mille camicie e una storia

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Ensemble Cantarchevai Ferruccio Filipazzi Valter Biella Direzione musicale Oliviero Biella presentano Alla garibaldina ..... mille camicie e una storia spettacolo narrato e suonato intorno all’impresa dei mille nel 150 anniversario dell’Unità d’Italia Nella grande epopea dell’unità d’Italia un posto di rilievo ha avuto l’avventura dei garibaldini con la famosa spedizione dei mille. Bergamo diede il maggior contributo di volontari all'impresa , pervadendo così molte famiglie, in questa pagina di storia e legando le generazioni future nel ricordo di quei fatti. Il coro Ensemble “Cantarchevai” diretto dal maestro Oliviero Biella, insieme all’attore e voce narrante Ferruccio Filipazzi e l’importante etnomusicologo Valter Biella, ri/creano qui le gesta, sotto forma di suoni, voci, strumenti musicali della tradizione locale bergamasca e non solo, oltre a sonorità corali e bandistiche dal sapore ottocentesco volendo riportarci “a quei tempi”, come i nostri vecchi spesso dicono. La narrazione, utilizzando gli scritti di Rumiz apparsi su Repubblica, si dipana attraverso storie minori che lambiscono la grande storia con slanci che ci porteranno ai nostri giorni attraversando “corde emotive” enfatizzate dal

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Ensemble Cantarchevai Ferruccio Filipazzi Valter Biella Direzione musicale Oliviero Biella presentano “Alla garibaldina.....” mille camicie e una storia spettacolo narrato e suonato intorno all’impresa dei mille nel 150 anniversario dell’Unità d’Italia Nella grande epopea dell’unità d’Italia un posto di rilievo ha avuto l’avventura dei garibaldini con la famosa spedizione dei mille. Bergamo diede il maggior contributo di volontari all'impresa , pervadendo così molte famiglie, in questa pagina di storia e legando le generazioni future nel ricordo di quei fatti. Il coro Ensemble “Cantarchevai” diretto dal maestro Oliviero Biella, insieme all’attore e voce narrante Ferruccio Filipazzi e l’importante etnomusicologo Valter Biella, ri/creano qui le gesta, sotto forma di suoni, voci, strumenti musicali della tradizione locale bergamasca e non solo, oltre a sonorità corali e bandistiche dal sapore ottocentesco volendo riportarci “a quei tempi”, come i nostri vecchi spesso dicono. La narrazione, utilizzando gli scritti di Rumiz apparsi su Repubblica, si dipana attraverso storie minori che lambiscono la grande storia con slanci che ci porteranno ai nostri giorni attraversando “corde emotive” enfatizzate dal lavoro musicale dove si passerà da intonare canti tradizionali di varia provenienza a ballabali, al suono del baghet, delle campanine e del sivlì, coadiuvati dalla voce possente del coro insieme ad un’orchestrina d’epoca, sottolineando, anche con proprie composizioni contemporanee, l’epopea che si andrà a raccontare.

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Page 1: Mille camicie e una storia

E n s e m b l e C a n t a r c h e v a i

F e r r u c c i o F i l i p a z z i

V a l t e r B i e l l a

D i r e z i o n e m u s i c a l e O l i v i e r o B i e l l a

p r e s e n t a n o

“A l l a g a r i b a l d i n a . . . . . ”m i l l e c a m i c i e e u n a s t o r i a

s p e t t a c o l o n a r r a t o e s u o n a t o

i n t o r n o a l l ’ i m p r e s a d e i m i l l e n e l 1 5 0 a n n i v e r s a r i o d e l l ’ U n i t à d ’ I t a l i a

Nella grande epopea dell’unità d’Italia un posto di rilievo ha avuto l’avventura dei garibaldini con la famosa spedizione dei mille. Bergamo diede il maggior contributo di volontari all'impresa , pervadendo così molte famiglie, in questa pagina di storia e legando le generazioni future nel ricordo di quei fatti.Il coro Ensemble “Cantarchevai” diretto dal maestro Oliviero Biella, insieme all’attore e voce narrante Ferruccio Filipazzi e l’importante etnomusicologo Valter Biella, ri/creano qui le gesta, sotto forma di suoni, voci, strumenti musicali della tradizione locale bergamasca e non solo, oltre a sonorità corali e bandistiche dal sapore ottocentesco volendo riportarci “a quei tempi”, come i nostri vecchi spesso dicono. La narrazione, utilizzando gli scritti di Rumiz apparsi su Repubblica, si dipana attraverso storie minori che lambiscono la grande storia con slanci che ci porteranno ai nostri giorni attraversando “corde emotive” enfatizzate dal

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lavoro musicale dove si passerà da intonare canti tradizionali di varia provenienza a ballabali, al suono del baghet, delle campanine e del sivlì, coadiuvati dalla voce possente del coro insieme ad un’orchestrina d’epoca, sottolineando, anche con proprie composizioni contemporanee, l’epopea che si andrà a raccontare.

D i r e z i o n e m u s i c a l e

Oliviero Biella: voce, chitarra classica e acustica, mandolino, percussioni, flauto soprano diritto, flauto soprano traverso, percussioni

E n s e m b l e c o r a l e C a n t a r c h e v a i 20/25 vociV o c e n a r r a n t e

Ferruccio FilipazziI s u o n i d e l l a t r a d i z i o n e r i c e r c a t o r e

Valter Biella: baghet, campanine, sivlì, percussioniO r c h e s t r a “ C a n t a r c h e v a i ”

Marino Remigi: voce, clarinetto, sax soprano, chitarra, flauto contralto diritto

Giambattista Piantoni: flauto traverso, ottavino,

Paolo Saltarelli: batteria, percussioni

Guido Tacchini: trombone, bombardino, flauto contralto diritto, percussioni

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Maurizio Stefanìa: tastiere, fisarmonica, organo portativo, percussioni

Francesco Defendi: contrabbasso, chitarraF o n i c o

Pierangelo TomasoniG r a f i c a

Stefano Preda

E s i g e n z e t e c n i c h e

Il concerto, salvo in casi eccezionali che segnaleremo, si intende compreso di impianto voci, luci fonico e scenografico. Costo 2.000 € (per la provincia di Bergamo). Esenzione SIAE.

www.cantarchevai.it

C o n t a t t i

S t e f a n o P r e d a c ell. 347 83 57 867

[email protected]

O l i v i e r o B i e l l a cell. 328 28 65 488

[email protected]

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E n s e m b l e C a n t a r c h e v a i

Formatosi nel 1994 su idea del M.stro Oliviero Biella (attuale direttore artistico), inizia la propria attività cimentandosi nello studio e rielaborazione di brani tradizionali provenienti da varie regioni europee e proponendo il frutto del proprio lavoro in concerti per solo coro. Nel frattempo l’associazione organizza per i propri coristi stage di formazione corale con vari insegnanti attraversando vari stili. Dopo più di 15 anni di studio, lavoro artistico, composizione possiamo dire d’aver compreso a fondo l’importanza del nostro singolare percorso artistico ed umano che il gruppo esprime sul palco.

Al progetto, nel corso degli anni, si affiancano diversi musicisti, tutti interessati alla valorizzazione della musica acustica di ricerca. A livello di repertorio, nel frattempo, la formazione inizia ad affrontare brani d’autore, composizioni originali (in gran parte nate dalla creatività e dall’esperienza del direttore artistico). La scelta dei brani si caratterizza quindi ora per una grande varietà di ritmi e sonorità, come solo in parte testimoniato dalle produzioni discografiche. Tre sono le nostre produzioni discografiche: il primo CD Nadal

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1999 apre la strada in Italia ad una nuova idea di produzione discografica, connotata da forti principi di solidarietà, inaugurando la prassi del “prezzo trasparente” in copertina. Con la stessa modalità viene prodotto nel 2001 Pitoti CD fortemente innovativo ricco di composizioni per coro e musicisti del M.stro Oliviero Biella. Terza avventura discografica è il bellissimo CD Nadal encara (2003) con registrazioni dal vivo dei concerti natalizi. Ora il gruppo si sta cimentando alla quarta produzione discografica. Altri brani compaiono in compilation tra cui una nazionale di Amnesty International ed una del consorzio CTM-Altromercato comparendo accanto ad artisti del calibro di Moni Ovadia e Daniele Sepe.

F e r r u c c i o F i l i p a z z i

H o l e t t o f i a b e p e r i p i c c o l i n i d e l l e s c u o l e m a t e r n e e p e r i b i m b i d e l l e e l e m e n t a r i .

H o r a c c o n t a t o l e a n s i e e l e d e l u s i o n i c h e a c c o m p a g n a n o l e g i o v a n i v i t e v e r s o i l m o n d o a d u l t o .

H o n a r r a t o p a g i n e f a m i l i a r i p e r f i g l i , f r a t e l l i , g e n i t o r i , n o n n i .

H o d e s c r i t t o s t o r i e d i v i a g g i , d i g u e r r e , d i c i t t à , d i p e r i f e r i e .

D a a l l o r a n o n h o p i ù s m e s s o .

P e r c h é s e g r a n d e è i l p i a c e r e d i a s c o l t a r e , a l t r e t t a n t o g r a n d e è q u e l l o d i l e g g e r e e r a c c o n t a r e ! ( F. F. )

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Ferruccio Filipazzi nel 1973 fonda il gruppo musicale “…e per la strada” che aderisce al N u o v o C a n z o n i e r e

I t a l i a n o e all’Istituto E. De Martino con numerose tournées

in Italia e all’estero. Lavora con il Centro Teatrale Bresciano in “L’ingiustizia assoluta”, ballata drammatica con la regia di M a s s i m o C a s t r i . Per due anni è al Teatro Stabile di

Torino diretto da S e r g i o L i b e r o v i c i con gli spettacoli

“Little big Horn” e “Don Chisciotte” e con “Musica per tre giorni”, laboratorio spettacolo sulla musica popolare.

Nel 1981 approda, solo, al t e a t r o d e l B u r a t t o , dove

lavorerà per dieci anni prima come attore ( “Gli arcani maggiori”, “Storie da viaggio”, “Storie, storiette dal baule magico”) e poi anche come autore dei testi e delle musiche ( “Il lupo e la luna”, “Solo”, “Tazio Nuvolari”, “Acerba”). Con la S a l a F o n t a n a mette in scena “Pinocchio”, “Ulisse”, “Ci

vuole un posto”, “Blu”.

Dal ’98, insieme all’organizzatore E m i l i o V i t a , ha formato

una compagnia di teatro musicale che ha prodotto, in collaborazione con A c c a d e m i a P e r d u t a , gli spettacoli:

“Il brutto anatroccolo”, “Moby Dick”, “Simba il re leone”, “Un treno di perché” e “Zanna Bianca” ( quest’ultimo è produzione 2007). Fondamentale, oltre al teatro,

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l’esperienza della lettura teatrale con bambini e adulti.

Ha accompagnato F e r n a n d a P i v a n o , D a c i a M a r a i n i e

V i n c e n z o C o n s o l o . Dal ’96 al ’99 ha condotto un

seminario sulla lettura a voce alta presso l’Università Cattolica di Milano, ospitando P i n i n C a r p i e R o b e r t o

D e n t i . E’ stato “lettore ufficiale” della casa editrice E . E l l e

Ha letto in piazze, scuole, stazioni, rifugi, corriere, prati, balconi, cantine, montagne, osterie, castelli, barconi, furgoni, ville.

Da solo o in compagnia di decine di musicisti: Federico Ulivi, Paolo Ciarchi, Serena Bandoli, Fabrizio Tarroni, i Faxtet, Erminio Cella, Marco Mistrangelo, Maurizio Piantelli, i Pedra,Sergio Orlandi, Mariana Ramòs….

V a l t e r B i e l l a

L’Interesse per le forme espressive della cultura popolare si manifesta nel 1979 con la adesione al gruppo “Il Popolario” di Bergamo: dal lavoro di ricerca del gruppo nasce un primo spettacolo “L a n ò s t a f a m l a g h ’ a v r à r e s ù ”, cui segue “L a G i r a s t r o c c a , s p r a z z i e f o l l i e d i v i t a q u o t i d i a n a r a c c o n t a t i a l l a

m a n i e r a p o p o l a r e ”. Dal 1983 al 1986 collabora con l’associazione A.R.P.A. di Bergamo, proseguendo la propria

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attività di ricerca, dedicandosi all’approfondimento di alcuni aspetti della tradizione musicale bergamasca, nel 1989 fonda assieme ad altri musicisti lombardi e ticinesi il gruppo musicale la “Bandalpina” confluita poi nell’associazione culturale Meridiana, partecipando a manifestazioni in tutta Europa. Svolge dal 1996 l’attività di liutaio, dedicandosi quasi esclusivamente alla costruzione di strumenti della tradizione bergamasca, copie degli originali ritrovati in provincia. Tra il 1996 e il 1999 lavora ad un primo riordino dell’Archivio della cultura di base del Sistema Bibliotecario Urbano di Bergamo, presso la Fonoteca. Nel marzo del 2004 ha contribuito alla costituzione della Associazione “Il baghèt”; questa è nata dall’interesse di persone che hanno avuto legami diretti con la tradizione della cornamusa bergamasca e insieme intraprendono un percorso di rivalutazione della stessa. Dal 2008 collabora con il Centro Studi Valle Imagna, con un progetto mirato alla rivalutazione del flauto costruito in Valle, le cui testimonianze risalgono alla fine '700. Da anni presenta i contenuti delle proprie ricerche in iniziative di carattere divulgativo quali conferenze, spettacoli, incontri in biblioteche, scuole, associazioni culturali, trasmissioni radiotelevisive, mettendo a disposizione vari tipi di materiale di documentazione:

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strumenti musicali, fotografie, dia-tape, videoregistrazioni. Parte del materiale di ricerca raccolto dallo stesso è depositato presso l’Archivio della cultura di base del Sistema Bibliotecario di Bergamo, presso l’ Assessorato alla Cultura – Mondo popolare della Regione Lombardia, e presso il Centro Studi Valle Imagna, con sede a Sant’Omobono Imagna, in Bergamo. Gli argomenti trattati sono: la tradizione delle campane a festa e dello strumento “campanine” ad essa correlata, i canti, il patrimonio del baghèt, i flauti della Valle Imagna, la costruzioni di strumenti a fiato con la corteccia degli alberi, i balli in provincia di Bergamo. L’archivio è costituito sia da registrazioni audio che video per un totale di quasi 250 ore di materiale, con circa mille documenti sonori. Nel 1989 ha ricevuto il premio “Folkitalia – Omaggio a Paolo Nuti” su indicazione della giuria e dei lettori di Folk Bullettin, con questa motivazione:

“ L’opera di questo ricercatore e musicista bergamasco prosegue da molti anni e ha contribuito in modo decisivo alla ricostruzione di strumenti musicali ormai perduti o al

salvataggio di altri che rischiavano di scomparire. Autore di diverse pubblicazioni e sempre disponibile ad attività

didattiche”

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Dal 1997 la raccolta privata di documenti sonori è inserita nell’archivio generale del patrimonio orale in Europa, ed è stato catalogato nella pubblicazione di V e r o n i q u e G i n o u v è s ,

“R é p e r t o i r e d e s c o l l e c t i o n s d ’ a r c h i v e s s o n o r e s

d u p a t r i m o i n e o r a l d a n s l ’ E u r o p e d u S u d ” ,

pubblicata con il patrocinio della Comunità Europea, Janus, Marsiglia, 1997. La raccolta di documenti è interamente digitalizzata ed è disponibile al pubblico ed agli studiosi.