Mentre cerco di riprendere un lavoro lasciato a metà, il cuore di nuovo sobbalza. ed uno stiletto trafigge ancora la carne

Le Emozioni, che sembravano acquietate, diventano di nuovo vortice

Ruotano, di nuovo impazzite, dentro di me nelle mie arterie nelle mie vene in tutte le mie cellule …

Tendo d’istinto la mano .. mi aspetto qualcosa di caldo, palpitante, fremente, da accarezzare.. da stringere..

.. Come fino a qualche ora fa … Quando i trasalimenti dell’anima ed i fremiti della carne si stemperavano tra le tue braccia forti …. le tue mani sapienti, il tuo corpo fremente..

Tutto sembrava ormai acquietato.. Una dolcezza… Una calma.. Un languore…

E dopo un ultimo abbraccio appassionato, un ultimo bacio ardente, mi hai detto: “devo andare!”

La porta si è richiusa alle tue spalle.

Ma è andata proprio così? Passato e presente si mescolano, si intrecciano..

Ti sento ancora con me.. Ancora in me..

Spalanco d’istinto la porta.…

“Facciamo tornare il nastro all’indietro, ti prego!”

Questo vorrei gridare..

Ma la scala è ormai vuota . Silenziosa..

Mi ributto sul letto …

Abbraccio il cuscino che conserva il tuo odore

Tenerezza infinita ….

Niente è più dolce di un letto sfatto, dopo una lunga battaglia d’amore!dianabreton@gmail.com

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