mauro alovisio bullismo e cyberbullismo odg milano

135
Bullismo, cyberbullismo, definizioni e responsabilità Avv.Mauro Alovisio [email protected] 333/3597588 Associazione Centro Studi di informatica Giuridica di Ivrea Torino Milano, 8 luglio 2016

Upload: mauro-alovisio

Post on 14-Apr-2017

375 views

Category:

Education


1 download

TRANSCRIPT

  • Bullismo, cyberbullismo, definizioni e responsabilit

    Avv.Mauro Alovisio [email protected]/3597588

    Associazione Centro Studi di informatica Giuridica di Ivrea Torino

    Milano, 8 luglio 2016

    mailto:[email protected]

  • Il Centro Nexa su Internet & Societ

    Centro di ricerca del Politecnico di Torino (Dipartimento di Automatica e Informatica), fondato nel 2006. Studia Internet e il suo impatto sulla societ in ottica multidisciplinare (tecnologica, giuridica ed economica). Svolge supporto alla policy in ambito europeo (e.g., sugli aspetti giuridici dell'informazione del settore pubblico) e nazionale. Collaborazioni internazionali:partner del Network of Excellence on Internet Science (EINS) http://www.internet-science.eu/membro fondatore della Rete globale di centri su Internet & Societ http://cyber.law.harvard.edu/research/network_of_centers

    http://www.internet-science.eu/http://cyber.law.harvard.edu/research/network_of_centers

  • Csig di Ivrea-Torino

    Il Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino un associazione indipendente senza finalit di lucro interdisciplinare attiva dal 2005 (rivolta a giuristi, informatici, psicologi, professori, studenti, giornalisti, etc.)

    Mission: aggiornamento professionale, informazione, approfondimento dellevoluzione dellICT e dellinnovazione e dellimpatto sui diritti, trasparenza on line e partecipazione

    Aderisce alla Coalizione per le competenze digitali promossa da Agid , ha un blog http://csigivreatorino.it ed un Comitato Scientifico di magistrati, professori e professionisti

    Ha partecipato alle consultazioni on line in materia di privacy, diritto di autore cyberbullismo, open data, crowdfunding, open data e trasparenza, videosorveglianza e droni, wi-fi e software libero, violenza on line e pari opportunit

    http://csigivreatorino.it/

  • 18 settembre 2016, salone dei droni, Modena

    24 settembre 2016, seminario su regolamento europeo protezione dati personali Ordine Ing. Torino

    1 Ottobre 2016, festival di Jaamola, Milano

    9 Ottobre 2016 Festival di Internet di Pisa (droni e cinema)

    21- 23 Ottobre Smau Milano (tre laboratori: )

    Novembre 2016 Dronitaly a Milano e Festival ICT

    Prossime Tappe associazione

  • - consultazione su codice di autoregolamentazione in materia di cyberbullismo (gennaio 2014 )

    - convegno sul cyberbullismo presso universit degli Studi di Torino (febbraio 2014)

    - consultazione sulla Buona Scuola con contributo su pari opportunit e bullismo

    -contributo sul nuovo disegno di legge in materia di cyberbullismo

    - organizzazione convegni, seminari con istituto Avogadro, Cesedi, tavola Valdese, Centro Sereno Regis, corsi di formazione per docenti e forze di polizia

    - progetto social media e cyberbullismo e adesione alle competenze digitali Agid

    - pubblicazione di articoli su riviste specializzate ed ebook in materia di competenze digitali

    - partnership con altre associazioni, audizioni, partecipazioni a bandi

    Csig, bullismo e cyberbullismo

  • Le forme del bullismo

    Flaming:linvio di messaggi elettronici violenti e volgari finalizzati a suscitare

    discussioni on line

    Harassment:molestie ripetute attraverso linvio di messaggi elettronici offensivi

    Denigration: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveriala sua reputazione o le sue amicizie,.

    Impersonation sostituzione di persona

    Outing and trickery: rivelazioni ed inganno

    Esclusione

    Cyberstalking

    Avv. Mauro Alovisio

  • Strategie

  • Social Media e CyberbullismoPeriodo: da gennaio 2015 a dicembre 2016

    Obiettivo: fare conoscere e comprendere il fenomeno del bullismo e cyberbullismo

    Strumenti:ciclo di conferenze ed incontri informativi e formativi in materia di sensibilizzazione,

    prevenzione e contrasto sul cyberbullismo, identit digitale, aggressivit on line,sicurezza informatica rivolti a studenti, docenti, genitori e dirigenti,

    condivisione di materiali attraverso blog e spazi social

    Tappe del progetto: seminari per insegnanti in materia di cyberbullismo in partnership con il Centro Cesedi della Citt

    Metropolitana di Torino partecipazione a presentazione del Progetto di contrasto del bullismo della Diaconia Valdese a Pinerolo prima presentazione delle linee guida del Miur su cyberbullismo nel Nord Italia in sinergia con Istituto

    salesiano Rebaudengo di Torino e corso formazione docenti partecipazione al Festival di innovazione Supernova e al festiva Internet di Pisa incontro con i genitori su cyberbullismo allinterno del Festival Ada

    8 500

    Dati: 8 eventi con una partecipazione complessiva di 500 (studenti, giovani, cittadini)

    gennaio dicembre

    2015

  • Punti di forza

    Interdisciplinariet dei contributi (professori, ricercatori, avvocati, informatici, esperti di privacy, e social media education)

    Coinvolgimento e partnership di altre associazioni, istituzioni ed enti (Istituto Avogadro, Centro Sereno Regis) e forze di polizia (Nucleo di prossimit urbana)

    Informazione e coinvolgimento dei decisori politici nazionali e locali

    Invio contributo sul disegno di legge in materia di bullismo e cyberbullismo e richiesta di audizione alla Camera dei Deputati

    Aspetti da consolidare e migliorare

    Maggiore coinvolgimento di Tribunale dei Minorenni, ASL Partnership con Ordine dei giornalistiPartecipazione a bandi europei e nazionali in partnership con universit, enti e centri di ricerca (novembre 2015- adesione a tre bandi Miur)Pubblicazione di libro (contratto di edizione) Organizzazione di convegni e seminari per anzianiSeminari presso biblioteche e informagiovanihttp://competenzedigitali.agid.gov.it/progetto/social-media-e-cyberbullismo

    http://competenzedigitali.agid.gov.it/progetto/social-media-e-cyberbullismo

  • Principali evidenze da replicare

    - Utilizzo per finalit didattiche di video, film, libri , canzoni

    - Rovesciamento della classe

    - Coinvolgimento dei ragazzi come testimonial

    - Utilizzo dei materiali e quiz predisposti dal Garante privacy

    - Indicazione di siti e libri per approfondire e istruzioni come segnalare episodi di bullismo

    - Informazione, formazione e sperimentazione di peer education

    - Condivisione dei materiali sui social e utilizzo di licenze creative commons

    - Cosa migliorare come Coalizione?

    - Organizzazione di laboratori per il Safer Internet Day

    Buone prassi

  • Buone prassi

    peer education (formo chi forma)

  • Agenda

    -Nativi e Immigrati digitali

    -Cyberbullismo : definizioni, scenari e strumenti

    -Linee guida del Miur: Pari Opportunit e hate speech

    -Responsabilit

  • Agenda

    -Nativi e Immigrati digitali

    -Cyberbullismo : definizioni, scenari e strumenti

    -Linee guida del Miur: Pari Opportunit e hate speech

    -Responsabilit

  • Agenda

    -Nativi e Immigrati digitali

    -Cyberbullismo : definizioni, scenari e strumenti

    -Linee guida del Miur: Pari Opportunit e hate speech

    -Responsabilit

  • Gli albori di un nuovo mondo

    Avv. Mauro Alovisio

    - nessuna distinzione fra off line e on line - nuova concezione del tempo e dello spazio

    - sviluppo dell internet degli oggetti; (ottobre 2014: i dispositivi mobili superano il numero della popolazione mondiale: 7,2 miliardi)

    - conseguenze modifiche antropologiche, cognitive, sociali, culturali, organizzative

    -impatto sul mondo educativo, della scuola, del lavoro, sullorganizzazione della societ

    Nel 2010 stata creata una quantit di dati superiore a quella prodotta dalluomo complessivamente negli ultimi 30.000 anni

    Eric Shmidt amministratore delegato di Google

    https://www.youtube.com/watch?v=qYnmfBiomlo

    - presenza digital divide fra nativi digitali e immigrati digitali: siamo di fronte ad un emergenza educativa?

    https://www.youtube.com/watch?v=qYnmfBiomlo

  • I nostri figli sono diversi da noi?

    Occorre comprendere la diversit dei nostri figli rispetto alle generazioni precedenti

    I nativi digitali sono in simbiosi con la tecnologia

    -conoscono

    -comunicano

    -apprendono

    -collaborano

    in autonomia, indipendenza, con curiosit e in modo completamente diverso dagli adulti con frequenza di uso e appropriazione mediale di internet diversa (cosa fanno on line e la loro rappresentazione)

    Avv. Mauro Alovisio

  • Askare?

    Sextortion?

    Vamping?

    Grooming?

    Snapchappare?

    Pokare?

    Sexting ?

    Hater?

    Bannare?

    http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3140059

    Il gergo della rete

    http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3140059

  • I nuovi mondi La conoscenza potere F. BACONE

    Oggi anche i dati e le informazioni sono potere

    Pi linformazione personale pi ha potere chi la detiene

    Oggetto delle informazioni: hobby, gusti, desideri, et, capacit economica, orientamento politico e sessualeDai dati allidentit delle persone

    (in 60 secondi su facebook sono caricati 2 milioni di contenuti!)

  • Internet e privacy

    I social network un rischio per un giovane su quattro"Cyberbullismo in aumento" allarme del Garante della privacy.

    "I giovani non hanno la reale percezione del potere della rete. Di come la vita privata, nell'era dei social network, acquisti un altro peso e i rapporti tutta un'altra platea: sempre pi vasta, sempre pi sconosciuta".

    Quello che mettete in rete resta. Per sempre. E tra chi lo guarda oggi e chi lo vedr fra anni, c' anche chi non vi conosce e potrebbe usarlo contro di voi".

    Antonello Soro, presidente dell'Ufficio del Garante della privacy, valuta la situazione italiana nella Giornata europea della protezione dei dati personali.

  • Privacy e fiducia

    . la fiducia lelemento fondamentale per creare il Mercato Unico Digitale.Eurostat 2016

    Il 25% degli utenti Ue ha avuto problemi con questioni riguardanti la sicurezza online (virus violazione della privacy)

    Il19% degli italiani evita di usare il wi-fi fuori casa sempre per timore di subire un attacco informatico o una violazione dei propri dati personali.

    Se i cittadini hanno paura non si sviluppano i servizi e non decolla le-commerce

    Soluzioni framework cybersecurity presentato a Roma il 2 febbraio 2016

  • Il valore delle informazioni

  • Internet e privacy

    Il primo strumento per tutelare la privacy la consapevolezza Etica del digitale

    Video su app. e privacy

    http://www.garanteprivacy.it/app

    Video su social network: Connetti la testa

    http://www.garanteprivacy.it/connettilatesta

    Video su smartphone e tablet

    Fatti Smart

    https://www.youtube.com/watch?v=6eF-mwKhrVo

    http://www.garanteprivacy.it/apphttp://www.garanteprivacy.it/connettilatestahttps://www.youtube.com/watch?v=6eF-mwKhrVo

  • - Right to be let alone Diritto ad essere lasciati soli (Warren e Brandeis, Right to Privacy, Harvard Law Review, 1890) diritto alla riservatezza della propria sfera privata, a non subire intrusioni indesiderate nella propria vita intima

    privacy statica

    - Pretesa dellindividuo di essere il solo a determinare in che misura egli desidera condividere parte di s con altri - Diritto al controllo sulla circolazione dei dati ed informazioni che ci riguardono

    privacy dinamica

    Definizione ed origine della privacy

  • Bentham, Panopticon, 1791

    Avv. Mauro Alovisio

  • Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libert fondamentali o CEDU (Roma 4 novembre 1950)

    Direttiva 95/46/CEE Tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonch alla libera circolazione di tali dati e direttiva 2002/58/Ce privacy nel settore delle comunicazioni elettroniche

    - Legislatore comunitario -sistema Schengen per favorire la circolazione dei lavoratori - lItalia approva la legge n. 675 del 1996 in materia di privacy

    -Codice in materia di protezione dei dati personali (D L.vo n. 196 del 2003)

    -La carta dei diritti fondamentali dellunione europea (art.8)

    Il valore della protezione dei dati

  • la sicurezza informatica consiste nella protezione dei requisiti:

    - di integrit

    - di disponibilit

    - di confidenzialit di un sistema informativo

    - verificabilit

    -reattivit

    rapporto dellassociazione Clusit 2015 gli attacchi informatici: 9 miliardi di danni solo in Italia

    Sicurezza informatica

  • RelatoreNote di presentazioneIl19% degli italiani evita di usare il wi-fi fuori casa sempre per timore di subire un attacco informatico o una violazione dei propri dati personali.

  • Aprile 2016 approvazione del nuovo regolamento europeo che sostituir la direttiva 46/95/CE del 2003

    -rafforzamento dei diritti dei cittadini digitali nellutilizzo di internet e nei socialnetwork , portabilit dei dati, informativa, consenso, diritto alloblio

    - introduzione del privacy by design e by default, privacy impact assessment (valutazione dell'impatto-privacy )

    -obbligo di costituire un "data protection officer

    - rafforzamento dei poteri delle autorit nazionali (sanzioni)

    - inasprimento delle sanzioni (multe che possono arrivare al 2% del fatturato o a una cifra massima di 10-20 milioni di euro)

    Il nuovo regolamento Europeo

  • Qualora si applichi l'articolo 6, paragrafo 1, lettera a), per quanto riguarda l'offerta diretta di servizi della societ dellinformazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore lecito ove il minore abbia almeno 16 anni. Ove il minore abbia un'et inferiore ai 16 anni, tale trattamento lecito soltanto se e nella misura in cui tale consenso prestato o autorizzato dal titolare della responsabilit genitoriale. Gli Stati membri possono stabilire per legge un'et inferiore a tali fini purch non inferiore ai 13 anni. (art.8)

    Il nuovo regolamento Europeo e minori (a)

  • 2. Il titolare del trattamento si adopera in ogni modo ragionevole per verificare in tali casi che il consenso sia espresso o autorizzato dal titolare della responsabilit genitoriale sul minore, in considerazione delle tecnologie disponibili.

    3. Il paragrafo 1 non pregiudica le disposizioni generali del diritto dei contratti degli Stati membri, quali le norme sulla validit, la formazione o lefficacia di un contratto rispetto a un minore.

    Il nuovo regolamento Europeo e minori (b)

  • Internet e privacy

    Il primo strumento per tutelare la privacy la consapevolezza Etica del digitale

    Video su app. e privacy

    http://www.garanteprivacy.it/app

    Video su social network: Connetti la testa

    http://www.garanteprivacy.it/connettilatesta

    Video su smartphone e tablet

    Fatti Smart

    https://www.youtube.com/watch?v=6eF-mwKhrVo

    http://www.garanteprivacy.it/apphttp://www.garanteprivacy.it/connettilatestahttps://www.youtube.com/watch?v=6eF-mwKhrVo

  • Internet e privacy

    primo strumento per tutelare la privacy la consapevolezza.

    http://www.garanteprivacy.it/app

    http://www.garanteprivacy.it/app

  • Scenari attuali

    Nel 2010 stata creata una quantit di dati superiore a quella prodotta dalluomo complessivamente negli ultimi 30.000 anni

    Eric Shmidt, amministratore delegato di Google

    Non vi pi alcun confine fra lon line e loff line, vita reale e vita digitale

    SPOT BELGA sull'ingenuit delle persone riguardo i propri dati personali in pasto ai social networkhttps://www.youtube.com/watch?v=qYnmfBiomlo

    RelatoreNote di presentazioneOGGI ANCHE LINFORMAZIONE E POTERE.

    https://www.youtube.com/watch?v=qYnmfBiomlo

  • Quando ti connetti ai social network, connetti anche la testa"! Con i social network entri in contatto con gli altri, condividi idee ed emozioni, cerchi e trovi informazioni.

    Queste nuove forme di comunicazione offrono enormi opportunit, ma presentano anche dei rischi che bene conoscere.

    Per aiutarti, il Garante per la protezione dei dati personali mette a tua disposizione tre strumenti: un video tutorial per riflettere su come usare i social network in modo sicuro e consapevole, un breve questionario per testare quanto conosci i principali pericoli che si possono correre in Rete e un vademecum con i consigli dell'Autorithttp://www.garanteprivacy.it/connettilatesta

    Test connetti la testa

    http://www.garanteprivacy.it/connettilatesta

  • Hai spiegato a tuo figlio che non deve toccare il fornello acceso, lo hai educato ad attraversare la strada, a non prendere caramelle dagli sconosciuti... ma gli hai

    insegnato a riconoscere i segnali di pericolo della rete?

    Gli hai insegnato a difendersi dalle aggressioni di potenziali provocatori o molestatori on-line?

    A non raccontare a tutti, anche a sconosciuti, particolari della sua vita privata e di quella degli amici?

    Hai mai provato a navigare insieme a tuo figlio? Gli hai chiesto di mostrarti come si usa Internet e le reti sociali alle quali iscritto?

    (linguaggio tra generazioni)http://www.youtube.com/watch?v=Zkd3hcEhYjA

    Genitori e social media (a)

    http://www.youtube.com/watch?v=Zkd3hcEhYjA

  • Se vedi tua figlia turbata, le chiedi come andata la giornata con i suoi gruppi sui social network?

    Provi mai a farti spiegare dai tuoi figli quali sono gli argomenti di discussione pi interessanti sui social network in quel momento?

    Ti informi se i tuoi figli hanno conosciuto nuovi amici in chat?

    Pericoli di Internet - reale e virtuale - Dov' Klaus?http://www.youtube.com/watch?v=KoFUr3h0Yxc

    Genitori e social media (b)

    http://www.youtube.com/watch?v=KoFUr3h0Yxc

  • In tutto questo qual latteggiamento della famiglia?

    Secondo lindagine di Telefono Azzurro:

    - il 56% dei genitori parla in famiglia dei rischi che si possono correre online

    -il 12% opta per il controllo sui contenuti fruiti dal figlio

    - il 10% ritiene che il figlio possa cavarsela da solo, in quanto gi esperto delle nuove tecnologie.

    Sempre Telefono Azzurro, nellambito del progetto Play Tech realizzato con Google, evidenzia che un genitore su cinque conosce poco o niente delle attivit dei figli nelmondo virtuale

    Indagine genitori e web

    http://doitbetter.azzurro.it/wp-content/uploads/2016/02/Telefono-Azzurro-SID-2016_rev_pFS_DEF_3.pdf

  • In tutto questo qual latteggiamento della famiglia?

    Secondo lindagine di Telefono Azzurro:

    - il 56% dei genitori parla in famiglia dei rischi che si possono correre online

    -il 12% opta per il controllo sui contenuti fruiti dal figlio

    - il 10% ritiene che il figlio possa cavarsela da solo, in quanto gi esperto delle nuove tecnologie.

    Sempre Telefono Azzurro, nellambito del progetto Play Tech realizzato con Google, evidenzia che un genitore su cinque conosce poco o niente delle attivit dei figli nelmondo virtuale

    Indagine genitori e web

    RelatoreNote di presentazionehttps://www.youtube.com/user/GenerazioniConnesse

    http://doitbetter.azzurro.it/wp-content/uploads/2016/02/Telefono-Azzurro-SID-2016_rev_pFS_DEF_3.pdf

  • Casi concreti

    RelatoreNote di presentazioneL'obiettivo del progetto costruire un quadro di analisi utile alla progettazione di campagne di sensibilizzazione Genitori poco consapevoli. Per l'81% dei dirigenti scolastici i genitori tendono a minimizzare il problema, ritenendo il bullismo digitale poco pi che uno scherzo tra ragazzi. Per il 49% dei presidi la maggiore difficolt da affrontare proprio rendere consapevoli i genitori della gravit dell'accaduto, per il 20% capire esattamente cosa sia successo. Secondo l'89% delle opinioni raccolte il cyberbullismo pi difficile da individuare rispetto a episodi di bullismo tradizionale, perch gli adulti sono esclusi dalla vita online degli adolescenti. Il 93% dei presidi ritiene poi che l'esempio dei genitori influenzi molto o abbastanza il comportamento dei cyberbulli.

  • Verso un uso consapevole dei media digitali Era della comunicazione digitale-il 91% dei giovani tra 14 e 18 anni iscritto ad almeno un social network l'87% usa uno smartphone connesso a internet

    -Cyberbullismo

    ll 52% dei presidi italiani ha dovuto gestire episodi di bullismo digitale, il 10% di sexting e il 3% di adescamento online.

    -Genitori i genitori hanno poca consapevolezza e tendono a sminuire il fenomeno, dice l'81% dei dirigenti scolastici

    Indagine Censi sui dirigenti scolastici marzo 2016 http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

    RelatoreNote di presentazioneL'obiettivo del progetto costruire un quadro di analisi utile alla progettazione di campagne di sensibilizzazione Genitori poco consapevoli. Per l'81% dei dirigenti scolastici i genitori tendono a minimizzare il problema, ritenendo il bullismo digitale poco pi che uno scherzo tra ragazzi. Per il 49% dei presidi la maggiore difficolt da affrontare proprio rendere consapevoli i genitori della gravit dell'accaduto, per il 20% capire esattamente cosa sia successo. Secondo l'89% delle opinioni raccolte il cyberbullismo pi difficile da individuare rispetto a episodi di bullismo tradizionale, perch gli adulti sono esclusi dalla vita online degli adolescenti. Il 93% dei presidi ritiene poi che l'esempio dei genitori influenzi molto o abbastanza il comportamento dei cyberbulli.

    http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

  • Askare?

    Sextortion

    Vamping

    Snapchappare?

    Pokare?

    Sexting ?

    Hater?

    Bannare?

    http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3140059

    Il gergo della rete

    http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3140059

  • A che punto siamo?

    Indagine Censis Verso un uso consapevole dei media digitali marzo 2016- dirigenti scolastici

    Indagine Censis sui dirigenti scolastici marzo 2016 http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

    Indagine Il tempo del web. Adolescenti e genitori online a cura di Doxa Kids e Telefono azzurro Febbraio 2016

    Indagine Istat sul bullismo e cyberbullismo Dicembre 2015

    http://www.istat.it/it/archivio/176335

    RelatoreNote di presentazioneL'obiettivo del progetto costruire un quadro di analisi utile alla progettazione di campagne di sensibilizzazione Genitori poco consapevoli. Per l'81% dei dirigenti scolastici i genitori tendono a minimizzare il problema, ritenendo il bullismo digitale poco pi che uno scherzo tra ragazzi. Per il 49% dei presidi la maggiore difficolt da affrontare proprio rendere consapevoli i genitori della gravit dell'accaduto, per il 20% capire esattamente cosa sia successo. Secondo l'89% delle opinioni raccolte il cyberbullismo pi difficile da individuare rispetto a episodi di bullismo tradizionale, perch gli adulti sono esclusi dalla vita online degli adolescenti. Il 93% dei presidi ritiene poi che l'esempio dei genitori influenzi molto o abbastanza il comportamento dei cyberbulli.

    http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

  • Verso un uso consapevole dei media digitali Era della comunicazione digitale-il 91% dei giovani tra 14 e 18 anni iscritto ad almeno un social network l'87% usa uno smartphone connesso a internet

    -Cyberbullismo

    ll 52% dei presidi italiani ha dovuto gestire episodi di bullismo digitale, il 10% di sexting e il 3% di adescamento online.

    -Genitori i genitori hanno poca consapevolezza e tendono a sminuire il fenomeno, dice l'81% dei dirigenti scolastici

    Indagine Censi sui dirigenti scolastici marzo 2016 http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

    RelatoreNote di presentazioneL'obiettivo del progetto costruire un quadro di analisi utile alla progettazione di campagne di sensibilizzazione Genitori poco consapevoli. Per l'81% dei dirigenti scolastici i genitori tendono a minimizzare il problema, ritenendo il bullismo digitale poco pi che uno scherzo tra ragazzi. Per il 49% dei presidi la maggiore difficolt da affrontare proprio rendere consapevoli i genitori della gravit dell'accaduto, per il 20% capire esattamente cosa sia successo. Secondo l'89% delle opinioni raccolte il cyberbullismo pi difficile da individuare rispetto a episodi di bullismo tradizionale, perch gli adulti sono esclusi dalla vita online degli adolescenti. Il 93% dei presidi ritiene poi che l'esempio dei genitori influenzi molto o abbastanza il comportamento dei cyberbulli.

    http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

  • A che punto siamo?

    Indagine Censis sui dirigenti scolastici marzo 2016 Verso un uso consapevole dei media digitali

    Indagine Censi sui dirigenti scolastici marzo 2016 http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

    Indagine Il tempo del web. Adolescenti e genitori online a cura di Doxa Kisd e Telefono azzurro

    RelatoreNote di presentazioneL'obiettivo del progetto costruire un quadro di analisi utile alla progettazione di campagne di sensibilizzazione Genitori poco consapevoli. Per l'81% dei dirigenti scolastici i genitori tendono a minimizzare il problema, ritenendo il bullismo digitale poco pi che uno scherzo tra ragazzi. Per il 49% dei presidi la maggiore difficolt da affrontare proprio rendere consapevoli i genitori della gravit dell'accaduto, per il 20% capire esattamente cosa sia successo. Secondo l'89% delle opinioni raccolte il cyberbullismo pi difficile da individuare rispetto a episodi di bullismo tradizionale, perch gli adulti sono esclusi dalla vita online degli adolescenti. Il 93% dei presidi ritiene poi che l'esempio dei genitori influenzi molto o abbastanza il comportamento dei cyberbulli.

    http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

  • Il tempo del web. Adolescenti e genitori online, realizzata da SOS Il Telefono Azzurro Onlus (c)

    Acquisti online. Altro dato sorprendente della ricerca riguarda luso del denaro che gli adolescenti fanno sulla rete. Un intervistato su 10 confessa di aver proceduto a un acquisto senza accorgersene, ma quello che salta allocchio che pi di 2 su 3(38%) compra regolarmente con carta dei genitori (63%) o con propria (22%).

    Una serie di allarmi lanciati dagli adolescenti italiani a cui spesso i genitori non sono in grado da soli di dare risposta: il 71% degli intervistati dichiara di non aver mai sentito parlare di sexting, il 12%di non saper cos il cyberbullismo.

    RelatoreNote di presentazioneL'obiettivo del progetto costruire un quadro di analisi utile alla progettazione di campagne di sensibilizzazione Genitori poco consapevoli. Per l'81% dei dirigenti scolastici i genitori tendono a minimizzare il problema, ritenendo il bullismo digitale poco pi che uno scherzo tra ragazzi. Per il 49% dei presidi la maggiore difficolt da affrontare proprio rendere consapevoli i genitori della gravit dell'accaduto, per il 20% capire esattamente cosa sia successo. Secondo l'89% delle opinioni raccolte il cyberbullismo pi difficile da individuare rispetto a episodi di bullismo tradizionale, perch gli adulti sono esclusi dalla vita online degli adolescenti. Il 93% dei presidi ritiene poi che l'esempio dei genitori influenzi molto o abbastanza il comportamento dei cyberbulli.

  • Rapporto Istat giovani e bullismo

    Comportamenti offensivi e violenti tra i giovanissimi: Bullismo

    Nel 2014, poco pi del 50% degli 11-17enni ha subto qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nei 12 mesi precedenti. Il 19,8% vittima assidua di una delle "tipiche" azioni di bullismo, cio le subisce pi volte al mese. Per il 9,1% gli atti di prepotenza si ripetono con cadenza settimanale.

    Hanno subto ripetutamente comportamenti offensivi, non rispettosi e/o violenti pi i ragazzi 11-13enni (22,5%) che gli adolescenti 14-17enni (17,9%); pi le femmine (20,9%) che i maschi (18,8%). Tra gli studenti delle superiori, i liceali sono in testa (19,4%); seguono gli studenti degli istituti professionali (18,1%) e quelli degli istituti tecnici (16%).

    Le vittime assidue di soprusi raggiungono il 23% degli 11-17enni nel Nord del paese. Considerando anche le azioni avvenute sporadicamente (qualche volta nell'anno), sono oltre il 57% i giovanissimi oggetto di prepotenze residenti al Nord.

    Tra i ragazzi utilizzatori di cellulare e/o Internet, il 5,9% denuncia di avere subto ripetutamente azioni vessatorie tramite sms, e-mail, chat o sui social network. Le ragazze sono pi di frequente vittime di Cyber bullismo (7,1% contro il 4,6% dei ragazzi).

    Le prepotenze pi comuni consistono in offese con brutti soprannomi, parolacce o insulti (12,1%), derisione per l'aspetto fisico e/o il modo di parlare (6,3%), diffamazione (5,1%), esclusione per le proprie opinioni (4,7%), aggressioni con spintoni, botte, calci e pugni (3,8%).

    Il 16,9% degli 11-17enni rimasto vittima di atti di bullismo diretto, caratterizzato da una relazione vis a vis tra la vittima e bullo e il 10,8% di azioni indirette, prive di contatti fisici. Tra le ragazze minima la differenza tra prepotenze di tipo "diretto" e "indiretto" (rispettivamente 16,7% e 14%). Al contrario, tra i maschi le forme dirette (17%) sono pi del doppio di quelle indirette (7,7%).

    http://www.istat.it/it/archivio/176335

    http://www.istat.it/it/archivio/176335

  • Il tempo del web. Adolescenti e genitori online, realizzata da SOS Il Telefono Azzurro Onlus (a)

    Dipendenza. Il 17% dei ragazzi intervistati dichiara di non riuscire a staccarsi da smartphone e social, 1 su 4 (25%) sempre online, quasi 1 su 2 (45%) si connette pi volte al giorno, 1 su 5 (21%) afflitto da vamping: si sveglia durante la notte per controllare i messaggi arrivati sul proprio cellulare. Quasi 4 su 5 (78%) chattano continuamente su WhatsApp.

    Troppo presto. Uno degli allarmi lanciati dalla ricerca quello dellet in cui gli adolescenti italiani accedono alla rete. Uno su 2 (48%) dichiara di essersi iscritto a Facebook prima dei 13 anni, et minima consentita per poterlo fare, mentre il 71% riceve in dote uno smartphone mediamente a 11 anni. Prima delle chiavi di casa che arrivano a 12.

    RelatoreNote di presentazioneL'obiettivo del progetto costruire un quadro di analisi utile alla progettazione di campagne di sensibilizzazione Genitori poco consapevoli. Per l'81% dei dirigenti scolastici i genitori tendono a minimizzare il problema, ritenendo il bullismo digitale poco pi che uno scherzo tra ragazzi. Per il 49% dei presidi la maggiore difficolt da affrontare proprio rendere consapevoli i genitori della gravit dell'accaduto, per il 20% capire esattamente cosa sia successo. Secondo l'89% delle opinioni raccolte il cyberbullismo pi difficile da individuare rispetto a episodi di bullismo tradizionale, perch gli adulti sono esclusi dalla vita online degli adolescenti. Il 93% dei presidi ritiene poi che l'esempio dei genitori influenzi molto o abbastanza il comportamento dei cyberbulli.

  • Il tempo del web. Adolescenti e genitori online, realizzata da SOS Il Telefono Azzurro Onlus (b)

    Genitori. Se i ragazzi palesano una dipendenza evidente, non sono da meno mamme e pap. Quattro intervistati su 5 dichiarano di usare i social per comunicare quotidianamente con i propri figli 68% WhatsApp, 18% altre chat 1 su 4 (22%) di soffrire divamping.

    Cyberbullismo. Tra le esperienze peggiori vissute dai ragazzi in rete quella di essere deriso da amici o conoscenti. Pi di 1 su 10 (12%) dichiara di essere stato vittima di cyberbullismo, il 32% ha paura di subirlo, mentre il 30% teme il contrario: postare qualcosa che offenda qualcuno senza accorgersene.

    RelatoreNote di presentazioneL'obiettivo del progetto costruire un quadro di analisi utile alla progettazione di campagne di sensibilizzazione Genitori poco consapevoli. Per l'81% dei dirigenti scolastici i genitori tendono a minimizzare il problema, ritenendo il bullismo digitale poco pi che uno scherzo tra ragazzi. Per il 49% dei presidi la maggiore difficolt da affrontare proprio rendere consapevoli i genitori della gravit dell'accaduto, per il 20% capire esattamente cosa sia successo. Secondo l'89% delle opinioni raccolte il cyberbullismo pi difficile da individuare rispetto a episodi di bullismo tradizionale, perch gli adulti sono esclusi dalla vita online degli adolescenti. Il 93% dei presidi ritiene poi che l'esempio dei genitori influenzi molto o abbastanza il comportamento dei cyberbulli.

  • Il tempo del web. Adolescenti e genitori online, realizzata da SOS Il Telefono Azzurro Onlus (c)

    Acquisti online. Altro dato sorprendente della ricerca riguarda luso del denaro che gli adolescenti fanno sulla rete. Un intervistato su 10 confessa di aver proceduto a un acquisto senza accorgersene, ma quello che salta allocchio che pi di 2 su 3(38%) compra regolarmente con carta dei genitori (63%) o con propria (22%).

    Una serie di allarmi lanciati dagli adolescenti italiani a cui spesso i genitori non sono in grado da soli di dare risposta: il 71% degli intervistati dichiara di non aver mai sentito parlare di sexting, il 12%di non saper cos il cyberbullismo.

    RelatoreNote di presentazioneL'obiettivo del progetto costruire un quadro di analisi utile alla progettazione di campagne di sensibilizzazione Genitori poco consapevoli. Per l'81% dei dirigenti scolastici i genitori tendono a minimizzare il problema, ritenendo il bullismo digitale poco pi che uno scherzo tra ragazzi. Per il 49% dei presidi la maggiore difficolt da affrontare proprio rendere consapevoli i genitori della gravit dell'accaduto, per il 20% capire esattamente cosa sia successo. Secondo l'89% delle opinioni raccolte il cyberbullismo pi difficile da individuare rispetto a episodi di bullismo tradizionale, perch gli adulti sono esclusi dalla vita online degli adolescenti. Il 93% dei presidi ritiene poi che l'esempio dei genitori influenzi molto o abbastanza il comportamento dei cyberbulli.

  • Verso un uso consapevole dei media digitali Era della comunicazione digitale-il 91% dei giovani tra 14 e 18 anni iscritto ad almeno un social network l'87% usa uno smartphone connesso a internet

    -Cyberbullismo

    ll 52% dei presidi italiani ha dovuto gestire episodi di bullismo digitale, il 10% di sexting e il 3% di adescamento online.

    -Genitori i genitori hanno poca consapevolezza e tendono a sminuire il fenomeno, dice l'81% dei dirigenti scolastici

    Indagine Censi sui dirigenti scolastici marzo 2016 http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

    RelatoreNote di presentazioneL'obiettivo del progetto costruire un quadro di analisi utile alla progettazione di campagne di sensibilizzazione Genitori poco consapevoli. Per l'81% dei dirigenti scolastici i genitori tendono a minimizzare il problema, ritenendo il bullismo digitale poco pi che uno scherzo tra ragazzi. Per il 49% dei presidi la maggiore difficolt da affrontare proprio rendere consapevoli i genitori della gravit dell'accaduto, per il 20% capire esattamente cosa sia successo. Secondo l'89% delle opinioni raccolte il cyberbullismo pi difficile da individuare rispetto a episodi di bullismo tradizionale, perch gli adulti sono esclusi dalla vita online degli adolescenti. Il 93% dei presidi ritiene poi che l'esempio dei genitori influenzi molto o abbastanza il comportamento dei cyberbulli.

    http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

  • Generazioni Connesse- ricerca 2016 Generazione Z, i nati tra il 1996 e il 2010,

    unindagine affidata da Generazioni Connesse a Skuola.net e allUniversit degli Studi di Firenze.

    Dalla ricerca emerge che il 17% degli intervistati rimane connesso tra le 5 e le 10 ore al giorno (considerando luso integrato di personal computer, tablet e cellulare). Una percentuale analoga di ragazzi si dichiara sempre connessa.

    Nel mondo dei giovanissimi sono le chat a farla da padrone: Whatsapp la piattaforma preferita dal 90% degli intervistati, una percentuale superiore a quella registrata dai social network come Facebook (64%), Instagram (61%) e Youtube (58%). Quasi la totalit degli intervistati, pi del 90%, confessa di usare quotidianamente le chat.

    Tra questi ci sono anche giovanissimi che sviluppano una certa dipendenza: sono quelli a rischio vamping, che chattano anche di notte (6%), oppure quelli che lo fanno ogni volta che possono, anche quando vietato, come a scuola (26% circa).

    I ragazzi sono online ben prima dei 14 anni ma, per fortuna, sono sempre pi attenti alla loro privacy. Temono i bulli digitali, ma ancora in troppi sottovalutano il cyberbullismo, tanto che solo l8% ammette di aver intenzionalmente vessato un coetaneo, mentre 1 su 10 banalizza il proprio comportamento come semplice scherzo.

  • I Bulli

    Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza

    Dante (Inferno XXVI)

    Franti alto e forte, la sua faccia tosta, triste, brutta, di bronzo, la fronte bassa, gli occhi torbi. Porta un berretino con visiera, di tela cerata, schiacciato su un orecchio. Ha un coltello. Fu gi espulso da unaltra sezione

    Cuore di Edmondo De AmicisFranti non ha un nome!! Episodio di bullismo contro lallievo Crossi

  • Grazie per attenzione !Avv. Mauro Alovisio

    [email protected]

    https://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31

    http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524

    slide edite con licenze creative commons per uso non commerciale 3.0

    Avv. Mauro Alovisio

    mailto:[email protected]://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524

  • Grazie per attenzione !Avv. Mauro Alovisio

    [email protected]

    https://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31

    http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524

    slide edite con licenze creative commons per uso non commerciale 3.0

    Avv. Mauro Alovisio

    mailto:[email protected]://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524

  • Grazie per attenzione !Avv. Mauro Alovisio

    [email protected]

    https://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31

    http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524

    slide edite con licenze creative commons per uso non commerciale 3.0

    Avv. Mauro Alovisio

    mailto:[email protected]://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524

  • Bullismo Che cos il bullismo ?

    uno studente oggetto di azioni di bullismo, ovvero prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o di pi compagni. Dan Olweus

    Tre elementi costitutivi e contestuali :

    a) unaggressione, fisica o verbale

    b) la ripetizione dei comportamenti nel tempo

    c) uno squilibrio di potere o di forza

  • Cyberbullismo

    Che cos il cyberbullismo ?

    - bullismo on line

    si intende un tipo di attacco continuo, ripetuto e sistematico attuato mediante internet attraverso e-mail, messaggistica istantanea, chat, gruppi su social networks sms, mms

    si distingue in :

    - cyberbullismo diretto (invio di messaggi alla vittima)

    - cyberbullismo indiretto (diffusione on line )Avv. Mauro Alovisio

  • Differenze fra cyberbullismo e bullismo

    - il cyberbullismo come ogni fenomeno connesso ad internet non ha limiti di spazio di tempo

    - ha pertanto un potenziale offensivo pi persistente e pericoloso

    - il cyberbullo non ha il contatto visivo con la vittima e pertanto non ha lesatta percezione delle conseguenze delle proprie azioni (impatto su empatia e remore etiche; meccanismo psicologico del disimpegno morale)

    - il cyberbullo crede di essere anonimo e di non potere essere rintracciato (in realt non cos) e tale finta convinzione rafforza il potenziale offensivo

    - non c pi la possibilit di controllo fisico di educatori, genitori e adulti

    Avv. Mauro Alovisio

  • Grazie per attenzione !Avv. Mauro Alovisio

    [email protected]

    https://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31

    http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524

    slide edite con licenze creative commons per uso non commerciale 3.0

    Avv. Mauro Alovisio

    mailto:[email protected]://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524

  • Grazie per attenzione !Avv. Mauro Alovisio

    [email protected]

    https://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31

    http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524

    slide edite con licenze creative commons per uso non commerciale 3.0

    Avv. Mauro Alovisio

    mailto:[email protected]://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524

  • Rapporto Istat giovani e bullismo

    Comportamenti offensivi e violenti tra i giovanissimi: Bullismo

    Nel 2014, poco pi del 50% degli 11-17enni ha subto qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nei 12 mesi precedenti. Il 19,8% vittima assidua di una delle "tipiche" azioni di bullismo, cio le subisce pi volte al mese. Per il 9,1% gli atti di prepotenza si ripetono con cadenza settimanale.

    Hanno subto ripetutamente comportamenti offensivi, non rispettosi e/o violenti pi i ragazzi 11-13enni (22,5%) che gli adolescenti 14-17enni (17,9%); pi le femmine (20,9%) che i maschi (18,8%). Tra gli studenti delle superiori, i liceali sono in testa (19,4%); seguono gli studenti degli istituti professionali (18,1%) e quelli degli istituti tecnici (16%).

    Le vittime assidue di soprusi raggiungono il 23% degli 11-17enni nel Nord del paese. Considerando anche le azioni avvenute sporadicamente (qualche volta nell'anno), sono oltre il 57% i giovanissimi oggetto di prepotenze residenti al Nord.

    Tra i ragazzi utilizzatori di cellulare e/o Internet, il 5,9% denuncia di avere subto ripetutamente azioni vessatorie tramite sms, e-mail, chat o sui social network. Le ragazze sono pi di frequente vittime di Cyber bullismo (7,1% contro il 4,6% dei ragazzi).

    Le prepotenze pi comuni consistono in offese con brutti soprannomi, parolacce o insulti (12,1%), derisione per l'aspetto fisico e/o il modo di parlare (6,3%), diffamazione (5,1%), esclusione per le proprie opinioni (4,7%), aggressioni con spintoni, botte, calci e pugni (3,8%).

    Il 16,9% degli 11-17enni rimasto vittima di atti di bullismo diretto, caratterizzato da una relazione vis a vis tra la vittima e bullo e il 10,8% di azioni indirette, prive di contatti fisici. Tra le ragazze minima la differenza tra prepotenze di tipo "diretto" e "indiretto" (rispettivamente 16,7% e 14%). Al contrario, tra i maschi le forme dirette (17%) sono pi del doppio di quelle indirette (7,7%).

    http://www.istat.it/it/archivio/176335

    http://www.istat.it/it/archivio/176335

  • Agenda definizione di bullismo e cyberbullismo

    I nuovi scenari normativi, linee guida Miur e social media

    Le responsabilit

    . Casi concreti

    - Nativi digitali

  • Contesto nazionale

    Gli atti di cyberbullismo possono integrare a livello penale le seguenti fattispecie: -ingiuria e diffamazione on line (art. 594 e 595 c.p.)

    - molestie (660 c.p)

    - minaccia (612 c.p)

    - violenza privata; (art. 610 c.p)

    - sostituzione di persona (art. 494 c.p: v, cass. Pen. 12479 del 2011)

    -stalking telematico (cyberstalking) (612 bis c.p)

    - violazione della privacy (art. 167 del Codice della Privacy)presenza di diversi disegni di legge in materia ma in ottica repressiva e non di

    prevenzione (sul modello della legislazione francese )

    Avv. Mauro Alovisio

  • Effetti del bullismo

    - rendimento scolastico

    - assenze da scuola

    - perdita di appettito

    - ansia

    - depressione

    - bassa stima di se stessi

    - suicidio

    Danni alla salute fisica e psichica

    Avv. Mauro Alovisio

  • Le forme del bullismo

    Flaming:linvio di messaggi elettronici violenti e volgari finalizzati a suscitare

    discussioni on line

    Harassment:molestie ripetute attraverso linvio di messaggi elettronici offensivi

    Denigration: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveriala sua reputazione o le sue amicizie,.

    Impersonation sostituzione di persona

    Outing and trickery: rivelazioni ed inganno

    Esclusione

    Cyberstalking

    Avv. Mauro Alovisio

  • Contributo del Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino: http://csig-ivrea-torino.blogspot.it/ ha riguardato i profili del bullismo/cyberbullismo e le pari opportunit

    In materia di bullismo , si proposto : la previsione di momenti di informazione, confronto e prevenzione rivolti a genitori, allievi, docenti, dei fenomeni complessi del bullismo, drama e cyberbullismo; si evidenzia come il fenomeno del bullismo sia citato nel corpo del documento "La Buona Scuola" solo una volta ( a p. 82) e sia individuato, come strumento di contrasto dello stesso: lo sport a scuola, (su quali basi di ricerca?);si propone la previsione nelle scuole della giornata obbligatoria della legalit, trasparenza e pari opportunit aperta alle famiglie, enti, universit,centri di ricerca, forze dell'Ordine (https://labuonascuola.gov.it/area/m/20008/

    Consultazione La Buona Scuola (a)

    http://csig-ivrea-torino.blogspot.it/https://labuonascuola.gov.it/area/m/20008/

  • Contributo del Centro Studi di Informatica

    in materia di pari opportunit, si proposto di inserire nel documento:- il reintegro dell'obbligo di educazione civica intesa come formazione alla cittadinanza attiva declinata sotto il profilo della cittadinanza digitale e della social education; - la previsione del richiamo ai principi delle pari opportunit (intesa come lassenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilit, et, orientamento sessuale) e di non discriminazione e l'adozione nel documento del linguaggio di generehttps://labuonascuola.gov.it/area/m/5804/

    come finita?

    Consultazione La Buona Scuola (b)

    https://labuonascuola.gov.it/area/m/5804/

  • Con Legge 13 luglio 2015 , n. 107 art.1 , comma 7 Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilit nonch in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attivit progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:-prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico;potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca il 18 dicembre 2014;

    Riforma Buona Scuola (a)

  • - Legge 13 luglio 2015 , n. 107

    d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilit nonch della solidariet e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialita';

    e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalit, della sostenibilit ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attivit culturali;

    h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonch alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

    .

    Riforma Buona Scuola (b)

  • contributo Csig di Ivrea Torino alla consultazione

    larticolo sulleducazione va inserito tra i primi articoli della dichiarazione (all art.2) e non allart.13 della bozza di dichiarazione in quanto si tratta di un aspetto strategico per lo sviluppo del nostro paese (uno di pi arretrati in Europa v. ritardi di carattere culturale, politico e tecnico v. criticit del digital divide) e rientra nel dovere costituzionale del diritto allistruzione

    -Educazione come fattore di cittadinanza e sviluppo delle societ-conoscere ed imparare ad utilizzare internet-conoscere i propri diritti e i propri doveri su internet

    come finita? Larticolo sulleducazione il terzo della dichiarazione!http://www.camera.it/leg17/1179

    Dichiarazione dei diritti su internet

    http://www.camera.it/leg17/1179

  • contributo Csig di Ivrea Torino alla consultazione

    larticolo sulleducazione va inserito tra i primi articoli della dichiarazione (all art.2) e non allart.13 della bozza di dichiarazione in quanto si tratta di un aspetto strategico per lo sviluppo del nostro paese (uno di pi arretrati in Europa v. ritardi di carattere culturale, politico e tecnico v. criticit del digital divide) e rientra nel dovere costituzionale del diritto allistruzione

    -Educazione come fattore di cittadinanza e sviluppo delle societ-conoscere ed imparare ad utilizzare internet-conoscere i propri diritti e i propri doveri su internet

    come finita? Larticolo sulleducazione il terzo della dichiarazione!http://www.camera.it/leg17/1179

    Dichiarazione dei diritti su internet

    http://www.camera.it/leg17/1179

  • Art. 3.(Diritto alla conoscenza e alleducazione in rete).1. Le istituzioni pubbliche assicurano la creazione, l'uso e la diffusione della conoscenza in rete intesa come bene accessibile e fruibile da parte di ogni soggetto.2. Debbono essere presi in considerazione i diritti derivanti dal riconoscimento degli interessi morali e materiali legati alla produzione di conoscenze.3. Ogni persona ha diritto ad essere posta in condizione di acquisire e di aggiornare le capacit necessarie ad utilizzare Internet in modo consapevole per lesercizio dei propri diritti e delle proprie libert fondamentali.4. Le Istituzioni pubbliche promuovono, in particolare attraverso il sistema dellistruzione e della formazione, leducazione alluso consapevole di Internet eintervengono per rimuovere ogni forma di ritardo culturale che precluda o limiti lutilizzo di Internet da parte delle persone.5. L'uso consapevole di Internet fondamentale garanzia per lo sviluppo di uguali possibilit di crescita individuale e collettiva, il riequilibrio democratico delledifferenze di potere sulla Rete tra attori economici, Istituzioni e cittadini, la prevenzione delle discriminazioni e dei comportamenti a rischio e di quelli lesivi delle libert altrui.

    Dichiarazione dei diritti su internet

  • In materia di bullismo , il testo in consultazione riportava : la previsione di momenti di informazione, confronto e prevenzione rivolti a genitori, allievi, docenti, dei fenomeni complessi del bullismo, drama e cyberbullismo; si evidenzia come il fenomeno del bullismo sia citato nel corpo del documento "La Buona Scuola" solo una volta (a p. 82) e sia individuato, come strumento di contrasto dello stesso: lo sport a scuola, (su quali basi di ricerca?); si proposto la previsione nelle scuole della giornata obbligatoria della legalit, trasparenza e pari opportunit aperta alle famiglie, enti, universit,centri di ricerca, forze dell'Ordine (https://labuonascuola.gov.it/area/m/20008/in materia di pari opportunit, si proposto di inserire nel documento:- il reintegro dell'obbligo di educazione civica intesa come formazione alla cittadinanza attiva declinata sotto il profilo della cittadinanza digitale e della social education; - la previsione del richiamo ai principi delle pari opportunit (intesa come lassenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilit, et, orientamento sessuale) e di non discriminazione e l'adozione nel documento del linguaggio di genere

    Consultazione La Buona Scuola

    https://labuonascuola.gov.it/area/m/20008/

  • Le Linee guida del Miur su bullismo e cyberbullismo

    Aprile del 2015Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e

    cyberbullismoconsultabili al link:http://www.istruzione.it/dg_studente/allegati/Linee_di_orientamento.pdf

    -sostituiscono le precedenti linee guida del Miur del 1997 e colmano un vuoto di indirizzo

    -si rivolgono a tutte le scuole, famiglie e studenti

    Avv. Mauro Alovisio

    http://www.istruzione.it/dg_studente/allegati/Linee_di_orientamento.pdf

  • Punti di forza (a) internet come ambiente di vita che non

    -internet come ambiente di vita che non deve essere demonizzato (nativi e migranti digitali) approccio pragmatico

    -bullismo e cyberbullismo fenomeni che comprendono bullo, vittime e gruppi, famiglie (visione prospettica)

    -il ruolo dellinformazione ed educazione ai media e nei media

    - richiamo forte alle pari opportunit (diversit come ricchezza, accettazione e consapevolezza dellaltro, genere e identit di genere)

    - responsabilit collettiva, prevenzione, informazione, ascolto

    - rafforzare e valorizzare il patto di corresponsabilit previsto dallo Statuto delle studentesse e studenti educazione alla responsabilit e alla legalit, cultura (vittima, aggressore, gruppo) e valorizzazione del ruolo del docenteAvv. Mauro Alovisio

  • Punti di forza (b) internet come ambiente di vita che non-salvaguardia delle esperienze precedenti antibullismo e contestuale revisione dei processi

    -una nuova mission della scuola: guidare gli studenti verso la consapevolezza dei propri diritti e doveri di cittadini digitali.

    -confermano la centralit della scuola che nel rispetto delle indicazioni ministeriali si assumeranno la responsabilit delle proprie scelte didattiche o organizzative

    -valorizzazione della formazione dei docenti

    - riorganizzazione della governance amministrativa trasferimento delle funzioni dagli osservatori ai Centri Territoriali di Supporto (CTS)

    un punto di arrivo o un punto di partenza

    ma le risorse in campo? del ruolo del docAvv. Mauro Alovisio

  • - un buon testo da cui partire !

    - ma con quali risorse (umane, tecnologiche e finanziarie)?

    - come illustrare meglio i concetti di anonimato?

    - come le scuole possono tradurre gli indirizzi strategici indicate dalle linee guida?

    - come rendere attivo il ruolo degli studenti nellinformazione, prevenzione e contrasto del cyberbullismo? Come favorire il dialogo? e leducazione alla responsabilit?

    - quali sono le responsabilit degli studenti, genitori e operatori?

    - come possono i docenti e i dirigenti diventare il motore della svolta? antenne di rivelazione di un disagio dei ragazzi? Come aiutare i docenti e i ragazzi?

    Punti da migliorare? (a)

  • - a che punto siamo con la ridefinizione dei compiti e ruoli dei Centri territoriali di supporto (Cts)? a quando gli specifici atti direttoriali?

    - come creare un rapporto con i centri di ricerca, universit, forze dellOrdine? Occorre creare un raccordo con i servizi sociali e con il tribunale dei Minori ?

    - come offrire strumenti tecnologici efficaci di segnalazione di episodi di bullismo?

    - come aprirsi a bandi e finanziamenti e crowdfunding ?

    - come sviluppare strumenti e scenari di peer education?

    - cosa possiamo fare nellattuale scenario della riforma la Buona scuola?

    Punti da migliorare? (b)

  • Scuole e bullismo (a)

    Le Linee di orientamento invitano le scuole a:

    - realizzare interventi mirati alla prevenzione del bullismo e del cyberbullismo;

    - offrire lezioni di web sicuro allinterno di specifici moduli didattici da inserire nel piano dellofferta formativa;

    -ad aggiornare il regolamento scolastico con una sezione dedicata alluso degli smartphone e di altri dispositivi elettronici;

    -comunicare agli studenti e alle loro famiglie le sanzioni previste dal regolamento di istituto nei casi di bullismo, cyberbullismo e navigazione on line;

    -prevedere dei percorsi di formazione tenuti dagli esperti rivolti a genitori sulle problematiche del bullismo e cyber bullismo impostati anche sullanalisi dei bisogni;

    - ideare e realizzare campagne pubblicitarie attraverso messaggi video e locandine informative; Avv. Mauro Alovisio

  • Scuole e bullismo (b)

    -ideare e realizzare campagne pubblicitarie attraverso messaggi video e locandine informative;

    - creare sul sito web della scuola una sezione dedicata ai temi del bullismo e/o cyber bullismo in cui inserire uno spazio riservato alle comunicazioni scuola-famiglia e una chat dedicata gestita dagli studenti eventualmente attraverso i loro rappresentanti;

    - aprire uno sportello di ascolto on line e/o face to face presso ciascuna scuola sede di CTS;

    - utilizzare procedure codificate per segnalare alle famiglie, enti e/o organismi competenti i comportamenti a rischio;

    - valorizzare il ruolo del personale scolastico ed in particolare, degli assistenti tecnici al fine di un utilizzo sicuro di Internet e scuola.

    - informative;

    Avv. Mauro Alovisio

  • i Genitori e le Linee guida del Miur (a)

    - La scuola chiamata ad adottare misure finalizzate a prevenire e contrastare ogni forma di violenza e di prevaricazione

    - La famiglia chiamata a collaborare con la scuola non solo educando i figli ma anche vigilando sui loro comportamenti

    - Rafforzare e valorizzare il patto di corresponsabilit educativa previsto dallo Statuto delle studentesse e studenti strumento pattizio innovativo attraverso il quale declinare i reciproci rapporti, diritti e i doveri che intercorrono fra listituzione scolastica, la famiglia e gli studenti

    - dei bisogni;

    Avv. Mauro Alovisio

  • i Genitori e le Linee guida del Miur (b)

    - I genitori hanno il diritto e dovere di informarsi sullofferta formativa e programmi erogati dalle scuole v. Piano Offerta Formativa (POF), sono previsti moduli sullutilizzo sicuro di internet?

    - Quali delle misure organizzative previste dalle Linee guida del Miur contro il bullismo e cyberbullismo sono state adottate?

    - Sono state comunicate alle famiglie i regolamenti e le sanzioni previste nel caso di ceyberbullismo?

    - Sono state comunicate alle famiglie le procedure codificate per segnalare alle famiglie ed enti i comportamenti a rischio?

    - Sono stati pianificati momenti informativi per ragazzi e genitori?

    - stato creato uno sportello o sezione web in materia?

    - Sono previste iniziative per il Safer Internet Day 2016 di febbraio?

    - Come sono coinvolti i ragazzi nelle attivit di prevenzione e contrasto del cyberbullismo?

  • - visione pragmatica dei social media: il ruolo positivo degli strumenti social che nellambito scolastico possono essere adottati come

    -strumenti di comunicazione, validi ed efficaci sia per la divulgazione di materiali didatticisia per la rilevazione del grado di soddisfazione degli

    studenti rispetto alle attivit scolastichesia per la sensibilizzazione alluso corretto della rete (pag.9)

    I Social media!!!

  • i Genitori e le Linee guida del Miur (a)

    - La scuola chiamata ad adottare misure finalizzate a prevenire e contrastare ogni forma di violenza e di prevaricazione

    - La famiglia chiamata a collaborare con la scuola non solo educando i figli ma anche vigilando sui loro comportamenti

    - Rafforzare e valorizzare il patto di corresponsabilit educativa previsto dallo Statuto delle studentesse e studenti strumento pattizio innovativo attraverso il quale declinare i reciproci rapporti, diritti e i doveri che intercorrono fra listituzione scolastica, la famiglia e gli studenti

    - dei bisogni;

    Avv. Mauro Alovisio

  • i Genitori e le Linee guida del Miur (b)

    - I genitori hanno il diritto e dovere di informarsi sullofferta formativa e programmi erogati dalle scuole v. Piano Offerta Formativa (POF), sono previsti moduli sullutilizzo sicuro di internet?

    - Quali delle misure organizzative previste dalle Linee guida del Miur contro il bullismo e cyberbullismo sono state adottate?

    - Sono state comunicate alle famiglie i regolamenti e le sanzioni previste nel caso di ceyberbullismo?

    - Sono state comunicate alle famiglie le procedure codificate per segnalare alle famiglie ed enti i comportamenti a rischio?

    - Sono stati pianificati momenti informativi per ragazzi e genitori?

    - stato creato uno sportello o sezione web in materia?

    - Sono previste iniziative per il Safer Internet Day 2016 di febbraio?

    - Come sono coinvolti i ragazzi nelle attivit di prevenzione e contrasto del cyberbullismo?

  • Informarsi ma come?

    www. garanteprivacy.it

    http://www.poliziadistato.it/articolo/37189/

    http://www.generazioniconnesse.it/

    http://www.garanteinfanzia.org/

    http://smontailbullo.it/webi/index.php?s=1

    www.csigivreatorino.it

    Come non informarsi: http://www.repubblica.it/tecnologia/2015/05/06/news/igloss_1_0_-_l_abc_dei_comportamenti_devianti_on_line-113680440/?refresh_ce

    Avv. Mauro Alovisio

    RelatoreNote di presentazionehttp://smontailbullo.it/webi/_file/documenti/Schede%20di%20approfondimento/filmografia%5Bsmallpdf_com%5D.pdf

    http://www.generazioniconnesse.it/http://www.generazioniconnesse.it/http://www.generazioniconnesse.it/http://www.garanteinfanzia.org/http://smontailbullo.it/webi/index.php?s=1http://www.csigivreatorino.it/

  • A chi segnalare casi di bullismo?

    - al Dirigente scolastico, (le linee guida Miur di aprile 2015 prevedono alcune misure organizzative, informative in materia di bullismo)

    - al rappresentanti dei genitori

    - al Nucleo di prossimit di Torino (appuntamento http://www.comune.torino.it/vigiliurbani/poliziamunicipale/struttura/nuclei/n-prossimita.shtmlVia Bologna, 74 tel. 011.01134300

    - alla Polizia Postale Compartimento Torino Corso Tazzoli, 235 Tel. 011/3014611

    - Telefono Azzurro- www.azzurro.it- 19696http://www.telefonoamico.it- 199 284 284

    Avv. Mauro Alovisio

    http://www.comune.torino.it/vigiliurbani/poliziamunicipale/struttura/nuclei/n-prossimita.shtmlhttps://it-it.facebook.com/help/www.azzurro.ithttp://www.telefonoamico.it/

  • Responsabilit

    - genitori

    art. 30 costituzione: dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli anche se nati fuori dal matrimonio, art. 147 cc

    - docenti

    I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte (maestri di arte) sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza.Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilit soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto

    - dirigenti

    compiti di organizzazione degli operatori scolastici : un'attivit di custodia (ex art. 2043 e 2051 c.c.) e non vigilanza!ragazzi (art. 2046 e 2043 c.v.)

    - ragazzi (art. 2046 e 2043 c.c.)Avv. Mauro Alovisio

  • Blocca i bulli possibile bloccare, almeno parzialmente, lazione dei cyberbulli. Salvando il testo di una chat e inviando una segnalazione al moderatore. Cos come contattando il provider del servizio (Facebook, ad esempio) o nel caso del cellulare, il gestore della telefonia mobile. A volte pu essere necessario contattare la polizia postale, se non sei sicuro puoi prima chiamare la nostra helpline.

    Ascolta i tuoi figliSe vieni a sapere che tuo figlio preso di mira, chiedigli cosa vuole da te, non agire senza avere condiviso con lui o lei. A volte non raccontano come se la passano per paura che il genitore reagisca in modo eccessivo, rendendo la sua situazione peggiore. Per capire come sta, esci dai tuoi panni e mettiti nei suoi.

    Comunica con i tuoi figli

    Fai loro sentire che possono chiedere consiglio sempre. Ricordati che se temono punizioni o conseguenze negative sar pi difficile che si confrontino o chiedano consiglio.

    Cosa fare? (c)

  • Dalle ricerche, emerge che il 56% dei genitori di minori che hanno subito atti di cyberbullismo, non ne consapevole o lo esclude (EU Kids Online, ANNO). Per accorgersene lo strumento pi importante il rapporto che hai costruito con loro. La comunicazione, il dialogo che avete. Se buono, pi probabile che siano loro a dirti cosa sta accadendo.

    Altrimenti ecco alcuni segnali:Cambiano improvvisamente il comportamento con gli amici, a scuola, o in altri luoghi dove socializzano.Sono restii a frequentare luoghi o eventi che coinvolgono altre persone.Evitano luso di computer, telefonini e altre tecnologie per comunicare con gli altri.Sono particolarmente stressati ogni volta che si riceve un messaggio.Mostrano scarsa autostima, depressione, disturbi alimentari o del sonno.

    Fonte: generazioni connesse

    Cogliere i segnali

  • Comunica con i tuoi figliFai loro sentire che possono chiedere consiglio sempre. Ricordati che se temono punizioni o conseguenze negative sar pi difficile che si confrontino o chiedano consiglio.Educali alla moderazioneFai in modo che Internet e smartphones/telefonini non si sostituiscano alla vita reale. Assicurati sulla privacyDevono saperla gestire anche online e devono seguire delle regole che avete stabilito insieme. Non dovrebbero pubblicare mai dati personali n troppe informazioni, foto, video su se stessi, soprattutto di certi tipi (vai su sexting). ResponsabilizzaliTrasmetti un sistema di valori basato su democrazia e rispetto, contro la violenza (fisica e psicologia) e lomert. Il cyberbullismo approfitta di un pubblico che a volte spaventato e incapace di prendere posizione, altre affascinato e collusivo. Dovresti far capire che senza questo atteggiamento intorno a lui, il cyberbullo non potrebbe agire.

    Cosa fare? (a)

    http://www.generazioniconnesse.it/index.php?s=59

  • Cosa fare se accadeAiutali a farsi aiutareFatti raccontare come andata. Fagli capire che, anche se potrebbero aver commesso degli errori, quello che sta accadendo non colpa loro. Se provocati online, consiglia loro di non reagire allo stesso livelloSe si viene provocati da un cyberbullo, importante non reagire allo stesso livello. Non rispondere alle email, agli SMS, ai post, ecc.. Il cyberbullo (o la cyberbulla) cerca una reazione: se non la ottiene potrebbe smettere.

    Spiegagli che importante conservare le tracce di ci che accade onlineA differenza del bullismo tradizionale, nel cyberbullismo si lasciano molte tracce. Spiega loro che, per poter intervenire in modo efficace, occorre che tengano sempre traccia dei messaggi e delle provocazioni ricevute: possono costituire una prova del reato. Ricordati che molte azioni presenti nel cyberbullismo sono perseguibili dalla legge.

    Cosa fare? (b)

  • Blocca i bulli possibile bloccare, almeno parzialmente, lazione dei cyberbulli. Salvando il testo di una chat e inviando una segnalazione al moderatore. Cos come contattando il provider del servizio (Facebook, ad esempio) o nel caso del cellulare, il gestore della telefonia mobile. A volte pu essere necessario contattare la polizia postale, se non sei sicuro puoi prima chiamare la nostra helpline.

    Ascolta i tuoi figliSe vieni a sapere che tuo figlio preso di mira, chiedigli cosa vuole da te, non agire senza avere condiviso con lui o lei. A volte non raccontano come se la passano per paura che il genitore reagisca in modo eccessivo, rendendo la sua situazione peggiore. Per capire come sta, esci dai tuoi panni e mettiti nei suoi.

    Comunica con i tuoi figli

    Fai loro sentire che possono chiedere consiglio sempre. Ricordati che se temono punizioni o conseguenze negative sar pi difficile che si confrontino o chiedano consiglio.

    Cosa fare? (c)

  • I Bulli

    Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza

    Dante (Inferno XXVI)

    Franti alto e forte, la sua faccia tosta, triste, brutta, di bronzo, la fronte bassa, gli occhi torbi. Porta un berretino con visiera, di tela cerata, schiacciato su un orecchio. Ha un coltello. Fu gi espulso da unaltra sezione

    Cuore di Edmondo De AmicisFranti non ha un nome!! Episodio di bullismo contro lallievo Crossi

  • Blocca i bulli possibile bloccare, almeno parzialmente, lazione dei cyberbulli. Salvando il testo di una chat e inviando una segnalazione al moderatore. Cos come contattando il provider del servizio (Facebook, ad esempio) o nel caso del cellulare, il gestore della telefonia mobile. A volte pu essere necessario contattare la polizia postale, se non sei sicuro puoi prima chiamare la nostra helpline.

    Ascolta i tuoi figliSe vieni a sapere che tuo figlio preso di mira, chiedigli cosa vuole da te, non agire senza avere condiviso con lui o lei. A volte non raccontano come se la passano per paura che il genitore reagisca in modo eccessivo, rendendo la sua situazione peggiore. Per capire come sta, esci dai tuoi panni e mettiti nei suoi.

    Comunica con i tuoi figli

    Fai loro sentire che possono chiedere consiglio sempre. Ricordati che se temono punizioni o conseguenze negative sar pi difficile che si confrontino o chiedano consiglio.

    Cosa fare? (c)

  • E la nostra scuola?

    - I ragazzi - egli operatori scolastici : un'attivit di custodia (ex art. 2043 e 2051 c.c.) e no ragazzi (art. 2046 e 2043 c.v.)

    - ragazzi (art. 2046 e 2043 c.c.)

    per la rilevazione del grado di soddisfazione degli studenti

    e sullanalisi dei bisogni;

    Avv. Mauro Alovisio

  • La responsabilit nel bullismo

    - Responsabilit del bullo

    - Responsabilit dei genitori

    - - responsabilit degli insegnanti

    - - responsabilit della scuola

    Avv. Mauro Alovisio

  • La responsabilit penale del cyberbullo

    - il minorenne bullo che nel momento della commissione del fatto, non ha ancora compiuto i 14 anni (art. 97 c.p):

    il minore non imputabile (presunzione di non colpevolezza: prevista solo la possibilit del giudice di adottare misure di sicurezza tenendo conto della gravit del fatto e delle condizioni morali della famiglia in cui il minore vissuto v.art. 224 c.p)

    -il minorenne bullo che nel momento di commissione del fatto ha unet fra i 14 e i 18 anni (il minore imputabile solo se viene provata la capacit di intendere e volere

    dello stesso ma la pena diminuita)

    Avv. Mauro Alovisio

  • Processo penale minorile

    Snellezza e rapidit Divieto di costituzione di parte civile Focus: valutazione psicologica del minore e individuazione degli strumenti di

    recupero pi adatti al minore anche alla luce del contesto sociale e famigliarePoche sentenze penali di condanna

    Strumenti: istituto della messa alla prova (artt. 28 e 29 disp. Proc. Pen. Min..- DOR 22

    settembre 1988, n. 448 finalit: evitare la recidiva dei comportamenti violenti

    sospensione del processo responsabilizzazione del minore adozione di un piano di recupero commisurato alla gravit della condotta prescrizioni di comportamenti e regole al ragazzo

    Avv. Mauro Alovisio

  • Percorso di mediazione

    Costituisce la vera sfida dellordinamento: il diamante della giustizia riparativa(base giuridica: art. 28 dpr. 448 del 1988)

    il giudice pu impartire prescrizioni dirette a riparare le conseguenze del reato e/a promuovere la conciliazione del minorenne con la persona offesa del reato

    Vantaggi del percorso di mediazionecoinvolge in prima linea anche la vittima del bullismo che una pietra angolare del

    progettoPacificazione concreta fra i ragazzi attraverso la remissione della querelaUscita dal processo penaleElementi : la partecipazione libera e volontaria

    Lattivit del mediatore (agevolatore)Percorso attivato su richiesta del P.M.Rete degli uffici di mediazione, Procure dei minori ed enti locali

    Avv. Mauro Alovisio

  • Responsabilit per fatto illecito

    Art. 2043Risarcimento per fatto illecito

    Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.

    Quale danno?

    Danni patrimoniali e non patrimoniali

    Avv. Mauro Alovisio

  • Responsabilit civile del cyberbullo

    art. 2046 del codice civile

    Non risponde delle conseguenze del fatto dannoso chi non aveva la capacit di intendere e volere al momento in cui lo ha commesso, a meno che lo stato

    dincapacit derivi da sua colpa

    Nel caso in cui il minore autore degli episodi di cyberbullismo sia ritenuto capace di intendere e volere lo stesso sar obbligato al risarcire il danno prodotto ai

    sensi dellart. 2043 c.c..

    Il codice prevede anche in questo caso la responsabilit indiretta dei genitori e precettori ai sensi dellart. 2048 del codice civile

    Avv. Mauro Alovisio

  • I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilit civile si estende allo Stato e agli enti pubblici".

    Rapporto organico

    Art. 28 della Costituzione

  • Lamministrazione scolastica (nel nostro caso il Miur) direttamente responsabile in considerazione del rapporto organico (dipendente-pa) del danno cagionato agli allievi nel tempo in cui sono sottoposti alla vigilanza

    Nel caso di evento dannoso, commesso dal minore ai danni di terzi o di se stessi, lente pubblico si surroga al personale docente nella responsabilit civile

    (Cass. civ, Sez.III, 2389 del 2005, Cass. Sez.III,8390 del 1995; Cass. Sez. Unite , 6331 del 1998 )

    Normativa di settore: ambito scolastico

  • -Responsabilit degli insegnanti per fatto illecito degli allievi connessa alla culpa in vigilando

    -Danni commessi con colpa lieve in vigilando degli insegnantiRisponde solo la pa(no azione di regresso contro i docenti )

    -Danni commessi con colpa grave o con dolo : risponde la pa ma che ha possibilit di azione di regresso contro insegnante colpevole

    - Responsabilit al di fuori della culpa in vigilando

    Dolo e colpa grave: risponde linsegnante in solido con la pa, che si rivarr contro lo stesso Colpa lieve risponde solo la pa senza possibilit di regresso

    Il Mosaico della responsabilit

  • I genitori degli alunni che hanno subito un danno, al fine di ottenere il risarcimento dei danni, devono citare in giudizio,davanti al Tribunale, il Ministero dellistruzione, quale unico legittimato passivo.

    (Cass. Sez. Un. 9346 del 2002)

    Difetto di legittimazione passiva dei docenti (estranei al rapporto processuale): ma siamo sicuri che un vantaggio per i docenti? Il diritto di informazione e di difesa?

    Chi citare in giudizio?

  • Non proprio, in quanto possono essere chiamati a risponderne nel caso azione di rivalsa di fronte alla Corte dei Conti promossa dallamministrazione scolastica che sia stata condannata con sentenza al risarcimento dei danninei soli casi di dolo o colpa grave (elementi psicologici essenziali del fatto illecito)

    (Cass. civ. Sez. Un. n. 9346 del 2002; Cass. civ., Sez. III n. 2939 del 2005)dolo? evento dannoso o pericoloso voluto dallagentecolpa grave? mancata adozione delle minime regole di prudenza, diligenza e perizia

    I docenti sono salvi?

  • - Il danneggiato deve dimostrare che levento lesivo si verificato a scuola, durante il periodo di affidamento dellallievo alla scuola (dallingresso alluscita)

    - il danneggiato non deve dimostrare il dolo o la colpa grave dei docenti o dirigenti

    - lamministrazione scolastica deve dimostrare, al fine di liberarsi della responsabilit che stata esercitata la sorveglianza sugli allievi con una diligenza idonea ad impedire il fatto e cio quel grado di sorveglianza correlato alla prevedibilit di quanto pu accadere

    Cosa deve dimostrare il danneggiato?

  • Il padre e la madre, o il tutore sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi . La stessa disposizione si applica all'affiliante.

    I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte (maestri di arte) sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza.

    Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilit soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto .Prova liberatoriaArt. 2048 codice civile precettore: nozione ampia secondo la giurisprudenza: ogni adulto che svolga funzioni di vigilanza connesse allinsegnamento (docenti, assistenti attivit ludiche o extrascolatische, allenatori) non comprende il dirigente che ha compiti amministrativi (Mantovani)

    La responsabilit del precettore

  • Compiti di organizzazione e controllo sulle attivit degli operatori scolastici : un'attivit di custodia (ex art. 2043 e 2051 c.c.) e non vigilanza!

    Il Dirigente responsabile, ex art. 2043 c.c. (dovere di neminen laedere) nel caso in cui non abbia posto in essere tutte le misure organizzative per garantire la sicurezza nell'ambiente scolastico

    la "culpa in organizzando".

    Il dirigente deve organizzare la sorveglianza!

    Confronto buone prassi

    La responsabilit dei dirigenti scolastici

  • Le misure organizzative adottate dal dirigente scolastico sono oggetto di analisi, vaglio e sindacato da parte del giudice: sono state rispettate le regole di diligenza e prudenza?

    N.B. irrilevante invocare vincoli di bilancio o economie di spese !(Cass. 6635 del 1998)

    Il danneggiato ha un onere probatorio pi gravoso rispetto allart. 2048:deve dimostrare

    a) il danno subito

    b) il nesso di causalit tra condotta dirigente ed evento lesivo

    c) colpa del danneggiante

    P.v. probatorio: la responsabilit dei dirigenti scolastici

  • Non responsabile il docente nel caso di ritardo anche ingiustificato e senza comunicazione a cui avrebbe dovuto essere affidata la classe, perch "compito della direzione scolastica provvedere comunque ad affidare gli alunni ad altro personale, anche ausiliario, nei momenti di precaria e temporanea assenza dell'insegnante (Corte dei Conti, Sez. I, n. 86/92)

    Caso concreto: responsabilit dei dirigenti

  • Sentenza Tribunale di MilanoSez. X civ., 7 giugno 2013, n. 8081

    -Il Ministero della Pubblica Istruzione responsabile per culpa in vigilando per le lesioni patite da un allievo vittima di bullismocondotta omissiva dei docenti e del Ministero

    -non sono state adottate le misure organizzative e disciplinari atte ad evitare che tali situazioni pericolose possano concretizzarsi

    non sufficiente la dimostrazione di non essere stati in grado di spiegare un intervento correttivo o repressivo, ma necessario anche dimostrare di avere adottato, in via preventiva, tutte le misure disciplinari e organizzative idonee ad evitare il sorgere di situazioni pericolose

    Caso concreto la responsabilit della scuola per atti di bullismo

  • la sindrome insorta in capo allattore, causata dagli eventi di causa, composta da molteplici rappresentazioni sintomatiche e segniche, descrivibili come disturbo delladattamento con ansia ed umore misti e sua progressione verso un disturbo depressivo minore, cronico, poco pi che moderato; fobia sociale; disturbo del ritmo circadiano del sonno tipo fase del sonno ritardata, in soggetto con caratteristiche dipendenti ed evitanti di personalitDalla malattia sopra descritta derivato un danno biologico permanente subito dallattore nella misura del 20%, gi personalizzata dal CTU in considerazione della particolarit del caso, ed un danno biologico temporaneo protrattosi per mesi diciotto: mesi due al 75%, mesi dodici al 50% e mesi quattro al 30%.

    Danno e impatto

  • Il danno subito dallattore (la famiglia della vittima del bullismo a scuola) , stato liquidato nella complessiva somma rivalutata di Euro 125.000,00.

    Euro 85.000,00 per danno non patrimoniale, complessivamente valutato, in conseguenza della lesione permanente del bene salute;

    - Euro 30.000,00 quale danno non patrimoniale complessivo, per lesione temporaneadel bene salute

    Euro 10.000,00, per un ciclo di sostegno terapeutico necessario della durata di anni due, con un ritmo settimanale di sedute.

    il costo per ogni seduta settimanale, in Milano e presso studi professionali qualificati, si aggira intorno ad Euro 100,00

    Risarcimento del danno subito

  • -v. linee guida del Miur di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e cyberbullismo del maggio 2015

    - valori di compartecipazione, trasparenza e comunicazione

    Le Linee di orientamento del Miur in materia di bullismo del 2015 invitano le scuole a:

    - realizzare interventi mirati alla prevenzione del bullismo e del cyberbullismo;

    - offrire lezioni di web sicuro allinterno di specifici moduli didattici da inserire nel piano dellofferta formativa

    -ad aggiornare il regolamento scolastico con una sezione dedicata alluso degli smartphone e di altri dispositivi elettronici

    Cosa fare? (a)

  • -comunicare agli studenti e alle loro famiglie le sanzioni previste dal regolamento di istituto nei casi di bullismo, cyberbullismo e navigazione on line

    - prevedere dei percorsi di formazione tenuti dagli esperti rivolti a genitori sulle problematiche del bullismo e cyber bullismo impostati anche sullanalisi dei bisogni;

    - ideare e realizzare campagne pubblicitarie attraverso messaggi video e locandine informative

    - creare sul sito web della scuola una sezione dedicata ai temi del bullismo e/o cyber bullismo in cui inserire uno spazio riservato alle comunicazioni scuola-famiglia e una chat dedicata gestita dagli studenti eventualmente attraverso i loro rappresentanti;

    - aprire uno sportello di ascolto on line e/o face to face presso ciascuna scuola sede di CTS (Centri territoriali di supporto)

    -

    Cosa fare ? (b)

  • -utilizzare procedure codificate per segnalare alle famiglie, enti e/o organismi competenti i comportamenti a rischio;

    -valorizzare il ruolo del personale scolastico e, in particolare, degli

    assistenti tecnici al fine di un utilizzo sicuro di Internet e scuola

    Cosa fare ? (c)

  • Spunti di riflessione la risposta dellordinamento non pu essere solo repressiva e di carattere giuridico; - non si pu solo intervenire solo sugli effetti patologici del cyberbullismo, senza esaminare le cause-adozione di strumenti di giustizia riparatoria con momenti di interazione e dialogo fra vittima e cyberbullo

    -approccio multidisciplinare e sistemico di analisi dellorigine della violenza, creazione di reti (scuola, famiglia,universit)- investire risorse nella ricerca: sviluppare sinergia con universit e centri di ricerca, progettare e adottare azioni e policy condivise con lottica di protezione e responsabilizzazione dei minori

    -condividere le buone prassi: Protocollo di Intesa interculturale tra la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni del Piemonte e della Valle di Aosta, lASAI (Associazione Animazione Interculturale) e la Polizia Municipale del 29 marzo 2012

    Le linee guida Miur di prevenzione del cyberbullismo possono essere unottima occasione per lavorare insime nella stessa direzione!

    La responsabilit civile della pa non la soluzione per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo

  • Come difendersi

    -Consapevolezza

    -Informazione

    -Prevenzione

    -Dialogo

    -Comunicazione

    -Strumenti per professori, genitori, educatori

    -Responsabilit

    -Costruzione dellidentit

    Avv. Mauro Alovisio

  • Buone prassi

    Mettere i ragazzi al centro

    I ragazzi sono i motori di ogni azione di contrasto e prevenzione

    Le ragazze e i ragazzi devono entrare nei processi, sentirsi parte di un tutto ed esercitare un ruolo attivo

    Linee guida Miur di prevenzione e contrasto del cyberbullismo

    Scuola come comunit di dialogo, ricerca, esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni.

    Nella scuola ognuno, con pari dignit e nella diversit dei ruoli, opera per garantire la formazione della cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialit di ciascuno e il recupero delle posizioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione

  • Come difendersi dal cyberbullismo Dare regole semplici e chiare ai nostri figli, informarsi e aggiornarsi in

    modo continuo e avvertire i propri figli dei fenomeni del cyberbullismo

    Osservare i ragazzi e monitorare i loro cambiamenti , disagi e malesseri, rendimenti scolastici e sportivi

    Dialogare con i ragazzi; condividere il proprio tempo, offrire ascolto e comprensione, evitare lisolamento

    Verificare con tempestivit la presenza degli episodi di cyberbullismo

    Precostituirsi delle prove e documentazione degli episodi critici (stampe, file, fotografie; testimonianze)

    Segnalare gli episodi di cyberbullismo alle piattaforme on line , nei casi di persistenza del fenomeno, alla polizia postale

    Informarsi se allinterno del proprio comune esistono Nuclei di prossimit della polizia municipale

    Sensibilizzare i propri figli sul valore della propria privacy e sulle misure di sicurezza a protezione dei propri dati

    Avv. Mauro Alovisio

  • Buone prassi

    ... e poi? queste campagne arrivano a destinazione?

    SI

    NO

    FORSE

  • Buone prassi

    Mettere i ragazzi al centro

    I ragazzi sono i motori di ogni azione di contrasto e prevenzione

    Le ragazze e i ragazzi devono entrare nei processi, sentirsi parte di un tutto ed esercitare un ruolo attivo