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MERCURIO Gruppo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Periodo 1 1 H 2 He 2 3 Li 4 Be 5 B 6 C 7 N 8 O 9 F 10 Ne 3 11 Na 12 Mg 13 Al 14 Si 15 P 16 S 17 Cl 18 Ar 4 19 K 20 Ca 21 Sc 22 Ti 23 V 24 Cr 25 Mn 26 Fe 27 Co 28 Ni 29 Cu 30 Zn 31 Ga 32 Ge 33 As 34 Se 35 Br 36 Kr 5 37 Rb 38 Sr 39 Y 40 Zr 41 Nb 42 Mo 43 Tc 44 Ru 45 Rh 46 Pd 47 Ag 48 Cd 49 In 50 Sn 51 Sb 52 Te 53 I 54 Xe 6 55 Cs 56 Ba 57 La * 72 Hf 73 Ta 74 W 75 Re 76 Os 77 Ir 78 Pt 79 Au 80 Hg 81 Tl 82 Pb 83 Bi 84 Po 85 At 86 Rn 7 87 Fr 88 Ra 89 Ac ** 104 Rf 105 Db 106 Sg 107 Bh 108 Hs 109 Mt 110 Ds 111 Rg 112 Cn 113 Uut 114 Fl 115 Uup 116 Lv 117 Uus 118 Uuo * Lantanoidi 58 Ce 59 Pr 60 Nd 61 Pm 62 Sm 63 Eu 64 Gd 65 Tb 66 Dy 67 Ho 68 Er 69 Tm 70 Yb 71 Lu ** Attinoidi 90 Th 91 Pa 92 U 93 Np 94 Pu 95 Am 96 Cm 97 Bk 98 Cf 99 Es 100 Fm 101 Md 102 No 103 Lr Nella tavola periodica ideata dal chimico russo Dmitrij Mendeleev nel 1869, il mercurio si colloca tra i metalli di transizione del “blocco d”. Elemento chimico di simbolo Hg, è l'unico metallo comune che è liquido a temperatura e pressione ordinaria ed è qualche volta chiamato argento rapido. È un metallo liquido pesante di colore bianco-argenteo brillantissimo. È un conduttore di calore piuttosto povero se confrontato con altri metalli ma è un buon conduttore di elettricità. Si unisce facilmente in leghe con molti metalli, come oro, argento e stagno. Queste leghe sono denominate amalgami.

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MERCURIO

Gruppo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

Periodo

1

1

H

2

He

2

3

Li

4

Be

5

B

6

C

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N

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O

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F

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Cm

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Cf

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Es

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Fm

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Md

102

No

103

Lr

Nella tavola periodica ideata dal chimico russo Dmitrij Mendeleev nel 1869, il

mercurio si colloca tra i metalli di transizione del “blocco d”. Elemento chimico di

simbolo Hg, è l'unico metallo comune che è liquido a temperatura e pressione

ordinaria ed è qualche volta chiamato argento rapido. È un metallo liquido pesante

di colore bianco-argenteo brillantissimo. È un conduttore di calore piuttosto

povero se confrontato con altri metalli ma è un buon conduttore di elettricità. Si

unisce facilmente in leghe con molti metalli, come oro, argento e stagno. Queste

leghe sono denominate amalgami.

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GeneralitàGeneralitàGeneralitàGeneralità

Numero AtomicoNumero AtomicoNumero AtomicoNumero Atomico 80

Massa atomicaMassa atomicaMassa atomicaMassa atomica 200.59 g.mol -1

Elettronegativita' secondo PaulingElettronegativita' secondo PaulingElettronegativita' secondo PaulingElettronegativita' secondo Pauling 1.9

DensitàDensitàDensitàDensità 13.6 g.cm-3 at 20°C

Punto di fusionePunto di fusionePunto di fusionePunto di fusione - 38.9 °C

Punto di ebollizionePunto di ebollizionePunto di ebollizionePunto di ebollizione 356.6 °C

Raggio di Vanderwaals Raggio di Vanderwaals Raggio di Vanderwaals Raggio di Vanderwaals 0.157 nm

Raggio ionicoRaggio ionicoRaggio ionicoRaggio ionico 0.11 nm (+2)

IsotopiIsotopiIsotopiIsotopi 12

Guscio elettronicoGuscio elettronicoGuscio elettronicoGuscio elettronico [ Xe ] 4f14 5d10 6s2

Energia di prima ionizzazioneEnergia di prima ionizzazioneEnergia di prima ionizzazioneEnergia di prima ionizzazione 1004.6 kJ.mol -1

Energia di seconda ionizzazioneEnergia di seconda ionizzazioneEnergia di seconda ionizzazioneEnergia di seconda ionizzazione 1796 kJ.mol -1

Energia di terza ionizzazioneEnergia di terza ionizzazioneEnergia di terza ionizzazioneEnergia di terza ionizzazione 3294 kJ.mol -1

Potenziale Standard Potenziale Standard Potenziale Standard Potenziale Standard + 0.854 V ( Hg2+/ Hg )

Scoperto Scoperto Scoperto Scoperto Gli antichi

Alcuni cenni storici sul mercurioAlcuni cenni storici sul mercurioAlcuni cenni storici sul mercurioAlcuni cenni storici sul mercurio

Il mercurio è citato per la prima volta da Teofrasto nel 300 a.C. , ma era già noto in

tempi antichi in Cina e India; giacimenti di mercurio sembrano essere stati

conosciuti fin dall'antichità dai Fenici, come testimoniano i lavori ch'essi hanno

lasciato su argento o rame dorati. Alcuni sono stati sfruttati dai Greci, poi dai

Romani e, nel medioevo, dagli Arabi, soprattutto quello di Almadén in Spagna. Fu

anche rinvenuto in tombe dell'Antico Egitto risalenti al 1500 a.C. In Cina, India e

Tibet si riteneva che il mercurio prolungasse la vita, curasse le fratture e aiutasse

a conservare la buona salute. Si narra che il primo imperatore della Cina, Qin Shi

Huang Di, sia impazzito e quindi morto per l'ingestione di pillole di mercurio che,

nelle sue intenzioni, avrebbero dovuto garantirgli vita eterna. Gli antichi greci e

romani lo usavano negli unguenti e come cosmetico.

Per gli alchimisti, il mercurio era spesso visto come uno degli elementi primordiali

che costituiscono la materia; la parola indù per "alchimia" è rasavātam che

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significa letteralmente "la via del mercurio"; si riteneva che cambiando il tipo e

tenore di zolfo, il mercurio poteva essere trasformato in qualsiasi altro metallo, in

special modo l'oro.

Il simbolo chimico attuale del mercurio è Hg e deriva dalla parola hydrargyrum,

latinizzazione del termine greco `Υδραργυρος (hydrargyros), parola composta dai

termini corrispondenti ad "acqua" e "argento", per via del suo aspetto liquido e

metallico. L'elemento prese il nome da quello del pianeta Mercurio, con qui gli

alchimisi mettevano in relazione il metallo. Dal termine hydrargyrum derivano

idrargirismo, intossicazione cronica da mercurio, e idrargirite, minerale più noto

col nome di calomelano.

Disponibilità del mercurio in naturaDisponibilità del mercurio in naturaDisponibilità del mercurio in naturaDisponibilità del mercurio in natura

Il mercurio è un elemento raro nella crosta terrestre e si trova in piccole quantità

in natura allo stato libero. A causa di una sua relativa inerzia nel combinarsi con gli

altri elementi chimici, i suoi minerali sono particolarmente ricchi, arrivando a

contenere mercurio fino al 2,5% (persino i giacimenti più poveri hanno una

concentrazione di mercurio dello 0,1%, 12.000 volte maggiore della

concentrazione media). Ciò fa del mercurio uno dei metalli meno onerosi da

purificare. È abbastanza certo che le ultime miniere di mercurio sfruttabili siano

state scoperte in Algeria a metà degli anni '70; da allora la produzione mondiale

annua di mercurio è scesa da 9.000 tonnellate/anno alle attuali 1.600

tonnellate/anno. Si trova raramente come metallo nativo e più spesso nel cinabro,

nella corderite, nella livingstonite e in altri minerali. Il cinabro (chimicamente

solfuro mercurico, HgS), facilmente distinguibile per il suo colorito rosso, è il più

comune di essi e lo contiene, talvolta, in goccioline. Il mercurio viene ricavato dal

cinabro per arrostimento in aria e successiva condensazione dei vapori: il

minerale viene macinato manualmente; le polveri vengono agglomerate e trattate

al forno a riverbero. All'uscita dal forno i gas vengono convogliati in

apparecchiature di condensazione di varia forma, a chiusura ermetica per evitare

le fughe di vapori di mercurio, altamente tossici. (H gS + O2 → Hg + SO2 ).

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Un cristallo di cinabro, solfuro di mercurio (II).

I maggiori produttori odierni sono la Spagna, il Kirghizistan, la Cina e il Tagikistan.

Dalle miniere di Huancavelica, in Perù, sono state estratte nel corso di tre secoli

oltre 100.000 tonnellate di metallo, sin dall'apertura delle miniere nel 1563. Il

mercurio peruviano fu essenziale per la produzione dell'argento nelle colonie

spagnole d'America. Vi sono indizi che miniere di cinabro erano attivamente

sfruttate in Cina, in Asia Minore, in Perù già due o tre millenni fa.

Molte delle miniere che in Italia, Slovenia, Stati Uniti e Messico contribuivano alla

maggior parte della produzione mondiale sono oggi esaurite o comunque non più

coltivate in quanto antieconomiche. L'Italia, con le miniere del Monte Amiata in

Toscana, ha avuto fino agli anni 50 del secolo scorso un ruolo predominante nella

produzione del mercurio. Oggi esiste un museo minerario ad Abbadia San

Salvatore, paese dove avveniva in prevalenza l'estrazione del mercurio dal suo

minerale, mentre un altro museo minerario si trova a Santa Fiora. Il Museo delle

Miniere di Mercurio del Monte Amiata a Santa Fiora, situato al piano terreno del

Palazzo Sforza Cesarini, ripropone le vicende legate all'attività mineraria tra '800 e

'900 e fornisce ampia documentazione sulle tecniche di estrazione, sugli strumenti

usati e sui siti minerari dell'intera zona sin dai tempi più antichi.

Il mercurio viene naturalmente immesso nell'ambiente tramite processi spontanei

di vaporizzazione (attività vulcaniche) ed erosione delle rocce attraverso

esposizione a vento e ad acqua; il rilascio di mercurio da sorgenti naturali è

rimasto più o meno lo stesso nel corso degli anni. Tuttavia la concentrazione di

mercurio nell'ambiente sta ancora aumentando; ciò si attribuisce all'attività umana

che ha immesso e immette tuttora, anche se in misura inferiore e più consapevole,

mercurio nell’ambiente.

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Le proprietà di questo metallo vengono infatti sfruttate in molti procedimenti

industriali, volti soprattutto alla produzione di componenti elettrici, strumentistica

e alla catalisi di alcuni processi chimici.

La maggior parte del mercurio liberato dalle attività umane è quindi scaricato

nell'aria, attraverso il combustibile fossile, l'estrazione mineraria, la fusione e la

combustione dei rifiuti solidi.

Alcune forme di attività umana scaricano poi il mercurio direttamente nel terreno

o nell'acqua, per esempio l'applicazione dei fertilizzanti agricoli e lo scarico di

acque reflue industriali.

A questo punto può diffondersi negli alimenti in quanto disperso all'interno del

ciclo alimentare da organismi più piccoli che sono consumati dagli esseri umani,

per esempio attraverso i pesci. La concentrazione di mercurio nei pesci

solitamente supera infatti notevolmente la concentrazione nell'acqua in cui vivono.

Anche i prodotti di allevamento del bestiame possono contenere elevate quantità

di mercurio.

ProprietàProprietàProprietàProprietà

Il mercurio è liquido a temperatura ordinaria, si solidifica a 38,5 °C e bolle a 357,25

°C; il vapore di mercurio è monoatomico. Possiede una densità elevatissima per un

liquido, 13,6, e una resistività relativamente alta. Il comportamento chimico del

metallo ricorda quello dei metalli preziosi; a temperatura ordinaria non si ossida

all’aria e solo in vicinanza del suo punto di ebollizione si combina con l’ossigeno

dando l’ossido HgO che, però, a temperatura superiore, si decompone. Gli ossidi

corrispondenti ai due gradi di ossidazione sono basi deboli. Si combina

direttamente con lo zolfo e gli alogeni; non viene intaccato dall’acqua e dalle

soluzioni saline, mentre viene ossidato dall’acido nitrico e sciolto dall’acido

solforico concentrato. Il mercurio si comporta, nei suoi composti, come elemento

mono e bivalente. Di questo elemento si conoscono molti composti complessi,

specialmente contenenti gruppi azotati ( NH3,CN). I composti sono volatili e molti

sono sensibili alla luce; si ottengono trattando il mercurio in eccesso con acidi o

alogeni, o dai sali mercurici per riduzione con lo stesso mercurio o con altri

riducenti. Tali sali sono per lo più incolori, le loro soluzioni contengono ioni Hg2++

e, in minor quantità, Hg+; allo stato di vapore si decompongono.

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I più importanti sali di mercurio sono cloruro mercurico HgCl2 (sublimato corrosivo

- un potente veleno) cloruro mercurioso Hg2Cl2 (calomel, occasionalmente ancora

usato in medicina), fulminato di mercurio Hg(ONC)2, un detonatore usato in

esplosivi e solfato mercurico HgS, vermiglio, un pigmento per la pittura di grande

diffusione commerciale.

Molto spiccata è poi la capacità del mercurio di creare leghe che prendono il nome

di amalgame.

Applicazioni Applicazioni Applicazioni Applicazioni

L’elemento mercurio viene ampiamente utilizzato nella preparazione di prodotti

chimici industriali e in campo elettrico ed elettronico. Viene usato nei barometri,

sfigmomanometri, coulombometri, pompe a diffusione e molti altri strumenti da

laboratorio in quanto liquido, opaco e di alta densità. Queste sue proprietà si

rivelarono fondamentali anche nell’esperimento del matematico e fisico

Evangelista Torricelli fatto nell’1644: egli infatti effettuò un esperimento che lo

portò a misurare l'altezza raggiunta da una colonna di mercurio, pari a 760mm, a

certe condizioni. Ne dedusse che il peso di questa colonna era antagonista ad una

forza, generata da quella che oggi chiamiamo pressione atmosferica. Il mercurio

contenuto nel tubo che utilizzò per l’esperimento non era infatti soggetto alla

pressione esterna, al contrario di quello nella vaschetta nella quale il tubo era

immerso verticalmente. Torricelli notò che il mercurio contenuto nel tubo si

abbassava fino ad un certo punto. Infatti la pressione agiva solo sulla vaschetta e

non nel tubo non essendovi aria dentro questo, e faceva ostacolo al mercurio nel

tubo. Per ottenere il valore della pressione atmosferica in pascal sarà quindi

sufficiente calcolare il valore della pressione della colonna di mercurio, di cui è

nota l'altezza e la densità, applicando la legge di Stevino:

Da questo esperimento e dal suo inventore prende nome un'unità di misura della

pressione, il Torr, chiamato anche "millimetro di mercurio" (mmHg dove Hg è il

simbolo chimico del mercurio), in quanto indica la pressione generata da una

colonna di mercurio alta 1 mm.

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• http://www.youtube.com/watch?v=Wg1GbKE-yw8 (esperimento di Torricelli)

Il mercurio è poi estesamente utilizzato nei termometri, grazie al suo alto tasso di

espansione termica che è abbastanza costante in un'ampia fascia di temperature.

Tra i suoi impieghi in campo elettrico ed elettronico rientrano la realizzazione di

interruttori, elettrodi e pile, in modo particolare quelle “ a bottone” presenti in

orologi e calcolatori elettronici. In campo medico, l'amalgama di mercurio con altri

metalli è usato per realizzare le otturazioni dentali.

Nelle "celle a mercurio" viene utilizzato un elettrodo di mercurio liquido per

condurre l'elettrolisi del cloruro di sodio in acqua, per produrre cloro gassoso e

idrossido di sodio.

Il mercurio è stato usato anche come liquido di raffreddamento in alcuni tipi di

centrale elettronucleare e per realizzare telescopi a specchio liquido.

Il mercurio ha trovato impiego anche nella purificazione dei minerali di oro e

argento, attraverso la formazione di amalgama. Questo utilizzo, altamente

inquinante e nocivo per l'ambiente e i minatori, è ancora diffuso nelle miniere d'oro

del bacino del Rio delle Amazzoni, in Brasile.

Non è stato poi ancora eliminato l’utilizzo del mercurio in alcuni tipi di lampade a

fluorescenza, nonostante questo sia stato notevolmente ridotto rispetto al

passato.

Un tempo le amalgame di oro e argento venivano poi usate per dorare ed

argentare, mentre l’amalgama di stagno servì per lungo tempo per la preparazione

degli specchi.

Grazie alla elevata tensione superficiale è un liquido che non penetra nelle

porosità aperte dei comuni materiali da costruzione. Questo permette di misurare

la distribuzione della porosità aperta dei materiali mediante porosimetria ad

intrusione di mercurio.

Ancora più vasti sono gli utilizzi dei composti chimici del mercurio: il Calomelano

(cloruro mercuroso, Hg2Cl2) è usato come campione in misure elettrochimiche e

tradizionalmente è stato usato come diuretico, disinfettante locale e lassativo in

medicina. Il cloruro mercurico (sublimato corrosivo, l'HgCl2) è usato come

insetticida, nel veleno per topi, e come disinfettante. In passato era utilizzato

anche nel trattamento della sifilide, anche se gli effetti collaterali erano tali da

andare a confondersi con i sintomi della malattia stessa. L'ossido mercurico è

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usato in unguenti per la pelle. Il solfato mercurico è usato come catalizzatore in

chimica organica. Disinfettanti locali per uso esterno a base di sali di mercurio (ad

esempio il "Mercurocromo") trovano ancora impiego in numerose nazioni, benché

in altre siano stati messi al bando.

Il Vermiglio, un pigmento rosso, è solfuro mercurico; un'altra forma cristallina del

solfuro (anche usato come un pigmento) è nera. Il “mercurio fulminate” , Hg

(CNO)2, è usato come detonatore.

Molti di questi usi comuni in passato, compresi erbicidi e farmaci, sono stati però

abbandonati per la tossicità del mercurio.

Un barometro a mercurio. Un termometro a mercurio

Odontoiatria Odontoiatria Odontoiatria Odontoiatria

Il mercurio metallico è l'ingrediente principale degli amalgami mercurio-argento

per uso odontoiatrico. Quando un dentista cura un dente cariato, infatti, usa una

“pasta” di mercurio, argento, stagno, zinco e rame, della quale il mercurio

costituisce oltre il 50%. L’amalgama può essere anche ottenuta facendo reagire il

metallo con sali di mercurio o sottoponendo a elettrolisi un sale del metallo usando

catodi del mercurio. L’amalgama viene utilizzata da oltre 160 anni ed è

considerato il materiale ideale per le otturazione: economico, di facile

applicazione e resistente. Nonostante però le Associazioni dei Medici Dentisti

garantiscano la sicurezza di tale amalgama a livello di intossicazioni poiché

sostengono che il mercurio, una volta unito agli altri metalli, diventi estremamente

stabile, la tossicità del composto è oggetto di controversia sin dall'introduzione.

Alcuni studi, infatti, mostrano come il mercurio venga a lungo termine liberato a

causa della corrosione dell’amalgama; questa è favorita da fattori come lo stress

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fisico, la masticazione, lo spazzolamento, l’acidità e la temperatura di cibi e

bevande e il potenziale elettromagnetico di altri metalli eventualmente presenti in

bocca. Tutti questi elementi rendono il mercurio altamente pericoloso per l’utilizzo

odontoiatrico ed ecco perché, in tempi recenti, è sempre più spesso sostituito dal

polimetilmetacrilato.

Manifattura di cappelli Manifattura di cappelli Manifattura di cappelli Manifattura di cappelli

Tra la seconda metà del XVIII secolo e la prima del XIX la produzione di cappelli di

feltro passava attraverso un processo chiamato "carotatura" che consisteva

nell'immergere le pelli di animali in una soluzione color arancione di nitrato di

mercurio, Hg(NO3)2. Questo processo separava il pelo dalla pelle, compattandolo.

La tossicità della soluzione e dei suoi vapori causarono moltissimi casi di

avvelenamento tra i fabbricanti di cappelli che si manifestarono con sintomi quali

tremori, instabilità emotiva, insonnia, demenza e allucinazioni. A tali casi si ispirò

lo scritto re e matematico Lewis Carroll per il personaggio del Cappellaio Matto in

Alice nel Paese delle Meraviglie.

TossicitàTossicitàTossicitàTossicità

Il mercurio è fortemente tossico: è stato riconosciuto come il più tossico dei

metalli, addirittura più tossico del piombo e dell’arsenico, tanto che i comitati

scientifici nazionali affermano che lo è anche in quantità minime. L'introduzione

nell'organismo può avvenire sia per ingestione, sia per inalazione dei vapori, sia

per semplice contatto (è in grado di attraversare la pelle). Per quanto riguarda il

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mercurio elementare (il metallo liquido), il rischio maggiore di intossicazione acuta

è legato ai vapori, in quanto l'assorbimento cutaneo è trascurabile, così come

anche quello intestinale. Discorso diverso invece per i sali di mercurio, facilmente

accumulabili attraverso la catena alimentare.

La tossicità del mercurio è nota sin dall'antichità: i Romani erano infatti a

conoscenza dei sintomi nervosi dell'esposizione all'elemento. Le cronache di

allora riferiscono che gli schiavi che lavoravano nelle miniere di mercurio

iniziavano a soffrire di difficoltà respiratorie, dolori addominali e forte stanchezza

fin dal loro primo giorno di miniera; in seguito sviluppavano altri sintomi,

soprattutto a livello del sistema nervoso (tremori e disturbi mentali), fino a morire

intossicati da questo metallo. Le fonti storiche di quel tempo citano anche che

Mitridate, re del Ponto, era uso prevenire i potenziali tentativi di avvelenamento

attraverso un filtro composto da una cinquantina di sostanze naturali. E tra queste

sostanze vi erano sia il mercurio che l'arsenico. Nel Medioevo anche gli alchimisti

furono attratti dalle proprietà dell'elemento e la sua tossicità; alcune prove

spingono a ritenere che Napoleone, Ivan il Terribile e Carlo II d'Inghilterra siano

morti per avvelenamento da mercuriali.

Nell'età moderna, la tossicità del mercurio ed i suoi effetti nocivi sulla salute della

mente si fecero palesi in particolare nell'Inghilterra dell'Ottocento, quando

disordini mentali si diffusero, come detto prima, tra i produttori di cappelli.

Studi rigorosi sulla tossicità dell'elemento, in ogni caso, presero il via solo all'inizio

del Novecento. Da ricordare il testo I pericoli dei vapori di mercurio e

dell'amalgama (titolo originale Die Gefährlichkeit des Quecksilberdampfes, 1926)

del chimico tedesco Alfred Stock, che poté studiare gli effetti acuti

dell'esposizione al mercurio in seguito ad un accidentale rovesciamento nel suo

studio di un flacone contenente copiose quantità dell'elemento.

Nella storia recente si ricorda il disastro ambientale del 1956 nella baia di

Minamata in Giappone dove la “Chisso Corporation”, un’industria chimica,

riversava le proprie acque reflue contaminate da metilmercurio.

Quest’ultimo renderebbe l'organismo incapace di provvedere alla

disintossicazione dei metalli pesanti, che si accumulerebbero così nell'organismo

con grave effetto neurotossico. Inoltre anche l'attività di alcuni enzimi verrebbe

seriamente compromessa e si originerebbero così gravi scompensi metabolici;

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induce poi atassia, insonnia, parestesie, restringimento del campo visivo,

disartria, ipoacusia.

Tracce di mercurio sono state poi trovate nei fondali adiacenti ai grossi impianti

petrolchimici, contaminazione dovuta alle acque di scarico derivanti dalle vecchie

celle a mercurio del processo cloro-soda.

Come anticipato precedentemente, la fonte principale di assunzione di mercurio è

formata dal cibo, oltre agli impieghi negli antisettici, nelle vernici, nelle cere per

pavimenti, nei lucidanti per mobili, negli ammorbidenti e nei filtri per i

condizionatori di aria.

I carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione, dal canto loro, vigilano costantemente

per evitare che sulle nostre tavole arrivino alimenti con rilevanti percentuali di

mercurio. Quando vengono intercettate grosse derrate alimentari contaminate, la

notizia viene immediatamente amplificata dai mezzi di comunicazione, scatenando

la cosiddetta "psicosi da mercurio".

Dagli scarichi industriali alle nostre tavole il passo è breve. Il mercurio, immesso

nell'ambiente attraverso vapori o liquidi di scarico, contamina il terreno, passa

nelle falde acquifere e da qui entra nella catena alimentare. La tossicità del

minerale viene notevolmente amplificata dai batteri che popolano i fondali

acquatici e, in misura minore, dalla microflora intestinale di molte specie animali,

tra cui i pesci. Questi microrganismi trasformano il mercurio inorganico nelle sue

forme organiche, tra cui la più diffusa e pericolosa è quella metilata. L'elevata

liposolubilità conferisce a questi composti la capacità di risalire la catena

alimentare, accumulandosi soprattutto nel tessuto nervoso dei pesci più piccoli,

che a loro volta lo trasmettono ai propri predatori. Così, in linea generale, tanto più

grande è la taglia del pesce e tanto maggiore è il suo contenuto in mercurio.

Va sottolineata, per contro, l'esistenza di microrganismi capaci di "detossificare" il

metilmercurio (alcuni dei quali di derivazione biotecnologica) e di impianti

industriali in grado di riciclare il metallo riducendo al minimo il suo impatto

ambientale.

L'ingestione di mercurio metallico, per esempio in seguito alla rottura di un

termometro, non ha comunque conseguenze tossicologiche importanti. Al

contrario risultano molto nocivi i vapori assunti per via inalatoria. Questi possono

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avere effetti molto nocivi, come danni a reni, cervello, e sistema nervoso

irritazione ai polmoni, irritazione agli occhi, chiazze cutanee, vomito e diarrea.

Le donne incinte sono le più esposte al problema, poiché il mercurio può

comportare alterazioni nello sviluppo cerebrale del feto. Negli adulti, l'esposizione

cronica può provocare la distruzione del sistema nervoso, il danneggiamento delle

funzioni cerebrali, danni al DNA e danni cromosomici, reazioni allergiche,

stanchezza, emicranie, effetti riproduttivi negativi, quali danni allo sperma, difetti

di nascita ed aborti.

Il danneggiamento delle funzioni cerebrali può causare la degradazione della

capacità di apprendimento, cambiamenti di personalità, tremore, cambiamenti di

visione, sordità, scoordinamento muscolare, perdita di memoria, comparsa di

paure, amnesie, fino a provocare una sintomatologia esattamente sovrapponibile

alla sclerosi multipla.

Uno studio effettuato su pazienti affetti da sclerosi multipla ha inoltre mostrato che

questi hanno nel liquido cerebro - spinale livelli di mercurio otto volte superiori

rispetto agli individui sani usati come controllo. C’è molta controversia sul

possibile ruolo del mercurio dentario nella genesi della sclerosi multipla ed anche

se non vi è stata effettuata alcuna analisi clinica, è possibile che questo costituisca

una delle cause principali.

È stato più volte ipotizzato che alcuni sali di mercurio, in particolare il Thimerosal,

utilizzati nella preparazione dei vaccini, possano avere un ruolo, mai tuttavia

dimostrato, nell'insorgenza dei disturbi autistici. Sebbene il Thimerosal faccia uso

di composti organo-mercuriali (e non di metilmercurio) che l'organismo umano

riesce a metabolizzare, negli Stati Uniti, nell'Unione europea e in alcuni altri paesi

viene progressivamente eliminato dai vaccini ad uso pediatrico, per ridurre la

potenziale sovra-esposizione al mercurio nei bambini.

Considerata quindi l'elevata tossicità del mercurio sono state promosse numerose

campagne volte a ridurre progressivamente l'impiego del minerale in campo

industriale. Grazie a tali interventi molti degli impieghi tradizionali, compreso il

vecchio termometro, sono stati notevolmente ridimensionati.

A partire dal 3 aprile 2009, infatti, i termometri a mercurio, a causa della loro

tossicità, sono stati banditi dal mercato italiano, secondo quanto previsto da una

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direttiva dell'Unione Europea, applicata attraverso l'entrata in vigore del decreto

ministeriale formulato il 30 luglio 2008. Gli attuali termometri a liquido sono in

galinstano, una miscela eutettica costituita da gallio, indio e stagno.

• http://www.youtube.com/watch?v=kD9h0RtJl4o neuro degenerazioni causate da mercurio

FontiFontiFontiFonti

• Encicolpedia Treccani

• Grande enciclopedia Vallardi

• Wikipedia

• http://it.wikipedia.org/wiki/Tavola_periodica_degli_elementi

• http://chemistry.about.com/od/metalsalloys/f/Why-Is-Mercury-A-Liquid.htm

• http://www.minerva.unito.it/Chimica&Industria/SistemaPeriodico/TabellaSemp

lice.htm

• http://it.wikipedia.org/wiki/Tubo_di_Torricelli

• http://www.ilcambiamento.it/inquinamenti/giappone_disastro_baia_minamata.

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Pigliapoco Cristina

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