medicina tradizionale cinese 2

7
S. Minciarelli, R. Rinaldi, S. Rughini: Introduzione alle tecniche manuali riabilitative in MTC - Parte 2 PREMESSA Nella prima parte dell'articolo, sono state trattate le principali funzioni della Terapia manuale tradizionale cinese (Tuina) da un punto di vista concettuale più vicino ai canoni della medicina convenzionale. Riportiamo, di seguito, le principali funzioni del Tuina secondo le concezioni fisiopatologiche della sua madre naturale, la Medicina Tradizionale Cinese (MTC). 1. Nutrire e proteggere qi e sangue Una delle teorie di base della MTC afferma che le attività vitali e le molteplici funzioni dell'organismo sono il risultato del "regolare fluire del qi [energia vitale] e del sangue, sostanze fondamentali del corpo umano". La loro esistenza e funzione, in particolare quelle del qi, si manifestano generalmente nelle attività funzionali dei vari distretti corporei. Il qi Il termine "energia vitale" (in lingua cinese qi - si legge ci come cibo) comprende diversi significati ed identifica, di volta in volta, differenti entità fisiopatologiche. Da un punto di vista generale, qi connota sia la sostanza che la funzione; potremmo definire il qi una sorta di "informazione" dotata di sostanza infinitesimale che permea l'intero organismo, circola costantemente all'interno del "sistema dei meridiani" e consente il regolare funzionamento di tessuti, organi, apparati e sistemi. Ai fini dell'argomento che trattiamo, prendiamo in considerazione in particolare il qi antipatogeno. Secondo la fisiologia della MTC, la sua formazione proviene da tre elementi base: il qi (funzioni vitali) del Rene-zang (Shenqi), il qi "dell'acqua e dei cereali" o qi nutritivo (yingqi) ed il qi dell'ambiente naturale o "qi dell'atmosfera" (qingqi). La funzione degli zangfu e dei "meridiani" si esplica grazie ad una normale circolazione di questo tipo di qi. Il termine zangfu identifica in MTC gli organi parenchimatosi (zang, quali il Polmone, il Rene, la Milza, ecc.) ed i visceri cavi, (fu, quali l'Intestino Crasso, la Vescica, lo Stomaco, ecc.), una serie di "orbis" anatomofunzionali che sintetizzano, nel loro insieme, la fisiologia umana. Ad esempio, con il termine Rene-zang in MTC ci si riferisce ad un complesso di funzioni che comprende sia la classica funzione escretoria del rene, quale è conosciuta in

Upload: klaus-rocca

Post on 12-Aug-2015

48 views

Category:

Documents


7 download

TRANSCRIPT

Page 1: Medicina Tradizionale Cinese 2

S. Minciarelli, R. Rinaldi, S. Rughini:

Introduzione alle tecniche manuali riabilitative in MTC - Parte 2

PREMESSANella prima parte dell'articolo, sono state trattate le principali funzioni della Terapia manuale tradizionale cinese (Tuina) da un punto di vista concettuale più vicino ai canoni della medicina convenzionale. Riportiamo, di seguito, le principali funzioni del Tuina secondo le concezioni fisiopatologiche della sua madre naturale, la Medicina Tradizionale Cinese (MTC).

1. Nutrire e proteggere qi e sangueUna delle teorie di base della MTC afferma che le attività vitali e le molteplici funzioni dell'organismo sono il risultato del "regolare fluire del qi [energia vitale] e del sangue, sostanze fondamentali del corpo umano". La loro esistenza e funzione, in particolare quelle del qi, si manifestano generalmente nelle attività funzionali dei vari distretti corporei.

Il qiIl termine "energia vitale" (in lingua cinese qi - si legge ci come cibo) comprende diversi significati ed identifica, di volta in volta, differenti entità fisiopatologiche. Da un punto di vista generale, qi connota sia la sostanza che la funzione; potremmo definire il qi una sorta di "informazione" dotata di sostanza infinitesimale che permea l'intero organismo, circola costantemente all'interno del "sistema dei meridiani" e consente il regolare funzionamento di tessuti, organi, apparati e sistemi.

Ai fini dell'argomento che trattiamo, prendiamo in considerazione in particolare il qi antipatogeno. Secondo la fisiologia della MTC, la sua formazione proviene da tre elementi base: il qi (funzioni vitali) del Rene-zang (Shenqi), il qi "dell'acqua e dei cereali" o qi nutritivo (yingqi) ed il qi dell'ambiente naturale o "qi dell'atmosfera" (qingqi). La funzione degli zangfu e dei "meridiani" si esplica grazie ad una normale circolazione di questo tipo di qi. Il termine zangfu identifica in MTC gli organi parenchimatosi (zang, quali il Polmone, il Rene, la Milza, ecc.) ed i visceri cavi, (fu, quali l'Intestino Crasso, la Vescica, lo Stomaco, ecc.), una serie di "orbis" anatomofunzionali che sintetizzano, nel loro insieme, la fisiologia umana. Ad esempio, con il termine Rene-zang in MTC ci si riferisce ad un complesso di funzioni che comprende sia la classica funzione escretoria del rene, quale è conosciuta in medicina convenzionale, sia una serie di funzioni caratteristiche della fisiologia di altri organi ed apparati, quali le ghiandole surrenali, l'ipofisi anteriore, le gonadi, l'apparato uditivo, il sistema osteoarticolare, ecc.

Per quanto riguarda la "teoria dei meridiani (o canali)", secondo la fisiologia tradizionale cinese, nel corpo umano sono distribuiti i cosiddetti "meridiani e collaterali" (jingluo), tragitti "energetici" che non corrispondono né tantomeno si possono identificare con i percorsi neurologici, ubicati sia sulla superficie corporea che all'interno dell'organismo secondo topografie ben definite, che formano una complessa rete di collegamento fra tessuti, organi, apparati e distretti anatomici in cui scorre la cosiddetta "energia vitale" (qi).

Il sangueSecondo la teoria della MTC, l'essenza del cibo o qi nutritivo (yingqi), derivato dalla digestione e dall'assorbimento delle sostanze nutritive, grazie al controllo funzionale del qi del Polmone-zang, è trasportato al Cuore-zang, entra nei vasi e diventa "sangue rosso". D'altro canto, il Rene-zang "immagazzina l'essenza (jing: un concetto particolarmente complesso della fisiologia tradizionale cinese, che assomma in sé elementi riconducibili alla moderna genetica, fattori di controllo funzionale dell'accrescimento corporeo, della maturazione sessuale, ecc.)"; l'essenza del Rene-zang "produce midollo osseo" che, a sua volta, produce sangue. Pertanto, per la MTC, il sangue è formato dall'essenza, includendo l'essenza del cibo e

Page 2: Medicina Tradizionale Cinese 2

l'essenza del Rene-zang.

Secondo la fisiologia tradizionale cinese vi è una stretta relazione fra qi e sangue; la formazione e la circolazione del sangue dipendono dal qi; viceversa la formazione e la distribuzione del qi sono in rapporto al sangue. Qi e sangue scorrono insieme nei vasi. Attraversando ed impregnando l'intero corpo nutrono gli zangfu e ne permettono il normale funzionamento.

Il processo di formazione del qi e del sangue necessita di un costante, adeguato apporto dato dall'alimentazione, dall'essenza del cibo; i due organi preposti alle funzioni di digestione, assorbimento e trasporto delle sostanze alimentari, sono "la coppia Milza-Stomaco".

La terapia manuale promuove la formazione di qi e sangue nel corpo poiché favorisce un corretto funzionamento della "coppia Milza-Stomaco" ed inoltre, migliorando "la circolazione e lo scorrimento" nel sistema dei meridiani, rinforza la funzione del Fegato-zang di "mantenimento della pervietà per il libero ed ampio fluire del qi". In ultima analisi, la terapia manuale "rinforza il qi nelle sue funzioni di formazione, circolazione e controllo del sangue".Come si esplica, di fatto, la funzione della terapia manuale tradizionale cinese di favorire o, meglio, di attivare il corretto funzionamento di Milza-zang e Stomaco-fu, migliorando, quindi, la circolazione di qi e sangue?Secondo la fisiologia tradizionale cinese, il qi, il sangue ed il fluido corporeo sono "elementi fondamentali del corpo umano, che permettono e sostengono le normali attività vitali; uno squilibrio a carico di questi tre componenti influenza direttamente la funzionalità degli zangfu". D'altro canto, il qi antipatogeno trae il proprio sostegno dalla formazione del qi degli zangfu, quindi l'abbondanza ed una valida circolazione di qi e sangue nel corpo dipendono dai cambiamenti che possono verificarsi a carico dei cinque organi zang e dei sei visceri fu.

All'interno di questa serie di processi e funzioni così strettamente legati tra loro, ciò che rappresenta la base materiale insostituibile per la vita è l'essenza degli alimenti che proviene dalla digestione e dall'assorbimento del cibo, ed è "la coppia Milza-Stomaco" che assolve a questa fondamentale funzione. In particolare:- lo Stomaco-fu governa l'assunzione del cibo, lo riceve e lo decompone, lo immagazzina temporaneamente digerendolo parzialmente, fornendo quindi alla Milza-zang le sostanze necessarie per le sue funzioni, quindi invia il cibo in basso all'Intestino Tenue. La funzione dello Stomaco è normale "quando il suo qi è discendente".La Milza-zang che governa la trasformazione ed il trasporto del cibo, ha dunque la funzione di digerire i cibi, assorbire le loro sostanze essenziali con una parte del fluido fornito e "trasportarle" al Polmone-zang ed al Cuore-zang, da dove sono inviate a tutto il corpo per nutrirlo. L'integrità funzionale della Milza-zang è, di per sé, condizione necessaria per un'efficace funzione digestiva dello Stomaco-fu. La funzione della Milza-zang è normale quando il "suo qi è ascendente".

Le turbe della digestione e dell'assorbimento sono presenti nella maggior parte delle malattie e possono essere trattate con la terapia manuale, ad esempio sugli agopunti: Shu della Milza (BL 20), ubicato a livello dell'apofisi spinosa dell'undicesima vertebra dorsale, ad una determinata distanza dalla linea mediana posteriore; Shu dello Stomaco (BL 21), ubicato a livello dell'apofisi spinosa della dodicesima vertebra dorsale, ad una determinata distanza dalla linea mediana posteriore; Tre Li del Piede (ST 36), ubicato sul bordo esterno della tibia, ad una determinata distanza dal margine inferiore della rotula. La terapia manuale su questi agopunti produce l'effetto di rinvigorire la funzione della Milza-zang, di armonizzare "Milza e Stomaco", di promuovere la circolazione del qi e del sangue nell'intero organismo.

2. REGOLARIZZARE GLI ZANFUPer comprendere il meccanismo con il quale, secondo la MTC, la terapia manuale produce tale effetto,

Page 3: Medicina Tradizionale Cinese 2

occorre ricordare due principi fondamentali della fisiologia tradizionale cinese:a) il primo è chiamato zhibiao, cioè "il manifestarsi, il riflettersi in superficie";b) il secondo è chiamato cong biao dao li, cioè "dalla superficie verso l'interno".

Entrambi si basano sulla "teoria biao-li" (esterno-interno) secondo cui ogni meridiano appartiene internamente o ad un organo zang o ad un viscere fu. Di conseguenza il sistema dei Jingluo (meridiani e collaterali) forma una rete che mette in comunicazione la parte superiore con quella inferiore del corpo e l'interno con la superficie. Questo contribuisce a rendere l'organismo "un tutto integrale".

- Secondo il primo principio (zhibiao), uno squilibrio a carico di uno o più organi interni si manifesta sulla superficie del corpo. Dicono gli antichi testi cinesi: "[...] Tutte le malattie dei cinque zang e dei sei fu si riflettono ai punti Shu e Mu". Gli agopunti Shu-dorso e Mu-anteriore sono ubicati rispettivamente sul dorso e sulla regione toraco-addominale; entrambi questi gruppi di punti sono funzionalmente collegati sia con gli organi zang, sia con i visceri fu.Nella pratica clinica è di frequente osservazione, all'esame obiettivo di pazienti affetti da una qualsiasi patologia a carico di un organo interno, la presenza di modificazioni o di alterazioni cutanee di vario tipo, forma e dimensione, a livello degli agopunti Shu-dorso o Mu-anteriore, corrispondenti all'organo affetto. Od ancora, è possibile rilevare alla palpazione una sensazione dolorosa, una particolare sensibilità alla pressione a livello sia dei punti Shu-dorso o Mu-anteriore, sia di zone o agopunti specifici. Questi reperti sono importanti ai fini diagnostici e terapeutici nelle malattie in cui siano coinvolti i rispettivi zangfu.

Ad esempio, in caso di palpitazioni ed ansia, cardialgia e irradiazione del dolore alla faccia mediale del braccio sinistro, si può rilevare una sensibilità dolorosa alla pressione dell'agopunto Attribuzione del Cielo (SI 11), ubicato all'incirca al centro della scapola. Oppure, in caso di disturbi a carico della colecisti, si rileva frequentemente la presenza di una sensibilità dolorosa alla pressione dell'agopunto Sorgente della Collina Yang (GB 34), ubicato anteriormente ed inferiormente alla testa della fibula, e di un agopunto Extra (così chiamato perché non appartenente al "sistema dei meridiani"), situato ad una determinata distanza al di sotto di Sorgente della Collina Yang (GB 34), chiamato Dannang (Vescica Biliare).

Nei disturbi polmonari vi può essere sensibilità alla pressione di Residenza Centrale (LU 1), il primo agopunto del Meridiano del Polmone, ubicato ad una determinata distanza al di sotto dell'estremità acromiale della clavicola, o si può avvertire alla palpazione la presenza di un nodulo a livello dell'agopunto Shu del Polmone (BL 13), ubicato a livello dell'apofisi spinosa della terza vertebra dorsale, ad una determinata distanza dalla linea mediana posteriore.Ancora, nel caso di un paziente che avverta forti dolori al quadrante addominale inferiore destro, si può porre la diagnosi di appendicite se si rileva la presenza di sensibilità dolorosa all'agopunto Grande Vuoto Superiore (ST 37), ubicato lateralmente alla cresta tibiale, ad una determinata distanza al di sotto del margine inferiore della rotula, ed anche ad un agopunto Extra situato ad una determinata distanza al di sopra di Grande Vuoto Superiore (ST 37), chiamato Lanwei (Appendice).

- Il secondo principio (cong biao dao li) identifica il meccanismo fisiologico tramite cui, trattando con varie metodiche un agopunto od una zona della superficie corporea, è possibile modificare la funzionalità degli zangfu. La terapia manuale effettuata sugli agopunti sensibili od in cui si rilevi la presenza di alterazioni cutanee di vario tipo, determina effetti terapeutici di vario grado.

Ad esempio, in caso di asma, è possibile controllare l'attacco acuto ricorrendo al trattamento manuale con l'anfa (metodo della pressione) sugli agopunti: Dingchuan (Punto Asma-Extra), situato ad una determinata distanza lateralmente a Grande Vertebra (GV 14), ubicato fra i processi spinosi della settima vertebra cervicale e della prima vertebra dorsale, sulla linea mediana posteriore; Barriera del Vento (BL 12) ubicato a

Page 4: Medicina Tradizionale Cinese 2

livello del processo spinoso della seconda vertebra dorsale, ad una determinata distanza dalla linea mediana posteriore; Shu del Polmone (BL 13); Shu dell'Interno della Spalla (SI 15), ubicato a livello della settima vertebra cervicale, ad una determinata distanza dalla linea mediana posteriore. Occorre esercitare dapprima una pressione lieve, aumentando progressivamente l'intensità della spinta.Oppure, in caso di gastralgia, occorre ricercare i punti dolenti alla pressione nel tratto compreso tra la sesta e la nona vertebra dorsale, ai lati della colonna vertebrale, quindi esercitare una forte pressione con il pollice. Dopo circa due minuti si ottiene la riduzione del dolore gastrico.

Ancora un esempio: in caso di crisi ipertensiva è possibile ricorrere ad una semplice procedura di sfregamento longitudinale con il polpastrello del pollice lungo il bordo mediale del muscolo sternocleidomastoideo, procedendo solo in un senso, dall'alto in basso, a partire dall'agopunto Schermo per il Vento (TE 17), ubicato posteriormente al lobo auricolare, nella depressione fra la mandibola e il processo mastoideo, fino a Bacino Rotto (ST 12), ubicato al centro della fossa sopraclavicolare, per circa 5 minuti e solo da un lato (a destra od a sinistra). Poiché, secondo la MTC, l'ipertensione riconosce svariati fattori eziopatogenetici distinti tra loro, questa tecnica manuale è da ritenersi sintomatica e non specifica; ma sicuramente, se abbinata al trattamento principale, ne rafforzativa degli effetti.

3. Promuovere la circolazione di qi e sangue e disperdere la stasiL'applicazione della terapia manuale significa "applicazione di movimento", ma significa anche indurre movimento, ripristinare il movimento; la terapia manuale, dunque, non è solo "movimento in sé", ma lo promuove all'interno del corpo del paziente.

Questo "movimento" ha in MTC tre connotazioni:1) movimento (cioè circolazione) di qi e sangue, attraverso la stimolazione manuale degli agopunti;2) movimento sui quattro arti (in questo caso si agisce a livello della muscolatura tesa, contratta);3) movimento passivo delle articolazioni (attraverso la mobilizzazione, si ripristina la normale motilità in caso di rigidità o blocco articolare).Di questi tre tipi di "movimento", il principale, il punto chiave, è comunque la circolazione di qi e sangue. Un ristagno di qi provoca spesso un ristagno di sangue e, viceversa, far circolare il sangue significa anche "disperdere il ristagno di qi". Eliminare la stasi consente, quindi, "il libero flusso di qi e sangue nei meridiani". Questo contribuisce ad eliminare il quadro patologico.

A questo proposito, esempi tipici sono dati dalla distorsione articolare o dallo stiramento muscolare con dolore trafittivo o dolenzia ben localizzati, arrossamento e gonfiore locali. Si tratta, appunto, di congestione locale dovuta ad "ostruzione nel passaggio di qi e sangue" nell'articolazione colpita. In questi casi, si applicano, in combinazione, svariate tecniche di terapia manuale (pressione circolare, vibrazione, strisciamento, ecc.), trattando sia i punti Ashi (punti dolenti alla pressione), principalmente usati per "liberare i tendini ed attivare la circolazione del sangue", sia gli agopunti locali e distali, distribuiti lungo i percorsi dei meridiani, oltre ovviamente all'area affetta.

Un altro esempio è dato dalle "sindromi Bi" (dolori articolari). Il termine Bi in cinese significa, appunto, "ostruzione" (nella circolazione di qi e sangue), generalmente causata dall'invasione di vento, freddo e umidità esogeni nel sistema dei meridiani. Pur essendo l'artralgia il sintomo principale delle sindromi Bi, in MTC se ne indicano diversi tipi (Bi vagante, Bi doloroso, Bi fisso, Bi febbrile) e per ciascuno di essi possono essere più indicate l'agopuntura o la moxibustione o entrambe, associate alla terapia manuale che facilita e consolida i risultati raggiunti con il trattamento principale.

4. Correggere una malposizione anatomica

Page 5: Medicina Tradizionale Cinese 2

All'interno del Tuina vi sono numerose tecniche di mobilizzazione articolare utilizzate per il trattamento di quadri patologici caratterizzati da squilibri nei normali rapporti anatomico-interarticolari, muscolari, tendinei o legamentosi. In questi casi, si ricorre all'impiego di metodiche che, attraverso l'applicazione di movimenti di varia intensità e velocità, tendono a ristabilire la condizione di equilibrio dinamico tra le varie strutture interessate, in particolare a livello della colonna vertebrale.

Segue sul prossimo numero