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MONITORAGGIO SISTEMI PRODUTTIVI INFORMATICA INDUSTRIALE
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TECNOLOGIE DI PRODUZIONE MECMATICAArnaldo Bollani _ Mecmatica Srl
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urante il recente 2018, varie
organizzazioni di categoria hanno
fornito i dati in merito all’applicazione
del sistema 4.0 in Italia, questi
numeri evidenziano molte differenze
per categoria, per settore e per area
geografica.
Oltre al fatto non trascurabile che le
detrazioni fiscali hanno senso per le
aziende che sono in utile operativo,
tre considerazioni principali possono
motivare il fatto per cui la 4.0 si è
diffusa a macchia di leopardo in Italia:
f Quando si passa dalla teoria accademica dei sistemi
4.0 alla realtà effettiva dei flussi produttivi, emergono le
difficoltà reali nell’applicazione pratica, spesso legate a
vari anelli mancanti o insufficienti.
La resistenza al cambiamento ha sicuramente giocato un
ruolo, come la complessità della materia, in alcuni casi
anche la paura del controllo fiscale post investimento ha
MECMATICA SRL STA PER RAGGIUNGERE I 20 ANNI DI ESPERIENZA SUL CAMPO NEI SISTEMI MES, LA SUA
CRESCITA È DOVUTA NON SOLO AL BUON NUMERO DEI CLIENTI IN VARI SETTORI PRODUTTIVI, MA SOPRATTUTTO
ALLE RISORSE UMANE CHE CI LAVORANO
D
Industria 4.0: le risorse umane sono al centro!
suggerito cautela all’imprenditore che doveva decidere
se aderire alla 4.0
f Il tessuto produttivo dell’Italia è composto per 80 %
da medie e piccole imprese, anche micro-imprese. In
queste realtà si fa a volte della splendida innovazione
di prodotto, un vanto del nostro made in Italy, ma poi
non si hanno le risorse umane per gestire in modo
fluido i processi e le informazioni disponibili che vanno
aumentando di pari passo con il monitoraggio real-time
di una macchina CN 4.0
f Un granello di sabbia nel combustibile è in grado di
frenare un motore, ed anche in un sistema 4.0 non è
diverso se le varie parti che lo compongono nei sistemi
Informativi non sono allineate. Per restare nel campo
gestionale sarebbe come pretendere di ottimizzare gli
acquisti senza gestire in modo efficace i magazzini, una
mission impossibile. Quindi diverse aziende non si sono
sentite “pronte” ed hanno rimandato la 4.0 consapevoli
che poteva essere un passo troppo in avanti per la loro
situazione.
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La fase 2 dell’investimento 4.0Dopo aver dato la giusta enfasi nel 2017 e 2018 al piano
tecnologico e agli incentivi fiscali sulle macchine 4.0,
la domanda corretta è: cosa fare di questi dati e chi li
analizzerà all’interno delle aziende di produzione?
Per molte imprese l’avviamento di un sistema 4.0
nel 2017 e 2018 è stato di fatto un test operativo, i
cui risultati in termini di efficienza OEE e marginalità
aggiuntiva ricavata, si potranno misurare solo fra qualche
anno confrontando il ROI previsionale con quello effettivo.
Nel mondo della produzione meccanica sarà ancora
una persona in carne e ossa a fare queste analisi,
sebbene i sistemi di intelligenza artificiale completamente
automatizzati applicati nella logistica siano di fatto oggi
una realtà consolidata e performante nelle prestazioni.
Idem per diversi processi di acquisto B2C che sono del
tutto automatizzati da software “mediamente” intelligenti.
La leva competitiva nella fase post investimento 4.0 Nel corrente 2019 una delle leve competitive sfidanti per
le nostre imprese di ogni dimensione, restano quindi le
persone e la loro preparazione.
A fronte degli allarmi sulle future maestranze disoccupate,
che già ora sono sostituite da processi automatizzati
e robotizzati, processo che invero dura da 20-30 anni
in molti settori della produzione, la preparazione delle
giovani risorse umane e/o la riqualificazione di quelle
esistenti restano un tema centrale per fare impresa 4.0.
Le figure chiave e la loro comunicazione in AziendaSappiamo che una risposta univoca non esiste al tema
delle risorse umane, dipende spesso ma non sempre,
dai fattori dimensionali dell’azienda e dalla tipologia
della produzione che viene realizzata, ma soprattutto la
comunicazione fra le persone chiave della produzione
è figlia diretta della cultura di fondo che si respira in
Azienda. La complessità dello scambio dati uomo-uomo
o macchina uomo, è inoltre differente se l’azienda lavora
disegni sempre diversi, piuttosto che prodotti a catalogo
commerciale, oppure lavora in conto terzi con articoli
con un ciclo di vita di 3 anni e lievi modifiche, piuttosto
che in regime di variazioni continue degli articoli.
In tutte le tipologie del manufacturing: chi fa ideazione
o progetta nuovi articoli, chi produce singoli pezzi, per
chi esegue la produzione massiva ed il controllo, le
persone restano sempre uno snodo centrale, sono figure
indispensabili in ufficio tecnico, qualità, produzione,
inclusi gli operatori CN su macchine di alto livello.
Quindi un progetto di impresa 4.0 può diventare una
strada in salita, se la comunicazione fra gli esseri
umani fallisce o è sempre in affanno per mancanza
di collaborazione, in un progetto 4.0 non è un aspetto
trascurabile, perché il software è un potente collettore di
informazioni e le persone chiave devono accettarlo.
La formazione nelle PMIIn molte piccole imprese Italiane, alla difficoltà storica e
consolidata di reperire le persone qualificate, si aggiunge
anche quella culturale.
In molte PMI la scusa di fondo è sempre quella: “non c’è
tempo per la formazione, dobbiamo lavorare”.
Quando però si trovano di fronte giovani diplomati
e laureati che escono dagli studi con pochissima
preparazione pratica, il dialogo fra chi vorrebbe
assumere e chi si candida per il lavoro, si fa a volte
difficile e le distanze fra le competenze richieste
dell’azienda e la preparazione del candidato sono spesso
incolmabili.
Questo vale anche per chi ha già qualche anno di
lavoro e scrive nel suo CV delle competenze che una
volta verificate si dimostrano sopravalutate o peggio
inesistenti. Ma è il candidato che non ha avuto voglia
di imparare, oppure nei due anni pregressi di lavoro,
nessuno gli ha insegnato qualcosa di veramente
significativo?
Una volta esisteva anche nelle PMI italiane un percorso
di crescita, era il capo officina che insegnava o il titolare
stesso, ma ora nel 2019 poche aziende lo fanno, magari
ci provano al sabato fra varie difficoltà, mentre durante
la settimana si può fare solo nel dopo orario di lavoro
quando ben pochi sono disponibili a fermarsi.
Insomma, la formazione è Cenerentola in molte realtà
aziendali negli ultimi 10-15 anni in Italia.
Come si è arrivati a questa situazione de facto? I dati ufficiali di Confindustria e delle Associazioni
Artigiane confermano che per 5 richieste di
assunzione si trova a fatica 1 solo candidato sia nella
meccanica che nell’informatica, non parliamo poi
La funzione schedulatore del software Metronomo di Mecmatica
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delle professioni 4.0 per le quali esistono dei corsi
formativi, ma spesso lontani dal vissuto quotidiano delle
aziende di manufacturing che li dovrebbero applicare
nell’organizzazione e nei loro flussi produttivi.
La risposta alla domanda è semplice: tutti vorrebbero dei
lavoratori formati, ma alle spese di qualcun altro perché
tempo e soldi “io non ne ho da investire”, ed anche li
avessi preferisco altri investimenti “che fanno truciolo”
come si dice nel lessico meccanico, ovviamente la
formazione fatta a “spot” o per ottenere voucher e
contributi fiscali del momento, non genera alcun valore
di medio termine in questi contesti aziendali.
Cosa succede dove invece si fa formazione in modo continuo e pro-attivo? Per fortuna alcune eccellenze PMI hanno invertito la
rotta, spesso il cambio di generazione aiuta nella visione.
Diverse aziende che hanno iniziato un percorso 4.0 da
pochi mesi, hanno invero capito che le ore di formazione
sono un valore aggiunto per le risorse umane che
lavorano in azienda e non solo un costo da sostenere.
Generalmente in queste imprese si respira un’aria
diversa, si respira la fiducia nel futuro e nelle commesse
che arriveranno, e questo sentimento parte proprio
dalla consapevolezza che l’esperienza del titolare sarà
travasata ed arricchita dai giovani, grazie ai nuovi sistemi
informativi e strumenti di lavoro disponibili con la 4.0
I dati necessari per produrre non girano “solo nella
testa” di poche persone e su “montagne” di fogli
di carta o di calcolo Excel difficilmente consultabili
senza perdere ore preziose, ma sono condivisi grazie
al software gestionale di produzione che diventa il
punto centrale di snodo informativo, dove versare ed
attingere informazioni è un vantaggio di tutti i reparti,
è un processo controllabile e veloce come un click del
mouse.
Con il monitoraggio 4.0 delle macchine il cerchio si
chiude poi ancora piu’ rapido, le dichiarazioni degli
operatori di officina sono limitate allo stretto necessario,
e sono le macchine che ci parlano, basta ascoltarle!
Nelle medie e grandi Aziende è diverso? I problemi delle risorse umane restano, ma l’approccio
è solitamente strutturato in questo modo: prima vi è
un periodo di formazione che varia tipicamente da 1
a 3 mesi, poi i migliori candidati, superata la selezione
interna, saranno assunti ed avviati al lavoro con contratto
a termine. Superato un periodo medio di tutoraggio e/o
apprendistato da 6 mesi ad 1 anno, si passa in genere
ad una assunzione definitiva a tempo indeterminato
perché è interesse stesso dell’Azienda che ha investito
su una giovane risorsa, non farsi scappare le persone
migliori che si dimostrano attive ed appassionate al
lavoro che fanno in Azienda.
Questo vale anche per le PMI che però partono
svantaggiate perché risultano meno attraenti agli occhi
della giovane risorsa neo diplomata, certe occasioni di
crescita professionale sono da cogliere senza esitazioni!
Perché con la 4.0 conviene formare in aziendaLe modifiche indotte nella filiera produttiva dai sistemi
4.0 sia lato capo commessa che presso i conto terzisti
spingono in questa direzione ed in futuro sarà sempre
meno sostenibile avere degli operatori impreparati.
Oggi la formazione deve entrare nel ciclo di vita di un
dipendente, al pari di una fase iniziale di attrezzaggio
macchina. Senza formazione, l’operatore impreparato
frena il resto delle fasi di lavoro e vanifica gli investimenti
fatti per ammodernare macchinari e sistemi informativi
aziendali.
Il sistema 4.0 inoltre restringe i tempi di avviamento al
lavoro e dovendo oggi anche diventare confidenti con
le nuove tecnologie, materiali, sistemi di produzione,
nuovi device hardware ed applicazioni software dedicati
alla 4.0, questo supplemento formativo diviene un
elemento competitivo importante sia per il lavoratore che
per l’azienda che ne cura la formazione, Germania e
Giappone sono esempi da oltre 30 anni che dovremmo
seguire.
Le indagini fatte dalle maggiori aziende interinali
del mercato del lavoro, mostrano come l’attesa di
formazione sia al primo posto nei desiderata del giovane
lavoratore e che molto difficilmente un addetto del
settore tecnologico e produttivo è propenso a lasciare
una azienda, dove la formazione è gestita come un asset
aziendale strutturato e continuativo, strategico. Idem se
posso riqualificare un senior di 40-50 anni.
Ovvero: se mi formi e se mi dai occasione di imparare,
difficilmente cambierò un maestro prezioso!
Industria 4.0: avanti tutta con la FormazioneLa formazione è quindi un elemento competitivo valido
non solo per le grandi aziende sopra i 100 addetti,
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ma lo è a maggior ragione in quelle medio piccole
sotto i 30 dipendenti, dove le risorse umane sono un
elemento strategico anche nello scenario più estremo
dell’Industria 4.0, che alcuni consulenti raccontano.
Oggi cambiano gli strumenti di lavoro, si accorciano i
tempi della produzione, migliorano quelli della logistica,
i sistemi informativi e le macchine CN dialogano fra
loro, ma l’uomo deve sempre supervisionare con
la sua esperienza e la sua capacità di interpretare i
dati, risolvendo le situazioni contingenti della giornata
lavorativa.
I nuovi sistemi MES 4.0 per la gestione della produzioneSe avete da poco acquistato un nuovo sistema
ERP/MES vi sarete resi conto di come oggi i dati
di produzione siano fruibili in modo rapido e meno
complesso rispetto al passato. I nuovi sistemi 4.0
tecnologicamente avanzati sostituiscono solo le
mansioni ripetitive e a basso valore aggiunto, mentre
il livello di preparazione delle persone deve essere
aggiornato ed upgradato per allinearlo al nuovo livello
della gestione informatica aziendale.
Quindi da oggi potete spegnere il cervello?
Assolutamente No, vale l’esatto contrario se volete
creare valore.
Idealmente solo valore aggiuntoSpesso nelle officine di produzione si sente questa frase
“ma il cliente questa cosa ce la paga? “perché a fronte
di trattative sul prezzo da una parte, dall’altra le richieste
di servizi a valore sono triplicate negli ultimi anni nella
filiera produttiva, come fossero cose scontate a costo
zero per il contoterzista, sul quale spesso vengono
anche scaricati costi ed oneri di logistica e controllo dei
pezzi realizzati. Una strategia voluta, ma dagli alterni
risultati.
In questo scenario effettivo consolidato da anni, solo
le mansioni e le ore che portano valore economico ha
senso siano curate dalle risorse umane aziendali, per
tutto il resto automazione e sistemi 4.0 sono l’unica
risposta economicamente sostenibile per i ricavi
dell’azienda. Quindi la formazione attiva degli umani è
un passo obbligato, in alternativa le persone saranno
pagate sempre meno non potendo generare valore per
l’azienda.
Un progetto 4.0 per il 2019 Mecmatica Srl sta per raggiungere i 20 anni di
esperienza sul campo nei Sistemi MES, la sua crescita
è dovuta non solo al buon numero dei clienti in vari
settori produttivi, ma soprattutto alle risorse umane che
ci lavorano, partendo dai soci fondatori sino all’ultimo
addetto entrato a far parte del team Mecmatica.
L’esperienza di Mecmatica deriva dalla costante
formazione ricevuta negli anni direttamente sul campo,
le nostre risorse umane e figure chiave del reparto
tecnico, amministrativo, marketing e commerciale hanno
tutte superato i 13 anni di permanenza in azienda e da
oltre 2 anni stiamo affiancando loro delle nuove risorse
giovani, per dare continuità alla mission Aziendale, e una
squadra di specialisti è dedicata ai sistemi 4.0.
Il nostro prodotto software di maggior successo si
chiama Metronomo.Net ed oltre a contenere delle
verticalizzazioni specifiche per alcuni settori del
manufacturing, è facilmente parametrizzabile sia in
ambito PMI che presso le medie e grandi aziende, dove
siamo chiamati a rendere 4.0 i reparti di produzione
italiani ed esteri.
Ma senza delle persone competenti tutto questo
non sarebbe mai stato possibile, oggi cambiano e
si innovano le tecnologie 4.0 ma le persone restano
sempre al centro, sono loro il motore insostituibile di una
Azienda. z
Il ventaglio dì funzioni offerto da Metronomo
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