudiata e personalizzata pergarantire il massimo comfort el’estrema funzionalità, visiva edemozionale. Ovviamente tutto ilprogetto vanta una preparazio-ne strutturale completa, conuna scelta di materiali innovativinon usurabili, resistenti ed eco-sostenibili».Splendido ed emozionale il cen-tro termale-benessere, unastruttura all’avanguardia dalleatmosfere surreali e avanguardi-stiche, che offre sauna, centrofitness, piscina interna e un’am-pia gamma di massaggi. Unluogo dove rigenerarsi total-mente immersi in un’atmosferamagica e ritrovarsi cullati dalcontinuo movimento dell’ac-qua. Il centro congressi, attrez-zato e funzionale, dispone di

ben 7 sale meeting di varie di-mensioni e capienza: la piùgrande, la Sala Big Bang di circa300 mq, possiede una capienzamassima, nella disposizione ateatro, di 300 posti. Tutte le sale

conference sono connotate daforte flessibilità, immaginate co-me una carlinga di un aereo, etutte dotate delle più moderneattrezzature tecnologiche.L’Hotel vanta, inoltre, un’offertagastronomica prelibata: un ri-cercato ristorante, il “Gloss Re-staurant”, uno spazio pulsantee versatile dove è possibile as-saggiare specialità internazionalie rivisitazioni della tradizioneitaliana, e il “Run Restaurant”,dove invece è possibile approfit-tare di una cucina “veloce” cheattinge al territorio toscano, gu-stando piatti tipici della tradizio-ne aretina. Completano gli spa-zi gourmet, l’“Hard Restau-rant”, dai sapori light da gusta-re a bordo della piscina esternanella bella stagione, e un acco-gliente Lounge Bar. C.C.

AREZZO FIEREE CONGRESSIVia Spallanzani 2352100 ArezzoTel 05759361fax 0575383028www.arezzofiere.it

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se. Completa il quadro la ricchez-za del territorio aretino: sul pianoeconomico la zona di Arezzo eprovincia è un punto di riferimen-to per la produzione di olio e vinoe nel settore degli agriturismi edell’oreficeria. Sul piano artisticoe naturalistico, le Terre di Arezzovantano tesori di rara bellezza,come gli affreschi di Piero dellaFrancesca, le pievi romaniche, imusei, i palazzi signorili, le valla-te, i parchi naturali, i castelli me-dioevali, le cittadine di origineetrusca.Inaugurato da pochi mesi, e giàperfettamente operativo, il nuovoCentro Congressi è stato intera-mente progettato dallo studioGMP di Amburgo (che ha realiz-zato alcuni tra i principali stadi ecentri fieristici più importanti delmondo), per offrire al settore Mi-ce uno spazio moderno e al-l’avanguardia. Alla struttura mo-dulare da 1.000 a 13.000 mq, siaggiunge una sala congressi da900 posti, divisibile in due sale da320 e 510 posti, con diverse salepiù piccole e raccolte da 15 a 100posti perfette per riunioni o ses-sioni di formazione. Due sale re-gia, dotate delle migliori tecnolo-

gie, con 8 salette interpreti e unauditorium da 700 posti che, pro-gettato ad arte per esaltare leperformance musicali, è idealeper ospitare concerti di musica li-rica, sinfonica e da camera. Infi-ne, una sala polifunzionale da al-lestire per congressi, spettacoli,concerti, con capienza fino a 800posti. Completano il quadro unimpianto wireless di traduzione si-multanea. Spazi moderni, funzio-nali e utilizzabili per ogni tipolo-gia di evento fanno del poloArezzo Fiere e Congressi la sedeideale per l’organizzazione di mo-stre, convegni, incontri, conferen-ze stampa, spettacoli musicali,manifestazioni sportive, sfilate dimoda, cocktail e banchetti. Nelcuore della Toscana più autentica.

C.P.

Arezzo Fiere e Congressi èuna delle più importantirealtà fieristiche italiane.Sei padiglioni di capien-

za diversa, per un totale di28.000 mq di area espositivacompresi parcheggi, bar e risto-ranti. A ciò, come parte di un im-ponente piano di sviluppo che hariguardato il polo aretino e alquale hanno partecipato la Regio-ne Toscana, Camera di Commer-cio, Comune e Provincia di Arez-zo e Banca Etruria, si è recente-

mente aggiunto il nuovo CentroCongressi, uno spazio modulareda 1.000 a 13.000mq. Per la suacollocazione geografica al centrodell’Italia e la funzionante retestradale e ferroviaria, l’Arezzo Fie-re e Congressi è facilmente rag-giungibile da ogni punto del Pae-

Arezzo Fiere e CongressiInaugurato da pochi mesi il nuovo Centro Congressi, strutturaall’avanguardia per tecnologie e servizi disponibili, il polo fieristicoaretino si apre al settore Mice

Selected by MM SPECIALE TERRE DI AREZZO

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LA COLLINA DELLE STELLELocalità Casanova 6352011 Bibbiena (Arezzo)Tel. 0575594806fax 0575539826www.lacollinadellestelle.itinfo@lacollinadellestelle.it

Andromeda, Cassiopea e Pegasogli appartamenti; Mira, Gemma,Stella Polare, Castore e Polluce,Antares, Vega, Alcyone, Sirio, Sir-ma, Bellatrix e Altair, le camere.Tutte spaziose, funzionali e arre-date con semplicità e calore. Se-condo i dettami dell’arte poveratoscana. In zona panoramica è lapiscina all’aperto con ampio sola-rium. In più, un’area fitness convista sulla vallata e un nuovissimocentro benessere (con idromas-saggio, bagno turco, doccia emo-zionale, sauna finlandese e a in-frarossi e la possibilità di prenota-re vari tipi di massaggio). A ciò siaggiunge il ristorante, specializza-to in cene a base di carni di vitellalimousine e di maiali allevati allostato brado. Per gli sportivi: trek-king, escursioni in bici o quad epasseggiate a cavallo. Gli amantidella pesca troveranno a 3 km unlago per la pesca sportiva. Mentrenei vicini paesi di Bibbiena e Poppici sono campi da tennis e un cam-po da golf. Ideale per organizzaremeeting, in un contesto decisa-mente diverso rispetto alle metepiù classiche e battute, l’agrituri-smo dispone di un’ampia sala ingrado di ospitare fino a 80-100

persone ed è strutturata per forni-re ogni tipo di supporto durante ilconvegno e per le attività di post-congress: pranzi e cene per grup-pi, anche numerosi; cooking les-son; escursioni guidate all’internodel Parco; dimostrazioni e/o pic-coli corsi di falconeria; tour guida-ti nei principali centri della Tosca-na (Arezzo, Firenze, Siena, Corto-na, San Gimignano); e shoppingtour negli outlet o spacci di gran-di firme.E curiosando tra le stelle… sul-la collina, dov’è assente ogni for-ma di inquinamento luminoso, siorganizzano anche serate astro-nomiche, didattiche e di osserva-zione pratica, con la collaborazio-ne di un gruppo di astrofili localiche mettono a disposizione deiclienti, oltre ai telescopi professio-nali, tutta la loro esperienza edentusiasmo. C.P.

Immerso nel verde di boschi evallate, fuori dal rumore delmondo, l’agriturismo La Colli-na delle Stelle offre un’acco-

glienza calda e cordiale. Qui l’ariaè pulita, la cucina ottima, e i colorisono quelli vividi della natura edelle sue stagioni. Incastonata nel-la splendida valle del casentino, LaCollina delle Stelle dista 60 chilo-metri da Firenze. La zona è cono-sciuta per le pievi romaniche, i ca-stelli medievali, il Santuario de LaVerna (dove San Francesco rice-vette il sacro sigillo), il Monasteroe l’Eremo di Camaldoli (chequest’anno festeggia il Millena-rio). Fa da cornice naturale a que-sto casale, il Parco Nazionale delleForeste Casentinesi, che nel ver-sante toscano comprende i comu-ni di Poppi, Bibbiena, Chiusi dellaVerna, Pratovecchio, Stia e, infine,quelli mugellani di San Godenzo eLonda. Dal restauro di un’anticastazione di ristoro di viandanti di-retti al Santuario de La Verna, so-no state ricavate dodici stanze etre appartamenti. Stelle e costella-zioni. Da qui derivano i loro nomi:

AgriturismoLa Collina delle StelleAdagiata su una dolce collina, abbracciata da un fitto querceto,la Casa di Bibbiena offre una full immersion nella magnifica naturadel Casentino, un’ottima cucina tipica toscana e una nuova area benessere

GRAZIELLAPATIO HOTELVia Cavour 2352100 ArezzoTel 0575401962fax [email protected]

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della Francesca, la Casa del Vasarie quella del Petrarca, il Duomo, laCroce di Cimabue, l’Anfiteatro. E,naturalmente, la centrale PiazzaGrande, con le sue case-torri, cheè anche lo scenografico palco do-ve la prima domenica di ogni me-se e il sabato che la precede van-no in scena la Fiera Antiquaria, lapiù antica e famosa, e la Giostradel Saracino, il torneo cavallere-sco che si svolge a Giugno e aSettembre. L’albergo, elegante elussuoso, accogliente e familiare,

è la scelta ideale per una fuga allascoperta di Arezzo e dintorni. Lecamere – soltanto dieci, distribui-te sui tre piani di quella che fu ladimora nobiliare della famigliade Giudici – sono l’una diversedall’altra e tutte ispirate ai viaggidi Bruce Chatwin (1940-1989),che fu grande scrittore e, primaancora, grande viaggiatore.Dall’Afghanistan alla Mauritania,dall’Australia alla Patagonia, perChatwin “La vera casa dell’uomonon è una casa, è la strada. La vi-ta stessa è un viaggio da fare apiedi”. E proprio dalle avventuredi questo esploratore e romanzie-re “sempre in viaggio”, vengono inomi delle stanze e l’ispirazioneper gli arredi e le atmosfere del-l’albergo. C.P.

Èl’unico hotel della cittàospitato in un edificio sto-rico. Le sue fondamenta ecantine risalgono al ’300.

Dopo un attento lavoro di recu-pero, in questi ambienti con sof-fitto a volta, sono state ricavateun’accogliente sala colazioni e treampie e confortevoli suites. In po-sizione privilegiata rispetto aimaggiori punti di interesse dellacittà, dall’albergo sono raggiungi-bili a piedi la Chiesa di San Fran-cesco, con gli affreschi di Piero

Graziella Patio HotelUn hotel di charme in una delle vie più eleganti del centromedievale di Arezzo, a pochi passi dalla Chiesa di San Francescoe vicino a musei, trattorie ed enoteche che rivelano la toscanitàvera e autentica di questa terra

Selected by MM SPECIALE AREZZO

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CORTONASVILUPPO SrlVia Guelfa 40 - CortonaTel. 0575630158fax [email protected]

persone a platea; la Sala dell’As-sedio, ex sacrestia del convento,prende il nome dall’affresco nellavolta che rappresenta l’assedio diCortona da parte del principed’Orange (capacità 60 ospiti). Se-guono sale più piccole, fra le qualiuna sala informatica, con 12 po-stazioni PC collegate in rete, utiliz-zabile come aula didattica e salastampa. Nell’annessa chiesa, an-ch’essa risalente al XIII secolo, hasede l’Auditorium Sant’Agosti-no, la sala più grande e prestigio-

sa, in grado di accogliere fino a300 persone a platea. Totalmenteristrutturata, è dotata delle piùmoderne tecnologie e predispostaad uso polivalente. Tutte le salesono attrezzate con tecnologiaall’avanguardia e il centro mette adisposizione un’efficiente organiz-zazione congressuale per la pro-gettazione e la realizzazione dicongressi, convention, meeting edeventi culturali. In caso di colazio-ni di lavoro, coffee-break o cenedi gala, il centro fornisce anche ilservizio catering. E per i momentipre e post-congress, questo picco-lo gioiello di città offre alla vistadel convegnista scorci pittoreschie strade caratteristiche, monu-menti, chiese e palazzi di grandevalore storico-artistico. Il tutto av-volto da un’aura di spiritualità. Edalla sensazione di un ritorno alpassato. P.C.

Ex convento risalente allametà del XIII secolo, ilCentro Convegni è costi-tuito da un grande edificio

a pianta quadrata, intorno ad unchiostro decorato da 29 affreschiche ritraggono gli episodi della vi-ta di Sant’Agostino. Sul chiostro siaffacciano splendidi ambienti avolta, che ospitano le sale e i ser-vizi del centro convegni. Sono seile sale a disposizione, ciascuna didimensione diversa: la Sala Pan-crazi, con una capacità di 120

Centro Convegni Sant’AgostinoNel centro storico di Cortona, l’ex convento annesso alla chiesadi Sant’Agostino offre 6 sale affrescate con soffitti a volta per 500 ospiti

Cortona, lucumonia etruscaTra la Valdichiana e la valle del Tevere, a 500m sul mare, abbar-

bicata sul versante di un rilievo montuoso, è la città di Cortona.

La posizione predominante sulla valle ne fece sin dall’antichità

un centro strategico importante per il controllo che esercitava

sugli assi viari di collegamento tra le città di Arezzo, Perugia,

Siena e la Valtiberina. Una caratteristica che, tutt’oggi, fa di Cor-

tona una cittadina facilmente raggiungibile da più direzioni. Na-

ta come centro etrusco, alla fine del IV secolo a.C., si alleò con

Roma e nel 450 fu presa dai Goti. Dal XII secolo, a poco a poco,

divenne un comune famoso per le sue arti e i suoi mestieri. Di-

ventò diocesi ghibellina nel 1325 e poi signoria con la famiglia

dei Ranieri. Venduta a Firenze nel 1411, dopo l’assedio ad opera

di Clemente VII e di Carlo V, la città seguì le vicende del Gran-

ducato di Toscana. E oggi mantiene ancora tutto il fascino e le

caratteristiche del suo passato glorioso.

FOCUS BARI, MOLFETTA, TRANI

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lare quella del settore terziarioregionale, fermo da tempo, eper introdurre un elemento diforte innovazione che faccia daapripista a iniziative analoghein tutta la regione. «Entro la fi-ne del 2012, il centro congressisarà perfettamente funzionan-te», assicura Leonardo Volpi-cella (foto a destra), chief exe-cutive della Fiera del Levante,spiegando che il nuovo padi-glione di 18 mila metri quadrati,costato complessivamente 21

Fervono a Bari i lavori dicompletamento del nuovocentro congressi all’internodella Fiera del Levante, un

polo avveniristico che, insiemealla ristrutturazione dell’anticoPalazzo delle Nazioni, cambieràil volto del quartiere, trasfor-mando la città in una destina-zione Mice di rilievo internazio-nale. Ma non solo Mice: l’operarappresenta anche un’opportu-nità unica per rilanciare l’eco-nomia del territorio, in partico-

BARIsi ripensa smart citydel futuroCon il nuovo centro congressi di 18 mila metri quadratidella Fiera del Levante, la città si appresta a diventare driverdestination del Mezzogiorno. Dove arte, cultura ed economiasi incontrano ai massimi livelliGiulia Broggi

Bari da tappa di transitoa meta turistica e culturale di grande appealStoricamente uno dei maggiori centri della cristianità – punto di par-tenza e di arrivo dei Crociati e ponte di comunicazione con l’Oriente– il capoluogo pugliese ha mantenuto per secoli il suo ruolo di croce-via del Mediterraneo. Senza andare troppo in là nei secoli, fino a pocotempo fa a Bari si sostava più che altro in attesa di partire per altredestinazioni, via mare o via terra. Oggi invece la città è una meta turi-stica sempre più apprezzata con un’offerta di qualità e in continuo di-venire. Bari non è soltanto un grande porto e un efficiente aeropor-to, è anche sede di una prestigiosa università e della Fiera del Levantee soprattutto un contenitore di risorse culturali, artistiche enoga-stronomiche, mondane di notevole appeal e per tutte le tasche. Co-minciando da Bari Vecchia, non si può non visitare il cinquecente-sco Palazzo del Sedile affacciato su Piazza Mercantile, centrodell’antica vita commerciale, agorà e foro cittadino. Vicino si trovanoanche il Palazzo del Mercato del Pesce costruito nel 1840 e ilPalazzo Simi, sede di mostre temporanee e di una collezione ar-cheologica permanente. Meritano poi una visita la Cattedrale diSan Sabino e la Basilica di San Nicola, uno degli esempi più im-portanti dello stile romanico pugliese, che, nel suo museo, custodisceil tesoro di San Nicola con oggetti preziosi, quali la corona ferrea diepoca angioina, la grande croce reliquario in argento dorato e smaltia forma di tempietto gotico e il candeliere di cristallo di rocca e fili-grana d’argento. Al santo patrono sono dedicati due festeggiamentimolto ricchi: il 6 dicembre e dal 7 al 9 maggio. Da vedere per la suaimponenza il Castello Normanno Svevo, mentre al Borgo Nuo-vo o Murattiano (fu Gioacchino Murat a volere la costruzione diquesta nuova zona a ridosso della città medioevale) vale la pena sof-fermarsi su Palazzo Mincuzzi, edificio in stile art nouveau e sui tea-tri Politeama Margherita e Petruzzelli che, dopo un restaurodurato diciotto anni, è tornato al suo originario splendore e oggipropone un ricco cartellone di spettacoli tra opera, musica sinfonica,corale, cameristica e danza.

BARI, MOLFETTA, TRANI FOCUS

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milioni di euro, sarà molto piùdi un semplice contenitore.«Sarà una vera e propria smartcity degli eventi», continua Vol-picella «in cui troveranno spa-zio, oltre ai congressi, anchel’arte, l’economia e la cultura,attraverso una serie di iniziativee attività in linea con i criterieuropei più moderni di eco digi-talizzazione: nel nuovo quartie-re fieristico, interamente cabla-to in fibra ottica, ci si muoveràa piedi o su vetture elettriche,circondati da ampi spazi verdipopolati da piante autoctone etutti gli impianti saranno ali-mentati da fonti di energia rin-novabile. All’interno, gli am-bienti garantiranno massimaflessibilità e frazionabilità di-stributiva in modo da consenti-

Ingresso monumentaledella Fiera del Levante

Teatro Petruzzelli

FOCUS BARI, MOLFETTA, TRANI

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Bari. Basilica di San Nicola.Sotto, il lungomare

Numeri da record per il porto di Bari: nel 2011 sfiorati i 2milioni di passeggeriLa scalo del capoluogo di regione consolida il suo ruolo strategico all’interno del network dei porti ammi-nistrati dall’Autorità portuale del Levante (Bari, Barletta, Monopoli) e nel panorama della portualità naziona-

le. Lo scalo barese, a chiusura del 2011, registra un incremento complessivodel 2,5%, con un totale di 1.951.000 passeggeri. Una crescita che assorbe laforte flessione del traffico greco (–16,5%) grazie all’incremento dei traffici cro-cieristici (+15,6%) pari in valore assoluto a 79.136 passeggeri e dovuto, tra lealtre, alla nuova linea di Royal Caribbean che, dal 2011, ha inserito Bari neisuoi itinerari eche, a partireda quest’anno,con il primo ap-prodo di dome-nica 29 aprile,della rinnovata

Splendour of the Seas, seconda gemella diClasse Vision di Royal Caribbean Internatio-nal Bari, promuove Bari a porto di imbarco,con crociere di 6, 7 e 8 notti tra le bellezzedi Grecia e Turchia. Altri fattori di riequilibriodei traffici sono stati nel 2011 la straordina-ria performance della Croazia (+26%) traina-ta dal turismo religioso e la tenuta dell’Alba-nia (+3,5%). In un quadro generale segnato dalla recessione economica e dalla gravissima crisi greca, i “ portidel levante” registrano lusinghieri risultati a chiusura dell’anno 2011, con oltre 6.300.000 tonnellate di mercimovimentate.Nel 2012 crescono sia il numero di approdi crocieristici che il numero di passeggeri, e le navi si distinguonoper grandezza e lusso. Oltre a Splendour of the Seas, approderà infatti a Bari anche Celebrity Silhouette, quartagemella di Classe Solstice di Celebrity Cruises, premium brand del Gruppo Royal Caribbean. Degne di men-zione e per la prima volta a Bari, le due nuove ammiraglie di Costa Crociere ed MSC, la Costa Fascinosa, e laMSC Divina.

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biocostruzione realizzabile sulterritorio». A giocare un ruolodi primo piano sarà senz’altrola convegnistica: «il padiglioneospiterà rassegne, concerti eriunioni in grado di accogliere

fino a 9.000 persone, con dota-zioni di ultimissima generazio-ne e tutti i servizi correlati, co-me bar, ristorante e aree re-lax». In calendario figurano giàimportanti eventi, tra cui, a ot-tobre, il convegno annuale deidottori commercialisti in cuisaranno presenti 2600 profes-sionisti ed il congresso nazio-nale SIFO con altri 1600 parte-cipanti, in entrambi i casi ospi-tati tutti nella sala plenaria.Altra grande novità: tra la finedi quest’anno e l’inizio del 2013Eataly aprirà proprio all’inter-no della Fiera, con 8mila metriquadri di mostra mercato per-

re la realizzazione di più eventiin contemporanea».Insomma un salto nel futuro, eci sarà anche, «in esposizionepermanente, un prototipo dicasa clima, quale esempio di �

Qui sopra e, a destra, rendering del nuovo centro congressi Fiera del Levante

Vista dall’alto del porto di Bari. A sinistra, Francesco Mariani,presidente dell’Autorità Portuale del Levante

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Bari. Castello Svevo. In basso, a sin. la Chiesa Russa,A destra, Torre a mare

6 indirizzi per eventi al topAlle aziende che scelgono Bari come sede dei loro eventi, la città of-fre una rosa di strutture e servizi di alto livello. Noi ne abbiamo sele-zionati sei. Situato sul lungomare, nei pressi del Porto, a dieci minutidall’aeroporto, dal centro città e dalla stazione, il quartiere fieristicodella Fiera del Levante (www.fieradellevante.it) si estende su circa300mila metri quadrati ed offre 24 ambienti modulari e versatili chesi prestano a fare da cornice a qualsiasi tipo di evento, da quello ri-stretto al mega congresso con possibilità di ospitare fino a 4.000 per-sone anche in un unico ambiente. Dispone inoltre di ampi parcheggiinterni ed è ottimamente collegato con i mezzi pubblici. Per gli eventmanager è a disposizione un professionista multitasking e una strut-tura di supporto 24 ore su 24.Sempre per gli organizzatori di eventi, la società Agorà srl in via C.Rosalba 41 (tel. 0805093954 - www.organizzazioneagora.it) offre unservizio chiavi in mano, dalla ricerca della location e degli sponsor al-l’assistenza, dalla consulenza editoriale a quella tecnologica. In via S. Ma-tarrese 12 si trova invece Meeting Planner srl (tel. 0809905360 -www.meetig-planner.it) che offre assistenza tailor made per congressi,convention, seminari, workshop ed eventi di carattere pubblico.Tra gli alberghi segnaliamo, nel cuore antico della città, il Palace Ho-tel Bari (www.palacehotelbari.it, vedi pag. 78), indirizzo storicodell’ospitalità barese, situato sul lungomare a due passi dalla Catte-drale di San Nicola e dal Teatro Petruzzelli, che offre 16 sale di cui di-verse a luce naturale e in grado di ospitare fino a 1500 persone, gara-ge coperto di 50 posti e 195 camere di cui 18 suites. Per chi cercauna location particolarmente suggestiva, c’è, a Polignano a Mare, l’Hotel Ristorante Grotta Palazzese (www.grottapalazzese.it)che propone graziosissime e confortevoli camere e suite in tufo, ar-redate con oggetti di artigianato locale, una sala conferenze con lucenaturale per 50 persone e una magnifica terrazza a picco sul mare.Rinomato il ristorante estivo, anch’esso ricavato nella roccia, uno de-gli scenari più romantici al mondo, in cui già nel ’700 i signori del po-sto organizzavano le loro feste. Aragoste, pesce e molluschi e piatti ti-pici della cucina mediterranea sono le specialità del menu à la carteabbinate a una pregiata selezione di vini regionali, nazionali e interna-zionali. Vale la pena segnalare infine il recentissimo city resort UnaHotel Regina (www.unahotelreginabari.it) a Noicattaro, a pochi chi-lometri da Bari, realizzato nel tipico stile architettonico con 11 salemeeting da 10 a 500 posti, tutti con ingresso indipendente e dotatedi tecnologie di ultima generazione, comodi foyer, ampio parcheggio,spa, fitness center, swimming pool club estivo e ristorante.

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manente – la più grande d’Ita-lia, dopo quella di Roma – dedi-cati all’eccellenza del cibo ita-liano. Un investimento di circa7 milioni di euro che rilanceràil polo fieristico come cittadel-la della qualità e da cui ci siaspetta una ricaduta positiva acascata su tutto il territorio.La Fiera oggi accoglie anche ilCineporto, un padiglione di1200 mq di superficie intera-mente dedicata al cinema e allearti visive e sede degli uffici diApulia Film Commission, e ilThe Hub, uno spazio dinamico,aperto al mercato del lavoro,dove fare coworking e innova-zione, con il vantaggio di poterentrare in contatto con un am-pio ventaglio di professioni e dicreare una rete multidisciplina-re in continua evoluzione. «TheHub Bari», ci tiene a sottolinea-re Volpicella, «è un punto di in-contro per chi vuole mettere asistema il proprio know howprofessionale, con la possibili-tà di ridurre i costi e sperimen-tare nuove iniziative». Fiera delLevante da oggi è anche sededella direzione generale di Pu-gliapromozione, Agenzia Re-gionale del Turismo.«A distanza di un anno», con-clude Volpicella, «sono moltosoddisfatto del lavoro svolto.Quando ho accettato l’incaricola Fiera perdeva 4 milioni di eu-ro l’anno. Oggi, grazie ai proget-ti ambiziosi e all’impegno di tut-ti nel metterli a segno, stiamorealizzando una grande operanon solo per la città, ma ancheper l’intera Regione. Già dalprossimo anno prevediamo ilpareggio, e dal 2014 i primi uti-li». Una previsione che smenti-sce a pieno titolo le malelingueche volevano la Fiera del Levan-te sul viale del tramonto. � Veduta aerea del lungomare

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tare con sé i propri figli: pro-prio ai bambini sono dedicatealcune camere, più spaziose econ un angolo pensato per il lo-ro divertimento.Particolare, invece, la cameradella musica, destinata agliamanti delle classica, in cui tro-veranno un impianto stereo al-ta fedeltà e un’importante colle-zione di dischi da intenditore.La struttura ha anche da pococompletato l’opera di restyling,che è partita dalla zona lobby eha interessato sia l’area mee-

ting che l’area dedicata al ban-queting.

Terrazza Murat:eventi esclusivicon vistaLa novità più rilevante perquanto riguarda la ristorazioneè l’apertura della terrazza del ri-storante Murat, al settimo pia-no, con vista sulla città di Barie sul mare. Cucina da gourmete ingredienti a chilometro zerosono i tratti distintivi dei piattiche propone, abbinati a una ric-ca carta dei vini da circa 400etichette, la maggior parte dellequali proviene da uve raccolte elavorate sul territorio. Questospazio rappresenta una loca-tion inusuale ed esclusiva percene o eventi, ma anche, grazieal bar, attivo tutte le sere dalle18, per cocktail e aperitivi.

Post congressin vignaCon l’arrivo della bella stagio-ne, inoltre, le possibilità per ab-binare al momento business at-tività di svago si moltiplicano.Una delle più interessanti saràa settembre, quando, in occa-

Storico albergo nel cuoredi Bari, punto di riferi-mento dell’hotellerie cit-tadina grazie sia alla ca-

pienza, 200 camere e 16 saleper un totale di 1.600 posti, siaagli spazi e ai servizi rinnovatie ampliati, il Palace Hotel inau-gura la stagione estiva.La doppia vocazione, businesse leisure, dall’albergo permetteai suoi ospiti di poter trascor-rere, accanto a soggiorni di la-voro, momenti di relax, svago evacanza con la propria fami-glia. Per esempio, coloro chescelgono questa struttura perun incontro o che partecipanoa un meeting possono prolun-gare la loro permanenza e por-

Palace Hotel BariTra corsi di cucina e vendemmia, la stagione estiva della strutturapugliese offre molto di più di un semplice meeting

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sione della vendemmia, si potràprendere parte a questa anticatradizione nelle vigne pugliesi,accompagnata da una colazio-ne nella cantina, con omaggiodelle bottiglie di vino prodottecon le uve raccolte dai clienti,la cui etichetta sarà dedicata al-l’evento cui hanno preso parte.Ma tutto il territorio attorno aBari è ricco di attrattive.Dalla città, in cui sono da

esplorare i vicoli più caratteri-stici della sua parte vecchia,per conoscere l’arte, la cultura,la gastronomia e le tradizionilocali, visitando la Basilica diSan Nicola, il Castello Svevo ela Cattedrale, si può partire al-la scoperta di località comeTrani, Matera, Gravina di Pu-glia, Castel del Monte, arrivarefino alla costa a Polignano, ovisitare le note Grotte di Ca-

Palace Hotel BariVia Francesco Lombardi 1370122 BariTel. [email protected]

stellana e il sito archeologicodi Alberobello.

Concorso social:premiata la migliorevideo ricetta postataLa passione per la buona tavo-la della regione significa anchebuon cibo e quindi il PalaceHotel premierà le migliori vi-deoricette postate dagli utentisui suoi canali social, da Face-book a Youtube, offrendo a seicuochi la possibilità di seguireun corso di cucina nel ristoran-te dell’albergo, diretti dall’exe-cutive chef Vito Paradiso.Queste e altre attività sonoproposte dalla struttura, che hasviluppato un expertise specifi-ca nella gestione e organizza-zione di eventi e incontri azien-dali, e che può contare su unteam di professionisti dedicati.Una sola figura rappresenta ilpunto di riferimento unico delcliente per la scelta e la defini-zione delle sale e dei servizi, elo accompagna dal momentodella richiesta sino al terminedell’evento, indirizzandolo ver-so la migliore logistica, le atti-vità post-congress o i menu.Per il periodo primavera/estatesono state anche ideate una se-rie di proposte per i coffee bre-ak, da quello healthy all’ener-getico, dalla pausa caffè con in-gredienti e ricette locali a quel-lo più consistente che sostitui-sce la pausa pranzo. P.T.

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cogliere meeting, incentive eteam building aziendali.Il Resort barese, vero fiore al-l’occhiello del Gruppo, si trovain una posizione strategica perabbinare al contesto naturali-stico della costa adriatica la vi-cinanza sia a una delle più di-namiche città del Sud Italia, siaai maggiori nodi autostradali eaeroportuali. Il complesso, chesi estende su 12 ettari di parco,dispone di 191 camere, tuttecon patio e vista su un mare

che anche quest’anno è statopremiato con la Bandiera Blu.Dotato di un vero e propriocentro congressi attrezzato, ilPietrablu può accogliere eventisino a 650 ospiti nella maggioredelle sue quattro sale meeting,la Sala Aquarius, che durante labella stagione si apre all’ester-no con un ampio spazio in cuiorganizzare coffee break e lightlunch. Per cene eleganti ci sisposta nel ristorante, articolatosu due sale in cui si propongo-no i piatti della cucina mediter-ranea e le ricette della ricchis-sima tradizione gastronomicalocale.Nella struttura non manca poi ilCentro Benessere, ampio spazioper il relax costruito attornoall’acqua, dalla biosauna alladoccia scozzese, dal bagno tur-co alle docce emozionali e al-l’idromassaggio. Accanto anchel’area per il fitness, tre diversezone relax con cromo e aroma-terapia e le cabine per i tratta-menti di estetica e i massaggi.All’esterno tre piscine, una delle

Destinazione di tendenza elocation in piena ascesaper il turismo Mice, inquesti ultimi anni la Pu-

glia si sta facendo strada nelsettore come sinonimo di acco-glienza calorosa in scenari sug-gestivi. Proprio in questo terri-torio, in parte ancora da sco-prire e valorizzare, ha deciso diinvestire il Gruppo CDS Hotels,che gestisce tre strutture nellaRegione, a Bari, Brindisi e Lec-ce. In tutti e tre i casi si trattadi resort, ma il Pietrablu Resort& SPA, di Polignano a Mare, eil Riva Marina Resort sulla co-sta brindisina sono stati pensa-ti non solo per il più tradiziona-le soggiorno di piacere o le va-canze estive, ma anche per ac-

CDS HotelsLa struttura di Bari del gruppo alberghiero puglieseaccoglie eventi ed incontri aziendali in un contesto naturalisticoin cui domina il blu del mare

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quali affacciata sul mare, men-tre le altre si trovano all’internodel parco. Un cenno a parte me-rita la spiaggetta del Resort, chelambisce una baia in cui nuota-no i pesci e da cui partire allascoperta dei fondali marini. Ap-pena entrati in acqua si cammi-na su una scogliera che digradadolcemente e che in alcuni pun-ti crea delle piscine naturali euna caletta, costeggiata da unpiccolo lembo di sabbia.Oltre al mare, che la fa da pa-drone quasi tutto l’anno grazieal clima mite della Regione, leattività post-congress o di sem-plice svago per chi viaggia perlavoro sono molteplici: daicampi da volley, basket e ten-nis al terreno da gioco per ilcalcetto in erba sintetica, allounge bar e la discoteca apertila sera. È possibile anche affit-tare le biciclette per esplorareil territorio o un’automobileper spingersi più in là e visitaredestinazioni come Bari o arri-vare fino in Salento.Di recente costruzione, la terzastruttura del Gruppo CDS Ho-tels, il Riva Marina Resort, sitrova a Carovigno, sulla costabrindisina, ai margini dell’oasinaturalistica di Torre Guaceto evicino alla nota cittadina diOstuni. La capienza di questohotel dalla doppia vocazioneleisure e Mice è ancora maggio-re: 371 le camere, soluzioni in-dipendenti collegate da vialettiimmersi nel verde. L’albergo, 4stelle, è infatti articolato in uncorpo centrale circondato dacostruzioni a due livelli dallostile tipicamente mediterraneo.Dalla hall si accede direttamen-te al Centro Congressi. Nellesue otto sale si possono orga-nizzare meeting e incontri, con-

gressi plenari o più intime riu-nioni aziendali da 20 a 800 par-tecipanti. Eventi di più ampiaportata sono inscenati nella Sa-la Argento, attrezzata, come lealtre, con sistema di amplifica-zione, videoproiettori, schermi,segreteria, assistenza tecnica ebusiness Office.A conclusione di una giornatadi lavoro o come attività di te-am building il Resort ha svilup-pato specifiche proposte dedi-cate agli sport acquatici, so-prattutto la vela e il surf, grazie

Pietrablu Resort & SpaC.da Fontanelle 230 - 70044 Polignano a Mare (Bari)Tel. 0832351321 - fax 0832228794www.pietrablu.it - [email protected]

Riva Marina ResortVia Della Pineta Loc. Specchiolla - 72012 Carovigno (Brindisi)Tel. 0832351321 - fax 0832228794www.rivamarinaresort.it - [email protected]

Cds HotelsVia P. E D. Bastianutti 25 - 73100 LecceTel. 0832351321 - fax 0832228794www.cdshotels.it - [email protected]

alla scuola con istruttori quali-ficati, che seguono gli ospitianche in percorsi didattici dapiù giorni. Chi preferisce, inve-ce, attività più rilassanti puòaccedere alla Spa con palestrao andare a conoscere il territo-rio circostante, con interessan-ti testimonianze storiche e cul-turali, luoghi di grande valorenaturalistico come le Grotte diCastellana, città d’arte comeLecce o patrimoni archeologicicome il paesaggio dei Trulli diAlberobello. M.F.

Resort BufiOspitalità raffinata, benessere e relax.Per una vacanza o un finesettimana da sognoNell’angolo più suggestivo di Molfetta sorge il Resort Bufi, raffinato com-promesso tra un boutique hotel e una Casa di charme con 5 suite esclu-sive che si affacciano sul mare. La location si integra magnificamente nelcontesto paesaggistico, con la facciata in tipico stile molfettese. All’inter-no dominano il bianco e le nuan-ces naturali che fanno da cornicea racconti riprodotti sulle pareticon la tecnica del mosaico digita-le. Le cinque suite disposte su trepiani, si ispirano ai quattro ele-menti e al Sole e si dividono traJunior, Superior, Deluxe e Special.Con ingresso indipendente e am-pie sale da bagno, sono “invase”di luce, ed elegantemente arreda-te con elementi di design. Per fa-vorire il relax e la remise en forme il centro benessere è un rifugio di se-renità dove provare massaggi connettivali, fly drenage, riflessologia planta-re, Mio Thai massage. Per gli amanti del mare, infine, con accesso direttodal resort, si trova una bella spiaggia privata attrezzata.

Resort BufiVia Sant’Orsola 63 Molfetta (Bari)Tel. 0803341632 - 3483352594 - [email protected]

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MolfettaUn centro storico scrigno di tesori d’arte e di storia. Perfetta tappaper un post congress culturale

Per fuggire dal caos e daltraffico di Bari si può fareuna piacevole sosta a Mol-fetta, 25 chilometri a nord-

ovest, e visitare il suo meravi-glioso centro storico costellatodi case imbiancate a calce e ilporto brulicante di barche pitto-resche. Proprio all’interno delnucleo antico detto Isola diSant’Andrea sorgono il Duomodi San Corrado, edificato tra ilXI e il XII secolo, la più grandechiesa a tre cupole in asse del ro-manico pugliese e la Chiesa ba-rocca di San Pietro. Spostando-si fuori dalle mura del centro va-le la pena visitare la Cattedraledell’Assunta, ex convento deiGesuiti, al cui interno un bustoin argento e oro di scuola napo-letana custodisce le ossa di San

ingresso al centro storico le chie-se di Sant’Anna e Santo Stefa-no, luoghi dove in alcuni periodidell’anno si svolgono suggestiveprocessioni e feste religiose. Al-tra tappa interessante è il Calva-rio (nella foto in basso a sin.),uno scenografico tempietto goti-co in pietra calcarea, del 1856 atre livelli coronati da una selva dicuspidi e pinnacoli su pianta ot-tagonale. Infine, sebbene a duechilometri dalla città, non puòmancare una visita al Santuariodella Madonna dei Martiri, acui è annesso l’ospedaletto deiCrociati, dell’XI secolo. Una cu-riosità: sulla provinciale per Ru-vo, si trova l’area dei Dinosauridi Molfetta, dove alcuni studiosi,hanno trovato orme di questi ani-mali preistorici. M.C.

Corrado di Baviera, patrono del-la città. Qui, da osservare con at-tenzione è anche un grande qua-dro del pittore molfettese seicen-tesco Corrado Giaquinto. A duepassi dalla cattedrale sorge lachiesa del Purgatorio, e piùavanti in direzione del vecchio

Palazzo San GiorgioEventi high profile con vista sul porto

Alle aziende che cercano una lo-cation esclusiva, in un contestostorico e scenografico di grandeimpatto, Palazzo San Giorgio è lascelta ideale. A 20 minuti dall’ae-roporto di Bari, in posizione do-minante sul porto turistico diTrani e a due passi dalla Catte-drale romanica, il Palazzo, come

gli altri edifici del centro storico, è costruito in pietra di Trani, lavorazioneche conferisce alla struttura un allure di grande eleganza.Si estende su 2.300 metri quadrati distribuiti su due livelli, con grandi saleoscurabili: la sala Trani in grado di accogliere fino a 150 ospiti e la SalaSan Giorgio per 250 per-sone. A queste si aggiun-ge una magnifica terrazzadove, nella bella stagione,si possono ambientarecoffe break, aperitivi epresentazioni d’effetto.Agli event manager, il Pa-lazzo mette a disposizio-ne, inoltre, uno staff diprofessionisti in grado diseguire ogni fase del-l’evento.

Palazzo San GiorgioVia San Giorgio 26 - 76125 Trani (Barletta-Trani)Tel. 0883482780www.palazzosangiorgio.it - [email protected]

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TraniUn immenso patrimonio storico e architettonico sul mare Adriatico.A pochi chilometri da Bari

Affacciata sul mare, a circa50 chilometri da Bari, lacittà di Trani regala al visi-tatore un colpo d’occhio

davvero emozionante con il suocaratteristico porto e il magnifi-co centro storico che racchiudeimportanti testimonianze delpassato e inestimabili gioiellid’arte, quasi tutti realizzati in pie-tra di Trani. Domina il lungomareil Castello Federiciano fatto co-struire da Federico II di Svevianel XIII e strategicamente collo-cato al centro di una rada, i cuibassi fondali si sarebbero sem-pre rivelati un’ottima difesa natu-rale. Nel castello soggiornò spes-so il figlio di Federico, Manfredi,che il 2 giugno del 1259 vi sposòla seconda moglie, Elena Ducas.A pochi passi si trovano la splen-dida Cattedrale romanica dedica-ta a San Nicola Pellegrino del1907, la Chiesa di Ognissanti,edificata dai templari nel 1200, ilmonastero e la chiesa di Colonnae le chiese di San Francesco eSan Giacomo. Meritano una visi-ta anche il Palazzo dei Dogi diVenezia e le sinagoghe della Giu-decca, ex ghetto ebraico. C.M.

Una suggestiva immagine della Cattedrale al Tramonto. A sinistra, il porto

GourmetExperienceGourmetExperience

Ristorante Borgo San Jacopo, Hotel Lungarno, Firenze.A due passi da Ponte Vecchio, il ristorante offre una vista unica sul fiume Arno.Chef fantasiosa è Beatrice Segoni

SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

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Cameracon gustoCameracon gusto

“La Table du Jardin”,la proposta open airdel ristorante Sur Mesuredel Mandarin Orientaldi Parigi

Oriental di Parigi, ThierryMarx, soprannominato “l’alchi-mista culinario” per la sua spic-cata predisposizione nei con-fronti della gastronomia mole-colare.E proprio grazie a concept spe-rimentali e a chef sempre piùcreativi, a location esclusiveimmerse in luoghi incantevoli ea un personale dal savoir-faireimpeccabile, gli alberghi sonoriusciti nell’impresa di ampliareil loro modello di ospitalità, in-cludendo tra i criteri imprescin-dibili di lusso e accoglienza acinque stelle, anche l’esperien-za gourmet. E sono diventati unpunto di riferimento d’eccellen-za anche per la clientela ester-na. Oggi, in questi templi delgusto, le prenotazioni dei clien-ti “che vengono da fuori” sonoin costante aumento. Qui, dove“la cucina è una scienza” – e,direbbe Gualtiero Marchesi“sta al cuoco farla divenire ar-te” – la gastronomia, certo, è

fondamentale, ma non è tutto:dall’ambiente, ricercato e di ra-ra bellezza, all’atmosfera, sem-pre suggestiva e fortemente ca-ratterizzante; dagli arredi, fruttodel sapiente lavoro di progetta-zione di architetti e interior de-sign creatori di stili unici, finoai piatti, curati con minuziosa,quasi spasmodica, attenzionetanto alla forma, quanto alla so-stanza. E se è vero che tantielementi concorrono alla crea-zione di un’esperienza intensa,profonda e multisensoriale, nel-la “lista della spesa” il piatto,che rimane pur sempre l’ingre-diente principe di questa ricettaperfetta, realizza appieno laquintessenza della gastronomiasoltanto se inserito in un con-cept sperimentale ad alto pote-re emozionale.

Chef’s tableRicette ad alto potereemozionaleSono chef stellati, noti in tutto ilmondo, belli ed eleganti nelleloro divise impeccabili. Alcunisono giovani talenti in erba,pressoché sconosciuti, ma tantoappassionati di cucina. Sonoex-allievi di grandi chef e lavo-rano duramente per trovare lapropria filosofia culinaria. Altrisono chef-imprenditori afferma-ti, che sfornano un libro dopol’altro e sono alla testa di briga-te di migliaia di cuochi al lavo-ro nei ristoranti che portano illoro nome. Altri ancora, sonodiventati star, grazie ai numero-si programmi dedicati alla cuci-

SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

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Viaggio tra i ristoranti d’albergo più esclusivi, dove nascono guru e ten-denze. Dalla cena in stile “gabbia d’uccelli” del parigino SurMesure, aquella direttamente in cucina con lo chef nel milanese Armani/Risto-rante, fino a quella in alcova nel marocchino L’Italien. Ecco gli indiriz-zi dove mangiare è un’esperienza da vivere almeno una voltaCristina Piccinotti

Ci sono luoghi in cui ilfood è arte. Indirizzidove la gastronomiaviene “servita”, e fatta

vivere, al cliente come un’espe-rienza totalizzante. E parlandodi cucina, e di chef stellati, iluoghi trendy dove sperimenta-re, oggi, la gastronomia multi-sensoriale sono i ristoranti d’al-bergo. Così una cena d’ispira-zione contemporanea a L’Ita-lien de La Mamounia si consu-ma in intime e confortevoli al-cove, mentre al Met dell’HotelMetropole di Venezia i piattihanno una doppia identità,“tra+contemporanea”. Arrivanoinvece dal 14esimo secolo le ri-cette dello chef del Dinner byHeston Blumenthal del Manda-rin Oriental Hyde Park di Lon-dra che, con ingegno, le trasfor-ma e adatta allo stile del 21esi-mo secolo. Sapore d’avanguar-dia, è quello che si avverte in-vece nei piatti dello chef delSur Mesure del Mandarin

Ristorante Armani al settimo piano dell’Armani Hotel di Milano

na e ai talent-show che hannospopolato in tv negli ultimi an-ni. Tanto per citarne uno, forseil più famoso: Gordon Ramsay,41 anni, decine di ristoranti ingiro per il mondo e altrettantestelle Michelin guadagnate, jetprivato, 1500 chef e camerierinel suo team, tanti libri all’atti-vo e più d’una serie televisivacult. Recentemente approdatoin Sardegna, il bizzarro e “in-fiammabile” Ramsay è in servi-zio in uno dei ristoranti del For-te Village (quello con la splen-dida terrazza sul mare, per in-tenderci), dove saranno pochi ifortunati – perché pochi sono icoperti – a poter provare la suamodern british cuisine. France-

SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

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se nelle basi tecniche, interna-zionale nelle influenze, localenella scelta degli ingredienti. Esempre – dogma del “Ramsaystyle” – leggera e salutare.E parlando di ristorazione neigrandi alberghi, due sono letendenze prevalenti al momen-to: da una parte, quella di affi-dare ad un grande nome dellacucina internazionale la gestio-ne di un nuovo ristorante. Allochef il compito di dare l’im-printing giusto al locale. Quan-do si tratta di una nuova aper-tura, anche di farlo diventare,con il suo nome e la sua consu-lenza, un vero hot spot. È suc-cesso ad Alfonso Iaccarino,considerato il “Papa” della cu-

GORDON RAMSAY STYLEIl suo british touch altro non è che «un riuscito mix di influenzeeuropee. Italia e Francia in testa. La stagionalità è la cosa piùimportante, poi vengono la location, la scelta e la qualità degliingredienti. I piatti devono rimanere focalizzati sul sapore, averepochi fronzoli e pochi ingredienti, rigorosamente locali. Non bi-sogna intimidire il cliente, che deve sempre rilassarsi e divertir-si. Al ristorante non bisogna mai sentirsi come dentro a un tem-

pio. L’atmosfera deve esse-re rilassata, il servizio pre-ciso ma discreto». Il suopiatto più emblematico incarta (e quello di cui lui vapiù fiero) è il confit di po-modoro con gelato all’olioextravergine di oliva. Tra lealtre proposte al Forte Vil-lage: la fregola mantecata amò di risotto con brodo dirapa rossa, panna acida emosciame di tonno, i ravioliripieni di coda alla vaccina-ra con salsa di pomodoro ericci di mare, il branzinogrigliato con salsa di mangoe papaia, lo stracotto diguanciale di chianina con

scalogno e carciofi glassati – citazione, come da sua consuetudi-ne, dell’altro Ramsay (foto) in Toscana: Castel Monastero –, ilsorbetto ai lamponi e zenzero e composta di rabarbaro.Semplicità, in fondo, ed educazione al gusto sono sempre stati ipunti fermi della sua comunicazione: «If you eat well, you cookwell».

cina italiana e l’artefice della ri-nascita della gastronomia delSud Italia. Consulente di molteimprese – il Palazzo Aldrovania Roma, l’hotel Sirenuse a Posi-tano, l’hotel Tramontano Impe-riale a Sorrento, l’hotel GrandLisboa a Macao e il famosoyacht M/Y Christina O (un tem-po proprietà di Aristotele Onas-sis) – il napoletanissimo DonAlfonso è, oggi, di servizio aL’Italien, il ristorante del resortLa Mamounia, a Marrakech,dove la cena, di ispirazionecontemporanea, si consumaall’interno di intime e conforte-voli alcove, tra tinte calde emotivi marocchini.L’altra tendenza nei ristorantid’albergo considerati già deicult nell’universo della gastro-nomia, è quella di puntare sugiovani talenti da valorizzare efar crescere fino a farli diventa-re famosi. È accaduto al giova-ne chef Andrea Aprea, sceltoper sorprendere ed emozionareal VUN, il ristorante del ParkHyatt di Milano dove, ripen-sando e rinnovando la cucinadella tradizione italiana, ac-compagna tutti i suoi piatti, dicarne e di pesce azzurro, converdure, sia italiane che esoti-che, come radici e tuberi.

cuoco-imprenditore ne ha fattadi strada: oggi opera ancheall’Alain Ducasse di Parigi e alJules Verne sulla Torre Eiffel, edè a capo di un gruppo che, con

1400 impiegati, controlla ventiristoranti. In più, organizza cor-si di cucina e pubblica libri. Al-tra impresa “quasi impossibile”,ma riuscita, è stata trasformare

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Da manuale è stata l’impresaaffidata ad Alain Ducasse diret-tamente dal Principe Ranieri IIIdi Monaco e Monte-Carlo SBM,che, venticinque anni fa, affidòall’allora quasi sconosciutochef trentatreenne il compito dilanciare il Louis XV, ristorantedel leggendario Hôtel de Paris,nella piazza del Casinò diMontecarlo. Contro ogni previ-sione, a soli 33 mesi dall’aper-tura, il Louis XV divenne, gra-zie a Ducasse, il primo ristoran-te d’hotel a ricevere tre stelleMichelin. E da allora questo Il Louis XV, ristorante dell’Hotel de Paris di Montecarlo

Marrakesh. Il breakfast a La Mamounia

Blanc Restaurant & Lounge del Mandarin Oriental di Barcellona

Uno dei quattro ristorantidel resort La Mamounia, L’Italien

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il ristorante di uno degli alber-ghi più belli e affascinanti almondo, il Principe Cerami delSan Domenico Palace a Taor-mina, in una meta gastronomi-ca a sé stante, con piatti capaci

di distogliere lo sguardo deiclienti dalla vista sul golfo diTaormina. Massimo Mantarro,una stella Michelin al petto etutta la Sicilia nei suoi piatti, ciè riuscito. E senza compromessi

né strizzate d’occhio ai gusti diuna clientela che è, giocoforza,internazionale. Dal meglio del-la cucina siciliana, rielaboratain chiave moderna, leggera emai banale, vengono le varia-zioni sul tema della melanzana,la crema di fave accompagnatada involtino di verza farcito conricotta di pecora, bottarga ditonno di Favignana e pistilli dipeperoncino, e anche un primopiatto di ispirazione contempo-ranea come gli spaghetti conastice, ricci di mare e latte dimandorla. Fino a tornare, congran disinvoltura, ai grandiclassici della cucina sicula, co-me l’arancino di riso, la cassati-

Mandarin Oriental di Barcellona

Il bianco domina al Sur Mesure, ristorante del Mandarin Oriental di Parigi

L’enoteca del ristorante Amber al The Landmark Mandarin Oriental di Hong Kong

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na e la spuma fredda di manda-rino.C’è invece un giovane, ma giàstellato chef, alla guida del ri-storante La Magnolia dell’HotelByron di Forte dei Marmi. Iltrentunenne Andrea Mattei, ori-ginario di Pietrasanta, mette siail mare che la terra nei sui piat-ti: il suo menu di pesce – unviaggio lungo la costa tirrenica,tra le acciughe di Monterosso ele maruzzelle – si arricchiscecon piatti di terra come l’agnel-lo di Zeri “al testo” con patatedi montagna, aglio, salvia e ro-smarino. «Il piatto perfetto», di-ce Mattei, «è armonia e tecnica.La ricetta è fondamentale, comelo sono la presentazione e il ser-vizio. Quando serviamo i nostri

“agnolotti di razza, carote e ric-ci di mare” il cameriere porta altavolo insieme al piatto una pic-cola teiera con all’interno ilbrodo di razza da versare sugliagnolotti. Un gesto che coinvol-ge il cliente, un tocco inusuale

che crea curiosità, complicità eritualità». E pensato proprio perstupire il cliente, è anche ilnuovo e originalissimo conceptdel Met Restaurant dell’HotelMetropole a Venezia che, inoccasione della sua riapertura,propone la cucina Tracontem- �

Atmosfere calde e raffinate nel ristorante Le Francais by JP Vigato del resortLa Mamounia

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La mise en place del ristorante L’Italien. Nella pagina a fianco, i “Casunzieiampezzani” nelle versioni contemporanea e tradizionale, serviti al Met restaurantdell’Hotel Metropole di Venezia

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tocchi di creatività ispirati allosplendore dello stile imperialedell’atmosfera che lo pervade.Gli altri due sono il Pierre, insi-gnito di due stelle, e il Manda-rin Grill+Bar che, grazie al-l’estro del suo chef Uwe Opo-censky, propone una reinterpre-tazione in chiave moderna dellaclassica carne alla griglia e i mi-gliori frutti di mare della città. Ealtri riconoscimenti alla gastro-nomia firmata Mandarin Orien-tal sono arrivati nel corso diquella che è considerata la not-te degli oscar della cucina: laprestigiosa San Pellegrino “Wor-ld’s 50 Best Restaurants”, la ker-messe annuale che premia i 50migliori ristoranti del mondo,non solo d’albergo, organizzatadalla rivista Restaurant Magazi-ne in Gran Bretagna. Due i ri-storanti del gruppo Mandarininseriti nella world’s 50 best-list: �

poranea. Questo nome fondedue filosofie, la tradizione dellericette italiane e venete, e lacontemporaneità dello stile concui vengono elaborate e ripro-poste in maniera creativa. Così imenù dello chef Luca Veritti –affiancato dall’ideatore di que-sto concept, Oscar Cavallera –

elencano piatti dalla doppiaidentità: da un lato la versionestorica e tradizionale, frutto diun’attenta e appassionata ricer-ca e, a fianco, lo stesso piattorielaborato nella maniera con-temporanea. Diventa quindi di-vertente poter scegliere tra laversione tradizionale delle ve-nezianissime “Sarde in Saor”oppure quella contemporanea,dove la sarda appare in formageometrica con la cipolla che siaccompagna ma non si amalga-ma, e dove l’aceto si profuma dilamponi e l’uvetta si ammorbi-disce nel Verduzzo. O, ancora,tra gli squisiti “Casunziei am-pezzani” nella versione classicadi raviolotti ripieni alla barba-bietola rossa e ricotta affumica-ta, o i più contemporanei strac-ci di pasta fresca alla barbabie-tola, affiancati meravigliosa-mente a semi di papavero e ra-dicchio croccante. E rimanendonel firmamento dei ristorantid’albergo stellati, la catenaMandarin Oriental ha ricevutouna cascata di questi riconosci-menti: sono ben dieci, infatti, iristoranti del gruppo ad esserestati inseriti nelle Guide Miche-lin. Dieci ristoranti per un totaledi dodici stelle. Sei delle qualisolo ad Hong Kong. Un vero re-cord. Il Mandarin OrientalHong Kong, fiore all’occhiellodel gruppo, vanta da solo tre ri-storanti stellati: al Man Wah lochef Man-Sing Lee propone unacucina cantonese arricchita con

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l’Amber Restaurant, del TheLandmark Mandarin Oriental,Hong Kong, che porta in pettoanche due stelle Michelin, con-quistate grazie alla cucina inno-vativa ed elettrizzante di Ri-chard Ekkebus. Tra le miglioricreazioni dello chef olandese il“Riccio di mare in gelatina diaragosta con cavolfiore, cavialee croccante cialda di alga dimandarino”, il “petto di piccio-ne di Bresse grigliato su carbo-ne, coscetta macinata e prepa-rata con Crepinette” e il “Sor-betto di arancia rossa con scor-za candita”. L’altro è il Dinnerby Heston Blumenthal delMandarin Oriental Hyde Park,Londra, definito dal Times “ilmiglior nuovo ristorante di tuttoil mondo”. Guidato da HestonBlumenthal, e dall’executivechef Asheley Palmer-Watts, dal-l’esplorazione della tradizionalegastronomia britannica sono na-te le nuove ricette: ripresi alcunipiatti del 14esimo secolo, conoriginalità e maestria i due chefli hanno trasformati in perfetteinterpretazioni del 21esimo se-Lounge del ristorante Amber del The Landmark Mandarin Oriental di Hong Kong

Titolo e autore sui piatti firmatiCopyright per le ricette degli chef. Come per le canzoniSi parla tanto di problemi di copyright legati alla musica, ai librie alle foto. Ma in cucina? Uno chef che inventa una ricetta nuo-va, come un compositore che si vede riconosciuti i “diritti d’au-tore” quando altri suonano la sua musica, ha diritto, oppure no,che gli venga riconosciuta la paternità dell’opera? Chef a parte,sono in molti a pensare di sì. Questo perché, in un certo qualmodo, anche le ricette sono una forma di «creatività intellettua-le». Proprio come sono le canzoni. E in quanto tali, va protetta etutelata l’appartenenza al loro inventore. Eppure, il copyright incucina non esiste. E che sia la rivisitazione di una ricetta dellatradizione o il risultato di contaminazioni e influenze di diversecucine del mondo, servono impegno, studio e passione per idea-re un nuovo piatto. E ciò andrebbe premiato e riconosciuto. InItalia fu Fulvio Pierangelini, grande chef italiano del Gambe-ro Rosso di San Vincenzo, il primo a rivendicare la paternitàdi un must della sua cucina: la Passatina di ceci. Tra le ricettepiù imitate, e sciupate, al mondo. E come lui, Gualtiero Mar-chesi, padre nobile della nuova cucina italiana, e il tre stelle Mi-chelin, Heinz Beck, bavarese di nascita ma italianissimo nellospirito, hanno fatto sentire la loro voce. Heinz Beck, che ha resogrande la Pergola dell’Hilton di Roma, propone un registro dipaternità dei piatti: «Il problema non è essere copiato» rispondeBeck, «perché se sei copiato vuol dire che sei nella direzionegiusta. Il problema è il riconoscimento: vorrei che si sapessesempre e ovunque che i fagottelli alla Pergola o il carpaccio discampi su gelatina di limone con granita di tequila sono stati in-ventati da me. Se non mi piacesse essere copiato non avrei pub-blicato un libro con tutte le ricette dei miei 40 piatti di pasta. Es-sere copiato vuol dire rappresentare un punto di riferimento.Ma tutelare la creatività italiana in cucina, un patrimonio cultu-rale spesso calpestato all’estero, è fondamentale. In giro per ilmondo vengono preparati piatti terribili, spacciati per italiani.Per preservare la tradizione autentica ci vorrebbe, come per i vi-ni, un disciplinare anche in cucina». E per questo si dovrebberobrevettare le ricette, così che chi le inserisce in menu ne citi al-meno l’inventore.

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colo. Come la “polpa di frutta almandarino”, un dessert di fega-to di pollo presentato come unmandarino perfetto. E per rima-nere in famiglia, al ristoranteSur Mesure del MandarinOriental Parigi, inaugurato ottomesi fa, il pluripremiato chefThierry Marx, soprannominato“l’alchimista culinario” per lasua spiccata predisposizione neiconfronti della gastronomia mo-lecolare, propone una cucinamultisensoriale, che si adattaperfettamente alla location: unasorta di piccolo bozzolo, vero eproprio omaggio alla straordina-ria haute couture parigina, doveil bianco domina e ogni detta-glio – dal pozzo di luce posto alcentro della sala, a tutto l’arre-damento, candido ed etereo –completa l’esperienza di gustarericette dal sapore d’avanguar-dia. Singolare è la propostadell’albergo parigino per la sta-gione estiva: nel verdeggiantegiardino immerso nel cuore del-la metropoli francese, l’espe-rienza di cenare all’aperto onell’elegante “La Table du Jar-din” in stile “gabbia d’uccelli”,disegnata da Join-Manku, unguscio open air circondato dafiori profumati e alberi. E per chiad un ambiente fresco e bucoli-co preferisce uno skyline metro-politano, all’Armani/Ristorantela vista dal settimo piano è dav-vero speciale. Attraverso le inin-terrotte vetrate a tutta altezza, digiorno si gode di una panorami-ca eccezionale su Milano. Con ipannelli frangisole, inclinabili inbase al momento della giornatae all’illuminazione del sole, chemantengono la luce ideale inogni momento. I materiali – co-me il mosaico di marmo neroassoluto e onice bianca retro-il-luminata a pavimento, gli spec-

chi a parete e altri dettagli rea-lizzati personalmente da Gior-gio Armani e ispirati alle colle-zioni Armani/Casa –, insieme al-la buona musica di sottofondo eal servizio impeccabile, com-

pletano l’esperienza culinariaispirata alla ricca e variegata tra-dizione gastronomica italiana,da consumarsi, volendo, sedutial “Tavolo dello Chef” all’inter-no della cucina stessa. �

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CAPPUCCINI RESORT

Un tavolo al...

Appena si varca la soglia del RistoranteCucina San Francesco, affacciato sulchiostro dell’antico convento dei fratiCappuccini, si respira un’atmosfera

d’altri tempi: pavimenti in cotto, camini, pareti inpietra viva e soffitti a volta. Splendida la vistad’estate sui campi fioriti della Franciacorta, e dav-vero ottima la cucina che soddisfa chiunque amila genuinità dei piatti della tradizione. Non man-ca neppure un’eccellente carta dei vini: dove untempo c’era il pozzo di raccolta dell’ acqua pio-vana, oggi c’è la pregiata cantina di Marco Tonel-li Pelizzari. Fil rouge in tavola, la qualità dellematerie prime (gli aromi provengono dall’orto) ela semplicità delle cotture, ideali anche per chi èattento al benessere e alla linea. Per una colazio-ne di lavoro o una cena rustica, c’è inoltre l’oste-ria “la Conventina”.

Il chiostro di un convento a Cologne, nel verde della Franciacorta e unacucina eccellente all’insegna di genuinità e tradizione

Ristorante CucinaSan FrancescoRistorante CucinaSan Francesco

Una passione, quella per la cucina, che AlbertoValenti, 40 anni, coltiva fin da giovanissimo.Dopo il diploma alla Scuola Alberghiera di Gar-done Riviera affina le sue esperienze all’esteroal fianco di maestri stellati. Oggi, Valenti, amadire che il suo cammino l’ha portato a ricercaresempre l’innovazione nel rispetto della tradizio-ne in linea con le esigenze culinarie contempo-ranee. Valenti è anche un ottimo conoscitoredelle più importanti cucine straniere. Tra le suecreazioni d’autore spiccano il piccolo sformati-no al bagoss con pioppini stufati, scalogno e ti-mo, i gamberoni e le verdure in tempura, cre-ma di zucca e zafferano o le scaloppine di ana-tra panate al sesamo con salsa al pepe verde ecavolini di Bruxelles.

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Cappuccini ResortVia dei Cappuccini 5425033 Cologne (Brescia)Tel. 0307157254 - fax 0307157257www.cappuccini.it - [email protected]

Asparagi di Cima d’OlmoIngredienti per 4 persone: 20 asparagi, 2 fruttidella passione, 4 manciate di germogli di raparossa e di fagiolino, 200gr burrata pugliese fresca,5 gr zafferano in pistilli, 1 tartufo nero estivo, olioextravergine di oliva q.b., cl 30 aceto balsamico,30 gr zucchero.Procedimento: dopo aver pulito gli asparagisbollentarli in acqua salata per 3 minuti quindiasciugarli per poi condirli a piacere con sale, pepee olio, tagliare a lamelle il tartufo, il frutto dellapassione e posizionare il tutto nel piatto.Prendere la burrata passarla al setaccio unire i pi-stilli di zafferano sale e pepe e mettere il tutto nelsifone per 1 ora in frigorifero. Cuocere la pasta-sfoglia a forma ovale quindi farcirla con la spuma,condire i germogli con una emulsione di acetobalsamico e deporli nel piatto per completare lapresentazione.

La ricetta

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EMBASSY & BOSTONDI MILANO MARITTIMA

Un tavolo al...

Il ristorante Basilico, al primo piano del con-gress hotel Embassy & Boston di Milano Marit-tima, è uno degli indirizzi più rinomati dellacosta adriatica che si presta a fare da elegante

cornice anche a banchetti, feste aziendali e cenedi gala, potendo ospitare fino a 300 posti. Gli in-gredienti per il successo ci sono tutti: la tranquilli-tà di una location immersa nel verde di un parco,la vista sul mare e, soprattutto, un’ottima cucinadel territorio proposta con fantasia e raffinatezzadallo chef Roberto Franceschelli. Ad accompa-gnare i piatti, una ricca carta dei vini del territorioe la pâtisserie home made del maestro GabrieleMoranti.

Nel tranquillo scenario di un parco di fronte al mare, si incontrano raffi-natezza, fantasia e tradizione

Ristorante BasilicoRistorante Basilico

Roberto Franceschelli, classe 1956, approdacome executive chef del Basilico nel 2009, do-po un percorso professionale che lo porta nellecucine dei maggiori complessi alberghieri diMilano Marittima tra cui l’Hotel Gallia, il Miche-langelo, il Doge e l’Hotel Miami – ma anche dialtri ristoranti d’Italia, in particolare a Trento,Belluno e Aosta. Due sono i capisaldi della suacucina, d’ispirazione mediterranea: l’altissimaqualità delle materie prime e la semplicità dellericette.

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Embassy & Boston HotelVia Anello del Pino 17 XII Traversa a Mare48016 Cervia Milano MarittimaTel. 0544994119 - fax 0544 994481www.embassy-bostonmilanomilanomarittima.comembassy-boston@fabbrihotels.com

Insalata di asparagina di pineta ebarba dei frati con ricciola in leggeraaffumicatura all’olio Brisighelloe aceto balsamico tradizionaleIngredienti: per la marinatura e l’affumicatura:900 g di filetto di ricciola con la pelle, 1000 g disalfiore di Cervia, 800 g di zucchero grezzo, 30 gdi pepe bianco. Per la preparazione del piatto:500 g asparagina, 500 g di barba dei frati, olioBrisighello q.b. e 20 g di aceto balsamico.Procedimento: marinare la ricciola precedente-mente abbattuta (per consumare in sicurezza ilpesce crudo è tassativo l’abbattimento di tempe-ratura a -20°C. per almeno 24 ore), coprendolacon un composto di sale, zucchero e pepe maci-nato al momento, per circa 9 ore. Lavare e asciu-gare il filetto e porlo sopra una griglia all’interno diun affumicatore. Accendere la carbonella in unapadella e porre sulle braci una manciata di sega-tura e trucioli di ciliegio, sistemarla nella partebassa dell’affumicatore e chiudere il coperchio.Una volta che il fumo si è disperso, porre il filettoin una busta sottovuoto in frigorifero per alcunigiorni. Per le finiture del piatto, cuocere in acquasalata bollente le verdure. Disporre nel piatto uncerchietto di acciaio di 8 cm di diametro per dareforma alle verdure tiepide, condire con l’olio el’aceto emulsionati, contornare con la ricciola af-fumicata tagliata a cubetti e servire.

La ricetta

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EXCELSIOR PALACE HOTEL DI RAPALLO

Un tavolo al...

Entrando al Lord Byron si rimane subito col-piti dall’eleganza e dalla straordinaria lumi-nosità della sala, circondata da grandi fine-stre con suggestiva vista sulla costa di Porto-

fino e sul verde. Delicate nuance rosa, avorio ebianco valorizzano ulteriormente l’ambiente ren-dendolo ancora più ampio. E per un tocco di raffi-natezza en plein air c’è anche una magnifica ter-razza, ideale per il buffet della prima colazione,quest’ultimo davvero ricco e con golose proposteanche per chi segue una alimentazione light. A le-gare contesto e cucina è la forte appartenenza a

Un connubio di tradizione, ricercatezza e creativa sapienza gastrono-mica, vista mare

questo lembo di terra ligure: l’executive chef Rug-gero Muzio porta in tavola primizie di stagione epiatti sempre nuovi e diversi, nel segno della cuci-na d’autore. Dalla tradizione marinara arrivano undelizioso tortino di acciughe e patate alla maggio-rana, seguito da linguine agli scampi, pomodorinie basilico, frittura del Golfo con salsa verde e Pa-ciugo di Portofino, ma anche bastoncini di pescelama in “Agiada” la zuppetta di cozze e vongolecon crostoni, la grigliata del Pescatore con verdu-re alla brace e la crostatina pinolata tiepida congelato alla crema e bicchierino di Passito.

RistoranteLord ByronRistoranteLord Byron

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Ligure doc – viene da Sestri Levante – Rugge-ro Muzio approda al cinque stelle lusso di Ra-pallo dopo significative esperienze in Italia eall’estero. Il suo cuore, tuttavia, è sempre rima-sto legato alla tradizione della Riviera Ligure,motivo per cui la proprietà ha voluto che fosseproprio lui a far conoscere agli ospiti i sapori e iprofumi di questo angolo incantato di terra. Lasua è dunque una cuisine d’auteur fortementelegata al territorio, che segue l’innovazione conproposte fusion senza trascurare il bien êtrecon piatti vegetariani e vegani.

Excelsior Palace HotelVia San Michele di Pagana 8 - 16035 RapalloTel. 0185230666 - fax 0185230214www.excelsiorpalace.it - [email protected]

Ingredienti per 4 persone: 500gr di ricotta dibufala; 200gr di farina “00”; 100gr di spinaci giàcotti, spremuti e tritati; 400gr di gamberi rossi diSanta Margherita Ligure; 200gr di pomodorini pa-chino;100gr di asparagi selvatici o asparagina1 spicchio di aglio intero.

Preparazione: con la ricotta, gli spinaci e la fari-na confezionare l’impasto per gli gnocchi che de-ve risultare liscio ed omogeneo per poter proce-dere come per i comuni gnocchi di patata. Per ot-tenere la salsa: in una padella imbiondire l’agliocon olio extravergine di oliva (circa 100cc), ag-giungere insieme i pomodorini a tocchetti e gliasparagi tagliati a losanghe, lasciando intere le

Gnocchetti di ricotta di bufalae spinaci con gamberi pomodorinie asparagi selvatici

La ricetta

punte. Sgusciare completamente i gamberi, tritarlicon il coltello grossolanamente. Cuocere i gnoc-chi in abbondante acqua salata, quando salgonoa galla, cuocere ancora 1 minuto, quindi scolarli,passarli nella padella con asparagi, pomodorini eunire i gamberi tritati, aggiungere sale e pepe eterminare la cottura lasciando i gamberi cotti ilmeno possibile. Servire aggiungendo un filo di olioextra vergine di oliva taggiasca a crudo.

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GREEN PARK RESORT - TIRRENIA

Un tavolo al...

Ha conquistato quest’anno la sua primastella Michelin, conferma di un percor-so portato avanti nel segno dell’eccel-lenza. E oggi il ristorante “Lunasia” del

Green Park Resort di Tirrenia – con vista sul mare

Una cucina concepita come un’opera d’arte che garantisce sicure emo-zioni gustative. Seduti a tavola a stretto contatto con la natura, tra il mareazzurro di Tirrenia e il verde del Resort

Ristorante Lunasia

e sul verde del parco – curato dallo Chef LucaLandi presenta un altro suo punto di vanto: la car-ta estiva 2012, vera e propria galleria d’arte conpiatti dalle composizioni fantasiose che rivisitanola tradizione toscana. Sono giochi estetici di gu-sto quelli che Landi porta in tavola: forme e colo-ri si combinano come in un quadro, e il giococoinvolge anche il sapore con insoliti abbina-menti agro-dolce e caldo-freddo. Nella nuovacarta spiccano “Sgombro in altomare marinatocon Pan bagnà di verdure e pomodoro”, “H2O”(gnocchi di ceci ed ostriche con infuso d’alghe),“Maiale in camicia” “Un sorso del mare nostro”(una zuppetta alla lampada); la “Pescatrice inschizzi di Sapore” e, tra i dessert “Il Cubo di Ru-bik”, in versione gelato (il piatto ha vinto nel2009 il Campionato mondiale di gelateria da ri-storazione “Gelato in tavola” SIGEP Rimini).

Ristorante Lunasia

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Luca Landi, sposato con due figli, nasce aLucca nel 1974. Coltiva fin da giovanissimo lapassione per la cucina, che arricchisce conuna grande tecnica, acquisita non solo in Italiama anche in Francia e Spagna. Dopo aver ini-ziato con Angelo Paracucchi, ha lavorato al-l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, al “Louis IV” diMontecarlo, al “Celler” di Can Roca a Girona,fino all’approdo al Green Park Resort dove, dal2000, è executive chef dei ristoranti “Le Gine-stre” e “Lunasia”. La sua filosofia sposa la spe-rimentazione gastronomica con la ricerca este-tica: Kitchen Lab è dove nascono le sue opereculinarie.

Ristorante Lunasia - Green Park ResortVia delle Magnolie 4 - 56018 Tirrenia (Pisa)Tel. 0503135711 - fax 050384138www.greenparkresort.com - [email protected]

H2O - gnocchi di cecied ostrichecon infuso di ostricheIngredienti per gli gnocchi:acqua 850 gr, farina di ceci300 gr, olio extravergine d’oli-va 150 gr, sale 12 gr. Proce-dimento: far bollire l’acquacon l’olio e il sale e con la fru-sta miscelare la farina di cecisetacciata, far cuocere perqualche minuto. Versare in unvassoio con lo spessore di 2

cm. Far freddare in frigorifero e tagliare a losan-ghe. Ingredienti per l’infusione di miso: fumet-to di pesce 2 lt, acqua 2 lt, pasta di misho chiara200, verde del cipollotto, cipolla bianca e rossa ar-rostita a secco, scalogno, sesamo dorato 10 gr,salsa soya 15 gr, foglie di sedano, funghi secchi30 gr con la loro acqua di ammolatura. Procedi-mento: far bollire tutti gli ingredienti dolcementeper circa 2 ore. Colare e filtrare e far ridurre fino ache il liquido non sia circa 1 litro. Mettere a riposa-re in frigorifero a far decantare. il giorno successivorecuperare solo la parte del liquido in superficieche risulterà più limpido. Da scartare la parte piùspessa e opaca. Ingredienti per le alghe mari-nate: alghe miste tra kombu, lattuga di mare, dul-ce, nori fresche e sotto sale, acqua, succo di limo-ne, aceto balsamico, salsa soya, zenzero fresco oin polvere. Procedimento: sciacquare 5 minuti lealghe sotto acqua corrente ed asciugarle. Metterlea marinare mescolandole con tutti gli ingredienti elasciarle marinare per lo meno per 6 ore. Al mo-mento sistemate le alghe in un infusore e versarel’infuso di misho bollente e l’acqua che avrete re-cuperato dall’apertura delle ostriche. Presenta-zione finale: aprire le ostriche, tre per persona,toglierle completamente dalla conchiglia e riservar-le in frigorifero. Recuperare completamente l’ac-qua al suo interno e filtrarla ad un’etamina, versar-la in un infusore per tisane dove saranno già siste-mate un cucchiaio di alghe marinate. Scaldare ildecotto di misho e versarlo nella tisaniera a com-pletamento dell’infuso. Arrostire tre gnocchi perpersona e sistemarli in una fondina con le ostriche.Guarnire con poche alghe, qualche pezzetto di fo-glia d’ostrica. Versare l’infuso ben caldo fino a chenon sarà coperto tutto il fondo del piatto.

La ricetta

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HOTEL HASSLER ROMA

Un tavolo al...

Situato sul Roof dell’Hotel Hassler, con vi-sta spettacolare sulla scalinata di Trinitàdei Monti, il ristorante Imàgo vanta, oltrea una stella Michelin, anche un primato

italiano: è stato il primo ristorante ad aver aper-to, cinquant’anni fa, all’ultimo piano di un alber-go, diventando da subito esclusivo punto di ri-trovo del jet set internazionale: John FitzgeraldKennedy, Richard Nixon, Grace Kelly, solo percitarne alcuni, erano soliti ammirare da quil’ineguagliabile vista di Roma gustando prelibatespecialità, ispirate all’”haute cuisine” francese ealla cucina italiana e romana. Oggi, Imàgo con-tinua ad essere una tappa gourmet obbligata perchi si trova nella capitale e vuole godere del ma-trimonio perfetto tra gusto e vista. Tutto è statoinfatti studiato per fruire al massimo del panora-ma – dalle grandi finestre ai tavoli specchiatiche riflettono le bellezze della città – e per crea-re un ambiente esclusivo: pavimenti in marmointarsiati in legno antico, luci soffuse e raffinatamise en place. Lo chef Francesco Apreda, inco-raggiato dal proprietario Robert Wirth ha perso-

Ristorante ImàgoAl sesto piano di uno dei templi dell’hotellerie internazionale, con vistamozzafiato su Trinità dei Monti e una stella Michelin, si celebra il matri-monio perfetto tra vista e palato

Ristorante Imàgo

nalmente ideato la cucina, scegliendo materialie attrezzature tecniche e dando vita a uno spa-zio funzionale e bello, anche questo con unoscorcio impagabile su Roma.

SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

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Napoletano, classe 1974, Francesco Apredascopre la passione per la cucina già a 14 anni.Dopo il diploma alla scuola alberghiera di For-mia, a 19 anni si trasferisce all’Hassler, primacome commis e, dopo appena un anno, comecapo partita. La voglia di crescere è tanta, eApreda decide di fare esperienza anche al-l’estero: a Londra lavora, sotto la guida di Mi-chel Roux, presso Le Gavroche, due stelle Mi-chelin, all’Ibla come sous chef e al Green Olivecome chef, gli ultimi due, Bib Gourmants nellaguida Michelin. A Londra incontra anche il suomaestro, Maurizio Morelli che gli insegna comerinnovare la tradizione con creatività. A 27 anniRoberto Wirth lo chiama per gestire il Cicerone,ristorante dell’Imperial Hotel di Tokyo, qui im-para nuove tecniche di cottura e di assemblag-gio delle materie prime. Tornato all’Hassler, ètra i primi ad introdurre la cucina a induzione(un tipo di cottura che utilizza il calore generatoda un campo elettromagnetico). La sua è unacucina stagionale creativa, che esalta la fre-schezza e il sapore degli ingredienti. Tra i suoipiatti forti, il risotto al tartufo bianco e zuccacon robiola e mandorle amare e l’idea di raviolocon polipetti affogati e lamponi disidratati.

Ristorante ImàgoPiazza Trinità dei Monti 6 - 00187 RomaTel. 0669934726 - fax [email protected] - www.imagorestaurant.com

Ingredienti: 250g di capellini De Cecco n° 9;100g anguilla affumicata; 400g pastinaca; 400mldi latte; 1 foglia di alloro; 1kg di lische di spigola;sedano carota cipolla; 150ml vino bianco; 200gpomodori; 20g peperoncino fresco; 30g aglio fre-sco orsino; 30g prezzemolo; 10g cacao amaro inpolvere; olio extravergine di oliva.Procedimento: per il brodo ristretto di pesce sipossono usare le lische di qualsiasi pesce (megliose di spigola). Una volta lavate e private di occhi ebranchie, si rosolano in un tegame con olio e unadadolata di sedano carota e cipolla; quindi ba-gnare con il vino bianco, lasciare evaporare, co-prire con acqua fredda e ghiaccio i gambi delprezzemolo e bollire lentamente per circa 2 ore.Passare allo chinnoise, possibilmente usando an-che una tamina, rimettere sul fuoco fino a ottene-re un brodo ristretto abbastanza denso. A parte,preparare la crema di pastinaca facendo bollirenel latte con una foglia di alloro e sale la pastinacapelata e tagliata finemente, una volta stracotta,scolarla e frullarla aggiungendo se necessario unpo’ di liquido di cottura, aggiustare di sale e pas-sare allo chinnoise fino. Disporre poi il brodo in untegame e cuocere i capellini direttamente all’inter-no; la cottura è molto breve quindi fare attenzionea non scuocerli, prima che siano cotti aggiungerel’anguilla affumicata tagliata a dadini, l’aglio frescotritato, il prezzemolo tritato e il peperoncino a bru-noise. Una volta raggiunta la cottura, che deveessere molto al dente, mantecare con un filo diolio extravergine di oliva e finire aggiungendo unaconcasse di pomodoro. Servire i capellini legger-mente brodosi con la crema di pastinaca adagiatasul piatto e spolverare di cacao amaro.

Capellini aglio olio e peperoncino,anguilla affumicata e cacao amaro

La ricetta

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GRAND HOTEL DE LA MINERVE

Un tavolo al...

Sulla splendida Terrazza del Grand Hotel dela Minerve, esclusivo 5 stelle lusso a pochipassi dal Pantheon, il Minerva Roof Gar-den è un vero fiore all’occhiello di gour-

mandise, che oltre a regalare emozioni raffinateal palato, seduce i propri ospiti con la sua mera-vigliosa vista. Frequentata dal jet-set internazio-nale e italiano, questa location è considerata trale più belle della città, l’unica a dominare la cu-pola del Pantheon in tutti i suoi particolari, men-tre a poca distanza si profilano la cupola di S. Ivoe l’altana del Quirinale. Aperto a pranzo e a ce-na, il Minerva Roof Garden delizia i propri ospiticon i profumi e i sapori di una cucina creativa,ma al tempo stesso legata alla tradizione. Il risto-rante è famoso anche per la professionalità, di-screzione e savoir faire di due delle colonne por-tanti del Grand Hotel de la Minerve, il Maitre Ste-fano Ambrosini e lo Chef Antonio Falco, che pro-pone vari menu in grado di soddisfare ogni tipodi gusto ed esigenza: dai classici “Menu Mare” e

Minerva Roof GardenIn un’atmosfera magica, ecco una location unica nel cuore di Roma perincontrare profumi e sapori di una cucina creativa e raffinata

Minerva Roof Garden

“Menu Terra” ai menu “Senza Glutine” e “Intentidi Stagione”. Piatti sensazionali come la “Fregulaal ragù di astice e gocce di pesto alle erbe aroma-tiche”, la “Pescatrice ripiena di gambero rosso diparanza e spinaci in crosta di melanzana, su in-tingolo di pachino e rucola”, e la “Millefoglie dianguria con salsa al cioccolato pistacchi e pinolicaramellati”.

Napoletano classe 1967, Antonio Falco ha co-minciato il suo percorso professionale nella suaterra, la Campania, dove ha lavorato in templidella cucina come “Don Alfonso 1890” diSant’Agata dei Due Golfi e l’“Incontro” di Poz-zuoli. È stato anche discepolo di AugusteEscoffier di cui continua a seguire la filosofia:“l’arte culinaria deve essere praticata con sem-plicità, valorizzando al meglio sapore e nutri-mento dei cibi”. È soprattutto a queste espe-rienze che Falco deve la sua maestria, Pluripre-miato in diverse manifestazioni culinarie nazio-nali ed internazionali, è campione nella cucinaartistica (medaglia d’oro), in quella di carne epesce (medaglia d’argento al “Culinary WorldCup” di Lussemburgo). E stato anche Consi-gliere dell’Associazione Provinciale di Napolinonché membro dell’Unione Regionale CuochiCampani e, dal 2009, è Executive Chef al Mi-nerva Roof Garden. I suoi piatti sono ispirati auna cucina tradizionale che privilegia i prodottidella sua terra d’origine, esaltandone la solari-tà. Tra le sue specialità, la mozzarella dorata eripiena di salsiccia e friarielli.

SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

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Minerva Roof GardenPiazza della Minerva, 69 - 00186 RomaTel. 06695201 - fax 066794165www.minervaroofgarden.itinfo@grandhoteldelaminerve.comwww.grandhoteldelaminerve.com

Ingredienti: 2 spigole di mare da gr 350/400l’una; patate gr 300; broccolo romano gr 250, olioqb; sale qb; 1 peperoncino.Procedimento: pulire e sfilettare il pesce privan-dolo di tutte le spine, condirlo e disporlo all’inter-no di un normale stampino da cucina in modoche aderisca alle pareti, lasciando un vuoto alcentro. Disporre quindi le patate con taglio bru-noise, dopo averle scottate in acqua bollente,passate in padella con olio, salate e pepate, cuo-cere nel forno a 180 gradi per 15 minuti. Pulire ibroccoli e lessarli in abbondante acqua salata.Raffreddare con del ghiaccio, ripassare in padellacon dell’olio e peperoncino. Servire ben caldopredisponendo uno zoccolo con i broccoli e il tur-bante, lasciando le patate in vista e guarnire conpomodoro concassèa.

Turbante di spigola d’amocon brunoise di patate georgettesu broccoli ripassati in padellaal peperoncino

La ricetta

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TERME DI SATURNIA SPA & GOLF RESORT

Un tavolo al...

Tra le Etoiles de la Gastronomie della Gui-da Michelin 2012 spicca il ristorantegourmet All’Acquacotta, del 5 stelle Ter-me di Saturnia Spa&Golf Resort, diretto

da Carla Milos. D’altronde, il resort toscano –l’unico con una sorgente naturale termale – eragià stato eletto nel 2011 “Migliore Spa termale almondo” dai lettori di Condé Nast Traveller, arric-chendo così il paniere dei numerosi riconosci-menti ottenuti dalle diverse realtà che compongo-no la struttura. Il Ristorante propone piatti dellamigliore tradizione toscana, con accostamentisingolari e raffinati, ispirati alla filosofia del “pia-cere nel benessere”, ideati dallo Chef AlessandroBocci. Uno stile culinario inconfondibile che va-lorizza al massimo materie prime di qualità e in-gredienti di giornata a chilometro zero, prove-nienti da colture biologiche e biodinamiche, co-me l’Olio La Maliosa, extravergine d’oliva tosca-no DOP e Demeter. Tra le specialità sono assolu-tamente da provare, il “fegato grasso d’anatra intorcione, mela verde e composta di rabarbaro”, il“crudo d’amare” con una selezione di pesci acrudo o appena scottati, i “pici spadellati del but-tero” con punta di filetto e funghi porcini, il “ri-

Piatti fantasiosi che valorizzano al massimo le materie prime del territo-rio e un nuovo menu leggero e gustoso, perfetto per chi ama mangiarebene e stare in forma

All’Acquacotta

sotto mantecato all’olio La Maliosa, limone ecapperi con carpaccio di gamberi rossi dell’Ar-gentario”, la tradizionale “bistecca alla fiorenti-na”, il “polipo croccante” accompagnato con ver-

All’Acquacotta

Nato il 15 maggio 1974 in un caratteristico bor-go della Maremma Tosco-Laziale, AlessandroBocci manifesta fin da giovane una spiccatapassione per la cucina e il forte legame con i sa-pori della tradizione maremmana. Allievo brillan-te e creativo, frequenta la scuola alberghiera diViterbo e nel maggio 1990, ad appena un mesedal diploma, viene chiamato a ricoprire il ruolo dicommis di cucina nella brigata del noto chefGiuliano Tonini del “Terme di Saturnia Spa & GolfResort”. Inizia così il lungo sodalizio tra Alessan-dro Bocci e i ristoranti del 5 stelle, “Aqualuce” e“All’Acquacotta”, vent’anni durante i quali Bocciha saputo fare tesoro delle importanti esperien-ze accumulate accanto a grandi chef italiani delcalibro di Cerea del ristorante tre stelle Michelin“Da Vittorio”. In collaborazione con i Cerea,Bocci e il team di dietologi del resort di saturniahanno di recente creato una serie di innovativimenù light d’haute cousine.

SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

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Ristorante “All’Acquacotta”Terme di Saturnia Spa & Golf ResortVia delle Terme 1 - 58014 Saturnia (Grosseto)Tel 0564600111 - fax 0564601266www.termedisaturnia.it - [email protected]

“Tre modi toscani per l’Astice”Ingredienti. Per la panzanella: 50 g di pane raf-fermo, mezza costola di sedano bianco, mezzopomodoro da insalata, 20 g di prezzemolo. Per la“pappa” al pomodoro: 1 pomodoro rosso, 4/5 fo-glie di basilico fresco, 50 g di pane raffermo, salee pepe q.b. Per lo “gnudo” di ricotta: 40 g di ri-cotta, 10 g di parmigiano, 20 g di spinaci freschilessati, sale e pepe q.b.Procedimento. Cuocere a vapore un astice e to-gliere la crosta con molta cura, facendo attenzio-ne a lasciarlo intero il più possibile. Preparare suc-cessivamente la panzanella: ammollare il pane,aggiungere gli altri ingredienti tagliati molto sottili econ uno stampino tondo formare un cilindro sulpiatto. Passare poi alla preparazione della “pappaal pomodoro”: tagliare a cubetti il pane e il pomo-doro, fare bollire il pomodoro in un pentolino e ag-giungere il pane e le foglie di basilico. Lasciar cuo-cere per circa 20 minuti, sistemare con sale e pe-pe e lasciare raffreddare. Quando la pappa saràfredda e compatta, ripetere l’operazione dellostampino affianco alla panzanella. Preparare suc-cessivamente lo “gnudo” di ricotta: in una ciotolapiccola, mantecare la ricotta, gli spinaci lessati etritati, il parmigiano, sale e pepe, poi formare conle mani leggermente bagnate una polpetta e cuo-cere in acqua calda per circa un minuto. Scolarelo gnudo e lasciarlo intiepidire per circa 30 secon-di, poi appoggiarlo vicino alla panzanella e allapappa. Tagliare l’astice sottile e adagiarlo sui trecomposti. Condire con sale e pepe e un po’ di in-salata croccante, servire a temperatura ambiente.dure di stagione crude e cotte, e infine la “crème

brûlée al torroncino con sorbetto al mandarino” ela “crema di fichi di Chieti con gelato alla vani-glia e tegola al muscovado”. Il Ristorante è apertoanche alla clientela esterna, che può già contaresulle proposte della cucina mediterranea dell’al-tro ristorante del Resort, l’“Aqualuce”.

La ricetta

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CENTRO CONGRESSI SGR, RIMINI

Un tavolo al...

Le aziende alla ricerca di un ristorante gour-met in grado di conciliare qualità e quantitàsenza compromessi, rimarranno piacevol-mente sorprese dal ristorante Quartopiano

all’interno del Centro Congressi Sgr di Rimini.Elegante e informale, il locale può ospitare ban-chetti, cene di gala e ricevimenti fino a 160 per-

Una delle proposte culinarie più ricercate e accattivanti della Riviera diRimini. Per pranzi d’affari, cene di gala e ricevimenti post congress

QuartopianoSuite Restaurant

sone, anche se l’atmosfera raccolta esige che sipreferisca normalmente una capienza di massimo75 posti. Nella stagione, pranzi e cene si ambien-tano sulla bella terrazza vista mare, dove è possi-bile gustare anche cocktail con finger food echampagne. La cucina, diretta dallo chef SilverSucci, si basa su un sapiente mix di ingredienti,

sempre freschi di stagione, ripro-posti in chiave originale rivisitandole ricette della tradizione. La pre-parazione dei piatti, tratto distinti-vo del lavoro di Succi, prevedetocchi artistici e spunti insoliti. Ilmenu à la carte, di carne e pesce,si accompagna alle degustazioni,che settimanalmente variano perpoter offrire un excursus completodei piatti dello chef. A pranzo, in-vece, il Quartopiano propone unbuffet, ogni giorno diverso, per ac-compagnare occasioni di lavoro elight lunch, in un’atmosfera più di-namica e informale.

QuartopianoSuite Restaurant

SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

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Romagnolo doc, Silver Succi si diploma cuocoprofessionista nel 1981 e inizia il suo percorsoprofessionale dalla gavetta, passando da com-mis e chef di partita a capo chef. Ad ispirare lasua arte sono Gualtiero Marchesi, GianfrancoVissani e Mauro Uliassi, ma anche quelli che luidefinisce “maestri di scuola e di vita professio-nale”: Aniello di Lieto, Gino Angelini e VincenzoCammerucci.Al Ristorante Quartopiano, in qualità di executi-ve chef, ha elaborato una cucina che segue iprincipi della stagionalità, personalizzando ipiatti della tradizione, con un’attenzione parti-colare all’armonia dei sapori – gli piace che siriconosca ogni singolo ingrediente dei suoipiatti – e all’aspetto scenografico: i suoi piattisono esteticamente accattivanti e originali.

Ristorante QuartopianoVia Chiabrera 34C - 47924 RiminiTel. 0541303192 - 0541303193info@quartopianoristorante.comwww.quartopianoristorante.com

Ingredienti per 4 persone: 6 sogliole da 200 gciascuna, 200 g di ricotta, 1 albume, 18 fette dipane “tipo ciabatta” tagliati sottili, 200 g di spina-ci, 200 g di funghi chiodini, 100 g di coulis di lam-pone, scalogno, timo e martini dry q.b., 1 spic-chio di aglio, olio, sale e pepeProcedimento: dopo aver pulito le sogliole, to-gliendone anche la pelle, è necessario sfilettarle.Dal pesce si devono poi ricavare 24 filetti, che van-no sovrapposti l’uno sull’altro per poterli pareggiareall’estremità secondo la lunghezza voluta. Con gliscarti ottenuti si prepara una farcia passandoli alcutter. Al mix vanno aggiunti il martini dry, lo scalo-gno, l’albume e infine la ricotta. Con questo impa-sto si farciscono i filetti di sogliola, quindi li si condi-sce con timo, olio, sale e pepe. Una volta pronto ilpesce, si compongono i sandwiches prendendo lefettine di pane e sovrapponendole ai filetti di soglio-la farciti. Dopo averli unti leggermente, si infornanoa 200° per circa 8 minuti. Nel frattempo si fannosaltare velocemente gli spinaci e i funghi con aglioin camicia (con la pelle) separatamente. Per la pre-sentazione, si dispongono al centro del piatto glispinaci, si sovrappongono i sandwiches di sogliola,si aggiungono i funghi, qualche goccia di coulis dilamponi e l’olio d’oliva, e si serve.

Sandwiches di sogliolaal timo con spinaci, funghi chiodinie coulis di lamponi

La ricetta

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RISORGIMENTO RESORT LECCE

Un tavolo al...

Ci sono luoghi di Lecce che meritano diessere scoperti. Uno di questi è il RoofGarden Altavilla, ristorante estivo del Ri-sorgimento Resort, location ideale per

un dinner in terrazza. Riaperti i battenti a maggio,sino a settembre sarà possibile cenare qui, nelcuore di Lecce, godendo di una vista unica sullacittà e della cucina di Donato Episcopo, il suogiovane chef. L’hotel che lo ospita, il Risorgimen-to Resort, è un cinque stelle lusso ricavato da unvecchio palazzo nobiliare, a due passi da PiazzaSant’Oronzo, che svela nei suoi ambienti un’allu-re sofisticata e preziosa, un lusso dotato di perso-

Cenare in un’incantevole terrazza panoramica con vista sul campaniledel Duomo e sui tetti del centro storico. Gustando l’ottima cucina salen-tina del suo talentuoso chef

RestaurantRoof Garden Altavilla

nalità. E in perfetta sintonia con il profilo dell’ho-tel più esclusivo della città, è il menù gourmet delRestaurant Roof Garden Altavilla: proposte equili-brate e raffinate, in cui la tradizione strizza l’oc-chio all’innovazione in una ricerca continua dinuovi sapori e abbinamenti. Ogni mese al RoofGarden Altavilla sarà possibile assaggiare un’ec-cellenza enologica pugliese che farà da fil rougealle serate. L’ambiente, sobrio ed elegante, è il ri-flesso di un modello estetico profondamente con-temporaneo. La zona cucina, con piastre, grill ebancone dove va in scena la mise en place, è avista. E mentre l’ospite si compiace ascoltando lo

sfrigolio delle car-ni, dei pesci e del-le verdure freschecucinate espressee in modo natura-le, la sua vista,con le luci che sifanno più soffuseal calar della sera,si appaga osser-vando dall’alto lamagia di una si-lenziosa Lecce bynight.

RestaurantRoof Garden Altavilla

SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

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Svizzero, nato nel 1973 a Langenthal, DonatoEpiscopo si trasferisce da bambino a Cursi, nelSalento. Dopo il diploma di maturità all’IstitutoAlberghiero di Santa Cesarea Terme, lascia laPuglia per perfezionarsi sotto la guida di chefaccreditati sul territorio nazionale. Lavora all’-Hotel Don Diego Loiri di Porto San Paolo (Sas-sari), all’Hotel Dahu di Madonna di Campiglio(Trento) e al ristorante “Tullio ai 3 Cristi” di Sie-na. Tutte esperienze che rafforzano il suo amo-re per la professione e gli consentono di acqui-sire nuove competenze e nuovi stimoli. Pas-saggio determinante nella sua carriera è l’in-contro con Heinz Beck, che nel 1998 lo inseri-sce nella sua brigata a La Pergola dell’HotelCavalieri Hilton di Roma. Dopo l’esperienza ca-pitolina, Episcopo diventa chef del ristoranteMarennà dell’azienda Feudi di San Gregorio diSorbo Serpico (AV) e, a seguire, del ristoranteCasa del Nonno, 13 di S. Eustachio di MercatoS. Severino (SA). La sua formazione è un viag-gio attraverso l’Italia, in un continuo confrontocon chef, cucine, territori diversi. Dal 2008 è alRisorgimento Resort. Ogni suo piatto nasce dauna riflessione accurata sulle materie prime,sulle lavorazioni e sulle culture che lo ispirano.C’è tecnica, ma anche emozione nella sua cu-cina, dove protagonista è la tradizione salenti-na, rivisitata con fantasia.

Risorgimento ResortVia Augusto Imperatore, 19 - 73100 Lecce Tel. 0832246311 - fax 0832245976 www.risorgimentoresort.it - [email protected]

Ingredienti per 6 persone: 1 kg di filetti di ton-no; 100g di farina di mandorle; 100g di semi disesamo; 1 kg di porri; 100cl di latte fresco intero;olio extra vergine di oliva; 60g circa di prezzemoloin foglie; sale q.b.Procedimento: porzionare il filetto di tonno inpezzi da circa 180g l’uno. Panarli nella farina dimandorle e sesamo e tamponare la scaloppa ditonno con olio extravergine. Scottare leggermentei filetti sulla piastra ben calda da entrambi i lati.Per la crema di porri, dividere per lungo i gambidel porro, lavarli, mettere da parte il cuore, tagliarlia julienne e stufarli con un filo di olio extravergineinsieme alle foglie di prezzemolo e a un mestolo dibrodo. Completare la cottura con il latte intero.Frullare il tutto e aggiustare di sale. Tagliare la par-te centrale del porro, conservata dalla mondatura,a julienne e sbollentarla in acqua leggermente aci-dulata e subito raffreddata. Dorare in olio extraver-gine le sottili listarelle di porro, dopo averle accu-ratamente asciugate con carta assorbente e pas-sate in abbondante farina. Servire adagiando i fi-letti di tonno su un fondo di crema e guarnendo ilpiatto con il porro delicatamente croccante. Ilpiatto, per chi lo desidera, può essere arricchitocon cipolle di Acquaviva stufate al vino Negroa-maro.

Tagliata di tonno alle mandorlecon crema di porro

La ricetta

116 5 2012 | www.mastermeeting.it

SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

HOTEL MULINO GRANDE

Un tavolo al...

Il suo nome evoca una storia antica, fatta di ac-qua e frumento. Il ristorante il Magiono annes-so all’eco design hotel Mulino Grande di Cu-sago ha infatti mantenuto l’atmosfera e i sapori

di un tempo. Il dolce suono dell’acqua tra le paledel mulino, il fuoco del camino in inverno –d’estate ci si trasferisce sotto il pergolato – tuttoquesto in un ambiente raffinato, con travi a vistae mobili minimal chic. I leit motive della cucinasono varietà, freschezza e stagionalità: paste fattein casa, riso d’eccellenza, ortaggi e frutta di gior-nata, carne, pesce e formaggio a km 0. A valoriz-zare i piatti, una carta dei vini autorevole con eti-chette prevalentemente piemontesi e lombarde euna ricca selezione di spumanti Franciacorta. Apranzo la cucina propone primo e secondo inun’unica soluzione (22 euro), accompagnati daun calice di vino della casa, mezza bottiglia diacqua, caffè e dessert. Una vol-ta al mese da provare le cene atema, e da giugno, l’appunta-mento fisso è per l’aperitivocon degustazione rustico-chic.Perfetta padrona di casa, Ga-briella Morandotti riceve gliospiti con squisito garbo e pro-fessionalità.

Cresciuto a fianco di Ducasse, Marchesi eOldani, il romano Domenico Notturno iniziala sua carriera nella capitale all’Enoteca Ca-pranica, per poi continuare con importantiesperienze internazionali al Park Hotel di

Londra e da Alain Ducasse a Montecarlo e Pari-gi. Tra i suoi evergreen, il guanciale croccante ecrostoni al rosmarino, la crema di zucca e il ge-lato all’amaretto.

Hotel Mulino GrandeVia Cisliano 26 - 20090 Cusago (Milano)Tel. 0290390731 - fax 0287152455www.hotelmulinogrande.it - [email protected]

A Cusago (alle porte di Milano) lacucina torna alle sue origini: fari-na, acqua e tanta fantasia, quelladello chef Domenico Notturno

Ravioli ricotta di bufala e spinacial burro e salviaIngredienti: per la pasta fresca: 200 gr di farinadi semola rimacinata; 200 gr di farina 00; 4 uovaintere; 50 gr acqua, 1 pizzico sale. Per la farcia :300 gr ricotta di bufala; 300 gr di spinaci puliti; 80gr di parmigiano reggiano; sale, pepe e noce mo-scata. Per la salsa: 2 dl di brodo di carne; 50 gr diburro,qualche foglia di salvia.Procedimento: preparare la pasta e lasciarla ri-posare per 2 /3 ore avvolta nella pellicola traspa-rente, stenderla formando i ravioli. In una padellamettere il brodo e ridurlo di circa la metà, cuocere

a parte i ravioli per circa tre minuti. Nel frat-tempo aggiungere al brodo burro e salvia.Scolare i ravioli e condirli. Infine spolverarecon parmigiano reggiano.

RistoranteIl Magiono

La ricetta

Park Hotel ai CaPPuCCiniVia tifernate • 06024 • Gubbio (Perugia) • italy • tel. +39 075 9234 • Fax +39 075 9220323

www.parkhotelaicappuccini.it • [email protected]

dimora storica contemporaneal’umbria conserva intatto il fascino della natura, delle arti e delle tradizioni.

Gubbio, nel cuore dell’umbria, rappresenta un candido gioiello incastonato nel verde, le sue architetture sono tra le testimonianze

più alte di un Medioevo colto e raffinato e giungono a noi come monumenti senza tempo.

in questa cornice vi accoglie il Park Hotel ai Cappuccini, dimora ideale di un’antica, nuovissima ospitalità,

offrendovi spazi esclusivi e servizi eccellenti per convegni e incentives di sicuro successo.

DEDICATO ALL’EVENT MANAGER

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ganizzazione di eventi in realtàcittadine. Vale quindi la pena didare un’occhiata (virtuale) allaseconda edizione della guidadigitale che ha appena pubbli-cato – scaricabile dal sitowww.europeancitycards.com –e che presenta 36 city card di

altrettante città socie in 22Paesi. Realizzata in collabora-zione con l’European CityCards Knowledge Group(www.europeancitiesmarke-ting.com), società che gestisceil sito preposto alla vendita del-le card delle città che aderisco-

NATE PER AGEVOLARE LA COMODITÀ NEI TRASPORTI E NELLE VISITE DEI TURISTI“FAI DA TE”, LE TESSERE TURISTICHE CITTADINE SONO SEMPRE DI PIÙ E,FINALMENTE, ANCHE DECLINATE SULLE NECESSITÀ DEI VIAGGIATORI BUSINESSDario Donadei

Si chiama Ecm, sigla chesta per European CityMarketing, ed è l’associa-zione che riunisce ben

120 uffici del turismo, oltre aconvention bureau di 32 Paesi.È, insomma, un ente che sa ilfatto suo quando si parla di or-

CITY CARD,un’opportunitàper il Mice

no all’iniziativa, la guida forni-sce tutte le informazioni relati-ve ai benefit offerti dalle cartedelle diverse città.

I vantaggiper gli organizzatoridi eventiFacciamo però un piccolo pas-so indietro: che cos’è esatta-mente una city card? Si trattadi norma di una tessera che of-fre ingressi gratuiti o scontatialle principali attrazioni turisti-che di una città, come ad esem-pio monumenti e musei, ma an-che che consente al possessore

smo Mice un grande businessper i propri concittadini.

Le tessere con i plusturistici piùinteressanti all’esteroVolendo poi fare una panorami-ca dettagliata sulle city card tu-risticamente più appetibili siscopre ad esempio la “iAmster-damcity”, della capitale deiPaesi Bassi che, con 40 euro,dà accesso gratuito a tutti i mu-sei della città e ai trasportipubblici per un giorno. Dellacard è possibile pure scaricarel’app per iPhone e Android conla guida interattiva della città.Grazie alla “Weekend Card” di

Copenhaghen, invece con circa70 euro, si visitano oltre 60 mu-sei gratis e si viaggia senza li-miti su bus, metro e treni nellaregione, compresi i trasferi-menti da e per l’aeroporto. Si-mile anche la Stockholm Card,tessera da 74 euro per 48 oreche comprende circa 80 musei,trasporti gratuiti e gite in bat-

DEDICATO ALL’EVENT MANAGER

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Si chiama iAmsterdamcity la tesserasmart per le visite alla città olandese

l’utilizzo gratuito o a prezziscontati dei mezzi di trasportopubblico di quella metropoli. Eancora offre sconti in negozi,ristoranti e bar convenzionaticon l’ufficio del turismo che hacreato la card. Anche per que-sto motivo, la vendita delle citycard è solitamente affidata adagenti di viaggio e operatori tu-ristici ai quali viene riconosciu-ta una commissione. Parlandoproprio di city card, l’ultimatendenza, che coinvolge anchedirettamente l’industria del tu-rismo Mice, è quella di ricono-scere sconti sul l’acquisto delletessere a quegli organizzatoricongressuali o meeting plannerche portano i proprieventi nelle città che leoffrono. Non per nulla,tra le 36 località presen-ti nella guida Ecm – ov-vero Amsterdam, An-versa, Barcellona, Bel-fast, Berlino, Bruges,Bruxelles, Copenhagen,Digione, Dublino, Du-brovnik, Ginevra, Gijon,Gotheborg, Helsinki, In-nsbruck, Cracovia, Lisbona,Lubiana, Londra, Lione, Nan-tes, Nizza, Norimberga, Oslo,Praga, Reykjavik, Spalato,Stoccolma, Tallin, Turku, Va-lencia, Vienna, Vilnius, Zaga-bria e Saragoza – ci sono diver-se importanti metropoli e capi-tali europee che fanno del turi-

Con BCN Card di Barcellona ingresso scontato alla Sagrada Familia.Sotto, la carta di Stoccolma offre trasporti pubblici illimitati

DEDICATO ALL’EVENT MANAGER

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come la “Magica Vienna”, da 72ore per 19,50 euro.

City card italiane:la più avanzataè quella di FirenzeMa non figura davvero nessunacittà italiana in questo virtuosoelenco? In realtà, andando asbirciare tra i membri dell’Eu-ropean City Marketing si trova-no diverse città italiane, comeBolzano, Bologna, Genova, Fi-renze, Torino e Vicenza, alcunedelle quali si sono da tempo do-tate di una city card. La città diTorino, ad esempio, mette a di-sposizione dei viaggiatori chesbarcano sotto la mole la “Tori-no+Piemonte Card”, mentre ilcomune di Genova ha sviluppa-to da parecchio una “Card mu-

tello nell’affascinante capitalesvedese. La card di Londracomprende invece 50 luoghid’interesse, tra i quali la Torredi Londra, lo zoo, la Cattedraledi Saint Paul e l’Abbazia di We-stminster (costa 74 euro perdue giorni). A Barcellona è di-sponibile la “Bcn Card”, chedura due giorni e permette dientrare in 21 musei, di utilizza-re in modo illimitato i trasportipubblici, compresi i trasferi-menti da e per l’aeroporto, e diavere ulteriori sconti in bar, ri-storanti e altri luoghi d’interes-se. Poi ci sono le tessere turi-stiche più economiche, checomprendono solo i trasportipubblici, l’ingresso a una deci-na di musei e gli sconti sulle al-tre attrazioni della metropoli:

sei”. Nello specifico italiano,comunque, la città più avanzatain questo senso è Firenze che,oltre ad avere una city card peri turisti “comuni”, è la prima adaverne declinata anche unaspecifica versione proprio per idelegati di un congresso. Sichiama “FCB Congress Card”,si trova sul sito del FirenzeConvention Bureau (www.con-ventionbureau.it), e grazie adessa gli organizzatori di fiere econferenze hanno la possibilitàdi offrire ai loro clienti e dele-gati una speciale “tessera servi-zi” personalizzata, valida perl’intero soggiorno a Firenze du-rante il congresso o l’evento.Come funziona? È semplicissi-mo: la “FCB Congress Card” ècompletamente gratuita e diret-tamente scaricabile da ciascunrichiedente, previa registrazio-ne nella sezione web dell’even-to per la quale è disponibile. Sitratta di una carta che offre alcongressista sconti e offertespeciali per l’ingresso ai musei,siti culturali, strutture per iltempo libero, locali notturni,negozi, ristoranti e divertimen-ti, centri benessere, campi dagolf, visite guidate, noleggio dibiciclette, taxi, vetture con auti-sta per i trasferimenti aeropor-tuali e altri servizi. Oltre chedai delegati, la card può essereutilizzata anche da eventuali lo-ro accompagnatori o familiari,restando valida nei giorni im-mediatamente prossimi e suc-cessivi alle date dell’evento.Per attivarla il partecipante de-ve selezionare l’evento d’inte-resse, scaricare e stampare lacard e l’elenco dei servizi inclu-

Firenze, grazie al suo Convention Bureau, propone la prima Congress Card italiana

DEDICATO ALL’EVENT MANAGER

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una “Congress Card”. Ma nonsolo: in supporto al nostro sfor-zo relativo alla tessera cittadi-na, abbiamo collaborato conAIM Group International cheha ideato un programma colla-terale di tour facoltativi, propo-nendo ai delegati fruitori deglisconti offerti dalla card fioren-tina visite di monumenti, museicittadini e Ville Medicee del-l’Oltrarno, oltre a degustazionidi vini nei colli del Chianti». Ci-ty card sempre più legate al tu-rismo innovativo, quindi. E atal proposito Roberta Milano,fondatrice di BTO Educationalsostiene che «nella società tec-nologica i turisti hanno unasempre più elevata predisposi-zione a sperimentare per il loroviaggio nuovi modelli innovati-vi, anche e soprattutto nell’uti-lizzo degli strumenti messi a di-sposizione loro dagli attoridell’offerta turistica, siano essilegati a internet oppure no. Èper questo che il dibattito su in-novazione e turismo è più chemai in voga, soprattutto tra gliaddetti ai lavori che devono es-sere al passo con le novitàdell’offerta al pubblico. Unadelle ultime frontiere di questoorizzonte è quello legato al con-cetto di “smart city”, ovveroquelle località che promuovonola propria immagine turisticacon una presenza intelligentesul web, ma che anche usanotecniche avanzate per crearepercorsi e “mappature” temati-che della città e per rendere lecittà stesse facilmente fruibiliai turisti, offrendogli un facileaccesso alla rete e ai servizi chesoddisfino le loro esigenze».Proprio come accade nel casodelle city card in generale e del-la loro declinazione per il busi-ness travel in particolare. �

si seguendo una procedura diregistrazione.

Parola d’ordine:innovazionePer fortuna quindi qualcosa simuova anche nello stivale, an-che se non sono stati certo fattitutti i passi per rendere ancorapiù business questo plus turi-stico. Cosa ne dicono gli esper-ti? Sulla scia dell’accordo inter-regionale Mice, siglato alla Bitdello scorso febbraio, da 8 re-gioni italiane – ovvero Toscana,Campania, Emilia Romagna,Friuli Venezia Giulia, Puglia, Si-cilia, Valle d’Aosta, Veneto eTrentino (come provincia auto-noma di Trento) – che mira aportare entro il 31 marzo 2015le presenze annue legate alcongressuale dagli attuali 2,7milioni a 3 milioni, aumentan-do il numero degli eventi dagliattuali 12 mila a 14 mila e i par-tecipanti da 1,8 milioni a 2 mi-lioni, sono state fatte, dagli ad-detti ai lavori, diverse previsio-ni sulla valorizzazione dell’of-ferta del sistema congressualeitaliano, sul sostegno alle azio-ni di promo-commercializzazio-ne, soprattutto all’estero, e sul-la creazione di un turismo diqualità che aumenti l’indottoeconomico di tutto il terziarioe destagionalizzi i flussi. Traqueste valutazioni non mancal’idea dell’utilizzo delle citycard declinate per il congres-suale come strumento di soste-gno a un turismo qualitativa-mente comodo e allo stessotempo elevato. A riguardo,Giacomo Billi (foto in alto),assessore al turismo della Pro-vincia di Firenze e presidentedel Firenze Convention Bure-au, spiega che «viene con forzariconfermata la necessità per

ogni ente di promozione con-gressuale di avere una logicaimprenditoriale che si focalizzisulla centralità della destina-zione e sulla misurazione deirisultati». Non stupisce quindiche proprio Firenze resti al topnella classifica italiana dellecittà che hanno capito l’impor-tanza dell’uso delle card per ilcongressuale. «Per la primaedizione congiunta del 15°Congresso Internazionale diEndocrinologia e del 14° Con-gresso Europeo di Endocrino-logia (ICE/ECE 2012), andatain scena dal 5 al 9 maggio, conoltre 5.500 delegati», raccontaCarlotta Ferrari (sotto), di-rettore del Firenze ConventionBureau, «abbiamo stanziatofondi appositi per fornire ai de-legati l’accesso ai mezzi pubbli-ci con tariffe scontate e quindiper attivare per ognuno di loro

Aggregazione è la parolamagica. In un momentocosì difficile per il turi-smo d’affari che, è bene

sottolinearlo, è oggi il più col-pito dalla crisi, la differenza la

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fa la capacità di presentarsi almercato con proposte in gradodi battere la concorrenza in ter-mini di serietà, convenienza equalità. Non solo, occorre im-mediatezza di risposta a richie-

ste sempre più last minute perfacilitarne il complesso proces-so organizzativo. Le leggi eco-nomiche sono ferree: a unagrande flessione della doman-da corrisponde un’inflazione

230.000 PERNOTTAMENTI ENTRO IL 2015. È L’OBIETTIVOCHE CONVENTION BUREAU E GRIMALDI FORUM MONACO SI PREFIGGONODI RAGGIUNGERE CON IL PROGRAMMA MONACO MEETINGSLinda Smiderle Barattieri

Principato di Monacodove l’unionefa la forzaPrincipato di Monacodove l’unionefa la forza

dell’offerta che, nel caso del tu-rismo, si evidenzia con la cre-scita di destinazioni deputateai grandi eventi. E per Sandri-ne Camia, recentemente no-minata direttore del Conven-tion Bureau di Monaco, la stra-da è una sola: «rafforzarel’unione di tutte le forze vitalidel Principato per catturarel’intero mondo del Mice e bat-tere la concorrenza con la ca-pacità di una risposta univocae immediata», Come? Con Mo-

naco Meeting, un’offerta esclu-siva, da oggi ancora più vantag-giosa, valida tutto l’anno e ge-stita da un’intera squadra dedi-cata. È su questo strumento dipromozione che in particolareconta il Convention Bureaumonegasco: «la possibilitàmessa a disposizione da Mona-co Meeting di poter usufruiredi un unico interlocutore ingrado di rispondere alle richie-ste del committente entro 48ore, è stata determinante nel-

l’aggiudicarci la conferenza in-ternazionale di tre giorniCash&Treasury Management,che si terrà da noi a settembree alla quale parteciperanno ol-tre mille delegati». E questonon è che uno degli step. «Ilnostro obiettivo è raggiungere230.000 pernottamenti entro il2015», assicura Camia, «mette-remo in luce i nostri talenti,operando in maniera sinergica:dai singoli alberghi, alle agen-zie fino al Grimaldi Forum Mo-naco, continueremo ad agirecome un’unica squadra». Nel2011, con 157.000 pernotta-menti, il turismo d’affari harappresentato il 20% dell’inco-ming globale e gli ultimi trendsembrano incoraggiare l’ambi-zioso obiettivo preannunciato.«Nel prossimo triennio», fa sa-pere Camia, «è previsto un in-vestimento di 200.000 euro suinuovi strumenti di comunica-zione».

Il successo personaledel GrimaldiForum MonacoAl di là di ogni retorica o cli-ches, Monte Carlo è davveroun “piccolo paese dalle grandipossibilità” come recita il pay-off della campagna pubblicita-ria: in poco più di 2 chilometriquadrati, la destinazione offreun centro congressi con 35.000metri quadrati di sale e spaziespositivi, tecnologicamenteall’avanguardia, a tariffe spe-ciali, oltre 2500 camere vicineal mare con servizi eccellenti eprezzi flessibili, coffee break ewelcome cocktail in omaggio,trasporti gratuiti e post con-gress esclusivi: ecco spiegatigli oltre 700 eventi ospitati daMonaco ogni anno. Fiore al-l’occhiello dell’offerta Mice

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Panoramica aerea di Monte Carlo

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2008, la certificazione Iso14001 e a inserire una politica“verde” nella propria strategia

monegasca è il Grimaldi ForumMonaco, punto di riferimentoanche per i grandi eventi cultu-rali e artistici. Una strutturache piace perché rappresenta apieno titolo un esempio avveni-ristico di centro congressuale,capace di ospitare ogni tipo dimanifestazione e progettato se-condo gli attuali criteri di ecosostenibilità. Il complesso èstato tra i primi a ottenere, nel

LE CONDIZIONI PER USUFRUIRE DEI VANTAGGI DI MONACO MEETINGS• Le richieste devono essere fatte al Convention Bureau• Devono prevedere una occupazione significativa del Grimaldi Forum Monaco• La prenotazione deve essere di un minimo di 1.200 roomnights per 2 notti consecutive in almeno duealberghi del Principato

L’offerta del Monaco Convention Bureauinclude:• Visita d’ispezione gratuita (transfert e pernot-tamento)

• Champagne cocktail di benvenuto per tutti idelegati

• Il 35% di sconto sul transfert dall’aeroporto• Trasferimenti in autobus da e per gli alberghiper la cena di gala organizzata nel Principato

• Blocco di coupon con sconti per shopping, ri-storanti o altro

L’offerta del Grimaldi Forum Monaco include:• 10% di sconto sugli spazi richiesti• Uffici messi a disposizione degli organizzatori• Un coffee break• Cartellone con l’annuncio dell’evento all’entra-ta principale

• L’ufficio stampa a disposizione per la promo-zione dell’evento

• Accesso WiFi nelle aree comuni pubbliche e ne-gli spazi espositivi

• Trasferimenti in autobus per i partecipanti intutto il Principato

Scorcio sui giardini di fronte al Casinò e all’Opera

Notturno dell’Hotel de Paris

Suggestiva immagine del Grimaldi Forum e parte della penisola del Larvotto

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Ufficio de Turismo e dei Congressidel Principato di MonacoVia Dante 12 - 20121 MilanoTel. 0286458480Dott. Gloria Svezia sales [email protected] www.visitmonaco.comwww.monacomeetings.com

L’offerta degli alberghi (*)• Camere a partire da 147 euro per i 3 stelle (Co-lumbus Monaco - Novotel Monte Carlo)

• Camera a partire da 183 euro per i 4 stelle (Fair-mont Monte-Carlo, Méridien Beach-Plaza PortPalace Boutique Hotel, Monte-Carlo Bay Ho-tel) e i 5 stelle (Hôtel Hermitage and Monte-Carlo Beach)

• Camera a partire da 278 euro per i 5 stelle Hô-tel de Paris and Hôtel Métropole Monte-Carlo

• 1 upgrade ogni 30 camere riservate• 1 camera gratuita ogni 50 camere riservate• Desk di benvenuto gratuito nella lobby• Un coordinatore dedicato al gruppo• Zona con accesso WiFi gratuito• Una stanza dedicata per il deposito dei bagagli(*) tariffe in vigore per la bassa stagione 2013-tasse escluse

L’offerta delle agenzie ricettiveaderenti all’iniziativa• Un projet manager dedicato• Proposte competitive per tutti i servizi• 45 euro a persona per transfers da e per l’aero-porto di Nizza nei differenti hotel del Principa-to con 9 autobus deluxe, hostess e capo grup-po, che operano dalle 9.00 alle 20.00 per unminimo di 600 delegati

• Wellcome desk all’aeroporto personalizzato• Supporto logistico totale incluso la registrazio-ne dei delegati con tecnologia d’avanguardia

aziendale coinvolgendo staff,collaboratori e fornitori. E oggipuò vantare lusinghieri risulta-ti: un risparmio del 9% sul con-sumo energetico e del 24% suquello idrico e un 43% di rifiutiriciclati. «L’obiettivo per la finedel 2012», dichiara il direttoregenerale Silvie Biancheri, «èaumentare del 2% la raccoltadifferenziata e gli acquisti ecoresponsabili e diminuire ulte-riormente i consumi di cartaintestata, acqua, energia. E cisarà anche reparto interno de-dicato alla comunicazione am-bientale con segnaletica dina-mica e un e-magazine destinatoal grande pubblico». �Grimaldi forum dall’alto con porto Hercule sullo sfondo

Grimaldi Forum. Spazi espositivi. Sotto, il Teatro

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Natura: da nicchia dorataa comparto di primo piano

QUELLO CHE FINO A QUALCHE ANNO FA ERA UN TURISMO PER POCHI SI PRESENTA OGGICOME DRIVER DEL SETTORE. CAPACE DI REGISTRARE UN AUMENTO ANCHE NEGLI ANNIDELLA CRISI E DI GUARDARE AL FUTURO CON OTTIMISMO. PARCHI, RISERVE E BORGHISONO L’ARMA SEGRETA DELLA NOSTRA ATTIVITÀ TURISTICAtesto di Aura Marcelli, foto di Barbara Ainis

scita e prospettive, conquistan-do una fetta sempre maggioredel mercato. Si tratta del turi-smo natura, ex-nicchia dorata,oggi comparto di primo pianoche nel 2010ha mosso da solooltre 99 milioni e 35mila pre-senze, in crescita dello 0,46%rispetto al 2009, mentre nel2011 ha visto superato il murodei 99 milioni e 100mila pre-senze. Vacanze verdi, dunque,che, sebbene un po’ più brevi(la permanenza media passa da

3,88 giorni a 3,84) hanno garan-tito al comparto un fatturato di10,67 miliardi di euro nel 2010,in crescita dello 0,24 per centorispetto all’anno precedente, ein ulteriore crescita a 10,7 mi-liardi nel 2011. È quanto emer-ge dal IX Rapporto Ecotur sulTurismo Natura, l’indaginescientifica nazionale (sui datirelativi all’anno 2010) redattadall’Osservatorio Ecotur costi-tuito da Istat, Enit e Universitàdell’Aquila, presentato durante

Non è comune di questitempi scorgere il segno +nelle indagini relative almercato del turismo.

Presenze e fatturati soffronoancora pesantemente della cri-si globale e della congiunturaeconomica del nostro Paese,lasciando osservatori e opera-tori nell’attesa preoccupatadella vera ripresa. Ma c’è unsettore del nostro turismo chein tutti questi anni tanto diffici-li ha continuato a garantire cre-

Un’opportunità chiamata LohasFra i maggiori fruitori del turismo natura aumenta costantementequel particolare target di consumatori, emerso nell’ultimo decen-nio, che viene chiamato Lohas – Lifestyles Of Healt And Sustai-nability –. Si tratta di persone benestanti, con elevato grado diistruzione, grande cura del proprio benessere psico-fisico e spic-cata sensibilità alle tematiche di giustizia sociale e cura dell’am-biente. Sul fronte dei consumi turistici questi consumatori hannoun’elevata propensione ai viaggi e guardano con attenzione aforme di turismo rispettose dell’ambiente e delle culture locali. Sistima che nei paesi occidentali siano molto numerosi e rappre-sentino una percentuale compresa fra il 5 e 30% della popola-zione adulta (dati ITB World Travel Trends Report 2010/2011,IPK International). Solo negli USA i Lohas rappresenterebbero cir-ca il 19% della popolazione, pari a 41 milioni di individui, capa-ci di muovere da soli qualcosa come 209 miliardi di dollari, 42miliardi dei quali destinati all’eco- turismo. In Europa è la Ger-mania a contare il maggior numero di Lohas: sono il 20% dellapopolazione e vivono principalmente nelle grandi metropoli. Seoltre la metà di questi consumatori prediligono vacanze nellastessa Germania, nel 12% dei casi scelgono destinazioni italiane(12%), privilegiando nella prenotazione gli aspetti ecologici (peril 64%) e il prezzo (77%), e considerando meno importante ilbrand (45%). Tra i Lohas statunitensi oltre il 40% è disposto a pa-gare di più per avere prodotti turistici green.

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la XXII edizione di Ecotur, Bor-sa internazionale del turismonatura, tenutasi a Chieti in que-sto mese di aprile.I dati confortanti presentati dalRapporto Ecotur trovano con-ferme nelle opinioni di chi ope-ra nel settore turistico con pro-dotti di Turismo Natura. Nel2011 i tour operator hanno va-lutato il settore nel 52% dei casicome stabile, mentre per il 43%di loro la tendenza rilevata è inaumento. Solo il 5% dei TO giu-dicano il 2011 come un anno incalo per il turismo verde. «Talerisultato è la conseguenza diun incremento delle presenzestraniere del 2% e di una dimi-nuzione di quelle nazionalidell’1% che ha portato l’indicedi internazionalizzazione, chemisura il peso delle presenze

straniere su ogni 100 presenzetotali, a raggiungere nel 2011 lasoglia del 37,5%», ha spiegatonel suo intervento TommasoPaolini, docente di Economiadel Turismo all’Universitàdell’Aquila e coordinatore delrapporto Ecotur. I segmenti piùrappresentativi del turismo na-tura si sono dimostrati i parchie le riserve con una quota dimercato superiore al 35%, se-guiti dalla montagna (23%), dalturismo rurale (18%), e ancoradal turismo lacuale, dai Borghipiù belli d’Italia, dalle riservemarine e dall’agriturismo.Per quanto riguarda le motiva-zioni di viaggio, nel 2011 cre-scono la voglia di vivere a con-tatto con la natura (40% controil 38% del 2010) e l’esigenza dipraticare sport e attività all’ariaaperta (24% e +6%), il che si ri-percuote sulle attività dei turi-sti durante la loro vacanza na-tura: preferiscono nel 23% deicasi l’escursionismo, nel 21% iltrekking, nel 12% il birdwat-

ching e la mountain bike, se-guiti dalla bici su strada (11%)e dall’equitazione, sci di fondoe animal watching. Per gli stra-nieri le attività sportive,l’escursionismo, il trekking so-no le principali attrattive delturismo verde (36,7%) seguitedalle visite ai centri storici(20,5%) e dalle visite guidatenella natura (19,2%). «I parchipiù richiesti ai tour operatornazionali sono quelli storici: ilParco Nazionale d’Abruzzo equello del Gran Paradiso, men-tre tra i parchi regionali svettasenza confronti quello dell’Et-na», ha continuato Paolini.«Dai tour operator stranieri iparchi più richiesti sono quellodelle Cinque Terre e delle Dolo-miti Bellunesi».Sono sempre di più i giovaniche scelgono il turismo natura.Uomini e donne tra i 16 e i 30anni rappresentano ormai unquarto degli appassionati di tu-rismo verde. Si tratta nel 50%dei casi di laureati, con una ca-

Il turismo verde guarda avanticon ottimismo: 2010 e 2011 hanno fattoregistrare valori in crescita, sia perpresenze sia per fatturati, e per il 2012si prevede un’ulteriore crescita

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pacità di spesa media (37%).Secondo quanto riportato dalrapporto Ecotur le strutture ri-cettive scelte dai turisti sono al23,5% gli alberghi, in sostanzia-le stabilità rispetto al 2009,mentre in lieve calo seguono ibed and breakfast (21%, –0,6) egli agriturismi (20,7%, –0,8)mentre tornano a crescere lecase private (11,8%, +1), i cam-peggi (8%, +0,3) e i camper(6,5%, +1). Quanto alla durata,nel 50,2% dei casi i turisti resta-no un giorno, i weekend rap-presentano il 19,5%, il weekendlungo (3 giorni) il 13%, la setti-mana il 12%, mentre solo il5,3% resta più tempo.Il 2010 è un anno buono ancheper i Borghi più belli d’Italia,un segmento innovativo del tu-rismo natura che il RapportoEcotur analizza singolarmente.Queste piccole città d’arte enatura hanno registrato un fat-turato di 1.058,8 miliardi di eu-ro (+79,3 milioni rispetto al

Borghi, enogastronomia e sostenibilità arricchiscono l’offerta del turismo natura,un modo di fare vacanza nel rispetto del territorio e delle persone che lo abitano

Incoming verde nei viaggi organizzatiL’indagine Enit riportata nel Rapporto Ecotur guarda alla doman-da organizzata straniera, interpellando 71 operatori di 24 mercatidiversi. Fra i mesi dell’anno preferiti per le vacanze natura pri-meggiano maggio, settembre e giugno, mentre non viene neppu-re citato dagli operatori il mese di novembre. Fra i parchi nazio-nali, si confermano i più richiesti dalla clientela il Parco delleCinque Terre e quello delle Dolomiti, internazionalmente più no-ti, seguiti dall’Appennino Tosco-Emiliano, dall’Arcipelago Tosca-no e dal Parco del Vesuvio. Fra le regioni italiane resta incontra-stata in vetta alle classifiche la Toscana, cui seguono Liguria eTrentino Alto Adige. I turisti stranieri dei viaggi natura organizzatiprediligono le attività sportive, ma scelgono anche le visite acentri e borghi e le visite guidate lungo itinerari naturalistici. Perquanto riguarda la ricettività, gli operatori indicano le strutturealberghiere come le più richieste dalla clientela, seguono gliagriturismi e gli alloggi in affitto. I viaggi vengono in prevalenzaorganizzati su misura delle esigenze della clientela, ma sono ap-prezzate anche le proposte All inclusive da catalogo e la formuladel fly& drive. Diretti competitor del turismo natura italiano sonola Francia, la Spagna e le mete dell’Est Europa. Il 2010 è stato unanno positivo in quanto a vendite sulla destinazione Italia per il58% dei T.O. intervistati, stabile per il 31% degli operatori e ne-gativo solo per l’11% di loro. I risultati del 2011 sono stati altret-tanto positivi: vendite in aumento per il 62%, stabili per il 34% ein calo solo per il 4%. Da ultimo un giudizio sull’offerta italia-na:buona per il 44% degli operatori, addirittura ottima per il 9%di loro, discreta per il 27%, ma ancora insufficiente per il 20%dei T.O. stranieri.

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2009) con un indice di interna-zionalizzazione che è arrivatoal 35,9%. «Il turismo naturacontinua a crescere prevalente-mente per due ragioni», haspiegato il presidente di EcoturEnzo Giammarino. «La primaè che il prodotto ha mantenutouna sua forte identità ed ha sa-puto al tempo stesso rinnovar-si, aprirsi a innesti preziosi co-me i Borghi, l’enogastronomiadi qualità, la sostenibilità. Laseconda è il suo forte rapportocon il territorio, dove resta il90% del fatturato, e che fa sìche venga costruito un rappor-to solido con gli abitanti e con ituristi che, a causa anche dellaforte crisi, scelgono sempre dipiù di dedicarsi alle vacanze achilometro zero».Per l’anno in corso i tour ope-ratori prevedono un’ulteriorecrescita: per il 70% di loro il

settore del turismo natura cre-scerà nel corso dell’anno, e peril 25% resterà stabile.Si prevede, dunque, che il fat-turato di quest’anno possa av-vicinarsi agli 11 miliardi di eu-ro.«È molto difficile azzardareprevisioni in presenza di unquadro politico, economico, fi-nanziario e sociale alquanto in-certo e mutevole», ha conclusoPaolini. «Una cosa è certa: il

turismo natura riuscirà almenoa mantenere le posizioni giàraggiungere, se non ancora amigliorarle». �

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ri che si aspettavano risultatidall’advance booking sono ri-masti delusi. Troppe tasse a cuipensare. Quindi si confermasempre più la tendenza al lastminute sperando che nelle ta-sche resti qualche spiccio dadedicare alla tanto sospiratavacanza estiva. Almeno 6 con-nazionali su 10 hanno decisoche quest’estate faranno vacan-ze ma non sanno ancora, esat-tamente, dove; in oltre 20 mi-lioni hanno però già deciso chenon rinunceranno; ma c’è ritar-

do nelle prenotazioni, nono-stante la maggioranza sia co-stretta ogni anno a decidere econcordare per tempo conl’azienda, i colleghi e la fami-glia, le date delle ferie di luglioe agosto. Almeno 7 connazio-nali su 10 per la vacanza princi-pale preferiranno il mare; an-dranno in vacanza prevalente-mente in luglio e agosto. Eppu-re, nonostante tutto, secondoTrademark, la spesa per la va-canza nel 2012 è destinata adaumentare. Ogni famiglia, con

PER MOLTI, QUEST’ESTATE, LE VACANZE DURERANNO MENO E SARANNO ALL’INSEGNADEL RISPARMIO. LA PUGLIA SI RIVELA IN TESTA ALLE METE PREFERITE, SEGUITADALLA SICILIA: DUE REGIONI CON UN BUON RAPPORTO QUALITÀ PREZZO. FRA LEDESTINAZIONI EMERGENTI C’È LA BASILICATA. DIMINUISCONO I VIAGGI LUNGO RAGGIOPENALIZZATI ANCHE DALLA NORMATIVA SULLA TRACCIABILITÀ. FRA LE NUOVETENDENZE VINCE LA VACANZA ALL’INSEGNA DELLO SPORTTiziana Conte

Vacanze brevie con un occhioal portafogli

Itour operator e gli albergato-ri sperano in una boccatad’ossigeno nonostante i datidel settore non siano inco-

raggianti. Questa estate, infatti,almeno stando al sondaggio na-zionale realizzato da Trade-mark Italia in collaborazionecon Ipsos Observer, i connazio-nali andranno in vacanza unpo’ meno rispetto al passato: sidimezza il numero di coloroche andranno all’estero e dimi-nuiranno quelli che farannodue o più vacanze. Gli operato-

Vacanze brevie con un occhioal portafogli

il quale, ad aggravare il calodelle prenotazioni, ci si è messapure la normativa sulla traccia-bilità. Ma se a mostrare segnalidi sofferenza sulle prenotazionisono, sicuramente rispetto alloscorso anno, la Sardegna, la To-scana e la Liguria, in testa alleregioni italiane più gettonatec’è la Puglia, ed in particolare ilSalento, che già da qualche an-no registra numeri in crescita.Già a maggio numerosi alberghie ville sul mare registravano iltutto esaurito per agosto e unalto coefficiente di riempimen-to per il mese di luglio. Come ilRiva Marina Resort di Spec-chiolla, a pochi chilometri daOstuni, che a maggio aveva giàil 90% delle totali 370 stanze,prenotate per luglio ed agosto.Come si spiega il successo? Se-condo il direttore di questastruttura, Enzo di Roma, «conl’ottimo rapporto qualità-prez-zo, non solo dell’albergo da mediretto, ma di tutta la Pugliache vanta strutture ricettive dibuon livello e che è diventatauna meta di tendenza anche permolti turisti stranieri, primi fratutti i tedeschi. Anche l’opera-tore Ota Viaggi conferma il calodell’advance booking: «rispettoallo scorso anno, ad aprile ave-vamo il 10% in meno delle pre-notazioni per l’estate», fa sape-re il direttore commercialeMassimo Diana, confermandoche «oltre alla Puglia, tra le de-stinazioni più prenotate c’è an-che la Sicilia e fra quelle emer-genti la Basilicata».

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coste pugliesi, marchigiane, ro-magnole e il Levante ligure, checontengono le perdite grazie algrande serbatoio di turisti resi-denti nel breve-medio raggio.Perdono quota la maggior partedelle destinazioni tradizionali,le isole e la montagna. «Le pre-visioni per le vacanze estive so-no molto influenzate dalla faseeconomica recessiva», confer-ma Giorgio Lotti (foto sotto),direttore commerciale di OpenTravel Network che conta 650agenzie di viaggi affiliate. «l’ad-vance booking ha avuto un ef-fetto blando sul consumatoreche mai come questa’anno pro-penderà per le prenotazioni sot-todata». Intanto, però, standoalle vendite delle agenzie OTN,chi ha già prenotato lo ha fattoper mete dove vince il rapportoqualità prezzo come la Tunisiae l’Egitto che, precisa Lotti,«stanno riprendendo se purlentamente quote di mercato»,e per la Turchia. A soffrire dipiù è invece il lungo raggio per

una media di 2,4 persone, spen-derà circa 1.396 euro, il 5% inpiù del 2011 e la spesa “diret-ta”, prevista, è nell’ordine dei18,63 miliardi di euro (tra tra-sporti, alloggio, ristorazione,intrattenimento, svago e picco-lo shopping turistico), più unulteriore 10% (per circa 1,86miliardi di euro) di spese “indi-rette e indotte”. Per l’economiaitaliana le vacanze estive rap-presentano dunque un girod’affari complessivo di almeno20,5 miliardi di euro.

Le sceltedegli italianiSempre stando all’indagine diTradmark Italia, per quanto ri-guarda l’estero, diminuiscono iviaggi verso le destinazioni ex-traeuropee. In Europa invece lescelte si concentrano su Lon-dra, le Baleari, la Spagna e laGrecia, che ottiene crescenti at-tenzioni per i suoi prezzi alta-mente attraenti. Resistono le

Sicilia: L’Isola di Pantelleria fra le mete preferite e di tendenza di questa estate

Puglia: il moderno Riva Marina Resortdi Specchiolla e la sua grande piscina,ideale per famiglie anche grazieall’ottimo rapporto qualità-prezzo

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cui il mercato è rallentato e leprenotazioni dell’estate non so-no ancora decollate, perché lamaggior parte dei clienti statemporeggiando in attesa del-l’evolversi della situazione eco-nomica», commenta PaolaFrigerio, responsabile pro-grammazione. «Ed è interes-sante notare come, proprio inun momento come questo, stia-no suscitando attenzione e cu-riosità alcuni prodotti di nic-chia che attraggono appassio-nati e sportivi di vario genere».Frigerio Viaggi Network hamesso a punto una program-

Nuove tendenzeall’insegnadello sportSarà lo stress anche da tasseche spinge molti a scegliere ditrascorrere le vacanze all’inse-gna del benessere e dello sport.Una tendenza che registra unsegno positivo anche per Frige-rio Viaggi Network. Il Gruppoche riunisce oltre 70 agenzie intutta Italia rileva, infatti, l’inte-ressante andamento dei viaggidi nicchia, con particolare ri-guardo a quelli legati alle attivi-tà sportive. «Attualmente citroviamo in una situazione in

mazione dedicata allo sport.Come una serie di proposte epacchetti dedicati al cicloturi-smo, che consentono di abbi-nare i percorsi su 2 ruote a iti-nerari enogastronomici, alla vi-sita di località turistiche ograndi città, da Castrocaro Ter-me a New York. Appuntamentiper gli amanti della biciclettacon gli esclusivi consigli delcampione di ciclismo MaurizioFondriest. Ed è sempre conl’intento di accontentare la do-manda da parte di una specifi-ca parte di mercato che il net-work ha realizzato itinerari pergli appassionati di motocicli-smo in collaborazione con IViaggi di Curve e Tornanti: so-cietà che si occupa di eventi le-gati al mototurismo e che pub-blica una collana di guide scrit-te da motociclisti per motoci-clisti. Si tratta di itinerari adhoc che comprendono, oltre al-la sistemazione alberghiera, unitinerario per viaggi on the ro-ad in motocicletta con l’assi-stenza di istruttori di guida si-cura, con consigli e indicazioni

Alberobello è uno dei luoghi più visitati dai turisti che scelgono la Puglia come meta delle loro vacanze estive

Il Parco Marino di Torre Guaceto abitualmente preso d’assalto dai turisti perla bellezza dei suoi fondali

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media si aggira intorno ai2.000/2.500 euro a persona”. Lemete più prenotate per il To so-no Messico, Indonesia e a sor-presa, per il periodo estivo, gliEmirati. Un grosso calo invecesi registra sulla Malesia daquando sono stati cancellati ivoli diretti. Anche le prenota-zioni per le crociere stanno an-dando bene se pure si prevede,anche in questo caso, il last mi-nute. Lo conferma DomenicoPellegrino, managing directordi Msc Crociere: «A prenotar-le, principalmente nel Mediter-raneo, sono le famiglie». Il pro-dotto infatti risponde piena-mente alle esigenze di questospecifico target di clientelache ha un budget ridotto e pre-ferisce l’All Inclusive per evita-re sorprese. «E guadagnanomercato anche per questa esta-te le crociere in Nord Europarivolte ad una fascia alta diclientela». Dichiarazioni checonfermano quanto la crocierasi confermi uno dei viaggi pre-feriti dei “vacanzieri” e che lapercezione sulla sicurezza abordo delle navi non è cambia-ta in modo significativo in se-guito ai fatti di cronaca cheavevano coinvolto la Costa loscorso inverno. �

sulle tecniche di guida, lungo lecurve più affascinanti nella sto-rica “Terra dei motori” nell’Ap-pennino Tosco-Emiliano e To-sco-Romagnolo. Sempre fra lescelte più nuove da parte dei“vacanzieri” rientrano i viaggicon la racchetta in mano. Pac-chetti rivolti a tutti, dal tenni-sta alle prime armi al super ap-passionato, da chi vuole met-tersi alla prova partecipandoagli stage a chi vuole solo guar-dare e assistere ai match deiprincipali tornei internazionali.Milano Marittima, Londra,Croazia e Costa del Sol sono al-cune delle destinazioni propo-ste da Frigerio. «Si tratta di“prodotti” curati e studiati nei

minimi dettagli, in collabora-zione con associazioni edesperti di settore, proprio per-ché si rivolgono a persone a lo-ro volta esperte in materia eparticolarmente esigenti. Per-sone disposte a investire unbudget per combinare la vacan-za con le proprie passioni. Enoi abbiamo cercato di propor-re soluzioni adatte a tutte le ta-sche, dai week-end lunghi allasettimana intera», concludePaola Frigerio.

Lungo raggiopenalizzatodalla tracciabilità«È indubbio, la normativa sullatracciabilità ha penalizzato leprenotazioni lungo raggio»,esordisce Andrea Mele (a si-nistra), amministratore di Viag-gi del Mappamondo. «le stesseagenzie di viaggi ci segnalanoche il cliente prima chiede ilpreventivo e poi frammenta ilpacchetto di viaggio prenotan-do in internet i vari servizi espesso pagando il saldo cashsul posto». Per quanto riguardale prenotazioni estive, però,Viaggi del Mappamondo si dicesoddisfatta dei risultati anchese si è ridotto ulteriormente ilbudget e la durata. “La spesa

Puglia: il Marina Resort di Specchiolla dalle attuali 370 camere passerà a 448 unità per l’estate 2013 e a 700 entro i prossimicinque anni

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sieme al fratello Claudio, a ca-po di uno dei più noti studi diprogettazione architettonica,strutturale e impiantistica diRoma: l’Holding Alliata Bron-ner Spa. Da poco più di due an-ni la società si è affacciata al

mondo dell’hotellerie di lussoinaugurando due strutture al-berghiere, l’Arezzo Park Hotele il Porto Ercole Resort&Spa,riunite nel gruppo A Point Ho-tel&Resort che presto vedrànuove aperture. Ma come ap-

«Rifarei tutte le scelte,sono sempre statauna donna determi-nata», dice Cinzia Al-

liata Bronner, cinquantasetteanni, romana, architetto pervocazione fin dall’infanzia e, in-

L’ARMONIADELLANATURAÈ IL MIODESIGNMIGLIORE

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ta a fare il liceo artistico e afrequentare poi la facoltà di ar-chitettura, contro il volere dimio padre che – pilota di aereoe più pragmatico – avrebbepreferito un tranquillo liceoclassico. Pensi che venivo dalla

scuola privata, dall’essenzialitàdelle suore Orsoline! Eppureavevo una visione molto chiaradi quello che volevo. In un pe-riodo come quello, parliamodel Sessantotto, scegliere ar-chitettura, in una scuola pub-blica, con il fermento di queglianni, era per una donna unascelta impensabile! Ancora og-gi ringrazio mia madre per avercreduto in quella ragazzina cosìdeterminata».Comincia giovanissima a lavo-rare nel gruppo Alliata Bronnerinsieme al fratello Claudio.Strutture al di fuori degli sche-mi tradizionali quelle del Grup-po Alliata Bronner, presente findagli anni Settanta nel panora-ma delle imprese romane e cheha operato negli anni di trasfor-mazione della città producen-do soluzioni originali e innova-tive. «È stato proprio grazie amio fratello Claudio, ingegne-re, che la nostra azienda ha ini-ziato a estendersi alla fase diprogettazione e di design. Ave-vo 23 anni quando mi sono lau-reata e ho iniziato a lavorare.Se la immagina una riunionecon persone decisamente piùgrandi, oltretutto tutti uomini,alle prese con una ragazzina?Si stupivano persino che fir-massi i progetti! Tuttora è unmondo molto maschile, ma hoimparato ad aspettare. La pro-fessionalità, la presenza, e so-prattutto la passione per il la-voro, ammorbidiscono anche irapporti più difficili».Nel 2009 il Gruppo si lancia inuna nuova grande avventura,quella alberghiera, con la crea-zione della società A Point Ho-tels Resorts che gestisce l’Arez-zo Park Hotel (vedi pag. 66), al-le porte dell’omonima cittadinatoscana, e il Porto Ercole Re- �

proda un architetto design almondo alberghiero?«Fin da piccola avevo le ideemolto chiare, disegnavo ovun-que, tanto che, complice miamadre – un donna che amavala musica e l’arte – sono riusci-

Credere sempre in quello che sivuole davvero. È questa lagrande sfida che Cinzia AlliataBronner, architetto designdell’omonimo gruppo, hasempre affrontato, compliceuna grande passioneper la sua attività, l’ispirazionedella natura e un pizzicodi metodoCristina Chiarotti

«La mia fonte di ispirazioneprincipale è la natura, formaarmonica per eccellenza,uno stato mentale che mi mettein empatia con l’ambiente»

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sort&Spa, proprio di fronte Ca-la Galera. Le strutture sono ca-ratterizzate da design modernoe funzionale, esteticamenteall’avanguardia. L’Arezzo ParkHotel è adatto al turismo di af-fari, ma è molto versatile ad al-tre tipologie di clientela graziealla piscina esterna e interna,al centro benessere e a un gu-stoso e ricercato ristorante; ilPorto Ercole Resort&Spa è si-tuato proprio nel Porto di CalaGalera a Monte Argentario,uno dei più grandi e attrezzatiapprodi turistici dell’intero lito-rale toscano e metà d’elite delturismo internazionale.«Arezzo è stata scelta come lo-cation baricentro tra nord esud. È una struttura in cui hodato pieno sfogo all’essenzastrutturale architettonica pura.Vetro, colore, luce. Ogni sala èpensata nel dettaglio, ogni scel-ta può essere considerata unprototipo, una sorta di labora-torio creativo di design a cieloaperto e alla portata di tutti.Questo è l’aspetto che mi haentusiasmato di più, disegnareun albergo con la massima li-bertà di ispirazione. Il design èun colpo d’occhio, una visioned’insieme che racchiudeun’idea, un quadro costruitocon una cura continua dei det-tagli. Nei nostri alberghi ognisoluzione è studiata, fino allescelta delle piastrelle dei bagni,o a come posizionare gli ogget-ti. Ho fornito immagini di quel-

lo che volevo, in modo da nonlasciare nulla al caso. Ovvia-mente tutto il progetto vantauna preparazione strutturalecompleta, con una scelta dimateriali innovativi non usura-bili, resistenti ed ecosostenibi-li. All’inizio si pensava ad unaaffiliazione, poi ci siamo appas-sionati, e abbiamo scelto la ge-stione diretta». Una donna in-namorata del suo lavoro, chenon risparmia neanche il suotempo libero. «La mia giornataè molto lunga, mi piace alzarmipresto, entrare nel cuore deiprogetti, in generale essere sulcampo. Quando è necessariomi piace visitare e vivere il can-

tiere in prima persona. Perl’apertura della struttura diPorto Ercole, nel luglio del2011, sono stata fissa sul postoper quasi un mese. Sono natasotto il segno del Toro, mi pia-ce l’adrenalina pura, e devoconfessare che quando i tempisi stringono i risultati sono piùesaltanti». Eppure c’è un latodel suo carattere più contem-plativo che costituisce il suogrande catalizzatore di energie.«La mia fonte di ispirazioneprincipale è la natura, forma ar-monica per eccellenza, uno sta-to mentale che mi mette in em-patia con l’ambiente. Le paretistesse di questa stanza dove citroviamo ora richiamano nelmotivo grafico i rami di un al-bero». Amante degli sport, tracui lo sci e la barca a vela, ap-pena può lascia tutto per lun-ghe passeggiate. «All’Argenta-rio, per esempio, camminare èper me una fonte di ispirazionecontinua, uno specchio natura-

La Spa del Porto Ercole Resort&Spa

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le in cui riflettersi, con quellavarietà di luce e di ecosistemi,dalla spiaggia, alla pineta, altombolo, un paesaggio variega-to e composito, straordinaria-mente ricco, fino al mare aper-to». E sì perché, proprio da ap-passionati di barca gli AlliataBronner si sono da tempo aper-ti ad una ulteriore avventura, lacantieristica navale. Con laRennor Marine a Cala Saccaiain Sardegna infatti hanno co-minciato a creare barche di de-sign, un hobby che è diventatoun motivo di ispirazione. In-somma, una forza creativa e inevoluzione, positiva e vincente,capace anche di uno sguardocritico e asciutto. «Certo puòsembrare un’affermazione unpo’ controcorrente, ma esplo-rando ambienti di lavoro diver-si, come l’hotellerie, mi chiedose forse non sia il momento perl’impresa italiana di sdoganarsidalla tradizione familiare,aprendosi a energie esterne se fortemente motivate. Mi occu-

po direttamente della ricercadel personale e soprattutto del-la formazione dei giovani chelavorano nel nostro gruppo.Oggi non si può prescindere dauna preparazione perlomenouniversitaria, ma sono sempre

più convinta che sia indispen-sabile una grande passione peril lavoro e soprattutto sia ne-cessario acquisire un metodoprofessionale; quando c’è, que-sto fa la differenza. Bisognasempre credere in quello che sivuole davvero». �

Due dettagli dell’Arezzo Park Hotel inaugurato nel 2009: la hall e una delle camere.Ogni ambiente è pensato nel dettaglio, ogni scelta di design può essereconsiderata un prototipo, una sorta di laboratorio creativo alla portata di tutti

Cinzia Alliata Bronner nel suo studio. L’architetto si occupa direttamentedella ricerca del personale e soprattutto della formazione dei giovani che lavoranonel gruppo A Point Hotels Resorts

I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

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di Oscar e di sua moglie Car-men, quinta generazione nelsettore dell’hotellerie. Ci ha ac-colto come fosse il salotto dicasa sua, in un ambiente dal-l’atmosfera resa ancora più cal-

da dall’arredamento classicodove non mancano richiami adepoche passate, quando, ci rac-conta, «Humphrey Bogart oAudrey Hepburn si davano ap-puntamento proprio qui, per undrink». E fra gli illustri ospiti, asorseggiare un aperitivo si sa-rebbe fermata anche Lady Dia-na che gli avrebbe confessatodi non aver mai gustato un“Bellini” migliore, in nessun al-tro posto del mondo.Per quasi due secoli, la famigliaBucher-Wirth ha lasciato il se-gno nel settore dell’ospitalità,gestendo alberghi di prestigioin Svizzera, in Egitto (l’HotelSemiramis del Cairo) e in Italiadove ha scritto una delle piùbelle pagine di storia dell’hotel-lerie. Con questa premessaquale altro mestiere avrebbepotuto fare, Roberto E. Wirth,se non l’albergatore? Ma noiglielo abbiamo comunque chie-sto e la risposta, se pur sconta-ta, ci ha rivelato la storia dellasua famiglia, ma anche la fortepersonalità che lo ha portato,nonostante sordo profondodalla nascita, a realizzare il suosogno: diventare albergatore.Cresciuto negli alberghi, Ro-berto Wirth ci confida che findall’infanzia desiderava fare ilmestiere di suo padre, nono-

ROBERTO E. WIRTH, CLASSE 1950, PRIMOGENITO DI OSCAR E DI SUA MOGLIE CARMENE ALLA QUINTA GENERAZIONE NEL SETTORE DELL’HOTELLERIE, CI RACCONTA LA STORIADELLA SUA FAMIGLIA, CHE PER QUASI DUE SECOLI HA GESTITO ALBERGHI DI PRESTIGIOIN SVIZZERA, IN EGITTO (L’HOTEL SEMIRAMIS DEL CAIRO) E IN ITALIA, DOVE HA SCRITTOUNA DELLE PIÙ BELLE PAGINE DI STORIA DELL’HOTELLERIE.a cura di Tiziana Conte

Lo abbiamo incontrato nelsuo albergo, l’Hassler Ro-ma, il cinque stelle lusso incima alla Scalinata di Tri-

nità dei Monti, Roberto E.Wirth, classe 1950, primogenito

L’ospitalitàche fa la differenza

Per riunioni ed eventi l’Ha-ssler Roma offre 2 saloni e 3sale, attrezzate delle più mo-derne tecnologie, ideali an-che per ricevimenti. Il Salo-ne Medici può ospitare finoa 150 persone, il Salone Evaè il luogo ideale per una co-lazione di lavoro, la Sala Si-stina può accogliere fino a70 persone, la Sala Vietri 30persone e la Sala Capre èperfetta per piccole riunionid’affari.

I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

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ciò con Franz-Josef Bucher,uno dei pionieri dell’industriaalberghiera in Europa, che nel1870 aveva sviluppato la Trit-talp, pianoro sul Burgenberg inSvizzera, con alberghi e unaseggiovia. Fu proprio lui chenel 1890 invitò il genero Hein-rich Wirth (nonno di RobertoE. Wirth), con la moglie Cristi-na Bucher, a recarsi prima aPegli (Genova) per gestire ilGrand-Hotel et de la Meditera-née e poi a Roma per prenderein gestione l’Albergo Minerva esuccessivamente assumere ladirezione dell’Hotel Quirinale(acquistato da Bucher nel1894). Dal matrimonio fraHeinrich Wirth e Cristina Bu-cher nacquero tre figli tra cuiOscar (1893), padre di RobertoWirth, che nel 1921 andrà pri-ma a dirigere e poi a rilevaredal suo socio svizzero, l’HotelHassler di Roma. Alla morte diOscar, nel 1968, il testimonepasserà alla moglie Carmenche dirigerà l’albergo fino al

1982, quando il figlio RobertoE. Wirth – che già dal 1978compare sul libro paga dell’ho-tel come assistente – diventeràa soli 32 anni il più giovane di-rettore generale d’Italia. «Conmia madre ho avuto un rappor-to di lavoro non facile e spessoci scontravamo su alcune deci-sioni», ci confida, «ma è stataanche una donna molto corag-giosa per i suoi tempi». Infatti,la signora Carmen prende il ti-mone dell’Hassler in pieno Ses-santotto, e precorrendo i tempiè la prima donna in Italia a diri-gere un albergo. Non solo, co-me sottolinea orgoglioso suo fi-glio, «è stata sua l’idea di fon-dare l’E.H.M.A.”, l’Associazioneeuropea direttori d’albergo, na-ta a Roma nel 1974 con l’obiet-tivo di tutelare i principi eticidella professione e di sviluppa-re il turismo sulla base dellaqualità. Giovane e dinamico,Wirth apporta al suo albergouna ventata di modernità. Bastipensare che nell’1986 lancia laPenthouse, primo esempio nelmondo alberghiero, all’epoca,di appartamento (70mq) conterrazza (130 mq) sito all’ulti-mo piano e unico al mondo adessere completamente blinda-to. A quei tempi, infatti, come

stante, ricorda, «lui non mi in-coraggiasse sottolineandomiquanto fosse indispensabileper questa professione ancheparlare le lingue e avere unabuona dialettica». Ma il giova-ne Wirth non si fece scoraggia-re ed andò dritto alla meta; stu-diò a Cornell University, Itha-ca, New York, dove si laureò elavorò nel settore alberghieroper importanti marchi interna-zionali come Hyatt, Hilton, In-tercontinental, Sheraton, Holi-day Inn, solo per citare qualcheesempio. Un’esperienza, quellastatunitense, alla quale devemolto: «mi ha aperto la mentee mi ha permesso di conquista-re la mia identità». Certo nondeve essere stato facile, perlui, emergere, con una madreamericana e di sangue svizzerocome il padre: due forti perso-nalità che hanno dominato lascena dell’hotellerie romana enon solo.La storia della famiglia comin-

Nel servizio alcuni scattidell’Hassler Roma

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tato da Castelli, intorno al qua-le prenderanno vita le movi-mentate serate estive, anche atema. E poi ci saranno altre no-vità. Senza troppi dettagli, ilpadrone di casa accenna ad untrasferimento dell’attuale Spa,ma in un prossimo futuro, nelpiù ampio spazio seminterratodell’hotel.Una vita spesa per l’accoglien-za, quella di Roberto Wirth checonsidera il suo albergo la pro-pria casa e che ama profonda-mente oltre che il proprio lavo-ro anche la sua città: Roma.Due aspetti che riesce sicura-mente a trasmettere ai suoiclienti: «la maggior parte sonorepeaters», conferma. E non acaso, ha anche ricevuto nume-rosi premi, come “Independent

Hotelier of the World 2005” del-la rivista Hotels, uno dei più al-ti riconoscimenti internazionalinel settore alberghiero che lui,a dicembre 2005, ha voluto de-dicare a Roma in una cerimo-nia con l’allora sindaco Veltro-ni che, a sua volta, nel febbraio2006 lo ha insignito del PremioCampidoglio, in Economia, peril lavoro svolto dalla sua fami-glia, che ha reso l’Hassler sim-bolo dell’ospitalità romana. Lostesso anno, Wirth ha ricevutodal vice sindaco Mariapia Gara-vaglia il premio “Marco Aure-lio” per il Turismo. Più recente,invece, (maggio 2012) la suaelezione a presidente dell’Asso-ciazione commercianti di Piaz-za di Spagna e di Trinità deiMonti, l’Associazione già da luipresieduta dal 2003 al 2006. �

ricorda lui stesso, il piano nobi-le era il secondo; il fatto di es-sere blindata si spiega invececon il periodo del terrorismo.Risale invece al 1999, l’acquistodel Palazzetto. L’edifico del1500 è ubicato in posizionestrategica con affaccio direttosulla Scalinata e accesso, daPiazza Trinità dei Monti, allaterrazza dove sorseggiare unaperitivo o gustare uno spunti-no veloce è ancora più grade-vole grazie alla spettacolare vi-sta. All’interno del Palazzettoci sono anche quattro camere eun wine bar. Un investimento,lo storico edificio, di cui il suoproprietario è molto orgoglio-so: «Ho appena pagato l’ultimarata del mutuo e sono moltosoddisfatto dell’acquisto», cidice sorridendo. Alla morte disua madre, nel 2001, Robertodiventa unico proprietario econtinua a fare del suo hotelun luogo in continua evoluzio-ne dove l’antico si sposa con ilmoderno e il funzionale. Ecco,quindi, che accanto ai mobiliclassici e ai tendaggi che evo-cano altri tempi, nel grande sa-lone, l’attiguo Palm Court, ilgiardino interno circondato daantiche mura, per la prossimaestate, promette Wirth, stupirài suoi ospiti con un grande mo-bile-bar hollywoodiano, proget-

L’Hotel Hassler dispone di96 camere, di cui 82 suddi-vise in 4 categorie: GrandDeluxe, Deluxe, Classic eSingle; 14 suite con vista sul-la città. Tutte le stanze sonoarredate con mobili e ogget-tistica d’epoca, porcellane diLimoges, cristalleria france-se, lampadari di Murano,specchi dell’Ottocento vene-ziano. Nel vicino Palazzetto,all’ultimo piano sono dispo-nibili 4 camere complete diogni servizio.

Roberto Naldi Collection, si-tuato in via Pinciana a Roma.Ci riceve con una stretta di ma-no e lo sguardo brillante dietrogli occhiali, impeccabilmentevestito ma in grado di metterel’ospite immediatamente a pro-prio agio.La sua avventura comincia dav-vero in tenera età. «Posso dire

di essere un po’ figlio d’arte, diaver respirato da subito un’at-mosfera di grande lusso. Daparte di mia madre eravamoimparentati con la proprietàdel Brufani di Perugia, mio zione era il direttore. D’estate,avrò avuto nove o dieci anni,invece di andare in campagna,mi divertivo a fare il tambur-

Bruno Borghesi è un veromaestro di stile, forseuno degli ultimi, e mai co-me oggi lo stile è diventa-

to una vana chimera. Lo andia-mo a trovare nel ristorante chedirige, il Mirabelle, una terraz-za dal panorama mozzafiatoall’ultimo piano dello Splendi-de Royal, una delle perle della

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Storico direttore di sala nei locali di maggior charme degliultimi decenni, oggi, Bruno Borghesi è alla guida del Mirabelleall’Hotel Splendide Royal di Roma. A lui chiediamodi riaccendere le luci sulla vera anima dell’accoglienza,del savoir faire e del buon gustoCristina Chiarotti

“Le roi”Bruno

rin, il ragazzino col cappelloche andava su e giù conl’ascensore. Era un altro mon-do, parliamo del 1944, c’eranoancora i tram a cavallo. In piùmia nonna era dama di compa-gnia, che allora equivaleva adun maestro di cerimonia, e sa-peva ricevere con disinvolturae charme sia i nobili del tempo– tra cui molti membri di CasaSavoia – che gli aristocraticipiù in vista che frequentavanoallora il grande albergo perugi-no. Mi portava con sé a prende-re il tè con personaggi illustri,vestito in maniera inappuntabi-le. Ho imparato molto da lei eda quell’atmosfera».Poi Borghesi decide di venire aRoma per frequentare l’Acca-

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proprio in quel periodo che hocominciato ad avvertire anchel’esigenza di saper accoglierel’ospite, di un certo gusto nelrapporto con il cliente. Poi de-cisi di seguire l’apertura del-l’Open Gate a Firenze. I giorna-li dicevano che la città si era ri-svegliata da un lungo letargo».Nel 1965 arriva finalmente aRoma, compra la Birreria Mo-retti di via Sicilia e la trasformanel famoso Sans Souci, cheaprirà poi con la stessa insegnaa New York e a Los Angeles. «Ilmio grande amore per Romanon si era sopito. Avevo presocasa a Milano, ma lì avevo sem-pre mal di testa. Cominciai avenire nella Capitale per vede-re se trovavo un locale solo perme, abitavo all’Excelsior». Unasera va a cena al Caffè de Pa-ris, insieme a Victor Tombolinie alla sua amabile consorte,madame Blanche. «Mentre par-liamo dei miei progetti, che stocercando un posto solo miodove poter aprire un ristorante,mi dice: Perché non ti prendi lamia Birreria, la Moretti in viaSicilia? Detto, fatto. Ho apertoil 1° maggio del 1965. Il localeera ancora da sistemare, nonaveva un servizio di piatti che

demia di Belle Arti. Ma per luinon era ancora arrivato il mo-mento di rimanere nella Capi-tale. «Vuole sapere che è suc-cesso? Mi hanno preso in unfilm, ho ricevuto un premio co-me attor giovane e sono volatoa Saint Vincent».Ancora una volta il caso ci met-te lo zampino. Conosce un ca-pocomico di teatro che gli pro-pone di lavorare a Milano nelnuovissimo Le Roi in via Cairo-li. Decide subito di accettare.Dal Le Roi nascerà poi L’Olym-pià. «Organizzavo spettacoli,musical, ero come uno sceno-grafo, curavo l’arredo nei parti-colari. Considerata la vita mila-nese di allora, ero molto in an-ticipo sui tempi». E infatti la-scia Milano e trova il suo luogoideale in Versilia, dove comin-ciano ad affermarsi night clubcome la Capannina. «A Viareg-gio creai il Caprice. Due stagio-ni indimenticabili, un servizioimpeccabile, orchestre di pri-ma qualità, a contatto congrandissimi nomi, da Van Woodai Vianella, da Fred Bongusto aMina. Ricevetti in regalo ancheuna splendida MG nera, interniin pelle rossa, una sorta di“premio produzione”. Forse è

Le immagini del servizio si riferisconoal ristorante Mirabelledell’Hotel Splendide Royal di Roma

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classe e belle maniere. «Sa, ve-nivano star del cinema, dallaLollobrigida, alla Loren e allaMagnani, da Rossellini alla Ber-gman, che mi insegnò a servireil pompelmo rosa caldo di cuinon poteva fare a meno per co-lazione. Per la Loren inventai ilpremio Agrodolce». Bruno ac-coglie politici italiani importan-ti come Colombo e Leone, Fan-fani, Saragat, Cossiga, ma an-che personalità internazionalicome Ronald e Nancy Reagan,di cui è rimasto intimo amicoper anni. Scrittura cantanti delcalibro di Sinatra, Aznavour,Juliette Grecò, Josephine Ba-ker, organizza feste indimenti-cabili, tra cui il diciottesimocompleanno di Carolina di Mo-naco. Insomma, un periodolungo che attraversa un’epoca,e un locale che diventa nave-scuola per il personale e glichef. «Ho sempre cercato diavere un ottimo rapporto conlo staff, con gli chef in partico-lare, è importante sapersi muo-vere con il cliente, specie conpersonalità di questo livelloperché ne esce l’impressione

stessa del locale». Poi qualcosasi rompe, l’atmosfera cambia,la storia va avanti. «Gli anni delterrorismo sono stati duri, co-me lo furono in maniera diver-sa gli anni novanta. Era la finedi un mondo che avevo vistonascere e che lasciava il postoad un altro modo di vivere.Proteste, scioperi, manifesta-

fosse intero!» I primi mesi so-no difficili, poi, grazie ad unamico scenografo che conosce-va dai tempi dell’università, en-tra in contatto con persone chegli danno fiducia e lo aiutano,Cesari, un maestro dei tessuti,è un esempio per tutti. «Ho ri-modernato completamente illocale, cambiato il menù, rivi-sto i prezzi, rivestito i camerie-ri. È stato allora che il SansSouci è esploso».E infatti il Sans Souci sarà perpiù di trent’anni un locale di fa-ma internazionale, un’iconadella gastronomia, un luogodove imparare come coniugare

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dritto fino a mezzanotte. Dirigeuno staff di 45 persone, peruna quantità massima di 80 co-perti, anche se sottolinea chela media ideale per servirel’ospite al meglio è di 60 perso-ne. Certo, si sono ridotti i nu-meri, ma c’è ancora la fortunadi avere una élite di clientelache conosce il piacere di sen-tirsi coccolata, che continua abere i grandi vini e a gustarel’alta cucina. «Siamo conside-rati uno dei migliori ristorantidi Roma, premiato con unastella Michelin. Mi piace pensa-re che venga riconosciuto co-me luogo d’incontro privilegia-

to, dov’è di casa il bel mondoitaliano e internazionale, inun’atmosfera naturale, acco-gliente ma raffinata». Ma checosa rende unico un locale?Borghesi ce lo spiega con natu-ralezza, ha dietro una vita cheglielo racconta. «Quando arrivaun ragazzo nuovo, per primacosa gli faccio fare il famoso“extra”, 3 turni di 3 giorni. Poi,quando capisco che ci sonodelle qualità, gli consegno unsemplice elenco di regole, unmio manuale dell’ospitalità:“studiati questa preghierina –gli dico – e cerca di capire co-me lavoriamo qui”. L’accoglien-za del cliente è un’arte e cometale va considerata. Intantoprevede due momenti inizialifondamentali: il saluto di ben-venuto e la sistemazione del-l’ospite al tavolo. È compito ditutto il personale di servizio ac-cogliere e far sentire a proprioagio il cliente sin dal primoistante. Ci sono poi delle sem-plici regole di savoir faire: maifar attendere l’ospite, andargliincontro mentre entra nel loca-le, salutarlo per primi e quandoè possibile personalizzare il sa-luto, stare attenti alla disposi-zione dei tavoli. La regola d’orovalida sempre? Mai abbando-nare l’ospite».Rimane imperturbabile mentreci concede due scatti sullasplendida terrazza, lo sguardodiscreto che sfugge l’obiettivo,o mentre ci indica un piccolocestino di fresie profumate chespicca dal tavolo accanto o cipresenta con orgoglio due per-sone del suo staff. Poi dà un ra-pido sguardo brillante a tutta lasala. È quasi ora di pranzo, è ilmomento di andare. Tra pocole roi Bruno apre le porte delsuo magico regno. �

zioni davanti al locale. Ho vistoun po’ di tutto, ho cercato diresistere fin quando ho potu-to». Nel 1999, infatti, Borghesicede il San Souci e l’anno do-po prende le redini del Mira-belle. «Mi ero un po’ disamora-to, avevo anche pensato di riti-rarmi, gli orari cominciavanoad essere impegnativi. Poi hoconosciuto Roberto Naldi, cisiamo intesi subito, ho capitoche avevo ancora voglia di sen-tirmi vivo e che questo sarebbestato il posto giusto».Oggi arriva al Mirabelle versole dieci e mezza, rimane fino al-le tre, ritorna alle sette e tira

a cura di Alessandro [email protected]

in collaborazione con Silvia [email protected]

Oggi affrontiamo un temascomodo, ma purtroppoattuale: la diffusione del-la droga nel mondo dellavoro. Ne abbiamo par-lato con Ilaria Magnaghi,psicologa del lavoro e

psicoterapeuta, che ha volutoconcentrarsi soprattutto suicontesti di lavoro di livello so-cio-economico medio-alto.

Dagli inizialla dipendenzaNegli ultimi anni, soprattutto ailivelli socio-economici di cuistiamo parlando, non esiste piùla figura del tossicodipendentea cui ci hanno abituato lettera-tura e cinema soprattutto deglianni ’80-’90: disadattato e aimargini della società, trascura-to, pericoloso. Il modello cultu-rale del tossicodipendente ècambiato, e con esso le droghetipiche, dall’eroina ad anfeta-mina e cocaina.Per illustrarci il percorso tipicodi accesso alla droga e di scivo-

DROGAIN UFFICIO

RISORSA UOMO

146 5 2012 | www.mastermeeting.it

DALLA RICERCA DI PERFORMANCEALLA DIPENDENZA

lamento nella dipendenza, Ma-gnaghi ci parla di champagnestyle: l’accesso al mondo dellesostanze eccitanti è spesso le-gata al tempo libero: la personale utilizza all’inizio del weekend, per partecipare a eventisociali, spesso mischiando co-caina e alcool. La domenica siferma e ha il cosiddetto crash(crollo): la persona passa dal-l’eccitazione fisica e psichica a2-3 giorni di depressione e bas-sa autostima. A questa fase se-guono altri 2-4 giorni di latenzaprima che si manifesti il car-ving, il desiderio irrefrenabiledi averne ancora: quindi il gio-vedì/venerdì si riparte. Però neltempo il periodo di latenza ten-de ad abbreviarsi fino a ridursiad un giorno, e la persona si ri-trova, senza essersene quasiaccorto, nella dipendenza.A questo punto, l’iniziale usodegli eccitanti si estende spes-so dal tempo libero al contestodi lavoro. La persona si accor-ge che durante la settimana,

soprattutto nella fase di down,non è performante come nelweek-end e allora la sostanzaeccitante viene ricercata percompensare questa fase di caloe migliorare le proprie presta-zioni professionali. L’abuso didroga diventa una sorta di automedicamento per tenere a ba-da l’ansia da prestazione.Qui si innesta un aspetto cultu-rale che ostacola un’adeguataconsapevolezza del problema,non solo da parte dellapersona ma anche dichi gli sta intorno.La cocaina nonè cultural-

RISORSA UOMO

5 2012 | www.mastermeeting.it 147

mente demonizzata come altredroghe, sia per la dimensioneelitaria a cui – soprattutto inpassato – era spesso associata,sia – più sottilmente – perchéalcuni suoi effetti sono spesso,almeno all’inizio, culturalmen-te compatibili con le richiestefatte dall’ambiente a certi ruoliprofessionali. In molte cultureaziendali un comportamentoiperattivo di un manager tendead essere premiato, quindi glieffetti euforizzanti della cocai-na risultano collusivi con le ri-chieste di ambienti molto com-petitivi e sono in qualche modorinforzati dal contesto.Tutto ciò si autoalimenta fino aun certo punto: quando la per-

fare con queste persone. Sequindi il manager spesso non siaccorge di avere un problema,perché essere duro e conflit-tuale può rispondere a un mo-dello a cui vorrebbe assomi-gliare, saranno prima gli altri alamentarsi di lui (come accadecon i tossicodipendenti, chichiede aiuto è un familiare oun amico più che il soggettostesso).Come spesso succede inoltre, imodelli di comportamentoadottati nelle classi alte si tra-sferiscono anche in altri conte-sti, tanto che oggi la cocainanon è più appannaggio solo deiricchi ma è diffusa in contestisociali vari, come la scuola (es.per fare fronte a un esame) o lafabbrica (es. per affrontare iturni di notte). Complice ancheun calo dei prezzi e una più fa-cile reperibilità della sostanza,il fenomeno è più esteso diquanto non si immagini: comedimostrano rilevazioni fattesulle acque reflue e sulle ban-conote, Milano è ai vertici trale città europee nel poco invi-diabile primato di consumo dicocaina. �

sona si trova a manifestare ner-vosismo, aggressività, sbalzi diumore che infastidiscono chista intorno. Inoltre, l’ormai tos-sicodipendente si accorgespesso di non riuscire più adormire e si fa prescrivere dalmedico ansiolitici per limitarel’eccesso di carica che gli ecci-tanti gli danno e provare a tro-vare il sonno.Questo mix altalenante di am-fetamina o cocaina da un lato,e ansiolitici dall’altro, è alla ba-se di effetti collaterali compor-tamentali – come alta aggressi-vità e sbalzi di umore - che am-plificano il conflitto sul lavoroe rendono difficile avere a che

UNA METAFORA PER CRESCERE

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a cura di Leonardo [email protected]

tre parlo con lui durante unafredda passeggiata nei boschidella sua terra, comprendo chein parte ragiona con la sensibi-lità tutta emozionale di un uo-mo dell’età del rame anche seguida una scassata Volkswagene si veste con abiti di taglio oc-cidentale. Io vedo, sento e per-cepisco solo ciò che conosco,riconosco, accetto. Lui invecesembra essere pronto a riceve-re intimamente una chiamatadal passato, in particolare pro-veniente a livello psichico daun recesso oscuro della nostramente nella quale sono ancoravivi i valori primitivi ritrattinelle pitture rupestri. Questoconfronto è magnifico. È unameravigliosa opportunità di ri-scoprire parte delle nostre ori-gini e trovare maggiore chia-rezza e motivazioni per fare diquesto mondo nuovamente lanostra culla civile, la nostraMadre Terra. Forse abbiamo bi-sogno di sciamani anche nellanostra cultura contemporanea,nella politica e nell’economia.In effetti, come per gli sciama-ni, ci sono oggi persone che ri-cevono la “chiamata”magari inun momento difficile della pro-pria vita, un dramma, unosconvolgimento, una situazio-ne che può minare seriamentele proprie stabilità ed integritàfisica e psichica. Per l’uomomoderno, ignorare questa voceche viene dal passato, potreb-be essere un‘occasione manca-ta per farsi carico di questioniriguardanti la problematica dibase per la sopravvivenza diquesta società dolorante e sme-morata. �

Un unicopopolo indigeno

La cultura popolare daqualche decennio si èecletticamente appro-priata di idee prese

dallo sciamanesimo come an-che di credenze e pratiche direligioni orientali e di una granvarietà di culture indigene.Lapponi, nativi americani, abo-rigeni, boscimani, inuit, sono300 milioni le persone che ap-partengono ai cosiddetti popoliindigeni della terra. Sono popo-li la cui esistenza per millenni èstata legata alla Madre Terra.Non conoscono l’ecologia, nesono semplicemente parte.Non producono e consumano,ma raccolgono. Oggi la vita dimolti di loro è cambiata. Gliesquimesi cacciano in sella amotoslitte e i Navajos si stannotrasformando in potenti uominid’affari. Ma questo non conta.La loro cultura è la loro animaed è forte, non invulnerabile,ma viva. Ciò che chiedono tuttia gran voce, è di sopravvivere.Sull’altro piatto della bilanciala civiltà capitalistica che spin-

ge queste culture in un angolocon la forza di un bulldozer.Credo che questa comunitàumana indigena, possa oggi re-galare moltissimo alla nostrasgangherata società dei consu-mi. Queste persone, hanno unalabile, ma interessante connes-sione con il nostro passatoneuro-psicologico. Sono anco-ra capaci di ascoltare gli echidi ere lontane, nelle quali la lot-ta per la sopravvivenza impli-cava violenza ed aggressività,ma anche un senso unico dellapropria comunità e del rispettoper le risorse. I loro sensi sonoancora stimolati da manifesta-zioni naturali che a noi sfuggo-no, hanno un senso della pro-prietà e della comunità mera-mente strumentale orientatoalla sopravvivenza e non legatoalla logica del possesso e delruolo. Lorenz è un Sami dellaLapponia svedese. Fa il mae-stro di scuola e la guida turisti-ca, ma per la sua gente è ancheuno sciamano dalla parola tun-gusa saman cioè saggio. Men-

a cura dell’avvocatoRoberta Borghini

I L PARERE DEL LEGALE

150 5 2012 | www.mastermeeting.it

L’art. 844 cod. civ. disciplina le immissioni:“Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, leesalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo delvicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condi-zione dei luoghi.Nell’applicare questa norma l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenzedella produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di undeterminato uso”. Sotto quest’ultimo profilo, che attribuisce una sorta di prece-denza alle attività già consolidate nel tempo, esempio classico è quello dell’ac-quisto di un appartamento ubicato proprio sopra la “sede storica di un famoso efrequentatissimo ristorante”.

detto esercizio”. D’altra parte, “èindubbio che un assembramen-to composto da decine di giova-ni, riuniti a scopo ricreativo,determini oggettivamente, se-condo esperienza e ragionevo-lezza, una fonte di rumore va-riabile ma comunque pondero-sa” (sede di Trento, sez. I, 2 di-cembre 2009). Misura adottataanche nei confronti di uno stori-co e gremito bar di Verona - chesi affaccia su una piazza votataalla sosta e all’incontro del quar-tiere -, cui è stato prescritto an-che di conferire l’incarico a per-sonale di sorveglianza affinchéprovveda a mantenere il tonodelle conversazioni dei clientiall’esterno del locale su toni mo-derati. Anche in questo caso, ildiritto alla quiete, che si traducein salute psicofisica, prevalesull’interesse della “gioventùutente” ad aggregarsi durante lanotte in luoghi pubblici e “sugliinteressi economici di quanticostituiscano la causa direttaod indiretta del disturbo, svol-gendo un’attività di cui essi so-li percepiscono i proventi, river-sandone viceversa sulla colletti-vità circostante i pregiudizi”(T.A.R. Veneto, sez. III, 22 mag-gio 2007). �

Se volete rivolgere qualche domanda all’avvocato Roberta Borghini po-tete scrivere a: [email protected]

di fondo maggiore di tre decibel,limite oltre il quale l’immissionediventa intollerabile (Trib. Man-tova, 7 dicembre 2004).Alle tutele di stampo civilistico siaffiancano quelle sanzionatoriedi tipo penale ed amministrativo,cui fanno ricorso le amministra-

zioni pubbliche in caso di con-creto pregiudizio per la quietepubblica. Il T.A.R. del TrentinoAlto Adige ha ritenuto che la ri-duzione dell’orario notturno diun pub a Torbole, sul lago di Gar-da, fosse misura adeguata per ri-durre i disagi provocati dal vo-ciare sulla strada dei “clienti conbicchieri e bottiglie in mano eseduti su sedie appartenenti al

Da una parte, le esigenzedelle attività commercialiche danno fiato all’econo-mia di un territorio, porta-

no sviluppo e conferiscono vitali-tà a strade e piazze. Spesso, poi,vanno a braccetto con il dirittodelle persone ad aggregarsi.Dall’altra, il sacrosanto dirittodei vicini alla quiete e alla tran-quillità domestica. Da qualcheanno a questa parte, se si trova-no a soppesare questi interessi ingioco, i giudici non hanno dubbi:complice l’attuale sensibilità so-ciale, daranno la prevalenza alsoddisfacimento del diritto aduna normale qualità della vita.Al proprietario che lamenti ru-mori, vibrazioni, esalazioni chesuperino la normale tollerabilità,la legge accorda il diritto a farcessare le immissioni attraversol’esperimento dell’azione inibito-ria prevista dall’art. 844 cod. civ.Strumento di cui si sono avvalsialcuni cittadini bergamaschistremati dalle “persistenti e ru-morose manifestazioni di alle-gria e di euforia” provenientidagli invitati ai banchetti nuzialiche si tengono in un’antica villaadiacente alla loro abitazione.Una volta accertato il supera-mento dei limiti di tollerabilitàprevisti dalla legge, i giudici han-no condannato i gestori dell’atti-vità di ristorazione a installaredoppi vetri inamovibili nelle fine-stre e hanno vietato l’utilizzo delcortile della villa per le attività diintrattenimento (Cass. civ., sez.II, 8 marzo 2010, n. 5564). Stessodiscorso per un noto ristorantedel centro storico di Mantova,cui è stato inibito l’uso dell’im-pianto di condizionamento e del-le cappe di aspirazione, nonchél’utilizzo del cortile interno (fon-te cosiddetta antropica), respon-sabili dell’incremento del rumore

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152 5 2012 | www.mastermeeting.it

a cura di Andrea G. [email protected]

Mercato immobiliare:coglierele opportunità

sono diventate molto più rigidedi prima, sono in pratica cam-biati i cosiddetti “criteri di as-sunzioni del rischio” ossia i pa-rametri utilizzati sia per la va-lutazione del rischio puro deldenaro prestato (quanti soldirispetto al valore commercialemette la banca e quanto ilcliente, quale la durata massi-ma, quale il tasso di interesse,per area geografica); sia per lavalutazione del richiedente(per età, per tipologia di reddi-to, per carichi famigliari, pergaranzie), ma anche qui i crite-ri assuntivi sono differenti trabanca e banca, determinandocomplessivamente una nume-rosa serie di combinazioni, trale quali il potenziale richieden-te deve trovare quella che siadatta alla sua necessità.Sotto la parola “mutuo” infattisi nascondono finanziamenti a

scendere: ossia se i prezziscendessero ulteriormente iprezzi degli immobili sarebbe-ro così convenienti da essereimmediatamente riequilibrati alrialzo dalla domanda. Sulla ba-se di questa analisi sembrereb-be che, per chi ha intenzione dicomperare un immobile resi-denziale questo sia il momentogiusto, sempre che il soggettoabbia la liquidità necessaria enon abbia fretta di entrarenell’immobile visto che i tempimedi di conclusione delle tran-sazioni corrispondono a circa 6mesi.Per quanto riguarda la liquidità,laddove non si possedessero lerisorse finanziarie necessarie sidovrebbe far ricorso al finan-ziamento bancario ipotecario,ossia il mutuo; e qui si apre laparentesi della difficoltà nel-l’accedere ad un finanziamentoper la crisi strutturale del siste-ma bancario e finanziario.Sul comparto dei mutui si leg-ge tutto e di più, e solo gli ad-detti del settore riescono ad in-terpretare ciò che in realtà staavvenendo e ciò che invecestrumentalmente si afferma es-sere, infatti pur in permanenzadella più lunga crisi finanziariadegli ultimi 50 anni, alcunebanche continuano ad erogarei mutui, e quindi non è vero chele banche hanno fermato leerogazioni: se così fosse non sisarebbero realizzate nel corsodel 2011 circa 600.000 compra-vendite ed altrettante se neaspettano per il 2012. Vero èche le regole delle banche cheerogano mutui sono cambiate e

Con riferimento al mer-cato immobiliare resi-denziale, le previsioniformulate da Nomi-

sma a commento dell’anda-mento del primo trimestredell’anno, evidenziano un pro-babile periodo di stagnazionedei prezzi per almeno i prossi-mi due anni.Oltre ad aver previsto una si-tuazione di sostanziale inerziaper volumi di transazioni, sulfronte dei prezzi si segnala unadiminuzione degli stessi avve-nuta nel corso del 1 trimestredel 2012 del 1,9% per il compar-to residenziale che, sulla basedelle proiezioni effettuate, do-vrebbe determinare a fine 2012una diminuzione su base annuadel 1,6% rispetto al 2011.La previsione per un 2012 incontrazione sul fronte dei prezzisegue una tendenza già espres-sa nel corso del 2011 che ha vi-sto un calo rispetto al 2010 dicirca l’1%. Sempre Nomisma se-gnala però come la crisi finan-ziaria abbia determinato una ri-dotta capacità di spesa dei sin-goli e come per effetto dellacongiuntura economica negati-va dal 2008 ad oggi gli scontipraticati dai venditori rispettoalle prime richieste siano pro-gressivamente cresciuti sino adarrivare all’attuale 13% ca.In presenza di una previsionefutura di stagnazione e una di-minuzione dei prezzi contenu-ta, gli esperti del settore ipotiz-zano che la corsa dei prezzi alribasso è arrivata ad un puntodi resistenza oltre il quale ilmercato non sembra disposto a

F INANCE CONFIDENTIAL

lungo termini erogati sulla basedi regole differenti banca perbanca sia in relazione dell’im-mobile oggetto di finanziamen-to che del richiedente il finan-ziamento stesso: la banca hatutto interesse a erogare un fi-nanziamento congruo che leconsenta di ricevere un interes-se su quanto prestato e rientra-re gradatamente nel proprio fi-nanziamento; proprio come ilcliente; le banche non hannointeresse a mettere in difficoltài clienti per arrivare a pignora-re l’immobile, non è il lavorodella banca la gestione di mi-gliaia di piccoli appartamentioccupati, basta immaginare icosti che ne derivano, il rischiodi non riuscire a vendere l’im-mobile all’incanto ad un valorecongruo ed infine il danno diimmagine sociale collegato.Quando si è alla ricerca di unmutuo quindi è consigliabileriuscire ad esaminare più solu-zioni possibili proposte da dif-ferenti banche, senza affidarciunicamente alla banca storica

F INANCE CONFIDENTIAL

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con la quale si intrattiene ilrapporto di conte corrente,bancomat ecc..ecc.. in quantopur avendo un eccellente servi-zio di conto corrente potrebbeavere un mutuo che non siadatta alle nostre caratteristi-che, e per non perdere il clien-te potrebbe altresì cercare diforzare le scelte del cliente perfarlo rientrare nei parametriaccettabili dalla stessa, ma chepotrebbe mettere lo stessocliente in difficoltà nel corsodel piano di restituzione del fi-nanziamento.Altro elemento importante davalutare nella scelta del mutuoè la sua durata, le principalibanche erogano mutui dai 15 ai40 anni, più la scadenza è lonta-na nel tempo più si verrà a pa-gare interessi complessivi mameno è alto l’importo della rata,sono tuttavia poche le bancheche consentono la sottoscrizio-ne di mutui a 40 anni quindi, intempi di congiuntura economi-ca come l’attuale, se da un latola discesa dei prezzi degli im-

mobili consente di trovare inte-ressanti opportunità, , dall’altroè necessaria un’attenta analisicomparativa tra le differenti of-ferte di mutuo delle differentibanche, focalizzandosi sull’am-montare della rata che il richie-dente può sopportare in base al-le sue entrate e le sue uscite edeventualmente della possibilitàdata da alcune banche di inter-rompere il pagamento della rataper un determinato periodo incaso di momentanee difficoltà asostenerla.Bisogna infine tener presenteche la sottoscrizione di un mu-tuo a 30 o 40 anni suggella unvincolo per la maggior parteesclusivo per un periodo lungodella propria vita, infatti si do-vrà aprire il conto corrente, sidovranno domiciliare gli sti-pendi, eventualmente dare ga-ranzie; ne deriva che nella scel-ta di una banca è meglio consi-derare anche tale aspetto, tren-ta anni di convivenza con unabanca, sono lunghi da trascor-rere. �

CASE HISTORY

154 5 2012 | www.mastermeeting.it

presentazione e di discussionedei risultati raggiunti in meritoalle patologie vertebrali.I lavori congressuali sono statiaperti nel primo pomeriggio digiovedì 17 dal Presidente delCongresso Professor GiuseppeCostanzo chirurgo ortopedico,docente ordinario di malattiedell’apparato locomotore al-l’Università Sapienza di Roma

(Polo Pontino) e dal Presidentedella Società Italiana di Chirur-gia Vertebrale G.I.S. (GruppoItaliano Scoliosi) ProfessorFranco Postacchini, docenteordinario di Ortopedia e Trau-matologia all’Università Sa-pienza di Roma.Le patologie della colonna ver-tebrale sono molto diffuse neiPaesi industrializzati e impon-

450 MEDICI CHIRURGHI DEL SETTORE “SPINE” SI RIUNISCONO A ROMA PER DISCUTEREDI AVANZAMENTO SCIENTIFICO E DI NUOVE MODALITÀ DI ASSISTENZA AL PAZIENTE

My Meeting presenta il XXXV Congresso NazionaleSocietà Italiana di Chirurgia Vertebrale G.I.S.

Sono state oltre 900 le pre-senze al Congresso Nazio-nale della Società Italianadi Chirurgia Vertebrale

G.I.S., appuntamento annualedell’omonima società scientifi-ca, organizzato dal 17 al 19maggio scorsi (presso l’ErgifePalace Hotel di Roma) da MyMeeting Srl, agenzia bologneseche ha conquistato l’incaricoper il biennio 2012-2013 e at-tuale leader del mercato nazio-nale per l’organizzazione deicongressi di Chirurgia Verte-brale. Giunto alla sua trenta-cinquesima edizione, il con-gresso è uno dei più importantieventi del settore “Spine” chesi tiene in Italia. Il ricco pro-gramma affrontato da medicichirurghi ortopedici, neurochi-rurghi e altri professionisti havisto l’alternarsi di momenti di

CASE HISTORY

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Sabato 19, durante le quali han-no avuto luogo il 3° corso con-giunto A.N.I.N. G.I.S. per Infer-mieri professionisti e altri corsisatellite dedicati a fisioterapi-sti, tecnici ortopedici e specia-listi in scienze motorie. Gli ar-gomenti trattati spaziano dal-l’assistenza pre e post operato-ria alle metodologie di tratta-mento e prevenzione delle pa-tologie alla colonna vertebrale.«L’innovazione e la comunica-zione hanno avuto un ruolofondamentale per il successodell’evento», commenta Cristi-na Federici, AmministratoreUnico di My Meeting, «manife-statosi con un notevole aumen-to delle presenze rispetto aglianni precedenti. Lo staff MyMeeting ha gestito con grandeimpegno l’organizzazione diogni dettaglio, affidandosi al-l’esperienza e con l’entusiasmoche lo contraddistingue.Novità assoluta per un con-gresso medico-scientifico è in-

gono ai pazienti notevoli limita-zioni e un importante calo del-la qualità di vita: purtroppo perle persone con problemi diquesto tipo anche le comuni at-tività quotidiane possono di-ventare motivo di dolore e sof-ferenza. La chirurgia vertebralecerca quotidianamente di tro-vare soluzioni innovative rea-lizzando interventi sempre piùbrevi e meno invasivi, ancheper i non più giovani. È una di-sciplina in continua e rapidaevoluzione, grazie anche alladisponibilità di tecnologie sofi-sticate e all’utilizzo di materialialtamente biocompatibili.La grande ricchezza della mani-festazione deriva dai contenutiscientifici: «mi auguro che lacornice romana inviti tutti i So-ci a partecipare», ha dichiaratoGiuseppe Costanzo, «per unamanifestazione che sia insiemeun incontro delle migliori espe-rienze di assistenza nell’inte-resse prioritario del paziente,delle tecnologie più avanzate eun’indimenticabile occasionedi amicizia e avanzamentoscientifico».Tutti gli abstract delle relazionisono stati pubblicati sulla rino-mata rivista European SpineJournal; la dispensa è stata di-stribuita a tutti i partecipantidel congresso.Oltre alla chirurgia, è stato rile-vante anche il tema sull’assi-stenza al paziente, in particola-re nelle giornate di venerdì 18 e

fatti la mobile applicationG.I.S., realizzata dall’agenzia dicomunicazione bolognese Life,Longari & Loman. Sviluppataper iPhone e iPad, l’app per-mette a tutti i Soci di mettersidirettamente in contatto con iColleghi, consultare gli ab-stracts delle relazioni presenta-te e il programma scientificoaggiornato, conoscere le azien-de sponsor del congresso e vi-sualizzare le informazioni tec-nico scientifiche di prodotto le-gate all’attività professionaledei chirurghi.L’evento ha senz’altro riscossomolto successo anche tra gliaddetti ai lavori e testimoni so-no i numeri stessi: 485 mq dimostra espositiva per un totaledi 37 stand principalmente cu-rati da Contest Srl, l’aziendamodenese allestitrice ufficialedel Congresso; 237 gli esposito-ri pre-registrati e oltre 300 glieffettivi presenti al congresso.Le numerose sale congressualihanno lavorato contempora-neamente a pieno ritmo sup-portate dal prezioso contributodei tecnici delle attrezzatureaudio-video Ocsa Service eTecnoConference. La sfidacontinua... appuntamento a Bo-logna per il XXXVI CongressoNazionale G.I.S. 2013. P.T.

AROUND THE WORLD

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La sua posizione ne ha segnatola fama. L’isola fu scoperta in-fatti dai grandi navigatori del1400-1500 e tra l’altro qui presemoglie Cristoforo Colombo:all’epoca delle attraversateatlantiche, i grandi velieri so-stavano in rada e caricavanoprovviste fresche, acqua, frut-ta, ma anche botti di vino pro-dotto sull’isola. Per prevenirel’ossidazione e il deterioramen-to del vino, i produttori preserol’abitudine di aggiungere ad es-

so della grappa: per uno di queicasi che, a volte generano im-portanti innovazioni, si accor-sero che, al ritorno del viaggio,il vino delle botti invendute, re-stituite ai produttori, era deci-samente migliorato e aveva svi-luppato caratteristiche unicheper l’effetto dell’eccessivo ca-lore cui era stato sottopostodurante i mesi di traversata su-gli oceani. Da un caso banaleebbe origine così la fortuna delvino di Madeira, un vino “forti-

L’ISOLA PORTOGHESE DELL’ETERNA PRIMAVERA SULL’ATLANTICOÈ UNA DESTINAZIONE FACILE E PARTICOLARMENTE ADATTA AD ATTIVITÀDI CONVEGNISTICA, MEETING E VIAGGI INCENTIVETesto di Leonardo Felician, Foto di Cynthia Beccari

MadeiraLa più vicinadelle isole lontane

Èla più vicina delle isolelontane: con la sua eternaprimavera, Madeira, so-prannominata “perla del -

l’Atlantico”, è una destinazioneperfetta per tutto l’anno, moltoadatta per convegni e viaggi in-centive, anche perchè comoda-mente raggiungibile con voli dilinea TAP. Tra l’altro è porto ditoccata immancabile per legrandi navi da crociera sul-l’Atlantico, che affollano l’am-pia e riparata baia di Funchal.

sta sud è riparata e piena di so-le. L’acqua che irriga copiosa-mente i rilievi dell’isola vieneraccolta e convogliata nelle co-siddette levadas, antiche cana-lette a cielo aperto rivestite dipietra che scorrono in mezzoalla foresta sfruttando le diffe-renze di pendenza, come la no-ta Levada de Caldeirão, checon un lavoro straordinario neisecoli hanno permesso di irri-gare l’intera isola trasforman-dola in un giardino subtropica-le. Sono itinerari di grande fa-scino da percorrere a piedi inmezzo al verde: in questo modoogni collina e ogni appezza-mento di terra è destinato al-l’agricoltura, con copiosa pro-duzione di frutta tropicale, pic-cole banane dolci e natural-mente uva, dalla quale si ricavail pregiato vino di Madeira. Lagastronomia non è da meno,

AROUND THE WORLD

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gesuiti, piazza del municipio,teatro, musei, suggestivi angolidi città vecchia e cantine perdegustare i celebri vini, come ilMadeira Wine Lodge della bi-centenaria Blandy’s.Il lungomare davanti al porto ela passeggiata ombreggiata daalte palme conferiscono un’at-mosfera esotica, ma inconfon-dibilmente portoghese, grazieanche alla dovizia di azulejos.Da visitare assolutamente illuogo più fotografato dell’isola:è il Mercado dos Lavradores,coloratissimo mercato dellafrutta, verdura, pesce, merlettie cesti impagliati.

Vacanze attivein mezzo alla naturaRelativamente poco conosciutae frequentata dai turisti italiani,l’isola presenta numerosiaspetti di interesse e permettevacanze attive in mezzo alla na-tura. Di formazione vulcanica,Madeira presenta una catena dipicchi molto elevati, tra i 1600e 1800 metri, che formano unospartiacque tra la costa nord equella meridionale. Le zonepianeggianti sono assai rare, alpunto che anche la pista del-l’aeroporto è costruita su spe-ciali palafitte sul mare. La posi-zione in mezzo all’OceanoAtlantico offre un clima tempe-rato e gradevole tutto l’anno,anche nel cuore dell’inverno: lepiogge sono abbondanti sull’al-topiano centrale, mentre la co-

ficato”, di alta gradazione alco-lica, intorno ai 18 gradi, famo-so in tutto il mondo.Il principale centro dell’isolacome detto è Funchal, un uni-co grande agglomerato di ca-sette bianche aggrappate allacollina immersa in grandi giar-dini botanici fino alla chiesettadi Nossa Senhora Do Monte,dove è sepolto Carlo I, ultimoimperatore d’Asburgo e dellaMitteleuropa, morto qui in esi-lio. Una cabinovia superpano-ramica è assai comoda per sali-re, mentre la discesa si compietradizionalmente lungo le ripi-de stradine su carretti impa-gliati guidati dai carreiros indivisa bianca e cappello impa-gliato. Il centro cittadino è vi-vace, con cattedrale, chiesa dei

La Piazza del Municipio di Funchal

Frutta al Mercado dos Lavradores

Panorama di Funchaldalla collina di Nossa SenhoraDo Monte

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insolito e un po’ esotico che siricorda. Più che di mare, Ma-deira è perciò una destinazionedi scenari naturali, con le am-pie scogliere a strapiombo sulblu dell’Oceano, picchi scosce-

con una cucina prevalentemen-te a base di pesce pescato nelleprofonde acque circostanti co-me il particolarissimo espada,servito spesso accompagnatoda banane, un accostamento

si, forre dei fiumi, cascate, na-tura rigogliosa.La costa settentrionale è piùfresca e meno urbanizzata,scandita dalla lotta tra la roc-cia e l’oceano. Vi si trovano so-lo paesini di poche case, comePorto Moniz con le piscinenaturali di roccia alimentate daacqua dell’Oceano, São Vin-cente con il museo del vulca-nesimo, dove si visita una grot-ta scavata dalla colata del mag-ma vulcanico, e Santana, conle caratteristiche casette daltetto spiovente di paglia.

I migliori indirizziper meeting edeventi di alto livelloUn altro motivo di visita è ilgolf, praticabile tutto l’anno:l’isola è particolarmente amatadai giocatori del nord Europa,soprattutto inglesi, scozzesi,scandinavi e tedeschi, con trecampi tutti dominanti l’oceano,ideali per chi ama giocare nelverde nel blu. La fama del turi-

Case tipiche con tetto impagliato a Santana

Il Teatro di Funchal

Bottiglie di Madeira al Madeira Wine Lodge della bicentenaria Blandy’s

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smo a Madeira si è sviluppatacome detto innanzitutto sullacosta sud, e qui si trovano glialberghi migliori da selezionareper attività di convegnistica. Inverità c’è un solo cinque stellelusso che per la sua lunga tra-dizione si colloca una spannasopra tutti gli altri e da 120 an-ni è il punto di riferimento delturismo sull’isola: i saloni delReid’s Palace di Madeira,cinque stelle lusso membrodell’esclusiva collezione OrientExpress Hotels, hanno visto losfarzo della Belle Epoque nel-l’atmosfera edwardiana dellaGrand Dining Room, ed hannoripercorso tutta l’evoluzionedel turismo da fenomeno d’eli-te a grande motore dell’econo-mia mondiale. Più volte ristrut-turato ed ammodernato negliultimi anni, l’hotel si componedi due edifici separati, l’edificiocentrale, che ospita la recep-tion, e il Garden Wing, che siaffaccia sulle piscine, una diacqua dolce e una di acqua dimare. La posizione è a piccosulla scogliera sul primo pro-montorio che chiude la baia diFunchal: si può raggiungere ilcentro cittadino agevolmenteanche a piedi dall’albergo. Dinecessità la conformazionecomporta piani sfalsati, comu-nicanti all’interno: la receptionad esempio si trova a metàdell’edificio centrale, con tre �

Le Piscine Naturali di Porto Moniz

Reid’s Palace. Terrazza di una suite. A destra, vista dell’hotel Reid’s

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ranti dell’albergo, alcuni apertisoltanto a pranzo, altri soltantodurante la stagione estiva,quello in posizione più spetta-colare sulla cima della scoglie-ra è stato chiamato Cipriani, inonore dell’omonimo albergoveneziano della catena OrientExpress.La Quintinha de São João èinvece un piccolo cinque stelledi sole 43 camere arroccato suuna collina a pochi minuti apiedi dal centro di Funchal edè frequentato da villeggianti inprevalenza stranieri. Questopiccolo albergo di charme, unavera ricercatezza per piccolimeeting di alto livello, è uncomplesso di tre piani immersoin un grande parco con vegeta-zione anche d’alto fusto subtro-

picale, formato dall’unione didue edifici separati, con ampiterrazzi sul verde, due piscine,una in giardino e una in un pa-diglione coperto al secondopiano, Spa e sala fitness, cam-po da tennis, sala giochi con bi-liardo e ping pong. Le cameresono ampie ed hanno tutte unterrazzino privato sul verde. Ilbar intitolato a Vasco da Gamaal piano terra dispone di unabella terrazza esterna, mentreall’interno è ravvivato da uncaldo caminetto, poltrone, di-vani, quadri, un pianoforte equalche bel pezzo di mobiled’epoca. La ristorazione è deci-samente uno dei punti di forzadel São João con il ristorante“A Morgadinha”, anch’esso apiano terra, che propone siapiatti della cucina locale del-l’isola, sia alcuni saporiti piattialle spezie della cucina di Goa,l’enclave sulla costa dell’Indiache per secoli fu portoghese fi-no a cinquant’anni fa: è un am-biente luminoso e pieno di fi-nestre sul giardino, con quattrostanze separate, alcune conmuretti in ceramica, mobili inlegno scuro, soffitti bassi, azu-lejos alle pareti. La gastrono-mia non è da meno, con piatti

piani sovrastanti e due sotto-stanti. Le stanze sono 128 e lesuite 35, con splendide lumino-se terrazze coperte e immersenei fiori. Su una delle terrazzedei saloni comuni si tiene ognigiorno a metà del pomeriggiola cerimonia del tè del pome-riggio con i pasticcini, affaccia-ti alti sul verde e sul mare conle grandi navi da crociera chevanno e vengono dal porto.L’albergo è frequentato da uo-mini d’affari, ma si presta mol-to bene ad attività di meeting econgressi in una cornice cheha pochi uguali. Tra i sei risto-

Facciata della Quintina di São João

Albergo Quinta da FurãoFunchal. Giardino botanico

INFORMAZIONI GENERALIUfficio Turistico e Commerciale del Portogallo in ItaliaVia Paolo da Cannobio 8, 20122 MilanoTel. 02 00629000Sito: www.visitportugal.com

Madeira Promotion BureauRua de Aranhas 24, Funchal, Madeira, PortogalloEmail: [email protected]: www.ap-madeira.pt, www.madeirapromotionbureau.com

VolareLinea aerea Tap Portugalwww.flytap.com

ALBERGHIReid’s Palace HotelEstrada Monumental 139, Funchal, Madeira, PortogalloTel. 00351 291 717171Email: [email protected]: www.reidspalace.com

Quintinha de São JoãoRua da Levada de São João 4Funchal, Madeira, PortogalloTel. 00351291740920Email: [email protected]: www.quintinhasaojoao.com

Quinta do FurãoSantana, Madeira, PortogalloTel. 00351 291 570100Email: [email protected]: www.quintadofurao.com

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5 2012 | www.mastermeeting.it 161

saporiti che mescolano tradi-zione europea e coloniale.Infine a Santana, a poca distan-za in macchina dal centro delpaese, la Quinta da Furão è ilmiglior albergo della costaNord e deve il suo nome al fu-retto, simbolo nobiliare legatoai proprietari. È un quattrostelle un po’ appartato, isolatosu un promontorio scosceso, inmezzo a campagna e a coltiva-zioni di viti. Ristrutturata di re-cente con un anno di lavori, of-fre anche sauna, centro fitness,piscina coperta in inverno escoperta in estate e un risto-rante rinomato per la sua cuci-na locale e internazionale. Unampio spazio all’aperto e unabella cantina si prestano beneanche a ricevimenti e conve-gni. Le camere sono 45 su quat-tro piani di un caratteristicoedificio giallo con i tetti spio-venti, che si nota anche da lon-tano per la sua posizione unpo’ isolata; sono disponibili an-che due cottage per chi deside-ra più spazio e privacy. È unabase ideale per passeggiate edescursioni in mezzo al verde oin montagna al vicino Pico Rui-vo, che con i suoi 1862 metri èla vetta più alta di quest’isolavulcanica. �

Panorama di Funchal

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dalle autostrade (A27 uscitaTreviso Sud), a 7 km dall’aero-porto di Treviso Canova e 24km da Venezia Marco Polo – of-fre: 42 camere, un ristorante àla carte, un’attrezzata area fit-ness & wellness e, per il Mice,un centro congressuale con 4sale per un totale di 70 perso-ne. Presto sarà a disposizionedegli ospiti l’antica BarchessaVeneta, un edificio dei primidel Novecento dove è attual-mente in corso il restyling di 28camere.

Paolo SariNuovo executive chefdel Monte Carlo BeachCon questa nomina, il gruppoMonte-Carlo Sbm ha scelto diaffidare la proposta gastrono-mica del suo lussuoso com-plesso affacciato sul mare aPaolo Sari, chef italiano dina-mico, giovane e di gran talento.Trevigiano, Sari (nella foto),

dopo la scuola alberghiera inItalia, ha completato la sua for-mazione alle università di Cam-bridge e di Los Angeles. Suc-cessivamente ha ricoperto ilruolo di executive chef per pre-stigiose catene tra cui Leading

Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventiNOTIZIE DAL MONDO DEI VIAGGI E DELL’OSPITALITÀ

Barbecue con vistaal Visconti Palace HotelTutte le sere dalle 19.00 alle23.00, la terrazza “Roof 7” delVisconti Palace, aperta anchealla clientela esterna, proponeuno sfizioso barbecue a base dicarne, pesce e verdure griglia-te, seguito da gelati e dessert dialta pasticceria a partire da29.00 euro a persona. È graditala prenotazione (tel. 063684)E per gli amanti della pasta, l’-hotel ha in serbo un’altra sor-presa: presentando il couponconsegnato al momento delcheck in, si avrà diritto ad una

riduzione del 10% sul totale delconto relativo al Pasta Bar sul-la terrazza panoramica dell’Ho-tel Capo d’Africa (dalle ore19:00 alle ore 23:00. Info: tel.063684, e-mail: [email protected]

Nuovo hotel perBest Western a TrevisoBest Western Italia ha un nuo-vo affiliato nella città di Trevi-so, il Titian Inn Hotel. A brevedistanza dal centro, e dalleprincipali vie di comunicazio-ne – si trova a 2 km dalla SSTerraglio per Venezia, a 2 km

Intitolata a Carlo Zacchera l’ex via Edelweiss di BavenoA undici anni dalla scomparsa di Carlo Zacchera, l’amministrazio-ne comunale ha deciso di intitolare l’ex via Edelweiss proprio al-l’imprenditore che, con la famiglia, aveva dato un contributo es-senziale allo sviluppo del settore turistico di Baveno, a partiredall’hotel Splendid, nato dalla Locanda Italia fondata dal capostipi-te Francesco nel 1873, con i fratelli aveva fatto crescere il gruppoZacchera. Negli Anni 80 era arrivato il grande salto, con la costru-zione del grand hotel Dino, prima struttura di livello a Baveno e delLago Maggiore a offrire strutture congressuali. A scoprire la targadella nuova via è stata l’ultima generazione della famiglia Zacche-ra, alla piccola Martina infatti è spettato l’onore di rimuovere ildrappo. «È stato un gesto importante da parte dell’amministrazio-ne», ha dichiarato Antonio Zacchera (nella foto), uno dei figli diCarlo e ora alla guida del gruppo «la via intitolata a nostro padrecorre parallela all’ultima struttura realizzata dal gruppo, il residen-ce Carl & Do, il cui nome ricorda proprio due dei fratelli Zacchera,Carlo e Aldo».

IL NUOVO FIOCCO ROSSO DI STARHOTELSRegalare esperienze indimenticabili? Ora si può con StarhotelsGift. Basta un click sul sito www.starhotels.com , quello dellaprestigiosa catena alberghiera italiana, per capire come regalare,ma anche regalarsi, vacanze ed emozione di ogni tipo. È un do-no con l’aspetto di un voucher del valore che si desidera, in taglida 50 fino a 500 euro, tutti da spendere nell’affascinante mondo

dell’ospitalità Starhotels. È un titolo di credito valido per 12 me-si, spendibile quando e come si vuole per saldare quello che sivuole: dalle cene di compleanno agli anniversari, dalle ricorren-ze ai soggiorni. Può essere speso anche scegliendo tra le innu-merevoli opportunità e offerte speciali studiate dalla catena perdeterminati periodi e in differenti alberghi sia in Italia, sia al-l’estero. Il gift- voucher arriva a casa del destinatario, tramite po-sta o corriere, in una preziosa scatola bianca o nera, ma anchevia e.mail: per un regalo last minute o per i più tecnologici. Qua-lunque sia la scelta, il voucher sarà accompagnato da un mes-saggio personalizzato con dedica che spiegherà al titolare comeutilizzarlo. È un acquisto sicuro e, per sceglierlo, basta sfogliare icataloghi (Italia- Castille Parigi- The Michelangelo New York-Starhotels l’Italia nel cuore) messi a disposizione nella sezioneStarhotels Gift che illustrano ogni dettaglio dei 17 alberghi tradi-zionali e dei 5 alberghi della collezione Starhotels.

SAI L’ULTIMA?

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Hotels of the World e Relais &Châteaux in Italia, Corea, Sviz-zera, Stati Uniti. Dallo scorsoaprile è executive chef dei ri-storanti Elsa, Deck, Vigie, leSea Lounge e all’interno dei300 cabanas e solarium delMonte Carlo Beach, l’elegante5 stelle del Principato di Mona-co. Bilanciare tradizione e in-novazione, semplicità mescola-ta a leggerezza, sublimare unprodotto nel rispetto della na-tura, queste le regole d’oro del-la cucina di Sari. Per lo chef unristorante deve evocare unaboutique di haute couture:«tutti devono poter guardare,scegliere, provare e andar viacon l’abito perfetto. E questovale anche per la cucina di altolivello, come è quella del Mon-te Carlo Beach».

Apre il Meliá DubaiMeliá Hotels International, ilgruppo alberghiero leader inSpagna, ha avviato la suaespansione nel GCC annun-ciando l’apertura, in soft ope-ning, della prima struttura conmarchio Meliá Hotels & Re-sorts nel cuore del Bur Dubai.L’hotel (164 tra camere e suite)rappresenta la meta ideale peri viaggi di lavoro o di piacere.Situato nel cuore del tradizio-nale Bur Dubai, a breve distan-za dai principali quartieri com-merciali e di shopping ed a soli10 minuti dall’aeroporto Inter-nazionale di Dubai, al suo inter-no ospiterà anche il ristoranteTitanic dello chef britannicoMarco Pierre White e il risto-rante Azalya di ispirazione spa-gnola, curato da Fredric Kul-czak. È prevista inoltre la rea-lizzazione di una spa d’autorela Yhi Spa, di un ristorante in-diano, di una esclusiva gamma �

di suite con servizi personaliz-zati, una lounge privata e un ni-ghtclub. Meliá Dubai proponetariffe di apertura a partire da124 euro. Info: [email protected].

Nasce la green partnershiptra NH Hotelese Yingli Green EnergyLa catena alberghiera NH Hote-les, da anni attiva sul frontedell’eco-sostenibilità, ha strettoun accordo di partnership conYingli Green Energy, uno deiprincipali produttori al mondo

di prodotti fotovoltaici, lancian-do il programma Yingli4Youche consiste in un percorsoformativo dedicato agli instal-latori. Duecento installatoriverranno selezionati per segui-re lezioni tenute da massimiesperti del settore presso le sa-le meeting degli hotel NH. Il ro-ad-show toccherà undici diver-se città italiane: a partire da Ve-rona, dove si è tenuta la primatappa durante Solarexpo, perproseguire sempre a maggiocon Padova e Ancona; a giugnoMilano, Brescia e Bologna; set-

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tembre Roma e Catania e perfinire ad ottobre con Firenze,Bari e Napoli. I corsi si svolge-ranno nelle sale “Eco Meeting”di Nh Hoteles, che si caratteriz-zano per l’utilizzo di prodottiche provengono dal commer-cio equo-solidale e di materialia basso impatto ambientale.

Eventi più convenienti conAtahotels a giugno e luglioLe aziende che decidono di or-ganizzare i loro eventi a Milano(scegliendo tra l’Atahotel Exe-cutive, l’Atahotel Quark e l’Ata-hotel Expo Fiera) o a Varese(presso l’Atahotel Varese) neimesi di giugno e luglio potran-no approfittare della specialeofferta “conferma immediataestate 2012” che offre sale

meeting scontate del 50% eprezzi speciali sul pernotta-mento. Inoltre, più sarà elevatoil numero di camere prenotatepiù aumenteranno i servizi inomaggio. Per poter fruire dellaproposta è necessario prenotarele sale entro 14 giorni dall’accet-tazione dell’offerta. Infine, con-fermando la site inspection nei 7giorni successivi alla richiesta,si avrà diritto a una notte inomaggio in trattamento dibed&breakfast. Info: tel 0289526269/287; events@atahotels.

Certificato di eccellenzaTripadvisor 2012 al RubensIl sito Tripadvisor ha insignitol’Hotel Rubens di Milano (grup-po Antares Hotels; www.anta-reshotels.com) del Certificato

di Eccellenza 2012 per aver ri-cevuto il punteggio di 4 puntisu 5, risultato eccezionale. An-tares Hotels – brand degli al-berghi Accademia, Concorde eRubens, di proprietà di RemoEder – dopo aver investito 9milioni di euro in ristruttura-zioni e restyling negli ultimicinque anni, ha annunciato al-tri 700 mila euro da destinareai lavori di ammodernamentonelle strutture entro la fine del-l’anno.

Veikko Vuoristo siaggiudica il sustainabilityaward by diversey 2012di EHMAIl proprietario dell’Hotel Haik-ko Manor & Spa, a Porvoo(Finlandia), ha ritirato il pre-mio per la sostenibilità ambien-tale, durante il 39esimo Gene-ral Meeting dell’EHMA a Vien-na. «Veikko Vuoristo è l’emble-ma del direttore generale cheha saputo andare oltre la prote-zione e conservazione dell’am-biente, trasformando la propriaattività in una vera e propriaazienda sostenibile», ha affer-mato Johanna Fragano, Teso-riere EHMA e General Managerdell’Hotel Quirinale di Roma.L’Haikko Manor Hotel & Spa èun esclusivo 4 stelle ricavatoda un edificio del XIV secolocon vista spettacolare sul ma-re, a poca distanza da Helsinki,nell’antica città di Porvoo. Findalla sua inaugurazione, nel1966, si è sempre impegnatonella sostenibilità: è stato tra iprimi ad utilizzare l’acqua dimare come fonte di energia,riuscendo a soddisfare il 60%del suo fabbisogno energetico.Oltre a Vuoristo, vincitore delpremio, gli altri due finalistieletti dalla giuria sono stati �

Academie Accorapre le porte agli albergatori indipendentiLo scorso maggio. Academie Accor Italia ha aperto le porte agli al-bergatori indipendenti offrendo, per la prima volta nel panoramadell’ospitalità italiana, una sessione di formazione e informazionegratuita, unica ed esclusiva, sul territorio italiano: “Hotel GM: how

to succeed - The Value ofa Strong Brand in HotelBusiness”. Il workshop,ideato dall’Academie Ac-cor e sviluppato e realiz-zato in collaborazionecon l’Ecole Hotelière diLosanna, è un program-ma di sviluppo manage-riale per il top manage-ment che si focalizza sul-le competenze distintivedei super performer peraffrontare i differentimercati e i differenti seg-

menti di clientela. Il workshop si è concluso con l’annuncio da par-te di Nicola Foschini, direttore Accor Hospitality Italy (nella fo-to) di voler proseguire con questa iniziativa, visti l’interesse e ilsuccesso della tappa milanese, organizzando altri incontri sul terri-torio nazionale sempre in partnership con l’Ecole Hoteliere di Lo-sanna e con altri istituti universitari di rilievo.

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166 5 2012 | www.mastermeeting.it

Notizie da Dorchester CollectionFino a metà settembre, l’hotel Principe di Savoiaterrà aperta al pubblico la sua magnifica verandacon il Principe Champagne Bar, sofisticato spa-zio dalle nuance avorio e dettagli in delicati toc-chi verde e glicine, dove gli ospiti potranno deli-ziarsi con flûte di champagne, selezionati dallasommelier Alessandra Veronesi e dal bar mana-ger Daniele Confalonieri. Il Principe Champagne

Bar è aperto dalle 18.00 fino a mezzanotte, mala serata prosegue sino alle ore piccole con mu-sica e drink all’interno del Principe Bar. Apertotutti i giorni dalle 18.00 all’1.30, con DJ Set dalle18:30 dal martedì al sabato.Il ristorante Acanto dell’Hotel Principe di Savoiaha aderito alla iniziativa Piatto Solidale d’artista2012, evento benefico giunto alla diciassettesi-ma edizione e organizzato con il patrocinio del-la Regione Lombardia, Provincia di Milano, Co-mune di Milano e Commissione Expo 2015. IlPiatto Solidale d’Artista è un vero e proprio la-boratorio di ricerca, occasione per uno scambiodi esperienze creative tra lo chef e l’artista. Nel-la sua incantevole veranda l’Acanto ha recente-mente esposto l’opera “Primavera”, dell’artistamilanese Orisol, ispirata al piatto “Risotto conastice, asparagi bianchi e germogli di crescio-ne” dell’executive chef Fabrizio Cadei. Per ogni“Piatto solidale” servito nel ristorante, un eurosarà devoluto alla Onlus Tazzinetta Benefica,storica onlus milanese, nata il 14 giugno 1893per aiutare le famiglie più bisognose.Agli shopaholic raffinati, il cinque stele milane-se riserva un’esperienza esclusiva tra le miglioriboutique del quadrilatero. A partire da 275 euro(in classic room), per un minimo di due notti,sarà possibile soggiornare in una delle nuovissi-

me camere dell’albergo, gustare una deliziosacolazione a buffet per due e usufruire della spe-ciale Shopping Card Principe che dà accesso atrattamenti e sconti speciali nelle più celebriboutique della città. L’offerta include inoltreaperitivo al Principe Bar, omaggio di benvenutoin camera, ingresso al fitness & beauty centerClub 10, servizio limousine gratuito per il centro

storico. L’offerta è valida fino al 31dicembre 2012. Le tariffe sono daintendersi a camera, a notte, tassee colazione incluse.

Chef Sommelier in rosaDietro ogni grande carta dei vinic’è una donna ancor più importan-te. È il caso delle tre chef somme-lier di Dorchester Collection: Ales-sandra Veronesi (Hotel Principe diSavoia) Vanessa Cinti (45 Park La-ne) e Estelle Touzet (Le Meurice).Legata indissolubilmente alla suacittà, Verona, Alessandra Veronesi,prima di approdare nell’ottobre2011 al Principe, ha lavorato in

prestigiosi locali come l’Antico Caffè Dante diVerona, e l’Arquade a Villa del Quar. All’HotelPrincipe di Savoia si occupa anche dell’organiz-zazione di visite guidate alle cantine con degu-stazioni e dà lezioni di abbinamenti gastronomi-ci. Nata a Torino, Vanessa Cinti porta una gran-de esperienza professionale al CUT at 45 ParkLane. Premiata con il prestigioso riconoscimen-to “Advanced Sommelier” dall’ American Chap-ter della Court of Master Sommeliers, ha lavora-to in rinomati ristoranti del Colorado come LaTour a Vail, il Remington e il Wolfgang PuckSpago al The Ritz-Carlton Bachelor Gulch. Lasua scelta di introdurre a Londra una ricca sele-zione di vini americani è stata molto apprezzatadagli ospiti. Originaria della regione della Loira,Estelle Touzet “governa” invece le 30.000 botti-glie e 1.100 referenze presenti nella carta dei vi-ni di Le Meurice, accompagnando gli ospiti indegustazioni di miscele audaci che includonopregiate etichette provenienti da Australia, Ame-rica e Nuova Zelanda. Una volta al mese, orga-nizza una serata speciale “Les Nocturnes 228”,aperta anche alla clientela esterna durante laquale si degustano quattro vini in abbinamentoa quattro tartine. In passato ha lavorato presso ilRistorante Guy Savoy, l’Hotel Le Bristol, l’Hotelde Crillon di Parigi e il Tom Aikens di Londra.

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168 5 2012 | www.mastermeeting.it

Francesco Cirillo, General Ma-nager dell’Aqualux Hotel SpaSuite & Terme a Bardolino, inItalia, e Hans Wiedemann, Ge-neral Manager del Badrutt’s Pa-lace Hotel, a St. Moritz, in Sviz-zera. Il premio sustainabilityaward by diversey è stato isti-tuito dall’EHMA in collabora-zione con Diversey (sponsorufficiale dell’Associazione).

Chef a quattro maniMichelino Gioia, chef del ri-storante 1 Michelin The Cesardell’Hotel La Posta Vecchia diLadispoli ha ospitato lo scorso18 Maggio lo chef AndreaMattei del ristorante La Ma-gnolia dell’Hotel Byron di For-te dei Marmi per un’imperdibi-le cena a quattro mani all’inse-gna dei sapori del Mediterra-neo. L’esclusivo incontro tra idue chef si è tenuto presso ilraffinato ristorante The Cesarde La Posta Vecchia, elegantedimora del ’600 immersa in uno

splendido parco secolare, af-facciata sul Mar Tirreno e ap-partenuta alla famiglia Getty.

Nuovo Hilton Garden Inna RomaSituato nel quartiere di Parioli,a pochi minuti da Villa Borghe-se e Via Veneto, l’Hilton Gar-den Inn Hotel Claridge va adarricchire il porfolio del Grup-po già presente nella capitale

con gli alberghi Hilton GardenInn Rome Airport, Hilton RomeAirport e Rome Cavalieri, Wal-dorf Astoria Hotels & Resorts.Hilton Garden Inn Rome Cla-ridge dispone di 93 camere esuite, un ristorante, bar e Pavi-lion Pantry, aperto 24 ore su24, per spuntini leggeri e drinkrinfrescanti, un fitness centre eun’area wellness con sauna ebagno turco. Per eventi busi-ness e social l’hotel offre 242metri quadrati di spazi congres-suali suddivisi in quattro saleseparate. A dirigere il quattrostelle è Fabrizio Roscioli.

Cinq Mondesalla Boutique Spa La SerraTra le novità dell’estate, la Bou-tique Spa La Serra del GrandHotel Excelsior Vittoria di Sor-rento propone i rituali di be-nessere Cinq Mondes, un viag-gio per i sensi con trattamentiestetici e tecniche di massag-gio provenienti da tutto il mon-do: da provare quelli nuovissi-mi del Maghreb e di Bali. I pro-dotti di Cinq Mondes sonocreati in collaborazione conmedici e cosmetologi e tutti na-turali, testati dermatologica-mente, senza coloranti e con- �

A Roma l’estate è da bereHa preso il via il 17 maggio, dopo “il taglio del nastro” con il famo-so enologo, Riccardo Cotarella e i vini dell’azienda Valerio, La Can-tina del Mese, l’iniziativa enogastronomica del ristorante La Terraz-za degli Imperatori dell’InterContinental de la Ville Roma, che vedeprotagonisti lo chef Umberto Vezzoli, e quattro importanti produt-tori di vini (Valerio, Arcipelago Muratori, Costaripa, Tenute Costa)che si alterneranno, un mese ciascuno, fino alla fine di agosto. Perprenotazioni Tel. 06.67331. Nella foto Ciro Verrocchi, Umberto Vez-zoli e Riccardo Cotarella.

Con Sky il Suo Hotel diventa a 5 cerchi

Con i Giochi Olimpici London 2012 sarà un’estate entusia-smante per gli Hotel che han-no scelto un abbonamento Sky con decoder in camera. Tutti gli sport con oltre 2.000 ore di programmazione live, il 100% degli Azzurri in gara, l’assegnazione delle 959 me-daglie in diretta e in HD, com-menti di grandi campioni che analizzeranno ogni disciplina e ogni risultato e tutto quello che serve per vivere al massimo l’esperienza unica dei giochi.Un’esperienza che ogni ospite potrà vivere in prima persona.

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Attraverso il decoder, Sky offre sempre la miglior tecnologia. È stata la prima TV a portare la magia dell’Alta Definizione in tutte le stanze degli Hotel, e oggi mette a disposizione del-le strutture che desiderano essere al passo con le ultime tecnologie, tutto il coinvolgi-mento del 3D per far vivere così anche le gare dei Giochi Olimpici London 2012 in tre dimensioni. Inoltre un’altra grande innovazione accompa-

gna gli ospiti nel loro soggior-no in un Hotel Sky: la speciale “Guida multilingua” che per-mette ai clienti dell’Hotel di scegliere comodamente i contenuti preferiti, per ren-dere così migliore la perma-nenza in camera.

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170 5 2012 | www.mastermeeting.it

servanti. Da provare per unapele luminosa e levigata il trat-tamento viso Cinq mondes Ri-tuel aux cinq fleurs® (durata50 minuti) ispirato a un ritualedelle principesse balinesi, cheassocia le virtù di 5 fiori tropi-cali (Gardenia, Hibiscus, Fran-gipani, Ylang Ylang e Loto) adun massaggio della nuca, deitrapezi e del viso. Per il corposi consiglia invece il Massageoriental traditionnel (durata50 minuti) con olio caldo. IlGrand Hotel Excelsior Vittoriaè un elegante albergo 5 stellelusso con vista spettacolare sulGolfo di Napoli e sul Vesuvio,di proprietà, dal 1834 della fa-miglia Fiorentino. Circonda la

dimora un magnifico giardinomediterraneo di 20.000 mq, uni-co nel suo genere.

Race for the Cure:InterContinentalDe La Ville annunciala sponsorizzazione 2013Successo di consensi – più di50.000 iscritti – per la tredicesi-ma edizione della Race for theCure di Roma organizzata, loscorso 20 maggio, dalla SusanG. Komen Italia alle Terme diCaracalla. Una corsa per testi-moniare che dal tumore del se-no, se diagnosticato in tempo,si può guarire. Tra i partecipan-ti, le 4000 “Donne in Rosa” ope-rate di tumore al seno hanno

scelto di correre come “amba-sciatrici della prevenzione” ca-pitanate dalla madrina Rosan-na Banfi. Tra gli sponsor del-l’evento c’era anche l’InterCon-tinental de La Ville, storico al-bergo romano in cima alla Sca-linata di trinità dei Monti cheha rinnovato l’impegno ancheper il 2013 «ci sentiamo diretta-mente coinvolti in questa ini-ziativa di solidarietà sociale»,ha dichiarato il direttore CiroVerrocchi, «non solo perchénel nostro staff abbiamo un nu-trito numero di donne, ma an-che perché rappresenta un’otti-ma occasione per utilizzarel’attività sportiva come mezzo,ed allo stesso tempo come me- �

L’OperAzione concettuale di Vincenzo Agnetti al Ciac di FolignoDebutta sabato 23 giugno fino al 9 settembre, al CIAC (Centro Italiano Arte Contemporanea di Foli-gno), splendido spazio espositivo inaugurato nel 2009, la mostra dedicata a Vincenzo Agnetti, maestroe precursore in Italia dell’arte concettuale. Curata da Italo Tomassoni e Bruno Corà, presenta cinquan-ta opere emblematiche nel percorso di Agnetti, tra cui alcuni capolavori come Macchina drogata(1968), l’Apocalisse (1970) il Libro dimenticato a memoria, 1970, gli Assiomi, 1969-70, su bachelite, iFeltri, pannelli incisi a fuoco, Surplace, 1979-80, le Photo-Graffie, 1980. Nella foto Agnetti in uno scat-to di Ugo Mulas e l’installazione l’Apocalisse.

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tafora, della salute e del benes-sere nei luoghi di lavoro: unconcetto, questo, che sta moltoa cuore al nostro gruppo IHGsponsor delle Olimpiadi di Lon-dra 2012». E non a caso il grup-po IHG è stato inserito dalla ri-vista Fortune nell’elenco delle100 migliori compagnie in cuilavorare. Un riconoscimentospeciale per il livello dei salarie l’attenzione alle donne e alleminoranze etniche. Nella corsabenefica, l’albergo ha coinvoltoanche i suoi ospiti attivando unpunto d’iscrizione alla Race forthe Cure. Inoltre, nella bustapaga di maggio, il personaledell’InterContinental de la Villeha ricevuto il materiale infor-mativo per devolvere il 5x1000alla Komen Italia.

Uno tra i «MiglioriArtigiani di Francia»al Fairmont Monte Carlo“Meilleur Ouvrier de France2000”, Philippe Joannès (nellafoto) è il nuovo Chef Esecutivodell’Hotel Fairmont di MonteCarlo. Originario della Cham-pagne, da genitori albergatori,Joannès è rimasto legato agliaromi di una cucina familiare,

profondamente legata al terri-torio. Attraverso il Pavillon Eli-sée, entra a Lenôtre e dà vita apiatti generosi, innovativi, congià un gusto pronunciato per lespezie e i sapori del Sud. Ed èproprio il Sud a regalargli ciòche ha sempre sognato: «unacultura regionale forte, il gustodell’autenticità e una profusio-ne di prodotti sani. Qui si cuci-na solo ciò che si trova al mer-cato stagionale, inimmaginabi-le mangiare una fragola in pie-no inverno». Prima di approda-re al Fairmont, Joannès ha la-vorato in prestigiose realtà, tracui Trianon Palace (Versailles),Royal (Deauville), e il Camélia(Bougival). Essere oggi execu-tive chef del prestigioso hotelmonegasco è per lui un’occa-sione unica, «il Fairmont è ca-pace di servire da due fino a5mila persone con la medesimacura della qualità». Ecco le sueprime quattro proposte golosestudiate per il Fairmont e ribat-tezzate “All in one”, in cui lochef propone antipasto, piattoprincipale e dolce serviti insie-me in soli 34 minuti per soli 34euro. Menu Italiano: fiori dizucca al caviale di melanzane,

barbajuans, pomodori cuori dibue; bresaola, zucchine trom-betta e babà al limoncello e sci-roppo di basilico. Menu Asia-tico: nems vegetariani, insalatadi vermicelli e pollo alle speziedolci, barbajuans, vellutata disoja; gamberi arrostiti allo zen-zero e macedonia di fragole elitchi al bergamotto. MenuMediterraneo: calamari salta-ti con piquillos, prosciutto ibe-rico, Manchego e paté di mela-cotogna, barbajuans; merluzzoall’insalata croccante e dolce allimone con meringa ai grani difinocchio. Menu Leggero : fio-ri di zucca alla ricotta, barba-juans; marinata di branzino agliaromi e gaspacho e macedoniadi frutta.

Buon compleannoSplendide RoyalInaugurato l’11 maggio 1887,l’Hotel Splendide Royal di Lu-gano spegne quest’anno le sueprime 125 candeline. Immersoin un rigoglioso giardino, in po-sizione privilegiata sul lago conun panorama magnifico che lorende veramente unico, l’hotelè uno di quegli edifici che ri-mangono immutati nel tempo,racchiudendo in sé il potereevocativo della storia dei luo-ghi e dei personaggi illustri cheli hanno frequentati. A Luganoè rinomato anche per il suo ri-storante “La Veranda”, segnala-to nelle più importanti guidegastronomiche e che, d’estate,si trasferisce sulla terrazza pa-noramica.

Careers@HiltonLivesbarca a VeneziaCon Careers@HiltonLive, ilGruppo Hilton Worldwide invi-ta i propri hotel a creare unprogramma formativo con �

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174 5 2012 | www.mastermeeting.it

l’obiettivo di offrire consigli emostrare ciò che accade dietrole quinte di un albergo a chi èalla ricerca di un lavoro nel set-tore. Le persone coinvolteavranno la possibilità di scopri-re nuove opportunità di carrie-ra all’interno di Hilton Wor-ldwide, incontrare e parlarecon esperti del settore e riceve-re informazioni utili su comemettere alla prova le propriecompetenze. Da lunedì 28 mag-gio a venerdì 1° giugno 2012 ilMolino Stucky ha messo inagenda una serie di eventi for-mativi dedicati a chi desiderafare alla carriera nel settoredell’ospitalità, coinvolgendo or-ganizzazioni e istituzioni delterritorio. Tra i partecipanti 15studenti del “Centro di Forma-zione Professionale LepidoRocco” della Regione Veneto e10 studenti del “Master in Eco-nomia e Gestione del Turismodell’Università Ca’ Foscari diVenezia.” A tutti i presenti èstato rilasciato un attestato dipartecipazione.

Morigerati,la sfida del paese albergonel cuore del Parcodel CilentoSoggiorni nell’oasi, pacchetti ditre giorni e due notti o perma-nenza per una settimana. È ilParco del Cilento visto dal bor-go di Morigerati. Costruito sul-la roccia, a strapiombo sulle ri-sorgenze del fiume Bussento -che scorre tra pareti strettissi-me, immerso in un’oasi abitatada natura eccezionale - all’om-bra di quello che fu il castellofeudale dei Sanseverino, taglia-to da terrazze collegate tra loroda viuzze di pietra, passaggi an-gusti e inimmaginate piazzettedi palme rigogliose, il centro

antico di Morigerati ospita turi-sti e visitatori in dimore da fia-ba, dai tetti sbilenchi e i muripanciuti, gli archi obliqui e glispigoli irregolari, strette suscalinatelle, incastrate nella vi-ta dei cortili da una parte e af-facciate sull’infinito del parcodel Cilento dall’altra. Idea fir-mata dal lungimirante sindacoCono D’Elia e appoggiata dalpresidente del Parco AmilcareTroiano. Da qui, visita alle grot-te del Bussento in monorotaiae a piedi, alle grotte dell’Angeloa Pertosa, visita ai borghi da fa-vola, archeologia tra Policastroe il sito di Velia, la Certosa diPadula, la suggestiva valle del-le orchidee a Sassano, mare dasogno tra Sapri, Scario, Capi-tello e Maratea. Colazioni natu-ra con la marmellata del ficobianco doc del Cilento e pranzio cene con i prodotti tipici del-la Dieta Mediterranea, a comin-ciare dall’olio dop prodottocon le olive di Morigerati e dalpane cotto nei forni a legna. In-fo www.paeseambiente.com.

New entryper Capurro RicevimentiProfessionista con oltre 15 an-ni di esperienza nell’ event ewedding planning, SimonaChiavaccini è attualmente lanuova sales manager della so-cietà di banqueting Capurro Ri-cevimenti. In precedenza si èoccupata di pubbliche relazioni

per importanti operatori turi-stici e di catering della provin-cia di Genova. In Capurro Rice-vimenti, Chiavaccini si occupe-rà di consolidare la leadershipdell’azienda in Liguria.

Best European HotelAward per Borgo EgnaziaIl cinque stelle della famigliaMelpignano si è aggiudicato ilBest European Hotel Award aiJunior Design Awards 2012.Aperto nell’aprile 2011, BorgoEgnazia è composto da tre areeprincipali: La Corte, l’albergo 5stelle con 63 camere, il Borgocon le sue 92 camere (di cui 51Townhouse) e le 28 ville, cia-scuna con piscina privata. Ilcomplesso propone ai propriospiti: 3 ristoranti, la Vair Spadi 1.800 mq, due beach club e ilcampo da golf a 18 buche SanDomenico Golf. Inoltre il Trul-lalleri Kids’ Club, per i piccolitra 0 e 12 anni, e il Teen ClubFichi d’India, per gli adolescen-ti, rendono unica la vacanza infamiglia. Il premio è stato ac-colto con entusiasmo dalla fa-miglia Melpignano e dal teamdi Borgo Egnazia, che ha già ri-cevuto importanti riconosci-menti dalla recente apertura adoggi. «Sono entusiasta del rico-noscimento ricevuto da JuniorMagazine», sottolinea AldoMelpignano, proprietario e re-sponsabile sviluppo del grup-po, «Borgo Egnazia si distingueper l’attenzione agli ospiti ditutte le età. Abbiamo creatospazi idonei sia al divertimentodei ragazzi sia alla tranquillitàdegli adulti. Oggi il premio Ju-nior Design Award testimoniail nostro impegno nell’offrireun’esperienza unica a ogniospite». Junior Magazine èl’unico magazine lifestyle in �

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Gran Bretagna dedicato al fa-mily travel. I Junior DesignAwards premiano “the Best of”fashion e shopping per i picco-li, lifestyle e interiors, travel,food, giocattoli e libri per bam-bini.

Degustazioni d’autoreall’ Etnea Roof dell’UNAHotel Palace di Catania“I sapori del mare”. È questo ilnome dell’esclusiva serata didegustazione che si è svolta loscorso 13 maggio alle ore21.00, all’Etnea Roof (nella fo-to), esclusiva terrazza panora-mica al settimo piano dell’UNAHotel Palace di Catania. L’ap-puntamento è stato solo il pri-mo di una serie di serate di de-gustazione dove si alterneran-no sapori, profumi e colori del-la cucina nazionale e regionalea firma dello chef Marco Tre-piccione. Il menù “I sapori delmare” (33 euro a persona inclu-

so il vino) proponeva: alicette ebranzino marinate al pepe ro-sa; insalatina del marinaio alnettare di limone; millefoglie digrano tenero con principinodello ionio e scorzetta al limo-ne verdello; treccia di pesce ar-gento in crosta di mandorle epesto di basilico rollino di sar-de al pane profumato; compo-sizione di ortaggi grill e patataallo zafferano; semifreddo almandarino di Sicilia. Tel095.2505111; [email protected].

Un hammamnel cuore di RomaIdeale per una pausa relax nel-le giornate cittadine, il centrobenessere di Villa Spalletti Tri-velli, raffinata dimora storica,nel cuore della capitale, propo-ne agli ospiti un ricco e artico-lato percorso di depurazione erigenerazione con tepidarium,zona relax, bagno turco e floa-

thing therapy, specialità delcentro benessere che permettedi rilassarsi, in assenza di gra-vità, immersi in acqua poten-ziata dai benefici dei sali delMar Morto. Completa il centrouna moderna sala fitness, conmacchinari Technogym e pro-grammi di personal training. Afirmare il menu dei trattamentidue linee tra le più all’avan-guardia: quella cosmetica Sha-ni e quella per Spa Elemis. Re-sidenza dei Conti Spalletti Tri-velli sin dai primi anni del XXsecolo, la Villa è situata nelcuore della città eterna. Oltreal centro benessere, offre 12camere tra suite, junior suite ecamere de luxe. A disposizio-ne, per gli ospiti più esigenti, ledue lussuose Garden Suite, re-centemente inaugurate e arre-date con dipinti originali e og-getti d’epoca provenienti dallacollezione personale del Conte.

Gran Meliá PalacioDe Isora: miglior resortin SpagnaL’hotel Gran Meliá Palacio deIsora a Tenerife è stato elettoMiglior Resort di Spagna du-rante la quarta edizione deiCondé Nast Traveller Awards,premio che riconosce il lavorodelle migliori imprese del set-tore turistico. «Questo premioriflette l’impegno del Gran Me-liá Palacio de Isora nel raggiun-gere i più alti standard di quali-tà e servizio, così come la qua-lità nell’offerta di intratteni-mento, alta gastronomia e be-nessere nel resort», ha dichia-rato Carlos Martins, Diretto-re Generale dell’hotel. Situatosulla costa sud di Tenerife, inuna posizione unica, il GranMeliá Palacio de Isora si distin-gue per la magnifica architettu- �

Prima boutique italiana Gagà MilanoInaugurata, lo scorso maggio, nel capoluogo lombardo, la primaboutique di orologi Gagà Milano in Corso Venezia 8. Nato nel 2004,il marchio Gagà gioca con forme geometriche e stravaganti dettaglidi colore. La novità introdotta dal brand è l’applicazione di un cin-turino a un orologio da tasca dell’800: un rimando tra passato e fu-turo che oggi conquista giovani (e non solo) di tutto il mondo. Nes-sun limite all’uso dei materiali: carbonio, kevlar, diamanti, oro roso

e un’unica indiscussa prota-gonista: la corona a ore 12,simbolo del marchio. Nellevetrine le collezioni presen-tate al Salone Internazionaledell’Orologeria di Basilea:manuale 48 limited edition(realizzato in esclusiva per laboutique italiana), manuale40mm diamanti, chrono48mm quarzo, diving 48mmautomatico, Napoleone ladyquarzo.

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178 5 2012 | www.mastermeeting.it

ra, in perfetta armonia conl’ambiente circostante, le ca-mere dal design elegante, l’altacucina e l’esclusiva Spa. E perchi cerca il lusso estremo, al-l’interno del resort si trova ilRedLevel, un boutique hoteldove il servizio raggiunge imassimi livelli.

Principe Hotel di Catania:uniti per l’Emilia RomagnaIl Principe Hotel di Catania si èreso protagonista di un’iniziati-va di solidarietà nei confrontidelle popolazioni dell’EmiliaRomagna colpite dal terremotodello scorso mese. Il quattrostelle ha deciso di devolvere il20% delle prenotazioni non in-termediate del mese di giugnoa favore degli abitanti delle zo-ne più martoriate. Per aderireall’iniziativa è sufficiente, all’at-to della prenotazione, comuni-care per telefono o via email ilcodice EMILIA12. Info: www.il-principehotel.com.

Inaugurato nel sud Italiaun polo fieristicodi concezione innovativa«Un centro expo nel cuore del-lo shopping di Etnapolis». Cosìil direttore generale BarbaraMirabella ha definito il rinno-vato Centro Etnafiere, il primopolo fieristico di concezione in-novativa nato nel sud Italia, du-rante un incontro con i giorna-listi nella Sala Convegni Etnacon Salvatore Abate, del Grup-po Alis Immobiliare Cta Spa,Alfio Mosca, direttore della Cit-tà del tempo ritrovato, e nume-rose autorità politiche, civili,militari e religiose. Con i suoisettemila mq di superficie co-perta – quattromila dei quali inarea libera – e duemila esterna,Etnafiere si ispira a criteri di

flessibilità e fruibilità a tuttovantaggio della logistica e co-niuga estetica e tecnologia. Ilpadiglione espositivo da tremi-la mq è un’area totalmente at-trezzata e climatizzata, allestitaper 365 giorni all’anno, concento stand e spazi espositivi,un bar, sale riunioni e uffici pergli organizzatori, oltre a una sa-la convegni da trecento posti.

«Etnafiere insomma» ha spie-gato Barbara Mirabella, «puòoffrire tutta una serie di com-fort a chi organizza le fiere edeventi congressuali e convegnie ai visitatori: parcheggi, risto-ranti, assistenza, negozi sem-pre aperti. Insomma è come sefosse al centro di una città sen-za gli svantaggi dei grandi nu-clei urbani». �

Tripadvisor premiail Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & SpaRenaissance Tuscany Il ciocco Resort & Spa – il primo Renaissan-ce Resort d’Europa situato nella splendida Garfagnana (Lucca) - haricevuto un Award of Excellence per il 2012 da Tripadvisor, il piùgrande portale di viaggi a livello internazionale e social networkdedicato al turismo. A motivare il premio di eccellenza, l’altissimapercentuale di commenti positivi per la struttura, che sotto la ge-stione Renaissance si sta affermando sempre più come destinazio-ne benessere di charme.Dalle recensioni su Tripadvisor emerge che i visitatori apprezzanoil Renaissance Tuscany soprattutto per l’impeccabile servizio, sem-pre cortese e attento, per gli ambienti eleganti ma accoglienti, laposizione appartata in un ampio parco naturale della Valle del Ser-chio con vedute uniche, l’ampio spettro di attività sportive e oppor-tunità di relax che la tenuta e il Resort offrono, le proposte gastro-nomiche di alta qualità dei suoi ristoranti. «Siamo onorati di rice-vere questo riconoscimento di eccellenza da Tripadvisor in quantorispecchia la percezione e il vissuto degli ospiti presso la nostrastruttura”, ha commenta Georges Midleje, General Manager del Re-naissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa. “Offrire ai visitatori unafuga di assoluto relax nella suggestiva cornice in cui il Resort sor-ge è la nostra missione. È soprattutto il servizio, i sorrisi e l’atteg-giamento sempre positivo di tutto il personale, che al RenaissanceTuscany chiamiamo ‘Ambassadors’, a meritare i complimenti deinostri ospiti. Non importa quanto sia fisicamente bello il Resort:questo è sempre secondario rispetto al grandioso lavoro che essisvolgono».

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Tutto in un solo desiderio?Hotel Parchi del Garda

Hotel Parchi del GardaLazise, Verona • Italy • Tel. +39 045 6499611 • [email protected] • www.hotelparchidelgarda.it

Ampi e polifunzionali spazi MICE, con 1700 mq a completa disposizione per eventi di qualsiasi tipo e dimensione come Expo, Show-room, Sfilate, Convention, Meeting, Team-Building e Cene di Gala fino a 600 persone in un’unica sala. Il comfort e i servizi di un Hotel a pochi passi dal Lago di Garda e dalla sua straordinaria offerta turistica, con 233 moderne e accoglienti camere, 3 sale ristorante

e una piscina esterna immersa nel verde. E ancora, uno staff di professionisti sempre al tuo fianco per garantirti tutto il supporto necessario, prima, durante e dopo l’evento.

Realizza il tuo desiderio. Tutto in un’unica location.

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180 5 2012 | www.mastermeeting.it

tutte con vista mozzafiato lun-go la Sheikh Zayed Road e sul-le acque brillanti del Golfo Ara-bo. L’Hotel avrà anche una pi-scina esterna in un parco di cir-ca 5000mq, un centro congres-suale con 11 sale meeting concapienza massima da 3 milaposti e sei tra bar e ristorantiche propongono cucina inter-nazionale ma anche specialitàarabe sempre con prodotti ri-cercati e freschissimi. Non po-teva quindi esserci sfida miglio-re per un manager dalle grandiqualità. Mario Ferraro è statonominato, nel 2010, GeneralManager of the Year Europe,Hilton Worldwide e recente-mente “Hotel Manager of theyear Europe 2011” dalla Euro-pean Hotel Management Asso-ciation. C.C.

Non sarà stato facile lasciare lecalde atmosfere dell’Hilton Mo-lino Stucky di Venezia e soprat-tutto un periodo pieno di sod-disfazioni e riconoscimenti in-ternazionali. Ma a Mario Ferra-ro, manager di indiscutibileesperienza e professionalità,piacciono le grandi sfide ed èper questo che è ora a Dubainegli Emirati Arabi per seguirela prossima apertura di una trale strutture alberghiere più mo-derne e di altissimo livellonell’ospitalità, il Conrad Dubai.Nato in Germania nel 1967, madi nazionalità italiana, trilin-gue, Mario Ferraro, a soli 26anni è già Deputy General Ma-nager del Grand Hotel SantaLucia di Napoli, di cui diventadirettore nel 1997. Nel 2002 as-sume la carica di General Ma-nager del San Domenico Pala-ce di Taormina, con il quale ot-tiene numerosi riconoscimentiinternazionali e diverse nomi-nation legate alla rivista CondèNast Traveller. Nello stesso pe-riodo è anche Area GeneralManager, prima Napoli e Taor-mina, poi Sicilia, della Turin

Hotels International. È quindinel marzo 2008 che approda al-la guida dell’Hilton MolinoStucky di Venezia, pochi mesidopo la sua apertura, dopo unlungo rapporto di collaborazio-ne interrotto ad aprile diquest’anno per seguire l’apertu-ra della nuova struttura delGruppo Hilton.Il Conrad Dubai, parte dellaConrad Hotels&Resorts, è unodei progetti più importanti diHilton Worldwide, ideale per ilviaggiatore di oggi, moderno esofisticato. Forte di una eccel-lente personalizzazione dei ser-vizi, la catena è presente in tut-ti e cinque i continenti e sem-pre nelle località più esclusive.Nelle intenzioni del Gruppo pe-rò, il Conrad Dubai è destinatoa diventare qualcosa di più,una vera e propriaflagship della compa-gnia. I suoi imponenti52 piani sono situatinel cuore della cittàfinanziaria, a poca di-stanza dal Dubai In-ternational Airport,dal World Trade Cen-ter, dal Dubai Con-vention Center e a so-li cinque minuti dalpiù grande centrocommerciale delmondo e dalla BurjKhalifa, la torre piùalta al mondo. Inoltrela vicina stazione deitreni garantisce unservizio in molte lo-calità chiave. Cameree suite in tutto 552 of-frono ogni comfortimmaginabile, oltrealle più sofisticate emoderne tecnologie,

Mario Ferraro al Conrad DubaiDopo quattro anni al Molino Stucky di Venezia, Ferraro è il nuovo gmdi una delle strutture Hilton Wordwide più all’avanguardia

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LE LOCATION DI MM

ness oriented. Strategicamenteposizionato vicino alla grandefiera di Rho- Pero, a 40 chilo-metri dall’aeroporto di Malpen-sa e da quello di Linate, l’alber-go è facilmente raggiungibiledal centro di Milano: dista solo700 metri dalla metropolitanaMolino Dorino della linea rossa(a cui è collegato con un servi-zio di navetta gratuito) e a 300metri dallo svincolo autostra-dale della Tangenziale Ovestcon l’uscita Pero Sud, sullaSP11 “Gallaratese” della Mila-no-Novara. Immerso nel verdedell’immenso parco che lo cir-conda, l’Atahotel Expo Fierapropone 420 camere di varia ti-pologia e grandezza: belle, tec-

Una fonte energeticaassimilabile a quellerinnovabili, il teleri-scaldamento, ottenu-

to con l’incenerimento dei ri-fiuti e l’utilizzo dell’energiaprodotta, logge bioclimatiche epannelli fotovoltaici. Ancora:superfici vetrate che funziona-no come captatori solari, isola-mento termico e controllo del-la temperatura con speciali im-pianti intelligenti come fancoils e free cooling dotati disingoli regolatori, sistemi d’illu-minazione basati su corpi illu-minanti con un elevato rappor-to lumen/watt, stoccaggiodell’acqua piovana da utilizzareper l’irrigazione dell’area a ver-de e delle fioriere: tutto è statoprogettato per ridurre le emis-sioni di CO2 nell’atmosfera at-traverso la determinazione delconsumo di energia primariaper il riscaldamento e la clima-tizzazione realizzando un mo-dernissimo hotel 4 stelle busi-

Progettato secondo criteri funzionali e tecnologici avanzaticheassicurano moderno comfort ed eco-sostenibilità,il quattrostelle è il più grande albergo dell’area del Nord Italia,realizzato vicino al polo fieristico di Rho/Pero, con capacitàcongressuale complessiva di 2900 persone

Atahotel Expo Fiera

nologiche e moderne, arredatecon materiali preziosi come illegno e il marmo e tutte inso-norizzate e luminosissime gra-zie alla loggia a vetri con affac-cio direttamente sull’esterno:alcune delle Deluxe e tutte leSuite superano i 55 metri qua-drati e molte dispongono di ter-razzo privato con vista panora-mica sul parco o sulla città. Ol-tre a ogni comfort, in ciascunac’è un set per la preparazionedi bevande calde con coffeemaker e una scelta di caffè einfusi. Di alto livello il sestopiano con l’Executive floor cheospita 42 Junior Suite, tuttecon cabina armadio di grandeampiezza e terrazzo, completa-no il piano alcune salette per“executive meeting”. Ampiezzae luminosità diffusa caratteriz-zano anche gli altri ambientidella struttura: dalla lobby cen-trale – il cuore pulsante del -

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l’hotel con il bar incorporatoperfetto per organizzare incon-tri di lavoro o sorseggiare unaperitivo – al ristorante Magel-lano con cucina a vista per 150persone, dalla Sala Colazionidal lungo e ricco buffet per 150persone, allo scenografico spa-zio polifunzionale open air co-perto, al piacevole dehors di600 metri quadrati posizionatodietro l’albergo direttamentenel parco: uno spazio deliziosoper ospitare ogni tipo di eventodurante la bella stagione. E, fe-dele alla filosofia di Atahotelsche mette al centro dei propriinteressi oltre all’accoglienzapersonalizzata il benessere deipropri ospiti, come in ogni suastruttura, c’è anche l’attrezza-tissimo fitness centre.L’imponente complesso archi-tettonico dispone di un centrocongressi di ultima generazio-ne di 6000 metri quadrati, co-struito secondo i più innovativicriteri tecnologici e con unagrande flessibilità degli spazimultifunzionali. Ha una capaci-tà complessiva di 2900 perso-ne, dispone di numerose sale,due delle quali plenarie – ri-spettivamente di 1200 e 1100metri quadrati – illuminate daluce naturale, una sala quadra-ta con allestita una americanafissa, due ampi foyers internioltre altri spazi esterni copertie un attrezzato business cen-tre. Si distingue per l’assistenzadedicata e un ottimo servizio diristorazione in grado di soddi-sfare le esigenze più complessecon proposte personalizzateper ogni tipo di manifestazioneo meeting. Tutto il centro con-gressi, le aree comuni e le ca-mere sono completamente co-perte da collegamento internetWi Fi. LSB

LE LOCATION DI MM

184 5 2012 | www.mastermeeting.it

LE LOCATION DI MM

ficiente spazio congressuale,con un foyer, due sale plenarie(rispettivamente per 250 e 120persone) e tre altre sale di dif-ferenti misure. Il complessoconta 113 camere e il suo ver-satile Centro Congressi rappre-senterà il nuovo punto di riferi-mento di tutto il Garda verone-se e non solo. Le sale sono cor-

ABardolino, una delleperle del Lago di Gar-da veronese, da mag-gio, grazie all’apertura

di Aqualux Spa Suite & Terme,è possibile sperimentare unanuova dimensione di ospitalità.Anche grazie alla sua certifica-zione Clima Hotel che ne atte-sta l’anima eco, Aqualux SpaSuite & Terme crea per isoggiorni business e leisureun’esperienza di rigeneran-te benessere basata sulconcetto di bien vivre toutcourt. La proposta dell’ho-tel dedicata al mondo MI-CE è ampia e variegata:1.200 mq di moderno ed ef-

redate con attrezzature di ulti-ma generazione e da impiantitecnologici d’eccellenza firmatiCreston, azienda leader del set-tore. La sala Colombara (273mq) può essere suddivisa in sa-la Novello (166 mq) e Sala Ri-viera (107 mq); la Sala Bardo, aforma di botte, è perfetta permeeting, esposizioni, presenta-zioni di autovetture e motoci-clette. La Sala Zerbetto (54 mq)è l’Executive Board Meeting,ideale per incontri esclusivi; laSala Gramole (49,50 mq) puòaccogliere meeting di piccole emedie dimensioni.Cuore della struttura è una“corte” sconfinata che ospita

Una nuova apertura che riserva un’occasione imperdibile.A Bardolino

Aqualux Spa Suite & TermeAqualux Spa Suite & Terme

SPECIALE GIUGNO/LUGLIO FULL DAY MEETING(min. 30 partecipanti)• 2 coffee break (mattino & pomeriggio)• 1 business lunch placé (menu a tre portate con bevande incluse)• Affitto giornaliero della sala meeting• Acqua minerale e naturale in sala per i partecipanti• Attrezzatura tecnica base e videoproiettore• Connessione internet standard: E 60,00 a persona

5 2012 | www.mastermeeting.it 185

AquaExperience, area pool checonta 7 piscine di acqua terma-le – interne ed esterne – e 1 pi-scina di acqua salata. Tutte lesale sono disponibili sia peruna giornata intera sia permezza giornata.Una menzione speciale va al-l’AquaSpa & Wellness che, coni suoi 1000 mq, strategicamenteilluminati da luce naturale, rap-presenta un autentico paradisodel benessere, grazie a 6 cabineper i trattamenti estetici, idro-massaggio e fangoterapia, una

Private SPA, quattro saune, duebagni a vapore, una fontana dighiaccio, un calidarium e unsolarium. Natura Bissé e Thal-go sono i marchi beauty di ec-cellenza selezionati dalla SPAmanager e dal suo staff. Il pro-gramma dei trattamenti offreun’ampia scelta di opzioni –più di 50 – che privilegianol’utilizzo di sostanze e principiattivi naturali combinati adazioni medico-estetiche al-l’avanguardia come la criotera-pia e la carbossiterapia.

Oltre alla SPA è presente unazona fitness di 130 mq. Moltointeressante anche l’offertagourmet dei due ristornati Ita-lian Taste e Drops Food & Wi-ne con un occhio di riguardoper le eccellenze a km 0. Infine,la frizzante area bar “SparklingLounge” propone raffinaticocktail in un’atmosfera co-smopolita, perfetta per piace-voli momenti di relax.

Luciana Sidari

LE LOCATION DI MM

indirizzi più interessanti per ilturismo Mice.

Un conference centredi oltre 600 postiDal punto di vista degli spazi,l’Hotel costituisce un unicumsulla Costa Adriatica: nel suocentro congressi si aprono set-te sale, in grado di ospitare da20 a 700 persone. L’ambientepiù ampio, la Sala Tritone, è adisposizione per congressi, ce-

Ampi spazi per grandieventi: questo il trattodistintivo del Baia Fla-minia Resort, che si

trova a Pesaro, al centro del-l’insenatura da cui prende ilnome. Se il mare è il panoramache si vede dall’Hotel, attornoal complesso si apre uno sce-nario naturalistico suggestivo,il Parco Naturale San Bartolo,ma non è lontano neppure l’an-tico centro storico del capoluo-go marchigiano.La struttura, che durante la sta-gione estiva si trasforma in unvero e proprio resort, grazie al-la formula all inclusive che of-fre tutti i servizi e le comoditàdi un villaggio agli ospiti in va-canza, rappresenta uno degli

rimonie, cene aziendali, pre-sentazioni e feste a tema. Qui iposti sono 600, ma l’ampio fo-yer antistante e la possibilità dicollegamento con la vicina salaAtlantide permettono di au-mentarne la capienza e di orga-nizzare, in parallelo rispettoall’evento principale, anchemostre, esposizioni o semplice-mente allestire un coffee breakin grande stile.

L’offerta ristorativaPer quanto riguarda la ristora-zione, all’interno del Baia Fla-minia si trova “La Rosa deiVenti”, con vista sul mare e sul-le colline, ristorante che puòaccogliere cene di gala, buffete banchetti per 160 partecipan-

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LE LOCATION DI MM

In vista dell’estate, la struttura marchigiana associa agli spazitradizionali per il business attività e ambienti all’aperto, di fronteal Mar Adriatico

Baia Flaminia ResortBaia Flaminia Resort

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del mercato settimanale, contappa alla casa natale di Gioac-chino Rossini e visita alle bel-lezze architettoniche cittadine.Nelle immediate vicinanzedell’Hotel anche un minigolf eun centro sportivo con campida calcetto, tennis e piscine.Un soggiorno, anche di lavoro,di più giorni, permette poi diorganizzare escursioni verso letante attrattive attorno al Re-sort, andando alla scoperta dicittà come Urbino, una dellecapitali del Rinascimento ita-liano, di cui rimangono vestigiaarchitettoniche e collezionid’arte di eccezionale valore, emonumenti. Tra questi il castel-lo di Gradara, che si trova al-l’interno di un borgo medieva-le, notissimo per essere stato ilteatro dell’amore tra Paolo eFrancesca, o la fortezza di SanLeo, di origine romana, chenella sua lunghissima storia èstata anche il carcere dello Sta-to Pontificio, in cui furono de-tenuti patrioti e liberi pensato-ri, tra cui Alessandro conte diCagliostro, che qui morì alla fi-ne del Settecento. P.T.

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ti. La sua cucina offre i piatti ti-pici della gastronomia locale,accanto a suggestioni nazionalie ricette dal mondo. Durante ilperiodo estivo, è disponibileanche un secondo locale, il ri-storante “ Tritone”, accanto al-la piscina, in cui pranzi e cenesono serviti a buffet, mentre ungiorno a settimana tutto il me-nu viene allestito seguendo undiverso tema gastronomico.La vocazione business dell’Ho-tel si traduce nella presenza,accanto agli spazi, anche di ser-vizi di segreteria e gestioneeventi, per seguire le aziendenella definizione di tutti gliaspetti necessari per la creazio-ne di un meeting, dalla logisti-ca degli spostamenti alla pre-notazione delle camere, 118 intotale, di diverse tipologie, dal-le attività post congress (cenee feste, momenti di relax o disport) alle serate, tra il piano-bar interno al Resort o gli spet-tacoli ospitati in città.

Benessere in SpaOltre alla buona cucina, incon-tri e convention possono esse-re accompagnati infatti ancheda occasioni di relax e svago.Innanzitutto grazie alla Spa, ilcentro benessere interno al Re-sort, in cui seguire il percorsoumido tra bagno turco, sauna etepidarium, quello emozionale

o il percorso Kneipp. La pisci-na, interamente circondata dagrandi vetrate, con idromassag-gi a seduta e percorsi riattivan-ti, è il fulcro di tutto il wellnesscenter, accanto all’area beauty.All’esterno si trovano altre duepiscine, Levante e Ponente, ri-servate ai soli ospiti dell’Hotele attrezzate, mentre di fronte alcomplesso si apre la spiaggiadi sabbia fine, di fronte al bludel Mar Adriatico.

Sport e post congressnei dintorniPer chi preferisce dedicarsiall’attività fisica sono organiz-zati bici tour, grazie alle bici-clette messe a disposizione dalResort, tra i sentieri del ParcoSan Bartolo o in direzione delcentro di Pesaro in occasione

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ta. Terragni ha ideato una strut-tura poligonale magicamentesospesa sull’acqua, con una se-rie di aperture sulle pareti, chehanno diverse angolazioni, perminimizzare l’effetto della lucediretta, come già in altre suefamose opere, dall’ampliamen-to del Museo di Berlino al Fe-deration Square di Melbourne.Lo Spazio Como, quindi, è unodegli edifici congressuali piùspettacolari della provincia, ol-tre che uno dei più grandi per

Design avveniristico, al-l’interno di un parcoda 15 mila metri qua-drati, in una location

tranquilla e con una capienzadecisamente insolita per Co-mo: questi i tratti distintividell’Auditorium Spazio Como,proposta congressuale di puntadel Grand Hotel di Como, veroresort urbano a pochi minutidal centro storico della città edal Lago.Questo edificio polivalente,inaugurato nel 2007, è statoprogettato dal celebre architet-to Attilio Terragni, che ha rea-lizzato una struttura dal designunico e originale, tanto da me-ritare il Premio Maestri Coma-cini 2009 nella categoria nuovecostruzioni. Spazio Como na-sce come originale soluzionecreativa per rispondere ad al-cune esigenze tecniche specifi-che: una sala convegni da 300posti, il più possibile luminosae aperta verso il parco, ma nel-lo stesso tempo al riparo dal fa-stidio della luce naturale diret-

All’interno del complesso, lo Spazio Como, un edificiopolivalente, dal design futuristico, per inscenare eventi e incontrifino a 350 persone

Grand Hotel di Como

dimensioni, con i suoi 400 me-tri quadrati di superficie pereventi fino a 350 persone. Ver-satile e polifunzionale, può ac-cogliere congressi, conferenze,party, sfilate, matrimoni, inau-gurazioni e presentazioni diprodotti. L’Auditorium ha infat-ti ospitato nel corso degli anninon solo convegni internazio-nali, incontri di lavoro e riunio-ni plenarie, ma ha saputo tra-sformarsi di volta in volta a se-conda delle esigenze dei suoiospiti, da location per cene digala a discoteca, grazie al-l’enorme palco, al megascher-mo e all’impianto di diffusionesonora di qualità professionale,da set per lanci di prodotto ateatro di eventi culturali. L’am-bientazione è stata utilizzataanche per le sfilate di moda,che hanno sfruttato l’ampiametratura e l’altissimo soffittoper i giochi di luci e gli effettispeciali, mentre la struttura po-ligonale e i materiali anti-river-bero garantiscono un’elevataqualità del suono, pensata per

DESTINAZIONE COMO

BEST BREAKFASTPer il pasto più importante della giornata il Grand Hotel di Comopropone ogni mattina “Best Breakfast”, colazione studiata in colla-borazione con la food designer italo-olandese Maddalena Prini cheha creato un buffet di isole “a tema”: tuttifrutti, cereali+, il rituale deltè, il piccolo forno, tavola fredda, pronto al momento (con uova, cuo-co e padelle in sala) e un angolo per chi non si accontenta o ha esi-genze particolari, con prodotti bio, ipocalorici e senza glutine.

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cessarie, dagli impianti audio-video di ultimissima generazio-ne alla connessione Wi-Fi, dal-lo schermo per videoproiezionialla scenografia di luci perso-nalizzabile, controllate dallacabina di regia. Accanto l’areabackstage e le cabine fisse perla traduzione simultanea.Da Spazio Como si accede di-rettamente al parco che cir-conda il complesso, spazio ver-de tra i più grandi del territoriograzie all’opera di continuoampliamento fatta nel corsodegli anni. Qui ci si sposta percoffee break e buffet nel corso

della bella stagione, ma il giar-dino può anche trasformarsinella suggestiva location in cuiorganizzare apertivi e festeaziendali, o un insolito pic-nicnel verde.Nel Grand Hotel di Como nonmancano però altre soluzioni,più tradizionali. All’interno delcentro convegni si trovano 10sale modulari, per una capien-za complessiva di tutto il com-plesso che raggiunge le 1.000persone.Un cenno a parte merita la pro-posta gastronomica dell’alber-go. Oltre al Ristorante Gustoche offre una cucina italianatradizionale rivisitata in chiavemoderna all’interno di ambien-te classico e raffinato, ci sono ilKitchen, intimo concept restau-rant, in cui gustare piatti sor-prendenti e innovativi, con unmenu che segue le stagioni epropone la collezione primave-ra/estate e quella autunno/in-verno, e il Kincho, churrasche-ria immersa nel parco con cuci-na di ispirazione sudamericana,grigliate di carne e pizze. G.G.

concerti e spettacoli. Inoltre, ildesign ultramoderno, che per-mette di ricreare un’atmosferasimile a quella di un salone del-l’auto, ha permesso allo SpazioComo di fare da cornice allapresentazione di nuovi modellidi vetture. Qui la luce naturaleproveniente dalle finestre a ta-glio crea eleganti giochi di lucesulle carrozzerie, e ne valorizzale linee di design, mentre alcu-ne aree del parco possono es-sere utilizzate per creazione di“isole” dove esporre i modelli ei test drive si possono organiz-zare lungo le strade panorami-che del Lago di Como. Infine lalocation, sia per la particolarearchitettura dell’edificio sia perle numerose opere contempo-ranee esposte nel parco enell’hotel, è stata teatro di mo-stre d’arte.Agli spazi si associano i servizi,dal supporto pre e post eventoper la logistica, i servizi di tran-sfer e l’ospitalità, all’organizza-zione di attività extra, comeuna gita in battello sul Lago oun itinerario enogastronomico.Per il business questo ambien-te offre tutte le attrezzature ne-

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grazie a spazi e servizi costruiti amisura di una clientela business.L’hotel dispone di quattro salemeeting modulari, con la possibi-lità di ospitare fino a 250 personein un unico ambiente, tutte at-trezzate e connesse con rete Wi-Fi. In questi anni hanno ospitatodiverse tipologie di eventi: daicongressi medici e farmaceutici(grazie alla presenza di sotto salee ampi spazi espositivi), alle con-vention aziendali (che possonoutilizzare strumenti come la vi-deo conferencing), ai test driveed esposizioni di automobili (or-ganizzati nell’ampio parcheggioesterno), fino a presentazioni diprodotto, corsi di formazione eworkshop. All’interno dell’edifi-cio anche il Cruise Restaurant,locale dal design moderno perpranzi di lavoro e cene di gala.

Accanto un LoungeBar, che offre ognigiovedì sera il CruiseHappy Hour, con mu-sica e ricco buffet.Il momento congres-suale può essere an-che accompagnato daattività che sfruttanole attrattive del terri-torio: visite nel centro

Alle porte di Como e delsuo rinomato Lago, sitrova un hotel che hatutte le carte in regola

per essere tra le destinazioni Mi-ce più interessanti del Nord Ita-lia. Collocato strategicamenteaccanto alle più importanti etrafficate direttrici della zona, vi-cino agli aeroporti di Milano Mal-pensa e Lugano e a poco più dimezz’ora di viaggio dal Polo Fie-ristico di Rho Pero, si trova alcontempo in un’area tranquilla,da cui si raggiunge comodamen-te il Lago di Como. L’hotel Crui-se, 4 stelle Superior di MontanoLucino, è l’unico Design Hoteldell’area in grado di accogliereeventi aziendali di varia natura edimensione e di ospitare con-gressi, convention, party azien-dali e momenti di team building,

storico di Como, tour enogastro-nomici ed escursioni in barca sulLago. Le strutture ricreative nel-la zona permettono anche di pra-ticare diversi sport, vela, surf,canoa, lezioni di volo sull’idrovo-lante, trekking, scalata e golf. Trai team building più richiesti meri-tano un cenno le competizionisul circuito di go-kart, le regatein barca a vela e la caccia al te-soro sul Lago. Chi poi accompa-gna i delegati di un congresso, ocoloro che partecipano a unmeeting può utilizzare il tempolibero dedicando una giornata al-lo shopping grazie alla vicinanzadi Outlet come il Fox Town, inSvizzera, a soli 20 minuti di stra-da, l’Armani Outlet, e il Casinò diCampione. Fabrizia Terzago

Convention e team building tra sport e buona cucina per questa strutturache si pone sulle direttrici principali del Nord Italia

Hotel Cruise Como

DESTINAZIONE COMO

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contemporaneo, che ogni dueanni gli fa “cambiare pelle”.

H club>diana.Semplicemente unicoPer il 2012 i designer della mai-son comasca hanno scelto pro-poste d’arredo dai colori caldicon pelli che si alternano tra lenuance dei beige e dei marroni.

Al centro della scena il divanoAlfred, storico pezzo forte diBaxter, che domina la loungeanche nella versione Soft. In-torno, a fargli da corte, pol-troncine vintage e tavolini dellacollezione Unique, serigrafati amano secondo l’estro dell’arti-sta e realizzati come fosseroquadri. Pezzi unici e inimitabiliquindi, perfetti per accompa-gnare gli eventi milanesi piùglam e i momenti più belli deisuoi frequentatori. Abituali omeno, milanesi oppure no, po-co importa. Ciò che conta è ilmood stesso che l’h club vuolee sa trasmettere ai suoi ospiti,quello di un piccolo piacere

Il Diana, lo sappiamo, è unodei ritrovi più fashion diMilano e lo ha dimostratolo scorso 8 maggio all’inau-

gurazione del giardino privato,il ritrovo preferito dai milanesidurante la bella stagione. Perl’aperitivo, of course, ma nonsolo. Il giardino e il gazebohanno mantenuto anche que -st’anno lo stile a tutta naturadove la pelle e il cuoio nei tonibruciati, il beige delle poltron-cine e dei pouf si abbinano allenuance verde salvia e lime deidivani creano una vera oasiverde nel cuore di Milano Eproprio il - bar del quattro stel-le si è presentato per l’occasio-ne con un look tutto nuovo, dicui peraltro aveva già datoun’anteprima lo scorso 20 apri-le, ospitando l’evento del mar-chio made in Italy Baxter. A cu-rarlo Baxter appunto, tra i pro-tagonisti italiani del design

Martedì 8 maggio lo storico hotel milanese ha inauguratoil suo incantevole giardino privato. Per l’occasione l’h club>diana,il suo mitico bar, ha sfoggiato il nuovo look firmato Baxtere presentato un calendario di appuntamenti ancora più ricco e cool.Praticamente da non perdere

Sheraton Diana Majestic

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zioni con gli stilisti non sonoancora iniziate, il secondo gior-no della settimana è comunqueall’insegna del fashion, animatoda agenzie di modelle.Back to 80’s ogni mercoledì se-ra per i nostalgici di quell’epo-ca musicale e una volta al meseVinyl seduction, dedicato atutti gli appassionati del vinile.Grande new entry, un giovedìal mese, l’appuntamento Liveat Diana con performance mu-sicali live. A seguire ThankGod it’s Friday con dj set stilegroove, ambient e new age, sa-bato sera tutti al Groove Beat eper concludere al meglio il we-ek end e iniziare con i miglioripropositi la nuova settimanaecco gli appuntamenti Rumnight e Cointreaupolitan in cuicon la partnership di MountGay Rum di Fratelli Branca eCointreau si alterneranno sera-te di degustazione di liquori ecioccolato ad altre in cui bar-

man specializzati daranno le-zioni di cocktail.Largo poi agli special eventsche, durante tutto l’anno, fe-steggiano le ricorrenze specialidi Milano e dell’hotel. L’ultimain ordine di tempo l’8 maggioscorso. Serata aperitivo verycool con DJ set e accompagna-mento musicale della Zerogra-vity band. Dedicata a tutti gliamanti della movida milanese.Perché il Diana è il Diana... Theplace to be and to be seen inMilan... Meet you there!

Marina De Falco

quotidiano, lontano dai ritmifrenetici della città. Uno spazioda vivere liberamente, amiche-vole, informale senza rinuncia-re al glam e proprio per questoicona di un lifestyle contempo-raneo e cosmopolita in cuiognuno di noi si sente fin dasubito parte integrante.Ecco perché l’h club>diana, in-sieme all’heat>diana restau-rant, è un must. Un aperitivo,una raffinata cena d’ispirazionemediterranea, un after dinner oun brunch all’aria aperta nel fi-ne settimana con gli appunta-menti Saturday e SundayBrunch e le migliori hit del pa-norama musicale internaziona-le a fare da colonna sonora.E quest’anno ancor di più, conil nuovo e ancor più ricco pro-gramma di appuntamenti, pen-sato per rispondere alle esigen-ze di target differenti. Ogni se-ra, all’ora dell’aperitivo, musicae intrattenimento diversi.

Sette giorni con il DianaConosciamola allora in detta-glio la settimana Spring Sum-mer 2012 secondo il Diana.Lunedì. Serata Chillout lounge.Per iniziare al meglio cosa c’èdi meglio che sorseggiare uncocktail in un’atmosfera gla-mour ed esclusiva?Il martedì, una volta al mese,sarà Stylish con la presentazio-ne di collezioni di moda di gio-vani stilisti emergenti tra musi-ca latin house e sound british,ma anche ora che le collabora-

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Lac, cuore storico del GrandResort, con 154 camere e 5 ju-nior suite. Le 45 Murialdo Sui-tes Luxury, tra le quali la Pen-thouse, soddisfano le esigenzedegli ospiti che cercano il lus-so. La Villa offre 22 suites, af-facciate sul magnifico parco esulle bellezze del Lago. Infine, iBungalow sono 33 cottage im-mersi nel parco, pratici e adattialle famiglie o agli sportivi chevogliono vivere in un ambienteesclusivo, ma nello stesso tem-po non essere vincolati ad ora-ri. Tutti gli ospiti possono go-dere dei servizi dell’Hotel:dell’Armonia Spa & Fitness,

Immerso in un parco secola-re di 70.000 mq, sulla spon-da trentina del Lago di Gar-da, da oltre 50 anni l’Hotel

Du Lac et Du Parc Grand Re-sort è il punto di riferimentodell’ospitalità rivana.L’Hotel apre tradizionalmenteda Pasqua a novembre, ma puravendo prevalentemente unaclientela leisure, di tradizionemitteleuropea, ospita meeting,incentive, congressi, eventiaziendali, ritiri di squadre spor-tive, banchetti, feste e ricevi-menti di nozze.Il Complesso offre diverse tipo-logie di soggiorno: l’Hotel Du

Qualche volta si può decidere di “vivere la differenza”, soggiornie meeting gourmet. A Riva Del Garda

Du Lac et Du ParcGrand Resort

che offre saune, docce tropica-li, bagno turco, vasca idromas-saggio ed una serie di tratta-menti, massaggi ed impacchi.Così pure gli ospiti possonoprovare le delizie gastronomi-che proposte dallo chef e dallasua brigata di cucina. A comin-ciare dal rito della colazionedel mattino, nella Veranda enell’esclusivo Roof Garden,vengono servite fantastiche co-lazioni; il pranzo invece vieneservito nella Capannina (luogoideale per chi voglia restare abordo piscina) e nella Terrazzache offre piatti leggeri e ideefresche. La cena invece si de-clina tra il Main Restaurant, do-ve lo chef ha il compito di sod-disfare i palati più raffinati e LaCapannina by night, ideale per

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che sollecita tutti i sensi fin dalmattino e così pure il tipo diservizio, a buffet sulla veranda,al tavolo per le serate gourmetà la carte, ancora più persona-lizzato per gli ospiti degli ap-partamenti e delle suites. Almomento il record del serviziova ad una serata per Bike Festi-val, con 680 ospiti, ma natural-mente si servono anche piattisofisticati, ricercati, impiattati(dall’Astice blu al Tonno crudoalla Ricciola intera, con pastasempre fatta in casa, e dessertmolto curati). La cucina trenti-na si incontra spesso con lacultura mediterranea, così or-taggi, frutti rossi, fiori di zucca,

trote e salmerini animano varifestival del gusto e del colorenei piatti degli ospiti. Lo chefBrink definisce “onesta” la suacucina perché non ha un ap-proccio altezzoso, non è eccen-trica, non è estrema, perché luistesso si pone dalla parte delcliente che negli anni ha dimo-strato di apprezzare questo ap-proccio morbido, sereno. Per idolci è insuperabile il maestropasticciere Loris Vuerich che,insieme con tre collaboratori,sforna tutte le delizie che sipossano immaginare, dallebrioches del mattino impastatecon lievito madre al Pan diSpagna, fatto con uova fresche,alle crostate con frutta di sta-gione... Ogni volta che gli ospitivanno a tavola si aspettano deitrionfi e sicuramente i millemodi di declinare i risotti e dipreparare la pasta secondo lericette regionali italiane, man-tengono alta la considerazionedel Made in Italy. L’Hotel èaperto dal 1 aprile al 5 novem-bre, negli altri mesi lo chef è al-l’estero o in giro per l’Italia, al-la ricerca di nuovi stimoli eno-gastronomici. Allora buon mee-ting gourmet all’Hotel Du Lacet Du Parc Grand Resort! �

famiglie: Marco Brink lo chefexecutive del Du Lac et DuParc, dal 1999 insieme a unabrigata che conta 21 “giacchebianche” e altri 30 addetti, èdavvero l’anima della ristora-zione gourmet dell’Hotel. Natoe cresciuto a Riva, ha originetedesche e cultura trentina. Lasua è una cucina differenziataa seconda delle situazioni chedeve gestire: i menu per ban-chetti, congressi e residenti,sono diversi perché tante sonole sfaccettature dell’Hotel cheoffre anche tante piacevoli si-tuazioni: lunch bistrot, dinnercon ristorazione di nicchia, ce-ne grand gourmet, breakfast

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cui ci inseriamo. L’Excelsior èinfatti al centro delle principalidirettrici del territorio, collega-to a percorsi che costeggiano illitorale sorrentino e il golfo diNapoli, mentre, andando versosud, si arriva fino alla CostieraAmalfitana. Via mare, poi, sipossono raggiungere in tempibrevi Capri o Positano, grazieal servizio aliscafo presente nelporticciolo sottostante l’Hotel,con cui siamo collegati diretta-mente tramite l’ascensore pri-vato che parte dalla nostra ter-razza».«A livello di spazi», continua ilmanager, «l’Hotel dispone di 6sale meeting di piccola/mediagrandezza, in grado di accoglie-re da 10 a 110 partecipanti inun unico ambiente, ma graziealla flessibilità di due sale, la

Struttura di lusso a stra-piombo sul mare, convista spettacolare sulGolfo di Napoli e sul

Vesuvio, la stessa di cui godeval’imperatore Augusto che quiaveva fatto costruire la sua vil-la, il Grand Hotel Excelsior Vit-toria si trova nel centro storicodi Sorrento e rappresenta unodegli indirizzi di maggiore pre-stigio e richiamo per il turismointernazionale in Campania.Non solo ospitalità per soggior-ni di piacere e vacanze, però,sono garantiti da questa loca-tion. Ce ne parla il Direttoredell’Hotel Nicolino Grigio, chesottolinea i plus dedicati almondo Mice: «al primo postosicuramente c’è il contesto in

Nel cuore della Penisola Sorrentina, una delle strutture che ha fattola storia dell’hotellerie italiana e permesso al turismo internazionaledi scoprire una delle regioni più suggestive del Paese

Grand Hotel Excelsior Vittoria

Sala Rispoli che può essere col-legata alla sala Vittoria, i nume-ri crescono e la capienza arrivasino a quasi 250 persone, pereventi come congressi, conven-tion o riunioni plenarie. Chiara-mente agli spazi sono abbinatiservizi all’altezza dello stile edel calore che ci caratterizza:ogni incontro deve essere cura-to nei dettagli e soprattutto mo-dellato sulle esigenze del clien-te, dall’inaugurazione con partydi benvenuto per pochi e sele-zionati clienti, all’organizzazio-ne di un’intera giornata a bordodi una barca privata in cui abbi-nare alla riunione un piacevoleviaggio nel silenzio del mare, al-la possibilità, per gli accompa-gnatori, di usufruire della no-stra Boutique Spa, La Serra,che può essere interamente ri-

servata e offre percorsi contrattamenti mirati».Quali, invece, le caratteristichedi un evento che si possa direriuscito? «Secondo la mia espe-rienza», spiega Grigio, «un in-centive è di successo grazie apochi ma fondamentali accor-gimenti. Dal punto di vista delnumero di partecipanti 100 per-sone sono il limite massimo,mentre dal punto di vista dellaqualità risulta vincente unevento tailor made. Personaliz-zare qualsiasi richiesta del-l’ospite, questo il nostro obiet-tivo, dai servizi di pick up chepossiamo organizzare diretta-mente dall’aeroporto anchecon auto private, al cadeau cheogni sera facciamo trovare incamera ai nostri ospiti, calibra-to sulla base del tema dell’in-centive o del tipo di attivitàsvolte nel corso della giornata,sempre diverso».Per quanto riguarda, poi, lapossibilità di creare eventi arti-colati e che associno al mo-mento lavorativo un team buil-ding o semplicemente occasio-ni di svago, la scelta è amplissi-ma. «Se il soggiorno va dalle 3alle 4 notti, possiamo davverogarantire un’esperienza a tuttotondo, offrendo un programmacompleto che permette di an-dare alla scoperta di destina-zioni e attrattive al di fuori diSorrento. Questo è il tempo mi-

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nimo necessario per poter visi-tare le zone limitrofe, da Pom-pei a Ercolano per chi preferi-sce un’immersione nella storiaoppure Napoli o Capri, che siraggiungono via mare in soli 40minuti. Il legame con il territo-rio è infatti uno dei tratti sa-lienti della nostra struttura. Nelperiodo estivo poi le possibilitàsi moltiplicano. Tra le attivitàpiù richieste una mezza giorna-ta o una giornata intera in bar-ca, che si possono sfruttare perpraticare lo snorkelling nellasuggestiva Baia di Ieranto, ilcuore della riserva marina di

Punta Campanella, di fronte aCapri, guidati da un sub profes-sionista».E, infine, per un’alternativa de-cisamente originale, che abbi-na alla scoperta di un’arte anti-ca, quella dell’intarsio tipico diSorrento dal 1830, la possibilitàdi organizzare team buildingper un gruppo ristretto di ospi-ti, l’Hotel ha stretto una colla-borazione con il MUTA, il Mu-seobottega della Tarsialignea.«Si tratta di uno stage articola-to in 3 giornate per complessi-ve 15 ore, che si tiene presso ilMuseo con l’assistenza di unostorico di questa tecnica artisti-ca e di un intarsiatore profes-sionista, per realizzare un qua-

dro a intarsio che rimarrà poi aricordo dell’esperienza».Da non dimenticare la cucina:«la cui qualità è un vanto pertutto il Paese, ma che qui aSorrento, conclude il manager,«raggiunge l’eccellenza nellacreazione di alcuni prodotti ti-pici. In questo caso basta unsoggiorno più breve, durantecui seguire vere e proprie “le-zioni di pizza” e imparare letecniche e i segreti per la pre-parazione di questo piatto nelristorante l’Orangerie, nel cuo-re dell’agrumeto e a bordo pi-scina. L’altra proposta gastro-nomica dell’Hotel, il Bosquet,con vista panoramica sul golfoe terrazzo estivo all’aperto,permette invece di proporrecorsi di alta cucina per ungruppo ristretto di ospiti, 6/8persone al massimo. Oltre alleattività in house, offriamo an-che la possibilità di scoprirel’arte di produrre la mozzarellao un altro prodotto tipico loca-le, il limoncello, nelle aziendedel territorio». G.G.

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Per la primavera/estate due nuovipacchetti attendono gli ospiti delGrand Hotel del Mare, entrambi fo-calizzati sul benessere e il relax. IlPacchetto “Spa Moments” prevedel’accesso illimitato alla Spa con, in-clusi, alcuni trattamenti, da quellodepurante alle alghe all’aromatera-pia, oltre alla possibilità di usufruiredel percorso tra piscina con idro-massaggio, sauna, bagno turco edocce emozionali. Il pacchetto “Ro-mantic Getaway”, sempre per duepersone, abbina alla Spa alcuni mo-menti pensati per fughe romantiche,dal massaggio di coppia alla cena alume di candela servita in camera,affacciata direttamente sul mare.

ni è infatti andato nella direzionedi offrire spazi e servizi d’eccel-lenza, per potersi qualificare agliocchi degli ospiti, sempre più at-tenti ed esigenti quando si trattadi investire in un evento o di or-ganizzare un inventive, come unasoluzione all’altezza delle loroaspettative.La struttura, da 73 camere inclu-se la Royal Suite e la PresidentialSuite, veri e propri appartamenticon soggiorno e caminetto, una odue camere matrimoniali, e saleda bagno con vasca idromassag-gio, ha inaugurato la stagione2012 con due importanti novità.La prima è il passaggio sotto lagestione diretta dell’hotel delcentro benessere, rinnovato ne-gli spazi e nelle attrezzature. LoSpa & Wellness Club proponetrattamenti costruiti attorno al-l’acqua e un percorso benesserecon piscina con acqua di mare ri-scaldata e idromassaggio, bagnoturco, docce emozionali, area re-lax con postazione di tisaneriabiologica, all’interno di un am-biente elegante e raffinato. Aper-ta tutti i giorni fino a sera inoltra-ta, rappresenta ormai un plus ir-rinunciabile per accompagnare ilmomento del meeting o un sog-giorno di lavoro di più notti.

Una proposta cinque stel-le destinata al mondoMice sulla Riviera diPonente, destinazione

caratterizzata da una vocazioneprevalentemente leisure. Questoil tratto distintivo del Grand Ho-tel del Mare, struttura che sorgesul promontorio che domina Bor-dighera e che nasce con l’intentodi abbinare alla tradizionale ac-coglienza dei vacanzieri la capa-cità di attirare le aziende per in-contri, convention e team buil-ding. Lo sforzo fatto in questi an-

La seconda riguarda il centrocongressi polifunzionale, intera-mente ristrutturato per offriretre sale, da 8 a 99 posti. Articola-to su due diversi piani, per poteraccogliere in contemporanea piùeventi, garantendo a ciascuno lanecessaria riservatezza, ha il suofulcro nella sala principale, cir-condata da una vetrata che siapre su un terrazzo dal quale sipuò ammirare una spettacolarevista mare.E per chiudere con stile e origi-nalità la giornata di lavoro lochef, Diego Vivo, organizza dallecene di gala ai più informalilunch aziendali, proponendo ipiatti del territorio, il pesce fre-sco e un’accurata selezione di vi-ni nel ristorante dell’hotel, ilNarvalo Blu, che ha di recenterinnovato la sua offerta gastro-nomica. Giovanna Pitto

Inizia la stagione estiva e la Liguria, con questa struttura a picco sul marediBordighera, si riqualifica come destinazione meeting&congress

Grand Hotel del Mare

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tempo, rifinita nei dettagli, nelcuore delle più belle città d’ar-te italiane o in suggestive loca-tion fuoriporta. A Genova duesono gli alberghi del Gruppo, ilGrand Hotel Savoia e l’HotelContinental.A raccontarci cosa queste duestrutture offrano a chi viaggiaper lavoro o voglia organizzarenel capoluogo ligure incontri econvention è il direttore Wal-ter Pescara: «La nostra forzasono sicuramente le sale. Tutteluminose, eleganti, flessibili. Inperfetta sintonia con il fascino

dei nostri alberghi. E tra que-ste, in assoluto, la Sala Aureadel Grand Hotel Savoia. Si tro-va al settimo piano, vero atticosulla città, sul porto, sul mare.Ed è proprio il panorama a tra-sformare la location in un uni-cum».«Secondo la nostra esperien-za», continua il manager, «unevento si trasforma in un suc-cesso se si è in grado di metter-si nei panni del cliente. La pri-ma cosa, che poi è la base ditutto il nostro lavoro, è com-prendere il valore che ogni sin-

Tra le proposte ricettivedel Nord Italia spicca ilGrand Hotel Savoia diGenova, luxury hotel 5

stelle all’interno di un presti-gioso palazzo di fine Ottocen-to, dove lo stile e l’eleganza ri-chiamano l’atmosfera dellaBelle Époque e dei viaggi di ini-zio secolo. 117 le camere, manell’edificio anche una terrazzapanoramica con vasche idro-massaggio, la Spa Spiaggia se-greta ispirata alle grotte mari-ne, e la duplice offerta ristora-tiva con il raffinato Novecentoe la trattoria tipica Tralalero.Posizionato strategicamentenell’area del nuovo quartieresimbolo di Genova, tra il PortoNuovo, l’Acquario, i Magazzinidel Cotone e la Fiera, è unadelle strutture di punta delGruppo, tutto italiano, Planeta-ria Hotels. Il concept che haguidato la catena nella sceltadelle location su cui investire ètanto semplice quanto efficace:l’accoglienza su misura, inno-vativa nel servizio, ma, al con-

Struttura del Gruppo italiano Planetaria Hotels, d’ estate diventail punto di partenza ideale per scoprire la città e il territorio, grazieapacchetti dedicati e a team building su misura

Grand Hotel Savoia

GENOVA COME DESTINAZIONEMICE IN ASCESAAbbiamo chiesto al DirettorePescara di tracciare un quadrodel turismo congressuale e bu-siness in città. Ci ha risposto co-sì: «tranne alcune realtà di ec-cellenza, perfette per ospitareeventi di altissimo livello graziealla loro vocazione “glamour”, ilterritorio ligure si presta di più,a mio avviso, alla realizzazionedi eventi piccoli ma di grandesuggestione, nei quali uno deifattori di unicità richiesti è ilcontesto, la cornice naturalerappresentata dalla Liguria. Perquanto riguarda invece Genova,realtà che conosco bene, nonmancano certo spazi congres-suali adeguati e ben attrezzatinella maggior parte delle strut-ture, così come sono state alle-stite altre location presso laFiera e i Magazzini del Cotone,entrambi con un’ottima capaci-tà organizzativa. Da qualche an-no è attivo anche il ConventionBureau di Genova, che si occupadi “vendere” Genova come de-stinazione Mice, in continuacompetizione con altre destina-zioni che sono considerate an-cora, almeno sulla carta, privile-giate per una posizione geogra-fica che le fa percepire comepiù facilmente raggiungibili.In estrema sintesi, chiudo di-cendo che, in una città dove i 3-4alberghi più importanti sono at-tualmente sufficienti per inter-cettare tutta o quasi la doman-da congressuale, ci sono ancoraspazi di crescita ed è verso que-sta direzione che gli sforzi ditutti i player che operano in cit-tà devono essere indirizzati».

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meglio la location per la vostraclientela Mice? «Genova si pre-sta per attività di incentive e te-am building, o anche per sem-plici momenti di svago a con-clusione di una giornata di la-voro. Ci sono tantissime occa-sioni uniche tra cui scegliere,per proporre ogni volta la piùadatta alle caratteristiche e allatipologia degli ospiti. Ne citosolo qualcuna, tra quelle chepreferisco: la possibilità diesplorare la città con un ritmolento, quello del trekking urba-no e degli itinerari alla scoper-ta della Genova dei Sapori na-scosti, che permette di cono-scerne gli angoli più autentici,oppure una visita all’Acquariodi notte, con cena di fronte allavasca degli squali, o ancora unbreve viaggio sul treno che col-lega Genova a Casella, il cosid-detto “Orient Express delle trevalli”. In realtà l’intero territo-

rio genovese offre occasioniper tutti i gusti, dall’entroterra(per esempio a Sant’Ilario sipuò organizzare un team buil-ding decisamente insolito, abase di pesto), al mare, in cuipraticare sport acquatici e pro-grammare competizioni in bar-ca a vela. Il vantaggio è la vici-nanza di tutte le attrattive: quitutto è a portata di mano». G.G.

golo incentive riveste per ilcliente, che scommette sul fat-to che attraverso questo eventoi suoi dipendenti, clienti o par-tner saranno stimolati, premia-ti e coinvolti. Le aspettative dichi organizza un evento azien-dale sono alte e l’investimento,sia in termini economici che direputazione, è importante. Ilnostro primo dovere è teneresempre presente questo conte-sto e offrire un prodotto perfet-to, in cui tutto vada per il versogiusto. Per raggiungere questoobiettivo dobbiamo, quindi,avere quante più informazionipossibili, conoscere in anticipoogni aspetto e programmareogni dettaglio con cura. In con-clusione, la chiave di tutto è lostaff». E per quanto riguarda illegame con la città di Genova,che offre eventi di cultura, bel-lezze architettoniche e svago,in che modo si può utilizzare al

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Mogliano ha una doppia ani-ma,territorialmente infatti èmolto vicina a Venezia e all’ae-roporto Marco Polo di Tessera,ma anche a Treviso e al suo ae-roporto e il Move gode di que-sta posizione felice perché in10 minuti si è a Mestre, in 10 al-l’aeroporto di Venezia, in 10 aTreviso, in 20 a Venezia.

Un progetto architettonicoall’avanguardia per internied esterni di classeMove Hotel è una struttura ac-cogliente,progettata dallo stu-dio DHK di Johannesburg (di-retto dall’architetto sudafrica-no Peter Fehrsen), abbraccial’ospite sin dall’arrivo conun’architettura semicircolare,avvolgente e luminosa. Offre203 camere (185 doppie, 16 ju-nior suite, 2 suites) due par-cheggi, uno dei quali dedicatoai congressisti, 10 sale meetingcon luce naturale e con una ca-pienza massima di 800 posti inunica sala. Soffermiamoci sullesale meeting: raramente si è vi-sto nascere un centro congres-si con tanti plus: l’altezza dellasala intitolata all’architetto

La Marca è quella trevi-giana: Move Hotel è, in-fatti, situato in una po-sizione strategica, a po-

che centinaia di metri dal ca-sello di Mogliano Veneto e daquello di Preganziol, da dove inpochi minuti si può raggiunge-re Treviso, da diversi anni alcentro di flussi di turismo cul-turale ed enogastronomico.Ma perché strategica? In realtà

Lusso accessibile per un gioiello della Marca. A Mogliano Veneto

Move HotelScarpa misura 5 mt, è largaquasi 16, lunga 26; è dotata diattrezzature congressuali di ul-tima generazione (Il Move èstato inaugurato nell’estate2011), le pareti sono dotate dimaxi schermi per proiezioni a360°, poi essendo a piano terrarende facile l’accesso ad attrez-zature e scenografie; è servitada un foyer altrettanto impo-nente e da altre sale, un tecni-co è sempre a disposizione...Che cosa si può desiderare dipiù?Forse un centro benesse-re? C’è anche quello. Il wire-less? C’è in tutto l’hotel.Ugualmente per quanto riguar-da gli ambienti comuni realiz-zati da Studio Marco Piva eBAM design, dalla hall dove siè accolti da una reception aper-ta, da un Lounge Bar&Cafémolto raffinato dove sono si-stemati comodi salotti, oltre iquali si trovano la sala colazio-ni ed il ristorante per 380 posti,che nella bella stagione “scon-fina” nel cortile esterno, dove ilverde dei gelsomini si sta ar-rampicando sulle pareti e dovemagnifiche tende e salotti daesterno permettono di giorno,si sera e di notte, di trovareuna cornice elegante e prote-zione in occasione di ricevi-menti o feste.Una piscina esterna accessibileagli ospiti interni ed esterni, fi-no ad estate inoltrata contri-buisce a creare una magnificascenografia per gli happy hour,le serate a tema, le feste azien-dali, i ricevimenti privati.Le camere, da 26 a 50 mq, a se-conda della tipologia, sono ra-zionali, eleganti, spaziose, lu-minose (giocate tutte sul bian-co-grigio), ben climatizzate,

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camata dai meandri della bare-na e dai canneti, un paesaggiofantastico, all’orizzonte delquale, tra una bricola e l’altra,sbucano i campanili di Torcel-lo, Burano, Murano e San Mar-co. I barconi sono attrezzatiper pranzi o cene con menu ti-pici e si possono organizzareanche piccoli spettacoli di tea-tro dell’arte, una vera full im-mersion di venezianità!Una bandiera col leone di SanMarco sventola tra acqua e cie-lo, per un attimo si torna indie-tro nel tempo: niente auto,niente stress, solo lo spettaco-lo magnifico di Venezia, distan-te dal Move, in linea d’aria solopochi chilometri.Naturalmente la cucina del Mo-ve è a disposizione degli ospiticon menu a km 0, del territorioe vale la pena ricordare chesiamo nella terra del Proseccoe del Radicchio, il fiore rossodi Treviso, della casatella trevi-giana e di altre gustosissimespecialità.Allora benvenuti al Move Ho-tel, avrete solo l’imbarazzo del-la scelta! L.S.

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con materassi extralarge contopper, piumini e cuscini ipoal-lergenici che conciliano il son-no anche agli insonni, con pavi-menti in parquet (e non in mo-quette!), con lenzuola e asciu-gamani di primissima qualità,con bagni grandi e docce comepiazze d’armi. Ancora qualchecosa in più?TV da 32 pollici.Ma non sono “solo” tutte que-ste dotazioni a fare del Moveuno degli hotels più moderni,capienti e piacevoli del Trevi-giano, quello che conta è laprofessionalità del direttoreGabriele Fortunato, provenien-te dai più importanti hotels ita-liani ed esteri, della congressmanager Mariangela Pipoli e ditutto lo staff in generale. In piùal Move conta la creatività delpost-congress.

Le eccellenze trevigianee quelle venezianeLa felice posizione del Movepermette agli organizzatoricongressuali di puntare sullaprovincia di Treviso o su Vene-zia e la Laguna. Se si voglionoconoscere le eccellenze trevi-giane, si può organizzare unaserata di gala in dimore stori-che, distanti pochi minuti, op-pure un team building nel vici-no Golf Club o un wine tastingin un Castello prestigioso. Maanche cimentarsi nelle moltediscipline sportive per le quali

Treviso è stata denominata “laprovincia dello sport”: bike,trekking, nordic walking, ca-noa e rafting, senza contare lapossibilità di navigare lungo ilFiume Sile con barconi o Hou-se boat, attrezzate per attivitàdi team building.Se invece per il post congresssi punta sulle eccellenze di Ve-nezia e delle isole della Laguna,si può scegliere un pranzo ouna serata di gala nel centrostorico, oppure un viaggioslow, che inizia dal Museo ar-cheologico Romano di Altino,per proseguire su una motona-ve che, dalla foce del Fiume Si-le, si immette nella calma piat-ta della Laguna, popolata dadecine di specie di avifauna, ri-

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mercato e delle caratteristichepaesaggistiche di Lazise, unadelle più rinomate località del-la sponda veronese del Lago diGarda.La struttura si presenta comeun colorato borgo gardesano,immerso nel verde. Nella hall enegli spazi comuni predomina-no colori chiari così come nellecamere, delineate da un tagliovolutamente moderno.Se la struttura esterna ha qual-cosa di “tradizionale” in armo-nia col paesaggio, lo stesso nonsi può certo dire dell’attenzio-ne “rivoluzionaria” che è statariservata ai servizi tecnologici.L’anima dell’Hotel è fortementeDigital Oriented e se all’aper-tura si è imposto per la dimen-sione del suo Centro Congres-si, in grado di ospitare 1500persone suddivise in diversesale meeting di varie metratu-re, oggi vanta una tecnologia

audio-video all’avanguardia,con possibilità di rimandi intutte le sale, sistema di Wat-chout per presentazioni multischermo, sistema di videoco-municazione su protocollotcp/ip in alta definizione e piat-taforma di streaming per segui-re gli eventi via web.Il Centro Congressi recente-mente si è arricchito di 3 nuovesottosalette, di 40/60/65 mq,che ampliano l’offerta in occa-sione di meeting che preveda-no attività di formazione connecessità di breakout rooms.La polifunzionalità e i numero-si spazi disponibili permettonodi organizzare eventi con unnumero importante di parteci-panti e con caratteristiche uni-che: dai training per la forzavendita in occasione di lanciauto, ai meeting e congressi diSocietà Scientifiche o di Azien-de Farmaceutiche, alle feste

All’arrivo si è sempresorpresi dall’originali-tà di Hotel Parchi delGarda: a vederlo infat-

ti non si direbbe che sia unodegli hotel congressuali piùgrandi del Veneto, grazie ad unlungimirante progetto che hatenuto conto delle esigenze del

Più Sale? Più Meeting! Per un Congress Hotel “Digital Oriented”che, oltre al fascino dell’atmosfera gardesana, offre tecnologiaeservizi per un evento perfetto

Hotel Parchi del Garda

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teatici, il giardino interno ed ilprato attorno alla piscina. Acompletare l’offerta, una risto-razione che sposa le propostedel territorio; nel menù si trova-no le specialità della tradizionedel Lago e della cucina verone-se. Una professionale brigatasorprenderà il vostro gusto congrande originalità, facendovidegustare ricchi e sfiziosi buf-fet, cocktail e menù di gala. Lecene in particolare diventanouno spettacolo: sapori, luci,musica, animazione e fuochid’artificio sapranno rendereunico ogni vostro evento.Il post congress è un altro pun-to di forza della location: unostaff di professionisti sapràsupportarvi nell’organizzazionedi svariate attività di team-build ing sia all’interno dell’Ho-tel che nei dintorni, proponen-dovi escursioni sul lago, in bici-cletta, con auto d’epoca, degu-

stazioni enogastronomiche alMuseo dell’Olio e del Vino diBardolino oppure visite a canti-ne della Valpolicella, alla sco-perta dell’Amarone. Ad arric-chire il ventaglio del territorio,i Parchi tematici: il Parco Natu-ra Viva, Gardaland, Movieland,Caneva, Medieval Times e ilParco Sigurtà.Tra le iniziative del 2012, lastruttura si propone in forte si-nergia con il Parco Natura Vi-va, un’oasi faunistica unica,che grazie al suo appeal e allemolteplici possibilità propostenon solo agli ospiti individuali,ma anche al mondo Mice, per-mette di completare e persona-lizzare sempre più l’offertadell’Hotel, in linea con lo spiri-to “Experience”... così da la-sciare ad ogni ospite un ricor-do unico ed indimenticabile.Hotel Parchi del Garda, fortedei successi raccolti in questiprimi due anni di attività, so-prattutto in un momento deli-cato come quello che stiamoattraversando, punta sulla qua-lità dei servizi offerti e sulla to-tale soddisfazione del clientenell’ottica dell’ottimizzazionedei costi, ottenendo rispostepositive dal mercato. Interes-sante infatti il trend che si stadelineando per il 2013: molte lerichieste e diverse le conferme,a dispetto della crisi. L.S.

aziendali, alle sfilate, alle minifiere, come la seconda edizionedi Verona Sposi 2012 previstain autunno.Certo Hotel Parchi del Garda ènato con molte caratteristichedifficili da trovare non solo sulGarda, ma anche nel Veneto.Uno dei suoi plus è la posizio-ne strategica: Lazise si può rag-giungere dall’A4 Milano-Vene-zia uscendo a Peschiera, oppu-re dall’A22 Brennero-Modenauscendo ad Affi; dista alcunikm dall’aeroporto Valerio Ca-tullo di Verona e pochi minutidalle stazioni ferroviarie di Pe-schiera, Desenzano o Verona.233 camere di cui 15 suite e 4camere a tema in 4D; 3 sale ri-storante e possibilità di ospita-re cene di gala fino a 600 ospitiin un’unica sala: l’ammiragliaBenacus. Durante la bella sta-gione si può contare anche su-gli spazi esterni: due ampi pla-

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La storia del Park HotelAi Cappuccini inizia nel1990, quando entra a farparte del Gruppo Finan-

co, che restaura integralmentel’edificio e lo inaugura in occa-sione dei Mondiali di calcio. Lastruttura è però molto più anti-ca: convento dei frati cappucci-ni di Gubbio dal XVII secolo,

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L’albergo di Gubbio, nato dalla ristrutturazione di un conventoseicentesco, dal perfetto equilibrio tra nuovo e antico, inaugurail Parco Acque, innovativa sezione della Spa dedicata alla remiseen forme e al benessere per il manager

Park Hotel ai Cappuccini

centro medievale ben conser-vato, oggi rappresenta uno de-gli indirizzi per il mondo busi-ness&incentive di maggioresuccesso della regione. Situatoa pochi passi dal cuore dellacittà e inserito in un ampio par-co con alberi secolari e ulivi, incui sgorga ancora l’originariasorgente d’acqua dei frati, hasaputo calibrare l’antico e ilnuovo, la storia e i confort mo-derni. Nell’edificio sono statiinfatti realizzati ampi spazid’incontro, rilassanti luoghi diconversazione in saloni con ca-mino e sale meeting con affre-

già a metà del Novecento fu tra-sformato in un complesso al-berghiero di lusso mantenendol’antica forma architettonica e isaloni affrescati dell’originale.L’Hotel, che ha contribuito arendere destinazione turisticadi richiamo per eventi Miceuna delle città più suggestived’Italia, grazie soprattutto al

Park Hotel ai Cappuccini

il nuovo Parco Acque rappre-senta solo uno dei punti di for-za della struttura. Qui, infatti,gli spazi per incontri, conven-tion ed incentive aziendali (12le sale meeting, da 6 a 450 po-sti) si uniscono a location co-me Villa Benveduti, villa del‘700 nella campagna di Gubbio,o a Palazzo della Porta, di epo-ca rinascimentale e situato nelcentro storico della città, percene di gala o eventi esclusivi.La cucina, quella tipica umbra,rivisitata con creatività e basa-ta sugli ingredienti del territo-rio, accompagna gli appunta-menti di lavoro, mentre le pos-sibilità di team building o atti-vità post-congress sono molte-plici, tutte legate a filo doppiocon la città, le sue attrattive ela natura circostante. «Si pos-sono organizzare, per esem-pio», continua l’ad, «una cacciaal tesoro per le vie medioevalidi Gubbio, oppure andare allaricerca dei tartufi nei boschi

con i “tartufari” e i loro cani, vi-sitare le grotte del Parco delMonte Cucco, oasi naturalisti-ca incontaminata, o ancora uti-lizzare alcuni spazi privati, tracui una ex cava, per prove infuoristrada e quad, gare diorienteering e soft air». E par-lando della destinazione MariaCamela Colaiacovo, che cono-sce bene il panorama del Paesecome Presidente di Confindu-stria Alberghi, spiega: «stiamovivendo un momento difficile alivello nazionale e anche l’Um-bria risente di questa situazio-ne». Ma aggiunge: «in un similecontesto il rapporto qualitàprezzo che possiamo offrire di-venta un vero plus, che, unitoalla forte tipicità del nostro ter-ritorio, è in grado di regalareun soggiorno rigenerante ai no-stri ospiti, siano essi leisure ecorporate. E si traduce in unvantaggio competitivo da spen-dere sul mercato Mice».

Alessandra Montesperelli

schi, arazzi e dipinti d’epoca al-le pareti.«Per il 2012, l’albergo ha ancheinaugurato il Parco Acque, fir-mato dall’architetto Simone Mi-cheli, espansione del centro be-nessere già esistente. Il percor-so che si snoda al suo internoporta alle piscine, tra giochid’acqua, area per l’idromassag-gio e talassoterapia, pensateper il benessere del corpo e del-lo spirito», racconta l’ammini-stratore delegato Maria Carme-la Colaiacovo.Destinato ad ampliare l’offertaper il mercato Mice dell’Hotel,

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lunga spiaggia bianca e gli 11ettari di macchia mediterraneache circonda l’hotel, una gran-de colonia di fenicotteri rosaha trovato il suo habitat natu-rale.Una location, il PullmanTimi Ama Sardegna, dai sor-prendenti atout che la qualifi-cano tra le più belle di AccorItalia – il gruppo alberghieromulti brand di cui fa parte eche conta oltre 4.200 strutturein 90 paesi del mondo – perché

Si trova a 50 chilometrida Cagliari, nell’estre-mo sud-est dell’isola, a2 chilometri dal ridente

paesino di Villasimius e la suacelebre baia. Esattamentenell’area che si affaccia sullastraordinaria area marina pro-tetta di Capo Carbonara sovra-stata da un’antica torre arago-nese: un paesaggio da cartolinaillustrata in cui, grazie al lagosalato naturale formatosi tra la

considerata un’oasi perfettaper ogni tipo di evento: lì, infat-ti, tutto è possibile, lavoro, be-nessere, relax, riposo e diverti-mento.La grande hall principale cheaccoglie l’ospite – resa moder-nissima dal restyling che ha in-teressato quasi tutto il com-plesso con concept innovativi earredi di design – ingloba lob-by, reception, intimi chill-outspace, connectivity lounge

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Pullman Timi AmaSardegnaPullman Timi AmaSardegna

menti di design esclusivi, han-no un balcone o un terrazzoprivato e sono suddivise su trepiani e in diverse tipologie checonsiderano anche ospiti dallaridotta mobilità e non fumato-ri. Quattro sono i bar dislocatiin punti strategici: direttamen-te sulla spiaggia, accanto allapiscina e all’interno della lob-by, mentre il quarto, il VipClub, è aperto solo la sera e inoccasioni speciali. Al ristorante

(l’area attrezzata con postazio-ni internet, ideale per mante-nersi costantemente in contat-to col mondo intero), raffinateboutique tra cui una nuova chepropone tutte le golosità del-l’isola,e un elegante bar da cuisi accede al terrazzo con vistamozzafiato sulla scenograficapiscina punteggiata da palmecon il mare all’orizzonte.Le 275 camere, tutte moltoconfortevoli e arredate con ele-

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Innovazione è la parola d’ordinedel magnifico resort cinque stelleposizionato di fronte al mare cristallinodi una marina protetta nel sud dellaSardegna tra vegetazione selvaggia, torriaragonesi, laghi salati e fenicotteri rosadove il business diventa vacanza

La Veranda, spazio panorami-co che circonda la piscina, vie-ne servita la ricchissima picco-la colazione a buffet del matti-no e straordinarie cene a buffetla sera accompagnate dalla va-sta scelta di etichette locali, na-zionali e internazionali dellaVinoteca by Pullman – una trale tante novità di quest’anno –che propone una carta di vinid’eccellenza consigliati da unesperto sommelier con l’oppor-tunità di assaggi anche al bic-chiere. Un’opportunità, que-st’ultima, riservata anche alMediterraneo, il ristorante abordo piscina che offre pauselight durante il giorno e “bynight” dalle 22 all’1.00. La cuci-na è invece fusion con menuà la carte e proposte di piattileggeri a pranzo e raffinata cu-cina mediterranea la sera, nelristorante I Ginepri: situato abordo mare è un luogo partico-larmente suggestivo per orga-nizzare eventi esclusivi. E nonmancano i grandi classici dellagastronomia internazionale chevengono proposti sia nel risto-rante La Veranda, col suo con-cetto di “cucina attiva”, unoshow cooking preparato da-vanti ai clienti, sia nella Ter-razza Panoramica, al terzopiano del l’hotel con splendidavista sul lago salato, il mare e ilpromontorio, ideale per cenedi gala.

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Per il mondo del Mice il resortoffre una vasta gamma di servi-zi su misura e un nuovo ap-proccio nell’organizzazione de-gli eventi con un Event Mana-ger dedicato e una equipe a di-sposizione 24 ore su 24 e 7

giorni su 7. Sono molti, infatti,gli spazi dotati di tecnologiaavanzata e numerose le salettedi sottocommissione riservateal businessman: due le sale alpiano terra, di 50 e 80 metriquadrati, e due al terzo piano,rispettivamente di 150 e 200metri quadrati, panoramiche eilluminate da luce naturale, cheunite diventano una sala plena-ria per 350 persone; una terraz-za coperta di 250 metri quadra-ti, perfetta per cocktail e ban-chetti, e una scoperta che si

trasforma in uno splendidospazio espositivo di 800 metriquadrati. Ma non solo, c’è a di-sposizione anche un anfiteatroall’aperto con 400 posti fissi asedere: stupendo per spettacoliserali. Facile quindi organizza-re eventi su misura di alto pro-filo e di successo che possono,tra l’altro, essere arricchiti dainnovative pause relax organiz-zate all’Istituto di Talassotera-pia: un tempio dedicato al com-pleto benessere psico-fisico de-gli ospiti. Vi si accede attraver-so la hall Thalassa, la zona illu-minata da un giardino internocon una tisaneria impreziositadal coloratissimo spazio chillout, ideale per leggere o perascoltare un’ampia scelta dimusiche internazionali sedutialle iPod Station. L’Istituto Tha-lassa sea& spa è un luogo ma-gico in cui rigenerarsi dopo

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una giornata di lavoro che of-fre un percorso di acqua mari-na riscaldata, sauna, hammam,vasche idromassaggi, docce adaffusione, innumerevoli tipi dimassaggi e innovativi tratta-menti di bellezza e relax.E per il tempo libero, all’apertoci sono, oltre alle attività spor-tive collegate al mare e allaspiaggia, una grande piscinad’acqua dolce, 4 campi da ten-nis, un percorso vita e la possi-bilità di innovative attività diteam building nel PullmanBalloon Village. LSB

NOVITÀ 2012 DELL’ISTITUTO DI THALASSA SEA & SPAInstant T, momenti di puro piacere,• Instant Tonic: 3 sedute individuali con un personal coach sportivo

per sviluppare un mini programma personalizzato per ogni esigen-za (108 euro).*

• Instant Modelage: 3 massaggi rilassanti: la riflessologia plantareche allevia i disturbi articolari migliorando la funzionalità degli or-gani interni passando ad un massaggio del cuoio capelluto perconcludere con un intenso massaggio al corpo, Tibetan SoundMassage. Ispirato ad un’antica pratica della tradizione medica ti-betana, che si serviva del suono vibrante delle campane tibetane,questo particolare rituale favorisce l’incremento della vitalità, al-lontana l’ansia e le tensioni psicofisiche, contribuisce all’elimina-zione delle tossine, riduce dolori articolari e muscolari (216 euro).*

• Instant Beauté Sarde. Alla base del trattamento i profumi e le es-senze tipiche della Sardegna. Inizia con il massaggio rilassante delviso alle pietre di quarzo rosa dal grande potere lenitivo e decon-gestionante seguito dal “rituale di bellezza” sardo realizzato su vi-so e corpo con oli naturali ottenuti dalle piante aromatiche del-l’isola: la lavanda essenziale di mirto, ad esempio, apprezzata perle sue proprietà purificanti; l’olio dilentischio che aiuta a prevenirel’invecchiamento; l’olio essenziale di elicriso per lenire la cute ripri-stinando l’equilibrio naturale del capello e l’olio di lavanda coi suoifortipoteri rilassanti e sedativi (170 euro).*

* Tariffe senza pernottamento

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caccia dei Savoia, la dimora vi-ve oggi una seconda stagionecome contenitore di eventi altop, tra mostre, incontri cultu-rali, concerti e spettacoli, attor-no ai quali ruota un corollariocompleto di servizi declinati adalti livelli, che include caffette-

rie, ristoranti e bookshop. Mala Reggia è anche una corniceperfetta per eventi aziendali epost congress: cene di gala, sfi-late, lanci di prodotto troveran-no a disposizione una rosa dispazi, tutti magnifici e di gran-de pregio artistico, come LaGalleria Grande, capolavorodello Juvarra, la Galleria Alfie-riana, la Cappella di Sant’Uber-to e la Corte d’Onore, oltre aglisplendidi giardini. Qui si trovail più grande potager d’Italia:con ben 10 ettari coltivati adorto e frutteto.

I 3 pilastri del piacereMondanità, cibo e divertimentosono i leit motiv che animano ilpalinsesto degli appuntamentidella Reggia, tutti eventi di

Per chi è alla ricerca diuna location esclusivae non convenzionale,in un contesto paesag-

gistico e architettonico di gran-de appeal, a 10 chilometri daTorino, si trova la Residenza diVenaria Reale. Ex casino di

Un’idea per eventi fuori dalle rotte consuete. Immersi in un parcobucolico, tra sale juvarriane, opere d’arte e imponenti scenografieche riecheggiano i fasti settecenteschi. Tutto questo, e molto di più,ad appena 10 chilometri da Torino

La Venaria Reale

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se di specialità piemontesi ser-vite proprio come un tempo,quando il duca Carlo EmanueleII e i suoi ospiti usavano rifocil-larsi dopo una battuta di caccia.

In gondola o sul treninoE si rifanno alla tradizione an-che i viaggi in gondola sulla Pe-schiera: tra Sei e Settecentoera di moda per i signori posse-dere una gondola con la qualenavigare lungo il fiume. AncheVittorio Amedeo II fece co-struire proprio dalla Serenissi-ma il “Bucintoro sabaudo” im-barcazione che farà parte dellamostra celebrativa dei primicinque anni dal restauro che siterrà il prossimo autunno nellescuderie Juvarriane.Fino al 9settembre i visitatori della Reg-gia potranno navigare a bordodelle due gondole Diana e Er-cole, costruite a Venezia nello

squero di Gianfranco Vianello“Crea”, uno dei più abili co-struttori di questo tipo di im-barcazioni. A condurre le gon-dole saranno gli studenti dellaFacoltà di Scienze Motorie diTorino specializzati nella vogaveneta.Ma se si vogliono scoprire gliangoli più belli e caratteristicidel grande parco intorno allavilla, il mezzo più simpatico è laFreccia di Diana, un comodotrenino che, dopo aver percor-so il perimetro della Peschiera,arriva al Giardino delle Scultu-re Fluide di Giuseppe Penone,prosegue fino ai resti della Fon-tana dell’Ercole, e, passandoper la grande Allea centrale,giunge fino al Tempio di Dia-na,da dove torna indietro, co-steggiando il Potager Royal. Ilpercorso è praticabile fino al 9dicembre (il trenino è coperto edotato di riscaldamento).

Gianna Bellotto Rosa

grande impatto emozionale, acominciare dalle Serate Regalinel Gran Parterre Juvarrianocon musica, relax e cene buffet(fino al 28 settembre a partiredalle ore 20,00 per la cena, edalle 22,00 per il dopo cenacon dj set). Altri imperdibili ap-puntamenti sono le danze dellaFontana del Cervo, i Suoni diMusica a Corte, gli spettacolidella Domeniche da Re, i gio-chi al Fantacasino, il Trenino ela Carrozza nei giardini.E al calar del sole, nei giardinidi Cascina Medici del Vascello,si ripropongono le atmosfered’antan con la tradizionale Me-renda Sinoira (fino al 30 settem-bre, dalle 17,30 alle 20,00), a ba-

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6 mesi e forte di un investimen-to di 10 milioni di euro da partedella Shaner Ciocco, che lo hatrasformato nel primo Renais-sance Resort and Spa della To-scana. La completa ristruttura-zione ha riguardato anche par-te delle camere e la hall per ga-rantire l’elevata qualità, elegan-za e comfort che caratterizzanolo stile Renaissance Hotels. IlResort accoglie l’ospite in una

Di recentissima ristrut-turazione in un incon-fondibile design mo-dern chic, l’esclusivo

complesso alberghiero dellaGarfagnana in Toscana gode diun’ottima posizione, immersotra le colline della Valle del Ser-chio, lontano dai rumori e dalcaos cittadino ma facilmenteraggiungibile da Lucca, Pisa,Firenze e dalla Versilia. Una de-stinazione ideale per abbinarerelax e benessere al diverti-mento in un’atmosfera elegan-te, ma sempre calda e acco-gliente in tutti gli ambienti. Si èinfatti conclusa la prima partedella consistente opera di re-styling che ha interessato IlCiocco Tuscany Resort, durata

Al via la stagione estiva dell’esclusivo complesso toscano,tra offerte Mice imperdibili in un ambiente elegante e funzionale

Renaissance TuscanyIl Ciocco Resort and Spa

atmosfera creata da un mix dimateriali naturali e colori vi-branti per un design unico. Del-le 180 camere totali – 169 guestrooms e 11 tra suite e juniorsuite – 85 sono state ridisegna-te secondo l’inconfondibile de-sign del brand, uno stile cheappare come una perfetta fu-sione tra classico e moderno,elegante e funzionale, per ga-rantire il massimo relax. Le do-tazioni delle nuove ExecutiveRenaissance Rooms prevedo-no televisori HD con schermoLCD e internet integrato, bagniforniti di nuovo design ed i ce-lebri ed esclusivi nuovi letti Re-naissance, caratterizzati da ma-terassi più morbidi, soffici len-zuola, più cuscini e un look

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l’esclusivo Centro Benessere asoli 10 euro al giorno, accessolibero alla nuova piscina pano-ramica esterna, internet WiFigratuito nella lobby e il servizio“The Local navigator” per co-noscere ed esplorare le bellez-ze locali. Condizioni particolar-mente vantaggiose sono inoltrepreviste per il pernottamentocon piccola colazione conti-nentale a buffet in una dellenuove Executive Rooms. I nuo-vi pacchetti meeting – 55 euroa persona per il piano full daye 47 euro per l’half day – inclu-dono l’affitto della sala (con al-lestimento a scelta tra platea,banchi scuola o ferro di caval-lo), attrezzature tecniche stan-dard, amenities in sala, coffeebreak e colazione di lavoro conmenù da 3 portate e vini sele-zionati dai migliori sommelier.L’offerta congressuale com-prende, inoltre, il servizio di re-ception e guardaroba, l’utilizzodel foyer, l’area espositiva,l’area poster e l’area catering,l’utilizzo di terrazze panorami-che e giardino e, su richiesta,servizi di registrazione deglieventi, traduzione simultanea evideoconferenza. In aggiunta èsempre possibile organizzareadrenaliniche attività di teambuilding all’interno della sugge-stiva tenuta del Ciocco in cuisorge il Renaissance Tuscany.Il primo Resort toscano dellacatena Renaissance di recenteha anche annunciato la sua af-filiazione all’International Gay& Lesbian Travel Association,

l’organizzazione internazionalepunto di riferimento per turistie operatori turistici nella co-munità LGBT, e invita tutti ascoprire questa nuova locationaderendo alla politica Interna-zionale della catena Renaissan-ce Hotels & Resorts. Immersoin un parco naturale di 2000 et-tari in cui è possibile praticarequalsiasi tipo di attività sporti-va e ricreativa, con due risto-ranti (La Veranda e il raffinatoLe Salette) e un’Area Wellnessd’eccezione, Il Renaissance Tu-scany Il Ciocco Resort and Spaè una delizia per gli occhi e unristoro per l’anima, disteso co-m’è tra le dolci colline toscane,in un luogo dove ci si può per-dere in spazi aperti, passeggia-re con ritrovata armonia in bo-schi silenziosi. Un luogo dovesi respira un’aria frizzante e pu-lita, dolce come una carezza,un posto ideale dove ricaricarele proprie energie. C.C.

bianco, fresco e accogliente. Ilnuovo progetto del GM Geor-ges Midleje e il nuovo branddel Renaissance Tuscany IlCiocco Resort and Spa sta por-tando numerose novità anchenell’offerta Mice come, adesempio, “Intriguing Meetings”,un nuovo modo di vivere i mee-ting basato sul design ricercatoe su nuove atmosfere. Fiere edesposizioni, sfilate di moda efashion events, lanci di prodot-to, originali convention e kick-off aziendali, nonché natural-mente eventi mondani e seratedi gala. Tutto questo può svol-gersi nella cornice ideale delSalone Pascoli, utilizzata di re-cente anche per concerti oppu-re come set per photo-shootingo video. Con una capienza mas-sima di 990 posti, il Salone Pa-scoli non è solo un elegante escenografico teatro, ma unospazio davvero flessibile e dal-le mille declinazioni. Il sontuo-so salone di 27x25 metri, dota-to di posti a sedere completa-mente removibili, è un’areaadatta a essere “ridisegnata” divolta in volta a seconda delleesigenze.Per la nuova stagione estiva2012, il Renaissance Tuscany IlCiocco Resort and Spa ha mes-so a punto nuovi convenientipiani Meeting, validi da maggioa settembre 2012, che offronointriganti novità e totale perso-nalizzazione: speciale cocktaildi benvenuto “RLife” in omag-gio per tutti gli ospiti, “Wel-lness Card” per l’accesso al-

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tato la funzionalità e l’eccellen-za della struttura.

Atmosfere e spaziper ogni eventoSoggiornare oggi in questogrande Hotel, scegliere di rea-lizzare un evento privato, comeun matrimonio o una ricorren-za particolare, o considerarlouna location business privile-giata per congressi o meeting,è anche per i clienti più avvezzial lusso davvero un’esperienzaparticolare. Proprio per cono-scere dal vivo le atmosfere ac-coglienti, abbiamo colto l’occa-sione di entrare per un giornonelle sue sale come un ospite

gendaria ispirata alla raffina-tezza e all’eleganza sofisticatache rievoca il Waldorf Astoria.Nel 2008 l’Hotel è infatti entra-to a far parte del marchio dilusso Waldorf Astoria Hotels &Resorts che fa sempre capo alGruppo Hilton Worldwide. Inseguito al recente re-branding,primo hotel in Europa a entra-re in questo circolo prestigio-so, il Rome Cavalieri ha imple-mentato e migliorato i suoi giàeccellenti servizi elevando ulte-riormente il livello dei propristandard. Con un investimentodi diversi milioni di euro sonostati sviluppati interventi di rin-novamento che hanno aumen-

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Entrare in un albergo co-me il Rome Cavalieri,parte del prestigiosobrand Waldorf Astoria

Hotels & Resorts, è come com-piere un viaggio alla scopertadi nuove emozioni. Non tantoper l’imponenza della struttura,completamente immersa in unparco mediterraneo di 6 ettarisulla cima di Monte Mario –un’altura di 140m di altezza cheracchiude un’area residenzialepoco distante dal Vaticano edal centro di Roma – ma so-prattutto per la sua reputazio-ne di prestigio. Un carattere in-dividuale in un’architetturasenza tempo, un’ospitalità leg-

Rome CavalieriWaldorf Astoria Hotels & Resorts

Risultati record nel settore Mice grazie ad una forteflessibilità e ad un’offerta d’eccezione, per un Hotel cinque stellelusso da sogno nel cuore di Roma

qualsiasi, accompagnati dallagrande affabilità dello staff chene ha garantito l’ottima riusci-ta. Spazi aperti e luminosi, im-mensi, che anche gremiti diviaggiatori e personale in movi-mento non lasciano trasparireche rumori discreti. La site in-spection dell’Hotel viene inau-gurata da un pranzo deliziosoin una sala liberty d’altri tempi,la Sala Belle Arti, una delle piùeleganti dell’hotel e perfettaper l’organizzazione di cene digala e ricevimenti. Con un’areadi 460 mq può accogliere fino a350 ospiti in allestimento a tea-tro e 430 persone a banchetto.Le ampie finestre con vista sulparco e sulla piscina esternadell’Hotel regalano una vistamagica che distrae dall’esserein piena città e conducono gliospiti nel giardino d’inverno enel patio di uliveti. Qui presto

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l’area verrà ri-allestita con lacreazione di uno spazio com-pletamente dedicato alla clien-tela family, un angolo più di-screto dove rilassarsi senzacondizionamenti, lasciando glispazi business più liberi per al-tri eventi. La gastronomia è inperfetta linea con l’ispirazionedello chef Heinz Beck che diri-ge il Ristorante “La Pergola” si-tuato all’ultimo piano del RomeCavalieri, unico all’interno diun hotel in Italia ad essere sta-to premiato con 3 Stelle Miche-lin. Le stesse delizie gastrono-miche con menù mediterraneoe internazionale possono esse-re gustate al Ristorante Ulive-to, con vista panoramica sulparco e sulla piscina esterna,ma è possibile approfittare peruna colazione, un pranzo legge-ro o un drink anche della Tie-polo Lounge & Terrace, allesti-ta con opere d’arte, tra cui un

capolavoro di Giambattista Tie-polo acquistato qualche annofa dalla proprietà e di facile ac-cesso anche per il pubbliconon dell’Hotel. Passeggiandoper tutti i lunghi saloni, si puògodere di una collezione d’arteche può competere con moltimusei, aggiungendo un innova-tivo concetto di arte nell’ospi-talità più esclusiva.Sempre all’ultimo piano, accan-to a “La Pergola” si trova LaTerrazza degli Aranci una dellesale più famose e richiestedell’Hotel, soprattutto per ilmagnifico panorama che offre:dalla sala e dalla terrazza, cuisi accede attraverso le vetratescorrevoli, è possibile ammira-re la Città Eterna, con la cupo-la di San Pietro che spicca tra itetti. L’atmosfera elegante eraffinata di questa sala è per-fetta per l’organizzazione di ri-cevimenti, cocktail party e ban-

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eventi rispetto allo stesso pe-riodo dell’anno precedente.«Siamo riusciti a conseguireuna crescita record grazie allanostra flessibilità nel proporre

ai clienti soluzioni su misuravalue for money che coniuga-no il valore intrinseco delbrand Waldorf Astoria – spazimeeting ed eventi, dove l’Arteincontra la Tecnologia, tra i piùeleganti e tecnologicamenteavanzati d’Europa e servizi dielevatissima qualità – con pro-poste su misura per le aziendesempre più esigenti e attente aicosti di eventi e convegni», di-chiara Serge Ethuin, GeneralManager del Rome Cavalieri,Waldorf Astoria Hotels & Re-sorts, «il 2012 si caratterizzaancora come un anno di conso-lidamento a livello globale, conuna tendenza a concentrare glieventi in periodi specifici piut-tosto che lungo tutto l’arco del-l’anno. Da qualche mese si èevidenziata una ripresa delmercato americano e anche legrandi aziende tornano a ricon-siderare i meeting come un ef-ficace mezzo di comunicazio-ne. Resta comunque importan-te il supporto che le aziende ri-chiedono ad agenzie specializ-zate nell’organizzazione dimeeting ed eventi, partner pri-vilegiati con i quali il Rome Ca-

chetti; con un’area di 280 mq,può accogliere fino a 300 ospitiper un ricevimento in piedi op-pure fino a 250 serviti a tavola.

Risultati recordnel settore MiceMa è nella visita degli spazimeeting, sempre accompagnatidallo staff manager, tra cui Fa-bio Berto Director of BusinessDevelopment e attenti allespiegazioni del Director ofConferences & Events DariaContucci, che si comincia arealizzare l’imponenza dellastruttura e le sue straordinariepotenzialità. Sono infatti inco-raggianti i risultati per il setto-re MICE del Rome Cavalierinel primo trimestre 2012, unacrescita a doppie cifre nel nu-mero di pernottamenti e di

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POG (Personalised On-lineGroup) che permette la crea-zione di una agenda online per-sonalizzata, con un positivo im-patto ecosostenibile per il ri-sparmio di traffico cartaceo.Non c’è quindi da stupirsi sequi vengono organizzati, anche,pacchetti esclusivi come il ma-trimonio da “un milione di dol-lari”. In questo lo staff è fonda-mentale, non solo per venireincontro alle domande dellaclientela più esigente, ma an-che a volte per rendere piùconcreto e realizzabile un follee romantico desiderio. Oltre altrasporto in jet privato e al sog-giorno nella prestigiosa “Pen-thouse Suite” con biancheriapersonalizzata, gli sposi posso-no avvalersi di un weddingplanner e di un team dedicatoche seguiranno i futuri sposifin nei più piccoli dettagli, ma-gari anche rilassandosi nella

Cavalieri Grand Spa con il suocentro fitness di 2200 mq tratrattamenti di bellezza e di be-nessere esclusivi come la pre-stigiosa linea viso “La Prairie”.Non poteva mancare quindiuna visita alla Penthouse Suite,200 mq di ampiezza con altri215 mq privati di giardino pen-sile panoramico, eccezionaleper la concezione degli spazi,ma soprattutto per una vistaunica e mozzafiato sul panora-ma di Roma, visibile – ed è tut-to dire – anche dalla vascaidromassaggio della sala da ba-gno. Ecco perché, mentre conun brunch dai mille colori e sa-pori, tra frutta fresca, sushi eprimizie di stagione ci acco-miatiamo dall’Hotel, rimane lasensazione di una esperienzadavvero unica.

Cristina Chiarotti

valieri continua a lavorare inmodo proficuo».Con spazi meeting di quasi9000 mq capaci di ospitare finoa 5500 delegati (2100 solo nelSalone dei Cavalieri) e più di25 sale meeting e breakout are-as, il Rome Cavalieri è tra ledestinazioni più ambite di Ro-ma, per di più con un ingressoindipendente. Il suo Salone,che ci lascia un attimo senzafiato ogni volta per la grandez-za e maestosità dei suoi spazi,viene spesso definito come “lalocation più sorprendente dellaCapitale” ed è stato totalmenterinnovato nel 2009 grazie a uninvestimento di cinque milionidi euro.

Party a temae iniziative specialiIl Salone dei Cavalieri è oggitra gli spazi più richiesti pereventi aziendali d’alta risonan-za, sfilate di moda, serate di ga-la e matrimoni del jet set italia-no e internazionale. 1600 mq diopen space, divisibile in 4 se-zioni più piccole completamen-te insonorizzate, capaci di ac-cogliere fino a 1350 persone abanchetto con possibilità dicreare ambientazioni a tema edi installare strutture sospese.Grazie a luci LED RGB a sceltae pannelli sulle pareti, il Salonepuò cambiare proporzioni e at-mosfere, dalla Roma Antica aquella di Rugantino, dal TogaParty al set cinematograficodella Dolce Vita. In più un ser-vizio software innovativo, il

ci che consentono di averebooking engine, channel mana-ger e rate checker integrati inun’unica piattaforma. Tramiteil proprio CRS, un hotel, comeanche un intero gruppo alber-ghiero, ha la possibilità di ge-stire con un click tutta la suadistribuzione elettronica, com-

prendente: il mo-tore di prenota-zioni del sitoweb, le agenzieonline (OTA), itour operator e iwholesaler dinuova generazio-ne, i più tradizio-nali GDS e le pre-notazioni dirette(attraverso tele-fono, walk-in oemail) tramitel’ufficio prenota-zioni o il call cen-

ter. Tra tutte le variabili cherendono competitivo il sito in-ternet di una struttura alber-ghiera, sicuramente il sistemadi prenotazione, il cosiddettobooking engine, è una delle piùimportanti. Se infatti questo“motore” è efficace, ovvero seè user friendly ed efficiente peril cliente e, insieme, veloce eflessibile per l’hotel nella ge-stione di tariffe e prodotti, con-sente di aumentare le prenota-

zioni e di trasformare sempliciutenti in clienti.

Italia al topSvolgendo un’analisi tra i prin-cipali fornitori di booking engi-ne rivolti al segmento luxuryitaliano (nel Belpaese si conta-no ben 362 cinque stelle) siscopre che leader del compar-to è Blastness (www.bla-stness.com), giovane aziendaitaliana oggi dotata di un mar-ket share del 15%. Il resto delmercato è molto frammentatoe nessuno dei competitor diBlastness, tra i quali ci sonoanche i principali player inter-nazionali del settore, supera il10%. Sulla scia di questi numeriabbiamo incontrato Piergior-gio Schirru, revenue managere responsabile del reparto Ri-cerca & Sviluppo di Blastness,per farci spiegare da lui qualispecificità ha lo sviluppo di ca-nali on-line per hotel di fasciaalta. «Le strutture alberghiered’elite», racconta Schirru,«hanno tutte necessità di unsupporto che parta dalla mi-gliore tecnologia e che si pro-lunghi però anche alla businessintelligence e alla consulenzatrasversale di revenue manage-ment e di web marketing, tuttiasset indispensabili se si vuolecompetere sulle piazze prima-

Le tecnologie web e gli stru-menti revenue a supportodegli albergatori sonosempre più necessari per

definire strategie, pianificare econvertire le richieste di infor-mazioni in booking. Come fareallora per migliorare la casset-ta degli attrezzi necessari al -

l’hotel per presidiare al megliola distribuzione elettronica online? Oggi sono diverse leaziende che, presenti nel mer-cato italiano e internazionale,offrono tecnologia, consulenzae servizi a supporto degli alber-gatori. La continua evoluzionedei sistemi tecnologici avvenu-ta negli ultimi anni ha apertosempre di più la via a strumenticome i CRS (Central Reserva-tion System), sistemi informati-

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Lo sviluppo delle tecnologie per la distribuzione elettronicaè fondamentale per gli alberghi d’alta gamma che voglianosfruttare al meglio le proprie caratteristiche e servizi top.Ecco la ricetta vincente di BlastnessDavide Deponti

Massimizzare Roi e fatturatonei luxury hotel

PIERGIORGIOSCHIRRULaureato in Economia Azien-dale all’Università Luiss di Ro-ma con il massimo dei voti(110/110), nel 2003 e 2004Piergiorgio Schirru ha espe-rienze lavorative in USA. Nel2005 inizia il suo percorso la-vorativo di 4 anni come Anali-sta di Revenue Managementin Alitalia. Nel 2006 vince ilbusiness game interno ad Ali-talia destinato ai laureati adalto potenziale, effettuatodalla società Cesim. Lascia ilsettore aereo assumendo lafunzione Revenue Managerper Royal Group Hotels & Re-sorts (6 hotels 4 e 5 stelle traNapoli, Sorrento, Capri e Ro-ma). Dopo 2 anni di esperienzanel settore alberghiero vienerichiamato in Alitalia comeResponsabile Stime, Reporti-stica e Pianificazione per ilRevenue Management. Daaprile 2012 è in Blastness conlo stesso incarico lasciato inAlitalia e con il ruolo di Re-sponsabile del reparto Ricer-ca & Sviluppo.

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approccio di vendita ma diconsulenza, al fianco dell’alber-gatore. Non bisogna poi dimen-ticare che lo sviluppo del cana-le di vendita diretto per gli ho-tel di alta gamma è più sosteni-bile rispetto a quello destinatoalle strutture con ricavo medioper camera più basso. Esempitipici sono la redditività dicampagne di advertising suimotori di ricerca (le cosiddettePPC, Pay Per Click; ndr) e leattività di SEO, ovvero di indi-cizzazione nei risultati naturalidella ricerca internet, focalizza-te su keywords di “coda lunga”,cioè altamente targhetizzate edi nicchia».Come funziona quindi il siste-ma proposto da Blastness?«Forniamo all’hotel un’analisiaccurata sul proprio posiziona-mento di prezzo e su quello deisuoi competitor», spiega Pier-

giorgio Schirru, «ultimamenteabbiamo implementato anche imoduli di reportistica automa-tizzata da CRS e dai principaliPMS di mercato. Quindi, trami-te l’accesso alla nostra busi-ness intelligence, permettiamoall’hotel di monitorare la suaperformance e il suo potenzia-le, con una misurazione quoti-diana automatica dei KPIs prin-cipali e del confronto con ibenchmark di mercato, imple-mentando anche i “cruscotti”di controllo personalizzati persingola struttura. Senza dimen-ticare poi che molti hotel dilusso si distinguono per la pre-senza di diverse tipologie distanze, fortemente differentiper metratura (ad esempio le �

rie, come ad esempio Roma eFirenze, ma anche su quelle se-condarie ad alta stagionalità».«Dal 2005», continua il mana-ger di Blastness, «siamo al fian-co degli albergatori per miglio-rare la profittabilità dei lorohotel e, grazie al nostro know-how, ci stiamo specializzandosempre di più nel settore d’altagamma dove è richiesta la mas-sima personalizzazione del ser-vizio».

Soluzioni tailor madeE proprio la personalizzazioneè l’atout che rende l’approcciodi Blastness diverso rispetto aquello dei competitor. AncoraSchirru: «il luxury si distinguedal mass market per l’estremaattenzione al dettaglio. È dun-que per noi fondamentale co-noscere le esigenze di ogni sin-golo cliente. Il nostro non è un

TREND DEL MERCATO DEL LUSSOAnche in questo momento di instabilità economica, il lusso non re-trocede, anzi. Lo dimostra l’analisi annuale degli specialisti di Bain &Co. sul mercato globale per l’Osservatorio Altagamma. Bain stimainfatti per il lusso margini lordi in aumento del 10% nel 2012 sul mer-cato globale, e più 7-9% i ricavi in tre anni, sospinti da Paesi comeGiappone, Sudafrica e i cosiddetti Bric, ovvero Brasile, Russia, Indiaand Cina. Il fatturato del lusso crescerà dai 191 miliardi del 2011 ad al-meno 235 miliardi nel 2014. Da sottolineare anche che un cliente topè pronto a pagare di più per un prodotto “etico”, esclusivo e raro. Ar-tigianalità, cura estrema del dettaglio, competenza, tradizione, cul-tura: sono questi i nuovi – e vecchi – termini che gravitano intorno altema del lusso.

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marketing, social epress release. Seguia-mo inoltre l’hotelnell’ottimizzazione delprodot to/servizio of-ferto: tramite modulidi survey automatizza-to – che ogni giornomonitorano la soddi-sfazione dei clientilungo le metriche rile-vanti dell’hotel (pre-notazione, check-in,hardware e servizio) –identifichiamo le areein cui la customer sati-sfaction è fuori dalla media equindi quelle nelle quali l’inter-vento da parte dell’hotel risulte-rebbe più profittevole.

Win-Win Situation«Ciò che maggiormente con-traddistingue Blastness», rac-conta Schirru, «al di là delle

specificità citate e dellecompetenze professionali,è il tipo di rapporto con-trattuale che stipuliamocon i nostri hotel. Inve-stiamo in progetti di par-tnership di medio periodo,seguendo logiche di pro-ject finance: la retribuzio-ne dei sistemi e dei servizida noi forniti è in relazio-ne agli incrementi di rica-vo dell’hotel e al raggiun-gimento degli obiettivicondivisi. Questa tipologia

di logica contrattuale ci porta afocalizzare ancora di più le no-stre energie sulla misurazionedella redditività e del ritornosu ogni specifica attività o tec-nologia adottata, e a sperimen-tare nuove applicazioni permassimizzare Roi e fatturato.Sicuramente», conclude Schir-ru, «questo tipo di approccio ciha permesso di sviluppare unoknow-how più completo rispet-to a quello di un semplice for-nitore, poiché i nostri risultatiarrivano solo “dopo” quelli delnostro partner. Le nostre meto-dologie, inoltre, ci hanno con-sentito di strutturare un teamdi specialisti con competenzedi management alberghiero, enon solo tecnologico che ci hapermesso nel tempo di avereuna visione a 360 gradi dei pro-getti su cui interveniamo.». �

suite presidenziali). Si tratta diuna segmentazione ulteriorenella gestione dell’hotel, il qua-le si trova a controllare con-temporaneamente clienti conpotere di spesa diversi e conconseguente diversa redditivi-tà. Per questo è importante sot-tolineare come l’upsell, ossia lavendita di camere di tipologia“superiore” sul sito, rappresen-ti uno dei nostri focus principa-li, tanto da aver introdotto an-che il concetto di RPMQ, ovve-ro di revenue per metro qua-dro, per valutare l’efficacia del-le strategie di upsell».

Nel segmento luxuryattenzionea nazionalità deiclienti e customersatisfactionQuali sono altri fattori da tene-re presente nella creazione disistemi evoluti per hotel d’altafascia? «Una variabile moltoimportante», spiega il managerBlastness, «è la nazionalità del-la clientela: ci sono nicchie diprovenienza che non emergonodai dati, in quanto poco rilevan-ti dal punto di vista statistico,ma che sono determinanti perun luxury hotel e sulle qualifacciamo mirate attività di web-

HOTEL SAVOY PALACEUfficio PrenotazioniTel. 0365 290588Fax 0365 290556Via Zanardelli, 2/425083 Gardone [email protected]

VILLA SOFIAUfficio PrenotazioniTel. 0365 22729Fax 0365 22369Via Cornella, 925083 Gardone [email protected]

L’Hotel Savoy Palace è il luogo ideale per conferenze, congressi,seminari ed incontri di lavoro. Le tre sale Wimmer, Churchill eDuse sono attrezzate per accogliere da 30 a 180 persone. Fra un in-contro ed una conferenza potete apprezzare la bellezza del lago conuna pausa per il caffè sulla nostra terrazza panoramica. Colazionidi lavoro e cene di gala, con un servizio cortese e sempre attentosaranno occasioni perfette per rendere indimenticabile ogni tipodi evento. A disposizione degli ospiti il centro benessere con pale-stra, sauna e bagno turco.

Villa Sofia, dimora storica in stile liberty,completa l’ospitalità alberghiera per un totaledi 95 camere.

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ciale Gianluca Delle Chiaie,«e l’esperienza diretta acquisitanei grandi Paesi asiatici comeil Giappone, ci ha insegnatomolto. In questi Paesi ad altaconcentrazione i sistemi diigienizzazione vengono collo-cati in qualsiasi attività com-merciale, non solo in quellestrettamente legate alla sommi-nistrazione di alimenti, ma pra-ticamente in qualsiasi locale diritrovo. Questo ci ha convintiancor di più dell’importanza dioffrire liquidi a presidio medi-co chirurgico e dosatori tecno-logicamente avanzati che ga-rantiscano, senza saponi e ac-qua, una certa e sicura disinfe-zione della cute. In particolare,i nostri prodotti stanno riscuo-tendo un notevole gradimentonei grandi alberghi della Capi-tale, dove costituiscono un ve-

ro valore aggiunto alle caratte-ristiche di lusso e massimocomfort richiesto».

Sterihands, SteriPlus,Giak D1 e Violet D2L’obiettivo principale di Deter-man è quindi di offrire ai clientisempre il massimo della sicu-rezza, garantendo con i dosato-ri uno standard igienico di altolivello. La ricerca medica evi-denzia che una buona disinfe-zione delle mani riduce il ri-schio di infezioni respiratorie e

L’ESPERIENZA NEL SETTORE DELL’IGIENIZZAZIONE AL SERVIZIO DEI GRANDI ALBERGHI

Determan è una giovaneazienda che nasce comedistributore dei prodottidi sanificazione e disinfe-

zione Gamar. La formazioneacquisita sul campo e l’espe-rienza maturata grazie a rap-porti giornalieri con centinaiadi clienti ha consolidato l’aspet-to dell’igienizzazione della cutee, nello specifico, delle mani.La cute e le mani in particolarmodo, sono il maggior veicolodi trasmissione di infezioni einfiammazioni derivanti da bat-teri e germi che si trasferisco-no a contatto. L’igiene della cu-te è quindi fondamentale per lasalute propria e degli altri.

Un valore aggiuntoa standard elevati«La ricerca internazionale», ciconferma il Direttore Commer-

Determan

www.gamar.eu

sistemi di [email protected] e www.determan.it

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no azionauna cellula

fotosensibi leche innesta ilrapido processodi nebulizzazio-ne della soluzio-ne antibattericasulla cute. Di pic-cole dimensioni edi facile installa-zione, l’utilizzo diuna soluzione adelevato potere bat-

tericida consente diottenere, in pochi secondi,un’ottima igienizzazione. Seve-ri test di inibizione battericahanno dimostrato il potere bat-tericida, funghicida e virulicidadella soluzione nebulizzata daSterihands. In caso di presenza

di ferite o ustioni sulla cutenon interferisce nel processodi cicatrizzazione e non provo-ca irritazione o sensibilizzazio-ne della cute o delle mucose. Ilnebulizzatore elettronico Steri-plus, invece, si collega all’im-pianto elettrico e può esserecollocato in tutti gli ambienti inquanto non necessita di colle-gamento idraulico.Ci sono poi i due apparecchiasciuga-mani: il Giak D1, verti-cale, che eroga un flusso d’ariaad alta velocità, dal design er-gonomico e dal basso consumo

di elettricità, il Violet D2,asciuga-mani orizzontale

ad aria con attivazionesenza contatto fisico.Tutti i prodotti e le ri-cariche possono esse-re acquistati diretta-mente sul sito www.determan.it. C.C.

intestinali del 50%. Determancolloca i propri prodotti all’in-terno di ambienti comuni adelevato traffico di utenti: hotel,mense, grande e piccola risto-razione, settore alimentare (ga-stronomie, pasticcerie, forniecc.), strutture sanitarie (casedi riposo, case di cura, ecc.)garantendo così uno standardigienico-sanitario di alto livello,sia per gli operatori sia per gliutenti. I dispenser nebulizzato-ri e i liquidi/gel a presidio medi-co chirurgico, rappresentanol’unica soluzione per una totalee completa disinfezione dellacute, permettendo così l’igie-nizzazione delle mani prima edopo il contatto con superfici arischio, senza necessità di ri-sciacquo e asciugatura.In particolare, quattro sono iprodotti di punta di maggiorgradimento in questo periodo: inebulizzatori Sterihands e Ste-riplus, e gli asciuga-mani adaria Giak D1 e Violet D2. Il pri-mo è alimentato da una batte-ria da 12V ed è espressamentestudiato per assicurare unaprotezione assoluta contro ger-mi e batteri in modo rapido esicuro. L’introduzione delle ma-ni all’interno dell’apposito va-

SERVIZ I

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più note nel mondo. Gli am-bienti dei 4 livelli sono clima-tizzati e insonorizzati, luminosie con ampia visibilità versol’esterno delle vetture, tuttecon collegamento wi-fi Frec-ciarossa.La carrozza Executive offre iltop della privacy e della como-dità: dalle poltrone in pelle piùampie all’accoglienza nelle sa-le FrecciaClub, dalla ristora-zione con menù gourmet cura-ti dallo chef Gianfranco Vissa-ni e serviti direttamente al po-sto, alla Sala meeting, dotatadi monitor, a disposizione dichi vuole utilizzare il tempodel viaggio per riunioni e in-contri di lavoro.Il livello Business permette diottimizzare le ore trascorse intreno, lavorando al proprio per-sonal computer, seduti in co-mode poltrone in pelle, sorseg-

giando un welcome drink. Viag-giando in Business si può inol-tre scegliere tra due novità as-solute: i salottini Business Plus

da 4 posti ognuno, per unamaggior privacy, e l’Area delSilenzio interdetta ai cellulari.Per chi viaggia in Premiumconvenienza e comodità sonocomunque garantite: ci si spo-sta su comodi sedili in pelle, in-formati in tempo reale dallenews dei monitor di bordo ecoccolati dal drink di benvenu-to. Anche il livello Standardconsente di arrivare a destina-zione con i tempi rapidi dell’Al-ta Velocità, usufruendo delleinfo dei monitor di bordo.Servizio e velocità, inoltre, so-no offerti a prezzi imbattibili,con i biglietti a partire da 9 eu-ro per il livello Standard.

Giulia Gagliardi

Il Gruppo FS Italiane ha giàportato in Italia un nuovomodo di viaggiare, grazieall’Alta Velocità a 300 km

orari. Ora continua nella suaopera di affiancamento e sti-molo dell’evoluzione della no-stra società, introducendo suiFrecciarossa Trenitalia un’ulte-riore novità: quattro nuovi li-velli di servizio – Executive,Business, Premium e Stan-dard – al posto del tradizionalesistema di “classi”. Da iniziomaggio, infatti, tutte le corseno-stop Roma-Milano sono rea-lizzate con i Frecciarossa 4 li-velli.A bordo tutto è pensato per of-frire ai viaggiatori il massimodel comfort, della sicurezza edella vivibilità. Il design degliinterni è stato realizzato in col-laborazione con Giugiaro, unadelle firme italiane del design

Frecciarossa:comfort ad alta velocità

L’esclusiva sala meeting del livello Executive, che offre il massimo comfort e relax,grazie a ampie poltrone singole in pelle, distanti tra loro fino a 1 metro e mezzo,con reclining che può raggiungere i 138 gradi e poggiagambe regolabile

I livelli dei nuovi Frecciarossasono 4: Executive, Business, Premiume Standard (nella foto)

QUATTRO NUOVI LIVELLI DI SERVIZIO, AL POSTO DELLE TRADIZIONALI CLASSI,E BIGLIETTI SU MISURA A PARTIRE DA 9 EURO

LE VIE DELL’ INCENTIVE

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mi grattacieli, le sue boutiquelussuose, le sue affollate stradecommerciali, i suoi templi e isuoi mercati tradizionali, è unluogo di affascinanti contrasti:ricchezza e povertà, Oriente eOccidente, luci sfolgoranti e

ombre profonde caratterizzanola vita, i giorni e le notti deisuoi 7 milioni di abitanti (in so-li mille chilometri quadrati, peruna delle regioni più densa-mente abitate del pianeta). Tor-nata sotto l’amministrazione

150anni di influenza co-loniale e 5mila annidi tradizione cinese

hanno costruito la personalitàunica della città più influentedel sudest asiatico. Hong Kong,con la sua fitta selva di altissi-

La Cinacoloniale

Hong Kong

dove comprar casa o affittareun ufficio. Il commercio e il bu-siness animano i ritmi freneticidi Hong Kong, ma chi vi si recaper turismo può permettersi discoprire con tutta calma il fa-scino di questa città.

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l’ex colonia britannica, che puòcontare sulla forza della do-manda interna e sugli strettirapporti con la Cina continen-tale, continua a crescere (del5% nel 2011) e continua ad es-sere il luogo più caro al mondo �

della Repubblica Popolare Ci-nese nel 1999, Hong Kong èsenza dubbio la città più mo-derna e capitalista della Cinacomunista. Gli stretti rapporticon l’Europa in crisi hanno pe-sato sulla sua economia, ma

ORIENTE E OCCIDENTE SI INCONTRANO E SI MESCOLANO NELLE ISOLE DELMAR DELLA CINA MERIDIONALE. HONG KONG E MACAO, RACCONTANO DUE STORIEDIVERSE DI COLONIALISMO, DUE FORME DISTINTE DI INTEGRAZIONE TRA CULTURE,DUE DIVERSI MODI PER CONTINUARE A CRESCERE A DISPETTO DELLA CRISITesto e foto di Barbara Ainis

LE VIE DELL’ INCENTIVE

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inaspettati di questa città di ce-mento, acciaio e vetro.Se non si ama la folla e la con-fusione sarà meglio tenersi allalarga dall’arteria principale diKowloon, la famosa Nathan Ro-ad dei negozi di elettronica edelle gioiellerie (non così abuon mercato come si crede).Meglio dirigersi verso il lungo-mare, passando davanti allafacciata classica dello storicohotel Peninsula e raggiungendolo Star Ferry Pier dal quale go-dersi la vista dello skyline dacartolina dell’isola di HongKong. La follia, la fretta, le lucisembrano rallentare la loro fre-netica corsa, riflettendosi nelleacque del Mar della Cina Meri-dionale, solcate da moderne

imbarcazioni e dai tradizionaligiunchi. In sette minuti di tra-ghetto si raggiunge l’isola deigrattacieli delle banche di tuttoil mondo (Bank of China, HSBCe IFC da non perdere) e dei 114consolati (più che a New York).Nel Central ancora si respiraun’aria yuppie anni Ottanta, trabusinessman dal passo veloce,signore bene cariche di bustegriffate e un benessere che al-trove comincia a scricchiolare.Ma in pochi minuti a piedi ci sipuò allontanare da cuore affari-stico di Hong Kong per scoprirei negozi e le gallerie d’arte oltreHollywood Road, i mercati e itempli nascosti tra gli edifici re-sidenziali.Per gli appassionati di cucinaHong Kong offre praticamentedi tutto. Cucina cantonese,Chiu Chow, pechinese, Shan-ghai style, del Sichuan e dell’-Hunan, sono solo alcune delleopzioni per scoprire cos’è dav-vero la cucina cinese. Alcunidei migliori ristoranti si trova-no negli alberghi più lussuosi.

Si dice Hong Kong e si pensaall’isola dallo skyline indimen-ticabile. Ma questa regione am-ministrativa speciale della Cinasi divide in realtà tra i cosiddet-ti Nuovi Territori, la penisola diKowloon, le isole esterne e lavera e propria isola di HongKong. Le sorprese che aspetta-no il viaggiatore sono molte.Innanzi tutto, il fatto che oltreil 70% di queste terre non è co-perto di grattacieli, ma bensì dicampi coltivati e parchi natura-li. Non è necessario sceglieretra modernità e natura: boschidi bambù si dispiegano vigoro-si a pochi minuti dagli alti edifi-ci del centro, mentre con pic-cole crociere di qualche ora sipossono scoprire gli angoli più

Nathan Road, la via principale della penisola di Kowloon: negozi di elettronica,gioiellerie, luci e tanta, tanta gente

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Ma nella capitale gastronomicadell’Asia si può trovare il me-glio della cucina tailandese evietnamita, indiana e indone-siana, filippina e giapponese,senza contare quella europea.Potrà sembrare folle suggerireun ristorante italiano a HongKong, ma qui si trova il primo eunico tre stelle Michelin di cu-cina nostrana (Otto e mezzodello Chef Umberto Bombana)fuori dai confini del Bel Paese.Per abbracciare con lo sguardotutte le facce di questa cittàprismatica si deve, e vale la pe-na, prendere il tram. In realtà sitratta piuttosto di una funicola-re a cremagliera che porta finsul Victoria Peak. Durante iltragitto e poi in alto sulla ter-razza del belvedere nei giornidi tempo clemente si possonoammirare i grattacieli del Cen-tral, il Victoria Harbour e, oltre,la penisola di Kowloon che ri-corda, a chi l’avesse dimentica-to, che, nonostante tutto, sia-mo ancora in Cina. �

Il grattacielo della Bank of China, a destra, sovrasta l’edificio un tempo sededella Corte Suprema, uno dei pochi esempi di architettura dei primi del Novecentosopravvissuti alla febbre del nuovo che brucia ad Hong Kong

Milano, Parigi e New York, con i loro brand più esclusivi, si danno appuntamentoper le vie del Central. Per la vista più spettacolare sui grattacieli si deve salire sulVictoria Peak

Nascosti tra negozi e mercati, si trovanoaffascinanti templi buddisti e taoisti

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anno a cercare la fortuna, tra lapenisola di Macao e le sue isoledi Taipa e Coloane, gli uniciluoghi in tutta la Cina (inclusaHong Kong) dove sia permessoil gioco d’azzardo. La ragione èda ricercare nel passato colo-niale di questa piccola regionealla foce del Fiume delle Perle,restituita alla Repubblica Po-polare Cinese solo nel 1999 do-po 450 anni di amministrazioneportoghese. I governanti euro-pei avevano concesso l’autoriz-zazione al gioco nei territoridella colonia fin dalla metà del

XIX secolo e questa autorizza-zione è stata confermata anchedalla Cina comunista, che, ri-prendendosi Macao quasi dimalavoglia, le ha riconosciutolo status di regione ammini-strativa speciale e il manteni-mento del sistema economicocapitalista per almeno 50 anni.Ma è stato proprio in questi ul-timi 13 anni che Macao si è tra-sformata nel paradiso orientaledel gioco d’azzardo, aprendosiagli investimenti internazionalie assistendo alla costruzione didecine di enormi e lussuosi al-

Macao

Èla “Monte Carlo d’Oriente”o, se preferite, la “Las Vegasasiatica”, ma questi sopran-

nomi non le rendono giustizia.Oggi Macao è diventata unadelle più importanti destinazio-ni internazionali per gli amantidel brivido dell’azzardo e i suoi33 casinò – tra i quali quellopiù grande del mondo, il Vene-tian – fatturano cinque voltequelli della Sin City nordameri-cana. Merito delle decine di mi-lioni di ricchi e super ricchi,perlopiù provenienti dalla Cinacontinentale, che vengono ogni

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berghi. Uno sviluppo inarresta-bile visto che i progetti già av-viati oggi prevedono la realiz-zazione di 5 nuovi megaresortda decine di migliaia di stanzenella cosiddetta Cotai Strip.Eppure il lusso e il gioco d’az-zardo non sono le uniche buo-ne ragioni per visitare Macao. Igrattacieli illuminati e i presti-giosi tavoli da baccarat non de-vono far dimenticare che Ma-cao conserva intatta la testimo-nianza del suo passato colonia-le. L’antico e raccolto centrostorico è una vera e propria en-

clave europea nel bel mezzodella Cina, un tesoro unico almondo, dichiarato Patrimoniodell’Umanità dall’Unesco, nelquale si mescolano architettu-ra, tradizioni e cultura del-l’Oriente e dell’Occidente. Dal -l’alto di una lunga scalinata do-mina il panorama il profilo sur-reale delle rovine della catte-drale di San Paolo, del XVII se-colo. Dopo un rovinoso incen-dio nel 1835 di quello che fu ilsantuario cattolico più grandedi tutta l’Asia rimase in piedisolo la facciata barocca, che

ancora oggi si staglia contro ilcielo ed è il simbolo della vec-chia Macao. Ai piedi di que-st’icona triste si rincorrono viee viuzze acciottolate, palazzicoloniali dai colori pastello,l’edificio neoclassico che fu se-de del Leal Senado, la chiesabarocca di San Domenico e labella piazza del Senato. L’illu-sione di trovarsi in una cittàeuropea sarebbe praticamenteinevitabile, se non fosse per itratti somatici degli abitanti,per le insegne colorate dei ne-gozi, tutte rigorosamente inideogrammi cinesi e per gli af-follati templi buddisti e taoisti.Sotto la facciata portoghese eal di là dei fasti di hotel e casi-nò, infatti, è rimasta intattal’anima cinese di questi luoghie dei suoi abitanti, con le lorotradizioni e la loro cultura. Se-coli di dominazione portoghesenon sono riusciti a cambiare �

Sulla piazza del Leal Senado si affacciano gli edifici coloniali,protetti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.Alle loro spalle l’edificio a forma di ananas che ospita l’hotele casinò Grand Lisboa

Per le vie del piccolo villaggio di Taipa si trovano ristorantie pasticcerie di tradizione portoghese

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poi molto, a ben vedere. Il por-toghese, che dovrebbe esserela lingua ufficiale insieme al ci-nese, si usa solo per nominarele vie sulle belle ceramichebianche e azzurre agli angolidelle strade. Neppure la religio-ne ha subito una particolare in-fluenza. I cattolici, pur presen-ti, sono una minoranza (5% del-la popolazione), mentre chi vi-siti il grande tempio di A-Ma,del XV secolo, o quello sugge-stivo di Sam Kai Vui Kun o uno

ancora molto vivo negli abitan-ti di Macao.Un ambito nel quale le tradizio-ni portoghesi si sono radicate,a dire il vero, c’è ed è la gastro-

degli altri affascinanti piccolitempli della città, si renderàconto che il sentimento religio-so tradizionale, dal confuciane-simo al taoismo al buddismo, è

Simbolo dell’antica Macao, le rovine della cattedrale di San Paolo dominano il centro storico

Templi, negozi di elettronica e porticiin stile coloniale. Il contrasto tra Orientee Occidente si presenta in tutta lasua evidenza per le vie del centro storico

DOVE DORMIRE

HONG KONG

Mandarin Oriental Hong Kong5 Connaught Road - Central+852 2820 4202www.mandarinoriental.com/hongkongUn hotel che è una leggenda e che continua ancora oggi a rappresentareil massimo del lusso, dell’eleganza e del servizio, a Hong Kong e nelmondo. 501 stanze e suite tutte ampie, arredate con uno stile impeccabi-le e affacciate su panorami mozzafiato.

MACAO

Mandarin Oriental MacauAvenida Dr Sun Yat SenT. +853 8805 8888www.mandarinoriental.com/macauElegante hotel 5 stelle affacciato alla laguna e alla baia. Tra le 213 stanze esuite, si raccomanda caldamente la Mandarin Premier View, ampia e conuna vista indimenticabile. Eccellenti la SPA e i suoi trattamenti olistici.

Banyan Tree MacaoGalaxy Macau ResortAvenida Marginal Flor de Lotus - CotaiT. +853 8883 8833www.banyantree.comNuovo e lussuosissimo, questo piccolo resort (per gli standard di Macao)da 246 suite, si trova nell’enorme complesso del Galaxy Macao, nella Co-tai Strip

DOVE MANGIARE

HONG KONG

Man WahMandarin Oriental5 Connaught Road - CentralT. +852 2820 4202www.mandarinoriental.com/hongkongIl ristorante di punta dell’hotel per la cucina cantonese, gestito dallochef Man-sing Lee, ha ottenuto la sua prima stella nella Guida Michelin2012. Il ristorante sforna autentici piatti di cucina cantonese, arricchiticon tocchi di creatività ispirati allo splendore dello stile imperiale dell’at-mosfera che lo pervade.

MACAO

Wing Lei - WynnRua Cidade de SintraT. +853 8986 3663www.wynnmacau.comMerita senza dubbio le sue due stelle Michelin questo ristorante di cuci-na cantonese. Deliziosi i Dim Sum e sorprendente i dragone di cristallosospeso sulle eleganti tavole apparecchiate.

A Lorcha289 Rua do Almirante SérgioT. 853/2831 3193Vicino al tempio di A-Ma, si trova uno dei migliori ristoranti di cucinaportoghese-macanese di Macao. Da provare il pollo africano.

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nomia. La cucina macanese ècomposta da ricette lusitane(della madre patria o delle al-tre colonie), declinate però aisapori e agli ingredienti orien-tali. Così, accanto a ottimi ri-storanti di cucina cantonese(Canton è la città della Cinacontinentale più vicina), alcuniimperdibili stellati Michelin, sitrovano tradizionali ristorantiportoghesi dove gustare deli-zioso baccalà nelle sue molteversioni o il pollo africano cu-cinato con cocco, aglio e pepe-roncino. Da non perdere, pergli appassionati dei dolci, i bi-scotti e le altre leccornie pro-poste dalle pasticcerie di Ma-cao, magari da quelle che si af-facciano sulla via commercialedel piccolo e suggestivo villag-gio sull’isola di Taipa. �

LA MIA C ITTÀ. I LUOGHI DELL’ANIMA

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Le veritànascoste

Seagal, un uomo frustrato che,incapace di vivere la propria vi-ta, finisce per vivere quella deivicini di casa, spiandoli e pedi-nandoli come un detective. Aun certo punto, suo malgradosi troverà coinvolto in una se-rie di efferati delitti che lo co-stringeranno a vedere oltre leapparenze, e a uscire dal suotorpore esistenziale. Una trama

Charlotte Link torna a dominare le classifiche dei libri più letti con il suoultimo thriller “Oltre le apparenze” una sconvolgente storia di ingannie illusioni capace di tenere il lettore incollato fino all’ultima paginaRiccardina Corgnati

La tensione cresce ad ognipagina fino a diventarequasi insostenibile. Èquesto il segreto del suc-cesso di “Oltre le appa-

renze” (Corbaccio, 18,60 euro)l’ultimo thriller della tedescaCharlotte Link. Ambientato inuna glaciale Londra perenne-mente innevata, il romanzoracconta la storia di Samson

che ben si presta a creare su-spense e che l’autrice confessadi aver creato ispirandosi aun’inchiesta letta su un quoti-diano «l’articolo parlava di Se-cond Life», racconta la Link,«un mondo virtuale dove lepersone possono vivere una se-conda esistenza creandosi unalter ego digitale in grado di in-carnare la realizzazione di ogni

In apertura, Londra. Quasi tutti i romanzi di Charlotte Link (nella foto in alto)hanno l’Inghilterra come scenario. Il suo ultimo psicothrillerOltre le apparenze (Corbaccio, 18,60 euro) è ambientato a Londrae ruota principalmente intorno alla figura di Samson Seagal,trentenne disoccupato e mal integrato nella società con una passione,spiare le vite degli altri

LA MIA C ITTÀ

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thriller mi ha portata al suc-cesso. Non credo sia la paura,o il crimine in sé, ad attirare.Penso che ciò che piace ai let-tori sia che si parte da una sto-ria di grande normalità, dovequalcosa si spezza e si innescauna situazione estrema, chemette in evidenza la verità deipersonaggi».Come mai ha scelto di am-bientare la storia a Londra?«Amo l’Inghilterra, mi ci sentoa casa. Di Londra mi piaccionoi contrasti, è una metropoli mo-derna e allo stesso tempo lega-ta alle tradizioni. Una città diluci e di ombre, dove sono staticompiuti delitti terribili che an-cora oggi rimangono ammanta-ti di mistero». �

polvere sotto il tappeto”. Unastrategia di breve respiro per-ché, alla fine, tutto viene a gallae, molto spesso, con conse-guenze ancora più complicate».Rispetto ai suoi precedentiromanzi, quest’ultimo si di-stingue per una certa cru-dezza dell’argomento. Per-ché questa evoluzione?«È una cosa che mi hanno fattonotare anche i miei lettori. Noncorrisponde a una scelta volu-ta, è la storia in sé che si è im-posta in questo modo. Rispettoagli altri libri che ho scritto, inquesto c’è anche meno atten-zione all’ambiente e più allapsicologia».La neve è l’elemento che piùfortemente connota l’ambien-tazione. Il bianco copre lebrutture e silenzia le urla...«Sì, mi piaceva il contrasto tra ilgelo del “fuori” e il fuoco del“dentro”. All’interno delle caseammantate di neve, brucianopassioni e si consumano delitti».Lei ha iniziato con i romanzistorici, poi è passata al thril-ler. Perché questa scelta?«Ho deciso di scrivere i libriche avrei voluto leggere, il

loro desiderio. Da qui è natal’idea di dar vita a un personag-gio come Samson Seagal, unuomo solo e frustrato che pas-sa il suo tempo a “spiare” la vi-ta dei vicini di casa, desideran-do di essere al loro posto».Il romanzo è una storia diinganni dove niente è comesembra, anche Samson, cheè un osservatore attento, al-la fine non riesce a vedereoltre le apparenze. Comemai abbiamo tanta difficoltàa vedere le cose come sono?«Perché spesso ci lasciamocondizionare dall’idea che cisiamo fatti di una persona o diuna situazione. Così, quandoconosciamo qualcuno che cipiace, capita che non lo vedia-mo realmente per quello che èbensì per quello che abbiamobisogno di credere che sia».L’inganno più clamoroso chele è capitato di vivere?«Quando ho scoperto che unafamiglia di amici con la qualeavevo condiviso tanti momentifelici e che io credevo perfettatanto da sentirmi quasi in sog-gezione, in realtà nascondevadietro le mura domestiche tra-dimenti e violenze».Nel romanzo più di un per-sonaggio non riesce a venirea patti con il proprio latod’ombra, pagandone a caroprezzo le conseguenze. An-che lei ha un dark side chenon riesce ad accettare?«Un vero e proprio lato oscuro,non ce l’ho, ma mi è capitato dinon voler affrontare determina-te situazioni, “nascondendo la

Loredana Limone, 51 anni, napoletana ma milanese d’azione, ha pubblicato diversi librigastronomici e per bambini. Ha ideato e conduce il laboratorio di scrittura creativa Saporiletterari di cui ha curato l’antologia omonima, con la prefazione di Allan Bay.Borgo Propizio (Guanda, 16,50 euro), il suo primo romanzo, ruota intorno all’apertura diuna latteria a Borgo Propizio, un paese in collina, magico e un po’ fuori dal tempo. Qui c’ètutto: zitelle riconquistate all’amore, virtuose dell’uncinetto, un fantasma, un muratore chesi reinventa costruttore edile, un avvocato, una zia che trama e un padre che ama comeun ragazzino. A metà strada tra Chocolat di Joanne Harris e Il Piano Infinito di Isabel Allen-de Borgo Propizio è un libro delizioso

INSIDE THE CHARACTER

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di Red PenugoLiberamente ispirato al questionario di Bernard Pivotrivolto agli artisti della trasmissione “Inside the Actor’s Studio”

Avara o prodiga?Prodiga: quel che dai ritorna sempre (anchese per altre vie)Meglio l’uso o il possesso?L’usoIl tuo rifugio?Il mondo parallelo della mia fantasiaLa tua sveglia?da diciotto anni, il caffè a letto con un bi-scottinoIl tuo debole?Il bell’italianoPassatempo preferito?LeggereIl piatto che ti riesce meglio?Le torte salate.Il lavoro domestico che non ti annoia?StirareUn errore che non rifaresti?SottovalutarmiIl tuo ultimo acquisto?Due paia di sandali. Non bastano mai!La cosa più stravagante per cui hai spe-so dei soldi?Un quaderno con una Cenerentola cangian-te in copertina su cui ho cominciato a scri-vere Borgo PropizioL’oggetto più prezioso che possiedi?La collana di perle di mia madreIl vizio che non riesci a toglierti?ScrivereLa tua peggiore abitudine?Mangiare lavorandoLa qualità di cui vai più fiera?La tenaciaL’indumento a cui non puoi rinunciare?Il reggisenoIl tuo peggiore errore di moda?I pantaloni a vita altaIl sogno che non hai ancora realizzato?Un mio libro tradotto all’esteroSei invisibile. Qual è la prima cosa chefai?Vado in classe di mio figlioLa tua passione privata?Le passioni non possono essere private per-ché una passione la si deve condividere!Nel tuo frigorifero non può mancare?Il latteChe cosa proprio non ti riesce?Dire bugie

Loredana Limone

Segni particolari?Naso aerodinamicoLa parola che ami di più?LibertàLa parola che ti piace di meno?GiurisdizioneLa paura più grande?Il buioHai mai pianto per amore?Tante volteE al cinema?Qualche voltaIl libro da tenere sul comodino?Venti poesie d’amore e una canzone dispe-rata di Pablo Neruda.Il sacrificio più grande?Non dormireVai su tutte le furie per?In genere sono molto tolleranteIl tuo tallone d’Achille?Un senso di inadeguatezza che spero primao poi di scrollarmi di dosso...La prima cosa che guardi in un uomo?L’altezzaLa tua ultima notte scatenata?StanotteQuanto tempo fai passare prima di ri-chiamare qualcuno con cui hai avuto unprimo appuntamento?Sono all’antica, aspetto che chiami luiL’uomo ideale?L’ho sposatoCosa ti deve dire un uomo per conqui-starti?Nulla. La penso come Emily Dickinson: setace, temo ch’egli sia grande.Da cosa dipende la tua felicità?In questo periodo da Borgo PropizioOttimista o pessimista?Attualmente ottimista, caratterialmentepessimistaVendetta o perdono?Vendetta

Cosa ti annoia di più?La stupiditàLa tua ispirazione?La vitaIl gesto più romantico che hai fatto?Una polpetta a forma di cuoreIl rimpianto più grande?Qualche parola non dettaCome ti diverti?Dondolandomi sull’altalenaMai più senza?Ingrid, la mia amica d’infanzia, persa e ri-trovata un sacco di volteL’invito più gradito?A un concerto di Gianni MorandiFelicità è?Potersi esprimereCosa ti emoziona di più?Vedere due anziani camminare mano nellamanoIl regalo che fai più spesso?ConsigliUn regalo che vorresti ricevere?Una poesiaIl tuo miglior nemico?L’ombra dentro di meDici basta a cosa?Alla politica corrottaQuanto è importante il superfluo?PocoUna vacanza memorabile?La crociera del viaggio di nozze.Sei mai scappata da un albergo?No, ma sono scappata in un albergoLa cosa migliore che hai rubato in un al-bergo?Uno svuotatasche di rameUn vizio capitale?AccidiaCosa vorresti che Dio ti dicesse una vol-ta arrivata in paradiso?“E ora goditi il panorama”E chi vorresti incontrare per primo?Mia mamma

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INSIDE THE CHARACTERLIBRI

240 5 2012 | www.mastermeeting.it

Autore: Kerstin GierTitolo: In verità è meglio mentireCasa editrice: CorbaccioCosto: 9,90 euroSimpatica, interessante, intelligente, anzi troppointelligente. Riuscirà a trovare l’uomo che la per-donerà per questo? Romanzo divertente, brioso eimprevedibile sulla difficoltà di trovare l’uomo

giusto e il proprio equilibrio. Perfetta letteratura di intrattenimen-to firmata Kerstin Gier, una scrittrice da 200.000 copie vendute so-lo in Germania

Autore: Carolyn Jess-CookeTitolo: Cose che il buio mi diceCasa editrice: LonganesiCosto: 17.60 euroLa storia si incentra su Alex, un bambino che vivea Belfast. A differenza di tutti i suoi coetanei, ve-de cose che gli altri non possono notare e qual-cuno che non esiste gli dice cosa fare. Fino a

quando riceve una richiesta che Alex non vuole esaudire: uccidereuna persona. Anya è una neuropsichiatra infantile che ha persouna figlia in circostanze non ben chiare e ora deve occuparsi delcaso del piccolo Alex, sospettato di schizofrenia. Lettura coinvol-gente che porta il lettore dentro il mondo di Alex grazie all’ottimascrittura dell’autrice

Autore: Elsa LewinTitolo: Io, AnnaCasa editrice: CorbaccioCosto: 16,40 euroAnna Welles è una newyorkese di mezza età, vi-ve con la figlia Emily ed è separata dal marito,che l’ha lasciata. Per riempire il suo vuoto esi-stenziale, frequenta party per single. Una sera,

incontra George: lo segue a casa sua, fanno sesso e quando Annase ne va dimentica non solo il suo ombrello giallo, ma anche lamemoria. Non ricorda più cosa sia successo esattamente. Thrillerpsicologico ricco di suspense scritto dalla psichiatra newyorkeseElsa Lewin. Dal romanzo è stato tratto l’omonimo film con Charlot-te Rampling e Gabriel Byrne

Autore: Charlotte Valandrey - Jean ArcelinTitolo: Il mio cuore sconosciutoCasa editrice: LonganesiCosto: 14,90 euroRomanzo autobiografico dell’attrice CharlotteValandrey che, a 18 anni, scopre di essere siero-positiva. La triterapia, per evitare che il virusHiv si sviluppi nell’Aids, è particolarmente ag-

gressiva per il suo cuore. Il primo infarto colpisce Charlotte a 34anni, seguito da un altro a breve distanza. Nel 2003 le viene im-piantato un cuore nuovo. Ma la vita, ha in serbo un altro, terribilecolpo di scena per Charlotte...

Autore: Teresa BuongiornoTitolo: Giovanna d’Arco,la ragazza del vestito rossoCasa editrice: SalaniCosto: 14,00 euroGiornalista e scrittrice nota soprattutto per i suoiracconti a carattere storico e autobiografico, Te-resa Buongiorno in questo libro affronta il perso-

naggio della Pulzella d’Orleans, in una chiave diversa e singolare,facendola vivere di nuovo con sorprendente vivezza

Autore: Valerie YoungTitolo: Vali più di quel che pensiCasa editrice: CorbaccioCosto: 17,60 euroDedicato alle donne, brave, competenti, intelli-genti. Troppo spesso vittime della “sindrome del-l’impostore”. Di che si tratta? È quella vocina in-teriore che, quando passi un esame, ottieni una

promozione, ti propongo una svolta nella carriera, ti fa dire: “od-dio, si sono sbagliati, prima o poi scopriranno che non sono all’al-tezza”. Non è vero. Però... Libro fantastico che la stragrande mag-gioranza delle donne dovrebbe leggere

Autore: Jorge MolistTitolo: Promettimi che sarai liberoCasa editrice: LonganesiCosto: 14,90 euroEccellente romanzo che racconta gli anni in cui lastampa nella sua forma primitiva comincia a rap-presentare le ali della libertà portando alla diffu-sione di opere che furono poi requisite dalle au-

torità ecclesiastiche cieche ed incivili del tempo. Un romanzo cheinsegna e diverte allo stesso tempo, ricco di avventura, passione,amore, libri, guerra, narrativa e storia vera

Autore: Michael De JongTitolo: Lo zen per l’armoniae la pulizia del corpoCasa editrice: CorbaccioCosto: 9,90 euroBicarbonato, limone, olio d’oliva, sale, acetobianco, semplici ingredienti, facilissimi da reperi-

re e che tutti hanno in casa, secondo De Jong sono tutto ciò cheserve per la pulizia personale. Addio quindi a collutori esplosivi edentifrici inefficaci, creme costosissime piene di elementi allerge-nici, deodoranti che macchiano i vestiti. E un caldo benvenuto acinque ingredienti magici, ecologici, economici.

Autore: Tess GerritsenTitolo: La Fenice RossaCasa editrice: LonganesiCosto: 17,60 euroLa mano, mozzata, si trova in un vicolo buio. Ilcorpo della donna, privo della mano, è sul tettodi una vecchia casa poco distante. La sconosciu-ta ha i capelli rossi ed è vestita di nero. Unico in-

dizio: due ciocche color argento sul cadavere. Appartengono a unessere umano o a qualcosa di più misterioso? Jane Rizzoli e Mau-ra Isles fanno una scoperta sorprendente: il caso è legato a unomicidio-suicidio di diciannove anni prima e a un’oscura e terribileantica leggenda cinese...

Autore: Viola ArdoneTitolo: La ricetta del cuore in subbuglioCasa editrice: SalaniCosto: 14,90 euroDafne è architetto e cerca nelle leggi e nei sim-boli della matematica gli algoritmi delle emozio-ni, perché Dafne non ha ricordi. La sua analistale suggerisce di cercare quella bambina che si è

perduta dentro di lei, di tenerla per mano e di provare ad ascoltarela sua voce. Attraverso il filo dei ricordi, la Dafne adulta ritrova laDafne bambina, la sua città, Napoli, la sua famiglia. Non sarà fa-cile questo incontro, perché quello che Dafne bambina ha da rac-contare è ora commovente e tenero ora inquietante, come un in-cubo in una stanza buia...

a cura di M.M. e C.M.

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Baia Flaminia ResortViale Parigi 8 - 61121 Baia Flaminia Pesaro (Pesaro Urbino)Numero verde: 800191444Tel. 0721400303 - fax 0721403757www.baiaflaminiaresort.comcommerciale@baiaflaminiaresort.com

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