microbiologia urbino 2010
TRANSCRIPT
Graziella CalugiDipartimento di Microbiologia clinica
Sezione Biologia Molecolare USI Group
Roma
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
La Microbiologia è la scienza che si occupa dello studio dei microrganismi
Alcuni microrganismi sono in grado di moltiplicarsi in seno ai tessuti di organismi pluricellulari provocando processi morbosi (microrganismi patogeni).
La Microbiologia Medica è la scienza che studia i microrganismi patogeni per l’uomo
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
I microrganismi infettivi per l’uomo si dividono in 4 gruppi:
Virus Virologia Batteri Batteriologia Parassiti: Parassitologia
Funghi Micologia
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Quali sono le motivazioni che hanno determinato l’insorgenza della infettivologia molecolare?
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Il fattore tempo:○ I virus si coltivano trasfettando linee cellulari note○ I Batteri si coltivano con terreni di coltura appropriati
ma……..
○ Diagnostica Infettivologica in soggetti Immuno-compromessi
○ Diagnostica Infettivologica Prenatale○ Diagnostica di infezioni polmonari da Micobatteri
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Il fattore Colture cellulari:
○ Non tutti i virus attualmente sono coltivabili in vitro
Virus Epatite C
○ Alcuni Batteri non crescono nei terreni di coltura abiotici Clamidie
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Dati sierologici:
○ In un processo infettivo la diagnostica sierologica è di fondamentale importanza e fornisce risultati che devono
essere integrati con i dati molecolari
ma……..
○ Talvolta in soggetti immuno-compromessi l’assenza di anticorpi sierici comprovanti l’infezione, non assicura l’assenza dell’agente infettivo
○ Talvolta, in condizioni fisiologiche particolari, quali donne in stato interessante, o soggetti con trapianto di midollo non più in condizioni di immuno-depressione i dati sierologici possono fornire dati di positività anticorpale aspecifici.
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Dati sierologici:○ In taluni processi infettivi, mucosa-specifici ( Micoplasmi, Clamidie, Virus HPV) l’organismo infettato non
necessariamente sviluppa una risposta immune evidenziabile.
○ In casi di infezioni prenatali, i dati sierologici materni sono di fondamentale importanza nel monitorare e/o diagnosticare un’infezione, ma solamente la ricerca molecolare del genoma dell’agente infettante nel liquido amniotico può diagnosticare la presenza e/o l’assenza di infezione fetale
○ In casi di infezione peri-natale, i dati sierologici sono importanti ma non sufficienti per stabilire se, ad esempio una madre infetta dal virus dell’HIV possa aver trasmesso il virus al neonato.
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
In un processo infettivo, ogni organismo ha un ciclo replicativo con
Caratteristiche specifiche Tropismo organo e tissutale specifico Risposta immune specifica Processo morboso con sintomatologia clinica specifica
Essendo a conoscenza della storia clinica del paziente e della sintomatologia clinica, per la comprensione di un eventuale processo infettivo, si devono coniugare dati clinici sierologici e molecolari, considerando gli eventuali limiti delle tecniche di medicina di laboratorio
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Le tecniche di biologia molecolare applicata alla microbiologia clinica si basano principalmente sull’identificazione e/o sulla quantificazione di regioni genomiche altamente
conservate dell’agente infettante.
Le fasi analitiche prevedono:
• Estrazione dell’Acido Nucleico (Dna, Rna)
• Amplificazione di regioni genomiche conservate (PCR end-point o real-time)
• Rivelazione e/o quantizzazione dell’amplificato
• Caratterizzazione dell’amplificato (sequenziamento, Blot dell’amplificato )
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Scopo del lavoro Messa a punto di un protocollo analitico multi-integrato per la caratterizzazione delle infezioni HPV a rischio di progressione
Protocollo analitico multi-integratoScreening citologico “LBC”
Test immuno-citochimico per P16INK4a
Test molecolare HPV DNA con genotipizzazione
Test molecolare HPV RNA
1 campione
Approccio analitico multi-integrato nella diagnostica della infezione da HPV
PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV)
Virus nudi a simmetria icosaedrica di piccole Virus nudi a simmetria icosaedrica di piccole dimensioni (55nm);dimensioni (55nm);2 proteine strutturali:2 proteine strutturali:L1 proteina capsidica maggiore, peso molecolare di 55 L1 proteina capsidica maggiore, peso molecolare di 55 kDa; rappresenta l’80% delle proteine capsidichekDa; rappresenta l’80% delle proteine capsidicheL2 proteina capsidica minore, peso molecolare di 70 L2 proteina capsidica minore, peso molecolare di 70 kDa; rappresenta il restante 20% delle proteine kDa; rappresenta il restante 20% delle proteine capsidichecapsidiche
GenomaGenoma::DNA circolare doppio filamento di circa 8000 bp;DNA circolare doppio filamento di circa 8000 bp;8 sequenze geniche: Early (E1, E2, E4, E5, E6, E7) e 8 sequenze geniche: Early (E1, E2, E4, E5, E6, E7) e Late (L1, L2)Late (L1, L2)LCR (regione non codificante)LCR (regione non codificante)
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
De Villier et al. Virology 2004
Famiglia: Famiglia: Papillomaviridae;Papillomaviridae;Supergruppi o “generi”: Supergruppi o “generi”: indicati con una lettera indicati con una lettera grecagrecaGruppi o “specie”: Gruppi o “specie”: raggruppano tipi distinti raggruppano tipi distinti a livello genomico, ma a livello genomico, ma simili nelle proprietà simili nelle proprietà biologiche.biologiche.Alpha-papillomavirus: Alpha-papillomavirus: tropismo anogenitale, si tropismo anogenitale, si distinguono in base al distinguono in base al loro potere oncogeno in loro potere oncogeno in High Risk (HR) e Low High Risk (HR) e Low Risk (LR)Risk (LR)
FILOGENESI HPV
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Non-coding regionRegulation of viral geneexpression and replication
LCR E6 E7
Alter cell cycle control by
p53 degradation
pRb inactivation
E1
P97
E2
E4
E5
L2
L17900/1
ori
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
Viral capsid proteins
Induces trasformation, proliferation, DNA synthesis
Virus assembly and release
Viral DNA replication
Viral transcription
Benedetto et al. Res Adv Virol 2007; 2:1-13
E6 E7
L1
L2
E1
E2E4
E5
P97
REPLICAZIONE VIRALEInibizione trascrizione di E6/E7
Trasformazione eimmortalizzazione
Replicazione DNA
Cheratinocita basale normale
Infezione
DNA viralenel nucleo della cellula infetta
come episoma
Strato basale
Replicazione accelerata di DNA virale in cellule
più differenziate
Strato corneo
Assemblaggio virale
Episoma
Caduta delle cellule epiteliali che contengono il virus
URR E6/E7 E1/E2 E4 E5 L1 L2
Integrazione
Fattori cellulari
STORIA NATURALE DELL’INFEZIONE LR HPV Infezione di breve tempo autolimitante
HR HPVInfezione persistente
Infezione via trauma
Cellula basale
regressione
Settimane/mesi
Risposta immunitaria
L-SILHPV DNA replicazioneBassa espressione di E6 ed E7
H-SILNo HPV DNA replicazioneAlta espressione di E6 ed E7
Carcinoma
Anni
Anni
Mesi/Anni
Replicazione Cellulare
E2F
E2FE2F
E2F
E2F
PRB
Apoptosi e Riparazione del danno cellulareDanno genico
P53
E7 E6
ONCOGENESI VIRALE
persistent HPV infection
ONCOGENESI VIRALE
HSIL P16 +
Cell cycle progression
Promoter p16 IN4aPromoter p16 IN4a
Steps Analitici dello screening molecolare dell’HPV
Fase estrazione Acidi Nucleici
• Valutazione della idoneità del campione biologico
• Acquisizione dati clinici del campione in esame
• Estrazione degli Acidi nucleici: DNA e/o RNA
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Steps Analitici dello screening molecolare dell’HPV
Amplificazione dell’ appropriato Amplificazione dell’ appropriato target molecolare target molecolare
Target molecolare DNA: geni “Late”Target molecolare DNA: geni “Late”in particolare il gene L1in particolare il gene L1
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Steps Analitici dello screening molecolare dell’HPV
Amplificazione dell’ appropriato Amplificazione dell’ appropriato target molecolare target molecolare
Target molecolare DNA: geni “Late”Target molecolare DNA: geni “Late”in particolare il gene L1in particolare il gene L1
Protocollo di PCR:Buffer salino MgCl2
dNTPsPrimers L1 specifici: Manos, Gp5+-6+, CP, SPFEnzima Taq di amplificazioneDNA estratto
Amplificazione dell’ appropriato Amplificazione dell’ appropriato target molecolare target molecolare
Target molecolare DNA: geni “Late”Target molecolare DNA: geni “Late”in particolare il gene L1in particolare il gene L1
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Steps Analitici dello screening molecolare dell’HPV
““Detection” dell’ appropriato target Detection” dell’ appropriato target molecolare molecolare
Corsa elettroforetica su gel di Agarosio al 2%Corsa elettroforetica su gel di Agarosio al 2%
““Detection” della presenza o assenza del target Detection” della presenza o assenza del target
+ Polo elettrico -
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Steps Analitici dello screening molecolare dell’HPV
Caratterizzazione genotipica del virotipo infettante
• Gli amplificati positivi per il target virale, vengono sottoposti al test di genotipizzazione allo scopo di caratterizzare il virotipo HPV infettante
•Il test di genotipizzazione prevede una reazione di PCR di sequenza secondo il metodo classico di “sanger”
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Steps Analitici dello screening molecolare dell’HPV
Corsa elettroforetica capillare della PCR di sequenza
Il prodotto di PCR di sequenza migra per elettroforesi capillare su sequenziatore automatico.
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Steps Analitici dello screening molecolare dell’HPV
Confronto dei dati di sequenza con database NCBI
Il dato di sequenza viene confrontato con le sequenze di riferimentodepositate in un database internazione (NCBI) per ottenere il virotipo infettante
>
gb|EU056615.1| Human papillomavirus type 6type 6 isolate 965 major capsid protein L1 gene, partial cdsLength=394 Score = 484 bits (262), Expect = 1e-133 Identities = 326/364 (89%), Gaps = 4/364 (1%) Strand=Plus/Minus 5 CCTCCCAAAAC-NAGNGTTCTTATAGGGATCTGGNTTTTCCGTTNCAGGNGTGTGCTTTT 63 ||||||||||| || |||||||||||||||||| |||||| || |||| ||| ||||||||||||||||| || |||||||||||||||||| |||||| || |||| ||| |||||||| |||| ||| |||||||||| ||| ||||||393 CCTCCCAAAACTAAG-GTTCTTATAGGGATCTGGCTTTTCCTTTTCAGGAGTGGGCTTTT 335
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Steps Analitici dello screening molecolare dell’HPV
Gli steps analitici seguiti ad oggi, però non ci forniscono Gli steps analitici seguiti ad oggi, però non ci forniscono dati sulla potenzialità oncogena del virus infettante:dati sulla potenzialità oncogena del virus infettante:
Casi di infezioni Abortive (donne giovani)Casi di infezioni Abortive (donne giovani) Casi di coinfezioni “High-Low Risk”, in cui il dato di Casi di coinfezioni “High-Low Risk”, in cui il dato di
sequenza è rappresentativo del virotipo maggiormente sequenza è rappresentativo del virotipo maggiormente rappresentato (es. Low Risk)rappresentato (es. Low Risk)
Casi clinici H-SIL, CIN con capside virale destrutturato Casi clinici H-SIL, CIN con capside virale destrutturato (falsi negativi HPV-DNA)(falsi negativi HPV-DNA)
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Steps Analitici dello screening molecolare dell’HPV
Amplificazione dei trascritti E6-E7 Amplificazione dei trascritti E6-E7 negli HPV “high risk” mediante Real-negli HPV “high risk” mediante Real-
Time con metodologia NASBATime con metodologia NASBA
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
HPV RNA
• Estrazione RNA (1ml) Biglie di silice magnetica estrattore semi-automatico
mini-Mag, Biomerieux
•Amplificazione NucliSENS EasyQ HPV 1.1 Real-time con metodica NASBA, e sonde “scorpions”
per trascritti E6-E7 dei virotipi HR 16, 18, 31, 33, 45.
E’ presente anche un controllo interno “Gene U1A”
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
HPV RNAHPV U1A-16
C-
C+
HPV 18-31
C-
C+
HPV 45-33
C-
C+
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Conclusioni: Le tecniche di Biologia Molecolare applicate alla branca
della Microbiologia Medica sono oramai necessarie nella identificazione, sorveglianza e caratterizzazione di un agente infettivo, risultando così indispensabili nel monitoraggio clinico dell’infezione
Non bisogna però mai dimenticare che, i dati molecolari da soli non sono sufficienti per caratterizzare e monitorare i fenomeni morbosi.
Nella medicina di laboratorio è quindi necessario un approccio integrato tra metodiche classiche e d’avanguardia allo scopo di offrire al paziente un dato certo di infezione e un buona sorveglianza clinica dell’infezione
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche
Grazie per l’attenzione…….
SPERANDO DI NON AVERVI ANNOIATI….
Un saluto.... Graziella Calugi
Microbiologia Clinica Tecniche di biologia molecolare e applicazioni diagnostiche