modelli di dati geografici modellizzazione dei...
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MODELLI DI DATI GEOGRAFICI
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MMOODDEELLLLIIZZZZAAZZIIOONNEE DDEEII DDAATTII
modellizzazioneesterna
0
20
40
60
80
100
modellizzaziinterna
modellizzazioneconcettuale
modellizzazionelogica
one
MODELLI DI DATI GEOGRAFICI
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SSTTAANNDDAARRDDIIZZZZAAZZIIOONNEEDDEELLLL''IINNFFOORRMMAAZZIIOONNEE GGEEOOGGRRAAFFIICCAA
EENNTTII PPRRIINNCCIIPPAALLII
• ISO/IEC JTC1/SC32 – ISO/IEC Comitato TecnicoCongiunto per le Informazioni Tecnologiche.SC32 è il sottocomitato di JTC1 che si occupa deiservizi di gestione dei dati, inclusi gli standardlegati alle unità di misura.
• ISO/IEC JTC1/SC33 --SC33 è il sottocomitato diJTC1 che si occupa dello standard ISO 8211usato come standard di base per lo scambio didati geografici.
• ISO/IEC TC211– Comitato Tecnico per leInformazioni Geografiche e la Geomatica; èformato da 33 paesi membri partecipanti e 16paesi osservatori.
Ha 5 gruppi di lavoro:
� WG1 – Sistemi di riferimento
� WG2 – Modelli e operatori di dati geospaziali.
� WG3 - Amministrazione di dati geospaziali.
� WG4 - Servizi geospaziali.
� WG5 - Profili e funzionali standard.
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Chairman TC211:Olaf ØstensenStatens kartverkNorwegian Mapping AuthorityKartverksveienN-3500 Hønefoss Norwaye-mail: [email protected]
Riferimento Italiano:Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI)UNINFOCorso Galileo Ferraris 93I-10128 Torino (TO)ItaliaTP: + 39 011 591 964TF: + 39 011 501 [email protected]
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• CEN TC287 – Organizzazione Europeadi standardizzazione per l’informazioneGeografica. TC287 ha 4 gruppi dilavoro:
� WG1 – Ambiti di standardizzazione.� WG2 – Modelli e applicazioni� WG3 – Trasferimento dei dati.� WG4 – Posizione dei sistemi di riferimento.
MMAATTEERRIIAALLEE PPRROODDOOTTTTOO::
CEN Report CR 13436:1998 Geog. Inf. - Vocabulary :terminologia di riferimento adottata dal CEN/TC 287;
CEN Report CR 13425:1998 Geog. Inf. - Overview
ENV 12009:1997 Geog. Inf. - Reference model
ENV 12160:1997 Geog. Inf. - Data Description - SpatialSchema
ENV 12656:1998 Geog. Inf. - Data Description - Quality
ENV 12657:1998 Geog. Inf. - Data Description - Metadata
ENV 12658:1998 Geog. Inf. - Data Description - Transfer
ENV 12661:1998 Geog. Inf. - Referencing - Geographicidentifiers
ENV 12762:1998 Geog. Inf. - Referencing - Direct Position
prENV 13376:1998 Geog. Inf. - Data Description - Rulesfor Application Schemas
CEN Report CR12660:1998 Geog. Inf . - Processing -Query and Update: spatial aspects.
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La LEGENconnessionentità spazi
Una carta è u
♦ dalla
♦ da at
Generalmentaltimetria.
Gli attributi visivamente ccui significato
43.649.6
49.4
49.5
50.1
49.8
DE'
LUISA
MARIA
BARO
NCEL
LI
UFFIZ
I
DEG
LI
PIAZZ
ALE
DPIAZZA
DEFINIZIONE DI CARTA
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DA della carta è la chiave die degli attributi non spaziali alleali.
n insieme di punti, linee e aree definite:
posizione nello spazio
tributi non spaziali
e si considerano separate planimetria e
non spaziali possono essere indication COLORI, SIMBOLI, SFUMATURE il è deducibile dalla legenda.
48.3
50.0
46.8
47.1
47.8
48.6
48.3
48.3
47.5
45.0
47.8
46.8
47.1
50.1
49.9
50.6
DEI
VIA
DEIVIA
MOSCA
DELLA
VIA
SAPONAI
DEI
VIA
GIUDICIDE'
PIAZZA
GUAN
TO
DEL
OSTE
RIA
VIAD'
ALTA
FRON
TE
CAST
ELLO
DEL
VIA
DE'
CAST
ELLA
NI
VIA
NERI
DEI
VIA
DEL
PARL
ASCI
O
VIA
VINEGIA
VIA
CORNO
DEL
VIA
LEO
NI
DEI
VIANINNA
DELLA
VIA
SIGNORIAELLA
GONDIDE'
VIA
FILIP
PINA
VIA
VIA
GRECI
DE'
BORGO
REM
IGIO
SAN
PIAZZ
A
MAG
ALO
TTI
DE'
VIA
RUSTI
CI
DE'
VIA
VIA
VIA
VIA
SAN
DIRE
MIG
IO
VIA
FIRENZESAN
REMIGIO
SAN
?
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Le relazioni topologiche tra entità geografichesono del tipo:
equivalenza (si sovrappone completamente);equivalenza parziale (si sovrappone parzialmente,attraversa);contenimento (è interna);adiacenza (è connessa o incontra);separatezza (è disgiunta)
RELAZIONI SPAZIALI TRA ENTITA’GEOGRAFICHE
L'analisi di una carta consente di:
• dare una conoscenza del territorio siapuntuale (basata sull'osservazione di ognisingolo oggetto) che generale (visioned'insieme);
• di sviluppare processi logici di tipodeduttivo e induttivo in funzione di relazioni diconcomitanza, vicinanza, frequenza,...;
Le relazioni spaziali tra entità geograficherintracciabili su una carta possono essereclassificate in vari modi.Una distinzione è quella tra le relazioni chesono indipendenti dall’orientamento, detteRELAZIONI TOPOLOGICHE, e quelle che nedipendono, dette RELAZIONI DIREZIONALI.
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Le relazioni direzionali includono le seguentirelazioni tra entità:
• di fronte a• dall’altra parte di• sopra• sotto
• descrizioni metriche di angoli azimutali
Si hanno poi relazioni di vicinanza che descrivonola distanza tra entità geografiche sia in terminimetrici quantitativi (misura della distanza) che intermini qualitativi, mediante termini quali
• vicino• lontano• in prossimità di
• a nord• a sud• a est• a ovest
e loro combinazioni
Relazioni topologiche, direzionali e di vicinanzasono spesso utilizzate combinate tra loro
Modelli di dati geografici
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EESSEEMMPPIIOO DDII RREELLAAZZIIOONNII SSPPAAZZIIAALLII TTRRAA EENNTTIITTAA’’
• Topologicheb è interno a ca è connesso a cd è disgiunto da af è sovrapposto a e
• Vicinanzaa vicino a bf lontano da a
• Direzionalig a est di bd a nord di g
bc
d
fhe
g
a
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CCAARRTTOOGGRRAAFFIIAA NNUUMMEERRIICCAA
• coordinate che descrivono gli schemispaziali che rappresentano gli oggetti delterritorio o le entità geografiche (features);
• relazioni tra gli elementi di talerappresentazione;
• attributi che ne individuano la tipologia.
La cartografia numerica è un’immaginespeculare della cartografia tradizionale(Galetto, Spalla):• l’elemento base della cartografia tradizionale è
un disegno che contiene in forma implicita lecoordinate dei punti
• nella cartografia numerica l’elemento base èl’insieme delle coordinate che contiene informa implicita la sua visualizzazione sottoforma di disegno.
La cartografia numerica ha tutti i contenuti ealmeno tutte le stesse funzioni di base dellacartografia tradizionale.
Modelli di dati geografici
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EENNTTIITTAA'' EE CCAAMMPPII
Astraendo dal loro contenuto, i dati georeferenziatipossono essere ripartiti nelle categorie principali dicampi o di entità.
I campi sono rappresentativi di fenomeni continuiquasi ovunque nel dominio di definizione, quali adesempio il rumore ambientale piuttosto che l’altimetriadel territorio; i campi vengono usualmentediscretizzati, e rappresentati mediante matrici regolaridi attributi (modello matrix o raster georeferenziato)
Alla seconda categoria (entità) appartengonoviceversa gli oggetti discontinui, delimitatispazialmente da confini ben precisi ed,eventualmente, caratterizzati da specifici attributi: unesempio di entità sono la ripartizione del territorio inaree normative piuttosto che il grafo descrittivo di unarete di infrastrutture di trasporto; in ambito GIS leentità vengono usualmente rappresentate mediantemodelli vettoriali, eventualmente topologici, cuivengono associate opportune tabelle di attributi.
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FFEENNOOMMEENNII GGEEOOGGRRAAFFIICCII MMOODDEELLLLIIZZZZAABBIILLIIAA CCAAMMPPII
MODELLO DIGITALE DEL TERRENO
IMMAGINE TELERILEVATA
FENOMENOSPAZIALE
?GRIGLIA - RASTER
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PER UN MODELLO DIGITALE E' POSSIBILE ANCHE UNARAPPRESENTAZIONE A CURVE DI LIVELLO
O UNA RAPPRESENTAZIONE A TRIANGOLIIRREGOLARI (TIN)
1300 1350 1400 1450 1500 1550 1600
East (Km)
4800
4850
4900
4950
5000
5050
5100
5150
Nor
th (K
m)
-55
-51
-47
-43
-39
-35
-31
-27
-23
-19
-15
Differences (Km) From -25 to -15 From -15 to -10 From -10 to -5 From -5 to 5 From 5 to 10 From 10 to 15 From 15 to 25
Predictions (Km)
FENOMENOSPAZIALE
?PUNTI - CURVE
SUPERFICI
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FFEENNOOMMEENNII GGEEOOGGRRAAFFIICCII MMOODDEELLLLIIZZZZAABBIILLIIAA EENNTTIITTAA''
MODELLO A ENTITA'
FENOMENO SPAZIALE
?GEOMETRIA: PUNTO - CURVA - SUPERFICIE
TOPOLOGIA: NODO - SPIGOLO - FACCIA
Modelli di dati geografici
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MA LA CARTA POTREBBE ESSERE DERIVATA DA UNAIMMAGINE DIGITALE
0 1 0 0 0 0 2 2 20 1 0 3 0 0 2 2 20 1 0 0 0 0 0 0 0
0 1 0 0 0 0 4 4 0
0 1 0 0 0 0 0 0 00 1 0 0 0 0 0 0 0
Inoltre:� in molti casi può essere più comodo trattare dati grigliati
(ad esempio si possono usare algoritmi di algebramatriciale)
� non ci sono più, come nel passato, problemi legatiall'occupazione di memoria di massa.
→→→→ II FFEENNOOMMEENNII GGEEOOGGRRAAFFIICCII PPOOSSSSOONNOOEESSSSEERREE MMOODDEELLLLIIZZZZAATTII SSEECCOONNDDOO UUNNMMOODDEELLLLOO IIBBRRIIDDOO
?
Modelli di dati geografici
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→→→→ PPRROOBBLLEEMMAA DDEELLLLAA RRAASSTTEERRIIZZZZAAZZIIOONNEE EVETTORIALIZZAZIONE
⇒DIVERSI CRITERI DI RASTERIZZAZIONE
• DEL CENTRO• DI IMPORTANZA• DI DOMINANZA
⇒DIVERSI ALGORITMI UTILIZZATI PER LAVETTORIALIZZAZIONE (AD ESEMPIO IN GRASS SIUTILIZZA IL METODO DETTO DI BRESHENAM)
ATTENZIONE: IL RISULTATO DIRASTERIZZAZIONE E VETTORIALIZZAZIONEDIPENDE DAL PACCHETTO GIS UTILIZZATO(OLTRE CHE OVVIAMENTE DAL PASSO DIRISOLUZIONE E DAL METODO ADOTTATO)!
Modelli di dati geografici
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MMOODDEELLLLIIZZZZAAZZIIOONNEE DDII DDAATTII GGEEOOGGRRAAFFIICCII
I dati appartenenti a una base di dati geografici sonosostanzialmente composti da tre componenti:
aspetto semantico:attributi statistici e/o
testuali
aspetto spazialegeometria/topologia
aspetto di qualità
La geometria di un fenomeno, descritta permezzo di coordinate di punti e funzionimatematiche, usa come elementi standard dibase le primitive geometriche e dipende dalsistema geodetico di riferimento adottato e dallascala di rappresentazione (la scala definisce ildettaglio e le approssimazioni rispetto alla"realtà").
La componente geometrica può essere
• vettoriale (coordinate dei punti che descrivonola forma geometrica)
• raster (insieme di pixel corrispondenti alparticolare oggetto)
Modelli di dati geografici
La componente vettoriale può contenere o menola descrizione della topologia associata alle entitàgeografiche considerate.
La topologia (relazioni topologiche: adiacenza,connessione e contenimento) è invariante perdeformazioni elastiche e continue (ad esempiotrasformazioni di datum o di sistema di coordinate)ed è descritta a partire da primitive topologiche.
Una volta definito un oggetto come fenomenosingolo del mondo reale lo schema spazialefornisce la descrizione della sua geometria etopologia.
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La componente semantica è data dall’insiemedegli attributi di vario dominio (numerico,stringa,…) associati alla parte geometrica deldato.
L'aspetto di qualità è descritto mediante lecategorie di accuratezza, completezza edaggiornamento.
Modelli di dati geografici
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TTOOPPOOLLOOGGIIAA
L'aspetto geometrico delle entità geografiche èdescritto in ultima analisi da coordinate di puntirelativamente ad un sistema geodetico di riferimento(posizionamento diretto).
La geometria che descrive le entità di un territorio puòvariare in funzione di molti fattori, ad esempio alvariare della scala nominale della rappresentazionedigitale.
PPeerr ggaarraannttiirree qquuiinnddii rraapppprreesseennttaazziioonnee ssii ddeevvooee ddeellllee rreellaazziioonnii ddii ttiippoo nnoo
regione A
carta 1
regione Bllaa ccoonnssiisstteennzzaa ddeellllaannoo iinnttrroodduurrrree ddeeii vviinnccoolliinn mmeettrriiccoo..
carta 2
inconsistenza
Modelli di dati geografici
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⇒⇒⇒⇒ linea nera = confine svizzero misure ETH
⇒⇒⇒⇒ linea verde = confine CTR lombardia 1:10000
⇒⇒⇒⇒ linea rossa = confine svizzero carta svizzera1:200000 digitalizzata
Modelli di dati geografici
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La ttooppoollooggiiaa è la disciplina matematica che si occupadi connessione e adiacenza di punti e linee e chepermette quindi di analizzare le relazioni spaziali tradati geografici.
Una struttura dati topologica determinaesattamente come e dove sono connessipunti e linee su una carta numerica per mezzodi congiunzioni topologiche, dette nodi.
La tteeoorriiaa ddeeii ggrraaffii è lo strumento utilizzabile perrendere consistente una carta numerica descritta permezzo di primitive geometriche.
Un qualsiasi aggiornamento della carta dovràrispettare i vincoli topologici imposti alle varieentità geografiche coinvolte.
Modelli di dati geografici
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DDEESSCCRRIIZZIIOONNEE DDEELLLL''AASSPPEETTTTOO SSPPAAZZIIAALLEEDDII DDAATTII GGEEOOGGRRAAFFIICCII
Per descrivere gli aspetti spaziali dei dati geograficiabbiamo seguito le indicazioni riportate nelprestandard europeo (ENV 12160, 1997) del CEN1
ratificate dal UNI2.
Le pprriimmiittiivvee ggeeoommeettrriicchhee descrivono, parzialmente ototalmente, la rappresentazione spaziale di un oggettomediante ccoooorrddiinnaattee ee ffuunnzziioonnii mmaatteemmaattiicchhee: tuttele posizioni che concorrono alla descrizione di unaprimitiva devono essere riferite allo stesso sistemageodetico di riferimento.
Le entità geometriche utilizzate per la descrizione difenomeni spaziali nel dominio bidimensionale sono:
1 Comité Européen de Normalisation.2 Ente Nazionale Italiano di Unificazione.
grigliapixelbanda rastervoxelblocco raster
campi
puntocurva
superficie
entità vettoriali
Modelli di dati geografici
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PPRRIIMMIITTIIVVEE GGEEOOMMEETTRRIICCHHEE
⇒ PPuunnttoo:: è una primitiva geometrica 0-dimensionale,la cui posizione spaziale è descritta da coordinate(posizionamento diretto: insieme ordinato di numeriin un sistema di riferimento di posizioni).
⇒ CCuurrvvaa:: è una primitiva geometrica limitata,continua, monodimensionale e può essere chiusao aperta.Una curva è descritta da un metodo diinterpolazione3 applicato ad una lista di due o piùposizioni dirette.
Una curva può intersecare se stessa• esplicitamente (nella lista delle coordinate ci sono
uno o più valori ripetuti)• implicitamente (il metodo di interpolazione
applicato alla lista di coordinate dà luogo alpassaggio della curva due o più volte dalla stessaposizione spaziale).
3 metodi di interpolazione: cammino minimo, arco, B-spline, clotoide.
curva intrecciataimplicitamente
curva intrecciataesplicitamente
Modelli di dati geografici
⇒ BBoorrddoo:: è un elemento chiuso monodimensionalenon intrecciato (né esplicitamente, néimplicitamente); può essere composto da una o piùcurve.
⇒ SSuuppeerrffiicciiee:: è una primitiva geometrica limitata,continua, bidimensionale, delimitata da un bordoesterno e da zero o più bordi (o confini) interni nonannidati e non intrecciati.
superficiepossibile
superficienonpossibile
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superficienonpossibile
Modelli di dati geografici
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⇒ SSttrruuttttuurraa ((ffrraammee)):: è una primitiva basata su unapartizione con areole dello spazio considerato: taliareole sono l'elemento base della struttura. Laforma e dimensione delle areole lungo ogni assedel sistema di riferimento scelto per la strutturasono costanti e caratterizzano la struttura stessa.
Si considerano strutture bi o tridimensionali:nell’ultimo caso la struttura è una partizionecostituita da uno o più piani contigui di righe ecolonne contigue, di unità regolari che riempionouna parte limitata dello spazio.
Dato un ordine di numerazione lungo i tre assi, ognielemento unitario nella struttura è univocamentedefinito da tre numeri interi: numero di riga, numerodi colonna, numero di piano.
Deve inoltre essere definita la posizione direttadell'origine (0, 0, 0) della struttura in uno specificosistema geodetico di riferimento e secondo undeterminato sistema di coordinate.
Modelli di dati geografici
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In un sistema piano si può definire un angolo dirotazione tra gli assi del sistema di coordinate e gliassi della struttura.
Struttura in un sistema di riferimento geografico
Struttura in un sistema di riferimento piano
Modelli di dati geografici
⇒ GGrriigglliiaa:: è una distribuzione regolare di punti,derivabile dagli angoli di tassellatura, determinatida una struttura. Una griglia è definita in accordocon la specifica struttura che fornisce la posizionespaziale di ogni punto della griglia stessa.
⇒ PPiixxeell:: è una primitiva geometrica bidimensionale,elemento base (o unità) di una specifica strutturabidimensionale. La sua posizione spaziale èdefinita dal numero di riga e di colonna.
⇒ BBaannddaa rraasstteerr:: bidimensionale coe rettangolare drettangolare bidim
P(i,j)
i
j
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è una primitiva geometricastituita da una porzione limitatai una specifica struttura
ensionale.
Modelli di dati geografici
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⇒ VVooxxeell:: è una primitiva geometricatridimensionale, elemento base per una specificastruttura a tre dimensioni.
⇒ BBllooccccoo rraasstteerr:: è una primitiva geometricacorrispondente ad una parte limitata di unastruttura a tre dimensioni.
Modelli di dati geografici
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PPRRIIMMIITTIIVVEE TTOOPPOOLLOOGGIICCHHEE
Le primitive topologiche descrivono gli aspettitopologici delle entità geografiche stabilendo dellerelazioni che le connettono.
Gli aspetti topologici di un oggetto possono esseredescritti da una o più primitive topologiche.
Le entità topologiche per una descrizione neldominio bidimensionale sono:
nodospigoloanellofaccia
Modelli di dati geografici
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⇒ NNooddoo:: è una primitiva topologica 0-dimensionale.Si può distinguere tra due tipi di nodi.
• Nodo connesso. Si tratta di un nodo connessoad uno o più spigoli. In questo caso si puòulteriormente distinguere tra nodo che è iniziale ofinale di uno spigolo, detto nodo terminale, enodo che è solo intersezione di lati, in questocaso si parla di nodo intermedio.
• Nodo isolato: nodo che non è connesso connessuno spigolo.
Si può osservare che quello che può essereconsiderato nodo intermedio se riferito ad undeterminato spigolo può anche essere terminalerispetto ad un altro spigolo.
⇒ SSppiiggoolloo:: è una primitiva topologicamonodimensionale che rappresenta unaconnessione orientata tra due nodi terminali; i duenodi possono essere coincidenti.
⇒ AAnneelllloo:: è un insieme ordinato di spigoli connessiche formano un elemento monodimensionale nonintersecantesi né implicitamente né esplicitamente.I punti estremanti di un anello convergono allostesso nodo.
⇒ FFaacccciiaa:: è una primitiva topologica descritta da unanello esterno e da zero a molti anelli interni.
Modelli di dati geografici
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LLEE PPRRIIMMIITTIIVVEE TTOOPPOOLLOOGGIICCHHEE DDEEFFIINNIITTEE SSOONNOOLLEEGGAATTEE TTRRAA LLOORROO DDAA UUNN IINNSSIIEEMMEE DDII
RREELLAAZZIIOONNII::
1. Un nodo terminale è:⇒⇒⇒⇒ punto iniziale di 0-m spigoli⇒⇒⇒⇒ punto finale di 0-m spigoli.
2. Un nodo intermedio giace su 1-m spigoli.
3. Un nodo isolato appartiene a 0-m facce.
4. Uno spigolo⇒⇒⇒⇒ può contenere da 0 a m nodi intermedi;⇒⇒⇒⇒ ha da 0 a 1 spigoli precedenti;⇒⇒⇒⇒ ha da 0 a 1 spigoli seguenti;⇒⇒⇒⇒ ha da 0 a m facce a destra;⇒⇒⇒⇒ ha da 0 a m facce a sinistra;⇒⇒⇒⇒ è un componente di 0-m anelli.
5. Un anello⇒⇒⇒⇒ è composto da 1-m spigoli;⇒⇒⇒⇒ è anello esterno di 0-1 faccia;⇒⇒⇒⇒ è interno di 0-1 faccia.
6. Una faccia⇒⇒⇒⇒ ha un solo anello esterno;⇒⇒⇒⇒ ha 0-m anelli interni;⇒⇒⇒⇒ può contenere 0-m nodi isolati.
Modelli di dati geografici
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MMOODDEELLLLII SSPPAAZZIIAALLIII modelli spaziali considerati si rifanno alla teoria deiGGrraaffoo..
La definizione di grafo si basa semplicemente⇒⇒⇒⇒ sull'esistenza di due insiemi disgiunti V e S
(insieme dei vertici e degli spigoli)⇒⇒⇒⇒ sui rapporti di incidenza di vertici e spigoli mediante
un'applicazione.
I rapporti di incidenza possono essere descritti dacoppie ordinate.Se i vertici vi e vf incidono con lo spigolo s questo puòessere descritto associando allo spigolo s la coppia(vi, vf) o (vf, vi).
Le due coppie (vi, vf) e (vf, vi) sono del tuttoequivalenti (vale una relazione d'equivalenza E).
Allora se VxV è l'insieme di tutte le coppie ordinate divertici, allora VxV/E è l'insieme delle classi di coppie[(vi, vf)]=[ (vi, vf), (vf, vi)].
Le relazioni di incidenza si possono descrivereattraverso applicazioni da S a VxV/E.
Siano V e S due insiemi disgiunti,g :S→VxV/E un'applicazione.
Allora la terna G = (V,S,g) si dice grafo con insiemedi vertici V e insieme di spigoli S.
Modelli di dati geografici
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DDeeffiinniizziioonnee:: se s ∈ S e g(s) = [(vi, vf)], allora vi e vfsono collegati attraverso s.
DDeeffiinniizziioonnee:: se vi = vf lo spigolo è detto cappio ocircuito.
DDeeffiinniizziioonnee:: se g(s1) = g(s2)s1, s2 ∈ Ss1 ≠ s2
si ha un biangolo.
vi = vf
vi
vf
s
vf
s1
vi
s2
Modelli di dati geografici
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DDeeffiinniizziioonnee:: un grafo si dice planare (o piano) se èrappresentabile nel piano.
DDeeffiinniizziioonnee:: un grafo è detto orientato se per ognispigolo si indica il punto di origine. In un grafoorientato ad ogni spigolo si assegna un verso dipercorrenza rappresentato con una freccia.
DDeeffiinniizziioonnee:: un grafo è detto completo se i vertici adue a due sono collegati esattamente con unospigolo.
Modelli di dati geografici
DDeeffiinniizziioonnee:: il grado di un vertice v è la cardinalitàdell'insieme di tutti gli spigoli che incidono con ilvertice v stesso.
Se si considerano grafi finiti (cioè con un numerofinito di vertici) senza cappi e biangoli, il grado delvertice fornisce anche il numero dei vertici che sonocollegati al vertice attraverso gli spigoli.
DDs
Il numero degli spigoli è dato da:
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eeffiinniizziioonnee:: un grafo in cui tutti i vertici hanno lotesso grado si dice regolare.
ns =21
∑∈Vv
(v) grado
In un grafo finito con nv vertici, il grado di ognivertice è
grado (v) = nv- 1
Il numero degli spigoli è quindi
ns = 21 nv(nv- 1)
Modelli di dati geografici
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DDeeffiinniizziioonnee:: una successione finita di vertici vxcollegati da spigoli sx (vi, s1, v1, s2 , …, vf) si dicecatena con origine nel punto vi e termine nel punto vf.Vertici e spigoli possono ripetersi.
DDeeffiinniizziioonnee:: una catena è chiusa se vi = vf.
DDeeffiinniizziioonnee:: una catena è semplice se nessunospigolo è ripetuto.
DDeeffiinniizziioonnee:: una catena con vertici a due a duedisgiunti è detta cammino.
vi
vf
s1s2
s3
s4
s5
s6
s7
vi
vf
s1
s2
s3
s4s5
s6
s7
vi
vf
s1s2
s3
s4s5
s6
Modelli di dati geografici
GRAFI E STRUTTURA TOPOLOGICA
⇒⇒⇒⇒ I modelli basati sui grafi sono quei modelligeometrici con struttura topologica checollegano tramite puntatori i dati relativi a facce,spigoli e nodi associati a entità spaziali.
⇒⇒⇒⇒ Ci sono quindi due tipi di informazioni:
⇒⇒⇒⇒ puntatori: definiscono le connessioni tra leprimitive topologiche
⇒⇒⇒⇒ dati numerici, che possono esserecoordinate di punti o parametri di equazioni dicurve e superfici e descrivono quindi leprimitive geometriche.
36
Modelli di dati geografici
37
SSCCHHEEMMII SSPPAAZZIIAALLII CCEENN 228877
Vediamo ora gli schemi spaziali, cioè gli schemisecondo i quali le primitive precedenti possono essereaggregate per definire e descrivere gli aspetti spazialidei dati geografici.
Un qualsiasi dato geograficopuò essere descritto facendoriferimento ad un qualsiasischema spaziale definito dalproprietario dei dati; in tal caso ilproduttore e/o proprietario dellacartografia specifica quali sonole primitive che partecipano alladescrizione del dato spaziale.
In alternativa alla creazionedi un proprio schemaspaziale personalizzato sipuò fare riferimento aglischemi predefiniti nelprestandard europeo ENV12160.
CEN TC 287SCHEMA G1
Modelli di dati geografici
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SScchheemmaa ddii bbaassee GG00
Lo schema G0 è uno schema completo di tutte leprimitive geometriche e topologiche descritteprecedentemente, utile come base per definire unoschema spaziale personalizzato. Tutti gli schemipredefiniti che seguono sono stati progettati facendoriferimento a questo schema di base. Un set di datigeografici definito facendo riferimento a questoschema sarà composto da un insieme di primitivetopologiche e geometriche.
VViinnccoollii ssuullllee pprriimmiittiivvee:: non sono previsti vincoliaggiuntivi a quelli dati nelle definizioni.
Primitivegeometrichepuntocurvasuperficiestrutturagrigliapixelbanda rastervoxelblocco raster
Primitivetopologiche:nodo:
intermedioterminaleisolato
spigoloanellofaccia
Modelli di dati geografici
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EESSEEMMPPIIOO DDII DDIIFFFFEERREENNTTII DDEESSCCRRIIZZIIOONNIIDDEELLLLOO SSTTEESSSSOO FFEENNOOMMEENNOO SSEECCOONNDDOO
DDIIVVEERRSSII SSCCHHEEMMII SSPPAAZZIIAALLII..
• 5 strade (strada1, strada2, , strada5)• 6 incroci reali di strade• 1 pseudo-incrocio (una strada è sopraelevata
rispetto alla seconda)• 9 particelle catastali
A B C
D E F
G H I
STR
AD
A 1
STRADA 1
STR
AD
A 2
STR
AD
A 2
STR
AD
A 3
STRADA 5
STRADA 4 STRADA 4
?
Modelli di dati geografici
40
SSCCHHEEMMAA SSPPAAZZIIAALLEE GG00::DDEESSCCRRIIZZIIOONNEE GGEEOOMMEETTRRIICCAA
Primitive geometriche utilizzate:
• curve: in questo caso sono segmenti di retta
• punti: i punti sono vertici di segmenti ( )oppure sono punti il cui attributo è un elementodi toponomastica ( )
• superfici: le particelle sono rappresentate dasuperfici, le strade da insiemi di superfici(corrispondenti a tronchi e incroci)
A B C
D E F
G H I
STR
AD
A 1
STRADA 1
STR
AD
A 2 ST
RA
DA
3STRADA 5
STRADA 4 STRADA 4
Modelli di dati geografici
41
SSCCHHEEMMAA SSPPAAZZIIAALLEE GG00::DDEESSCCRRIIZZIIOONNEE TTOOPPOOLLOOGGIICCAA
Primitive topologiche utilizzate (esempio):
• nodo (ad ogni intersezione di curve introducoun nodo)
• spigolo• faccia (le facce corrispondono alle particelle, a
tronchi di strada e a incroci di strade)
Modelli di dati geografici
42
GGrraaffoo ttooppoollooggiiccoo ppllaannaarree ccoommpplleettoo GG11
Vincoli sulle primitive:⇒⇒⇒⇒ Due punti distinti non possono avere la stessa posizione;
⇒⇒⇒⇒ Le facce devono riempire completamente il piano senzamai sovrapporsi;
⇒⇒⇒⇒ Le curve descriventi uno spigolo devono essereconnesse; in tutti gli altri casi non possono néautointersecarsi né intersecare altre curve, siaimplicitamente che esplicitamente.
⇒⇒⇒⇒ Il posizionamento diretto del nodo iniziale di uno spigolodeve essere uguale al posizionamento diretto della primacurva che descrive lo spigolo;
⇒⇒⇒⇒ il posizionamento diretto del nodo finale deve essereuguale al posizionamento diretto dell’ultima curva chedescrive lo spigolo;
⇒⇒⇒⇒ un nodo isolato deve necessariamente appartenere aduna determinata faccia.
(esempio Arc/Info)
Primitivegeometrichepuntocurva
Primitivetopologiche:nodo:
terminaleisolato
spigolofaccia
Modelli di dati geografici
43
GGrraaffoo ppllaannaarree rreettee lliinneeaarree GG22
Vincoli sulle primitive: valgono gli stessi vincolidefiniti per lo schema G1.
Grafo planare delle strade
N.B.: non si riescono a descrivere fenomeni nonplanari, come ad esempio la sovrapposizione distrade
Primitivegeometrichepuntocurva
Primitivetopologiche:nodo:
terminaleisolato
spigolo
A B C
D E F
G H I
STR
AD
A 1
STRADA 1
STR
AD
A 2
STR
AD
A 2
STR
AD
A 3
STRADA 5
STRADA 4 STRADA 4
Modelli di dati geografici
44
GGrraaffoo nnoonn ppllaannaarree rreettee lliinneeaarree GG33
Vincoli sulle primitive:⇒⇒⇒⇒ due punti distinti non possono avere medesima
posizione;
⇒⇒⇒⇒ il posizionamento diretto del nodo iniziale di uno spigolodeve essere uguale al posizionamento diretto della primacurva che descrive lo spigolo;
⇒⇒⇒⇒ il posizionamento diretto del nodo finale deve essereuguale al posizionamento diretto dell’ultima curva chedescrive lo spigolo.
Sono consentite intersezioni tra curve e tra spigolisenza che queste creino necessariamente nodi.
Primitivegeometrichepuntocurva
Primitivetopologiche:nodo:
terminaleisolato
spigolo
Modelli di dati geografici
45
Grafo non planare delle strade
A B C
D E F
G H I
STR
AD
A 1
STRADA 1
STR
AD
A 2
STR
AD
A 2
STR
AD
A 3
STRADA 5
STRADA 4 STRADA 4
Modelli di dati geografici
46
GGrraaffoo nnoonn ppllaannaarree rreettee lliinneeaarree ccoonn ssuuppeerrffiicciiGG44
Vincoli sulle primitive:le superfici non devono necessariamente riempire tutto lospazio e possono anche sovrapporsi fra loro; per il restodelle primitive restano definiti i vincoli già citati nello schemaG3
Descrizione geometrica mediante curve e superfici (lesuperfici si riferiscono alle strade che hanno larghezzamaggiore di un certo valore prefissato).
Primitivegeometrichepuntocurvasuperficie
Primitivetopologiche:nodo:
terminaleisolato
spigolo
A B C
D E F
G H I
STR
AD
A 1
STR
AD
A 2
STR
AD
A 2
STR
AD
A 3
STRADA 5
STRADA 4 STRADA 4
STRADA 1
Modelli di dati geografici
47
SSppaagghheettttii GG55
Vincoli sulle primitive:nessuno
Strato informativo particelle: si noti che la curva chesepara H ed I è ripetuta (ad es. cartografia tecnicacomunale con modellizzazione solo geometrica).
Primitivegeometrichepuntocurva
A B C
D E F
G H I
Modelli di dati geografici
48
Descrizione della geometria mediante le primitive:
• curve: in questo caso sono segmenti di retta
• punti: i punti sono vertici di segmenti ( ) oppuresono punti il cui attributo è un elemento ditoponomastica ( )
N.B.: una descrizione geometrica di questo tipo èquella di dati catastali del Dipartimento del Territoriotrasferiti tramite il formato di trasferimento NTF delCatasto Geometrico.
A B C
D E F
G H I
STR
AD
A 1
STRADA 1
STR
AD
A 2 ST
RA
DA
3STRADA 5
STRADA 4 STRADA 4
Modelli di dati geografici
49
RReettee iirrrreeggoollaarree ddii ffiigguurree ttrriiaannggoollaarrii GG66
Vincoli sulle primitive:⇒⇒⇒⇒ punti distinti non possono avere la stessa posizione;
⇒⇒⇒⇒ non è ammessa la sovrapposizione tra facce;
⇒⇒⇒⇒ si hanno solo facce triangolari descritte da tre spigoli.
Primitivegeometrichepunto
Primitivetopologiche:nodo:
terminalespigolofaccia
Modelli di dati geografici
50
IImmmmaaggiinnee rraasstteerr GG77
Vincoli sulle primitive:nessuno.
Immagine raster
Primitivegeometrichestrutturabanda raster
Modelli di dati geografici
51
GGrriigglliiaa ssppaazziiaallee GG88
Vincoli sulle primitive:la forma delle areole che compongono la strutturadeve essere rettangolare.
Primitivegeometrichestrutturagriglia
Modelli di dati geografici
MMOODDEELLLLOO VVEETTTTOORRIIAALLEE TTOOPPOOLLOOGGIICCOO
GEOMETRIA DEI NODINODO X YA 0.0 0.0B 1.5 4.0C 1.5 3.0D 4.0 1.5E 7.0 3.2F 7.0 0.0
GEOMETRIA DEGLI SPIGOSPIGOLO COORDIl1 1.5, 4.0 0.0, 4.0l2 0.0, 0.0 7.0, 0.0l3 7.0, 0.0 7.0, 3.2l4 7.0, 3.2 7.0, 4.0l5 0.0, 0.0 1.5, 3.0l6 1.5, 3.0 1.5, 4.0l7 1.5, 3.0 4.0, 1.5l8 7.0, 3.2 4.0, 1.5l9 4.0, 1.5 7.0, 3.2
A l2
B
C
D
l1
l4
l5
l6l7
l9
ESERCIZIO: Descrivere gcarta riportata nell'esem
b
d e
c52
LINATE
0.0, 0.0
1.5, 4.0
l8
eometripio (no
E
l3
a
F
a e topologia delladi, spigoli e facce)
Modelli di dati geografici
53
TOPOLOGIA DELLE FACCE
(considerata la rotazionein senso antiorario, se lospigolo è orientato insenso opposto, siaggiunge il segno -)
FACCIA SPIGOLOa l1,-l5,l6b l4,-l6,l7,l9c l2,l8,-l7,l9d l3,-l8,-l9e l1,l2,l3,l4
TOPOLOGIA DEI NODI
(se lo spigolo è entrantesi aggiunge il segno -)
NODO SPIGOLIA l2,-l5,-l1B -l4,-l6,l1C l5,l6,l7D -l7,-l8,l9E -l9,-l3,l4F -l2,l3,-l8
TOPOLOGIA DEGLI SPIGOLI
SPIGOLO NODOINIZIALE
NODOFINALE
FACCIADESTRA
FACCIASINISTRA
l1 B A e al2 A F e cl3 F E e dl4 E B e bl5 C A a cl6 C B b al7 C D c bl8 F D d cl9 D E d b
Modelli di dati geografici
54
CCRREEAAZZIIOONNEE DDEELLLLAA TTOOPPOOLLOOGGIIAA CCOOMMPPLLEETTAA
11.. CCoonnnneessssiioonnee ddeellllee ccuurrvvee ppeerr ffoorrmmaarree ii bboorrddii..Le curve sono ordinate in funzione dell’estensione(coordinate X,Y minime e massime) cosicché curvetopologicamente vicine risultino vicine anche neldatafile (risparmio di tempo nella ricerca di curveadiacenti).Le curve vengono poi esaminate per valutare leintersezioni: punti di congiunzione sono costruiti pertutte le curve che si uniscono e i record contenenti lecoordinate dei punti della curva sono estesi in modotale da contenere anche i puntatori alle altre curvee gli angoli tra curve intersecantisi.Le curve che si intersecano in punti diversi da quellifinali sono automaticamente spezzate in nuove curve.
F1
F3
nodo
faccia diinviluppo
F2
Fi
Modelli di dati geografici
55
22.. TTeesstt ssuullllaa cchhiiuussuurraa ddeellllee ffaaccccee..Il grafo risultante può essere facilmente controllato perquanto riguarda la chiusura controllando i record chedescrivono le curve per verificare se ogni curva hadei puntatori da e verso almeno un'altra curva.
Un' ”altra curva” potrebbe essere la curva stessa nelcaso di poligono semplice (costituito da una solafaccia, eventualmente con superfici di esclusioneall’interno) o nel caso di una superficie di esclusionesemplice (definita da una singola curva).
A tutte le curve che non passano il test deve essereassociato un flag in modo tale che siano visibili consimboli particolari in fase di visualizzazione.
33.. CCoonnnneessssiioonnee ddeellllee ccuurrvvee ppeerr ffoorrmmaarree llee ffaaccccee..Come primo passo si crea la faccia di “inviluppo” delcontorno esterno della mappa.
Questa entità consiste di record contenenti:
• un identificatore unico;
• un codice che identifica che si tratta di una faccia diinviluppo;
• un puntatore ad anello;
• una lista di puntatori alle curve di contorno;
• l’area corrispondente alla faccia;
• la sua estensione (valori minimi e massimi dellecoordinate dei vertici del rettangolo che la contiene).
Modelli di dati geografici
56
La faccia di inviluppo non è vista dall’utente e il scopoè solo quello di permettere la costruzione dellastruttura topologica della rete.
La faccia di inviluppo è creata seguendo le curveattorno al bordo esterno procedendo in senso orario escegliendo ad ogni nodo la curva più a sinistra.
L’identificatore di ogni curva è registrato e archiviatoinsieme agli altri dati e un flag è settato per indicareche ogni curva è stata attraversata una volta.
Una volta che è stato creata la faccia esterna, o diinviluppo, vengono create quelli interne.
Si riparte dal punto precedente ma in questo caso,procedendo in senso orario, viene scelta ad ognipunto di giunzione la curva più a destra.
Deve essere tenuto conto del numero di volte che lacurva viene attraversata: se viene attraversata per laseconda volta si finisce la ricerca.
Quando si ritorna al punto di partenza sono stateidentificate tutte le curve componenti la faccia.
Modelli di dati geografici
Nello stesso tempo viene fatto il controllo sull’angolodi rotazione cumulato ad ogni nodo (se alla fine non èuguale a 360°, per il teorema del cammino chiuso,l'anello che contorna la faccia è intrecciato).
Come per la faccia di inviluppo, così la prima entitàfaccia è caratterizzata da un insieme di informazioni:
La mol'ideseg
•
•
•
•
•
•
identificatore;
codice della faccia;
puntatore ad anello dalla faccia di inviluppo (nellostesso tempo l’identificatore di questa faccia è scrittonel puntatore ad anello della faccia di inviluppo);
una lista di tutte le curve di contorno (allo stessotempo, l’identificatore della faccia è scritto nel recorddella curva);
un puntatore ad anello alla faccia "seguente" nelgrafo;
la sua estensione (MBR = minimum boundingrectangle).
57
ricerca procede alla faccia seguente nello stessodo. In questo caso il puntatore ad anello contienentificatore della faccia precedente (e di quellauente).
Modelli di dati geografici
Una qualsiasi faccia è quindi caratterizzata da:
Quasuoalla
In ass
•
•
•
•
•
•
identificatore;
codice della faccia;
puntatore ad anello dalla faccia "precedente" (nellostesso tempo l’identificatore di questa faccia è scrittonel puntatore ad anello della "precedente");
una lista di tutte le curve di contorno (allo stessotempo, l’identificatore della faccia è scritto nel recorddella curva);
un puntatore ad anello alla faccia "seguente" nelgrafo;
la sua estensione (MBR = minimum boundingrectangle).
58
ndo l’ultima faccia nel grafo è stata costruita, il puntatore ad anello è settato per puntare indietro faccia di inviluppo.
questo modo tutte le curve di contorno sonoociate a due facce.
Modelli di dati geografici
Lo stesso procedimento è seguito per le superfici diesclusione: quando tutte le curve sono connesse aformare le facce, le superfici di esclusione (adesempio isole) sono trattate nel modo seguente:
• sono ordinate in aree crescenti;
• si verifica in quale inviluppo cadono (confrontoestensioni);
• vengono posizionate nella faccia in cui cadono;
• si verifica che la superficie di esclusione cada
totalmente all’interno della faccia;
Se i passi precedenti non hanno dato luogo aproblemi viene settato un puntatore che punta dallafaccia del grafo in cui cade la superficie di esclusionealla faccia di inviluppo della superficie di esclusionestessa.
Si noti che la struttura puntatore ad anello
c
faccia di inviluppo ���� faccia del grafo ���� faccia di
inviluppo della superficie di esclusione ���� faccia
della superficie di esclusione
59
onsente un numero infinito di annidamenti.
Modelli di dati geografici
60
AAPPPPRROOCCCCIIOO EENNTTIITTAA''-- RREELLAAZZIIOONNII
Gli schemi spaziali visti fino ad ora sono stati descrittiin linguaggio naturale, senza far ricorso a linguaggipiù formali.
Nella pratica invece, solitamente, si preferiscearrivare, dopo l'analisi dei requisiti, alla sintesi dei varimodelli esterni e alla descrizione del modelloconcettuale utilizzando un linguaggio formale.
Un metodo tra i più utilizzati è l'approccio entità -relazione: linguaggio formale basato sui concettifondamentali di entità, relazioni, domini, attributi.
fiume curvamodellizzatocon
Modelli di dati geografici
61
EENNTTIITTAA''
• Sono insiemi di oggetti concettualmenteappartenenti ad una stessa classe, aventi proprietàcomuni ed esistenza autonoma rispetto aglielementi di altre entità;
• sono caratterizzate da attributi, e da una chiave.
Un'entità viene indicata graficamente con unrettangolo; all'entità sono associati i suoi attributi. Adesempio nel diagramma seguente gli attributi sonoelencati sotto l’entità; l'attributo o gli attributisottolineati indicano l'attributo o l'insieme di attributiche costituiscono la chiave dell'entità.• Sono caratterizzate da attributi, e da una
chiave
Gli insiemi di entità rappresentano i generici insiemi difenomeni che devono essere modellizzati neldatabase specifico da progettare. Ad esempioun’entità può essere una città, una particellacatastale, una strada, …
Ogni attributo ha un range di possibili valori; talerange è il dominio o l’insieme di valori.
CodiceFiscaleCognomeNomeIndirizzo
PERSONA
Data di NascitaComune diNascitaCognomeNomeIndirizzo
PERSONA
Attributo 1Attributo 2
….
nomedell'entità
Modelli di dati geografici
62
RREELLAAZZIIOONNEE
E' un legame concettuale tra due o più entità;formalmente una relazione è definita comesottoinsieme di prodotti cartesiani di due o più insiemidi entità.Una relazione gode delle proprietà:• può avere attributi;• può essere ricorsiva;• per ogni entità che partecipa alla relazione viene
indicata la cardinalità, cioè il numero (minimo emassimo) di legami che un elemento di quell’entitàpuò formare.
Esempio di relazione binaria
Cod. fiscaleNomeCognome
PERSONA
residenza
1 - 1
NomeProvincia
….
CITTA'
0 - N
Modelli di dati geografici
63
Attributo 1Attributo 2
….
nomedell'entità
0 - N
Attributo 1Attributo 2
….
nomedell'entità
0 - 1
Cardinalitàminima
Cardinalitàmassima
Attributi
Esempio di relazione ternaria
Simbologia adottata nel diagramma entità - relazione
MatricolaData di NascitaCognomeNomeIndirizzoData Iscrizione
Studente
esame
dataaula
CodiceNome
Corso
1 - N 1 - N
MatricolaCognomeNome
Docente
1 - N
Relazione
Modelli di dati geografici
64
EESSEEMMPPIIOO DDII DDIIAAGGRRAAMMMMAA EENNTTIITTAA'' RREELLAAZZIIOONNEE
Consideriamo la modellizzazione solo geometricadell'aspetto spaziale della carta; come primitivegeometriche supponiamo di considerare:• punti• segmenti (curve caratterizzate solo
da 2 vertici e dal metodo diinterpolazione del cammino minimo)
Supponiamo inoltre di avere informazioni relative alnome e tipologia delle strade; all'identificativo eall'indirizzo delle particelle catastali e dati anagraficirelativi ai proprietari delle particelle stesse (CodiceFiscale, Nome, Cognome, Data di Nascita, Luogo diNascita, Indirizzo).
A B C
D E F
G H I
STR
AD
A 1
STRADA 1
STR
AD
A 2 ST
RA
DA
3STRADA 5
STRADA 4 STRADA 4
Modelli di dati geografici
65
EESSEEMMPPIIOO DDII DDIIAAGGRRAAMMMMAA EENNTTIITTAA'' RREELLAAZZIIOONNEE
EENNTTIITTAA''::
Codice ParticellaIndirizzo
ParticellaCatastale
Nome StradaLunghezzaTipologia
Strada
Codice FiscaleData di NascitaComune di NascitaCognomeNome
Proprietario
NumeroLunghezza
Segmento
NumeroCoordinate x, y
Punto
Modelli di dati geografici
66
RREELLAAZZIIOONNII::
strada - segmento
particella - segmento
particella - proprietario
segmento - punto
Ha BBordo
Ha BBordo
Ha PProprietario
Ha EEstremo
Modelli di dati geografici
67
DDIIAAGGRRAAMMMMAA EENNTTIITTAA'' -- RREELLAAZZIIOONNEE::
Codice ParticellaIndirizzo
ParticellaCatastale Ha
PProprietarioData di NascitaComune di NascitaCognomeNomeIndirizzo
Proprietario
NumeroLunghezza
Segmento
HaBBordo
NumeroCoordinate x, y
Punto
HaEEstremo
Nome StradaLunghezzaTipologia
Strada
HaBBordo
2 -2 1 -N
1 -N1 -N
3 -N
0 -2
2 -N
0 -2