moma voice n.5

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july2004,n o 5_momavoice magazine VOICE

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july2004,no5_momavoice magazine

VOICE

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Nel numero 0 di Moma Voice scrivevamo “Intendiamo dedicare questo magazine... alla creatività”.Q u e l l a c h e h a u n a n i m a e n o n è s o l o e s e r c i z i o d i p u r a a c c a d e -m i a .Nello stesso tempo invitavamo tutti i nostri lettori a segnalarci “creativi” che non ave-

vano nessuna possibilità di farsi conoscere.

Il mese scorso un nostro cliente fiorentino ci ha segnalato un giovane fotografo di Piombino, M a s s i m i l i a n o F a v i l l i .L e s u e f o t o , p o l a r o i d , m a n i p o l a t e e p o r t a t e s u t e l a t r a s m e t t o n o

D I V A N O

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On n. 0 of Moma voice we wrote: we dedicate this magazine to t h e c r e a t i v i t y t h a t h a s a s o u l a n d n o t o n e x e r c i s e o f p u r e a c c a d e m y .

On the same time we invited our readers to point our “creators” who did not have the possibility to make themselves known.

Last month our customer of florence has introdu-ced us a young photographer that lives in Piombino, M a s s i m i l a n o F a v i l l i .H i s p h o t o s p o l a r o i d m a n u f a c t u r e d o n a p a i n t i n g c o n v e y c e r t a i n l y s o m e t h i n g .

C O N T I N U A

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L A M P A D A B A B B O N A T A L E

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G I O C O A P R E M I T R A M O N T O

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Certo non è facile scrivere di me in prima persona ,è molto più semplice ascoltare che ne pensano gli altri di te,sia in negativo che in positivo! Innanzitutto rifiuto ogni forma di guerra. Credo che qualsiasi espressione d’arte scaturisca da sentimenti che sono all’opposto di quelli che inducono un essere umano ad annullarne un altro. Il senso artistico che è in noi,sia bello o brutto,è una qualità fondamentale per la quale ci differrenziamo dagli animali che per loro natura sono portati a cacciarsi. A parte questa divagazione iniziale...adesso a grandi linee ti spiego un po’ i miei lavori...forse... Innanzitutto ci tengo a dire che sono cresciuto in “mezzo” alle fotografie, essendo nato nel 1970,durante gli anni in cui la fotografia,come del resto tutta la nostra società si è sviluppata in maniera vorticosa e troppo rapidamente. Mio padre,oltre ad essere un buon genitore,è un ottimo fotografo ed un maestro nella fotografia b/n; ho sempre pensato che non ha nulla da invidiare ai grandi nomi dell’immagine fotografica. I suoi insegnamenti nei miei confronti non sono mai stati diretti e non mi ha mai imposto il suo modo di pensare,quello che ho appreso è arrivato osservando e a forza di osservare qualcosa nella testa ti entra! :-) Quindi mi sono ritrovato in questo mondo alternativo che è la fotografia,dove ogni immagine vive in un tempo indeterminato,dove ogni semplice scatto diventa un mezzo per “eternizzare” il tempo e rende quella immagine immortale e senza fine. Il mio sogno era di fare l’astronauta e di viaggiare alla velocità della luce! Qualcuno ci riuscirà e solo l’idea mi riempe di gioia... Per stare un po’ + sulla Terra mi sarebbe piaciuto dipingere(che “mostro” il Caravaggio) ma con i pennelli sono veramente uno scandalo,così ho cercato di utilizzare la fotografia come mezzo per dipingere,cercando di fare incon-trare queste due sfere artistiche con lo scopo di arrivare ad un punto in cui l’immagine che ti trovi di fronte non sai se è stata creata dalle mani di un pittore o dagli occhi di un fotografo. In fin dei conti l’idea è partorita nel solito luogo: la mente. Il problema è che l’essere umano non sempre genera idee benefiche... Penso di produrre una fotografia “diversa” che vuole sfidare quei pregiudizi tecnici e teorici che contraddistinguono la critica fotografica classica. In fin dei conti la nostra società si basa su pregiudizi che finiscono sempre per condizionare il nostro pensiero e la nostra libertà. Esistono delle regole base per produrre una buona fotografia e forse inconsapevolmente le ho già nel mio bagaglio tecnico, ma è pur vero che la fotografia artistica è un immagine che in un qual modo viola alcune di queste regole base e diventa un qualcosa di unico,proprio perchè non ha seguito i canoni standard. L’utilizzo della Polaroid ti mette in una condizione di estrema sintesi... sai che hai un “colpo” unico e devi cercare di non fallire... La risposta è immediata...se ho fallito capisco dove ho sbagliato...ma negli attimi in cui l’immagine si forma sotto ai miei occhi provo un emozione unica nella quale si concentrano vari stati

A U T O R I T R A T T O

A b b i a m o c h i e s t o a M a s s i m i l i a n o d i s c r i v e r e u n a e - m a i l d i p r e s e n t a z i o n e d e l s u o l a v o r o .L u i c i h a s c r i t t o q u e s t a l e t t e r a .

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d’animo! I colori che genera la polaroid sono molto diversi da quelli che si generano attraverso il processo standard di una stampa su carta fotografica. A volte mi sembra di poter dipingere come se avessi una tavolozza con colori ad olio,l’immagine che si crea sembra di poterla toccare. Dimenticavo il computer...lo utilizzo ma che risate o incaz-zate mi faccio...viviamo nell’era dei computers quelli che dovrebbevero semplificarci la vita...almeno così si dice...hai provato ad andare alle poste! Viviamo in questo mondo dove domina un programma chiamato “Finestre” creato da un certo Guglielmo Cancelli...?!? Non ci rendiamo conto che la bellezza della vita non è dentro lo schermo di un monitor ma è intorno a noi e quello che ci circonda molte volte lo lasciamo sfuggire davanti ai nostri occhi senza dargli la possibilità di farci riflettere. In sincerità non so più andare avanti ,forse ho scritto frasi senza senso, spero che osservando le mie immagini troverai lo spunto per scrivere qualcosa su di me. Alla fine con le immagini cerco di comunicare quello che non riesco a dire con le semplici parole. Ciao

Massimiliano<Love and Peace in the World>

A C Q U A R I O

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T E L E V I S O R E S T A Z I O N E V A L E N T I N O R O S S I

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V A L E N T I N O R O S S I V E L O C I T A

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“... Credo che qualsiasi espressione d’arte scaturisca da sentimenti che sono all’opposto di quelli che inducono un essere umano ad annul-larne un altro... ”.

massimiliano favilli

MOMA VOICEconcept by

[email protected]

moma voice magazineè stato tirato in 1500 copie

dalla errebi grafiche ripesi di falconaraed è disponibile

presso tutti i punti vendita moma

MICAM 18-21 Settembre 2004Pad. 12

Stand A_16 B_15

I R A Q 3

I R A Q 7

I R A Q 9FRAGO s.r.l._via g. verdi, 2_62010 morrovalle (mc) italy_telephone +39_0733_221531

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