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MOVIMENTO MARIANO BETANIA «Felice l'uomo che è corretto da Dio: perciò tu non sdegnare la correzione dell'Onnipotente, perché Egli fa la piaga e la fascia, ferisce e la sua mano risana» (Gb 5,17-18) L'ORA DI MARIA VETERA ET NOVA (web edition) - PARTE QUARTA - IL CASTIGO E LA PACE INDICE INTRODUZIONE Capitolo I) IL COMBATTIMENTO ESCATOLOGICO Capitolo II) LA SITUAZIONE ATTUALE Capitolo III) IL MEDICO CELESTE Capitolo IV) BETANIA: L'OPERA DELLA PACE Capitolo V) L'IGIENE E VICINA V.1) SIGNIFICATO DI “IGIENE” V.2) L'IGIENE NEL NUOVO TESTAMENTO Capitolo VI) LE FASI DELL'IGIENE VI.1) PRIMA FASE: LA VERITÀ VI.2) SECONDA FASE: IL CASTIGO VI.3) TERZA FASE: SANAZIONE DELLA NATURA Capitolo VII) L'INDOLE MARIANA DELL'IGIENE INTRODUZIONE Il tempo stringe. Gli eventi che accadranno hanno un'importanza di portata mondiale, perciò questa quarta ed ultima parte è dedicata ad una serie di profezie che ci preparano ad affrontare i tempi futuri. «In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo consiglio ai suoi servitori, i profeti» (Am 3,7). Le suddette profezie non appartengono ad una mentalità catastrofica e pessimista. Sono invece amorevoli richiami che giungono dalla Paternità di Dio, il quale, prima di intervenire con braccio potente su tutta la terra, vuole avvisare e preparare i suoi figli a sostenere l'intervento della Divina Giustizia, la cui finalità è quella di riportare sulla terra la tranquillità dell'ordine, cioè la pace (cfr S. Agostino, La città di Dio, 19,13). Al di là di una tormentosa tempesta che affliggerà tutta la terra, prostrandola con atroci sofferenze, ci sono gli albori di un nuova umanità igienizzata, purificata, sanata, dove

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Page 1: MOVIMENTO MARIANO BETANIA - betaniadigiannagelfusa.org · Capitolo III) IL MEDICO CELESTE Capitolo IV) BETANIA: L'OPERA DELLA PACE Capitolo V) L'IGIENE E VICINA ... Dio, tu mi accordi

MOVIMENTO MARIANO BETANIA«Felice l'uomo che è corretto da Dio:

perciò tu non sdegnare la correzione dell'Onnipotente,perché Egli fa la piaga e la fascia,

ferisce e la sua mano risana»(Gb 5,17-18)

L'ORA DI MARIAVETERA ET NOVA

(web edition)

- PARTE QUARTA -

IL CASTIGO E LA PACE

INDICE

INTRODUZIONECapitolo I) IL COMBATTIMENTO ESCATOLOGICOCapitolo II) LA SITUAZIONE ATTUALECapitolo III) IL MEDICO CELESTECapitolo IV) BETANIA: L'OPERA DELLA PACECapitolo V) L'IGIENE E VICINA

V.1) SIGNIFICATO DI “IGIENE”V.2) L'IGIENE NEL NUOVO TESTAMENTO

Capitolo VI) LE FASI DELL'IGIENEVI.1) PRIMA FASE: LA VERITÀVI.2) SECONDA FASE: IL CASTIGOVI.3) TERZA FASE: SANAZIONE DELLA NATURA

Capitolo VII)L'INDOLE MARIANA DELL'IGIENE

INTRODUZIONE

Il tempo stringe. Gli eventi che accadranno hanno un'importanza di portata mondiale,perciò questa quarta ed ultima parte è dedicata ad una serie di profezie che ci preparano adaffrontare i tempi futuri. «In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suoconsiglio ai suoi servitori, i profeti» (Am 3,7).

Le suddette profezie non appartengono ad una mentalità catastrofica e pessimista. Sonoinvece amorevoli richiami che giungono dalla Paternità di Dio, il quale, prima di intervenirecon braccio potente su tutta la terra, vuole avvisare e preparare i suoi figli a sostenerel'intervento della Divina Giustizia, la cui finalità è quella di riportare sulla terra la tranquillitàdell'ordine, cioè la pace (cfr S. Agostino, La città di Dio, 19,13).

Al di là di una tormentosa tempesta che affliggerà tutta la terra, prostrandola conatroci sofferenze, ci sono gli albori di un nuova umanità igienizzata, purificata, sanata, dove

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

per un tempo regnerà la pace cristiana, la pace mariana, la pace romana. In questaimponente opera divina, che manifesterà la grandezza della Paternità di Dio, Betania ha unruolo primario e determinante. Infatti, nei suoi disegni di salvezza, Dio ha voluto creareBetania come opera di pace per tutto il mondo.

I messaggi celesti parlano chiaro, senza equivoci o fraintendimenti: l'azionepacificatrice di Betania deve operare a raggio universale; inoltre essi mettono in luce l'azionechirurgica che Dio opererà su tutto il corpo ecclesiale e sociale. Egli è il Medico Celeste;affonda il bisturi alle radici del male per estirparlo e restituire la salute all'uomo piagato dalleferite provocate dall'orgoglio.

Gli uomini d'oggi devono prendere coscienza che le piaghe del mondo sono cosìnumerose e gravi che presto gli procurerebbero la morte.

Le profezie al contrario affermano che Dio non vuole che ciò avvenga; Egliinterverrà da Medico esperto e deciso per sanare le piaghe dell'umanità.

Dobbiamo disporci a questa chirurgia celeste, sorretti dalla speranza cristiana.Ad ognuno sono rivolte le parole della Sacra Scrittura: «Felice l'uomo che è corretto da

Dio: perciò tu non sdegnare la correzione dell'Onnipotente, perché Egli fa la piaga e lafascia, ferisce e la sua mano risana» (Gb 5,17-18).

Capitolo IIL COMBATTIMENTO ESCATOLOGICO

La precedente Parte Terza dell'Ora di Maria è stata dedicata al tema della grandebattaglia. Quest'ultima parte illustra la situazione dei tempi attuali, ne fa la diagnosi e ne dà laterapia. Il maligno, «omicida fin dal principio» (Gv 8,44), vuole vincere su tutti gli uomini eportare il mondo alla completa distruzione.

La storia è una serie incalcolabile di battaglie nelle quali si fronteggiano il bene e ilmale. Il primo campo di battaglia dove essi si scontrano è il cuore di ogni uomo.

S. Paolo lo afferma con molta chiarezza: «Attingete forza nel Signore e nel vigore dellasua potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. Lanostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principatie le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male cheabitano nelle regioni celesti» (Ef 6,10-12).

La prima e più importante battaglia che ogni uomo deve combattere e che decide lesorti eterne della sua esistenza terrena non è ingaggiata contro forze umane, ma contro lepotenze superiori: gli spiriti del male, forze nemiche di Dio al servizio di satana, cioè gliangeli ribelli.

Il loro dominio è tenebroso e maligno; sono stati infedeli a Dio, si sono a lui ribellati,non hanno voluto servirlo, non hanno obbedito e vogliono sottomettere al loro dominio gliuomini, fomentando in essi la ribellione dell'orgoglio, l'infedeltà ai divini comandamenti, ladisobbedienza alla volontà di Dio, inducendoli al peccato e alla morte eterna.

La battaglia da combattere e vincere è una battaglia sovrumana! Ogni uomo chenon attinge forza morale e spirituale (la divina grazia) nel Signore Gesù Cristo e nel vigore

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

della sua potenza, rimane vinto e sopraffatto dalle potenze del male e ne diventa strumento eservitore; così dal suo cuore «escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi,adulteri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza»(Mc 7,21-22); costui ha perduto «la buona battaglia» (cfr 1Tm 1,18; 6,12; 2Tm 4,7), si èlasciato vincere dalle potenze del male perché non ha attinto dalla onnipotenza di Cristo ed èstato contaminato dal veleno di satana. La guerra dal cuore dell'uomo che milita sotto ildominio del diavolo si estende all'esterno: allora hanno origine ingiustizie, violenze,oppressioni con ogni sorta d'iniquità, di malvagità e di disordine. Le guerre si propagano nelmondo a causa degli uomini che si chiudono a Dio e si lasciano sedurre dal diavolo. Pervincere le sue insidie è necessario rivestirsi dell'armatura di Dio. Solo se è dotato, comeguerriero, delle stesse armi di Dio (cfr Sap 5,17-20; Is 59,17) l'uomo può resistere e vincere lamolteplice e perfida attività del diavolo.

S. Paolo ricorre alla pesante armatura di difesa e di offesa dei legionari romani (cfr Ef6,14-17) (cintura, corazza, sandali, scudo, elmo, spada) per simboleggiare le armifondamentali del combattimento spirituale che il cristiano deve affrontare per vincere.

L'urgenza di indossare l'armatura di Dio è richiesta dalla battaglia impari tra le forzeumane e quelle diaboliche: per vincere questa battaglia urge indossare le armi che Dio stessousa come «Signore degli eserciti»1 e che fa indossare ai suoi guerrieri.

La guerra contro le potenze del male è ormai ingaggiata e assume un crescendo diproporzioni gigantesche; avrà la definitiva conclusione nel «giorno malvagio» (Ef 6,13) in cuici sarà l'ultima battaglia decisiva, quando le potenze diaboliche, con uno sforzo supremo,tenteranno di vincere. In quel giorno tremendo si consumerà lo scontro frontale tra le forze delbene e del male. Il mondo sarà uno sterminato campo di battaglia dove, dopo un ferocissimoscontro, cieli e terra assisteranno al trionfo di Cristo e dei suoi fedeli.

La violenza dello scontro raggiungerà il suo vertice in quel giorno decisivo (cfr Ap20,7-14), ma la battaglia apocalittica è già iniziata. A cominciare da Caino e Abele (cfr Gn4,1-16) la terra è irrorata da guerre fratricide che la bagnano di sangue, un sangue che gridavendetta al cospetto di Dio (cfr Gn 4,10). Esse si susseguono una dietro l'altra, crescono innumero e vastità sotto l'azione omicida di satana.

Non lasciamoci intimorire! Il salmo 18 ci sostenga nella santa battaglia del nostrotempo, sia l'ispiratore del nostro “combattimento spirituale”, illumini la nostra intelligenza,rivesta di vigore la nostra volontà, infiammi i nostri cuori, sia il nostro grido di battaglia.

«Ti amo, Signore, mia forza,Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore;mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo;mio scudo e baluardo, mia potente salvezza. Invoco il Signore, degno di lode,e sarò salvato dai miei nemici. […] Con l'uomo buono tu sei buonocon l'uomo integro tu sei integro,con l'uomo puro tu sei puro,con il perverso tu sei astuto. Perché tu salvi il popolo degli umili,ma abbassi gli occhi dei superbi.

1 cfr 1Sam 1,3; 1,11; 2Sam 5,10; 1Re 18,15; 2Re 3,14; Sal 24,10; Is 3,15; 37,32; Ger 2,19; Gc 5,4; etc...

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

Tu, Signore, sei luce alla mia lampada;il mio Dio rischiara le mie tenebre. Con te mi lancerò contro le schiere,con il mio Dio scavalcherò le mura. […] Il Dio che mi ha cinto di vigoree ha reso integro il mio cammino; [...]ha addestrato le mie mani alla battaglia,le mie braccia a tender l'arco di bronzo. Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,la tua destra mi ha sostenuto,la tua bontà mi ha fatto crescere. […] Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti,non sono tornato senza averli annientati.Li ho colpiti e non si sono rialzati,sono caduti sotto i miei piedi. Tu mi hai cinto di forza per la guerra,hai piegato sotto di me gli avversari.Dei nemici mi hai mostrato le spalle,hai disperso quanti mi odiavano. […] Come polvere al vento li ho dispersi,calpestati come fango delle strade. [...]Viva il Signore e benedetta la mia rupe,sia esaltato il Dio della mia salvezza. Dio, tu mi accordi la rivincitae sottometti i popoli al mio giogo,mi scampi dai nemici furenti,dei miei avversari mi fai trionfaree mi liberi dall'uomo violento. Per questo, Signore, ti loderò tra i popolie canterò inni di gioia al tuo nome.Egli concede al suo re grandi vittorie,si mostra fedele al suo consacrato,a Davide e alla sua discendenza per sempre»(Sal 18,2-4.26-30.33.35.36.38-41.43.47-51).

Capitolo IILA SITUAZIONE ATTUALE

Ai nostri tempi l'ingiustizia è dilagante e dove c'è ingiustizia c'è disordine, odio eguerra. Mai come ai nostri tempi c'è stato tanto disordine! È la dolorosa constatazione deimessaggi celesti che richiamano gli uomini a ravvedersi e a camminare nella via dellagiustizia.

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

«Opus iustitiae pax!» (Is 32,17). La pace è opera della giustizia. Ma oggi nessun uomo,governo o nazione, potenza economica o militare, autorità civile o religiosa è in grado diriportare la pace.

Il mondo cammina verso il caos e l'autodistruzione totale. Solo l'intervento di Dio puòriportare la pace nel mondo intero. La pace è l'armonia dell'ordine e l'ordine può essereristabilito solo da una giustizia suprema: la giustizia di Dio. Solo lui è capace di fare giustizia!Solo lui ha il potere di fare giustizia su tutta la terra. La giustizia di Dio, alla quale nessunopuò opporsi, è una giustizia essenzialmente salvifica; essa ha di mira la liberazione dei poverie degli oppressi e la salvezza degli oppressori.

La storia della salvezza è costellata dagli interventi di Dio che invia la sua Parolatramite i profeti (dell'Antico e del Nuovo Testamento) per riportare l'ordine con la Veritàrivelata. Essa mette a nudo gli errori e le iniquità degli uomini, affinché si ravvedano e torninoa camminare nella giustizia, dirigendo i loro passi sulla via della pace (cfr Lc 1,79). Ma gliuomini, induriti dall'orgoglio, si ostinano nel fare il male. Dio, che non vuole lasciarli in predadi satana, nel suo amore misericordioso, ha sempre disegni di vita e di salvezza. Così, perristabilire l'ordine, dispiega la potenza del suo braccio: interviene con la sua giustizia percastigare, ammonire, correggere, educare gli uomini e indurli alla conversione e alla salvezza.

Il Magnificat canta l'agire di Dio nella storia: Egli dispiega la potenza del suo braccio,disperde i superbi nei pensieri del loro cuore, rovescia i potenti dai troni, innalza gli umili (cfrLc 1,51-52). La storia ci conferma la verità dell'azione giusta e giudiziale di Dio.

Quando Dio creò l'universo tutto era bello, molto bello (cfr Gn 1,12-31), perché Dio ha«tutto disposto con misura, calcolo e peso» (Sap 11,20) in uno stato di giustizia, stabilendol'armonia tra tutti gli esseri creati. Ma la giustizia di Dio non annulla la libertà degli uomini, larispetta. Rimane ad ogni uomo la libertà di aprirsi o chiudersi a Dio, obbedendo odisobbedendo al suo disegno universale di salvezza.

Chi si rende disponibile alla volontà di Dio è giusto e giustificato, chi si oppone èsommamente ingiusto e cade nel regno del disordine, il cui principe è satana.

In un messaggio del 1996 straordinariamente denso di contenuti, venuto proprio nelgiorno di Pasqua alla presenza di tre sacerdoti e del gruppo di preghiera, Dio Padre fa ladiagnosi della terribile infermità del mondo attuale.

«Padre nostro. (È l'invito a cantare il Padre nostro, che la persona strumentoaccompagna con espressioni di compiacenza. Finito il canto, inizia a parlare). Sono il Padre.Com'è grande questo incontro! È tanto grande ed è tanto giusto. È tanto giusto perché è tantopotente, onnipotente. Questo vostro capire, questo vostro dire mi chiama a fare la mia volontà... “come in cielo così in terra”.

Ecco, alla vostra presenza, il Padre vostro vuole compiere la sua volontà: come incielo così in terra sono a compiere la mia volontà. Vi sono miei figli in cielo, vi sono miei figliin terra. La mia bontà in cielo, sia fatta come in cielo così in terra.

Figli, figli, figli miei, questo vostro volere, questi vostri incontri, questo vostro amoreverso il Padre vostro ... il Padre vostro è questo che vuole, è questo che aspetta da voi, figli:uniti, uniti tra voi, siatevi fratelli; se questo è il mio volere, questo deve essere anche il vostrovolere. Volete, volete consolarmi? Questo io aspetto da voi. Questo mi consola in cielo per ifigli in cielo, mi consola per i figli in terra.

Figli miei, benedetti figli, è grande, infinito il mio amore di Padre; deve essere grande,

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

infinito l'amore dei miei figli. Questa è la mia bontà, la mia grandezza; voi dovete possederla:la mia grandezza, la mia bontà è vostra.

Figli miei! ... (La persona strumento sospira con dolore). Un'opera tanto visibile!Quanti vostri fratelli, fratelli, fratelli ... come, con quale pienezza io, Padre, posso dirvi:“vostri fratelli”, se sono tanto lontano da voi?

Questa è mia opera, questa è mia volontà, “come in cielo così in terra” ... e quantisono i miei figli? ... miei figli? Come possono essere miei se non sono uniti a voi? I miei figlidebbono sentirsi, volere e fare ... e farsi fratelli. Come io, Padre, posso amare, amare quegliuomini che non vogliono essere amati?

Figli miei, questo è il mio volere. Vi vede il Padre con la pienezza della luce, vi ama ilPadre con la pienezza del mio infinito amore.

Quanto amore per questa vostra unione, per questo vostro volere! Questo vostro volereè unito, uno solo, con il mio volere. Figli, figli miei, posso dirvelo: “miei” perché voi sietealla ricerca di me. Io voglio voi, voi dovete volere me. Se voglio io essere Padre di tutti ... maquanti sono che vogliono essere figli miei? Come si può essere uniti, come si può essere unacosa sola, se uno vuole e l'altro non vuole?

Padre e figli, fratelli, fratelli ... Quanta luce, quanta luce ho dato e do! Quanti sonoche aprono il cuore, le menti, gli occhi, per vedere la bontà del loro Padre?

O figli, debbo far crescere l'unione, debbo unire cielo e terra. Io in cielo, in cielocompio la mia volontà; in terra posso compiere la mia volontà, se tanti uomini non voglionoconoscermi come Padre? Come io, Padre, posso dar loro la mia bontà, la mia luce, il mioamore, la mia onnipotenza?

Questa è mia volontà, questo è mio posto, questo io lo voglio! Ma quanti sono che mirispondono a questo mio volere? Voi mi avete risposto: questo è mio volere e vostro volere. Iocompio la mia volontà, voi siete a compiere la vostra volontà.

Figli, è tanto grande, ancor più grande deve essere il vostro credere, il vostro amore, ilvostro volere. Figli, voglio donarvi il mio volere. Qual'è il mio volere? Il volere del Padre nonè questo: di essere unito ai suoi figli?

Quale potenza io debbo e voglio darvi (sospira profondamente) per potervi dare, daretanta potenza per ancora lasciar camminare il mondo! ... Il numero, il numero è sempre piùridotto, figli, figli miei, ridotto nel credere, ridotto nell'amare, ridotto nell'operare.

Come può il Cielo lasciare la terra in questa condizione? Perché dare l'esistenza, sequesta esistenza non vuole riconoscere il Padre, nel tempo? Come si può conoscere, avereper l'eternità, se prima non si cerca di conoscere nel tempo? Se non si vuol capire, come sitrova, il perché esistere, se non per essere uniti al Padre per il tempo e per l'eternità? Si vuolprendere, non si vuol conoscere chi dà. Si vuole avere e non si vuole essere riconoscentineppure con un solo momento. Quanta incredulità! Si prende, ma non si vuole dare niente.

Padre! Perché il Padre, farsi Padre, se il figlio, i figli non vogliono farsi figli? E dovesono questi uomini che non vogliono farsi figli del loro Creatore? Non soltanto Creatore, maPadre. Sono venuti e non sanno chi li ha portati; vanno e non sanno dove vanno. Tutto perloro viene a loro compiacimento: tutto viene stabilito dal loro povero umano, dal loro corpo.Questo non deve essere per gli uomini, deve essere per le bestie.

Ecco l'uomo! ... Quanto è grande il numero che si porta in questo posto(comportamento), esercita questa esistenza: si è e non si è; tutto è finito ... secondo il loroparere sceso al livello del nulla.

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

Figli miei, mi sono rivolto a voi. Siatemi vicino, vicino, sempre di più con il vostrovolere e il mio volere, con la mia volontà e la vostra volontà. O figli, o figli, come sarebbesollecito il Padre a tutto cambiare, a tutto fare, per il bene di tutti gli uomini, se avessero ariconoscersi fratelli e miei figli, io unico loro Padre!

Siate potenti, siate fedeli, cercatemi, voletemi, amatemi. In ognuno di voi io possotrovare consolazione per attendere ancora un poco di tempo. Se non si vuole compiere la miavolontà, se non mi si vuole prendere come io mi offro potrebbe finire tutta ... la terra vuota!!!

Se non si vuole essere figli ... come io posso rimanere Padre se non si vuole salire alproprio posto ... se non si cerca? Figli miei! Io mi sono fatto conoscere, io ho dato luce,amore, pace. Se non si accetta ... perché dare se non si prende?

Molto, molto potrei dirvi, ma non è questo il mio volere.Avanti con questa luce, con questo vedere e volere. Io sono Padre per quegli uomini

che mi vogliono. Quelli che mi vogliono debbono riunirsi ed essere fratelli, veri, santi, giusti,potenti. Figli miei, questa è vostra potenza, è la vostra potenza verso di me.

Siete potenti: potete avere tutto ciò che vorrete, purché riconoscersi fratelli ericonoscermi Padre di uno e di tutti. Questa è mia volontà. Se non si trova questo, io nonposso essere Padre.

Non abbiate paura. Sappiate accettare questa mia parola, in questo momento, comeavrete il potere di capire ... ma il vostro capire sarà sempre più grande: vi farò sapere,amare, vedere di più. Quanto più voi volete compiere la mia volontà, io vi farò conoscerla epraticarla.

Questa è mia volontà: sono in terra, in cielo e in ogni luogo. Avete capito che il Padreè vostro? Voglio il vostro volere, la vostra piena fraternità. Io amo quei figli che si amanocome fratelli ... fratelli! Questo è il mio bisogno! Se non si trova questo, non mi si dà ciò cheio ho bisogno.

(Ad uno dei presenti). Vuoi? ...Il mio cuore è aperto e attende la vostra venuta.Sappiate: questo è il mio volere.

Quanto può, quanto può anche un piccolo numero! Un piccolo numero che vuole lamia volontà è padrone di me e di tutto ciò che è mio. I figli debbono ereditare tutto ciò chepossiede il Padre. Quanto più avete il volere di essermi vicino, io vi porto sul mio braccio: viproteggo con la mia onnipotenza.

Padre nostro, Padre nostro! Sappiate chiamarmi: “Padre nostro ... sia fatta la tuavolontà come in cielo così in terra”. In terra, in quei figli che sono miei figli in pratica, colcredere, volere e amare.

(Invita a cantare:) Padre nostro, ...». (Eterno Padre, Domenica 7 aprile 1996, Pasqua diRisurrezione).

Capitolo IIIIL MEDICO CELESTE

Dio per curare il male prodotto dalla superbia, dall'incredulità, dalla disobbedienza aisuoi comandamenti, deve estirpare dall'uomo le radici del male stesso, con sofferenze che lo

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

affliggono per sanare lo spirito. Questo insegna la Parola di Dio.

1) «Se tu ascolterai la voce del Signore tuo Dio e farai ciò che è retto ai suoi occhi, se tupresterai orecchio ai suoi ordini e osserverai tutte le sue leggi, io non t'infliggerò nessunadelle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce!»(Es 15,26).

Dio ricorda al suo popolo che, per liberarlo dalla schiavitù, aveva dovuto flagellare gliEgiziani con le infermità (le dieci piaghe d'Egitto!); se gli Ebrei fossero invece rimasti fedelialle leggi divine, mantenendosi giusti agli occhi di Dio, Egli non li avrebbe piagati perché lasua azione guarisce! Dio infligge la piaga quando vuole correggere l'uomo, al fine di risanarlodalla sua iniquità.

2) «Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia nonsi terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro [...] La luce dellaluna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, quando il Signorecurerà la piaga del suo popolo e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse» (Is 30,20.26).

Per mezzo del profeta Isaia il Signore afferma che la sofferenza e le privazioni hannouna funzione educativa; così in virtù della loro azione purificatrice il popolo vedrà e udrà ilsuo maestro, perché ha riacquistato la vista e l'udito che invece aveva perduto per la durezzadel cuore (cfr Is 6,10; 29,18).

3) «La tua ferita è incurabile, la tua piaga è molto grave. Per la tua piaga non ci sono rimedi,non si forma nessuna cicatrice. Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticato, non ti cercano più;poiché ti ho colpito come colpisce un nemico, con un castigo severo, per le tue grandiiniquità, per i molti tuoi peccati. Perché gridi per la ferita? Incurabile è la tua piaga. A causadella tua grande iniquità, dei molti tuoi peccati, io ti ho fatto questi mali» (Ger 30,12-15).

Per bocca di Geremia, il Signore dichiara di aver castigato severamente il suo popolo acausa delle sue grandi iniquità e della moltitudine dei suoi peccati. La sofferenza dell'esilio èespressa con le immagini della ferita e della piaga; ma poiché il Signore guarisce, curerà leferite del suo popolo: «Farò cicatrizzare la tua ferita e ti guarirò dalle tue piaghe. Parola delSignore» (Ger 30,17).

4) «Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo alle case di questa città ealle case dei re di Giuda, che saranno diroccate di fronte alle opere di assedio e alle armi deiCaldei venuti a far guerra e a riempirle dei cadaveri degli uomini che io ho colpito nella miaira e nel mio furore, poiché ho nascosto il volto distornandolo da questa città a causa di tuttala loro malvagità. Ecco io farò rimarginare la loro piaga, li curerò e li risanerò; procureròloro abbondanza di pace e di sicurezza. Cambierò la sorte di Giuda e la sorte di Israele e liristabilirò come al principio. Li purificherò da tutta l'iniquità con cui hanno peccato contro dime e perdonerò tutte le iniquità che hanno commesso verso di me e per cui si sono ribellaticontro di me. Ciò sarà per me titolo di gioia, di lode e di gloria tra tutti i popoli della terra,

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

quando sapranno tutto il bene che io faccio loro e temeranno e tremeranno per tutto il bene eper tutta la pace che concederò loro» (Ger 33,4-9).

Il Signore dice al suo popolo di averlo colpito per mezzo dei Babilonesi (Caldei) acausa della sua malvagità, della sua iniquità e dei suoi peccati; ma la piaga inferta tramite isuoi nemici sarà curata e risanata. Purificato dalle sue colpe, perdonato dai suoi peccati, ilpopolo di Dio sarà stabilito in una grande pace e sicurezza. Tale stato manifesta a tutti i popoliche solo Dio è l'artefice della pace: essa sarà per lui motivo di lode, di gioia e di gloria, conconseguente stupore e ammirazione delle nazioni della terra.

Questo avverrà anche ai nostri tempi. Il brano di Geremia può essere applicato anchealla Chiesa e al mondo di oggi. La storia, con i suoi corsi e ricorsi, si ripete. Dio permetterà lapersecuzione contro il suo popolo, a causa dei suoi peccati, ma poi lo renderà più forte eglorioso; punirà l'incredulità del mondo, ristabilirà un periodo di grande pace e manifesterà sututta la terra la gloria della sua giustizia riordinatrice.

5) «Venite, ritorniamo al Signore: Egli ci ha straziato ed Egli ci guarirà. Egli ci ha percossoed Egli ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare e noi vivremoalla sua presenza. Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l'aurora.Verrà a noi come la pioggia di autunno, come la pioggia di primavera, che feconda la terra»(Os 6,1-3).

Il passo ha uno sfondo messianico ed escatologico, ma anche storico; esso si realizzacon l'avvento di Cristo (il Messia) e, con pienezza, al suo ritorno come Giudice Universale.Ciò non toglie il suo valore storico al tempo del profeta Osea e può essere applicato anche alnostro tempo.

L'effetto delle piaghe, procurate da Dio al suo popolo, è la decisione di ritornare a luicon la fiducia di riacquistare la guarigione. Il Signore, che ha causato la ferita, è anche capacedi guarirla. Egli è il Medico delle piaghe del suo popolo. L'avversità e la prosperità dipendono,in ultima analisi, da Dio che volge gli eventi al compimento del suo disegno universale dellastoria umana; e per l'Onnipotente vi è differenza sostanziale fra il permettere e volere ?

I tre giorni, nei quali Dio opererà la guarigione restituendo la vita, sono un breve spaziodi tempo da lui determinato. La tradizione cristiana lo ha applicato alla risurrezione di Cristo,avvenuta il terzo giorno dalla sua morte.

Il popolo è stato punito per la mancanza di conoscenza di Dio (cfr Os 4,2.6; 5,4, ecc.)causata dall'insincerità e dalla mancanza di amore verso il prossimo. È necessario riacquistarequesta scienza divina al più presto, perché cessi il castigo inferto da Dio.

La piaga e l'infermità (cfr Os 5,13) bruciano: urge acquistare la conoscenza del Signoreche non è teorica, ma pratica e consiste nel praticare le sue leggi e i suoi comandi, cioè nelcamminare nelle sue vie. Dopo la conoscenza del Signore si ha la certezza che Egli si volgeràcon benevolenza verso il suo popolo. La sua venuta è come luce dell'aurora che mette in fugale tenebre, rallegra, conforta, riscalda, benefica. Con la conversione il popolo speranell'avvento del Signore, paragonato alle piogge autunnali e primaverili che danno fertilità aicampi e irrigano la terra, garantendone la raccolta dei frutti e delle piantagioni. Con la suavenuta il Signore, infatti, concede benefici e benedizione al suo popolo convertito.

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

Capitolo IVBETANIA: L'OPERA DELLA PACE

1) IL GRUPPO DELLA PACE«La parola. Il mondo è pieno di parole. Parla il mondo. Quante parole!Come si salva il mondo? Se non si compie quanto si dice, non si fa mai del bene.

Quanti uomini parlano di pace! Quante parole! Figli miei, quanti vogliono la pace? Tuttivogliono la pace. Vogliamo tutti la pace. Anch'io voglio la pace, anch'io. La Mamma èsempre la prima a volere la pace dei suoi figli. Vogliono la pace. Non basta volerla. Nonbastano le parole, anche se cerchiamo le più belle parole. Le più grandi parole non possonoportare nel mondo la pace. Bisogna operare.

Figli miei, sono le opere che portano la pace. Non aspettare che operino prima glialtri. Quando si parla di operare, si aspetta, si ha paura. Paura di fare del bene! Come ègrande il male che fa chi aspetta... aspetta!... Aspetta per fare del bene. Mentre aspetta, famale.

Il tempo che è passato, è passato inutilmente. Figli miei, anche la mia santa parola nonpuò darvi la pace se non si opera. Quanto può un cuore che opera! Quanto bene può fare ilcuore che opera! Il mondo ha bisogno di opere, non più di parole.

Ecco, figli miei, il mio aiuto: il mio gruppo! (La persona strumento guarda tutti congrande amore). Il mio gruppo!

Come deve operare il mio gruppo? Ho detto: “Mio!”. Come volete distinguervi? Comevolete farvi conoscere che siete miei, se non fate come io ho fatto? Io, la Madre di Dio, comeho fatto? Ho fatto obbedienza alla Parola di Dio. Non è difficile, bisogna soltanto obbedire.

Il mio gruppo!Il mondo vuole la pace, la vuole da me. Figli, io voglio portare nel mondo la pace; ma

ho bisogno di un grande gruppo unito a me per l'opera della pace. Unitevi fedelmente con ilvostro completo abbandono: un totale abbandono, una totale rinuncia al mondo. Il vostrocuore riempito dal mio amore può ottenere la pace nel mondo.

Iddio ci guarda, ci ascolta, ci esaudisce.Il Papa parla esternamente, io parlo internamente. Il mio gruppo deve essere presto

conosciuto dal Papa. Il Papa! Il figlio della pace! Come è grande il suo cuore! Vuole portarela pace nel mondo. Voglio che il Papa sia aiutato da voi, aiutato da voi. Come potresteaiutarlo senza la mia guida?

Le vostre riunioni si debbono distinguere dalle altre per la perfetta formazione. Sietestate formate da me; ma io per ben formarvi, ho bisogno delle vostre opere di bene.

Una casa a mia disposizione. Una preghiera continua.Io, figlie, sarò sempre presente. Il Papa darà la sua approvazione.Questo è un modo particolare per ottenere la pace nel mondo.Bisogna formare i cuori e lanciarli nel mondo.I nemici della pace vogliono lanciare le armi per distruggere il mondo.Io voglio lanciare i cuori formati nel mio amore: cuori, cuori che vogliono amare,

cuori che vogliono servire. Questo è il modo più efficace per ottenere nel mondo la pace. [...]

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

“Regina della pace prega per noi e per il mondo intero”. “Dona, Padre, al mondo lapace, nei cuori l'amore”» (Maria Santissima, 18 maggio 1967).

2) L'ARMA DELLA PACE«Il mondo vuole la pace. Parla di pace, ma non ha trovato ancora l'arma per

conquistare la pace. Ma chi l'arma la conosce, non vuole usarla. L'arma non si tiene chiusaquando il nemico arriva alla porta. Si usa e bisogna usarla con molta energia e sollecitudineaffinché il nemico non si introduca nella propria casa.

L'arma! I cattolici hanno quest'arma, ma in verità vi dico che viene poco usata. L'armaper difendersi è la Mamma. Nelle sue mani è stato affidato il mondo.

Come bisogna comportarsi per farsi riconoscere? Quale deve essere il comportamentodei cattolici? I cattolici, quelli che sanno di avere una Mamma che deve e vuole proteggerli,vogliono essere aiutati; ma quando sono chiamati nella collaborazione, non voglionorispondere.

Le anime non si salvano senza la sofferenza. La pace non si ottiene senzal'obbedienza. Il parlare è inutile se non si opera. Quale cambiamento è stato fatto dopo tantiripetuti richiami? I cuori che mi si sono offerti come si comportano? Quest'anno è per lorouguale a tutti gli altri anni passati.

Il Cuore Immacolato, la Madre di Dio, la Madre vostra, è grande, è tanto grande;eppure non si fa quanto lei desidera. Si rifiutano di fare quanto chiede la Madre di Dio! Hochiesto aiuto. Un Cuore che ama vuole aiuto. Vi ha chiesto in qual modo vuole il vostro aiuto.“Il mio Cuore Immacolato, Addolorato, vuole il vostro aiuto!”.

Quest'anno non si potrebbe sospendere di allontanarsi da Roma e rimanere unite ingrandi preghiere e raccoglimento completo? (I partecipanti al gruppo come di consuetonell'estate si trasferivano fuori Roma in vacanza).

Unite in un modo tutto particolare, dare tutto il vostro amore per ottenere la pace nelmondo. Chi meglio di voi può farlo? Chi più di voi conosce i veri desideri della Mamma?

Non può dare chi non ha. Deve dare chi ha. Non è responsabile chi non sa; ma chi sa efa, è stato preferito, è stato scelto. Beati quelli che sono stati scelti! Più beati saranno i piùfedeli. A che cosa servirebbe essere stati scelti, se non si fosse rimasti fedeli? Come siricordano volentieri gli Apostoli che furono fedeli al loro Maestro!

La vera Maestra (la persona strumento indica l'immagine di Maria Santissima), lavostra Mamma! Siate fedeli al suo desiderio. Una casa a sua completa disposizione. Uniti alei, ai suoi piedi. Non lasciatela mai sola. Dov'è la Mamma, vi sarà il suo Figlio.

L'arma per ottenere la pace voi la conoscete. “Io sono la pace”. Lei (MariaSantissima) difende la pace. Voi siete stati chiamati per l'opera della pace. Vuole esseraiutata da voi. Arma benedetta! Arma potente! Arma santa! Il mondo vuole la pace. Il mioCuore vuole la pace. Voi siete operatori della pace» (Gesù, 8 giugno 1967).

3) STRUMENTI DELLA PACE«Quanti anni di studi! Quanti studi prima di poter fare un discorso! Figli, notti e giorni

occorrono di preparazione. Un discorso! E quante volte quel discorso è un discorso inutile!Inutile perché non è il discorso di Dio, è il discorso studiato dalla mente umana. Non è statointerpellato Iddio, è stato preparato tutto sullo studio. Lo studio senza Dio non vale nulla!

Figli, il mondo ha bisogno di Dio. Iddio ha bisogno di ignoranti, perché Iddio non ha

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

bisogno di studi per parlare. Iddio, prima di parlare non si mette al tavolo per studiare ciòche deve dire. Iddio parla nel cuore. I cuori, per parlare, non hanno bisogno di studio, hannobisogno di Dio.

Quante sedute, quanti consigli, quanto lavoro in quelle menti! Vogliono far cessare leguerre con i consigli dei grandi! (Un gesto di desolazione). Quanti uomini si sentono grandisoltanto perché non hanno capito che sono i più piccoli! Vogliono governare il mondo,vogliono difendere la pace. Vogliono difendere la pace, ma la pace non la conoscono.

Io sono la pace, io, Iddio. Iddio non si difende con le armi. La pace sono io. Si può maidifendere Iddio, uccidendo il proprio fratello? Si sono smarriti gli uomini. Gli uominivogliono guidarsi da soli. Ecco il tragico vulcano che sta divorando il mondo, questo poveromondo! Il peccato sta sorpassando il limite della mia misericordia. Figli, non ci dovrebbeessere limite alla mia misericordia; ma bisogna invocarla, bisogna chiederla. Voglio che misi chieda.

Siete pochi; voglio che si ingrandisca questo gruppo: il gruppo della pace. La pace sidifende con l'amore. Non siete voi a poter difendere la pace; sono i vostri cuori riempiti delmio amore. La pace la difenderete con i vostri cuori, cuori che portano Iddio, portano nelloro cuore la pace. Non hanno bisogno di prepararsi le vostre menti, non hanno bisogno levostre bocche di sapere ciò che debbono dire. Le parole usciranno dai vostri cuori.

Figli miei, dove dovete parlare? Come dovete parlare per difendere la pace? Doveteparlare a me. Io sono la pace, soltanto io posso dare la pace. Gli uomini sono nemici dellapace. Le armi che uccidono non possono portare la pace.

La scienza dell'uomo, l'uomo che studia per fabbricare armi! Le armi non sonostrumento di pace, sono strumento di guerra. I cuori, figli miei, soltanto i cuori sonostrumenti di pace.

Figli, il Padre, il Figlio e voi, facciamo una cosa sola e così saremo uniti per difenderela pace. Come è grande il dono della pace! Io e voi vogliamo portare nel mondo la pace.

Siate perfetti, lasciate il mondo, donatevi a me, vostro Dio, vostro fratello, vostroamico, vostro Salvatore. “O mio Dio, sei mio fratello, sei mio amico, sei mio Salvatore!”.Che cosa potete rifiutare di dare al vostro Dio? Non dite mai no, quando vi chiedo; e io nondirò mai no a quanto voi mi chiederete. Vi voglio più numerosi, vi voglio più santi strumentidella pace» (Gesù, 11 luglio 1967).

4) LA PORTATRICE DELLA PACE«[...] In quanti posti c'è guerra! Non c'è guerra solo nelle nazioni, c'è guerra nei cuori.

Il male fa guerra al bene e non si trova più pace. Le creature, nemmeno in se stesse, nontrovano pace! Figli miei, ecco perché sono qui, lì, in tanti posti a dare la mia parola, il mioamore, la mia presenza. Sono per voi, sono la vostra Madre. Dovete ripetere con il cuore, conla mente, con umiltà: “Madre di Dio, Madre nostra, portaci la pace!”. Che cosa è la pace?Figli miei, la pace è Dio. Voglio portarvi Iddio. [...]» (Maria Santissima, 10 marzo 1971).

5) IL BRACCIO ONNIPOTENTE DELL'AMORE«Ancora un poco e mi vedrete; vedrete come la mia mano è potente e come il mio

amore agisce sull'umanità intera. [...] Non permetterò al nemico di prevalere su ciò che èmio, non temete! Non è un braccio umano quello che porta il peso di tanti umani errori, è ilbraccio divino: il divino è potente e onnipotente! [...]

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

Sempre di più voglio ripetere con tutto il mio amore: “Non temete, voi siete figli dellaluce ed io voglio che la luce sia per voi completa!”. [...] Siate sempre più uniti, più forti, piùcoraggiosi, più amanti di me e di voi. Fate che sia un'unione del tutto completa: io e voi unacosa sola con il Padre mio e vostro. Pace a voi! Questi sono posti dove io mi posso fermare,riposare e ristorare: Betania! Fate che Betania sia sempre più fedele e più grande, figlidell'amore» (Gesù, 27 aprile 1974).

Capitolo VL'IGIENE E VICINA

Quando ancora la costruzione del Centro di spiritualità del Movimento MarianoBetania a Zagarolo era in atto e si viveva nella piccola casetta vicina ad esso, Gianna sentìalcune parole di Gesù: «L'igiene è vicina»!

Gianna non ha fatto studi, ha solo frequentato la prima elementare. Non sapendo ilsignificato di quella parola, chiese: «Che cosa è l'igiene?».

Allora le fu spiegato con semplicità il senso di quella parola.Un dizionario riporta questa definizione: «branca della medicina che studia i mezzi atti

a prevenire le malattie; l'insieme delle norme miranti a salvaguardare la salute con riguardospecialmente alla pulizia e alle condizioni dell'ambiente» (Dizionario della lingua italiana,Garzanti, XII ed., 1983).

V.1) SIGNIFICATO DI “IGIENE”La parola italiana “igiene” deriva dall'aggettivo greco “ygieine” che vuol dire “ciò che

giova alla salute”; “techne ygieine” significa “arte salutare”. Ygieine è il femminiledell'aggettivo ygieinos che vuol dire igienico, salubre; questo aggettivo deriva da ygies, cioèsano. Dunque la parola “igiene” è legata ai termini: salubre, salutare, arte che giova alla salute,sano.

L'espressione “igiene” detta da Gesù assume un significato soprannaturale che richiamal'azione divina.

Dio, celeste Medico dell'umanità, vuole la salute eterna delle anime e anche una vitadignitosa per tutti gli uomini, l'ordine sociale, la pace nel mondo e l'equilibrio tra gli elementinaturali. Affinché l'esistenza terrena delle creature sia a “misura d'uomo” è necessario cheregni il rispetto della dignità umana, la giustizia in tutte le sue dimensioni e l'equilibrioecologico della natura, poiché il cielo e la terra costituiscono la splendida casa costruita da Dioaffinché vi abiti la grande famiglia umana. Queste esigenze della convivenza sociale, evidentialla ragione umana, sono anche divinamente rivelate e manifestano il meraviglioso disegno diDio.

Dopo aver dato l'esistenza a tutta la creazione «Dio vide che era cosa bella» (Gn 1,25).Poi creò l'uomo: «E Dio disse: “Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra

somiglianza”» (Gn 1,26).Quindi lo incoronò re dell'universo dandogli il dominio su tutte le creature (cfr Gn

1,26-30). Un salmo canta così la meravigliosa regalità dell'uomo: «L'hai fatto poco meno degli

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,tutto hai posto sotto i suoi piedi» (Sal 8,67). Il libro della Sapienza dice qual'è la natura dellaregalità dell'uomo e come deve esercitarla: «Dio, con la tua sapienza hai formato l'uomo,perché domini sulle creature fatte da te, e governi il mondo con santità e giustizia» (Sap 9,2-3).

Terminata tutta la creazione: «Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa moltobella» (Gn 1,31). L'Artista Divino contemplò la sua grandiosa opera e ne ammirò la bellezzadata dallo splendore dell'ordine.

Da Adamo ebbe origine la famiglia umana che popolò la terra. La Sapienza «protesse ilpadre del mondo, formato per primo da Dio, quando fu creato solo; poi lo liberò dalla cadutae gli diede la forza per dominare su tutte le cose» (Sap 10,1-2).

«Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità e lo fece a immagine della propria natura(l'amore!). Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo» (Sap 2,23-24).

Ma Dio «amante della vita» (Sap 11,26) nulla disprezza di quanto ha creato (cfr Sap11,24). Così ha compassione di tutti e non guarda «ai peccati degli uomini, in vista delpentimento» (Sap 11,23).

La magnanimità di Dio pazienta (cfr 1Pt 3,20), è longanime (lunga pazienza), mira allasalvezza (cfr 2Pt 3,15) che ha inizio già su questa terra «perché possiamo trascorrere una vitacalma e tranquilla con tutta pietà e dignità» (1Tm 1,2).

Purtroppo gli uomini non rispettano l'ordine sovrano stabilito da Dio; non governano ilmondo con «santità e giustizia» (cfr Sap 9,2), ma con malvagità e iniquità. Il lorocomportamento è un attentato continuo al disegno salvifico di Dio. Per questo motivo Dio,«buono, misericordioso e giusto» (Sal 112,4), anche ai nostri tempi eserciterà la sua artemedica sul mondo per sanarlo dalle gravissime e mortali malattie che lo affliggono:incredulità, ateismo, orgoglio, immoralità, ingiustizia, violenza, ecc. Infatti Dio «vuole chetutti gli uomini siano salvati, e arrivino alla conoscenza della verità» (1Tm 2,4), la quale èmedicina che restituisce la salute spirituale alle anime ed «è il nutrimento per la santità»(Maria Santissima, 8 gennaio 1981).

“L'igiene è vicina”, nel senso soprannaturale, dice che Dio presto farà “pulizia”,affinché le condizioni morali, spirituali e ambientali del mondo siano tali da permettere ilfiorire di un vero umanesimo che attinge forza dal Vangelo di Cristo; non c'è umanesimosenza cristianesimo, né cristianità senza marianità.

«In realtà solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il misterodell'uomo. Adamo, infatti, il primo uomo, era figura di quello futuro (Rm 5,14) e cioè diCristo Signore. Cristo, che è il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suoamore svela anche pienamente l'uomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione.[…] Egli è “l'immagine dell'invisibile Iddio” (Col 1, 15), è l'uomo perfetto che ha restituito aifigli di Adamo la somiglianza con Dio, resa deforme già subito agli inizi a causa del peccato.Poiché in lui la natura umana è stata assunta, senza per questo venire annientata per ciò stessoessa è stata anche in noi innalzata a una dignità sublime. Con l'Incarnazione il Figlio di Dio siè unito in certo modo ad ogni uomo. [...] Nascendo da Maria Vergine, Egli si è fattoveramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato» (GS 22).

Inoltre associando la Madre alla sua Opera, Cristo ha voluto che la Redenzione avesse

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

la forma mariana e materna.“L'igiene è vicina” significa che la Divina Paternità, dopo un intervento purificatore,

vuole restituire agli uomini un mondo sano nel quale «possiamo trascorrere una vita calma etranquilla con tutta pietà e dignità» (1Tm 2,2); tutto ciò avverrà con l'aiuto materno di MariaSantissima i cui figli «osservano i comandamenti e sono in possesso della testimonianza diGesù» (Ap 12,17).

V.2) L'IGIENE NEL NUOVO TESTAMENTONel Vangelo, Matteo, Marco e Giovanni usano l'aggettivo ygies (sano).Ad una donna affetta da emorragia Gesù dice: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in

pace e sii guarita (ygies) dal tuo male» (Mc 5,34).Ad un uomo con la mano rattrappita Gesù intima con autorevolezza: «Stendi la tua

mano. Egli la stese e tornò sana (ygies) come l'altra» (Mt 12,13).In Mt 15,31 l'evangelista elenca le guarigioni operate da Gesù tra le quali ci sono

“storpi guariti” (ygieis).Presso la piscina di Betsaida vi era un uomo infermo da trentotto anni e Gesù gli dice:

«Alzati, prendi il tuo giaciglio e cammina. L'uomo fu guarito (ygies) all'istante» (Gv 5,9);«Più tardi Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: “Ecco che sei diventato sano”(ygies)» (Gv5,14).

Ad alcuni Giudei, stupiti che Gesù avesse operato una guarigione di sabato, Egli ponela domanda: «Vi sdegnate contro di me perché ho completamente fatto un uomo sano(ygies)?» (Gv 7,23).

Negli Atti degli Apostoli è descritta la guarigione di un storpio operata nel nome diGesù da San Pietro. Più tardi l'Apostolo darà la sua bella testimonianza alle autorità religiosedi Gerusalemme, dicendo: «Sappiatelo tutti voi e tutto il popolo d'Israele: nel nome di GesùCristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, ma che Dio ha risuscitato dai morti, costui se nesta davanti a voi perfettamente sano (ygies)» (At 4,10).

Dall'esame dei testi, Gesù con le sue opere si manifesta vincitore della malattia e dellasofferenza, e con la sua Parola ristabilisce la salute. Essa è il segno della grazia portata daGesù, che restituisce la salute all'anima.

La sanità che Gesù porta all'uomo è integrale e abbraccia anima e corpo. In talecontesto dire “L'igiene è vicina” equivale a dire che presto il mondo sarà sanato dalle suemalattie e infermità dalla potenza salvifica di Cristo.

Nella terza lettera di Giovanni a Gaio, l'Apostolo augura al suo amico che sia “in buonasalute”, cioè che “sia sano” (ygiainein) (3Gv 2).

Nelle lettere pastorali, S. Paolo usa spesso il participio presente del verbo ygiainein chesignifica essere sano o sanare, guarire, portare la salute, igienizzare.

Tale verbo nella forma del participio presente è solitamente associato alla parola“dottrina” (cfr 1Tm l,50; 2Tm 4,30; Tt 1,9; Tt 2,1). In tal caso la traduzione può essere laseguente: “dottrina sanante, igienizzante, che porta la salute, la salvezza, l'igiene spirituale emorale”. Nella lettera a Tito San Paolo lo esorta a riprendere severamente i Cretesi «perchérimangano sani (ygiainosin) nella fede» (Tt 1,13). La traduzione letterale è: «affinché sianoigienizzati, guariti, sanati nella fede».

In un altro passo (Tt 2,8) l'Apostolo esorta di nuovo Tito a offrire se stesso «comeesempio di buona condotta, con purezza di dottrina, gravità (nella condotta), parola sana e

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

incensurabile». In questo caso l'aggettivo “sana” corrisponde al greco ygies.Infine nella lettera a Timoteo (1Tm 6,3) così scrive S. Paolo: «Se poi qualcuno insegna

cose diverse e non aderisce alle sane parole, che sono quelle del Signore nostro Gesù Cristo,e alla dottrina secondo pietà, è accecato dall'orgoglio». Anche in questo caso l'Apostolo usail participio presente ygiainousin di “sanare”; la traduzione letterale pertanto è “parole sananti,portatrici di salvezza, che salvano”.

L'insieme di queste considerazioni offrono un'ulteriore comprensione dell'espressioneprofetica: “L'igiene è vicina”!

Dio farà in modo che la dottrina sanante, le parole salutari del Vangelo, la fede chesalva, trionfino sull'errore dal quale deriva la corruzione morale (cfr Rm 1,18-23; Ef 4,18-19;Tt 1,13-16; 1Tm 6,4; 2Tm 2,16).

La Verità rivelata risplenderà ancora più fulgida nella Santa Chiesa, così dacompaginarla più fortemente per illuminare gli uomini di buona volontà e condurli sulla viadella salvezza.

Comunque si voglia tradurre il verbo ygiainein, attribuendogli il senso statico, cioè“essere sano” o il senso causativo “guarire, portare la salute, igienizzare”, rimane il fattoindiscutibile che la sana dottrina di Cristo è salutare, in quanto salva colui che l'accoglie e lapratica. Infatti «chi va oltre e non rimane nella dottrina del Cristo non ha Dio. Chi rimanenella dottrina ha il Padre e il Figlio» (2Gv 9).

Capitolo VILE FASI DELL'IGIENE

VI.1) PRIMA FASE: LA VERITÀLa prima fase con la quale Dio igienizza il mondo corrisponde alla rivelazione della

verità.Dio già ha manifestato la Verità divina con la quale gli uomini avrebbero potuto

«trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità» (1Tm 2,2).Infatti «piacque a Dio, nella sua bontà e sapienza, rivelare se stesso e far conoscere il

mistero della sua volontà (cfr Ef 1,9), mediante il quale gli uomini per mezzo di Cristo, Verbofatto carne, nello Spirito Santo hanno accesso al Padre e sono resi partecipi della natura divina(cfr Ef 2,18; 2Pt 1,4). Con questa rivelazione infatti Dio invisibile (cfr Col 1,15; 1Tm 1,17)per il suo immenso amore parla agli uomini come ad amici (cfr Es 33,11; Gv 15,14-15) e siintrattiene con essi (cfr Bar 3,38), per invitarli e ammetterli alla comunione con sé. Questaeconomia della rivelazione avviene con eventi e parole intimamente connessi tra loro, in modoche le opere, compiute da Dio nella storia della salvezza, manifestano e rafforzano la dottrinae le realtà significate dalle parole, e le parole proclamano le opere e illuminano il mistero inesse contenuto. La profonda verità, poi, sia su Dio e sia sulla salvezza dell'uomo, risplende anoi per mezzo di questa rivelazione nel Cristo, il quale è insieme il mediatore e la pienezza ditutta la rivelazione» (DV 2).

Affinché la Verità divinamente rivelata fosse integralmente custodita, Cristo ha istituito

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

«la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità» (1Tm 3,15). Essa è edificata«sopra il fondamento degli Apostoli e dei Profeti» e ha «come pietra angolare lo stesso CristoGesù» (Ef 2,20) roccia divina alla quale è intimamente unita la roccia visibile, il SommoPontefice successore legittimo di Pietro (cfr Mt 16,18).

Questo mirabile disegno della divina Sapienza è ricordato e ribadito in una locuzione diGesù data a Gianna: «Io sono la verità, la via, la vita! Pietro è il custode della verità. LaChiesa è stata fondata su Pietro. La verità è stata depositata nella Chiesa. Se ci si spostadalla Chiesa, ci si sposta dalla verità».

Purtroppo gli uomini, in realtà, non accettano la verità di Dio e persino una moltitudinedi coloro che si dicono cristiani si spostano dalla verità sia nella conoscenza che nella pratica.Dio per ricondurli nella retta via e per farli camminare nella verità (cfr 2Gv 4; 3Gv 3-4) invia isuoi profeti, sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento.

Ai nostri tempi sono stati inviati molti profeti che hanno fortemente richiamato gliuomini a convertirsi dalla loro condotta malvagia.

Un potente intervento nella storia contemporanea Dio lo ha operato per mezzo di uncarisma unico di cui fu privilegiata Gianna Gelfusa.

La verità di questa affermazione, che sembra audace e temeraria, è attestata in formamolto chiara e inequivocabile da un messaggio di Gesù dato nella grande solennità di Natale.

«Figli miei, miei, in quanti posti, in questo giorno, io sono nato! Quanti sono che oggimi hanno onorato, ricordandosi della mia nascita! Non è poco per me: è grande la miaconsolazione. Voglio a tutti dare la mia ricompensa. Voglio dare quanto hanno bisognoquesti tanti cuori. Mi sono stati di grande conforto.

Ma... ma... in tanti posti non ho dato ciò che vi sto dando in questo posto (la personastrumento indica il luogo); in questo posto sto dando molto di più. In altri posti si ascolta, sì,la mia Parola, il mio Vangelo: si ascolta quello che ho detto tanti secoli fa. Fratelli miei,come l'ho detto? L'ho detto con il mio umano: il mio umano. Ma in questo posto, non è il mioumano, ma è un umano completamente, completamente a mia disposizione.

Fratelli miei, la mia parola è soltanto mia parola. La mia parola non vi si portaattraverso la lettura; vi si porta direttamente attraverso un umano; un umano che portasoltanto la mia parola. Non basta la vostra intelligenza per conoscere l'estrema grandezza diquesto momento, di questo posto. È il massimo che vi si possa portare in terra, per portarvila pienezza della verità.

“Io sono Dio tuo: non vi è un altro Dio fuori che me”2. Questa scelta, questa chiamata,questo invito, ho voluto io farlo a voi. Voglio chiedervi la pienezza della vostra disponibilità.Voglio darvi ciò che nessun altro può avere quello che voi avete.

Si parla di perfezione, si parla di un santo comportamento, si parla di unrinnovamento. Ecco, ho voluto io portare in terra un rinnovamento. Il rinnovamento è questo:di prendere con la più grande serietà e praticarla con perfezione. Fratelli, fratelli miei,ascoltare questa parola, toccare con il vostro dito, avervi dato questa possibilità di farvivedere l'opera onnipotente dell'amore del Padre vostro per mezzo del suo Figlio. (Indica lastatuetta di Gesù Bambino).

“Venite e adoriamo!”. Dev'essere questo tutto il vostro impegno. Voglio dirvi: non miè gradita nessun'altra parola che viene dalle vostre bocche che questa: “Venite e

2 cfr Dt 5,6.7

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

adoriamo!”.Vi voglio far conoscere quanto io ho dato e quanto io vi voglio chiedere. Quest'opera

bisogna farla conoscere, conoscere, ma non vi deve essere un'altra parola all'infuori chequesta. È grande, è grande, è grande: è un'opera che ho voluto portarla in questo tempo,perché questo è il tempo che vi è bisogno di quest'opera.

Fratelli miei, fratelli miei, non si può, non si può, non si può rinnovare il mondo permezzo di opere compiute da uomini. Non si può portare Parola divina e parola umana.Bisogna prendere la Parola divina e soltanto la Parola divina. La mia Parola opera: laparola dell'uomo ferma anche la mia opera. “Io sono verità, via e vita”.

Avete detto bene, avete detto bene che questo è il modo che Dio opera: opera nellapovertà, opera nella pochezza. Iddio non ha bisogno di scienza umana. Quanto orgoglio!Iddio porta la scienza divina per mezzo di creature che non hanno scienza umana. Vi sarebbeuno scontro: scienza umana, scienza divina. L'uomo vuole offrire la sua scienza; per offrire lasua scienza, lascia indietro la scienza divina, subentra l'orgoglio, e tutto si guasta, tutto.

È male e non vi può essere il bene: bene e male non possono rimanere nello stessocuore.

Fratelli miei, oggi, in questo posto, tanto piccolo, tanto sconosciuto, sconosciuto comelo era in quella capanna di Betlemme, io voglio nascere in questa capanna, in questi cuori.

Fratelli miei, ecco il vostro mendicante, mendicante un poco, un poco del vostroamore, della vostra disponibilità, della vostra risposta. “Venite, venite e adoriamo!”. Mafatelo con la parola e con la pienezza del vostro amore, che non sarà solo vostro amore neivostri cuori, ma vi sarà anche il mio amore. Sappiate ripetere: “Amami, amami Gesù, fa' cheio ti ami con il tuo amore!”. Mai deve rimanere nei vostri cuori soltanto l'amore umano: mavi si deve trovare la pienezza del divino amore. Tutto è possibile con il mio amore nei vostricuori, amore e luce: “Luce Padre, luce Figlio, luce luce Spirito Santo, vieni, vieni presto!”.

Fratelli miei: “Ecco, vengo a fare la tua volontà, Padre, Padre”3. Voglio ascoltare neivostri cuori, con la pienezza della vostra libertà, disponibilità: “Padre, ecco vengo a fare latua volontà”.

Sappiate conoscere e praticare la mia opera di questo tempo, di questo tempo. Questoè il tempo mio e il tempo vostro. Il tempo vostro: io ho dato a voi, voi date ai vostri fratellitutti: ma soltanto questa opera. Amate, amate questa opera: è una mia opera più grande,che voglio compiere in questo tempo. Con il mio invito, la vostra risposta, si può compiere lavolontà del Padre. Vi voglio portare al compimento della volontà, santa volontà del Padre.

O fratelli miei, o fratelli miei, si prende poco o niente di ciò che io, Dio Figlio, offro aquesta povera umanità di questo tempo. Non è neppure nascosto a voi come si cerca diconoscere e di prendere le mie opere. Vi prego: voi che avete conosciuto, amato la mia opera,amate di più, di più. È affidata alla vostra bontà, carità e amore: bontà, carità e amore.Questa è volontà del Padre vostro. Benedetti, benedetti voi, benedetti voi; voglio dirvelo contutto il mio amore.

Il Natale! Io piccolo vostro Fratello! Fratello e Padre! Io sono uno solo: Padre eFiglio, uno solo. Vi voglio far conoscere questo, e molto di più, con la vostra fedelissimarisposta. Miei, o fratelli, o fratelli, miei seguaci, miei seguaci, come si può essere miei seguacise non mi si segue? Mi si deve seguire per poter essere miei seguaci. Mi si deve imitare contutti i miei stessi comportamenti. Fratelli miei, umiltà, verità: figli di Dio Padre, fratelli di

3 cfr Eb 10,9

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

Dio Figlio. O grandezza eterna! Non è grandezza per il tempo; è per l'eternità. Dite, fatecome io ho fatto! Non risparmiarsi neppure una parola! Pregare me è bene; pregare ilPadre... bene; la Mamma... ma non basta. Bisogna congiungere le mani in ginocchio epregare i fratelli, fratelli, fratelli. Bisogna amare, conoscere la verità e praticare la verità.Non c'è niente da togliere dalla verità e niente da aggiungere. Bisogna prenderla, e prenderlacon pienezza, e praticarla. “Io sono Dio tuo: non vi è un altro Dio fuori che me”. Gridare algregge, al gregge, ma non trascurare i pastori. Quando abbiamo praticato ciò che possiamo,siamo una sola cosa, io e voi. (Si canta: “Tu scendi dalle stelle”)» (Gesù, 25 dicembre 1991).

Tale carisma ha una finalità ben precisa: un rinnovamento universale!Alcuni messaggi lo affermano esplicitamente. In uno di essi Gesù, dopo aver

manifestato il ruolo centrale che ha la Madre nel rinnovamento del mondo contemporaneo,con solennità annuncia: «Non ho parlato individualmente, ho parlato per tutto l'universo!»(29 novembre 1954).

Il Padre Celeste, con maestà divina, riafferma la volontà di rinnovare il mondo con lasua Parola comunicata per mezzo di questo singolare carisma profetico: «Non sono passato.Sono presente. Parlo come io posso e voglio. È molto importante che mi si ascolti e che misi intenda. Con questo mio parlare voglio che si rinnovi il mondo con tutti i suoi abitanti. Sesiamo d'accordo a vicenda questo avverrà. Se mi rifiutano, non avverrà» (Basilica di S.Pietro, 8 febbraio 1971).

Il rinnovamento voluto da Dio Padre avverrà come è ampiamente illustrato da circaduemila messaggi celesti dati tramite il suddetto carisma profetico. Avverrà per la risposta diun piccolissimo numero di fedeli che hanno creduto alle “rivelazioni attuali” di Dio. Ma ormaiun castigo divino è inevitabile. Se il mondo, a cominciare da coloro che si dicono credenti,avesse accolto gli interventi salvifici di Dio, si sarebbe rinnovato in virtù della Parola di Dioascoltata e messa in pratica. Ciò non è avvenuto.

La Verità rivelata dalla Parola di Dio (passata e presente) ha una forza sanante, ma nonè stata accolta né tanto meno praticata. Dio passerà alla seconda fase dell'igiene mondiale.

VI.2) SECONDA FASE: IL CASTIGOIl castigo è una necessità della giustizia di Dio che esige la dovuta espiazione delle

colpe e mira a correggere gli uomini per indurli a conversione e per ristabilire l'ordine (lapace).

La durezza del cuore è una sfida, una lancia che ferisce il Cuore di Dio: Egli ama echiede amore. Purtroppo l'indurimento del cuore è una costante che ricorre nella storia di ogniuomo, nella storia dell'antico e del nuovo Israele, nella storia del mondo.

Anche oggi Gesù manifesta la profonda amarezza del suo Cuore ferito dall'indifferenzadegli uomini al suo infinito amore. Ecco alcuni passi del messaggio dato il 15 ottobre 19944.

«[...] Fratelli miei, quanto mi addolora la tanta poca risposta![...] Sono io che parlo.Fratelli miei, povera umanità! Ho parlato e parlo in tutti i tempi. [...] Quanti cuori accolgonola mia parola? Se non viene accolta la mia parola, come ci si potrebbe credere che vieneaccolto il mio amore? [...] Fratelli miei, voi che siete in questo ascolto, ho voluto farviconoscere quanto è poca la risposta degli uomini. Anche quando io ho dato tutto, quanto

4 Il testo integrale del messaggio è pubblicato nella Parte Seconda dell'Ora di Maria.

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

ricevo? [...] Fratelli miei, deve continuare il mondo? ... Do a voi; aspetto da voi la risposta:deve continuare? A che cosa sarebbe utile continuare in questo modo? Deve il Creatorecreare o sospendere? [...] Fratelli miei, pur questo voglio confidarvi: “è ora; è giuntal'ora ... Quanti sono?”. [...]

Cuori freddi, non pieni di amore, ma pieni di ghiaccio. [...]» (Gesù, 15 ottobre 1994).

«È giunta l'ora!». L'ora dell'igiene, l'ora del castigo correttivo, sanante, riordinatore.

1) L'ULTIMO RIMEDIO!«(Dalla chiesa vicina arriva improvvisamente il suono delle campane).Non ci sono più orecchie che vogliono ascoltare la mia voce nella campana. Ecco

perché è necessario che la mia voce si ascolti nel vostro cuore. Il mio “sì” è sempre prontonel darvi perdono. Io sono il Perdono. Non ho mai contati i peccati. Ho contato quelli chevengono a chiedermi perdono. Ho contato quelli che non vengono a chiedermi perdono.

Figli miei, ecco i richiami. Questi fatti (si riferisce alle calamità naturali nel mondo)non sono miei castighi, ma sono richiami. Il Padre chiama i suoi figli, ma quando nonvogliono rispondere con la dolcezza, bisogna usare altri mezzi.

Quali mezzi? Quello di far loro un cenno, una minaccia di punizione, mostrar loro lamano. Se non ritornano con questo richiamo, la mia mano sarà più potente. Questo (siriferisce ad un terremoto avvenuto in Sicilia) è soltanto un piccolo cenno della pesantezzadella mano del Padre. Io sono il Figlio del Padre di tutti, il Figlio che porta il messaggio delPadre. Il messaggio del Padre! Non sono cose nuove.

Sono il Capo della Chiesa. Non voglio essere lasciato come l'ultimo. [...]Il campanile della chiesa... la campana suona nelle orecchie. Figli miei, quanti hanno

fatto l'abitudine e ormai non ci fanno più caso! Voglio usare un altro sistema che è molto piùefficace; voglio che la mia voce si ascolti nei cuori.

Il Figlio del vostro Padre io sono! Questi sono i miei interessi: di portare i figli a mioPadre. Io sono venuto per questo; questa è la missione che mi ha data mio Padre: farvi suoifigli. Questa è la missione che io do a voi: un cuore vostro, pieno del mio amore, è uno deipalpiti del mio Cuore. ... sono io che vivo in voi! Figli miei, non mi si aiuta se non mi si offreil cuore.

Ho pianto sulla terra. Un cuore che mi porta, piange ancora sulla terra perchéconosce il grande male che fa chi non vuole salvarsi. Figli miei, vogliamo salvare tutti. Nonsolo una parte, ma tutti. Datemi i vostri cuori: non sono piccoli quando li avete donati a me.Ogni cuore donato a me con amore, non ha più limite il suo valore! Vivo io in voi! Il Padreapre la sua mano sui cattivi e fa cadere pioggia di luce.

Siate voi generosi con il mondo che tanto ingrato si dimostra verso di me che sonostato tanto buono, buono, generoso, uomo-Dio, Dio-uomo per amore! Siatemi grati, figli miei,per voi e per il mondo intero. Voglio solo la gioia di salvare voi e per il vostro amore, glialtri.

O figli, quant'è grande un vostro sacrificio fatto per amor mio e per la salvezza delleanime! Un vostro atto di amore per me: il valore è inesplicabile! Un solo passo che si fa perl'interesse di salvare quell'anima che si conosce che è sulla via della perdizione, non vaperduto; non va perduto un passo, non va perduta una parola!

Aspetto che mi si portino i peccatori. Aspetto che mi si chieda perdono. Venite, figli

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

miei, chiedetemi perdono per quelli che non vogliono chiedermelo. Non è poca la gioia che midà chi mi chiede perdono per quelli che non mi chiedono. Sono buono: voglio dare anche achi non vuole.

Quanto amore! E non si vuole comprendere. Figli miei, il mio sguardo è benevolmenterivolto su di voi. Voi figli, prendete senza misura il mio amore. Chi prende mi onora.

(Rivolto ad una presente). Taci. Quando vuoi parlare, parla con me. Figlia, io tiascolto, io ti capisco perché ti amo. Offrimi tutte le tue sofferenze e sii paziente per amor mio.Io farò miracoli. Io solo posso cambiare i cuori. I cuori non possono cambiarsi da soli.Offritemeli, tutti quelli che volete che siano cambiati. Voglio il bene di tutti» (Gesù, 16gennaio 1968).

2) GLI SCANDALI PROVOCANO IL CASTIGO DI DIO«Non mi si fa notte, non mi si fa giorno perché io sono Luce, Luce eterna! Tutto in

questa terra è divenuto buio, notte. Notte... perché si ignora la Fonte della Luce. [...]Tutto è male ciò che non è bene. Ciò che non è bene, è male, è male... anche quando

tutti fanno egualmente.(Ad una presente). Cambia, figlia, cambia. Deve essere santo anche il tuo vestito.

Quando il cuore è santo, tutto deve essere santo. Risorgi in Dio!Un mondo che si abbassa fino al livello delle bestie. Tutti uguali, tutti nudi come le

bestie! Questi sono cagione di tanti castighi, di tanto buio.Chi non è gradito a Dio è gradito al mondo. Chi è gradito al mondo, non è gradito a

Dio. Figli, figli, figli della Luce, accettatela la mia Luce, riempite i vostri cuori. [...]» (SpiritoSanto, 10 gennaio 1969).

3) I PECCATI CONTRO LA VERITÀ ATTIRANO I CASTIGHI DI DIO«[...] Questo che accade in terra è cosa molto grave, tanto grave che non si ripara che

con grandi castighi. Non sono cose piccole, sono cose molto gravi; sono cose che vannocontro la verità.

Andando contro la verità, si va contro Dio. Noi tutti siamo in vostra difesa. Noi, dalprimo all'ultimo Papa, in vostro aiuto. Un vero disastro si sta facendo sulla terra. Non è piùpossibile correggere gli uomini. Si sono sfrenati in tutte le maniere, in tutti i posti, in tutte lecategorie.

Un disordine generale! Figli, siate fedeli, siate uniti. Bisogna cercare, ottenere lapace, la pace nei cuori. È spenta la vera luce, non ci sono ormai più parole per toccare icuori, sono insensibili. [... ]» (S. Pio X, 16 marzo 1969).

4) L'AMORE ALLONTANA IL CASTIGO!«[...] Figli miei, voglio portare nei vostri cuori la mia parola. Questa è parola di

incoraggiamento e di preparazione. O figli, non parlo per spaventarvi, parlo per prepararvi.Figli miei, bisogna propagare l'amore se si vuole allontanare il castigo. Non basta la

sola preghiera, figli miei, il male sta nel troppo tacere da parte ... (dei pastori).Figli miei, non sarebbero più miei se non parlassero del gran male che si percorre. O

figli, ascoltatemi, non voglio parlare più chiaro... voglio farvi un cenno: bisogna aprire icuori e gridare, chiamare e richiamare; un poco più di amore! Non basta ciò che si fa,bisogna fare di più. O figlie, il male è libero, non è combattuto, trova porte aperte

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

dappertutto.Figli miei, sono addolorata anche per il troppo scandalo che cammina nei conventi e

nelle chiese. Bisogna combattere almeno il male che è tanto visibile ai vostri occhi. Quantomale, figli miei! Non tutto si può combattere per mezzo vostro perché non è tutto visibile, ènascosto; ma, almeno per quello visibile, vi prego di agire energicamente. Bisogna essereforti, figli miei. Quando ci si presenta in certe circostanze, in certi modi sconci, dovetebuttarle fuori, sono in compagnia del vostro nemico... bisogna chiudere le porte a chi portaper mano il nemico. [...]» (Maria Santissima, 13 aprile 1972).

5) GLI UOMINI SI AUTOCASTIGANO CON LA DISOBBEDIENZA AL SANTOVANGELO

«[...] O figli... ascoltatemi. Non c'è, vi dico, non c'è giustificazione per il male che sicommette in tutti i modi dal più piccolo al più grande. Il primo male è quello didisinteressarsene, di non combatterlo, di lasciarlo correre come se fosse un ruscello di acquafresca che disseta, senza interessarsi che è un fosso, un fosso di acqua marcia, di fango, in cuitante anime restano annegate proprio per il poco o niente interessamento anche di quelli checredono di essere miei Apostoli, miei devoti. Camminano tranquillamente senza operare,stanno soltanto un poco ad ascoltare e poi si dimenticano che la Mamma piange! [...]

Questa moda, questo comportamento, questo distacco dall'osservanza del SantoVangelo porta tanti castighi. I castighi sono loro stessi, sono loro che si castigano con questotale comportamento!

Iddio chiama, richiama, ama, riama, ma se non rispondono restano travolti e senzapace. Non è questo un castigo che si fanno da loro stessi? Non trovano pace. Dove si trova lapace se non in un buon comportamento? (Ad un sacerdote). Figlio, parla ai giovani, che sisappiano regolare e mettersi come è giusto, come è gradito agli occhi di Dio. Sono chiara?Che si vestano... che si allontanino quelle che vanno tanto sconce! Tu porta a chi prende, dà achi accetta, senza paura. [...]» (Maria Santissima, 15 luglio 1972).

6) UN MONDO IN DISTRUZIONE«[...] Un mondo... un mondo... che si deve lasciar distruggere! Figli miei, non sono io

a voler distruggere. Che cosa potevo fare e non l'ho fatto? Che cosa debbo fare e non faccio?Sempre pronto a tutto! Quanti sono quelli che mi vogliono? Figli miei, pochi, pochi sonoquelli che mi vogliono nel vero modo che debbono volermi. Qual è il vero modo che debbonovolermi, se non nel modo come io mi sono donato agli uomini? Così mi deve volere chi mivuole, mi deve volere per donarsi agli uomini come mi sono io donato. [...]» (Gesù, 26dicembre 1972).

7) LA TORRE DELL'ORGOGLIO«[...] Figli miei tutti, come si deve conoscere con quale pensiero si viene guidati? Si

deve conoscere per mezzo del comportamento! Quanti sorpassi! Si vuole sorpassare, si vuoleguidare e non ci si lascia guidare. Per guidare, guidare bene in terra, bisogna che ci si lasciprima guidare dal Cielo. Quante guide! Vi sono uomini... uomini pieni di orgoglio e diambizione. Vi è un numero che vuole guidare a tutti i costi! Vuole salire senza Scala (lapersona strumento indica la statua di Maria Santissima). Quanti uomini vogliono salire conl'orgoglio, non con la Scala! Con l'orgoglio si è soltanto capaci di far soffrire. Fanno soffrire

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

le guide che guidano con l'orgoglio, con la presunzione di essere guide senza luce purchéguide, non si controllano né nell'interno né nell'esterno in quale modo si trovano davantiall'occhio di Dio. Il loro pensiero riempie le loro menti di: “Cambiare... cambiare...”, ilpassato non serve più. Questo è il pensiero che riempie le menti a tanti uomini: “In questotempo si deve agire secondo il tempo...”.

Pensieri... pensieri che turbano anche la Misericordia. La Misericordia lascia liberala Giustizia. “In questo tempo...”, questo tempo è di Colui di tutti i tempi. Non ci sono dueDei; uno è Dio! Quel Dio del passato è il Dio del presente, il Dio del futuro! Figli miei, inquel tempo si voleva costruire la torre per toccare il Cielo, la torre di mattoni5; in questotempo ci sono uomini che vogliono costruire la torre dell'orgoglio per poter toccare il Cielo.Un poco ancora di pazienza, ma questa torre deve essere demolita: gli uomini debbonovuotarsi di orgoglio ... deve intervenire la Giustizia. Figli, figli miei, se non si piegano conl'invito dell'Amore, della Misericordia... deve agire la Giustizia: deve la mano della Giustiziademolire questa torre. [...]» (Maria Santissima, 30 ottobre 1981).

VI.3) TERZA FASE: SANAZIONE DELLA NATURALa creazione è talmente dipendente dall'uomo che partecipa alle sue condizioni, al suo

stato di salute spirituale e morale.Il testo più significativo della Bibbia che illustra la relazione tra l'uomo e la creazione è

dato da San Paolo con una elevatezza insuperabile e con parole commoventi: «La creazionestessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessaalla caducità non per suo volere, ma per volere di Colui che l'ha sottomessa e nutre lasperanza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertàdella gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino adoggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie delloSpirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.[...] Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmenosappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenzaper noi, con gemiti inesprimibili» (Rm 8,19-23.26).

Tutte le creature sono mosse da una tensione universale espressa da un triplice gemito:geme l'intera creazione (vv. 19-22), gemono i cristiani (vv. 23-25), geme anche lo Spirito diDio (vv. 26-27).

La salvezza umana ha una portata cosmica, l'uomo è intimamente legato a tutta lacreazione e la salvezza si estende a tutto l'universo umano, infraumano e fisico. L'uomo non èredento dal mondo, ma col mondo.

Dal momento in cui Cristo, per mezzo dell'Incarnazione e della Croce, è entrato nelcuore del mondo è diventato anche il Cuore del mondo: nella creazione, ferita dal peccato edestinata alla morte, Egli ha seminato la beata speranza: essa è pervasa dell'attesa spasmodicadella libertà della gloria dei figli di Dio.

Infatti il mondo materiale, creato per l'uomo, partecipa al suo destino. Maledetto acausa del peccato dell'uomo (cfr Gen 3,17), si trova attualmente in una situazione violenta: la“caducità” è qualità di ordine morale legata al peccato dell'uomo; “la schiavitù dellacorruzione” è qualità di ordine fisico.

Ma come il corpo dell'uomo è destinato alla gloria, così anche il mondo sarà oggetto di

5 cfr Gen 11,19

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redenzione e parteciperà alla “libertà” dello stato glorioso.La creazione segue le sorti dell'uomo! Fu sottomessa alla caducità dell'uomo, a causa

del suo peccato, punito dall'autorità di Dio. Così non solo l'uomo, ma come lui tutta lacreazione ha ereditato il peccato originale dei progenitori.

Al peccato originale della creazione, purtroppo si aggiungono i peccati degli uominiche in tutti i tempi si allontanano sempre più da Dio.

I messaggi mettono in luce l'intimo legame tra l'uomo e il mondo fisico. Più aumentanoi peccati, più la terra si ribella; quanto più si disobbedisce a Dio, tanto più Dio lascia che glielementi si levino contro l'uomo. Le potenze della natura, violentate dall'attività disordinatadegli uomini, insorgono! Dio lascia liberi il vento, il mare, la terra di sollevarsi contro gliuomini che non rispettano neppure la natura.

1) IL PESO DEI PECCATORI FA TREMARE LA TERRA«[...] (Con voce forte). O figli miei, la terra deve tremare per forza; non regge più il

peso di tanti uomini che non soltanto si rendono pesanti al Cielo, ma si rendono pesantianche alla terra! [... ]» (Maria Santissima, 28 novembre 1979).

2) LA TERRA TREMA PER IL PESO DI TROPPI PECCATI«[...] Come si corre quando la terra trema! Come palpitano quei cuori! Figli miei,

trema la terra per il troppo peso di tanti peccati. I peccati pesano anche sulla terra. [...]»(Maria Santissima, 14 marzo 1980).

3) LA DIVINA GIUSTIZIA LASCIA LA LIBERTÀ AGLI UOMINI E ALLA NATURA«[...] Figli miei, aumentano i peccati, è necessario che aumenti il dolore. Non basta,

ancora non basta questo gran numero di cuori, di umani, che soffrono per soddisfare ladivina Giustizia. Se gli uomini non si convertono... la terra sarà libera di muoversi come equando vuole. È stata data la libertà agli uomini e gli uomini la usano alla loro maniera.

Ecco, la Giustizia lascia la terra, il mare, i venti liberi di muoversi alla loro maniera.Non hanno accettato gli uomini, le sante leggi; per mancanza di questa accettazione,interviene la mano della Giustizia. [...]» (Maria Santissima, 3 dicembre 1980).

4) LA TERRA POTREBBE TREMARE DAPPERTUTTO«[...] Figli miei tutti, un grande sapere voglio portarvi: la salvezza delle anime e

anche dei corpi... è molto in pericolo. Se non ci si alza dalla terra e si cerca la via del Cielo,grande sarà la rovina. La terra trema di qua e di là: ma potrebbe anche tremare dappertutto.Bisogna credere, amare e praticare la verità! Figli miei, figli miei, il terremoto... vi è anchenei cuori! Non soltanto la terra, ma anche i cuori tremano e demoliscono ciò che Dio Padre,Dio Figlio, Dio Spirito Santo vuole, ha voluto tanto costruire. Cadono i muri con ilterremoto; la terra trema; ma se tremano i cuori, trema la verità. Se dovesse cadere la veritànei cuori, come ci si salva, se non si ama la verità e non si pratica? [...]» (Maria Santissima,19 dicembre 1990).

5) IL DILAGARE DEGLI ERRORI FA TREMARE LA TERRA«[...] O figli, la terra trema per i troppi errori, errori!... Quanti uomini, quanti uomini

che sono con i cuori sepolti in terra! Si sono coperti di terra e non si occupano del Cielo.

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

[...]» (Maria Santissima, 31 ottobre 1990).

Le ferite inferte alla natura dall'attività disordinata degli uomini sono gravissime,minacciano la stessa esistenza dell'umanità. Il progresso è regresso! Le invenzioni scientifichedel secolo XX, in mano a uomini senza fede, stanno distruggendo la vita del pianeta Terra.L'equilibrio ecologico è sconvolto! L'atmosfera è inquinata da emissioni di gas tossici e daradiazioni atomiche; i mari, i fiumi, i laghi subiscono immissioni di scarichi inquinanti che nelgiro di pochi decenni hanno distrutto colonie intere di pesci e rendono sempre più difficile lavita nelle acque marine, lacustri e fluviali.

Il pauroso disboscamento, che cresce a dismisura, impoverisce l'atmosfera di ossigeno:i polmoni della terra sono ammalati.

Lo sfruttamento intensivo dei campi, nel giro di pochi anni, produce l'infertilità delsuolo.

Le piogge radioattive intossicano e minacciano la vita dei boschi.L'allevamento degli animali diventa sempre più innaturale, a base di concimi di dubbia

provenienza.I prodotti dell'agricoltura, hanno perso odore, sapore e ... potere nutritivo. Trattati con

sostanze chimiche talora sono anche tossici.Cosa rimane per vivere? Quali sono le prospettive dell'uomo? A cosa va incontro il

mondo? La risposta è corale e gli scienziati la confermano; l'esistenza del pianeta vivente èseriamente minacciata. Il colpo finale può infliggerlo una guerra atomica e batteriologica,molto più possibile di quanto si voglia immaginare.

Dopo di essa i superstiti come potrebbero vivere in una natura contaminata daun'atmosfera mortalmente tossica? Sarà necessario un intervento diretto dell'onnipotenza diDio per disintossicare la natura e renderla abitabile.

«La terra tremò e si scosse;vacillarono le fondamenta dei monti,si scossero perché Dio era sdegnato» (Sal 18,8).

Capitolo VIIL'INDOLE MARIANA DELL'IGIENE

Maria Santissima è “Madre di tutte le cose ricreate!” afferma S. Anselmo, dottore dellaChiesa.

Con il “fiat”, dato e mai più ritirato, Ella ha partecipato all'Opera della Redenzione inmodo unico (LG 53.61). Così è diventata Madre: Madre di Dio, Madre della Chiesa, Madredegli uomini, Madre di tutto l'universo raggiunto, salvato, avvolto dal suo amore redentore ematerno.

Maria Santissima è Madre universale e più semplicemente: “La Madre!”.Come Madre, Maria Santissima è “l'Inviata di Dio” (cfr messaggio del 7 settembre

1990). Come “Madre dei viventi” (LG 56) è incaricata di dare e portare la vita a tutte lecreature. Mediatrice presso il Figlio (cfr LG 62) a favore degli uomini, Ella ha la missione di

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

salvare il mondo per riportare i fratelli al Figlio e con lui al Padre.I messaggi manifestano con forza la missione materna di Maria Santissima e ne

illustrano la sua opera ai nostri tempi.Il mondo è sconvolto dal disordine, dominato dalla confusione, avvolto dalle tenebre,

errante nel buio, tormentato da una grande tempesta.Gli uomini sono sbandati: falsità e menzogna si sono infiltrate in tutti i posti. «Il

menzognero e padre della menzogna» (Gv 8,44), «principe di questo mondo» (Gv 12,31)vuole estendere il suo dominio su tutta la terra con il «potere delle tenebre» (Col 1,13).

L'umanità è minacciata dalla catastrofe.Per porre rimedio a tanto male, Dio ha inviato Maria Santissima: la missione della

Madre di Dio e Madre nostra è quella di essere avvocata, ausiliatrice, soccorritrice, mediatrice,illuminatrice, riordinatrice, pacificatrice. Investita da Dio, quale Regina delle Vittorie, èincaricata di instaurare il regno di suo Figlio nel mondo: «regno di verità e di vita, regno disantità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace» (Prefazio di N.S. Gesù Cristo Redell'universo).

1) COLEI CHE DISTRUGGE LA CONFUSIONE«[...] Voglio distruggere la confusione. Dove vuole arrivare la confusione? In quanti

modi, quante sono le vie, figli miei, che il male usa per confondere, per abbagliare la vista,per far perdere la via giusta! [...]» (Maria Santissima, 23 giugno 1971).

2) LA MADRE RIORDINATRICE«[...] Come e quanto dovrei parlare! E in quanti modi debbo e voglio intervenire per

portare ordine! Come si può portare bene avanti, tutto in ordine, nella famiglia se manca laMamma, se i figli non si stringono alla loro Mamma? È questo l'esempio che io voglioportarvi per meglio farvi capire la necessità del mio aiuto. Figli miei, non sarebbe tantonecessaria la mia parola se venisse esattamente praticata la Parola di Dio, del SantoVangelo. Ma come si pratica il Santo Vangelo? E ancora voglio dirvi: come si pratica la miaparola che non è altro che un sollecito al Vangelo?

Non debbo, non posso rimanere indifferente a questi grandi disordini che ci sono nelmondo e che sono penetrati anche nei cristiani. Cerco, ricerco in tutti i modi per ben farmicapire, per far bene conoscere che c'è un immenso disordine. [...] Se non mi si ascolta, mi sirespinge; se mi si respinge, si respingono i miei aiuti; se si respingono i miei aiuti, come siriordina tutto ciò che cammina in disordine? [... ]» (Maria Santissima, 27 luglio 1971).

3) IL RIFUGIO DELLA SALVEZZA«[...] Vi do un piccolo esempio. (A un sacerdote). Tu, figlio mio, ricordi l'ultima

guerra? Che cosa avveniva quando si sentivano le sirene d'allarme? Si gettavano le bombe.Ascoltami: questi miei interventi fra voi significano dare il segnale d'allarme. Bisogna chegli uomini aprano gli occhi, le orecchie, la mente e il cuore. Io voglio aprire quello squillodella sirena che chiama gli uomini all'attenzione per un pericolo che è tanto vicino.

Bisogna correre e ricorrere al rifugio se ci si vuol salvare. Ascoltami, figlio mio, eparla. Questa mia voce è l'allarme per mettere in guardia i miei figli, per farli correre alrifugio. Ascoltami: il rifugio è il mio Cuore Immacolato. Chi saprà correre e rifugiarsi saràsalvo. Questo è il rifugio che Dio ha dato agli uomini. Se verrà respinto, si resterà fuori dal

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

rifugio e si sarà colpiti in tutti i modi. Non ci sarà la morte del corpo, ma ci sarà la mortedelle anime se si rinuncerà a rifugiarsi in questo Cuore che è stato messo per questa ragione:perché gli uomini siano protetti dal Cuore della Mamma. Che non si fermi la mia opera danessuno e in nessun modo, perché questa è tutta la speranza di Dio, tutta la carità di Dio,tutto l'amore di Dio: che la sua Mamma gli salvi il suo popolo. [...]» (Maria Santissima, 14luglio 1973).

4) RICOSTRUTTRICE DELLE NAZIONI«[...] Voglio pregarvi di diffondere questa mia opera. Voglio dirvi più chiaramente

quale opera questa sia: la presenza di Maria nei vostri cuori. Voglio che si diffonda una verae grande formazione nei cuori che debbono mostrare la mia presenza visibile, invisibile, intutti i modi, attraverso tutti i buoni e santi comportamenti.

Figlio mio, tutto si potrebbe ricostruire, tutto si potrebbe santificare, se mi si lasciassefare in ogni cuore. Basterebbe tanto poco: credermi, amarmi e lasciarmi operare in tutte lenazioni. Non c'è una nazione che io preferisca più di un'altra; tutti vorrei stringere nel mioCuore. [...]» (Maria Santissima, 26 luglio 1973).

5) L'ORA DELLA PIENA MANIFESTAZIONE DELLA MADRE«[...] (Presenti quindici sacerdoti). Figli, è questo il tempo, è questa l'ora giusta nel

disegno del Padre che io mi manifesti in tutti i modi che voglio. Sono completamente libera.Il Padre si compiace di tutto il mio comportamento, molto di più di quanto gli uomini sicompiacciano. Figli miei, gli uomini, gran parte degli uomini, non accettano il miocomportamento. Sono gli uomini che non vedono, non conoscono quale amore io portoall'umanità tutta! [...]

Che cosa dobbiamo fare io e voi per portare la vittoria su questa povera umanità chesta percorrendo la via della perdizione eterna?... (Stende le braccia verso i presenti comevolesse allungarle all'infinito). Ecco, le braccia della vostra Mamma Celeste sono a vostradisposizione. Sono qui, figli miei, per donarvi tutto il mio amore. Ho bisogno di voi, del vostroamore, dei vostri cuori, del vostro umano, delle vostre forze, per ancora correre e soccorrerel'umanità. [... ]» (Maria Santissima, 11 ottobre 1973).

6) LA MADRE DI TUTTA L'UMANITÀ«[...] Figli miei, non avrei altra parola che questa: vorrei ripetere un ritornello

continuo alle vostre orecchie, ai vostri cuori, alle vostre menti; non vorrei cessare un soloistante di ripetervi “figli miei!”. Vi vorrei chiamare tutti, vorrei attirare tutti al mio CuoreImmacolato con questa sola parola, se l'umanità tutta si lasciasse un poco penetrare nellementi, nei cuori, da questo nome che le è stato dato dal Figlio mio! Quali sono state le sueultime parole?

La donazione di se stesso e della sua Mamma. Dovrebbero sentire il bisogno, tutti gliuomini, di rivolgere alla loro Mamma una risposta, di invocarla continuamente sotto questotitolo che è il titolo più grande: Mamma... Mamma... Mamma! Io vado ripetendo in tutti imodi, nelle menti, nei cuori ed anche nelle orecchie: “Figli miei!”. Non hanno capito che stochiedendo un po' di carità e di comprensione! Io non debbo, non posso rimanere a manivuote. L'umanità mi è stata offerta come dono; e come non dovrei cercare e ricercare questaumanità per stringerla al mio Cuore e per portarla al suo posto? Figli miei, non ero sola ai

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

piedi della croce, non c'erano solo la Maddalena e Giovanni... Io vedevo tutta l'umanità. Ionon voglio che si disperda con tanta leggerezza, voglio fare una grande raccolta. [...]» (MariaSantissima, 20 novembre 1973).

7) LA FORZA SUPREMA«[. . .] Figli miei, io vi dico che se la mia mano non fosse tanto forte da sostenere il

popolo cristiano, vi sarebbe una catastrofe irreparabile per tutti gli uomini messi assieme.Non basterebbero neppure le forze di tutti gli angeli per il male che si sta preparando contro imiei figli. Non ci sarebbe nessun altro modo di potervi difendere se la vostra Mamma Celestenon fosse alla vostra difesa. Figli miei, vado parlando apertamente e in questo modo perportare alle vostre orecchie parole di risveglio, per prepararvi alla vigilanza e alla piùassidua preghiera e suscitare una grande devozione al mio Cuore Immacolato. [...]» (MariaSantissima, 21 novembre 1973).

8) MADRE MEDIATRICE«[...] (A due sacerdoti). Siamo arrivati alla svolta, al bivio. Che cosa fa la Chiesa di

Dio se non si interessa delle cose di Dio? Che cosa si vuole raccogliere se non ciò che vienedal Cuore della Mamma? Come si può vedere se si chiudono gli occhi? Gli uomini devonoaprire gli occhi se vogliono vedere; devono aprire le orecchie se vogliono sentire! Gli uominidevono aprire il cuore e lasciarselo riempire d'amore se vogliono amare! Basta, figlio mio,con le autorità! Bisogna che nella Chiesa di Dio ci sia la paternità. Non più comandare maguidare. Piccoli, sempre più piccoli, perché i più piccoli diverranno i più grandi. [...] Gliuomini prima di comandare si devono lasciare comandare; ma Iddio non vuole comandare,vuole amare e guidare.

Figlio mio, la luce non manca per chi la vuole. Non ha Egli detto: “Io sono la lucedel mondo”? Come mai in tanti uomini c'è tanto buio? Non è la sedia che santifica, nonsono gli abiti che servono Iddio, sono i cuori pieni di amore. L'amore opera per amore e conamore. Quale opera deve compiere l'uomo di Dio se non accetta, se non offre, se non siabbassa per prendere ciò che è a terra per portarlo al Cielo?

“Madre mediatrice” prende in Cielo, porta in terra; prende in terra e porta al Cielo.Se non si prende in Cielo, non si può portare in terra; se non si prende in terra, non si puòportare in Cielo. Figli miei, questa è la mia missione ed anche la vostra missione. Se ilsacerdote non prende questo comportamento, come può essere un mediatore? [...]» (MariaSantissima, 1 marzo 1974).

9) IL DONO DI DIO«[...] (A cinque sacerdoti). Figli miei, per quel poco che a voi è dato di vedere, non

sembra anche a voi che non vi si rispetti, non vi si ami, non vi si ascolti come si dovrebbe?...Quali sono gli onori, il rispetto che oggi si ha per voi?

Figli miei, se anche la vostra Mamma Celeste vi dovesse abbandonare in questaterribile confusione, come potreste uscir fuori da questa marea?... È un mare in tempesta chesi è abbattuto sulla santa Chiesa!

Figli miei, se i vostri occhi potessero un solo momento vedere, voi non fareste nessunaresistenza, non avreste nessun dubbio su questi interventi del Cielo! Figli miei sacerdoti, sonola vostra Mamma Celeste, non posso rimanere Regina sul trono, sono la Mamma; debbo,

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

voglio, posso soccorrere i miei figli, i miei figli tutti!E come potrei trascurare voi?... Sono la Mamma degli Apostoli! Dove erano gli

Apostoli? Dove si sono riuniti... se le braccia della Mamma non li avesse riuniti? Non è statasolo per Giovanni la consegna, è stata per tutti! Come, figli miei, potrei un solo minutotrascurare il dono che Iddio mi ha fatto sulla croce?

Voi siete quel dono: “Ecco tuo figlio!”. Sono i figli che non sempre accettano questodono: “Ecco tua Madre!”. Quanti figli non hanno ancora riconosciuto il dono che è statoloro fatto! La Mamma è un dono che Iddio ha voluto fare all'umanità.

Come si potrebbe dire di essere figli di Dio se non si vuole riconoscere la Mamma cheè stata ed è la Madre di lui stesso: Madre di Dio? Come e in quale modo devo adoperarmiper farvi comprendere come vi amo e con quale amore vi amo?

Figli miei, non vi è misura che possa misurare il mio amore perché il mio amore èamore divino. Di quale amore è stato riempito il mio Cuore?

Mio Figlio mi ha fatta sua Madre e mi ha fatta come lui aveva il potere di farmi. [...]»(Maria Santissima, 28 maggio 1974).

10) L'AIUTO DELLA MADRE NELLA TERRIBILE CONFUSIONE«[...] (A sessanta sacerdoti). Sono ancora al vostro fianco, nei vostri cuori, ma ho

voluto mostrarmi anche in questo modo per portare aiuto, anche se al vostro tempo non èancora del tutto possibile conoscere la grandezza di questo modo di aiutarvi.

Come potevo rimanere in Cielo se in terra tra i miei figli si è abbattuta un'ondata diterribile confusione?... Bisogna fermarsi soltanto a questa parola... è bene, figli, dire soltantoquesta parola “confusione” ... fino al punto di non avere più la certezza del male e del bene!

Quanti ai vostri tempi sono confusi! Al mio orecchio, al mio occhio, niente si puònascondere. Dubbi su dubbi! [...]» (Maria Santissima, 3 giugno 1974).

11) LA MADRE DEBELLATRICE DI TUTTI GLI ERRORI«[...] Più si dà, più si ha. Ecco che cosa vuole dare la Mamma Celeste ai suoi figli

prediletti, in modo del tutto particolare: riunire, riformare, incoraggiare, togliere laconfusione, accendere la luce dove è sceso tanto buio.

Figli miei, in quanti cuori vi sono le tenebre per la tanta confusione! La confusione perla mancanza di umiltà. Quando nei cuori incomincia a girare l'orgoglio, non manca il buio ela confusione. In quanti posti! In quanti uomini! Non vi sono posti dove queste tenebre nonsiano scese con tanta astuzia, con l'astuzia che porta il maligno. Con falsi suggerimenti; comesi è incominciato, non si è più finito. Sempre più profondo, sempre più avanti con laconfusione e con il buio.

Figli miei, quale dolore per la Mamma Celeste nel vedere, nell'ascoltare disunione edisaccordo! Iddio è un Dio per tutti, deve essere compreso da tutti in un solo modo, non intanti modi. Il dolore più grande, figli miei, è per le disunioni che vengono anche nel popolocristiano, e ancora il dolore penetra sempre più nel mio Cuore Immacolato, Addolorato, perl'incomprensione dei miei figli prediletti. [... ]» (Maria Santissima, 18 giugno 1974).

12) UNA SOLA OMBRA!«[...] Se vi fosse una sola ombra in quelle persone che intendono essersi offerte come

strumenti portatori di bene, una sola ombra nel riguardo della Mamma Celeste... figli miei, è

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

uno dei punti che tocca vivamente il Cuore del Figlio. Non vi è offesa più grande per il Padre,il Figlio e lo Spirito Santo che questa: di non apprezzare e onorare nel modo giusto laMamma.

Il più grande desiderio del Figlio, la sua più grande compiacenza è questa: di vedereche la sua Mamma viene amata, onorata non meno di se stesso.

Bisogna, figli miei, venire presto a conoscenza di questa verità, poiché la verità inpratica può portare quel bene che tanto si desidera, ma che non è stato possibile realizzareper causa di questo errore.

Figli miei sacerdoti, voler credere o non voler credere, io sono la Portatricedell'amore, della verità, della carità, sono quel dono che Dio ha voluto fare agli uomini. Perquelli che hanno un'immensa brama di godere e accettare questo dono con la pienezzadell'amore, della fede e di usarlo nel modo che Dio ha voluto e vuole... vi è luce, guida esalvezza. [...]

Non perirà in nessun modo e di nessun male chi si lascia guidare, amare dal mioCuore Immacolato. Quelli che mi mettono nel pensiero e nel cuore per la loro guida... questisaranno i primi che saranno graditi a Dio Padre, a Dio Figlio, a Dio Spirito Santo. [...]

Non si passa un fiume senza il ponte: si cade e si annega in mezzo alla furia delleacque.

Il mio Cuore è quel ponte che lascia passare tranquillamente in mezzo a tante furie delmaligno inferocito dall'odio: vuole togliere agli uomini questo ponte, confondendo in tutti imodi, anche con tanta astuzia, con dare ad intendere che screditando la Mamma, si esalta esi onora di più il Figlio! Questo è uno dei suggerimenti più sottili. Non hanno capito gliuomini che il primo è stato lui stesso, Iddio, che si è posato sulle braccia della Mamma! [...]»(Maria Santissima, 2 maggio 1974).

13) IL GRAVISSIMO ERRORE DEI CRISTIANI«[...] O figli miei, quale necessità, quale urgenza di invitarmi in vostro aiuto e in aiuto

di tutti i figli miei! Non vi può essere un posto che sia di compiacenza per il Figlio se non siinvita la Mamma con lo stesso amore che si porta a lui stesso.

Se non vi è lo stesso amore per la Mamma, non è gradito neppure al Padre e al Figlioquel posto, poiché la Mamma è sempre unita al suo Figlio e al Padre. Figli miei, non si puòdividere la Famiglia: Padre, Madre, Figlio e i figli tutti. Voglio che queste verità sianoconosciute.

O figli miei, o popolo prediletto cristiano, voglio pregarvi di gridare sempre più forte,di togliere questo errore che è all'occhio di Dio Padre e Dio Figlio. Non si compiacciono nél'Uno né l'Altro dove non si rispetta e non si prega la Mamma, poiché la Mamma è un donoper nutrire i figli: la Mamma deve nutrirli di santità. [...]» (Maria Santissima, 13 novembre1974).

14) IL SANTO RIPARO«[...] (A due sacerdoti). È cosa più gradita al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo, al

Cielo tutto, di potersi godere i figli che si stringono alla mano della loro Mamma. Non vi puòessere nessuna infiltrazione di male quando si è coperti con il manto del suo amore. Il suoamore è un manto che può tutto coprire, ma è pur necessario di lasciarsi coprire da questomanto, manto d'amore! È tanto grande che nessuno che lo voglia, può rimanere fuori;

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

nessuno può rimanere fuori, ma si deve essere coperti; se non si vuole essere coperti sirimane scoperti.

Quando si è scoperti si è soggetti a rimanere travolti dalla bufera. Mi fermo. Quandosi vede che si prepara un temporale si corre al riparo, ma per essere al riparo bisognacorrere al riparo. Se non si corre, si rimane fuori e tutto ciò che viene, si prende per propriacolpa.

Il Riparo è stato messo a disposizione; se non ci si vuole riparare, se non ci si copre, sirimane scoperti e si subiscono tutte le conseguenze a seconda di come il temporale si svolge.Chi può sapere se è più o meno forte? Chi può sapere se con la violenza di quel fortetemporale si rimane travolti fino a subire la morte per non aver ricorso al Riparo? ...

In previsione del temporale, delle tempeste, ho dato il modo di potersi riparare. Checosa potevo fare di più e non l'ho fatto?... Avanti! Gridare, far conoscere sempre di più ilRiparo. Come io ho fatto... fate anche voi, miei fratelli. [...]» (Gesù, 24 febbraio 1976).

15) LA VIA PER ANDARE A GESÙ«[...] La via della Mamma è la via più sicura per andare al Figlio. Se non ci si lascia

preparare, educare, nutrire dalla Mamma, non si può essere graditi al Figlio. È il Figlio cheha donato la Mamma ai suoi fratelli. Se non si accetta la Mamma, come e dove si può trovareil suo Figlio... se non si è mai separati Mamma e Figlio?

Ricordati, figlio mio, e ricorda ai tuoi fratelli quale errore si fa quando si vuolearrivare al Figlio e non ci si cura di farsi preparare dalla Mamma. È solo la Mamma checonosce come ci si deve preparare per essere ricevuti dal Figlio. [...]» (Maria Santissima, 23aprile 1976).

16) CONSEGNATI ALLA MADRE DI DIO«[...] Qual'è il vostro nome, quel nome che mai più può essere annullato? Nessun figlio

può avere il potere di togliersi questo nome, di togliersi questa grandezza! Figli miei, nessunabocca può avere parole più grandi e potenza più grande di questa per fermare la mia bocca eil mio amore fino al punto di non aprire il mio Cuore Immacolato, le mie braccia, la miabocca e impedirmi di bussare ad uno ad uno ai cuori dei miei figli e a ciascuno ripetere: “Seifiglio mio, non per un tempo, ma per l'eternità. Questa è la tua grandezza: essermi statoconsegnato!”. [...]

Figli miei, quale guida può essere più perfetta, più santa della guida della MammaCeleste? È stata riempita dell'amore del Figlio, le è stato assegnato un posto tanto grande dalPadre Celeste, è stata scelta Madre del suo Figlio.

La Mamma è stata preparata nel Cuore dal suo Figlio. Prima è passato il Figlio di Dionel Cuore della Mamma e lui l'ha preparata per essere la vostra Mamma, per fare entraretutti i figli nel suo Cuore. [...]» (Maria Santissima, 12 maggio 1976).

17) LA COSA PIÙ GRADITA AL CUORE DI GESÙ«[...] (A tre sacerdoti). Il vostro Fratello si inchina alla vostra presenza con tutto

l'amore del Padre e della Mamma. Un mio più grande desiderio vi voglio far conoscere: nonvi è in voi e non vi potrebbe essere cosa più grande, più gradita al mio Cuore, al mio amoreche questa: portare nel vostro cuore, nelle vostre menti, in tutto il vostro umano, con tutte levostre forze, la mia e vostra Mamma.

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

Ella ha portato la luce nel mondo; Ella ha portato la pienezza della compiacenzaall'occhio del mio e vostro Padre.

Non si accetta, non si accetta con gradimento nessuna azione che venga compiuta interra da chi non si lascia proteggere, guidare dalla mano della Mamma. Le bocche, i cuoridi quei figli che vogliono essere figli di Dio, debbono portare amore, rispetto, onore allaMamma, alla Mamma di Dio.

Fratelli, quanta necessità di correre in un posto, nell'altro e portare questa luce!Questa deve essere la vostra parola: incessantemente disgustano il Cielo coloro che nonhanno il bisogno di essere uniti, assistiti, amati, guidati, nutriti dalla Mamma di Dio.Disgustano il Padre, il Figlio, il Cielo tutto.

Come sbanda l'uomo che si stacca da questa mano! (Indica l'immagine di MariaSantissima).

Illusione... di essere graditi al Figlio se non mi si viene presentati sulle braccia dellaMamma!

Credere o non credere, io sono verità, via e vita. Se non si prende la verità nella miaparola, non si può essere nella via che è la mia via, nella vita che è la mia vita. Fratelli, ilmondo vuole costringere il mio braccio a ritirarsi per questo errore! Se non si lascia trionfarela Mamma nel cuore, non potrà trionfare il suo Figlio. [... ]» (Gesù, 7 settembre 1976).

18) L'INTERCESSIONE DELLA MADRE ALLONTANA LA DIVINA GIUSTIZIA«[...] La Mamma cerca, ricerca dal Cuore del suo Figlio un'abbondanza di

misericordia e di amore. La Mamma vuole nascondere la giustizia.La Mamma prega la misericordia e l'amore del Padre. Prega, la Mamma: “Aspetta,

aspetta ancora... chiamerò io i miei figli... aspetta ancora!”. Passano gli anni, passano isecoli e la Mamma ripete: “Aspetta... aspetta ancora!”. Figli miei, la Mamma vuole la vostrapreghiera, il vostro amore, i vostri sacrifici. La Mamma vuole i vostri cuori vuoti del mondoper riempirli del Cielo. Andiamo io e voi pregando, gridando in terra. [...]

Figli, datemi i vostri cuori, le vostre bocche, le vostre menti, le vostre mani. LaMamma va pellegrinando per mezzo vostro, chiedendo la mano a tutti i figli, anche a quelliche sono del tutto lontano. La mano della Mamma per mezzo di tante mani dei figli puòsempre più distendersi in ogni posto. Le vostre bocche porteranno la mia parola, la miaguida. Fate che nelle vostre menti vi sia il mio pensiero. Come mi consola potervi daresempre di più! In tutti i posti dove voi siete, io sono. Ho bisogno di una grande fiducia daparte vostra.

Le vostre preghiere con le preghiere della Mamma possono riempire il Cielo di tantifigli che se non vi fosse la preghiera della Mamma con la vostra preghiera e la vostracollaborazione, resterebbero fuori. [... ]» (Maria Santissima, 6 aprile 1977).

19) L'AVVOCATA PRESSO IL GIUDICE!«[...] Figli, quante volte è stata ripetuta questa preghiera: “Orsù dunque Avvocata

nostra!”, e come ci si lascia difendere da questa Avvocata? Come si potrebbe perdere lacausa con questa difesa presso questo Giudice? La Mamma è l'Avvocata dei figli presso ilGiudice che è suo Figlio.

Figli miei, voglio che la vostra mente sia piena piena di questo pensiero, che sia questopensiero che vi guidi. Che cosa è per gli uomini la Mamma?

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

È l'Avvocata, la difesa dei figli presso il suo Figlio.Figli, ascoltatemi: Se presso questo Giudice manca questa difesa, chi altro può

difendere e vincere la causa? Si respinge questa difesa che lui Giudice ha dato agli uominiper la loro assistenza e protezione! [...] La Mamma vi è utile e necessaria. [...] È questa lagloria del Padre vostro: portare i suoi figli nella sua gloria per mezzo del Cuore Immacolatodella Mamma del suo Figlio» (Maria Santissima, 3 gennaio 1978).

20) IL PIÙ GRANDE BISOGNO DI QUESTO TEMPO: LA VERITÀ«[...] O figli, quanto bisogno! Il più grande bisogno in questo vostro tempo è quello di

cercare la verità, di trovare la verità, di praticare la verità. Quanto bisogno vi è nel mondo ditrovare, cercare, praticare la verità! Figlie del mio Cuore Immacolato, come trascurare unsolo momento il grande bisogno di offrirvi la luce, offrirvi la verità? Figli, figli del divinoAmore, quanto vorrei e potrei gridare in tutti i modi, nei cuori e negli orecchi! Quanta lucepotrei mostrare a tutti gli occhi dell'umanità! Ma quanti sono quegli occhi che si aprono allavera luce, che vanno in cerca di poter conoscere, amare la verità? Figlie, quanta confusione,quanto sbandamento, quanta menzogna, quanta falsità cammina nelle vie del mondo; maquali sono quei mezzi che portano questa falsità, questa menzogna, se non i cuori, le mentidei figli di questa famiglia, famiglia di Dio?

O figli miei, Iddio ha voluto la sua famiglia per far portare la luce, la verità, l'amore,la pace, la gioia. Figli miei, aprite i vostri orecchi, i vostri occhi, i vostri cuori e sappiateprendere la luce, la vera luce, la verità, per distribuirla nel mondo a quei vostri poveri fratelliche camminano col buio nelle menti, buio nei cuori, buio negli occhi.

O figli, figli, quanto dolore per il Cielo che tanto si apre per portare in terra e si vederespinto, vede chiudere quegli occhi, quelle orecchie, quei cuori che non intendono prendereluce, verità, pace, gioia! O figli, come si va in filtrando in tutti i posti la confusione, lamenzogna!

Figli miei, quale esempio vi posso portare in questo momento per farvi capire l'errore?Figli miei, bisogna camminare sul giusto binario. Come cammina il treno? Che cosa viene acapitare al treno se va fuori dal binario? Va in tragedia. Tutti quelli che sono su quel trenoche cosa trovano in quella tragedia se non addirittura la morte? O figli miei, non soltanto sipuò rimanere feriti, ma trovare addirittura la morte eterna. [...] La Chiesa Cattolica è quelbinario che porta al posto giusto e santo. Bisogna seguire questo binario, quelli che si sonoportati nel giusto binario, quelli che sono nella verità in pratica, perché non basta conoscerela verità, bisogna praticarla. Bisogna obbedire alle parole che vengono portate per mezzo deisuoi fedeli seguaci. [...]» (Maria Santissima, 21 giugno 1978).

21) L'ORDINE È RISTABILITO DALLA PORTATRICE DELLA VERITÀ«[...] Non si sminuzza la verità. La verità deve essere presa tutta intera. Deve essere

portata nella mente, nel cuore, in tutti gli atteggiamenti, in tutto il comportamento.L'umano deve rendersi forte, generoso, potente, poiché nel cuore vi è l'onnipotenza

dell'amore, l'onnipotenza della verità, l'onnipotenza della luce. Figli miei, tanto buio, tantaconfusione, tanti che sbandano perché non vi sono abbastanza umani che prendono lapropria posizione nella verità. Quanti controlli sul passato! “Controlli sul passato” significacontrollare le opere dei santi passati e non trovarle perfette e volerle ritoccare e fare in altramaniera affinché siano più perfette. Non è questo, orgoglio, infiltrazione del maligno?

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

Figli miei, basta credere a questo nome che è stato dato. La Mamma dice “figli miei”.Significa dirvi che la Mamma è protezione vostra, significa credere a questa vostragrandezza, significa praticare questo vostro posto. Date la vostra luce; non abbiate paura didare, come non avete avuto paura di prendere.

O figli, quanto mi addolora e quanto addolora il Cielo tutto di vedere tanto disordine edi aver paura di portare ordine! [...]

Tutti credono di essere nella verità, ma quanti sono proprio nella verità? Lo sonoquelli che credono con il pensiero, con il cuore, con il loro comportamento in praticamomento per momento a questo santo nome “figli miei”; quelli che si posano sulle bracciadella Mamma. Poiché la verità si è portata agli uomini sulle braccia della Mamma, se ci sivuole unire alla verità, bisogna portarsi sulle braccia della Mamma. È qui che si troval'opera del Padre.

L'Amore del Padre, la Parola del Padre si è portata agli uomini per mezzo del Cuoredella Mamma. Se non si accetta la Mamma, come e dove si trova il suo Figlio? Non si sonomai divisi Mamma e Figlio, dalla Grotta al Calvario, in terra e in Cielo; dove si potrebbetrovare il Figlio e non trovare la Mamma? Figli miei, miei, com'è necessario portare nellamente, nel cuore, nella bocca questa verità?! Ecco, figli, la causa di tanti disordini: sirespinge la Mamma e i figli restano nel disordine. È la Mamma che deve riordinare quando ifigli mettono in disordine.

Figli miei, avete nelle vostre menti, nei vostri cuori la verità. Datela con abbondanzacome l'avete presa. La Mamma non si ferma in nessun momento, in nessun modo. La Mammacammina per mezzo dei figli fedeli. La Mamma dà. Quanto più si prende la Mamma dà. Datela pienezza della verità, vedrete il frutto della verità e vedrete come per mezzo dei vostricuori, delle vostre bocche, delle vostre menti, la Mamma cerca di riordinare quei figli chesbandano.

Figli miei, non si può camminare diritti se non si prende la mano della Mamma: questoè un compito che è venuto dall'onnipotenza dell'amore del Padre, del Figlio, dello SpiritoSanto. La Mamma è Colei che prende in Cielo, porta in terra, prende in terra e porta inCielo. Voler credere o non voler credere, questa è l'opera del Padre; a nessun uomo vienedato di annullarla o diminuirla di un solo momento, di un solo punto. Il Padre ha voluto così:così sia. Siate contenti, contenti di riempire le vostre menti di luce, i vostri cuori di amore.Mai paura. La Mamma è la vostra vittoria» (Maria Santissima, 1 luglio 1978).

22) LA MADRE È LA PROTEZIONE DELL'UMANITÀ«[...] Mamma! Prima di poter chiamare Padre al mio Padre, prima di potermi

chiamare Fratello, bisogna che gli uomini si decidano a chiamare la mia Mamma in loroprotezione, in loro assistenza, in loro aiuto.

Il mondo non si aggiusterà, non si riordinerà il disordine, se non si sale in questoposto con il pensiero, con il cuore, con la pienezza della fiducia alla mia, ho detto, miaamatissima Mamma. [...]

Porto in voi questo aumento di luce: in quale condizione si trova l'umanità e per qualemotivo. Vi è chiaro in questo momento il motivo del tanto disordine, il motivo della mancanzadi amore, il motivo della mancanza di pace, il motivo della mancanza di unione.

Bisogna amare, invitare la Mamma.Per essere amorosi, per essere gioiosi, per essere uniti al mio Cuore, bisogna esser

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

pieni del Cuore della Mamma. Per essere uniti, amorosi fra voi bisogna lasciarsi nutriredall'amore della Mamma.

Tutto ciò che il Padre offre è tutto per mezzo del Cuore della Mamma del suo Figlio. IlPadre ha dato il suo Figlio per mezzo del Cuore della Mamma del suo Figlio. Bisognariuscire a impegnarsi, a conoscere, a praticare, a capire questa verità. Quando l'umanitàriconoscerà la Mamma, avrà tutta la sua protezione; è allora che tutto si avrà: gioia, pace,luce, per il tempo e per l'eternità. Pace, fratelli, pace, pace, luce, verità nei vostri cuori, nellevostre menti, sui vostri passi. Beata la Mamma, la mia Mamma! Beati i miei fratelli che siaffidano, confidano nella protezione della mia Mamma» (Gesù, 17 luglio 1978).

23) LA MANO DELLA MAMMA!«[...] Fratelli miei, nient'altro mi turba e mi preoccupa più di questo per la sorte

dell'umanità: non accettare, onorare, amare la Mamma, non lasciarsi proteggere dallaMamma. La Mamma tende la mano e gli uomini la nascondono!... Fratelli miei, il mio occhiovede quella mano che si nasconde. È meglio che quella mano cada a terra e venga distrutta,piuttosto che nasconderla e non tenderla verso la mia Mamma, perché è la Mamma cheguida, che nutre del mio amore.

Se si respinge la mano, la protezione della Mamma, si respinge il mio amore. Nonpossono essere divisi Mamma e Figlio; se non si accetta prima la Mamma, è inutile illudersidi poter prendere il Figlio. [...]» (Gesù, 28 ottobre 1978).

24) LE ALI DELL'AQUILA!«[...] Figli miei, figli miei... si sono imbrattate le vie del mondo, non si possono posare

i piedi per terra. La Mamma viene a portarvi le ali per farvi volare, non più camminare.Quanto male! In quanti modi! Uno dei modi più terribili che colpisce ad uno ad uno èl'orgoglio. L'orgoglio si infiltra con sottigliezza, si camuffa per non farsi conoscere.L'orgoglio entra, entra come umiltà, ma non è umiltà. [...]

Se il Cielo dovesse mancare di operare un solo minuto e non scendere in terra a vostradifesa, si sarebbe tutti travolti dal buio e dalla confusione. [... ]» (Maria Santissima, 1dicembre 1978).

25) IL NOME DI MARIA!«[...] Non mi crede il mondo; mi disprezza fino al punto di farmi tacere e allontanare.Figli miei, com'è difficile fare obbedire gli uomini! Parlo a Dio e sono esaudita;

esaudita e amata. Le creature non mi esaudiscono e non mi amano. Un solo soffio da partedel male fa tanto presto a disperdere tutti i miei dolci richiami, inviti all'unione di amore, dipreghiera, per il bene di tutto il mondo.

Figli, i vostri occhi vedono giusto perché il vostro cuore è puro. Io sono che parlo. Iosono che ascolto. Figli, vi parlo perché vi ascolto. Non voglio parlare a quelli che non micredono e non mi amano.

Figli, non posso parlarvi di tutti e dirvi tutto. Non mi separerò mai da voi. Figli, nonallontanatevi mai da me, ma rimanete sempre fedeli alla mia santa parola. Il mondo va versola distruzione. Figli miei, guerre, guerre! Dove, figli, c'è la pace? Vedete come avanza l'operadel nemico? Figli, ecco perché parlo e vado in cerca di uomini: per portare Iddio e la suapace nel mondo. Formare gruppi di amore, carità e preghiera. Figli, non mi hanno capita! Io

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L'ORA DI MARIA - PARTE QUARTA

sono la Mamma, non la Regina. Voglio essere amata, chiamata Mamma, non onorata,applaudita, come se io fossi su un trono a guardare i miei figli, come se fosse per me unospettacolo!

Figli miei, io sono al vostro fianco, nei vostri cuori, per sostenervi nelle vostre durebattaglie e con voi rivolgo la mia supplica verso il Padre, il Figlio: “Per pietà, la salvezzadelle anime!”.

Figli, non preoccupatevi delle cose del corpo. Non è niente anche quando tuttoandasse perduto. Figli, non sarebbe nulla di male. Figli miei, Iddio è tutto! Basta lui e la suapace. Voi siete con Dio e la sua pace. Così io sarò la vostra Mamma, la vostra difesa.

Amare, credere, pregare, questa è la grandezza dell'uomo. Il mio nome, per tanti èsalvezza ed aiuto; per altri è condanna e castighi. Beati, o figli, quelli che conoscono il mionome e che sapranno chiamarmi in loro aiuto. Chiamar Maria, figli, Maria! Figli, quantodisonore dà alla famiglia buona un figlio che non osserva l'insegnamento dei suoi genitori![...]

Avanti figli, siatemi di aiuto, non lasciatevi sfuggire nessuna occasione; sul vostrocammino metterò delle anime che hanno bisogno. Dite loro quanto conoscete che è bene.Siate puri, puri di cuore, puri con le vostre parole, pure le vostre azioni, puri in tutto. Copriteil corpo per il rispetto, perché il corpo è tempio di Dio e degni sarete di portare Dio nelvostro cuore. [... ]» (Maria Santissima, 12 settembre 1968).

26) LE BRACCIA DELLA MADRE«[...] Quante volte quando il figlio fa i capricci, la Mamma è costretta a prenderlo in

braccio!...Ma quando l'ha preso in braccio, se lui continua a fare capricci, la Mamma ècostretta...a lasciarlo scapricciare per proprio conto, finché non si stanca. Questa è lacondizione dell'umanità tutta. La Mamma sta tendendo le braccia all'umanità che è piena dicapricci... ma se continua... la Mamma... Il mio compito è di correre e di soccorrere, ma nondi togliere la libertà. [... ]» (Maria Santissima, 7 marzo 1974).

27) LA MADRE PREGA DIO E PREGA GLI UOMINI«[...] Figli miei, il Cielo ha bisogno della vostra santità per soccorrere il mondo che si

trova in grave pericolo. Non vorrei arrivare mai al punto di vedere devastato quanto contanto amore si è costruito; ma il mio dolore sarebbe ancora più grande se dopo di avere fattotutto, dovessi vedere che non è stato possibile evitare il castigo!... Se non si ripara prima cheil tempo sia scaduto, io debbo lasciare la libertà a Dio ed agli uomini! Sono Mediatrice, sonola Mamma, ma non posso fare violenza né all'uno né agli altri. Sono con una mano a chiederemisericordia e pietà al Padre, con l'altra a chiedere ai figli di ritornare al più presto allasanta formazione, alla santa e giusta via come è stata insegnata dalla santa Chiesa. Fate chela Chiesa, il Papa trionfino! [...]» (Maria Santissima, 27 aprile 1974).

28) LA VOCE E IL SANTO RIFUGIO«[...] Quale voce deve poter gridare di correre al Rifugio? Se non si corre al Rifugio,

non ci si salva dai terribili... (lunga pausa dolorosa e poi, detto pianissimo)... castighi! La suavoce (indica la statua di Maria Santissima) è la Voce dell'allarme per riunire i figli e portarliin salvo; per salvarli bisogna condurli al santo Rifugio (indica l'immagine del Sacro Cuore).

Non basta credere, bisogna operare. Nella misura che si opera, è questa la misura che

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si crede. Se non si opera notte e giorno, se non si compiono tutti i passi, se non si portanotutte le parole, se non si tende a tutti la mano, il credere rimane vuoto per se stessi e per ifratelli. [...]» (Gesù, 27 luglio 1975).

29) L'AUTOCONDANNA DELL'UOMO«[...] La Verità non si lascia demolire! Anche quando il numero degli uomini vi fosse

contro, uno solo mi basterebbe. La Verità è Dio. Uno solo ha portato la verità. Uno solo conlui non potrà mai perire. Che cosa potrebbe fare un gran numero di uomini se questo grannumero non fosse nella verità?

È l'Amore che lascia la libertà.La libertà è per tutti poiché l'Amore è infinito; l'Amore mai viene a riprendersi ciò che

ha donato: porta luce, porta guida e mai fa violenza. Iddio è Padre; il Padre è pace, bontà edogni bene. Iddio non viene a condannare, a castigare; è l'uomo che si allontana da Dio Padree si condanna da sé in questo modo. Non vi è altra condanna che questa: il figlio che rinunciaall'unione del Padre e della Mamma, rinuncia alla guida, rinuncia al comportamento,rinuncia al posto che gli è stato offerto. [...]» (Maria Santissima, 20 dicembre 1976).

L'ORA DI MARIA- Parte Quarta -

Prima Edizione: Dicembre 2003Direttore Responsabile: Don Sandro Morganti

Seconda Edizione riveduta e corretta per il WEB: Marzo 2016(include errata corrige)

Direttore responsabile: Dott. Ing. Giorgio CorvasceCopyright 2016

Diritti riservati al Movimento Mariano Betania

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telefono: 320 0674218

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