mortalità e morbidità nei disastri

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Mortalità e Morbilità nei Disastri David Alexander University College London

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Page 1: Mortalità e morbidità nei disastri

Mortalità e Morbilità nei Disastri

David Alexander University College London

Page 2: Mortalità e morbidità nei disastri

Terremoti

Mortalità nei terremoti • concentrata negli eventi più grossi • concentrata in luoghi particolari

Istantanea: • ferite da schiacciamento • ferite al cranio o alla thorace • emoraggia interna.

Page 3: Mortalità e morbidità nei disastri

Rapida (da minuti ad ore): • asfissia • shock • ipotermia rapida

Ritardata (giorni): • assideramento • ipotermia o ipertermia • sindrome di schiacciamento • infezione o sepsi post operativa.

Page 4: Mortalità e morbidità nei disastri

Nei terremoti più grossi:

• la mortalità raggiunge il 10-85% della popolazione dell'area epicentrale

• rapporto morti/feriti 1:3 (ipotetizzato)

• gli infortuni calano con crescente distanza dall'epicentro.

Page 5: Mortalità e morbidità nei disastri
Page 6: Mortalità e morbidità nei disastri

Fattori che influenzano la mortalità e la morbilità nei terremoti:

• tipo, densità e stato di manutenzione degli edifici

• numero di occupanti degli edifici

• incendio post-terremoto

• momento nella giornata (quadro aggregato delle attività umane).

Page 7: Mortalità e morbidità nei disastri

Comportamento attivo: • viaggio a lavoro e in dietro • attività ricreative, ecc. • pasti e attività familiari

Comportamento passivo: • il sonno notturno • l'efficienza e la rapidità di ricerca e salvataggio dopo il terremoto e dell'assistanza medica.

Page 8: Mortalità e morbidità nei disastri

Quadro delle persone ferite:

• gruppo più numeroso: ferite minori

• gruppo più piccolo: fratture semplici

• gruppo più piccolo: ferite multiple gravi

• rapporto di ferite gravi a lievi: da 1:9 a 1:30.

Page 9: Mortalità e morbidità nei disastri

Tipi di ferimento:

• sindrome di schiacciamento

• frattura della clavicola

• lacerazioni semplici

• contusioni e distorsioni degli arti

• fratture degli arti

• casi chirurgici.

Page 10: Mortalità e morbidità nei disastri

Tipi di ferimento (continuato)

• casi ortopedici

• infarto miocardico acuto (attacco al cuore)

• casi di neurochirurgia

• shock

• ustioni gravi o inalazione del fumo

• paraplegia.

Page 11: Mortalità e morbidità nei disastri

Tipi di ferimento (continuato)

• cancrene, amputazione

• adult respiratory distress syndrome (ARDS)

• problemi psicofisici e psicosomatici

• morsi di animale, scosse elettriche, annegamenti

• aggravamento di condizioni mediche pre-esistenti.

Page 12: Mortalità e morbidità nei disastri

Dati da diversi terremoti

Page 13: Mortalità e morbidità nei disastri

Rapporto di morti ad edifici crollati - da 8:100 a 32:100

Intrappolamento aumenta rischio di morire 35-100 volte

• difficoltà respiratoria causata da pressione sul torace di oggetti caduti, o da ingestione di grandi quantità di polvere

• 2-6 ore dopo il terremoto meno della metà delle persone intrappolate saranno ancora vive.

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Ore Giorni

Tempo di sopravvivenza

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0.5 1 3 12 1 2 3 4 5 7 10 15

Ore Giorni

Tempo di sopravvivenza

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Entità finale di sopravvivenza

Percentuale cumulativo

di persone intrappolate

recuperate morte

Percentuale cumulativo di

persone intrappolate

recuperate vive

Page 16: Mortalità e morbidità nei disastri

Procedure mediche

• la condizione del paziente deve essere stabilizzata subito dopo che viene salvato

• advanced trauma life support (ATLS)

• life support first aid (LSFA)

• chirurgia risuscitoria

• analgesia ed anestesia nel campo

• ricerca e salvataggio risuscitativi

• terapie intensive.

Page 17: Mortalità e morbidità nei disastri

Maremoti (tsunami)

Epidemiologia

• morte per annegamento

• ferimento per impatto di detriti galleggianti o crollo strutturale

• il rischio di morte aumenta con l'altezza delle onde (la magnitudo del maremoto).

Page 18: Mortalità e morbidità nei disastri

La maggior parte degli infortuni per maremoti avvengono:

• sulle coste

• in area di alta densità delle popolazioni

• vicini al punto di origine del maremoto.

Page 19: Mortalità e morbidità nei disastri

Eruzioni vulcaniche

Le cause di mortalità e morbilità:

• esplosione o impatto ballistico

• ustioni

• asfissia e avvelenamento da gas

• ustioni interni (inalazione di gas caldi)

• sepoltura in fango umido.

Page 20: Mortalità e morbidità nei disastri

• trauma fisico quando gli edifici crollano

• colpo di fulmine

• peggioramento di malattie respiratorie

• ingestione di ceneri

• avvelenamento con radon, mercurio o uranio.

Page 21: Mortalità e morbidità nei disastri

Gas volcanici:

• asfissianti (CO2)

• irritanti respiratori (SO2)

• veleni (HF).

Page 22: Mortalità e morbidità nei disastri

Esplosioni volcanici e flussi piroclastici

• alle temperature più alte le persone vengono vaporizzate

• a temperature più basse le persone sono desiccate, conciate o mummificate

• i flussi piroclastici e colate di fango (lahar) sono la fonte principale di mortalità e morbilità nelle eruzioni.

Page 23: Mortalità e morbidità nei disastri

Alluvioni: quadro epidemiologico:

• rapporto morti/feriti in media 1:6

• rapporto 1 infortunio per 2 case distrutte

• rapporto una ferita grave per 4 ferite lievi • fonte principale di morte: annegamento

• rischi particolari sono associati alla riluttanza ad abbandonare veicoli

• la mortalità è concentrata maggiormente in alluvioni violente e inaspettate.

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Page 25: Mortalità e morbidità nei disastri

Alluvioni: problemi medici associati:

• malattie respiratorie

• malattie legate allo stress

• linfoma

• leucemia

• aborto spontaneo

• malattie enterotossigeniche (Escherichia coli, Scighella, Epatiti A, leptospirosi, giardiasi)

* Gli anziani sono particolarmente a rischio.

Page 26: Mortalità e morbidità nei disastri

Uragani ed altre tempeste: epidemiologia: • morte per annegamento • mortalità assai concentrata sulle coste e su piccole isole • donne magiormente a rischio, soprattutto oltre sessantenni • ferite da schiacciamento e lacerazioni ("sindrome da ciclone": abbrasioni severi agli arti, al torace e alle cosce)

• vento e pioggia possono provocare il crollo degli edifici, schiacciando gli occupanti

• aumento nell'incidenza di malattie infettive osservato dopo gli uragani.

Page 27: Mortalità e morbidità nei disastri

Tempeste: misure di prevenzione

• evacuazione prima dell'impatto

• gestione medica intensiva della crisi

• potenziare servizi sanitari, medici e psicologici.

Page 28: Mortalità e morbidità nei disastri

Trombe d'aria

Epidemiologia:

• rapporti morti/feriti 1:10 a 1:20

• ferite multiple e possibile infezione delle ferite (richiede una profilassi anti tetano).

Page 29: Mortalità e morbidità nei disastri

Cause di mortalità nelle trombe d'aria

1. trauma cerebro cranico

2. schiacciamento della torace

3. impatto di oggetti in movimento.

Page 30: Mortalità e morbidità nei disastri

• lacerazioni complesse, con danni ai tessuti morbidi

• psicopatologia e stress.

• fratture multiple delle ossa lunghe

Cause di ferite nelle trombe d'aria

Page 31: Mortalità e morbidità nei disastri

In uno studio di una tromba d'aria: • morti, 6% • mandati in ospedale, 27% • pazienti medicati e rilasciati 67%

Più lunga la 'pista' della tromba d'aria, maggiore il numero di ferite: • morti maggiormente nell'area della pista • ferite concentrate ai margini della pista.

Page 32: Mortalità e morbidità nei disastri

Fattori di rischio per le trombe d'aria:

• trombe 'F4' sono quelle più micidiali

• oltre sessantenni più a rischio

• donne più a rischio di uomini

• maggior rischio per automobilisti

• il rischio di ferimento aumenta di notte.

Page 33: Mortalità e morbidità nei disastri

Incendio boschivo

Cause della morte:

• asfissia o intossicazione per gas e fumo

• ustioni esterne con impatto sui polmoni o sul sistema cardiovascolare

• ustioni interne, soprattutto ai polmoni.

Page 34: Mortalità e morbidità nei disastri

Patologie dell'incedio boschivo

• ustioni sul 40% del corpo: ridotto funzionamento polmoni

• ustioni sul 50%+ del corpo: riduzione del 70% nel funzionamento del cuore

• effetti collaterali come la trombosi

• tessuto danneggiato perde grandi quantità di fluidi, siero e proteine

• bronchiti, alveoliti, broncospasmi

• broncorrea, edema faringeale e irritazione dei membrani nasali.

Page 35: Mortalità e morbidità nei disastri

Ferite da ustione:

• bisogno di chirurgia multipla

• perdita di functionalità fisica

• gravi danni permanenti alla pelle

• rischio di cancrene e amputazione.

Page 36: Mortalità e morbidità nei disastri

Ondate di calore (ICD9 codice E900 - Environmental heat)

Normali processi di omeostasi termale: • accumulo metabolico di calore • perdita di calore in evaporazione dalla pelle • perdita di calore da convezione e conduzione • perdita o aumento di energia radiante.

Page 37: Mortalità e morbidità nei disastri

Processi ambientali: • temperatura dell'aria • humidità • velocità del vento • energia radiante del sole

Le persone più a rischio: • anziani • neonati e bambini < 1 anno di vita • l'obesità riduce la toleranza del calore.

Page 38: Mortalità e morbidità nei disastri

Colpo di calore: la condizione peggiore

• la temperatura del retto supera i 40,5°

• risposte vasomotori, emodinamiche e comportamentali allo stress del calore non riescono a fermare l'aumento del calore del nucleo del corpo

• delirio, mancanza di energia o condizione comatosa

• probabilità di morte: 1 in 7 casi

• attenzione: bassa entità di diagnosi.

Page 39: Mortalità e morbidità nei disastri

(1) Il 'classico' colpo di calore in anziani sedentari esposti a stress del calore per lunghi periodi

(2) colpo di calore 'per sforzo‘ in persone giovani che fanno esercizi fisici in luoghi caldi

(3) Esaurimento dovuto al calore: • sintomi: sentirsi stordito o debole • temperatura di base abbastanza normale • disequilibrio dei fluidi e degli elettroliti • trattamento: terapia di sostituzione dei fluidi.

Page 40: Mortalità e morbidità nei disastri

Sincope del calore - perdita di coscienza • causa: instabilità circulatoria dovuta alla vasodilatazione surficiale

Crampo del calore - dovuto al disequilibrio dei fluidi e degli elettroliti

Brucciore del sole (può essere fatale)

Stress del calore - aumenta di molto il rischio di ictus ("incidente cerebro-vascolare").

Page 41: Mortalità e morbidità nei disastri

Il freddo (ICD9 codice E901: exposure to cold)

Morte per ipotermia, ictus, malattia ischemica o coronaria o polmonite

L'ipotermia inizia quando la temperatura di base del corpo <35° con irritazione del miocardio e fibrillazione ventricolare

Il corpo lotta contro gli effetti dell' assideramento aumentando il suo metabolismo, il quale processo richiede notevoli reserve.

Page 42: Mortalità e morbidità nei disastri

I gruppi più vulnerabili al freddo: • alcolizzati • anziani • neonati e piccoli bambini

Il morso del gelo: • maggiormente gli alcolizzati, persone che soffrono da malattie mentali e gli esploratori.

Page 43: Mortalità e morbidità nei disastri

Ipotermia primaria: gli effetti diretti del freddo

Ipotermia secondaria: (spesso una condizione più grave) danni al sistema nervoso, al metabolismo, al cuore.

Page 44: Mortalità e morbidità nei disastri

Trattamento dell'ipotermia: restaurare la normale temperatura del corpo

• equilibrio dei fluidi e degli elettroliti

• rianimazione

• terapia rapida invasiva di riscaldamento

• attrezzi per la circolazione extra-corporea

• un dilemma: metodi rapidi o lenti? .

Page 45: Mortalità e morbidità nei disastri

Colpi di fulmine

• colpiscono 1-3 persone alla volta

• casistica molto comune ma dispersa

• ustioni e shock.

• colpiscono maggiormente persone che si trovano in luoghi molti esposti

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