megatrend 2015 ridotto

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megatrend report 2020 1

FILO LOGICO

Step 1 Motori del Cambiamento Iden1ficazione di 3 Motori del Cambiamento

Step 2 Megatrend Globali Iden1ficazione di 6 Megatrend Globali rilevan1 per i prossimi 10 anni

Urbanizzazione Cambiamento demografico Tecnologia senza eccezione Una nuova fase della Globalizzazione Sviluppo sostenibile Mobilità del futuro

Step 3 Sub-‐Megatrend Proposta di 13 Sub-‐Megatrend più per1nen1 e di maggior incidenza per il mercato italiano per il 2020

Step 4: Aree Strategiche Iden1ficazione di tre aree strategiche di maggior interesse per le imprese Venete

Step 5: Se;ori diversi per area strategica Nel documento ogni area strategica è stata rappresentata e organizzata in un numero variabile di seNori diversi di intervento

Step 6: Sub -‐ Megatrend piu’rilevan@ per Area strategica Sulla base dei 13 megatrend presenta1 allo step 3, per ogni area strategica abbiamo iden1ficato i sub-‐megatrend più rilevan1 per aiutare a sfruNare le informazioni e i da1 che si riferiscono a ciascuna area strategica e adaNarli alle specifiche direzioni strategiche delle imprese Venete


FILO LOGICO

Step 1 Motori del Cambiamento Iden1ficazione di 3 Motori del Cambiamento

Step 2 Megatrend Globali Iden1ficazione dei 6 Megatrend Globali rilevan1 per i prossimi 10 anni




Step 6: Sub -‐ Megatrend piu’rilevan@ per Area strategica Sulla base dei 13 megatrend presenta1 allo step 3, per ogni area strategica abbiamo iden1ficato i sub-‐megatrend più rilevan1 per aiutare a sfruNare le informazioni e i da1 che si riferiscono a ciascuna area strategica e adaNarli alle specifiche direzioni strategiche delle imprese Venete


Motori del cambiamento -‐ grandi “onde” globali che si propagano in tempi molto estesi definendo le traieNorie evolu1ve di una determinata epoca.

I grandi motori del cambiamento del nostro tempo sono;

Demographic pa;erns;

Diffusion of Power; Food, Water, energy nexus.


Demographic pa;erns. L’arco di instabilità demografica si stringerà. La crescita economica declinerà nei paesi troppo “invecchia1”. Il sessanta per cento della popolazione mondiale vivrà in aree urbanizzate ed aumenterà la migrazione. I Paesi in via di invecchiamento, meno dinamici di quelli più “giovani”, dovranno affrontare una dura baNaglia per mantenere i loro standard di vita.


Diffusion of Power. I prossimi decenni saranno contrassegna1 da un potere egemonico non più concentrato in un solo paese o area. Il Potere sarà maggiormente diffuso. Entreremo in un’epoca mul1polare con più potenze che si confronteranno per la leadership mondiale.


Food, Water, energy nexu. l’incremento della popolazione planetaria farà salire la domanda di queste risorse. Occorrerà affrontare i problemi rela1vi alla scarsità di merci e materie prime, sia dal lato dell’offerta che della domanda.


Esiste una basilare dis1nzione tra:

Motori del cambiamento -‐ grandi “onde” globali che si propagano in tempi molto estesi definendo le traieNorie evolu1ve di una determinata epoca, e Megatrend -‐ grandi tendenze “spinte” dai motori del cambiamento, in grado di ridisegnare lo scenario compe11vo nel medio periodo.


FILO LOGICO

Step 1 Motori del Cambiamento Iden1ficazione dei 3 Motori del Cambiamento

Step 2 Megatrend Globali Iden1ficazione di 6 Megatrend Globali rilevan1 per i prossimi 10 anni




Step 6: Sub -‐ Megatrend piu rilevan@ per Area strategica Sulla base dei 13 megatrend presenta1 allo step 3, per ogni area strategica abbiamo iden1ficato i sub-‐megatrend più rilevan1 per aiutare a sfruNare le informazioni e i da1 che si riferiscono a ciascuna area strategica e adaNarli alle specifiche direzione strategiche delle imprese Venete


IDENTIFICAZIONE DEI MEGATREND GLOBALI


I Megatrend sono le maggiori dinamiche e gli importan1 cambi nelle forze economiche, sociali e poli1che, s1mola1 dai Motori del cambiamento quali le innovazioni tecnologiche, le oscillazioni della bilancia dei poteri geopoli1ci, le modifiche nei modelli demografici e i cambiamen1 ambientali, in grado di ridisegnare lo scenario compe11vo nel medio periodo. La loro analisi e le loro implicazioni nei casi specifici formano una componente rilevante nella definizione delle strategie future e nelle poli1che di innovazione, e hanno ricadute importan1 sui nuovi prodo] e sui nuovi processi.

I Megatrend iden1fica1 in questo documento, mappano le tendenze del mercato globale dal 2011 al 2020, aiuteranno a comprendere le dinamiche e ad impostare le traieNorie di crescita per le aziende, incluse le start-‐up innova1ve.

Sono uno strumento decisionale strategico per il marke1ng, la ricerca e lo sviluppo, le risorse umane, la produzione e la pianificazione degli inves1men1. Oggi è fondamentale prefigurare i trend del futuro scandagliando le influenze che li guideranno. Avere davan1 una visione globale dei megatrend ci permeNe di comprendere cosa ci aNende nel futuro, le conseguenze economiche di ques1 cambiamen1 e gli effe] sui merca1.


Quali le categorie dei megatrend a;uali? AnzituNo gli aspeT demografici e sociali: il progressivo invecchiamento della popolazione mondiale e la sfida dei farmaci generici, la crescente urbanizzazione dei paesi emergen1, il cambiamento nei costumi e nei gus1 delle popolazioni dei paesi emergen1, le accresciute esigenze di sicurezza e protezione. Gli aspeT poli@ci riguardano la partecipazione alle forme di democrazia; mentre quelli scien@fici e tecnologici aNengono al boom delle biotecnologie e delle nanotecnologie oltrechè della ricerca di nuove fon1 energe1che e allo sfruNamento più intelligente di quelle esisten1: l'acqua innanzituNo. La diffusione di internet, ma anche conce] davvero vicini all’ambientalismo quali “smart è il nuovo green” e “il futuro della mobilità con energie alterna1ve. Infine gli aspeT più propriamente economici, concentra1 sulla globalizzazione e sulla direzione dei flussi commerciali nonché su alcuni cambiamen1 dei consumi che portano le aziende con produzione di eccellenza a eccellere sui merca1 specie su quelli emergen1.


I sei principali Megatrend rilevan1 per i prossimi 10 anni


① Urbanizzazione ② Cambiamento demografico

③ Tecnologia senza eccezione ④ Una nuova fase della Globalizzazione ⑤ Sviluppo sostenibile ⑥ Mobilità del futuro


① Urbanizzazione • Cambiamento demografico • Tecnologia senza eccezione • Una nuova fase della Globalizzazione • Sviluppo sostenibile • Mobilità del futuro


① . Urbanizzazione Lo spostamento dinamico dalle aree rurali a quelle urbane ha subito un'accelerazione negli ul1mi 50 anni e ci si aspeNa che con1nui a crescere rapidamente. Nel 1950 solo circa un terzo della popolazione mondiale viveva in ciNà; si prevede che la proporzione della popolazione urbana raggiunga, entro il 2030, i due terzi. Nel 2007 per la prima volta nella storia, la popolazione urbana ha superato quella rurale. Il progressivo inurbamento è in intensificazione: secondo le Nazioni Unite nel 2050 le ciNà ospiteranno oltre il 70% della popolazione mondiale. La crescente urbanizzazione porterà da un lato i sistemi urbani ad essere sempre più i motori dello sviluppo globale, dall’altro ad epocali sfide per l’innovazione e la sostenibilità dei modelli urbani L’urbanizzazione è in1mamente collegata a tre faNori fondamentali per una crescita sostenibile: sviluppo economico, sviluppo sociale e tutela dell’ambiente. Questo spostamento dà origine a un'elevata richiesta di ulteriori infrastruNure, abitazioni e beni di prima necessità. Gran parte dello spostamento globale verso le ciNà nei prossimi anni avverrà nelle economie emergen1, e l’urbanizzazione impaNerà profondamente la loro performance economica, la stabilità sociale e poli1ca, e le prospe]ve di inves1mento.

Come andranno le cose dipenderà principalmente dalla crescita dell’occupazione, dai programmi che prevedono inves1men1 sociali e dai miglioramen1 nel seNore sanitario e delle infrastruNure – e dagli inves1men1 che ne conseguiranno o meno. A livello globale, i paesi possono beneficiare o risen1re dei cambiamen1 demografici. L’impaNo dell’urbanizzazione dipenderà ampiamente da come essa verrà ges1ta. I paesi possono organizzarsi per la crescita dell’urbanizzazione, migliorando le infrastruNure, la sanità, l’edilizia e i traspor1. Possono sviluppare poli1che che prevedono inves1men1 sociali, e s1molano la creazione di pos1 di lavoro. Mol1 pezzi complessi del puzzle devono unirsi per generare e cogliere questa opportunità. La demografia da sola non spingerà par1colari seNori, ma, con il giusto mix di reddi1 in crescita, inves1men1, scambi e sane poli1che economiche e sociali, potrebbe trasformare le economie emergen1 ed aprire nuovi merca1 ai servizi e alla produzione.



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• Urbanizzazione

② Cambiamento demografico • Tecnologia senza eccezione • Una nuova fase della Globalizzazione • Sviluppo sostenibile • Mobilità del futuro


② . Cambiamento demografico Secondo le Nazioni Unite l'aspeNa1va di vita globale potrebbe salire a più di 75 anni nel 2050. I trend aNuali e di breve periodo consentono di osservare uno sbilanciamento aNuale dei rappor1 intergenerazionali verso i gruppi di età più anziana caraNerizzan1 la struNura demografica del nostro Paese. Il cambio demografico a livello mondiale pone in rilievo il sorgere di nuovi conce] di struNura sociale, di famiglia e di forze lavoro, ponendo in relazione alcuni temi come aumento della popolazione/crescita economica, gioventù/innovazione, invecchiamento/modelli comportamentali e organizza1vi, globalizzazione/fenomeni di localismo. La nuova longevità implica non solo sfide, ma anche opportunità per i ciNadini, i sistemi sociali e sanitari, nonché l'industria e il mercato europeo. L’Europa, come molte altre par1 sviluppate del mondo, è nel mezzo di una transizione demografica che è des1nata a trasformare in modo radicale il modo in cui sono struNura1 gli ambien1 di vita delle nostre società: la casa, gli ambien1 di lavoro, gli ambien1 pubblici. Il miglioramento delle condizioni di vita e i progressi in ambito medico-‐sanitario stanno determinando, accanto all’allungamento dell’aspeNa1va di vita, un aumento degli anni di buon salute aprendo così nuovi e significa1vi merca1 di consumo e di servizi specifici e spingendo per un cambiamento degli aNuali modelli

socio-‐economico-‐produ]vi per valorizzare il contributo di una fascia sempre più rilevante della popolazione ancora potenzialmente a]va. Di conseguenza, l'aNenzione si rivolgerà alla loNa contro le mala]e legate all'anzianità, come l'Alzheimer e il cancro. La ca]va alimentazione ha causato un aumento dell'obesità, creando nuove sfide per il sistema sanitario e nuove opportunità per le industrie farmaceu1che. Andiamo verso un mondo sempre più affollato nel quale la popolazione globale raggiungerà probabilmente i 9 miliardi prima del 2050, gravando ulteriormente sulle risorse naturali già messe a dura prova. Sfamare una tale popolazione sarà una grossa sfida per il seNore agroalimentare e si dovrà ulteriormente gravare sulle risorse idriche oltre ad accentuare ancora di più la crescente richiesta d'energia. Inoltre il confronto, anche compe@@vo, tra modelli culturali e la progressiva inclusione di Paesi e popolazioni prima non pienamente inseri1 nei circui1 mondiali (Cina, India, ecc.) sta intensificando il confronto fra modelli valoriali e is1tuzionali diversi che da un lato sfidano, ponendosi come alterna1vi, i sistemi occidentali, dall’altro spingono per una sostanziale innovazione di ques1 ul1mi.


• Urbanizzazione • Cambiamento demografico

③ Tecnologia senza eccezione • Una nuova fase della Globalizzazione • Sviluppo sostenibile • Mobilità del futuro


③ . Tecnologia senza eccezione Per con1nuare a essere compe11ve, le aziende devono evolvere, devono inves1re; inves1men1 in nuove aree e in nuove tecnologie che possano supportare le moderne richieste degli uten1. La global connec1vity avrà come primaria conseguenza l’aumento della diffusione delle informazioni e questo impaNerà sulle organizzazioni, sulle relazioni e sulle persone. Crescerà la trasparenza delle organizzazioni, dovranno essere ges1te modalità sempre più diffuse di online crowds che porteranno alla ges1one di nuovi modi di produrre innovazione (open innova1on). Le comunità digitali e i social network, a seguito del consolidamento delle nuove tecnologie di comunicazione e della diffusione della della “cultura della community”, si stanno affermando come vere e proprie realtà sociali e professionali, modificando in maniera radicale i tradizionali meccanismi relazionali e reputazionali. Facebbok con oltre 800 milioni di uten1 a]vi è considerato uno “Stato globale”; Linkedin conta oltre 100 milioni di iscri]; TwiNer genera 3 miliardi di messaggi annui. TuNo ciò, e l’esasperazione del sempre connesso, porteranno alla destruNurazione dei conce] di privacy e di “confiden1al informa1on” e sorgeranno nuovi rischi lega1 all’essere online.

In quest’o]ca, la cyber security diverrà un elemento fondamentale per la ges1one della vita digitale dell’individuo e si assisterà alla ricerca di un tempo per la disconnessione. Infine le GRIN technologies (Gene1c & Personalized Medicine), prevede robots in ambi1 di sicurezza e assistenza, internet sensoriale e intui1va, nano material che porteranno alla crescita della virtualizzazione, dell’automazione e della realtà aumentata. Questo comporterà un cambiamento radicale dei meccanismi lavora1vi su scala globale, caraNerizza1 dalla disponibilità 24/7, dallo sviluppo delle smart machine e dalla necessità di acquisizione di nuove competenze da parte dei lavoratori. Il lavoro su catene di montaggio e la disponibilità di personal computer hanno causato impennate senza preceden1 per quanto riguarda la produ]vità. L’innovazione, l’economia della conoscenza e la necessità di manodopera più qualificata sono diventate la chiave per l'aumento della produ]vità e la crescita economica a lungo termine.


• Urbanizzazione • Cambiamento demografico • Tecnologia senza eccezione

④ Una nuova fase della Globalizzazione

• Sviluppo sostenibile • Mobilità del futuro


④ . Una nuova fase della Globalizzazione L'ul1mo ventennio ha visto crescere il commercio globale di beni e servizi, raddoppiando il proprio valore in termini di dollari reali. L'integrazione commerciale è stata par1colarmente forte tra i Paesi dei merca1 emergen1. Nell’affermazione di nuovi assi del commercio globale le aziende stanno cercando nuovi merca1 d'esportazione e le catene di approvvigionamento sono sempre più globali. Nell’intercambio internazionale, sino ad oggi imperniato sulle economia avanzate del Nord del mondo, si stanno consolidando i nuovi baricentri di produzione-‐consumo tra i Paesi emergen1 e in via di sviluppo (Asia, Medio Oriente, Africa ed America Centrale e La1na) caraNerizza1 da logiche e prodo] esclusivi, con un potenziale effeNo “spiazzamento” degli asse] tradizionali. In 10 anni l’intercambio Sud-‐Sud è passato dal 17% del totale mondiale al 25%, triplicando il proprio valore. Iternazionalizzazione come direNa conseguenza della globalizzazione, oggi riguarda anche e sopraNuNo le PMI e non solo i grandi gruppi industriali e più in generale, per stare al passo con i tempi moderni, la “cultura” della internazionalizzazione si sta opportunamente diffondendo tra tu] gli operatori economici i quali hanno un dovere anche morale di incrementare

la propria propensione al commercio internazionale e pertanto di acquisire una conoscenza degli steps fondamentali per poter penetrare un mercato estero. Il tema della internazionalizzazione delle imprese assume nell’odierno scenario economico un notevole significato in relazione all’enorme e recente sviluppo tecnologico e dei sistemi di trasporto. In par1colare, l’esplosione dell’accesso all’informazione ha permesso di “accorciare” dras1camente le distanze tra i vari operatori economici e di costruire strategie di mercato riscuotendo successo anche nelle nicchie di mercato più lontane e sconosciute. In questa o]ca, la rete si è evidentemente resa protagonista di un trend verso la internazionalizzazione riducendo le barriere all’entrata del mercato ed i cos1 di produzione, incrementando la produ]vità e sopraNuNo producendo un confronto di idee che ha arricchito anche culturalmente gli operatori economici.



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• Urbanizzazione • Cambiamento demografico • Tecnologia senza eccezione • Una nuova fase della Globalizzazione

⑤ Sviluppo sostenibile • Mobilità del futuro


⑤ . Sviluppo sostenibile Le forme alterna1ve di energia non sono nuove ma la crescente evidenza dell'impaNo di a]vità economiche sui cambiamen1 clima1ci ha portato a un maggiore interesse nei confron1 dell'energia alterna1va e all’uso efficiente delle risorse. Negli ul1mi due decenni l'inves1mento in energie rinnovabili ha avuto una con1nua crescita ovunque ed esiste ancora margine per una forte espansione. Una migliore ges1one dei rifiu1 e il riciclaggio daranno una mano a rendere l'a]vità umana più sostenibile. Le dinamiche dello sviluppo stanno accentuando la crescente scarsità delle risorse, imponendo un ripensamento radicale delle strategie di approvvigionamento, produzione e consumo, secondo canoni di maggiore sostenibilità di medio e lungo periodo. L’intensificazione della interconnessione economica, a par1re dal 2000 – come rappresentato dal “composite Leading Indicator” dell’OECD – i sistemi economici mondiali si stanno progressivamente allineando su dinamiche sempre più correlate, determinando una globalizzazione del sistema delle opportunità e dei rischi. L’accelerazione dell’innovazione e della sua diffusione in tu] i campi (e non solo in quello tecnologico) sta accelerando nella sua generazione e nella sua diffusione; questo sta determinando da una lato una sostanziale riduzione dei cicli di vita dei fenomeni economico-‐produ]vi ( prodo], servizi, conoscenza, modelli organizza1vi, e di business, ecc.), dall’altro una spinta verso la rapida evoluzione degli s1li di vita e delle dinamiche sociali.

Le categorie che 1picamente vengono analizzate per valutare la reale sostenibilità di una azienda sono cinque. 1) La prima è l’ambiente, inteso come l’impaNo dell’impresa e dei suoi prodo]: quante risorse u1lizza, quante emissioni e scorie genera, quale rischio determina per l’ecosistema. Ormai il collegamento tra ecologia ed economia è sempre più streNo, ormai le evidenze non mancano: Anant Sundaram, professore della Tuck School of business dell’Università di Dartmouth (Usa) ha recentemente sviluppato un indicatore che misura l’effeNo del risparmio energe1co sulla quotazione dell’azienda. 2) Le comunità locali. Ossia il rapporto tra l’impresa e il territorio nel quale essa opera con i sui stabilimen1, sia nel proprio paese che all’estero. 3) La corporate governance. Vale a dire come è ges1ta l’azienda: qual è la presenza di amministratori indipenden1 nel board, come operano i comita1 audit, il consiglio di amministrazione, ecc. 4) Le risorse umane. Intese come l’inves1mento dell’azienda nel curare i propri dipenden1, favorendone il benessere lavora1vo, lo sviluppo professionale e di carriera. Facendo aNenzione a rispeNare i principi delle pari opportunità. 5) I business partner. Intesi come clien1 e fornitori.


• Urbanizzazione • Cambiamento demografico • Tecnologia senza eccezione • Una nuova fase della Globalizzazione • Sviluppo sostenibile

⑥ Mobilità del futuro


⑥ . Mobilità del futuro La mobilità del futuro la possiamo sinte1zzare in Smart mobility. Cambieremo mezzo più spesso e comodamente, con veicoli ecologici e tu] connessi in rete. internet delle cose, satelli1, ecologia e nuovi veNori energe1ci, interconnessi, intermodali e a idrogeno, ques1 i nuovi propulsori della mobilità futura. Ma sopraNuNo, nuovi valori. Il seNore dei traspor1 priva1 e pubblici, della mobilità sostenibile in ambito smart city, saranno caraNerizza1 in un futuro prossimo dall’integrazione di più tecnologie. Secondo uno studio di Frost & Sullivan, “New Mega Trends impac@ng the Future of Mobility”, presentato il 12 novembre 2014 a Chengdu in Cina, nell’ambito del Michelin Challenge Bibendum, entro il 2020 avremo più di 80 miliardi di dispos1vi connessi in rete (Internet of Things) e più di 1200 satelli1 che consen1ranno la comunicazione Machine to Machine (M2M) di cui saranno dota1 mezzi di trasporto pubblici e priva1 come l’automobile. In tale contesto, i servizi di car sharing e car pooling, ad esempio, saranno promossi in rete grazie alla diffusione di nuove app mobili in grado di calcolare ed elaborare il flusso di da1 (big data) che ogni minuto, grazie al lavoro di cen1naia di migliaia di sensori digitali e disposi1vi connessi in rete, sarà generato in tempo reale. Il futuro ci porterà molte più soluzioni integrate di mobilità, anche door to door–che permeNeranno di far interagire il sistema di trasporto pubblico con quello individuale. Solo a Londra, si avranno nel 2020 non meno di 800 mila u1lizzatori di car sharing, con 120 mila veicoli priva1 elimina1 dalle strade, con la conseguente riduzione del 4,2% delle conges1oni stradali, il taglio del 5,6% della CO2 emessa e del 5,7% di PM10.

La stessa manutenzione delle automobili avverrà in maniera diversa, da remoto anche, con sistemi di ‘remote fixing’ già in uso per gli hardware in ufficio, magari con semplici applicazioni mobili anche in questo caso. Lo studio ‘New Mega Trends impac1ng the Future of Mobility’, infine, disegna uno scenario in rapida evoluzione, conseguenza della sempre più diffusa u1lizzazione di internet (nel 2020 ci saranno 5 miliardi di u1lizzatori del web) e della crescente disponibilità di device mobili collega1 alla rete (saranno 500 ogni chilometro quadrato della superficie terrestre entro il 2020). L’intermodalità, ovvero la possibilità di cambiare rapidamente e comodamente il veicolo per spostarsi, è un’altra sfida che sarà vinta grazie alla tecnologia. I test in corso a Grenoble, nel progeNo hNp://citelib.com/citelib-‐by-‐hamo-‐page/ dove più di 70 trikers eleNrici i-‐Road sono oggi a disposizione in sharing per tu] gli abitan1 che quo1dianamente si spostano nella ciNadina francese. Un nuovo servizio economico, ecologico e innova1vo che dimostra come la collaborazione tra grandi aziende, produNori automobilis1ci e amministrazioni locali può dare ai ciNadini soluzioni intelligen1, rapide, economiche ed ecologiche per spostarsi. Anche i carburan1 saranno differen1: dopo l’avvento delle ibride, ora sta per cominciare l’èra dell’idrogeno.


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Step 6: Sub -‐ Megatrend piu’rilevan@ per Area strategica Sulla base dei 13 megatrend presenta1 allo step 3, per ogni area strategica abbiamo iden1ficato i sub-‐megatrend più rilevan1 per aiutare a sfruNare le informazioni e i da1 che si riferiscono a ciascuna area strategica e adaNarli alle specifiche direzione strategiche delle imprese Venete


PROPOSTA DI 13 SUB-‐MEGATREND per1nen1 e di maggior incidenza per il mercato italiano per il 2020


I Megatrend Urbanizzazione, cambiamento Demografico, Tecnologia senza eccezione, una nuova fase della Globalizzazione, Sviluppo sostenibile e Mobilità del futuro, sono è in estrema sintesi uno scenario plausibile a livello globale. Ma per il mercato Italiano, arrivare al 2020, la sfida verso l’innovazione è grande, di seguito la proposta di 13 sub-‐Megatrend -‐ selezionate dai Megatrend propos1 da Frost & Sullivan – considera1 più per1nen1, più ar1cola1 e di maggiore incidenza per il mercato nazionale.


o Ci;à e infrastru;ure intelligen@ o Nuova composizione generazionale della popolazione o Mondo virtuale o Cloud-‐intelligente o Nuovi modelli di Business o Geo-‐socializzazione o Sviluppo delle re@ e intelligenza wireless o Innova@on to zero o Tecnologie abilitan@ del futuro o Mobilità ele;ronica o Cura e prevenzione nella sanità o Impresa del futuro, intelligente e verde o Re@ di distribuzione ele;rica distribuite


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DESCRIZIONE SINTETICA

1. SMART CITIES AND INFRASTRUCTURES

CITTA’ E INFRASTRUTTURE INTELLIGENTI

In futuro aumenteranno le concentrazioni abitative e per esse sarà importante una gestione più intelligente e sostenibile, in relazione alle reti energetiche, alla mobilità, agli edifici. L’efficienza energetica e le emissioni zero costituiranno la base per questa tendenza.

2. NEW GENERATION

NUOVA COMPOSIZIONE GENERAZIONALE DELLA POPOLAZIONE

La maggioranza della popolazione giovane sarà concentrata in India e in Cina, l’Europa avrà il 20% del totale mondiale di popolazione ultraottantenne e le donne aumenteranno la presenza nella finanza e nel business.

3. GEO-SOCIALIZATION

GEO-SOCIALIZZAZIONE

Le interazioni fra individui e fra organizzazioni e le possibilità di accesso a servizi saranno ripensate a partire dalle informazioni di localizzazione associate a dispositivi personali e pubblici

4. SMART CLOUD

CLOUD INTELLIGENTE

Nel futuro sarà possibile integrare cloud pubblici e privati e

allocare cloud “ad-hoc” secondo le esigenze delle imprese.

5. VIRTUAL WORLD

MONDO VIRTUALE Gli ambienti di simulazione saranno utilizzati in molti ambiti , ed in particolare nella difesa, nella medicina, nell’educazione, nella mobilità e nel business

6. NEW BUSINESS MODEL

NUOVI MODELLI DI BUSINESS

I modelli di business evolveranno verso condivisione di risorse (infrastrutture, macchinari) e pagamenti orari per servizi e per uso.

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7. WIRELESS INTELLINGENCE AND ADVANCEMENT IN NETWORKS

SVILUPPO DELLE RETI E INTELLIGENZA WIRELESS

Nel futuro la connettività sarà principalmente wireless,

aumenteranno i dispositivi disponibili, la loro

interconnessione e la capacità di elaborazione. L’ulteriore

sviluppo della banda in termini di ampiezza e disponibilità

influenzerà nuove generazioni di applicazioni e servizi e

l’intelligenza artificiale.

8. INNOVATING TO ZERO

INNOVATING TO ZERO

L’innovazione di prodotti e processi sarà guidata dagli obiettivi resi radicali dalle esigenze sociali di ridurre a zero i difetti, le falle di sicurezza, gli errori, gli incidenti e le emissioni pericolose per l’ambiente e la salute dei cittadini.

9. INNOVATIVE TECHNOLOGIES OF THE FUTURE

TECNOLOGIE ABILITANTI DEL FUTURO

Crescerà l’utilizzo di tecnologie oggi emergenti legate ai nanomateriali, all’elettronica flessibile, ai laser, ai materiali “intelligenti” e così via.

10. E-MOBILITY

MOBILITA’ ELETTRICA

L’uso di veicoli elettrici a 2 e 4 ruote aumenterà irreversibilmente erodendo la quota della mobilità tradizionale e saranno necessarie la realizzazione di nuove infrastrutture e l’identificazione di nuove soluzioni tecnologiche.

11. CURE & PREVENT IN HEALTHCARE

CURA E PREVENZIONE NELLA SANITA’

Accanto allo sviluppo delle nuove terapie, il valore sociale della salute ed del benessere delle persone aumenterà. I metodi di prevenzione e di cura dovranno considerarlo nell’ipotizzare le proprie traiettorie di sviluppo.

12. FACTORY OF THE FUTURE: SMART AND GREEN

IMPRESA DEL FUTURO: INTELLIGENTE E VERDE

Aumenterà l’utilizzo dell’automazione industriale, il ricorso a tecniche di intelligenza artificiale e robot intelligenti. La produzione sarà sempre più rapida, efficiente e sostenibile.

13. GLOBAL POWER GENERATION

RETi Dİ GENERAZİONE Dİ POTENZA ELETTRİCA DİSTRİBUİTE

Aumenterà la quota di produzione di energia elettrica da parte dei paesi emergenti, e la quota proveniente da fonti rinnovabili. In particolare nella gestone delle reti che oggi vedono luoghi di produzione concentrati e con alta potenza, si dovranno considerare immissioni puntiformi dalla periferia verso il centro, con un diagramma di produzione stocastico derivanti da condizioni meteorologiche e alternanza giorno-notte.

FILO LOGICO








IDENTIFICAZIONE DELLE AREE STRATEGICHE


Abbiamo iden1ficato tre aree strategiche, Green Economy, Innovazione del manufacturing e Pervasività dell’ICT, sulla base delle ricerche svolte dalla società ASTER. Queste tre aree strategiche vogliono essere un’ulteriore u1le strumento, per le imprese Venete, indicazioni più specifiche di traieNorie tecnologiche che caraNerizzeranno i prossimi anni. Tali tendenze posso contribuire alla costruzione di programmi di sviluppo delle singole imprese e offrire interessan1 possibilità di allargamento di mercato o di consolidamento di quello esistente.


a. Green Economy b. Innovazione del manufacturing

c. Pervasività dell’ICT


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Step 4: Aree Strategiche -‐ Green Ecnomy Iden1ficazione di tre aree strategiche di maggior interesse per le imprese Venete




ar1colazione dell’area strategica

Green Economy


Il rispeNo dell’ambiente e la scarsità di risorse energe1che hanno oramai costreNo tu] i sogge] della società, consumatori, produNori e proge]s1 a immaginare un nuovo riferimento economico. Questo fenomeno viene spesso descriNo come una nuova rivoluzione industriale, poiché non si pone più come una scelta, ma come l’unico modello di sviluppo possibile. RispeNo al precedente conceNo di sviluppo sostenibile, che si riferisce a faNori complessi della crescita economica che si vanno a confrontare con le variabili ambientali e di equità di u1lizzo delle risorse, il termine Green Economy è certamente più adeguato, si riferisce a qualcosa che “riesce a migliorare il sistema produ]vo cambiando, innovando e portando valore aggiunto in termini di eco compa1bilità del sistema produ]vo stesso, supportandone il rinnovamento ed il cambiamento”. La Green Economy è un’opportunità, uno strumento per uscire dall’odierna crisi economica, e iden1fica il suo motore nella capacità di innovare. La Green Economy ricopre quindi una vas1tà di seNori economici e produ]vi, dai seNori streNamente lega1 all’ambiente, alla produzione di materiali e prodo], alle tecnologie, alla ges1one dei rifiu1, all’energia sia come produzione sia come ges1one che come efficienza energe1ca, alle risorse, all’edilizia etc. Questo dunque richiede un approccio globale al tema che permeNa di evidenziare la interrelazione di tan1 elemen1 e compar1 produ]vi.

Green Economy


Le produzioni influenzate dal tema GREEN ECONOMY sono la filiera dell’abitare, dell’agroalimentare (produzione, lavorazioni e imballaggio) della meccanica allargata, della moda e della salute. A queste si aggiungono due emergen1 filiere trainan1 nel green business, ovvero quella dell’energia e dei rifiu@. TuNavia, il documento è di interesse anche per molte imprese manifa;uriere del nostro territorio (operan1 nei seNori della meccanica, della ceramica, del packaging, dell’alimentare), nonché per la Pubblica Amministrazione e il se;ore dei servizi (logis@ca), dal momento che nessuna potrà fare a meno di una robusta iniezione Green.


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Step 5: Se;ori diversi per area strategica – Green Economy Nel documento ogni area strategica è stata rappresentata e organizzata in un numero variabile di seNori diversi di intervento



Si è scelto di meNere maggiormente in luce ed evidenziare l’area di competenze importan1 e strategiche dell’ITC a supporto del GREEN, che, per propria natura sono trasversali e funzionali a diversi seNori produ]vi. E’ dall’altra parte importante segnalare che non possono, e non si vuole che vengano considera1 come la esaus1va rappresentazione di una tema1ca quanto mai complessa. L’impaNo di questa area tema1ca per il nostro territorio è certamente rilevante, vis1 i seNori industriali che la caraNerizzano. Un unico trend globale e/o industriale non può contenere tuNo lo scenario delle forze di sviluppo della GREEN ECONOMY. In estrema sintesi, 4 sembrano le linee di intervento principali, su cui concentrare i trend industriali:

1. il green building – sopraNuNo in virtù delle sue larghe ricadute su seNori industriali diversi, con par1colare riferimento ai seNori ICT, dei materiali e dell’ambiente;

2. le bio-‐tecnologie – per quanto ritenute ancora delle soluzioni nascoste sono comunque quelle con maggiori ricadute in termini di inves1men1 nel medio-‐lungo termine ed effe] capillari su tu] i seNori produ]vi a par1re dall’industria chimica;

Nel documento inoltre l’area strategica della Green Economy è stata rappresentata e organizzata in 6 seNori diversi, a ognuno dei quali sono state aNribuite le tecnologie chiave (Key Technology – KT) che maggiormente possono portare valore aggiunto in termini di eco compa1bilità nel sistema produ]vo, supportandone il rinnovamento ed il cambiamento.

3. le energie rinnovabili – per quanto non rappresen1no la soluzione esclusiva al problema energe1co sono comunque un asse di intervento importante per un paese come l’Italia che ha votato il non procedere all’energia nucleare,

4. la mobilità sostenibile – declinata verso la mobilità eleNrica è un punto di forza italiano su cui spendere competenze e tradizioni nel seNore.

I seNori sono: 1. White Biotechnology 2. Fon@ Energe@che Rinnovabili (FER) 3. Green Building 4. Materiali, prodoT e sistemi ecosostenibili per l’edilizia

5. ICT for Green 6. Mobilità sostenibile


① La White Biotechnology si occupa dei processi biotecnologici di interesse industriale. Biomateriali per applicazioni dell’industria ele>ronica, deriva1 dalla produzione animale quali ad esempio proteine specifiche come la fibroina, derivata dal bacco da seta, per applicazioni all’ingegneria tessutale, alla microeleNronica e alla biomedica. Altri bio-‐processi fanno ricorso a selezione di ceppi, enzimi e metabolici microbici per produrre indifferentemente pi>ure an@-‐vegeta@ve, vernici e tra>amen@ superficiali con funzioni specifiche e applicazioni nella filiera agro-‐industriale per la conservazione e packaging del prodoNo materiali e carburan1. L’insieme di tali processi e tecnologie possono essere ricondo] a un sistema di tecnologie in cui il “bio” viene impiegato per trasformare le produzioni animali e vegetali e i rifiu1 in un nuovo materiale bastato su una dimensione rinnovabile: è il paradigma delle bioraffinerie.

② Il tema dei biomateriali e delle bioraffinerie conduce al tema delle Fon@ Energe@che Rinnovabili (FER) che viene ar1colato in diverse tecnologie chiave: fotovoltaico – a sua volta declinato in due principali ramificazioni – solare a concentrazione e su film so]le, biomasse, eolico, mini-‐idro, geotermia a bassa etalpia e alta etalpia.


③ Il tema Green Building identifica alcune tecnologie chiave che si indirizzano alle diverse parti e funzioni di un edificio. Pareti esterne e coperture, isolanti e sistemi integrati (kit) che permettono di raggiungere elevate prestazioni termiche, acustiche e di reazione al fuoco, capacità di integrarsi efficacemente con le reti impiantistiche e tempi di posa rapidi. In fase di dismissione dell’edificio, la tecnologia costruttiva a secco, grazie al disassemblaggio, consente il recupero/riciclo dei materiali impiegati. Nella costruzione si chiamano in causa anche i sistemi integrati di infisso, i sistemi di controllo per l’illuminazione, dove rivestono un ruolo chiave le soluzioni che massimizzano il ricorso all’illuminazione naturale (vernici riflettenti, fibre ottiche, solar tube). Involucri e impianto in cui emerge una domanda di multifunzionalità e polifunzionalità da conferire a diverse parti dell’edificio, integrando tali diverse funzioni attraverso sistemi di controllo e monitoraggio e attraverso tecnologie smart per razionalizzare la produzione di energia nel garantirne un impegno ottimale.

④ Un ulteriore e specifico approfondimento sulle dinamiche dell’innovazione nell’edilizia è inserito nei Materiali, prodoT e sistemi ecosostenibili per l’edilizia indirizzato al comparto dei laterizi e delle piastrelle ceramiche, di interesse per l’industria del territorio. La tendenza verso cui è orientata la produzione di piastrelle e ceramiche è quella della produzione di materiali leggeri ai fine di realizzare piastrelle in formati sempre più grandi, per una più facile movimentazione. L’alleggerimento ha inoltre il vantaggio di un minor consumo di materie prime e di energia in fase di cottura, minori costi per il trasporto e minor quantità di materiale di scarto. Questa tendenza va di pari passo con la produzione di materiale a superiore resistenza meccanica che ha ricevuto nuovo impulso dall’introduzione delle recenti leggi e normative antisismiche per la progettazione legata alla costruzione di nuovi edifici ed all’adeguamento di quelli esistenti. Le tecnologie riguardanti la funzionalizzazione superficiale – in particolare funzionalizzazione fotovoltaica, funzionalizzazione fotocatalitica, funzionalizzazione per il controllo della riflettenza solare – possono trovare applicazione nel caso di rivestimenti ceramici di facciata, rappresentando una risposta per interventi di riqualificazione di edifici esistenti, o come possibile modalità costruttiva di nuovi edifici. Si consolida inoltre la tendenza, rilevata nel settore Green Building di sviluppo di materiali con approccio LCA, materiali e componenti a ridotto impatto ambientale nel loro ciclo di vita (Life Cycle Assessment). In questa prospettiva si collocano anche le MPS, le cosiddette materie prime secondarie derivate dai residui dei processi produttivi permettendo un considerevole risparmio energetico.


1. micelio dei funghi come isolante, che consente di coibentare le struNure. L’efficacia di tale isolante cresce se è a contaNo con pare1 in legno, garantendo in poco tempo un’o]ma tenuta alle escursioni termiche. 2. lana di pecora, che, oltre a fungere da isolante, assorbe le sostanze inquinan1 presen1 nell’aria ed è riciclabile. 3. prodo] verdi in pietra riciclata che derivano da scar1 di pietre calcaree e plas1che specifiche. 4. biomaNoni, realizza1 tramite l’azione di baNeri annega1 in una specifica matrice di aggrega1. 5. pannelli in paglia essicata. 6. elemen1 modulari prefabbrica1, ossia blocchi fa] di materiali del tuNo riciclabili assemblabili in loco da manodopera non specializzata. 7. pannelli in fibra di cellulosa. 8. vernici a base di pigmen1 naturali. 9. pannelli struNurali ricicla1e. 10. pannelli rinforza1 in legno paglia e cemento, isolan1 e autoportan1, ignifughi e resisten1 ai parassi1 che coniugano l’impiego di fibre mineralizzate al legante cemento.


⑤ Un par1colare ruolo negli scenari delinea1 viene svolto dall’ ITC Technologies for Green Applica4ons che posso essere efficacemente impiegate in svaria1 contes1, da quello degli edifici, all’agricoltura, ai traspor1 per l’o]mizzazione dell’uso delle risorse e delle capacità di risparmiare e raccogliere energia e in generale per migliorare gli obbie]vi di produzione e manutenzione d’impian1 in infrastruNure. Il passaggio chiave nella mappa dei conce] è definito “Internet for Things; technologies for metering and sensor networks” è basta su re1 di sensori wireless (WSN) che permeNono il monitoraggio di svaria1 parametri ambientali, quali, ad esempio il micro-‐clima, la qualità dell’acqua e dell’aria, la presenza d’incendi, i parametri fisiologici degli esseri viven1. Abbinate a disposi1vi aNuatori, tali re1 permeNono anche il controllo in remoto di temperatura, luminosità, flussi e orientamen1 di superfici. Nell’ICT for Green, WSN può essere u1lizzata con successo per applicazioni agricole, ed in par1colare per il monitoraggio costante, nelle piantagioni e nei fruNe1, di parametri quali la temperatura dell’aria, umidità, salinità del suolo, portata dell’acqua nel sistema di irrigazione, al fine di migliorare la produzione riducendo i cos1. Una modalità emergente di organizzazione di re1 di comunicazione, è quella della power line communica@on (PLC) che sfruNa la rete eleNrica u1lizzata per la distribuzione dell’energia, sovrapponendo al segnale eleNrico di potenza un segnale da1 opportunamente modulato. Le ITC Technologies for Green Applica@ons e le ICT Technologies for Smart Grid più che tecnologie specifiche, estendono le applicazioni delle tecnologie esisten1.


⑥ Nel contesto della Green Economy, anche il seNore dell’auto ha la sua rilevanza, sopraNuNo in previsione dell’incremento di urbanizzazione, il de-‐conges1onamento delle aree urbane, i carburan1 di terza generazione e i nuovi sistemi di mobilità personale (ibridi ed eleNrici). Nel seNore mobilità sostenibile, le tecnologie chiave iden1ficate sono quelle legate principalmente alla trazione eleNrica, che rappresenta un punto di sviluppo cardine in una transizione tecnologica, da una trazione puramente basata su motori a combus1one ad una puramente eleNrica, con produzione di energia eleNrica a bordo (veicolo a fuel-‐cell) o prelevata dalla rete ed immagazzinata a bordo (sistemi ad accumulo). Da qui l’importanza di Motori ele>rici e disposi@vi per la regolazione dei flussi di potenza ele>rica. Altre 1pologie promeNen1 sono quelle dei motori ad induzione e dei motori a rilu>anza variabile (switched-‐reluctance), con quest’ul1ma che pur essendo la meno sviluppata nel campo della mobilità eleNrica, è la più promeNente in termini di cos1 di realizzazione e di indipendenza dall’approvvigionamento dei materiali magne1ci. Altro punto chiave in questa trasformazione dei veicoli risiede nei sistemi di accumulo dell’energia eleNrica: baNerie ad elevate capacità specifiche e potenza specifica, sia a bassa che ad alta tensione. La tecnologia più promeNente in questo momento è quella basata sul li1o. Mol1 processi e aNori si stanno, dunque, muovendo in questa direzione. Inoltre le tendenze vanno dalle aziende pubbliche e private che offrono servizi per il carsharing, alle inizia1ve della ciNadinanza organizzata per lo sviluppo della mobilità sostenibile nei quar1eri; dalle inizia1ve di pedonalizzazione dei centri storici, ai sistemi di smart parking; dagli incen1vi delle auto eleNriche, alla nascita di una vera e propria filiera dei carburan1 alterna1vi; dall’impegno degli operatori per la costruzione di una rete capillare di rifornimento per le auto eleNriche, all’offerta commerciale di bicicleNe pensate appositamente per la ciNà; dai sistemi di telecontrollo ed infomobilità che potenziano il servizio di trasporto pubblico alla sempre più massiccia diffusione di poli1che di mobility management nelle grandi organizzazioni.


FILO LOGICO






Step 6: Sub -‐ Megatrend piu’rilevan@ per Area strategica -‐ Green Economy Sulla base dei 13 megatrend presenta1 allo step 3, per ogni area strategica abbiamo iden1ficato i sub-‐megatrend più rilevan1 per aiutare a sfruNare le informazioni e i da1 che si riferiscono a ciascuna area strategica e adaNarli alle specifiche direzione strategiche delle imprese Venete


I SUB-‐MEGATREND PIU’ RILEVANTI PER L’AREA GREEN ECONOMY


CITTA E INFRASTRUTTURE INTELLIGENTI

In futuro aumenteranno le concentrazioni abita1ve, sarà importante una ges1one più intelligente e sostenibile, in relazione alle re1 energe1che, alla mobilità, agli edifici. L’efficienza energe1ca e le emissioni zero cos1tuiranno la base per questa tendenza. Questa tendenza avrà un impaNo massivo sulla mobilità, la vita lavora1va e la società. I mega-‐corridor non sono una vera novità per l’Europa ma rappresentano un’opportunità per i nuovi merca1 emergen1 come Cina ed India e gli impa] emergen1 dei nuovi mega-‐corridor di collegamento delle aree Est europee e la Russia. Ma le nuove ciNà non saranno semplicemente la somma di nuovi e vecchi quar1eri, dovranno avere la connotazione SMART se si vuole progeNare un futuro ed un vivere più sostenibile. Green, Smart ci@es and infrastructure, sono i trend che integrano perfeNamente elemen1 quali: le energie rinnovabili, le re1, i traspor1, gli edifici, le infrastruNure ed i servizi, l’efficienza energe1ca ed le emissioni zero, premesse indispenzabili per le future ciNà intelligen1.


RETI DI GENERAZIONE DI POTENZA ELETTRICA DISTRIBUITE

Global power gena@on – il consumo energe1co al 2020 crescerà a tassi del 36%, causa la riduzione delle riserve fossili e la crescita esponenziale dei paesi emergen1, e le rinnovabili non potranno essere la sola riserva disponibile. Le InfrastruNure di rete, le energie rinnovabili e i materiali sono i componen1 chiave del puzzle della crescita globale della domanda di energia. Tra le rinnovabili avranno più spazio: l’eolico, l’idrico, la geotermia, il fotovoltaico e il solare a concentrazione. Al fine di sostenere le diverse energie anche le re1 di distribuzione dell’energia devono radicalmente evolvere. Non solo si renderà necessario costruire nuove infrastruNure di rete, ma sopraNuNo migliorare quelle esisten1 aNraverso nuovi inves1men1 con una migliore ges1one e sistemi di misurazione più efficien1. Si traNa di lavorare nella direzione di realizzare le cosiddeNe smart grid.


IMPRESA DEL FUTURO: INTELLIGENTE E VERDE

La produzione sarà sempre più rapida, efficiente e sostenibile. Il conceNo di smart si estende anche all’industria, la Factory of the Future sarà appunto smart and green con linee completamente automa@zzate, l’uso di robot e di intelligenza ar1ficiale permeante in tu] i processi produ]vi, pur mantenendo elevata capacità produ]va, ad automazione incrementata e basata su sistemi di intelligenza ar1ficiale. La logis1ca di fabbrica sarà basata su sistemi predi]vi e potrà essere realizzata da remoto. I consumi energe1ci potranno essere rido] anche grazie allo sfruNamento a fini energe1ci di scar1 e residui, e con l’uso di re1 intelligen1 di distribuzione dell’energia che potranno anche minimizzare le emissioni nell’ambiente.


MOBILITA’ ELETTRICA

L’uso di veicoli eleNrici a 2 e 4 ruote aumenterà irreversibilmente erodendo la quota della mobilità tradizionale e saranno necessarie la realizzazione di nuove infrastruNure e l’iden1ficazione di nuove soluzioni tecnologiche. Anche i traspor1 meritano un inciso – in questo documento è presente un Megatrend dedicato – dato che si prevede che le innovazioni tecnologiche nei traspor1 avranno un impaNo non trascurabile sulle abitudini sociali. Oltre 40 milioni di veicoli eleNrici (sia a 2 che a 4 ruote) saranno vendu1 annualmente nel mondo al 2020. Il trend dell’e-‐mobility rappresenta un’opportunità enorme con impa] di livello mul1plo. Il seNore delle 2 ruote ancor prima delle 4 ruote si rivolgerà all’eleNrico, sopraNuNo sulla spinta dei merca1 asia1ci; l’Italia vanta una lunga tradizione nella progeNazione di cicli e motocicli che può rappresentare un reale vantaggio compe11vo. L’Italia è considerata, al pari della Svezia, come il paese a più alto potenziale di inves1men1 in questo seNore. In Italia co-‐esistono back-‐ground tecnologico, produzione specializzata di micro-‐auto, cicli e motocicli, infrastruNure di re1 sviluppate, conges1oni urbane che rendono il trend par1colarmente rilevante per il sistema paese. Nel contesto della Green Economy, anche il seNore dell’auto ha la sua rilevanza, sopraNuNo in previsione dell’incremento di Urbanizzazione, il de-‐conges@onamento delle aree urbane, i carburan@ di terza generazione e i nuovi sistemi di mobilità personale (ibridi ed eleNrici), precedentemente an1cipa1 in questo documento nello Step 2 Megatrend -‐ Mobilità del futuro. Da evidenziare che non necessariamente ques1 merca1 saranno in mano agli operatori tradizionali del mercato dell’auto, ma anzi potrebbero vedere il nascere di nuovi seNori per le mul1 u1li1es.


INNOVATING TO ZERO

L’innovazione di prodo] e processi sarà guidata dagli obie]vi resi radicali dalle esigenze sociali di ridurre a zero i difeT, le falle di sicurezza, gli errori, gli inciden@ e le emissioni pericolose per l’ambiente e la salute dei ci;adini. Innova@ng to zero – è il trend più trasversale che riprende ed estende alcuni dei trend già vis1. Innova1ng to zero, infa] amplia e sviluppa lo Zero-‐concept, ovvero il conceNo di futuro a zero emissioni (fabbriche ed auto), zero rifiu1, zero falle di sicurezza etc… innovate to Zero per l’industria energe1ca si traduce nello sviluppo tecnologico a zero emissioni, quali l’eolico, il geotermico, il moto ondoso, il solare e i combus1bili di terza generazione. Nel 2020, i bio-‐carbura1 prodo] dalle alghe saranno una delle maggiori categorie produ]ve, con una produzione s1mata in 1/5 della produzione mondiale. F&S s1ma che il seNore delle rinnovabili arriverà ad incidere il 60 % della produzione mondiale di energia al 2020. Per essere davvero compe11vo il seNore avrà bisogno anche di nuovi materiali più performan1 degli aNuali, pur mantenendo la specificità di nuovi materiali a zero impaNo per l’ambiente.


TECNOLOGIE ABILITANTI DEL FUTURO

Le tecnologie innova1ve del futuro – innova@ve Technologies of the Future – non sono solo quelle ad emissioni zero, coesistono anche quelle che modificheranno radicalmente il seNore dei materiali, grazie alle nanotecnologie, alle bio-‐tecnologie o all’eleNronica e flessibili. Tra i seNori industriali sono ques1 quelli che avranno un ROI Return of Investment, ritorno degli Inves1men1, tra i più al1 nel 2020.


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Step 4: Aree Strategiche -‐ ICT Iden1ficazione di tre aree strategiche di maggior interesse per le imprese Venete




ARTICOLAZIONE DELL’AREA STRATEGICA

ICT

pervasività dell’


SoNo la formidabile spinta dell’evoluzione tecnologica, il mondo in cui viviamo sta con1nuamente cambiando, ques1 cambi riguardano tu] gli aspe] della nostra società, fino alle a]vità produ]ve da cui dipende il nostro livello di vita; in par1colare i grandi cambiamen1 urbani creeranno enormi agglomera1 con1nentali organizza1 in grandi ciNà intelligen1, sostenute da tecnologie avanzate per ridurre al minimo, a “zero”, le cause che minacciano la qualità di vita dei loro abitan1. (inquinamento, inciden1 stradali, consumo energe1co, fur1, caos…). Ovunque avranno luogo grandi cambiamen1 demografici, con par1 del mondo (specie in Asia) in cui la popolazione sarà composta prevalentemente da giovani addestra1 all’uso di tecnologie digitali “fin dalla nascita”, ed altre (come l’Europa) con una grande percentuale di anziani, che sempre più u1lizzeranno la tecnologia per mantenere una buona qualità di vita. Parallelamente, tu;o diventerà “intelligente”, gli uffici alle fabbriche, gli ambien1 saranno sempre più efficien1, sicuri e confortevoli, gli ospedali, le automobili e le case, fino agli ogge] più comuni con cui abbiamo quo1dianamente a che fare, che saranno in grado di comunicare tra di loro e con gli esseri umani per dar vita all’ “internet delle cose” IoT. In questo contesto, nessun prodoNo o servizio potrà restare come è adesso, ne nasceranno dei nuovi, insieme a nuovi modelli di business per venderli, pubblicizzarli e mantenerli. In questo processo le Tecnologie dell’Informazione e delle Telecomunicazioni (ICT) giocheranno un ruolo principale, toccando in modo più o meno determinante tu] i prodo] e i servizi: da qui il loro caraNere “pervasivo”. In altri termini, i prodo] e servizi del futuro dovranno incorporare contenu1 sempre più importan1 di ICT per avere successo sul mercato, che, intanto, diventerà sempre più “globale” e compe11vo. Questo scenario, dunque, pone una sfida di cruciale importanza per tu] gli ambien1 produ]vi, in par1colare per il nostro Paese e la nostra Regione, che fa1cano ad inseguire le tecnologie più avanzate, mentre sono inevitabilmente esposte alla concorrenza dei Paesi emergen1, specie dell’estremo Oriente.

ICT pervasività dell’


Le ICT emergono o meglio vengono confermate come degli a]vatori di processi innova1vi, degli enablers dell’innovazione. Un’analisi dell’impaNo di queste tecnologie così pervasive diventa quindi di evidente importanza e valore anche a livello locale per tu] i sogge] economici. L’affermarsi della pervasività dell’ICT ha anche altri risvol1. Gli analis1 di F&S confermano che già a par1re dal 2012 è avvenuta la cosiddeNa “the end of business as we know it”. Il riferimento è al faNo che la relazione fra tecnologia e business è des1nata ad essere inver1ta: fino ad oggi la tecnologia è stata generalmente progeNata e implementata per supportare e abilitare i processi di business. Per esempio applicazioni so{ware come i CRM e gli ERP erano create per migliorare le performance dei processi esisten1 cioè quindi il driver della tecnologia informa1ca erano le richieste di sviluppo del business. Nei prossimi anni questa relazione è des1nata ad inver1rsi e sempre più invece la tecnologia diventerà il driver del cambiamento nei processi di business. Questo sta già accadendo, ad esempio nel seNore dei media. L’esistenza di personal cloud, cioè di repository personali disponibili su tu] i disposi1vi fissi e mobili u1lizza1, in cui vengono deposita1 foto, musica e video sta portando enormi cambiamen1 nell’industria dei media. Altri esempi si possono trarre da seNori come viaggi, turismo, commercio. L’inversione della relazione fra business e tecnologia influenzerà mol1 sviluppi chiave del prossimo futuro e per questo è par1colarmente importante che le aziende tecnologiche vengano tenute soNo controllo da tu] i seNori industriali.


Un’ulteriore precisazione è necessaria per quanto riguarda le imprese influenzate dal tema pervasività dell’ICT che sono quelle del se;ore ICT stesso (che producono principalmente so{ware). TuNavia, il documento è di interesse anche per le altre imprese manifa;uriere del nostro territorio (operan@ nei se;ori della meccanica, della ceramica, del packaging, dell’alimentare), nonché per la Pubblica Amministrazione e il se;ore dei servizi (logis@ca, amministrazione, assistenza), dal momento che nessuna potrà fare a meno di una robusta iniezione di tecnologie ICT.


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Step 5: Se;ori diversi per area strategica -‐ ICT Nel documento ogni area strategica è stata rappresentata e organizzata in un numero variabile di seNori diversi di intervento



Il tema della pervasività dell’ICT si presta ad essere declinato in mol1ssimi ambi1 di approfondimento. La scelta faNa coincide quindi con gli ambi1 percepi1 come di maggiore interesse nel prossimo futuro nonché rispeNo ai quali vi sono competenze da meNere a disposizione del sistema produ]vo. Nel documento l’area strategica della pervasività dellICT è stata rappresentata e organizzata in 7 seNori diversi. E’ dall’altra parte importante segnalare che non possono, e non si vuole che vengano considera1 come la esaus1va rappresentazione di una tema1ca quanto mai complessa. L’impaNo di questa area tema1ca per il nostro territorio è certamente rilevante, vis1 i seNori industriali che la caraNerizzano. I seNori sono:

Internet del futuro: l’evoluzione di Internet e in par1colare ciò che sarà possibile fare con Internet nel futuro;

Cloud Compu@ng: un insieme di tecnologie che si candida a modificare la filiera produ]va e quella distribu1va dei servizi informa1ci di tuNe le aziende, in modo da renderli più semplici, più veloci, efficien1 e meno costosi;

Mobile, wireless, ubiquitous ICT: l’affermarsi delle piaNaforme mobili ma anche delle re1 di sensori, le opportunità nel mercato della domo1ca e del controllo degli edifici, della ges1one dei veicoli e delle infrastruNure nonché dei magazzini;

Interoperabilità, standard e ges@one della conoscenza: sono gli strumen1 necessari per meNere le organizzazioni in condizione di accrescere di valore grazie all’integrazione di da1 e processi;

Visione, Percezione e New Media: modelli, algoritmi e sistemi per ricostruire e riconoscere in modo automa1co una scena. Elaborazione di da1 estra] da sensori oltre che visuali, audio, ta]li e di molte altre grandezze fisiche e mul1mediali al fine di estrarne conoscenza;

ICT per la sicurezza: l’uso dell’ICT a supporto della sicurezza fisica, del trasporto e degli ambien1;

La sicurezza dell’ICT: in modo trasversale alle tema1che tecnologiche sono sempre affiancate considerazioni sulla componente organizza1va della sicurezza dell’ICT. La sicurezza dell’ICT è un punto di snodo per il pieno sviluppo del suo potenziale.


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Step 6: Sub -‐ Megatrend piu’rilevan@ per Area strategica -‐ICT Sulla base dei 13 megatrend presenta1 allo step 3, per ogni area strategica abbiamo iden1ficato i sub-‐megatrend più rilevan1 per aiutare a sfruNare le informazioni e i da1 che si riferiscono a ciascuna area strategica e adaNarli alle specifiche direzione strategiche delle imprese Venete


I SUB-‐MEGATREND PIU’ RILEVANTI PER L’AREA PERVASIVITA’ DELL’ICT



ANualmente metà della ricchezza mondiale è concentrata in sole 25 ciNà. Nel 2020 il 60% della popolazione vivrà in ciNà, e aumenterà la concentrazione di popolazione aNorno a pochi nuclei urbani, con la creazione di grandi agglomera1 con mol1 milioni di abitan1 (megacity). Questa è una tendenza generale, ma avrà un impaNo maggiore nei paesi dell’area BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). ANorno alle megacity si amplieranno aree geografiche suburbane molto ampie che ingloberanno altre ciNà di medie dimensioni localizzate nelle vicinanze. Il conce;o di ci;à evolverà verso quello di network di ci;à. L’efficienza del sistema di traspor1, sopraNuNo quelli pubblici che aumenteranno la loro importanza, diventerà centrale per il benessere degli abitan1, la logis1ca dei beni e dei servizi associa1 aumenterà la sua importanza, e l’uso di re1 energe1che intelligen1 diventerà necessario per evitare un impaNo troppo pesante sull’ambiente naturale. In queste ciNà l'ICT svolgerà un ruolo vitale, essendo il fulcro dell'intelligenza ad esse a;ribuita: la ges@one oPmale dei flussi dell'energia prodo>a e consumata, l'uso intensivo di sistemi di monitoraggio e ges@one degli edifici, la convergenza delle modalità di questo monitoraggio su disposi@vi wireless ges@bili da un unico disposi@vo mobile per controllare la sicurezza la ges@one degli impian@ e i pagamen@. Inoltre in queste megaciNà le interazioni sociali e il rapporto con i ciNadini sfruNeranno prevalentemente i canali virtuali che interagiranno con modalità nuove capaci di sfruNare la pluralità di informazioni disponibili.


GEO-‐SOCIALIZZAZIONE

Le piaNaforme di social networking nel futuro faranno perno su servizi geografici e capacità di geo-‐coding e geo-‐tagging. Queste tecniche collabora1ve di mappatura via Internet porteranno nuove evoluzioni delle modalità di fare rete e di marke1ng digitale facendo evolvere ancora le modalità di interazione fra individui e organizzazioni. Incontri di gruppo, review dei locali, even1, promozioni, possibilità di networking in business conference aNraverso liste di conta] aggiorna1 sul luogo con tuNe le informazioni necessarie già a corredo. Un altro esempio sono le offerte immobiliari e turis1che che sfruNeranno la disponibilità di ques1 strumen1: al passaggio in una certa zona potrebbe essere immediatamente offerto, se richiesto, l’elenco e la quotazione degli appartamen1 in vendita con le rela1ve caraNeris1che. Il passaggio davan1 ad un ristorante potrebbe portarci, se richiesto, a ricevere sul nostro disposi1vo mobile un insieme di segnalazioni di gradimento o meno sul menu che offre e sui migliori pia] da provare.


SVILUPPO DELLE RETI E INTELLIGENZA WIRELESS

Le infrastruNure di rete beneficeranno della messa in opera di re1 di nuova generazione, di nuovi satelli1 (oltre 900 saranno lancia1 entro il 2020) e dell’uso di nuove frequenze di comunicazione come l’LTE. Il mercato commerciale sarà guidato dal broadcast, saranno sviluppa1 servizi mobili satellitari (MSS), l’IPTV. L’assistenza alla guida sarà sempre più precisa e rapida (real-‐1me). Questa evoluzione fornirà una maggiore disponibilità di banda e l’interconnessione trasparente tra tecnologie diverse. Insieme all’uso esteso di disposi1vi mobili essa meNerà a disposizione di tu] grandi moli di da1 semplici e informazioni complesse che saranno ges1te con logiche sempre più complesse evolvendo dalla ricerca per chiavi a quella per significato. Correda1 della possibilità di a]ngere e fornire informazioni in rete i disposi1vi come CCTV, i sistemi di monitoraggio degli edifici come i Building Management System, i sensori per la comunicazione in mobilità dai veicoli alle infrastruNure e fra i veicoli stessi, consen1ranno di elaborare localmente le informazioni integrandole eventualmente con altre fon1 aumentandone le potenzialità di u1lizzo.


TECNOLOGIE INNOVATIVE DEL FUTURO

Le tecnologie che modificheranno maggiormente i prodo] del futuro saranno determinate dall’esigenza di diminuire l’uso di materie prime, di spostare parte dell’intelligenza nei disposi1vi stessi, dalla necessità di una maggiore sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda quelle dell’ICT principalmente saranno influenzate dall’uso di disposi1vi meno energivori (Green ICT) e e dalla necessità di controllare e razionalizzare la distribuzione e l’uso di energia stessa (ICT per il Green). Lo sviluppo di sistemi a guida autonoma equipaggia1 con una sensoris1ca sofis1cata per usi civili e di primo soccorso, oltre che militari, l’eleNronica flessibile e l’integrazione del 3D nei disposi1vi di visione ed elaborazione di da1 visuali.


MOBILITÀ ELETTRICA

Si prevede che nel 2020 saranno in circolazione 40 milioni di veicoli ele;rici a 2 e 4 ruote e l’ICT cos1tuirà un dorsale sia per o]mizzare l’u1lizzo sia di supporto alla ges1one di ques1 veicoli. Sarà realizzata l’aggregazione di da1 sulla mobilità in scambio con altri partner pubblici e priva1, anche aNraverso comunicazioni fra i vveicoli (V2V) e con infrastruNure (V2I) come semafori, impian1 luce, barriere. Nuove applicazioni si occuperanno di realizzare i servizi di ges1one delle baNerie e la possibilità di prenotazione di ricarica sulle stazioni di rifornimento.


CURA E PREVENZIONE NELLA SANITÀ

Nel seNore sanitario la tendenza futura è verso una par1colare concentrazione sulla prevenzione pur non trascurando la sempre necessaria aNenzione anche all’evoluzione dei metodi di cura. Aumentare la dotazione di disposi1vi di monitoraggio delle condizioni fisiche all’interno della casa potrà consen1re la rilevazione an1cipata di condizioni cri1che oltre che supportare l’autonomia dell’elevato numero di anziani che sarà presente in Europa. Nei prossimi anni la diagnos@ca per immagini evolverà grazie a disposi1vi sempre più accura1. La chirurgia dovrà beneficiare dell’uso della ricostruzione 3D e della realtà aumentata per migliorare i propri risulta1. .


FABBRICA DEL FUTURO: INTELLIGENTE E VERDE

La fabbrica del futuro dovrà essere intelligente, verde e flessibile pur mantenendo elevata capacità produ]va, ad automazione incrementata e basata sistemi di intelligenza ar1ficiale. Dovranno essere u1lizza1 mezzi di produzione altamente riconfigurabili, con alta efficienza energe1ca e consumi bassi di potenza, per i quali la formazione potrà essere organizzata da remoto con strumen1 immersivi e u1lizzando realtà aumentata. La logis@ca di fabbrica sarà basata su sistemi di movimentazione autonoma controlla1 da sistemi di intelligenza ar@ficiale in grado di o]mizzare consumi e prestazioni. La manutenzione dei sistemi produ]vi sarà basata su sistemi predi]vi e potrà essere realizzata da remoto. La fabbrica del futuro sarà ampiamente sensorizzata al fine di controllarne in modo efficace situazioni ambientali, condizioni opera1ve e livelli di produzione. I sensori u1lizza1 saranno sempre più basa1 su tecnologie wireless, u1lizzeranno re1 locali ad alte prestazioni e saranno autoalimentate grazie ad una efficace “raccolta” di energia dall’ambiente circostante (luce solare, movimento, temperatura). .


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Step 4: Aree Strategiche -‐ Manufacturing Iden1ficazione di tre aree strategiche di maggior interesse per le imprese Venete




ARTICOLAZIONE DELL’AREA STRATEGICA

manufacturing innovazione nel


manufacturing innovazione nel

È tempo di manifa;uriero 2.0. L’innovazione tecnologica, intesa come l’introduzione di nuovi prodo] o l’u1lizzo di nuove tecniche, è nel lungo periodo il vero motore della crescita della produ]vità e, quindi, del benessere economico delle nazioni. Nonostante la diminuzione del suo peso sul totale dell’a]vità economica e l’importanza crescente del progresso tecnico generato da alcuni seNori del terziario, l’industria manifa;uriera resta il cuore del sistema innova@vo dei paesi avanza1 per almeno tre ragioni. 1. Il manifaNuriero contribuisce più degli altri seNori alla produzione di nuove conoscenze scien1fiche e tecnologiche 2. Le imprese del manifaNuriero effeNuano gran parte della ricerca e sviluppo (R&D) privata, considerata il principale input dell’a]vità innova1va. 3. Le imprese del manifaNuriero hanno una maggiore propensione a innovare, misurata dalla quota di imprese che conducono a]vità innova1va, rispeNo a quelle a]ve negli altri seNori produ]vi. Cosa salverà il Veneto? Chi si occupa di economia territoriale non ha dubbi: il digital manufactoring, la manifa;ura digitale, ovvero l'innovazione e la tecnologia unite all'ar@gianalità e alla tradizione. Una manifaNura tecnologica in grado di costruire prodo] innova1vi con la capacità ar1gianale di chi è flessibile ad ogni esigenza del mercato e alla necessità di o]mizzare i cos1. È un connubio che la crisi ha reso necessario. La dura prova a cui è stata soNoposta la manifaNura veneta ha spazzato cen1naia di aziende tradizionali, facendo sopravvivere e crescere imprese fondate sul dualismo innovazione-‐tradizione. E non si traNa solo di innovazione di prodo;o – in tu] i campi, da quello "pesante" della meccanica, che in regione cos1tuisce il 40,8% delle imprese dell'industria e occupa il 43,7% degli adde], a quello più "leggero" della moda –, ma anche di innovazione nella governance aziendale (come l'apertura ai fondi stranieri), nella stru;ura organizza@va e di processo (come l'adozione del metodo Lean basato sul validated learning) e nell'approccio ai merca1 esteri.


Maggiore automazione e inves1men1 guida1 da cicli di produzione accelera1, tecnologia avanzata e cambiamen1 demografici con1nueranno a rivoluzionare il seNore del manifaNuriero. L'intera catena dell’ecosistema -‐ che comprende produNori, distributori e rivenditori -‐ sta subendo una trasformazione del business. Questo in risposta alle mutevoli dinamiche che coinvolgono le aspeNa1ve dei consumatori, 1me to market e a causa dell’intensa concorrenza globale che viene deNata da Internet e dall’ economie della telefonia. I progressi nella tecnologia -‐ accoppiata con i cambiamen@ demografici del lavoro -‐ stanno dimostrando di essere il perno su cui plasmare questo nuovo modello di business. Per rimanere economicamente sostenibili, i rivenditori devono vendere prodo] più rapidamente e a prezzi compe11vi, questo invia un effeNo a catena. Ad esempio, i produNori devono accelerare i cicli di produzione e distributori devono ridurre i tempi di consegna. Le par1 interessate in tuNa la catena di fornitura non hanno altra scelta che adeguare i loro modelli di business per soddisfare la domanda dei consumatori e aumentare i profi]. La tecnologia sta aiutando le aziende, ecco 4 passi fondamentali per il prossimo futuro del manifaNuriero:

1. Adozione 'SMAC Stack' per guadagnare velocità. 2. L'emergere di "Next-‐shoring.” 3. Internet of Things (IoT) aumenterà l’automazione e le opportunità di lavoro. 4. Social media per un maggiore impa;o nei modelli di business


1. Adozione 'SMAC Stack' per guadagnare velocità. Un ritorno di produzione è stato guidato da SMAC -‐ sociali, mobile, analisi e cloud. Il SMAC Stack sta diventando un kit di strumen1 di tecnologia essenziale per le imprese e rappresenta efficienza di produzione e adeguato cambiamento per raggiungere elevate opportunità di crescita e di coinvolgimento dei clien1. 2. L'emergere di "Next-‐shoring.” Next-‐shoring offre un modo per rimanere compe11vi nel nuovo mercato manifaNuriero. L’economia manifaNuriera di oggi è guidata da innovazione perpetua. Una prospe]va next-‐shoring so;olinea la vicinanza alla domanda e la vicinanza all’innovazione. Entrambi sono elemen1 cruciali in un mondo in cui l'evoluzione della domanda di nuovi merca1 premia la capacità di adaNare i prodo] alle diverse regioni e in cui le tecnologie emergen1 che potrebbero abbassare i cos1 dei processi stanno investendo per nuovi ecosistemi più sostenibili, elemento quest’ul1mo che fa la differenza. L'ascesa di una forza lavoro più tecnica per ges1re le operazioni di supply chain -‐ combinata con l'aumento dei salari in Asia, i cos1 di trasporto più eleva1 e la necessità di accelerare il 1me to market per incontrare rivenditori e le richieste dei consumatori -‐ ha portato sempre più aziende a spostare le loro strategie di produzione e di esternalizzazione per lo sviluppo di prodoT più vicini a dove saranno vendu@.

3. Internet of Things (IoT) aumenterà l’automazione e le opportunità di lavoro. Sta arrivando una nuova forza lavoro dalle università scien1fiche e d’ingegneria, in grado di ges1re sistemi altamente tecnici e consen1re una maggiore automazione. Questo darà la possibilità di inves1re sui talen1 esisten1 in Ricerca e Sviluppo (R&D), ed inoltre sta contribuendo a ridefinire cosa significa avere una carriera nel seNore manifaNuriero. IoT sta guidando verso l'efficienza, aiutando le aziende a risparmiare sul costo del lavoro e dei servizi.

4. Social media per un maggiore impa;o nei modelli di business. Secondo IDC White paper, "The Future of Manufacturing", sponsorizzato da Infor, i social media stanno costringendo i produ;ori a diventare più customer-‐centric. Il modello tradizionale di business-‐to-‐business sta diventando obsoleto, perché i consumatori connessi, oggi sono più informa1 e si aspeNano prodo] on-‐demand. I consumatori vogliono confrontare, selezionare o comprare più prodo] con i loro smartphone o tablet, e i social media sono diventa1 la loro piaNaforma di comunicazione preferita. Questo s1le d'acquisto dei consumatori non sta avendo un impaNo solo sulle catene valore-‐oriented, ma sta trasformando il B2B tradizionale nei modelli B2B2C, il mercato diagonale.


FILO LOGICO





Step 5: Se;ori diversi per area strategica -‐ Manufacturing Nel documento ogni area strategica è stata rappresentata e organizzata in un numero variabile di seNori diversi di intervento



Il tema dell’innovazione dei sistemi produ]vi e del manufacturing è da tempo al centro dell’aNenzione delle is1tuzioni coinvolte nella ges1one delle opportunità scien1fiche ed economiche per un recupero di compe11vità del sistema economico sia nazionale che europeo. Il manufacturing, infa], rappresenta il 21% del PIL europeo e il 20% dell’occupazione, con oltre 30 milioni di pos1 di lavoro in 230.000 imprese, per la maggior parte Piccole e Medie. In considerazione della grande importanza di questo ambito per l’Europa, la Commissione Europea ha avviato, come parte del Recovery Plan, una azione specifica soNo la forma di PPP (Public Private Partnership) dal 1tolo Fabbrica del Futuro (FoF, Factory of the Future). La CE ha inoltre commissionato ad un High Level Expert Group formato da rappresentan1 delle imprese europee un’analisi per iden1ficare le linee di azione più importan1 nell’ambito dell’azione FoF. Il documento prodoNo offre una visione molto interessante delle direzioni di intervento che possono essere percorse per affrontare il tema della produzione del futuro, orientata essenzialmente ai seguen1 temi:

Definizione di un nuovo modello europeo di sistemi di produzione basato su alte prestazioni, personalizzazione, a;enzione all’ambiente, efficienza energe@ca, potenziale umano e creazione di conoscenza. U@lizzo di produzione ICT-‐based e di tecnologie innova@ve. Applicazione di metodi e processi per la produzione sostenibile.

In conformità con le tendenze emerse in ambito nazionale ed internazionale, sono state individuate cinque linee di intervento che caraNerizzeranno il manufacturing del prossimo futuro:

1. Manufacturing ad alte prestazioni 2. Manufacturing intelligente 3. Manufacturing sostenibile 4. Proge;azione del futuro 5. Materiali a funzionalità incrementata

Ad esse è stata associata una linea di azione trasversale che influenzerà la produzione nel suo insieme:

0. Nuovi modelli di business

Manufacturing ad alte prestazioni -‐ è l’area che affronta il problema dell’o]mizzazione delle performance opera1ve delle componen1 e dei sistemi di produzione; Manufacturing intelligente -‐ si affrontano i temi dell’u1lizzo delle tecniche e degli strumen1 ICT per una correNa interazione tra componen1 sia interne che esterne all’impresa, inclusa l’automazione di fabbrica; Manufacturing sostenibile -‐ traNa il tema dell’uso efficiente delle risorse (acqua, energia, …) negli ambien1 produ]vi Proge;azione del futuro -‐ aNenzione par1colare viene dedicata alla fase di definizione di nuovi prodo] e nuove modalità di u1lizzo correNo dei sistemi di produzione basate su sistemi di realtà aumentata Materiali a funzionalità incrementata -‐ è l’area che affronta le opportunità offerte da nuovi materiali per aumentare le funzionalità dei prodo] e dei processi produ]vi.


FILO LOGICO






Step 6: Sub -‐ Megatrend piu’rilevan@ per Area strategica -‐ Manufacturing Sulla base dei 13 megatrend presenta1 allo step 3, per ogni area strategica abbiamo iden1ficato i sub-‐megatrend più rilevan1 per aiutare a sfruNare le informazioni e i da1 che si riferiscono a ciascuna area strategica e adaNarli alle specifiche direzione strategiche delle imprese Venete


I SUB-‐MEGATREND PIU’ RILEVANTI PER L’AREA INNOVAZIONE NEL MANUFACTURING



ANualmente metà della ricchezza mondiale è concentrata in 25 ciNà. Nel 2020 il 60% della popolazione vivrà in ciNà, e aumenterà la concentrazione di popolazione aNorno a pochi nuclei urbani, con la creazione di grandi agglomera1 con mol1 milioni di abitan1 (megaci1es). Questa è una tendenza generale, ma avrà un impaNo maggiore nei paesi dell’area BRIC (Brasile, Russia, India e Cina). ANorno alle Mega ci1es si amplieranno aree geografiche suburbane molto ampie che ingloberanno altre ciNà di medie dimensioni localizzate nelle vicinanze. Il conceNo di ciNà evolverà verso quello di network di ci;à, con mol1 centri, in cui saranno localizza1 servizi ad alto valore aggiunto (finanza, negozi di lusso, unità abita1ve di sogge] con grande capacità di spesa). Nelle ciNà satellite dovranno essere localizzate infrastruNure di elevato livello. La presenza di imprese di subfornitura potrà aumentare il numero delle ciNà satellite. L’efficienza del sistema di traspor@, sopraNuNo quelli pubblici che aumenteranno la loro importanza, diventerà centrale per il benessere degli abitan1, la logis1ca dei beni e dei servizi associa1 aumenterà la sua importanza, e l’uso di re@ energe@che intelligen@ diventerà necessario per evitare un impa;o troppo pesante sull’ambiente naturale.


In futuro gli ambien1 di simulazione avranno sempre maggiore rilevanza nei campi della difesa, della medicina, dell’educazione, nella mobilità e nel business. La simulazione 3D sarà molto u@lizzata per interagire tra persone e per sperimentare situazioni. Il commercio ele;ronico evolverà verso i negozi virtuali in cui provare prodo] senza uscire da casa. La chirurgia virtuale consen1rà l’esecuzione di operazioni da remoto e il training di personale senza richiederne la mobilità. Saranno incrementate le conferenze virtuali, così come i corsi di formazione. Ambien1 virtuali potranno essere u1lizza1 per l’organizzazione di training su disposi1vi e impian1 di produzione. Mediante simulazioni sarà possibile effeNuare da remoto assistenza per la manutenzione programmata o straordinaria di impian1 situa1 in zone remote, che è difficile e costoso raggiungere. L’u1lizzo intensivo di interfacce touch consen1rà di u1lizzare agevolmente interazioni gestuali ed intui1ve per disposi1vi di uso comune, oltre che per giochi e intraNenimento.

MONDO VIRTUALE


Una nuova generazione di modelli di business influenzerà il mercato e lo sviluppo tecnologico con l’evoluzione verso modelli come personalizzazione, condivisione di risorse (infrastruNure, macchinari) e pagamen1 orari per servizi e per uso, introducendo modalità di marke1ng completamente nuove. Il conceNo di acquisto e proprietà si sposterà dras1camente verso il noleggio e l’u1lizzo anche in campi quali i mezzi e gli impian1 di produzione, che così potranno essere più facilmente satura1. Il pagamento per unità di u1lizzo (ad esempio per Km percorsi, ore volate, telefonate effeNuate, …) o la condivisione di u1lizzo (il car sharing) potranno essere applica1 in campi sempre più ampi e diversifica1, ad esempio nei mezzi di produzione, inserendo nuove dinamiche di relazione tra concorren1 e tra clien1 e fornitori. Nuovi prodo] potranno essere appositamente studia1 per nuovi segmen1 di mercato, quali ad esempio i prodo] a basso costo e requisi1 essenziali, o l’insieme prodo;o+servizio (ad esempio impian1 di produzione, materiali di consumo e personale con adeguate competenze).

NUOVI MODELLI DI BUSINESS


WIRELESS INTELLIGENCE AND ADVANCEMENT IN NETWORKS

Nel prossimo futuro le trasmissioni di segnali saranno sempre più decisamente realizzate aNraverso tecniche wireless. Si s1ma che nel 2020 l’80% delle trasmissioni sarà di questo 1po ed integrata in una unica piaNaforma IT. Questa situazione avrà implicazioni molto importan1 per i ciNadini. La tecnologia mobile 4G permeNerà l’integrazione completa dei segnali in una unica piaNaforma, le tecnologie satellitari saranno disponibili per servizi a trasporto aereo, mari]mo e terrestre, saranno disponibili re1 ciNadine, con hotspot localizza1 in luoghi pubblici ed altri luoghi di interesse. La maggioranza delle autoveNure sarà dotata di disposi1vi per la guida satellitare, in grado di affrontare in modo intelligente il traffico, mentre gli edifici integreranno sistemi di building automa1on e le abitazioni e gli uffici potranno essere controlla1 e governa1 in modo intelligente ed adaNa1vo da disposi1vi vari come laptop e Iphone. Sistemi di sorveglianza wireless permeNeranno la ges1one di even1 da parte di servizi di emergenza. La comunicazione Macchina-‐ Macchina sarà sempre più di questo @po, a;raverso sensori wireless che permeNeranno la misurazione, il controllo e il comando di disposi1vi e macchine, anche a livello di sistemi di produzione, garantendo maggiore affidabilità e flessibilità. Questa tecnologia consen1rà anche un più agevole monitoraggio nell’uso dell’energia e dunque anche considerevoli risparmi.


TECNOLOGIE INNOVATIVE DEL FUTURO

Le tecnologie che modificheranno maggiormente i prodo] del futuro saranno: BaNerie e sistemi di accumulo di energia, più capien1, efficaci e leggere Materiali intelligen1, sensibili all’ambiente circostante in grado di subire modifiche prevedibili Tecnologie dell’Informazione “verdi” Laser con migliori performance in termini di potenza e precisione Biotecnologie bianche, basate su micro-‐organismi e catalizzatori biologici, per produzione di nuovi materiali e combus1bili alterna1vi Sistemi a guida autonoma equipaggia1 con sensoris1ca sofis1cata per usi civili e di primo soccorso oltre che militari Integrazione 3D Solar PV Nanomateriali EleNronica flessibile Nanotecnologie Micro e nano-‐eleNronica Biotecnologie industriali Fotonica Materiali avanza1 Sistemi avanza1 di produzione


INNOVATING TO ZERO

L’innovazione di prodoT e processi sarà orientata alla riduzione (in prospe]va a zero) dei difeT, delle falle di sicurezza, degli errori, degli inciden@ e delle emissioni pericolose per l’ambiente e la salute dei ci;adini. Le tecniche di prevenzione e di ges1one degli errori e dei dife] in produzione saranno migliorate, con lo scopo di ridurre le perdite di efficienza. Dovranno essere incrementate le performance degli impian1 in termini di produ]vità riducendo i fermi per malfunzionamento aNraverso l’u1lizzo intensivo di tecniche di diagnos1ca, prognos1ca e manutenzione programmata. Sarà incrementato l’u1lizzo di tecniche legate alla ges@one dell’intero ciclo di vita dei prodoT, dall’u1lizzo consapevole di materie prime a tecniche per facilitare il riuso, la secondlife, e lo smal1mento, correlate con la minimizzazione del loro total cost. I consumi energe1ci dei sistemi di produzione dovranno essere rido], mediante l’u1lizzo di materiali innova1vi più leggeri e resisten1, la riduzione delle perdite e il controllo intelligente del loro funzionamento. Dovranno essere rido] gli sprechi di risorse, anche aNraverso il riu1lizzo degli scar1 ed il recupero dei componen1 economicamente interessan1. L’efficienza dei sistemi di trasformazione dell’energia (motori, turbine, pompe, …) dovrà essere migliorata anche mediante l’uso di tecniche di simulazione con obie]vi di o]mizzazione. Dovranno essere u1lizza1 modelli di business che consentano una riduzione della logis@ca collegata alle merci (merca1 km-‐zero).


IMPRESA DEL FUTURO, INTELLIGENTE E VERDE

La fabbrica del futuro dovrà essere intelligente e verde, flessibile pur mantenendo elevata capacità produTva, ad automazione incrementata e basata su sistemi di intelligenza ar@ficiale. Dovranno essere u1lizza1 mezzi di produzione altamente riconfigurabili, con alta efficienza energe1ca e consumi bassi di potenza, per i quali la formazione potrà essere organizzata da remoto con strumento immersivi e con realtà aumentata. La logis1ca di fabbrica sarà basata su sistemi di movimentazione autonoma controlla1 da sistemi di intelligenza ar1ficiale in grado di o]mizzare consumi e prestazioni. La manutenzione dei sistemi produ]vi sarà basata su sistemi predi]vi e potrà essere realizzata da remoto. I consumi energe1ci potranno essere rido] anche grazie allo sfruNamento dell’energia oNenuta da scar1 e residui, e grazie all’uso di re1 intelligen1 di distribuzione in grado di minimizzare le emissioni nell’ambiente. La fabbrica del futuro sarà ampiamente sensorizzata al fine di controllarne in modo efficace situazioni ambientali, condizioni opera@ve e livelli di produzione. I sensori u1lizza1 faranno sempre più ricorso a tecnologie wireless, che u1lizzeranno re1 locali ad alte prestazioni e semplificheranno i sistemi fisici. Le potenze installate dovranno essere ridoNe, e verrà incrementato l’u1lizzo di motori a basso e medio voltaggio. In generale i tempi e i cos1 di produzione dovranno essere rido] e si farà un u1lizzo massiccio di tecniche di simulazione che potranno ridurre dras1camente i tempi di sviluppo. Il consumo di acqua dovrà essere ridoNo e i processi che ne fanno un uso significa1vo (ad esempio quelli alimentari) dovranno trovare tecnologie alterna1ve e sistemi per il riciclo ed il riuso. Grande aNenzione sarà riservata alla sicurezza ed alla prevenzione di inciden@, in modo par1colare quelli che possono avere un nega1vo impaNo sull’ambiente.


Nel completare l’esame dei megatrend con impaNo specifico sul manufacturing e sulla produzione, può essere u1le esaminare sinte1camente alcune considerazioni che derivano da una

previsione proposta da F&S. Secondo tale prospe]va, lo sviluppo del Manufacturing evolverà sulla base del modello 3C: Compe@zione, Collaborazione e Conformità come rappresentato nello schema che segue.


Considerando le implicazioni mostrate, ne derivano cinque tendenze aggregate per ogni sfida, specifiche per il tema manufacturing e produzione, mostrate sinte1camente negli schemi che seguono.


esempi di trend seleziona1 sulla base dei Megatrend


Questo documento è a solo scopo informa@vo. Tu;o il materiale contenuto in questo documento è da intendersi ad esclusivo scopo informa@vo, questo documento è una raccolta selezionata di documen@, ar@coli, ricerche, pubblicazioni, analisi e rappor@ delle più importan@ agenzie, società o gruppi di ricerca che si occupano di innovazione, trend e scenari industriali. TuT i materiali sono riporta@ nella loro forma originale. Inoltre, per facilitare la l e;ura d i ques to s c r i;o , s i è p re fe r i to aggiungere i riferimen@ bibliografici alla fine del documento, suddivisi per argomento, piu;osto che inserirli nel testo.


Riferimen@ dei contenu@ Step 1 Motori del cambiamento Motori del cambiamento Rif. Materiale, I Nuovi Megatrend che impaNano sul Business e sulle nostre vite ANNO VII, NUMERO 44, LeNera Club The European House – Ambrose]. Marzo/Aprile 2012. Diffusion of Power, Demographic paNerns, Food, Water, energy nexus. Rif. Materiale, L’Intelligence Na1onal Council, organismo collegato alla Intelligence Community (IC) statunitense, che svolge compi1 di analisi strategica a medio e lungo termine, ha pubblicato il suo rapporto sul trend poli1co-‐economico globale per i prossimi quindici anni (Global Trends 2030: Alterna1ve Worlds.) Sostenibilità, Demografia, Mondo mul1polare Rif. Materiale, Credit Suiss Research Ins1tute Credit Suisse, Michael O’Sullivan, Head of Por�olio Strategy & Thema1c Researc www.credit-‐suisse.com Step 2 Megatrend Globali Rif. Ar1colo, I 15 megatrend che guideranno il mondo, 16/03/2009, La mia Finanza.it hNp://www.lamiafinanza.it/default.aspx?c=71&a=8229&1tolo=I-‐15-‐megatrend-‐che-‐guideranno-‐il-‐mondo-‐ Rif. Materiale, ASTER è la società consor1le tra la Regione Emilia-‐Romagna, le Università, gli En1 pubblici nazionali di ricerca CNR, ENEA, INFN e il sistema regionale delle Camere di Commercio. hNp://www.aster.it/ Rif. Ar1colo, Mega trend e sfide future, Antonio ANanasio, Assurance Director PricewaterhouseCoopers, Lugano, Ticino Management SA hNp://www.1cinomanagement.ch/ Rif. Mega Trends: Pre-‐empt the future! Exploring new fron1ers to grasp upcoming opportuni1es” – Frost & Sullivan -‐2010 Rif. Materiale -‐ Mobilità del futuro, Forum for the Future hNp://www.forumforthefuture.org/sites/default/files/images/Forum/Projects/Megaci1es/Megaci1es_Sec1on%203.pdf Rif. Scenario -‐ New Mega Trends Transforming the World as We Know It, Frost&Sullivan 2014. hNp://c.ymcdn.com/sites/www.dmi.org/resource/resmgr/London_2014/EU14Singh.pdf Rif. Scenario -‐ Fast-‐Forward to 2025: New Mega Trends Transforming the World as We Know It Macro to Micro Opportuni1es on Future Design, Businesses and Our Personal Lives. Frost&Sullivan 2014 Una nuova fase della Globalizzazione Rif. Confcoopera1ve Bologna, “Guida ragionata per l’accompagnamento delle imprese al processo di internazionalizzazione” 2014.


Step 3: Sub-‐Megatrend Rif. I megatrend seleziona1 sono sta1 seleziona1 dalla banca da1 dall’agenzia Frost & Sullivan. Leader mondiale nella consulenza strategica, nella ricerca tecnologica, di mercato ed economica. F&S è uno dei pionieri, oltre 15 anni di esperienza, nel lanciare e sviluppare il conceNo dei trend globali. hNp://ww2.frost.com/

Step 4: Aree Strategiche Step 5: Se;ori diversi per area strategica – Manufacturing Green Economy Innovazione del manufacturing Pervasività dell’ICT Le linee di Azione prioritarie le tecnologie chiave Rif. Documento, ASTER è la società consor1le tra la Regione Emilia-‐Romagna, le Università, gli En1 pubblici nazionali di ricerca CNR, ENEA, INFN e il sistema regionale delle Camere di Commercio. hNp://www.aster.it/ Green Economy Rif. Il mondo produ]vo e la green economy, a cura di ERVET, aprile 2010. Innovazione del manufacturing Rif. Poco manifaNuriero, meno innovazione: la lezione dei Paesi avanza1 Centro studi Confindustria Scenari industriali n. 3, Giugno 2012 hNp://www.confindustria.it/ Rif. Vision of the Future of Manufacturing and Produc1on (Visi-‐MAP) Module-‐1, N7B5-‐10, dicembre 2010 Modello 3C: Compe1zione, Collaborazione e Conformità Next-‐shoring Rif: Ar1cle|McKinsey Quarterly hNp://www.mckinsey.com Innovazione del manufacturing Rif. Documento, 5 Manufacturing Trends that will Shape the Market in 2015 Nov 14, 2014, Michael Kotelec, Indutry Week. Rif. Documento, Ec.Europa.eu hNp://ec.europa.eu/research/industrial_technologies/factories-‐of-‐the-‐future_en.html hNp://ec.europa.eu/research/industrial_technologies/pdf/ppp-‐factories-‐of-‐the-‐future-‐strategic-‐mul1annualroadmap-‐info-‐day_en.pdf Rif. Ar1colo, Learn (mo1vazione e coinvolgimento, celebrazione dei successi, apprendimento e condivisione delle best prac1ce). Mauro Sirani Fornasini, Amministratore Delegato di Intertaba Spa – affiliata del gruppo Philip Morris Interna@onal

Step 6: Sub -‐ Megatrend piu’rilevan@ per Area strategica Rif. Documento, ASTER è la società consor1le tra la Regione Emilia-‐Romagna, le Università, gli En1 pubblici nazionali di ricerca CNR, ENEA, INFN e il sistema regionale delle Camere di Commercio. hNp://www.aster.it/


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